CATALOGO "FRUTTA ANTICA" - OASI GALBUSERA BIANCA www.galbuserabianca.it
FRUTTO
MATURAZI
ONE
VARIETA'
DESCRIZIONE
RACCOLTA
Antico frutto, probabile ibrido naturale tra prugno mirabolano e albicocco.
fine giugno luglio
Descritto per la prima volta, col nome di Abricot noir, da Henry Louis Duhamel du Monceau su Traité
des arbres fruitieres (1768).
Albicocco Poco tempo dopo compare, col nome di Abricot violet, nel catalogo di alberi da frutto (1775)
Cresommola commercializzati dal vivaio dei frati Certosini di Parigi.
In Italia ne esistono varietà diverse fra loro, probabilmente originarie del bolognese e della zona
vesuviana, regni storici dell'albicocco.
Conosciuto sotto vari sinonimi, nel tempo, dal bolognese, si è diffuso in quasi tutta la pianura Padana,
fino al Trentino e alla Toscana.
La varietà in questione è originaria del bolognese.
Frutto attraente, tondo, medio-piccolo, con l'aspetto di un albicocca glabra.
Buccia liscia, sottile, appena pelosa, di un colore che sfuma dall'arancio-rosso al violaceo.
Polpa di colore rosso-aranciato, dolce, acquosa, poco consistente, di sapore acidulo che ricorda
l'albicocca con la fragranza di una susina.
Copyright
CARATTERISTICHE
Albero rustico, di media vigoria, resistente al freddo, di buona e costante produttività.
Epoca di fioritura è medio-precoce.
Albicocco
BIRICOCCOLO
Abricot noir
Abricot violet
Albicocco del Papa
nero
sanguigna
Magnaga o Mugnaga nera
Pflaumenaprikose
Pruna-cresommola
Albicocco
ERRANI ANTONIO
Varietà recente ottenuta, da un semenzale di Reale d'Imola, dall'Istituto di Coltivazioni Arboree
dell'Università di Pisa.
Frutto di pezzatura media (50 g. circa), di forma ovato-corta.
Buccia arancio-chiaro sfumato di rosso dal lato del sole per il 50% della superficie.
Polpa di colore arancio-carico, soda, dolce, succosa, aromatica, spicca.
Buona resistenza alle manipolazioni e adatta al il consumo fresco.
dalla terza decade di
giugno
Albicocco
PAVIOT
Antica cultivar francese.
Fu ottenuta da Paviot, nel 1880, da un seme liberamente impollinato di Luiset, nel dipartimento della
Rhone.
Frutto grosso, ovoidale.
Buccia giallo-arancio, con zone verde chiaro e sovracolore rosso carmino.
Polpa gialla, fine, fondente, succosa, zuccherina e profumatissima.
E' tra le migliori varietà tardive.
scalare da metà luglio Albero da mediamente vigoroso a vigoroso.
E' autoincopatibile e necessita di impollinatori.
Mediamente sensibile alla monilia.
L'epoca di fioritura è tardiva.
Albicocco
REALE D'IMOLA
Antica varietà tipica dell'Emilia-Romagna, ma storicamente presente anche in altre regioni italiane.
Secondo alcuni autori deriverebbe da un semenzale di Luiset .
Frutto da medio a medio-grosso (65 g. circa), di forma ovale-allungata, asimmetrico.
Buccia di color giallo-arancio con zone verde chiaro, leggermente sfumata di rosso.
Polpa arancio-giallastra, di media consistenza, fine, liquescente, profumata, gustosa, aromatica,
spicca a piena maturazione.
verso metà luglio
Varietà molto fertile e vigorosa, a portamento eretto, di elevata produttiva al Nord ma
incostante e media al Centro-Sud.
Scarsamente sensibile alla monilia.
L'epoca di fioritura è tardiva.
E' un tipico esempio di ecotipo varietale adatto alla coltivazione solo nella zona di origine.
Albicocco
TENTORIO
Varietà proveniente da un vecchio albicocco di circa 80 anni, individuato nel comune di
Valgreghentino (Lecco).
Si stima che la pianta madre debba avere circa 80-90 anni.
Frutto di pezzatura media , talvolta medio-grossa, tondeggiante, leggermente allungato.
Buccia poco pelosa, color giallo-paglierino, sfumata di rosso-carmino dal lato del sole
Polpa abbastanza soda, dolce, gustosa, intesamente profumata di pesca, con nocciolo anch'esso
simile a quello di una pesca.
20-30 giugno
Albero vigoroso.
Originario del Maine e Jowa (Stati Uniti) e del sud del Canada.
Produce piccoli frutti della grossezza di una bacca di biancospino
Buccia color rosso scuro.
Polpa di sapore dolce e gradevolissimo.
Viene anche coltivata come sostituto dei mirtilli nelle località con terreno non acido.
Perfetto per macedonie di frutti di bosco.
giugno
Arbusto di 2-3 metri di altezza e di diametro, pollonifero.
I fiori, di colore bianco puro, stellati, compaiono numerosi in aprile.
Le foglie, lanose in entrambi i lati, in autunno assumono tinte delicate rosse e gialle.
E', in genere utilizzato come pianta ornamentale.
Amelanchier
AMELANCHIER
Mandorlona
canadensis
Albero di media vigoria e di produttività elevata e costante.
Buona resistenza al gelo e alla monilia.
La produttività è molto dipendente dalle zone di coltivazione.
L'epoca di fioritura è precoce.
Azzeruolo
AZZERUOLO BIANCO
Moscatello
Originario dell'Asia Minore e dell'Africa Settentrionale e coltivato, nel passato, soprattutto nel centro- inizio settembre
sud Italia.
I fiori, riuniti in corimbi, sono bianchi; le foglie sono simili a quelle del biancospino, a cui tutti gli
azzeruoli sono affini.
I
frutti sono piccoli pomi piatti e costoluti.
La buccia è biancastra e la polpa è dolce-acidula.
Ottimi per marmellate e molto ricercati dagli uccelli
Albero rustico e molto ornamentale.
Azzeruolo
AZZERUOLO ROSSO
Azzeruolo d'Italia o
di Romagna
Simile al precedente era, un tempo, presente soprattutto nel nord Italia settentrionale.
Le foglie sono sono simili a quelle del biancospino.
I frutti sono un pò più piccoli del bianco, tondeggianti e un pò allungati; la buccia è rossa, di sapore
dolce, un pò acidulo, particolare.
Come il precedente è ottimo soprattutto per marmellate ed è molto oricercati dagli uccelli.
Albero rustico e molto ornamentale.
BIANCA DI MONTE
Varietà proveninete dalla località Monte, comune di Rovagnate (Lecco).
Frutto di colore biancastro
Ciliegio
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da metà settembre
CONSERVAZIONE
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FRUTTO
MATURAZI
ONE
VARIETA'
DESCRIZIONE
RACCOLTA
Copyright
CONSERVAZIONE
CARATTERISTICHE
CORNIOLA
Antica varietà romagnola tipica della zona di Sant'Arcangelo.
Frutto medio-grosso, a forma di cuore.
Polpa scurissima, soda, croccante, abbastanza dolce, non molto succosa.
inizio luglio
Albero vigoroso, a portamento assurgente.
Ciliegio
DURONE DELL'ANELLA
Originaria delle colline bolognesi.
Frutto grosso.
Buccia rosso-vivo.
Polpa rosso-rosa, croccante, sugosa, gustosa e saporita.
10-20 giugno
Albero di media vigoria.
Sensibile alla monilia.
Ciliegio
MAGGENGA LOMBARDA
Vecchia ed eccellente varietà locale in quella fascia di territorio che va dalla Brianza Lecchese alla
verso metà maggio
Bergamasca, ancora presente sporadicamente nei vecchi frutteti familiari. Il frutto è medio grosso, di
un bel color rosso che tende a scurirsi verso la maturazione. Precocissima, comincia a maturare
verso il 10-15 maggio e se lasciata sulla pianta, continua a maturare fino a fine maggio, inizio di
giugno, diventando più scura, quasi nera, più grossa e ancor più buona.
Ciliegio
MARASCA DEL PIEMONTE
Origine Piemonte.
Frutto piccolo.
Buccia rossa.
Polpa rossastra, acidula.
Ciliegio
PROGESSIFLORO
Antica e curiosa varietà di ciliegio acido caratteristico per la sua rifiorenza continua.
Uno dei primi a descriverla e raffigurararla su tavola fu Henry Duhamel du Monceau su Traité des
arbres fruitiers (1768), Successivamente anche Giorgio Gallesio la tratta nel I° volume della sua
Pomona Italiana (1817).
Pochi anni dopo compare su Annale de Pomologie belge et étrangère (1853-1860).
Il frutto è di sapore mediocre e il suo valore è prevalentemente ornamentale poichè, a settembre,
sono presenti contemporaneamente sulla pianta frutti maturi, frutti acerbi e fiori; tutti pendenti da un
lungo ed elegante picciolo.
Fico
BRIANZOLO
Passet
Passin
Passo
Sciatel
Antica varietà tipica del milanese e della Brianza.
settembre
Giorgio Gallesio lo descrive e fa raffigurare in una bellissima tavola, sul I° volume della sua Pomona
Italiana (1817).
Avendo, questa varietà, la tendenza ad appassire sulla pianta, un tempo si usova infilzarne i frutti su
una branca di biancospino e lasciarli essiccare nel sottotetto delle case.
In questo modo si potevano conservare fino a Natale e oltre.
Frutto piccolo, cucurbiforme.
Buccia verde, fine, ma dura e consistente.
Polpa rosso, consistente, delicata, color del vino a piena maturazione, dolce e mielosa, molto
gustosa.
Produce solo forniti.
Una delle migliori varietà lombarde.
Fico
BROGIOTTO BIANCO
Brogiotto genovese
Brogiotto gentile
Genovese
Monaco
Antica varietà coltivata soprattutto sulla riviera ligure ove riesce a dare il meglio di se.
La resa di questa varietà diminuisce man mano che ci si allontana dalla costa.
Generalmente produce solo forniti piuttosto tardivi.
Frutto medio-grosso, a forma di trottola, compresso alla corona, degradante verso il peduncolo, ma
quasi privi di collo.
Buccia sottile, verde-chiara con fenditure longitudinali bianche.
Polpa color rosso-ambra, squisita se coltivato vicino al mare.
da settembre ai primi Albero maestoso, anzi forse la più grande fra i fichi, molto produttivo e costante nella
maturazione.
di ottobre
Le foglie sono tri e pentalobate, qualche volta intere.
Fico
BROGIOTTO NERO
Africano
Barnisotto
Bernissou,
Bertino
Brogiotto fiorentino
Brosciotto
Della marca
Insieme al Dottato è sicuramente tra le varietà più antiche.
Probabilmente coltivato dai romani che lo importarono dall'Africa. Plinio il Vecchio lo descrive nella
sua opera Historia naturalis col nome di Fico africano e, secondo la leggenda, fu la causa della
guerra con Cartagine.
Nel rinascimento fu la varietà più ritratta, soprattutto nelle nature morte.
Generalmente produce solo forniti.
Frutto medio-grosso, schiacciato, panciuto, a forma di trottola.
Buccia violacea, con striature chiare a maturità.
Polpa rosso-vivo, dolce, mielosa, gustosissima, eccellente.
Adatto anche all'essiccazione.
da metà settembre
Albero vigoroso, e produttivo.
Le foglie sono tri e pentalobate, con lobi corti e ottusi.
Fico
DI TRE VOLTE
Vecchia varieta d'origine sconosciuta proveniente dalla Toscana.
Questo fico, nelle zone più favorevoli delle regioni del centro-sud, è una delle pochissime varietà che
produce tre volte durante l'anno: fioroni, forniti e cimaruoli.
Il fiorone è giallo, sferico-piriforme, di buona taglia ma prodotto in quantità ridotta; la polpa è rosata e
di buon sapore.
Il fornito, in compenso più abbondante, è medio-grosso, di forma sferico-appiattita; con buccia verdechiaro-giallina e polpa rosa, fine, delicata, ottima.
I cimaruoli si raccolgono fino a ottobre-novembre.
fioroni: fine maggio
forniti: da fine luglio
a fine settembre
cimaruoli:
fino a
ottobre novembre
Albero esuberante.
intera a trilobata o pentalobata.
Ciliegio
Natalino
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da inizio luglio
Albero molto vigoroso, rustico. Data la sua precocità non è attaccata dalla mosca delle
ciliegie.
Albero poco vigoroso, a portamento cascante.
Albero di media vigoria, molto produttivo.
Foglia da
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FRUTTO
MATURAZI
ONE
VARIETA'
DESCRIZIONE
RACCOLTA
Varietà antichissima, ancora oggi è probabilmente la varietà più diffusa in Italia.
fiorone: luglio
Il nome deriva probabilmente dal latino Optatus .
fornito: dalla fine
Il monaco vallombrosano Vitale Magazzini scrive su Coltivazione toscana (Venezia 1625)........i veri e agosto
buoni fichi da seccare sono gli albi, i dottati i quali si dovrebbero seccare al sole e non in forno.
Compare negli scritti di Pier Antonio Micheli ed è raffigurato, sia come fiorone che come fornito, nei
quadri di Bartolomeo Bimbi. Entrambi operanti alla corte di Cosimo III° de' Medici (1642-1723).
Sulla sua origine Giorgio Gallesio, nel I° volume della sua opera Pomona Italiana (1817), si spinge
molto indietro nel tempo.........I Latini lo conoscevano sotto il nome di Ficus Carica (nome botanico
della specie), e Plinio il Vecchio lo vanta come uno dei più proprj a seccare: egli dice che è stato
portato da Sorìa da Lucio Vitellio nella sua Villa di Alba, quando era Legato in quella provincia, negli
ultimi anni dell'Imperatore Tiberio.
I sinonimi Binello e Binellone sono dovuti alla caratteristica che ha questa varietà a produrre fichi
gemelli uniti l'uno all'altro.
Fiorone.
Mai più grosso del fornito, generalmente caduco, nelle regioni settentrionali raramente riesce a matura
Fornito.
Di pezzatura medio-piccola, piriforme, .
Buccia liscia, lucida, color verde-giallognolo.
Polpa carnosa, delicata, mielosa, gustosa.
Adatto anche per marmellate e all'essiccazione.
Fico
DOTTATO
Binello
Binellone
Buttada
Dattarese
Di Calabria
Fico dalla Goccia
Gentile
Napoletano
Ottato
Fico
FICO DALL'OSSO
Fico Fetifero
Vecchia e curiosa varietà (1817) originaria della zona pedemontana di Barge e Saluzzo, nel Cuneese settembre
(Piemonte).
La singolarità di questo fico è quella di dare frutti di due tipi: gli uni sono semplici, campaniformi,
coperti di una buccia verde-violacea; gli altri sono divisi in due, uno dei quali sembra uscire dalla
bocca dell'altro, e aventi due colori diversi.
Produce anche fioroni e anch'essi presentano lo stesso fenomeno.
Fico
FIORONE
Vecchia varietà (1800 ca.) di fico proveniente dalla Lunigiana.
luglio
Fa parte di quella categoria di fichi (tipici nelle zone umide del nord) in cui la produzione privilegiata è
quella dei fioroni, che avviene generalmente in luglio.
Fiorone di pezzatura grossa, di forma ovoidale, tozza, schiacciato.
Buccia verde pallido, diventa quasi biancastra a maturità.
Polpa biancastra sfumata di rosso.
Produce anche forniti ma non arrivano mai a maturare.
Fico
GENOVESE
Fico
LONGHETTO
Della gotta
Longhet
Lunghet
San Peder
Fico
LÜV
Bianco
Fioron
Lupo
Origine sconosciuta, probabilmente, visto il nome,di origine ligure.
fioroni: metà luglio
La pianta madre è un vecchio e maestoso fico rinvenuto in una cascina abbandonata sulle rive del
forniti:
Po’, Oltre Pò pavese.
settembre
Anticamente era conosciuto dall'alessandrino al bolognese, da cui si potrebbe dedurre, visto il nome,
che sia arrivato in queste zone con gli scambi commerciali e culturali che avvenivano sulle antiche
Vie del sale.
Fiorone:
Piuttosto grosso, decisamente allungato e sottile.
Buccia verde tendente al giallognolo a maturità.
Polpa giallo-rosata, pastosa, dolcissima.
Fornito:
Di taglia media, di forma ovale o leggermente conica.
Buccia rosso-violacea, con lievi screpolature longitudinali, fittamente punteggiata di lenticelle chiare.
Antica varietà lombarda (1821), presente soprattutto nel comasco, nel milanese, nella Brianza
lecchese e nella bergamasca.
Un tempo questa varietà era molto apprezzata per la precocità e per l'abbondante produzione di
fioroni e di forniti di ottima qualità, ricercatissimi sul mercato di Milano.
Il fornito è piccolo, allungato, sottile.
La buccia è verde.
La polpa è rosso-rosata, dolce, mielosa, lievemente aromatica.
Il fiorone è uguale al fornito d'aspetto e sapore, ma appena un pò più grosso e lungo.
fiorone: prima metà di
luglio
Vecchia varietà (1814) dell'Oltre Po Pavese.
Frutto di pezzatura piccola.
Buccia vellutata, di colore nero-violaceo .
Polpa rossa, densa, piena di semini, saporita.
Adatto all'essicazione.
settembre
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Copyright
CARATTERISTICHE
Albero vigoroso e di elevata produttività.
Le foglie sono per lo più trilobate, con lobi poco pronunciati che sovente le rendono quasi
intere.
Albero vigoroso, con getti lunghi e sottili.
fornito: dalla seconda
metà di agosto
Albero di vigoria medio-alta.
CONSERVAZIONE
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FRUTTO
MATURAZI
ONE
VARIETA'
Fico
MADÖNA
Fig dla Madöna
Madonna
Fico
MONACO
Batalone
Bianco
Buzzone
Fico di Rimini
Paradiso
San Piero
Fico
MUNGHEIN
Moneghino
Monichia
Fico
Della resta
Ammannato
DESCRIZIONE
RACCOLTA
Copyright
CARATTERISTICHE
Antica varietà lombarda più volte citata da Giorgio Gallesio ne
inizio settembre
I giornali dei viaggi (1821).
Un tempo comune soprattutto nella fascia pedemontana comprendente le province di Como, Lecco e
Bergamo, ma presente anche nella zona di pianura sottostante fino al milanese.
Frutto abbastanza grosso, un pò allungato, arrotondato all'attaccatura del picciolo.
Buccia verde-chiaro, tendente al giallo a maturità.
Polpa rossa, dolce, mielosa, aromatica, eccellente.
Albero poco vigoroso.
Foglie in genere pentalobate, con lobi molto pronunciati.
Vecchia varietà probabilmente originaria della Lunigiana o della Liguria.
fiorone: metà luglio
E' nel 1813 che Giorgio Gallesio, allora prefetto a Pontremoli, descrive il fico Monaco come una delle
varietà più coltivate in Lunigiana.
Pur essendo bifero questo fico era apprezzato soprattutto per il suo fiorone molto precoce.
Fiorone piuttosto grosso, piriforme, ovale alla corona, allungato verso il collo.
Buccia verdastra, a volte giallastra, molle, punteggiata di bianco.
Polpa rosata, avvolta in una tunica violacea, fine, mielosa, delicata, lievemente caustica, prelibata.
Produce anche forniti che pur essendo discreti sono meno buoni dei fioroni.
Adatto anche all'essiccazione.
Albero vigoroso.
Foglie larghe con lobi appena accennati e ottusi.
Vecchia varietà probabilmente originaria dell'Oltre Pò pavese e proveniente dal comune di
Rovescala, zona di Casteggio.
Frutto piccolo, schiacciato, fatto a cipolla.
Buccia nerastra.
Polpa rosso, mielosa, molto gradevole.
settembre
MUREL
Varietà locale della Brianza lecchese ancora abbastanza presente sul territorio.
Letteralmente Morello .
Frutto medio, a forma di goccia.
Buccia liscia, quasi lucida, nero-violacea, a volte con sfumature rosso-brune, abbastanza spessa,
punteggiata di lenticelle chiare.
Polpa rossa, mediamente mielosa, interamente dolce, poco aromatica,
settembre
Fico
NERUCCIOLO DELL'ELBA
Varietà originaria dell'isola d'Elba.
Frutto piccolo, piriforme.
Buccia Blu-violacea.
Se non raccolto tende a raggrinzire sulla pianta, diventando veramente squisito.
Non produce fioroni.
da fine agosto
Pianta poco vigorosa, a portamento cespuglioso, quasi selvatico.
Adatta alla coltivazione in vaso
Fico
PANACHÉ
Bourjassotte panachée, Courgette rayée,
Figa turca, Fracazzano rigato, Jaspée,
Maravilla, Pere Hilarion, Princessa, Rayonne,
Striped tiger, Tiger, Variegato, Zigarella.
Origine Sud della Francia.
Proveniente dalla riviera ligure di ponente.
Frutto di media pezzatura, piriforme, con collo allungato.
Buccia variamente striata di giallo-chiaro e verde.
Polpa rosso-scuro, carnosa, mielosa, molto dolce, di ottimo sapore.
Produce solo forniti.
settembre
Albero vigoroso (3-5 m.), molto ornamentale. Anche i giovani rami sono striati di giallo e
verde.
Le foglie sono tri e pentalobate
Adatto alle zone calde; nelle zone più fredde i frutti tendono a non maturare e sono senza
sapore.
Fico
PISSALUTTO
Fico di riviera
Panzarotto
Pisano
Stornese
Varietà molto antica un tempo coltivata soprattutto in Liguria, ove era considerato uno dei migliori, ma da fine agosto
anche in Sardegna e Corsica.
Giorgio Gallesio, descrivendolo sul I° volume della sua opera Pomona Italiana (1817), afferma che,
secondo alcuni esperti che l'avevano preceduto, corrisponderebbe al Fico Laviano dei romani.
E' conosciuta anche una variante frutto nero.
Frutto medio-piccolo, tondo sotto, allungato verso il collo, simile ad una "zucchetta" di forma.
Buccia sottile, verde-giallastra prima, tendente al giallo-canarino a maturità.
Polpa color rosso-vinoso, grassa, mielosa, quasi deliquescente, ne troppo dolce ne caustica, di primo
merito.
Produce solo forniti.
Adatto anche all'essiccazione.
Albero di vigoria medio-alta.
Le foglie piccole sono tri-pentalobate.
Fico
PORTOGHESE
Buzzone nero
Fico grosso
Figue des Confiseurs
Lampas
Papale
San Piero
Antica varietà di probabile origine portoghese (visto il nome).
Raffigurata, agli inizi del 1700, nei quadri di Bartolomeo Bimbi e segnata col nome di Lampas
portoghese .
Un tempo era un delle varietà più comuni in Toscana, ma si coltivava anche nel padovano, sui laghi
di Lombardia e nel piacentino, sempre però nei luoghi caldi.
Produce sia fioroni che forniti, ma i fioroni sono la produzione più pregiata.
Il fiorone è grosso, piriforme, allungato, terminante in un collo lungo e sottile.
La buccia è di un color verde-giallastro velato da una sfumatura rosso-violacea, con screpolature
longitudinali.
La polpa è rosa-vivo, molle, morbida, molto fine, piena di un miele fluidissimo.
Il fornito è simile al fiorone ma più piccolo, meno allungato meno abbandante e più dolce.
Albero mediamente vigoroso, produttivo.
Foglie da intere a pentalobate, generalmente trilobate.
Monachino
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fiorone: inizio luglio
fornito: fine agosto
CONSERVAZIONE
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FRUTTO
MATURAZI
ONE
VARIETA'
DESCRIZIONE
RACCOLTA
Copyright
CARATTERISTICHE
REGINA
Antica varietà originaria della zona di Roma.
settembre
Giorgio Gallesio la descrive nel I° volume della sua Pomona Italiana (1817)........Il Fico Regina è una
varietà propria al territorio di Roma, e merita d'essere estesa a tutti i paesi ove prospera il Fico.
Frutto grosso, oblungo, ovato alla corona, degradante verso il picciolo.
Buccia verde-chiaro degradante verso il bianco, con velatura violacea.
Polpa rossa, crassa, mielosa, delicata.
Produce solo forniti.
Fico
RIMES
Antica varietà lombarda.
Secondo Giorgio Gallesio (1821), tipica della Brianza, e del Milanese.
E' forse il più grosso tra i fichi-forniti lombardi.
Frutto di
pezzatura piuttosto grossa (con tre fichi si riempie un piatto), schiacciato, panciuto.
Buccia di colore nero-violaceo con lievi screpolature chiare longitudinali.
Polpa rosso-rosea, dolce, mielosa, abbondante, eccellente (se non piove).
Produce anche qualche fiorone che faticano a maturare e sono di sapore mediocre.
dalla metà agosto
Fico
ROSSO LOMBARDO
Vecchia varietà lombarda diffusa un tempo nella fascia premontana che va da Como a Brescia.
Giorgio Gallesio, passando per la bergamasca (7 ottobre 1821), lo cita come piuttosto comune negli
orti del territorio. in quanto molto stimato dai contadini.
Produce solo forniti.
Il frutto è medio-piccolo, un pò compresso, a forma di fiasco.
La buccia è di colore variabile dal rossastro al marrone.
La polpa è rossa, mielosa, dolce, saporita, lievemente caustica.
dall'ultima decade di
agosto
Albero vigoroso,a portamento aperto.
Fico
SALAM
Vecchia varietà locale dell'Oltre Po Pavese.
Frutto lungo (da qui il nome).
Buccia verdognola.
Polpa rossa, dolce, polposa, fresca, ottima.
Fico
VERDINO
primi di settembre
Albero vigoroso,a portamento aperto.
Fico
Verdolino
Varietà proveniente dallo spezzino, ma tipicamente toscana, e diffusa soprattutto nel Chianti.
E' citata negli scritti di Pier Antonio Micheli ed è raffigurata, insieme ad altri 51 fichi , in un quadro,
datato 1696, del pittore mediceo Bartolomeo Bimbi.
E' sostanzialmente una varietà unifera, in quanto raramente porta anche fioroni.
Frutto piccolo, piriforme.
Buccia sottile, color verde vivo.
Polpa color rosso-carico, dolce, un pò frizzante se non troppo maturo, di sapore eccellente e
caratteristico quando inizia ad appassire sulla pianta.
Adatto al consumo fresco.
CONSERVAZIONE
Albero vigoroso, e frondoso.
Foglie pentalobate.
Fico
Fiorone.
Mai più grosso del fornito, generalmente caduco, nelle regioni settentrionali raramente riesce a
maturare.
Fornito.
Di pezzatura medio-piccola, piriforme, .
Buccia liscia, lucida, color verde-giallognolo.
Polpa carnosa, delicata, mielosa, gustosa.
Adatto anche per marmellate e all'essiccazione.
Melo
Tardivo
ABBONDANZA
Belfort
Pella
La pianta madre fu individuata casualmente, nel 1896, nell'orto della parrocchia di San Pietro
Capofiume (Bologna).Successivamente si è diffusa in Emilia e nel Veneto ove ha assunto il nome di
Belfort E’ conosciuta anche in Grecia con il sinonimo di Pella.
Frutto Medio, sferoidale, leggermente appiattito, talora asimmetrico.
Buccia liscia, cerosa, di colore verde, sfumata-striata di rosso verso il sole.
Polpa bianco-crema, soda, croccante, succosa, mediamente zuccherina, poco acida, profumata, di
gusto gradevole.
Adatta anche alla cottura.
raccolta: dalla
seconda decade di
ottobre
maturazione: da
fine novembre
Di media vigoria, elevata produttività e rapida mesa a frutto.E’ resistente all'oidio e alla
siccità mentre è suscettibili alla ticchiolatura. Adatto alle zone di montagna, cresce bene
anche in pianura. E’ spesso è usato come buon impollinatore delle varietà più diffuse.
L'epoca di fioritura è precoce.
Impollinatori: Annurca, Astrakan Rosso, Black Ben Davis, Commercio, Durello, Imperatore.
fino a gennaiofebbraio
Melo
Tardivo
ANTONOVKA
Belfiore di Ronzone
Possarts Naliva.
Origine Russia.
Probabile semenzale rinvenuto nella zona di Kursk.
Tipica mela russa, fu descritta per la prima volta nel 1826.
Coltivata in buona parte dell’ex URSS, ove è anche usata come portainnesto per la maggior parte
delle regioni settentrionali.
Frutto grosso (fino a mezzo Kg.), costoluto, quasi puntuto nella cavità calicina.
Buccia liscia, di un giallo pallido, con sfumature alabastrine e rugginosità nell'incavo del picciolo.
Polpa bianca, dolce-acidula, profumata, con un tocco di speziato.
Eccellente in cucina e per la preparazione di strüdel.
fine ottobre
Albero vigoroso, a portamento assurgente, di buona produttività.
L'epoca di fioritura è precoce.
fino a
novembredicembre.
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FRUTTO
MATURAZI
ONE
VARIETA'
DESCRIZIONE
RACCOLTA
Copyright
CARATTERISTICHE
CONSERVAZIONE
API STELLATA
Api étoilé
Carré d'hiver
d'Étoile
Pentagone
Pomme Api etoilé
Pomme etoilé
Double Api
Antica varietà (1628) d'origine francese e, come la precedente, appartenente al gruppo delle mele
febbraio marzo
Api.
Frutto piccolo o medio-piccolo, a forma di stellai, più larghi che alti, deformati da cinque caratteristiche
coste sporgenti.
Buccia è liscia e brillante, verdastra prima di maturare, in seguito giallastra e tinta di rosso dal lato del
sole.
Polpa compatta, croccante, leggermente acida.
Questa curiosa melina era soprattutto raccomandabile per la sua lunga conservazione, che si
prolunga fino al mese di giugno e andrebbe consumata a febbraio, altrimenti risulterebbe senza
sapore e cotonosa.
Un tempo era utilizzata anche come decorazione nelle composizioni di frutta da porre sui tavoli delle
case.
Albero mediamente vigoroso, e molto produttivo.
fino a maggio
giugno
Tardivo
API
Api de long bois
Api fin
Api rosa
Api rossa
Lady apple
Petit Api
Antica varietà (1628), appartenete al gruppo delle Api.
raccolta: ottobre
Secondo alcuni pomologi del passato, il nome deriverebbe da Claudio Appio, conquistatore romano maturazione:
della Sardegna, che le introdusse nell'isola; da lì sarebbero poi passate in Corsica e
dicembre
successivamente nel sud della Francia.
Mentre, secondo un recente studio, il nome deriverebbe dall'antica foresta di Api, in Bretagna
(Francia).
Frutto piccolo, tondeggiante-appiattito, più largo che alto.
Buccia verde-giallastra sfumata di rosso.
Polpa bianca, croccante, zuccherina, succosa, poco acidula, gradevole.
Albero di vigore debole, a portamento assurgente, molto produttivo.
L'epoca di fioritura è tardiva.
fino a marzo
aprile
Melo
Tardivo
ARANCIATA DI COX
Cox's orange pippin
Orange de Cox
Orangen Reinette
Pomme Reinette orange de Cox
Origine inglese.
ottobre
Ottenuta, nel 1825, da un seme di Ribston pippin. dal vivaista Richard Cox di Colnbrook Lawn, (Gran
Bretagna).
Frutto medio, tondeggiante,
un po appiattito, di forma costante.
Buccia mediamente spessa, giallo-arancio con striature rosso-scure verso il sole.
Polpa bianco-giallastra, fine, ferma, succosa, mediamente zuccherina, acidula e lievemente
moscata.
Albero di media vigoria, a portamento aperto, di produzione incostante, soggetta a cascola
pre raccolta.
Sensibile a ticchiolatura, oidio e cancrodella corteccia.
L'epoca di fioritura è precoce e scalare.
Impollinatori: Astrakan rosso, Berlepsch, Calvilla bianca invernale, Glokenapfel, Golden
delicius, Jonathan, Pearmain dorata, Wagener.
fino a gennaio
Melo
Precoce
ASTRAKAN BIANCO
D'origine incerta, probabilmente russa o svedese.
Fu descritta per la prima volta nel 1748, ma la sua origine è sicuramente più antica.
E' ancora abbastanza diffusa nel nord-Europa e in Russia ove è ancora molto apprezzata.
Frutto medio, appiattito.
Buccia di un color giallognolo-pallido, che a volte lascia trasparire la polpa sotto.
Polpa bianca, succosa
fine luglio agosto
Melo
Precoce
ASTRAKAN ROSSO
Probabilmente originaria della zona dell'Astrakan intorno al Volga.
Fu descritta per la prima volta, nel 1780, dal botanico svedese P. J. Bergius
Ampiamente diffusa un pò in tutta Europa, fu introdotta in Inghilterra nel 1816 e negli Stati Uniti nel
1835.
Frutto di media pezzatura, tondeggiante, leggermente appiattita, costante nella forma.
Buccia sottile, untuosa, gialla di fondo, estesamente ricoperta di rosso-chiaro marezzata qua e la,
punteggiata di numerose, piccole lenticelle poco evidenti.
Polpa bianco-avorio, tenera, mediamente succosa, poco zuccherina, lievemente acidula ed
aromatica.
Sensibile alle manipolazioni.
metà luglio
Melo
Tardivo
BELFIORE GIALLO
Bellefleure jaune
Blumenkalville
Crisantemo amarilla
Gelber Belle-Fleur
Lincoln pippin
Linneus pippin
Gravensteiner
La si ritiene originata da una pianta rinvenuta ne pressi di Crosswick, nella contea di Burlington, New raccolta: settembre
Jersey (Stati Uniti), verso la fine del '700.
maturazione: inizio
Frutto da grosso a molto grosso, di forma irregolare, oblunga, tronco-conica, costoluta in diversa
novembre
misura.
Buccia di colore giallo, liscia, con lieve rugginosità nella cavità peduncolare e lenticelle abbastanza
evidenti.
Polpa giallognola, croccante, succosa, gradevolmente dolce-acidula, aromatica, gustosa,
delicatamente profumata di muschio.
Essendo soggetta ad alternanza, negli anni di scarica, i pochi frutti allegati assumono una forma
decisamente assimmetrica.
Melo
Tardivo
Melo
Calvilla dorata
Thuringer
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per consumo
fresco
Albero di media vigoria, di rapida messa a frutto, molto produttivo, soggetto alla cascola
tardiva.
Resistente al freddo e alla ticchiolatura.
Parzialmente autofertile.
Impollinatori: Abbondanza, Antonowka, Aranciata di Cox, Commercio, Parmena dorata.
per consumo
fresco
Albero di media vigoria e discreta produttività, molto fertile, soggetto ad alternanza.
Buona resistenza alle gelate, mediamente resistente alla ticchiolatura e suscettibile alla
"butteratura amara".
si conserva
fino a febbraio
marzo
CATALOGO "FRUTTA ANTICA" - OASI GALBUSERA BIANCA www.galbuserabianca.it
FRUTTO
MATURAZI
ONE
VARIETA'
DESCRIZIONE
RACCOLTA
Copyright
CARATTERISTICHE
CONSERVAZIONE
BELLA DI BOSKOOP
Gold Reinette
Goudrenet
Graue Winterrenette
Reinette von Monfort
Pum di tre culor
Reinette monstrueuse
Schöner von Boskoop
Schoone van Boskoop.
Vecchia varietà di origine olandese.
dalla seconda metà di Albero molto vigoroso e produttivo, sensibile all'oidio e poco sensibile alla ticchiolatura.
Impollinatori: Renetta Ananas, Belfiore Giallo, Calvilla Bianca invernale, Permain dorée,
Per alcuni autori del passato deriverebbe da un semenzale individuato a Boskoop nel 1856 da K.J.W. ottobre
Aranciata di Cox.
Ottolander.
Mentre Hasselmann, Sthall e Von Boskoop, hanno identificato la "Bella di Boskoop" con la "Renetta
di Monfort" originaria di Utrecht.
Frutto da medio a medio-grosso, di forma variabile, tondeggiante, asimmetrico.
Buccia ruvida, per la presenza di un estesa rugginosità talvolta irregolarmente macchiata o striata di
rosso-vivo o rosso-aranciato.
Polpa bianco-crema, croccante, compatta, mediamente succosa, zuccherina, lievemente acidula,
poco aromatica ma eccellente.
da novembre
a gennaio
Tardivo
BELLA DI MAGGIO
Gèrb
Probabilmente originaria della Valsesia/Valsessera (Piemonte).
inizio ottobre
Il nome di questa varietà deriva dal fatto che fiorisce a metà maggio, quando tutte le altre varietà sono
ormai sfiorite.
Frutto medio,
tondeggiante-conico, asimmetrico, lievemente costoluto.
Buccia verde-giallastra, liscia, cerosa, sottile ma consistente.
Polpa bianco-verdastra, croccante, succosa, piacevolmente acidula.
fino a febbraio
Melo
Tardivo
BELLADONNA
D'origine incerta, probabilmente autoctona della Valsessera (Piemonte orientale).
Frutto tondeggiante, leggermente costoluto.
Buccia liscia, un pò cerosa, giallo-intenso di fondo, marezzata di rosso dal lato del sole, rugginosa
nell'incavo del picciolo, con evidenti lenticelle bruno-chiare.
Polpa bianco-verdastra, succosa, leggermente acidula, gradevole.
fino a gennaio
Melo
Tardivo
BELLE DES BUITS
Pom rusnon
Pum Peir
Di probabile origine francese.
terza decade di
E' presente nella collezione di copie di frutti Pomona artificiale, ovvero catalogo dei frutti antichi e
settembre
moderni (1875), di Francesco Garnier-Valletti.
In Francia, tuttavia, nella zona di Vienne, nell’Indre e nel Limousin, esiste una varietà chiamata
Pierre , totalmente diversa dalla nostra, ma che ha come sinonimo Belle des Buits o Belle des Buis .
Presente nell’Oltre Po Pavese e nel piacentino orientale, ma coltivata soprattutto nel biellese centrale
(Piemonte) ove, per la sua forma allungata, è chiamata Pum Peir (Mela Pera).
Frutto di pezzatura media, ovoidale-allungato, a volte quasi cilindrico.
Buccia piuttosto spessa, gialla di fondo, coperta, più o meno diffusamente o interamente, di ruggine,
a volte sfumata di rosso all'insolazione.
Polpa soda, compatta, dolce, per niente succosa, anzi si può dire molto asciutta, aromatica, con
sapore che ricorda la banana o la vaniglia.
E' una delle migliori varietà da forno.
Melo
Tardivo
BINEL
Melo
Tardivo
BINOTTA
Binotto
Origine sconosciuta, ma sicuramente antica, probabilmente autoctona della Lunigiana.
dalla seconda metà di Albero rustico, vigoroso, a portamento assurgente, molto produttivo.
Soggetto all'alternanza, negli anni di carica necessita del diradamento dei frutti.
Proveniente dalla media e alta Val di Vara (La Spezia), e diffusa, fino agli anni50-60 del secolo
ottobre
L'epoca di fioritura è intermedia.
scorso, soprattutto nella zona del comune di Podenzana (Massa).
Frutto da piccolo a medio, tondeggiante-conico, leggermente appiattito, regolare, con peduncolo corto
e sottile.
Buccia liscia, sottile, cerosa, verde-giallastra di fondo, in buona parte ricoperta di rosso-porpora,
soprattutto nella parte superiore, punteggiata di poche lenticelle piccole ed evidenti, rugginosa nella
cavità calicina.
Polpa bianco-verdastra, fine, di media consistenza, succosa, dolce, lievemente acidula, con lieve
profumo di rosa.
Melo
Tardivo
BLACK BEN DAVIS
Vecchia varietà Americana ottenuta verso il 1880 da mutazione gemmaria di Ben Davies.
Frutto da medio a grosso, di forma costante, tondeggiante.
Buccia liscia, cerosa, mediamente spessa, giallo-verdastra quasi interamente ricoperta di rossovinoso e lenticelle evidenti.
Polpa bianco-crema, non molto compatta, poco succosa, poco zuccherina, lievemente acidula,
piuttosto aromatica, gradevole.
Melo
Tardivo
Melo
Binelle
Probabilmente varietà locale della Valsesia-Valsessera (Piemonte orientale).
E' forse una delle mele più curiose per la caratteristica di produrre frutti gemelli, cioè attaccati l'uno
all'altro, da cui il nome.
Una
pianta di Binel produce sia frutti normali che doppi, questi ultimi in quantità variabile da un anno
all'altro.
Frutto medio, di forma cronico-breve.
Buccia liscia, asciutta, abbastanza spessa, di colore giallo, sfumato di rosso-rosa all'insolazione.
Polpa croccante, succosa, dolce, acidula lievemente profumata.
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raccolta: dalla terza
decade di settembre
maturazione: da
novembre
Sensibile a ticchiolatura e oidio.
raccolta: terza decade
di settembre
maturazione: da
novembre dicembre
dalla seconda metà di Albero vigoroso e produttivo.
Sensibile al freddo, molto suscettibile a ticchiolatura, oidio.
ottobre
Parzialmente autofertile.
Impollinatori: Abbondanza, Golden delicius, Imperatore.
fino a
dicembre
gennaio
fino a gennaio
febbraio
fino a
dicembregennaio
fino a
dicembre
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FRUTTO
MATURAZI
ONE
VARIETA'
DESCRIZIONE
RACCOLTA
Copyright
CARATTERISTICHE
CONSERVAZIONE
CALVILLA BIANCA INVERNALE
A frire
Admirable blanche
Blanche des Wurtembergeois
Blanche de Zurich
Weisser Winterkalvill
White winter calville
Antica ed eccellente varietà di incerta origine, molto rinomata nel passato e citata in ogni pomologia da metà novembre ai
che si rispetti.
primi di dicembre
Forse originaria del ducato del Württenberg (Germania), ove era nota nel ‘500, da lì sarebbe poi
passata nella zona di Zell, vicino a Zurigo (Svizzera) e successivamente nella zona di Evreux,
Normandia (Francia).
Fu il medico e naturalista francese Jean Bauhin a descriverla per la prima volta nella sua opera
Historiae fontis et balnei Bollensis admirabilis liber quantus (1598); egli ci riporta di come fosse già
coltivata, verso il XIV° secolo, nella zona di Montbeliard (Francia), ove si consumava fritta in padella e
che per questo veniva chiamata A Frire des Montbeliardais.
Frutto molto bello, grosso, di forma costante, un pò appiattito, con solchi e costolature evidenti nella
parte inferiore (tipico delle Calville).
Buccia di colore verde-chiaro-biancastro, spesso sfumata di rosso chiaro all'isolazione.
Polpa bianca, delicata, succosa, fine, compatta, moderatamente acidula e aromatica.
Albero di media vigoria, piuttosto esigente nei confronti del terreno. E' sensibile al freddo e fino ad aprile
mediamente sensibile alla ticchiolatura e all'oidio. La conservazione risulta migliore se i frutti
sono raccolti tardivamente.
Tardivo
CALVILLA DI
SALVATORE
Pomme S. Sauveur
Reinette de Saint Saveur
Vecchia varietà d'origine Francese.
Fu posta in commercio per la prima volta nel 1836-7 dal vivaio Jamin di Bourg-la-Reine (Francia).
Ben presto, per la bellezza del frutto, si diffuse in molti paesi europei, Italia compresa.
Frutto da medio-grosso a grosso, lievemente costoluto (tipico delle calville ), di forma piuttosto
variabile, da conica a cilindrica.
Buccia spessa, liscia, lucida, di un bel color giallo a volte graziosamente sfumata di rosso-rosa sulla
parte superiore del frutto, cosparsa di numerose ed evidenti lenticelle.
Polpa bianca, tenera, succosa, dolce, un poco acidulo-vinosa, lievemente aromatica.
raccolta: settembre
maturazione:
inizio ottobre
Albero di media vigoria.
L'epoca di fioritura è medio-tardiva.
Melo
Tardivo
CALVILLA DI DANZICA
Braunrother Winter Calville
Calville de Dantzig
Calville Malingre
Danziger Kantapfel
Roode Kantappel
Antica varietà probabilmente origininaria della zona di Danzica (Polonia).
Un tempo coltivata soprattutto in Germania, Olanda e Polonia.
Frutto, molto bello, simile alla Calvilla rossa invernale , da medio a medio-grosso, di forma
tondeggiante-conica, costoluto.
Buccia fine, giallo-verdastra di fondo, dilavata e marezzata di un bel rosso-sanguigno.
Polpa bianco-giallastra, lievemente arrossata sotto la buccia, fine, tenera, fondente, succosa,
profumata, di un sapore zuccherino-vinoso.
ottobre
Albero di buona vigoria.
Melo
Tardivo
CALVILLA GARNIER
Questa bella mela, della famiglia delle Calville, è stata rinvenuta nella zona di Casteggio, Oltre Po
Pavese.
Porta il nome provvisorio di Garnier-Valletti (1808-1889), che la inserì nella sua collezione di
riproduzioni di frutti di un tempo.
Frutto, medio grosso, cilindrico-costoluto, simile alla Calvilla bianca ,
Buccia liscia, giallastra di fondo, quasi interamente coperta di un bellissimo rosa-fuxia tendente al
ciclamino.
Polpa dolce-acidula, croccante, di sapore vinoso e, come quasi tutte le Calville, aromatica
fine settembre
ottobre
Sensibile alla ticchiolatura ed abbastanza esigente per il terreno.
Melo
Tardivo
CALVILLA ROSATA AUTUNNALE
Vecchia varietà anch'essa appartenente al gruppo delle Calville .
da metà settembre
Frutto medio-grosso, tondeggiante, un pò costoluto, simile alla Calvilla Garnier .
Buccia liscia, verde-giallastra, piacevolmente macchiata di rosso-rosato dal lato del sole, punteggiata
di numerose lenticelle chiare.
Polpa fine, abbastanza croccante, dolce, gradevolmente acidula.
Melo
Precoce
CALVILLA ROSSA ESTIVA
Vecchia varietà di origine sconosciuta proveniente dal Piemonte.
Frutto di pezzatura media, tondeggiante, compresso e leggermente costoluto ai poli, irregolare,
Buccia liscia, spessa, gialla di fondo, con guancia rosso-intenso dal alto del sole, punteggiata di
lenticelle chiare e poco evidenti.
Polpa bianco-giallastra, croccante ma tenera, succosa, dolce, piacevolmente acidula, gradevole.
Melo
Tardivo
CALVILLA ROSSA INVERNALE
Melo
Tardivo
CAMPANINO
Melo
Tardivo
Melo
SAN
Modenese
fino a
novembre
Albero di media vigoria e buona produttività.
per consumo
fresco
Vecchia varietà di incerta ma antica origine.
seconda metà di
Alla metà dell’800 è gia conosciuta e coltivata un pò in tutta l'Europa centro settentrionale, compreso ottobre
il nord Italia.
Frutto da medio a grosso, tronco-conico, oblungo, un pò costoluto, a volte asimmetrico.
Buccia verde quasi interamente ricoperta di un bel rosso, liscia, sottile, cerosa, con lenticelle piccole,
tonde e biancastre.
Polpa bianco-crema, rosso-rosata sotto la buccia e verso il centro, di tesitura fine, madiamente
succosa, croccante, dolce, lievemente acidula e aromatica.
Albero fertile, poco vigoroso.
Poco suscettibile alla ticchiolatura.
Buona varietà per la coltura in montagna.
fino a febbraiomarzo
Antica varietà locale di origine non accertata, probabilmente Modenese, come sembrerebbe indicare
il suo sinonimo.
Frutto da piccolo a medio-piccolo, ma di forma costante, appiattito, talvolta tondeggiante.
Buccia liscia, di colore giallo-verde colorata di rosso-cupo all'insolazione con presenza di lenticelle
grandi e molto evidenti.
Polpa bianco-crema, soda, croccante, poco succosa, piuttosto zuccherina, appena acidula,
lievemente aromatica e gustosa.
Ottima anche da cuocere.
Albero rustico, di media vigoria, a portamento alquanto aperto.
Resistente a ticchiolatura e oidio, tende all'alternanza.
Fruttifica prevalentemente sui brindilli che devono pertanto essere rispettati in occasione
della potatura.
Impollinatori: Abbondanza, Carla, Decio, Imperatore, Lavina, Rosa Mantovana.
si conserva
fino a marzo
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dall'ultima decade di
agosto
novembre
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FRUTTO
MATURAZI
ONE
VARIETA'
DESCRIZIONE
RACCOLTA
Copyright
CARATTERISTICHE
Albero rustico, di vigoria medio-alta, produttivo.
Melo
Tardivo
CARERA DI LOMBARDIA
Carel
Vecchia varietà lombarda probabilmente originaria dell'Oltre Po Pavese.
novembre
Nella seconda metà dell’800, Francesco Garnier-Valletti la inserì nella sua collezione di riproduzioni di
frutti allora coltivati Pomona artificiale, ovvero catalogo dei frutti antichi e moderni .
Frutto medio-piccolo, tondeggiante, appiattito alle estremità, a volte un pò gibboso all'attaccatura del
picciolo, irregolare.
Buccia giallo-verdastra, striata-marezzata di rosso all'insolazione, punteggiata da piccole lenticelle
chiare poco evidenti e lieve rugginosità nell'incavo del picciolo.
Polpa bianco-crema, croccante, dolce, succosa, lievemente aromatica, gustosa.
Melo
Tardivo
CARLA
Cosenza
Finalino
Gentile
Kostlichster von Zallinger
Napoleone
Pomme de Finale
Il Conte Giorgio Gallesio, nel primo volume della sua opera Pomona Italiana (1817) lo descrive
affermando che è una varietà indigena nel territorio di Finale in Liguria, (suo luogo natale).
Frutto di pezzatura medio-piccola, conico, regolare, leggermente appuntito verso la cavità calicina.
Buccia liscia, cerosa, giallo cereo, spesso sfumatura di rosso arancio all'insolazione.
Polpa bianca, di tessitura fine, soda ma tenera, mediamente succosa, poco zuccherina, aromatica,
gradevolmente saporita.
racolta:
settembre Albero di media vigoria, fertile, produttivo. soggetto a cascola pre-raccolta.
Mediamente resistente alla ticchiolatura e all'oidio, soggetto a cascola pre-raccolta.
maturazione: fine
L'epoca di fioritura è tardiva.
ottobre
Impollinatori: Permain dorée, Renetta Champagne, Rosa Mantovana.
Melo
Tardivo
CARLONA
DELL'OLTRE PÓ
Origine Appennino Tosco-Ligure.
In Liguria è storicamente presente dallo Spezzino al Savonese, ma è conosciuta da molto tempo
anche in Lunigiana e nel confinante versante appenninico piemontese.
E’ probabilmente un clone o una mutazione gemmaria di Carla a cui assomiglia molto, ma
leggermente più grossa e un po’ più serbevole.
Frutto Di pezzatura medio-grossa, conico, regolare, appuntito verso il basso.
Buccia liscia, cerosa, giallo-pallido, a volte sfumatura di rosso lieve all'insolazione.
Polpa bianca, di tessitura fine, più soda della Carla, mediamente succosa, poco zuccherina,
delicatamente saporita.
raccolta:
da fine settembre
maturazione: fine
ottobre.
Melo
Tardivo
CARLONA D'AIROLA
Vecchia varietà proveniente dalla località Airola, comune di Sesta Godano (La Spezia).
Simile, se non corrispondente, alla precedente.
La Carlona, nei suoi ecotipi, è presente storicamente dallo spezzino al savonese, da dove si è poi
diffusa anche in alcune altre aree confinanti.
racolta:
settembre Albero vigoroso, mediamente produttivo.
Mediamente sensibile alla ticchiolatura e all'oidio, soggetto a cascola pre-raccolta.
maturazione: fine
Il periodo di fioritura è intermedio.
ottobre
Melo
Tardivo
CARPANDÚ
Varietà, forse antica, proveniente dal Monferrato.
L'origine del nome è lo stesso della precedente.
Tuttavia è da considerare che in quasi tutto il Piemonte si usa chiamare Carpandù diverse varietà
appartenenti alla famiglia delle Renette o simili che, in comune, hanno il picciolo molto corto.
Frutto medio-grosso, tondeggiante, appiattito, irregolare.
Buccia verde-giallastra, un pò rugosa, con rugginosità estesa nell'incavo del picciolo, punteggiata da
lenticelle altrettanto rugginose..
Polpa biancastra, croccante, dolce, succosa, appena acidula, aromatica.
ottobre
Melo
Tardivo
CARPENDOLA DORATA
Origine sconosciuta.
L'antico nome Carpendola o Curtipendola significa "pendente da un picciolo cortissimo".
Frutto medio-grosso, appiattito, tondo.
Buccia liscia, di un bel color giallo, con evidenti e caratteristiche lenticelle bianche.
Polpa bianchissima, croccante, carnosa, succosa, dolce, lievemente acidula.
ottobre
Melo
Tardivo
CAVICCHIO O NASONA
Varietà proveniente dall'Appennino emiliano.
Frutto medio, di forma piuttosto allungata (da qui il nome).
Buccia verde-giallastra sfumata di rosso all'insolazione.
inizio ottobre
Melo
Tardivo
DALL'OLIO
Origine sconosciuta.
La pianta madre, da cui proviene la nostra varietà, è stata trovata in Val Nizza, nell'Oltre Po Pavese,
dove sembra fosse piuttosto conosciuta e coltivata.
Frutto di media pezzatura, rotondeggiante, appiattito, leggermente asimmetrico.
Buccia color verde-chiaro, tendente al giallo a maturità, sottile, liscia, oleosa.
Polpa bianca, succosa, zuccherina, lievemente acidula, profumata e aromatica.
da fine ottobre a
dicembre
Melo
Precoce
DALL'OLIO ESTIVA
Vecchia varietà estiva proveniente dal Monferrato.
Il nome Dall'olio , dato a varietà diverse fra loro, e dovuto alla caratteristica di produrre nella polpa
come delle macchie di olio. Questa predisposizione chiamata vitrescenza è considerata un difetto
nella frutticultura convenzionale, in realtà non è altro che una concentrazione di zuccheri che da alla
polpa un sapore e una consistenza particolari un tempo molto apprezzati.
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Albero vigoroso, mediamente produttivo.
Mediamente sensibile alla ticchiolatura e all'oidio, soggetto a cascola pre-raccolta.
L'epoca di fioritura è intermedia.
CONSERVAZIONE
fino a marzo
fino a gennaio
febbraio
fino a
dicembre
gennaio
fino a
dicembregennaio
Varietà poco vigorosa, ma molto produttiva, fruttifica presto, ma tende all'alternanza.
Sensibile alla ticchiolatura, tollerante l'oidio e abbastanza resistente alla carpocapsa.
L'epoca di fioritura è intermedio.
si mantiene
fino a
primavera.
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FRUTTO
MATURAZI
ONE
VARIETA'
DESCRIZIONE
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CARATTERISTICHE
CONSERVAZIONE
Dezi in dialetto veneto.
15-20 ottobre
Antichissima varietà coltivata nel Veneto e nel Ferrarese da tempo immemorabile.
Nel '500, lo storico Francesco Bocchi, scrive che il Melo d'Ezio o d’Ezio fu portato, da Roma ad Adria
(Rovigo), durante la campagna che il generale romano Ezio condusse, nel 450 d.c., a Padova contro
Attila e i suoi Unni.
Frutto da medio a medio-piccolo, di forma cilindrica, appiattito ai poli.
Buccia liscia, pruinosa, di colore giallo opaco con macchie rosso-vino all'insolazione.
Polpa bianco-crema, soda, zuccherina, gustosa e aromatica.
Adatto anche alla cottura.
Albero rustico, di elevata vigoria, ritarda ad entrare in produzione e tende all'alternanza
produttiva.
Poco sensibile alla ticchiolatura e sensibile all'oidio.
Impollinatori: Abbondanza, Calvilla bianca invernale, Carla, Imperatore, Lavina, Permain
dorata, Rosa mantovana.
fino ad aprile
DOLCE PIATTO
Vecchia varietà originaria della valle dell'Elvo, nel Biellese orientale (Piemonte).
Frutto di pezzatura media, appiattito.
Buccia liscia, coriacea, verde di fondo con macchia rossa all'insolazione, con lenticelle evidenti e
rugginosità nell'incavo del picciolo.
Polpa bianca, soda, dolce, lievemente profumata, con retrogusto speziato. Ottima anche cotta.
Sensibile alla ticchiolatura ma resistente all'oidio e con buona resistenza alla carpocapsa.
fino a marzo
Tardivo
DRAPPO DORATO
Drap d'or
Goldzeug apfel
Rap d'or
Origine sconosciuta, ma sicuramente antica.
novembre
Già nel '600, in Francia, Le Lectier descrive nel catalogo del suo vivaio di fruttiferi una Drap d'or de
Bretagne .
Nell'800, in Germania, Austria, Inghilterra e Stati Uniti. era molto
nota una varietà con questo nome ma non si è certi che corrisponda alla nostra.
Girolamo Molon, su Pomologia (1901) riporta quanto segue..........Avemmo le marze di questa varietà
dall'Oltre Po Pavese, dovrebbe corrispondere alla Drappo dorato raccomandata per l'Italia fin dal
1857.
Frutto medio-grosso, tondeggiante, schiacciato verso il picciolo e
un pò costoluto verso il calice.
Buccia giallo-dorata con sovracolore rosso brillante.
Polpa bianco-giallognola, fine, abbastanza croccante, succosa,
mediamente zuccherina, profumata, con retrogusto di lampone.
Ottima anche da cuocere.
Albero di medi vigoria, fertile, a portamento precombente.
fino a marzo
Melo
Tardivo
DURELLO
D'origine sconosciuta, un tempo molto diffusa in Veneto, in Lombardia, nel Ravennate e nel Forlivese. fine novembre
Frutto medio, di forma costante, simmetrico, appiattito.
Buccia giallo-vivo leggermente sfumata di rosa marezzato, ruggine nella cavità del peduncolo
Polpa bianca, molto soda, poco succosa, mediamente zuccherina, lievemente acidula. Resistente alle
manipolazioni.
Ottima anche da cuocere.
Albero di media vigoria e produttività, a portamento assurgente
Poco sensibile a ticchiolatura e oidio, tendente all'alternanza
Impollinatori: Abbondanza, Carla, Decio, Golden delicius, Lavina,Rosa Mantovana.
fino a marzo
Melo
Tardivo
FINOCCHIETTA GIALLA
Fnuiarel
Fenouillet jaune
Fenouillet doré
Fenchelapfel
Antica varietà di origine francese rinvenuta nell'Oltrepò Pavese.
Appartiene all'antico gruppo delle fine novembre
Finocchiette.
Frutto da piccolo a medio, tondeggiante, più largo che alto.
Buccia gialla con parziale ma spesso diffusa rugginosità a ragnatela, talvolta sfumata di rosso-pallido
all'insolazione.
Polpa bianco-verdastra, dolce, soda, consistente, poco acidula, gustosa, aromatica.
Albero poco vigoroso e fertile.
fino ad aprile
Melo
Tardivo
DECIO
Melo
Tardivo
Melo
Dezi
Goldartiger
terza decade di
settembre
Melo
Tardivo
FINOCCHIETTA GRIGIA
Anis
Anisier
Caraway russet
Epice d'hiver
Fenouillet gris
Gorge de
pigeon
Grauer Fenchel apfel
Spice apfel
Varietà forse più antica (1608) della precedente Finocchietta gialla.
da dicembre
Come la più parte delle Finoccchiette sarebbe originaria della zona d'Anjou (Francia).
Frutto da medio-piccolo a piccolo, sferoidale,tronco-conico, a volte asimmetrico, più largo che alto.
Buccia rugosa, gialla di fondo, talvolta sfumata di rosso tenue all'insolazine, quasi interamente
ricperta di un ruggine grigio-rossastro, un pò rugosa.
Polpa bianco-giallastra, compatta, molto dolce, poco succosa, profumata di finocchio, da cui proviene
il nome.
Albero poco vigoroso.
fino ad aprile
Melo
Tardivo
FIOR D'ACACIA
Una mela Fior di Cassia. compare, contrassegnata col N. 42, in un quadro, del pittore Bartolomeo
seconda metà di
Bimbi, che tra il 1712-13, operò alla corte di Cosimo III de'Medici.
ottobre
La varietà in questione è diffusa lungo tutto l'Appennino emiliano, ma non si può dire con certezza se
corrisponda all'antica Fior di Cassia.
Da non confondere con la mela Frascona , tipica dell'Oltre Pò pavese, è spesso chiamata Fiur da
casa .
Frutto molto bello, di pezzatura medio–grossa, tondeggiante, a volte un po’ allungato, regolare.
Buccia verde-giallastra di fondo, colorata e striata di rosso-carmino per circa tre quarti della
superficie.
Polpa dolce-acidula, profumata.
Resistente alla ticchiolatura.
fino a
dicembre
gennaio
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CATALOGO "FRUTTA ANTICA" - OASI GALBUSERA BIANCA www.galbuserabianca.it
FRUTTO
MATURAZI
ONE
VARIETA'
DESCRIZIONE
RACCOLTA
Copyright
CARATTERISTICHE
CONSERVAZIONE
FOSSA
Varietà locale nelle zone di Sesta Godano, Maissana, Varese Ligure, nel nord-ovest della provincia di
La Spezia.
Frutto medio-piccolo, leggermente allungato.
Buccia di media consistenza, color verde-chiaro, con sovracolore arancio-intenso nella parte
superiore.
Polpa bianca abbastanza soda, mediamente succosa e zuccherina lievemente acidula.
Adatta anche per confetture e succhi.
raccolta: fine
settembre-inizio
ottobre maturazione:
inizio novembre
Albero molto vigoroso, a portamento assurgente.
L'epoca di fioritura è tardiva.
Tardivo
FRAGONE
Origine sconosciuta.
E’ citata da Giglio Boni in La frutticoltura trentina (1924).
Egli testualmente scrive........Sotto il nome di Fragone si coltiva in qualche vallata, soprattutto nei
paesi frutticoli oiù alti della Valle di Non (per esempio a Rumo a 940 m. d’altitudine), una varietà di
melo identica a quella che i tedeschi chiamano Roter "Eiserapfel".
Frutto di bell’aspetto, medio-grosso, talvolta grosso, di forma conico-tondeggiante.
Buccia liscia, ricoperta interamente di un bel rosso-cupo intenso, talvolta paonazzo, con numerose ed
evidenti lenticelle chiare e rugginosità nell’incavo del picciolo.
Polpa bianca, soda, croccante, non molto succosa e sufficentemente gustosa.
raccolta:
fine ottobre
maturazione:
da dicembre
Albero rustico, longevo (su franco), produttivo, senza esigenze di terreno.
Resistente agli estremi limiti della coltura del melo.
Melo
Tardivo
FRANCESCA
Antica cultivar originaria della Toscana.
novembre
Una mela Francesca si trova raffigurata e contrassegnata col N. 23, nei quadri di Bartolomeo Bimbi,
che operò, tra 1713-14, alla corte di Cosimo III de' Medici, ma il colore della buccia non corrisponde
appieno con la varietà in questione.
Giorgio Gallesio cita una mela Francesca , in un suo viaggio in Toscana (1819), tra le mele coltivate
nella zona di Firenze.
In Germania, col nome Italienische Franzapfel , viene descritta, nell'Illustrirtes Handbuch der
Obstkunde (1883), di J. G. C. Oberdieck, J. Jahn e E. Lucas, una varietà che potrebbe essere
riportabile alla Francesca.
Un'altra mela Francesca, di antiche origini, ma con caratteristiche divese, era presente in Romagna
(Baldini e Sansavini, 1967).
Frutto medio, tondeggiante, appiattito, abbastanza regolare.
Buccia verdastra, poco attraente, alquanto untuosa, talvolta appena macchiata di rosso
all'insolazione, con presenza di poche e piccole lenticelle non molto evidenti.
Polpa bianca, fine, soda, succosa, acidula, profumata, aromatica.
Albero di media vigoria, a portamento aperto, molto produttivo, soggetto all'alternanza.
Sensibile alla ticchiolatura.
L'epoca di fioritura è intermedia.
fino ad aprile
Melo
Tardivo
FRASCONA
Fiur da casa
Vecchia varietà tipica dell'Oltre Pò pavese.
Frutto di media pezzatura, tondo, irregolare, leggermente costoluto intorno al calice, con picciolo
molto corto.
Buccia abbastanza liscia, spessa, giallo verdastra, sfumata di rosso o rosso rosato all'insolazione,
lievemente rugginosa nell'incavo del picciolo, con numerose ed evidenti lenticelle chiare.
Polpa bianca, soda, consistente, dolce, abbastanza succosa, lievemente aromatica.
Albero vigoroso, e produttivo, a portamento assurgente.
Alternante.
fino ad aprile
maggio
Melo
Tardivo
GIANSAN
Origine incerta.
prima decade di
Ancora presente, in rari esemplari, nella zona di Biella (Piemonte).
ottobre
Letteralmente dal piemontese Genziana.
Frutto allungato, asimmetrico, lievemente costoluto.
Buccia gialla, liscia, sottile, un pò untuosa, rugginosa nell'incavo del picciolo, punteggiata da irregolari
ed evidenti lenticelle altrettanto ruggini.
Polpa bianco-crema, soda, dolce-acidula, mediamente succosa, dal caratteristico retrogusto
amarognolo ma gradevole che ricorda la genziana (da cui il nome).
Il sapore, inizialmente un po’ aspro, si attenua, più avanti, a favore del caratteristico amarognolo.
Era probabilmente una varietà da sidro.
Melo
Precoce
GIUAN
Di origine sconosciuta e coltivato in Piemonte.
Frutto di pezzatura grossa, di forma cilindrico-conica, piuttosto allungato, generalmente asimmetrico,
con caratteristica protuberanza nell'incavo del picciolo.
Buccia liscia, lucida, giallo-verdastra di fondo, interamnete ricoperta o sfumata di rosso-vinoso,
rugginosa nell'incavo del picciolo, punteggiata da grandi e numrose lenticelle altrettanto rugginose.
Polpa bianca, con venature verdi, soda, croccante, di tessitura grossolana, poco succosa, molto
dolce, mediamente acidula, aromatica.
Melo
Tardivo
Melo
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novembre
scalare da fine
agosto
si conserva
fino a gennaio
Albero di vigoria medio-alta, a portamento aperto, poco produttiva.
Sensibile alla ticchiolatura.
L'epoca di fioritura è precoce.
per consumo
fresco
CATALOGO "FRUTTA ANTICA" - OASI GALBUSERA BIANCA www.galbuserabianca.it
FRUTTO
MATURAZI
ONE
VARIETA'
DESCRIZIONE
RACCOLTA
Copyright
CARATTERISTICHE
CONSERVAZIONE
GRAN ALESANDER
Aport Alexander
Gran Alesandro
Imperatore Alessandro
Probabilmente originaria dell'Ucraina.
Descritta la prima volta nell'1817, ma già conosciuta in Russia fin dal ‘700.
Fu dedicata all’Imperatore di Russia Alessandro I° dai coltivatori della zona di Riga (Lettonia), che
ogni anno ne mandavano una fornitura alla corte imperiale.
In Italia, agli inizzi del '900, ebbe una certa diffusione nel biellese orientale e in Valsesia.
Frutto di pezzatura grande (ne esiste un tipo di pezzatura normale), tondeggiante, appiattito.
Buccia liscia, spessa, gialla di fondo, quasi interamente coperta di striature rosse.
Polpa croccante, abbastanza succosa, dolce, acidula, profumata di sottobosco.
inizio settembre
Albero rustico, vigoroso e di buona produttività. .
L'epoca di fioritura è medio-precoce
Precoce
GRAVENSTEIN
Gravensteiner
Pomi d'oio
Pomo delle coste
Antica cultivar estiva di origine controversa.
Secondo alcuni autori deriverebbe da un albero isolato individuato, verso la metà del '600, nei
giardini del Duca Augustenberg, castello Gaefenstein, Schleswig-Holstein (Germania).
Secondo altre fonti essa sarebbe invece originaria dell'Alto-Adige (Sud-Tirol), da dove fu poi spedita
nello Schleswig-Holstein.
Frutto da medio a
medio-grosso, di forma costante, sferoidale-appiattita, irregolare.
Buccia liscia, sottile, gialla o giallo-verdastra,, variamente striata di rosso-rosa-arancio.
Polpa bianco-avorio, fine, succosa, poco zuccherina , acidula, lievemente aromatica, profumata.
da agosto in poi
Albero molto vigoroso, lento nella messa a frutto e di produttività incostante.
Sensibile alla ticchiolatura e all'oidio.
L'epoca di fioritura è precoce.
Impollinatori: Abbondanza, Belfiore giallo, Calvilla bianca invernale.
Melo
Tardivo
KANDIL SINAPS
Kantil Sinaps
Origine Russia.
Probabilmente ottenuta in Crimea agli inizi dell’800.
Coltivata in Crimea, Transcaucasia e Turchia.
Nella zona di Acqui Terme (Alessandria), confinante con la Liguria, esiste una varietà chiamata
Ciuchin molto simile alla Kantil Sinaps .
Frutto di pezzatura media o medio-grossa, di forma alquanto particolare, molto allungata, sottile,
arrotondata alle estremità; si può dire fatto a “guglia”.
Buccia bianca, con guancia rossa a maturazione, sottile, liscia, lucida, con lenticelle solo nella parte
arrossata.
Polpa bianca, fine, croccante, molto succosa, dolce, piena di un acidulo fresco, profumata,
raffinatamente aromatica.
raccolta: ottobre
maturazione: da
dicembre.
Albero di vigoria medio-debole, molto produttivo, a portamento assurgente.
L'epoca di fioritura è intermedia.
fino a marzo
Melo
Tardivo
LAMPONE
Framboise d'Holovous
Himbeerapfel von Holoweus
Vecchia varietà proveniente dal Trentino e probabilmente riportabile alla Lampone di Holoweus ,
originaria della Boemia.
Frutto di pezzatura media, tronco-conico, leggermente compresso.
Buccia giallo-verde di fondo quasi interamente ricoperta di un bel rosso coperto da una leggera
pruina.
Polpa bianca, di tessitura grossolana, fondente, di sapore prevalentemente dolce.
novembre
Albero vigoroso a portamento espanso.
fino a
febbraio
Melo
Tardivo
LAZZERUOLA
Antica varietà originaria della Toscana.
da dicembre
Secondo Giorgio Gallesio, che la descrive nella sua opera Pomona Italiana (1817), il suo nome
deriva dal suo colorito e dalla sua piccolezza che assomigliano un poco a quello dell'azzeruolo rosso.
Frutto piccolo, tondeggiante-appiattito, regolare.
Buccia liscia, come diafana, giallo-canarino, macchiata di rosso-acceso-brillante.
Polpa bianca, molto fine, croccante, delicata, succosa, mediamente zuccherina, leggermente acidula.
Albero vigoroso, rustico, molto produttivo.
fino a marzoaprile
Melo
Tardivo
LIMONCELLA
Antichissima varietà meridionale, forse della Sicilia o della Campania.
dalla seconda metà di
Compare, intorno all'anno 1000, tra gli ingredienti di una ricetta, Il nome deriva dalla sua somiglianza, ottobre
nel profumo e nell'aspetto, a un piccolo limone.
Frutto piccolo, quasi cilindrico, allungato, leggermente appuntito, asimmetrico.
Buccia è giallo-dorata, cosparsa di lenticelle numerose ed evidenti.
Polpa bianca, poco succosa, molto zuccherina, acidula, un pò croccante ma morbida e profumata.
Ottima anche al forno e per marmellate.
Albero rustico, di medio sviluppo, di produttività elevata anche nelle condizioni meno
fino a
favorevoli.
Mediamente sensibile
gennaio
alla ticchiolatura.
febbraio
Fruttifica bene anche al nord-Italia e in annate favorevoli necessita di sfoltimento dei frutti.
Impollinatori: Calvilla bianca invernale, Campanino, Decio, Permain dorée, Renetta Ananas.
L'epoca di fioritura è tardiva.
Melo
Tardivo
LIMONCELLA DI ORINO
Melo
Tardivo
LIMONZINO
Limoncino
Sommer Königs apfel
Taffetà bianca d'autunno
Weisser herbst Taffetapfel
Varietà proveniente dalla zona di Orino (Varese). Assomiglia molto alla Limoncella, ma con macchia
rossa dal lato del sole.
Varietà tipica della Val di Non, ma era conosciuta e coltivata anche nell'Alto-Adige (Sud Tirol),
soprattutto nella zona di Merano.
Frutto da piccolo a medio-piccolo, in genere tondeggiante, a volte ovoidale, regolare.
Buccia fine, liscia, oleosa, lucente, verde pallido alla raccolta, giallo-cera-biancastro a maturazione,
spesso con macchia rosea, a volte rosso-carmino, dal lato del sole.
Polpa bianca, fine, croccante, non molto succosa, dolce, delicatamente acidula, molto profumata.
Ottima anche per conserve e da sidro.
Melo
Tardivo
Melo
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da settenbre a
novembre
Albero vigoroso, rustico, a chioma tonda, folta, pendente a festoni, di buona e costante
produttività.
Buona resistenza alla ticchiolatura e all'oidio, ma sensibile al cancro dei rami.
L'epoca di fioritura è medio-tardiva.
fino a
novembre
fino a marzo
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FRUTTO
MATURAZI
ONE
Melo
Tardivo
Melo
VARIETA'
DESCRIZIONE
RACCOLTA
Copyright
CARATTERISTICHE
CONSERVAZIONE
LIMUNIN
Allemande
Deutscher Goldpepping
Pomme d'or d'Allemagne
Vecchia varietà (1850) originaria della Germania.
Frutto medio, allungato, ellissoidale.
Buccia liscia, sottile ma coriacea, gialla, ricoperta di lenticelle brune.
Polpa bianca, acidula, lievemente dolce, croccante, molto succosa.
Ottima anche al forno.
prima decade di
ottobre
Tardivo
MAGNANA
Varietà coltivata in Piemonte dalla fine dell'800 e ancora diffusa nel Cuneese.
Il nome deriva dalla località in cui è stata, originariamente, individuata la pianta madre.
Frutto di pezzatura media, tondeggiante, leggermente appiattito e conico.
Buccia verde-giallastra, sfumata di rosso o rosso vinoso, con rugginosotà nell'incavo del picciolo e
lenticelle medie e rugginose.
Polpa bianco -verdastra, fine, croccante, fondente, poco succosa, di sapore dolce-acidulo.
raccolta:
terza decade di
ottobre
maturazione:
da novembre
Albero rustico, di media vigoria, a portamento assurgente, fertile, soggetto all'alternanza.
Mediamente sensibile alla ticchiolatura, resistente all'oidio, sensibile all'afide lanigero.
L'epoca di fioritura è precoce.
Melo
Tardivo
MARTELON
Varietà locale proveniente dalla zona di La Spezia.
Frutto grosso, di forma conico-allungata, irregolare, asimmetrico.
Buccia verde-grigiastra, dilavata di rosso-aranciato dal lato del sole.
Polpa soda, croccante, molto dolce e profumata, ottima.
ottobre
Albero vigoroso e molto produttivo.
Melo
Tardivo
MELA ROSA
Origine sconosciuta, quasi sicuramente italiana.
novembre
Girolamo Molon, su Pomologia , edito da Hoepli nel 1901, ci riporta quanto segue...........col nome di
Mela Rosa, non pochi frutti e diversissimi fra loro si vedono sui nostri mercati dell'Alta Italia
La varietà in questione è ancora relativamente comune nelle Marche e in alcune zone della Toscana.
Frutto di pezzatura medio-piccola, appiattito.
Polpa fine, aromatica, eccellente.
Molto stimata localmente per il commercio.
Melo
Tardivo
MELAPESCA
Varietà probabilmente originaria dell'Emilia.
da novembre
Ancora sporadicamente presente nella zona di confine tra l'Oltre Po Pavese e l'Alessandrino orientale
compendente la Val Curone, la Val Staffora e il Tortonese.
Nell'aspetto ricorda un pò una pesca, da cui probabilmente deriva il nome.
Frutto di pezzatura media o medio piccola, tondeggiante, leggermente appiattito alle estremità,
appena costoluto intorno al calice, abbastanza regolare.
Buccia verde chiaro, spesso sfumata di rosa dal lato del sole, punteggiata da numerose lenticelle
chiare e poco evidenti, rugginosa nell'incavo del picciolo.
Polpa biancastra, croccante, succosa, dolce-acidula, molto aromatica e profumata, gustosa, con un
retrogusto acidulo particolare.
Melo
Tardivo
MUSETTO PAVESE
Origine sconosciuta.
Proveniente dall'Oltre Po pavese.
Frutto piccolo o medio-piccolo, caratteristicamente allungato, a volte un po’ ovale.
Buccia liscia, interamente verdastra.
Polpa gialla, compatta ma tenera, fine delicata, piuttosto dolce, aromatica, gustosa.
inizio ottobre
Albero di vigoria medio-scarsa.
fino a
dicembregennaio
Melo
Tardivo
NEWTOWN PIPPIN
American Newtown pippin
Green Newtown pippin
Green winter pippin
Newyorker reinette
Newton pippin
Origine Stati Uniti.
Ottenuta nella tenuta di Gershom Moore, Newtown, Long Island.
Ne esistono due varianti, una gialla e una verde, differenziate da Cox nel 1817.
Introdotta in Inghilterra nel 1759, fu molto stimata da tutti i pomologi dell'800.
Ampiamente coltivata dal 1830 negli Stati Uniti come mela per l'esportazione, è oggi utilizzata
prevalentemente per la trasformazione.
Frutto da medio a grosso, tondeggiante, depresso ai poli, leggermente costoluto.
Buccia inizialmente verde, diventa giallo-oliva a maturità, striata di rosso e ombreggiata delle stesso
colore attorno al picciolo, punteggiata dilenticelle grigio-chiaro.
Polpa biancastra, fine, ferma, dolce, leggermente acidula.
da novembre
Albero di media vigoria, molto fertile.
fino a marzo
aprile
Melo
Tardivo
NIKITA
Di probabile origine Russa ma coltivata da tempo nel Biellese.
Da non confondersi con la varietà Winter Banana o altre con simili caratteristiche.
Frutto sferoidale, irregolare, di pezzatura medio-piccola.
Buccia liscia, sottile, staccabile.
Polpa semi-soda, asciutta, dolce, profumata, con aroma e profumo di banana.
settembre
ottobre
Melo
Precoce
PALMANDOR
Origine sconosciuta.
metà agosto
Proveniente dall’Oltre Po pavese ove, un tempo, era coltivata.
Frutto molto bello e grosso, tondeggiante-aoppiattito, di forma regolare.Buccia liscia, pruinosa, gialloverdastra, variamente striata di rosso in tonalità diverse.Polpa biancastra, tenera ma abbastanza
croccante, mediamente succosa, dolce, lievemente acidula e aromatica.
per consumo
fresco
Pum banana
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si conserva
fino gennaio
febbraio
Pianta anche con pregi ornamentali; infatti oltre ad avere le foglie rosse vertici dei rami, in
primavera esordisce con una bellissima fioritura porpora-scuro, caratteristica non comune
tra i meli da frutto.
fino a marzo
aprile
molto
serbevole
fino a febbraio
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FRUTTO
MATURAZI
ONE
VARIETA'
DESCRIZIONE
RACCOLTA
Copyright
CARATTERISTICHE
Albero rustico, con portamento assurgente, molto fertile.
Resistente a ticchiolatura e oidio.
Melo
Tardivo
PIATLIN
Mela ruggine locale della Valle dell'Elvo, nel Biellese (Piemonte).
terza decade di
Frutto di pezzatura media, tondeggiante, molto appiattito.
settembre
Buccia verdastro-bronzea, rugginosa, ruvida, sottile, cosparsa di lenticelle chiare, rugosa e bitorzoluta
nelle piante vecchie.
Polpa bianca, croccante, succosa, dolce, lievemente acidula e profumata, con un particolarissimo
retrogusto tra nocciola e mandorla.
Melo
Tardivo
POM DE FEGO
Varietà probabilmente derivata da un semenzale rinvenuto nel Comune di Fego, Val Tidone (Pavia), e invernale
poi riprodotto in tutta la zona.
Frutto medio, tondo, leggermente allungato.
Buccia liscia, cerosa, di colore giallo vivo lievemente sfumata di rosso tenue all'insolazione.
Polpa bianca, tenera, succosa, aromatica.
Melo
Tardivo
POM ZUCHERET
Vecchia e pregevole varietà di origine sconosciuta rinvenuta nel comune di Valgreghentino (LC) ove da metà ottobre
gli abitanti ancora la riproducono per i loro giardini e frutteti.
La pianta madre, ancora sana e produttiva, è un vecchio e maestoso albero, di circa 100 anni, che
cresce sul ciglio di un vecchio ronco.
Frutto di pezzatura media o medio-grossa, tondeggiante-conico o cilindrico, irregolare, a volte
lievemente costoluto, con caratteristica cavità calicina molto aperta e pronunciata, che la fa
rassomigliare a un piccolo cratere.
Buccia verde-giallastra di fondo, striata e/o marezzata di rosso dal lato del sole, con numerose ed
evidenti lenticelle chiare e rugginosità nell'incavo del picciolo.
Polpa biancastra, compatta all'inizio, morbida poi, dolce, lievemente acidula, aromatica con retrogusto
che ricorda il lampone.
Melo
Tardivo
POMELLA DI MONTEVECCHIA
Vecchia varietà di origine sconosciuta localmente coltivata nel comune di Montevecchia (Lecco).
La pianta madre da cui proviene potrebbe avere 60-70 anni anni, ed è ancora, nonostante le poche
cure, in buone condizioni e produttiva.
Frutto di pezzatura media o medio-piccola, tondeggiante-appiattito.
Buccia spessa, consistente, di un bel colore giallo, con numerose ed evidenti lenticelle e rugginosità
nell'incavo del picciolo.
Polpa biancastra, soda, compatta, quasi interamente dolce, aromatica, gustosa e profumata.
Melo
Tardivo
POMELLA GENOVESE
Pumela genuesa
Origininaria dell'Oltre Po’ pavese.
ottobre
Il nome Pomella genovese è forse dovuto alla lunga consuetudine dei produttori di mele dell’Oltre Po’
pavese di conferire la loro produzione al mercato genovese tramite le carovane che, da tempi remoti,
percorrevano, i tracciati delle antiche vie del sale tra i due versanti dell’Appennino, piacentino-pavese
a nord e tosco-ligure a sud.
Questi carovane, tra le altre merci, all’andata portavano le mele, soprattutto le varietà che si
conservavano a lungo, molto utili sulle navi genovesi e, al ritorno, portavano il sale, indispensabile
per la produzione dei salumi, tradizionale prodotto delle zone collinose dell’Oltre Po’ pavese e del
piacentino.
Frutto di media pezzatura, tondeggiante, appiattito, spesso leggermente irregolare.
Buccia liscia, spessa, verde prima, gialla a maturità, sfumata di rosso all'insolazione, rugginosa
nell'incavo del picciolo, punteggiata da lenticelle chiare ed evidenti.
Polpa bianca, fine, soda, croccante, succosa, zuccherina, aromatica, profumata, gustosa, eccellente.
Melo
Tardivo
POMELLA ROSSA
Varietà di origine sconosciuta, proveniente dalla zona di Casteggio, Oltre Po Pavese.
Il nome è provvisorio poiché non si conosce il suo vero nome.
Frutto da medio a medio-piccolo, molto appiattito, di forma regolare, con corona e cavità calicina
molto pronun ciate.
Buccia liscia, quasi interamente coperta di un bel rosso acceso.
Polpa biancastra, dolce-acidula, mediamente succosa.
da metà ottobre
Melo
Tardivo
POMELLA VERDE
Varietàdi origine sconosciuta rinvenuta nell'Oltre Po Pavese, forse locale.
Il nome è provvisorio poiché non si conosce il suo vero nome.
Frutto da piccolo a medio, molto asimmetrico, schiacciato.
Buccia liscia ma rugosa, di un bel color verde, a volte con una sfumatura rosea dal lato del sole.
Polpa biancastra, carnosa, dolce, saporita, con gusto che ricorda la banana.
novembre
Resistente a ticchiolatura e oidio.
Melo
Tardivo
POMELLONE
Varietà, locale, rinvenuta nell'Oltre Po Pavese.
Probabile ecotipo o mutazione gemmaria di Pomella genovese .
Frutto medio, schiacciato, regolare.
Buccia verdastra, a volte sfumata di rosso-tenue all'insolazione.
Polpa soda, compatta, piuttosto succosa, interamente dolce, profumata, gustosa, aromatica, di
sapore antico.
novembre
Resistente a ticchiolatura e carpocapsa.
Melo
Tardivo
POMETTI DEL PRATO
Varietà locale proveniente dal comune di S. Maria (La Spezia).
Frutto piccolo, di sapore speziato.
ottobre
Pagina 14 di 29
CONSERVAZIONE
si conserva
fino a febbraio
marzo
fino a gennaio
febbraio
Albero rustico, piuttosto vigoroso, produttivo.
Resistente alla ticchiolatura.
fino a febbraio
marzo
Di vigoria medio-alta, rustico, produttivo.Resistente a ticchiolatura, oidio.
fino a marzo
novembre
dicembre
fino a marzo
aprile
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FRUTTO
MATURAZI
ONE
Melo
Tardivo
Melo
VARIETA'
DESCRIZIONE
RACCOLTA
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CARATTERISTICHE
CONSERVAZIONE
POPPINA DI ORINO
Proveniente dal comune di Orino (Varese).
Varietà appartenente al gruppo delle Mele Poppine storicamente coltivate in quella zona del
varesotto confinante col Canton Ticino.
Frutto medio, allungato-ovoidale, tipico delle Poppine.
ottobre-novembre
Tardivo
PUM DIJ EBREI
Mela del Sinai
Vecchia varietà di origine sconosciuta proveniente da una pianta del giardino della casa di una
famiglia ebraica di Biella (Piemonte).
Frutto molto grosso, tondo, irregolare, un pò costoluto.
Buccia gialla striata di rosso, liscia, sottile, un pò untuosa, con numerose lenticelle poco evidenti.
Polpa bianca, dolce, succosa, acidula, gradevole.
raccolta: prima
decade di settembre
maturazione: da
ottobre
fino a
dicembre
Melo
Tardivo
PUM DLA LIRA
Pum da lira
Origine sconosciuta.
Letteralmente Mela della libbra .
Diffusa un tempo in Piemonte e appartenente alla famiglia delle Renette .
Secondo alcuni farebbe parte della vecchia categoria delle mele Librali o da Libra, note per le loro
ragguardevoli dimensioni.
Secondo altri il nome deriverebbe dal loro costo cioè costavano 1 lira al Kg. rispetto alle altre varietà
più piccole che ne costavano mezza.
Frutto molto grosso, tondeggiante, di forma conica.
Buccia liscia, sottile, gialla, rugginosa nell'incavo del picciolo e punteggiata di numerose ed evidenti
lenticelle.
Polpa bianco-crema, tenera, liquescente, succosa, lievemente granulosa, gradevolmente acidula,
profumata, con retrogusto di limone.
raccolta:
dalla prima decade di
settembre
maturazione: da metà
settembre
fino a ottobre
novembre
Melo
Precoce
PUM DLA MADÖNA
Una delle diverse varietà con questo nome.
Pur con caratteristiche diverse fra loro, tutte in comune hanno il periodo di maturazione (15 agosto festa della Madonna Assunta).
metà agosto
per consumo
fresco
Melo
Tardivo
PUM FER
Pomme de fer
Origine incerta.
fine ottobre
Appartenente al gruppo delle mele Ferro un tempo conosciute e coltivate nel Veneto, nel bresciano in
Emilia, in Piemonte e anche in Sardegna.
Già nel 1598 il botanico francese Jean Bauhin parla di una Pomme de fer , che riteneva di origine
svizzera.
Nel 1628 sembra fosse già diffusa in buona parte della Francia, soprattutto a Orleans.
Nel tempo ha dato origine, sia in Francia che in Italia, a diverse varianti locali che hanno formato il
gruppo delle mele Ferro .
Frutto di pezzatura media o medio-piccola, tondeggiante, appiattita, attaccata ad un picciolo corto e
spesso. ad un picciolo corto e spesso.
Buccia liscia, spessa, di colore verde, lievemente arrossata al sole, rugginosa nell’incavo del picciolo.
Polpa soda, piuttosto compatta (da qui il nome), croccante, fine, dolce-acidula, discretamente
gustosa.
Albero poco vigoroso, rustico.
L'epoca di fioritura è precoce.
fino a gennaio
Melo
Tardivo
PUM PARADIS
Court pendu plat
Antica varietà francese.
E' citata per la prima volta in Francia verso il 1612-13 e appartiene al gruppo di mele
denominateCourt-pendù (dal picciolo molto corto).
Proveniente dalla zona di Biella, ove, a causa del suo portamento assurgente, tendente cioè verso
l'alto, è chiamata Pum paradis .
Diffusa, un tempo, soprattutto in Francia e Germania
Frutto medio, tondeggiante, un pò appiattito alle estremità, abbastanza regolare.
Buccia consistente, lievemente rugosa, giallastra di fondo quasi interamente sfumata di rosso e
variamente striata da rosso-arancio a rosso-scarlatto, punteggiata da lenticelle medie e abbastanza
evidenti.
Polpa bianco-crema, fine, croccante, mediamente succosa, con buon equilibrio tra dolce e acido,
lievemente profumata, saporita, aromatica.
raccolta: da metà
settembre
maturazione: ottobre
Albero di vigoria medio-bassa, a portamento assurgente, di buona produttività.
L'epoca di fioritura è tardiva.
si conserva
fino a
gennaio
febbraio
Melo
Tardivo
PUM SCIGULA
Varietà proveniente dall'Oltre Po Pavese e forse originaria o conosciuta nell'Appennino Emiliano
contiguo all'Oltre Po.
Da notare che esiste una vecchia varietà tedesca (1700), molto simile alla nostra, che ha come
sinonimo Zipollenapfel.
Frutto da medio-piccolo a piccolo, molto asimmetrico, schiacciato, di forma particolare.
Buccia di un giallo-verde particolare, a volte sfumata di rosso aranciato all'insolazione.
Polpa color crema, soda, non molto dolce, asciutta aromatica, gustosa.
ottobre
Melo
Tardivo
PUPPINO
Origine sconosciuta.
Proveniente e probabilmente originaria del Piemonte.
Frutto medio-piccolo, tondeggiante, appiattito, piuttosto irregolare e asimmetrico.
Buccia ruvida, di un bel giallo-paglierino di fondo, parziamente rugginosa, soprattutto nell'incavo del
picciolo, talvolta con appena sfumata di rosa, punteggiata da numerose lenticelle brune ed evidenti.
Polpa bianco-giallastra, soda, compatta, abbastanza succosa, dolce-acidula, gustosa.
ottobre
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fino a gennaio
CATALOGO "FRUTTA ANTICA" - OASI GALBUSERA BIANCA www.galbuserabianca.it
FRUTTO
MATURAZI
ONE
VARIETA'
DESCRIZIONE
RACCOLTA
Copyright
CARATTERISTICHE
CONSERVAZIONE
RAMBOUR FRANK
Antica varietà di origine non ben accertata, secondo alcuni francese. Il nome deriverebbe da
"rambor", melo in antico gallico. Risulta citata già nel 1725.
Frutto medio, tondeggiante, un pò appiattito.
Buccia liscia, piuttosto spessa, giallo verdastra, diffusamente coperta di rosso variamente striato e/o
marezzato con diverse tonalità.
Polpa bianca, tenera, abbastanza succosa, mediamente zuccherina, aromatica.
Si avvantaggia la conservazione con una raccolta piuttosto precoce.
prima metà di ottobre Albero mediamente vigoroso, soggetto all'alternanza.
Sensibile alla ticchiolatura.
Impollinatori: Abbondanza, Commercio, Morgenduft.
fino a gennaio
Tardivo
RANGULÚ
Probabile seme di Rigadin di incerta origine, probabilmente del biellese (Piemonte).
Frutto medio, appiattito, costoluto.
Buccia liscia, untuosa, abbastanza spessa, di colore giallo striato di rosso-vermiglio.
Polpa bianca, mediamente succosa e croccante, con retrogusto di macedonia.
seconda decade di
settembre
fino a gennaio
Melo
Tardivo
REGINA DELLE
RENETTE
Kroon renet
Queen of the pippin
Reine des reinettes
Reinette de la couronne
Reinette rousse
Vecchia varietà di incerta origine, molto simile alla Pearmain dorata, con cui è stata spesso confusa. novembre
Diffusa in tutta l'Europa, è pProbabilmente originaria dell'Irlanda o dell'Olanda, dove era conosciuta
fin dal '700 col nome di Kroon renet.
Frutto generalmente medio, a volte medio-grosso, generalmente tondo, depresso ai due poli, a volte
oblungo, regolare.
Buccia
spessa, liscia, lucida, giallo-dorata all'epoca della maturità, dilavata di rosso-aranciato e striata di
rosso vivo, con qualche lenticella grigio-bruno dal lato del sole.
Polpa bianco-giallastra, abbastanza compatta e croccante, ferma, fine, zuccherina, leggermente
acidulo, ben profumata, con il sapore delle migliori renette.
Albero vigoroso, vegeta bene in tutti i terreni.
L'epoca di fioritura è medio-tardiva
fino a febbraio
Melo
Tardivo
RENETTA ANANAS
Ananas reinette
Reinette ananas
Varieta originaria dell'Olanda (1820 circa).
Fu introdotta in Italia certamente prima del 1860, poichè la troviamo riportata nei cataloghi di
quell’epoca.
Frutto da medio a medio piccolo, elissoidale, oblungo.
Buccia gialla, lievemente untuosa, con lenticelle evidenti.
Polpa bianco crema, croccante, succosa, dolce-acidula, con retrogusto e profumo di fragola.
ottobre
Albero rustico, poco vigoroso.
Resistente alla ticchiolatura, adatto alle località alte.
L'epoca di fioritura è tardiva.
Impollinatori: Calvilla bianca invernale, Permain dorèe, Renetta grigia di Torriana.
fino a
dicembre
gennaio
Melo
Tardivo
RENETTA BAUMANN
m11. Origine Belgio.Probabilmente ottenuta, verso il 1800 circa, dal celebre pomologo belga JeanBaptiste Van Mons. Fu descritta per la prima volta nel 1811.Conosciuta in quasi tutta Europa, fu
dedicata ai vivaisti fratelli Baumann di Bollwiller (Francia), che contribuirono a diffonderla.
Frutto di pezzatura grossa, tondeggiante, depresso ai poli.
Buccia gialla di fondo, quasi interamente coperta e striata di rosso carico.
Polpa giallastra, soda, semifine, non molto succosa, dolce-acidula, leggermente profumata.
raccolta: fine
ottobre
maturazione:
dicembre
Albero vigoroso i primi anni, in seguito meno, molto fertile e produttivo.
Resistente ai freddi intensi.
L'epoca di fioritura è intermedia.
fino a marzo
Melo
Tardivo
RENETTA DEI CARMELITANI
Karmelitaner reinette
Reinette des Carmes
Antica varietà piuttosto diffusa, in Francia e in Germania, nel '800.
Spesso confusa con la Renetta di Kassel piccola.
Frutto tondeggiante-allungato, quasi sempre con caratteristico rigonfiamento laterale all'attaccatura
del picciolo.
Buccia striata di rosso dal lato del sole, con lenticelle chiare assai notevoli.
Polpa gustosa.
Adatta anche per la cucina e da sidro.
novembre
Albero vigoroso nello stadio giovanile, diventa più debole invecchiando.
fino a febbraio
marzo
Melo
Tardivo
RENETTA DEL CANADA' GRIGIA
Cenni su questa varietà si possono trovare su Annales de Pomologie belge et étrangère (1853novembre dicembre
1860).
Il giardiniere belga Gailly ne accenna appena nel capitoletto della più comune Renetta de Canadà.
Secondo lui si tratta di una varietà più recente (ai suoi tempi) e più serbevole della comune non grigia.
Nel 1901 la descrive Girolamo Molon nella sua Pomologia ........... Giova aggiungere che la Renetta
grigia del Canadà va considerata come una varietà pomologica ben distinta, o quanto meno come
una sotto varietà del tipo più comune (Renetta del Canadà). Così devono egualmente essere
considerate la Renetta del Canadà bianca, la Renetta del Canadà striata, e la Surpasse
Canadà......E’ varietà ormai diffusa anche in Italia.....
Frutto di pezzatura media o medio-piccola, appiattito-conico, meno costoluto della Renetta del
Canadà classica.
Buccia ruggine.
Polpa ferma, fine, dolce-acidula, gustosa.
Melo
Tardivo
RENETTA DI FRANCIA
Edel reinette
regina
Reinette franche
Renetta bianca
Renetta vera
Melo
Tardivo
Melo
Mela
Antica varietà (1600) di probabile origine francese.
Diffusa in molti paesi europei, è considerata, da molti pomologi del passato, come l'antesignana delle
Renette .
Frutto medio, un pò
allungato, lievemente costoluto.
Buccia giallognola, con un poco di ruggine, punteggiata di numerose lenticelle bruno-rossiccie.
Polpa fine, dolce-acidula, saporita
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raccolta:
settembre
maturazione:
da dicembre
fino a marzo
Albero vigoroso, ramoso e fronzuto.
fino a aprile
maggio
CATALOGO "FRUTTA ANTICA" - OASI GALBUSERA BIANCA www.galbuserabianca.it
FRUTTO
MATURAZI
ONE
VARIETA'
DESCRIZIONE
RACCOLTA
Copyright
CARATTERISTICHE
CONSERVAZIONE
fine ottobre
Albero rustico, di media vigoria, a portamento espanso e di produttività elevata e costante.
Resistente ai freddi invernali, alla ticchiolatura e all'oidio.
Impollinatori: Abbondanza, Belfiore giallo, Bella di Boskoop, Calvilla bianca invernale,
Permain dorée, Renetta del Canadà, Renetta grigia di Torriana.
fino a gennaio
febbraio
Vecchia varietà di origine Francese (1776).
Frutto tondeggiante-conico, leggermente appiattito, abbastanza regolare.
Buccia liscia, sottile, lievemente rugosa, di colore giallo parzialmente coperto di rosso, strisciato e
punteggiato di ruggine, con lenticelle irregolari e poco evidenti.
Polpa bianca, croccante, succosa, tendente all'acidulo, profumata e aromatica.
fine ottobre
Albero di media vigoria.
Poco sensibile o resistente alla ticchiolatura.
si conserva
fino a
dicembre
RENETTA GRIGIA DI TORRIANA
Grigia di Torriana
Gris Turiana
Vecchia varietà ruggine originaria della frazione Torriana nel comune di Barge (CN).
Dal 1905 si diffuse in tutta la zona di Barge, e nei territori di Bagnolo e di Cavour, rimanendo in
coltura fino all'ultimo dopoguerra.
Frutto di pezzatura media, di forma appiattita o tronco conica, lievemente asimmetrica.
Buccia sottile, gialla di fondo, rugginosa grigio-verde fino al 100%, con lenticelle grandi e rugginose.
Polpa bianco-verdastra, soda, croccante, fondente, di tessitura grossolana, di sapore dolce,
lievemente acidulo.
Adatta anche alla cottura in forno.
fine ottobre
Albero vigoroso, molto produttivo, di lenta messa a frutto e soggetto ad alternanza.
Resistente alla ticchiolatura e carpocapsa, poco sensibile a butteratura amara e afide
lanigero.
Impollinatori: Bella di Boskoop, Calvilla bianca invernale, Commercio, Pearmain dorata,
Renetta ananas, Renetta del Canadà.
si conserva
fino a gennaio
RENETTA STELLATA
Calville Etoilée
Cardepont
calville of Hogg
Herzapfel
Rote starrenette
Sternrenette
Di origine incerta, probabile Tedesca (Renania meridionale).
terza decade di
Già conosciuta in Belgio fin dal 1830; successivamente è passata nel nord della Francia e, da lì, nei settembre
Pirenei.
Frutto medio, sferoidale, tronco-conico breve, abbastanza regolare.
Buccia liscia, spessa, cerosa, di colore rosso vivo, punteggiato di numerose lenticelle stellate (da qui
il nome).
Polpa bianco-rosata, succosa, croccante, dolce acidula, lievemente aromatica.
Albero mediamente vigoroso, produttivo, a portamento tendenzialmente espanso.
si conserva
fino a gennaio
febbraio
Melo
Tardivo
ecchia varietà originaria della regione di Champagne (1700 ca.).
RENETTA DI CHAMPAGNE
Per le sue caratteristiche di adattabilità, fin dall'800, si è diffusa in tutta Europa, come mela da
Champagner Renette
Glasrenette
Glattapfel Kapuziner commercio.
Frutto grazioso, di pezzatura media, appiattito, a volte un pò costoluto.
Loskrieger
Buccia giallo-tenue, un pò coriacea ma sottile, liscia, lucente, cerosa, con rugginosità più o meno
Reinette de Versailles
evidente nell'incavo del picciolo.
Renet Sampankii
Polpa bianca, molto succosa e croccante alla raccolta e fondente in seguito, non molto dolce,
Reneta de Champaña
piuttosto acidula, saporita, frizzante se raccolta in anticipo, lievemente profumata.
Käsapfel.
Come altre vecchie varietà è soggetta alla vitrescenza.
Melo
Tardivo
RENETTA D'ORLEANS
Melo
Tardivo
Melo
Tardivo
Early red
Melo
Tardivo
RIGADIN
Varietà originaria del Biellese.
inizio settembre
Letteralmente Rigatino .
Da notare che, nel biellese e dintorni, esistono più varietà con questo nome, l'unica caratteristicva che
le accomuna è la striatura (da cui il nome).
Frutto di pezzatura media, tondeggiante-appiattito, un po’ costoluto, irregolare.
Buccia untuosa, liscia, mediamente coriacea, gialla di fondo, variamente striata di rosso.
Polpa bianca, soda, succosa, dolce, acidula, intensamente profumata, aromatica.
Melo
Melo
Tardivo
Tardivo
ROSA DEL TICINO
ROSA DI CALDARO
Kalterer Böhmer
Varietà proveniente dal Canton Ticino a maturazione autunno-invernale.
Originaria della zona del lago di Caldaro.
da novembre
Fu descritta per la prima volta nel 1889.
dicembre
Molto controversa è l’identificazione di questa varietà con la Rosa mantovana .
Secondo Giglio Boni, in La frutticoltura trentina (1925), sarebbe stata introdotta nel mantovano dal
trentino, ove avrebbe acquisito il nome dal territorio omonimo.
Secondo altri invece sarebbero due varietà ben distinte.
Frutto molto bello, di pezzatura media, tondeggiante, appiattito, asimmetrico, di forma generalmente
costante.
Buccia spessa, liscia, cerosa, di colore giallo-verdastro-chiaro, estesamente ricoperta di un bel rossorosa intenso a contorno sfumato, con presenza di lenticelle poco evidenti.
Polpa bianca, tenera, succosa, non molto zuccherina, leggermente acidula.
Melo
Tardivo
ROSA DI FONDO
Varietà proveniente dal comune di Fondo, alta Val di Non (Trento).
fine settembre (a
Fa parte, insieme alle Rosa doppia, Rosa gentile, Rosa di Caldaro, Rosa mantovana, al gruppo delle 1000 m. di altezza)
mele Rose. In tutta l'alta Val di Non (1000 m) ne esiste un unico, antico e maestoso esemplare; gli
esperti hanno calcolato che è stato piantato tra il 1750 e il 1780.
Frutto di pezzatura media, conico.
Buccia liscia, giallo-intenso di fondo, ricoperta per circa metà superfice di un vivido scarlatto e con
rugginosità nell'incavo del picciolo.
Polpa bianca, soda, dolce-acidula, con un lieve fondo di fragolina di bosco.
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fino ad
ottobre
Albero vigoroso, a portamento piuttosto espanso, di lenta messa a frutto molto produttivo,
tendente all’alternanza.
Sensibile alla ticchiolatura, poco all’oidio, resistenti ai freddi invernali.
L'epoca di fioritura è precoce.
Impollinatori: Calvilla bianca invernale, Commercio, Rosmarina bianca.
fino a gennaio
febbraio
fino a marzo
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FRUTTO
MATURAZI
ONE
VARIETA'
DESCRIZIONE
RACCOLTA
Copyright
CARATTERISTICHE
Melo
Tardivo
ROSA MANTOVANA
Kalterer Böhmer
Mantovano
Mantuaner
Melarosa
Rosa doppia
L'origine di questa varietà è pittosto controversa.
dalla seconda metà di Melo vigoroso, mediamente produttivo, tendente all'alternanza.
Mediamente tollerante la ticchiolatura e con buona resistenza all'oidio.
Da alcuni è ritenuta originaria del Trentino-Alto Adige, e sarebbe identificabile con la Rosa di
ottobre
Impollinatori: Abbondanza, Calvilla bianca invernale, Campanino, Decio, Durello.
Caldaro . Da li sarebbe poi passata nel mantovano assumendo l'attuale nome.
Secondo altri sarebbero invece due varietà distinte.
Coltivata, fino alla seconda guerra mondiale, in Austria, Alto Adige (Sud-Tirol), Trentino fino alle zone
della bassa pianura lombarda.
Frutto medio, tondeggiante, un pò appiattito.
Buccia spessa, liscia, cerosa, giallo chiaro sfumata, di rosso rosato all'insolazione.
Polpa bianca, tenera, succosa, leggermente acidula e poco zuccherina.
Non particolarmente pregevole alla raccolta, diventa gustosa se consumata da fine novembre in poi.
Melo
Tardivo
ROSA STELLA DELLE ALPI
Varietà locale proveniente dal comune di Ronzone, alta Val di Non (Trento).
Frutto medio-piccolo, tondo, con caratteristica protuberanza inclinata all'attaccatura del picciolo.
Questa caratteristica non si manifesta su tutti i frutti, e varia con le annate.
Buccia liscia verde gialla, giallo a matuazone, a volte con guancia rosso rosa al sole.
Polpa bianco-candido, fine, mediamente succosa, dolce-acidula.
Melo
Melo
Tardivo
Tardivo
RÖSI DOPPI
RÖSI
Rösci
Simile alla precedente ma di pezzatura almeno doppia.
Varietà locale proveniente dalla zona di La Spezia.
Frutto di media pezzatura, di forma sferoidale appiattita.
Buccia verde-gialla, striata di rosso all'insolazione.
Polpa bianca, molto soda, croccante, sugosa, zuccherina, lievemente acidula gustosa, aromatica.
Melo
Tardivo
ROSMARINA bianca
Mela di Rosmario
Romarin blanc
Weisser italienischer
Rosmarinapfel
Weisser Rosmarin
White Romarin
Melo
Tardivo
ROSMARINA ROSSA
Red Rosmarin
Roter italienischer
Rosmarinapfel
Melo
Tardivo
ROSSO NOBILE
Edelbömer
Edelroter
Noble rouge
Triangelapfel
Melo
Tardivo
ROTELLA
Piattona
Romaro blanca
Rosmarin rouge
Rodella
CONSERVAZIONE
va consumata
entro Natale
ottobre
Albero vigoroso, produttivo, ma alternante.
fino ad aprile
maggio
Originaria della zona di Bolzano, Alto Adige (Sud-Tirol).
da fine ottobre
Conosciuta fin dagli inizi dell’800.
Già sul finire dello stesso secolo fu oggetto di un forte commercio coi mercati del nord-Europa.
Frutto medio-piccolo, di forma conico-allungata, a volte asimmetrico.
Buccia, fine, liscia, quasi lucente, bianco-verdognola prima, bianco-paglierina a maturazione, a volte
leggermente sfumata di rosso dal lato del sole.
Polpa bianca, fine, tenera, succosa piacevolmente acidula, con vago retrogusto di melone, molto
profumata.
Di media vigoria, molto fertile, a chioma slanciata e piuttosto rada.
Sensibile alla ticchiolaturae all’oidio, esige terreni caldi, freschi, profondi e ben esposti.
L'epoca di fioritura è precoce.
fino a
febbraio
Come la precedente è originaria dell'Alto-Adige (Sud-Tirol).
Oltre che per il colore, si distingue dalla bianca anche per la forma più cilindrica, più lunga, e meno
larga.
Frutto medio, di forma cilindrica o conico-ovale, panciuta verso il picciolo.
Buccia liscia giallo-bianchiccia, coperta di rosso-scuro nella parte soleggiata, di rosso-carminio nella
parte opposta, con presenza di rare lenticelle brunastre o gialle.
Polpa biancastra, fine, piuttosto croccante, abbastanza succosa, zuccherina, con leggero retrogusto
di cannella.
da dicembre
Più vigorosa della Rosmarina bianca, ma meno esigente per il terreno, di media produttività. fino a febbraioSensibile alla ticchiolatura e all'oidio.
marzo
Descritta per la prima volta nel 1873.
Si ritiene originaria della conca frutticola di Merano e Lana (Bolzano) ove, dai primi decenni del ‘900
fino alla II guerra mondiale, formava la parte predominante della coltivazione frutticola.
Frutto di pezzatura media, conico-tondeggiante, oblungo, a volte ovoidale, raramente cilindrico.
Buccia liscia, morbida, lucente, di colore verde-chiaro alla raccolta, giallo-paglierino a maturazione,
colorata di rosso-carmino lucente dal lato del sole, con presenza di numerose lenticelle bruno-chiare
o bianchiccie.
Polpa bianco-crema, fine, morbida, soffice, mediamente succosa, zuccherina, gustosa, aromatica,
con profumo che ricorda la mandorla amara.
Oltre che come eccellente mela da coltello, è indicata anche per
marmellate, gelatine e per la produzione di sidro.
da ottobre
Albero Piuttosto rustico, di media vigoria, molto produttivo.
Resistente alla ticchiolatura, un pò meno all’oidio nelle zone umide.
L'epoca di fioritura è intermedia.
Origine sconosciuta, probabilmente originaria della Lunigiana.
Il nome deriva dalla forma schiacciata che la fa rassomigliare a una piccola ruota.
Secondo il Breviglieri nel 1929 rappresentava il 55% della produzione di mele in provincia di Massa
ed era la varietà più coltivata anche in provincia di La Spezia.
Frutto di pezzatura media, tondeggiante-schiacciato (sembra appunto una rotella di carrello),
leggermente asimmetrico.
Buccia liscia, lievemente rugosa, verde variamente rigata rosso.
Polpa bianca, fine, soda, croccante, succosa, zuccherina.
dalla seconda metà di Albero rustico, vigoroso, a portamento assurgente, molto produttivo.
Soggetta all'alternanza.
ottobre
L'epoca di fioritura è tardiva.
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da fine ottobre
fino a gennaio
fino a febbraio
marzo
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FRUTTO
MATURAZI
ONE
Melo
Tardivo
Melo
VARIETA'
DESCRIZIONE
RACCOLTA
Copyright
CARATTERISTICHE
CONSERVAZIONE
RUGGINE RAMELLA
Come la precedente è di origine sconosciuta e proveninte dalla frazione Ramella-Pezza, Biella, (
Piemonte).
Frutto conico-appiattito, a volte quasi cilindrico, irregolare.
Buccia abbastanza liscia, coriacea, rugginosa.
Polpa bianca, dolce-acidula, succosa, con gradevole retrogusto tra nocciola e mandorla, profumata.
raccolta: terza decade
di settembre
maturazione: ottobre
fino a gennaio
Tardivo
RUGGINE REALE
Varietà di origine incerta proveniente dalla frazione Ramella-Pezza, sulle colline sopra Biella
(Piemonte) e conosciuta in tutto il biellese centrale.
Frutto grosso, conico, asimmetrico, leggermente costoluto.
Buccia coriacea, ruggine-rosata, coperta di numerose lenticelle, a volte con lievi aree gialle.
Polpa bianca, croccante, succosa, un po’ grossolana, dolce-acidula, profumata di mandorlan amara..
raccolta: terza decade
di settembre
maturazione: da fine
ottobre
fino a gennaio
Melo
Tardivo
RUGININ
Vecchia varietà originaria della zona di Valletti, nella parte nord-occidentale della provincia di La
Spezia.
Frutto di pezzatura medio-piccola, di forma tondeggiante, leggermente schiacciato ai poli.
Buccia rugosa, di un color nocciola-chiaro rugginoso.
Polpa biancastra, di media consistenza, abbastanza succosa, non molto dolce, poco acidula,
aromatica.
Per le sue caratteristiche di aromaticità è adatta per marmellate.
raccolta: metà ottobre Albero di elevata vigoria e di portamento espanso lateralmente, tendente all'alternanza.
maturazione:
dicembre
Melo
Tardivo
RUNSE'
Vecchia varietà piemontese.
Proviene da un semenzale rinvenuto a Osasco (TO) nella seconda metà dell'80
Diffusa nel Torinese e nel Pinerolese.
Frutto medio-grosso.
Buccia di colore rosso vinoso.
Polpa dura, croccante, saporita, di qualità eccellente, che migliora verso dicembre.
Resistente alle manipolazioni
fine ottobre - prima
decade di novembre
Melo
Tardivo
RUSCAJÖ
Vecchia varietà proveniente dal Monferrato.
Frutto da medio a medio-grosso, tondeggiante, un pò appiattito, talvolta leggermente conico, appena
costoluto intorno al calice.
Buccia rozza, verde-giallastra, sfumata e marezzata di rosa dal lato del sole, con presenza di
lenticelle brune, fortemente areolate, striata di ruggine nell'incavo del picciolo.
Polpa bianca, soda, compatta, dolce-asprigna.
raccolta: prima
decade di novembre
maturazione: da
gennaio
Melo
Tardivo
RUSNENT
Vecchia varietà proveniente dal biellese centro-occidentale (Piemonte).
E' conosciuta anche nel tortonese (Alessandria), nell'Oltre Po pavese e nel piacentino.
Frutto da medio-grosso a grosso, tondeggiante o tondeggiante-conico,asimmetrico, lievemente e
irregolarmente costoluto.
Buccia mediamente sottile, rugosa, un pò bitorzoluta, interamente rugginosa, con poche lenticelle
areolate.
Polpa bianco-crema, croccante, succosa, gradevolmente acidula e aromatica.
raccolta metà
settembre
maturazione: da
novembre
Melo
Tardivo
RUSTAJÖ
Restaiola
Rostajola
Rustaien
Il bresciano Agostino Gallo, sulla sua opera Vinti giornate dell'agricoltura et de' piaceri della villa
metà ottobre
(1572-1584), descrive i frutti che allora si coltivavano nella sua zona e, fra gli altri, ci parla di una
varietà di mele chiamate Rostajole .
Pur non essendo certa la sua corrispondenza con la varietà in questione, alla fine dell'800 la varietà è
diffusa su una vasta area del versante nord dell'Appennino, dal piacentino-parmese, all'Oltre Po
pavese.
Frutto di pezzatura media o medio-grossa, di forma non sempre costante, generalmente tondeggianteappiattito, spesso asimmetrico.
Buccia liscia, con guancia rosso brillante dal lato del sole e rugginosità nell'incavo del picciolo.
Polpa giallo-crema, fine, soda, croccante, delicata, mediamente succosa, dolce, lievemente acidula,
gustosa.
Pagina 19 di 29
Albero di vigoria elevata e buona produttività; mediamente soggetta all'alternanza, poco
sensibile alla ticchiolatura e afide lanigero e sensibile all'oidio.
si conserva
fino a marzo
aprile
fino a fennaio
febbraio
Albero molto vigoroso, a portamento assurgente.
L'epoca di fioritura è tardiva.
molto
serbevole
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FRUTTO
MATURAZI
ONE
VARIETA'
DESCRIZIONE
RACCOLTA
CONSERVAZIONE
per consumo
fresco
Origine sconosciuta.
fine luglio
Diffusa soprattutto in Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia.
Frutto di media pezzatura, tondeggiante, leggermente compresso ai poli.
Buccia liscia, verde-chiaro di fondo, ricoperta di rosso vivo per buona parte della superfice, rugginosa
nell'incavo del picciolo.
Polpa bianca, croccante, succosa, dolce-acidula, un pò asprigna, aromatica, gustosa.
Albero di vigoria medio-alta, a portamento aperto.
Poco suscettibile o resistente alla ticchiolatura.
L'epoca di fioritura è intermedia.
per consumo
fresco
Varietà originaria del Veneto, ma conosciuta anche nel ferrarese..
metà ottobre
Frutto di pezzatura media, tondeggiante, lievemente conico, un po’ costoluto.
Buccia liscia, verde-giallastra con sfumatura rosata all'insolazione, punteggiata di numerose lenticelle.
Polpa bianca, soda, croccante, succosa, dolce e piuttosto acidula.
Albero mediamente vigoroso, a portamento espanso, molto fertile e molto produttivo.
L'epoca di fioritura è intermedia.
molto
serbevole
Precoce
SAN GIOVANNI
Heckapfel,
Joannisapfel,
Paradisapfel,
Pomme de Saint Jean,
Pumei d'San Peder,
Splitapfel,
Süssapfel,
Yorkapfel.
Antica e curiosa varietà di melo nano.
Un tempo abbastanza comune in Lombardia, veniva piantata nelle siepi sulle quali può appoggiare i
rami carichi di frutti.
Già verso la metà del '500 Agostino Gallo, descrivendo i frutti della campagna bresciana, cita una
particolare varietà di mele simile a quella in questione........La prima sorte che comparisce tra noi è
quella de' pomi Dolciani nani e mezzani, i quali sono in perfezione al tempo de' peri Moscatelli.
Successivamente citato un pò da tutti i pomologi del passato, era, un tempo, diffuso in quasi tutta
l'Italia, ma anche in Europa ed è, probabilmente, un antenato dei moderni portainnesti nanizzanti del
melo.
Frutto piccolo (4-6 cm di diametro), tondeggiante, spesso più largo che alto, leggermente costoluto.
Buccia verde-pallido prima, gialliccia verso la maturazione.
Polpa bianca, mediamente, dolce, compatta, abbastanza succosa e saporita.
Melo
Precoce
SANT'ANNA ROSSA
Melo
Tardivo
SCODELLINO
Melo
CARATTERISTICHE
Albero di vigoria molto debole, non forma un tronco principale, ma bensì tanti rami che si
originano dal piede e che non evolvono mai a tronco, facendolo assomigliare più ad un
cespuglio che ad un albero.
Raggiunge l'altezza di 1,50-2 m. circa ed è possibile allevarlo nelle siepi
Melo
Scudellino
Copyright
Selvatico
Malus sylvestris
Spontaneo nei nostri boschi, questa pianta può avere un utilizzo sia ornamentale che come
impollinatore delle varietà coltivate.
Molto gradito dagli uccelli e dagli animali selvatici.
inizio luglio
Melo
Tardivo
STOLLA
Varietà nota soprattutto nelle zone di Valletti e del Passo delle Centocroci, nel nord della provincia di
La Spezia.
E' un tipo di Renetta che si è differenziato ed evoluto nelle zone appenniniche, la cui origine è
sconosciuta essendo coltivata in queste località da tempo immemorabile.
Frutto di pezzatura media, appiattito.
Buccia spessa, un pò rugosa, color verde-chiaro con guancia arancio-carico, con presenza di
rugginosità alle estremità e piccole lenticelle.
Polpa bianco-verdastra, soda, succosa, dolce-acidula, aromatica. Adatta anche per confetture.
raccolta: inizio
ottobre
maturazione: inizio
dicembre
Melo
Tardivo
SUNAJA ROSSA
D'origine incerta
Diffusa nel Biellese.
Questa mela, a maturazione, ha i semi completamente liberi nelle ampie logge dell'ovario, per cui se
la si scuote emette un suono sordo da cui il nome Sunaja (Sonaglio).
Da notare che esistono, in Emilia Cioca Rumela e in Umbria Mela sona o Batocchia , varietà con la
stessa caratteristica dei semi liberi che suonano.
Frutto medio, decisamente allungato, asimmetrico, particolare; Buccia liscia, sottile, lievemente
cerosa, verde-giallastra, sfumata e rigata di rosso all'insolazione.
Polpa bianco-crema sfumata di rosa vicino alla buccia, abbastanza succosa, dolce-acidula,
consistente anche se tendente al farinoso a maturità completa.
da fine settembre
Melo
Tardivo
TERRA PROMESSA
Belle Louronnaise, Bianchella
Grosse verte d’août
Grosse Verte de Guyenne
Pum suché
Nez de veau
Originaria dei Pirenei francesi (1800 ca.).
scalare dalla prima
Suo luogo natale è la valle di Luron, nel dipartimento degli Haute-Pyrénées, ove è ancora abbastanza decade di settembre
presente.
Mela d’alta montagna, da il meglio di se nel clima montano, perde le sue qualità gustative in misura
della sua diffusione nelle zone d’altitudine più basse.
In Italia si coltivava sull'Appennino Tosco-Emiliano (zona del passo della Futa), in Piemonte e
probabilmente anche nell’Oltre Po Pavese.
In queste zone, non riuscendo con particolari qualità organolettiche, veniva adoperata (visto il volume
considerevole) soprattutto per l'alimentazione del bestiame.
Frutto molto grosso, di elevato peso specifico (può oltrepassare tranquillamente 500g.), un pò
costoluto, irregolare.
Buccia liscia, untuosa, spessa ma tenera, di colore verdastro con rugginosità nell'incavo del picciolo.
Polpa biancastra, compatta ma tenera, lievemente succosa, aromatica, con retrogusto di carruba.
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Albero molto vigoroso, a portamento espanso, mediamente produttivo. L'epoca di fioritura è
tardiva.
buona
Sensibile a monilia, ticchiolatura e carpocapsa.
fino a
novembre
CATALOGO "FRUTTA ANTICA" - OASI GALBUSERA BIANCA www.galbuserabianca.it
FRUTTO
MATURAZI
ONE
Melo
Tardivo
Melo
VARIETA'
DESCRIZIONE
RACCOLTA
Copyright
CARATTERISTICHE
CONSERVAZIONE
novembre dicembre
Albero mediamente vigoroso e molto produttivo.
fino ad aprilemaggio
ottobre
Albero di media vigoria, a portamento aperto.
L'epoca di fioritura è precoce.
fino a marzo
TRAVAJIN
Varietà locale tipica dell'Oltre Po Pavese.
Questa mela, pur non essendo eccezionale, ha il merito di conservarsi fino a maggio ed oltre.
Per questa ragine era usata, dai contadini, in primavera come dissetante quando a maggio si
sfalciava il primo fieno.
Frutto piccolo, tondo, appiattito, di forma regolare.
Buccia liscia, un po’ untuosa, abbastanza spessa, di color verde chiaro sfumato di rosso tenue
all'insolazione.
Polpa bianca, fine, compatta, mediamente succosa, dolce-acidula, aromatica.
Tardivo
VERDEIS
Verdese di Piemonte
Origine sconosciuta, probabilmente piemontese.
Frutto di pezzatura media o medio-grossa, tondeggiante-conico, asimmetrico.
Buccia spessa, liscia, verde-brillante, con evidenti lenticelle medie e rugginosità, più o meno
presente, nell'incavo del picciolo.
Polpa bianco-verdastra, croccante, di tessitura grossolana, mediamente succosa, aromatica.
Melo
Tardivo
VERDESA
Albero fortemente alternante.
Origine sconosciuta.
raccolta: ottobre
Proveniente e probabilmente locale del Canton Ticino (Svizzera).
maturazione: a Natale
Frutto di pezzatura media , tondeggiante, a volte lievemente conico, irregolare.
Buccia verdastra, tendente al giallo verso la maturità, sfumata di rossastro dal alto del sole, rugginosa
nell'incavo del picciolo.
Polpa bianca, soda, croccante, succosa, dolce, aromatica, gustosa.
Ottima anche da cuocere e al forno.
Melo
Tardivo
VERDONE PIACENTINO
Pum vardon
Antica varietà originaria del piacentino e coltivata anche nelle zone collinari dell'Emilia.
ottobre
Frutto medio-grosso, di caratteristica forma sferoidale appuntita, asimmetrica, costoluta in sezione
trasversale.
Buccia liscia, di colore verde-giallo, talvolta sfumata di rosa.
Polpa bianco-crema, molto soda, succosa, croccante, asciutta, mediamente zuccherina, leggermente
acidula e aromatica.
Melo
Tardivo
VIOLA PIATTO
Varietà di origine sconosciuta rinvenuta nella zona di Casteggio, Oltre Po Pavese.
ottobre
Simile all'antica mela francese Api noir , a cui somiglia molto sia nell'aspetto che nelle caratteristiche
della polpa.
Frutto
molto bello, da medio a medio-piccolo, tondeggiante, regolare, compresso nella parte superiore,
conico-breve in quella inferiore.
Buccia liscia, di un bellissimo color viola molto scuro, con graziosa e lieve rugginosità nell'incavo del
picciolo.
Polpa giallo-verdastra, ne soda ne tenera, dolce, succosa, poco acidula.
Questa mela è buona senza essere eccellente, è in effeti più interessante per la bellezza del suo
colore che per il suo sapore.
fino a gennaio
febbraio
Melo
Tardivo
VONCIA
Origine sconosciuta, probabilmente locale della Valsesia, Piemonte.
Letteralmente Sporca.
Frutto di media pezzatura, tondeggiante.
Buccia untuosa, di colore giallo.
Polpa compatta, succosa, acidula, saporita.
novembre dicembre
fino a febbraio
marzo
Melo
Tardivo
WAGENER
Gassers Rosenapfel
Mela americana di Wagener
Wagener
Wagenerapfel
Wagener preisapfel
Ottenuta da seme nel 1791, da George Wheeler, nella sua fattoria-vivaio a Penn Yan, New York
(Stati Uniti).
Frutto di pezzatura medio-grossa o grossa. tondeggiante, appiattito, panciuto nel mezzo, in genere
variabile.
Buccia liscia, cerosa, gialla di fondo, quasi interamente ricoperta di rosso scuro parzialmente
macchiato o striato.
Polpa giallastra, fine, tenera, molto succosa, delicatamente profumata.
raccolta: da metà
settembre a fine
ottobre
maturazione: fine
novembre
fino a marzo
aprile
Melo
Tardivo
WINTER BANANA
Banana
Winterbananenapfel
Origine Stati Uniti.
Inizialmente chiamata Flory of Winter banana , fu ottenuta nel 1876 nella fattoria di David Flory, nei
pressi di Adamsboro, Cass County, stato dell’Indiana.
Coltivata, agli inizi del ‘900, nello stato di Washington e nella vicina British Columbia.
Fu introdotta in Europa verso il 1920.
Frutto Di pezzatura medio-grossao grossa, di forma tondeggiante-conica, lievemente costoluto al
calice.
Buccia liscia, un pò untuosa, prevalentemente gialla, leggermente macchiata e/o marezzata di rosso
dal lato del sole.
Polpa biancastra, non molto soda, fondente, mediamente dolce e succosa.
raccolta:
ottobre
maturazione:
da novembre
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Albero a portamento espanso, rustico, produttivo, costante nella produzione.
Resistente alla ticchiolatura e all'oidio.
Albero di media vigoria.
L'epoca di fioritura è intermedia.
fino a maggio
fino ad aprile
maggio
fino a gennaio
CATALOGO "FRUTTA ANTICA" - OASI GALBUSERA BIANCA www.galbuserabianca.it
FRUTTO
MATURAZI
ONE
VARIETA'
DESCRIZIONE
RACCOLTA
CARATTERISTICHE
Albero poco vigoroso.
Resistente alla ticchiolatura.
CONSERVAZIONE
Pero
Precoce
BRUTTA E BUONA
Gamujin
Pero
Precoce
BUONA GRIGIA
Gute Graue
D'origine incerta, forse francese.
inizio-metà settembre Albero rustico, abbastanza vigoroso, poco esigente in quanto a clima e terreno.
Già conosciuta nel ‘600.
Nel passato è stata spesso confusa con con altre varietà simili.
Frutto da piccolo a medio-piccolo, piriforme, conico, panciuto al centro.
Buccia ruvida, asciutta, dura quando si sbuccia, verde-giallastra di fondo, quasi interamente ricoperta
di un color cannella-ruggine, con presenza di numerose lenticelle evidenti.
Polpa bianco-giallastra, fine, fondente, succosa, di sapore eccellente, fortemente ma
armoniosamente dolce-acidula, con spiccato aroma di moscato, a volte pietrosa intorno al torsolo
Pero
Precoce
BÜTER DELL'OLTRE PÓ
Per Büter
Origine sconosciuta.
Altra varietà chiamata Büter , proveniente dalla zona di Casteggio, Oltre Po pavese.
Frutto da medio a medio-grosso, tondeggiante, tozzo, panciuto, di forma abbastanza incostante, in
genere più largo che alto.
Buccia liscia, verde-giallastra, tendente al giallo-paglierino a maturità, punteggiata di numerose
lenticelle.
Polpa bianca, fondente, burrosa, molto succosa, dolce, piacevolmente acidula, aromatica, molto
gustosa.
da metà agosto
Pero
Precoce
BÜTER
Pir Boter
Una delle tante varietà chiamate Per büter, proveniente dal comune di Almenno (Bergamo).
Tradizionalmente coltivata fin dall'800 nella zona collinare pedemontana della bergamasca e della
Brianza lecchese.
Frutto di pezzatura media, piriforme, di forma non costante, panciuto, a volte tozzo o quasi tondo.
Buccia spessa, verde giallastra virante al giallo a maturazione.
Polpa biancastra, dolce, fondente, burrosa.
fine luglio
agosto
Pero
Precoce
BUTIRRA D'AMANLIS
Un tempo la si credeva derivante da uno dei tanti semenzali del famoso pomologo belga Van Mons,
finchè, nel 1862, Jamin ne individuò la pianta madre in un frutteto di Amanlis, dipartimento Rennes
(Francia).
Frutto di media grossezza, piriforme-panciuto.
Buccia liscia, sottile, verde-chiaro-giallastra, quasi sempre arrossata dal lato del sole.
Polpa bianca, fondente, zuccherina, leggermente acidula.
metà agosto
Pero
Precoce
BUTIRRA SOPRAFFINA
Beurrè superfin
Ottenuta dal vivaista Goubault, di Angers (Francia), nel 1837.
dalla terza decade di
Il nome Beurré superfin le fu dato dal Sig. Millet, presidente della Società Orticola del Maine-et-Loire. agosto
Frutto grosso, tondeggiante, appena più alto che largo.
Buccia giallastra, rossa dal lato del sole, cosparsa di numerose lenticelle rugginose.
Polpa giallastra, fondente, a volte granulosa, zuccherina.
Albero di media vigoria e molto fertile.
L'epoca di fioritura è intermedia.
Impollinatori: Butirra Durondeau, Butirra Hardy, Conference, Fertility, Kaiser Alessandro,
William.
per consumo
fresco
Pero
Precoce
FAVORITA DI CLAPP
Clapp's favourite
Clapps liebling
Favorite de Clapp
Origine Stati Uniti.
Fu ottenuta da Taddeus Clapp di Dorchester, Massachussetts.
Già citata da alcuni autori fin dalla seconda metà dell'800.
Frutto medio, piriforme, con peduncolo corto, carnoso e rugginoso.
Buccia liscia, verde-giallastra, arrossata dal lato del sole, cosparsa di numerose, piccole lenticelle.
Polpa bianco-giallastra, fine, fondente, molto succosa, di sapore gradevole.
dalla prima decade
d'agosto
Albero vigoroso, di media fertilità e di produzione costante.
L'epoca di fioritura è medio-tardiva.
Impollinatori: Abate Fétel, Bergamotta Espérèn, Buona Luisa d'Avranches, Butirra
Clairgeau, Butirra d'Hardenpont, Buttirra Hardy, Conference, Decana del Comizio, Kaiser
Alessandro, Le Lectier, Monchallard, Precoce di Trevoux, William.
per consumo
fresco
Pero
Precoce
FICO DI UDINE
Pero fico
Pero fico goriziano
Antica varietà di origine non ben accertata, tipica del Friuli.
Frutto da piccolo a medio-piccolo, sferoidale-appiattito con peduncolo molto corto che lo fa
assomigliare a un fico (da qui il nome).
Buccia liscia, giallastra, con guancia rossa all'insolazione.
Polpa bianco-giallastra, finissima, liquescente, zuccherina, piuttosto aromatica, ottima.
dal 10 agosto
Albero rustico, di vigoria medio-alta, di media produttività e fertilità.
L'epoca di fioritura è intermedia.
per consumo
fresco
Pero
Precoce
GAROFANINO
Minuscola e curiosa perina originaria della Toscana.
Frutto piccolo, generalmente piriforme, irregolare, attaccato, in proporzione, ad un grosso picciolo
carnoso che sfuma nel frutto senza una demarcazione netta.
Buccia liscia, color giallo-chiaro.
Polpa bianca, dolce, succosa, profumata, aromatica, gustosa.
dall'ultima decade di
luglio
Albero di media vigoria.
per consumo
fresco
DI GIAVENO
Vecchia varietà (1839) originaria del comune di Giaveno (Torino).
dal 10 al 20 agosto
Grazie alla sua bontà e rusticità, già all'epoca della prima citazione, si era diffusa un pò ovunque nel
Nord Italia.
Frutto piccolo, appena piriforme, a volte quasi tondo, tendente a fruttificare a grappoli.
Buccia rozza, ruvida, di un ruggine-verdastro.
Polpa bianca, abbastanza croccante, mediamente sugosa, zuccherina, aromatica, eccellente.
Copyright
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Albero di media vigoria, produttivo.
inizio
per consumo
fresco
per consumo
fresco
per consumo
fresco
per consumo
fresco
Albero molto vigoroso, di elevata fertilità.
per consumo
L'epoca di fioritura è intermedia.
fresco
Impollinatori: Buona Luisa d'Avranches, Butirra Clairgeau, Butirra Hardy, Kaiser Alessandro.
Presenta un'elevata tendenza alla fruttificazione per partenocarpia.
CATALOGO "FRUTTA ANTICA" - OASI GALBUSERA BIANCA www.galbuserabianca.it
FRUTTO
MATURAZI
ONE
VARIETA'
DESCRIZIONE
RACCOLTA
Copyright
CARATTERISTICHE
CONSERVAZIONE
GENTILE
Gentile bianca
Gentile d'estate
Pera zuccherina
Antica cultivar italiana ('600) d'origine incerta, molto probabilmente della zona di Firenze
prima metà di luglio
Descritta da Pier Antonio Micheli (1679-1737) e raffigurata nei quadri di Bartolomeo Bimbi, che operò,
nel 1713-14, alla corte di Cosimo III° de Medici.
Un tempo diffusa in Toscana, soprattutto nelle zone di Bagno a Rispoli, Scandicci e Impruneta., ma
conosciuta e coltivata anche nel sud Italia.
Frutto piccolo (6-8 cm.), piriforme, tondeggiante nella parte inferiore.
Buccia liscia, verde-chiaro-giallastra.
Polpa biancastra, fine, succosa, di buon sapore.
Albero vigoroso, di media fertilità, di media ma incostante produttività.
Sensibile alla ticchiolatura.
L'epoca di fioritura è precoce.
per consumo
fresco
Precoce
GNOCCA DI MILANO
Bergamotta d'estate
Bergamotta d'estate bianca Bergamotta
tonda d'estate
Hativeau blanc
Milan verte
Milano bianco
Mouille-bouche d'été
Girolamo Molon, nella sua opera Pomologia (1901), la cita in poche righe.......Note pratiche. Veduto da metà agosto
più volte sul mercato di Milano, ed il 7 settembre 1894 a Varallo Sesia.
E' frutto da mercato, ben noto in Francia col nome di "Mouille-buoche d'été", "Milan blanc",
"Bergamotte d'ètè", ed in Germania con quello di "Mundnetzbirne". Detto anche da alcuni pepinieristi
"Gnocca di Milano".
Da non confondere con il Gnocco di Lombardia , che matura nello stesso periodo.
Frutto da medio-piccolo a medio, più o meno tondeggiante, a volte ovale nella parte superiore, con
picciolo di lunghezza e spessore medi.
Buccia verdastra, tendente al giallo a maturità, fittamente punteggiata e e irregolarmente chiazzata di
ruggine.
Polpa biancastra, semi-fondente, succosa, leggermente granulosa, dolce, lievemente acidula,
aromatica e gustosa.
Albero di mediamente vigoroso e molto fertile.
per consumo
fresco
Pero
Precoce
LIMUNZET
Varietà estiva di origine sconosciuta, rinvenuta nel comune di Valgreghentino (Lecco), un tempo
dall'ultima decade di
coltivata anche in altre località della zona.
luglio
Risalendo al periodo in cui visse il nonno del proprietario della pianta madre, che già la conosceva da
ragazzo, si stima che debba avere più di 100 anni.
Frutto medio-piccolo, ovale-conico, con caratteristica attaccatura del picciolo inclinata e leggermente
mammellonata.
Buccia verde-giallastra, fittamente ricoperta di numerose ed evidenti lenticelle.
Polpa bianca, di media consistenza, dolce, mediamente succosa, lievemente e piacevolmente
acidula.
Albero di media vigoria resistente alla ticchioltura.
per consumo
fresco
Pero
Precoce
LUMBARD
Lumbard gris
Origine sconosciuta.
dalla seconda decade Albero di media vigoria, a portamento espanso, di produttività elevata.
L'epoca di fioritura è intermedia.
Proveniente dalla zona di Cavour, Piemonte.
di luglio
Frutto piccolo, piriforme, con peduncolo lungo, sottile e ricurvo.
Buccia verde, sfumata di rosso al sole, ricoperta di macchie rugginose, soprattutto intorno al picciolo,
punteggiate di rade ed evidenti lenticelle.
Polpa bianco-crema, poco granulosa, fondente, mediamente succosa, dolce, lievemente acidula,
aromatica.
Pero
Precoce
MARGUERITE MARILLAT
Origine Francia.
Fu ottenuta, verso il 1874, dall'orticoltore Marillat di Villeurbanne (Lione).
Frutto da grosso a molto grosso, piriforme, un po compresso, con picciolo corto, tozzo, per lo più
inserito obliquamente.
Buccia liscia, giallastra, arrossata all'insolazione, cosparsa da numrose ed evidenti lenticelle.
Polpa bianco-giallastra, fondente, zuccherina, leggermente acidula.
Pero
Precoce
MARTIN ESTIVO
Martin sec estivo
Martin secco d'estate
Origine sconosciuta.
dalla prima decade di Albero di vigoria medio-alta, a portamento eretto, di produttività medio-scarsa.
L'epoca di fioritura è intermedia.
Vecchia varietà proveniente dal cuneese (Piemonte).
settembre
Molto somigliante al Martin sec invernale, a parte l'epoca di maturazione.
Appare nella collezione di copie di frutti in cera di Francesco Garnier-Valletti, che operò a cominciare
dagli anni '80 dell'800.
Frutto, piccolo, piriforme, con peduncolo medio, ricurvo, legnoso, e carnoso.
Buccia verde di fondo, interamente ricoperta di rugginoso-rosso-bronzea, punteggiata da lenticelle.
Polpa verdastra o giallastra, dolce, soda, croccante, granulosa, poco succosa, molto saporita e
aromatica.
Adatta sia al consumo fresco che alla cottura.
Pero
Precoce
MIRANDINO ROSSO
Bella di giugno
Precoce di Moglia
Cultivar di incerta origine.
da fine giugno
Coltivata ancor oggi in provincia di Modena e nella Maremma toscana e utilizzata, nel passato, anche
come portainnesto del pero.
Frutto molto bello. medio o medio-piccolo, calebassiforme, allungato.
Buccia liscia, di colore giallo paglierino, macchiata di rosso-vivo all'insolazione, con piccole lenticelle
poco evidenti.
Polpa bianca, consistente, succosa, dolce, gustosa, profumata, aromatica.
Buona resistenza all'ammezzimento
Pero
Precoce
Pero
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dalla fine di agosto
Albero di media vigoria e fertilità.
L'epoca di fioritura è mediamente tardiva.
Impollinatori: Abate Fetel, Bergamotta Espérèn, Butirra Durondeau, Butirra Clairgeau,
Butirra sopraffina, Conference, Contessa di Parigi, Decana del Comizio, Dr. J. Guyot,
Kaiser Alessandro, William.
Albero molto vigoroso e produttivo, di costante produttività.
Buona resistenza alla ticchiolatura.
Impollinatori: Coscia, Kaiser, Passa Crassana, William.
per consumo
fresco
per consumo
fresco
fino a
dicembre
per consumo
fresco
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FRUTTO
MATURAZI
ONE
VARIETA'
DESCRIZIONE
RACCOLTA
Copyright
CARATTERISTICHE
CONSERVAZIONE
Albero di media vigoria, molto fertile.
per consumo
L'epoca di fioritura è piuttosto precoce.
fresco
Impollinatori: Bergamotta Espérèn, Butirra Clairgeau, Butirra Hardy, Decana d'inverno, Dr. J.
Guyot, Passa Crassana, William.
Pero
Precoce
MONCHALLARD
Belle epine fondant
Epine d'étè de Bordeaux
Epine fondant
Origine Francia.
La pianta madre fu scoperta, nel 1818 dal Sig. Monchallard, in un bosco nei pressi di Valeuil,
Dordogna.
Frutto di media pezzatura, piriforme-ovale.
Buccia liscia, sottile, verde-giallastra, rossa all'insolazione, cosparsa di numerose e piccole lenticelle
verde-grigiastre.
Polpa bianco-giallastra, fine, fondente, molto dolce, succosa, gradevolmente acidula, aromatica.
Pero
Precoce
MOSCATELLA PICCOLA D'ESTATE
Grumetbirne
Kliene sommer Muskatellerbirne
Varietà originaria del Trentino.
da metà luglio
Fino alla fine dell'800 era coltivata esclusivamente nella valle dell'Adige; successivamente si è diffusa
anche nelle valli laterali e nell'Alto-Adige (Sud-Tirol).
La si può trovare descritta e raffigurata nel catalogo Frutta dell’Alto Adige , edito a Bolzano nel 1934.
Frutto piccolo, piriforme, allungato, appuntito all’attaccatura del picciolo.
Buccia liscia, sottile, prima verde, diventa giallo-dorata a maturazione, a volte rosso-vivo o rossobrunastro dal lato del sole, ricoperta di numerossissime fini punteggiature bruno-rossastre.
Polpa bianca, semiliquescente, fine, zuccherina, succosa, con marcato profumo di moscato.
Molto adatta anche per sciroppati, conserve e mostarde.
Albero vigoroso, a chioma piramidale-espansa, piuttosto rada.
Sensibile al fusicladium.
per consumo
fresco
Pero
Precoce
MOSCATELLA ROSSA
Vecchia varietà di origine non ancora ben accertata, proveniente dalla zona di Casteggio, Oltre Po
Pavese.
Frutto medio, appena piriforme, panciuto, a volte quasi tondo.
Buccia liscia, gialla, con guancia rossa dal lato del sole.
Polpa bianca, tenera, succosa, dolce con un po’ d'acidulo, con un gradevole aroma di moscato.
metà luglio
Albero di media vigoria resistente alla ticchioltura.
per consumo
fresco
Pero
Precoce
MOSCATELLINO
Setteinbocca
Antichissima varietà d'origine sconosciuta, probabilmente italiana.
Ne esistono
diverse varianti nella forma ma non nel sapore.
Frutto piccolo, tondo in genere, a volte leggermente piriforme, tendente a fruttificare a grappolo.
Buccia liscia, giallo -verdastra, coperta, all'insolazione di un bel rosso rosato.
Polpa bianca, croccante, fine, dolce, quasi priva di torsolo, con semi o mancanti o piccolissimi e
immaturi, che emana un aroma di moscato che si sente sia all'olfatto che al gusto.
dalla fine di giugno a
quasi tutto luglio
Albero molto vigoroso e scarsamente produttivo.
Resistente alla ticchiolatura.
per consumo
fresco
Pero
Precoce
MOSCATELLO DI VALGREGHENTINO
Vecchia varietà di origine sconosciuta, rinvenuta nel comune di Valgreghentino (Lecco).
La pianta madre ha circa 100 anni.
Di pezzatura medio-piccola, di forma non costante, a volte tondo, altre cilindrico, altre ancora ovale.
Buccia liscia, verde-giallastra di fondo, con guancia arrossata dal alto del sole, fittamente
punteggiata di numerose lenticelle.
Polpa bianca, dolce, succosa, con aroma e profumo di moscato (da cui il nome), gustosa.
metà luglio
Resistente alla ticchiolatura.
per consumo
fresco
Pero
Precoce
PER NESPOL
Vecchia varietà rinvenuta nella frazione Castelet, comune di Valgreghentino.
Molto probabilmente riportabile alla vecchia cultivar Brutta e Buona di Giaveno , descitta, e
rappresentata in una bella tavola (vedi sotto), da Giorgio Gallesio nella sua opera Pomona Italiana
(1837).
Piccola pera estiva che unisce in se due qualità: la bontà e la curiosità.
Frutto molto piccolo, tondo, tendende a fruttificare a grappolo..
Buccia ruvida, interamente ricoperta di un color rugginoso-marrone.
Polpa dolcissima, mediamente succosa, aromatica, gustosa.
dal 10 al 20 agosto
Albero di scarsa vigoria.
Resistente alla ticchiolatura.
per consumo
fresco
Pero
Precoce
PERA DEL SANGUE
Sanguignole
Sommerblutbirne
Burlit
nella prima metà di
agosto
Antica varietà d'origine sconosciuta proveniente dal Trentino.
luglio
Fin dal '600 si hanno notizie di varietà di pere con la curiosa caratteristica di avere la polpa di colore
rosso.
Le prime citazioni di varietà con questa caratteristica si hanno in Francia nel 1675 e successivamente
in Germania nel 1684.
Diffusa soprattutto nel Veneto e nel Trentino, mentre nel centro Italia esiste una varietà chiamata
Briaca o Cocomera che vi potrebbe corrispondere.
Frutto piccolo, tondo.
Buccia verdastra.
Polpa quasi interamente di colore rosso-sangue (da qui il nome).
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FRUTTO
MATURAZI
ONE
Pero
Precoce
Pero
Pero
VARIETA'
DESCRIZIONE
RACCOLTA
PRECOCE D'ALTEDO
Vecchia varietà di probabile origine Emiliana, forse identificabile con l'antica cultivar Precoce di
Romagna .
Fino al 1960 circa era diffusa in provincia di Ferrara e di Bologna.
Frutto medio, riunito a grappoli, ovoidale, con picciolo piuttosto lungo, ricurvo, rugginoso.
Buccia liscia, verde-giallastra, sfumata di rosso al sole.
Polpa biancastra, semifondente, poco succosa, mediamente zuccherina.
metà luglio
Precoce
SAN FERMO
Origine sconosciuta
Proveniente da Montevecchia (Lecco).
Frutto Medio-grosso, piriforme, abbastanza regolare.
Buccia giallo-verdastra.
Polpa biancastra, morbida, un po’ granulosa, dolce e succosa.
agosto
Precoce
SAN GIOVANNI
Amiré Johannet
Hativeau
Petit Johannet
Petit Saint Jean
Pero giugnengo di antichissima origine, probabilmente già conosciuto dai Romani.
da metà giugno ai
Frutto piccolo, piriforme, regolare.
primi di luglio
Buccia liscia, sottile, di color giallo-paglierino, a volte lievemente sfumata di rosso all'insolazione, con
numerose piccole lenticelle rugginose.
Polpa bianca, semifine, fondente, molto succosa, zuccherina, aromatica.
Da notare che esistono numerose varietà locali chiamate San Giovanni , che, in comune, hanno solo
il periodo di maturazione: intorno al 27 giugno, ricorrenza di San Giovanni.
Selvatico
Pirus communis
var. pyraster
Come il precedente è spontaneo in alcune zone della nostra penisola.
Albero molto rustico che, se lasciato crescere liberamente, assume un portamento piramidale e può
raggiungere i 15-20 m. di altezza.
Questa pianta, poco conosciuta, ha un alto valore ornamentale e, dopo una lussureggiante fioritura,
produce in autunno un infinità di piccole perine tonde molto appetite dagli animali selvatici.
Antica varietà di incerte e remote origini.
Il Casella l’ha individuata negli affrechi di Pompei; essa appare infatti nel festone del locale a destra
del tablino della Casa di Marte e Venere.
Le prime notizie scitte su questa varietà si possono trovare negli scritti di Pier Antonio Micheli (16791737), ove si illustrano i frutti che si servivano alla tavola del Granduca di Toscana Cosimo III°
de’Medici.
Frutto di media pezzatura, piriforme, oblungo, ovale alla corona.
Buccia liscia, generalmente verde-chiaro-giallastra, a volte lievemente rosea dal lato del sole.
Polpa bianca, semi-fine, liquescente, succosa, zuccherina, leggermente acidula, gustosa.
Pero
CARATTERISTICHE
Albero abbastanza vigoroso e produttivo.
Fruttifica a grappoli che rivestono spesso quasi completamente le branche.
CONSERVAZIONE
per consumo
fresco
per consumo
fresco
Albero di media vigoria, molto fertile e di buona produttività.
Adatto alle zone collinari.
L'epoca di fioritura è piuttosto precoce.
per consumo
fresco
dall'ultima decade di
agosto
Albero di media vigoria, fertile e molto produttivo.
Richiedono un clima temperato.
Mediamente sensibile alla ticchiolatura.
L'epoca di fioritura è precoce.
per consumo
fresco
fine agosto
Albero vigoroso e produttivo.
per consumo
fresco
Pero
Precoce
SPADONA ESTIVA
Spadone d'Italie
Espadomie
Pero
Precoce
TRUVELA
Butirra Ladè
Antica varietà originaria del Bolognese.
Letteralmente Trivella, dalla sua forma allungata e caratteristica
Un tempo veniva usata prevalentemente come portainnesto.
Frutto mediamente piriforme, variabile.
Buccia giallo-oro, sfumata di rosso dal lato del sole, con fondo punteggiato di ruggine.
Polpa bianco-giallastra, fine, zuccherina, un pò granulosa, aromatica.
Pesco
CUSTU'
Costone
Vecchia varietà locale rinvenuta nel comune di Scanzo (BG).
dalla prima decade di Albero di buona vigoria.
Girolamo Molon, nella sua opera Pomologia, edita a Milano nel 1901, la cita col nome di Costone e agosto
nelle poche righe lasciate scrive:.......Varietà posta in commercio dalla casa Burdin-Maggiore di
Milano nel 1875. E' una pesca vellutata, spiccagnola, ben colorita, che matura in agosto, e che è
molto probabilmente nata nell'Alta Brianza, dove ancor oggi è comunissima.
Frutto di pezzatura media-grossa, con caratteristica prominenza lungo tutto il taglio di sutura (da qui il
nome).
Buccia verde chiaro sfumata di rosso, fine, che si stacca facilmente.
Polpa biancastra, dolce-acidula, succosa, gustosa.
Ottima anche da sciroppare.
Pesco
LORENZINO
Vecchia varietà (1899) di origine sconosciuta.
Frutto di pezzatura media, tondeggiante, leggermente allungato, regolare.
Buccia color verde-chiaro, in buona parte ricoperta di rosso.
Polpa biancastra, dolce, succosa e saporita, semi-spicca.
metà agosto
Pesco
RUBIRA
Pesco a foglie rosse
Vecchia varietà (seconda metà dell'800) di pesco a foglie rosse originaria della California.
Fu introdotto nel nostro paese all'inizio degli anni "80 come portainnesto del pesco, ma è anche
dotato di pregevoli caratteristiche sia come pianta da frutto, che come pianta ornamentale; in
primavera infatti si copre di foglie di un bellissimo color rosso molto scuro.
Frutto di piccola pezzatura, tondeggiante, un pò allungato.
Buccia di colore verde chiaro, con sovracolore rosso-vinoso leggermente striato.
Polpa bianco verdastra, tenera, dolce, burrosa, profumata, aromatica, con un leggero retrogusto
amarognolo spicca.
inizio di settembre
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Copyright
Albero abbastanza rustico, poco vigoroso, produttivo.
E' resistente al gelo e
alle brinate tardive, ma teme la siccità.
Può essere coltivato, nel nord Italia, fino a quasi 1000 metri di altitudine con esposizione
riparata orientata sud o sud-ovest.
CATALOGO "FRUTTA ANTICA" - OASI GALBUSERA BIANCA www.galbuserabianca.it
FRUTTO
MATURAZI
ONE
VARIETA'
DESCRIZIONE
RACCOLTA
Copyright
CARATTERISTICHE
SAN LORENZO ROSSO
Sconosciuta, ma sicuramente antica.
fine agosto
Varietà locale di pesca sanguigna rinvenuta nella frazione Foppa Luera, comune di Brivio, Lecco.
Già nel ‘500 si hanno notizie di pesche sanguigne, sia in Italia, che in Francia.
Giorgio Gallesio, nel II° volume della sua opera Pomona Italiana (1839), riporta una Pesca-carota
molto simile alla varietà in questione.
Girolamo Molon. nella sua opera Pomologia (1901), cita cinque tipi di pesche sanguigne: Ammirabile
sanguigna, Cardinale, Sanguigna diJouy, Sanguigna di Monosque, Sanguignola.
Frutto di pezzatura media o medio grossa, tondeggiante, leggermente allungato.
Buccia vellutata da una peluria fitta e biancastra che attenua il rosso sanguigno che le da la polpa
sotto e che la rende grigiastra.
Polpa quasi interamente color rosso-vino, talvolta con lievi sfumature rosa, dolce, piacevolmente
acidula, molto succosa, gustosa, spicca.
Albero rustico, mediamente vigoroso.
Pesco
SAN ZENEL
Albero rustico.
Pesco
SANGUIGNA
DELL'OLTRE PO'
Varietà locale proveniente dall'omonima località nella zona di Riva del Garda (Trento).
Frutto medio-grosso, tondeggiante.
Varità di pesca sanguigna d'origine sconosciuta, proveniente dall'Oltre Po Pavese.
Frutto piccolo, tondeggiante.
Buccia color rosso-grigio-scuro, un pò pelosa.
Polpa quasi interamente rossa, abbastanza consistente, dolce, lievemente acidula.
Pesco
SETTEMBRINO
DI SANTA MARIA
Pesco
Pesco
settembre
Albero di media vigoria.
Varietà locale proveniente dal comune di S. Maria (La Spezia), paesino sito a 600 m. d'altitudine,
sulconfine tra laprovincia diLa Spezia e la Lunigiana..
Frutto molto bello, da medio a medio-piccolo.
Buccia giallo-verdastra, sfumara di rosso-rosa a maturità.
Polpa bianca, mediamente succosa e dolce, molto profumata, spicca.
settembre
Albero vigoroso, rustico e fertile.
Necessita di un buon diradamento.
VIGNE VALSESIA
Varietà locale, proveniente dalla bassa Valsesia.
Frutto medio piccolo, tondeggiante, a volte leggermente allungato, regolare.
Buccia pubescente, color giallino pallido, per metà ricoperta di un bel rosso-carmino.
Polpa biancastra, con zone rosso-scuro, soprattutto intorno al nocciolo, molto dolce, lievemente
acidula, gustosa, spicca.
inizio settembre
Albero vigoroso e rustico.
Necessita di un buon diradamento.
Pruno
ASINARA
San Giovanni rossa
Varietà diffusa in Liguria, Toscana e Lazio, ove, talvolta la si può trovare nei mercati locali.
Frutto piccolo, ovale-allungato
Buccia verde-rossastra, pruinosa.
Polpa gialla, mediamente consistente, non molto succosa, spicca.
Di buona conservabilità.
da fine luglio
Pruno
BIANCA DI MILANO
Regina Claudia d'Oullins
Regina Claudia grossa
Regina Claudia mostruosa
Origine Francia.
Individuata a Coligny da un probabilie semenzale di Regina Claudia verde
Fu introdotto ad Oullins dal vivaista Massot intorno al 1860.
Frutto medio-grosso, tondeggiante.
Buccia giallo-verdastro-chiara, poco pruinosa.
Polpa giallo-verdastra, non molto soda, assai zuccherina, buona, spicca a piena maturazione.
fine luglio - inizio
agosto
Albero vigoroso, a portamento tendenzialmente assurgente, di buona produttività, di lenta
messa a frutto, autocompatibile.
L'epoca di fioritura è intermedia.
Pruno
BRUGNON DEL BURCINA
Varietà-popolazione semi-spontanea proveniente dalla zona del Parco del Burcina, sopra Biella
(Piemonte), ove cresce spontanea e quasi infestante, ai margini del bosco.
Frutto medio-piccolo da tondo a ovale.
Buccia viola.
Polpa giallastra, dolcissima, sugosa.
luglio
Susino damaschino.
Albero rustico, poco vigoroso tendente a cespitare.
Adatta a piccoli giardini e frutteti familiari.
Pruno
CERESA DI SPAGNA
Origine sconosciuta, forse spagnola visto il nome.
luglio
Antico ibrido (prima menzione 1839) tra susina e ciliegia un tempo diffuso nel Piacentino, nell'Oltre Po
Pavese e nel Biellese.
Frutto medio-piccolo, tondeggiante, spesso cuoriforme, poco dissimile da una prugna, con picciolo
lungo 2 cm. circa, simile a quello delle ciliegie
Buccia color viola-rosso-scuro, quasi nera a maturazione.
Polpa, di color rosso-scuro (come nelle ciliegie), quasi nero a maturazione, dolce, delicata,
totalmente priva dell'acido sotto la buccia di molte susine, succosa e aromatica, che richiama
entrambe le specie da cui proviene.
Albero rustico, di media vigoria, produttivo.
Pruno
COSCIA DI MONACA
Scosciamonaca
Antica varietà di origine sconosciuta.
Un tempo diffusa soprattutto in alcune zone della Toscana e della Lombardia.
Frutto allungato.
Buccia giallo-dorata, con piccole macchie rossastre.
Polpa soda, mediamente succosa, saporita, di gusto particolare.
Albero rustico.
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fine agosto
CONSERVAZIONE
CATALOGO "FRUTTA ANTICA" - OASI GALBUSERA BIANCA www.galbuserabianca.it
FRUTTO
MATURAZI
ONE
VARIETA'
DESCRIZIONE
RACCOLTA
Copyright
CARATTERISTICHE
FIOCCO DEL CARDINALE
Vecchia varietà originaria della California (Stati Uniti).
Frutto grosso, oblungo.
Buccia di medio spessore, rosso-violacea, mediamente pruinosa.
Polpa giallo-ambrata, soda, poco acidula, di sapore medio.
fine luglio
Albero vigoroso, a portamento assurgente.
Pruno
MARASCHINA
Varietà di susino siriaco proveniente dalla zona di La Spezia.
Frutto, di primo merito, da piccolo a medio-piccolo, ovale.
Buccia gialla.
Polpa, dello stesso colore della buccia, carnosa, mediamente sugosa, dolce, dal sapore particolare.
luglio
Susino damaschino.
Pruno
MIRABELLE DE NANCY
Doppelte Mirabelle
Drap d'or
Gloth of gold
Grosse Mirabelle
Mirabelle grande di Nancy
Mirabelle von Nancy
Origine Francia.
Varietà molto antica (1420), originaria della zona tra Nancy e Metz.
Frutto piccolo, di forma generalmente tondeggiante-ovale, appiattito sopra, con picciolo lungo.
Buccia giallo-chiaro con sfumature bianche, punteggiata di rosso soprattutto vicino al peduncolo.
Polpa giallo-chiaro, consistente, succosa, dolce, leggermente acidula, di sapore eccellente e
finissimo, spicca.
Adatta anche per conserve e marmellate.
dalla seconda metà di Susino damaschino.
Albero di vigoria media, molto fertile, resistente ai freddi.
agosto
Pruno
MOSCATELLO
Vecchia varietà di susino proveniente della zona di Langhirano (Parma), ove pare fosse abbastanza
pregiata.
Diffusa, un tempo, in tutto l'Appennino tosco-emilano e, probabilmente anche nella Liguria orientale.
Frutto medio, ovale-allungato.
Buccia pruinosa, di colore rosso-porpora-violaceo.
Polpa verde-giallastra, mediamente consistente, dolce, abbastanza succosa, spicca, gustosa, con
aroma di moscato, da cui il nome.
da fine luglio
Pruno
NERETTA
Vecchia varietà originaria della zona di La Spezia.
Frutto piccolo, tondeggiante, se la si guarda dal lato dell'incavo di sutura le due metà sembrano due
semisfere abbastanza simmetriche attaccate fra loro.
Buccia verde tendente al violaceo verso la maturazione.
Polpa dello stesso colore della buccia, succosa, aromatica, eccellente.
Pruno
PRUGNINO BIANCO DI LANGHIRANO
Varietà-popolazione rinvenuta nel comune di Langhirano (Parma),
dove cresce spontanea sulle ripe del fiume Parma.
Frutto piccolo, ovale.
Buccia di color giallo-chiaro.
Polpa gialla, di media consistenza, molto dolce.
Pruno
PRUGNINO GIALLO DELLA BRIANZA
Vecchia varietà un tempo abbastanza comune nella Brianza Lecchese. Appartiene, probabilmente al metà luglio
gruppo delle Damaschine, poichè la si trova quaisi esclusivamente riprodotta da ricaccio e non da
innesto.
Frutto piccolo, ovale, un pò più grosso di un oliva.
Buccia di un bellissimo giallo oro ricoperto da una pruina biancastra.
Polpa gialla, carnosa, dolce, di sapore particolare, molto gustosa, spicca.
Se lasciata appassire sulla pianta, acquisisce un gradevolissimo sapore di "passito".
Adatta anche per marmellate e soprattutto per sciroppati.
Susino damaschino, di media vigoria, a portamento espanso.
Adatta ai piccoli giardini e frutteti.
Pruno
QUETSCH DI MONTEVECCHIA
Antica varietà (1800 ca.) appartenente, insieme alla Quetsch di Germania, Quetsch bianca e Prugna
d'Agen, alla famiglia omonima.
Frutto grosso (il più grosso tra le Quetsch ), ovoidale-allungato.
Buccia spessa, di un violetto intenso soprattutto dal alto del sole, ricoperta di una priuna bluastra.
Polpa gialla, fondente, zuccherina, succulenta, profumata.
settembre
Albero di media vigoria, molto fertile, produttivo.
Pruno
RAMASIN AUTUNNALE
Ramasin tardivo
Vecchia varietà piemontese appartenente, come la precedente, al gruppo dei Ramasin.
Frutto Piccolo, tondeggiante, leggermente ovale..
Buccia bluastra, pruinosa.
Polpa verde-giallastra, mediamente soda e succosa, dolce, gustosa, non semi-spicca.
metà settembre
Susino damaschino.
Pruno
Pruno
RAMASIN DI SALUZZO
RAMASIN
Garmasin
Masin
Come le precedenti, appartenente, come la precedente, al gruppo dei Ramasin.
Antica varietà-popolazione tradizionalmente coltivata in Piemonte.
dalla terza decade di
Nei luoghi ove è ancora coltivata, è considerata una delle migliori varietà locali.
luglio
Ne esistono diverse varianti: Precoce, Del Roero, Di Saluzzo, Ramasin autunnale, Nebbia , ma la più
apprezzata è quella in questione.
Frutto piccolo, ovale.
Buccia blu, pruinosa.
Polpa giallastra, mediamente consistente e succosa, dolce, gustosa, spicca.
Susino damaschino.
Susino damaschino. Albero rustico e molto produttivo.
Pruno
REGINA CLAUDIA TRASPARENTE
Mollona
Frutto grosso.
Buccia verde-giallastra, abbondantemente pruinosa.
Polpa giallo-verdastra, aromatica, gradevole, spicca.
Albero di media vigoria, a portamento assurgente, produttivo.
Autocompatibile.
Pruno
Susino damaschino.
metà luglio
fine luglio inizio
agosto
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Susino damaschino, di media vigoria, a portamento espanso.
Adatto ai piccoli giardini e frutteti.
Come quasi tutte le varietà spontanee cespitare, ed è probabilmente molto rustica.
Adatta ai piccoli giardini e frutteti.
CONSERVAZIONE
CATALOGO "FRUTTA ANTICA" - OASI GALBUSERA BIANCA www.galbuserabianca.it
FRUTTO
MATURAZI
ONE
VARIETA'
DESCRIZIONE
RACCOLTA
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CARATTERISTICHE
REGINA CLAUDIA
Reine Claude
Antichissima ed, ancora oggi, eccellente varietà d'origine incerta, forse già conosciuta dai latini.
Per alcuni pomologi del passato sarebbe di origine francese per altri italiana.
Frutto tondo, di piccola pezzatura.
Buccia di colore verde-chiaro.
Polpa verde dolce saporita, spicca.
Nei secoli ha dato origine ad innumerevoli varietà.
agosto
Susino europeo di vigoria medio-elevata, molto produttivo.
E' autosterile, per cui necessita di impollinatori.
L'epoca di fioritura è intermedia.
Pruno
SAN GIOVANNI
Vecchia varietà di Damaschina originaria della zona d Pontremoli in Lunigiana.
Giorgio Gallesio, che fu prefetto di Pontremoli tra il 1813 e il 1814, la descrisse come una delle
migliori della zona.
Il nome deriva dal suo periodo di maturazione, che corrisponde all'incirca alla ricorrenza di San
Giovanni (27 giugno).
Frutto piccolo, di forma ovale.
Buccia verde-gialla prima, diventa poi giallo-dorata a maturazione.
Polpa gialla, asciutta, ma non senza sugo, poco consistente, semi-spicca, molto gustosa.
fine giugno
inizio luglio
Susino damaschino.
Albero rustico, negli anni di carica necessita di sfoltimento.
Pruno
SAN PIETRO
Di probabile origine toscana.
Deve il nome periodo di maturazione, intorno al 29 giugno, festa di S. Pietro e Paolo.
Frutto di pezzatura media, di forma ellissoidale, allungato, con apice arrotondato.
Buccia molto pruinosa, viola-scuro con riflessi rossastri.
Polpa gialla, soda, molto dolce, aromatica, spicca, di buon sapore.
I frutti hanno una buona resistenza alle manipolazioni.
luglio
Albero molto vigoroso, di produttività medio-elevata, a portamento assurgente.
E' autocompatibile in grado elevato..
L'epoca di fioritura è intermedia.
Pruno
SANACORE
Sanacuore
Eccellente varietà originaria della Sicilia.
Frutto medio, di forma ovale.
Buccia gialla.
Polpa gialla, di media consistenza, semi-spicca, di ottimo sapore.
luglio
Molto vigoroso, di media produttività.
L'epoca di fioritura è intermedia.
Pruno
SCANARDA
Antica varietà diffusa un tempo nella fascia appenninica che va dal piacentino attraverso l'Oltre Po
pavese, l'alessandrino, fino al biellese e al Monferrato.
Nel 1824 il conte Giorgio Gallesio, in un suo viaggio a Milano, annota su i suoi I giornali dei
viaggi..........oggi ho trovato sul mercato una susina che pare la nostra Damaschina estiva: ha la
medesima forma e colore ed è conosciuta qui sotto il nome di Cervellato picciola e credo
corrisponda alla Scanarda picciola di cui mi hanno parlato a Pavia come di una buona susina.
Il nome Scanarda o Scagnarda deriva da una vecchia espressione dialettale di quella zona
compresa tra l'Oltre Po pavese e il piacentino, il cui significato è "da sgagnare" (da morsicare).
Frutto medio, ovale, piuttosto allungato.
Buccia di un bel color giallo-dorato.
Polpa anch'essa gialla, carnosa, mediamente succosa, abbastanza dolce, di buon sapore, spicca.
fine luglio
Susino damaschino.
Albero di media vigoria, a portamento espanso.
Pruno
SCHIAPPOLINA
Varietà-popolazione semi-spontanea rinvenuta in Lunigiana.
Frutto allungato, piuttosto sottile.
Buccia verde intenso.
Polpa soda, consistente, dolce, già buona prima di maturare, spicca.
terza decade di luglio Susino damaschino.
Sorbo
SORBO da frutto
Sorbus domestica
Pianta originaria dell'Europa meridionale e spontanea in Italia.
settembre
Il frutto è un pomo piriforme o tondeggiante, di colore rosso bruno a maturazione.
Può essere consumato solo dopo aver subito, per un certo tempo, un processo di ammezzimento che
rende la polpa color marrone scuro.
Pruno
Scagnarda
Albero molto robusto e longevo, può vivere anche per 300.400 anni.
Adatto alle zone montane, sopporta molto bene le basse temperature.
LISTINO PREZZI
DESCRIZIONE
Tutte le piante a radice nuda
CONSEGNA
Consegna gennaio-marzo
Tutte le piante in vaso
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TIPOLOGIA
Astoni 1 anno
Piante 2 anni
Piante 3 anni
EURO CAD.
10
15
20
Piante 2 anni
Piante 3 anni
22
30
CONSERVAZIONE
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FRUTTO
MATURAZI
ONE
VARIETA'
DESCRIZIONE
RACCOLTA
PORTAINNESTI
FRUTTO
ALBICOCCO
CILIEGIO
MELO
PERO
PESCO
PRUNO
DESCRIZIONE
Mirabolano
Colt-S. Lucia/Mahaleb
M106 -M25-M111- M11
Franco - Fahrold - Fox
Cotogno BA29 - Cotogno MA
Franco
Mirabolano
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Copyright
CARATTERISTICHE
CONSERVAZIONE
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