La Valutazione del Rischio
negli Stabilimenti Termali
Giancarlo Bucherini
NORMATIVA
• Linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi 4
aprile 2000 G.U. n°103 del 4/4/2000,
contenevano, informazioni generali sul microrganismo,
la malattia,metodologia di diagnosi, isolamento da campioni
ambientali, oltre a tutte le procedure di prevenzione
• Linee guida recanti indicazioni per i gestori di strutture turistico-
•
•
ricettive e termali ad uso collettivo , sanitario, socio sanitario, socio
assistenziale, e indicazione ai laboratori che effettuano diagnosi
microbiologica e controllo ambientale sulla legionellosi. Gennaio
2005
Ordinanze comunali
D.G.R. 21 luglio 2008 n° 1115 (approvazione linee guida regionali)
Acque Minerali termali
-Regione Emilia R. ricca di acque minerali
termali di natura diversa per i sali disciolti
a)Salso Solfato alcaline
b)Salso bromo iodiche
c)Sulfuree (Bagno di Romagna)
d)Sulfuree salsiodiche
e)Bicarbonato alcaline (Bagno di Romagna)
“Acqua termale”
- andrebbe riservata alle acque che all’origine
hanno una temp. tra 30°C e 40°C non tutte le
acque min. term. sgorgano ad una temp.
elevata, ma vengono comunque quasi sempre
prima della loro applicazione scaldate
- altra caratteristica delle acqua minerali termali è
quella di possedere flora batterica propria che
favorisce il formarsi di biofilm sulle superfici di
contatto.
D.Leg.vo 4 /8/1999 n° 339
Vietato sottoporre l’acqua di sorgente
ad operazioni diverse da quelle previste
all’art. 5, sono vietati trattamenti di
potabilizazione, l’aggiunta di sostanze
battericide o batteriostatiche e qualsiasi
altro trattamnto suscettibile di modificare il
microbismo dell’acqua di sorgente
Applicazioni termali
Individuate dal decreto M.S. 15/12/1994
-fanghi,bagni,grotte cure inalatorie insifflazioni
enditimpatiche , irrigazioni vaginali, docce rettali,
cure idropiniche, percorsi vascolari
-in relazione alle caratteristiche delle acque della
patologia da trattare, l’acqua può essere
decalcificata, deferrata, diluita con acqua di
acquedotto per ridurne la densità per i bagni
Altre tipologie di prestazioni
-gli stabilimenti in ambienti diversi da quelli
dedicati alle cure integrano l’offerta delle
prestazioni terapeutiche con quelle di
benessere, e possono essere utilizzate
acque diverse da quelle termali e
comprendono: bagni con idromassaggio,
docce filiformi, bagno turco, sauna,
fanghi,massaggi, piscine con zone
idromassaggio…….
Apparecchi e impianti per le cure
Caratteristica della microflora,tipica della
acque termali temperatura di utilizzo sono
condizioni favorenti lo sviluppo e la
sopravvivenza di legionella
Maggior rischio di trasmissione
-cure inalatorie (sia per la caratteristica delle
apparecchiature, che per la tipologia degli
utenti ) patologie apparato respiratorio
-bagni con idromassaggio
-docce d’annettamento
-rischio anche nei centri benessere dove si
forma aerosol
-impianti di condizionamento e idrosanitari
MISURE PREVENTIVE
• Valutazione del rischio ,nomina di un
responsabile, individuazione punti critici
• Gestione del rischio campionamento
autocontrolli acqua termale, idro-sanitario,
impianto di condizionamento
• Registrare costantemente le operazioni
svolte
Gestione del rischio relativo all’erogazione
delle cure termali
- descrizione dettagliata rete idrica aerosol
- prevedere interventi di disinfezione
- prevedere trattamenti filtri e pulizia piscine
- sostituire acqua vasche idromassaggio
- vasche idromassaggio biofilm
- interventi di formazione del personale
- monitoraggio impianti termali ogni 6 mesi o prima della
riapertura
- prevedere che i dispositivi di terapia inalatoria siano sostituiti o
comunque sterilizzati
- l’impianto che serve le cure inalatorie, settimanalmente deve
essere sottoposto ad interventi di bonifica valutando la
rotazione delle erogazioni
Bonifica e sanificazione in relazione
agli esiti analitici
• Minore o uguale a 1000 UFC/L
• Maggiore di 1000 UFC/Lma uguale o inferiore a
•
•
•
10000 UFC/L
In assenza o in presenza di casi o cluster
Strutture termali
Maggiore di 10000 UFC/L, contaminazione
importante
Dopo la bonifica
• Controllo microbiologico immediatamente
• Se negativo ripetere dopo 15-30 giorni
• Se negativo ripetere dopo 3 mesi
• In caso di conferma di negatività dopo 6 mesi o
•
•
quanto previsto nell’analisi del rischio
Provvedimenti di emergenza in presenza di caso
o cluster
Disattivare impianti, sospensione attività ……..
FINE PRESENTAZIONE
• Se da una parte i titolari o gestori di
strutture ricettive non hanno un obbligo
tassativo di eseguire cosa viene suggerito
dalle linee guida, dall’altro non li esime da
responsabilità nei confronti di terzi.
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