Riconoscimento e gestione dello
stress
nelle missioni di pace all’estero.
Claudia Abbrugiati
Relatore:
Prof. Silvio A. Merciai
Correlatore:
Prof. ssa Beatrice Cannella
Stress
Situazione in cui le richieste
ambientali costituiscono un peso o
eccedono le risorse dell’individuo.
(Lazarus, 1978)
Evoluzione dello stress
Stress traumatico.
Reazioni acute da stress.
Disturbo acuto da stress.
Disturbo post-traumatico da stress.
Principali fattori di rischio
Rischi legati all’individuo.
Rischi legati all’incarico.
Rischi legati all’ambiente.
Rischi legati alla separazione.
Ciclo emotivo dell’incarico
FASE
STADIO
PERIODO
Prima incarico
Attesa di una perdita.
1-6 settimane prima
della partenza.
Distacco e privazione.
Ultima settimana prima
della partenza.
Disorganizzazione
emotiva.
Prime 6 settimane di
incarico.
Ripresa e
stabilizzazione.
Durata variabile.
Attesa del ritorno.
Ultime settimane di
incarico.
Riallacciamento
relazioni.
Prime 6 settimane a
casa.
Reintegrazione e
stabilizzazione.
Durata variabile.
Durante incarico
Dopo incarico
Risposte fisiologiche
allo “stress da incarico”
Cambiamenti repentini di umore.
Irritabilità, ansia, depressione.
Relazioni interpersonali tese.
Sintomi somatici.
Disturbi del sonno e dell’appetito.
Risposte patologiche
allo “stress da incarico”
Disturbi da stress.
Disturbi somatoformi.
Disturbi dell’alimentazione.
Disturbi da uso di sostanze.
Disturbi psicotici.
Segni premonitori
Affaticamento.
Tensione e nervosismo.
Difficoltà di concentrazione.
Abuso di alcool, tabacco, farmaci.
Uso di droghe.
Altri importanti elementi da
considerare
Riduzione della capacità di coping .
Riduzione dell’autonomia.
Rischio di creare situazioni di pericolo.
Ridotta capacità critica e di giudizio.
Fattori che riducono il rischio
Personalità.
Motivazione.
Solidarietà sociale.
Riconoscimento ed espressione delle emozioni.
Presenza di un leader affidabile.
Misure preventive
Formazione degli operatori.
Tecniche di riduzione e elaborazione dello stress.
Soddisfazione dei bisogni primari degli operatori.
Presenza di una figura deputata all’ascolto.
Formazione delle famiglie degli operatori.
Modalità operative
Contatto e presenza costanti.
Organizzazione di una rete di supporto .
Studio e ricerca.
Offrire adeguato/immediato supporto psicologico.
Stimolare stili di vita autoprotettivi.
Proposte operative
Prevenzione
Sostegno
sociale
piru piru pi’
Mandato della missione
TIPH

Contribuire, mediante la propria presenza, a
ristabilire un senso di sicurezza nella
popolazione palestinese.

Contribuire allo sviluppo economico e
culturale del paese e della citta.

Redigere rapporti nell’eventualità ci si
trovi testimoni di scene di violenza o di
violazione dei diritti umani.
Veduta di Hebron all’alba.
Moschea di Abramo.
Osservatore TIPH segue un incidente.
Un confronto
Soddisfazione dei bisogni primari degli operatori.
Turni di riposo.
Mantenimento dei contatti.
Tecniche di riduzione/elaborazione dello stress.
Informazione.
L’autotutela non è egoismo,
ma solo altruismo applicato
in maniera costruttiva.
Grazie per l’attenzione.
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