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Gesù Cristo
L’anno liturgico
L’ANNO LITURGICO
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Il cammino dell'anno liturgico è qui metaforicamente rappresentato come un sistema solare che ruota attorno a Gesù
Cristo, luce del mondo. Come il sole per i pianeti, Gesù è l’autentico centro gravitazionale dei vari tempi liturgici:
Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua, Pentecoste, Tempo Ordinario.
Questo presentazione vuole essere una semplice espressione figurata per indicare Gesù Cristo come vero centro della storia della
salvezza, perno su cui ruota l’esistenza umana e descrivere, in estrema sintesi, cosa è l’anno liturgico, ovvero il mistero del Figlio
di Dio celebrato sacramentalmente dalla Chiesa come memoria, presenza e profezia nel tempo.
L’anno liturgico non è infatti una mera rappresentazione delle vicende che hanno coinvolto Gesù Cristo, ma piuttosto epifania di
Cristo stesso che prosegue il cammino di salvezza nel corso della storia dell’uomo.
La liturgia della Chiesa é la celebrazione del mistero di Cristo, dall'incarnazione e natività fino all'ascensione, al giorno di pentecoste e
all'attesa della beata speranza e del ritorno del Signore.
Oltre i misteri di nostro Signore Gesù Cristo (incarnazione, passione, morte, risurrezione e ascensione al cielo) la liturgia offre la
lettura degli avvenimenti della vita della Vergine Maria, della Chiesa e in sintesi di buona parte della Sacra Scrittura in tre cicli
Festivi (anno A - Vangelo Matteo, anno B – Vangelo Marco, anno C- Vangelo Luca – mentre il Vangelo di Giovanni viene letto
principalmente durante le feste) e due cicli feriali (anno pari e dispari).
Così l’intera famiglia cristiana, anno dopo anno, ha la possibilità di contemplare il mistero di Cristo e di riviverlo, facendo di esso
il percorso privilegiato del proprio mistero di redenzione. La reale presenza di Cristo nella liturgia si esprime principalmente
nell'assemblea riunita per la celebrazione della Santa Messa, nella proclamazione della Parola del Signore, nei sacramenti e
soprattutto nell'Eucaristia, memoriale consegnato da Cristo alla Chiesa, sua Sposa. Per mezzo di queste celebrazioni Cristo
rinnova la sua presenza nel Popolo di Dio e santifica il tempo che siamo chiamati a vivere, attuando, nella storia di tutti e di
ciascuno, la sua opera di grazia e di salvezza.
Gesù Cristo
Chi è Gesù Cristo? Proviamo a rispondere, in sintesi, con le stesse parole di Gesù:
“Io sono la Via, la Verità, la Vita”
“Io sono il buon pastore”
“Io sono la Resurrezione e la Vita”
“Io sono la luce del mondo” …
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Davanti a Cristo, Verbo di Dio incarnato, uniamoci anche noi a Pietro e ripetiamo con lo stesso
trasporto di fede: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente» (Mt 16,16). (Catechesi Giovanni Paolo II:
“Gesù Cristo vero Dio e vero uomo” – Gesù Figlio e Salvatore.
L'avvento è il periodo che ci prepara al Natale e segna l'inizio di un nuovo anno liturgico.
In questo periodo il colore dei paramenti sacri del sacerdote è il viola (segno dell’attesa),
tranne la domenica della terza settimana (Gaudete) in cui facoltativamente possono
essere indossati paramenti rosacei, in quanto il colore viola viene attenuato da quello
bianco del Natale ormai prossimo.
Il tempo di Avvento dura quattro settimane, un tempo propizio per metterci in
atteggiamento di attesa in occasione della celebrazione del ricordo della nascita di Gesù
Cristo a Betlemme.
La prima parte è orientata all'annunciazione della venuta gloriosa di Cristo, la seconda è
concentrata sulla nascita del Figlio di Dio, sull'incarnazione del Verbo. Tempo di attesa e
speranza, ma anche tempo di ascolto e riflessione sul Regno di giustizia e di pace avviato
con la venuta del Messia. La solennità della festa dell'Immacolata Concezione (8
dicembre) ricorda l'opera del Salvatore che ha santificato sua Madre fin dal suo
concepimento e ci invita ad assumere Maria come modello, guida e riferimento.
Il tempo di Natale
Inizia con la celebrazione della Santa Messa della notte del 24 Dicembre e si
conclude con la domenica successiva all’Epifania, cioè con la festa del Battesimo di
Gesù. La solennità (25 dicembre) celebra la nascita e l'incarnazione del Figlio di
Dio. Il 26, 27, 28 dicembre celebrano rispettivamente le feste di Santo Stefano, San
Giovanni Evangelista e dei Santi Innocenti.
Il tempo di Natale è il tempo della gioia perché celebriamo il Signore che è venuto
in mezzo a noi per salvarci. Il Natale è festa di luce, perché è apparsa la grazia di
Dio salvatore: "Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero. Per noi uomini e per
la nostra salvezza discese dal cielo" . Dal mistero della nascita di Gesù, si passa a
celebrare la sua manifestazione al mondo (Epifania), la rivelazione della sua
natura divina e della sua affermazione come Messia (Festa del Battesimo), la sua
vita in famiglia (Festa della Santa Famiglia) e santità della Madonna. Il colore
liturgico è il bianco (segno di gioia).
Tempo Ordinario
Il Tempo ordinario è quel periodo dell'anno
liturgico, costituito da 33 o 34 settimane, che copre
la parte dell'anno nella quale non ci sono tempi
forti (come l’Avvento, la Quaresima o il Tempo di
Pasqua). Nella forma ordinaria del rito romano va
dal lunedì dopo la domenica del Battesimo del
Signore all'inizio del tempo di Quaresima (che
inizia con il Mercoledì delle Ceneri), e riprende
dopo la solennità di Pentecoste per arrivare alle
porte del tempo di Avvento.
Il tempo Ordinario è il tempo della speranza,
dell’ascolto e della testimonianza nella vita
quotidiana. Esso è “ordinario” nel senso che
celebra il mistero di Cristo nella sua globalità:
incontriamo la persona di Gesù nelle sue parole e
nella sua condotta di vita, i suoi incontri con le
persone, il tempo condiviso con i discepoli,
l’insegnamento, l’annuncio della parola e le
guarigioni donate nelle situazioni più inattese.
Vivere e celebrare il mistero di Cristo
nell’ordinario significa accettare di vivere da
discepoli nella fedeltà quotidiana, ascoltare e
incontrare il Maestro nella vita di ogni giorno,
riconoscere che Dio ci salva nella concretezza
della nostra esperienza personale e nelle nostre
precarietà.
Il colore liturgico è il verde (segno di speranza).
QUARESIMA
La Quaresima è uno dei tempi forti che la Chiesa
celebra durante l'anno liturgico. È il periodo che
precede la celebrazione della Pasqua ed è
caratterizzato dall'invito persistente alla
conversione attraverso le armi del digiuno, della
penitenza, della preghiera e della carità. Essa è un
tempo di penitenza e di lotta contro il male, di
rinascita in preparazione alla Pasqua, centro della
nostra fede. Valorizzare questo tempo significa
prendere coscienza della continua chiamata a
riscoprire insieme sia la memoria del proprio
battesimo, sia la memoria del mistero di salvezza
della Pasqua di Cristo.
La Quaresima inizia con il Mercoledì delle Ceneri,
dura cinque settimane e si prolunga fino alla
Domenica delle Palme. Ricorda i quaranta giorni
trascorsi da Gesù nel deserto dopo il suo battesimo
nel Giordano e prima del suo ministero pubblico.
Ci aiuta a prendere coscienza della nostra miseria e
della misericordia di Dio, del nostro peccato e della
grazia del Signore, della nostra povertà e della sua
ricchezza, della nostra debolezza e della sua forza,
della nostra stoltezza e della sua sapienza.
Il colore liturgico è il viola (segno di penitenza). Il
colore rosaceo si può usare nella IV domenica di
Quaresima (Laetare), ricordandoci così che la croce
è strumento di salvezza ed espressione d’amore.
TRIDUO PASQUALE
PASQUA
TEMPO PASQUALE
La Settimana Santa e il Triduo Pasquale, culmine di tutto l’anno liturgico, inizia con la Domenica delle
Palme e si conclude con il Sabato Santo, prima della Veglia Pasquale nella santa notte, madre di tutte le veglie.
Durante questa settimana siamo chiamati a rivivere i misteri della salvezza, la storia di Gesù dal suo ingresso
messianico a Gerusalemme, dove era stato salutato e osannato dalla folla con le Palme, alla sua passione,
morte, sepoltura e gloriosa risurrezione.
Nel Giovedì Santo si ricordano l'ultima cena (possiamo affermare che è stata la prima Messa), l'istituzione del
sacerdozio e il gesto della lavanda dei piedi, segno di amore e di servizio. Il Venerdì Santo non si celebra
Messa, si fa memoria e si ripercorre la passione e morte di Gesù. In questo giorno in cui «Cristo nostra Pasqua
è stato immolato», la Chiesa - con la meditazione della Passione del suo Signore e Sposo e con l'adorazione
della Croce - commemora la propria origine dal fianco trafitto di Cristo e intercede per la salvezza di tutto il
mondo. Con la Veglia Pasquale comincia la più grande festa dell'anno.
Colore liturgico del triduo pasquale: bianco Giovedì e Sabato santo; rosso il Venerdì santo.
LA PASQUA celebra la risurrezione di Gesù, centro della nostra fede e della nostra speranza: “Signore, tu
hai parole di vita eterna”. È il giorno nel quale il Signore passa dalla morte alla vita, segnando il punto più alto
della storia religiosa dell’umanità. Il cuore dell’esperienza cristiana è la vittoria della vita sulla morte: Cristo è
risorto! Durante questo giorno di vera gioia tutti i cristiani sono chiamati a riflettere sul significato della
risurrezione di Gesù: la vittoria sulla morte e sul peccato, la salvezza, la vita eterna che ci è stata data in dono
… Il colore liturgico è il bianco (segno di gioia).
Il Tempo pasquale, tempo di gioia e di vittoria, è quel periodo dell'anno liturgico della Chiesa che va dalla
domenica della Santa Pasqua al giorno di Pentecoste.
Ha una durata di cinquanta giorni, durante i quali la liturgia aiuta il credente a penetrare più profondamente
nel mistero della Resurrezione di Gesù. La durata è dovuta al fatto che gli Atti degli Apostoli posizionano la
Pentecoste al cinquantesimo giorno dopo la Risurrezione.
Dopo i primi quaranta giorni si celebra la solennità dell'Ascensione del Signore.
Il carattere del tempo pasquale è festivo. Il colore liturgico è il bianco (segno di gioia); a Pentecoste il rosso.
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anno liturgico in sintesi - Parrocchia San Francesco Di Paola