AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE
DI GENOVA
DIREZIONE 5
AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI
SERVIZIO AMBITI NATURALI
CACCIA E PESCA
LA GESTIONE DELLA PESCA
IN PROVINCIA DI GENOVA
STAGIONE
2012
1
Coordinato dall’Ufficio Pesca
della Provincia di Genova
2
INDICE
1
LICENZA DI PESCA
pag.
4
2
TESSERINO PER LA PESCA CONTROLLATA
pag.
6
3
TABELLA A
pag.
7
4
PERIODI DI DIVIETO
pag.
8
5
MISURE MINIME
pag.
10
6
LIMITI DI CATTURA E DISPOSIZIONI PROVINCIALI
pag.
11
7
LA VIGILANZA
pag.
12
8
CAMPI GARA TEMPORANEI
pag.
13
9
ZONE DI ALLENAMENTO
pag.
17
10
ZONA A REGOLAMENTAZIONE SPECIALE
pag.
20
11
RUSCELLI VIVAIO
pag.
21
12
DIVIETI DI PESCA TEMPORANEI
pag.
24
13
I NOSTRI PESCI
pag.
26
14
SANZIONI AMMINISTRATIVE
pag.
28
15
NORMATIVA EUROPEA PATOLOGIE ITTICHE
pag.
32
16
ZONE TURISTICHE
pag.
33
17
ITINERARI
pag.
35
18
INDIRIZZI E RECAPITI TELEFONICI
pag.
47
3
LA REGOLAMENTAZIONE
DELLA PESCA DILETTANTISTICA
1- LA LICENZA DI PESCA
La licenza per la pesca nelle acque interne rilasciata dalla provincia di
appartenenza ha validità su tutto il territorio nazionale e si distingue nelle
seguenti categorie:
TIPO B: (valida 6 anni dalla data del rilascio) per la pesca con la canna, con o
senza mulinello, lenza armata di uno o più ami ed esche artificiali, nonché con
gli attrezzi previsti dalla tabella A della legge 21/04, autorizzati o consentiti
espressamente dall’Amministrazione provinciale. Importo delle tasse e
sovrattasse annuali: GRATUITA per i minori di anni 16; € 22,72 per chi ha
compiuto il sessantacinquesimo anno d’età; € 45,45 per tutti gli altri
TIPO C: (valida 6 anni dalla data del rilascio) per la pesca con la canna senza
mulinello e con lenza armata di uno o più ami.
Importo delle tasse e sovrattasse: GRATUITA per i minori di anni 16; € 13,17
per chi ha compiuto il sessantacinquesimo anno d’età; € 26,34 per tutti gli altri
TIPO D: (valida 3 mesi riservata ai cittadini stranieri) per la pesca con la
canna, con o senza mulinello, lenza armata di uno o più ami ed esche artificiali,
nonché con gli attrezzi previsti dalla tabella A della legge 21/04, autorizzati o
consentiti espressamente dall’Amministrazione provinciale.
Importo delle tasse e sovrattasse: € 17,04
In occasione di manifestazioni di pesca per disabili organizzate da associazioni
del settore è previsto il rilascio di una licenza collettiva valida per la durata della
manifestazione previo versamento di una quota forfetaria di € 10,00.
4
RILASCIO DELLE LICENZA DI PESCA TIPO “B” e “C”
Qualora non potesse presentarsi l’interessato occorre:
1) Domanda al Presidente della Giunta Provinciale
2) Due marche da bollo da € 14,62 l’una
3) 2 fotografie formato tessera recenti di cui una legalizzata presso gli uffici
comunali
4) Copia fotostatica, non autenticata, di un documento di riconoscimento
5) Ricevuta del versamento delle somme prescritte sul c/c n° 11491164
intestato alla Regione Liguria – Tesoreria Regionale - Tasse e sovrattasse
sulle licenze di pesca – (modulo a doppia ricevuta). Precisare nella causale:
Provincia di Genova, Licenza di pesca categoria “B” o “C” o “D”. Gli
iscritti alle Associazioni dei pescasportivi qualora intendano far attribuire
alla propria Associazione quota della sovrattassa dovranno indicare
l’Associazione di appartenenza. Il versamento ha validità di un anno dalla
data di versamento e, comunque, non oltre la validità della licenza di
pesca; il versamento non è dovuto qualora non si eserciti la pesca durante
l’anno. Ottenuta la licenza, la ricevuta del versamento dovrà accompagnare
sempre il documento stesso e dovrà essere esibita agli Agenti di Vigilanza
6) I minori di anni 18 dovranno presentare una dichiarazione di assenso per il
rilascio della licenza di pesca, sottoscritta da un genitore o da chi ne
esercita la potestà.
Nel caso si presentasse l’interessato presso i nostri uffici occorre:
1) Domanda al Presidente della Giunta Provinciale
2) Due marche da bollo da € 14,62 l’una
3) 2 fotografie formato tessera recenti
4) Un documento d’identità in corso di validità
5) Come sopra al punto 5
Per i minorenni dovrà presentarsi un genitore o chi ne esercita la potestà
5
2 – TESSERINO PER LA PESCA CONTROLLATA
Per esercitare la pesca nelle acque interne della Provincia di Genova nell’anno 2012 è
obbligatorio il ritiro e l’utilizzo di un tesserino per la pesca controllata.
Nei tratti di corso d’acqua destinati a zone turistiche di pesca e durante le gare ed i
raduni di pesca non dovrà essere utilizzato.
COME COMPILARE IL TESSERINO PER LA PESCA CONTROLLATA
a) All’inizio della giornata di pesca prescelta, il pescatore deve indicare con un
segno indelebile nella pagina del corrispondente mese: la data del giorno ed il
codice del bacino o lago/invaso.
b) Se la pesca, nella stessa giornata, viene effettuata in diversi bacini si deve, nelle
righe sottostanti, ripetere la data del giorno ed indicare il codice del bacino.
c) Per ogni Salmonide pescato e trattenuto va immediatamente barrata la casella
corrispondente negli spazi appositamente riservati.
d) Se si intende praticare la pesca “NO KILL” (con rilascio del pescato) all’inizio
della giornata, scrivere No Kill nelle caselle destinate all’annotazione delle
catture. Tale scelta implica che nell’ambito del bacino non potrà essere
trattenuto alcun esemplare.
NOTA BENE In caso di deposito (presso la propria abitazione, auto ecc.) della fauna
ittica pescata, cerchiare la barra dell’ultimo esemplare.
Sono vietate le cancellature o abrasioni.
IL TESSERINO 2012 DEVE ESSERE RICONSEGNATO ALLA PROVINCIA DI
GENOVA ENTRO IL 31.03.2013
CODICI DEI BACINI
(nei quali si intendono ricompresi anche gli affluenti ed
i laghi ed invasi non menzionati nell’apposita sezione)
BACINI PADANI
P1
P2
P3
P4
P5
ORBA
STURA
SCRIVIA
TREBBIA
AVETO
T5 VARENNA
T6 POLCEVERA
T7 BISAGNO
T8 ENTELLA
T81 LAVAGNA
T82 GRAVEGLIA
T83 STURLA
T9 PETRONIO
T10 GROMOLO
T11 altri (tutti i rimanenti)
BACINI TIRRENICI
T1
T2
T3
T4
ARRESTRA
LERONE
LEIRO
CERUSA
LAGHI ED INVASI ARTIFICIALI
L1
L2
L3
L4
L5
BRUGNETO
VAL NOCI
BUSALLETTA
GORZENTE
GIACOPIANE
6
3 – TABELLA A
Parte A ( Attrezzi Consentiti )
1° Nelle torrenti è consentito soltanto l’uso di una sola canna per ogni
singolo pescatore, munita o meno di mulinello, lenza armata con un solo
amo, ed è sempre vietata ogni forma di pasturazione.
2° Nei laghi e negli invasi artificiali, la Provincia di Genova autorizza
l’uso di due canne per ogni singolo pescatore, poste a distanza non
superiore a metri 5 l’una dall’altra , munite o meno di mulinello, con lenze
armate di uno o più ami, nonché l’uso della mazzacchera per la pesca
delle anguille.
3° L’uso della canna-lenza armata con tre ami per la pesca con le esche
artificiali è consentito in tutte le acque comunque classificate.
4° L’uso del guadino è consentito esclusivamente come mezzo ausiliario per
recuperare il pesce già allamato.
5° L’uso di apparecchi generatori autonomi di energia elettrica, è consentito
esclusivamente sulla base di specifiche autorizzazioni, rilasciate dalle
Province per gli scopi di seguito elencati:
a) prelievo di fauna ittica nelle zone di ripopolamento e cattura;
b) cattura di fauna ittica per scopi di piscicoltura e ripopolamento,
nonché di salvaguardia in caso di lavori negli alvei dei corpi idrici e
di asciutta ;
c) controllo delle specie invadenti.
6° I generatori di energia debbono avere caratteristiche tali da garantire la
conservazione della fauna ittica, ed il loro impiego deve essere altresì
subordinato all’adozione di tutte le cautele atte a garantire l’incolumità
delle persone.
2 – TABELLA A
Parte B ( Attrezzi Vietati )
1° Oltre ai divieti stabiliti dalle leggi vigenti , ed in particolare dall’art.6 del
T.U. delle leggi sulla pesca , di cui al R.D. 8.10.1931 n° 1604 , in tutte le
acque della Regione Liguria sono sempre vietati:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
l’uso di esche e pasturazioni confezionate con il sangue;
l’uso della larva di mosca carnaria, sia come esca che come
pasturazione salvo che nel corso di gare di pesca autorizzate dalle
Province;
l’uso di lenza denominata “ camolera e temolino “
il possesso sui luoghi di pesca delle esche e sostanze lettere a), b);
la pesca con le mani;
l’esercizio della pesca prosciugando i bacini ed i corsi d’acqua,
divergendoli o ingombrandoli con opere mobili o stabili;
l’esercizio della pesca sommovendo il fondo delle acque;
la pesca con l’ausilio di fonte luminosa;
la pesca a strappo;
7
j)
k)
l)
l’esercizio della pesca subacquea;
l’abbandono di esche o pesci a terra o di rifiuti;
la mancata uccisione nel modo più rapido dei pesci catturati, ovvero
la detenzione delle dette prede senza che ne sia adeguatamente
assicurata la sopravvivenza;
m) tutti i comportamenti che possano arrecare danno, permanente o
letale, ai pesci che si intendono o che si debbano rilasciare, come
l’inadeguata salpatura, la manipolazione (anche con mani bagnate) od
il mancato taglio della lenza, nel caso non possano essere liberati
dall’amo senza danno o compromissione della loro vitalità;
n) la pesca da bordo dei natanti ancorati, od in movimento, ad esclusione
della pesca con la ciambella;
o) l’uso della corrente elettrica, di sostanze esplosive, tossiche ed
anestetiche;
p) l’uso di reti od attrezzi, nei passaggi di risalita dei pesci.
2° Per motivate ragioni di tutela della fauna ittica e di disciplina della pesca, le
Province possono stabilire, ove necessario, ulteriori limitazioni nell’uso
degli attrezzi consentiti e l’estensione dei divieti di cui alla presente
tabella.
4 – PERIODI DI DIVIETO
Trota Fario
dal tramonto della prima domenica di ottobre ad un’ora
prima dell’alba dell’ultima domenica di febbraio
Cheppia
1
aprile
30
maggio
Luccio
1
febbraio
15
aprile
Tinca
15 aprile
15
giugno
Barbo
1
aprile
30
giugno
Carpa
15 aprile
15
giugno
Carpa Argentata
15 aprile
15
giugno
8
Carpa Macrocefala
15 aprile
15
giugno
Vairone
15 aprile
15
giugno
Persico Reale
15 aprile
15
giugno
Persico Trota
15 aprile
15
giugno
Lasca
15 aprile
30
giugno
Gobione
15 aprile
15
giugno
Triotto
1
maggio
30
giugno
Scardola
1
maggio
15
luglio
9
5 – MISURE MINIME
Cheppia
cm 40
Carpa erbivora o Amur
cm 35
Trota Fario
cm 22
Carpa Argentata
(nei bacini Aveto e Trebbia cm 25) ( Temolo Russo )
cm 35
Trota Iridea
Carpa Testagrossa
cm 35
Salmerino di torrente cm 22
(compresi ibridi)
Vairone
cm 12
Mugilidi e Cefali cm 20
Lasca
cm 15
Luccio
cm 50
Persico Reale
cm 20
Cavedano
cm 20
Persico Trota
cm 25
Tinca
cm 25
Anguilla
cm 40
Barbo
cm 30
Barbo canino
cm 20
Orata
cm 20
Spigola
cm 20
Gobione
cm 12
Triotto
cm 12
Scardola
cm 20
Carpa
(tutte le varietà)
cm 35
cm 20
Tutte le altre specie cm 7
Le lunghezze minime totali sono misurate dall’apice del muso
all’estremità della pinna caudale.
10
6 – LIMITI DI CATTURA E DISPOSIZIONI PROVINCIALI
Per ogni giornata di pesca ciascun pescatore non può catturare più di:
- 10 salmonidi di cui non più di 5 trote fario;
- tre chilogrammi complessivi di pesci di altre specie tra cui non più di:
• 5 tinche;
• 5 persico trota;
• 10 esemplari di barbo canino,
• 10 di barbo comune,
• 20 di vairone,
• per queste ultime 3 specie (barbo canino, barbo comune e vairone),
comunque, cumulativamente la somma dei capi non può essere superiore
a 30 soggetti.
E’ vietata la pesca del temolo (Thymallus thymallus), del cobite (Cobitis taenia),
della rovella (Rutilus rubilio), cagnetta (Salaria fluviatilis), sanguinerola
(Phoxinus phoxinus), spinarello (Gasterostus aculeatus).
E’ vietato qualunque genere di pesca quando le acque sono tutte o per la
maggior parte coperte da uno strato di ghiaccio.
Nei laghi e negli invasi artificiali della Provincia di Genova, viene permesso
l’esercizio della pesca con l’utilizzo di due canne per ogni singolo pescatore
poste a distanza non superiore a metri cinque l’una dall’altra, munite o meno
di mulinello, con lenze armate di uno o due ami, fermi restando ovviamente i
limiti di cattura giornalieri.
Le zone interessate da tale regolamentazione sono, per le parti che ricadono in
Provincia di Genova:
- Lago del Brugneto
- Lago di Ortiglieto
- Lago Busalletta
- Lago di Malanotte
- Laghi del Gorzente
- Lago Val Noci
- Laghi di Giacopiane
- Lago Savio
11
La Provincia ha inoltre autorizzato nei predetti laghi ed invasi artificiali l’uso di tre
canne - tranne che nel periodo di interdizione della pesca alla carpa - per chi pratica la
tecnica del carpfishing secondo le seguenti:
MODALITA’ PER L’USO DELLE TRE CANNE
NEL CARP FISHING
Per la pratica della tecnica del Carpfishing nei laghi e negli invasi artificiali è
consentito un uso massimo di n. 3 canne, tranne che nel periodo di interdizione della
pesca alla carpa. Le canne, nel loro insieme, non possono essere posizionate su di un
asse superiore a metri 5.
L’esca non deve essere posizionata sull’amo.
Sono ammesse tutte le esche tipiche del Carpfishing, ugualmente ammesse dalla
Legge Regionale, a totale esclusione, in ogni caso, delle esche vive. Essendo il Carp
Fishing, nella presente eccezione, una tecnica “no kill”, le carpe, dopo la cattura,
devono essere slamate su appositi materassini imbottiti e trattenute solo il tempo
necessario per la pesatura, la catalogazione, la foto ricordo.
I pesci vanno, quindi, rimessi immediatamente in acqua, rispettando le precauzioni
disposte dalla Tabella “A”, parte B, comma primo, lettera M, legge regionale n.
21/04, onde evitare tutti i comportamenti che possono arrecare danno letale o
permanente ai pesci che si intendono o debbono rilasciare, come l’inadeguata
salpatura, manipolazione (anche con mani bagnate) od il mancato taglio della lenza
nel caso non possano essere liberati dall’amo senza danno o compromissione della
loro vitalità. E’ vietato organizzare e svolgere manifestazioni di pesca sportiva alla
carpa nei bacini durante il periodo di interdizione di pesca alla Carpa.
7 – LA VIGILANZA
La vigilanza sull’attività alieutica è affidata dalla legge a soggetti istituzionali
(Servizio di Polizia Provinciale, appartenenti al Corpo Forestale dello Stato,
Carabinieri e altri Agenti della Forza Pubblica) e può essere anche svolta a
titolo volontario dagli Agenti Guardiapesca riconosciuti a termini delle leggi di
P.S..
Si articola nella prevenzione che ha come scopo di evitare che vengano
compiute infrazioni relative alla normativa, nel controllo dell’attività di pesca e
nella repressione vera e propria di eventuali infrazioni.
Inoltre, il personale addetto, sia dipendente dell’Amministrazione Provinciale
che volontario, collabora per tutti gli interventi di gestione dell’ittiofauna
(immissioni, ripopolamenti, censimenti e recuperi).
12
8 – CAMPI GARA TEMPORANEI (validi sino al 31/01/13)
BACINO DELL’ARRESTRA E RUMARO
- Torrente Arrestra:
- Torrente Rumaro :
(Comune di Cogoleto) tratto dal ponte
dell’autostrada in direzione ponente (presso
impianti sportivi in Località Molinetto) alla foce
in mare;
(Comune di Cogoleto) tratto dal ponte Rumaro
(presso Sciarborasca) sino alla foce;
BACINO DELL’ORBA
- Torrente Orba :
(Comune di Tiglieto) tratto dal ponte a confine
con la Provincia di Savona sino alla confluenza
del rio Masino (inizio della riserva turistica);
BACINO DELLO STURA
- Torrente Stura :
(Comuni di Masone e Campo Ligure) tratto dalla
diga in località Piana - nel Comune di Masone al limite territoriale del Comune di Campo
Ligure (ponte nuovo);
- Torrente Stura
(Comune di Masone) dalla diga in Loc. Piana al
ponte del Rio Freddo: solo per prove selettive
BACINO DEL LERONE
-Torrente Lerone
(Comune di Cogoleto) tratto dalla diga della
Motta sul rio Lerone alla foce;
BACINO DEL CERUSA
- Torrente Cerusa :
(Comune di Genova) tratto dalla presa della
cartiera di S. Giorgio (chiusa De Becchi) alla
foce in mare;
BACINO DEL LEIRA
- Canale Gorsexio :
(Comune di Mele) tratto dalla confluenza con il
Rio Ruea (loc.tà Roverazza) alla confluenza con
il T. Acquasanta;
13
- Torrente Acquasanta e T. Leiro:(Comune di Mele e Genova) dalla
cartiera Travo alla foce del Leiro.
BACINO DEL VARENNA
- Torrente Varenna: (Comune di Genova) a monte dell’abitato di
Granara (briglia in loc. Profondo) alla foce i
mare.
BACINO DEL POLCEVERA
- Torrente Polcevera
(Comune di Genova) dalla confluenza con il
Torrente Verde al Ponte Barabini di Teglia;
- Torrente Riccò
(Comune di Mignanego) dalla stazione
ferroviaria di Piano Orizzontale fino al comune
di Mignanego;
- Torrente Verde
(Comune di Ceranesi): dalla confluenza del rio
Gallaneto con il rio Iso (a monte), fino al
deposito della provincia situato 500 metri più a
valle;
- Torrente S. Martino tratto che va dalla vecchia cartiera di Molino
Alto (edificio costruito a scavalco del torrente,
circa 150 metri a valle del ponte) alla
confluenza col rio Torbi;
- Torrente Secca
(Comune di Serra Riccò): dalla confluenza con il
T. Pernecco alla confluenza del Rio Medicina;
- Torrente Magnerri
(Comune di Serra Riccò) dal rio della Cascina al
rio Valleregia
- Lago Bruno
(Comune di Campomorone) tutta la sponda genovese
BACINO DELLO SCRIVIA
- Torrente Scrivia :
(Comune di Montoggio) tratto dalla confluenza
dei torrenti Laccio e Pentemina al ponte di
Avosso;
- Torrente Scrivia :
(Comune di Casella e Savignone) dalla briglia
del ponte del trenino di Casella alla briglia del
14
campo kayak (limite superiore della turistica di
pesca)
- Torrente Scrivia :
(Comune di Savignone e Busalla) dalla diga
rotta (limite inferiore turistica di pesca) alla
briglia dell’acquedotto in prossimità del ponte
“vecchio” di Busalla;
- Torrente Scrivia :
(Comune di Ronco Scrivia) tratto dal ponte
dell’autostrada - direzione Milano - (loc.tà
Isolabuona) al ponte autostradale di Ronco
Scrivia direzione Milano (località Ferriere);
- Torrente Brevenna
(Comune di Valbrevenna) tratto dalla confluenza
con lo Scrivia al bivio per località Nenno;
- Torrente Vobbia:
(Comune di Isola del Cantone) tratto dal ponte
in loc.tà Barma alla diga del lago Savio, in caso
di impraticabilità di questo campo gara nello
Scrivia, potrà essere utilizzato come “campo di
riserva” il tratto dello Scrivia (Comune di Isola
del Cantone) che va dal ponte presso la stazione
F.S. al ponte del Cimitero;
- Torrente Laccio:
(Comuni di Montoggio/Torriglia) tratto dalla
confluenza tra il Laccio ed il Pentemina fino al
ponte di Camponevoso.
- Torrente Laccio:
(Comune di Torriglia) tratto tra l’opera di presa
AMGA (monte) e la confluenza con il torrente
Castiglione Bunzi (valle).
BACINO DEL BISAGNO
- Torrente Bisagno :
(Comuni di Davagna Bargagli e Genova) tratto
dalla ex cava di ardesia in località Trapena al
ponte di Fleming;
- Torrente Bisagno
tratto tra l’immissione del rio Rolla e
l’immissione del rio Collaia, località Polveriera.
15
BACINO DEL TREBBIA
- Fiume Trebbia :
(Comuni di Fontanigorda e Fascia) tratto
compreso tra il ponte a monte della Località Due
Ponti e il Mobilificio Poggi;
- Fiume Trebbia :
(Comune di Rovegno) località Loco nel tratto
compreso tra 200 metri a monte del “Bar
Ferruccio” e 100 metri a valle del ponticello
della Centrale Enel;
- Fiume Trebbia :
(Comune di Gorreto) tratto dai cavi dell’alta
tensione in Comune di Gorreto (fine turistica) al
confine provinciale, sponda sinistra orografica;
- Lago del Brugneto: (Comuni di Rondanina e Propata) tutta la sponda
orografica sinistra;
BACINO DEL LAVAGNA
- Torrente Lavagna :
(Comune di Lumarzo, Moconesi, Cicagna,
Coreglia, Orero, S. Colombano Certenoli e
Carasco) tratto dal ponte in località Ferriere di
Lumarzo (bivio per Fraz. Scagnelli) al Ponte
Vecchio di Carasco;
- Torrente Moconesi
(Comune di Moconesi) tratto dal ponte di Via
dei Mulini (nei pressi della confluenza col
torrente Lavagna) alla ex cabina E.N.E.L. posta
a mt. 1500 verso la sorgente;
- Torrente Malvaro :
(Comune di Lorsica) dalla confluenza con il T.
Tirello fino a 500 metri a valle;
BACINO DEL GRAVEGLIA
- Torrente Graveglia : (Comuni di Nè, Carasco) dal bivio per Tolceto
sino alla confluenza con il T. Lavagna.
BACINO DEL PETRONIO
- Torrente Petronio:
asta principale dal ponte di Casali al mare.
16
BACINO DEL BOATE
- Torrente Foggia :
(Comune di Rapallo) per tutto il tratto compresi affluenti Rio Chignero e Rio Serra
(Arbocò) sino alla confluenza con rio Tonnego;
BACINO DELLO STURLA
- Torrente Sturla :
(Comune di Borzonasca) tratto dalla Briglia del
Pianazzo al ponte Marchin;
- Torrente Sturla:
(Comuni di Mezzanego, , S. Colombano C. e
Carasco) tratto dal ponte di “Marchin” alla
confluenza con il torrente Lavagna;
BACINO DELL’ENTELLA
-
Fiume Entella:
(Comuni di Carasco, Cogorno, Leivi, Chiavari, e
Lavagna) tratto dalla confluenza del torrente
Graveglia al ponte della Maddalena: con divieto di
immissione e obbligo di rilascio immediato delle
specie: barbo, vairone, cobite ed eventuali altre
specie acquatiche inserite negli allegati II e IV della
Direttiva Habitat.
BACINO DELL’AVETO
- Torrente Aveto :
(Comune di Rezzoaglio) tratto dalla confluenza
con il T. Ventarola al Ponte di Farfanosa;
9 – ZONE PERMANENTI OVE SONO CONSENTITI
GLI ALLENAMENTI DI PESCA SPORTIVA
(SINO AL 31 GENNAIO 2013)
Pesca al colpo
- Torrente Scrivia :
(Comuni di Busalla - Ronco Scrivia) tratto dal
ponte autostradale in Busalla al primo ponte
dell’autostrada in Borgo Fornari;
- Torrente Polcevera : (Comune di Genova ) tratto compreso dal Ponte
Barabini di Teglia alla foce in mare;
- Fiume Entella :
(Comuni di Chiavari - Lavagna) tratto dal ponte
17
della Maddalena alla foce in mare. Con la seguente
regolamentazione:
divieto di immissione e
obbligo di rilascio immediato delle specie: barbo,
vairone, cobite ed eventuali altre specie acquatiche
inserite negli allegati II e IV della Direttiva Habitat.
Pesca alla trota
- Torrente Sturla:
(comune di Mezzanego) tratto compreso dalla
diga di Vignolo al ponte stradale per la Val
Cicana, con la seguente regolamentazione:
- gli ami devono essere privi di ardiglione o
con lo stesso schiacciato;
- le esche artificiali metalliche e simili (tipo
cucchiaino, pesci artificiali, ondulanti, ecc.)
devono essere dotate di un solo amo privo di
ardiglione – sono quindi tassativamente
vietate le ancorette;
- tutti i salmonidi catturati devono essere
immediatamente rimessi vivi in acqua nel
rispetto delle disposizioni di cui alla tabella
A, parte B, comma 1, lett. M), della l.r. 21/04
che vieta “tutti i comportamenti che possono
arrecare danno permanente o letale ai pesci
che si intendano o che si debbano rilasciare
come l’inadeguata salpatura, nonché la
manipolazione con mani asciutte dei pesci
che debbono essere rilasciati, o la loro
inadeguata
manipolazione,
anche
se
effettuata con mani bagnate, nonché il
mancato taglio della lenza nel caso non
possano essere liberati dall’amo senza danno
e compromissione della loro vitalità”;
- in detto tratto possono svolgersi gare di
pesca, con le modalità di cui all’art. 21, l.r.
21/04, purché il tempo effettivo di ogni gara
non superi le 5 ore e sia prevista dagli
organizzatori l’immissione di adeguate
quantità di salmonidi che, nel rispetto delle
misure minime e dei periodi di divieto,
potranno essere trattenuti;
- Torrente Polcevera:
(Comune di Genova) tratto compreso tra la
briglia 100 mt mercato Ortofrutticolo di
Pontedecimo e la briglia Guardie Forestali lago
18
sottobriglia compreso, con la seguente
regolamentazione:
- gli ami devono essere privi di ardiglione o
con lo stesso schiacciato;
- le esche artificiali metalliche e simili (tipo
cucchiaino, pesci artificiali, ondulanti, ecc.)
devono essere dotate di un solo amo privo di
ardiglione – sono quindi tassativamente
vietate le ancorette;
- tutti i salmonidi catturati devono essere
immediatamente rimessi vivi in acqua nel
rispetto delle disposizioni di cui alla tabella
A, parte B, comma 1, lett. M), della l.r. 21/04
che vieta “tutti i comportamenti che possono
arrecare danno permanente o letale ai pesci
che si intendano o che si debbano rilasciare
come l’inadeguata salpatura, nonché la
manipolazione con mani asciutte dei pesci
che debbono essere rilasciati, o la loro
inadeguata
manipolazione,
anche
se
effettuata con mani bagnate, nonché il
mancato taglio della lenza nel caso non
possano essere liberati dall’amo senza danno
e compromissione della loro vitalità”;
- in detto tratto possono svolgersi gare di
pesca, con le modalità di cui all’art. 21, l.r.
21/04, purché il tempo effettivo di ogni gara
non superi le 5 ore e sia prevista dagli
organizzatori l’immissione di adeguate
quantità di salmonidi che, nel rispetto delle
misure minime e dei periodi di divieto,
potranno essere trattenuti;
- Torrente Trebbia:
(comuni di Fontanigorda e Fascia) tratto
compreso tra il ponte a monte e quello a valle
della località Due Ponti, con la seguente
regolamentazione:
- divieto di pesca dalle 19 della prima
domenica di ottobre ad un’ora prima
dell’alba (6,30) dell’ultima domenica di
febbraio;
- gli ami devono essere privi di ardiglione o
con lo stesso schiacciato;
- le esche artificiali metalliche e simili (tipo
cucchiaino, pesci artificiali, ondulanti, ecc.)
19
devono essere dotate di un solo amo privo di
ardiglione – sono quindi tassativamente
vietate le ancorette;
- le
esche
naturali
sono
permesse
esclusivamente durante le manifestazioni
agonistiche;
- tutti i salmonidi catturati devono essere
immediatamente rimessi vivi in acqua nel
rispetto delle disposizioni di cui alla tabella
A, parte B, comma 1, lett. M), della l.r. 21/04
che vieta “tutti i comportamenti che possono
arrecare danno permanente o letale ai pesci
che si intendano o che si debbano rilasciare
come l’inadeguata salpatura, nonché la
manipolazione con mani asciutte dei pesci
che debbono essere rilasciati, o la loro
inadeguata
manipolazione,
anche
se
effettuata con mani bagnate, nonché il
mancato taglio della lenza nel caso non
possano essere liberati dall’amo senza danno
e compromissione della loro vitalità”;
- in detto tratto possono svolgersi gare di
pesca, con le modalità di cui all’art. 21, l.r.
21/04, purché il tempo effettivo di ogni gara
non superi le 5 ore e sia prevista dagli
organizzatori l’immissione di adeguate
quantità di salmonidi che, nel rispetto delle
misure minime e dei periodi di divieto,
potranno essere trattenuti;
10 – ZONA A REGOLAMENTAZIONE SPECIALE
SENZA PRELIEVO DEL PESCATO
(rilascio immediato in acqua del pescato vivo)
BACINO
COMUNE
VARENNA Genova
TORRENTE DESCRIZIONE
Varenna
Dal ponte sul T. Grillo posto 250 a
monte della confluenza con il T.
Varenna alla confluenza del Varenna
con il rio Gandolfi
REGOLAMENTO
1. Il tratto è riservato alla pesca a mosca e spinning.
2. E’ consentito per la pesca a mosca l’uso di due artificiali
20
3. Per lo spinning l’artificiale deve essere munito di un solo amo
4. In entrambi i casi l’amo deve essere privo di ardiglione o con lo stesso
schiacciato
NOTE SUL “CATTURA E RILASCIA”
“Cattura e Rilascia” è il momento conclusivo di un lungo lavoro eseguito
perfettamente e portato avanti nel puro rispetto dello sport.
E’ un momento di gioia offertoci dalla cattura di una bella preda e
dall’emozione di restituire ad essa la libertà.
Nella lotta per la cattura di un pesce si capisce di avere di fronte un avversario
intelligente che, degno di tutto il nostro rispetto, merita di tornare a popolare
le nostre acque.
Sarà poi ancora più bello scoprire, qualche tempo dopo, che il pesce a suo
tempo rilasciato è stato nuovamente ingannato dalle nostre esche.
Questa tecnica di pesca si sta sempre più diffondendo e lo dimostra la nascita
di alcune zone “no-kill” di recente costituzione. I primi ad attuarla sono stati i
pescatori di Carpe, i cosiddetti “carpisti” seguiti poi dai pescatori a mosca e
dai pescatori a spinning. Bene si presta al rilascio del pesce poiché l’amo
cattura solamente nell’apparato boccale, le operazioni di slamatura si
semplificano ed il pesce non subisce traumi.
11 – RUSCELLI VIVAIO
BACINO
STURA
COMUNE
Rossiglione
TORRENTE
Berlino
Masone
Tarè
Masone
Freddo
Masone
Passionata
DESCRIZIONE
dalla località Chiesa di
“Gamundin” alla sorgente,
compresi tutti gli affluenti ed i
sub affluenti
dalla confluenza con il T.
Vezzulla
alle
sorgenti,
compresi tutti gli affluenti
dalla confluenza con il T.
Stura alle sorgenti, compresi
tutti gli affluenti
dalla confluenza con il T.
Stura alle sorgenti, compresi
tutti gli affluenti
21
TREBBIA
AVETO
Campoligure
Angassino
Rovegno
Pescia
Fontanigorda
Cugno
Torriglia
Brugneto
Montebruno
Solive
Torriglia
Trebbia
dalla confluenza con il
torrente Stura alla briglia di
contenimento
canale di derivazione acqua
(ENEL) e lago Bassino
dalla confluenza con il T.
Levaggi
alle
sorgenti,
compresi gli affluenti
A valle della diga fino alla
confluenza con il T. Trebbia
Tratto compreso tra il Trebbia
e la confluenza con il Rio
Longhella
Dalla confluenza con il Rio
Bagordo alle sorgenti
Rezzoaglio,
Aveto
Favale di M.,
Lorsica
Rezzoaglio
Forcella
Dalle sorgenti alla confluenza
con il rio Colleretti, inclusi
tutti gli affluenti
Dal passo della Forcella alla
confluenza con il torrente
Ventarola, inclusi tutti gli
affluenti
Rezzoaglio
Bozale
Dalla confluenza con il T.
Aveto alle sorgenti, compresi
tutti gli affluenti
Rezzoaglio
Ventarola
Dalla confluenza con il fiume
loc. Ventarola
Aveto all’abitato di Ventarola
compreso
Rezzoaglio
Fratta
Dalle sorgenti alla confluenza
loc. Cabanne
con il T. Aveto, compresi tutti
gli affluenti
Rezzoaglio
Ertola
Dalla confluenza con il T.
Aveto alle sorgenti, compresi
tutti gli affluenti
Rezzoaglio
Crosa Scura
Dalla confluenza con il
torrente Rezzoaglio al ponte
in loc. Villanoce sulla strada
SP 654
Rezzoaglio
Dragonale
in Dalla confluenza del rio del
loc. Casoni di Bandito col rio Gramiza al
Amborzasco
ponte nella località suddetta
sulla SP 75
S.
Stefano Riofreddo
Dalla confluenza con il
d’Aveto
Fossato Grosso al secondo
22
ponte sulla S.S. del Tomarlo
S.
Stefano Arbio
o Dalla confluenza con il
d’Aveto loc. Rovereto
torrente
Gramizza
alle
Casafredda
sorgenti, compresi tutti gli
affluenti
GRAVEGLIA Nè
Reppia
dal ponte di Botasi alla
confluenza con il Rio Sivori
LAVAGNA
Neirone
Sestri o Siestri Dalla confluenza con il rio
(affluente del Luefredda sino al ponte
Neirone)
stradale in località Pian di
Terrile
Malvaro
Arena
Tra il ponte di Arma (strada
per la Scoglina) a salire
sino alla confluenza del rio
Prià
Neirone
Caignan
Tra il ponte della SP per
Neirone sino alla confluenza
del Neirone.
PETRONIO
Castiglione
Frascarese
Da località Ponte Lenzano a
Chiavarese
monte sino a Case Cian Balou
STURLA
Borzonasca
Gasparelle
Dalle sorgenti al lago di
Giacopiane
Borzonasca
Sturla
Da confluenza torrente Penna
a monte sino a località Briglia
Caserma Vecchia
Borzonasca
Calandrino
Dalla briglia presa Enel (x
Giacopiane) a scendere sino
all’invaso di Pian Sapeio
S. Colombano Cicana
Certenoli
/Mezzanego
Mezzanego
Mogliana
POLCEVERA Campomorone S. Martino
/Ceranesi
VARENNA
Genova
Vaccarezza
SCRIVIA
Valbrevenna
Nenno
Tra il ponte trattoria Noemi
(loc. Pregi) a valle sino al
ponte romano detto del
Maresciallo (loc. Celesia).
Da loc. Isola di Borgonovo a
valle sino alla confl Sturla
Dalla cascata della cartiera al
lago delle Tinne
Dalla confluenza con il T.
Varenna
alle
sorgenti
compresi gli affluenti
Dalla confluenza con il T.
Brevenna
alle
sorgenti
compresi gli affluenti
23
12 – DIVIETI DI PESCA TEMPORANEI
ANNI “A” (2010-2012)
ANNI ”B” (2013-2015)
BACINO
COMUNE
TORRENTE DESCRIZIONE
BACINO
COMUNE
TORRENTE
DESCRIZIONE
Stura
Campoligure
Ponzema Dalla
diga
dell’ex conceria
al ponte in loc.
“Usra”
Pestumo Dalla
confluenza con
il T. Masone
alle
sorgenti,
compresi tutti
gli affluenti
Berlino
Dalla
confluenza con
il T. Stura a loc.
Chiesa di S.
Bernardo
Stura
Campoligure
Ponzema
Dalla confluenza con il T.
Stura alla diga dell’ex
conceria
Masone
Masone
Dalla confluenza con il T.
Stura alla cascata del
Serpente
Rossiglione
Berlino
Dalla confluenza con il T.
Stura e la loc. chiesa di S.
Bernardo
Campo
Ligure
Stura
Torriglia
Lorsica
Cavagnaro
Dal ponte dell’ex Ferriera
al ponte sito sulla Strada
Statale 456 del Turchino in
località Municipio
Dalla confluenza con il
Trebbia alla confluenza
con il Rio del Bocco e il
Rio Giassina
Masone
Rossiglione
Trebbia
Rovegno
Montebruno
Scrivia
Polcevera
Bisagno
Leira
Leira
Valbrevenna
Dalla
confluenza con
il Trebbia alle
sorgenti,
compresi tutti
gli affluenti
Longhella Dalla
confluenza con
il T. Della Cà
alle
sorgenti,
inclusi tutti gli
affluenti
Trebbia
Orso
Scrivia
Riccio
Dalla
confluenza con
il T. Brevenna
alle
sorgenti,
compresi tutti
gli affluenti
Ronco Scrivia, Castagno Dalla
Isola
la
confluenza con
il T. Scrivia alle
sorgenti
Campomorone Iso
Da sotto le cave
di Isoverde fino
alla confluenza
con
il
rio
Gallaneto
Genova
Traso
Dalla
confluenza con
il T. Bisagno
alle sorgenti
Mele
Ceresolo Dalla
confluenza con
il
T.
Acquasanta al
ponte in località
Leitè
Gorsexio
Beccarin Dalla confl con
Gorsexio
a
sorgenti
Montebruno
Della Cà
Dalla confluenza con il
Longhella alle sorgenti
Valbrevenna
Tonno
Dalla confluenza con il T.
Brevenna alle sorgenti,
compresi tutti gli affluenti
Ronco
Scrivia, Isola
S. Rocco
Dalla confluenza con il T.
Scrivia alle sorgenti
Leira
Mele
Ceresolo
Dalla confluenza con il T.
Acquasanta al ponte in
località Leité
Leira
Gorsexio
Beccarin
Dalla confl con Gorsexio a
sorgenti
24
Arrestra
Cogoleto
Acquabu Da loc. ponte
ona
dei Piani alle
sorgenti
Lerone
Varenna
Genova
Grillo
Varenna Genova
Gandolfi
Cerusa
Genova
Gava
Cerusa
Secco
Dalle sorgenti,
al primo ponte
posto 250 a
monte
della
confluenza con
T. il Varenna
Dalla
confluenza con
il T. Secco alle
sorgenti
Arenzano
Genova
Lerone
Dalla vecchia diga (Ciusa
da Motta) alla confluenza
con il Rio Giasse delle
Vacche
Dalla confluenza con il T.
Varenna alle sorgenti
compresi gli affluenti
Dalla confluenza con il T.
Gava
alle
sorgenti,
compresi tutti gli affluenti
25
13 – I NOSTRI PESCI
Carpa Comune
Carpa Specchi
Cavedano
Trota Fario
Luccio
Persico Reale
Persico Trota
Salmerino
26
Temolo
Tinca
Trota Iridea
Barbo
Anguilla
Cheppia
Vairone
Cefalo o Muggine
27
14 – SANZIONI AMMINISTRATIVE
Tratto dal
PRONTUARIO SANZIONI REGIONALI IN MATERIA DI PESCA IN ACQUE INTERNE
della Polizia Provinciale
Legge Regionale 16/11/2004 n. 21 (in BURL del 1/12/2004 N. 11 ) “Norme per la tutela della fauna ittica e dell'ecosistema acquatico e
per la disciplina della pesca nelle acque interne”,
come modificata da L. R. 10/7/2009 n. 28 “Disposizioni in materia di tutela e valorizzazione della biodiversità”
(a cura di A. Atturo, Servizio Polizia Provinciale di Genova)
INFRAZIONE
NORMA
VIOLATA
art.8
Pesca senza aver ottenuto la licenza o senza aver effettuato i
commi 2° e
relativi versamenti
3°
Cattura di pesce in periodo vietato per la singola
specie:
-CHEPPIA (1 aprile-30 maggio)
-TROTA FARIO (dal tramonto 1° dom. di ottobre ad
un'ora prima dell'alba ultima dom. di febbraio)
-TEMOLO (2°dom.settembre-1°dom.maggio)
-LUCCIO (1 febbraio-15 aprile)
-TINCA (15 aprile-15 giugno)
-BARBO (1 aprile-30 giugno)
-BARBO CANINO (1 aprile-30 giugno)
-CARPA (15 aprile-15 giugno)
-CARPA ARGENTATA (15 aprile-15 giugno)
-CARPA MACROCEFALA (15 aprile-15 giugno)
-VAIRONE (15 aprile-15 giugno)
-PERSICO REALE (15 aprile-15 giugno)
-PERSICO TROTA (15 aprile-15 giugno)
-LASCA (15 aprile-30 giugno)
-GOBIONE (15 aprile-15 giugno)
-TRIOTTO (1 maggio-30 giugno)
-SCARDOLA (1 maggio-15 luglio)
art.23
1°comma lett. a)
Art.23
1° comma lett. b)
Pesca senza esibire la licenza valida o le ricevute di
versamento tasse al momento dell'accertamento, pur
essendone munito
Pesca al di fuori dei periodi consentiti
NORMA
SANZ.
Art13
1° comma
Tabella A
Parte D)
Pesca in luoghi non consentiti
(es. : ruscelli vivaio, tratti a divieto temporaneo o a tempo Art.6
indeterminato)
Esercizio pesca subacquea
Tab.A
Parte B)comma 1 lett J
Pesca a strappo
Tabella A
Parte B),
comma1 lett i
Pesca con uso di fonti luminose
Tabella A
Parte B)comma 1 lett h
Art.23
1° comma lett. c)
Art.23
1° comma lett. k)
Art.23
1° comma lett. c)
Art.23
1°comma lett.d)
Art.23
1° comma lett. d)
Art.23
1° comma
lett. d)
PAG.
MIS. RID.
€ 103,33 - T
€ 53,33 - T
€ 103,33 - T
€ 100,00 - D
NOTE
-PER CONNESSA EVASIONE TASSA DI
CONCESSIONE REG. : ulteriore sanzione di €
103,33 (applicata nel minimo) maggiorata del
pagamento della tassa evasa, ai sensi degli artt.
6
e 7 LR 27/12/1994 n.66 e succ. mod.(LR 28/99) ,
con separato s.p.v. da inoltrare in copia all'Ufficio
Tributi della Regione, e con relativo versamento
su
ccp della Tesoreria Regionale (competente per il
procedimento e gli scritti dif.).
-Sequestro a fini di confisca del pescato.
- In caso di recidiva : sanzione di € 171,66 –T e
sequestro a fini di confisca del pescato
-Sequestro a fini di confisca del pescato
-Applicazione del minimo, € 30, se i documenti
sono esibiti entro 5 giorni
-Sequestro a fini di confisca del pescato
- In caso di recidiva : sanzione di € 171,66 –T e
sequestro a fini di confisca del pescato.
Sequestro a fini di confisca del pescato
(tabella periodi modificata da l.r. 28/2009).
€ 103,33 - T
-Sequestro a fini di confisca del pescato
- In caso di recidiva : sanzione di € 171,66 –T e
sequestro a fini di confisca del pescato
Torrenti Baracca e Rosto, e tratto del Penna,
classificati zone divieto pesca a tempo
indeterminato (DGP 39 del 16/02/2010)
€ 103,33 - T
Sequestro a fini di confisca di attrezzi e pescato
€ 103,33 - T
€ 103,33 - T
Sequestro a fini di confisca di attrezzi e pescato
Sequestro a fini di confisca di attrezzi e pescato
28
-PESCA CON LE MANI;
-PESCA CON ATTREZZI DIVERSI DA QUELLI
CONSENTITI; ad es. :
-camolera e temolino
-pesca a bordo di natanti ancorati o in movimento
(esclusa pesca con ciambella)
-uso mazzacchera per pesca ad anguille
-bilance, nasse, rezzaglio
Art.23
1° comma
lett. d)
€ 103,33 - T
Sequestro a fini di confisca di attrezzi e pescato
Art.23
Tabella A
Collocazione di reti e attrezzi nei passaggi di risalita dei
1° comma
Parte B)pesci
lett. d)
comma 1°lett p
€ 103,33 - T
Sequestro a fini di confisca di attrezzi e pescato
€ 200,00 - D
Sequestro a fini di confisca del pescato.
Tabella A
Pesca nei tratti dei corsi d'acqua e nei bacini posti in asciutta
Art.16
5°comma
Immissione non autorizzata di materiale ittico.
Art.14
Pesca con uso di sostanze esplosive, tossiche o anestetiche
Pesca con uso di corrente elettrica
Tabella A,
Parte B),
comma 1°lett o)
Tabella A,
Parte B),
comma 1°lett o)
DETENZIONE nella postazione di pesca di esche o
Tabella A
pasture pronte per l'uso, diverse da quelle consentite;
Parte B)es.: -quelle confezionate con il sangue ;
comma 1°,
-larva di mosca carnaria (salvo in gare di pesca con aut.
lett. d)
della Prov)
Tabella A
Parte B)
1°c.-lett.a)
(confezionate
UTILIZZO di esche o pasture diverse da quelle consentite
con il
sangue)
1°c.-lett.b
(larva mosca
cartaria)
Tabella A
Abbandono esche o mezzi di pesca a terra lungo i
Parte B)corsi e gli specchi d’acqua e nelle loro adiacenze.
comma 1°,
lett. d)
Inosservanza disposizioni su pesca in corpi idrici
adibiti a campi per gare e raduni:
Art. 21,
-divieto pesca nelle fasi di preparazione;
comma 6°
-partecipazione riservata ai soli concorrenti durante lo
svolgimento
Tabella A
Abbandono di esche o mezzi di pesca a terra lungo i
Parte B)corsi e gli specchi d'acqua e nelle loro adiacenze .
comma 1°lett. k)
Art.23
1° comma
lett. e)
Art.23
1° comma
lett. f)
Art.23
1° comma
lett. g)
Art.23
1° comma
lett. g)
Art.23
1° comma
lett. h)
Art.23
1° comma
lett. i)
Art.23
1°comma
lett. J )
€ 206,66 - T
€ 600,00 - D
DENUNCIA PENALE PER VIOLAZ. ART. 33
R.D.1604/31, con sequestro penale mezzi illeciti
e
pescato.
In caso di eventuale dissequestro penale
permane
l'obbligo della confisca amministrativa di attrezzi e
pescato.
PER LA DETENZIONE DI SOST.ESPLOSIVE LA
DENUNCIA RIGUARDA ANCHE L'ART. 12
Legge 497/74
€ 600,00 - D
DENUNCIA PENALE PER VIOLAZ. ART. 33
R.D.1604/31, con sequestro penale mezzi illeciti
e
pescato.
In caso di eventuale dissequestro penale
permane
l'obbligo della confisca amministrativa di attrezzi e
pescato
€ 53,33 - T
Sequestro a fini di confisca del pescato.
€ 100,00 - D
€ 53,33 - T
Sequestro a fini di confisca del pescato
Sequestro a fini di confisca del pescato.
Art.23
1°comma
lett. J )
€ 53,33 - T
Le fasi preparatorie non possono durare
complessivamente più di tre giorni.
Sequestro a fini di confisca del pescato.
Art.23
1°comma
lett. J )
€ 53,33 - T
Sequestro a fini di confisca del pescato.
29
Inosservanza di OGNI altra disposizione, non
diversamente sanzionata, contenuta nella L.R.
21/2004, nonché di quelle stabilite nei
provvedimenti provinciali di disciplina della pesca,
tra cui:
-Delib.Giunta Prov. n. 39 del 16/2/2010, per DIVIETO
PESCA IN ACQUE COPERTE PER LA MAGGIOR
PARTE O IN TUTTO DA UNO STRATO DI
GHIACCIO;
-Delib.Giunta Prov. n. 39 del 16/2/2010, per DIVIETO
CATTURA GIORNALIERA DI PIU' DI 10 SALMONIDI
(DI CUI SOLO 5 TROTE FARIO), O PIU' DI 3 KG. DI
PESCI DI ALTRE SPECIE (tra cui non più di : 5
tinche, 5 persici trota, 10 barbi comuni, 10 barbi
canini, 20 vaironi; cumulativamente la somma di
vaironi, barbi e barbi canini non può superare 30 esemplari);
-Delib.Giunta Prov. n. 39 del 16/2/2010 per DIVIETO
PESCA CON PIU' DI UNA CANNA NEI CORSI
D'ACQUA, O PESCA IN LAGHI O BACINI CON PIU’
DI DUE CANNE, O DUE CANNE IN LAGHI E BACINI
quando POSTE A DISTANZA SUPERIORE DI 5
METRI O CON LENZE CON PIU' DI 2 AMI.
-Delib.Giunta Prov. n. 39 del 16/2/2010 con DIVIETO
CATTURA DI TROTE FARIO DI TAGLIA INF. A 25
nei bacini dell’Aveto e del Trebbia
- Delib.Giunta Prov. n. 709 del 30/4/1996 , per divieto
detenz. e uso uova di salmone nel tratto dell’ AVETO
dalla confluenza Rio Remorano alla confl. Rio Rotteri,
e nel Rio REMORANO dal Ponte della SS 582 alla
confluenza con l'Aveto
-Delib.Giunta Prov. 68 del 1/3/2005 (ALLEGATO “D”)
relativa alla TECNICA DEL “CARPFISHING” (v. note).
-Delib.Consiglio Provinciale n.31 del 10/4/2002 sulla
gestione della riserva turistica di pesca in Val D’Aveto
(con ulteriore risarcimento forfettario di € 26 per ogni
salmonide e di € 10 per ogni pesce di altra specie)
-Delib.Giunta Prov. n. 39 del 16/2/2010, per DIVIETO
DI PESCA DEL TEMOLO E DEL COBITE ;
Determinaz. Dirig. 6848/134407 dell’ 11/11/2009 e
D.G.P. n. 39 del 16/2/2010 per assenza o mancata
compilazione del tesserino segnacatture
Cattura di pesce di misura inferiore a quella
consentita:
- CHEPPIA, se inferiore a cm. 40
- TROTA EUROPEA (Fario), se inf. a cm.22
(vedi nota per prov. GE)
- TROTA IRIDEA (compresi ibridi),se inf. a
cm.20
- SALMERINO (Salvelinus fontinalis) , se inf.
a cm.22
- TEMOLO, se inf. a cm.30
- LUCCIO, se inf. a cm.50
- CAVEDANO,se inf. a cm.20
- TINCA, se inf. a cm.25
(vedi nota per prov. GE)
- BARBO, se inf. a cm. 30
- BARBO CANINO, se inf. a cm.20
- CARPA (tutte le forme e varietà),se inf. a
cm.35
- CARPA ERBIVORA o AMUR, se inf. a
cm.35
- CARPA ARGENTATA / TEMOLO RUSSO ,
se inf. a cm.35
- CARPA TESTAGROSSA,se inf. a cm.35
- VAIRONE, se inf. a cm.12
- PERSICO REALE, se inf. a cm. 20
- PERSICO TROTA, se inf. a cm. 25
- ANGUILLA, se inferiore a cm. 40
- LASCA, se inferiore a cm. 15
- GOBIONE, se inferiore a cm. 12
- TRIOTTO, se inferiore a cm. 12
- SCARDOLA, se inferiore a cm. 20
- MUGILIDI E CEFALI (generi: Mugil, Chelon,
Liza), se inf. a cm.20
- SPIGOLA, ORATA , se inf. a cm.20
(vedi nota per prov. GE)
TUTTE LE ALTRE SPECIE,se inf. a cm.7
ROVELLA: TUTELA INTEGRALE
Art.13
+
specifici
provvedim.
provinc.
(art. 17 per
limit. prov. in
caso di
siccità)
Art.23
1°comma
lett. k)
€ 100,00 - D
Sequestro a fini di confisca del pescato.
In Prov. di Genova, nel praticare il Carpfishing nei
laghi e negli invasi artificiali è consentito un uso
massimo di tre canne,che nel loro insieme non
possono essere posizionate su un asse superiore
a m.5. L’esca non deve essere posizionata
sull’amo. Sono escluse le esche vive. Le carpe
catturate vanno slamate e rimesse in acqua con
le idonee precauzioni
I limiti di cattura di cui alla D.G.P. n.71 del
23/2/2000 non si applicano in occasione di
competizioni, gare e raduni di pesca ai salmonidi.
Le lunghezze minime totali sono misurate
dall’apice del muso all’estremità della pinna
caudale.
Tabella A
Parte C)
Art.23
1°comma
lett. k)
€ 100,00 - D
LUNGHEZZA MINIMA DELLA TROTA
FARIO TRATTENIBILE STABILITA IN
CM.
22 IN PROVINCIA DI GENOVA, CON
DELIBERA GIUNTA PROV. n. 39 del
16/2/2010 (anziché i 20 cm. di cui alla
tabella della l.r.)
LUNGHEZZA MINIMA DELLA TINCA
TRATTENIBILE STABILITA IN CM. 25
(anziché i 20 cm. di cui alla tabella della l.r.)
E PER SPIGOLA E ORATA IN CM.20, IN
PROVINCIA DI GENOVA, CON DELIBERA
GIUNTA PROV. n. 39 del 16/2/2010
Sequestro a fini di confisca del pescato.
(la parte C) della tabella A) è stata sostituita dalla
L.R. 28/2009)
30
- CAGNETTA: TUTELA INTEGRALE
- SPINARELLO: TUTELA INTEGRALE
- SANGUINEROLA: TUTELA INTEGRALE
- GRANCHIO DI FIUME: TUTELA
ART. 16 L.R.
28/2009 e
suo allegato C)
Art. 18
L.R. 28/2009
€ 600,00 - D
In caso di cattura o uccisione; in caso di
detenzione o trasporto o commercio di esemplari
vivi o morti o parti di essi.
Ente competente per introito sanzioni e
contenzioso: PROVINCIA
Cattura, uccisione, detenzione, trasporto o commercio
di esemplari vivi o morti, o parti di essi, di GAMBERO
DI FIUME (Austropotamobius pallipes)
Comb. disp.
art. 16 L.R.
28/2009 ;
All. II (Conv.
di Berna)
recepita con
legge
503/81
Art. 18
L.R. 28/2009
€ 600,00 - D
Ente competente per
contenzioso: PROVINCIA
Mancata uccisione nel modo più rapido dei pesci
catturati, o loro detenzione senza che ne sia
adeguatamente assicurata la sopravvivenza
Danni letali o permanenti a pesci da rilasciare
(inadeguata salpatura, manipolazione, mancato taglio lenza
se non liberabili adeguatamente dall’amo)
Allegato A,
Parte B
Art.23
1°comma
lett. k)
€ 100,00 - D
Sequestro a fini di confisca del pescato
Immissione non autorizzata nelle acque pubbliche di
materiale ittico di specie autoctone ospitato o allevato in
vivai
Art. 20,
comma 3°
Art.23
1°comma
lett. k)
Inosservanza delle prescrizioni provinciali a
Comb.disp.
tutela dell'idrofauna e dell'ecosistema del corso
Art.16
d'acqua.
e specifici
Mancata comunicazione inizio lavori negli alvei dei corpi provvedim.
idrici entro i termini prescritti
provinc.
Art.23
1°comma
lett. L)
introito
sanzioni
e
€ 100,00 - D
€ 500,00 - D
Salvo casi di lavori per alluvione in corso, l'art. 16,
commi 2° e 3°, della L.R. 21/04 fanno obbligo di
comunicare alla Provincia la data d'inizio dei
lavori
negli alvei dei corpi idrici o loro sponde almeno 30
giorni prima (5 giorni per lavori con carattere di
indifferibilità ed urgenza)
Note:
- la L.R. 21/2004 non si applica ai laghetti artificiali, siti in proprietà private o demaniali, separati dal sistema
idrico naturale.
- I pesci vivi confiscati vanno immediatamente liberati.
© Polizia Provinciale di Genova – agg. 21 febbraio 2010 - autore: isp. A. Atturo
31
15 - ADESIONE ALLA NORMATIVA EUROPEA
IN MATERIA DI PATOLOGIE ITTICHE
(Direttiva 91/67/CE, del 28 gennaio 1991;
DPR 555, del 30 dicembre 1992 e segg.).
La fauna ittica presente nelle acque interne della provincia, come ogni altro
organismo vivente, può venire aggredita da agenti patogeni e divenire veicolo di
malattie che, se potessero diffondersi in modo incontrollato, spopolerebbero i nostri
corsi d’acqua.
Particolarmente minacciose per le trote sono le patologie conosciute sotto il nome di
SEV (setticemia emorragica virale) e NEI (necrosi ematopoietica infettiva).
La Comunità Europea (CE) ha provveduto da tempo all’emanazione di norme a tutela
della salute della fauna ittica, fatte proprie dall’Italia.
La Provincia di Genova, da anni, acquista, per i propri incubatoi ittici, siti nei comuni
di Masone e Borzonasca, solo uova provenienti da Aziende dichiarate indenni dalle
predette malattie.
Gli avannotti e le trotelle cresciuti nelle vasche della Provincia vengono quindi
immessi nelle acque pubbliche con probabilità nulle di aver contratto e di essere
veicolo di SEV e NEI.
Inoltre, la Provincia di Genova presenterà entro breve la richiesta di adesione ai
programmi formulati dalla Comunità Europea in materia di SEV e di NEI ed avvierà,
in un secondo tempo, presso gli organi competenti, la procedura per il riconoscimento
comunitario di indennità dalla SEV e dalla NEI per ciò che concerne l’incubatoio
ittico di Masone e di riconoscimento comunitario di zona indenne per il tratto del
torrente Penna, che alimenta le acque dell’incubatoio ittico di Borzonasca, nonché il
riconoscimento comunitario di indennità per l’incubatoio stesso.
L’Amministrazione Provinciale di Genova promuove, infine, la diffusione delle
informazioni relative alla materia.
I numeri di telefono cui gli utenti possono rivolgersi per ricevere informazioni al
riguardo sono: 010 5499770 – 010 5499801.
32
16 – ZONE TURISTICHE
L’Amministrazione Provinciale di Genova nel proprio territorio ha istituito
diverse “zone turistiche di pesca” e alcune “zone a regolamentazione
speciale”, al fine di soddisfare le esigenze dei pescaturisti che non conoscono
ancora bene le vallate genovesi o dei residenti che intendono dedicare alla
propria passione solo poche ore, ma fruttuosamente.
GESTIONE ARCI PESCA
(www.arcipescagenova.it, Via Isocorte, 13 - Genova, tel. 0102467506/8)
ZONA TURISTICA DEL TORRENTE PENTEMINA:
CATTURA FARIO
(Comune di Montoggio) Tratto del torrente Pentemina compreso tra il Ponte
Nero e il traliccio a monte del Ponte Bianco
GESTIONE Società Pescasportiva Trota Alpina Alta Val Graveglia
ZONA TURISTICA DEL TORRENTE GRAVEGLIA
Tratto del torrente Graveglia compreso tra il Ponte per Sambuceto sino al
ponte per Frisolino
GESTIONE F.I.P.S.A.S.
(www.fipsasliguria.it, C.so Buenos Aires 21/12 Genova, tel. 0103627025)
INVASO DI MALANOTTE:
sponde intero invaso (praticabile anche da disabili motori)
INVASO DI GIACOPIANE:
sponde intero invaso
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GESTIONE A.P.S. VAL D’AVETO
(http://apsprova2.blogspot.com/ ) c/o Palazzo Comunale, Via Roma 20
Rezzoaglio (GE)
ZONA TURISTICA DEL TORRENTE AVETO:
(Comune di Rezzoaglio) tratto del Torrente Aveto tra il ponte di Cabanne e lo
sbarramento dello Scoglio della Balena
ZONA DI PESCA A REGOLAMENTAZIONE SPECIALE NO KILL:
tratto del Torrente Aveto tra la confluenza del rio Ertola in loc. Rezzoaglio al
ponte sulla ss 586 in loc. Isola Rotonda
GESTIONE A.P.S. VAL TREBBIA
(www.valtrebbia.too.it , www.facebook.com/valtrebbia , tel. 3394353233)
ZONA TURISTICA DEL FIUME TREBBIA:
tratto del torrente Trebbia compreso tra il ponte per Fontanarossa e il "lago"
sottostante la briglia nel Comune di Gorreto (cavi alta tensione)
ZONA DI PESCA A REGOLAMENTAZIONE SPECIALE NO KILL:
t tratto del torrente Trebbia compreso tra il Ponte di Canale e il primo dei due
Ponti in Comune di Fontanigorda e Fascia
GESTIONE A.P.S. TIGLIETESE
(Via G. Marconi, 121 Tiglieto (GE)
ZONA TURISTICA DEL TORRENTE ORBA:
tratto del torrente Orba compreso tra l’immissione del rio Masino ed il ponte
strada provinciale
GESTIONE SPAVS DI BUSALLA
(www.pescaaltavallescrivia.org Via Ratto, 16 Busalla (GE))
ZONA TURISTICA DEL TORRENTE SCRIVIA:
(Comune di Savignone) tratto del torrente Scrivia compreso tra il ponte di
Stabbio ed il c.d. lago delle mele
34
17 – ITINERARI
PRINCIPALI ITINERARI DI PESCA SPORTIVA LAGHI
LAGO DEL BRUGNETO
Il maggiore dei nostri laghi, fornisce acqua alla città di Genova, un vero
paradiso per la pesca e logicamente per quei pescatori amanti della natura, del
silenzio e delle grandi distese d’acqua .
Le specie ittiche presenti sono tante: Trota Fario, Iridea, Cavedano, Persico
Reale, Carassio, Alborella, Tinca, Carpa, Persico Trota e purtroppo
ultimamente sono stati avvistati centinaia di pesci Gatto oggetto di semine
indiscriminate di qualche sprovveduto.
Tante specie ittiche e di conseguenza tante tecniche di pesca, spinning, pesca
a fondo, con galleggiante, al tocco, a mosca.
E’ anche un vero paradiso per chi attua la tecnica innovativa del carpfishing,
tecnica mirata alla cattura di grosse Carpe con la rigorosa regola del “catch
end release”, pensate che nell’arco di tre anni è stato catturato lo stesso
esemplare di Carpa Specchio per ben tre volte da carpisti della società
“Carpfishing Team Brugneto”.
In questi tre anni la Specchio è cresciuta di 3,5 kg. (anno 1997 kg. 6 anno
2000 kg. 9,5) tutto ciò non vi sembra meraviglioso?
Accessibilità
Qualità acque
●●●●●
●●●●●
Trota Fario
Cavedano
Carpa
Persico Reale
●●○○○
●●●○○
●●●●●
●●●○○
Come arrivarci: superato Torriglia si svolta a sinistra al bivio con indicazione
lago del Brugneto, arrivati alla galleria si può andare a destra per la diga
oppure si imbocca la galleria e si scende in coda al lago.
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LAGO BRUNO E LAGO LUNGO
DEL GORZENTE
Verdi pinete circondano questi due laghi nell’entroterra genovese che
contribuiscono con la loro bellezza a rendere la Valle Verde uno dei gioielli
dell’alta val Polcevera.
Di pesca sulle sponde beh è il massimo che può desiderare un pescasportivo.
Bellissimi salmonidi e ciprinidi sono le principali specie presenti, si consiglia
la pesca a spinning, al tocco, a fondo e con lenze alquanto sottili data la
limpidezza delle acque.
L’unica nota un po’ stonata è purtroppo l’accessibilità data da una strada
carrabile poco agibile e da una mulattiera che si interseca fra fitti boschi con
una camminata di circa mezz’ora.
Molti sono i pescatori di una certa età che non possono godere di un simile
paesaggio.
Accessibililità
Qualità acque
●●○○○
●●●●●
Trota Fario
Trota Iridea
Cavedano
Carpa
Persico Trota
●●●○○
●●○○○
●●●○○
●●●●○
●●●○○
Come arrivarci: a Pontedecimo si prende la strada che porta, passando per
Campomorone, ai piani di Praglia.
Si sale lungo la tortuosa strada per i piani di Praglia fino a quando non si
trova sulla destra (qualche km. prima di raggiungere i piani di Praglia) la
stradina che porta ai laghi.
36
LAGO DEL BUSALLETTA
E’ il più recente lago artificiale della provincia e forse quello che contiene i
pesci di maggiore mole (carpe e amur) e sicuramente quello che ospita la più
vasta gamma di specie ittiche.
E’ praticamente impossibile tornare a casa dopo una giornata di pesca senza
aver catturato pesci.
Con una pesca un po’ più attenta è possibile catturare bellissimi Lucci e
Amur; purtroppo pesci infestanti come il pesce gatto ed il persico sole
impediscono a volte lo svolgimento regolare della pesca disturbando
pesantemente qualsiasi tipo di tecnica, ma i pescatori si sa hanno costanza e
pazienza quindi ogni tanto riescono a tirare a riva qualche bell’esemplare da
foto ricordo.
Accessibilità
Qualità acque
●●○○○
●●●●●
Trota Fario
Trota Iridea
Cavedano
Barbo
Carpa
Tinca
Luccio
Persico Trota
●●●○○
●○○○○
●●●○○
●○○○○
●●●●○
●●●○○
●○○○○
●●●○○
Come arrivarci: proprio dentro l’abitato di Busalla si trova la strada che porta
alle Cascine di Busalla e poi alla località Chiapari dove finisce la strada e
cominciano i sentieri che portano sulla sponda del lago.
37
LAGO VAL NOCI
Fino al 1999 anche questo lago artificiale è stato meta di numerosi pescatori
che arrivavano sulle sponde principalmente per catturare grosse carpe e
persici trota.
Purtroppo causa lavori di manutenzione al manufatto la diga è stata aperta e
l’invaso vuotato; rimarrà tale fino al termine dei lavori in data da definire.
Il materiale ittico per quello che è stato possibile recuperare è stato immesso
in altri laghi (Busalletta, Brugneto e Gorzente).
Quando l’invaso sarà riempito nuovamente si effettueranno semine di
ripopolamento sia da parte provinciale sia da parte dell’Amga ditta che
gestisce la diga.
Accessibilità
Qualità acque
●●●●●
●●●●●
Come arrivarci: si sale sulla strada che porta a Creto, si scende fino ad
Acquafredda , dove in località Ledde si incontra il bivio che porta lungo una
stradina stretta fino alla diga dove si può parcheggiare l’automobile e
proseguire a piedi lungo il sentiero che costeggia tutto il perimetro del lago.
38
LAGO SAVIO
Il lago, sbarramento artificiale alimentato dalle limpide acque del torrente
Vobbia è considerato, senza ombra di dubbio, la meta preferita dei pescatori
genovesi, il campo di gara per eccellenza.
Grazie all’attività di alcune Società Pescasportive del posto, in questo
caratteristico laghetto si svolgono, quasi tutte le domeniche , gare e raduni di
pesca alla trota.
L’immissione settimanale di trote iridee da parte delle Società Pescasportive
fanno si che anche durante la settimana si possano cestinare belle iridee oltre
ai meravigliosi barbi e cavedani.
Queste manifestazioni pescasportive hanno anche il pregio di distogliere
moltissimi pescatori da rii e torrenti salvaguardando in un certo senso le
semine di avannotti e trotelle effettuate nei suddetti.
La pesca è quella che si effettua generalmente nei classici laghetti privati a
striscio, con salterelli, bombarde e molte volte anche con affusolati
galleggianti, terminali molto sottili e ami piccoli.
Accessibilità
Qualità acque
●●●●●
●●●●●
Trota Iridea
Trota Fario
Barbo
Cavedano
Vairone
●●●●●
○○○○○
●●●●○
●●●●○
●●●○○
Come arrivarci: da Isola del Cantone si prosegue sulla strada che porta a
Vobbia, dopo circa un paio di chilometri si arriva al lago che si trova proprio
sotto la strada, quindi molto comodo.
39
LAGHI DI GIACOPIANE
Due laghi, sbarramenti artificiali per la produzione di energia elettrica facenti
parte del sottobacino dello Sturla, due laghi frequentati da trotaioli e pescatori
di carpe.
Il lago più grande prosciugato per lavori di manutenzione, è stato oggetto in
questi ultimi anni di massiccia semina di trotelle fario ed è stato riaperto alla
normale attività piscatoria nel 2001.
Il lago più piccolo denominato lago di Pian Sapeio o lago Piccolo è adibito a
manifestazioni pescasportive essendo campo gara ma anche alla normale
attività piscatoria, la trota è il pesce che meglio si adatta a queste acque molto
fredde.
Le tecniche di pesca più usate sono lo spinning, la pesca a fondo e con il
galleggiante.
Accessibilità
Qualità acque
●●●●●
●●●●●
Trota Fario
Barbo
Cavedano
Carpa
Tinca
●●●●○
●○○○○
●●○○○
●●●●○
●●●●○
Come arrivarci: si prosegue da Borzonasca (vedi itinerario per lago di
Malanotte) sulla strada per la val D’Aveto dove dopo circa 6 – 8 Km. si trova
sulla destra il bivio per i laghi.
Si sale lungo una stradina stretta (asfaltata per il primo tratto poi sterrata)
qualche chilometro fino a raggiungere il primo lago (un po’ meno accessibile)
e poi il secondo e più grande e accessibile da una strada che percorre tutto il
perimetro.
40
PRINCIPALI ITINERARI DI PESCASPORTIVA
FIUMI E TORRENTI
FIUME TREBBIA
Nasce alle falde del monte Prelà (m.1406) e scorre per 115 chilometri nel
massiccio appenninico sino ad arrivare a sfociare sulla riva destra del Po
vicino a Piacenza.
E’ considerato dalla carta ittica della nostra provincia un fiume tra i più
interessanti e pescosi.
Si possono infatti catturare trote, barbi e cavedani nel suo corso principale e
bellissime fario nei suoi numerosi affluenti quali il rio Porto, rio Bagordo, rio
Rosto, rio Cassinetta, fosso pian delle Cà, ecc.
Accessibilità
Qualità acque
●●●●●
●●●●●
Trota Fario
Trota Iridea
Barbo
Cavedano
●●●●●
○○○○○
●●●○○
●●●●○
Tecniche consigliate:
Tocco
Spinning
Mosca
Passata
Come arrivarci: si imbocca la s.s.45 e dopo aver oltrepassato Torriglia ci
troviamo già in val Trebbia quindi da li scendendo per la valle fino ad
arrivare a Gorreto (confine di provincia con Emilia Romagna) il corso del
fiume segue praticamente tutta la strada.
41
TORRENTE AVETO
L’Aveto nasce dalle pendici settentrionali del monte Caucaso (m.1245) e
precisamente al passo dell’Acquapendente (m.1109).
E’ meta agognata di pescatori sportivi genovesi ma anche di pescatori delle
regioni confinanti, lombardi, emiliani e toscani.
La folta vegetazione e le numerose schiuse di insetti, cibo usuale per i pesci,
stimolano la pesca a mosca con canne di 6’ o 6’3’’ e code del 3 con terminali
da 2,40 a 3,10 metri.
Le acque limpidissime e cristalline si prestano anche per la pesca a spinning
leggero, monofili dello 0,14/0,16 e cucchiaini blu scuri o neri con puntini
argentati.
Accessibilità
Qualità acque
●●●●●
●●●●●
Trota Fario
Temolo
●●●●●
●●○○○
Tecniche consigliate:
Tocco
Spinning
Mosca
Come arrivarci: da Cicagna si imbocca la strada che conduce a Favale di
Malvaro e di seguito al passo della Scoglina.
Qui l’Aveto è poco più che un ruscello, ma scendendo per la valle la portata
d’acqua aumenta diventando un torrente molto bello e pescoso.
Seguiamo la valle, passando per Cabanne, Fanfarosa e Rezzoaglio fino al
confine di provincia presso il lago dei Boschi.
42
TORRENTE SCRIVIA
Il torrente Scrivia nasce a monte di Montoggio dalla confluenza dei due
torrenti Laccio e Pentemina meta di trotaioli accaniti.
Il primo tratto da Bromia di Montoggio a Busalla è il migliore per le acque
certamente meno inquinate (trote, barbi, cavedani i principali inquilini) non si
può dire altrettanto del tratto intermedio da Busalla a Ronco Scrivia, per una
lunghezza di circa sei chilometri, soggetto ad inquinamento industriale.
Da Ronco Scrivia al confine con la provincia di Alessandria le sue acque
migliorano e così anche le condizioni ambientali; il torrente si chiude tra
strette rocciose formando laghi profondi e pescosissimi in particolare barbi e
cavedani di grossa taglia, paradiso anche nei mesi estivi di appassionati della
passata. Si consigliano bolognesi da 5/6/7 metri, lenze sottili 0,12 e come
inneschi sambuco e amarene per i cavedani, vermi e portasassi per barbi e
trote.
Accessibilità
Qualità acque
●●●●●
●●●○○
Trota Fario
Trota Iridea
Barbo
Cavedano
Vairone
●○○○○
●○○○○
●●●●○
●●●●●
●●●○○
Tecniche consigliate:
Passata
Spinning
Mosca
Come arrivarci: da Busalla salendo verso Savignone, Casella e Montoggio
oppure scendendo verso Ronco Scrivia, Isola del Cantone e Pietrabissara
dove si trova il confine con la provincia di Alessandria.
43
TORRENTE STURA
Il torrente Stura nasce alle pendici meridionali del monte Orditano (m.950)
nell’altipiano di Praglia a una quota di m.852; inizialmente presenta laghetti
cristallini, talvolta profondi, per poi passare nella valle stretta e lunga di
S.Pietro.
Presso Masone riceve apporti maggiori dal torrente Vezzullo , dal Masone
che a sua volta riceve gli apporti del Rosine, del Rivassa e del Cesa (e forma
la notevole cascata del Serpente) ed il Masca, che scorre in una stretta gola
con varie cascate. Altri affluenti importanti sono il Ponzema, l’Angassino, il
Berlino ed il Gargassa.
Le acque del bacino sono sostanzialmente buone per quel che riguarda gli
affluenti e fino alla parte principale a monte di Masone. Da qui gli scarichi
fognari esercitano un pesante impatto a carico dell’ecosistema torrentizio.
La gran parte dell’asta principale del torrente è a carattere ciprinicolo
piuttosto abbondante a valle di Campo Ligure mentre trote si possono trovare
in quasi tutti gli affluenti.
Accessibilità
Qualità acque
●●●●●
●●●●○
Trota Fario
Barbo
Cavedano
●●○○○
●●●○○
●●●●○
Tecniche consigliate:
Passata
Tocco
Spinning
Come arrivarci: autostrada Voltri – Alessandria uscita Masone, da li si può
percorrere la strada che porta ad Ovada costeggiando il fiume.
44
TORRENTE LAVAGNA
Il torrente Lavagna nasce dalle falde del Bragaglino a 957 metri. Riceve tra
Ferriere e Gattorna numerosi tributari, rii Ferriere, Lumarzo, Marsiglia e
Rosso, il Graviasco ed il Neirone che costituisce uno dei maggiori affluenti.
Prima di Cicagna raccoglie il Litteglia, il Ceriallo, il Moconesi e il Cornia,
attraversa i centri di Calvari e San Colombano e riceve il Malgaro, l’Isolona,
il Coreglia e il Carnevale. Confluisce poi con lo Sturla presso Carasco e dopo
la confluenza con il Graveglia forma l’Entella vero e proprio.
Zone veramente ricche di acque e perciò meta di pescasportivi che dopo il
divertimento colgono l’occasione per raccogliersi attorno a tavolini imbanditi
dei numerosi e accoglienti locali dislocati nella val Fontanabuona.
Accessibilità
Qualità acque
●●●●●
●●●●○
Trota Fario
Trota Iridea
Barbo
Cavedano
Anguilla
●○○○○
●○○○○
●●●○○
●●●●○
●●○○○
Tecniche consigliate:
Passata
Spinning
Mosca
Come arrivarci: da Chiavari si arriva a Carasco e poi si risale tutta la val
Fontanabuona fino alle sorgenti.
45
TORRENTE STURLA
Lo Sturla ha le sorgenti sulle pendici meridionali del monte Fascia (m.1195)
ad una quota di circa m.1150. Dopo aver ricevuto il primo rio che è il Fosso
Antigo si immette nel lago di Malanotte. Prosegue la sua corsa come
emissario e attraversa Brizzolara, bagna Borzonasca ed accoglie le acque del
torrente Penna e più a valle quelle del Mogliana, del Mezzanego e del Cicana.
Dopo un percorso totale di 20,5 chilometri lo Sturla confluisce con il Lavagna
presso Carasco .
La qualità delle acque di questo bacino è mediamente buona. Il suddetto
bacino costituisce meta di numerosi pescasportivi del levante. Oltre alle trote
fario, iridee, barbi e cavedani il pescatore risalendo le sponde dello Sturla e
affluenti può catturare anche anguille e qualche cheppia.
Anche qui, data la grande varietà di fondali, correnti, cascate, piane ecc. via
libera a qualsiasi tipo di tecnica piscatoria.
Accessibilità
Qualità acque
●●●●○
●●●●○
Trota Fario
Trota Iridea
Barbo
Cavedano
Anguilla
Cheppia
●●○○○
●○○○○
●●●○○
●●●●○
●○○○○
●○○○○
Tecniche consigliate:
Passata
Tocco
Spinning
Mosca
Come arrivarci: da Chiavari in direzione S. Stefano d’Aveto.
46
18 – INDIRIZZI E RECAPITI TELEFONICI
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI GENOVA
DIREZIONE 5 - AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI
SERVIZIO AMBITI NATURALI - CACCIA E PESCA
LARGO CATTANEI, 3 – GENOVA QUARTO
ORARIO UFFICIO DAL LUNEDI AL VENERDI 8.30 – 12.30
TEL. 010/5499787 – 010/5499801
FAX. 010/5499680
STRUTTURE DECENTRATE:
Sportello della Valle Stura
D. Pallavicini - P.zza Martiri 1 - Masone
tel. 010926038
Sportello della Valle Scrivia
G. Brodolini - Via Viazze - Busalla
tel. 0109643017
Sportello Chiavari
Via Vinelli, 9
tel. 0185305778
47
ASSOCIAZIONI PESCASPORTIVE
Sedi di Genova
A.R.C.I. Pesca
Via Isocorte, 13
Tel. 010/2467506
E.N.A.L. Pesca
Via Caffa, 4/2
Tel. 010/317751
F.I.P.S.A.S.
C.so Buenos Aires, 21/12
Tel. 010/3627025
Fax 010/3627033
LIBERA Pesca
Via Ricci, 3/6
Tel. 010/5531991
Tel. 338/4640373
AICS
Via Galata, 33/5
tel. 010/5533045
48
Scarica

LA GESTIONE DELLA PESCA IN PROVINCIA DI GENOVA