Corso Regionale Medicina dello Sport 10 Dicembre 2012 Valutazione funzionale e prescrizione dell’esercizio fisico in soggetti portatori di patologie croniche LA BIOIMPEDENZIOMETRIA Dott. Stefano Bianchi Medico Chirurgo Specialista in Medicina dello Sport ASL 3 Toscana U.O. Medicina dello Sport LA BIOIMPEDENZIOMETRIA Cos’è la Bioimpedenziometria (Bioelectrical Impedance Analysis) ? E’ una tecnica relativamente recente di misurazione non invasiva, rapida, indolore, affidabile e ripetibile che fornisce dati quanti e qualitativi riguardo la composizione corporea, l’ idratazione e lo stato nutrizionale. Fornisce dati riguardo alla struttura corporea divisa in TRE parti (tecnica a modello tricompartimentale): 1) MASSA GRASSA CORPOREA (FM) FM) MASSA NON GRASSA CORPOREA (FFM (FFM)) divisa in 2) ECM= ECM= massa corporea extracellulare 3) BCM= BCM= massa corporea cellulare LA BIOIMPEDENZIOMETRIA LA BIOIMPEDENZIOMETRIA METODI DI VALUTAZIONE DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA a) Metodi monocompartimentali (valutazioni antropometriche di I° I° livello) b) Metodi bicompartimentali (valutazioni antropometriche di II° II° livello - plicometria) indicanti quindi FM e FFM c) Metodi tricompartimentali (es diluizione isotopica, pesata idrostatica, BIA) indicanti FM, ECM, BCM d) Metodi pentacompartimentali (RMN, TAC, densitometria a doppio raggio energetico, ecc) indicanti TBW, PROTEIN MASS, MINERAL MASS, GLICOGEN MASS, FM LA BIOIMPEDENZIOMETRIA METODI DI VALUTAZIONE DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA LA BIOIMPEDENZIOMETRIA In VIVO i metodi di valutazione della composizione corporea sono tutti INDIRETTI (cioè rappresentano stime stime, non misurazioni misurazioni) I metodi DIRETTI (vere misurazioni) sono effettuabili solo su cadaveri anche se in realtà esistono pochi e datati studi di questo tipo, effettuati con processi chimici. I loro dati sono comunque ancora oggi alla base delle stime. LA BIOIMPEDENZIOMETRIA UN PO’ DI STORIA Nel 1940 Albert Behnke, Behnke, medico della marina USA, si dedicò allo studio della composizione corporea dopo che 17 su 25 dei giocatori di football della sua città erano stati scartati alla visita di leva per eccesso di peso in base alle tabelle di normalità peso/altezza che venivano utilizzate. Capì che la differenza tra massa magra e massa grassa nei soggetti era correlabile alla densità corporea.. La massa magra ha un alta densità, quella grassa ha bassa densità. La DENSITA’ di un corpo è il rapporto tra la sua massa ed il suo volume. Da studi su altri 64 soggetti Behnke stabilì che la densità negli esseri umani variava fra 0,93 (obesi gravi) e 1,08 (magri muscolosi). I 25 giocatori della squadra di football avevano una densità media 1,059 g/cm3. LA BIOIMPEDENZIOMETRIA UN PO’ DI STORIA Nello stesso anno (1940) Nyober pubblicò il primo lavoro scientifico sull’argomento dell’impedenza: “Radiograms: the electrical impedance changes of the heart in relation to electrocardiograms and heart sound” J. Clin. Invest. (1940) 19 – 63. In questo lavoro si stabilì scientificamente la relazione tra l’ impedenza bioelettrica ed il flusso di sangue.. sangue Nel 1962 Thomasset A.: A.: “ Bioelectric properties od tissue impedance” Lyon Med. (1962) 207: 107 – 118 dimostrò la relazione tra la TBW e la resistenza elettrica, elettrica, successivamente validata dalla comparazione con sistemi di diluizione con radioisotopi radioattivi (deuterio e trizio) Nel 1985, infine si dimostrò che anche la conduttività del corpo è legata TBW:: Segal KR, Gutin B, Presta E, Wang J, Van Itallie TB: alla TBW “Estimation of human body composition by electrical impedance methods: a comparative study”. J. Apll. Physio. (1985) 58 - 1565 LA BIOIMPEDENZIOMETRIA VALIDAZIONI SCIENTIFICHE Esistono ad oggi più di 3000 lavori pubblicati nella bibliografia medica che si occupano della bioimpedenziometria. LA BIOIMPEDENZIOMETRIA VALIDAZIONI SCIENTIFICHE LA BIOIMPEDENZIOMETRIA PRINCIPI FISICI Tutte le strutture biologiche oppongono una forza al flusso di correnti continue o alternate che le attraversano. I tessuti si possono comportare da: NON CONDUTTORI (non si lasciano attraversare) CATTIVI CONDUTTORI (si lasciano attraversare poco) BUONI CONDUTTORI (si lasciano attraversare bene) DIELETTRICI (trattengono le cariche) La conducibilità si misura in RESISTENZA CORPOREA. La capacità dielettrica in REATTANZA CORPOREA. Entrambe hanno l’ OHM (Ω) come unità di misura. LA BIOIMPEDENZIOMETRIA PRINCIPI FISICI RESISTENZA CORPOREA (Rz) (o resistenza conduttiva): capacità del corpo o (o parte di esso) di opporsi al passaggio di corrente elettrica (e quindi inversamente proporzionale alla capacità di condurla). Risulta legata interamente ai fluidi corporei. corporei Meno acqua è presente nel tessuto (es osso, lipidi) più è alta la resistenza corporea. Viceversa più è l’acqua presente, minore è la resistenza REATTANZA CORPOREA (Xc) (o resistenza capacitativa): capacità del corpo (o parte di esso) di comportarsi da conduttore reattivo, cioè di opporsi al passaggio di corrente elettrica grazie alla capacità di un condensatore (costituito da due piastre separate tra loro da uno strato conduttivo o isolante) che immagazzina cariche elettriche. E’ direttamente proporzionale alla quantità di membrane cellulari attive, attive cioè alla massa cellulare corporea (densità cellulare) LA BIOIMPEDENZIOMETRIA PRINCIPI FISICI L’ osso non permette o quasi l’attraversamento della corrente (massima (massima resistenza) resistenza) I lipidi del grasso contenuto nell’adipe sono cattivi conduttori per cui hanno una alta resistenza L’ acqua è un buon conduttore di corrente elettrica resistenza). I tessuti magri sono ricchi di (bassa resistenza). acqua Le membrane plasmatiche (cellulari) sono dielettrici, cioè sono strutture immerse in soluzione elettrolitica che hanno la capacità di accumulare temporaneamente le cariche. Sono le uniche strutture corporee dotate quindi anche di una reattanza oltrechè di una resistenza LA BIOIMPEDENZIOMETRIA PRINCIPI FISICI Le membrane cellulari sono costituite da un doppio strato fosfolipidico polarizzato all’esterno e all’interno e da una porzione centrale non polarizzata, esattamente come un condensatore che accumula temporaneamente le cariche sull’interfaccia. Sono le responsabili della reattanza corporea (resistenza capacitativa) LA BIOIMPEDENZIOMETRIA PRINCIPI FISICI IMPEDENZA CORPOREA (Z) = RESISTENZA (Rz) + REATTANZA (Xz) = opposizione offerta dal corpo al passaggio di corrente La resistenza dipende dai fluidi corporei, la reattanza è invece dipende dalla massa cellulare attiva (ATM) o body cellular mass (BCM) Un angolo di fase equivalente a 90 90° ° significa che la resistenza è nulla e la reattanza forma interamente l’impedenza (corpo formato solo da M.P. e senza fluidi). Un angolo di fase 0°° significa la presenza di soli liquidi. LA BIOIMPEDENZIOMETRIA PRINCIPI FISICI L’ IMPEDENZA TOTALE DEL CORPO è determinata più dalla resistenza che non dalla reattanza (acqua più diffusa delle membrane plasmatiche) ed è distribuita: 50% negli arti inferiori 40% agli arti superiori 10% al tronco Il valore dell’impedenza diminuisce con l’ aumentare della frequenza della corrente alternata applicata al corpo. Alla frequenza di 1 Hz la corrente passa solo attraverso i liquidi extracellulari. Alla frequenza di 50 Khz (quella comunemente usata per l’analisi BIA) il passaggio di corrente si distribuisce equamente tra l’ambiente intra ed extracellulare. LA BIOIMPEDENZIOMETRIA Come avviene l’esame BIA? Attraverso una tecnica tetrapolare, il bioimpedenziometro 1 – applica al corpo una corrente alternata di bassissima intensità (400 µÅ) ed alta frequenza (50 KHz) 2 – registra la velocità e la modificazione di essa (caduta di tensione) e quindi fornisce i dati elettrici rilevati (resistenza resistenza + reattanza), calcolando quindi globalmente l’ impedenza dei reattanza tessuti attraversati 3 – nell’esame bioimpedenziometrico classico un software trasforma i dati elettrici rilevati in un dato clinico sulla base di algoritmi che tengono conto anche dei valori di riferimento della popolazione e delle misure antropometriche del soggetto, della sua età e del suo sesso (BIA CONVENZIONALE) mentre nell’evoluzione più recente della tecnica il software produce direttamente dei grafici partendo dai dati elettrici rilevati e senza calcoli ed inserimenti di misure antropometriche (BIA VETTORIALE) LA BIOIMPEDENZIOMETRIA BIA CONVENZIONALE Metodologia messa a punto nei primi anni ’80, consiste nella registrazione dei valori di resistenza e reattanza corporea da cui, attraverso degli algoritmi validati (equazioni predittive specifiche per popolazione), vengono ricavati dei DATI NUMERICI di analisi corporea. Questo esame si basa sul concetto di considerare il corpo umano alla stregua di un conduttore isotopico cilindrico ed i risultati ottenuti sono STIME e riducono progressivamente la loro attendibilità (cioè aumentano l’errore) quanto più ci si allontana da uno stato normale di idratazione e di massa muscolare. LA BIOIMPEDENZIOMETRIA BIA CONVENZIONALE – ALGORITMO UTILIZZATO: UTILIZZATO: Il software utilizza i dati della resistenza e reattanza rilevati: 1) Calcolando la TBW direttamente in base ai valori della resistenza 2) Applicando sulla TBW il coefficiente fisso di idratazione ottenendo così di conseguenza il calcolo della FFM (massa magra corporea) 3) Calcolando la FM (massa grassa corporea) per sottrazione tra peso tot e FFM 4) Sulla base anche dei valori di reattanza e dei dati antropometrici, calcolando anche altri valori come il BCM (massa cellulare attiva), ECM (massa corporea extracellulare), ICW (acqua corporea intracellulare), ECW (acqua corporea extracellulare) La misurazione dell’acqua totale attraverso BIA è quindi la prima e fondamentale parte dell’esame ed è stata comparata a sistemi di diluizione con radioisotopi radioattivi ottenendo la validazione del metodo (correlazione BIA vs Deuterio e Trizio pari a R = 0.96) LA BIOIMPEDENZIOMETRIA BIA CONVENZIONALE – COEFFICIENTE FISSO DI IDRATAZIONE: In condizioni standard, la MASSA MAGRA corporea contiene una quantità di fluidi identificabile con un coefficiente prossimo al 73%. Assumendo come vero questo postulato, dal valore della TBW si può risalire matematicamente al valore della FFM. E’ quindi ovvio che una significativa differenza del soggetto testato rispetto ad una situazione di idratazione standard (anasarca, cachessia, ecc) amplifica in modo significativo il margine di errore dei risultati finali LA BIOIMPEDENZIOMETRIA BIA CONVENZIONALE LA BIOIMPEDENZIOMETRIA B.I.A. VETTORIALE: VETTORIALE metodologia essa a punto nella seconda metà degli anni ’90, è la rappresentazione GRAFICA (vettori) dei valori di resistenza e reattanza corporea normalizzati per l’altezza (NOMOGRAMMA NOMOGRAMMA BIAVECTOR e NOMOGRAMMA BIAGRAM). BIAGRAM Ciò permette quindi una valutazione dello stato di idratazione e nutrizione del soggetto peso indipendente e senza un calcolo matematico dei dati sulla base della resistenza/reattanza rilevate, quindi senza il postulato del fattore di idratazione costante. Risulta quindi più utile in ambito clinico e nutrizionale e può servire anche per una validazione dei dati del BIA convenzionale BIOIMPEDENZIOMETRIA: CONTROINDICAZIONI La BIA è una tecnica TETRAPOLARE, cioè che si basa sulla applicazione di quattro elettrodi cutanei, di cui due INIETTORI (forniscono corrente alternata bassissimi livelli di intensità) e due SENSORI (rilevano la corrente che ha attraversato le strutture biologiche). Non vi sono pertanto effetti avversi possibili. E’ un esame che può essere svolto da chiunque senza rischi, sia in gravidanza, che in portatori di protesi o placche, bambini, ecc. Unica controindicazione è la presenza di un ICD (defibrillatore impiantato), ma più che altro in via teorica. BIOIMPEDENZIOMETRIA: TECNICA DI EFFETTUAZIONE Nella tecnica classica, l’individuo viene fatto posizionare supino. E’ necessario un ambiente tranquillo con temperatura ed umidità adeguate. L’esame deve essere svolto in soggetti in condizioni basali. Il paziente deve posizionarsi in clinostatismo ed in stato di rilassamento per almeno 4-5 minuti, in modo da permettere una redistribuzione dei liquidi. Esistono anche tecniche diverse, in particolare in macchinari prodotti negli ultimi anni (es bilance con BIA incorporato) BIOIMPEDENZIOMETRIA: TECNICA DI EFFETTUAZIONE Sono necessari i seguenti requisiti: PERFETTA IDRATAZIONE (no uso diuretici, meglio se il soggetto ha bevuto abbondantemente e poi urinato 30 minuti prima dell’esame) DIGIUNO da minimo 2 ore e senza aver assunto ALCOOL (vasodilatazione e redistribuzione liquidi) RIPOSO da 8-10 ore (modificazioni della conduttività in funzione delle variazioni di temperatura anche legata ad attività fisica) NON IN SITUAZIONE DI FEBBRE (modificazione della conduttività in funzione delle variazioni di temperatura e di vasodilatazione e/o vasocostrizione) BIOIMPEDENZIOMETRIA: TECNICA DI EFFETTUAZIONE Per convenzione si posizionano gli elettrodi a coppie: STIMOLANTE, UNA COPPIA sul dorso mano, in genere dx (distale INIETTORE o STIMOLANTE, rosso)) (prossimale SENSORE, nero) rosso UNA COPPIA sul dorso piede omolaterale (distale INIETTORE o STIMOLANTE, STIMOLANTE, rosso)) (prossimale SENSORE, nero) rosso BIOIMPEDENZIOMETRIA: TECNICA DI EFFETTUAZIONE Gli elettrodi vanno posizionati a distanza di almeno 5 cm tra di loro e su cute glabra, meglio se sgrassata. Gli elettrodi sensori rilevano la corrente proveniente dall’iniettore vicino e da quello lontano e quindi misurano la caduta di tensione causata dall’impedenza globale del corpo. LA BIOIMPEDENZIOMETRIA Esempio dei risultati di una BIA CONVENZIONALE LA BIOIMPEDENZIOMETRIA Valori di riferimento globali (normalità) LA BIOIMPEDENZIOMETRIA Valori di riferimento TBW e FM (normalità) LA BIOIMPEDENZIOMETRIA ANALISI DEI RISULTATI ACQUA CORPOREA (TBW): (TBW): Il valore della TBW è quello estrapolato direttamente della resistenza corporea attraverso gli algoritmi di calcolo. E’ quindi il risultato fondamentale del test BIA ed è quello da cui da cui derivano poi i risultati della FFM (massa magra) e della FM (massa grassa). La TBW rappresenta la somma della ICW (acqua intracellulare, indicativa quindi della massa cellulare corporea, che è quella metabolicamente attiva) + ECW (acqua extracellulare, indice grossolanamente della volemia). Normalmente la ICW è quasi il doppio rispetto alla ECW LA BIOIMPEDENZIOMETRIA ANALISI DEI RISULTATI COMPARTIMENTI IDRICI del corpo umano LA BIOIMPEDENZIOMETRIA ANALISI DEI RISULTATI Una TBW normale è: A seconda dell’età, in uomini tra 58% e 65% del peso totale in donne tra il 55% e il 62% del peso totale In linea di massima, più è alta la TBW e più il corpo è magro e muscoloso. La stima della TBW e dei valori correlati (ICW, ECW, FM, FFM) risulta tanto più affidabile quanto più la massa muscolare del soggetto si avvicina a quella della popolazione media. LA BIOIMPEDENZIOMETRIA ANALISI DEI RISULTATI La valutazione su eventuali stati di disidratazione/ritenzione idrica non può essere fatta sulla base della TBW ma piuttosto sulle proporzioni della ECW/ICW Se ECW è < al 39% della TBW si parla di disidratazione Se ECW è > al 45% della TBW si è di fronte a ritenzione idrica o a riduzione del comparto cellulare (malnutrizione - cachessia). La differenza tra le due condizioni è fattibile attraverso la valutazione della massa cellulare attiva (BCM) e dell’ angolo di fase LA BIOIMPEDENZIOMETRIA ANALISI DEI RISULTATI BCM, Body Cellular Mass , detta anche ATM massa cellulare attiva BCM Si ricava direttamente dai valori della reattanza misurata attraverso l’algoritmo. È la massa cellulare corporea, corporea, cioè la parte metabolicamente attiva della massa magra, quindi quella responsabile del metabolismo basale e del consumo di ossigeno. E’ quindi il compartimento “funzionale” del soggetto in particolare nel valore di percentuale rispetto al peso totale, così come il ECM è il compartimento di struttura/sostegno/veicolazione metabolicamente inattivo. Sulla base del BCM viene anche calcolato dalla BIA il inattivo metabolismo basale. Sarebbe il vero valore a cui rapportare il VO2 max e rappresenta appresenta il dato più importante per lo sportivo essendo indice dell’efficienza organica LA BIOIMPEDENZIOMETRIA ANALISI DEI RISULTATI BCM, Body Cellular Mass BCM A condizioni normali è circa il 40%40%-50% del peso totale. E’ considerabile anormale se è < 40 40-- 45% negli uomini (più è l’età, minori sono i valori) < 38 38-- 42% nelle donne Tende a ridursi con l’aumentare dell’età ed a seguito di patologie Una buona dieta riduce il PESO ed il GRASSO CORPOREO ma non riduce il BCM. L’attività fisica tende ad aumentare il BCM e quindi tale valore può essere un utile monitor dell’adesione e della efficacia di una sport terapia. LA BIOIMPEDENZIOMETRIA ANALISI DEI RISULTATI Studio del gruppo di De Lorenzo (2007): valutazione del BCM utile come esame di screening per selezionare il ruolo e le capacità atletiche di giocatori di calcio LA BIOIMPEDENZIOMETRIA ANALISI DEI RISULTATI Studio del gruppo di Andreoli (2012): il BCM è forte predittivo dell’efficienza muscolare anche in maratoneti LA BIOIMPEDENZIOMETRIA ANALISI DEI RISULTATI BCMI E’ l’ indice del BCM (BCM/h in metri elevata al quadrato) Il BCMI è in grado di differenziare un BMI elevato per obesità da uno elevato per una grossa massa muscolare < 8 indica malnutrizione (scarsa massa cellulare) > 10 indica fisico atletico (elevata massa cellulare) LA BIOIMPEDENZIOMETRIA ANALISI DEI RISULTATI ANGOLO di FASE Angolo di incidenza sulle ascisse della retta che rappresenta il rapporto tra resistenza e reattanza del corpo, misurato in gradi. Anch’esso quindi deriva da un calcolo dell’algoritmo sulla base dei valori registrati dal bioimpedenziometro. Rappresenta una specie di “ematocrito” di tutto il corpo, cioè la proporzione tra gli spazi (volumi) intra (ICM (ICM)) e quelli extracellulari (ECM ECM). ). Risulterebbe 0°° se la reattanza fosse nulla, quindi se il corpo fosse formato solo da fluidi e 90 90° ° se la reattanza fosse massima e la resistenza nulla, quindi il corpo fosse formato solo da membrane cellulari senza fluidi. LA BIOIMPEDENZIOMETRIA ANALISI DEI RISULTATI RAPPORTO ECM/BCM E’ il rapporto tra la massa extracellulare e quella intracellulare, In genere molto vicino a 1 (1 Kg di massa extracellulare per ogni Kg di massa intracellulare). Se risultati sono 0.8 o inferiori siamo di fronte ad un individuo molto disidratato o dalla alta cellularità LA BIOIMPEDENZIOMETRIA ANALISI DEI RISULTATI MASSA GRASSA I valori normali di massa grassa vanno dal 16% al 22% negli uomini e dal 20% al 25% nelle donne, in base all’età. Il 12% circa nella donna ed l’ 3% circa nell’uomo costituiscono il tessuto adiposo essenziale (nel midollo osseo, polmoni, milza, fegato, SNC, intestino), il resto è il grasso di deposito. Queste percentuali corrispondono quindi ai valori minimi compatibili con uno stato di salute. I valori di massa grassa corporea non sono predittivi della performance sportiva ma indubbiamente hanno un certo ruolo soprattutto negli sport aerobici e/o antigravitazionali. Sono anche molto utili nella dietoterapia e nella prescrizione dell’esercizio fisico per individuare gli obbiettivi da raggiungere (obesità, diabete tipo 2, ecc) LA BIOIMPEDENZIOMETRIA ANALISI DEI RISULTATI RIEPILOGO SITUAZIONI PIU’ COMUNI SOVRAPPESO MASSA GRASSA ELEVATA SEDENTARIETA’ MASSA GRASSA IN GENERE ELEVATA, BCM, BCMI e ANGOLO DI FASE BASSI SOTTOPESO (magrezza) MASSA GRASSA BASSA DISIDRATAZIONE % ECW BASSA RITENZIONE IDRICA% IDRICA ECW ELEVATA, BCM, BCMI e ANGOLO DI FASE NON BASSI IPERTROFIA MUSCOLARE BCM, TBW, BCMI e ANGOLO DI FASE ELEVATI IPOTROFIA MUSCOLARE/ORGANICA o MALNUTRIZIONE BCM, BCMI, ANGOLO DI FASE BASSI, % ECW ELEVATA MALNUTRIZIONE notevole o CACHESSIA o DANNI ORGANICI DIFFUSI FFM NORMALE, FM NORMALE O BASSA, BCM, ANGOLO DI FASE e TBW MOLTO BASSI, ECM alta, % ECW ALTA, RAPPORTO Na/K ALTO LA BIOIMPEDENZIOMETRIA BIOIMPEDENZIOMETRIA VETTORIALE BIAVECTOR BIAGRAM LA BIOIMPEDENZIOMETRIA BIAVECTOR E’ la rappresentazione GRAFICA dell’impedenza bioelettrica, cioè i risultati del B.I.A. non sono “manipolati” matematicamente ma usati in valore puro di reattanza e resistenza (normalizzati per l’altezza) e sottoposti ad una analisi vettoriale che li rende indipendenti dagli algoritmi e dal peso corporeo. Fornisce principalmente informazioni sull’ ASSETTO IDRICO del corpo. LA BIOIMPEDENZIOMETRIA BIAVECTOR Si pongono sulle ordinate il valore della REATTANZA / altezza in metri (Ohm/m) sulle ascisse il valore della RESISTENZA / altezza in metri (Ohm/m) LA BIOIMPEDENZIOMETRIA BIAVECTOR Ne deriva un punto di incontro e un vettore che va da 0 fino a quel punto (vettore di impedenza). L’angolo tra il vettore di impedenza e le ascisse è detto ANGOLO di FASE. LA BIOIMPEDENZIOMETRIA Nomogrammi BIAVECTOR di normalità in base all’età e sesso LA BIOIMPEDENZIOMETRIA BIAVECTOR Dalla valutazione del nomogramma BIAVECTOR si ha immediatamente una visualizzazione grafica ed indipendente dal peso corporeo in particolare della idratazione corporea della persona valutata, oltrechè dell’assetto nutrizionale, grazie al confronto tra i risultati ottenuti e l’intervallo di riferimento della popolazione normale. Rispetto al BIA CONVENZIONALE questa tecnica ha più precisione di analisi in soggetti sportivi e patologici perché non è legata al fattore di idratazione costante, ma è meno completa non fornendo i valori numerici di FFM, TBW, FM, ecc LA BIOIMPEDENZIOMETRIA BIAVECTOR - IDRATAZIONE CORPOREA: E’ legata principalmente alla lunghezza del vettore di impedenza: più è lungo il vettore e più saremo di fronte ad uno stato di disidratazione. Più è corto il vettore e più, viceversa, siamo di fronte ad una iperidratazione (ritenzione idrica) LA BIOIMPEDENZIOMETRIA BIAVECTOR – STATO NUTRIZIONALE: La valutazione dello stato nutrizionale è invece legato principalmente al valore dell’angolo di fase. Più grande è l’angolo di fase (più è spostata a sx la direzione del vettore di impedenza) più elevata la quantità di massa cellulare, quindi migliore è lo stato nutrizionale. Viceversa, meno è inclinato il vettore di impedenza e peggiore è lo stato nutrizionale LA BIOIMPEDENZIOMETRIA BIAVECTOR Basandosi sui valori di riferimento della popolazione generale, nel grafico sono disegnate delle ELLISSI di TOLLERANZA. - la prima ellissi (livello 1) è quella nella quale rientra il 50% della popolazione in termini di idratazione/cellularità - la seconda ellissi (livello 2) è quella nella quale rientra il 75% - la terza ellissi (livello 3) il 95%. LA BIOIMPEDENZIOMETRIA BIAVECTOR – PROVA ATTENDIBILITA’ BIA CONVENZIONALE Più il vettore dell’impedenza cade vicino al centro di distribuzione e più elevata risulta l’accuratezza delle formule (algoritmi) utilizzate per calcolare i volumi (TBW) e le masse (BCM, FM, FFM) corporee nel BIA CONVENZIONALE. I risultati del BIA CONVENZIONALE sono quindi sempre meno attendibili quanto più ci si allontana dal centro di distribuzione LA BIOIMPEDENZIOMETRIA BIA CONVENZIONALE + BIAVECTOR LA BIOIMPEDENZIOMETRIA BIAGRAM E’ la rappresentazione grafica dei valori di REATTANZA (0 – 100)(nelle ordinate) e dell’ ANGOLO DI FASE (0-10°)(nelle ascisse) LA BIOIMPEDENZIOMETRIA BIAGRAM E’ molto utile soprattutto per una valutazione immediata dell’assetto nutrizionale ed in particolare della normalità o anormalità delle proporzioni tra spazi intra ed extracellulari (ECM e BCM). LA BIOIMPEDENZIOMETRIA BIAGRAM Valori entro le linee: normale rapporto ECM/BCM = 0.95-1 Valori al di sotto: rapporto ECM/BCM > 1 (prevalenza spazi extracellulari per ritenzione idrica e/o bassi valori di massa cellulare) Valori al di sopra: rapporto ECM/BCM <1 (prevalenza spazi intracellulari per disidratazione e/o alti valori di massa cellulare, cioè muscolosi) LA BIOIMPEDENZIOMETRIA NUOVE METODOLOGIE Esistono oggigiorno 1)impedenziometri anche in MULTIFREQUENZA oltrechè in monofrequenza 2) una SPETTROSCOPIA a impedenza bioelettrica 3) BIA COMPARTIMENTALI (es TANITA ViSCAN) che forniscono ad esempio la misurazione della circonferenza addominale e del solo adipe addominale 4) impedenziometri in cui vengono inseriti altri dati antropometrici, come ad esempio il rapporto VITA/FIANCHI e il rapporto VITA/COSCIA in modo da differenziare il biotipo GINOIDE (accumulo grasso nei glutei e nei fianchi) da quello ANDROIDE (accumulo grasso in addome) LA BIOIMPEDENZIOMETRIA LA BIOIMPEDENZIOMETRIA LA BIOIMPEDENZIOMETRIA EMODIALIZZATI Le persone in emodialisi hanno di regola una importante ritenzione idrica senza apparenti edemi periferici. Per questo, per loro è fondamentale conoscere il peso della massa secca organica in modo da monitorizzare il percorso e l’efficacia della terapia dialitica. L’esame bioimpedenziometrico risulta quindi fondamentale (in particolare il BIAVECTOR) ed in genere è svolto prima e dopo la seduta dialitica La dialisi ideale è quella che riesce a rimuovere i liquidi in eccesso senza indurre ipotensione. L’ OBIETTIVO TERAPEUTICO è il raggiungimento senza sintomi del peso secco definito STABILE LA BIOIMPEDENZIOMETRIA BIA e PRESCRIZIONE ESERCIZIO FISICO Utilità BIA nella prescrizione dell’esercizio fisico: 1) Valutazione preliminare in soggetti per impostare una terapia nutrizionale (es diabete tipo 2, s. metabolica, sovrappeso, ecc) 1) Valutazione oggettiva degli eventuali miglioramenti nel corso del tempo in termini non solo del peso totale o delle modificazioni della massa grassa ma anche di BCM, angolo di fase, idratazione, ecc 2) Ottimizzazione risultati del CPET abbinando i valori di VO2 al BCM (strada da sviluppare) LA BIOIMPEDENZIOMETRIA CASI CLINICI LA BIOIMPEDENZIOMETRIA Soggetto maschio di 57 anni in dialisi. Altezza 169 cm peso 68,6 Kg. Test B.I.A. convenzionale + vettoriale pre seduta dialitica. Peso 68,6 Kg BCM 23 Kg TBW 40,8 lt ECW 20,5 lt (50,2%) Grasso 12,9 Kg (18,7%) LA BIOIMPEDENZIOMETRIA Test ripetuto post seduta dialitica Peso 65,8 Kg ((-2,8 Kg) BCM 22,6 Kg TBW 36,6 lt ((-4,2 lt) ECW 16,9 lt (46,2%) ((-3,6 lt) Grasso 15,8 Kg (24%) LA BIOIMPEDENZIOMETRIA Test ripetuto post seduta dialitica Peso 65,8 Kg ((-2,8 Kg) BCM 22,6 Kg TBW 36,6 lt ((-4,2 lt) ECW 16,9 lt (46,2%) ((-3,6 lt) Grasso 15,8 Kg (24%) LA BIOIMPEDENZIOMETRIA Soggetto maschio di 28 anni. Febbraio 2009. Sieropositivo HIV. HIV. Altezza 173 cm Prima visita (buone condizioni): Peso 72 Kg BCM 29 Kg Angolo fase 6,3° TBW 43,3 lt ECW 19,2 lt (44,3%) Grasso 12,9 Kg (18%) BCMI 9 BMI 24 LA BIOIMPEDENZIOMETRIA Stesso soggetto, gennaio 2011, AIDS conclamato Peso 70 Kg (-2 Kg) BCM 27,4 Kg ((-1,6 Kg) TBW 43,4 (=) ECW 46,5% (da 44,3%) Grasso 10,7 Kg (-2,2 Kg) Angolo fase 5,8° 5,8° (da 6,3° 6,3° ) BCMI 9 (=) BMI 23 (da 24) LA BIOIMPEDENZIOMETRIA Stesso soggetto, novembre 2011, stato pre terminale Peso 58 Kg (-14 Kg) BCM 14,8 Kg ((-14,2 Kg) TBW 39,8,4 (- 3,5 lt) ECW 62,9% (da 44,3%) Grasso 3,6 Kg (-9,3 Kg) Angolo fase 3,3° 3,3° (da 6,3° 6,3° ) BCMI 4 (da 9) BMI 19 (da 24) LA BIOIMPEDENZIOMETRIA Soggetto di sesso maschile di 33 anni. Sedentario. Altezza 179 cm. Valori ematici e pressori compatibili con sindrome metabolica (glicemia basale 110, PA 145/95, colesterolo LDL 145). Valori prima di dietoterapia e inizio attività fisica (Febbraio): Peso 90 Kg BCM 20,3 Kg (31,4%) ECW 53,3% grasso 25,5 Kg (28,3%) angolo di fase 4.6° BMI 28 BCMI 6 LA BIOIMPEDENZIOMETRIA Stesso soggetto, valori dopo 12 settimane di dietoterapia e attività fisica (glicemia basale 98, valori PA 135/80, colesterolo LDL 105): Peso 78 Kg ((- 12 Kg) BCM 36,5 Kg (+ 16,2 Kg) ECW 39,8% massa grassa 12,4 Kg ((- 13,1 Kg, 15,9%) angolo di fase 7.5° 7.5° (+2,9) BMI 24 (- 4) BCMI 11 (+5) LA BIOIMPEDENZIOMETRIA Stesso soggetto, valori dopo 12 settimane di dietoterapia e attività fisica (glicemia basale 98, valori PA 135/80, colesterolo LDL 105): Peso 78 Kg ((- 12 Kg) BCM 36,5 Kg (+ 16,2 Kg) ECW 39,8% massa grassa 12,4 Kg ((- 13,1 Kg, 15,9%) angolo di fase 7.5° 7.5° (+2,9) BMI 24 (-4) BCMI 11 (+5) LA BIOIMPEDENZIOMETRIA Soggetto di sesso maschile di 26 anni. Giocatore di basket professionista. Altezza 198 cm. Valori ad inizio stagione (Agosto) peso 88 Kg BCM 28,4 Kg (38,5%) ECW 44,9% grasso corporeo 14,1 Kg (16%) angolo di fase 6,2° BMI 22 BCMI 7 LA BIOIMPEDENZIOMETRIA Stesso soggetto, valori quasi a fine stagione, in piena forma (Aprile): Peso 92 Kg (+ 4 Kg) BCM 44,3 Kg (+ 16,1 Kg) ECW 35,3% grasso corporeo 13,1 Kg (- 1 Kg, 14,2%) angolo di fase 8,9° 8,9° (+2,7 (+2,7° °) BMI 23 (+1) BCMI 11 (+4) LA BIOIMPEDENZIOMETRIA Stesso soggetto, valori quasi a fine stagione, in piena forma (Aprile): Peso 92 Kg (+ 4 Kg) BCM 44,3 Kg (+ 16,1 Kg) ECW 35,3% grasso corporeo 13,1 Kg (- 1 Kg, 14,2%) angolo di fase 8,9° 8,9° (+2,7 (+2,7° °) BMI 23 (+1) BCMI 11 (+4) LA BIOIMPEDENZIOMETRIA Istruttrice fitness. 23 anni. 170 cm altezza, 52 Kg peso. Massa grassa 31,3% !!!!! ECW 69,7% !!!!!!! Massa muscolare 10,9 Kg !! LA BIOIMPEDENZIOMETRIA GRAZIE PER L’ ATTENZIONE !!!!