ANNO ROTARIANO 2014 – 2015
GOVERNATORE: ILARIO VIANO
www.rotary2031.it
–
PRESIDENTE: EMILIO SIRONI
www.pallanzastresa.rotary2031.it
BOLLETTINO N. 14
Martedì 26 maggio 2015: Conviviale Interclub con i RRCC Orta San
Giulio, Borgomanero Arona, Valsesia e Novara San Gaudenzio: “Rolex
e la sua Storia tra Mito e Realtà”.
Sede: Ristorante Pinocchio a Borgomanero.
Presiede: Ignazio Pagani
Assiduità = 25%
i
X
X
X
X
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
ALESSI ANGHINi Michele PHF
ARIOLI Paolo
BARANTANI Eros PHF
BIANCHI Maurizio PHF
BRAGGIO Paolo PHF
BRUNO Cinzia
CALDERONI Giuseppe
CARBONI Nicoletta PHF
CASSANI Piero PHF
CATTANEO Valerio
CATTRINI Corrado PHF
CROTTI Alberto PHF
DE PAOLI Maurizio
EMER Roberto PHF
ESPOSITO Giuseppe
GAMBA Silvia PHF
IRAGHI Gabriele PHF
JULITA Patrizia
LANI Giorgio PHF
LANTERI Maurizio PHF
LEREDE Fabio PHF
LEREDE Paolo
LUCCHINI Andrea PHF
X
X
X
X
X
X
X
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
40
MAFFIOLI Titti (Lucia)
MORETTI Franco
MORO Mariateresa
MORONI Vitaliano PHF
PALMIERI Ugo PHF
PERNA LA TORRE Claudia
PHF Francesco PHF
PESCE
PESSANO Mauro
PORETTI Gian Paolo PHF
RICCARDI Nicoletta PHF
RIGGIO Giuseppe
RONCO Marco
RUFFONI Angelo
RUGA Eros PHF
SACCHI Anna Maria PHF
SCACIGA Carlo Maria
SETARO Michele
SIRONI Emilio PHF
TERZOLI Emanuele
UGLIETTI Giuseppe PHF
ZACCHERA Marco PHF
ZERBINATI Annalisa PHF
Consorti: Braggio.
Ospiti: Francesco Maria e Isabella Ferrari (di Sacchi), Giorgio Brizio e Vincenzo Lattari (di Ruga).
PROSSIM I
I N C O N T R I.
Lunedì 22 giugno 2015: Caminetto – apericena: riunione congiunta dei due Consigli Direttivi del Club
(Presidenti Sironi e Ronco).
Sede: Hotel La Palma a Stresa.
Lunedì 29 giugno 2015: Conviviale cC: passaggio delle consegne tra Sironi e Ronco.
Sede: Hotel La Palma a Stresa.
Lunedì 6 luglio 2015: Conviviale cC: Visita del Governatore Massimo Tosetti.
Sede: Hotel La Palma a Stresa.
1
nostro Paese
Locatelli.
e
affida
l’incarico
a
Franco
Come responsabile commerciale Locatelli quindici
anni piú tardi dà vita, insieme a Ronchi, primo
concessionario di Milano, e Renato Marini,
commercialista coinvolto come amministratore, alla
Societá Romalo, acronimo dei tre cognomi.
Con il passare del tempo, come evoluzione
Il ristorante Pinocchio di Borgomanero
è stata la cornice di prestigio per una serata
conviviale interclub con i RRCC Orta San Giulio,
Borgomanero Arona, Valsesia e Novara San
Gaudenzio dedicata a quello che è diventato uno
status simbol dei nostri tempi: l’orologio Rolex.
Oratori d’eccezione sono stati proprio il dr.
Giampaolo Marini, amministratore delegato e il
dr. Alessandro Cardinali,direttore commerciale di
Rolex,
naturale, il figlio di Renato, Gian Riccardo Marini,
entra per affiancare Locatelli e per diventare
successivamente Direttore Commerciale.
La Romalo negli anni Ottanta sceglie Milano dove
organizzare un proprio centro di assistenza, che
diventa un punto di supporto e riferimento per i
concessionari e di formazione tecnica per i loro
orologiai.
Dopo l’ottima cena e i discorsi di
introduzione della serata è stato il Dottor Marini
che ha raccontato come il mondo di Rolex
rappresenti un modo di fare le cose diverso dagli
altri: “il modo in cui creiamo i nostri orologi, la sola
cosa che continueremo a fare”.
"Precisione" non rende giustizia alla nostra
attenzione per il dettaglio. "Tradizione" è troppo
convenzionale,
vista
la
nostra
costante
innovazione. Sappiamo scolpire, dipingere,
esplorare, ma non siamo scultori, pittori o
esploratori. Nessuna parola può catturare
l'essenza del nostro stile. Uno stile intrinseco ad
ogni nostro orologio. Lo stile Rolex.
Cenni storici
Per capire quando e come ha avuto inizio
l’avventura di Rolex in Italia bisogna tornare al
1932, quando il creatore del marchio Hans
Wilsdorf decide di iniziare la distribuzione nel
È nel 1993 che viene ufficialmente fondata la
Rolex Italia SpA che oltre al nome cambia anche
la sede spostandosi da Piazza Diaz a viale
Manzoni, sempre a Milano, e diventa ciò che è
oggi dopo aver siglato in quell’anno il contratto
ufficiale di distribuzione selettiva con tutti i
concessionari dei marchi Rolex e Tudor.
La Struttura Aziendale
In quarant’anni di attività la struttura della Società
ha subito notevoli cambiamenti sia a livello
quantitativo, dato che da una sola impiegata nel
1960 si è passati all’organico attuale composto da
circa 60 persone, che qualitativo, prevedendo oltre
a nuovi responsabili anche nuove figure direttive
come un Direttore Commerciale, Stefano Notari,
un Direttore Marketing, Elena Rusinenti, un
Direttore Vendite, Alessandro Cardinali e un
2
Responsabile Servizio post-vendita Massimiliano
Monti.
Alla guida ci sono i fratelli Marini: Gian Riccardo
(nella foto) ricopre il ruolo di Amministratore e
Direttore Generale mentre Gianpaolo è Direttore
secondo alcuni (versione mai confermata da
Wilsdorf) "Rolex" deriva dalla locuzione francese
horlogerie exquise, che significa orologeria
squisita. Altri riportano che il nome derivi
dall'unione della parola Rolls Royce, automobili di
lusso amate da Alfred Davis, e Timex, grande
produttore di orologi dell'epoca, per indicare
appunto che la produzione sarebbe stata orientata
ad orologi "EX" di lusso "ROL" da cui ROLEX.
Ad ogni modo Wilsdorf voleva un nome facilmente
pronunciabile in ogni lingua, immediato, facile da
ricordare, ma anche che avesse stile, cioè non
doveva essere troppo ingombrante sul quadrante e
doveva dare la possibilità ai rivenditori inglesi (per i
quali erano destinati inizialmente i primi modelli) di
poter incidere il proprio nome al di sotto di Rolex.
La Wilsdorf & Davis si spostò in Gran Bretagna
nel 1912. Wilsdorf avrebbe voluto rendere
economici i suoi prodotti, ma le tasse ed i dazi di
importazione sulle casse degli orologi (oro e
argento) alzavano i prezzi. Da quel momento il
quartier generale venne spostato a Ginevra,
mantenendo filiali in altre città (ad esempio
Bienna) e in altri continenti: Nord America, Asia,
Australia. Un altro motivo che spinse Wilsdorf a
trasferirsi in Svizzera fu perché con lo scoppio
della prima Guerra Mondiale un tedesco non era
visto di buon occhio in Inghilterra, e ciò avrebbe
potuto causare ulteriori ostacoli alla sua azienda.
Amministrativo e Finanziario.
Rolex SA è una società svizzera
importante nella produzione di pregiati orologi da
polso. La Rolex è una delle più grandi aziende
operanti nel settore dell'alta orologeria, con sede a
Ginevra. Conta 28 filiali nel mondo e
un'organizzazione di 4000 orologiai in 100 paesi,
con incassi stimati per il 2010 intorno ai 2 miliardi
di euro e una produzione annuale di orologi di
circa 1.000.000 di pezzi.[1] La Rolex è il maggior
produttore di cronometri certificati costruiti in
Svizzera, basti pensare che nel 2005 più della
metà della produzione di orologi certificati COSC
(Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres)
appartiene al gruppo. Il 3 maggio 2011 è stato
annunciato il nuovo CEO del gruppo Rolex, il
quinto da quando è stata fondata nel 1906,
l'Italiano Gian Riccardo Marini (precedentemente
CEO di Rolex Italia), che prende il posto di Bruno
Meier.
Il nome Rolex venne registrato ufficialmente il
15 novembre 1915, si suppone che questo
cambiamento mostrasse la volontà di rendere
popolari gli orologi da polso, che al momento
erano considerati articoli per signore perché tra gli
uomini andava di moda l'orologio da tasca.
Wilsdorf voleva un nome pronunciabile in ogni
lingua e così decise di chiamare, nel 1919, la
società con il nome Rolex Watch Company, per
poi diventare Montres Rolex SA. Ad oggi si chiama
Rolex SA il cui marchio è composto da lettere della
stessa dimensione in modo da poter essere scritto
simmetricamente. La caratteristica corona a 5
punte, simbolo storico della casa invece è stata
introdotta nel 1925.
Storia
La Rolex SA venne fondata nel 1905 da Hans
Wilsdorf e dal fratellastro Alfred Davis; pur
essendo attualmente una delle maggiori imprese
svizzere
dell'orologeria,
Wilsdorf
era
di
nazionalità tedesca e la prima sede era Londra.
Wilsdorf & Davis fu il nome originario dato
all'azienda, che in seguito divenne la Rolex Watch
Company. Inizialmente si limitavano ad importare
in Inghilterra i meccanismi svizzeri prodotti da
Hermann Aegler, che successivamente divenne
socio, assemblandoli in lussuose casse create
dalla firma Dennison e da altri gioiellieri dell'epoca
che vendevano i primi orologi da polso
personalizzandoli con il proprio marchio. I primi
orologi prodotti dalla Wilsdorf & Davis erano
marcati "W&D" (sigla visibile all'interno della
cassa). Hans Wilsdorf registrò il marchio "Rolex" a
La Chaux-de-Fonds, in Svizzera nel 1908. Il
significato di questo termine è sconosciuto,
La Rolex costituita da Hans Wilsdorf e dalla
famiglia Aegler, secondo i documenti dell'epoca,
non può essere venduta né scambiata sul mercato
azionario e ancora oggi mantiene saldi i principi e
le tradizioni del suo fondatore.
La storia e i modelli Rolex.
Dal 2013 la Rolex è il cronometrista ufficiale della
Formula 1.
Altre innovazioni
Tra le innovazioni proposte dalla Rolex sul
mercato dell'orologeria ci sono i primi orologi
3
impermeabili con il datario, con il fuso orario e,
cosa più importante, i primi orologi da polso ad
ottenere la richiestissima certificazione di
cronometro.[2] Ad oggi, la Rolex detiene ancora il
record per maggior numero di meccanismi
certificati.
Rolex Sea-Dweller Submariner 2000 (2000 ft =
610 m) (1971). Questo orologio vantava una
valvola a rilascio di elio (inventata con l'aiuto del
collega svizzero Doxa SA) che lasciava defluire il
gas durante la decompressione. Altro modello
sportivo fu il Rolex GMT Master, sviluppato
originariamente su richiesta delle aerolinee Pan
Am, in grado di assistere i piloti nei voli
transcontinentali, per la presenza di una lancetta
24 ore e di una ghiera graduata e rotante. I modelli
della linea Explorer vennero creati per gli
esploratori che si muovevano su terreni
accidentati, in seguito all'impresa compiuta da Sir
Edmund Hillary e dallo sherpa Tenzing Norgay che
per primi arrivarono in cima all'Everest, portando al
polso un antenato dell'attuale Explorer.
Un altro fatto quasi sconosciuto è che la Rolex
partecipò allo sviluppo della tecnologia al
quarzo anche per contrastare il forte sviluppo
delle case Giapponesi che stavano a loro volta
sviluppando i propri movimenti. Nonostante inserì
pochi modelli nella propria linea, i tecnici e gli
ingegneri della casa furono determinanti nello
studio della nuova tecnologia a cavallo tra gli anni
sessanta e settanta. Nel 1968 la Rolex collaborò
con un consorzio di 16 produttori svizzeri per
creare il movimento al quarzo Beta 21 usato nel
proprio Quartz Date Gli sforzi della Rolex
culminarono dopo cinque anni di ricerca, disegno e
sviluppo nella creazione del movimento "cleanslate" 5035/5055 che avrebbe alimentato
l'Oysterquartz - secondo alcuni il miglior
movimento al quarzo mai creato.
Rolex Datejust Oysterquartz
Il primo orologio a carica automatica venne
presentato nel 1931, potenziato da un
meccanismo interno che sfruttava il movimento del
braccio e che, oltre a rendere inutile il caricamento
a mano, eliminò i problemi tecnici che ne
compromettevano il funzionamento. La Rolex fu
anche la prima ditta a creare un vero orologio
impermeabile, altra pietra miliare.
Wilsdorf arrivò a creare uno speciale Rolex
che nel 1960 venne ancorato al batiscafo Trieste e
trascinato nella Fossa delle Marianne. L'orologio
resistette e dimostrò di aver mantenuto un
funzionamento corretto durante la discesa e la
risalita. Questo fatto venne confermato attraverso
un telegramma spedito alla Rolex il giorno
seguente che recitava:
« Am happy to confirm that even at 11,000 metres
your watch is as precise as on the surface. Best
regards »
Da un punto di vista più glamour James Bond, il
personaggio di Ian Fleming, indossava un Rolex
nella serie di romanzi dell'autore. Nei primi film il
mitico Sean Connery portava al polso un Rolex
Submariner senza datario e con cinturino in
tessuto militare a strisce grigie e nere. Nei film
successivi con Pierce Brosnan e quelli con Daniel
Craig, l'orologio divenne un Omega Seamaster, in
seguito all'alleanza del marchio Omega con i
produttori per la promozione dei propri orologi.
« Sono lieto di confermare che anche ad 11.000
metri di profondità il vostro orologio è preciso come
in superficie. Cordiali saluti »
(Jacques Piccard)
In questo modo la Rolex si creò la reputazione di
orologi validi anche per immersioni subacquee,
aviazione e alpinismo, grazie anche a Chuck
Yeager il primo pilota a portare un aereo oltre la
barriera del suono con al polso un Rolex
acquistato da lui personalmente. Tra i primi modelli
sportivi faceva parte il Rolex Submariner e il
4
Non solo orologi da polso. Torre dell'orologio, con
orologio Rolex, in Place de L'Etoile, Beirut.
Sede ROLEX SA di Ginevra
Stabilimento Rolex a Bienna.
Alcuni modelli e tipologie Rolex:
Day-Date I (36 mm.)
Day-Date II (41 mm.)
Date (34 mm.)
Datejust I
Datejust II (41 mm.)
Daytona
Explorer I (39mm.)
Explorer II (nuovo modello 2011 in 42 mm.)
GMT-Master II (lunette in ceramica)
Milgauss (anche con vetro zaffiro verde)
Oyster Perpetual
Air King
Pearlmaster
Sea Dweller Deep Sea (lunette in ceramica)
Submariner (lunette in ceramica)
Turn-O-Graph (con ghiera girevole)
Yacht-Master I (29,35,40 mm.)
Yacht-Master II (43 mm.)
Sky Dweller (Modello introdotto nel 2012)
Cellini
Un capitolo a parte merita il modello
Cosmograph Daytona. "Il cronografo a carica
manuale dei primi anni '60, nato semplicemente
come Rolex Cosmograph (la scritta Daytona viene
aggiunta solo in un secondo tempo), riceve
un'accoglienza piuttosto fredda, certamente non
paragonabile al fenomeno che è oggi. Non
dobbiamo infatti dimenticare che a quell'epoca
erano di moda orologi più classici e ultrapiatti: un
modello così sportivo e moderno non si accordava
con i gusti di allora. Questo snobismo commerciale
proseguirà per quasi un ventennio, prima con la
nascita dei modelli al quarzo negli anni '70, e poi
ancora negli anni '80, quando l'orologio a carica
manuale viene considerato obsoleto. Nella ricerca
della durata e dell'affidabilità, Rolex interviene
sostituendo ai calibri Valjoux a carica manuale,
l'eccezionale movimento dello Zenith El Primero,
il miglior movimento industriale a carica
automatica allora esistente sul mercato. Rolex
apporterà numerose modifiche per allinearlo ai
propri standard, con veri e propri interventi
strutturali, come l'eliminazione del datario e la
riduzione delle frequenze di oscillazione da 36.000
a 28.800 alternanze, sostituendo il bilanciere
originale con il proprio, basato sul meccanismo di
regolazione a Microstella, già collaudato sui
cronografi degli anni '60. Tutto ciò porta alla
realizzazione del calibro 4030 come movimento
per il primo cronografo automatico: il Daytona ref.
16520. Nel 1988, il lancio del nuovo Rolex
Oyster
Perpetual
Cosmograph
Daytona
incontra un favore di pubblico enorme. La
scarsa produzione da parte di Rolex, dovuta anche
alla poca disponibilità del calibro base Zenith,
scatena all'inizio degli anni '90 un vero e proprio
boom collezionistico. Per i modelli precedenti,
ovvero tutti i cronografi Daytona carica manuale,
l'exploit avviene solo qualche anno dopo,
rendendo ancora oggi questo orologio oggetto del
desiderio degli appassionati di tutto il mondo.. Nel
2000 Rolex presenta il nuovo modello Daytona
referenza n. 116520, l'orologio risulta essere ora di
completa
manifattura
Rolex
anche
nel
meccanismo.
Modelli e tipologie
Modelli fuori produzione:
Exporer II 40 mm. (dal 2011)
Explorer I 36 mm. (dal 2010)
Sea-dweller (dal 2007)
GMT-Master I (dal 2000)
Daytona Zenith (dal 2000)
Oysterquartz (dal 2001)
Tru-Beat
Veriflat
Bombay
RIPROPONGO IN QUESTE PAGINE LA E MAIL
DI SIRONI CHE IL SEGRETARIO MORETTI HA
GIA’ INVIATO A TUTTI:
Gentile Segretario Generale Sig. Daniele Rossi
desidero
comunicarLe
che
in
occasione
dell'Interclub organizzato a Borgomanero (NO) lo
scorso 26 maggio dal RC Orta San Giulio,
presente il Vostro delegato rotariano Gian Maria
Bianchi, oltre ad aver partecipato alla raccolta
spontanea di fondi da parte di tutti i presenti per
l'acquisto di n.2 shelter box, il nostro Club ha
deciso spontaneamente di donare un'ulteriore
shelter box . Allego in copia il bonifico effettuato.
Mi congratulo anche a nome del mio Club per il
Vostro impegno in questo progetto di straordinario
valore e La saluto cordialmente.
Emilio SIRONI
5
presenti sono stati 12 in tutto: veramente troppo
Lunedì 8 giugno 2015: Conviviale cC:
Consegna Sollevatore Elettrico alla Casa di
Riposo di Varzo – Incontro con
l’Associazione Dottor Clown – Relazione di
Roberto Emer sull’avanzamento dei lavori
della Casa di Nazareth in Uganda.
Sede: Hotel La Palma a Stresa.
Presenti: Sironi, Bianchi, De Paoli, Emer,
Esposito, Gamba, Lanteri, Lerede F.,
Lerede P., Lucchini, Riccardi e Uglietti.
Ospiti: Sig.a Riccardi, Sig. Luigi Fontana e
Sig.na Katia Saliana Borello, Presidente e
Consigliera della Casa di Riposo di Varzo e
i segg. Membri dell’Associazione Dottor
Clown: Presidente Sig.a Maria Augusta
Agnesina, Vice Presidente Sig.a Anna
Caione, Consigliere Sig. Andrea Bracali,
Segretaria Sig.a Veruska Bettoni.
Presiede: Sironi.
Assiduità = 27%.
pochi!
Dopo lì aperitivo in terrazza, dove il
Presidente Sironi si è fatto immortalare tra i
dirigenti di Dottor Clown e della Casa di Riposo
di Varzo ci siamo trasferiti nel salone della
dépendence; qui Sironi ha salutato tutti e a tutti ha
dato il caloroso benvenuto del nostro Club.
Emilio ha poi rammentato che il primo incontro del
nostro sodalizio con Dottor Clown risale a febbraio
in occasione dello spettacolo teatrale fatto a
Villadossola da Enrica Resini, mediatrice
dell’incontro Anna Sacchi.
Oggi quell’incontro si concretizza con la
consegna di
un sollevatore elettrico per
l’acquisto del quale Dottor Clown ha dato €600,
l’Assistente del Governatore Ogno €500 e noi il
resto per coprire il costo complessivo di
€2.260.
Stranamente la tradizione non è stata
rispettata! Difatti, quando l’oratore della serata è
uno dei soci l’assiduità è sempre molto alta e
invece
questa volta,
malgrado
l’oratore
programmato
fosse il past
President
Roberto
Emer e che
per di più il
racconto
della
sua
esperienza
africana
fosse
accompagna
to
dalla
consegna di
un
sollevatore elettrico per la Casa di Riposo di
Varzo acquistato dal nostro Club con il contributo
dell’Associazione
Dottor
Clown
e
dell’Assistente del Governatore G. Ogno i soci
6
per cento ragazzi è il progetto di service di cui
Emer ha parlato con la Presidente del RC locale:
se son rose fioriranno, anche perché – e questo ce
lo aggiunge il VBdF – il nostro Club è pieno di
bravi giardinieri.
Il Sig. Luigi Fontana, Presidente della
Casa di Riposo di Varzo, ringrazia di cuore perché
questo è un attrezzo veramente utile e loro ne
sentivano il bisogno. Fontana spiega che la Casa
di Riposo è una proprietà dei cittadini di Varzo ai
quali è stata donata da uno dei Marchesi di Varzo.
E’ questo uno dei motivi per cui la retta è una delle
più basse possibili. La Sig.a Augusta Agnesina,
Presidente di Dottor Clown ringrazia Anna Sacchi
e Emilio Sironi per aver pensato alla sua
organizzazione per collaborare a questo service e
se ne dichiara felice e soddisfatta.
Come notizie rotariane e di servizio Emilio
rammenta il prossimo incontro con gli amici
rotariani di Briga e la necessità di prenotarsi per
domenica mattina e che venerdì scorso è stato
Ospite del RC Bruges: i belgi si sono dimostrati
entusiasti dei nostri posti (e venendo da quel “plat
pays qui est le mien”, come cantava Jacques Brel
non c’è proprio da dubitarne) e qualcuna ha già
parlato di gemellaggio; se ne potrebbe anche
parlare ma resta il problema che gli abitanti di
Bruges sono fiamminghi e la comunicazione ne
soffrirebbe non poco.
Siamo stati scelti tra i cinque Club
italiani che sperimenteranno la nuova forma del
Rotary in associazione: seguiranno serata
dedicate.
Dopo cena prende la parola il past
President Roberto Emer di ritorno da Mbarara in
Uganda dove è stato impostato il sistema di
potabilizzazione delle acque grazie al contributo di
Massimo Nobili, di Angelo Ruffoni e di Nova SS.
Gozani.
Tre anni fa alla cena degli auguri ci aveva
fatto vedee le immagini della consegna degli arredi
per due aule scolastiche; oggi gli alunni sono 700
e grazie all’approntamento di strutture pluriplano,
ben presto i bambini assistiti saranno 1.500 e
quindi già si prevede che ci sarà bisogno di
ulteriori
ampliamenti
nel
servizio
idrico,
specialmente di una pompa a energia solare.
Emer commenta la realtà che ha sperimentato
ancora una volta dicendo che in effetti par loro la
sopravvivenza non è “normale”, ma è piuttosto un
optional che dipende da tanti variabili. A suo
parere il problema dell’Africa è molto più
educazionale che sanitario! Scuole professionali
Sabato 13 giugno 2015: Incontro interclub
con il RC Contatto Brigue (CH).
Sede: Hotel Corona a Domodossola
Presenti: Sironi, Cassani, De Paoli, Lanteri,
Lerede F, Lerede P., Lucchini, Maffioli,
Moro, Ronco, Ruga, Sacchi e Zerbinati.
Ospiti: gli amici del RC Brigue
Consorti: Sironi, Lanteri e Sacchi.
Presiede: Sironi
Assiduità: 29%.
Alle 9 e mezza siamo tutti puntualissimi davanti
alla stazione di Domodossola dove, nel giro di
pochissimi minuti, siamo raggiunti dai figli di quella
7
Palazzo Mellerio
A fianco del Municipio, fu costruito dal Conte
Giacomo Mellerio che vi fondò il primo ginnasio
ossolano (1818).
"L’anno del Signore mille ottocento diciotto ed
alli cinque novembre in Domodossola. Essendo
stata fissata alle ore dieci antimeridiane di Francia
del giorno d’oggi l’apertura delle scuole stabilite da
S. E. il Sig. Conte Giacomo Mellerio Cancelliere
del Regno Lombardo Veneto nella magnifica e
sontuosa fabbrica fattasi costruire dalla prefata
S.E, il Pretore infrasscritto ff. di Riormatore de’
studi, si è invi recato per tal uopo essendovi pure
intervenute tutte le autorità e funzionari pubblici,
civili, militari ed ecclesiastici e tutte le persone
distinte di questo Borgo e dei paesi circonvicini
espressamente invitate per questa funzione, oltre i
Sigr. Professori e studenti…”. Così recitava il
verbale redatto dal Pretore Maffei il 5 novembre
1818
in
occasione
della
cerimonia
di
inaugurazione di Palazzo Mellerio e delle scuole lì
ospitate. Il Conte Giacomo Mellerio, nato a
Domodossola nel 1777 e nominato dagli Austriaci
Cancelliere del Regno Lombardo—Veneto, non
dimenticò mai la sua Domodossola. Dopo aver
fondato quattro borse di studio per giovani poveri
che volessero continuare gli studi in seminario e
aver acquistato l’allora Convento delle Orsoline per
farne la sede delle scuole primarie per bambine,
accarezzò il progetto di un complesso di scuole
superiori. Mellerio dunque chiamò il cognato,
l’architetto Gian Luca della Somaglia, e lo impegnò
a costruirgli un palazzo adatto a questo scopo. I
lavori iniziarono nel 1816, e il 5 novembre 1818
“Palazzo Mellerio” fu inaugurato. Alla sua morte,
l’edificio fu lasciato al Comune di Domo e per un
certo periodo ospitò la Pretura.
terra che è universalmente vista come la patria
della precisione e della puntualità! Scambio dei
saluti e brave sosta nel bar antistante la stazione
per un piccolo rinfresco e poi via di buon passo
verso il Municipio dove ci ha ricevuto il Sindaco
Mariano Cattrini, fratello del nostro consocio
Corrado; progettato dall’arch. Leoni, è un
bell’esempio di opera del secondo neoclassicismo;
nel 1944 fu sede della Repubblica partigiana
dell’Ossola – 40 giorni di libertà che hanno onorato
l’Ossola della Medaglia d’Oro al Valor Militare –
una delle più significative esperienze della
Liberazione dell’Italia dal regime nazifascista.
Cattrini ci ha illustrato il salone in cui ci ha accolto
che è anche il museo della Repubblica
Partigiana dell’Ossola.
Ottima la traduzione di Titti Maffioli che si è però
ripromessa di farsi ripetere con calma tutto quanto
ha detto il Sindaco e poi inviarlo per lettera in
tedesco agli amici lvetici.
Molto bello e
sinceramente commosso il saluto del Presidente
Brigasco.
Dopo aver ammirato il restaurato monumento a
Galletti (dove la nostra targa del centenario è
ancora al suo posto e come nuova…) si va a
visitare il Palazzo San Francesco
Alle spalle del Palazzo di Città, fu costruito sulla
pianta della Chiesa di San Francesco, che risaliva
alla fine del XIII secolo. Nell’edificio originario fu
firmato nel 1381 l’atto di dedizione degli Ossolani
ai Visconti e si tennero quattro Concili provinciali
(XV e XVI secolo). Il palazzo è in restauro per
restituirgli le originali linee architettoniche.
Piazza Mercato
Centro della Città, è un piccolo gioiello di
architettura
rinascimentale,
con
i
portici
quattrocenteschi che sostengono case padronali
del XV-XVI secolo, scenograficamente perfetta
nella sua asimmetria. Nel centro della piazza si
trovava l’antico palazzo comunale, demolito nel
8
1805 per consentire il passaggio della strada
napoleonica del Sempione. Da ormai un millennio
è sede del Mercato. In prossimità della piazza il
quartiere Motta, uno dei più antichi della Città;
gradevole la Piazza Fontana con una fontana
ottagonale con obelisco del 1844 e la via Carina
con le balconate lignee. Di recente la Piazza
Mercato è stata interessata da un’opera di
ripavimentazione
che
l’ha
ulteriormente
valorizzata, anche attraverso la creazione di
un’isola pedonale che ne fa il logico centro di
manifestazioni ed eventi di varia natura.
Tappa successiva il museo dedicato Geo
Chavez e alle diligenze a cavallo che
passavano sul sempione fino a 100 anni fa.
E a questo punto il vostro Bollettinaro di fiducia si è
arreso e, poggiando sulle sue tre gambe, si è
avviato verso l’Hotel Corona dove piano piano si
sono ritrovati tutti in piscina per l’aperitivo e poi nel
salone per concludere il pasto.
I discorsi d’occasione sono stati belli e toccanti
come al solito le parole di autorità rotariane e
ospiti, graditi i doni tutti soddisfatti e pronti a
ritornare a casa senza correre!...
Ma soprattutto Emilio ha approfittato dell’occasione
per fare il punto sul matching grant dell’ambulanza
da inviare in Africa: noi abbiamo fatto tutti i passi
dovuti, manca solo una firma che deve essere fatta
da una nuova figura istituita di recente del Rotary
International per controllare che i soldi erogati
vadano veramente nell’acquisto di un’ambulanza e
non di una di quei pick up con montato sul
cassone una mitragliatrice!... Evanstone è
informata delle nostre difficoltà e così tutti i nostri
collaboratori.
Ancora una volta voglio complimentarmi con Titti
Maffioli che è stata efficacissima ed attentissima
interprete dall’italiano al tedesco e ritorno, sicchè
tutti abbiamo potuto apprezzare le parole
particolarmente toccanti del giovane Presidente
Nicolas Mengis,
9
Aforisma del bollettino n.14: << Alcune persone pensano
che il lusso sia l'opposto della povertà. Non lo è. È
l'opposto della volgarità >>.
(Coco Chanel – Pseudonimo di Gabrielle Bonheur Chanel; nata il
18 agosto 1883 a Saumur † il 10 gennaio 1971 a Parigi).
SERVICE 2014 - 2015
W O R K -
District Grant Retinografo portatile
CONGRESSO 1 LAGO, 3 DISTRETTI, 1 SOLO ROTARY
Rotaract
Global Grant Ambulanza per Tanzania
PROGETTO COB-I-PAD
Borsa di Studio
Bontà a Tavola – Typical Taste- traduzioni
UILM lotta alla miodistrofia
ANGSA (Assoc. Naz. Genotori Soggetti Autistici)
Scambio Giovani (Brunati - Rikuo)
Scuola Uganda-potabilizzazione acqua
Microcredito
Caritas Verbania
Associazione Cantanstorie
Nuovo sito web del club
Borsa di studio Banda musicale Valstrona
Sollevatore casa di riposo di Varzo
10
I
N -
P
R O G R E
S
S
Scarica

bollettino N. 14 2014- 2015-Rev.1