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servizio di Allergol
·0 e in Allergologia e
I casi fatali registrati negli ultimi anni dalla cronaca che pongono sul banco degli imputati farmaci comunemente usati nelle procedure clinico-diagnostichehanno generato un profondo e giustificato allarmismo
nei pazienti, ed un atteggiamento di eccessiva cautela
nei medici; tutto ciò finisce per provocare inevitabilmente forti riverberi sullo svolgimento dei normali iter
diagnostico-terapeutici.
Conoscere i meccanismi alla base di questi fenomeni
può aiutare i medici nella gestione pratica dei pazienti
a rischio e, nel contempo, limitare le ansie e l'incertezza del malato.
AI simposio tenutosi presso l'Accademia Lancisiana di Roma, il
professor Giampiero Patriarca ha spiegato che" l'utilizzo crescente e spesso indiscriminato di farmaci è alla base dell'incremento continuo di reazioni da ipersensibilità, alcune mediate da
meccanismi immunologici (allergia), altre da meccanismi extraimmunologici (intolleranza). Si può calcolare che una percentuale
variabile dall'1 al 10% della popolazione generale abbia avuto
una o più reazioni da ipersensibilità ai farmaci e che dal 3 all'8%
dei ricoveri ospedalieri siano causati da reazioni ai farmaci".
Sono intervenuti i principali collaboratori del professor Patriarca.
Il dottor Alessandro Buonomo ha affrontato il tema delle "AI-
Pricktescopia.
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lergie alle betalattamine", che sono tra
gli antibiotici più comunemente
usati
nella pratica clinica in relazione alla
loro efficacia, alla scarsità di effetti tossici, alla larga
disponibilità di nuove molecole e ai ridotti costi di produzione e
commercializzazione.
La famiglia delle beta-Iattamine
comprende le penicilline, le cefalosporine, i carbapenemi, i menobactami e gli inibitori della beta-Iattamasi.
Dal punto di vista
clinico le reazioni immediate, entro 1 ora dalla somministrazione,
si presentano prevalentemente con orticarialangioedema,
rinite,
broncospasmo, shock anafilattico, mentre la sintomatologia associata alle forme ritardate, entro un periodo maggiore di 1 ora,
è rappresentata prevalentemente da rash maculo-papulari, dermatiti da contatto, eriterna multiforme, esantema fisso ecc.
La dottoressa Eleonora Nucera si è occupata dell' "Intolleranza
ai FANS" (farmaci antinfiammatori non steroidei), in primo luogo
l'aspirina (ASA), seguita dall'ibuprofene, dall'indometacina,
dai
fenamati ecc., soffermandosi su tutti i disturbi che si possono
associare
all'uso
dei farmaci
antinfiammatori-analgesiciantipiretici. Le manifestazioni cliniche provocate dai FANS sono
prevalentemente cutanee (di tipo orticarioide-angioedematoso),
più raramente di tipo respiratorio (asmatiche). Spesso l'intolleranza all'ASA si associa alla poliposi nasale e quando è presente
anche asma bronchiale (per lo più di tipo intrinseco) si configura
la cosiddetta Malattia da Aspirina o ASA Triade, affezione in genere piuttosto grave. In tali pazienti la sintomatologia provocata
dall'ASA è di tipo respiratorio. Sulla base di studi effettuati sul
"periodo refrattario" consistente in un periodo di non reattività al
farmaco dopo un test di provocazione specifico è stato ampiamente sperimentato con successo un trattamento topico endonasale con ASA per prevenire la recidiva dei polipi.
Il prof. Domenico Schiavi no (Università Cattolica del Sacro
Cuore di Roma) ha poi chiarito gli aspetti gestionali dei pazienti
con reazioni da ipersensibilità a farmaci illustrando la possibilità
dei trattamenti desensibilizzanti da attuare nei casi in cui il farmaco incriminato sia indispensabile per il paziente allergico. La
desensibilizzazione consiste nella somministrazione di quantità
scalari, progressivamente crescenti, del farmaco al fine di ottenere una tolleranza clinica a dosaggi terapeuticamente efficaci.
E' un trattamento sicuro ed efficace, purchè eseguito da persanaie medico e paramedico esperto in tali procedure, anche in pazienti ad alto rischio (es. affetti da AIDS, donne in gravidanza).
L'impiego di metodiche "rush", inoltre risulta particolarmente utile
quando la necessità di un farmaco specifico ha carattere d'urgenza.
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diciotto
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g!uardatante famiglie italiane in un simposio
to dal professor Giampiero Patriarca,
g'a del Policlinico Gemelli e della Scuola di
munologia all'Università Cattolica di Roma,
I farmaci possono essere nostri alleati nell'alleviare tanti disturbi, sì,
ma per molte persone possono invece diventare un vero incubo, in
quanto fonte di fastidiose e talvolta pericolose allergie e intolleranze.
Qual è lo "stato dell'arte" in fatto di studi medici e ricerche scientifiche relative ad allergie e intolleranze ai farmaci? Per saperne di più
abbiamo incontrato il professor Giampiero Patriarca, vero "esperto"
in questo campo, da anni all'avanguardia, con la sua equipe, nello studio degli aspetti diagnostici e terapeutici delle reazioni da farmaci.
Professor Patriarca, che cosa si intende esattamente per farmacoallergia? E da cosa dipende?
Fra le reazioni avverse ai farmaci un posto peculiare spetta alle
reazioni di ipersensibilità; nell'ambito di queste bisogna distinguere le reazioni "allergiche" a farmaci dalle reazioni di "intolleranza" agli stessi. Si parla infatti di "allergia" quando è possibile
dimostrare, tramite l'esame allergologico, un meccanismo immunologico, mentre quelle reazioni che clinicamente mimano le
reazioni allergiche, ma per le quali non è dimostrabile un meccanismo immunologico sono definite reazioni da ipersensibilità di
natura non allergica (o da intolleranza).
Qual è la sintomatologia da ipersensibilità a farmaci?
Le manifestazioni delle reazioni avverse a farmaci riproducono i
sintomi tipici dell'allergia: orticaria, angioedema (gonfiori, soprattutto a labbra, palpebre, lingua, glottide), asma, eruzioni morbilliformi,
bolle cutanee, ulcerazioni
delle mucose, shock
anafilattico, ecc.
Quali sono i fattori di rischio?
Tra i fattori di rischio bisogna considerare il sesso (sono più frequenti nel sesso femminile), l'età (si osservano prevalentemente
tra il 2° e il 4° decennio), immunodeficienze (ad es. HIV, trapiantati sottoposti a trattamenti immunodepressivi
protratti), trattamenti prolungati o ripetuti con alte dosi di farmaci di natura
proteica, cross-reattività con altri farmaci che in precedenza avevano causato reazioni nello stesso paziente.
L'aumento di consumo di farmaci ha portato ad un incremento di queste allergie?
L'enorme aumento del consumo dei farmaci negli ultimi decenni
e l'introduzione di un sempre maggior numero di molecole farmacologicamente attive hanno determinato un incremento degli
effetti indesiderati ad esse correlate.
La diagnosi di una farmacointolleranza
è oggi un problema
risolto?
Sia per le allergie che per le intolleranze a farmaci il problema
"diagnosi" è solo parzialmente risolto, in quanto la diagnostica è
molto complessa e ad oggi non sono completamente noti i mec-
SAL.UTE
Professor Giampiero Patriarca.
canismi patogenetici responsabili di queste reazioni. Compito
dell'allergologo è raccogliere una attenta ed accurata anamnesi
(comparsa delle manifestazioni cliniche, pregresse reazioni) ed
eseguire test in vivo (prick test, intradermoreazioni, patch test,
test di tolleranza orale) e in vitro (dosaggio IgE specifiche per i farmaci un cui è possibile). Tale iter diagnostico permette di orientarsi verso una corretta diagnosi e di sconsigliare l'utilizzo di
farmaci potenzialmente rischiosi per il paziente.
Quali sono i farmaci più frequentemente coinvolti nelle reazioni allergiche?
I farmaci che con maggiore frequenza sono responsabili di reazioni allergiche sono le beta-Iattamine (penicilline, cefalosporine,
etc); le reazioni da intolleranza sono invece causate principalmente dai FANS: farmaci-antinfiammatori-non-steroidei
(acidoacetilsalicilico,ibuprofene,
indometacina, fenamati etc.).
Esistono farmaci che riducano i sintomi causati dalle allergie?
Nei pazienti a rischio è possibile adottare misure profilattiche con
farmaci come cromoni, antistaminici o nel caso di reazioni gravi,
cortisonici, che assunti prima del farmaco riducono il rischio di
reazioni avverse; per quanto riguarda la gestione delle reazioni
avverse è importante innanzitutto la sospensione del farmaco incriminato ed instaurare una terapia che a seconda della gravità
dei sintomi sarà basata sull'utilizzo di antistaminici, di cortisonici
e, nei casi più severi, di adrenalina.
Patchtest.
I diciannove I I
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LE 10 COSE DA SAPERE SULL'ALLERGIA AI FARMACI
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vademecum stilato dal professor Giampiero Patriarca,
direttore del Servizio di Allergologia del Policlinico Gemelli di Roma
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I farmaci vanno assunti solo in caso di effettiva necessità e possibilmente sotto controllo medico .
..:
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Anche i farmaci cosiddetti "da banco", e in particolare l'aspirina (acido acetilsalicilico), e simili
possono provocare effetti collaterali anche gravi (per es. orticaria, angioedemi, asma, ecc ... ).
•
Se dopo l'assunzione di un farmaco insorgono disturbi anche lievi come: prurito, rossori cutanei,
crisi di starnuti, senso di fame d'aria, consultare il proprio medico (potrebbe essere il campanello
d'allarme di una "allergia") .
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Se un paziente è "allergico" all'aspirina dovrà evitare tutti gli altri farmaci antipiretici-antidolortficiantiinfiammatori (FANS: farmaci antiinfiammatori non steroidei): pirazolonici, diclofenac, indometacina, fenamati, ibuprofen, naprossene, ketorolac, ecc. Per dei farmaci alternativi dovrà rivolgersi
ad un allergologo.
•
Se un paziente è "allergico" alla penicillina dovrà evitare, fino a che non abbia eseguito un esame
allergologico presso un Centro specializzato, anche le penicilline semisintetiche e le cefalosporine.
•
Nei soggetti con precedenti di allergia a farmaci è buona norma assumere qualsiasi ulteriore
farmaco a piccole dosi iniziali.
•
I
I pazienti con allergie respiratorie o alimentari non corrono un rischio particolare di allergia a
farmaci.
•
Le allergie ai farmaci non sono ereditarie.
•
Come rimedio di emergenza i pazienti con problemi di allergia a farmaci dovrebbero tenere
sempre in casa antiistaminici e cortisonici.
•
E' indispensabile, in caso di "allergia" a un farmaco, praticare un esame allergologico presso un
Centro specializzato per accertarne l'esatto meccanismo (allergico o da intolleranza) e individuare
dei farmaci alternativi.
Eritema.
Orticaria.
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venti
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