Lezione 7.4 (extra) Famiglie mediterranee nel secondo Novecento Argomenti In questa lezione sono discussi questi argomenti: 1. La regola aurea della famiglia forte e i suoi corollari 2. Mutamenti in corso nella famiglia forte 3. Due declinazioni del modello di famiglia forte 4. Scenari futuri del patto Demos - Trasformazioni & Nodi di Policy - Lezione 16 2 I pilastri della famiglia forte “Storicamente la forza dei legami ha condizionato le stesse modalità di successione nell’area della famiglia ceppo. In Cataluna e Paesi Baschi l’obbligo di coresidenza “en una mesa y compañía” coi genitori era in genere stipulato all’interno dei contratti di matrimonio (capitulaciones matrimoniales)” (Reher, 1998). (I) Obbligo morale basato su reciprocità tra generazioni: “Io so che riceverò, in quanto ho dato”. Le condotte precedenti definiscono in buona misura le condotte presenti. La famiglia forte consta di alcune regole-base: (II) Impegno morale a aiutare coi propri mezzi i componenti deboli (anziani figli non autonomi, separati, disoccupati, malati, diversamente abili) (III) Viscosità: condivisione/consonanza/complicità nella filosofia di vita che minimizza il rischio di conflitti (con rimozione/‘tabuizzazione’ dei punti di frizione, per evitarne il potere distruttivo) Camera di compensazione tra risorse e debolezze di figli e genitori (Esping La famiglia forte è Eterotopia di crisi (Foucault) Andersen ma non solo) Demos - Trasformazioni & Nodi di Policy - Lezione 16 3 Gli ingranaggi della golden rule Il patto di reciproca assicurazione tra genitori e figli è un meccanismo sorprendentemente efficace, dovuto all’incastro di tre ingranaggi. Ho dato senza che tu (figlio) chiedessi e nemmeno te ne accorgessi Ho ricevuto senza accorgermene ma ora io (figlio) non posso più ritrarmi (Mauss) La vistosa gratuità del prestito da parte dei genitori “I miei genitori, loro danno di più. Danno senza chiedere proprio niente, loro danno sempre...” La sfasatura temporale tra il dono e la sua ‘agnizione’ “Mi sono svegliata pochi anni fa, mi vergogno a dirlo. Se vado a casa dei miei genitori loro mi chiedono “come va?”. Io non chiedevo mai come va?, e forse potevo chiedere “hai bisogno?”” “Vivo un forte senso di colpa, non so perché, La percezione di disparità molto più del bisogno di aiutare i genitori..”. dello scambio e inestingui“Non ci riuscirò mai, gli sforzi dei miei per bilità Demos del debito - Trasformazioni & Nodi di Policy -tirarmi Lezione 16su non li potrò ripagare”. 4 I corollari della golden rule Da questo principio fondativo discendono tre corollari riguardanti le dinamiche di formazione delle nuove famiglie forti. Una cesura temporale alla uscita dalla famiglia di origine, anticipata dalle convivenze, ma sempre pilotata. Una cesura fisica incompiuta, con prolungamento del legame familiare e rischio di revolving door. ““Ho rinviato la mia uscita di casa in parte per mia mamma. Mia mamma avrebbe proprio piacere che io rientrassi in casa. Tutt’oggi”. “Loro avevano già pensato al mio futuro, messo via i soldi, comprato casa. Io li ho assecondati..” “Sento ancora casa mia la casa dei miei. Io non sento di appartenere né a una né all’altra ..”. “Torno dai genitori una volta al mese, e sono giornate felici. Non so ancora bene quale è la mia casa. Sono via da tre anni ma quando penso a casa penso a quella che ho lasciato” “È un rito ormai: la mattina mi sveglio e chiamo per dire sto bene, la sera è lei che telefona Discontinuità incompleta nei tutto bene stai mangiando hai mangiato. Due ruoli, con fusione indistinta volte al giorno almeno ci sentiamo”. “No non ho obblighi verso mia madre, a parte Demos - Trasformazioni & Nodi di Policy - Lezione 16 5 quello di farmi sentire tutti i giorni..” Home / casa pairal / Homeland La centralità del legame di sangue si porta dietro un nesso stretto tra casa e casato (home), come nella cultura catalana pairalista (Bestard Camps & Contreras Hernandez, 1999): I legami di sangue si manifestano in una vasta gamma di markers visibili “Casa pairal indica la casa in cui la fa- di etnocentrismo culturale. La dormiglia ceppo ha vissuto senza soluziosale orografica della famiglia ne di continuità. Famiglia e casa sono ceppo ospita tutte le ‘piccole tra loro legate attraverso la home, patrie’ altamente etnocentriche, percepita come via per assicurare la basate sulla famiglia: continuità dell’identità familiare: “L’ideologia della famiglia Catalana è ascentro di attese e negoziazioni tra i sociata a manifestazioni di nazionalismo componenti della parentela, grazia alla culturale. Le differenze nazionali possua capacità di esprimere continuità. sono essere declinate in termini di conLa prossimità ha un duplice aspetto: suetudini familiari perché la famiglia si è condizione materiale per lo riallaccia a una sua tradizione. Come la scambio di servizi tra parenti, e nazione può essere espressa come ‘la concretizza l’esigenza di “esser nostra casa’, la casa è un’’istituzione vicini”, come se la prossimità spaziale fondativa di identità culturale e di esprimesse i valori della familiari”. differenziazione dalle altre culture” Demos - Trasformazioni & Nodi di Policy - Lezione 16 6 Mutamenti nella famiglia forte: neolocalismo e prossimità La regola desueta del patrilocalismo evolve in nuove regole di prossimità alla casa paterna delle giovani coppie e si traduce in un lento, graduale e pilotato distacco dalla casa paterna, esteso oggi ‘modernamente’ alle “convivenze all’italiana”: queste sono strette a tenaglia tra due proprietà di fondo della famiglia forte. La prima è il vincolo di prossimità tra le due case, esplicitamente giustificato con l’esigenza di tenersi a disposizione La seconda è costituita dal ruolo attivo della famiglia di origine nell’approntamento dell’abitazione della nuova coppia : Uscire di casa è una parola grossa. Quando abitavo con mia mamma ero a 100 metri di distanza da mia moglie che abitava coi suoi, nato il secondo figlio, siamo andati nello stabile di mia mamma... Sarei andato via di casa a 16 anni, loro invece avevano già pensato al mio futuro, messo via soldi, comprato casa, io li ho assecondati.. Non è che abbia scelto, c’era un apparta-mento dei miei genitori.. Demos - Trasformazioni & Nodi di Policy - Lezione 16 7 Mutamenti lenti: asimmetria e revolving doors Vivere da soli è fenomeno metro-politano. Ma anche in città il distacco è spesso incompiuto, configurando una sorta di revolving door tra due case, in uno stato transizionale limbico privo di baricentro. In provincia è ancor più raro e richiede l’approntamento di una rete di piccoli riti di margine: Anche il role set in provincia è tra-dizionale. Cambia col diffondersi dell’ “aria della città”. L’asimmetria di ruoli non è un carattere stabile della famiglia forte: la modernizzazione lo trasforma. Ho fatto un accordo prematrimoniale, in casa non faccio niente. Mi sbatto tutto il giorno a lavorare, casa deve essere un luogo di riposo.. “La mamma ha preparato un cesto il giorno prima che facessi il trasloco definitivo con dentro le classiche cose che in casa non devono mancare: il pane, la pasta.. Avrei dovuto per la prima volta andare a dormire in casa mia un sabato, l’avevo deciso, però quel giorno ho detto “se me ne vado via adesso è il momento sbagliato e mi rimarrà qualcosa dentro di rimpianto”. Quindi ricordo di avere detto: “mamma, son troppo stanca, rimango qui a dormire anche stanotte”. E lei: “Sì dai, rimani qua a dormire..” Il giorno dopo, con calma, me ne sono andata convinta, comunque, che mi sarebbero mancati così tanto che ho detto a mia madre di non togliere le lenzuola dal letto, perché sarei tornata” Demos - Trasformazioni & Nodi di Policy - Lezione 16 8 Incrinature nel principio di reciprocità [I] Esenzione octroyée dal carico più greve del patto, quello di futuro accudimento dei propri vecchi “Noo, io non ricovero mia madre, verso di lei ho un debito mor[t]ale” [III] La sstituzione del modello di attaccamento monotropico con una prima socializzazione ad attaccamenti multipli porta in prospettiva a nuovi equilibri, ma nella fase transitoria scuote le certezze, ed emergono insicurezze cognitivamente non controllabili. ”. Demos - Trasformazioni & Nodi di Policy - Lezione 16 [II] Degenerazione della eterotopia di crisi in eterotopia di controllo. Bruch (1996): “Se i genitori ti danno molto si aspettano anche molto”. Bertolucci: “Confesso di sentirmi ancora totalmente figlio. I miei genitori hanno costruito un incantesimo, nel quale mi sento tuttora immerso. Anche per questo, forse, non sono mai diventato padre”. 9 Il modello Mediterraneo Le Play identifica il Sud Italia con il regime di famiglia instabile. Nel Mer-dione famiglia ceppo e instabile si intrecciano e si alternano, secondo le caratteristiche urbane e le forme di organizzazione della produzione agri-cola. Delille (1988) sottolinea come la tradizione patrilocale della famiglia ceppo prevaleva nelle aree collinari appoderate e tra i ceti liberali della città, mentre il modello nucleare instabile prevaleva nelle zone a latifondo e tra i ceti urbani subalterni. Reher (1998) interpreta il nesso “famiglia instabile latifondo” con la pratica dominante dell’organizzazione del lavoro tramite bracciantato Nel dibattito riemerge una distinta identità culturale dell’area Mediterranea La Grecia Il Sud della Spagna la riemergenza di una specificità mediterranea nasce come risposta a una sollecitazione di Smith del 1981, in cui il segno distintivo dei valori delle regioni mediterranee era individuato nel concetto di onore della donna. “Piuttosto che spagnoli in quanto tali, gli Andalusi sono assimilabili ai Siciliani o altri di cui condividono i modi da ‘mediterranei’, mentre Baschi e Galiziani sono più simili ad altri popoli della frangia atlantica” Negli ultimi due decenni gli storici hanno trattato l’attributo ‘Mediterraneo’ grossomodo come sino-nimo di Sud-Europeo (Hionidou, 1995) Arensberg (1963) “esprimeva l’opinione sempre più diffusa che i differenti paesi Mediterranei possiedono più somiglianze di quanto i dogmi del nazionalismo moderno vorrebbero farci credere e, al contempo, differiscono signifi-cativamente da altre comunità interne ai loro stessi confini nazionali” (Viazzo, 2003). Demos - Trasformazioni & Nodi di Policy - Lezione 16 10 Due declinazioni di famiglie forti Dimensioni Al Nord Al Sud Reciprocazione differita Per linee di ascendenza diretta. Gratuità del ‘prestito, sfasatura temporale tra dono e sua percezione. ‘inestinguibilità’ del debito Per genealogie allargate. Patto generazionale esteso oltre il legame genitore-figlio, coinvolge cerchie allargate di parentela. Calendario e ritualità della cesura Anticipata(convivenza) ma sfocata. Anticipo per convivenza compensato dalla forza centripeta della famiglia ceppo. Distacco graduale e pilotato. Ritardata ma netta Uscita di casa tardiva ma saldata, ancor oggi, in modo inscindibile con matrimonio e ‘nuova casa’. Spazio fisico della cesura Neolocalismo a sovranità limitata. Aiuto nell’approntare chiavi in mano la casa della nuova coppia, pagato col diritto di entrare nel privato dei figli Marcatura confini della casa. Neocoppia pianta paletti di delimitazione. Autonomia residenziale è ritenuta fondamentale. Spazio di ruoli della cesura Fusione indistinta e persistente. Vincolo di prossimità tra i due nuclei giustificato con la necessità di ‘tenersi a disposizione’ reciprocamente. Riformulazione netta dei ruoli. Coppia è “la” famiglia di riferimento. Cesura di ruoli non per modernizzazione, ma per tradizione. Demos - Trasformazioni & Nodi di Policy - Lezione 16 11 Le radici delle due famiglie forti Reher omologa l’Europa meridionale a un unico modello di ‘famiglia forte’, ma quando cerca le radici storiche delle forme familiari contemporanee, scompone il sud-europa in due diverse stratificazioni di influenza, e sostituisce a una bipolarità cultura celtica vs romanica una tipologia tripartita. Al Nord (sopra il 47° parallelo) le for-me cristianizzate di organizzazione familiare si mescolano gradualmente con le preesistenti tradizioni legali e sociali germaniche. Al Sud (tra il 47° e il 42° parallelo N) l’influenza delle cultura germanica è più superficiale ed effimera e prevalgono le radici romane e pre-romane (italiche). “Dall’VIII secolo in avanti inizia una serie di incursioni Musulmane, soprattutto in Spagna, Portogallo e penisola Balcanica ma anche nel meridione di Italia, si trascina dietro strutture familiari, proprie delle società Islamiche, basate su un’importanza preponderante dei legami di parentela” (Reher, 1998). Demos - Trasformazioni & Nodi di Policy - Lezione 16 12 ‘Asabiyyah “Le società Islamiche sono basate su un’importanza preponderante dei legami di parentela. Che vuol dire? Mouqaddima: Introduzione metodologica a una Storia del Mondo (Ibn Khaldun, 1379): sorta di teoria dell’azione collettiva, basata sulla categoria di ‘Asabiyyah,esprit de corps, solidarità di gruppo. ‘Asabiyyah: forma astratta da ‘asa-bah’ = sib maschi di un comune lignaggio. ‘Asabiyyah si basa sui legami di sangue, cioè l’aiuto reciproco (Polanyi, 1944) prodotta sia dal ‘nasab’ (genealogia) che indirettamente da legami non di sangue come quelli di alleanza (hilf) o patronaggio (wala) La riproduzione sociale si regge su una politica (di alleanza) delle parentele: ponendo in relazione distinte linee di sangue intrecciate in reciproci obblighi. Demos - Trasformazioni & Nodi di Policy - Lezione 16 A C B NB: Un ‘legame di sangue’ non nasce necessariamente e solo da una relazione di parentela (‘di sangue’), ma da una più generale pratica di reciprocazione 13 Scenari del patto: slittamento nei ruoli di breadwinner e consumo Demos - Trasformazioni & Nodi di Policy - Lezione 16 14 Scenari del patto: ‘pasarizzazione’ dell’economia “Economie di bazar” Sistemi di mercato – che Geertz ritrova in Asia sudorientale come nel Maghreb – basati su “imprenditori senza impresa”, reti pulviscolari di piccole imprese familiari labour intensive, senza cumulazione e senza crescita, in cui l’unico capitale reperibile è il capitale familiare, e in cui due meccanismi di funzionamento risultano centrali: • l’asimmetria informativa • la clientelizzazione “Nell’economia di Bazar l’informazione è povera, scarsa, asimmetricamente distribuita, comunicata in modo inefficiente e intensamente valutata. (In essa) la posta in gioco è proprio la ricerca della informazione che non si possiede e la protezione dell’informazione posseduta”. “La tendenza a stabilire relazioni continuative con determinati fornitori, piuttosto che muoversi liberamente tra le occasioni offerte dal mercato (fa sì che) acquirenti e venditori, muovendosi lungo la ramificazione di solchi [grooved channels] tracciati dalla clientelizzazione, trasformino un sistema a diffusa mobilità in una collezione stabile di antagonisti familiari”. Demos - Trasformazioni & Nodi di Policy - Lezione 16 15 Scenari del patto: boat people e il fraintendimento del crowding out Su un fianco crisi del welfare e trend biodemografici scaricano nuove e vecchie cronicità Da poppa non sbarcano i grandi anziani, acciaccati ma longevi Da prua non sbarcano i giovani adulti, sempre più abbarbicati alla famiglia di origine Théodore Géricault, 1819 Su un fianco la precarizzazione lavoro produce nuove categorie di long term unemployment Demos - Trasformazioni & Nodi di Policy - Lezione 16 16