PROGRAMMAZIONE
DIDATTICA
Progetto “Orto in Condotta”
III° anno
Trieste, 27 – 28 gennaio 2015
A differenza di un NonLuogo
Soluzione: Italia, Canada, Giappone, Dubai, sconosciuto
L’ORTO è
UN LUOGO ANTROPOLOGICO
IDENTITARIO:
1)
2)
Esistono delle differenze che rendono riconoscibile un luogo da tutti
gli altri.
Gli abitanti di un luogo vi si identificano, vi fondano la propria identità
come individui e come membri di una comunità
RELAZIONALE: I luoghi antropologici creano un sociale
organico, sono la sede e la rappresentazione materiale delle relazioni tra
gli individui che li abitano
STORICO: I luoghi conservano e rappresentano la memoria degli eventi
trascorsi. Attraverso delle discontinuità spaziali si assicura una continuità
temporale.
Marc Augé , antropologo francese - "Non-lieux", Parigi 1992.
Quindi definito
NELLO SPAZIO…
NELLE RELAZIONI
TRA TUTTI GLI ELEMENTI LO ANIMANO….
TERRA
ACQUA
CLIMA
INQUINAMENTO
UOMO
FAUNA (micro e macro)
FLORA
(desiderata e non)
CALAMITA’
ECC ECC
E NEL TEMPO…
Nel futuro forse sarà così…
Oppure invece del nonno
contadino ci sarà…
UN SISTEMA DINAMICO
DOVE OGNUNO GIOCA UN RUOLO
FONDAMENTALE E STRETTAMENTE
LEGATO - NEL BENE E NEL MALEA QUELLO DI TUTTI GLI ALTRI!
(ma invece di passive pedine di domino, sentiamoci farfalle dal battito d’ali creativo!)
ESEMPI DI ATTIVITA’:
• OSSERVAZIONE:
- del paesaggio (urbano e rurale)
- di noi
- delle nostre tradizioni (vecchie e nuove)
- delle nostre abitudini
Es:
recuperiamo foto di più epoche possibili del
territorio che abitiamo e troviamo uguaglianze
e/o differenze
-> mia mamma faceva il bagno nel fiume / canale negli anni ‘60…
ESEMPI DI ATTIVITA’
• IL FILO DELLE CURIOSITA’:
formuliamo domande sul nostro territorio e
cerchiamo risposte e/o formuliamo ipotetiche
spiegazioni
Ex:
perché qui si/non si mangiano …
Perché qui si a Natale si prepara…
Perché non ci sono…
ESEMPI DI ATTIVITA’
INDIVIDUAZIONE e SELEZIONE
di VARIETA’ LOCALI:
In accordo con i contadini del territorio
Si tratta di ortofrutticoli che assumono valore
perché sono stati tramandati di generazione
in generazione, attraverso un lavoro di
selezione ed adattamento dalle origini più
disparate
PER POI REALIZZARE:
UN SEMENZAIO
E/O
UN ARCHIVIO
di notizie e informazioni animato da foto, ritagli
di giornale, disegni interviste ecc ecc
(ex melone moscatello)
CON PARTICOLARE
ATTENZIONE A:
- VARIETA’ LOCALI
- VARIETA’ DERIVATE DAI FLUSSI
MIGRATORI -> Specie non autoctone che si
sono acclimatate (ex kiwi)
- SEMI STORICI di varietà che hanno
modificato il modello gastronomico di
riferimento (ex mais e pomodoro)
- VARIETA’ nazionali/internazionali diffuse
(ex mele, banane)
Parola d’ordine:
CICLICITA’!
Tavola
Orto
Orto
Tavola
SemiCiboSemiCompostCiboSemiCompostSemi
MAPPATURA
DEI PRODOTTI TIPICI
LAVORO DI RICERCA SUL TERRITORIO che può muovere dalle
scelte colturali operate nell’orto per allargarsi al territorio.
COLLABORAZIONE CON REALTA’ LOCALI: fare un’indagine –
interviste e questionari – su quelli che vengono ricordati o
riconosciuti come prodotti tipici chiedendo a abitanti,
produttori, ristoratori, altre realtà del luogo(proloco,
condotta SF…)
UN LAVORO DA ARRICCHIRE E TRAMANDARE: Se condotta
con l’ausilio cartaceo questa ricerca avrà anche un valore
permanente, potrà essere usata dal comune o dalle
associazioni come riferimento
COSA E COME CERCARE:
•
•
•
•
Presidi SF
Prodotti DOP (di origine protetta)
Prodotti IGP (indicazione geografica protetta)
Prodotti PAT (prodotti agro-alimentari tipici)
• Vini DOC (di origine controllata)
• Vini DOCG (di origine controllata e protetta)
• Vini IGT (indicazione geografica tipica)
COSA E COME CERCARE:
Ricerca e confronto di ricette su ricettari
di cucina del territorio (e non) di varie
epoche
Raccogliere le versioni della stessa
ricetta da ogni famiglia (il pesto di casa
di Luca, di Marta, di Elisa…)
PRESIDI SLOW FOOD
OBIETTIVI
1. Tutela della biodiversità (di piante e animali), dei
saperi produttivi tradizionali e dei territori, che oggi
si uniscono all'impegno a stimolare nei produttori
l'adozione di pratiche produttive sostenibili, pulite,
e a sviluppare anche un approccio etico (giusto) al
mercato
2. Salvare numerose razze animali, specie vegetali,
formaggi, pani e salumi che rischiavano l'estinzione;
3. Aiutare centinaia di produttori affinché potessero
proseguire la propria attività, favorendo il contatto
tra consumatori interessati alla qualità e disponibili
a pagare un prezzo equo e remunerativo
Prodotti PAT
•
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•
•
•
•
BEVANDE ANALCOLICHE, DISTILLATI E LIQUORI
CARNI E FRATTAGLIE FRESCHE E LORO PREPARAZIONE
CONDIMENTI: PASTE FRESCHE E PRODOTTI DELLA
PANETTERIA, DELLA BISCOTTERIA, DELLA PASTICCERIA E
DELLA CONFETTERIA
PREPARAZIONE DI PESCI
PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE (miele, prodotti lattiero caseari
escluso il burro): mieli
PRODOTTI VEGETALI ALLA STATO NATURALE O TRASFORMATI
Ma si possono prendere
anche nuove strade…
QuickTime™ e un
decompressore
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• Individuando categorie merceologiche (ex: pasta
secche/fresche)
• Partendo da modelli culinari di famiglia (cosa compro e
come lo cucino)
• Partendo da un punto di vista nutrizionale (quali sono i
carboidrati/proteine/grassi di riferimento sul territorio)
• Analizzando cosa non viene più o viene meno prodotto
e perché (il caso del Vermouth)
• Cercando ricette antiche e vedere come sono evolute
nel tempo
• Scovando ricette tipiche i cui ingredienti e dosi sono
segreti
BUON CAMMINO!
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