AUSL 7 Siena
Ospedali Riuniti della Valdichiana Senese - Montepulciano
U.O. PEDIATRIA E NEONATOLOGIA
Ospedale Amico dei Bambini
E ora che succede?
T
anto per cominciare rallegramenti!
Infermiere, ostetriche e medici faranno di tutto perché la degenza vostra e di vostro figlio sia la più serena possibile.
Queste note vi saranno consegnate da un’infermiera; sono utili a conoscere le
consuetudini del reparto ed a stabilire un primo contatto con le persone che
vi aiuteranno ad occuparvi del vostro bambino.
Ci auguriamo che tutto sia andato bene e che abbiate avuto l’opportunità
di rimanere vicine al neonato ed a suo padre nell’area parto; i primi contatti
pelle-pelle aggiungono, alla magia del momento, le occasioni giuste per avvicinare il bambino al seno; l’ostetrica è rimasta vicino a voi con discrezione e
professionalità.
Bagnetto, prevenzione anti-emorragica con vitamina K ed applicazione del
collirio antibiotico non sono urgenti e possono aspettare.
Rooming-in
Mamma e neonato risalgono insieme nell’area di degenza. In casi particolari
il neonato può aver bisogno di un’osservazione più tempestiva o prolungata
al nido, ma quando ogni dubbio svanisce viene portato definitivamente nella camera della madre. Prosegue così, da parte di tutti gli operatori, un particolare impegno, iniziato nei corsi di preparazione alla nascita e finalizzato a
valorizzare la vicinanza del neonato ai suoi genitori ed a sostenere ed incoraggiare l’allattamento al seno.
Nel nostro Punto Nascita il bambino può rimanere accanto alla mamma sia
di giorno che di notte (rooming-in totale) e l’allattamento è libero. Tutta la
nostra équipe è preparata a condividere e sostenere queste scelte.
Per queste attenzioni, dedicate al sostegno dell’allattamento al seno, gli Ospedali Riuniti della Valdichiana Senese hanno meritato il riconoscimento OMS/
UNICEF: Ospedale Amico dei Bambini.
Allattamento al seno
Il latte materno rappresenta la naturale alimentazione per il bambino.
È la prima scelta importante per la sua salute e per quella della mamma.
La stragrande maggioranza delle donne che lo desidera può allattare al seno.
Il corpo della mamma è pronto fin dalla gravidanza; c’è solo bisogno che il
bambino si attacchi bene e spesso e che, in ospedale ed a casa, sia disponibile
una rete qualificata di sostegno.
Il meccanismo fisiologico alla base della produzione del latte è semplice: il seno
produce latte se viene stimolato dalla suzione del bambino.
Tutti i tipi di seno vanno bene ed anche i capezzoli piatti... imparano presto
ad allungarsi.
Infermiere ed ostetriche sono pronte ad aiutarvi per decifrare i primi segnali
del piccolo, per assumere le posizione più comode e le tecniche più corrette,
per ridimensionare e risolvere le comuni, piccole difficoltà iniziali. Il vostro
istinto farà il resto.
Quattro consigli per cominciare bene:
1 - attaccare PRESTO il bambino al seno: la natura insegna che
l’allattamento è facilitato se il bambino viene attaccato subito
dopo il parto;
2 - attaccarlo FREQUENTEMENTE: gli attacchi devono essere
frequenti (8-12 volte) di giorno e di notte;
3 - allattare ESCLUSIVAMENTE: solo latte materno senza aggiunta di
altri latti o liquidi. Ciucci o biberon all’inizio dell’allattamento possono
confondere il bambino;
4 - allattare COMODAMENTE: mamma e bambino devono stare
comodi, perché mantenere a lungo la stessa posizione può stancare.
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Il bambino è attaccato bene?
Fin dalle prime poppate, con l’aiuto dell’infermiera, è importante perfezionare la “qualità” dell’ancoraggio al seno senza preoccuparsi delle “quantità” di
latte; la montata lattea arriverà dopo 3-4 giorni.
Il bambino è attaccato bene quando la bocca è spalancata, le labbra rovesciate in fuori e la lingua appoggiata al seno. Gran parte dell’areola inferiore è in
bocca ed il capezzolo in profondità sul palato. Il mento ed il naso del bambino sono vicini al seno e le guance gonfie.
Un attacco corretto non fa male e protegge dalle ragadi.
attacco corretto
(sull’areola)
attacco sbagliato
(sul capezzolo)
Posizioni per allattare
Durante la poppata la mamma può adottare diverse posizioni e scegliere quelle più confortevoli.
Dopo un cesareo o quando il perineo fa
male, come spesso accade nei primi giorni dopo il parto, è meglio rimanere sdraiate sul fianco. È la posizione più riposante e, durante la notte, sarà sempre la
più comoda perché si può allattare senza
doversi alzare.
La posizione seduta prevede che la schiena sia ben appoggiata e diritta e che i piedi possano appoggiare per terra.
Utile un cuscino sotto gli avambracci.
Nella posizione a “palla di rugby” il bambino è sotto
braccio a contatto con il fianco della madre; molto
pratica è la posizione “a culla incrociata” nella quale
il bambino viene sostenuto con il braccio opposto a
quello del seno a cui si attacca.
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Il bambino deve essere comodo e ben sostenuto per le spalle, con il corpo in asse girato verso
quello della mamma, il collo lievemente esteso
e la bocca diretta verso il capezzolo.
Può essere utile sostenere il seno con la mano a
“C” e stimolare l’apertura della bocca sfiorando
le labbra con il capezzolo. Il bambino va avvicinato al seno e non il contrario; non va forzato
ad attaccarsi. In caso di dolore conviene staccarlo
e riprovare l’attacco. Se rimangono dubbi, l’infermiera è a disposizione.
posizione a C
Nei primi giorni è normale che il neonato voglia succhiare spesso. Altre volte
il piccolo può sembrare disinteressato: in questi casi è utile ogni 3 ore prenderlo in braccio ed offrirgli stimoli ed occasioni per succhiare. Non aspettate
il pianto che è sempre un segnale tardivo di fame.
In attesa della montata lattea il bambino non rimane a bocca asciutta e succhia
le preziose gocce di colostro: alimento ricco di anticorpi, proteine e vitamine.
Altre notizie
Calo ponderale fisiologico
I bambini normalmente perdono peso nelle prime giornate di vita: poi con
gradualità iniziano ad alimentarsi ed a crescere. Di solito il peso della nascita
viene recuperato entro i primi 10 giorni. Eccetto rari casi, segnalati dal pediatra, non viene somministrato latte artificiale né altra bevanda, in attesa del
periodo previsto per il normale avvio dell’allattamento al seno.
L’allattamento può essere fatto in camera o al nido; di solito nel nido si rimane
solo per osservazione, cure particolari o per la “spremitura” del latte. Tutte le
nostre camere sono dotate di fasciatoio e vaschetta per facilitare pulizie e cambi.
Ogni mamma, prima del ritorno a casa, fa con le infermiere uno specifico
allenamento teorico-pratico sulle normali pratiche di puericultura.
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Le visite
Il padre (o un familiare) può restare accanto alla mamma nelle ore diurne. L’assistenza è permessa anche la prima notte dopo un parto cesareo.
Per tutti gli altri visitatori è assolutamente necessario attenersi agli orari del
passo (13-14 e 19-20), senza mai affollare la camera. Le donne per prime
chiedono il rispetto di questa regola che vuole solo proteggere il riposo e la
tranquillità del neonato, della mamma e delle altre degenti.
Screenings metabolici neonatali
A tutti i neonati, dopo 48 ore di vita, vengono prelevate alcune gocce di sangue dal tallone per escludere la presenza di rare malattie metaboliche (ipotiroidismo, fenilchetonuria etc.). Il campione viene inviato in un laboratorio
specializzato: se tutto è regolare non ci sarà risposta, altrimenti sono previsti
controlli che i genitori devono rispettare. Lo screening, obbligatorio per legge,
e gli eventuali richiami, sono molto importanti per escludere dubbi o per curare tempestivamente malattie gravi ed insidiose.
In seconda-terza giornata di vita spesso la cute del bambino diventa gialla: si
tratta dell’ittero fisiologico neonatale. Questo fenomeno non deve preoccupare e merita una semplice sorveglianza o qualche ora di lampada che il bambino potrà fare accanto al vostro letto. Solo raramente l’ittero è un problema.
I neonati vengono visitati dopo la nascita ed ogni giorno. Il pediatra passa
tutte le mattine per dare notizie e per rispondere alle vostre domande. Sempre potrete contare sul sostegno attento e personalizzato delle infermiere.
In particolare sarete aiutate per iniziare bene una corretta alimentazione del
bambino e per acquisire competenze sulle comuni pratiche di puericultura.
La durata della degenza è di norma tre giorni, quattro dopo parto cesareo.
In ogni caso la dimissione sarà concordata, con attenzione alle esigenze della
mamma e del bambino. Non ci sono problemi a prolungare la degenza se questo può dare più tranquillità e sicurezza alla mamma. Il giorno della dimissione i genitori avranno un colloquio conclusivo con il pediatra che fornirà altri
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consigli e indicazioni. In quella occasione viene consegnato il libretto regionale che rappresenta la memoria sanitaria del neonato fino... all’adolescenza!
Va conservato con cura e presentato ad ogni visita per le opportune annotazioni. Insieme al libretto c’è quest’opuscolo con le date di eventuali successivi
controlli ed altre indicazioni. Fanno parte della nostra équipe consulenti per
l’allattamento al seno (IBCLC) che aggiungono i loro consigli ed un eventuale appuntamento per l’ambulatorio dedicato.
In questo periodo viene regalato, a tutti i bambini che nascono nel nostro
ospedale, una valigetta speciale ed un bel libro che ricorda ai genitori l’utilità
della lettura ad alta voce.
Un problema neonatale importante? Può capitare che il neonato abbia bisogno di accertamenti più complessi o di un’assistenza intensiva. In questi casi
il nostro Centro di riferimento è la Terapia Intensiva Neonatale di Siena che
offre anche il servizio di trasporto neonatale.
Ci scusiamo se in qualche occasione imprevisti o difficoltà logistiche non renderanno tutto facile, ma rimarrà costante l’impegno del
personale medico ostetrico ed infermieristico a rendere più familiare
e sicura questa esperienza.
Se vi sarà offerta la possibilità di compilare un questionario anonimo per giudicare la vostra esperienza in questo punto nascita ricordate che si tratta di una buona occasione per aiutarci a migliorare il nostro servizio.
Fin dal ritorno a casa in auto, utilizzate il seggiolino di sicurezza e fatelo sempre anche nei tragitti brevi. Assicuratevi che
sia appropriato al peso del bambino e che abbia il marchio europeo ECE R44/03.
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I
Finalmente a casa!
n nessun caso i genitori devono sentirsi soli o temere interruzioni della
continuità assistenziale. Dopo la dimissione, sono a disposizione:
• consigli telefonici di puericultura: le infermiere rispondono al “pronto nido”
0578 713541.
• ambulatorio per l’allattamento al seno gestito da consulenti specializzate (IBCLC).
• ambulatorio pediatrico: prenotazioni tramite CUP 0577.767676.
• ambulatorio follow-up neonatale: solo per casi particolari, viene prenotato
dal pediatra che dimette il bambino.
• le ostetriche del territorio sono sempre a disposizione nei consultori. Con
il vostro preventivo assenso, su chiamata e gratuitamente, verranno anche a
casa per aiutarvi a risolvere i comuni problemi del puerperio. Alla dimissione
avrete il nome ed il telefono di tutte le ostetriche.
• il pediatra di famiglia è il principale riferimento dopo la dimissione. Tutta la
Zona Valdichiana Senese è coperta dal servizio della pediatria di famiglia. Per
i bambini residenti nella nostra zona l’assegnazione può essere fatta presso
lo sportello ticket del nostro Ospedale prima della dimissione; in ogni caso
anche presso il Distretto Sanitario di appartenenza.
I genitori sono invitati a fare subito la scelta ed a sollecitare una visita entro le prime 1-2 settimane dalla nascita. Sarà il pediatra a consigliarvi i
successivi bilanci di salute nel corso del primo anno.
Al 7º mese è utile il Boel Test, una semplice prova per la valutazione dell’udito.
Dopo il primo anno le visite consigliate sono al 18º - 24º - 36º mese.
Dopo il 3º anno sarebbe giusto fare almeno un controllo annuale.
Si consiglia una valutazione oculistica al 3° e 6° anno.
A 10 anni va prevista una visita con particolare attenzione alla colonna vertebrale ed allo sviluppo puberale.
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Inviti particolari
Ambulatorio per il massaggio infantile
Se siete interessate potete iscrivervi ad un bel corso dedicato al massaggio infantile condotto da infermiere specializzate. Ulteriori notizie si posso avere
telefonando al “pronto nido” 0578 713541.
Prevenzione della displasia dell’anca
La lussazione dell’anca è un problema che se ignorato può compromettere la
deambulazione del bambino. Grazie all’ecografia, esame semplice e innocuo, è possibile fare una diagnosi precoce e risolvere il problema con semplici accorgimenti.
La data per il controllo ecografico delle anche viene concordata alla dimissione.
Lo studio dei reni viene eseguito solo in presenza di fattori di rischio.
Controlli dell’udito
I difetti dell’udito costituiscono un problema raro ma serio (soprattutto se bilaterali). È importante riconoscerli tempestivamente per correggerli e per garantire
un adeguato supporto allo sviluppo generale del bambino e del linguaggio in
particolare. Non esiste un solo sistema, semplice e definitivo, che permetta di
fare una diagnosi certa ed immediata (basta pensare ai difetti dell’udito che si
manifestano o si verificano in epoca post-natale...). Il miglior comportamento
è quello di associare alcune indagini all’osservazione mirata fatta dai genitori.
In tutta la provincia senese è attivo un programma finalizzato ad una precoce
identificazione e correzione dei difetti dell’udito. In sintesi il progetto prevede 3 momenti:
1 - su tutti i neonati degenti al Nido o poco dopo la dimissione: “otoemissioni acustiche”: un esame strumentale molto semplice e moderno. Può
capitare di doverlo ripetere: in questi casi occorre avere un po’ di pazienza
2 - tra 7 e 10 mesi: Boel Test: un test comportamentale basato sulle risposte
del bambino a diversi stimoli sonori. In entrambe le prove, se i dubbi rimangono, si fa un altro esame più specifico: i “potenziali evocati” o ABR
3 - dalla nascita e fino alla completa acquisizione del linguaggio (2-3 anni):
un’attenzione particolare alla presenza della funzione uditiva.
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Vaccinazioni e genitori
Per proteggere efficacemente i bambini da alcune importanti
malattie infettive, esistono le vaccinazioni che non devono essere vissute come obbligo, ma come opportunità
condivisa di prevenzione. Accanto alle tradizionali vaccinazioni
obbligatorie contro tetano, difterite, epatite B e poliomielite sono oggi
raccomandate quelle contro la pertosse, il morbillo, la rosolia e la parotite
ed infine contro le infezioni da emofilo, da meningococco e da pneumococco.
Le vaccinazioni sopra ricordate vengono eseguite presso i Distretti sociosanitari.
Il calendario delle vaccinazioni inizia a partire dalla fine del secondo mese;
riceverete a casa un invito scritto. Il pediatra di famiglia è a vostra disposizione per valutare se lo stato di salute del vostro bambino permette la vaccinazione: in linea di massima tosse o raffreddore non sono motivo di rinvio. Nella stragrande maggioranza dei casi alla vaccinazione non segue alcun
disturbo: in rare occasioni si può verificare un fugace rialzo febbrile o una
reazione locale nella sede della inoculazione. Altri effetti indesiderati, oltre
che rari, sono di gran lunga meno gravi dei pericoli che il bambino corre se
contrae la malattia. In ogni caso per saperne di più il pediatra rimane la
persona più competente.
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Qualche consiglio pratico
Per la prevenzione del grave fenomeno della “morte in culla” oggi si dà molta
importanza a quattro consigli:
1 - abituate il bambino a dormire a pancia in su
2 - non copritelo eccessivamente
3 - non fumate
4 - dopo il primo mese, quando il bambino viene messo a dormire, proponete il ciuccio.
La temperatura dei locali dove sta il bambino dovrebbe essere costante, preferibilmente tra i 18 ed i 20° C con una buona umidificazione.
È giusto evitare il freddo ma anche... il troppo caldo: quindi non esagerare nel vestire il piccolo e spogliatelo quando entrate in un ambiente caldo.
Aria e luce fanno bene e nelle ore più temperate il bambino può uscire tutti i
giorni: basta un semplice terrazzo o un giardino; ricercare gli ambienti esterni meno inquinati.
Il cotone è il tessuto da preferire a diretto contatto della pelle. In estate evitare la diretta esposizione della testa al sole; in inverno meglio non
tenere troppo a lungo il bambino chiuso in tute imbottite ed impermeabili.
Rimandare le visite di bambini con malattie da raffreddamento. Anche voi
stessi, se raffreddati, potete usare una mascherina di tela quando vi avvicinate al bambino. Assicurate sempre il buon funzionamento degli impianti
di riscaldamento.
Il bambino può fare, più volte la settimana, un bagnetto completo: il locale
sarà adeguatamente caldo, l’acqua intorno ai 37º C ed i detergenti lievemente
acidi o neutri. Quando necessarie le creme idratanti e gli oli sono preferibili
alle polveri che possono essere inalate.
Il lavaggio delle mani rimane sempre la manovra igienica
più semplice ed utile!
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Igiene del seno: è sufficiente lavare con acqua areola e capezzolo e mantenerli
asciutti nell’intervallo tra i pasti.
Se il bambino è alimentato con latte formulato il biberon va prima lavato
bene; per la sterilizzazione si può ricorrere alla bollitura o all’ipoclorito di sodio: in questo caso il biberon non va risciacquato.
La temperatura dell’acqua per sciogliere il latte in polvere deve essere almeno
70º C. Per la somministrazione viene lasciato raffreddare alla temperatura
giusta e somministrato entro 2 ore dalla preparazione.
Alcuni tipi di latte formulato sono disponibili nella grande distribuzione ad
un prezzo più conveniente.
Mediamente il bambino si attacca al seno con intervalli di 3 ore. Ma non esiste
una “regola”: tutto è molto variabile ed individuale! Il bambino si alimenta
quando e quanto vuole; certamente non va forzato ad alimentarsi. Ma ricordate che il latte viene... allattando.
Il controllo dell’allattamento può essere fatto indirettamente in base alla soddisfazione del bambino dopo ogni poppata ed alla verifica settimanale della
crescita (nei primi tre mesi oltre 130 gr.). Si può vedere se il bambino assume
abbastanza latte anche contando il numero di pannolini bagnati di pipì: normalmente sono da 5 a 7 nelle 24 ore.
La doppia pesata non serve! L’analisi del latte materno è un controsenso! Il
latte della mamma è sempre l’alimento più completo, sicuro e digeribile:
fate il possibile per allattare al seno il vostro bambino! Se non sarà possibile
non scoraggiatevi: anche con il latte formulato le cure e l’affetto della mamma
rimangono una grande risorsa.
Per qualche difficoltà o qualche dubbio
il pediatra rimane lo specialista capace di dare i miglior consigli
per una corretta alimentazione.
Un bambino allattato al seno non ha bisogno di altri alimenti o bevande,
compresa l’acqua, fino al momento dello svezzamento, cioè fino al 6º mese!
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La “spremitura” del latte
è una pratica utile se si prevede una breve separazione dal bambino, come
quando si riprende il lavoro. Esistono tiralatte elettrici e manuali, ma la “spremitura” più semplice e pratica è quella che ogni mamma può fare con le proprie mani. La tecnica viene appresa durante la degenza o presso l’ambulatorio
per l’allattamento al seno.
Il latte materno può essere conservato a temperatura ambiente per 6-8 ore, in
frigorifero per 72 ore ed in congelatore per 3 mesi.
Il latte va scongelato a temperatura ambiente, in caso di necessità a bagnomaria.
Il bambino è in grado di berlo da un cucchiaino o da un bicchierino.
Il latte in abbondanza può essere donato
e utilizzato per bambini anche molto piccoli. Il nostro riferimento è la Banca
del Latte, presso l’Ospedale “Le Scotte” di Siena.
Per saperne di più ci si può rivolgere al “pronto nido” 0578 713541.
Nei primi mesi
qualche piccolo rigurgito è normale: in questi casi può bastare una maggiore
sorveglianza e manipolazioni più delicate. Il vomito è qualcosa di diverso, più
esplosivo e abbondante: meglio non rendere il pasto se il bambino ha vomitato. Quando gli episodi di vomito si ripetono è bene consultare il pediatra.
Il ritmo intestinale del bambino
può essere molto variabile (da una scarica ad ogni pasto ad una ogni 2-3 giorni); questo dipende da fattori costituzionali ed alimentari; le feci del bambino allattato al seno sono gialle, semiliquide ed un po’ acide; talora verdastre
a contatto con l’aria.
Eventuali irritazioni cutanee
nella zona del pannolino sono aiutate da creme all’ossido di zinco. Dopo tre
giorni senza evacuazioni è utile aiutare il bambino; per diarrea si intendono
scariche più liquide e numerose del solito; nel dubbio consultare il medico.
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La dieta della mamma deve essere normale, senza
esagerazioni, ma anche senza troppe limitazioni.
È giusto che l’assunzione di liquidi (acqua, latte, succhi di frutta, tè etc.) sia più
abbondante: Per gli alimenti la precedenza va data a quelli ad alto contenuto
nutrizionale come i cibi ricchi di proteine sia animali che vegetali, i cereali, la
verdura fresca, la frutta ed i grassi vegetali. Meglio evitare cibi speziati, grosse
quantità di legumi ed alcuni alimenti (aglio, cipolla, cavolo etc.) che possono
cambiare il sapore del latte, anche se non è detto che al bambino... dispiaccia.
La nicotina, le droghe e l’alcool vengono secreti nel latte materno in quantità
variabile; devono essere evitati!
Per i farmaci indispensabili è bene consigliarsi con il medico.
Meglio non usare lassativi.
Siti Internet consultabili:
www.guidausofarmaci.it
www.motherisk.org
Le coliche del primo trimestre
sono un fenomeno frequente, non sempre comprensibile e fonte di apprensione. Fortunatamente sono transitorie e “benigne”. Nella forma più tradizionale iniziano nella seconda metà del primo mese e si prolungano per tre mesi.
Le crisi di pianto si localizzano tra la penultima e l’ultima poppata. Nelle altre
ore il piccolo sta tranquillo; si alimenta e cresce regolarmente. Se le coliche
sono molto intense, o ci sono altri sintomi, è opportuno parlarne con il medico. A volte sono utili semplici tecniche di massaggio.
Tenendo il bambino in posizione eretta, dopo il pasto, si favorisce l’eliminazione dell’aria superflua dallo stomaco (“ruttino”) che può alimentare le coliche gassose.
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Abbiamo già ricordato come la posizione più sicura per il bambino sia quella supina, cioè “a pancia in su”. Per evitare che il piccolo si giri si può mettere in avanti il braccio del lato su cui dorme. È meglio scegliere un materasso
piuttosto rigido e non usare il cuscino. È bene che le coperte non lo avvolgano
strettamente. Nei primi sei mesi – di notte – il posto migliore per un bambino
è dormire nella culla vicino al letto della mamma.
Esistono vari sistemi per misurare la temperatura. Nella misurazione interna il
valore rilevato va scontato di 5 linee. Fino a 37º-37.3º C la temperatura può
essere considerata normale. Se la febbre supera i 38.5º-39º C si può somministrare un antipiretico come il paracetamolo che è opportuno tenere in casa.
In questi casi è sempre bene consultare il medico: va fatto con sollecitudine se
il piccolo è sonnolento o irritabile. Un bambino con la febbre può aver bisogno di liquidi e di essere coperto di meno, mai di più.
Nei primi mesi di vita è utile una supplementazione di vitamina D.
La carie è diffusa fin dalle primi anni e può causare gravi danni alla dentatura
sia di “latte” che permanente. I comportamenti preventivi essenziali per evitare o ridurre questo fenomeno sono:
a) accurata pulizia dei denti subito dopo i pasti (nel bambino più grandicello)
b) abitudini alimentari corrette (no al succhiotto con il miele, no alle bevande dolci etc.)
c) apporto di fluoro.
Per finire ricordiamo che
la gravidanza ed il puerperio sono tutelati:
La mamma lavoratrice deve conoscere i suoi diritti.
Il lavoro è “vietato” 2 mesi prima e 3 mesi dopo il parto.
Per quanto riguarda l’allattamento, durante il primo anno di
vita, la mamma ha diritto a due periodi di riposo di un’ora
ciascuno cumulabili durante la giornata.
Il riposo è solo uno se l’orario giornaliero è inferiore a 6 ore.
In caso di parto plurimo i riposi sono raddoppiati.
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Consigli
alla dimissione
Alimentazione - Il bambino va incoraggiato ad attaccarsi al seno, spesso (812 volte al giorno) e per tutto il tempo che vuole.
La “montata lattea” certe volte ritarda un po’ e non bisogna scoraggiarsi.
Il peso della nascita viene recuperato entro i primi 10 giorni: è importante fare
questa verifica, poi è sufficiente controllare la... soddisfazione del bambino e la
crescita settimanale: di solito oltre i 130 gr. nei primi tre mesi.
Il latte materno è il miglior alimento; fino a 6 mesi non c’è bisogno d’altro.
Consigli alimentari diversi saranno dati dal pediatra nei singoli casi.
Cura dell’ombelico - Fino alla caduta del moncone ombelicale: medicazione della base del moncone con zucchero-salicilico 3%, due volte al dì.
Dopo la caduta del moncone: medicazione della cicatrice con alcool a 70º o soluzione idroalcolica 1% di fucsina basica, una volta al dì, fino a cicatrice asciutta.
N.B. consultare il pediatra se cute periombelicale arrossata, maleodorante o ritardata caduta del moncone.
Consigli farmacologici - Per il bambino allattato al seno: utile una supplementazione di vitamina D per i primi 6 mesi.
Appuntamenti
Ambulatorio per l’allattamento al seno
valutazione della poppata con la consulente per l’allattamento
Poliambulatorio, stanza n. ........................ giorno..........................................................alle ore ............
“Pronto nido”
consulenza telefonica con le infermiere del nido
Tel 0578 713541 (solo pomeriggio)
“Puerperio a domicilio”
per una visita ostetrica a domicilio o al consultorio vedi i recapiti telefonici nella
scheda allegata oppure al 3387240764
Controllo udito
Poliambulatorio, stanza n. ........................ giorno..........................................................alle ore ............
Visita pediatrica follow-up
Pediatria, giorno........................................ alle ore ............
Controllo ecografico per displasia anche
Poliambulatorio, stanza n. ........................ giorno..........................................................alle ore ............
Il reparto di Pediatra dell’Ospedale di Nottola, Ospedali Riuniti della Valdichiana, collabora al progetto
promosso dal Circolo locale di Legambiente per la realizzazione di un’area verde nei pressi dell’Ospedale,
perché i bambini hanno diritto ad un futuro ed un
ambiente migliore.
Ogni anno, in occasione della “Giornata dedicata ai
diritti dell'infanzia”, il 21 novembre, vengono messi a dimora gli alberi acquistati con il contributo dei
genitori dei bambini nati a Nottola.
Se desiderate che anche il vostro bambino faccia parte di questa iniziativa, versando un piccolo contributo volontario, sarete invitati il giorno in cui saranno
piantati gli alberi, insieme ad altri genitori, ad assistere ad una piccola cerimonia che resterà a ricordo
di uno dei momenti più belli della vita.
OSPEDALE AMICO DEI BAMBINI IMPEGNATO PER LA PROMOZIONE DELL’ALLATTAMENTO AL SENO
Comitato Italiano - Riconoscimento del 4-6-2002
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