ANNO ROTARIANO 2014 – 2015 GOVERNATORE: ILARIO VIANO www.rotary2031.it – PRESIDENTE: EMILIO SIRONI www.pallanzastresa.rotary2031.it BOLLETTINO N. 14 Martedì 26 maggio 2015: Conviviale Interclub con i RRCC Orta San Giulio, Borgomanero Arona, Valsesia e Novara San Gaudenzio: “Rolex e la sua Storia tra Mito e Realtà”. Sede: Ristorante Pinocchio a Borgomanero. Presiede: Ignazio Pagani Assiduità = 25% i X X X X 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 ALESSI ANGHINi Michele PHF ARIOLI Paolo BARANTANI Eros PHF BIANCHI Maurizio PHF BRAGGIO Paolo PHF BRUNO Cinzia CALDERONI Giuseppe CARBONI Nicoletta PHF CASSANI Piero PHF CATTANEO Valerio CATTRINI Corrado PHF CROTTI Alberto PHF DE PAOLI Maurizio EMER Roberto PHF ESPOSITO Giuseppe GAMBA Silvia PHF IRAGHI Gabriele PHF JULITA Patrizia LANI Giorgio PHF LANTERI Maurizio PHF LEREDE Fabio PHF LEREDE Paolo LUCCHINI Andrea PHF X X X X X X X 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 MAFFIOLI Titti (Lucia) MORETTI Franco MORO Mariateresa MORONI Vitaliano PHF PALMIERI Ugo PHF PERNA LA TORRE Claudia PHF Francesco PHF PESCE PESSANO Mauro PORETTI Gian Paolo PHF RICCARDI Nicoletta PHF RIGGIO Giuseppe RONCO Marco RUFFONI Angelo RUGA Eros PHF SACCHI Anna Maria PHF SCACIGA Carlo Maria SETARO Michele SIRONI Emilio PHF TERZOLI Emanuele UGLIETTI Giuseppe PHF ZACCHERA Marco PHF ZERBINATI Annalisa PHF Consorti: Braggio. Ospiti: Francesco Maria e Isabella Ferrari (di Sacchi), Giorgio Brizio e Vincenzo Lattari (di Ruga). PROSSIM I I N C O N T R I. Lunedì 22 giugno 2015: Caminetto – apericena: riunione congiunta dei due Consigli Direttivi del Club (Presidenti Sironi e Ronco). Sede: Hotel La Palma a Stresa. Lunedì 29 giugno 2015: Conviviale cC: passaggio delle consegne tra Sironi e Ronco. Sede: Hotel La Palma a Stresa. Lunedì 6 luglio 2015: Conviviale cC: Visita del Governatore Massimo Tosetti. Sede: Hotel La Palma a Stresa. 1 nostro Paese Locatelli. e affida l’incarico a Franco Come responsabile commerciale Locatelli quindici anni piú tardi dà vita, insieme a Ronchi, primo concessionario di Milano, e Renato Marini, commercialista coinvolto come amministratore, alla Societá Romalo, acronimo dei tre cognomi. Con il passare del tempo, come evoluzione Il ristorante Pinocchio di Borgomanero è stata la cornice di prestigio per una serata conviviale interclub con i RRCC Orta San Giulio, Borgomanero Arona, Valsesia e Novara San Gaudenzio dedicata a quello che è diventato uno status simbol dei nostri tempi: l’orologio Rolex. Oratori d’eccezione sono stati proprio il dr. Giampaolo Marini, amministratore delegato e il dr. Alessandro Cardinali,direttore commerciale di Rolex, naturale, il figlio di Renato, Gian Riccardo Marini, entra per affiancare Locatelli e per diventare successivamente Direttore Commerciale. La Romalo negli anni Ottanta sceglie Milano dove organizzare un proprio centro di assistenza, che diventa un punto di supporto e riferimento per i concessionari e di formazione tecnica per i loro orologiai. Dopo l’ottima cena e i discorsi di introduzione della serata è stato il Dottor Marini che ha raccontato come il mondo di Rolex rappresenti un modo di fare le cose diverso dagli altri: “il modo in cui creiamo i nostri orologi, la sola cosa che continueremo a fare”. "Precisione" non rende giustizia alla nostra attenzione per il dettaglio. "Tradizione" è troppo convenzionale, vista la nostra costante innovazione. Sappiamo scolpire, dipingere, esplorare, ma non siamo scultori, pittori o esploratori. Nessuna parola può catturare l'essenza del nostro stile. Uno stile intrinseco ad ogni nostro orologio. Lo stile Rolex. Cenni storici Per capire quando e come ha avuto inizio l’avventura di Rolex in Italia bisogna tornare al 1932, quando il creatore del marchio Hans Wilsdorf decide di iniziare la distribuzione nel È nel 1993 che viene ufficialmente fondata la Rolex Italia SpA che oltre al nome cambia anche la sede spostandosi da Piazza Diaz a viale Manzoni, sempre a Milano, e diventa ciò che è oggi dopo aver siglato in quell’anno il contratto ufficiale di distribuzione selettiva con tutti i concessionari dei marchi Rolex e Tudor. La Struttura Aziendale In quarant’anni di attività la struttura della Società ha subito notevoli cambiamenti sia a livello quantitativo, dato che da una sola impiegata nel 1960 si è passati all’organico attuale composto da circa 60 persone, che qualitativo, prevedendo oltre a nuovi responsabili anche nuove figure direttive come un Direttore Commerciale, Stefano Notari, un Direttore Marketing, Elena Rusinenti, un Direttore Vendite, Alessandro Cardinali e un 2 Responsabile Servizio post-vendita Massimiliano Monti. Alla guida ci sono i fratelli Marini: Gian Riccardo (nella foto) ricopre il ruolo di Amministratore e Direttore Generale mentre Gianpaolo è Direttore secondo alcuni (versione mai confermata da Wilsdorf) "Rolex" deriva dalla locuzione francese horlogerie exquise, che significa orologeria squisita. Altri riportano che il nome derivi dall'unione della parola Rolls Royce, automobili di lusso amate da Alfred Davis, e Timex, grande produttore di orologi dell'epoca, per indicare appunto che la produzione sarebbe stata orientata ad orologi "EX" di lusso "ROL" da cui ROLEX. Ad ogni modo Wilsdorf voleva un nome facilmente pronunciabile in ogni lingua, immediato, facile da ricordare, ma anche che avesse stile, cioè non doveva essere troppo ingombrante sul quadrante e doveva dare la possibilità ai rivenditori inglesi (per i quali erano destinati inizialmente i primi modelli) di poter incidere il proprio nome al di sotto di Rolex. La Wilsdorf & Davis si spostò in Gran Bretagna nel 1912. Wilsdorf avrebbe voluto rendere economici i suoi prodotti, ma le tasse ed i dazi di importazione sulle casse degli orologi (oro e argento) alzavano i prezzi. Da quel momento il quartier generale venne spostato a Ginevra, mantenendo filiali in altre città (ad esempio Bienna) e in altri continenti: Nord America, Asia, Australia. Un altro motivo che spinse Wilsdorf a trasferirsi in Svizzera fu perché con lo scoppio della prima Guerra Mondiale un tedesco non era visto di buon occhio in Inghilterra, e ciò avrebbe potuto causare ulteriori ostacoli alla sua azienda. Amministrativo e Finanziario. Rolex SA è una società svizzera importante nella produzione di pregiati orologi da polso. La Rolex è una delle più grandi aziende operanti nel settore dell'alta orologeria, con sede a Ginevra. Conta 28 filiali nel mondo e un'organizzazione di 4000 orologiai in 100 paesi, con incassi stimati per il 2010 intorno ai 2 miliardi di euro e una produzione annuale di orologi di circa 1.000.000 di pezzi.[1] La Rolex è il maggior produttore di cronometri certificati costruiti in Svizzera, basti pensare che nel 2005 più della metà della produzione di orologi certificati COSC (Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres) appartiene al gruppo. Il 3 maggio 2011 è stato annunciato il nuovo CEO del gruppo Rolex, il quinto da quando è stata fondata nel 1906, l'Italiano Gian Riccardo Marini (precedentemente CEO di Rolex Italia), che prende il posto di Bruno Meier. Il nome Rolex venne registrato ufficialmente il 15 novembre 1915, si suppone che questo cambiamento mostrasse la volontà di rendere popolari gli orologi da polso, che al momento erano considerati articoli per signore perché tra gli uomini andava di moda l'orologio da tasca. Wilsdorf voleva un nome pronunciabile in ogni lingua e così decise di chiamare, nel 1919, la società con il nome Rolex Watch Company, per poi diventare Montres Rolex SA. Ad oggi si chiama Rolex SA il cui marchio è composto da lettere della stessa dimensione in modo da poter essere scritto simmetricamente. La caratteristica corona a 5 punte, simbolo storico della casa invece è stata introdotta nel 1925. Storia La Rolex SA venne fondata nel 1905 da Hans Wilsdorf e dal fratellastro Alfred Davis; pur essendo attualmente una delle maggiori imprese svizzere dell'orologeria, Wilsdorf era di nazionalità tedesca e la prima sede era Londra. Wilsdorf & Davis fu il nome originario dato all'azienda, che in seguito divenne la Rolex Watch Company. Inizialmente si limitavano ad importare in Inghilterra i meccanismi svizzeri prodotti da Hermann Aegler, che successivamente divenne socio, assemblandoli in lussuose casse create dalla firma Dennison e da altri gioiellieri dell'epoca che vendevano i primi orologi da polso personalizzandoli con il proprio marchio. I primi orologi prodotti dalla Wilsdorf & Davis erano marcati "W&D" (sigla visibile all'interno della cassa). Hans Wilsdorf registrò il marchio "Rolex" a La Chaux-de-Fonds, in Svizzera nel 1908. Il significato di questo termine è sconosciuto, La Rolex costituita da Hans Wilsdorf e dalla famiglia Aegler, secondo i documenti dell'epoca, non può essere venduta né scambiata sul mercato azionario e ancora oggi mantiene saldi i principi e le tradizioni del suo fondatore. La storia e i modelli Rolex. Dal 2013 la Rolex è il cronometrista ufficiale della Formula 1. Altre innovazioni Tra le innovazioni proposte dalla Rolex sul mercato dell'orologeria ci sono i primi orologi 3 impermeabili con il datario, con il fuso orario e, cosa più importante, i primi orologi da polso ad ottenere la richiestissima certificazione di cronometro.[2] Ad oggi, la Rolex detiene ancora il record per maggior numero di meccanismi certificati. Rolex Sea-Dweller Submariner 2000 (2000 ft = 610 m) (1971). Questo orologio vantava una valvola a rilascio di elio (inventata con l'aiuto del collega svizzero Doxa SA) che lasciava defluire il gas durante la decompressione. Altro modello sportivo fu il Rolex GMT Master, sviluppato originariamente su richiesta delle aerolinee Pan Am, in grado di assistere i piloti nei voli transcontinentali, per la presenza di una lancetta 24 ore e di una ghiera graduata e rotante. I modelli della linea Explorer vennero creati per gli esploratori che si muovevano su terreni accidentati, in seguito all'impresa compiuta da Sir Edmund Hillary e dallo sherpa Tenzing Norgay che per primi arrivarono in cima all'Everest, portando al polso un antenato dell'attuale Explorer. Un altro fatto quasi sconosciuto è che la Rolex partecipò allo sviluppo della tecnologia al quarzo anche per contrastare il forte sviluppo delle case Giapponesi che stavano a loro volta sviluppando i propri movimenti. Nonostante inserì pochi modelli nella propria linea, i tecnici e gli ingegneri della casa furono determinanti nello studio della nuova tecnologia a cavallo tra gli anni sessanta e settanta. Nel 1968 la Rolex collaborò con un consorzio di 16 produttori svizzeri per creare il movimento al quarzo Beta 21 usato nel proprio Quartz Date Gli sforzi della Rolex culminarono dopo cinque anni di ricerca, disegno e sviluppo nella creazione del movimento "cleanslate" 5035/5055 che avrebbe alimentato l'Oysterquartz - secondo alcuni il miglior movimento al quarzo mai creato. Rolex Datejust Oysterquartz Il primo orologio a carica automatica venne presentato nel 1931, potenziato da un meccanismo interno che sfruttava il movimento del braccio e che, oltre a rendere inutile il caricamento a mano, eliminò i problemi tecnici che ne compromettevano il funzionamento. La Rolex fu anche la prima ditta a creare un vero orologio impermeabile, altra pietra miliare. Wilsdorf arrivò a creare uno speciale Rolex che nel 1960 venne ancorato al batiscafo Trieste e trascinato nella Fossa delle Marianne. L'orologio resistette e dimostrò di aver mantenuto un funzionamento corretto durante la discesa e la risalita. Questo fatto venne confermato attraverso un telegramma spedito alla Rolex il giorno seguente che recitava: « Am happy to confirm that even at 11,000 metres your watch is as precise as on the surface. Best regards » Da un punto di vista più glamour James Bond, il personaggio di Ian Fleming, indossava un Rolex nella serie di romanzi dell'autore. Nei primi film il mitico Sean Connery portava al polso un Rolex Submariner senza datario e con cinturino in tessuto militare a strisce grigie e nere. Nei film successivi con Pierce Brosnan e quelli con Daniel Craig, l'orologio divenne un Omega Seamaster, in seguito all'alleanza del marchio Omega con i produttori per la promozione dei propri orologi. « Sono lieto di confermare che anche ad 11.000 metri di profondità il vostro orologio è preciso come in superficie. Cordiali saluti » (Jacques Piccard) In questo modo la Rolex si creò la reputazione di orologi validi anche per immersioni subacquee, aviazione e alpinismo, grazie anche a Chuck Yeager il primo pilota a portare un aereo oltre la barriera del suono con al polso un Rolex acquistato da lui personalmente. Tra i primi modelli sportivi faceva parte il Rolex Submariner e il 4 Non solo orologi da polso. Torre dell'orologio, con orologio Rolex, in Place de L'Etoile, Beirut. Sede ROLEX SA di Ginevra Stabilimento Rolex a Bienna. Alcuni modelli e tipologie Rolex: Day-Date I (36 mm.) Day-Date II (41 mm.) Date (34 mm.) Datejust I Datejust II (41 mm.) Daytona Explorer I (39mm.) Explorer II (nuovo modello 2011 in 42 mm.) GMT-Master II (lunette in ceramica) Milgauss (anche con vetro zaffiro verde) Oyster Perpetual Air King Pearlmaster Sea Dweller Deep Sea (lunette in ceramica) Submariner (lunette in ceramica) Turn-O-Graph (con ghiera girevole) Yacht-Master I (29,35,40 mm.) Yacht-Master II (43 mm.) Sky Dweller (Modello introdotto nel 2012) Cellini Un capitolo a parte merita il modello Cosmograph Daytona. "Il cronografo a carica manuale dei primi anni '60, nato semplicemente come Rolex Cosmograph (la scritta Daytona viene aggiunta solo in un secondo tempo), riceve un'accoglienza piuttosto fredda, certamente non paragonabile al fenomeno che è oggi. Non dobbiamo infatti dimenticare che a quell'epoca erano di moda orologi più classici e ultrapiatti: un modello così sportivo e moderno non si accordava con i gusti di allora. Questo snobismo commerciale proseguirà per quasi un ventennio, prima con la nascita dei modelli al quarzo negli anni '70, e poi ancora negli anni '80, quando l'orologio a carica manuale viene considerato obsoleto. Nella ricerca della durata e dell'affidabilità, Rolex interviene sostituendo ai calibri Valjoux a carica manuale, l'eccezionale movimento dello Zenith El Primero, il miglior movimento industriale a carica automatica allora esistente sul mercato. Rolex apporterà numerose modifiche per allinearlo ai propri standard, con veri e propri interventi strutturali, come l'eliminazione del datario e la riduzione delle frequenze di oscillazione da 36.000 a 28.800 alternanze, sostituendo il bilanciere originale con il proprio, basato sul meccanismo di regolazione a Microstella, già collaudato sui cronografi degli anni '60. Tutto ciò porta alla realizzazione del calibro 4030 come movimento per il primo cronografo automatico: il Daytona ref. 16520. Nel 1988, il lancio del nuovo Rolex Oyster Perpetual Cosmograph Daytona incontra un favore di pubblico enorme. La scarsa produzione da parte di Rolex, dovuta anche alla poca disponibilità del calibro base Zenith, scatena all'inizio degli anni '90 un vero e proprio boom collezionistico. Per i modelli precedenti, ovvero tutti i cronografi Daytona carica manuale, l'exploit avviene solo qualche anno dopo, rendendo ancora oggi questo orologio oggetto del desiderio degli appassionati di tutto il mondo.. Nel 2000 Rolex presenta il nuovo modello Daytona referenza n. 116520, l'orologio risulta essere ora di completa manifattura Rolex anche nel meccanismo. Modelli e tipologie Modelli fuori produzione: Exporer II 40 mm. (dal 2011) Explorer I 36 mm. (dal 2010) Sea-dweller (dal 2007) GMT-Master I (dal 2000) Daytona Zenith (dal 2000) Oysterquartz (dal 2001) Tru-Beat Veriflat Bombay RIPROPONGO IN QUESTE PAGINE LA E MAIL DI SIRONI CHE IL SEGRETARIO MORETTI HA GIA’ INVIATO A TUTTI: Gentile Segretario Generale Sig. Daniele Rossi desidero comunicarLe che in occasione dell'Interclub organizzato a Borgomanero (NO) lo scorso 26 maggio dal RC Orta San Giulio, presente il Vostro delegato rotariano Gian Maria Bianchi, oltre ad aver partecipato alla raccolta spontanea di fondi da parte di tutti i presenti per l'acquisto di n.2 shelter box, il nostro Club ha deciso spontaneamente di donare un'ulteriore shelter box . Allego in copia il bonifico effettuato. Mi congratulo anche a nome del mio Club per il Vostro impegno in questo progetto di straordinario valore e La saluto cordialmente. Emilio SIRONI 5 presenti sono stati 12 in tutto: veramente troppo Lunedì 8 giugno 2015: Conviviale cC: Consegna Sollevatore Elettrico alla Casa di Riposo di Varzo – Incontro con l’Associazione Dottor Clown – Relazione di Roberto Emer sull’avanzamento dei lavori della Casa di Nazareth in Uganda. Sede: Hotel La Palma a Stresa. Presenti: Sironi, Bianchi, De Paoli, Emer, Esposito, Gamba, Lanteri, Lerede F., Lerede P., Lucchini, Riccardi e Uglietti. Ospiti: Sig.a Riccardi, Sig. Luigi Fontana e Sig.na Katia Saliana Borello, Presidente e Consigliera della Casa di Riposo di Varzo e i segg. Membri dell’Associazione Dottor Clown: Presidente Sig.a Maria Augusta Agnesina, Vice Presidente Sig.a Anna Caione, Consigliere Sig. Andrea Bracali, Segretaria Sig.a Veruska Bettoni. Presiede: Sironi. Assiduità = 27%. pochi! Dopo lì aperitivo in terrazza, dove il Presidente Sironi si è fatto immortalare tra i dirigenti di Dottor Clown e della Casa di Riposo di Varzo ci siamo trasferiti nel salone della dépendence; qui Sironi ha salutato tutti e a tutti ha dato il caloroso benvenuto del nostro Club. Emilio ha poi rammentato che il primo incontro del nostro sodalizio con Dottor Clown risale a febbraio in occasione dello spettacolo teatrale fatto a Villadossola da Enrica Resini, mediatrice dell’incontro Anna Sacchi. Oggi quell’incontro si concretizza con la consegna di un sollevatore elettrico per l’acquisto del quale Dottor Clown ha dato €600, l’Assistente del Governatore Ogno €500 e noi il resto per coprire il costo complessivo di €2.260. Stranamente la tradizione non è stata rispettata! Difatti, quando l’oratore della serata è uno dei soci l’assiduità è sempre molto alta e invece questa volta, malgrado l’oratore programmato fosse il past President Roberto Emer e che per di più il racconto della sua esperienza africana fosse accompagna to dalla consegna di un sollevatore elettrico per la Casa di Riposo di Varzo acquistato dal nostro Club con il contributo dell’Associazione Dottor Clown e dell’Assistente del Governatore G. Ogno i soci 6 per cento ragazzi è il progetto di service di cui Emer ha parlato con la Presidente del RC locale: se son rose fioriranno, anche perché – e questo ce lo aggiunge il VBdF – il nostro Club è pieno di bravi giardinieri. Il Sig. Luigi Fontana, Presidente della Casa di Riposo di Varzo, ringrazia di cuore perché questo è un attrezzo veramente utile e loro ne sentivano il bisogno. Fontana spiega che la Casa di Riposo è una proprietà dei cittadini di Varzo ai quali è stata donata da uno dei Marchesi di Varzo. E’ questo uno dei motivi per cui la retta è una delle più basse possibili. La Sig.a Augusta Agnesina, Presidente di Dottor Clown ringrazia Anna Sacchi e Emilio Sironi per aver pensato alla sua organizzazione per collaborare a questo service e se ne dichiara felice e soddisfatta. Come notizie rotariane e di servizio Emilio rammenta il prossimo incontro con gli amici rotariani di Briga e la necessità di prenotarsi per domenica mattina e che venerdì scorso è stato Ospite del RC Bruges: i belgi si sono dimostrati entusiasti dei nostri posti (e venendo da quel “plat pays qui est le mien”, come cantava Jacques Brel non c’è proprio da dubitarne) e qualcuna ha già parlato di gemellaggio; se ne potrebbe anche parlare ma resta il problema che gli abitanti di Bruges sono fiamminghi e la comunicazione ne soffrirebbe non poco. Siamo stati scelti tra i cinque Club italiani che sperimenteranno la nuova forma del Rotary in associazione: seguiranno serata dedicate. Dopo cena prende la parola il past President Roberto Emer di ritorno da Mbarara in Uganda dove è stato impostato il sistema di potabilizzazione delle acque grazie al contributo di Massimo Nobili, di Angelo Ruffoni e di Nova SS. Gozani. Tre anni fa alla cena degli auguri ci aveva fatto vedee le immagini della consegna degli arredi per due aule scolastiche; oggi gli alunni sono 700 e grazie all’approntamento di strutture pluriplano, ben presto i bambini assistiti saranno 1.500 e quindi già si prevede che ci sarà bisogno di ulteriori ampliamenti nel servizio idrico, specialmente di una pompa a energia solare. Emer commenta la realtà che ha sperimentato ancora una volta dicendo che in effetti par loro la sopravvivenza non è “normale”, ma è piuttosto un optional che dipende da tanti variabili. A suo parere il problema dell’Africa è molto più educazionale che sanitario! Scuole professionali Sabato 13 giugno 2015: Incontro interclub con il RC Contatto Brigue (CH). Sede: Hotel Corona a Domodossola Presenti: Sironi, Cassani, De Paoli, Lanteri, Lerede F, Lerede P., Lucchini, Maffioli, Moro, Ronco, Ruga, Sacchi e Zerbinati. Ospiti: gli amici del RC Brigue Consorti: Sironi, Lanteri e Sacchi. Presiede: Sironi Assiduità: 29%. Alle 9 e mezza siamo tutti puntualissimi davanti alla stazione di Domodossola dove, nel giro di pochissimi minuti, siamo raggiunti dai figli di quella 7 Palazzo Mellerio A fianco del Municipio, fu costruito dal Conte Giacomo Mellerio che vi fondò il primo ginnasio ossolano (1818). "L’anno del Signore mille ottocento diciotto ed alli cinque novembre in Domodossola. Essendo stata fissata alle ore dieci antimeridiane di Francia del giorno d’oggi l’apertura delle scuole stabilite da S. E. il Sig. Conte Giacomo Mellerio Cancelliere del Regno Lombardo Veneto nella magnifica e sontuosa fabbrica fattasi costruire dalla prefata S.E, il Pretore infrasscritto ff. di Riormatore de’ studi, si è invi recato per tal uopo essendovi pure intervenute tutte le autorità e funzionari pubblici, civili, militari ed ecclesiastici e tutte le persone distinte di questo Borgo e dei paesi circonvicini espressamente invitate per questa funzione, oltre i Sigr. Professori e studenti…”. Così recitava il verbale redatto dal Pretore Maffei il 5 novembre 1818 in occasione della cerimonia di inaugurazione di Palazzo Mellerio e delle scuole lì ospitate. Il Conte Giacomo Mellerio, nato a Domodossola nel 1777 e nominato dagli Austriaci Cancelliere del Regno Lombardo—Veneto, non dimenticò mai la sua Domodossola. Dopo aver fondato quattro borse di studio per giovani poveri che volessero continuare gli studi in seminario e aver acquistato l’allora Convento delle Orsoline per farne la sede delle scuole primarie per bambine, accarezzò il progetto di un complesso di scuole superiori. Mellerio dunque chiamò il cognato, l’architetto Gian Luca della Somaglia, e lo impegnò a costruirgli un palazzo adatto a questo scopo. I lavori iniziarono nel 1816, e il 5 novembre 1818 “Palazzo Mellerio” fu inaugurato. Alla sua morte, l’edificio fu lasciato al Comune di Domo e per un certo periodo ospitò la Pretura. terra che è universalmente vista come la patria della precisione e della puntualità! Scambio dei saluti e brave sosta nel bar antistante la stazione per un piccolo rinfresco e poi via di buon passo verso il Municipio dove ci ha ricevuto il Sindaco Mariano Cattrini, fratello del nostro consocio Corrado; progettato dall’arch. Leoni, è un bell’esempio di opera del secondo neoclassicismo; nel 1944 fu sede della Repubblica partigiana dell’Ossola – 40 giorni di libertà che hanno onorato l’Ossola della Medaglia d’Oro al Valor Militare – una delle più significative esperienze della Liberazione dell’Italia dal regime nazifascista. Cattrini ci ha illustrato il salone in cui ci ha accolto che è anche il museo della Repubblica Partigiana dell’Ossola. Ottima la traduzione di Titti Maffioli che si è però ripromessa di farsi ripetere con calma tutto quanto ha detto il Sindaco e poi inviarlo per lettera in tedesco agli amici lvetici. Molto bello e sinceramente commosso il saluto del Presidente Brigasco. Dopo aver ammirato il restaurato monumento a Galletti (dove la nostra targa del centenario è ancora al suo posto e come nuova…) si va a visitare il Palazzo San Francesco Alle spalle del Palazzo di Città, fu costruito sulla pianta della Chiesa di San Francesco, che risaliva alla fine del XIII secolo. Nell’edificio originario fu firmato nel 1381 l’atto di dedizione degli Ossolani ai Visconti e si tennero quattro Concili provinciali (XV e XVI secolo). Il palazzo è in restauro per restituirgli le originali linee architettoniche. Piazza Mercato Centro della Città, è un piccolo gioiello di architettura rinascimentale, con i portici quattrocenteschi che sostengono case padronali del XV-XVI secolo, scenograficamente perfetta nella sua asimmetria. Nel centro della piazza si trovava l’antico palazzo comunale, demolito nel 8 1805 per consentire il passaggio della strada napoleonica del Sempione. Da ormai un millennio è sede del Mercato. In prossimità della piazza il quartiere Motta, uno dei più antichi della Città; gradevole la Piazza Fontana con una fontana ottagonale con obelisco del 1844 e la via Carina con le balconate lignee. Di recente la Piazza Mercato è stata interessata da un’opera di ripavimentazione che l’ha ulteriormente valorizzata, anche attraverso la creazione di un’isola pedonale che ne fa il logico centro di manifestazioni ed eventi di varia natura. Tappa successiva il museo dedicato Geo Chavez e alle diligenze a cavallo che passavano sul sempione fino a 100 anni fa. E a questo punto il vostro Bollettinaro di fiducia si è arreso e, poggiando sulle sue tre gambe, si è avviato verso l’Hotel Corona dove piano piano si sono ritrovati tutti in piscina per l’aperitivo e poi nel salone per concludere il pasto. I discorsi d’occasione sono stati belli e toccanti come al solito le parole di autorità rotariane e ospiti, graditi i doni tutti soddisfatti e pronti a ritornare a casa senza correre!... Ma soprattutto Emilio ha approfittato dell’occasione per fare il punto sul matching grant dell’ambulanza da inviare in Africa: noi abbiamo fatto tutti i passi dovuti, manca solo una firma che deve essere fatta da una nuova figura istituita di recente del Rotary International per controllare che i soldi erogati vadano veramente nell’acquisto di un’ambulanza e non di una di quei pick up con montato sul cassone una mitragliatrice!... Evanstone è informata delle nostre difficoltà e così tutti i nostri collaboratori. Ancora una volta voglio complimentarmi con Titti Maffioli che è stata efficacissima ed attentissima interprete dall’italiano al tedesco e ritorno, sicchè tutti abbiamo potuto apprezzare le parole particolarmente toccanti del giovane Presidente Nicolas Mengis, 9 Aforisma del bollettino n.14: << Alcune persone pensano che il lusso sia l'opposto della povertà. Non lo è. È l'opposto della volgarità >>. (Coco Chanel – Pseudonimo di Gabrielle Bonheur Chanel; nata il 18 agosto 1883 a Saumur † il 10 gennaio 1971 a Parigi). SERVICE 2014 - 2015 W O R K - District Grant Retinografo portatile CONGRESSO 1 LAGO, 3 DISTRETTI, 1 SOLO ROTARY Rotaract Global Grant Ambulanza per Tanzania PROGETTO COB-I-PAD Borsa di Studio Bontà a Tavola – Typical Taste- traduzioni UILM lotta alla miodistrofia ANGSA (Assoc. Naz. Genotori Soggetti Autistici) Scambio Giovani (Brunati - Rikuo) Scuola Uganda-potabilizzazione acqua Microcredito Caritas Verbania Associazione Cantanstorie Nuovo sito web del club Borsa di studio Banda musicale Valstrona Sollevatore casa di riposo di Varzo 10 I N - P R O G R E S S