Esempi virtuosi dall´Italia L’impegno di Federambiente nella prevenzione
dei rifiuti
Valentina Cipriano
FEDERAMBIENTE
LUGLIO 2002
Apertura dei lavori
Forum Federambiente sulla prevenzione
e la minimizzazione dei rifiuti
con il coinvolgimento dei “portatori di interesse”
economici (industriali, artigiani, distribuzione
commerciale) e istituzionali (Regioni, Province,
Comuni), Associazioni ambientaliste e dei consumatori
e istituzione del Gruppo di Lavoro Federambiente sulla
Prevenzione
FEBBRAIO 2004
pubblicazione della
Banca Dati Federambiente
sulla prevenzione e
minimizzazione dei rifiuti
NOVEMBRE 2006
Pubblicazione delle
Linee guida Federambiente-ONR
sulla prevenzione e
minimizzazione dei rifiuti urbani
GIUGNO 2008 – FEBBRAIO 2009
In collaborazione con Legambiente
Avvio del ciclo di seminari tecnici regionali
“Verso il Programma nazionale di
prevenzione dei rifiuti: partire
dalle esperienze locali”
(8 seminari da giugno 2008
a febbraio 2009)
GIUGNO - NOVEMBRE 2008
Edizione pilota della Settimana
Europea Riduzione Rifiuti 2008
promossa in Europa dall'Associazione Città e
Regioni per il riciclaggio e l'uso sostenibile delle
risorse
 organizzazione e coordinamento nazionale
insieme a Osservatorio nazionale sui rifiuti,
Coordinamento nazionale Agenda 21L,
Rifiuti 21 Network, Legambiente, E.R.I.C.A.

DICEMBRE 2008
Convenzione con ONR
per l’aggiornamento e sviluppo delle
Linee Guida sulla prevenzione e
minimizzazione della produzione
dei rifiuti urbani
e la predisposizione del documento
“Verso il Programma nazionale di
prevenzione dei rifiuti”.
GENNAIO 2009
Protocollo di intesa con la
Provincia di Roma
su “Attività di ricerca e sviluppo per
l’individuazione di soluzioni innovative nel
campo della gestione integrata del ciclo dei
rifiuti”
con particolare attenzione alle attività di
prevenzione.
APRILE – NOVEMBRE 2009
Partecipazione alla consultazione degli
stakeholder organizzata dalla
Commissione europea
per la definizione delle
linee guida per gli Stati membri
per la redazione dei programmi
nazionali di prevenzione
e sullo scambio delle migliori pratiche
secondo la nuova direttiva sui rifiuti
MARZO – NOVEMBRE 2009
Organizzazione e coordinamento della
prima edizione ufficiale della
Settimana Europea per la
Riduzione dei Rifiuti
insieme a ONR, Provincia di Torino,
Rifiuti 21 Network,
Commissione Nazionale Italiana UNESCO,
AICA, Legambiente, E.R.I.C.A.,
Eco dalle Città.
La Settimana Europea per la Riduzione
dei Rifiuti (European Week for Waste
Reduction – EWWR) è un eventochiave per promuovere azioni
sostenibili volte alla prevenzione dei
rifiuti e a porre in evidenza l’impatto
dei nostri consumi sull’ambiente e sui
cambiamenti climatici.
 La
settimana si terrà dal 21 al 29
novembre 2009 in Europa e Italia.
 Patrocini: Ministero Ambiente, Cni
UNESCO, Regione Marche e Provincia
di Roma
 Main sponsor: CONAI
FEDERAMBIENTE, ONR E LEGAMBIENTE
organizzano il Convegno nazionale
“COSTRUIRE IL PROGRAMMA NAZIONALE
DI PREVENZIONE”
con la presentazione delle nuove
LINEE GUIDA FEDERAMBIENTE – ONR SULLA
PREVENZIONE DEI RIFIUTI URBANI
Roma, mercoledì 25 novembre 2009
Palazzetto Mattei, Piazza della Navicella (Villa Celimontana)
La Banca dati Federambiente
La Banca Dati on line sulla Prevenzione dei
rifiuti, attiva dal 2004, è liberamente
consultabile (www.federambiente.it/prevenzione) e
contiene:
un’ampia rassegna nazionale, costantemente
aggiornata, di esperienze di successo nella
gestione sostenibile ed innovativa dei rifiuti
 una raccolta di strumenti (normativi, economici e
volontari) per l’applicazione di azioni di
prevenzione – la “cassetta degli attrezzi”

La Banca dati Federambiente
La “cassetta degli attrezzi” contiene tutti i
possibili strumenti che, a livello europeo,
nazionale, regionale, provinciale e comunale,
consentono di attuare politiche e azioni di
prevenzione dei rifiuti:
 misure di carattere legislativo e normativo
(direttive, leggi, delibere, regolamenti, ecc);
 strumenti economici distinti in incentivi e
disincentivi (fondi ed ecofiscalità);
 strumenti volontari (contratti e/o intese di
programma, patti territoriali, accordi volontari,
ecc.).
La Banca dati Federambiente
La sezione “iniziative pubbliche” contiene le
iniziative promosse da Regioni, ATO, Province e
Comuni, da imprese pubbliche di igiene urbana,
da associazioni ambientaliste e dei
consumatori. Particolare riguardo è dedicato
alle esperienze di Green Public Procurement
(GPP), con una sottosezione dedicata.
 La sezione “iniziative private” contiene le
innovazioni di processo e di prodotto/servizi
tese ad un contenimento della produzione di
rifiuto attuate da imprese industriali, artigianali
e di servizi

La Banca dati Federambiente
Newsletter: periodicamente inviate a tutti gli
iscritti
 La Banca dati al momento della sua
pubblicazione sul sito Prevenzione di
Federambiente, nel febbraio del 2004,
conteneva 34 esperienze di prevenzione
Sul sito oggi sono presenti:
 oltre 160 Strumenti in Cassetta degli Attrezzi
 circa 130 Iniziative di prevenzione

La Banca dati Federambiente
 Iniziative
messe a punto da
amministrazioni pubbliche (Regioni, ATO,
Province, Comuni), imprese di igiene
urbana, soggetti del terzo settore, con la
partecipazione ed il coinvolgimento di altri
partner locali (altri enti e imprese
pubbliche, attività produttive e
commerciali locali, …)
La Banca dati Federambiente
Competenze delle Regioni:
 pianificazione e la gestione del ciclo dei rifiuti
 specifici piani per la prevenzione e gestione
degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio
 piani di riduzione della frazione biodegradabile
dei rifiuti avviata in discarica ai sensi del
decreto legislativo 36/2003.
La Banca dati Federambiente
i nuovi piani regionali e provinciali affrontano il
tema della prevenzione e della riduzione dei
rifiuti con diverso grado di dettaglio e
approfondimento prevedendo misure da
intraprendere e strumenti applicativi.
 Tra le amministrazioni più attente alla tematica
della prevenzione dei rifiuti si segnalano le
regioni Lombardia, Piemonte, Toscana,
Marche e le province di Asti, Torino,
Trento, Bolzano, Cremona, Mantova,
Bergamo, Ferrara, Firenze, l’ATO 2 di
Lucca, CBRA Asti.

La Banca dati Federambiente
strumenti applicati: spesso di tipo negoziale
(accordi territoriali e protocolli di intesa con il
locale sistema industriale e/o commerciale), di
comunicazione (campagne di informazione e
sensibilizzazione rivolte ai cittadini), in altri di
tipo fiscale ed economico (applicazione di tasse
e tributi, incentivi e finanziamenti).
 a livello operativo, maggiore efficacia da
impiego congiunto dei diversi strumenti e
sinergie tra i soggetti coinvolti

Riduzione dei rifiuti di imballaggio per
acqua minerale
campagne di sensibilizzazione
Campagna “Imbrocchiamola” - Altreconomia e
Legambiente - Comune ed il Patriarcato di
Venezia, in collaborazione con Veritas SpA, e
due testimonial di eccezione (il Sindaco Cacciari
e l’attore Marco Paolini), Comune di Alba “Bevi
l’acqua del rubinetto”, Comune di Firenze
“Acquartiere4”, Provincia di Trento “Apri il
rubinetto e chiudi con la plastica”
Riduzione dei rifiuti di imballaggio per
acqua minerale negli uffici
Negli uffici del Comune di Firenze sono stati
installati apparecchi che erogano acqua di
rubinetto ed è stata vietata l’acqua imbottigliata
con un obiettivo: un milione di bottigliette in
meno in 4 anni.
Negli uffici pubblici della Regione Marche sono
stati installati apparecchi che erogano acqua di
rubinetto trattata.
Riduzione dei rifiuti di imballaggio per
acqua minerale negli uffici
La provincia di Ferrara ha installato
colonnine refrigeranti, allacciate alla rete idrica,
che erogano acqua potabile controllata presso
scuole, circoli culturali, centri anziani, mense
scolastiche e luoghi di accoglienza.
 Il Gruppo HERA ha promosso “Hera2O”
un’iniziativa rivolta agli oltre 6.000 dipendenti,
con l’obiettivo d’incentivare il consumo
dell’acqua di rubinetto eliminando
gradualmente le bottigliette di plastica da bar,
mense e uffici.

Riduzione di rifiuti alimentari


iniziative recupero di prodotti e alimenti ancora
commestibili ma non più commercializzabili dalla
filiera agroalimentare, da esercizi commerciali,
mense e ristoranti, di solito avviati allo
smaltimento, che vengono invece destinati ad enti
e associazioni Onlus che gestiscono mense per
indigenti, secondo quanto previsto dalla legge
n.155/03, la cosiddetta “Legge del Buon
samaritano”.
risvolto positivo sociale oltre che ambientale
Riduzione di rifiuti alimentari
“Last Minute Market” dell’Università di BO; la
rete nazionale del Banco Alimentare con il
programma “Siticibo”; “Roma non spreca”
del Comune di Roma; “Remida food” del
Comune di Reggio Emilia; “Il buono che
avanza” del Comune di Bologna; “Buon
samaritano” di Amiat, l’azienda d’igiene
ambientale di Torino che effettua il trasporto di
derrate alimentari da ipermercati e mense
scolastiche a mense per indigenti. Dal lato della
GDO, progetto “Brutti ma buoni” di COOP
Riduzione di rifiuti biodegradabili
prassi dell’autocompostaggio
A titolo esemplificativo si cita, tra molti,
l’esperienza di Gaia Spa, l’azienda d’igiene
urbana di Asti, che ha stabilizzato la crescita dei
rifiuti nel proprio territorio con l’incentivazione
del compostaggio domestico.

Riduzione di RAEE (pc)
Rigenerazione pc (da uffici) con software
gratuito da studenti e ridistribuiti ad enti ed
associazioni del terzo settore
 A Brescia: progetto “Lazzaro” di Aprica Spa società del Gruppo A2A
 A Roma: cooperativa Binario Etico e
Fondazione Mondo Digitale
 Progetto “tRicicloPC con Linux” del Comune
di Ferrara

Riduzione di RAEE
progetto “Telefono Casa” per la raccolta di
cellulari usati ad opera di un network di
cooperative sociali in provincia di Treviso e nel
Veneto, da cui si ricavano fondi per sostenere
progetti di recupero ed integrazione sociale.
Riutilizzo di beni usati

il riutilizzo dei prodotti ne allunga la vita e ne
allontana il momento della dismissione: rientra
a pieno nella fase di prevenzione

banca dati on line Ex-Novo della Provincia di
Bolzano: raccoglie e promuove le imprese
locali che svolgono servizi di riparazione e
noleggio
Riutilizzo di beni usati
“Ecoscambio” : piattaforma reale e virtuale del
Comune di Follonica per lo scambio di beni
usati tra i cittadini
“S…cambio di stagione” : giornata del baratto
organizzata a Brescia da Aprica Spa e
Legambiente;
“Una carrozzina per due” : il Comune di
Ravenna raccoglie accessori usati per bambini
(giocattoli, vestiti, lettini, passeggini,
carrozzine) per ridistribuirli a cittadini indigenti.
Strumenti economici

Provincia di Cremona: tariffa di accesso agli
impianti di smaltimento (discarica e
inceneritore) differenziata in funzione delle
quantità pro capite di rifiuto residuo conferito
dai singoli comuni

Province di Mantova e di Varese: tributo
addizionale provinciale modulato in funzione
del trend della produzione di rifiuti urbani
registrati nei comuni
Linee guida Federambiente-ONR
Prima edizione 2006 – aggiornamento novembre 2009
 OBIETTIVI: Fornire ad amministratori e operatori
idee e strumenti per rendere operative le politiche
di prevenzione
a livello locale
■ METODOLOGIA
1. Analisi del territorio per individuare priorità
d’azione
2. Descrizione degli strumenti normativi, economici e
volontari disponibili sui vari livelli territoriali
3. Analisi di 14 flussi di beni/rifiuti su cui è possibile
intervenire con azioni di prevenzione e
minimizzazione
Flussi di beni/rifiuti
1. Cassette per ortofrutta
2. Imballaggi primari per liquidi alimentari
3. Pannolini usa e getta per bambini
4. Stovigliame monouso
5. Shopper in plastica monouso
6. Alimenti (resti di pasti ed alimenti ancora
commestibili)
7. Contenitori per detersivi e detergenti liquidi
Flussi di beni/rifiuti
8. Beni ingombranti
9. AEE domestiche e professionali
10. Farmaci
11. Abiti usati
12. Rifiuti speciali assimilabili
13. Rifiuti urbani biodegradabili
14. Carta grafica per usi pubblicitari
e per ufficio
Per ogni flusso vengono indicati
■ Rilevanza quantitativa in riferimento ai
consumi o al loro peso sui rifiuti urbani
prodotti;
■ Soluzioni di prevenzione/minimizzazione
applicabili allo specifico bene/rifiuto;
■ Contesti di applicazione delle azioni di
prevenzione;
■ Soggetti promotori e soggetti da
coinvolgere per la concretizzazione
dell’azione;
Per ogni flusso vengono indicati
■ Possibili Strumenti (normativi, economici e
volontari) da adottare;
■ Vantaggi, in termini di potenziali risultati di
prevenzione e/o minimizzazione;
■ Criticità che si possono incontrare nella
realizzazione dell’intervento in oggetto;
■ Esempi di best practices sulla base delle
esperienze raccolte nella Banca Dati
Federambiente sulla prevenzione
Conclusioni
Uscire dalla logica dell’emergenza ed entrare
nella prospettiva di un governo sostenibile di
lungo periodo del ciclo beni/rifiuti.
 nuova direttiva sui rifiuti: gli obblighi in materia
di prevenzione dei rifiuti
 è ormai tempo che le istituzioni nazionali si
facciano finalmente carico di questa fase
strategica del ciclo beni/rifiuti, la più importante
ma finora la meno applicata.

Conclusioni
Oggi anche in Italia esistono moltissime buone
pratiche locali
 Tuttavia è evidente che sono soprattutto gli
interventi a larga scala, a livello nazionale, a
fare davvero la differenza e cambiare i numeri
in gioco.
 Manca un intervento centrale, di governance
del sistema, sia in termini di programmazione
delle azioni necessarie sul ciclo di vita dei beni
e dei prodotti - progettazione, produzione,
distribuzione - sia di comunicazione ed
educazione ai consumi

Conclusioni

L’attivazione di politiche di prevenzione
nazionali prevede inoltre l’impegno e la
partecipazione di più soggetti pubblici e privati
e l’uso sinergico d’una pluralità di strumenti,
normativi e fiscali, economici e negoziali, che
sono comunque già in larga parte disponibili a
livello nazionale e locale e altri saranno
disponibili con il recepimento della direttiva.
Conclusioni
l’applicazione concreta della responsabilità
estesa del produttore
 tempestiva redazione del programma nazionale
della prevenzione,
 Responsabilizzazione di tutti gli attori del ciclo
beni/rifiuti, a partire dal settore produttivo e
della distribuzione commerciale, attraverso una
vasta azione d’informazione e sensibilizzazione
del grande pubblico.

Infine
occorre che ognuno di noi cominci a
ripensare e a modificare i propri
comportamenti a partire dai gesti
quotidiani, per riscoprire la cultura
del risparmio e del recupero in
contrapposizione a quella, purtroppo
imperante, dell’usa e getta.
CONFERENZA STAMPA per il Lancio della prima
edizione ufficiale della
SETTIMANA EUROPEA PER LA RIDUZIONE DEI
RIFIUTI 2009
Stand FEDERAMBIENTE
padiglione B3 stand 26
30 ottobre 2009, ore 12.30
Banca dati e Linee Guida sulla Prevenzione
www.federambiente.it/prevenzione
Per informazioni
[email protected]
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La Banca dati Federambiente