XIII
III
Novembre '10
ABOLIZIONE DELLA PENA DI MORTE
30 NOVEMBRE FESTA DELLA TOSCANA
Fino dal Nostro avvenimento al Trono di Toscana riguardammo come uno dei Nostri principali doveri l’esame, e riforma della
Legislazione Criminale, ed avendola ben presto riconosciuta troppo severa, e derivata da massime stabilite nei tempi meno felici
dell’Impero Romano, o nelle turbolenze dell’Anarchia dei bassi tempi, e specialmente non adattata al dolce, e mansueto carattere
della Nazione, procurammo provvisionalmente temperarne il rigore con Istruzioni, ed Ordini ai Nostri Tribunali, e con particolari
Editti, con i quali vennero abolite le pene di Morte, la Tortura, e le pene immoderate, e non proporzionate alle trasgressioni, ed alle
contravvenzioni alle Leggi Fiscali, finché non ci fossimo posti in grado mediante un serio, e maturo esame, e col soccorso
dell’esperimento di tali nuove disposizioni di riformare intieramente la detta Legislazione.
Con la più grande soddisfazione del Nostro paterno cuore Abbiamo finalmente riconosciuto che la mitigazione delle pene congiunta
con la più esatta vigilanza per prevenire le reazioni, e mediante la celere spedizione dei Processi, e la prontezza, e sicurezza della
pena dei veri Delinquenti, invece di accrescere il numero dei Delitti ha considerabilmente diminuiti i più comuni, e resi quasi
inauditi gli atroci, e quindi Siamo venuti nella determinazione di non più lungamente differire la riforma della Legislazione
Criminale, con la quale abolita per massima costante la pena di Morte, come non necessaria per il fine propostosi dalla Società
nella punizione dei Rei, eliminato affatto l’uso della Tortura, la Confiscazione dei beni dei Delinquenti, come tendente per la
massima parte al danno delle loro innocenti famiglie che non hanno complicità nel delitto, e sbandita dalla Legislazione la
moltiplicazione dei delitti impropriamente detti di Lesa Maestà con raffinamento di crudeltà inventati in tempi perversi, e fissando le
pene proporzionate ai Delitti, ma inevitabili nei respettivi casi, ci Siamo determinati a ordinare con la pienezza della Nostra
Suprema Autorità quanto appresso. (…omissis…)
LI. Abbiamo veduto con orrore con quanta facilità nella passata Legislazione era decretata la pena di Morte per Delitti anco non
gravi, ed avendo considerato che l’oggetto della Pena deve essere la soddisfazione al privato, ed al pubblico danno, la correzione
del Reo figlio anche esso della Società e dello Stato, della di cui emenda non può mai disperarsi, la sicurezza nei Rei dei più gravi ed
atroci Delitti che non restino in libertà di commetterne altri, e finalmente il Pubblico esempio, che il Governo nella punizione dei
Delitti, e nel servire agli oggetti, ai quali questa unicamente è diretta, è tenuto sempre a valersi dei mezzi più efficaci col minor male
possibile al Reo; che tale efficacia, e moderazione insieme si ottiene più che con la Pena di Morte, con la Pena dei Lavori Pubblici, i
quali servono di un esempio continuato, e non di un momentaneo terrore, che spesso degenera in compassione, e tolgono la
possibilità di commettere nuovi Delitti, e non la possibile speranza di veder tornare alla Società un Cittadino utile, e corretto;
avendo altresì considerato, che una ben diversa Legislazione potesse più convenire alla maggior dolcezza, e docilità di costumi del
presente secolo, e specialmente nel popolo Toscano, Siamo venuti nella determinazione di abolire come Abbiamo abolito con la
presente Legge per sempre la Pena di Morte contro qualunque Reo, sia presente, sia contumace, ed ancorché confesso, e convinto di
qualsivoglia Delitto dichiarato Capitale dalle Leggi fin qui promulgate, le quali tutte Vogliamo in questa parte cessate, ed abolite.
(…omissis…)
Tale è la Nostra volontà, alla quale Comandiamo che sia data piena Esecuzione in tutto il nostro Gran-Ducato, non ostante
qualunque Legge, Statuto, Ordine, o Consuetudine in contrario
Dato in Pisa li 30. Novembre 1786.
PIETRO LEOPOLDO
V ALBERTI
CARLO BONSI
In Firenze l’Anno 1786. Per Gaetano Cambiagi Stampator Granducale
Trascrizione del Poemio e dell'art. 51
- - - Il Careggiaparole – Anno III – Numero XIII – Novembre 2010- - -
Nòve da lo Scoglio
Sabato 16 ottobre si sono svolte le elezioni del Consiglio Direttivo del Rione
Fortezza. I voti sono andati all'unica lista candidata e le cariche sono state così
spartite: Capitano Angelo Fanciulli, Presidente Mamiliano Fanciulli, Segretario Paolo
Baffigi,
Vice-Capitano
Marco
Scotto,
Vice-Presidente
Stefano
Fanciulli,
Addetto
all'equipaggio Gabriele Coli, Direttore Tecnico Fiorenzo Visconti, Addetto alla sede
Mamiliano Fanciulli, Delegato Commissione Tecnica Ente Palio Mirko Alocci e Renzo
Fanciulli, Delegato Commissione Folklore Ente Palio Duccio Alocci, Consiglieri
Alessandro Busonero, Francesco Capitani, Francesco Coccoluto, Libero Fanciulli, Daniele La Mantia,
Alessandro Roncolini, Lorenzo Rossi, Giorgio Schiano. Auguri al nuovo Consiglio Direttivo da parte
de “Il Careggiaparole”.
Il 30 Novembre si celebra la Festa della Toscana per ricordare il primo Stato al mondo che ha
abolito la pena di morte. L'allora Granducato di Toscana, fu il
più innovativo e moderno Stato dal punto di vista della
salvaguardia dei diritti umani. È in libreria e in edicola il libro
“L’ultima ghigliottina in Toscana” di Gualtiero Della Monaca e
Alessandro Ferrini, pubblicato con il patrocinio del Comune di
Monte Argentario. Si tratta di una particolareggiata ricerca
storica riguardante un efferato fatto di sangue accaduto a Porto
Ercole nella prima metà dell’Ottocento, che costò la vita a
quattro persone e portò il famigerato autore del misfatto, un
capraio
portercolese
santostefanese
e
condannato
morte
a
di
padre
nome
Vincenzo
orbetellano,
tramite
Rosi
ad
ghigliottina
di
essere
nella
storia
madre
l’ultimo
della
Toscana. Il volume, dopo aver toccato il tema della pena di
morte in Toscana, si propone di seguire la drammatica vicenda,
attraverso l’analisi dei verbali stilati durante le indagini e gli atti
processuali. Inoltre viene ricostruito il tenore di vita che si teneva in tutto il Circondario
Orbetellano in quegli anni, mettendo a fuoco gli aspetti sociali, economici e religiosi. Il testo,
ricco
di
notizie
e
considerazioni
di
carattere storico, è ampiamente illustrato
con numerose immagini di carte, mappe,
disegni, foto e documenti d’archivio che
accompagnano tutte le vicende narrate.
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Tel/Fax 0564/815897
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- - - Il Careggiaparole – Anno III – Numero XIII – Novembre 2010 - - -
Che mettemo ar fòco?
Questo mese vi offriamo una ricetta provata personalmente qualche giorno fa e che
ci ha lasciato un bel ricordo al palato!
Pasta, salmone e zucchine.
Ingredienti:
6 zucchine, 200gr di salmone, 1 spicchio d'aglio, 4 cucchiai di formaggio grana,
pinoli, olio e sale fino.
Procedimento:
Prima di tutto preparare il pesto sbollentando le zucchine tagliate a dadini.
Frullare le zucchine con il formaggio grana, una manciata di pinoli, olio
abbondante e sale fino quanto basta; otterrete una crema tipo il pesto di basilico.
Mettere in una padella il salmone con uno spicchio d'aglio e olio e fare appassire.
Cuocere la pasta, meglio se fusilli o penne, abbastanza al dente e saltarla in
padella con il salmone e il pesto, guarnire con basilico a crudo e servire.
Delikatessen
Massimo del Panino
V ia Garibaldi, 4
58019 Porto S. Stefano (Gr)
Tel 0564/ 812950
Ristorante
Arena del Turchese
Via del Molo 25, 26, 27
58019 Porto S. Stefano
Tel 0564 81 35 11
- - - Il Careggiaparole – Anno III – Numero XIII - Novembre 2010 - - -
Almanacco del mese
= Novembre 2010 =
1L
2M
3 Me
4G
5V
6S
7D
8L
9M
10 Me
11 G
12V
13 S
14 D
15L
16 M
17Me
18 G
19 V
20 S
21 D
22L
23 M
24 Me
25 G
26 V
27S
28 D
29 L
30 M
Il 1° sorge alle 06.47
L'15 sorge alle 07.04
Il 30 sorge alle 07.22
Tramonta alle 17.10
Tramonta alle 16.55
Tramonta alle 16.45
Dal 1° al 30 si perde 1 ora di luce
Il 1° Sorge alle 00.58
Il 15 sorge alle 13.36
il 30 sorge alle 01.14
Tramonta alle 14.14
Tramonta alle 00.48
tramonta alle 13.12
Perigeo il 3 e il 30, Apogeo il 15
N.B.: i dati astrali sono riferiti al Monte Argentario.
Ricorrenze del mese: Lunedì 1 I Santi, Martedì 2 Commemorazione dei defunti, Giovedì 4 Festa delle Forze Armate, Lunedì
29 186° anniversario della morte della Beata Madre Maria Maddalena dell'Incarnazione (Caterina Sordini).
Il Santostefanese
–
Zio, nonna e nipote tra i più giovani d'Italia. Simona Pellegrino, 34 anni, ventidue mesi fa è diventata mamma di
Joele e adesso è anche nonna grazie alla sua primogenita Vanessa Sclano che a 18 anni ha dato alla luce
Lukas. Simona e suo marito Fabio Sclano erano diventati genitori di Vanessa quando Simona era sedicenne e
di nuovo nel 2008, ora che sua figlia diciottenne ha partorito potranno crescere i due bambini, zio e nipote,
insieme vivendo entrambe le stesse emozioni e facendo tesoro della maggiore esperienza di Simona. Il
Careggiaparole fa i suoi più calorosi auguri ai trisavoli (schicchirinnonni) Quinto Marcelli, Assunta Santini, ai
bisnonni (sbinnonni) Franco Sclanoe Luciana Ballerano, ai nonni Fabio Sclano e Simona Pellegrino, ai genitori
Simone Ballini e Vanessa Sclano e naturalmente a Lukas. (notizia riferita all'articolo de La Nazione del 15.10.2010)
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Idea, disegni, grafica e impaginazione a cura di Marco Scotto - Per info: tel/fax 0564/815897 - [email protected]– Periodico apolitico a diffusione gratuita
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abolizione della pena di morte 30 novembre