Sostenibilità dei progetti ambientali di cooperazione allo sviluppo Brescia, 20 dicembre 2013 RISORSE E PARTECIPAZIONE: UNA PROPOSTA Renato Drusiani IL PIANETA TERRA E L’ACQUA Diametro 12.700 Km Superficie 510 106 Km2 Quota coperta dalle acque 72 % Volume acqua 1.360 10 disponibile Km3 1 Km3 = un miliardo di mc Acqua salata 97,3 % Calotte polari e ghiacciai 2,0 % Acqua dolce stato liquido 0,7 % 6 9,3 10 Km3 6 Il ciclo idrologico globale ACQUA DOLCE EFFETTIVAMENTE UTILIZZABILE 12.500 Km3/anno 364.000 Km3/anno 97.000 Km3 /anno Sugli oceani Sui continenti I consumi idrici annui a livello globale 4.000 km3 1.000 km3 500 km3 1/3 da falda sotteranea 7 miliardi 570/mc.pers. 2,4 miliardi 420/mc.pers. 310/mc.pers. 1,6 miliardi 2010 1950 1900 La situazione in prospettiva 2050 10,5 miliardi 950/mc.pers. 10.000 km3 Consumi idrici globali Utilizzo annuo complessivo 4.000 Km 3 Industria 12% Energia 10% Irriguo 67% Civile 8% Evaporaz. 3% L’acqua nel mondo La fame nel mondo Verso crescenti squilibri domanda - disponibilità Benchè la disponibilità di acqua dolce (12.500 Km3/anno) superi ancora il fabbisogno (4.000 Km3/anno) si pongono già seri problemi: il 16 % della popolazione mondiale Vi èAttualmente una situazione disuniforme sul territorio in termini di : - disponibilità di risorsa non dispone di acqua potabile. - domanda di risorsa (esem. scarse esigenze irrigue in Nord Europa) L’assenza di interventi a partire aree più disagiate del assenza dicontaminazione interventi sul piano Vidalle èIn una crescente delle acquedelle dolci dovuta a: - inquinamento da fonti agricole, urbane, industrialie della infrastrutture,del modello dei consumi Pianetadelleè falde destinata a provocare - salinizzazione sotterranee (soprattutto in aree costiere) salvaguardia ambientale, al 2025 il 40 % della carestie, guerre, flussi popolazione non disporrà nuovi più di acqua potabile. migratori... Dalla Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite che risale al settembre 2000, sono nati otto obiettivi (MDG) che rappresentano un patto fra Paesi ricchi e Paesi poveri, fondato sul reciproco impegno a fare ciò che è necessario per costruire un mondo più sicuro, più prospero e più equo per tutti. Si tratta di otto obiettivi cruciali da raggiungere entro il 2015. 1 Eliminare l'estrema povertà e la fame 2 Garantire la formazione scolastica di base 3 Promuovere la parità tra i sessi e l'empowerment femminile 4 Ridurre la mortalità infantile 5 Migliorare la salute delle madri 6 Combattere l'HIV/AIDS, la malaria e altre malattie 7 Garantire un ambiente sostenibile 8 Sviluppo di una partnership mondiale per lo sviluppo OBIETTIVO 7 GARANTIRE UN AMBIENTE SOSTENIBILE Questo programma facente parte degli otto punti si articola nelle seguenti attività: - Integrare i principi di uno sviluppo sostenibile nelle politiche e nei programmi dei diversi paesi; - Contenere le perdite di risorse per lo sviluppo - Ridurre della metà la proporzione di chi è privo di accesso all’acqua potabile - Portare significativi miglioramenti nella vita di almeno 100 milioni di abitanti degli slums, entro il 2020 ITALIA Nel corso del 2011 l’ODA (Official Development Assistance) ammonta a 4,24 miliardi di dollari con un incremento del 33 % rispetto al 2010. Tale incremento peraltro è associato all’aumentata assistenza ai rifugiati provenienti dal nord Africa. Fra le destinazioni privilegiate dei fondi vanno comprese quelle nelle quali l’Italia è impegnata in operazioni di pace-keeping o di presenza storica. In ogni caso l’impegno del nostro Paese è assai contenuto se paragonato ad altri ODA Official development assistance GNI Gross national income Sweden Norway Luxembourg Denmark Netherlands United Kingdom Belgium Finland Ireland France Switzerland Germany Australia Canada Portugal Spain New Zealand Austria United States Italy Japan Greece Korea ODA/GNI % 1,20 1,00 0,80 0,60 0,40 0,20 - CHE PARTE POTREBBE AVERE IL “SISTEMA DELL’ACQUA” PER PROMUOVERE INIZIATIVE IDRICHE NEI PVS ? La legge « Oudin-Santini » LOI n° 2005-95 du 9 février 2005 relative à la coopération internationale des collectivités territoriales et des agences de l'eau dans les domaines de l'alimentation en eau et de l'assainissement. Article 1er Les communes, les établissements publics de coopération intercommunale et les syndicats mixtes chargés des services publics de distribution d'eau potable et d'assainissement peuvent, dans la limite de 1% des ressources qui sont affectées aux budgets de ces services, mener des actions de coopération avec les collectivités territoriales étrangères et leurs groupements, dans le cadre des conventions prévues à l'article L.1115-1, des actions d'aide d'urgence au bénéfice de ces collectivités et groupements, ainsi que des actions de solidarité internationale dans les domaines de l'eau et de l'assainissement. Article 2: Dans le respect des engagements internationaux de la France et dans le cadre de conventions soumises à l'avis du comité de bassin, l'agence peut mener des actions de coopération internationale dans les domaines de l'eau et de l'assainissement, dans la limite de 1% de ses ressources, le cas échéant et suivant les règles statutaires en vigueur pour chaque catégorie de personnels, avec le concours de ses agents. Attori e strumenti mobilitati dalla legge « Oudin-Santini » De nouveaux acteurs : - Les syndicats intercommunaux de gestion de l’eau et de l’assainissement - Les Agences de l’eau De nouveaux objectifs : Des actions d’aide d’urgence Des actions de solidarité internationale De nouveaux moyens : Le 1% prélevé sur la part communale de la facture. Le 1% prélevé sur la redevance pollution par les Agences. De nouveaux partenaires : Les ONG Les fondations Les bureaux d’études Les entreprises Risorse mobilitate Au total, si tous les acteurs s’y mettent, ce sont 80 à 100 millions d’Euros par an qui pourraient ainsi être mobilisés en faveur de telles actions (l’équivalent de la part de l’aide publique au développement française. (Guide pS-EAU) I PILASTRI DELLA LEGGE OUDIN-SANTINI SONO: 1 Anche i consumatori dell’acqua diventano “donors” 2 Riferimento territoriale (Bacini, Insieme di Comuni,…) 3 Coinvolgimento il più ampio possibile dei diversi attori 4 Trasparenza delle scelte La tentata via Italiana alla legge “Oudin Santini” ? Nel corso del 2006 dopo l’insediamento del Governo Prodi II, Federgasacqua (diventata poi Federutility), suggerì all’allora Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio di promuovere una legge simile alla Loi Oudin-Santini salvo i diversi riferimenti istituzionali in quanto in Italia vigeva una diversa legislazione di settore (Legge Galli). Venne garantito un impegno al riguardo, avendo come obiettivo la legge finanziaria prevista a fine anno. LEGGE 27 dicembre 2006, n.296 (Legge Finanziaria 2007) (GU n. 299 del 27-12-2006- Suppl. Ordinario n.244) Art. 1 comma 1284 “1284. E ` istituito un fondo di solidarieta`, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, finalizzato a promuovere il finanziamento esclusivo di progetti ed interventi, in ambito nazionale e internazionale, atti a garantire il maggior accesso possibile alle risorse idriche secondo il principio della garanzia dell’accesso all’acqua a livello universale. Per ogni bottiglia di acqua minerale o da tavola in materiale plastico venduta al pubblico e` istituito un contributo pari a 0,1 centesimi di euro che va a confluire nel fondo di cui al presente comma. Con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare di concerto con il Ministro degli affari esteri, sentito il parere delle competenti Commissioni parlamentari e della Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono indicate le modalita` di funzionamento e di erogazione delle risorse del fondo. Il Ministro dell’economia e delle finanze e` autorizzato a emanare i regolamenti attuativi necessari.” Come venne presentata all’opinione pubblica (22/02/2007) IN FINANZIARIA LA TASSA SULL’ACQUA MINERALE PER LA SOLIDARIETA’. L’emergenza idrica al centro del dibattito politico. Con la nuova finanziaria sta per arrivare anche la tassa sull’acqua minerale: il primo esempio di collaborazione pubblico/privato a sostegno dei fondi per la solidarietà PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE n. 2889 Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico Presentata il 10 luglio 2007 Art. 11. Fondo nazionale di solidarietà internazionale 1. Al fine di favorire l'accesso all'acqua potabile per tutti gli abitanti del pianeta e di contribuire alla costituzione di una fiscalità generale universale che garantisca tale accesso, è istituito il Fondo nazionale di solidarietà internazionale, da destinare a progetti di sostegno all'accesso all'acqua, gestiti attraverso forme di cooperazione decentrata e partecipata dalle comunità locali dei Paesi di erogazione e dei Paesi di destinazione, con l'esclusione di qualsivoglia profitto o interesse privatistico. 2. Il Fondo di cui al comma 1 si avvale, fra le altre, delle seguenti risorse: a) prelievo in tariffa di 1 centesimo di euro per metro cubo di acqua erogata a cura del gestore del servizio idrico integrato; b) prelievo fiscale nazionale di 1 centesimo di euro per ogni bottiglia di acqua minerale commercializzata. 3. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Governo adotta un apposito regolamento per disciplinare le modalità di accesso al Fondo di cui al comma 1. PROPOSTA DI LEGGE C 5526 d’iniziativa dei deputati (primo firmatario on. Quartiani) presentata il 10/10/2012 “Disposizioni in favore della Cooperazione internazionale allo sviluppo in campo idrico” Alla tariffa del servizio idrico integrato è assicurata con deliberazione di ciascuna Regione, sentita l’AEEG, una maggiorazione compresa da un minimo dello 0.5 ad un massimo dell’1% della tariffa idrica media applicata agli utenti. Le risorse di cui al comma 1) sono da impegnarsi esclusivamente per interventi di cooperazione internazionale nel settore idrico, compresi i servizi di fognatura e depurazione. Le risorse di cui al comma 1) confluiscono in un apposito Fondo regionale per la cooperazione allo sviluppo nel settore idrico. Le Regioni costituiscono un Comitato di Coordinamento per la Cooperazione allo Sviluppo in campo idrico, presieduto dal Presidente della Regione o suo delegato, al quale partecipano le principali rappresentanze delle imprese private e pubbliche del settore nonché delle organizzazioni non governative, con il compito di formulare entro il 31 dicembre di ogni anno una proposta di utilizzo delle risorse assegnate al Fondo medesimo. ………………………….. Le risorse generabili in Italia da una legge del tipo Oudin-Santini Considerato che i ricavi tariffari del settore idrico sono stimati in circa 7 miliardi di €, introducendo una nuova componente pari all’1% della tariffa, sarebbe possibile destinare agli interventi di solidarietà internazionale nel settore idrico oltre 70 milioni di euro l’anno. Sostenibilità dei progetti ambientali di cooperazione allo sviluppo Brescia, 20 dicembre 2013 RISORSE E PARTECIPAZIONE: UNA PROPOSTA Renato Drusiani