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Collana Testi
Giacinto de’ Sivo
La Tragicommedia
Il giornale scritto e pubblicato a Napoli da Giacinto de’ Sivo, all’inizio dell’occupazione
piemontese. La polizia lo soppresse dopo tre numeri. Una fonte di dati e notizie sui
metodi repressivi e coloniali applicati dal regime unitario, testimoniati dallo storico di
Maddaloni, autore della Storia del Regno delle Due Sicilie. (1998, pp. 112) - € 10,50
Domenico Petromasi
Alla riconquista del Regno. La marcia del Cardinale Ruffo dalle Calabrie a Napoli
Il commissario di guerra dell’Armata cristiana e reale, Domenico Petromasi, scrisse la
cronaca fedele della spedizione del Cardinale Ruffo, della quale era stato protagonista e
testimone eccellente. Un importante contributo per ristabilire la verità storica sulla
repubblica giacobina del 1799. (1999, pp. 107) - € 11,50
Émile de Christen
Diario di un soldato borbonico nelle carceri italiane
Cattolico, legittimista, contro-rivoluzionario, Émile de Christen, giovane colonnello
alsaziano, combatté da volontario in difesa del Regno delle Due Sicilie e fu prigioniero dei
Piemontesi. Il suo diario è uno spaccato della repressione seguita all’unificazione. La
risposta a Le mie prigioni di Silvio Pellico. (1997, pp. 95) - € 10,50
Brigantaggio legittima difesa del Sud
Gli articoli della “Civiltà Cattolica”
Raccolti, a cura di Giovanni Turco, per la prima volta in un’unica pubblicazione e con
l’indicazione degli autori, gli articoli della rivista dei Gesuiti sulla resistenza del Sud sono
una fonte storica incontestabile sul cosiddetto brigantaggio, “vera reazione dell’oppresso
contro l’oppressore”. I briganti furono patrioti che difesero un regno antichissimo, un re
legittimo e la religione dei padri. (2000, pp. 206) - € 15,50 Esaurito/In via di ristampa
Giacinto de’ Sivo
L’Italia e il suo dramma politico nel 1861
Lucida previsione delle conseguenze politiche e sociali dell’unificazione forzata della
Penisola, voluta dalla violenza delle armi poste al servizio di un potere occulto ed
astrattamente ideologico, che aveva diffuso menzogne, corrotto, violato le regole della
politica e dell’onore. Con il testo integrale del Discorso per i Morti nelle giornate del
Volturno. (2003, pp 106) - € 12,00
L’EQUATORE
Un giornale borbonico documenta l’unificazione
L’Equatore era un giornale borbonico, legittimista e cattolico. Pur sottoposto alla censura,
riusciva a dare notizie sull’Esercito napoletano a Gaeta e sull’eroismo di Francesco II. Il
primo numero uscì l’11 gennaio 1861; il 21 dello stesso mese, la redazione fu devastata
da una banda di camorristi al servizio del regime, e il giornale fu chiuso. (2005, pp. 109) € 14,00
Collana Saggi
Ayuso, Capaccio, de Mattei, Di Vona, Turco, Vitale
Napoli e le Spagne
In collaborazione con la Fundación Francisco Elías de Tejada, raccoglie gli atti del
convegno Francisco Elías de Tejada: realismo giuridico ed istituzioni ispano-napoletane,
svoltosi a Napoli nel maggio 1998, a venti anni dalla morte del pensatore spagnolo,
tradizionalista, storico e filosofo del diritto cattolico, autore del monumentale Nápoles
Hispanico, sulla Napoli spagnola. (1999, pp. 108) - € 11,50
De Crescenzo, Di Giovine, Turco, Vitale
La difesa del Regno Gaeta, Messina, Civitella del Tronto
La resistenza militare delle fortezze dove l’esercito napoletano difese non soltanto i patri
confini ma soprattutto la libertà di un intero popolo di esistere continuando ad essere
fedele alla propria identità e alla propria tradizione. Il popolo, poi, continuò la resistenza
con la “divisa” dei briganti. (2001, pp. 170) - € 16,00
Francesco M. Di Giovine
1799 Rivoluzione contro Napoli
La repubblica giacobina del 1799 fu un governo-fantoccio tenuto in piedi dalle armi
dell’invasore francese, responsabile di feroci massacri e del saccheggio del patrimonio
artistico del Regno. Pubblicato per il bicentenario, nella nuova edizione è arricchito dal
bilancio delle celebrazioni ufficiali che seppero soltanto ripetere scialbi slogan di parte.
(2003, pp. 192) - € 14,00
Antonio Boccia
Massacro a Lauria. La resistenza antigiacobina in Basilicata tra 1799 e 1806
Dettagliata ricostruzione, sulla base di fonti d’epoca, di uno dei capitoli misconosciuti della
storia del Sud: un paese della Basilicata, nodale per le vie di comunicazione, si oppone ai
giacobini del 1799 e poi agli invasori francesi durante il cosiddetto decennio murattiano.
(2006, pp. 96) - € 8,00
Gennaro De Crescenzo
Contro Garibaldi. Appunti per demolire il mito di un nemico del Sud
La risposta all’acritica ripetizione di luoghi comuni, che le “celebrazioni” per il
bicentenario, finanziate con oltre un milione di euro, si sono limitate a riproporre. La mole
di riferimenti a documenti d’archivio ne fa il necessario punto di partenza per chi, almeno
una volta, sia stato sfiorato dal dubbio sul risorgimento. (2007, pp. 80) - € 10,00
Antonella Grippo
Uno Dio e uno Re. Il brigantaggio come guerra nazionale e religiosa
L’atto di nascita dell’Italia unita furono dieci anni di rivolta, contro uno Stato usurpatore e
rapace, e di repressione violentissima, in cui affondano le radici la pretesa superiorità
morale del Nord e il sorgere di classi dirigenti ipocrite, prone, corrotte e corruttrici al Sud.
Fin quando non sarà tutto chiarito su quell’atto di nascita dell’Italia unita, non si potrà
comprendere ciò che è seguito e parlare di futuro, qualunque esso sia, non avrà senso.
(2008, pp. 144) - € 10,00
Gennaro De Crescenzo
Ferdinando II di Borbone. La patria delle Due Sicilie
Ferdinando II realizzò il regno dei primati: le Due Sicilie erano ammirate per cultura, arte,
prodotti; il reddito nazionale crebbe del 15% in un decennio; la rendita di Stato era
quotata a Londra ed a Parigi; il Regno era pacifico, indipendente e sviluppato. I settari
tentarono di fare del Re un proprio strumento, poi scornati decisero di assassinarlo. E
forse ci riuscirono, come dimostra la documentazione nell’appendice Nuove ipotesi sulla
morte di un Re. (2009, pp.140) - € 12,00
Guido Vignelli – Alessandro Romano
Perché non festeggiamo l’unità d’Italia
Il Risorgimento, “funestissima rivoluzione italiana” scomunicata dalla Chiesa, fu parte del
plurisecolare processo di sovversione dell’antica società cristiana occidentale che mirava
alla secolarizzazione della politica, del diritto e dell’intera società. Territori pacifici invasi
senza dichiarazione di guerra, legittimi regnanti spodestati, falsi plebisciti; tesori di Stato e
ricchezze private depredati; violenze inaudite ancora nascoste nel segreto di archivi
inaccessibili. L’esito fu la nascita di un nuovo Stato concepito da chi “pensava all’inglese
e si esprimeva in francese”, radice dei “mali italiani” etici, culturali, politici ed economici,
della mancanza di un’identità nazionale, della demonizzazione di metà del Paese, della
permanente spaccatura in fazioni che ha caratterizzato la storia di quest’ultimo secolo e
mezzo. (2011, pp. 144) - € 14,00
Gennaro De Crescenzo
I peggiori 150 anni della nostra storia
L’unificazione come origine del sottosviluppo del Sud
Recenti ricerche del CNR, della Banca d’Italia e dello Svimez hanno dimostrato, numeri
alla mano, che l’unificazione d’Italia è stata l’origine del sottosviluppo del Meridione. Dopo
anni di battaglia culturale, il lavoro degli storici “non ufficiali” ha ricevuto conferme
autorevoli che non potranno essere accusate di “borbonismo” o liquidate con sorrisetti di
sufficienza. Quando la ricerca storica si fa negli archivi, sui documenti, confrontando dati
e statistiche, le conclusioni sono univoche: l’unità d’Italia è stata devastante per il Sud,
depredato, svuotato di beni e di uomini, usato come magazzino di manodopera, discarica
di rifiuti tossici, cimitero di opere pubbliche, a partire dal 1861 fino ad oggi, con la
connivenza di classi dirigenti selezionate e asservite al potere. (2012, pp. 88) - € 12,00
Collana Le Sensiglie
Mario Montalto
L’Esercito delle Due Sicilie
Scritto dal contrammiraglio Mario Montalto, studioso di storia militare, ricostruisce le fasi
salienti delle formazioni militari borboniche, dal 1734 con i primi reggimenti istituiti da re
Carlo, al 1860 e le battaglie finali del Regno, e rievoca gli episodi in cui fu più evidente il
valore dei soldati napoletani. (2005, pp. 40) - € 6,00
Mario Montalto
La Marina delle Due Sicilie
Correlato al precedente volume della collana, completa il quadro delle forze armare del
Regno, con la storia della Marina borbonica, che in meno di un centinaio d’anni divenne
una delle maggiori, più avanzate e più innovative d’Europa. Ben lontana dalla
menzognera leggenda del “facite ammuina”, i suoi regolamenti furono modello di ordine
ed efficienza per tutte le marinerie del mondo. (2007, pp. 40) - € 8,00
Mario Montalto
I Cacciatori Napoletani 1821-1861
I reggimenti dei Cacciatori Napoletani erano la punta di diamante dell’Esercito per
reclutamento, addestramento, armamento, giovinezza e qualità di ufficiali, sottufficiali e
truppa. In primo piano nelle vicende del 1860-61 tanto da essere l’unico reggimento di
cavalleria ammesso nella fortezza di Gaeta. Arricchito da otto immagini a colori, che
riproducono le litografie di Antonio Zezon (1850). (2010, pp. 72) - € 10,00
Per l’acquisto delle 3 Sensiglie insieme: € 20,00
Lucio Militano
Le ferrovie delle Due Sicilie
La prima ferrovia italiana fu la Napoli-Portici, del 1839, ma non è considerato un vanto del
Regno napoletano, segno di sviluppo tecnico e di lungimiranza politica. Anzi, si dice, quei
primi binari furono l’eccentrico trastullo del Re Borbone tanto che all’unificazione il Sud era
arretrato e negletto nelle ferrovie come nel resto. Si omette però di far cenno ai chilometri
già realizzati ma inaugurati sotto il tricolore o ai progetti bruscamente interrotti nel 1860,
quando le ferrovie delle Due Sicilie furono svendute ai sodali dei rivoluzionari che
paralizzarono tutto fino alla morte. Come avvenne per quel gioiello dell’impresa
meccanica che fu Pietrarsa. (2013, pp. 60) - € 10,00
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