rifugi del trentino
Le opportunità di vacanza, oggi, sono davvero infinite, sia che si guardi al
luogo prescelto, che alle modalità di fruizione. Quali sono i buoni motivi che
ci possono spingere a raggiungere un rifugio alpino? Possono essere tanti e
ciascuno ha il proprio, ma è indubbio che questo tipo di vacanza ci riconcilia
con la natura, ci regala benessere fisico e mentale, ci permette di staccare la
spina come pochi altri. Far visita a queste “case dei montanari” offre la possibilità di godere di panorami unici, quelli offerti dalle Dolomiti insignite del
titolo di Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO e di raccogliere consigli
utili sugli itinerari da affrontare e sull’attrezzatura da adottare. Consente anche di socializzare e, perché no, di gustare i prodotti tipici del territorio.
Non bisogna pensare, tuttavia, che in Trentino esistano solo rifugi alpini situati in alta montagna, raggiungibili solo a prezzo di sudore e dando quindi
per scontata una buona condizione fisica dell’alpinista. Esistono anche rifugi
escursionistici, situati in zone più accessibili e che potrete raggiungere percorrendo strade aperte al traffico ordinario, anche se non per tutto l’anno.
Un consiglio, comunque, ve lo vogliamo dare: quando siete lassù, non siate
troppo pigri da non alzarvi e perdere così un’alba che s’infila quasi di striscio
tra quelle rocce, non siate troppo affamati da sedervi a tavola e perdervi così
il calar del sole e il passaggio tra il giorno e la notte fatto di mille colori. Non
perdetevi poi un temporale, senza paura, fatto di un caos composto, tra rumori e mille luci, per poi come d’incanto veder apparire il sole e poter respirare l’aria fresca. Anche solo per una di queste emozioni-esperienze vale la
pena di raggiungere un rifugio.
camminare in
montagna:
istruzioni per l'uso
Chi lo gestisce può diventare il vostro più fidato consigliere per affrontare in
serenità la montagna, custode di mille esperienze e mille storie, molte delle
quali tramandate dai suoi avi. In questo modo si ritorna a valle un po’ più ricchi, senza dimenticare che tutti salgono una montagna per poi ridiscenderla, mentre lui, il rifugista, rimane a presidiarla.
Dunque questo è un mondo particolare ma alla portata di tutti. La guida ha
lo scopo di aiutarvi nella scelta fra quasi centocinquanta “case” della montagna: rifugi alpini ed escursionistici, divisi fra Trentino occidentale e orientale. Vi invitiamo a fare tesoro dei “consigli” proposti in appendice dedicati ai
comportamenti da tenere in montagna.
Sono l’introduzione a quello stile di vita asciutto, concreto e positivo che ha
reso il rifugio l’albergo preferito da chi ama la montagna, un luogo con i propri
riti e le proprie consuetudini da rispettare. Una struttura che, pur offrendo
sempre più comfort ai suoi ospiti e pur avendo strizzato l’occhiolino ad innovazioni tecnologiche assai preziose come i pannelli solari o il collegamento
wireless alla rete internet, rimane qualcosa di profondamente diverso da un
hotel. Come è giusto che sia.
Abbigliamento
L'abbigliamento per la montagna deve proteggere il corpo da vento, pioggia, freddo, neve. Non deve assorbire l'umidità dall'esterno e deve lasciare
traspirare l'umidità corporea verso l'esterno. Deve essere comodo, leggero
e confezionato con tessuti che non irritano la pelle. Una buona regola nella
scelta è quella del cosiddetto "principio della cipolla", vale a dire che si devono indossare strati più o meno sottili uno sopra l'altro, aggiungendone o
togliendone se durante l'escursione fa più freddo o più caldo. Le caratteristiche dei capi da montagna si possono così riassumere: taglio, peso, libertà di
movimento, chiusure lampo, resistenza all'usura, impermeabilità, isolamento termico, numero delle tasche, adattabilità. Non deve mai mancare nello
zaino un maglione di lana o pile, una giacca vento impermeabile, un paio di
pantaloni lunghi se si decide di indossare quelli corti perché è bel tempo, un
paio di guanti ed un berretto.
Attrezzatura
Per quanto attiene all'attrezzatura, molto utili si rivelano i bastoncini telescopici che, specie in discesa, consentono di alleggerire il carico sulle articolazioni delle ginocchia e conferiscono più equilibrio. Sempre utile anche
una torcia elettrica.
Calzature
L'80% degli incidenti in montagna è provocato da scivolate. È quindi importante indossare una calzatura adatta a questo terreno: una pedula leggera
con una suola scolpita tipo vibram, in grado di tenere su terreno fangoso
o erba bagnata, per le passeggiate, una pedula più pesante e isolante per
le escursioni in alta montagna o percorsi su neve e ghiacciaio. Se possibile,
non "collaudare" una pedula nuova alla prima gita, ma abituare il piede gradualmente.
Zaino
Lo zaino va dimensionato e preparato in base all'attività che si intende
fare. La sua capacità è espressa in litri: gli zaini da 20-30 litri sono ideali per
escursioni di una giornata, che eventualmente richiedono anche l'uso di attrezzatura tecnica. Per trekking di tre o più giorni lo zaino deve essere più
capace (40-60 litri). Il requisito più importante di uno zaino è la qualità dello
schienale e degli spallacci: a essi è affidato il compito di ripartire sull'intero
arco dorsale e sulle spalle la maggior parte del peso.
vita al rifugio
Alimentazione
Durante le escursioni si favorisce la disidratazione, pertanto è molto importante l’apporto di liquidi (acqua o bevande varie). Nello zaino inoltre è importante non far mancare degli alimenti energetici (frutta secca, cioccolata,
barrette energetiche). Calcolate bene i tempi di percorrenza da rifugio a rifugio, dove troverete tutto il necessario per la vostra alimentazione in base
ai vostri gusti.
Difficoltà - meteo
Il gestore è generalmente una Guida Alpina o componente del Soccorso Alpino e comunque conosce luoghi, orari, tempi e condizioni di percorrenza. La
sua esperienza è meglio di qualsiasi bollettino meteo o di qualsiasi guida alpinistica; rivolgetevi a lui per ogni informazione, segnalando anche situazioni particolari rilevate lungo i percorsi effettuati. In caso di incidente, se non
si può contattare direttamente il Soccorso Alpino (via radio o con il telefono
portatile) raggiungete il rifugio più vicino per attivare i soccorsi.
Sacco - lenzuolo
Non tutti i rifugi sono provvisti di biancheria da letto e infatti, in buona parte, da alcune stagioni è stato introdotto il sacco-lenzuolo personale per il
pernottamento. In quelli della SAT l'uso è obbligatorio. I sacchi lenzuolo si
possono acquistare direttamente anche nei rifugi dove vengono adottati.
Con un pizzico di spirito di adattamento e di avventura, la vita in un rifugio, al
cospetto delle montagne, è un'esperienza stimolante, da provare, meglio se
in compagnia, in completa antitesi con i ritmi e le consuetudini che ci accompagnano generalmente in tutti gli altri luoghi deputati alla vacanza. Arrivando nel primo pomeriggio si hanno maggiori possibilità di trovare il posto letto
che più aggrada nelle camere o nel camerone, si possono far asciugare gli
indumenti, predisporre quanto necessario per la notte, riordinare l'attrezzatura. Il rifugio è un ambiente dagli spazi limitati, dove la convivenza richiede
educazione e senso civico: nei cameroni rispettiamo il sonno degli altri, sia
nel coricarci sia all'alba. Alle ore 22 il silenzio è tassativo.
L’Associazione dei Gestori dei Rifugi
L'Associazione Gestori Rifugi del Trentino è nata su iniziativa di un gruppo di
gestori dei rifugi della provincia di Trento in rappresentanza di tutti i rifugi
del Trentino per creare maggiore attenzione attorno alla particolarità del
turismo escursionistico e di alta quota, sia per quanto riguarda le problematiche specifiche legate alla gestione di un rifugio, sia per la sempre maggior
frequentazione alla quale sono soggette le nostre montagne.
Da qui la necessità di educare soprattutto i nuovi escursionisti, facendo loro
capire con quale attenzione e rispetto bisogna avvicinarsi all'alta quota: in
oltre 20 anni di attività, l'Associazione Gestori Rifugi ha perseguito numerose iniziative, alcune delle quali in collaborazione con l'ente pubblico.
Associazione Gestori Rifugi del Trentino
Via Degasperi, 77 - 38123 Trento
Tel. +39 0461 923666 - Fax +39 0461 923077
[email protected] - www.trentinorifugi.com
La SAT - Società degli Alpinisti Tridentini
Per attivare il Soccorso Alpino chiamare il 118
e fornire le seguenti informazioni:
- luogo esatto dell’incidente
- attività svolta, numero e condizioni delle persone coinvolte
- situazione meteo
- recapito telefonico da cui si chiama
Per permettere un efficace intervento del Soccorso Alpino:
- rispondere dettagliatamente all’intervista dell’operatore
- lasciare libero il recapito telefonico
Le Guide Alpine del Trentino
Il Collegio delle Guide Alpine-Maestri di Alpinismo della Provincia di Trento è
un ente pubblico e autonomo che si occupa dell´autogoverno e autodisciplina delle professioni di Guida Alpina, Aspirante Guida e Accompagnatore di
Territorio a livello provinciale. Attualmente le Guide Alpine iscritte al Collegio
del Trentino sono 206: 41 Aspiranti Guida e 186 Guide Alpine, riunite in 13
tra Scuole di Alpinismo e Gruppi Guida, che operano su tutto il territorio provinciale, garantendo così la loro presenza in ogni valle del Trentino.
Parlare della SAT, la Società degli Alpinisti Tridentini, significa parlare di oltre
125 anni di storia, di esplorazione, di studio e di tutela delle montagne trentine. Attualmente la SAT annovera oltre 24.000 soci, suddivisi in 80 Sezioni e 6
Gruppi, possiede 34 rifugi, 5 capanne sociali, 12 bivacchi e vari punti d'appoggio, cura la segnaletica e la manutenzione di 748 sentieri (4.140 km), 77 sentieri attrezzati (573 km) e 70 vie ferrate (322 km) per un totale di 5.035 km.
Guide Alpine Trentino
Vicolo Galasso, 19 - 38122 Trento
Tel. e Fax +39 0461 981207
[email protected]
www.guidealpinetrentino.it
Società degli Alpinisti Tridentini
Via Manci, 57 - 38122 Trento
Tel. +39 0461 981871 - Fax +39 0461 986462
[email protected] - www.sat.tn.it
Gli Accompagnatori di Territorio
Il Soccorso Alpino - 118
Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico del
Trentino è presente in modo capillare sul territorio della
provincia con 34 Stazioni territoriali ed una speleologica. Le aree operative che gestiscono l’organizzazione
tecnico-interventistica delle stazioni, dell’elisoccorso e
di tutte le risorse, sia umane sia tecniche, in possesso dell’Organizzazione
“Soccorso Alpino” sono 5.
Costituita il 4 dicembre 2008, l’Associazione culturale-ambientale Accompagnatori di Territorio del Trentino non ha scopo di lucro e ha il fine di promuovere la cultura della montagna e di rappresentare e tutelare la figura
professionale dell’Accompagnatore di Territorio, valorizzando le sue conoscenze, il suo legame con il territorio, la sua spinta verso le nuove forme di
turismo culturale, sostenibile, innovativo e sensibile verso l’ambiente naturale in tutte le sue espressioni.
Accompagnatori di Territorio
Via Manci, 57 - 38122 Trento
[email protected]
www.accompagnatoriditerritorio.it
Scarica

Associazione Gestori Rifugi del Trentino