Anno 2010
Numero 3
Una finestra sulla SIUCP – Review articoli
In primo piano – Dove va il mercato assicurativo
Dietro la mascherina – Professione e passioni
ALTER M&P - Milano - 5651
01 ADV Plantalax 21x27_01 ADV Plantalax 21x27 01/02/10 10:19 Pagina 1
Alimenta il movimento
senza fermento
Contro la stipsi:
regola l’intestino e contrasta la produzione di gas intestinale
migliorando la digestione di cereali,
legumi, verdura e frutta.
SIUCP
Società Italiana Unitaria
di Colonproctologia
www.siucp.org
Presidente
Angelo Stuto
Presidente Eletto
Giuseppe Spinoglio
Past President
Antonio Longo
Vice-Presidente
Giuliano Reboa
Segretario
Angelo Caviglia
SIUCP NEWS
Notiziario della Società
Italiana Unitaria di Colonproctologia
Anno 2010 - Numero 3
Luglio-Agosto-Settembre 2010
Registrato presso il Tribunale di Roma
con il n.° 110/2007 del 5 aprile 2007
Direttore responsabile
Roberto Dino Villani
Direttore editoriale
Pasquale Talento
Sintesi Grafica s.r.l.
Numero chiuso in redazione il 20 settembre 2010
Consiglieri
Flaminio Benvenuti
Angelo Filippini
Cristiano Finco
Francesco Gabrielli
Giuseppe Spidalieri
Giuseppe Spinoglio
Pasquale Talento
Tesoriere
Giuseppe Ferulano
Segreteria SIUCP
Lunedì-Venerdì 10.00-13.00 / 14.00-18.00
Tel. e fax: +39 0645422450 Int. 211
e-mail: segreteria@siucp .org
Contributi
Per scrivere alla redazione inviare una mail
al capo redattore Roberto Dino Villani:
[email protected]
Revisori dei Conti
Antonio Capomagi
Alfonso Carriero
Coordinatore Nazionale UCP
Adolfo Renzi
INDICE
Coordinatore Nazionale Delegati Regionali
Danilo Tarroni
Editoriale
p. 2
Garanti
Vincenzo Landolfi, Roberto Dino Villani, Antonio Longo
Delegati Regionali SIUCP
Abruzzo Carmine Pietrantoni
Campania Giovanni Angelone
Emilia Romagna Giampiero Ucchino
Lazio Bruno Masci, Massimiliano Varriale
Liguria Marco Gipponi
Lombardia Giuseppe Calabrò, Guglielmo Giannotti
Marche - Molise Rodolfo Piazzai
Piemonte - Valle D'Aosta Lorenzo Abbo
Puglia - Basilicata Angelo Di Pascale
Sardegna Antonio Pintus
Sicilia - Calabria Francesco Longo, Antonio Ciccolo
Toscana Umberto Ferro, Azzam Khader
Triveneto Michele Schiano di Visconte
Umbria Andreino Tassi
Una finestra sulla SIUCP
p. 3
Review articoli
Resoconto VI Congresso Nazionale SIUCP
Lettera del Presidente
In primo piano
Un progetto che si realizza
Dove va il mercato assicurativo
p. 10
Dietro la mascherina
Professione e passioni
p. 14
Bacheca
p. 15
In evidenza
p.16
Anno 2010 - Numero 3
Lettere dei soci
Roberto Paolo Iachetta
Nuovo Ospedale Civile di Sassuolo (MO)
Roberto Dino Villani
Responsabile Struttura Semplice di
Chirurgia Proctologica e Riabilitazione del
Pavimento Pelvico
Nuovo Ospedale Civile di Sassuolo (MO)
Carissimi Amici,
l’autunno è da anni costellato di numerosi eventi che ci
permetteranno di incontrarci più volte. Spero sia anche
l’occasione per avere da Voi dei “feedback” sulla nostra rivista
in quanto l’evoluzione iniziata oltre un anno fa non è
terminata. Con il mio nuovo collaboratore Roberto Paolo
Iachetta, a cui è affidata da quest’anno la review sia per il
giornale che per il sito, avremmo pensato di dedicare uno
spazio sempre maggiore ai casi clinici che trovano raramente
e difficoltosamente una loro locazione su altre riviste
scientifiche. Ma lascio a lui, nella lettera pubblicata qui accanto,
il compito di presentarVi l’iniziativa e gli scopi della stessa.
In questo numero troverete il punto del Presidente
sull’attività societaria e un resoconto di Cristiano Giardiello sul
bellissimo congresso nazionale da lui organizzato nello scorso
giugno a Napoli. Raffaella Ferrando, radiologa nostra
consocia, ha scritto un simpatico articolo per la rubrica “Dietro
la Mascherina” in cui si presenta e termina con due consigli
culinari della sua terra.
Come ho anticipato, grazie alla nostra rivista, il giovane
Iachetta è venuto a sapere che cercavo un collaboratore per
ampliare la mia equipe e in poco tempo ha lasciato la Capitale
per raggiungermi nella patria dei motori e delle ceramiche.
Non solo, lo ha seguito la sua compagna, presto specialista in
Chirurgia, che assumeremo appena finirà l’impegno
universitario. Nel suo articolo Roberto ci racconta la sua
esperienza esprimendo gratitudine verso SIUCP NEWS che gli
ha dato una possibilità di lavoro.
Giuseppe Doria (chi non conosce l’assicuratore dei chirurghi?)
cerca di chiarire i vari aspetti delle polizze assicurative
dedicate alla nostra professione.
Come dicevo all’inizio, questo numero uscirà in occasione dei
primi incontri congressuali post ferie mentre abbiamo
pensato di anticipare il quarto ed ultimo numero, in occasione
dell’ormai istituzionale congresso novembrino da tre anni
approdato a Modena dopo undici anni di Milano. Poiché
solitamente è l’ultimo appuntamento dell’anno, abbiamo
pensato che fosse l’occasione giusta per la distribuzione
cogliendo anche l’occasione di unire gli auguri natalizi con un
certo anticipo.
SIUCP e SIUCP News… Grazie
E’ con piacere che accolgo l’invito a raccontare, brevemente,
la mia esperienza al fine di poter dare un barlume di speranza
“lavorativa” a chi si trova, come ero io fino a qualche mese fa,
neospecialista e disoccupato. Questa condizione è molto
comune nel nostro campo ed è notevolmente frustrante
dopo anni di fatiche e studio. Nel mio caso, non avendo
potuto proseguire la strada universitaria, decisi di partire per
un’esperienza all’estero. Benché avessi sempre creduto che
l’iscrizione a una società scientifica potesse rivelarsi utile
nell’inserimento lavorativo, all’epoca (un anno fa circa) non mi
rendevo bene conto di come questo potesse avvenire. Il caso
volle che proprio nei giorni del mio allontanamento
dall’università uscisse il bando per la borsa di studio della
SIUCP. Grazie a questo piccolo incarico sono riuscito a farmi
conoscere in prima persona mantenendomi sempre
aggiornato nonostante non avessi un lavoro. Tornato in Italia,
ero deciso a trovare una sistemazione ormai orientato verso il
quasi inevitabile Pronto Soccorso, nobile campo che però non
era il mio. Una sera, leggendo, con soddisfazione devo dire, i
miei piccoli scritti su SIUCP News, trovai una cosa
assolutamente inaspettata: una richiesta di collaborazione
per un reparto di proctologia. Nonostante il fatto che fosse in
un’altra regione, devo dire di averci pensato meno di dieci
secondi a inviare il curriculum. Ora mi trovo qui in una
splendida regione come l’Emilia-Romagna a svolgere il lavoro
per cui ho studiato molti anni. Per tale motivo il mio
ringraziamento va alla SIUCP e a SIUCP News. A tal riguardo,
colgo l’occasione per accennare a un progetto proprio per
tale rivista. Tutte le società hanno una rivista di appoggio
almeno indexata. Perché non può diventarlo la nostra? Il
meccanismo d’indicizzazione è un processo complesso. La
base parte da una storia di almeno uno o due anni di
pubblicazione di articoli scientifici. Tutti noi sappiamo come
sia ormai molto difficile far accettare un case-report su una
rivista di chirurgia nazionale o internazionale. Quello che
alcuni non sanno è che esistono riviste indexate come Journal
of Medical Case Reports che hanno un grosso successo,
pubblicando esclusivamente casi clinici. Perché non fare la
stessa cosa con SIUCP News?.… Ma ne parleremo meglio
all’assemblea dei soci che si terrà al congresso di Modena a
Novembre. Un saluto
Inviate il vostro contributo alla redazione
[email protected]
In copertina
barca a vela - fotografia di Roberto Dino Villani
SIUCP NEWS - Notiziario di Informazione della Società Italiana Unitaria di Colonproctologia
Anno 2010 - Numero 3
Una finestra sulla Siucp
Review
alla procedura laparoscopica è stata data principalmente nel sesso
femminile e nei maschi con BMI>25. I parametri maggiormente presi in
considerazione sono stati i tempi operatori, il tempo di ritorno ad attività
lavorative, il tasso di complicazioni della ferita, la valutazione di
complicanze a distanza quali l’ernia incisionale o le aderenze Il gruppo
trattato con approccio laparoscopico ha mostrato un più rapido
reinserimento lavorativo, un minor tasso di complicanze con maggior
soddisfazione dei pazienti. Nonostante alcuni limiti, esplicitati nella
discussione, questo studio con gli altri dati presenti in letteratura,
suggerisce, a detta degli Autori, che la laparoscopia è l’approccio ideale
per una sospetta appendicite
Roberto Paolo Iachetta
Nuovo Ospedale Civile di Sassuolo (MO)
Hand-assisted laparoscopic colon and rectal cancer surgery:
feasibility, short-term, and oncological outcomes.
Pendlimari R, Holubar SD, Pattan-Arun J, Larson DW, Dozois EJ, Pemberton JH,
Cima RR.
Surgery. 2010 Aug;148(2):378-85.
Long-term follow-up of a randomized clinical trial of open versus
laparoscopic appendicectomy.
Kouhia ST, Heiskanen JT, Huttunen R, Ahtola HI, Kiviniemi VV, Hakala T.
Br J Surg. 2010 Sep;97(9):1395-400.
ABSTRACT:
Introduzione: Lo scopo di questo studio è stato di valutare i risultati a
distanza in seguito ad appendicectomia open rispetto
all’appendicectomia per via laparoscopica.
Metodo: 105 pazienti di un unico ospedale con una sospetta
appendicite acuta sono stati suddivisi in maniera random nel gruppo
LA (51) o OA (54) tra il 1997 ed il 1999. Sono stati registrati i dati
perioperatori ed i follow-up ambulatoriali. Informazioni riguardo ai
sintomi ed alla soddisfazione globale sono state ottenute mediante
intervista telefonica. In più, i dati delle appendicectomie del 2008
sono stati analizzati retrospettivamente per una comparazione con la
realtà contemporanea.
Risultati: I dati dei 52 pazienti sottoposti a OA e dei 47 sottoposti a LA
sono stati analizzati. OA è stata eseguita principalmente da
specializzandi mentre LA è stata eseguita più da strutturati. La
procedura open è risultata più rapida rispetto alla laparoscopica nel
periodo del trial (in media 38 contro 65 minuti rispettivamente;
P<0.001), ma questa differenza è risultata solo di 10 minuti nel 2008.
Il gruppo OA è ritornato a lavoro più tardi rispetto al gruppo LA ( in
media 13 contro 8 giorni; P=0.013) e ha avuto più complicazioni (22
contro 6; P=0.014). Solo un paziente (OA) è stato rioperato in seguito
ad aderenze. Dei 76 pazienti disponibili per l’intervista telefonica il
tasso di soddisfazione è stato marginalmente più alto nel gruppo LA
rispetto all’OA.
Conclusioni: LA ha mostrato alcuni vantaggi comparato con
l’approccio open.
REVIEW:
Studio prospettico randomizzato svolto in un unico centro, dal 1997 al
1999, con lo scopo di valutare i risultati a distanza dell’appendicectomia
laparoscopica rispetto alla procedura classica. Inoltre gli Autori hanno
eseguito uno studio retrospettivo sui dati delle appendicectomie
eseguite nel 2008 per valutare alcuni parametri come il tempo
operatorio in un’ottica più attuale. I pazienti arruolati sono 105 di cui 99
effettivamente entrati nell’analisi. I risultati a distanza sono stati raccolti
mediante intervista telefonica (76 i pazienti rintracciati). L’indicazione
ABSTRACT
Introduzione: La chirurgia laparoscopica hand-assisted (HALS) è
un’alternativa alla chirurgia laparoscopica, ma pochi dati esistono
riguardo alla sua applicabilità per il cancro colorettale (CRC). Noi
riportiamo i risultati a breve termine di una larga serie di pazienti con
CRC che sono stati sottoposti a HALS tra il 2004 ed il 2009.
Metodo: Un database prospettico è stato utilizzato per identificare
tutti i pazienti con CRC. Pazienti con cancro del colon (CC) e cancro
del retto (RC) sono stati considerati separatamente. Tre pazienti con
un CC e RC sincrono sono stati esclusi. I dati sono riportati in
frequenza (%) o in media (range interquartile).
Risultati: Tra il 2004 ed il 2009, 323 pazienti con CRC sono stati
sottoposti ad HALS. L’età media è stata di 65 (53-73) anni, 39% erano
donne, ed il BMI medio è stato 27 (24-31) Kg/m2. Le diagnosi
includevano 194 cancri del colon (CC, 56.7% stage I/II), 129 cancri del
retto (RC, 62.7% stage I/II). Il tempo operatorio è stato minore per i CC
rispetto ai RC (157 vs 204 min; P<.0001). La conversione in
laparotomia è avvenuta in proporzione simile nei casi di CC e RC (14%
vs 10%; P=.38); il numero dei linfonodi asportati è stato simile (18 vs
18; P=.45). La durata globale della degenza è stata di 5 giorni (4-7). A
30 giorni le complicazioni post-operatorie si sono presentate in
proporzione simile nei pazienti con CC e con RC (28% vs 30%; P=.72).
C’è stato 1 decesso (0.5%). Per il sottogruppo con tre anni di
follow-up (73 CC e 45 RC) la sopravvivenza globale è stata del 80% e
del 88% (CC e RC rispettivamente) e la sopravvivenza libera da
malattia del 79% e 85% rispettivamente.
Conclusioni: Il cancro del colon e del retto può essere resecato in
sicurezza usando la tecnica HALS. Il tasso di conversione è stato
basso, il tasso di complicazioni nella norma, l’ospedalizzazione più
breve, ed il numero di linfonodi asportati alto.
REVIEW:
Studio retrospettivo da un database prospettico di un unico centro sui
risultati, a breve termine, della HALS ossia dell’approccio laparoscopico
Hand-Assisted nel trattamento del Cancro colorettale. Tale procedura,
ibrida, presenta dei vantaggi in ordine di tempo e facilità di
apprendimento ma ancora non era presente in letteratura, a detta degli
Autori, un’analisi dettagliata dei risultati a breve termine nella chirurgia
colorettale. I casi selezionati sono stati 323, dal 2004 al 2009, e sono stati
suddivisi e analizzati separatamente in un gruppo con cancro del colon
(194) ed in uno con cancro del retto (129). Dall’analisi dei risultati, gli
Autori ritengono la HALS una metodica sicura, con necessità di un minor
tempo operatorio, un tasso di complicazioni e conversione accettabile,
con una minor degenza e un adeguato numero di linfonodi asportati.
3
SIUCP NEWS - Notiziario di Informazione della Società Italiana Unitaria di Colonproctologia
Anno 2010 - Numero 3
Randomized clinical trial of metronidazole ointment versus
placebo in perianal Crohn's disease.
Open vs laparoscopic approach for reversal of Hartmann's
procedure: a systematic review.
Maeda Y, Ng SC, Durdey P, Burt C, Torkington J, Rao PK, Mayberry J,
Moshkovska T, Stone CD, Carapeti E, Vaizey CJ; Topical Metronidazole in
Perianal Crohn's Study Group
Siddiqui MR, Sajid MS, Baig MK.
Colorectal Dis. 2010 Aug;12(8):733-41.
Int J Colorectal Dis. 2010 Feb 6
ABSTRACT:
Introduzione: Il potenziale della crema con metronidazolo al 10% nel
dare un beneficio terapeutico nella malattia di Crohn perianale,
minimizzando gli effetti avversi trovati con il metronidazolo per via
orale, è stato valutato tramite uno studio randomizzato controllato
con l’utilizzo del placebo.
Metodo: I soggetti con Crohn perianale sono stati trattati in maniera
random con metronidazolo 10% in crema, 0.7g applicati in sede
perianale tre volte al giorno, o con una crema placebo. L’indice di
attività del Crohn perianale (PCDAI) è stato registrato al momento
iniziale e dopo 4 settimane di trattamento. Il dolore perianale è stato
valutato tramite la scala VAS.
Risultati: 74 pazienti (33 trattati con metronidazolo, 41 con placebo)
sono stati studiati. La riduzione media del punteggio del PCDAI a 4
settimane è stato di 2.4 (0.5) nel gruppo del metronidazolo e 2.2 (0.4)
nel gruppo placebo (P=0.660). Più pazienti nel gruppo del
metronidazolo che nel gruppo del placebo hanno mostrato una
riduzione nel PCDAI di almeno 5 punti (10 di 27 contro 4 di 34;
P=0.031). La secrezione perianale si è ridotta significativamente nei
soggetti trattati con metronidazolo (P=0.012). Una maggiore
riduzione del dolore perianale è stata vista nel gruppo del
metronidazolo, che ha ottenuto una significatività statistica
(P=0.059). Non sono stati riportati seri eventi avversi.
Conclusioni: La crema con metronidazolo al 10% non è stata efficace
nella riduzione dello score PCDAI , ma alcuni risultati secondari hanno
mostrato miglioramenti suggestivi di un‘efficacia terapeutica. E’ ben
tollerata con minimi effetti collaterali, ed ha un potenziale nel
trattamento del dolore e delle secrezioni associate con il morbo di
Crohn perianale.
4
REVIEW:
Le manifestazioni perianali del morbo di Crohn sono comuni con una
frequenza intorno al 50%. Questo studio prospettico randomizzato a
doppio-cieco ha come scopo quello di valutare l’efficacia del
metronidazolo usato per via topica tramite crema al 10% sui vari sintomi
di tale quadro. Per poter far ciò gli Autori hanno utilizzato uno score
apposito, il PCDAI, e inoltre hanno valutato il dolore tramite scala VAS.
Lo studio ha previsto l’utilizzo del placebo come gruppo di controllo,
Nell’articolo sono dettagliatamente descritti i criteri di arruolamento dei
pazienti. Dall’analisi dei risultati la crema con metronidazolo al 10 % ha
mostrato un’efficacia prevalentemente nella riduzione delle perdite
perianali e del dolore senza causare reazioni avverse. Utile, per gli Autori,
sarebbe valutare anche l’efficacia della terapia a lungo termine (3 mesi
almeno) oltre che eseguire un confronto tra gli effetti ottenuti con la
crema e quelli ottenuti con l’utilizzo, più comune, del metronidazolo per
via orale.
ABSTRACT:
Scopo: Una meta-analisi della letteratura pubblicata sulla
comparazione tra approccio open e laparoscopico nella conversione
di un Hartmann.
Metodo: Sono stati consultati MEDLINE, EMBASE, CINAHL, PubMed, e
il database Cochrane dal Gennaio 1993 all’Agosto 2008. La
bibliografia dei trial selezionati è stata esaminata e sono stati presi gli
articoli più rilevanti. Una review sistematica è stata eseguita per
ottenere dei risultati complessivi.
Risultati: sono stati analizzati 8 studi comparativi comprendenti 450
pazienti. 193 pazienti erano nel gruppo laparoscopico e 257 nel
gruppo open. L’approccio laparoscopico ha significativamente
ridotto il tasso di complicanze (z=-2.92, P<0.01), le perdite ematiche
intra-operatorie (z=-7.34, P<0.001) e l’ospedalizzazione (z=3.16,
P<0.01) comparato con l’approccio convenzionale. Nessuna
differenza è stata trovata nel tasso di deiscenza.
Conclusioni: La conversione di un Hartmann per via laparoscopica è
sicura, ha meno complicanze e minor ospedalizzazione necessaria.
Questo approccio può essere considerato per la conversione,
tuttavia, al fine di rendere più forte l’evidenza, sono necessari trial
randomizzati controllati.
REVIEW:
Il ripristino della continuità intestinale in seguito ad Hartmann è una
procedura non scevra da complicanze con un tasso di leaks
post-operatori che può arrivare fino al 15% ed un tasso di mortalità
perioperatoria intorno al 10%. Questa analisi sistematica della
letteratura ha lo scopo di valutare l’approccio laparoscopico, in questa
procedura, comparandolo con l’approccio open. Gli Autori hanno
eseguito una ricerca su molti database degli studi eseguiti dal 1993 al
2008 selezionandone, con criteri precisi, 8. Dall’analisi e confronto dei
risultati sono state rilevate differenze non significative per il tempo
operatorio, il tasso di ileo post-operatorio, le infezioni, il tasso dei leaks e
la mortalità, mentre differenze con significatività statistica in favore
della laparoscopia si sono rilevate per quanto riguarda le perdite
ematiche intra-operatorie, le complicanze perioperatorie e
l’ospedalizzazione. Gli Autori concludono mettendo in evidenza come la
laparoscopia presenti dei vantaggi. Vi è la necessità, tuttavia, di trials
prospettici randomizzati per aumentare l’evidenza visto che la maggior
parte degli studi è di tipo retrospettivo e non randomizzato.
VAAFT: Video Assisted
Anal Fistula Treatment
PRO 5/IT/08/09/A
Un nuovo ed efficace metodo mininvasivo per il
trattamento delle fistole anali
KARL STORZ GmbH & Co. KG, Mittelstraße 8, D-78532 Tuttlingen/Germania, Telefono: +49 (0)7461 708-0, Fax: +49 (0)7461 708-105, E-Mail: [email protected]
KARL STORZ Endoscopia Italia S.r.l, Via dell’Artigianato 3, I-37135 Verona, Italia, Telefono: +39/045/822-2000, Fax: +39/ 045/822-2001, E-Mail: [email protected]
www.karlstorz.com
PRO 5_IT_210x270.indd 1
25.01.2010 14:35:40
SIUCP NEWS - Notiziario di Informazione della Società Italiana Unitaria di Colonproctologia
Anno 2010 - Numero 3
Una finestra sulla Siucp
Rectal washout and local recurrence of cancer after anterior
resection.
Kodeda K, Holmberg E, Jörgren F, Nordgren S, Lindmark G
Br J Surg. 2010 Jul 29. [Epub ahead of print]
ABSTRACT:
Introduzione: L’adenocarcinoma del retto lascia cadere cellule vitali
che hanno la capacità di impiantarsi. Il lavaggio intraoperatorio del
retto diminuisce in numero e la vitalità di queste cellule, ma non c’è
una definitiva evidenza dell’effetto del lavaggio del retto sulla
ricorrenza locale dopo chirurgia per cancro del retto.
Metodo: I dati sono stati analizzati da un registro di pazienti che
hanno avuto una resezione anteriore del retto dal 1995 al 2002 e sono
stati seguiti per 5 anni. Il lavaggio del retto è stato eseguito a
discrezione del chirurgo. L’inclusione (nel registro) dei pazienti
nazionali con cancro del retto e il follow-up è stato quasi totale
(approssimativamente 97 e 98 %).
Risultati: Un totale di 4677 pazienti sono stati analizzati (3749 che
hanno avuto il lavaggio, 851 senza lavaggio e 77 con informazione
mancante); il 52% dei pazienti nel gruppo del lavaggio e il 41.4% nel
gruppo senza lavaggio hanno avuto una radioterapia preoperatoria
(P<0.001). Il tasso della recidiva locale è stato del 6 e 10.2 %
rispettivamente (P<0.001). Un’analisi di regressione logistica
univariabile e multivariabile ha prodotto un odds ratio che ha
favorito il lavaggio: 0.56 (95% con intervallo di confidenza 0.43 a 0.72)
e 0.61 (0.46 a 0.80) rispettivamente (entrambi P<0.001). Nell’analisi
multivariabile ristretta ai pazienti con chirurgia curativa, l’odds ratio è
stata 0.59 (95% c.i. 0.44 a 0.78; P<0.001)
Conclusioni: Ci sono stati risultati più favorevoli nei pazienti in
seguito a lavaggio del retto che senza.
6
REVIEW:
L’ipotesi alla base di questo studio è che il washout del retto
intraoperatorio possa ridurre il rischio di recidiva locale del cancro del
retto. Nonostante sia noto come l’adenocarcinoma rettale possa
esfoliare liberando cellule che hanno capacità di impianto e che il
lavaggio con soluzioni citostatiche o citocide possa essere utile, la
correlazione tra ciò e la recidiva locale non è stata ancora provata. Gli
Autori, grazie ad un registro svedese sul cancro del retto che comprende
circa il 97% di tutti i pazienti con questa diagnosi, hanno eseguito questo
studio tramite un’ampia analisi statistica. Dalla valutazione dei risultati
la differenza in recidiva locale tra il gruppo in cui era stato eseguito il
washout e il gruppo senza washout è stata rilevante. Ovviamente il vero
effetto di tale procedura non si può evincere da uno studio come questo,
ma gli Autori ritengono, in base ai dati ottenuti e ai dati sperimentali
presenti in letteratura sull’argomento, che ne sia consigliabile
l’esecuzione.
Resoconto VI Congresso Nazionale della
Società Italiana Unitaria di
Coloproctologia
Cristiano Giardiello
Responsabile U.O.C.
Chirurgia Mininvasiva e Metabolica
Centro per il trattamento Obesità
Presidio Ospedaliero Pineta Grande - Caserta
Il 21, 22 e 23 giugno si è svolto a Napoli il VI Congresso della Società
organizzato dal Dott. Cristiano Giardiello, Responsabile della U.O.C. di
Chirurgia Mininvasiva del Presidio Ospedaliero Pineta Grande. Il
Congresso ha riscosso tra i circa 500 partecipanti notevoli consensi
per la scelta degli argomenti trattati e la qualità delle presentazioni,
grazie anche alla partecipazione di qualificati relatori.
Il Congresso si è inaugurato con una importante Tavola Rotonda
moderata dal Dott. Gambalonga, Vicepresidente ANSA, dal titolo
“Quale futuro per la Sanità tra innovazione e contenimento della
spesa” alla quale hanno partecipato gli Onorevoli Barani e Calabrò
della Commissione Sanità di Camera e Senato, i Professori Forestieri e
Vincenti Presidenti CIC e ACOI, il Dott. Zuccatelli Commissario alla
Sanità della Regione Campania ed i Dottori Busolin, Crispino e
Schiavone in rappresentanza di Aziende, AIOP e Confindustria.
Particolare interesse hanno anche suscitato i simposi sull’approccio
mininvasivo nella patologia colo rettale e nella stipsi e la seduta
congiunta con la Società Internazionale di Chirurgia Robotica nei
quali si sono approfondite tutte le tematiche con una attiva
partecipazione del pubblico coinvolto. Ha riscosso molto successo
anche l’iniziativa di far presentare in ogni sessione in seduta plenaria,
per la prima volta, tre comunicazioni selezionate tra tutte quelle
presentate sull’argomento.
Notevole partecipazione c’è stata anche nel Corso di Patologia
Coloproctologica per chirurghi e nel Corso per infermieri sul
Management del paziente in patologia Colorettale.
A coronare l’evento la Cena Sociale che si è svolta nell’incantevole
cornice del Castello Medievale di Castellamare di Stabia.
SIUCP NEWS - Notiziario di Informazione della Società Italiana Unitaria di Colonproctologia
Anno 2010 - Numero 3
In primo piano
Lettera del Presidente
Angelo Stuto
Responsabile funzionale di Chirurgia
Colon-Proctologica e del pavimento pelvico
Ospedale Santa Maria degli Angeli - Pordenone
Cari Soci, è passato oltre un anno dall’inizio della mia presidenza ed è
doveroso fare il punto sui programmi e le attività che la SIUCP ha
realizzato in questi ultimi 12 mesi e su ciò che è in fase di realizzazione
per il prossimo futuro.
Il primo progetto realizzato è stato la riorganizzazione delle UCP con
modifica dei criteri per l’accreditamento delle stesse. Tra le principali
novità l’abolizione delle UCP squisitamente private e la necessità che
il coordinatore (unico per ogni UCP) abbia specialità in Chirurgia
Generale o Gastroenterologia. Il coordinatore deve inoltre produrre
una documentazione che ne certifichi il peculiare interesse ed attività
in coloproctologia. Le UCP infine devono avere accesso a letti per
degenza ordinaria o ricovero breve ed accesso alla sala operatoria. Vi
invito comunque a prendere visione del Regolamento della SIUCP nel
quale vengono delineati tutti i requisiti necessari per le nuove UCP e
gli obblighi per le stesse UCP affinché esse vengano confermate. A
questo proposito nei prossimi mesi inizierà una verifica per valutare
le UCP esistenti. Le UCP che non saranno conformi al regolamento
saranno tassativamente sospese e quindi decadranno se non si
metteranno in Regola.
Da alcuni mesi è attivo il nuovo sito www.siucp.net frutto del lavoro
di Angelo Caviglia. Invito tutti i soci a visitarlo per scoprirne le novità
e ad esprimere il proprio parere.
8
Già nel mese di novembre dell’anno scorso, durante il congresso di
Modena, la SIUCP ha consegnato la prima borsa di collaborazione ad
un giovane collega per la stesura di review della letteratura
internazionale ed il supporto scientifico al sito internet. Il Dr. Iachetta,
vincitore di tale borsa di collaborazione, ha svolto egregiamente il
proprio compito. Tale borsa verrà nuovamente istituita e pertanto a
tutti i colleghi interessati suggerisco di seguire il sito internet o
contattare la nostra segreteria per prendere visione del bando.
Dal punto di vista degli studi scientifici è in fase avanzata di
realizzazione il progetto registro Appendicectomia, che è stato
affidato alla Professoressa. Pezzolla. Nei prossimi mesi prenderà il via
anche uno studio multicentrico osservazionale sulla terapia topica
della ragade anale. Il primo incontro dei ricercatori che hanno dato la
loro adesione avverrà durante il congresso SIC nel prossimo ottobre.
È sempre in corso il registro TRANSTAR, coordinato dai colleghi
Carriero e Talento.
Nel mese di agosto la SIUCP ha realizzato la prima campagna estiva
dello Specialista gratis in Vacanza. Durante il mese di agosto dalle 16
alle 18 dei giorni feriali alcuni soci, a rotazione, hanno dato la loro
disponibilità per rispondere alle telefonate che giungevano al
numero verde. L’iniziativa ha avuto un enorme successo, con un
numero di telefonate che ha superato ogni previsione (oltre 2.000!).
Ringrazio pubblicamente tutti i soci che hanno aderito all’iniziativa
che ha sicuramente contribuito a far conoscere la figura dello
specialista coloproctologo ed il ruolo attivo della nostra Società.
Anche il progetto della rivista prevede una novità, SIUCP News, che è
on line sul sito societario, prevede di raccogliere il contributo di tutti i
soci inserendo alcuni Case Report. Avrete maggiori informazioni in
occasione della prossima Assemblea a Modena.
Tra i momenti congressuali un cenno doveroso ed un plauso agli
organizzatori, Dr. Giardiello in primis, del nostro congresso Nazionale
svoltosi a Napoli nel mese di Giugno. Congresso che si è
contraddistinto oltre che per la numerosa partecipazione, anche e
soprattutto per i contenuti scientifici e per l’equilibrio del
programma. Nota particolare e distintiva: il congresso è stato
registrato in audio e video e farà parte dei programmi di E-learning
della SIUCP.
Ad ottobre si svolgerà la prima edizione del congresso internazionale
Pelvic Floor Disorders organizzato dagli amici Carriero e Talento.
Questo incontro internazionale è ulteriore dimostrazione del
riconoscimento dell’attività scientifica della nostra Società in ambito
nazionale ed internazionale.
Altro momento importante della vita societaria sarà il Congresso di
Modena di Roberto Villani nel prossimo novembre, mentre la
macchina organizzativa guidata da Antonio Longo è già in moto per
l’organizzazione del congresso mondiale che, oramai giunto alla 4a
edizione, ha preso un posto importante nell’ambito degli
appuntamenti internazionali della Coloproctologia.
Il programma forse più ambizioso che cercherò, assieme al CD ed a
tutti i soci che desiderano collaborare, di realizzare per il 2011 è la
realizzazione di un programma di formazione in Coloproctologia
sotto l’egida della SIUCP. Corso di formazione che prevederà
momenti formativi on-line (E-learning) e corsi residenziali. Spero nei
prossimi mesi di fornirvi maggiori indicazioni a proposito.
La SIUCP è sempre più viva, i programmi che abbiamo sono molti ed
ambiziosi, ma credo che oramai la nostra sia una società matura,
scientificamente ricca e solida che può e deve avere sempre maggiori
ambizioni. Questo sempre e solo con l’appoggio insostituibile dei
Soci.
Angelo Stuto
SIUCP NEWS - Notiziario di Informazione della Società Italiana Unitaria di Colonproctologia
Anno 2010 - Numero 3
Una finestra sulla SIUCP
Un progetto che si
realizza
Dunque, disturbi con manifestazioni cliniche opposte, riconoscono
origini comuni.
Da tali premesse, risulta evidente come le disfunzioni del pavimento
pelvico vengano trattate dallo Specialista Uroginecologo e dallo
Specialista Colonproctologo.
Questo è lo spirito con cui vengono attivati i "Pelvic Floor Centers", i
"Centri per lo studio ed il trattamento dei disturbi del Pavimento
Pelvico", ove confluiscono le professionalità proprie della
Uroginecologia e della Colonproctologia.
Pasquale Talento
U.O Chir. Generale - Centro Pavimento Pelvico
Ospedale E.Franchini - Montecchio Emilia (RE)
Intervista al dr. Talento sul suo progetto di scrivere un testo di approccio
multidisciplinare sulle malattie colorettali e del pavimento pelvico.
Come ti è venuta questa idea?
Ti ringrazio per questa domanda perché l’idea di “scrivere” un testo
sulle malattie colorettali e del pavimento pelvico è nata circa 5 anni fa
dalla necessità di ottenere un punto di riferimento quanto mai
personalizzato ed aggiornato della materia. La coloproctologia in
particolare, al pari dell’uroginecologia, è cresciuta specie in Italia e si
sta diffondendo l’idea che queste discipline in realtà rappresentino
una vera e propria specialità, cosa che già accade in altri Paesi.
L’esigenza pratica di un approccio multidisciplinare e le esperienze
personali mi hanno convinto a riunire in un testo il contributo di vari
colleghi per fornire un valido strumento scientifico chiaro ed
esaustivo a quanti si dedicano o si avvicinano per la prima volta alle
malattie colorettali e del pavimento pelvico.
Di che si tratta?
Alcune brevi considerazioni di Anatomia Funzionale sono utili a
comprendere il perché di un approccio multidisciplinare ai disturbi
del pavimento pelvico.
Il pavimento pelvico costituisce una unica regione anatomica ove si
trovano tre apparati: il basso apparato urinario, l'apparato genitale e
riproduttivo e l'ultimo tratto dell'apparato digestivo. La statica e,
soprattutto, le funzioni di questi organi sono intimamente collegati e
dipendenti dall'integrità delle strutture muscolari, fasciali e
ligamentose che costituiscono la "matrice" in cui questi organi sono
collocati.
Il pavimento pelvico femminile è soggetto ad una serie di eventi
fisiologici che possono, tuttavia, causare delle alterazioni delle
strutture muscolo-fasciali-ligamentose tali da alterare la posizione e,
soprattutto, la funzione di questi organi.
Il pavimento pelvico maschile è per lo più soggetto a modificazioni
causate da interventi chirurgici pelvici.
I disturbi del pavimento pelvico, oltre alla presenza di prolassi a
carico dei diversi compartimenti (anteriore, superiore, posteriore),
comprendono disfunzioni, che possono coesistere e che assai spesso
si presentano associate, proprio in considerazione delle cause
comuni che le generano:
t
t
t
t
*ODPOUJOFO[BVSJOBSJB
3JUFO[JPOFVSJOBSJB
*ODPOUJOFO[BGFDBMF
4UJQTJEBEFGFDB[JPOFPTUSVJUBBTTPDJBUBBNBMBUUJB
emorroidaria
Da quanto tempo stai lavorando a questo progetto e quando
prevedi che sarà pronto?
Come ti accennavo sono ormai alcuni anni che lavoro al progetto che
negli ultimi tempi si è articolato in maniera definitiva grazie al
contributo di numerosi colleghi che hanno collaborato alla
realizzazione del testo. Al riguardo siamo in fase di arrivo e prevedo
che il lavoro sarà pronto per la prossima primavera.
Come hai impostato il lavoro?
Il testo è stato concepito come una serie di capitoli monotematici con
particolare attenzione all’iconografia e alla bibliografia; inoltre sono
previste appendici integrative per le patologie di interesse maggiore
come ad esempio i prolassi genitali o particolare come ad esempio la
dermatologia in coloproctologia.
Che difficoltà hai incontrato?
Come tanti chirurghi impegnati quotidianamente in attività
professionali poco prevedibili non è stato semplice trovare tempo e
tranquillità per la stesura dei capitoli; a questo poi si deve aggiungere
la difficoltà di coordinare l’attività dei colleghi che mi hanno
supportato in questa iniziativa.
Cosa ti ha appassionato di più?
L’idea di poter offrire un contributo personale al percorso formativo
di quanti si approcciano allo studio delle malattie colo rettali e del
pavimento pelvico è stato senza dubbio l’elemento che più di tutti mi
ha stimolato in questo compito non facile.
Hai avuto delle sorprese?
L’interesse suscitato dall’iniziativa editoriale presso i colleghi
incontrati durante corsi e convegni mi ha favorevolmente colpito a
testimonianza della necessità di un testo quotidiano di
approfondimento e confronto nella pratica clinica.
Vuoi fare dei ringraziamenti particolari?
Un ringraziamento va a tutti quanti hanno sostenuto con me questa
iniziativa ed in particolare a quanti si adoperano per contribuire alla
crescita della formazione professionale avendo come obiettivo finale
quello di far emergere professionalità dedicate per fornire assistenza
sanitaria di elevato livello nel settore delle malattie colorettali e del
pavimento pelvico.
9
SIUCP NEWS - Notiziario di Informazione della Società Italiana Unitaria di Colonproctologia
Anno 2010 - Numero 3
In primo piano
Dove va il mercato
assicurativo
Avv. Giuseppe Doria
Amministratore Doria Giuseppe & Bellisario Paola snc
Nell’ultimo rapporto annuale dell’A.N.I.A. (Associazione Nazionale
Imprese di Assicurazioni www.ania.it), di seguito riportato
pedissequamente, l’Italia è tra i paesi europei dove risulta più elevato
il numero di azioni legali intraprese contro medici e ospedali in
seguito a errori o a disservizi della struttura sanitaria, pubblica o
privata. Le crescenti aspettative da parte dei pazienti e l’aumento del
contenzioso professionale in caso di esito negativo della prestazione
sanitaria rendono il ruolo dei medici estremamente delicato,
incrementando da parte di questi ultimi le cosiddette pratiche di
“medicina difensiva” (prescrizione di extra-test, trattamenti o visite
non propriamente necessarie oppure sostituzione di trattamenti ad
alto rischio per il paziente con altri che tendano a ridurre al minimo
l’aleatorietà), con costi crescenti a carico del Servizio Sanitario
Nazionale.
10
Nel periodo compreso tra il 1994 e il 2007, sulla base di una
rilevazione statistica effettuata annualmente dall’ANIA, il numero dei
sinistri denunciati alle imprese di assicurazione per le due coperture
assicurative (responsabilità civile delle strutture sanitarie e
responsabilità civile dei medici professionisti) si è più che triplicato,
passando da circa 9.500 a quasi 30.000.
In particolare, se le denunce relative alle strutture sanitarie sono
rimaste pressoché invariate negli ultimi quattro anni, quelle
riguardanti i singoli medici hanno mostrato una costante crescita in
quasi tutto il periodo di osservazione e particolarmente nell’ultimo
anno a disposizione (+ 12,2% nel 2007).
Per quanto riguarda invece la valutazione del costo dei sinistri, si
deve tenere presente che occorrono generalmente tempi molto
lunghi prima di arrivare a una completa definizione del danno a
causa dei frequenti contenziosi giudiziari e dei tempi
necessariamente estesi per avere una valutazione completa e
definitiva dell’eventuale lesione fisica subita.
Bisogna considerare peraltro che negli anni più recenti le compagnie
di assicurazione hanno dovuto e continuano ad adeguare i premi al
fine di tentare un risanamento del settore e nello stesso tempo
hanno attuato politiche più selettive di acquisizione dei nuovi affari,
incentivando le attività di risk management per le strutture sanitarie,
ed hanno modificato, come vedremo in seguito in questo articolo le
condizioni contrattuali delle polizze.
Tutti questi fattori hanno portato a un miglioramento degli indicatori
tecnici, soprattutto a partire dal 2004.
Purtroppo l’aumento dei premi, a mio parere, non sarà mai
sufficiente a fronteggiare il continuo aumento del costo medio dei
sinistri, ma il momento più importante, in una polizza RCT
Professionale è la istruzione (denuncia dettagliata e circostanziata da
parte del Medico) e la gestione del sinistro da parte delle Compagnie,
per cui è da auspicarsi che dal Marzo 2011 con l’entrata in funzione
degli Organismi di Conciliazione si abbia una più veloce e moderata
definizione dei danni.
Cambia l’orizzonte temporale delle polizze
Analizzando il contenuto delle polizze di RCT di assicurazioni delle
varie Compagnie, si può rilevare la tendenza al cambio delle
condizioni contrattuali da “Loss Occurence” a “Claims made”. Le due
tipologie di condizioni contrattuali sono caratterizzate dal differente
momento in cui la garanzia viene ritenuta operativa in relazione al
sinistro.
Nelle “vecchie” polizze (Loss Occurence) viene garantito il
risarcimento del danno procurato durante il periodo di validità del
contratto anche se il sinistro viene denunciato dopo la cessazione
della polizza.
Nelle “nuove” polizze è rilevante invece il momento della richiesta di
risarcimento che deve pervenire all’assicurato ed essere portata a
conoscenza dell’assicuratore solo durante il periodo di validità della
polizza, per cui se pervenisse dopo la cessazione della polizza la
Compagnia non riterrebbe in garanzia il sinistro.
Tutto ciò ha cambiato l’orizzonte temporale delle coperture
assicurative. Infatti, a differenza del modello “Loss”, nel modello
“Claims”, cessata la validità del contratto, cessano le garanzie anche
relativamente a fatti posti in essere dal Medico durante il periodo in
cui lo stesso era coperto dalla polizza.
Alcune Compagnie, tuttavia, mitigano tale sistema accor¬dando
pregresse o postume, anche se limitate nel tempo.
Cos’è la PREGRESSA
È una estensione delle garanzie di polizza ad eventi posti in essere
antecedentemente alla decorrenza del contratto.
Cos’è la POSTUMA
È una ultrattività delle garanzie di polizza rispetto alla cessazione del
contratto per fatti posti in essere durante il periodo di validità della
polizza, generalmente viene concessa la postuma per cessazione di
attività (pensionamento) o per decesso dell’assicurato.
Cos’è il Massimale
Il termine “Massimale” rappresenta, in una polizza RCT, il limite di
estensione della prestazione assicurativa ovvero l’esposizione
massima al rischio da parte dell’Assicuratore, per cui in caso di
sinistro, esaurito il massimale previsto dal contratto, la eventuale
differenza in eccedenza allo stesso rimarrebbe a carico
dell’assicurato.
Cos’è il Massimale aggregato
Nelle polizze delle Aziende ci si trova spesso davanti al cosiddetto
“Massimale Aggregato”. Ciò vuol dire che il Massimale indicato in
polizza costituirà, nell’anno assicurativo, la massima esposizione per
tutti i sinistri denunciati dall’Azienda per tutti i Dipendenti. Potrebbe
quindi verificarsi la fattispecie in cui il Medico, pur avendo pagato il
SIUCP NEWS - Notiziario di Informazione della Società Italiana Unitaria di Colonproctologia
premio per integrare la Colpa Grave sulla polizza dell’Azienda, sia
scoperto in caso di sinistro perché il Massimale Aggregato è
esaurito!!! Come evidenziato nella vignetta:
MASSIMALE INDIVIDUALE
MASSIMALE AGGREGATO
???
Cos’è una Polizza RCT in PRIMO RISCHIO/SECONDO RISCHIO
In una polizza di RCT di “Primo Rischio” l’esposizione della
Compagnia parte da € 0,00 ed arriva sino al massimale indicato in
polizza.
ESEMPIO: Se il Chirurgo ha una polizza R.C.T. professionale di primo
rischio con massimale pari ad € 500.000,00 l’assicuratore pagherà il
sinistro fino ad un massimo di € 500.000,00.
In una polizza RCT di “Secondo Rischio” il massimale di polizza si
aggiunge a quello della polizza di primo rischio.
ESEMPIO: Se il Chirurgo ha una polizza di primo rischio di € 500.000,00 e
sottoscrive una polizza di Secondo Rischio con massimale pari ad €
2.500.000,00 è assicurato per un totale di € 3.000.000,00 (massimale
polizza di primo rischio + massimale polizza di secondo rischio).
Se il Chirurgo non fosse però coperto da una polizza di primo rischio
il massimale, indicato nell’esempio € 500.000,00 rimane a completo
carico dell’assicurato fermo l’obbligo dell’assicuratore di pagare
l’eccedenza.
Cos’è una Polizza RCT in PRIMO RISCHIO/SECONDO RISCHIO
In una polizza di RCT di “Primo Rischio” l’esposizione della
Compagnia parte da € 0,00 ed arriva sino al massimale indicato in
polizza.
ESEMPIO: Se il Chirurgo ha una polizza R.C.T. professionale di primo
rischio con massimale pari ad € 500.000,00 l’assicuratore pagherà il
sinistro fino ad un massimo di € 500.000,00.
In una polizza RCT di “Secondo Rischio” il massimale di polizza si
aggiunge a quello della polizza di primo rischio.
ESEMPIO: Se il Chirurgo ha una polizza di primo rischio di € 500.000,00 e
sottoscrive una polizza di Secondo Rischio con massimale pari ad €
2.500.000,00 è assicurato per un totale di € 3.000.000,00 (massimale
Anno 2010 - Numero 3
polizza di primo rischio + massimale polizza di secondo rischio).
Se il Chirurgo non fosse però coperto da una polizza di primo rischio
il massimale, indicato nell’esempio € 500.000,00 rimane a completo
carico dell’assicurato fermo l’obbligo dell’assicuratore di pagare
l’eccedenza.
Cos’è la COLPA GRAVE
È bene specificare che tutte le polizze di RCT Professionale coprono
qualsiasi tipo di colpa, dalle stesse non è quindi esclusa la COLPA
GRAVE.
Al contrario in quelle delle Aziende, per una precisa disposizione di
legge, la COLPA GRAVE è esplicitamente ESCLUSA.
In questi ultimi anni si sente sempre più con insistenza parlare di
“COLPA GRAVE”, ma il Codice Civile, pur menzionandola, non ne
definisce il concetto.
L’art. 2236 c.c. recita: «Se la prestazione implica la soluzione di
problemi tecnici di speciale difficoltà il prestatore d’opera non
risponde dei danni se non in caso di dolo o colpa grave».
La Corte dei Conti, con particolare riferimento alle attività
tipicamente sanitarie precisa che: «la condotta può essere valutata
come gravemente colposa allorché il comportamento sia stato del
tutto anomalo ed inadeguato».
Perché possa parlarsi di Responsabilità per Colpa Grave si deve
accertare che si siano verificati:
-
Errori non scusabili per la loro grossolanità;
Assenza delle cognizioni fondamentali attinenti alla professione;
Difetto della perizia tecnica minima;
Ogni altra imprudenza che dimostri superficialità e disinteresse per
i beni primari affidati alle cure di prestatori d’opera.
Ecco quindi negli ultimi anni il prolificare di polizze di RCT limitate
alla colpa grave del Medico in cui la garanzia, prestata
dall’assicuratore, è limitata alla rivalsa dell’Azienda, dell’Assicuratore
della stessa o della Pubblica Amministrazione solo in caso di
condanna del Medico per colpa grave.
Questa tipologia di polizza ha, vista la limitazione, premi
notevolmente ridotti rispetto ad una normale polizza RCT
Professionale (€ 500/1000 per anno assicurativo).
Cos’è una Polizza di TUTELA LEGALE
Negli ultimi anni le Compagnie sempre più spesso evitano di
intervenire in giudizio per non entrare in conflitto di interessi con il
Medico che quindi si vede costretto ad intervenire con propri Legali e
Consulenti. Da ciò si evince la necessità per ogni Medico di stipulare
una polizza di Tutela Legale che sgravi lo stesso dalle spese che
dovrebbe sopportare per la libera scelta di un proprio Legale o
Consulente Tecnico.
La garanzia prevede libera scelta, da parte dell’assicurato, di un
proprio Legale o di un proprio Consulente Tecnico scelta
determinante nella gestione del sinistro.
La Polizza di Tutela Legale copre il rimborso delle spese del Legale,
del Consulente Tecnico, le spese processuali nel processo penale (art.
535 Codice di Procedura Penale); le spese di giustizia; le spese per gli
arbitrati per la decisione di controversie.
Riepilogando nelle polizze possono essere previste le seguenti
garanzie:
11
SIUCP NEWS - Notiziario di Informazione della Società Italiana Unitaria di Colonproctologia
1.
2.
3.
4.
Libera scelta del Legale e del Consulente Tecnico;
Procedimenti Penale, vertenze Contrattuali con Azienda
Pubblica compresi ricorsi al T.A.R.;
Resistenza in Procedimenti Civile e Privacy;
Procedimenti Arbitrali e Procedimenti in Camere di
conciliazione.
Il SINISTRO
In caso di sinistro, la denuncia deve essere effettuata
immediatamente al proprio assicuratore.
L’assicurato deve descrivere in modo dettagliato l’accaduto,
indicando l’assicuratore della stessa e degli eventuali altri operatori
coinvolti nell’accaduto, se ci sono più assicuratori la denuncia va
inoltrata a tutti.
È di fondamentale importanza aggiornare continuamente
l’assicuratore sulla situazione del sinistro.
Relativamente alla Polizza di Tutela Legale è necessario, ai fini
dell’interruzione del periodo di prescrizione di 2 anni, inviare una
raccomandata di interruzione dei termini di prescrizione, altrimenti
l’assicurato perderà il diritto alla prestazione ovvero al rimborso delle
spese legali e peritali sostenute
LA POLIZZA DELL’AZIENDA
La responsabilità professionale del medico è tutelata dall’Azienda di
appartenenza o tramite la stipulazione di polizze assicurative per la
colpa lieve o attraverso la “Gestione diretta del rischio per
responsabilità civile”.
Ai sensi dell’art. 21, 1° comma del CCNL della Dirigenza Medica
Pubblica dette tutele, che si intendono estese anche all’attività libero
professionale intramoeniale, sono tuttavia soggette ad una specifica
rivalsa qualora il danno al paziente sia la conseguenza di atti od
omissioni riconducibili a colpa grave del professionista.
Per effetto delle disposizioni contenute nell’art. 3, comma 59, della
legge 24 dicembre 2007 (legge Finanziaria per il 2008) gli Enti e le
Aziende Pubbliche non possono intervenire per colmare tale lacuna,
stipulando direttamente l’assicurazione, pena l’applicazione di
onerose sanzioni inclusa la nullità del contratto assicurativo stesso.
12
Anno 2010 - Numero 3
SIUCP NEWS - Notiziario di Informazione della Società Italiana Unitaria di Colonproctologia
Anno 2010 - Numero 3
Il prurito anale
Manifestazione clinica comune a numerosi quadri patologici, il
prurito anale è espressione di malattia locale o sistemica, sia acuta
che cronica.
Il prurito anale acuto è generalmente sostenuto da una dermatite; la
cute appare rossa ed edematosa, secca o umida e può essere
interessata una parte o l’intera regione perianale, compresi scroto o
vagina.
Il prurito anale cronico, normalmente, evolve da una lesione cutanea
più piccola; può essere localizzato o diffuso e presenta diversi gradi di
severità.
La zona anale va considerata come una piega cutanea con
abbondante sudorazione, soggetta a sfregamento e scarsa
areazione. Tale ambiente, in presenza di malattie anorettali,
predispone ad infezioni micotiche. Qualsiasi malattia dell’ano che
provochi umidità nella reazione anale può determinare prurito. E’
opportuno non grattare l’area che prude per non provocare lesioni e
pulire accuratamente l’ano dopo la defecazione con acqua tiepida e
sostanze emollienti e lenitive evitando saponi, topici sensibilizzanti e
lo sfregamento eccessivo dell’area con carta da toeletta o altro
strumento per la pulizia.
Un efficace rimedio per contrastare tale fastidio è rappresentato
dall’uso combinato di Anestin® Liquido ed Anestin® Crema. Occorre
eseguire una delicata detersione con l’Anestin® Liquido (detergente
privo di sapone, ricco di oli e principi lenitivi, pulisce per affinità
lipidica non schiumogeno) e successivamente applicare l’Anestin®
Liquido (detergente privo di sapone, ricco di oli e principi lenitivi,
pulisce per affinità lipidica non schiumogeno) e successivamente
applicare l’Anestin® Crema (a base di ossido di zinco micronizzato,
trealix, acido jaluronico e vitamina E) come trofico cutaneo. Prodotti
della RPF® in vendita nelle farmacie.
9
SIUCP NEWS - Notiziario di Informazione della Società Italiana Unitaria di Colonproctologia
Anno 2010 - Numero 2
Dietro la mascherina
Professione e passioni
Fig.3
Raffaella Ferrando
Radiologo
Ospedale S. Maria della Misericordia - Albenga (SV)
Premesso che, la mascherina la indosso raramente, essendo
specialista in Radiologia, per lo più durante le sedute di
interventistica articolare....
TEMPO LIBERO… Sono sempre stata convinta sin da bambina che il
tempo libero vada gestito in modo ottimale per riuscire ad avere
qualcos’altro oltre al “dovere” (così lo chiamava mio padre).
Il mio tempo libero è quello che decido di lasciare “libero” da impegni
lavorativi per creare e crescere uno dei valori più importanti che mi
hanno lasciato mio padre e mia madre: LA FAMIGLIA.
Infatti sono mamma di tre figli e, nel correre quotidiano che
caratterizza la vita moderna, sono sempre più convinta che non è la
quantità di tempo, che si dedica a qualcosa, ma la qualità del tempo
che ci si impiega, a renderla speciale!!!!
Infatti quasi tutto il mio tempo libero è dedicato ai miei tre
“moschettieri”: con loro gioco a calcio, disputo interminabili sfide alla
WI, con loro studio, con loro imparo….Con loro cerco di non
dimenticare i preziosi insegnamenti dei miei genitori, lontani nella
memoria, ma sempre più vicini nella fase della vita che sto
attraversando…
Mi piace trascorrere il mio tempo libero facendo “giri” in vespa,
(Fig. 1) stando con i miei adorati cani (Fig. 2), facendo immersioni
subacquee (che meraviglioso silenzio che esiste là sotto), quella
14
Fig.1
Dato che in famiglia siamo tutti delle buone forchette e con mio marito
abbiamo unito mare e montagna vi propongo un paio di ricette:
PESTO ALLA GENOVESE
Ingredienti per quattro persone:
- 50 grammi di foglioline di basilico,
1/2 bicchiere di olio extravergine di
oliva, 6 cucchiai da cucina di
Parmigiano Reggiano e 2 di Pecorino,
aglio 2 spicchi, un cucchiaio da
cucina di pinoli, qualche grano di sale
grosso .
Usando il frullatore la ricetta
consiste
semplicemente
nel
miscelare i vari ingredienti, fino ad ottenere una consistenza fine e
cremosa, con solo l'aggiunta finale dell'olio.
La ricetta con il mortaio invece è questa: per prima cosa bisogna
lavare in acqua fredda il basilico, naturalmente genovese, e poi
metterli ad asciugare su un canovaccio, nel frattempo nel mortaio si
deve pestare uno spicchio ogni trenta foglie di basilico, la ritualità sta
anche nelle dosi. E non deve mancare neppure il sale grosso,
aggiungetene qualche grano. A questo punto, ma non tutte insieme
(sono merce preziosa non erbetta qualunque!), vanno aggiunte le
foglioline di basilico e si inizia con un dolce movimento rotatorio e
prolungato a pestarle nel mortaio. Quando il basilico stillerà un
liquido verde brillante sarà il momento di aggiungere i pinoli, una
manciata. Ora aggiungete i formaggi: parmigiano reggiano e
pecorino sardo, entrambi DOP, adeguatamente stagionati. Ed infine
l'olio extravergine d'oliva, versato a goccia.
FONDUTA VALDOSTANA
Ingredienti per 4 persone:
400 g di Fontina DOP - 30 g di burro 4 tuorli d’uovo
Togliere la crosta alla Fontina DOP
e tagliare a fettine sottili. Porre la
Fontina in un recipiente piuttosto
alto e stretto e ricoprire di latte per
parecchie ore, anche una notte.
Al momento di preparare la
fonduta mettere in una casseruola
Fig. 2
sensazione di pace e di calma che ti da il ritmo del tuo respiro
nell’erogatore…Mi ricordo un’intera immersione passata a giocare
con un pesce napoleone, il volo elegante di un’aquila di mare
durante un’immersione notturna, l’infinita lentezza di una testuggine
mentre si gusta una spugna ed ancora la magnificenza ed il brivido
del passaggio sul fondo di un enorme pesce martello. (Fig. 3)
il burro, i tuorli e la Fontina macerata col latte e far cuocere a
bagnomaria, rimestando continuamente con un cucchiaio di legno.
La Fontina in principio si unirà in un blocco filante, poi si diluirà
gradatamente col latte e l’uovo, fino a che diventerà una crema liscia
e densa.
Perché la fonduta sia ben riuscita non deve assolutamente filare.
Aggiungere un pizzico di pepe e versare bollente, nelle scodelle.
SIUCP NEWS - Notiziario di Informazione della Società Italiana Unitaria di Colonproctologia
Anno 2010 - Numero 3
Bacheca
MILANO - P.zza San Babila
Loft con tutti i confort di 45 mq
1 letto matrimoniale + 1 letto singolo, angolo cottura, a.c., terrazzino,
bagno e guardaroba. Affittasi per brevi - lunghi periodi
Costi: € 150/notte - € 900/settimana - € 2.500/mese
Info: 335/6792956
Epo Flier
La procedura di
Delorme Interna
è una tecnica con
controllo visivo
utilizzata
per
intervenire sulla
defecazione
ostruita causata
dall’intussuscezio
ne rettale.
L’Epo Flier – REF A.4086 - è un kit realizzato appositamente per
l’esecuzione ottimale dell’intervento. È composto da tre pezzi: un
anoscopio di 34,3 mm di diametro con flangia munita di asole, un
mandrino per l’introduzione e una valva finestrata, rotante ad ali di
gabbiano. Con il paziente in posizione litotomica sottoposto ad
anestesia epidurale, si inserisce l’anoscopio nell’ano, si sfila il
mandrino e si fissa la flangia al perineo mediante punti di sutura.
Attraverso l’anoscopio e la valva rotante viene infiltrata la
sottomucosa rettale con soluzione salina e adrenalina 1:200.000.
Viene effettuata un’incisione circolare della mucosa 2 centimetri al
di sopra della linea dentata e la mucosa è dissecata per 8–15 cm
secondo l’entità dell’intussuscezione o del prolasso. Con l’uso
della valva rotante si procede ad una plicatura della muscolatura
circolare del retto suddividendo la circonferenza anale in quattro
quadranti (anteriore, posteriore, lato destro e lato sinistro). Si
posiziona il primo punto di sutura 2-0 in materiale riassorbile a ore
12. Il punto deve includere il margine distale della mucosa; si
prosegue verticalmente fino a raggiungere il margine prossimale
della mucosa. Quindi si procede alla sezione del cilindro
mucosottomucoso e ad annodare i primi quattro punti. La
plicatura viene ripetuta negli spazi rimanenti (2 o 3 punti per ogni
quadrante), consentendo di accorciare “a soffietto” la parete
muscolare del retto, con la correzione dell’intussuscezione
retto-anale e l’avvicinamento dei margini della mucosa distale e
prossimale. A volte necessitano alcuni ulteriori punti mucomucosi
per il completamento della anastomosi.
La procedura può essere associata ad una plastica del muscolo
elevatore in caso di rettocele di tipo II-III.
PARIGI - Montmartre - Casa d'arte
a 200 m. dal Sacro Cuore, a 60 m. dal metrò di Place des Abbesses
Appartamento al terzo piano di rue Ravignan, luminossissimo,
finemente ristrutturato, vista sul parco del 18° Arrondissement
Costi: € 110/giorno - € 650/settimana (sette notti) - € 1.980/mese
Info: email [email protected] /tel. 0033663492221
15
SCAMBIO piatti del buon ricordo
Roberto Dino Villani tel +393356529717
Inviate i vostri contributi alla redazione
[email protected]
via della chimica, 6 - Z.I. D3, 15121 Alessandria Tel. + 39-0131-348109
– fax: +39-0131-348383, [email protected] - www.sapimed.com
SIUCP NEWS - Notiziario di Informazione della Società Italiana Unitaria di Colonproctologia
Anno 2010 - Numero 3
In evidenza
6 – 8 ottobre 2010
First International Symposium - Pelvic Floor Disorders
Parma
Presidente Onorario: L. Spreafico
Chairmen: A. Carriero, P. Talento
9 ottobre 2010
Up To Date Nella Chirurgia Laparoscopica
del Colon-Retto: l’evidenza ragionata
Desenzano Del Garda
Presidente: A. Guglielmi
Segreteria scientifica: S. Tognoli
10 – 13 Ottobre 2010
112° Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia
"È ancora il medico che comanda il futuro"
Roma
Presidenti: G.B. Grassi e A. Moraldi
14 – 17 ottobre 2010
XXV Corso d’aggiornamento in stomaterapia,
colonproctologia e riabilitazione
delle disfunzioni del pavimento pelvico
Montesilvano (PE)
Presidente: Gabriele Rastelli
11 – 12 novembre 2010
16
14° Meeting Congiunto di Colonproctologia e Stomaterapia
Modena
Presidente Onorario: G. Melotti
Presidente: R.D. Villani
Co-presidente: G. Spinoglio
12-15 giugno 2011
11th ECET - European Council Enterostomal Therapists
“Our way…competence!!”
Bologna
Presidente: G.C. Canese
Inviate i vostri contributi alla redazione
[email protected]
BRACCO
SIUCP NEWS
Pagina Pubblicitaria FLORBERRY F.to Crocini mm 210 x 270
02/09/2010
Integratore alimentare combinato,
il naturale aiuto
per mantenere sano il sistema urinario
Integratore alimentare
Estratto di cranberry e Lactobacillus paracasei B21060 (Brevetto Bracco)
18 mg
di proantocianidine
per bustina
36 mg
di proantocianidine
per bustina
Bracco s.p.a.
via Egidio Folli 50
20134 Milano
www.bracco.com
Prodotto da: Probiotical S.p.A.
Via E. Mattei 3 - Novara
ADULTI
••••••••••••
Confezioni
da 10 bustine
JUNIOR
••••••••••••
Scarica

Una finestra sulla SIUCP – Review articoli In primo piano – Dove va