REGIONE BASILICATA
Dipartimento Salute, Sicurezza e Solidarietà Sociale Servizi alla Persona e alla Comunità
Servizio Sanitario Regionale
Risorse di parte corrente
Linee Guida
per il riparto delle risorse
del Servizio Sanitario Regionale
ANNI 2005-2006
Allegato 1
Ufficio Risorse Finanziarie e Investimenti nel Sistema Salute
Giunta regionale
Dip.to Salute, Sicurezza e Solidarietà Sociale
Regione senza confini
Servizi alla Persona e alla Comunità
Fondo Sanitario Regionale
Linee Guida per il riparto 2005-2006
Giugno 2006
Regione Basilicata
Dipartimento Salute, Sicurezza e Solidarietà Sociale, Servizi alla Persona ed alla Comunità
INDICE
1. Premessa.........................................................................................................................3
2. Le coordinate del nuovo PSN ..........................................................................................4
3. Il quadro di riferimento strutturale del SSR ......................................................................6
3.1 Situazione strutturale..................................................................................................6
3.2 Criticità e obiettivi .......................................................................................................6
4. Il finanziamento del SSR..................................................................................................7
4.1 Le risorse assegnate ..................................................................................................7
4.2 Le risorse assorbite (gestione caratteristica) ..............................................................8
4.3 Le criticità ...................................................................................................................8
4.4 Riforma del SSN e logica aziendale nel sistema pubblico..........................................9
5. Il nuovo welfare regionale: una rete territoriale integrata di servizi alla persona ..........10
6. Il riparto del FSR 2005-2006 ..........................................................................................11
6.1 Gli obiettivi................................................................................................................11
a. Obiettivo convergenza ............................................................................................11
b. Salvaguardia delle funzioni cliniche regionali .........................................................12
c. Azioni strategiche e di sistema................................................................................12
d. Politiche di risanamento..........................................................................................13
6.2 I criteri di riparto - FSR 2006 ....................................................................................13
6.3 I criteri di riparto - FSR 2005 ....................................................................................14
6.4 Il processo di riparto .................................................................................................15
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1. Premessa.
Il presente documento illustra il percorso di evoluzione dei criteri di riparto delle risorse del
Servizio Sanitario Regionale (SSR) nell’ottica del suo allineamento al contesto degli
obiettivi assunti dallo schema di Piano Sanitario Nazionale (PSN) e della sua coerenza
con il quadro dei vincoli e dei criteri che presiedono al riparto delle risorse del Servizio
Sanitario Nazionale (SSN) per la copertura dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).
Esso muove dalla configurazione di criticità di tipo strutturale e dall’ineludibile necessità di
calibrare il percorso della nuova programmazione in maniera coerente con gli obiettivi di
governo del sistema e di promozione e tutela della salute, in condizioni di compatibilità con
le risorse finanziarie disponibili e con i vincoli posti dal patto di stabilità in materia sanitaria.
La nuova logica della proposta di riparto si iscrive già nel quadro delle coordinate della
rielaborazione programmatica del SSR e sottende una traiettoria di collegamento delle
tematiche afferenti agli obiettivi di salute con gli assetti organizzativi ed il modello operativo
a valenza interaziendale.
In tale ambito emerge con maggiore nettezza e coerenza l’ottica sistemica che inspira il
rapporto tra Regione e Aziende e la leva finanziaria assume una eminente funzione di
coesione di sistema, in quanto fattore determinante di orientamento ai risultati complessivi
e di implementazione dei modelli di servizio a vantaggio dell’utenza.
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2. Le coordinate del nuovo PSN.
Nelle interlocuzioni che hanno portato all’Intesa sullo schema di PSN 2006-2008, le
Regioni hanno espresso concordanza sulle seguenti coordinate di salvaguardia ed
evoluzione del SSN in modalità partenariali tra Stato e Regioni.
Partendo dagli scenari che nei prossimi 3-5 anni caratterizzeranno il panorama sanitario
italiano, sia in termini di opportunità che di vincoli (situazione economica, demografica,
epidemiologica del Paese, nonché a quelli relativi allo sviluppo scientifico e tecnologico),
sono individuati nove ambiti tematici entro cui inquadrare le scelte del sistema:
1. La garanzia e l'aggiornamento dei LEA
2. La sanità italiana in Europa, l'Europa nella sanità italiana
3. La Prevenzione Sanitaria e la promozione della salute
4. La riorganizzazione delle cure primarie
5. L'integrazione delle reti assistenziali: sistemi integrati di reti sovraregionali e
nazionali
6. L' integrazione tra diversi livelli di assistenza
7. L'integrazione socio-sanitaria
8. Il dolore e la sofferenza nei percorsi di cura
9. La rete assistenziale per le cure palliative
Conseguentemente, lo schema di Piano assume un setting di strategie operative da
mettere in atto nelle linee di attività trasversali al sistema :
1. Promuovere innovazione, ricerca e sviluppo
2. Il ruolo del cittadino e della società civile nelle scelte e nella gestione del Servizio
sanitario nazionale
3. Le politiche per la qualificazione delle risorse umane del SSN
4. La promozione del Governo clinico e la qualità nel Servizio sanitario nazionale
compresa la tematica delle liste di attesa
5. L'aziendalizzazione e l'evoluzione del servizio sanitario
6. Le sperimentazioni gestionali
7. La politica del farmaco ed i dispositivi medici
A valle delle strategie operative lo schema di PSN adotta una serie selettiva e mirata di
obiettivi di salute:
1. La salute nelle prime fasi di vita, infanzia e adolescenza
2. Le grandi patologie: tumori, malattie cardiovascolari, diabete e malattie respiratorie
3. La non autosufficienza: anziani e disabili
4. La tutela della salute mentale
5. Le dipendenze connesse a particolari stili di vita
6. Il sostegno alle famiglie
7. Gli interventi in materia di salute degli immigrati e delle fasce sociali marginali
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8. Il controllo delle malattie diffusive e la sorveglianza sindromica
9. La sicurezza alimentare e la nutrizione
10. La Sanità veterinaria
11. La tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
12. Ambiente e salute
Lo schema di Piano assume infine anche la prospettiva del miglioramento continuo,
adottando ed interiorizzando la logica e gli strumenti della valutazione performance del
Servizio Sanitario Nazionale e del Piano Sanitario Nazionale, con l'obiettivo di costruire un
apparato valutativo che consenta di monitorarne lo sviluppo attraverso adeguati elementi
di verifica.
Tali elementi costituiscono nel complesso sicuramente variabili essenziali ed
imprescindibili per allestire una piattaforma programmatica di riferimento europeo per la
Regione Basilicata, su cui calibrare coerentemente i criteri di riparto e indirizzo della spesa
e le corrispondenti modifiche del dimensionamento dei Livelli di assistenza.
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3. Il quadro di riferimento strutturale del SSR.
3.1 Situazione strutturale.
Il governo del sistema del welfare regionale non può prescindere dai caratteri e dagli
aspetti distintivi della sua configurazione reale, di cui si riportano di seguito i riferimenti più
significativi:
‡ Popolazione e rilevanza economica
„ Popolazione: 596.821 ab Densità: 60 ab/Kmq
„ Incidenza popolazione anziana (>65): 19,2%
„ Concorso del settore sanità e protezione sociale all’economia regionale:
5,9% del PIL totale regionale (settimo per contribuzione)
‡ Strutture di erogazione :
„ 5 AUSL, 1 A.O. 1 CRO, 1 casa di cura privata accreditata; 17 plessi
ospedalieri complessivi raggruppati in 7 POU (presidi ospedalieri unificati)
„ 15 Ambiti Sociali di Zona, 201 enti/istituzioni (di cui 139 di assistenza sociale
e 62 sanità) su un totale di 1.271 di enti/istituzioni no-profit con una quota del
15,8% (di cui 10,9 sociale e 4,9% sanità)
‡ Addetti:
„ Settore sanitario,
‡ Dipendenti: 6.446 addetti, di cui 6.384 (99%) nelle aziende pubbliche;
‡ medici convenzionati (MMG e continuità assistenziale): 984 addetti, di
cui 504 MMG (51%), 70 PLS (7%) e 410 MCA (42%);
„ Settore socio-assistenziale
‡ Totale addetti: 17.294 addetti, di cui: 2.381 dipendenti (pubblici e
privati, compresi i distaccati) (14%), 219 convezionati (1%), 672
religiosi (4%), 14.022 tra volontari ed obiettori (81%).
3.2 Criticità e obiettivi.
Considerate le caratteristiche e le asimmetrie del sistema, le azioni di governo più urgenti
esigono di essere indirizzate ad alcuni obiettivi qualificanti e non procrastinabili:
Equilibrio di spesa: disavanzo tendenziale di circa il 4,2% (2004)
Riequilibrio dei livelli di assistenza: 52% della spesa per l’assistenza ospedaliera
Riduzione del tasso di ospedalizzazone: 213/ab/000 (però 151/ab/000 per RO)
Contrasto della migrazione sanitaria (14% dell’assistenza ospedaliera, 6,7% delle
assegnazioni totali)
‡ Riduzione delle liste di attesa
‡ Miglioramento dell’appropriatezza dei servizi
‡
‡
‡
‡
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4. Il finanziamento del SSR.
4.1 Le risorse assegnate.
Si riporta di seguito il quadro delle risorse finanziarie che alimentano il sistema regionale.
Fonti di finanziamento per la sanità a copertura
del fabbisogno regionale
(in Euro/000)
Fonti di
finanziamento
2001
2002
2003
2004
2005
CIPE 8.03.01
CIPE 31.01.03
CIPE 14.03.03
CIPE 29.09.2003
CIPE 27.05.2004
Consunt.
20.658
Consunt.
46.070
Consunt.
51.136
Consunt.
56.150
Consunt.
63.881
177.902
193.780
200.980
209.521
206.000
16.010
18.128
17.046
37.200
38.275
680.812
705.087
723.028
738.254
783.035
6 Totale righe 1,3,4 e 5
717.481
769.285
791.210
831.604
885.191
7 Entrate proprie delle
aziende
16.926
18.393
16.926
16.925
16.926
8 Totale complessivo
(righe 6+7)
734.407
787.678
808.136
848.529
902.117
1 IRAP sanità
2 (IRAP complessiva: accert.def)
3 Compartecipazione
IRPEF
4 Trasferimenti dallo Stato (FSN)
5 Altri trasferimenti
Note: campo libero
mobilità sanitaria extraregionale
-
59.438
-
56.371
-
56.371
-
58.060
-
56.067
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4.2 Le risorse assorbite (gestione caratteristica).
Nello schema sottostante, che è quello adoperato dalla Corte dei Conti, si riportano i
risultati gestionali del funzionamento strutturale del sistema, in cui non sono computati le
partite straordinarie e i costi per la gestione non caratteristica.
CLASSIFICAZIONE
ECONOMICA
2001
2002
2003
2004
2005
ALTRA ASSISTENZA
CONVENZIONATA
67.581
57.484
68.127
81.737
79.861
ALTRO
10.114
5.823
7.534
5.575
12.169
BENI E SERVIZI
149.071
169.233
185.930
195.112
219.916
FARMACEUTICA CONVENZIONATA
125.850
132.556
130.797
135.482
118.058
MEDICINA GENERALE
CONVENZIONATA
52.024
53.109
56.971
65.873
70.330
OSPEDALIERA CONVENZIONATA
89.437
93.388
85.104
85.555
86.266
PERSONALE
280.579
293.539
296.147
322.823
339.545
SPECIALISTICA CONVENZIONATA
ESTERNA
10.393
10.905
15.838
14.038
14.449
SPECIALISTICA CONVENZIONATA
INTERNA
4.333
4.139
4.721
6.603
6.439
TOTALE SPESE
789.382
820.176
851.169
912.798
947.033
TOTALE ENTRATE
763.617
814.941
828.807
889.904
937.366
AVANZO/DISAVANZO
(25.765)
(22.362)
(22.894)
(5.235)
(9.667)
FONTE:
NB: gestione ordinaria (al netto dei costi capitalizzati e degli ammortamenti)
4.3 Le criticità.
I disavanzi effettivi di consuntivo sono maggiori di quelli evidenziati dall’analisi della
gestione caratteristica:
„ il disavanzo consolidato per il 2004 ammonta a 35,1 Meuro (fonte: CE-C999-2004), pari al 4,22% delle assegnazioni statali;
„ il disavanzo consolidato di preconsutivo 2005 (quarto trimestre) ammonta a
32,2 Meuro (fonte: Tavolo Massicci), pari al 3,65% delle assegnazioni statali,
cui si dovranno però aggiungere gli oneri degli aumenti contrattuali definitivi.
Per il 2006, le Aziende sanitarie hanno stimato costi per 920,1 Meuro, a fronte di una
assegnazione disponibile (al lordo della mobilità ed al netto delle entrate proprie) di circa
864,6 Meuro, con un disavanzo potenziale del 6%.
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Il riparto del Fondo Sanitario Regionale per gli anni 2005 e 2006 evidenzia una situazione
di insufficienza ed inefficienza complessive delle risorse e della destinazione delle stesse,
ancorché contenute e suscettibili di interventi di riallineamento.
Le risorse assegnate dallo Stato per il finanziamento dei LEA sembrano insufficienti; ad
invarianza di risorse (in assoluto e in quota di accesso al FSN), i rimedi possibili sono di
due tipi:
„ contenimento dei costi
„ incremento delle risorse attraverso la disponibilità di risorse regionali
‡ leva fiscale a carico dei cittadini
‡ integrazione di bilancio regionale
‡ compartecipazione alla spesa da parte degli utenti
‡ dismissioni patrimoniali di regioni e aziende
Il margine di miglioramento delle condizioni di utilizzo dei fattori produttivi attraverso
appropriate azioni di controllo, razionalizzazione ed efficientamento, è stimato dal
Rapporto Ceis-Sanità 2005 intorno al 7%, misura compatibile con il differenziale tra le
richieste di assegnazione per il 2006 e le risorse del SSR provvisoriamente disponibili per
lo stesso anno.
4.4 Riforma del SSN e logica aziendale nel sistema pubblico.
Per la ricalibratura dei criteri di riparto, costituiscono sicuramente invarianti di sistema i
principi di riforma del SSN e la logica di azienda sanitaria all’interno del sistema sanitario
pubblico.
‡ La riforma del SSN
„ da finanziamento come ratifica contabile (spesa storica e criterio
incrementale)
„ a finanziamento come strumento sostanziale di orientamento del
comportamento delle aziende (economicità della gestione e perseguimento
degli indirizzi delle istituzioni sovraordinate)
‡ Logica di azienda sanitaria in sistema sanitario pubblico
„ autonomia aziendale vs indirizzi nazionali e regionali di pianificazione
„ aziendalizzazione vs vincoli e target derivanti dal Patto di stabilità e dalle
leggi dello Stato sul contenimento della spesa
„ componimento dei conflitti: finanziamento come sistema di orientamento
‡ sistema complesso: Regione ed Aziende con finalità unitaria
‡ determinanti oggettive del fabbisogno finanziario: livelli di assistenza,
quota capitaria ponderata secondo le caratteristiche della popolazione
‡ determinanti contingenti di perequazione: funzioni cliniche, funzioni di
servizio, compensazioni per spese di area vasta
‡ concentrazione delle risorse ed integrazione dei servizi
‡ coordinamento degli investimenti e dell’utilizzo delle risorse umane
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5. Il nuovo welfare regionale: una rete territoriale integrata di servizi alla
persona.
La programmazione integrata delle politiche socio-assistenziali, socio-sanitarie e sanitarie
è la traiettoria principale per la rappresentazione e la garanzia dei servizi essenziali per la
tutela della salute.
Essa non è soltanto una scelta di metodo, ma anche un approccio dirimente ad una
riconfigurazione del diritto alla salute e ad una reimpostazione complessiva delle politiche
di welfare, in direzione del riequilibrio intersettoriale degli investimenti, della rivalutazione
delle cure primarie e dei servizi territoriali e domiciliari, della nuova attenzione alle
geografie sociali del bisogno e del disagio.
Pur rimanendo la voce principale della spesa sanitaria regionale, il sistema dei servizi
ospedalieri esige di essere corretto e razionalizzato nell’ottica, già adottata dalla
programmazione regionale, della ‘qualificazione/differenziazione/cooperazione’.
Preoccupandosi comunque di non impoverire il territorio degli investimenti sociali
realizzati, la formula dell’integrazione dovrà definire con coerenza e rigore le gerarchie
funzionali del sistema, eliminando le duplicazioni e gli sprechi, stabilizzando condizioni di
gestione efficiente e di contenimento dei costi, costruendo percorsi territoriali integrati per
le diverse specialità e generalizzando l’impiego circolare delle risorse professionali.
Le politiche della salute richiedono un mutamento di paradigma e un riorientamento
strategico intorno al governo e autogoverno della domanda, per impedire che la crisi della
finanza pubblica e le distorsioni economicistiche del federalismo finiscano per tradurre il
rapporto bisogni-risorse in un razionamento dei servizi e in una sperequazione di diritti.
Realizzare una riforma del welfare regionale significa innanzitutto adottare una nuova
logica ed una nuova strumentazione di governance del sistema e ad innovare la
concezione stessa dell’aziendalizzazione.
Alla ricomposizione degli strumenti della programmazione deve accompagnarsi un riordino
istituzionale ed organizzativo del sistema regionale nel senso dell’integrazione: un riordino
generale orientato al riaccorpamento e alla riperimetrazione delle ASL, alla ridelimitazione
ed alla corrispondenza dei Distretti socio-sanitari e degli Ambiti territoriali dei Piani sociali
di zona, ad un nuovo regime di relazioni tra management aziendale, governo clinico e
autonomie locali.
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6. Il riparto del FSR 2005-2006.
6.1 Gli obiettivi
Le risorse disponibili e le dimensioni gestibili del disavanzo consentono di promuovere un
allineamento progressivo del sistema regionale agli obiettivi della sua riforma e di orientare
il riparto 2005-2006 secondo le seguenti linee guida:
1.
2.
3.
4.
5.
Obiettivo convergenza: una sanità equilibrata di ‘formato europeo’
Salvaguardia delle funzioni cliniche di interesse regionale
Azioni strategiche e di elevazione di sistema
Innesco di politiche di risanamento
Adozione di una logica di processo per la definizione del riparto
a. Obiettivo convergenza.
L’Obiettivo convergenza concerne l’innesco di una traiettoria di azioni ed innovazioni volte
a disegnare una sanità di respiro europeo con livelli di assistenza equilibrati:
„ standards di assistenza di livello europeo, mediante il processo del nuovo Piano
Sanitario Regionale Integrato, un nuovo modello di governance, la riforma della
regolazione e dell’organizzazione, l’elevazione delle competenze e della capacità di
ricerca ed innovazione
„ target e processi di convergenza verso i vincoli e gli standards posti dal patto di
stabilità (posti letto 3,5 per mille, assistenza farmaceutica convenzionata 13%,
assistenza farmaceutica complessiva del 16%, etc.)
„ processo di convergenza con i livelli di assistenza previsti dal nuovo schema di
PSN:
„ prevenzione, con quota di spesa del 5%, a conferma dell’attuale 5%
(2004);
„ assistenza territoriale, con quota di spesa 51%, a partire dall’attuale
43% (2004);
„ assistenza ospedaliera, con quota di spesa del 44%, a partire
dall’attuale 52% (2004).
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b. Salvaguardia delle funzioni cliniche regionali.
Trattasi di un obiettivo di qualificazione del sistema e di rivalutazione delle funzioni
ospedaliere di interesse regionale, attraverso una specifica remunerazione standard delle
specialità di livello regionale e provinciale, come identificate dalla DGR 4 novembre 2005
n. 2192 (“Rimodulazione dello standard di riferimento nazionale dei posti letto per acuti”, in
attuazione dell’Intesa 23 marzo 2005).
Area regionale
Area funzionale omogenea chirurgica
Area provinciale
Area funzionale omogenea chirurgica
CARDIOCHIRURGIA
OCULISTICA 1
CHIRURGIA (CROB)
OTORINOLARINGOIATRIA 1
CHIRURGIA MAXILLO FACCIALE
CHIRURGIA VASCOLARE
CHIRURGIA PEDIATRICA
UROLOGIA
CHIRURGIA PLASTICA
Area funzionale omogenea materno-infantile
CHIRURGIA TORACICA
NEONATOLOGIA
NEUROCHIRURGIA
Area funzionale omogenea medica
Area funzionale omogenea emergenza
GASTROENTEROLOGIA 1
TERAPIA INTENSIVA NEONATALE
GERIATRIA
UNITA' SPINALE
MALAT. ENDOCRINE RICAM. E NUTRIZ. 1
Area funzionale omogenea materno-infantile
MALATTIE INFETTIVE E TROPICALI
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
MEDICINA NUCLEARE 1
Area funzionale omogenea medica
NEFROLOGIA
DERMATOLOGIA 1
NEUROLOGIA 1
EMATOLOGIA
MEDICINA DEL LAVORO
c. Azioni strategiche e di sistema.
Il fondo di accantonamento viene dimensionato e finalizzato per obiettivi strategici e di
elevazione di sistema (“progetti bandiera”):
„ azioni di prevenzione primaria e secondaria a valenza diffusa: screening,
campagne vaccinali, etc.
„ comunicazione, promozione degli stili di vita, educazione sanitaria ed
alimentare
„ realizzazione dei sistemi operativi a rete (approvvigionamenti, sistema
informativo socio-sanitario, etc.);
„ obiettivi prioritari del PSN (Piano regionale per la riduzione dei tempi di
attesa, misure per l’appropriatezza e di contrasto della mobilità, ecc.);
„ progetti di ricerca ed innovazione da cofinanziare con fondi nazionali e
comunitari
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d. Politiche di risanamento.
Il riparto deve mirare ad innescare politiche di risanamento del SSR (considerato nel suo
insieme), mediante l’utilizzo mirato ed equilibrato delle risorse rese disponibili per il
risanamento delle passività pregresse delle Aziende Sanitarie:
„ 14,466 Meuro dal riparto 2005 (disavanzi 2001-2003);
„ 38,824 Meuro dal riparto 2006 (disavanzi 2002-2004);
„ economie ed altre risorse regionali, con utilizzo delle risorse in assegnazione a titolo
di conguaglio della mobilità e degli obiettivi prioritari per gli anni pregressi.
6.2 I criteri di riparto - FSR 2006.
L’articolazione del riparto assume a riferimento i criteri del riparto nazionale 2006 e le
previsioni del PSN 2006-2008, nonché della legge finanziaria n. 266/2005:
™ Finanziamento dei Livelli di assistenza
„ Prevenzione: 5% (5% schema PSN e 5,00% riparto 2004)
„ Assistenza distrettuale 51% (51% schema PSN, 45,50% riparto 2004)
Linee guida per gli obiettivi generali:
− tetto di spesa farmaceutica convenzionata (13%)
− diffusione dell’utilizzo di farmaci generici/equivalenti, con soglie
incrementali rispetto al 2005 specifiche per aziende stabilite in sede di
concertazione degli obiettivi economici e di salute;
− ampliamento della distribuzione diretta con soglie incrementali rispetto al
2005 specifiche per aziende stabilite in sede di concertazione degli
obiettivi economici e di salute;
− completamento della diffusione della rete dell’emergenza-urgenza;
− potenziamento dell’assistenza specialistica e diffusione delle pratiche per
l’appropriatezza;
− potenziamento e diffusione dell’A.D.I. (area della non-autosufficienza:
anziani, disabili, etc.);
− integrazione con le politiche e le risorse socio-assistenziali, attraverso lo
sviluppo dei servizi socio-sanitari (area della non-autosufficienza: anziani,
disabili, malati terminali e cure palliative, malati per patologie da HIV,
salute mentale, dipendenze; infanzia, famiglie, consultori, etc.);
„ Assistenza ospedaliera: 44% (44% schema PSN, 49,50% riparto 2004)
Linee guida per gli obiettivi generali e specifici:
− finanziamento delle Aziende sulla base della dotazione standard di posti
letto per specialità e dislocazione e per utilizzo ottimale standardizzato,
come definiti dalla DGR n.2192/2005, integrato con ripristino del valore
della mobilità interna;
− in particolare, è utilizzato come driver di riparto la dotazione
standardizzata di posti letto, come definita con la DGR 2192/2005 a cui
sono già collegati in maniera univoca serie di DRGs afferenti, quali
tipologie di prestazioni ospedaliere erogate dalle specialità di
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assegnazione dei posti letto stessi secondo Aree Funzionali Omogenee
(AFO: chirurgica, emergenza, materno-infantile, medica) sulla base del
trend storico dell’evidenza epidemiologica e secondo modalità di utilizzo
standard (tasso di occupazione del 75%) e della degenza media
standardizzata (ovviamente diversificata per disciplina);
− tali posti letto sono ponderati sulla base di una funzione dei pesi medi dei
DRG per codice di disciplina quale indice di complessità intrinseco dei
ricoveri effettuati dalle specifiche discipline e della valenza dell’utilizzo dei
posti letto stessi; tale impostazione tiene automaticamente conto anche
della rilevanza territoriale della funzione esercitata (regionale, provinciale
e locale), in quanto correlata alla funzione assegnata dalla
programmazione regionale così come esplicitata dai posti letto attribuiti;
− la misurazione risultante dall’algoritmo suddetto esprime il volume delle
risorse necessarie in condizioni standard per le strutture di produzione
(pubbliche e private) afferenti alle singole Aziende Sanitarie;
− per risalire al valore delle risorse da assegnare in termini di livello di
assistenza ospedaliera, il valore suddetto va integrato e corretto con il
valore della mobilità intraregionale, assunta in base alla misurazione più
recente (anno 2005), in modo da determinare il fabbisogno legato alla
domanda standardizzata di servizi ospedalieri espressa dalla popolazione
residente;
− viene pertanto implementata una remunerazione per ‘funzioni – specialità’
per ambito di rilevanza, in grado quindi di remunerare le funzioni garantite
dalla rete ospedaliera in condizioni standard di funzionamento e di
esplicitare e valorizzare le funzioni pregiate di rilevanza territoriale ampia
(provinciale e regionale).
™ Attribuzione del Fondo di accantonamento
− Finanziamento delle azioni strategiche e di sistema
Livelli di assistenza
Quote obiettivo
Prevenzione
Distrettuale
Ospedaliera
5,00%
Medicina di base
6,00%
Farmaceutica
13,00%
Specialistica
13,00%
Altra territoriale
19,00%
Modalità di ripartizione
Quota capitaria secca
Quota capitaria secca
51,00%
Tetto imposto sul fabbisogno complessivo
Quota capitaria ponderata sull'età
Quota capitaria secca
44,00%
Quota posti letto ponderata
In particolare, nell’ambito della quota di “altra assistenza territoriale” vanno incluse almeno
l’assistenza territoriale residenziale (13%) e l’attività di emergenza-urgenza.
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Fondo Sanitario Regionale - Linee Guida per il riparto 2005-2006
Regione Basilicata
Dipartimento Salute, Sicurezza e Solidarietà Sociale, Servizi alla Persona ed alla Comunità
6.3 I criteri di riparto - FSR 2005.
Il riparto del FSR 2005 costituisce una tappa di avvicinamento al riparto 2006 e prevede
perciò applicazioni semplificate e temperate:
™ Finanziamento dei Livelli di assistenza (con quote prossime a quelle assunte dallo
schema di nuovo PSN):
„ Prevenzione: 5% (5% schema PSN e 5,00% riparto 2004)
„ Assistenza distrettuale 47% (50% PSN, 45,50% riparto 2004)
− Linea guida: finanziamento delle Aziende sulla base dei criteri già
utilizzati per il riparto 2004
„ Assistenza ospedaliera: 48% (45% PSN, 49,50% riparto 2004)
− Linea guida: finanziamento delle Aziende sulla base dei criteri già
utilizzati per il riparto 2004
™ Attribuzione del Fondo di accantonamento
„ Rimborso delle assegnazioni già effettuate nel corso del 2005 a valere
sulla stessa annualità ed applicazione sostanziale delle misure di
integrazione e correzione già applicate per il 2004.
™ Attribuzione delle risorse integrative e di quelle connesse agli obiettivi di piano
™ Erogazione del saldo di cassa al netto delle risorse non ancora trasferite dallo Stato
in quanto soggette a rendicontazione (p.e. obiettivi di piano).
6.4 Il processo di riparto.
„ Parte comune riparti FSR 2005-2006
1. Definizione degli indirizzi e dei criteri di riparto;
„ Riparto FSR 2005
2. Definizione delle risorse di riparto e comunicazione alle Aziende per gli
adempimenti di conseguenza (modificazione ed integrazione dei bilanci di
esercizio già deliberati ai sensi dell’art.25 della LR.n.34/1995);
„ Riparto FSR 2006
3. Definizione concertata degli obiettivi economici e di salute, a partire dalle
proposte di bilancio preventivo 2006, mediante incontri bilaterali tra
Dipartimento e singole Aziende e selezione e formalizzazione di obiettivi,
priorità e target;
4. Definizione degli indirizzi e delle misure per l’adeguamento dei bilanci di
previsione 2006;
5. Modifica conseguente dei bilanci di previsione 2006 delle AA.SS. e
riapprovazione formale;
6. Istruttoria ed approvazione regionale dei bilanci di previsione 2006.
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Fondo Sanitario Regionale - Linee Guida per il riparto 2005-2006
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Linee Guida per il Riparto delle Risorse del