22 – 24 Marzo 2012
5°At IIS G.Giorgi
Fogliano di
Redipuglia
Risiera di
San Sabba
Città di Trieste
Foiba di Basovizza
Il coinvolgimento emotivo è
amplificato per ogni singola
tomba presente tra le
settantamila
anime
conosciute e trentamila
ignote.
In queste tombe grandi poco
più di una casella postale
giacciono gli eroi grazie ai
quali io probabilmente esisto,
vivo e sto bene.
Valerio Marinaro
Se pensiamo alla storia
ricordiamo solo eventi
giganteschi, sia positivi
che
negativi,
ma
difficilmente riusciamo a
comprendere
lo sconvolgimento che hanno portato nella vita di ogni uomo. Spesso non riusciamo
nemmeno a immaginare quante persone si sono sacrificate per scopi e ideologie che forse
neanche conoscevano. Ma è grazie a quelle persone che noi siamo qui.
Davide Pozzoli
La drammaticità con cui si manifestano i resti degli eventi ai nostri occhi permane in
modo più tragico nei ricordi di chi ha salvato il nostro paese
Jessica Caporale
Forse per noi la storia è
solo un’illusione, delle
righe su un libro, ma
quando si ascoltano le
parole graffianti della
realtà, si capisce che non è
stato solo… un brutto
sogno e che c’è ancora la
speranza di sviluppare la
coscienza sul passato!
Marta Turetti
Per l’italia la grande
guerra rappresentò una
completa libertà dal
dominio
dell’impero
austro-ungarico, in quanto
sarebbe stato possibile, in
caso di vittoria, completare
il processo risorgimentale - riunendo alla patria Trento e Trieste - e aiutare le cause delle
nazioni oppresse e della democrazia. Nella foto ho cercato di far sembrare che il cannone
avesse sparato il sole: la guerra ha gettato sull'Italia una luce di speranza di una
"costosissima" unione.
Guilherme Goncalves De Framça
Nonostante
tutto, è ancora
difficile immaginare la fatica che
venne fatta per trainare quel
cannone che in fondo, trasmetteva
ancora un minimo di speranza
Se avessimo realmente dovuto acquattarci dietro ad un arma da fuoco come
questa, probabilmente non avremmo mai voluto che , a quasi un secolo di
distanza, ci fossero così tanti posti commemorativi
Forse grazie a qualche ricordo riusciremo a guardare oltre
alle dicerie politiche e ideologiche che ci circondano, e a
diventar coscienti della nostra storia
Si chiama viaggio della
memoria per una precisa
ragione, sembra banale dirlo,
ma non bisogna dimenticare,
affinché si possa migliorare
non solo come individui ma
come società.
Alex Vlad
Quando ho scorto dal pulman il monumento, ho provato un senso
di maestosità e d’altra parte anche di paura… Il monumento è
davvero imponente e per rendersene conto basta andare ai suoi
piedi… Questa imponenza è ciò che più mi spaventa, la quantità di
giovani vite che si trovano sepolte li dentro, molte delle quali non
hanno nemmeno più un nome… Camminare su quelle tombe è
stato davvero strano, è come camminare sul nostro passato, che
come tale è ciò che ha creato il nostro presente (come ricorda la
parola “Presente” ripetuta continuamente su ogni gradinata). È
grazie alle vite di questi giovani che abbiamo potuto costruire il
nostro paese, e ricordarcene è la cosa più giusta e rispettosa, in
modo che le loro vite e la sofferenza delle loro famiglie non sia
stata vana… una piccola lapide posta alla fine del sacrario
sottolinea questo sentimento ”oh viventi che uscite, se non vi
sentite più sereno e più gagliardo l’animo voi sarete venuti qui in
vano
Fabio Ciceri
Quello della memoria non è stato per me un semplice itinerario storico ma un’esperienza di vita,
un insegnamento profondo intriso di significato e di emozioni, una cascata di ricordi grazie alla
quale possiamo tenere in vita coloro che si sono sacrificati per la libertà della nazione… la nostra
libertà! Ecco perché un monumento come il Sacrario provoca una tempesta di sensazioni, ecco
come le parole dei libri di storia diventano vita e memoria, rendendo indelebili le vicende dei
nostri coraggiosi eroi. Così, essi riposeranno per sempre anche nei nostri cuori. Gianfranco Zita
Stando dentro quelle mura grigie si ricorda
come grigi erano i giorni di coloro che una
volta entrati non avevano più speranza di
tornare a vedere la luce della libertà.
ANDREA VELASCO
E SE SALENDO SU QUELLA TORRE NON
VEDESSI CENTINAIA DI TURISTI, MA
CENTINAI DI DEPORTATI CAPIRESTI
QUANTO Può ESSER FOlLE LA MENTE
UMANA
E se un muro grigio, con
qualche finestra , nera, fosse il
tuo orizzonte, i tuoi sentimenti
non avrebbero una scala
cromatica molto ampia, ma solo
un colore predominerebbe nella
tua testa.. il colore della vita e
della sopravivenza
È l’ingresso in una dimensione in cui la
coscienza fa i conti con quell’orribile passato
incomprensibile che portò l’uomo a sterminare
crudelmente
folle
di
innocenti.
ESTEFANI MATOS
Il viaggio della memoria rimarrà nei nostri cuori
come un’esperienza ricca di emozioni e
sensazioni; In speciale la visita alla Risiera, dove si
percepiva un’aria di dolente disperazione in
nome di tutti coloro che hanno perso la vita,
assegnati a un destino crudele, nelle mani di
sconosciuti che hanno calpestato il genere
umano. JOHANA ALMEIDA
Visitando la Risiera, si è avvertito il dolore di chi ha perso la vita ingiustamente.
Il dolore percepibile attraverso il silenzio delle fredde mura ci trasmette tutta la sofferenza
provata da migliaia di innocenti e crea un’angoscia che non ammette parole.
ANNALISA DEL VISCIO
“NON ODIATE MAI”
Se la nostra memoria inizierà a
prendere coscienza della realtà, allora
qualche speranza può ancora nascere
Una grande lastra ricopre quello che un tempo era un luogo di orrore e inutili
massacri. Al di sotto di esso riposano i resti di chi si è sacrificato per costruire l’italia
in cui oggi viviamo e di tutte le persone colpevoli solo di essere innocenti
Sonia Zarouky
60 anni di silenzio. 10000 italiani uccisi dai
partigiani jugoslavi. Sotto questo monumento si
trovano i resti di chi ha pagato con la vita l’essere
italiano.
Sonia Zarouky
“Oh tu che, ora non più ignaro, scenderai da questo Carso, ricorda, e racconta la nostra
tragedia”.
Cit. floriana bianchi
“onore e cristiana pietà a coloro che qui sono caduti
Il loro sacrificio ricordi agli uomini le vie della giustizia e dell’amore, sulle quali fiorisce la vera
pace
Vorremmo Ringraziare la
Provincia e gli organizzatori per
averci permesso di partecipare a
questo viaggio della memoria.
La 5°AT IIS g.giorgi milano
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