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MODULO 5 • la gestione economica _I
UD14
La ripartizione dei costi comuni
obiettivi
Vedremo come si forma il costo e con quale metodologia i costi indiretti possono essere ripartiti tra i settori aziendali e i servizi prodotti.
Ripartizione costi comuni
Formazione graduale
del costo
Costo primo
Base multipla
Costo complessivo
(contabilità full
costing)
Criterio
ripartizione
Ripartizione
costi comuni
Base unica
Coefficiente
imputazione
Calcolo costi
comuni per unità
di prodotto
Costo economico
tecnico
210
Nell’UD 13 abbiamo esaminato diversi tipi di costo e visto come se ne possono ricavare informazioni utili per valutare l’efficienza operativa dell’impresa (abbiamo visto il ruolo dei centri di costo
e di ricavo) e la sua capacità di rispondere alle pressioni della concorrenza e della domanda.
A questo punto sappiamo anche che in entrambe le situazioni di controllo, della propria efficienza
interna e rispetto al mercato esterno, il fatto fondamentale per l’impresa è la sua capacità di gestire
il costo dei propri servizi attraverso l’adozione di una contabilità analitico-gestionale o direct
costing (costi diretti che sono in prevalenza, ma non solo, variabili) o full costing (a costi pieni).
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UD14 • la ripartizione dei costi comuni
tecniche di calcolo dei costi:
direct costing o full costing
14.1
Possiamo ora proseguire il nostro ragionamento e dire che il costo finale di un prodotto è la somma
dei costi, variabili e fissi, che esso incorpora. In relazione ai diversi momenti in cui i costi si formano nel ciclo produttivo distinguiamo tre momenti di formazione del costo:
il costo diretto (direct costing) detto anche costo primo o costo speciale;
il costo complessivo (full costing) detto anche costo commerciale;
il costo economico-tecnico.
Come vedremo, la conoscenza dettagliata di questi elementi consente di valutare l’efficienza dell’impresa nelle varie fasi di formazione del costo e di intervenire, se ci sono inefficienze, per correggerle.
Costo diretto (direct costing)
Il direct costing consente la conoscenza del costo diretto (o costo primo, o costo speciale), che è
particolarmente utile per una valutazione iniziale del costo del servizio che l’impresa produce. Esso
è costituito dai costi immediatamente imputabili a un prodotto, che in un albergo sono:
costo del personale addetto direttamente alla produzione dei servizi di alloggio, ristorazione ecc.;
costo delle materie prime;
altri costi diretti.
Possiamo anche suddividerlo negli elementi originati dai diversi centri di costo, per esempio dal
settore camere, e allora distinguiamo i costi del personale addetto a questo servizio, dei materiali
di consumo, di lavanderia, di illuminazione ecc.
Lo stesso possiamo fare con il settore ristorazione, distinguendo i costi degli addetti alla cucina e
alla sala, dei generi alimentari e delle bevande ecc.
In un’impresa tour operator il costo diretto è molto consistente ed è costituito essenzialmente da:
costi delle materie prime per la produzione del viaggio (servizi ricettivi, di trasporto, di transfer ecc.);
provvigioni passive dovute ai dettaglianti sul venduto;
altri costi diretti.
Costo complessivo (full costing)
Il full costing consente di conoscere il costo complessivo pieno o costo commerciale, che rappresenta il costo effettivo di produzione del servizio. Il full costing si ottiene aggiungendo al costo diretto la quota parte di costi indiretti, detti anche comuni o generali (per esempio i costi amministrativi,
di pubblicità ecc.). La sua conoscenza costituisce la base che permette di stabilire il livello minimo dei
prezzi di vendita accettabile dall’impresa. Bisogna infatti tenere presente che se l’impresa vende:
a un prezzo inferiore al costo complessivo, non solo non ottiene un utile, ma non recupera i costi
realmente sostenuti, subendo in tal modo una perdita;
a un prezzo pari al costo complessivo, consegue la copertura dei costi, ma non ottiene un utile;
a un prezzo superiore al costo complessivo, consegue un utile (o reddito) contabile positivo.
Di questo aspetto ci occuperemo analiticamente nel paragrafo
14.2
Costo economico-tecnico
Il costo economico-tecnico serve a individuare il costo totale del servizio e rappresenta l’ultima fase
della formazione del costo. Si ottiene aggiungendo al costo complessivo i cosiddetti costi figurativi.
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MODULO 5 • la gestione economica _I
Sono considerati figurativi i costi che non hanno costituito un esborso reale per l’impresa, ma che
tuttavia hanno contribuito alla produzione.
Sono costi figurativi, per esempio:
gli interessi sul capitale investito, cioè gli interessi che l’imprenditore avrebbe percepito sul proprio capitale se non lo avesse investito nell’impresa ma in altro modo;
gli affitti risparmiati nel caso in cui l’attività sia svolta in locali di proprietà dell’imprenditore,
ma che l’impresa pagherebbe se l’attività fosse svolta in locali di proprietà di terzi;
il compenso per l’opera direzionale dell’imprenditore nell’impresa individuale; infatti in questo
caso l’imprenditore non percepisce uno stipendio, ma solo gli utili; il compenso figurativo è la retribuzione che l’imprenditore darebbe a una figura professionale che dirigesse l’impresa al suo posto.
Gli esempi
1
e
esempio 1
2
illustrano alcuni calcoli in pratica.
Calcolo del costo di un posto letto in due imprese alberghiere
L’Hotel Paradiso e l’Hotel Sole sono ubicati nella stessa zona, hanno un’analoga classificazione di categoria, offrono servizi di pari qualità e hanno una capacità di 200 posti letto.
La formazione del costo unitario per posto letto è la seguente (i valori utilizzati, in euro, sono simbolici):
Tipo di costo
Costo primo o diretto
Costi comuni o indiretti
Costo complessivo
Costi figurativi
Costo economico-tecnico
Hotel Paradiso
15,00 +
18,00 =
33,00 +
2,00 =
35,00 =
Hotel Sole
16,00 +
18,00 =
34,00 +
1,50 =
35,50 =
Le due imprese presentano costi complessivi e costi economico-tecnici diversi: l’Hotel Paradiso riesce a
produrre a un costo minore di quello dell’Hotel Sole e quindi risulta competitivo rispetto a quest’ultimo.
La differenza più apprezzabile si riscontra nel costo primo, che nell’Hotel Sole supera del 6,7% quello
dell’Hotel Paradiso; si tratta di una differenza sensibile e non giustificata da una più elevata qualità del
servizio. In questa situazione l’Hotel Sole deve analizzare il proprio costo primo, individuare che cosa lo
rende più alto di quello dei concorrenti e rimuovere le inefficienze.
esempio 2
Calcolo del costo di due package con la stessa destinazione organizzati
da due tour operator diversi
I due tour operator sono Viaggi Belli e Viaggi Meravigliosi. Ipotizziamo che i costi unitari per la produzione del pacchetto siano rispettivamente i seguenti (i valori utilizzati, in euro, sono simbolici):
Tipo di costo
Costo primo o diretto
Costi comuni o indiretti
Costo complessivo
Costi figurativi
Costo economico-tecnico
212
Viaggi Belli
250,00
30,00 +
280,00 =
12,00 +
292,00 =
Viaggi Meravigliosi
280,00
25,00 +
305,00 =
15,00 +
320,00 =
Le due imprese presentano costi complessivi e costi economico-tecnici diversi: l’impresa Viaggi Belli riesce a produrre a un costo minore di quello dell’impresa Viaggi Meravigliosi e quindi risulta competitiva
rispetto a quest’ultima. La differenza più apprezzabile si riscontra nel costo primo, che nell’impresa Viaggi
Meravigliosi supera del 12% quello dell’impresa Viaggi Belli.
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UD14 • la ripartizione dei costi comuni
full costing: la ripartizione
dei costi comuni
14.2
La ripartizione dei costi diretti tra i diversi servizi dell’impresa turistica risulta abbastanza agevole.
Non si può dire altrettanto per i costi comuni (detti anche costi generali o costi indiretti) sostenuti per la produzione nel suo complesso. Il problema in un’impresa monoprodotto non si pone: tutti
i costi dell’impresa saranno da imputare a quel prodotto. Ma quando un’impresa produce più prodotti o servizi utilizzando le stesse strutture organizzative e amministrative, e utilizza una contabilità a full costing il problema della ripartizione (o imputazione) dei costi comuni tra i vari prodotti si pone in tutta la sua evidenza, proprio perché la contabilità a full costing si basa sulla conoscenza del costo pieno del prodotto (costi diretti e costi comuni).
I passi da fare per risolvere il problema sono i seguenti:
suddividere i costi indiretti in categorie affini, per individuarli più facilmente e ottenere un totale unico per ciascuna categoria (per esempio: spese generali di produzione, ammortamenti, oneri
fiscali, oneri finanziari ecc.);
scegliere la base di imputazione rispetto alla quale suddividere il costo indiretto totale su tutti
i servizi prodotti;
individuare il criterio di proporzionalità più adatto per la ripartizione dei costi comuni in quella specifica situazione;
calcolare
il coefficiente di imputazione, dato dal rapporto tra costi generali e criterio di propor
zionalità scelto (esempi 3-6).
La base di imputazione può essere unica o multipla. L’imputazione su base unica richiede che i
costi indiretti siano raggruppati in un unico gruppo e suddivisi tra i singoli servizi in base a un
unico criterio di proporzionalità (esempi 3 e 5). L’imputazione su base multipla richiede, invece, che i costi comuni siano raggruppati in più categorie omogenee e imputati ai vari servizi utilizzando un criterio di proporzionalità diverso a seconda del gruppo di costi comuni da ripartire
(esempio 4). Quanto al criterio di proporzionalità da scegliere, nelle imprese alberghiere e di
viaggi può essere uno dei seguenti:
il costo delle materie prime impiegate;
il costo della manodopera diretta;
il costo primo o diretto;
le quantità prodotte (numero di viaggi, numero di presenze);
i ricavi ottenuti.
La scelta dell’uno o dell’altro criterio è cruciale e anche del tutto soggettiva: l’importante è considerare quello di maggiore rilevanza nel processo di produzione dell’impresa considerata.
esempio 3
Imputazione dei costi indiretti su base unica in un’impresa tour operator
Il tour operator Viaggi Bene presenta nel suo catalogo tre tipologie di viaggi che costituiscono tre specifici centri di costo. Ciascun viaggio dura 7 giorni con 6 pernottamenti.
I costi generali del tour operator ammontano a euro 224.000,00.
Le previsioni di vendita dei prodotti sono le seguenti:
Destinazione
Tunisia
Gran Bretagna
Grecia
Totale pacchetti
Pacchetti (n.)
2.400
2.800
2.100
7.300
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MODULO 5 • la gestione economica _I
Analisi del costo diretto: Tunisia.
Costo
euro
Servizi ricettivi
400.000,00
Accompagnatori
35.000,00
Provvigioni passive
70.000,00
Totale costo diretto
705.000,00
Il costo diretto medio del pacchetto Tunisia è:
euro 705.000,00 : 2.400 = euro 293,75
Analisi del costo diretto: Gran Bretagna.
Costo
euro
Trasporto (aereo, bus)
250.000,00
Servizi ricettivi
600.000,00
Accompagnatori
40.000,00
Provvigioni passive
85.000,00
Totale costo diretto
975.000,00
Il costo diretto medio del pacchetto Gran Bretagna è:
euro 975.000,00 : 2.800 = euro 348,21
Analisi del costo diretto: Grecia.
Costo
euro
Trasporto (aereo, bus)
150.000,00
Servizi ricettivi
320.000,00
Accompagnatori
35.000,00
Provvigioni passive
55.000,00
Totale costo diretto
560.000,00
Il costo diretto medio del pacchetto Grecia è:
euro 560.000,00 : 2.100 = euro 266,67
Il tour operator decide di procedere alla ripartizione dei costi comuni utilizzando il sistema di imputazione
su base unica e come criterio di ripartizione, il parametro del costo primo. Per imputare i costi indiretti o
generali ai prodotti occorre calcolare il coefficiente di imputazione, che in questo caso è dato dal rapporto tra costi indiretti o generali (al numeratore) e totale dei costi primi (al denominatore). Avremo quindi:
coefficiente di imputazione = euro 224.000,00 : euro 2.240.000,00 = 0,10
Per calcolare la quota parte di costi comuni o indiretti che gravano su ciascuna tipologia di prodotto
basterà moltiplicare il costo diretto di ciascuna tipologia di pacchetto per il coefficiente di imputazione
ottenuto. I risultati del calcolo sono riassunti nella tabella 14.1.
tabella 14.1
Imputazione dei costi indiretti (o generali) su base unica in un’impresa tour operator (in euro)
Pacchetti
costo
diretto
a
214
Tunisia
705.000,00
Gran Bretagna
975.000,00
Grecia
560.000,00
Totale
2.240.000,00
costo
coeff.
diretto imput.
unitario
costi
indiretti
costi
indiretti
unitari
costo
complessivo
numero
costo
viaggi complessivo
unitario
b=a:g
c
d=axc
e=d:g
f=a+d
g
293,75
348,21
266,67
306,85
0,10
0,10
0,10
0,10
70.500,00
97.500,00
56.000,00
224.000,00
29,38
34,82
26,67
30,68
775.500,00
1.072.500,00
616.000,00
2.464.000,00
2.400
2.800
2.100
7.300
h=f:g
323,13
383,04
293,33
337,53
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UD14 • la ripartizione dei costi comuni
esempio 4
Imputazione dei costi comuni su base multipla in un’impresa tour operator
Immaginiamo che lo stesso tour operator voglia procedere all’imputazione dei costi comuni su base multipla. I costi diretti e le quantità di produzione sono gli stessi dell’esempio 3 , mentre i costi indiretti sono i seguenti:
Costo
Costi amministrativi e generali
Ammortamenti
Totale costi comuni o indiretti
euro
112.000,00
73.000,00
185.000,00
Per i costi amministrativi viene utilizzato come criterio di ripartizione il costo diretto, per gli ammortamenti il numero di viaggi.
Determineremo quindi il coefficiente di imputazione per i costi amministrativi, mentre per gli ammortamenti si procederà a dividere l’importo per il numero di viaggi:
coefficiente di imputazione = costi amministrativi : costi primi
e quindi:
coefficiente di imputazione = 112.000,00 : 2.240.000,00 = 0,05
Quota ammortamento per viaggio = euro 73.000,00 : 7.300 = euro 10,00
La tabella 14.2 presenta i risultati del calcolo.
tabella 14.2
Imputazione dei costi comuni su base multipla in un’impresa tour operator (in euro)
Pacchetti
costo
diretto
a
b = a :f
Tunisia
705.000,00
Gran Bretagna
975.000,00
Grecia
560.000,00
Totale
2.240.000,00
esempio 5
costo
costi
diretto amm.
unitario
293,75
348,21
266,67
c
0,05
0,05
0,05
quota
parte costi
amm.
quota parte
ammort.
per viaggio
d=axc
e
35,250,00
48.750,00
28.000,00
112.000,00
10,00
10,00
10,00
numero quota parte
viaggi ammort. per
pacchetto
costo
complessivo
f
g=e+f
h=a+d+g
2.400
2.800
2.100
7.300
24.000,00
28.000,00
21.000,00
73.000,00
764.250,00
1.051.750,00
609.000,00
2.425.000,00
Imputazione su base unica dei costi indiretti dell’Hotel La Sonnambula
con 300 posti letto in 150 camere e servizio di ristorazione
L’impresa presenta la seguente situazione:
capacità ricettiva annua 109.500 presenze;
grado di occupazione previsto 75% (82.125 presenze);
pasti previsti 73.000;
prime colazioni 75.000;
spese generali annue euro 2.227.500,00.
I costi primi annui dell’impresa sono riportati nella tabella 14.3 (i valori utilizzati sono simbolici).
Il grande peso, economico e finanziario, del personale nella gestione dell’albergo ci porta a scegliere, come
parametro di ripartizione, il costo del personale direttamente utilizzato nella produzione dei servizi,
secondo quanto riportato nella tabella 14.3.
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MODULO 5 • la gestione economica _I
tabella 14.3
Costi primi annui dell’Hotel La Sonnambula (in euro)
Costi
Camere
Ristorazione
Personale
1.000.000,00
450.000,00
Energia
90.000,00
50.000,00
Lavanderia
30.000,00
20.000,00
Materiali di consumo
10.000,00
4.000,00
Materie prime per i pasti
350.000,00
Materie prime per le colazioni
70.000,00
Totale
1.130.000,00
944.000,00
Altri servizi
35.000,00
10.000,00
3.000,00
1.000,00
49.000,00
Totale
1.485.000,00
150.000,00
53.000,00
15.000,00
350.000,00
70.000,00
2.123.000,00
Calcolo del coefficiente di imputazione
Per imputare i costi indiretti o generali ai diversi settori aziendali occorre calcolare il coefficiente di imputazione, che in questo caso è dato dal rapporto tra costi generali o indiretti e costi diretti del personale:
coefficiente di imputazione = euro 2.227.500,00 : euro 1.485.000,00 = 1,50
Ciò significa che a ogni settore tocca una parte di costi generali pari a 1,5 volte il proprio costo diretto di
personale. I risultati sono riportati nella tabella 14.4.
tabella 14.4
Ripartizione costi generali e costo complessivo per settore (in euro)
Servizio
Costo diretto
Coefficiente
Quota
Costi
del personale di imputazione
costi diretti
diretti
Camere
1.000.000,00
1,50
1.500.000,00
1.130.000,00
Ristorante
450.000,00
1,50
675.000,00
944.000,00
Altri servizi
35.000,00
1,50
52.500,00
49.000,00
Totale
1.485.000,00
1,50
2.227.500,00
2.123.000,00
Costo
complessivo
2.630.000,00
1.619.000,00
101.500,00
4.350.500,00
Possiamo ora calcolare l’incidenza unitaria dei costi diretti e indiretti, e quindi del costo complessivo, sul
settore camere:
euro 1.130.000,00 : 82.125 = euro 13,76
costo diretto unitario
costi
generali
unitari
euro
1.500.000,00 : 82.125 = euro 18,26
costo
complessivo
unitario
euro
(13,76
+ 18,26) = euro 32,02
La determinazione dei costi unitari del settore ristorazione è presentata nell’esempio seguente.
esempio 6
216
Calcolo delle spese generali del settore ristorazione dell’Hotel La
Sonnambula
Una volta attribuita al ristorante la quota parte di costi generali dell’albergo, dovremo trattarlo come un
centro di produzione di prodotti diversi: i pasti e le prime colazioni. All’interno del settore dovremo quindi provvedere alle ripartizioni dei seguenti costi:
la quota di costi generali già calcolata per il ristorante (euro 675.000,00) (si veda la tabella 14.4);
i costi del personale addetto al settore ristorazione (euro 450.000,00);
i costi di energia (euro 50.000,00), di lavanderia (euro 20.000,00)
e di materiali vari di consumo (euro 4.000,00).
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UD14 • la ripartizione dei costi comuni
Il criterio più opportuno da seguire in questo caso è quello della ripartizione in base al costo delle materie prime impiegate nella produzione delle colazioni e dei pasti. Il coefficiente di imputazione è
(tabella 14.5):
costi comuni ristorazione/costo materie prime impiegate =
= (675.000,00 + 450.000,00 + 50.000,00 + 20.000,00 + 4.000,00) : (350.000,00 + 70.000,00) =
= 1.199.000,00 : 420.000,00 = 2,8548 (arrotondato per eccesso)
tabella 14.5
Spese generali e costo complessivo del settore ristorazione (in euro)
Prodotti
Costi materie
Coefficiente
Costi
prime
di imputaz.
indiretti*
a
b
c=axb
Pasti
350.000,00
2,8548
999.180
Prime colazioni
70.000,00
2, 8548
199.836
Totale
420.000,00
2, 8548
1.199.016
Costo
complessivo
d=a+c
1.351.000,00
270.200,00
1.621.200,00
* I costi indiretti o generali da ripartire tra pasti e prime colazioni ammontano nella realtà a euro 1.199.000,00. Il risultato dei calcoli
ammonta invece a euro 1.199.016 (euro 16,00 in più), a causa dell’arrotondamento per eccesso del coefficiente di imputazione. In questi casi, nella pratica aziendale, quando occorre fare l’arrotondamento è opportuno arrotondare per eccesso perché è preferibile avere
una leggera sovrastima del costo piuttosto che una sottostima.
Ora è possibile determinare il costo diretto unitario, i costi generali unitari e il costo complessivo unitario dei pasti e delle colazioni.
Pasti:
costo diretto unitario = costi materie prime : n. pasti =
costo indiretto unitario = costi indiretti : n. pasti =
costo complessivo unitario =
costo diretto unitario + costo indiretto unitario =
euro 350.000,00 : 73.000 = euro 4,79
euro 999.180,00 : 73.000 = euro 13,69
euro 4,79 + euro 13,69= euro 18,48
Colazioni:
costo diretto unitario = costi materie prime : n. colazioni = euro 70.000,00 : 75.000 = euro 0,93
euro 199.836,00 : 75.000 = euro 2,67
costo indiretto unitario = costi indiretti : n. colazioni =
(arrontondato per eccesso)
costo complessivo unitario =
costo diretto unitario + costo indiretto unitario = euro 0,93 + euro 2,67= euro 3,60
prezzo di vendita
L’impresa che conosce la propria struttura dei costi ha una base corretta per la determinazione del
prezzo di vendita dei propri servizi. In questo paragrafo accenneremo ad alcuni aspetti generali della
determinazione del prezzo, che riprenderemo in modo più approfondito quando ci occuperemo dei
rapporti con il mercato (Modulo 11).
Dobbiamo però, fin d’ora, tenere presente che i prezzi devono sì coprire i costi sostenuti e assicurare una redditività positiva, ma devono anche essere concepiti a misura dei segmenti di mercato
cui l’impresa si rivolge, per essere accettati dalla domanda. Inoltre, il concetto di redditività va visto
non solo in funzione del costo unitario e del prezzo unitario di ciascuna categoria di servizio prodotta, ma anche in funzione dell’attività globale dell’impresa.
14.3
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MODULO 5 • la gestione economica _I
Il prezzo è un elemento fondamentale del marketing mix e il suo livello deve essere stabilito in funzione della capacità di attrarre la clientela nei diversi momenti dell’anno. Riprenderemo questo
argomento nell’UD 33. In questa sede ricordiamo che:
un prezzo di vendita superiore al costo complessivo, ma inferiore al costo economico-tecnico permette di ottenere un reddito nominale positivo, ma esclude la remunerazione dei costi figurativi;
un prezzo di vendita uguale al costo economico-tecnico comporta la remunerazione di tutti i fattori produttivi impiegati;
un prezzo di vendita superiore al costo economico-tecnico consente di ottenere un reddito contabile positivo (utile).
ricorda
Il mark-up è una tecnica di formazione dei prezzi consistente nell’aggiungere al costo complessivo di produzione una percentuale che remuneri il capitale proprio o di terzi (oneri
finanziari) e l’attività dell’impresa.
Vediamo un esempio di prezzo calcolato con la tecnica del mark-up rimandando alla UD33 per
le altre tecniche.
esempio 7
Determinazione dei costi unitari con il mark-up
Partiamo dai dati del precedente esempio 3 a cui aggiungiamo i costi figurativi unitari. Immaginiamo
che questi siano pari a euro 73.000,00 e che incidano su ciascun pacchetto di viaggio per euro 10,00 (euro
73.000,00 : 7300 = euro 10,00).
Il tour operator può ora decidere quale deve essere il suo mark-up sui costi di produzione dei pacchetti.
Se decide di applicare un ricarico del 30% i prezzi dei pacchetti saranno quelli della tabella 14.6.
tabella 14.6
Costi dei tre pacchetti e determinazione dei prezzi unitari con il sistema del mark-up
Pacchetto
Costo
Costo
Costo
Mark-up
Mark-up
Prezzo
complessivo figurativo
economico-tecnico
(%)
(valore
unitario
unitario
unitario
unitario
assoluto)
Tunisia
323,13
10,00
333,13
30,00
99,94
433,07
Gran Bretagna
383,04
10,00
393,04
30,00
117,91
510,95
Grecia
293,33
10,00
303,33
30,00
91,00
394,33
IN QUESTA UD HAI IMPARATO
Che cos’è il costo diretto
Che cos’è il costo complessivo
Che cosa sono i costi figurativi
Come si calcola il costo economico tecnico
Come è possibile ripartire i costi comuni tra le unità di prodotto
Che cos’è il coefficiente di imputazione
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unita 14terza-ex15
1-02-2008
14:29
Pagina 219
UD14 • la ripartizione dei costi comuni
domande di verifica
Domande a risposta aperta
14.11
Che cos’è il costo complessivo?
Il coefficiente di imputazione si ottiene:
dal rapporto tra costi fissi e marginali
moltiplicando i costi fissi per tre
dal rapporto tra costi generali e criterio
di proporzionalità scelto
14.3
14.12
14.1
A che cosa serve il costo diretto?
14.2
Quali costi sono considerati figurativi?
14.4
Che cos’è il costo economico-tecnico?
14.5
Per quale motivo l’impresa ripartisce i costi
indiretti tra più servizi?
Domande a scelta multipla
(una sola risposta corretta)
Non vengono registrati tra i costi effettivamente
sostenuti:
i costi diretti
i costi indiretti
i costi figurativi
14.13
Il mark-up è:
un prezzo aumentato in alta stagione
una percentuale che si aggiunge ai costi
per ottenere il prezzo
l’utile dell’imprenditore
14.6
Il livello minimo accettabile dei prezzi di vendita
è stabilito dalla conoscenza:
dei fattori di rischio d’impresa
del costo complessivo
dei costi speciali
14.7
La ripartizione dei costi comuni è fatta in base
a un criterio:
fiscale
giuridico-amministrativo
proporzionale
14.8
L’impresa consegue un profitto se il prezzo di vendita:
è superiore al costo complessivo
è inferiore ai costi figurativi
è superiore al costo economico-tecnico
14.9
La somma dei costi diretti dà luogo al:
costo primo
costo complessivo
costo economico-tecnico
14.10
Domande Vero/Falso
14.14
Il costo dei servizi che compongono
il package è un costo diretto molto
importante per le agenzie di viaggi.
V
F
V
F
V
F
V
F
V
F
14.15
Il costo diretto serve a stabilire il prezzo
di vendita dei servizi turistici.
14.16
Il costo effettivo di produzione
è rappresentato dal costo
complessivo.
14.17
Il compenso dell’imprenditore per l’opera
direzionale che svolge nell’impresa
individuale è un costo figurativo.
14.18
Se il prezzo supera il costo complessivo
l’impresa subisce una perdita.
La differenza tra costo economico-tecnico e costo
complessivo è costituita:
dal costo primo
da tutti i costi indiretti
dai costi figurativi
219
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Ripartizione costi