Ucraina, Putin non molla
Caute aperture alla Merkel
scontri di piazza in Crimea
Il premier ucraino in visita dal presidente Usa Barack Obama. A pag. 6
Il nuovo
CANADA’S ITALIAN LANGUAGE DAILY
$1.00 Più tasse nella Gta (prezzo più alto fuori) ■ Anno 02 ■ N.46
www.corriere.com
Lunedi 10 Marzo 2014
L’occupazione cresce soltanto in Alberta
Le altre province sono nettamente in ritardo per quanto riguarda la creazione di posti di lavoro in Canada
OTTAWA - Da una parte l’Alberta, dall’altra il resto del Canada. È
un Paese che viaggia a due velocità, per quanto riguarda la creazione di posti di lavoro, quello fotografato da Statistics Canada che
conferma come lo scorso anno, su
base annuale, circa l’87 per cento dei posti totali siano stati creati
in Alberta. I numeri testimoniano
come continui ad esserci un gravissimo scompenso occupazionale che provoca squilibri nell’economia canadese.
f ARTICOLO A PAGINA 3
VOTO IN QUÉBEC
Péladeau
si candida
con il Pq
TORONTO - Pierre Karl Péladeau
si candida nelle ila del Parti Quebecois in vista delle prossime elezioni provinciali in Quebec. La
conferma dello notizia che stava circolando da qualche giorno è
giunta ieri per bocca dello stesso
ex presidente e ceo di Quebecor
Inc, Quebecor Media Inc. e Sun
Media Corporation.
Callejon abbatte la Roma
Il Napoli si avvicina al secondo posto, la Juventus batte la Fiorentina e allunga
f ARTICOLI NELLO SPORT
f ARTICOLO A PAG. 3
MALAYSIA
Tre sorelline
uccise a Lecco,
la madre confessa
Aereo scomparso, ipotesi terrorismo
A bordo c’erano 239 persone, tra le quali 2 canadesi. Mistero sui passaporti rubati
Alessandro Ursic
f ARTICOLO A PAG. 5
BANGKOK - Ci sono detriti e scie
di greggio sospette nelle acque di
mare a sud del Vietnam, ma dopo
oltre quaranta ore di ricerche la
realtà è che la scomparsa del volo MH370 Kuala Lumpur-Pechino
della Malaysia Airlines rimane un
mistero. Con l’ombra di un attentato terroristico.
f SEGUE A PAG. 7
Travolta sulla
pista da sci,
muore bimba
di tre anni
f ARTICOLO A PAG. 5
2
LUNEDI 10 MARZO 2014 • CORRIERE CANADESE
CORRIERE CANADESE • LUNEDI 10 MARZO 2014
3
I FATTI DEL GIORNO
OCCUPAZIONE
Lavoro in crescita solo in Alberta
TORONTO - Quando si tratta di
posti di lavoro in Canada prima
viene l’Alberta, poi il resto della
terra dell’Acero.
È quanto emerge a chiare lettere dagli ultimi dati sull’occupazione nel mese di febbraio in base
ai quali la provincia occidentale
del Paese ricca di petrolio ha creato un impressionante 18.800 posti di lavoro soprattutto nell’edilizia, nelle miniere e nel settore petrolifero mentre nel resto del Canada l’occupazione complessiva è
scesa.
Gli economisti, però, mettono
in guardia invitando a non generalizzare troppo. Ma come la relazione di Statistics Canada mette
in evidenza, quasi tutti i nuovi posti di lavoro creati lo scorso anno,
82.300 (87 per cento) per la precisione rispetto ai 94.700 di tutto il Paese, hanno visto la luce in
Alberta: la provincia, ha assistito
anche al considerevole aumento
dell’occupazione del 3.8 per cento.
In confronto le altre province hanno solo guadagnato 12mila posti che, ai fini del sondaggio
dell’agenzia, costituisce un errore
di arrotondamento. «So che quanto emerso non è affatto nuovo - ha
detto Doug Porter, capo economista della Bank of Montreal - negli
ultimi dodici mesi l’Alberta è stata l’unica provincia dove c’è stata una crescita significativa. Ha
visto crescere il tasso di occupazione di quasi il 4 per cento mentre, al tempo stesso, sei province
hanno registrato dei cali occupazionali». Le altre province canadesi, anche se ben al di sotto della soglia dell’Alberta, sono l’Ontario con un aumento complessivo
di 28.700 posti, che considerata la
grande popolazione della provincia, significa che l’aumento è dello
0,4 per cento, ed il Saskatchewan
dove l’occupazione è salita dello 0.9 per cento con i nuovi 5.200
posti di lavoro.
Di positivo c’è, secondo l’economista capo della Cibc Avery
Shenfeld, che il mercato del lavoro in Canada funziona nel modo
giusto ed i canadesi si trasferisco-
no dove c’è il lavoro.
Secondo un portavoce del Dipartimento delle finanze il periodo post-recessione, nel quale oltre un milione di posti lavoro sono stati creati, non mostra una importante inclinazione verso
l’Alberta ma in generale il buon
andamento dell’economia della
provincia nel 2009 ha rappresentato una “spinta positiva per il Canada”. Sebbene la recente inclinazione sembra essere esagerata a
causa di fattori ciclici, la direzione
del flusso dei posti di lavoro è evidente già da qualche tempo. Con
il settore manifatturiero in ginocchio e quello edile in fase di stallo, che sono due delle maggiori industrie operanti nel popolato Canada centrale, nel corso dell’anno
passato non sono stati creati posti di lavoro. Un altro importante
datore di lavoro, il governo, ha tagliato oltre 41mila lavoratori mentre Ottawa e altre province hanno
concentrato la propria attenzione
sull’eliminazione del deficit.
Secondo l’economista del Canadian Labour Congress Angella
MacEwen ci sono essenzialmente
due mercati del lavoro in Canada:
uno in Alberta e Saskatchewan,
l’altro nel resto del Canada. «La
prima cosa da riconoscere è che
esiste un problema - ha detto la
MacEwen - se osserviamo quello
che sta succedendo con attenzione, ci rendiamo conto che il problema in Ontario, in Quebec, nelle
Province Atlantiche e in Bc è ancor più grave».
QUEBEC
Il magnate dei media Péladeau in corsa col PQ
TORONTO - Il magnate dei media Pierre-Karl Péladeau farà parte della lista del Parti Québécois:
la sua candidatura è volta a raforzare la posizione del partito nel
mondo degli afari.
Péladeau presenterà la sua candidatura nel distretto di SaintJérÔme, appena a nord di Montreal.
Un nome importante, questo di
Péladeau, che ino a poco tempo fa
è stato presidente della Quebecor
Media Inc, società che controlla il
Journal de Montréal, la rete televisiva Tva e la società Videotron:
l’uomo d’afari si è dimesso per
poter diventare vice-presidente
della società e poter, così facendo, diventare parte del consiglio
direttivo di Hydro-Quebec. SaintJèrÔme era il distretto dove l’ex
membro del partito Coalition Ave-
nir Quebec Jacques Duchesneau
venne candidato nella campagna
elettorale del 2012. Conosciuto
per la sua crociata anticorruzione,
Duchesneau è stato il candidato
del Caq che ha raforzato la fortuna del partito in quelle elezioni:
il Pq spera adesso di fare la stessa cosa con Pèladeau aiutando la
Marois ad ottenere un governo di
maggioranza il prossimo 7 aprile.
«Temo che Pierre-Karl rimarrà
deluso. Questo è quello che è successo a me quando facevo parte
del Pq - ha detto il leader del Caq
François Legault - tutte le proposte di cambiamento vengono bloccate dall’ossessione di raggiungere
la sovranità». Quel che Péladeau
dovrebbe dire alla gente, secondo
Legault, è quali siano le sue intenzioni in relazione al controllo che
egli esercita sui potenti mezzi di
comunicazione.
Péladeau viene considerato, inoltre dai lavoratori, una persona
decisamente contro i sindacati soprattutto dopo l’imposizione di una serrata di due anni nel corso di
una controversia di lavoro al Journal de Montrèal. Il leader liberale
Philippe Couillard ha evitato di
esprimere il suo parere sulla candidatura di Pèladeau dicendo che
ha “accolto favorevolmente tutti i
candidati”.
Françoise David, leader del
Québec Solidaire, è stato invece
molto duro sulla scelta di Pèladeau: «Il Pq ha fatto una scelta che
spero venga capita da tutti. Ha
scelto di includere nelle proprie
fila uno degli imprenditori più intransigenti e più antilavoratori che
possa esistere», ha detto David
senza peli sulla lingua.
Accoltellato
in strada
a Etobicoke,
muore 30enne
TORONTO - Un uomo di 30
anni è morto dopo un accoltellamento avvenuto ieri mattina ad Etobicoke. I paramedici hanno trasportato l’uomo
con una profonda ferita al torace al St. Michael’s Hospital
dove è deceduto poco dopo.
Secondo la polizia c’era stata una grande rissa in strada
nelle vicinanze di Islington
Avenue e Norseman Street.
¬ Ad Ottawa è stata chiamata in causa la Special Investigations Unit dopo che un sospettato è stato raggiunto da
colpi di arma da fuoco mentre stava fuggendo da un luogo dove c’era stato un accoltellamento. L’intervento delle forze dell’ordine era stato
richiesto in un condominio
nella parte est della città dove quattro persone erano state accoltellate. Gli agenti hanno inseguito a piedi un uomo
ferendolo: non si conosce la
gravità delle ferite.
¬Un uomo di 75 anni residente ad Oakville è deceduto per
le ferite riportate la scorsa
settimana quando stava camminando ed è stato investito.
L’anziano è morto all’Hamilton General Hospital: la donna che era alla guida dell’auto è rimasta illesa. Le indagini continuano.
ECONOMIA
ONTARIO
Harper vola in Corea del Sud: accordo free trade?
Sandra Pupatello nuovo presidente di Hydro One
TORONTO - Il primo ministro canadese
Stephen Harper è partito ieri alla volta della Corea del Sud dove dovrebbe portare a
termine un altro lungo giro di negoziati di
libero scambio considerato dai suoi critici “misterioso e potenzialmente negativo
per i lavoratori canadesi”. Non è noto infatti se Harper abbia in programma di firmare il testo definitivo di un accordo di libero scambio con la Corea del Sud oppure
se si sia recato nel Paese solo per annunciare un accordo in linea di principio. Harper, dal canto suo, ha affermato su 24 Seven
che questo sarebbe il primo accordo commerciale del Canada nella regione Asia-Pacifico. «E che si aggiunge, naturalmente, agli importanti accordi che già abbiamo nelle Americhe e in Europa - ha detto il primo
ministro - in grado di dare all’economia canadese un buono, se non migliore, acces-
TORONTO - Sandra Pupatello sarà nominata presidente del consiglio di amministrazione di Hydro One mentre Bernard
lord sarà il nuovo presidente del consiglio
di amministrazione di Ontario Power Generation. Entrambe le nomine avranno decorrenza dal 1º aprile. La Pupatello è un
ex ministro del governo liberale di Dalton
McGuinty che ha perso la leadership del
partito in Ontario contro Kathleen Wynne. Attualmente Sandra Pupatello è ceo del
Windsor Essex Economic Development
Corp. e direttore dello sviluppo aziendale e
dei mercati globali di PricewaterhouseCoopers. Al momento l’ombudsman dell’Ontario Andrè Marin sta esaminando le pratiche di fatturazione di Hydro One: da quando ha annunciato l’indagine all’inizio del
mese di febbraio ha ricevuto circa 2.500
denunce: il numero complessivo di reclami
mi ha aiutato a sfruttare
“ Anna
quegli sconti di cui non conoscevo
nemmeno l’esistenza.” - Nancy R.
il fatto che Anna possa parlare
“ Amo
in italiano e sia più facile per me
capire.”- Paulino M.
una persona preparata
“ Finalmente
e amichevole che comprenda me
e le mie esigenze.” - Dante R.
so al libero scambio di qualunque importante economia».
Harper ha aggiunto che quella della Corea del Sud è un’economia relativamente aperta, la migliore porta d’ingresso per stipulare accordi a lungo termine nella regione Asia-Pacifico.
giunti ad Hydro One è pari a oltre 3.100. Ci
sono anche casi, ha detto Marin, in cui case
sono state rase al suolo da incendi ma i proprietari continuano a ricevere la bolletta della luce. La Pupatello ritiene che il problema
sia da imputare al “cambiamento del sistema
di fatturazione”.
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LUNEDI 10 MARZO 2014 • •CORRIERE CANADESE
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ITALIA
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On April 6, 2014 in Toronto, we will award the annual Meir Hospital Medal of Merit to ive exceptional Canadians
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On April 6, 2014 in Toronto, we will award the annual Meir Hospital Medal of Merit to ive exceptional Canadians.
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5 p.m., Beth Emeth Bais Yehuda synagogue, 100 Elder street, Toronto
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Toronto
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The Hon. Kathleen Wynne, Premier of Ontario
Ed Vokurka,
Mr. DJ schneeweiss, Israel’s Consul General for Toronto and Western Canada
Crowned 2013 National Senior Star in Canadian music
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Mr. DJ schneeweiss, Israel’s
Consul General for Toronto and Western Canada
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The Hon.
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Daliah
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DJ schneeweiss,
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Consul General
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Justin Trudeau, MP,
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CORRIERE CANADESE • LUNEDI 10 MARZO 2014
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ITALIA
Fabrizio Cassinelli
LECCO - Non ci sono moventi
sufficienti quando si arriva a uccidere i propri figli, ma solo una
follia inarrestabile. Quella che ha
insanguinato, ieri all’alba, un piccolo appartamento alla periferia
di Lecco, dove una madre, lasciata dal marito, ha impugnato due
coltelli e ha ucciso senza pietà le
bambine di 3, 10 e 13 anni. R e s a si conto, dopo quei terribili minuti trascorsi a fare mattanza delle
persone a lei più care, dell’orrore
commesso, ha cercato di tagliarsi le vene, senza riuscirci, e grondante di sangue è andata a suonare alla porta di un vicino, che ha
chiamato il 118. Poi, dopo cinque
ore di interrogatorio, ha confessato. In ospedale per suturargli le ferite i medici l’hanno sottoposta a
un’operazione chirurgica ma non
si troverebbe in pericolo di vita.
Quando i soccorritori sono arrivati sul posto, in corso Bergamo 87, nella frazione periferica di
Chiuso, si sono trovati davanti una scena definita «raccapricciante»: la donna, Edlira Dobrushi, casalinga albanese di 37 anni, coperta di sangue, sulle scale della palazzina, in stato confusionale, e le
tre bambine, senza vita, con i terribili segni dei fendenti, ricomposte sul letto matrimoniale, in un
delirante tentativo di riportare indietro il tempo o forse come tardivo gesto di pietà. L’allarme ai carabinieri di Lecco è così giunto pochi minuti prima delle 6.30 quando il 118 ha avvisato i militari di avere soccorso in una palazzina una donna in evidente stato confusionale e completamente imbrattata di sangue e di avere trovato
dei cadaveri in casa.
Il marito la lascia, donna
uccide le tre figlie a Lecco
I carabinieri davanti alla casa dove si è consumata la terribile tragedia
Dai primi accertamenti le due
bambine più piccole, Keisi, di 10
anni, e Sidnei, di appena 3, potrebbero essere state colpite nel sonno, mentre la più grande, Simona, di 13, dal tipo di ferite che presenta, sarebbe riuscita a rendersi
conto dell’aggressione tentando
di difendersi. La dinamica esatta
di quanto accaduto è però ancora da chiarire nei particolari, visto
che la donna si trovava in uno stato di profonda prostrazione anche
durante il lungo interrogatorio da
parte del magistrato.
Di certo ha usato due coltelli,
che sono stati trovati. Di certo era disperata per la separazione in
corso con il marito, con cui il rap-
porto si era spezzato dallo scorso
settembre, ma non risultava in cura presso strutture sanitarie. Certamente non se la passava bene economicamente, e veniva aiutata
dalla parrocchia, lei che è musulmana, con vestiti e generi di prima necessità. Per arrotondare faceva le pulizie in casa di conoscenti, che avevano di lei la massima fiducia.
Qualche lite con le figlie, soprattutto la grande, e il marito,
come sempre in questi casi, ma
niente di grave, nessun intervento dei carabinieri, con il padre che
andava a prendere le figlie a scuola e manteneva comunque un dialogo con la moglie. Insomma, nes-
CAMORRA
Due agguati mortali nel Napoletano
NAPOLI - Due agguati mortali in poche ore, a Napoli e in provincia. Contesti diversi
per episodi non legati tra loro, accomunati
solo dalla pioggia di fuoco esplosa contro le
vittime e dal fatto che in entrambi i casi siano stati presi di mira personaggi noti per la
cronaca nera. Il bilancio è di due morti e un
ferito grave, ma si indaga anche per accertare possibili connessioni tra la sparatoria avvenuta nel capoluogo e un successivo accoltellamento. Mercoledì intanto arriva a Napoli la Commissione parlamentare Antimaia, per una missione decisa venerdì scorso
dopo l’escalation di delitti dell’ultimo mese.
Ad Afragola, sabato notte, è stato ammazzato un detenuto in regime di semilibertà che stava rientrando in carcere. Gennaro Caliendo, 36 anni, scontava una condanna a 15 anni per l’omicidio di un ragazzo di
18 anni, Rodomonte Chiacchio, accoltellato
nel 1999 durante la rapina di un cellulare. Era in auto, è stato avvicinato da due killer a
bordo di un’altra vettura e freddato con cinque colpi di pistola. Non risultano collegamenti di Caliendo con la camorra, ma non
viene trascurato il fatto che nell’hinterland
a nord di Napoli è in corso una faida che ha
visto in poche settimane cinque morti carbonizzati e un agguato, in un centro estetico di Arzano, con due vittime tra cui un uomo colpito per errore.
A Napoli, sabato notte, è invece inito nel
mirino un nome eccellente della camorra:
Mario Lo Russo, 57 anni, fratello dell’ex capoclan Salvatore, oggi collaboratore di giustizia, e zio del superlatitante Antonio. Lo
Russo è rimasto ferito in modo grave in un
agguato in cui ha perso la vita suo genero,
Domenico Raffone, morto proprio nel giorno in cui compiva 33 anni.
Sul luogo della sparatoria sono stati trovati otto bossoli. Lo Russo, ferito alla schiena, è riuscito ad arrivare in ospedale Cardarelli a bordo di un’auto. Nulla da fare invece per Raffone.
VATICANO
«Il Papa studia le unioni gay»
CITTÀ DEL VATICANO - Papa Francesco
ritiene che sia importante studiare le unioni gay. Ritiene che la Chiesa debba esaminare perché alcuni stati hanno deciso o stanno
decidendo di legalizzare le unioni civili tra
persone dello stesso sesso. Ma questo non
vuol dire che le approva: lo ha affermato il
cardinale arcivescovo di New York Timothy
Dolan, in una intervista alla Nbc News in
cui ha allo stesso tempo ribadito di credere che il matrimonio sia tra un uomo e una
donna.
Il Papa «non è arrivato a dire che è a favore». Ciò che Francesco ha affermato, secondo Dolan, è che la Chiesa deve cercare e vedere “le ragioni” che hanno indotto alcuni
stati a legalizzare le unioni civili delle coppie gay, «piuttosto che condannarle prontamente... poniamo domande sul perché questo ha fatto presa su alcune persone». Negli Usa le parole di Papa Francesco sulle unioni omosessuali sono seguite con parti-
colare interesse sin da quando ha affermato
che «se qualcuno è gay e cerca il Signore in
buona fede, chi sono io per giudicare?». Lo
scorso settembre la storica rivista della comunità gay “The Advocate” ha peraltro dedicato la copertina al Ponteice, scrivendo
che “la persona più influente del 2013 nella vita del popolo Lbgt” (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) “non arriva dal nostro conflitto legale in corso” per il riconoscimento dei diritti degli omosessuali, bensì dal “nostro conflitto spirituale”.
Nell’intervista di ieri, il cardinale Dolan
ha affermato di ritenere che il matrimonio
tra un uomo e una donna «non è qualcosa
che riguarda solo la religione, i sacramenti... è anche un elemento base della costruzione della società e della cultura. Pertanto,
appartiene alla cultura. E se annacquiamo il
signiicato sacro del matrimonio, temo che
non soffra solo la Chiesa, temo che ne soffrano anche la cultura e la società».
suna avvisaglia, in questo lasso di
tempo, avrebbe potuto far presagire un’azione simile, tanto che la
vita scorreva quasi normale.
Fino a venerdì sera, quando l’uomo ha forse rotto gli indugi ed
è partito per l’Albania, suo paese natale, dopo aver apertamente
detto di avere un’altra donna.
Il mondo deve essere crollato addosso a Edlira, e la follia deve aver preso piano piano il posto
della paura armando la sua mano.
Non a caso, davanti al magistrato
e ai carabinieri che la incalzavano,
tra le lacrime, gli occhi spenti, alla
fine ha ammesso la sua colpa dicendo: «Ero disperata, sono sola,
sono stata io».
A tre anni
muore sulla
pista di sci
GRESSONEY-SAINT-JEAN - Travolta e uccisa a soli tre anni mentre sciava sulla piste di Gressoney-Saint-Jean, in Valle d’Aosta.
L’incidente è avvenuto poco dopo mezzogiorno al Weissmatten:
la bimba - Matilde D., di Milano
- stava facendo lezioni con il maestro e altri coetanei quando su
di lei è piombato uno sciatore di
17 anni, di Chieri (Torino). L’urto,
nei pressi di un dosso segnalato
all’altezza della stazione intermedia della seggiovia, è stato molto
violento. La piccola è stata colpita
al ianco e alla schiena.
Altri due bambini sono stati investiti ma se la sono cavata con
un grande spavento e qualche livido. A prestare i primi soccorsi sono stati un medico rianimatore e un traumatologo che stavano sciando nella stessa pista. Alla
bimba sono state praticate le manovre rianimatorie. Pochi minuti
dopo sul posto è giunto l’elicottero per il trasporto all’ospedale di
Aosta, dove è arrivata in condizioni disperate. I medici l’hanno sottoposta “a rianimazione cardiopolmonare prolungata senza il recupero di un’attività cardiaca autonoma stabile”, come recita il referto. Alle 15.40 è stato dichiarato
il decesso. Disperati i genitori si
sono a lungo soffermati nella camera del pronto soccorso dove è
stata composta la salma e solo in
serata hanno lasciato la struttura
sanitaria.
LUNEDI 10 MARZO 2014 • CORRIERE CANADESE
6
FOCUS
Claudio Salvalaggio
MOSCA - Ad una settimana dal
referendum per il ritorno in Russia della Crimea, dove ieri ci sono
stati i primi scontri tra ilo russi
e ilo Kiev, Putin scende in trincea non solo continuando ad occupare militarmente la penisola ma
anche difendendo la “legittimità”
delle nuove autorità locali e della
consultazione referendaria. Più o
meno allo stesso momento, la Casa Bianca annuncia che il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, riceverà mercoledì a Washington il premier ucraino Arseni Iatseniuk, per tentare di trovare una soluzione paciica alla crisi
nel rispetto dell’integrità dell’Ucraina, e con il sostegno economico della comunità internazionale.
Vladimir Putin ha ribadito la
sua linea nelle telefonate alla cancelliera tedesca Angela Merkel e
al premier britannico David Cameron, entrambi fermi su posizioni diametralmente opposte. Ma,
secondo Londra, il presidente russo ha assicurato allo stesso Cameron di «voler trovare una soluzione diplomatica alla crisi», promettendo di parlare al suo ministro
degli esteri Serghiei Lavrov del
gruppo di contatto sollecitato dalle cancellerie occidentali. Putin
«ha riconosciuto che è nell’interesse di tutti noi avere un’Ucraina
stabile», ha sottolineato Downing
Street. Intanto però blinda la Crimea ipotecando la sua annessione
a Mosca, per dettare le condizioni dell’eventuale mediazione: la
linea rossa del Cremlino, secondo molti analisti, è la permanenza della lotta russa del Mar Nero
a Sebastopoli, la sicurezza e la tutela (compresa quella linguistica)
Ricatto del gas
come nel 2006
e nel 2009
Soldati russi bloccano l’accesso a una base militare ucraina a Feodosia, in Crimea
Ucraina, Putin non molla
Caute aperture a Merkel
della minoranza russa, anche tramite una maggiore autonomia locale, e il mantenimento della neutralità di Kiev, ossia la non adesione alla Nato.
Garanzie diicili da ottenere
in questa situazione di inasprita conlittualità internazionale e
divisioni interne, con in più l’incognita delle presidenziali del 25
maggio dove tutti i candidati favoriti hanno il dente avvelenato con
la Russia. Lo si è visto anche ieri, in un Maidan ostile tornato ad
afollarsi, dove il premier Iatseniuk ha ammonito Putin che Kiev
«non cederà un centimetro» della
sua terra alla Russia. E ha promesso, in base al memorandum di Budapest del 1994, la protezione della Gran Bretagna e degli Usa, dove
mercoledì sarà ricevuto da Obama per «discutere su come trovare
una soluzione paciica che rispetti la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina» e «del sostegno che la comunità internazionale può fornire all’Ucraina per affrontare le side economiche», come ha spiegato il portavoce della
Casa Bianca Jay Carney.
Al Maidan ha preso la parola
anche un commosso Mikhail Khodorkovski: la grazia ricevuta a i-
ne anno dal suo nemico Putin dopo 10 anni di carcere non gli ha
impedito di criticare duramente
il potere russo e la sua propaganda nella vicenda ucraina, scaldando la folla con slogan come «Russia, vattene». «Battetevi e trionferete. Dio vi aiuti», ha concluso,
pronunciando in ucraino una famosa frase del poeta di casa Taras Shevcenko, simbolo della lotta di indipendenza ucraina contro
l’impero russo e di cui oggi il Paese festeggiava i 200 anni della nascita radunandosi intorno ai suoi
monumenti, a partire da quello di
Kiev.
KIEV - Russia contro Ucraina. Arma preferita, ancora una volta, il
gas. Da anni ormai le guerre tra
i due Paesi si combattono così, a
suon di ricatti sul prezzo e di rubinetti chiusi. La prima grande crisi è scoppiata nel 2006, in coincidenza con le prime tentazioni europeiste di Kiev, lasciando anche
l’Europa a corto di forniture. L’ultima è stata nel 2009, anche allora
in pieno inverno. Nel marzo 2005,
a pochi mesi dalla “rivoluzione arancione”, Mosca avanzò le prime richieste di pagamento del debito accumulato dalla compagnia
nazionale del gas ucraina. La contesa culminò a gennaio 2006, provocando la completa interruzione delle forniture russe di gas verso l’Ucraina per tre giorni e conducendo alla rapida stipula di un
nuovo contratto tra i due paesi,
più favorevole alla Russia. Un secondo contenzioso insorse a ottobre 2007 attorno ai debiti ucraini nei confronti delle compagnie energetiche russe, e a marzo
2008 Gazprom tornò ad adottare la strategia della riduzione delle forniture di gas quale strumento di pressione. La disputa si protrasse per tutto il 2008, inché a inizio 2009 la sospensione paralizzò il comparto industriale ucraino
e non solo. Furono infatti diciotto
i Paesi europei che, legati al transito del gas sul territorio ucraino,
sperimentarono forti cali o complete interruzioni dei propri approvvigionamenti.
LA CRISI
Il premier Aksionov: è iniziata la nostra Primavera
SEBASTOPOLI (CRIMEA) - La
Primavera della Crimea è arrivata, il destino della regione è nelle mani dei suoi cittadini, la maggioranza dei quali non hanno dubbi: vuole essere parte della grande madre Russia. C’è anche una minoranza articolata, sostenuta dall’etnia tartara che non ci sta:
va nelle strade e nelle piazze reclamando la fedeltà a Kiev, gridando il no alla guerra e a Vladimir Putin, uno dei leader più amati in Crimea, secondo forse solo a
Stalin. È la fotograia di una regione in cui cresce la tensione, con i
mezzi militari - senza targhe - camion, blindati e qualche carro armato, che sfrecciano verso nord,
per consolidare la ‘frontiera’ con
i “fascisti di Kiev”. O assediano le
residue sacche di “resistenza” dei
soldati che riiutano di consegnare le armi e le basi ai miliziani, afiancati da militari armati di tutto punto, e senza mostrine, come i
mezzi che li trasportano.
«A Mosca stanno solo aspettando il nostro sì», ha detto il premier della Crimea Serghiei Aksionov, sulla cui testa pende un mandato di cattura spiccato da Kiev, alle migliaia di dimostranti ilorussi radunati in piazza Lenin a
Simferopoli, capitale della regione che il 16 marzo voterà la secessione.
«Questa è la Primavera della Crimea», ha tuonato scatenando l’ovazione della piazza, sotto lo sguardo severo della statua
di Vladimir Ilic Lenin, un monumento difeso da giovani attivisti
armati di scudi di protezione e co-
lorati dai garofani e dalle rose rosse. E la piazza ha ruggito lo slogan che risuona da giorni: “Russia, Russia!” e ancora “Russia spasiba, Russia spasiba” (grazie Russia).
Ma la mattinata è stata caratterizzata anche dalle manifestazioni
di tante donne e bambini, a Simferopoli e nei villaggi tartari non distanti, che hanno sidato la rabbia dei ilorussi assiepando piazze
e le arterie che portano alla capitale. “No alla guerra”, “Putin torni a casa”, recitano i cartelli. Le
dimostrazioni seguono un copione prestabilito, tutti portano palloncini con i colori celeste e giallo
dell’Ucraina.
Non vogliono la secessione, e
boicotteranno in massa il voto, nel
quale il sì al referendum sembra
non avere ostacoli sulla strada del
successo. Intanto, le bandiere ucraine sono state ammainate sulle
due navi militari di Kiev all’ancora nel porto di Sebastopoli: bloccate da giorni, oggi fonti qualiicate hanno confermato quanto immortalato da fugaci scatti. La bandiera è stata ammainata da giorni.
A Simferopoli invece, dove un
manipolo di marinai ucraini si riiuta di consegnare le armi nella
caserma di viale Karl Marx, a due
passi dal Parlamento secessionista, cresce la tensione. Testimoni
oculari hanno raccontato di aver
visto in serata i miliziani ilo-russi
ammassare bastoni davanti ai cancelli, mentre gli altri hanno piazzato numerosi sacchi di sabbia e
indossato i passamontagna.
Il premier della Crimea Aksionov
IL REPORTAGE
Il “re della pizza” italiano: «La città non teme la guerra»
Claudio Accogli
SEBASTOPOLI (CRIMEA) - La
sua avventura in Crimea è iniziata 15 anni fa: Massimo Conditi è il
re della pizza di Sebastopoli. È infatti lui che ha fatto scoprire agli
abitanti della città dove fa base la
Flotta russa del Mar Nero la Margherita, uno dei piatti italiani più
famosi nel mondo. Qui la crisi politica che vive l’Ucraina non desta
particolari preoccupazioni: «Non
c’è la guerra, sono convinto qui
non ci sarà mai, e comunque Sebastopoli non la teme», sottolinea il ristoratore marchigiano che ora gestisce la cucina di due locali
della città. «La gente si sente già
russa, quindi protetta, non ha pau-
ra» di un eventuale conlitto, spiega.
«La mia avventura è partita da
Senigallia, dove un amico che aveva una pizzeria al taglio collaborava con una ditta per vendere
forni all’estero. Io poi andavo a insegnare come si faceva la pizza»,
racconta, mentre in uno dei “suoi”
locali giovani camerieri sfrecciano tra i tavoli con le pizze appena
sfornate, piatti di pasta e birre, e
qualche stuzzichino di sushi.
Il giorno in cui ha iniziato a lavorare in questo locale lo ricorda
molto bene: «È lo stesso in cui è
nato mio iglio, ho salutato la madre in ospedale ed è partito tutto».
A Sebastopoli insegna ai cuo-
chi di alcuni ristoranti «come si
fa la cucina italiana, poi ho anche i miei menù e le mie ricette», ci spiega. Gli ingredienti li acquista in loco, soprattutto carne
e verdura, tranne per alcuni piatti: «Pomodori, mozzarella, salami
e prosciutti vengono tutti dall’Italia».
E qui apprezzano molto: «L’accoglienza è molto calda. Amano
la cucina italiana, però quella familiare, la più elaborata la lasciano un pochino da parte. Il rapporto è molto bello, sono 15 anni che sono qui, la gente mi conosce e viene per la cucina che faccio io».
Non è l’unico ristoratore che arriva dal Belpaese: «Siamo in quat-
tro. Roberto e Lorenzo hanno ha
una gelateria - italiana, sottolinea
con enfasi - e una pizzeria».
I loro locali sono a due passi dal
lungomare mozzaiato di Sebastopoli, dove i bambini giocano con
le corazzate russe che silano poco lontano e vanno in porto. «C’è
anche un altro Roberto, fa il capocuoco in un ristorante qui vicino».
Il piatto che va più forte al momento nel locale di Massimo è del
maiale farcito con miele e senape,
arrotolato con il bacon e cotto alla
griglia. E non mancano i “classici”
della cucina romana, come la carbonara o la amatriciana, e qualche tocco di classe come le tagliatelle, «sono fatte in casa» preci-
sa Massimo, alla crema di tartufo con funghi e prosciutto. Il locale ha appena organizzato una cena per la festa delle donne dell’8
marzo, «c’è stato il pienone,» dice il “re della pizza” di Sebastopoli. «Qui si passeggia in strada tranquillamente, la gente si diverte come prima della crisi» che attanaglia l’Ucraina.
È tardi, dobbiamo tornare di
corsa a Simferopoli per seguire gli
sviluppi dell’estenuante braccio di
ferro tra la capitale della Crimea e Kiev.
«Però un pezzo di pizza lo devi assaggiare e dirmi sinceramente com’è», dice il 47enne adottato
da Sebastopoli. E sia, un morso: è
strepitosa.
CORRIERE CANADESE • LUNEDI 10 MARZO 2014
7
ESTERI
MALAYSIA
Italiano telefona
a casa: «Sto bene,
non ero a bordo»
Aereo scomparso, ipotesi attentato
(segue dalla prima)
Una serie di elementi - quattro identità di passeggeri sospette e in un caso collegate tra loro,
una probabile inversione di rotta
poco prima di perdere i contatti
con la torre di controllo - fa però
propendere le autorità malaysiane sempre più verso l’ipotesi terroristica, tanto da aprire un’indagine in tal senso in collaborazione
con l’Fbi, che ha inviato tre agenti nel Paese. Le possibilità di ritrovare superstiti tra le 239 persone a bordo scemano con il passare delle ore, e la compagnia aerea
ha ammesso di “temere il peggio”.
Dopo aver perlustrato oltre
20mila chilometri quadrati di mare tra la Malaysia e il Vietnam per
due giorni, la task force multinazionale non ha ritrovato nessun elemento riconducibile senza dubbio al Boeing 777-200: dei frammenti sospetti individuati a 80 km
dall’isola di Tho Chu sono indicati dal Vietnam come possibili resti dell’aereo, ma la Malaysia nega.
Secondo una fonte vicina all’inchiesta - citata da alcuni media internazionali - l’aereo potrebbe essere esploso in volo: «Il fatto che
non si trovi ancora alcun rottame
del velivolo potrebbe essere la dimostrazione che l’aereo si è disintegrato a circa 35mila piedi di altezza», ha riferito. Se sia stata una bomba o un problema tecnico a causare l’esplosione ancora
non è chiaro, ha aggiunto la fonte.
L’attenzione si concentra allora
sulla lista dei dispersi, tra i quali igurano quattro sospetti: due
persone che viaggiavano con passaporti europei rubati - tra cui quello dell’italiano Luigi Maraldi - e altre due di nazionalità non
La disperazione di due familiari di un passeggero dell’aereo scomparso
to dalla Thailandia.
E dato che i radar dell’aeronautica di Kuala Lumpur hanno rilevato una “possibilità reale” di inversione di rotta del Boeing nei
suoi ultimi minuti di volo, l’ipo-
speciicata.
Tutti avevano comprato i biglietti tramite la compagnia China Southern Airlines, nel caso dei
due passaporti fraudolenti addirittura con un acquisto combina-
IRAQ
Kamikaze in azione, almeno 37 vittime
HILLA (IRAQ) - Ennesima domenica di sangue in Iraq. Almeno 37
persone, tra cui due donne e cinque bambini, sono morte e altre 166
sono rimaste ferite nell’attentato suicida a un posto di blocco a Hilla, a sud di Baghdad, l’ultimo di una serie di attacchi che hanno colpito il Paese, a due mesi dalle legislative. Secondo fonti della sicurezza e mediche, un kamikaze a bordo di un minibus carico di esplosivo
si è fatto saltare in aria in mezzo a una ila di auto in un momento di
grande aluenza ad un checkpoint all’ingresso della città. «Ho visto
le iamme avvolgere il posto di blocco e le auto in ila. Molte persone
non sono riuscite a uscire dalle loro auto perché la pressione causata dall’esplosione ha bloccato le portiere», ha raccontato uno dei feriti che ha riportato ustioni ad una mano e al petto. «Alcune persone
sono morte carbonizzate», ha confermato un poliziotto. Nell’attentato, riferisce l’emittente pubblica Al-Iraqiya, sono rimasti uccisi anche due dipendenti della stessa tv.
tesi del terrorismo si è fatta progressivamente strada.
Il fatto che un aereo considerato iper-sicuro (un solo incidente fatale in 19 anni di voli) abbia
un cedimento strutturale nella fase di crociera, dove statisticamente ci sono meno problemi, è infatti una possibilità incredibilmente remota. Il volo MH370 è sparito senza che l’esperto pilota - 32
anni di esperienza - lanciasse alcun messaggio di allerta. D’altra
parte, la circostanza dei passaporti falsi non signiica necessariamente che si tratti di terrorismo:
il mercato dei documenti d’identità rubati nel Sud-est asiatico è lorido, e spesso viene utilizzato da
aspiranti immigrati di nazionalità che fanno fatica ad ottenere dei
visti per Paesi ambiti. Il “Maraldi” e l’austriaco “Kozel” avevano
davanti una sosta di 10 ore a Pechino, prima di proseguire rispettivamente per Amsterdam e Francoforte.
I rari precedenti di misteriose
sparizioni di aerei fanno pensare che potrebbero essere necessarie lunghe ricerche prima di arrivare a qualche certezza; nel 2009,
quando un volo Air France da Rio
de Janeiro a Parigi scomparve sopra l’Atlantico, ci vollero due anni
per ritrovare i suoi resti.
Nel frattempo, le famiglie dei
dispersi - di 14 nazionalità, tra cui 153 cinesi - stanno ormai perdendo le speranze. Sul volo erano presenti due cittadini canadesi che da tempo vivevano a Pechino: si tratta di Muktesh Mukherjee, 42 anni, e della moglie Xiaomo
Bai, 37.
Il settore del trasporto aereo internazionale si chiede quanto sia
facile per delinquenti o terroristi
volare sotto un’altra identità.
CESENA - Il suo nome era sulla lista delle persone imbarcate
sul volo Malaysian Airlines MH
370 sparito dai radar mentre era
in volo da Kuala Lumpur a Pechino. Così quando Luigi Maraldi, 37
anni cesenate, ha sentito dai media thailandesi che veniva dato
per disperso, ha subito chiamato
al telefono i suoi genitori a Cesena: «Papà stai tranquillo, non sono io, io sto bene», ha detto al padre Walter. Resta ora il mistero di
chi abbia usato, per salire su quel
volo, il suo passaporto numero
YA3189197, che igura al posto numero 35 della lista d’imbarco diffusa dopo l’incidente. Un documento il cui furto Maraldi aveva
denunciato nel 2013.
Il furto è avvenuto il primo agosto scorso mentre si trovava in
Thailandia. Tornato in Italia Maraldi ha rifatto la denuncia già
presentata nel paese asiatico e ottenuto un nuovo documento dalla questura di Ravenna (ha la residenza a Cervia). E col nuovo documento il ragazzo poi è tornato
in vacanza in Thailandia, paese
che ama frequentare. Walter Maraldi non aveva nemmeno fatto
a tempo a spaventarsi per la sorte del iglio: infatti non aveva ancora sentito la notizia della scomparsa quando il iglio l’ha chiamato. «Solo dopo ho acceso RaiNews
24 - ha spiegato sorridendo - Poi
è arrivata la polizia. Luigi è in vacanza, tornerà tra una ventina di
giorni. Per fortuna è andato tutto
bene, è tutto a posto».
Un sospiro di sollievo l’ha tirato
pure l’ispettore Paolo Campana,
del Commissariato di Cesena, cui era toccato il diicile compito di
andare a casa dei genitori dell’uomo per dire loro che il iglio risultava sulla lista d’imbarco.
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42
46
45
42
45
47
48
43
46
Sab. 8 Mar. 2014
11 16 18 33 34 35
Bonus: 28
VINCITA GARANTITA
18801826-04
18891290-01
18953195-02
6 6 6 74 2 3 5 - 0 3
93417958-02
ENCORE 6 4 2 1 6 9 8
Redazione: Corriere Canadese
Italia, nr 86 Via Maria, 03100 Frosinone.
Canada, 2700 Duferin St., Unit 90.
Toronto, On, M6B 4J3
Sabato 8 Mar. 2014
13 24 34 35 41 48
Bonus: 33
Sab. 8 Mar. 2014
07 21 25 40 41 44
Bonus: 26
EARLY BIRD: 08 37 43 45
Sab. 8 Mar. 2014
13 24 34 35 41 48
Bonus: 33
Amministrazione:
L'On. Joe Volpe, Presidente
Francesco Veronesi, Direttore
Nicola Sparano, Vice-Direttore
Sab 8 Mar. 2014
MIDDAY
29
MIDDAY
202
EVENING
01
Sab 8 Mar. 2014
EVENING
049
Sab 8 Mar. 2014
MIDDAY
8929
EVENING
5997
K.T. WEB Printing Ltd.
287 Bridgeland Ave.
Toronto, On, M6A 1Z6
LUNEDI 10 MARZO 2014 • CORRIERE CANADESE
8
SERIE A
SPORTISSIMO
25
11
21
33
13
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20
7
17
14
9
15
80
2
5
3
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13
19
24
91
Reina
Maggio
Fernandez
Albiol
Ghoulam
Inler
Dzemaili
Callejon
Hamsik
Mertens
Higuain
Colombo
Doblas
Reveillere
Britos
Henrique
Radosevic
Bariti
Pandev
Insigne
Zapata
All Benitez
7
5,5
7
6,5
6,5
5,5
5
7
5
5,5
5,5
6
sv
6
Ghoulami
Bastos
Mertens
Reina
AlbiolDzemaili
Nainggolan
Florenzi
Higuain
Hamsik
Fernandez
Maicon
Strootman
Inler
Gervinho
Callejon
Maggio
NAPOLI – Il Napoli si avvicina
alla Roma grazie allo spagnolo
Callejon che trova il jolly con un
gol davvero molto bello di testa
che befa la banda Garcia. I giallorossi fanno per lunghi tratti la
partita, giocano meglio ma non
raccolgono quanto seminato: ora
sono a 14 punti dalla Juventus
sempre più prima in classiica e
devono guardarsi dalle retrovie
sempre più agguerrite rappresentate dai partenopei di Benitez. Il
Napoli non fa di tutto per vincere, basti pensare che il migliore in
campo è il portiere Reina decisivo
in almeno tre occasioni. Ma concretizza cosa che la Roma invece
non fa.
La partita è molto combattuta
sin dall’inizio con gli azzurri che
spingono subito e si avvicinano
alla porta difesa dall’ex De Sanctis già al sesto minuto: Higuain
crossa per Callejon e costringe
Romagnoli a chiudere in angolo.
La Roma è sfortunata: al 7’ perde
infatti Strootman per infortunio.
Garcia, che deve fare a meno anche di De Rossi squaliicato, deve
inserire Taddei.
I giallorossi comandano il gioco
cercando soprattutto dei lanci in
verticale per la velocità di Gervinho. Al 19’ una sua discesa viene fermata mentre quattro minuti
più tardi è Nainggolan a provarci
con un tiro potente da fuori che va
di poco a lato.
Il gol è nell’aria e la Roma lo
trova anche con Benatia ma la posizione del romanista è irregolare
e la rete non viene giustamente
Pjanic
Castan
Romagnoli
(4-2-3-1)
Reina è il grande
protagonista
della serata,
giallorossi spreconi
ora lo scudetto è
sempre più lontano
De Sancits
Benatia
(4-3-3)
6,5
6,5
6,5
6,5
5,5
6,5
sv
6
7
5,5
6,5
De Sanctis
Maicon
Benatia
Castan
Romagnoli
Nainggolan
Strootman
Florenzi
Pjanic
Bastos
Gervinho
Skorupski
Lobont
Torosidis
Toloi
Dodò
Taddei
Mazzitelli
Ricci
Ljajic
Destro
6
sv
sv
sv
6 Garcia
26
13
17
5
46
4
6
24
15
9
27
28
1
35
2
3
11
95
94
8
22
All
Cal...Leon!!!
Il Napoli piega la Roma e si avvicina al 2˚ posto grazie a una rete dello spagnolo
convalidata. La Roma è sempre
più pericolosa con Gervinho che
la 37’ fa uno slalom in area e impegna con il destro Reina che gli
chiude lo spazio in uscita. La prima vera incursione del Napoli è
con Mertens al 44’: il belga dalla
sinistra calcia ma De Santis si fa
trovare pronto. Nella ripresa il
Napoli è messo meglio in campo
e soffre molto meno la manovra
giallorossa.
Callejon entra sempre di più in
partita e ha una grande occasione
in contropiede ma De Sanctis riesce a deviare col piede. I partenopei insistono e al 53’ con Higuain
vanno di nuovo vicini al gol: l’argentino riceve una buona palla di
Mertens ma calcia alto.
Reina è in serata di grazia e fa
un altro miracolo andando a prendere un tiro di Maicon reso insidiosissimo da una deviazione di
Inler.
La Roma prova a far male sem-
pre con il brasiliano ex Inter che
scodella di esterno un cross che
Fiorenzi chiude di testa con la palla che va di poco a lato. La partita
lentamente sembra lentamente
spegnersi quando arriva il colpo
del ko.
Ghoulam da sinistra mette un
cross preciso sul secondo palo e
Callejon arriva puntuale all’appuntamento colpendo di testa.
La palla molto precisa va a lambire il palo e si insacca in rete
sul lato sinistro di De Sanctis. La
Roma, visibilmente scossa tenta
l’assalto inale: l’unica occasione
degna di nota è ancora sul piede
di Maicon: il brasiliano tira di destro e la palla inisce fuori alla sinistra di Reina davvero di pochissimo. Rocchi ischia la ine e tutta
Napoli esulta.
La Roma invece accusa il colpo:
avrebbe potuto raccogliere almeno un pareggio ma il calcio si sa
a volte è tutto tranne che giusto.
CORRIERE CANADESE • LUNEDI 10 MARZO 2014
9
SERIE A
La Juve in casa è davvero insuperabile
Con la Fiorentina decide Asamoah, è la 14ª vittoria consecutiva allo Juventus Stadium
TORINO - La Juve va, sempre e
comunque, e conquista il suo primo record della stagione. Con la
vittoria per 1-0 con la Fiorentina,
raggiunta grazie ad un’invenzione di Asamoah, ha segnato ieri un
primato storico per il campionato italiano: la 14ª vittoria consecutiva in casa.
Dei 72 punti che ha attualmente
in classiica, la Juventus ne ha fatti
42 allo Juventus Stadium: 14 partite, 14 vittorie.
Solo il Torino della stagione
1975-’76 era stato capace in Italia
di fare altrettanto. Con quella di
ieri, la squadra di Conte ha vinto tutte le partite casalinghe disputate inora. Gli avversari (Mazzarri) dicono che lo Juventus Stadium «fa la differenza». Conte minimizza: «Puoi avere anche lo stadio più bello del mondo, ma se come squadra non ci sono i contenuti, non vinci».
Contro la Fiorentina i contenuti ci sono stati per un tempo, il
primo. È stato lì che la Juventus
ha trovato e legittimato la vittoria, grazie a una grande organizzazione di gioco (bravo Marchisio
nel ruolo di vice-Pirlo) e alla inconsapevole complicità dell’atteggiamento viola, fin troppo rinunciatario per tutto il primo tempo. I bianconeri, mai pressati in
fase di impostazione, nella prima mezz’ora hanno fallito almeno
quattro occasioni (15’ Lichtsteiner,
16’ Tevez, 26’ Asamoah, 29’ Po-
JUVENTUS-FIORENTINA 1-0
gba). Poi (era inevitabile) hanno
trovato il gol-partita con Asamoah, al 42’: grande dribbling in area
del ghanese che si è smarcato con
un colpo di tacco per poi fare partire un bolide di destro imprendibile per Neto.
La Fiorentina al contrario, non
si sa se intimorita dallo stadio o
dal blasone dell’avversario, per un
tempo altro non ha fatto che attendere, nonostante Montella avesse mandato in campo un apparentemente aggressivo 4-3-3 imperniato sul rientro dal primo minuto di Mario Gomez.
Ma i viola per 45 minuti hanno
atteso, sempre. Lo stesso Montella a fine partita si è detto “sorpreso” del primo tempo dei suoi. Data quella impostazione, era dunque solo una questione di tempo
per il gol juventino. È arrivato al
42’, grazie all’invenzione di Asamoah. Nella ripresa però la musica è cambiata.
La Fiorentina ha osato di più, ha
alzato il suo baricentro, inserendo
Fernandez al posto di uno spento
Anderson e Wolski per Pizarro, e
la Juve è andata, se non proprio in
affanno, quantomeno in diicoltà.
Diakité in mischia è anche riuscito a trovare il gol, ma l’arbitro ha
annullato per fuorigioco (nessuno
ha protestato). E a un quarto d’ora
dalla ine Ryder Matos (subentrato a Gomez) ha colto in pieno
una traversa a Buffon battuto. Date queste premesse, Juventus-Fiorentina di giovedì prossimo in Europa League sarà probabilmente
un’altra partita.
La Juventus rivedrà dal primo
minuto Pirlo, ma certamente darà
spazio al turnover. La Fiorentina,
invece, forte del secondo tempo
disputato allo Juventus Stadium,
avrà certamente più convinzione
nei suoi mezzi e meno timore dello “stadium”.
Juventus (3-5-2): Buffon 6,5,
Barzagli 6, Ogbonna 6,5, Chiellini 6,5, Lichtsteiner 5,5 (34’ st
Caceres sv), Vidal 6, Marchisio 6,5 (43’ st Padoin, sv), Pogba
6, Asamoah 7, Llorente 6, Tevez
6,5 (37’ st Isla sv). (30 Storari, 34
Rubinho, 13 Peluso, 19 Bonucci,
12 Giovinco, 27 Quagliarella).
All.: Conte 7.
Fiorentina (3-5-2): Neto 6,
Diakité 5,5, Rodriguez 5, Savic
5, Anderson 5 (11’ st Fernandez
6), Pizarro 6 (20’ st Wolski 5,5),
Aquilani 5,5, Vargas 5,5, Cuadrado 5, Pasqual 6, Gomez 5 (31’ st
Ryder, sv). (12 Lupatelli, 25 Rosati, 5 Compper, 4 Roncaglia, 8
Bakic, 21 Ambrosini, 17 Joaquin,
72Ilicic, 32 Matri). All.: Montella 6,5.
Arbitro: Orsato di Montecchio
(Vicenza) 6.
Reti: nel pt 42’ Asamoah.
UDINESE-MILAN 1-0
Di Natale rovina il sabato ai rossoneri
UDINE - L’Udinese vede rossonero e si esalta. Dopo la vittoria raccolta a Milano in
coppa Italia, stende il Diavolo di Seedorf
anche in campionato. Provvidenziale ancora una volta il capitano Di Natale. Suo
il gol partita a metà ripresa, che regala
una boccata d’ossigeno ai friulani, reduci dal ritiro punitivo di questa settimana
non gradito da squadra e tecnico ma che,
evidentemente, ha funzionato. Balotelli si
accomoda in panchina.
Seedorf lo getta nella mischia nella ripresa. Super Mario entra tra i fischi del
Friuli a rilevare un Robinho troppo poco
incisivo. La partita tra Milan e Udinese
è sfida tra le due sorprese negative del
campionato. I rossoneri in fase di netta
crescita dopo l’arrivo di Seedorf in panchina. L’Udinese ancora affossata nella
parte bassa della classifica, in una continua altalena di risultati, reduce da una
settimana di ritiro dopo la brutta sconfitta di domenica a Cagliari. Eppure in campo si vede subito bel gioco.
Al 14’ Scuffet calcola male il tempo
dell’uscita ma l’attaccante rossonero lo
grazia con un colpo di testa a lato. Al 32’
il “Pazzo” ci riprova con un tiro al volo.
Questa volta è provvidenziale l’intervento del baby portiere friulano, fresco di
convocazione nella Nazionale di Prandelli. L’Udinese risponde in contropiede
e si aida come al solito al talento del
suo capitano. Di Natale non tradisce le
aspettative. E nella ripresa, al 22’, regala
il vantaggio ai friulani su una ripartenza
ottimamente orchestrata. Appostato in
area davanti ad Abbiati deve solamente
spingere in rete.
Impossibile sbagliare. Il gol mette le
ali all’Udinese che legittima il vantaggio,
sfruttando i contropiedi nei varchi che si
aprono con un Milan costretto a rincorrere il pareggio. Al 31’ siora il raddoppio
con un tiro a giro di Allan. E poco dopo ci
riprova con Muriel, ma il tiro del colombiano, appena entrato, è debole. Onore al
merito anche di Scuffet, provvidenziale
nel salvare in angolo un colpo di testa insidioso di Muntari al 32’ e a togliere poco
dopo il pallone dai piedi di Pazzini, lanciato a rete da un filtrante di Balotelli.
Udinese (3-5-1-1): Scuffet 7; Heurtaux
6.5, Domizzi 6, Bubnijc 6; Widmer 7, Pinzi 6.5 (40’st Badu sv), Allan 6.5, Pereyra
7.5 (39’st Basta sv), Gabriel Silva 6; Bruno
Fernandes 6.5; Di Natale 7 (31’st Muriel
sv) (A disp. 1 Brkic, 30 Kelava, 2 Neuton,
4 Naldo, 17 Nico Lopez, 20 Yebda, 70 Maicosuel, 94 Zielinski). All. Guidolin 7.
Milan (4-2-3-1): Abbiati 5.5; De Sciglio
6.5, Zapata 6, Mexes 5.5, Emanuelson 6;
Montolivo 6, Muntari 5.5 (25’st Taarabt
5.5); Honda 6, Birsa 5.5 (12’st Essien 6),
Robinho 5 (17’st Balotelli 6); Pazzini 7 (A
disp. 1 Amelia, 35 Coppola, 8 Saponara, 20
Abate, 21 Constant, 22 Kakà, 26 Silvestre,
81 Zaccardo). All. Seedorf 5.5.
Arbitro: Russo 5.5.
Reti: 22’st Di Natale.
Madison
EVENT CENTRE LTD
17 Vinyl Court, Woodbridge, ON L4L 4A3
Presenta
Serata di Gala
con i Calabruzi
(direttamente dall’Italia)
Sabato, 29 marzo 2014
Open doors 6:00 pm - Cena 7:00 pm
Ingresso $ 85
CATANIA-CAGLIARI 1-1
Al Massimino finisce in parità
Catania (4-3-3): Andujar 6, Peruzzi 6, Rolin 5.5, Spolli 6 (41’ st Monzon sv), Biraghi
5.5, Izco 6, Lodi 6, Rinaudo 6, Barrientos 5
(14’ st Fedato 6), Bergessio 6.5, Keko 6 (14’
st Leto 6). (1 Frison, 35 Ficara, 22 Alvarez, 24
Gyomber, 6 Legrottaglie, 33 Capuano, 8 Plasil, 23 Boateng, 32 Petkovic). All. Maran 6.
Cagliari (4-3-1-2): Avramov 6, Pisano 6, Astori 6.5, Rossettini 6, Avelar 5, Dessena 6,
Conti 6, Vecino 6.5, Ekdal 5.5 (25’ st Cossu
sv), Nenè 5.5 (39’ st Perico sv), Sau 6 (30’
st Eriksson sv). (1 Silvestri, 34 Del Fabro, 10
Ibraimi, 51 Pinilla). All. Lopez 6. Arbitro:
Rizzoli di Bologna 6.
Reti: nel st 7’ Vecino, 16’ Bergessio.
** I GOL ** - 7’ st: Nenè prolunga di tacco un traversone di Rossettini, Sau difende
palla e la mette in mezzo per Vecino, che
elude la guardia di Biraghi e riesce a battere Andujar. - 16’ st: punizione di Lodi dalla
destra e correzione aerea vincente di Bergessio.
Per informazioni e biglietti contattare la Madison Event Centre Tel. 905 264 8080
oppure Sanremo Records Tel. 416 743 4170
LUNEDI 10 MARZO 2014 • CORRIERE CANADESE
10
SERIE A
Palacio non sbaglia, l’Inter sogna il quarto posto
L’argentino decide contro il Torino, ora i nerazzurri sono a un punto dalla Viola
MILANO - Thohir sfata la cabala
contraria e, finalmente, dalla tribuna può applaudire l’Inter che
- nel giorno del suo centoseiesimo compleanno - batte il Torino
per 1-0 (gol di Palacio) e si porta
a un’incollatura dalla Fiorentina.
Solo un punto separa i nerazzurri
dalla squadra viola per un quarto posto che appare sempre piu’
vicino. L’Inter conferma il proprio momento positivo, appare
in crescita, archivia forse i propri
tentennamenti e le proprie insicurezze. L’inserimento di Hernanes,
la presenza di Icardi al fianco di
un Palacio sempre determinante,
la qualità di Rolando, l’esperienza
di Cambiasso portano i nerazzurri
fuori dalle sabbie mobili anche se
la squadra non è riuscita a chiudere la partita con il gol della sicurezza. Mazzarri appare disteso
e sorridente: voleva che la sua
squadra facesse la partita, così è
stato, missione compiuta.
Il Torino non è incisivo, al contrario si mostra quasi rinunciatario, si sveglia in ritardo e merita
la sconfitta: Cerci e Immobile
restano in ombra e Ventura - pur
alle prese con assenze pesanti non riesce a dare una svolta alla
sfida di San Siro. L’Inter entra in
campo grintosa e concentrata.
Parte all’attacco, cerca la vittoria
fin dai primi secondi. Il Toro si fa
vivo al 9’ con Immobile sul quale
è bravo Ranocchia. Al 14’ i granata
costruiscono un’ottima occasione
da gol ancora con Immobile che
di destro non trova la porta. Al 26’
Rodrigo Palacio festeggia insieme con Esteban Cambiasso
Palacio va vicino al gol: Guarin gli
offre un gran pallone, bello anche
il colpo di testa dell’argentino.
Passano quattro minuti e arriva
la rete: Cambiasso pesca Palacio
che scavalca Padelli con una velenosa palombella. Piuttosto debole
la reazione del Torino, giusto una
punizione di Cerci.
L’Inter potrebbe raddoppiare in
contropiede con il tandem Palacio-Icardi. Il risultato è destinato a
non cambiare: nel secondo tempo
grande uscita di Padelli su Icardi,
mentre Basha (11’) mette paura ai
nerazzurri con un ottimo destro
di poco a lato. Ventura sostituisce
Kurtic con El Kaddouri ma le ripartenze sono improduttive.
Il Torino è fiacco, ma i nerazzurri non riescono ad approfittare nonostante Palacio abbia avuto sul suo destro la palla del 2-0.
Guarin sbaglia tanto ma esce fra
gli applausi. Al suo posto Kovacic. Sugli spalti si soffre: il Torino si scuote, conquista campo,
gli spazi si aprono. Campagnaro
non sta bene e viene sostituito da
Andreolli. Tiene la difesa nerazzurra, i granata spendono le ultime energie senza esito.
Hernanes non è fortunato e
sciupa un’occasione. Ultimi mi-
nuti con il fiato sospeso con El
Kaddouri che spara altissimo nel
recupero l’ultima occasione. Al
triplice fischio, lo stadio si scioglie in un lungo e liberatorio applauso. Sorride Thohir che non
assisteva a una vittoria dell’Inter
dal derby del 22 dicembre Anche
in quell’occasione fu decisivo Palacio, il migliore in campo, giocatore costante nel rendimento e dal
fiuto per il gol straordinario.
«Per fortuna - dice il bomber il periodo nero è passato, ora c’è
da lavorare duro in settimana e
vincere. Il mio feeling con Icardi?
Va bene, ma io mi trovo bene con
tutti i miei compagni. Il rinnovo?
Siamo vicini, manca poco. Sicuramente tra 10 giorni firmeremo».
Inter (3-5-2): Handanovic 6, Rolando 6.5, Campagnaro 6 (31’ st
Andreolli 6), Ranocchia 6.5, Jonathan 6, Guarin 6 (24’ st Kovacic 6),
Cambiasso 6, Hernanes 6, Nagatomo 6, Icardi 6 (45’ st Taider 6), Palacio 7. (30 Carrizo, 12 Castellazzi,
33 D’Ambrosio, 4 Zanetti, 16 Mudingayi, 17 Kuzmanovic, 20 Botta,
22 Milito). All. Mazzarri 6.
Torino (3-5-2): Padelli 6, Darmian 6, Rodriguez 6, Moretti 6,
Vesovic 5, Basha 6 (40’ st Meggiorini 5.5), Vives 5.5 (21’ st Tachtsidis
5.5), Kurtic 6 (13’ st El Kaddouri
6), Farnerud 5.5, Cerci 6, Immobile 5.5. (23 L.Gomis, 32 Berni, 34
Barreca, 14 Gazzi, 10 Barreto, 49
Aramu, 34 Barreca, 31 Gyasi). All.
Ventura 5.5.
Arbitro: Calvarese 6.
Reti: nel pt 30’ Palacio.
THOHIR
«Zanetti resta
con altro ruolo»
MILANO - «Ero già orgoglioso
dell’Inter ancora prima di diventarne il presidente»: sono le parole di Erick Thohir poco prima
della partita contro il Torino.
Il presidente nerazzurro ha parlato ai microfoni di Sky e Mediaset Premium.
«Oggi - sottolinea Thohir - è un
giorno speciale per l’ Inter, abbiamo creato un evento per festeggiare i 106 anni del Club. La serie
A - riconosce il presidente - non
è un torneo facile. Vogliamo fare
un regalo ai nostri tifosi in questa
giornata particolare».
Infine una conferma sul futuro di Zanetti: «Vogliamo vederlo
protagonista in questi tre mesi come giocatore, poi rimarrà all’Inter
con un altro ruolo».
A San Siro Inter-Torino si è giocata proprio nel giornata del 1060
compleanno dell’Inter.
In occasione della sfida con i
granata, omaggio al grande Torino, squadra che ha segnato un’epoca. L’ultima partita di campionato giocata da quel glorioso
gruppo fu proprio al Meazza contro i nerazzurri.
Era il 30 aprile del 1949, pochi
giorni prima della tragedia di Superga.
È un Parma d’alta quota Remuntada blucerchiata
I ducali battono il Verona e vedono l’Europa vicina
PARMA - Il sogno del Parma continua.
Nemmeno il Verona, avversario diretto per
l’Europa League, riesce ad interrompere la
serie positiva degli emiliani, ora a quindici risultati utili consecutivi. Al Tardini finisce 2-0 con reti di Biabiany e Schelotto,
ma soprattutto con un FantaCassano ed un
collettivo solido e concreto che non perde un colpo ormai da più di quattro mesi.
Male, malissimo, il portiere Rafael. C’è il
suo zampino in entrambi le reti del Parma. Nella prima “battezza” la deviazione di
Biabiany fuori dallo specchio della porta, e
ovviamente non è così; nel raddoppio invece pasticcia con il pallone servendolo a
Cassano. Al 4’ un rasoterra di Marchionni
obbliga Rafael ad una difficile deviazione
in angolo; quattro minuti più tardi Cassano, servito in area da Parolo, non supera
il portiere avversario per una manciata di
millimetri. Al 18’ l’unica vera occasione del
Verona con un colpo di tacco di Romulo
che pesca in area Iturbe, tiro potente ma il
diagonale non è preciso.
Preciso invece il tocco di Biabiany al 20’.
Gobbi fa partire una conclusione dalla distanza, il francesino del Parma sfiora con
la punta del piede quanto basta perché la
conclusione finisca fra Maietta e Rafael e,
poi, in rete.
L’intervento del portiere è troppo tardivo: il pallone ha già superato la linea di
porta quando l’estremo difensore si accorge che la conclusione non si sta spegnen-
do a lato. Nella ripresa Mandorlini prova a
gettare nella mischia altre forze importanti
per il suo attacco. Le scelte sono giuste ma
il Verona, a parte uno sterile predominio
territoriale, ottiene ben poco. Il Parma invece è bravo a colpire in contropiede.
Al 40’ Schelotto, entrato al posto di Palladino, serve in area Biabiany con conclusione di poco a lato. Sette minuti più tardi
invece Schelotto non sbaglia quando Cassano, dopo un pasticcio in area di Rafael,
colpisce il palo superando con un delizioso
pallonetto lo stesso portiere avversario e
trovando pronto sulla respinta l’ex giocatore del Sassuolo.
Parma (4-3-3): Mirante 6, Cassani 6.5, Paletta 6.5, Lucarelli 6, Gobbi 5 (25’ st Molinaro 6), Gargano 6.5, Marchionni 6 (38’st Acquah sv), Parolo 5.5, Biabiany 6.5, Cassano
6.5, Palladino 5 (18’st Schelotto 6) (1 Pavarini, 91 Bajza, 19 Felipe, 35 Rossini, 20 Obi,
8 Galloppa, 24 Munari, 9 Cerri, 11 Amauri).
All.Donadoni 6.
Verona (4-3-3): Rafael 4, Cacciatore 5.5,
Moras 6, Maietta 5, Agostini 6, Romulo 6.5,
Cirigliano 5 (11’st Donadel 5.5), Marquinho
6 (37’st Gomez sv), Iturbe 5.5, Toni 5.5, Jankovic 5 (19’st Sala 5.5) (12 De Andrade, 25
Marques, 3 Albertazzi, 4 Pillud, 5 Donati, 10
Hallfredsson, 6 Martinho, 8 Cacia, 19 Rabusic). All.Mandorlini 5.5.
Arbitro: De Marco di Chiavari 6.
Reti: nel pt 20’ Biabiany, nel st 47’ Schelotto.
Da 0-2 a 4-2 per la Samp che ha la meglio sul Livorno
GENOVA - Con una grande rimonta, da 02 a 4-2, la Sampdoria affonda il Livorno al
Ferraris, lo fa cadere al terz’ultimo posto in
solitario e arriva a un punto dietro i rivali
del Genoa e il Milan. La salvezza ora sembra virtualmente conquistata.
Sampdoria e Livorno giocano un tempo
per parte ma alla fine la maggiore forza tecnica e fisica dei blucerchiati ha la meglio
sui toscani. La sconfitta sembrava impossibile all’intervallo, chiuso col doppio vantaggio grazie a una doppietta di Mbaye.
Gli ospiti sono stati più concreti e avrebbero potuto fare il terzo gol con un tiro di
Paulinho che ha colpito la traversa. La prima volta Mbaye è stato bravo a ribattere in
rete una respinta del portiere Da Costa su
tiro di Mesbah. Al 27’ ha raddoppiato con
un tocco su assist di Greco.
Nell’intervallo Mihajlovic ha cambiato la
Sampdoria, fuori gli evanescenti De Silvestri ed Obiang e dentro Fornsier e Krsticic.
La mossa non poteva essere migliore e l’inerzia della gara è cambiato completamente a favore dei blucerchiati.
Al 4’ i padroni di casa accorciano: tiro di
Soriano dal limite, respinta di Bardi che trova pronto Krsticic, diagonale preciso e gol.
Appena quattro minuti ed ecco il pareggio:
Okaka cerca di rimettere in mezzo di testa
un cross, Ceccherini cerca la respinta ma
anticipa Bardi infilando la propria porta.
Il Ferraris esplode e in tribuna anche Ro-
berto Mancini, ospite vicino al presidente
Garrone, festeggia.
Il pareggio colpisce il Livorno che non
riesce più a rialzarsi.
La Sampdoria è ormai padrona del campo e al 23’ si porta in vantaggio con Okaka
che dal limite prova il tiro, sulla traiettoria il
pallone colpisce Coda e la deviazione mette
fuori gioco Bardi.
L’entusiasmo è palpabile e poco dopo ecco anche il quarto gol: Okaka di testa libera
sulla trequarti Gabbiadini che arriva al limite e batte Bardi in uscita.
Per la Sampdoria è un trionfo e la salvezza ormai è virtualmente raggiunta. Gli
amaranto si ritrovano invece al terz’ultimo
posto da soli e ora diventerà fondamentale
la sfida con il Bologna del prossimo turno.
Sampdoria (4-2-3-1): Da Costa 5.5, De Silvestri 4.5 (1’st Fornasier 6), Gastaldello 6,
Mustafi 6, Regini 5.5, Palombo 6.5, Obiang
5 (1’st Krsticic 6.5), Gabbiadini 6.5, Soriano
6.5, Eder 5.5, Okaka 7.5 (33’ st Maxi Lopez
sv). All. Mihajlovic 6.5.
Livorno (3-5-2): Bardi 6, Ceccherini 5 (13’
st Coda 5.5), Emerson 5, Castellini 5 (36’st
Piccini 6), Mbaye 7, Benassi 6, Biagianti 6
(25’ st Emeghara 5), Greco 6, Mesbah 5, Belfodil 5, Paulinho 6. All. Di Carlo 5,5.
Arbitro: Giacomelli di Trieste 6.
Reti: pt, 19’, 27’ Mbaye; st, 4’ Krsticic, 8’
Ceccherini (autorete), 23’ Okaka, 30’ Gabbiadini.
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CORRIERE CANADESE • LUNEDI 10 MARZO 2014
11
SPORT
Lazio ko con l’Atalanta nell’Olimpico deserto
Contestato Lotito, appena duemila biglietti venduti. Decide Moralez, espulso Candreva
ROMA - La Lazio perde due volte:
sul campo contro l’Atalanta (0-1) e
sugli spalti, semivuoti per la protesta contro la dirigenza. Meno
male per la bellissima giornata e
il tepore primaverile altrimenti il
match andato in scena oggi all’Olimpico sarebbe passato agli annali come una delle più noiose partite dell’anno.
“Colpa”, come detto, anche di
uno stadio deserto che ha reso ancora più anonima, incolore e opaca la partita tra biancocelesti e nerazzurri, comunque bravi a capitalizzare l’occasione capitata tra i
piedi di Moralez.
Brutto vedere senza gente uno stadio dove, oltre alla partita è
andato in scena anche il secondo
tempo della contestazione “Libera la Lazio”.
Dopo il pienone anti-Lotito di
due domeniche fa contro il Sassuolo (40mila spettatori), ieri è
toccato alla protesta silenziosa
(poco più di 2mila biglietti venduti) che avrà sorpreso anche Olimpia: dei 22mila abbonati a prendere la strada dello stadio saranno
stati ieri forse un decimo.
La partita è stato lo specchio
fedele di tanta noia, con un primo
tempo impalpabile da una parte
all’altra (la cronaca non racconta granchè) e due squadre bloccate in 30 metri di campo. Il 4-3-3 di
Reja non ripete le brillanti prestazioni contro il Sassuolo e la Fiorentina che hanno portato nella
cassaforte biancoceleste 6 punti
più volte la possibilità di far gol. E
proprio da una una delle tante ripartenze nasce il gol dei bergamaschi (15’) con Moralez pronto a ribadire in rete una respinta prodigiosa di Marchetti su colpo di testa di Estigarribia.
È vero che per tutti e 90’ la
squadra romana ha cercato di fare
la partita, ma i bergamaschi non
sono mai andati in affanno e alla
fine i tre punti sono ‘quasi’ meritati. Per La Lazio, in media Champions nel girone di ritorno (14
punti in 7 partite), un brutto stop,
considerato anche le sconfitte di
Verona e Fiorentina, che pregiudica la rincorsa europea e che dovrà
far riflettere: zero pubblico, zero gol, zero occasioni, solo tanta
confusione.
L'allenatore della Lazio Reja esce sconsolato dopo il passo falso casalingo con l'Atalanta
e rimesso i biancocelesti in corsa
per l’Europa.
Merito anche di un’Atalanta
che ha sorpreso un po’ tutti, considerando che nelle ultime 10 trasferte aveva racimolato appena
due punti e ben 17 gol. Merito di
Baselli, Brivio e Bonaventura rivitalizzati per la fresca convocazione allo stage azzurro che hanno dato brio alla manovra e merito di Colantuono che col suo inos-
sidabile 4-4-1-1 ha imbrigliato la
manovra biancoceleste, spuntata
e senza nerbo (non a caso le due
uniche occasioni sono capitate sul
piede di Biava, un difensore).
A rendere le cose ancora più
complicate per i padroni di casa
ci ha pensato anche Candreva che
bissa l’opaca prestazione in nazionale ma la arricchisce anche di una sciocca espulsione (al 64’) che
lascia i suoi compagni in inferiori-
Paloschi doppietta dal dischetto
Il Chievo vince 2-1 in extremis sul Genoa
VERONA - Se nel calcio i segnali valgono
qualcosa, il Chievo di Eugenio Corini vede
più vicino la salvezza. La vittoria con il Genoa vale molto di più di quei tre punti in
classifica che dicono ora 24, una lunghezza
sul Bologna, tre sul Livorno, quattro sul Catania e ben sei sul Sassuolo.
La vittoria con il Genoa arriva in extremis e dal dischetto, ma porta con se tante
sensazioni importanti. Dopo un primo tempo soporifero in cui il Genoa con Motta aveva anche trovato la rete del pareggio, annullata per un fuorigioco sulla traiettoria
di tiro di Gilardino, Gasperini aveva ridisegnato il Grifone. Nulla di eccezionale, ma
un po’ più di velocità. Aggiungiamoci che
lo stesso Corini, vedendo la squadra troppo chiusa, aveva accentuato l’atteggiamento difensivo inserendo il terzo centrale. Un
suicidio perché il Genoa non aspettava altro. Una serie di angoli era il presagio. Poi
la capocciata di Gilardino è un pareggio che
sembrava blindato. Mai dire mai nel calcio.
Motta si addormenta, Lazarevic ci crede,
il contatto c’è. Gervasoni, che già aveva fischiato un penalty in apertura per i veneti, indica nuovamente il dischetto. Un pallone che pesa come un macigno, ma la giovane età e la freschezza di Alberto Paloschi
superano anche l’impasse di un tiro che potrebbe valere una stagione.
Perin è battuto, il Chievo esulta e quasi
non ci crede. Un pomeriggio di passioni che
si era aperto con una colossale stupidata di
Konate che, dopo soli 4’, aveva strattonato
Stoian per un rigore solare.
Paloschi metteva dentro e la partita prendeva un canovaccio tattico che il Chievo desiderava. Genoa a far la partita, gialloblù a
ripartire. Il Genoa fa fatica a cambiare marcia, Motta trova il gol che l’offside di Gilardino vanifica. Nella ripresa il Genoa prova
a perforare il muro di un Chievo che ha la
colpa di pensare solo alla difesa e Gilardino lo punisce.
Sino all’episodio del secondo rigore. Gasperini si alza dalla panchina e se ne va prima della conclusione di Paloschi che fa esplodere il Bentegodi.
Chievo (4-3-1-2): Agazzi 6.5, Frey 6, Bernardini 6, Canini 5, Rubin 6, Guana 6 (36’pt
Radovanovic 6), Rigoni 6, Guarente 6 (31’st
Claiton 5.5), Hetemaj 6.5, Stoian 6 (24’st Lazarevic 6), Paloschi 6. All: Corini 5.5.
Genoa (3-4-3): Perin 6, Antonini 5.5 (1’st
Cofie 6), DeMaio 6, Marchese 6, Motta 5.5,
Cabral 5.5 (1’st Centurion 6), Sturaro 6, De
Ceglie 5.5, Konate 5 (21’st Calaiò 6), Gilardino 6.5, Feftatzidis 5.5. All: Gasperini 6.
Arbitro: Gervasoni 6.
Reti: 4’pt Paloschi (rig), 43’st Gilardino,
47’st Paloschi (rig).
Bologna-Sassuolo, derby della noia
BOLOGNA - L’apatia offensiva di Bologna
e Sassuolo prevale su tutto il resto e il pareggio senza reti in questi casi diventa quasi questione di logica. Al Dall’Ara è partita
intensa, ma alla fine noiosa, soprattutto nel
secondo tempo.
Premia con un punto e regala un briciolo di speranza alla seconda avventura di Di
Francesco in Emilia, soprattutto interrompendo la striscia di sette sconfitte di fila dei
neroverdi. Dall’altra parte, sfuma l’occasione di tenere a distanza una diretta concorrente: troppe evidentemente le assenze per
Ballardini e insormontabile la strada per arrivare a quel gol che manca ormai da quasi
430 minuti. Per entrambe, la situazione rimane complicata.
Bologna (3-5-1-1): Curci 6, Antonsson 6,
Natali 6, Cherubin 5, Crespo 5.5, Krhin 6, Perez 5.5, Christodoulopoulos 6.5 (45’ st Cech
sv), Mantovani 5.5, Ibson 5.5 (32’ st Paponi
sv), Bianchi 5 (18’ st Acquafresca 5.5). All.:
Ballardini 6.
Sassuolo (4-3-3): Pegolo 6, Mendes 6, Cannavaro 6, Ariaudo 5.5, Antei 5.5 (23’ st Longhi 5.5), Chibsah 6, Magnanelli 5.5, Missiroli
6 (33’ st Biondini sv), Sansone 6.5, Floccari
5.5, Floro Flores 5.5 (25’ st Farias 5.5). All.: Di
Francesco 6.
Arbitro: Guida 6.
tà numerica.
Morale della favola: a mezzora
dalla fine anziché avere il supporto del pubblico, 12o uomo in campo, la Lazio si ritrova addirittura
in 10.
Fiammate e improvvise battute
d’arresto, gioco spezzettato e continui falli non aiutano certo la risalita e il copione non fa altro che
facilitare le ripartenze degli ospiti che nel secondo tempo hanno
Lazio (4-3-3): Marchetti 6, Konko 6, Biava 6, Cana 5.5 (30’ st Perea sv), Radu 5, Gonzalez 6, Onazi 5
(1’ st Lulic 6), Biglia 5.5, Candreva
5, Klose 5 (40’ st Kakuta sv), Keita
6. All.: Reja 5.5,
Atalanta (4-4-1-1): Consigli 6.5,
Benalouane 6.5, Stendardo 6.5 (34’
st Lucchini sv), Yepes 6, Brivio 6,
Baselli 6.5 (25’ st Migliaccio 6), Estigarribia 6, Carmona 6, Bonaventura 6.5, Moralez 6.5 (40’ Raimondi sv), Denis 6. All.: Colantuono 6.5.
Arbitro: Peruzzo di Schio 6.5
Reti: 15’ st Moralez.
** IL GOL: 15’ st: cross di Brivio,
colpo di testa di Estigarribia respinto da Marchetti che nulla può
sulla ribattuta di Moralez.
LUNEDI 10 MARZO 2014 • CORRIERE CANADESE
12
CALCIO
SERIE B
Latina vede la Serie A, l’Avellino ferma l’Empoli
I pontini salgono al terzo
posto, lo stop dei toscani
riapre la caccia alla seconda
piazza. Oggi il posticipo
Juve Stabia-Palermo
TORONTO - Latina si affaccia e
vede la Serie A. La squadra di Breda espugna Brescia con i gol di Jonathas e Paolucci e sale al terzo
posto. Cade invece l’Empoli, che
perde in casa con l’Avellino e riapre i giochi per il secondo posto
in attesa del Palermo che oggi a
Castellammare potrebbe scappare. Bari amara per il Lanciano che
perde e si sfuggire il secondo posto, mentre il Pescara batte il Cesena e regala il primo successo a
Serse Cosmi. Siena corsaro a Trapani.
Brescia-Latina 0-2 (4’ Jonathas,
30’ Paolucci) - Debutto sfortunato sulla panchina lombarda per Ivo Iaconi. Pontini subito in vantaggio con il timbro dell’ex Jonathas infila sotto la traversa un sinistro di controbalzo e non esulta
davanti ai suoi ex tifosi. Il Latina
raddoppia poi con Paolucci abile
a ribadire in rete il colpo di testa
di Jonathas respinto da Cragno. Il
Brescia resta in dieci uomini nel
finale del primo tempo per doppio giallo a Olivera e nella ripresa
colpisce un palo con Caracciolo.
Bari-Lanciano 1-0 (33’ Ceppitelli) - Il Lanciano attacca e il Bari vince. È questo il senso di una
partita in cui i rossoneri attaccano
senza sosta, costringendo Guarna
a miracoli a ripetizione e colpendo pali ma perdono per il gol di
Ceppittelli alla prima azione barese. Finisce con il morso di Nadarevic sulla coscia di un avversario
che costa il rosso al giocatore pugliese.
Pescara-Cesena 2-0 (44’ Zuparic, 57’ Politano) - Primo successo per Serse Cosmi sulla panchina
del Pescara, a spese di un Cesena
Sopra, il gol di Paolucci del Latina a Brescia; a ianco, Izzo festeggia il gol vittoria per l’Avellino
che interrompe la serie di dieci risultati utili consecutivi. Il vantaggio abruzzese lo sigla Zuparic in
mischia; raddoppio nella ripresa
con bolide di Politano, poi è Pellizzoli a blindare il vantaggio parando il rigore di Gagliardini.
Trapani-Siena 0-2 (63’, 88’ Pulzetti) - Privo del tecnico Boscaglia, in tribuna per squalifica, il
Trapani crolla sotto i colpi di un
Siena ormai pienamente in corsa
per un posto ai play-off nonostante la maxi penalizzazione. I granata si squagliano nella ripresa davanti a Pulzetti che decide il match con un sinistro in corsa da posizione defilata e un destro da posizione analoga.
Carpi-Reggina 0-3 (63’ Lucioni, 69’ Sbaffo, 79’ Di Michele)
- Partita dai due volti. Nel primo
tempo gli emiliani sfiorano il gol a
più riprese, i calabresi escono alla distanza e dilagano nel secondo tempo con la girata di Lucioni,
il sinistro a giro di Sbaffo e il contropiede di Di Michele.
Crotone-Cittadella
2-0
(2’
Giannone, 80’ Ishak) - Il Crotone vince ancora tra le mura amiche. Sblocca il risultato il nuovo arrivato Giannone con un calcio da fermo che si stampa sul palo interno per poi insaccarsi in rete. Il Crotone resta poi in dieci per
il doppio giallo a Dezi ma chiude
il match nel finale con il destro a
porta sguarnita di Ishak.
Novara-Spezia 2-0 (24’ Sansovini, 77’ Faragò) - Terzo risultato
consecutivo e settimo punto nelle ultime tre giornate per il rigenerato Novara. La seconda vittoria casalinga al Piola arriva grazie
al colpo di testa di Sansovini e al
tap-in di Faragò su corta respinta
di Leali. Il rosso finale allo stesso
Faragò non crea problemi.
Padova-Modena 2-2 (61’ Cuffa, 63’ Improta; 15’ Babacar, 40’
Cionek) - Scatto d’orgoglio del
Padova dopo Latina. La squadra di
Serena riesce a rimontare il doppio svantaggio con un uno-due a
cavallo tra il 61º e il 63º, prima con
il colpo di testa di Cuffa, poi con
il sinistro di Improta. Il Modena
di Novellino era partito in quarta
con il 14º stagionale gol di un ritrovato Babacar e con il colpo di
testa del difensore Cionek.
Ternana-Varese 2-0 (18’ Zito,
81’ Litteri) - L’imbattibile Ternana di Tesser passeggia sulle ceneri del Varese. Gli umbri abbandonando la zona play-out grazie alle
reti di Zito Litteri.
Empoli-Avellino 0-1 (57’ Izzo) L’Avellino passa a Empoli nell’anticipo del venerdì e raggiunge il
Lanciano al quarto posto. I toscani, invece, restano a -4 dal Palermo capolista. I ragazzi di Rastelli
vincono meritatamente una partita molto nervosa che l’Empoli finisce in nove. Decisivo il colpo di
testa di Izzo dopo un’ora di gioco.
MARCATORI SERIE A
Gila sale a 12 reti,
Callejon arriva a 10
15 reti: Tevez (1 rigore-Juventus).
14 reti: G. Rossi (5-Fiorentina).
13 reti: Higuain (4-Napoli); Immobile (Torino); Toni (4-Verona).
12 reti: Gilardino (4-Genoa);
Palacio (Inter); Berardi (4-Sassuolo).
11 reti: Llorente e Vidal (2-Juventus); Cerci (4-Torino).
10 reti: Paulinho (2-Livorno);
Balotelli (2-Milan); Callejon
(Napoli).
9 reti: Denis (1-Atalanta); Cassano (Parma); Eder (1-Sampdoria); Di Natale (4-Udinese).
8 reti: Gabbiadini (Sampdoria).
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SERIE AA- 27ª
SERIE
- 13GIORNATA
GIORNATA
SQUADRA PUNTI
G
V
Juventus
72
27 23
Roma
58
26 17
Napoli
55
27 16
Fiorentina
45
27 13
Inter
44
27 11
Parma
43
26 11
Verona
40
27 12
Lazio
38
27 10
Torino
36
27 9
Milan
35
27 9
Genoa
35
27 9
Sampdoria
34
27 9
Atalanta
34
27 10
Udinese
31
27 9
Cagliari
29
27 6
Chievo
24
27 6
Bologna
23
27 4
Livorno
21
27 5
Catania
20
27 4
Sassuolo
18
27 4
Roma e Parma una gara in meno.
N
3
7
7
6
11
10
4
8
9
8
8
7
4
4
11
6
11
6
8
6
P GF GS
1
2
4
8
5
5
11
9
9
10
10
11
13
14
10
15
12
16
15
17
63
49
52
45
44
41
43
34
39
39
31
33
28
30
27
22
22
29
20
25
19
12
29
30
29
29
44
35
35
38
34
39
38
39
36
38
41
50
46
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SSERIE B - 28ª GIORNATA
RISULTATI
Bologna-Sassuolo
Catania-Cagliari
Chievo-Genoa
Inter-Torino
Juventus-Fiorentina
Lazio-Atalanta
Parma-Verona
Sampdoria-Livorno
Udinese-Milan
Napoli-Roma
40 YEA
SQUADRA PUNTI
0-0
1-1
2-1
1-0
1-0
0-1
2-0
4-2
1-0
1-0
PROSSIMO TURNO
SABATO 15 MARZO: Verona-Inter
h. 3.45 pm
DOMENICA 16 MARZO:
Atalanta-Sampdoria h. 7.30 am
Cagliari-Lazio
h. 10 am
Livorno-Bologna
Milan-Parma
Sassuolo-Catania
Fiorentina-Chievo h. 3.45pm
Genoa-Juventus h. 3.45 pm
LUNEDì 17 MARZO
Torino-Napoli
h. 2 pm
Roma-Udinese
h. 4pm
G
V
N
P GF GS
Palermo
50
27 14 8 5 38 20
Empoli
46
28 12 10 6 36 22
Latina
45
28 11 12 5 29 20
Lanciano
44
28 12 8 8 27 23
Avellino
44
28 11 11 6 33 29
Cesena
43
28 10 13 5 33 24
Trapani
42
28 10 12 6 37 31
Crotone
42
28 12 6 10 39 37
Spezia
40
28 10 10 8 31 36
Siena (-7)
39
28 11 13 4 43 30
Pescara
38
28 10 8 10 37 34
Carpi
38
27 11 5 11 32 35
Brescia
37
28 8
13 7 37 37
Modena
36
28 9
9 10 37 29
Varese
36
28 9
9 10 37 39
Ternana
35
28 8
11 9 37 34
Bari (-3)
32
28 9
8 11 28 33
Novara
31
28 7
10 11 27 36
Reggina
25
28 6
7 15 26 41
Cittadella
23
28 4
11 13 24 39
Padova
22
27 5
7 15 21 40
Juve Stabia 15
27 2
9 16 23 43
Carpi, Juve Stabia, Palermo e Padova una gara in
meno. Siena penalizzato di 7 punti, Bari di 3 punti
RISULTATI
Bari-Lanciano
Brescia-Latina
Carpi-Reggina
Crotone-Cittadella
Novara-Spezia
Padova-Modena
Pescara-Cesena
Ternana-Varese
Trapani-Siena
Empoli-Avellino
Juve Stabia-Palermo
PROSSIME PARTITE
VENERDì 14 MARZO
Spezia-Pescara
SABATO 15 MARZO
Varese-Padova
Virtus Lanciano-Novara
Juve Stabia-Ternana
Bari-Avellino
Reggina-Crotone
Latina-Trapani
Modena-Empoli
Cittadella-Carpi
Palermo-Brescia
1-0
0-2
0-3
2-0
2-0
2-2
2-0
2-0
0-2
0-1
oggi
CORRIERE CANADESE • LUNEDI 10 MARZO 2014
13
CLASSIFICHE: LEGA PRO, SERIE D
LEGA PRO 1 Girone A
LEGA PRO 1 Girone B
LEGA PRO 2 Girone A
LEGA PRO 2 Girone B
24ª giornata
27ª giornata
27ª giornata
27ª giornata
Albinoleffe-San Marino
Feralpi Salò-V.Entella
Lumezzane-Pavia
Pro Patria-Como
Pro Vercelli-Cremonese
Reggiana-Venezia
Savona-Carrarese
Sud Tirol-Vicenza
Virtus Entella
Pro Vercelli
Vicenza (-4)
Cremonese
Como
Venezia
Savona
Albinoleffe (-1)
Sud Tirol
Feralpi Salò
Lumezzane
Reggiana
Pro Patria (-1)
Carrarese
Pavia
San Marino
P
50
43
39
38
37
36
36
34
34
29
27
25
24
24
18
17
0-0
1-2
0-2
1-1
1-0
1-0
1-1
1-0
G
24
24
24
24
24
24
24
24
24
24
24
24
24
24
24
24
V
14
10
12
10
9
11
10
10
9
7
7
7
6
5
3
3
SERIE D Girone A
26ª giornata
Asti-Verbania
Caronnese-S. Levante
Chiavari-Chieri
Derthona-Vado
F. Caratese-Novese
G. Erminio-Lavagnese
P. Dronero-Borgosesia
Rapallo B.-V. d’Aosta
Santhià-Albese
Giana Erminio
Rapallo Bogliasco
Borgosesia
Caronnese
Chieri
Lavagnese
Vado
Chiavari
Valle d’Aosta
Novese
Asti
Albese
Derthona
Sestri Levante
Folgore Caratese
Santhià
Pro Donero
Verbania
3-0
0-0
0-1
1-0
2-0
1-1
0-2
1-2
1-0
59
53
53
49
48
44
43
38
35
32
32
28
28
26
24
18
17
12
NP
8 2
13 1
7 5
8 6
10 5
3 10
6 8
5 9
7 8
8 9
6 11
4 13
7 11
9 10
9 12
8 13
Ascoli-Pisa
Benevento-Frosinone
Grosseto-Salernitana
Gubbio-Nocerina
Paganese-L’Aquila
Perugia-Barletta
Pontedera-Catanzaro
Viareggio-Lecce
ha riposato il Prato
P G V NP
Frosinone
52 26 15 7 4
Perugia
49 25 14 7 4
Lecce
46 26 14 4 8
Pisa
42 26 11 9 6
Catanzaro
42 25 10 12 3
L’Aquila
42 25 12 6 7
Benevento
39 25 10 9 6
Salernitana
37 25 10 7 8
Pontedera
37 26 9 10 7
Prato
36 25 8 12 5
Grosseto
34 25 9 7 9
Gubbio
32 25 8 8 9
Viareggio
24 26 5 9 12
Barletta
21 25 4 9 12
Ascoli (-4)
18 25 5 7 13
Paganese
13 26 3 4 19
Nocerina esclusa dal campionato
* Una partita in meno
G
27
27
27
27
27
27
26
27
27
27
27
27
27
26
27
27
27
27
V
16
12
11
13
12
12
11
10
8
10
9
9
8
9
7
4
3
2
NP
6 5
8 7
11 5
5 9
8 7
7 8
9 6
12 5
9 8
5 12
8 10
10 8
11 8
9 8
12 8
11 12
4 20
3 22
Casertana
Teramo
Cosenza
Foggia
Ischia Isolaverde
Messina
Melfi
Vigor Lamezia
Chieti (-1)
Castel Rigone
Aversa
Martina Franca
Tuttocuoio
Poggibonsi
Aprilia
Sorrento
Arzanese
Gavorrano
P
48
48
47
43
40
39
37
36
35
34
33
33
32
30
30
30
28
25
G
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
V
13
13
13
11
9
9
8
9
10
10
9
8
8
7
7
8
6
5
2-1
0-0
0-2
0-0
1-0
0-0
1-1
0-0
1-2
NP
9 5
9 5
8 6
10 6
13 5
12 6
13 6
9 9
6 11
4 13
6 12
9 10
6 11
9 11
9 11
6 13
10 11
10 12
26ª giornata
26ª giornata
26ª giornata
Belluno-S.P. Padova
2-2
Este-Sacilese
0 -1
Fersina Perginese-Dro 3-3
Giorgione-Mezzocor.
0-2
Sanvitese-Montebell.
1-2
Tamai-Marano
2-2
Triestina-Union Ripa
2-2
T. Valdagno-F.Monfalc. 1-0
V. Veneto-Pordenone
0-2
Correggese-Fidenza
Forcoli-Camaiore
Formigine-Clodiense
F. Juventus-V.Castelfr.
Lucchese-A. Ceccato
Massese-Imolese
Mezzolara-Palazzolo
Montichiari-Riccione
Romagna-Sancolomb.
2-0
1-1
1-1
2-1
2-0
3-0
2-1
10-0
2-0
Arezzo-Pianese
Bastia-Montemurlo
Colligiana-Pontevec.
Foligno-F.Civitastellana
Gualdo-Ostiamare
Narnese-Deruta
Pistoiese-V.Spoleto
Scandicci-Sansepolcro
Trestina-Fiesole
Marano
Pordenone
Sacilese
Belluno
Este
Montebelluna
Union R. La Fenadora
Triestina
San Paolo Padova
Trissino Valdagno
Giorgione
Tamai
Sanvitese
Vittorio Veneto
Mezzocorona
F. Monfalcone (-1)
Dro
Fersina Perginese
Correggese
Lucchese
Mezzolara
Fortis Juventus
Massese
Abano Ceccato
Romagna Centro
Imolese
Virtus Castelfranco
Clodiense
Formigine
Sancolombano
Fidenza
Atl. Montichiari (-1)
Camaiore
Palazzolo
Forcoli
Riccione (-4)
64
62
53
53
50
48
47
37
34
33
28
27
27
24
20
18
9
8
Pistoiese
Foligno
Arezzo
Pianese
Scandicci
Ostiamare
Colligiana
Trestina
Gualdo Casacastalda
Fl. Civitacastellana
Bastia
Sansepolcro
Montemurlo
Voluntas Spoleto
FiesoleCaldine
Deruta
Narnese
Pontevecchio
A.Seriate-Caravaggio
Borgoman.-Sambonif.
Castellana C.-Alzano C.
Legnago-M. Bonate
Olginatese-D. Boario
Piacenza-Gozzano
Pontisola-Inveruno
Pro Sesto-Lecco
Seregno-Pro Piacenza
Pro Piacenza
Inveruno
Pontisola
Piacenza
Seregno
Olginatese
Pro Sesto
Caravaggio
Legnago
Aurora Seriate
Lecco
Castellana Castelg.
Mapello Bonate
Borgomanero
Alzano Cene
Sambonifacese
Gozzano
Darfo Boario
26ª giornata
58
50
48
46
43
41
35
35
35
35
33
32
30
29
29
21
19
2
P
54
44
44
44
44
43
42
42
39
35
35
35
35
35
33
23
12
9
Arzanese-Vigor Lamezia
Casertana-Teramo
Chieti-Sorrento
Cosenza-Messina
Gavorrano-Foggia
Ischia-Aprilia
Melfi-Castel Rigone
Poggibonsi-Aversa Normanna
Tuttocuoio-Martina Franca
SERIE D Girone D
26ª giornata
Ancona (-1)
Termoli
Matelica
Maceratese
Vis Pesaro
Giulianova
Civitanovese
Jesina
Fermana
Celano
Sulmona
Fano
Olympia Agnonese
Recanatese
Amiternina Scoppito
Renato Curi Angolana
Isernia (-1)
Bojano (-2)
Bassano
Renate
Santarcangelo
Real Vicenza
Monza
Alessandria
Spal*
Mantova
Torres
Forlì
Vecomp Verona
Porto Tolle (-2)
Cuneo
Rimini* (-1)
Pergolettese
Castiglione
Bellaria (-1)
Bra
2-1
0-3
0-1
1-0
1-0
0-0
3-2
n.p.
0-3
SERIE D Girone C
SERIE D Girone G
2-1
1-0
2-1
2-1
1-1
7-0
1-1
0-3
1-0
Alessandria-Bassano
Bellaria-Torres
Castiglione-Monza
Cuneo-Bra
Mantova-Renate
Pergolettese-Santarcangelo
Real Vicenza-Forlì
Spal-Rimini
V.Verona-Delta Porto Tolle
SERIE D Girone B
SERIE D Girone F
Ancona-Jesina
Fano-Matelica
Fermana-R.C. Angolana
Giulianova-Vis Pesaro
Isernia-O. Agnonese
Maceratese-Bojano
Recanatese-Amiternina
Sulmona-Celano
Termoli-Civitanovese
2-1
1-1
2-1
(tv) 3-0
0-1
3-0
0-0
2-0
Anziolavinio-Selargius
Arzachena-P. Torres
Cynthia G.-Astrea
Isola Liri-Maccarese
Latte Dolce-L. Roma
Olbia-Budoni
S.Maria Mole-Fondi
San Cesareo-Sora
Terracina-Palestrina
San Cesareo
Lupa Roma
Terracina
Olbia
Cynthia Genzano (-1)
Anziolavinio
Fondi
Isola Liri
Latte Dolce Sassari
Sora (-2)
Maccarese Giada
S.Maria Mole Marino
Astrea
Budoni
Palestrina
Selargius
Arzachena
Porto Torres
1-1
2-1
2-0
1-2
2-0
2-0
0-1
2-0
0-1
57
48
45
43
42
42
42
41
34
34
32
32
28
27
25
20
18
18
67
64
49
45
41
36
35
34
34
34
30
29
28
26
24
23
21
15
SERIE D Girone H
57
52
52
46
42
39
39
35
35
34
34
31
31
30
26
26
25
7
Bisceglie-Manfredonia
Brindisi-R. Metapont.
Francavilla-Mariano K.
Gelbison-Matera
Gladiator-Monopoli
Grottaglie-Taranto
S. Severo-P.Marcianise
Turris-Real Hyria
ha riposato la Puteolana
26ª giornata
SERIE D Girone I
26ª giornata
0-1
3-0
1-0
1-3
2-1
1-0
1-1
2-0
2-0
SERIE D Girone E
Matera
49
Taranto
46
Progreditur Marcianise 45
Monopoli
44
Francavilla in Sinni
43
Turris
40
Brindisi (-1)
38
Gelbison V. Lucania
33
Mariano Keller
32
Bisceglie
31
Real Hyria
28
Manfredonia
28
San Severo
24
Grottaglie
24
Real Metapontino
23
Puteolana I. (-1)
19
S. Felice Gladiator (-1) 19
Nardò escluso dal campionato
Agropoli-Orlandina
Akragas-Hinterreggio
Cavese-Vibonese
C. Messina-Licata
Due Torri-Gioiese
Pomigl.-Ragusa (tav)
Rende-C.Montalto
Savoia-Noto
Torrecuso-Battipagl.
Savoia
Akragas
Battipagliese (-1)
Torrecuso
Agropoli
Cavese (-1)
Gioiese
Noto
Hinterreggio (-1)
Pomigliano
C. Montalto Uffugo
Orlandina
Due Torri Piraino
Vibonese
Rende
Città di Messina
Licata (-3)
61
53
51
49
43
38
36
36
33
33
32
31
29
26
26
19
17
17
BELLA MILANO
26ª giornata
2-2
1-0
1-1
1-1
1-3
1-2
3-0
2-0
0-0
2-2
1-0
1-1
0-0
1-2
1-0
4-3
3-0
4-1
1-1
3-0
1-1
1-1
3-0
1-0
3-1
1-0
64
53
44
44
42
42
40
35
34
34
33
31
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22 GIU-21 LUG
Ciò che avverrà nel corso della giornata potrebbe essere solo un prologo di quello che succederà dopo il
tramonto. Sarà allora che comincerà
il vero divertimento!
LEONE
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Un progetto a breve termine non richiede molto impegno o rilessioni perché molte scelte saranno obbligate.
Invece certi piani a lungo termine si
dimostreranno più impegnativi.
Non condannatevi alla noia imponendovi un'attività ripetitiva. Piuttosto diversiicate e approittate di
VERGINE ogni occasione per fare esperienze
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Fareste bene ad ascoltare i consigli
di chi vi esorta a non privilegiare
la vita professionale a discapito di
BILANCIA quella privata. Ci saranno degli ag22 SET-21 OTT giustamenti da fare.
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Spirito Santo Tu mi illumini su tutto e mi mostri
la strada per raggiungere tutti i miei ideali.
Tu che mi dai il dono divino di perdonare e
dimenticare il male che mi viene fatto e che sei
in ogni istante della mia vita al mio ianco. Io, in
questo piccolo dialogo, voglio ringraziarTi per
tutto e confermare ancora una volta che mai
mi separerò da Te respingendo ogni tentazione
anche le più grandi. Voglio stare con Te e con
tutti i miei cari nella Tua gloria perpetua. Amen.
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qualcuno dubiterà che siano farina
del vostro sacco: ci sarà chi vi acSCORPIONE cuserà di averle rubate.
22 OTT-21 NOV
Se volete evitare i rimpianti fate in
modo che le vostre azioni siano giuste ed oneste. Le regole possono
SAGITTARIO essere noiose ma sono necessarie.
22 NOV-21 DIC
Prima di esprimere giudizi taglienti
sugli altri fareste bene a osservare
voi stessi con sguardo obiettivo:
CAPRICORNO vi accorgerete di avere parecchie
22 DIC-21 GEN magagne a cui porre rimedio.
Avete un modo di dire le cose che
riesce a mettere tutti d'accordo,
anche quando parlate di progetti o
ACQUARIO idee molto controcorrente.
22 GEN-21 FEB
PESCI
22 FEB-21 MAR
Se c'è qualcosa che vi preme fare occupatevene al più presto perché dopo
potrebbe non essere più possibile: un
evento inatteso, infatti, potrebbe gettare la vostra vita nel caos più totale.
La soluzione di venerdì
CORRIERE CANADESE • LUNEDI 10 MARZO 2014
15
SPORT
Assalto Ferrari con il Dream Team
F1, domenica scatta la nuova stagione. La Red Bull non fa paura
am che per ora sembrano in leggero vantaggio potrebbero plafonare
la propria prestazione permettendo agli altri di ridurre il gap. Per
quello che si è visto in qui ci sono
due squadre davanti a tutte: Mercedes e Williams. Poi ci potremmo
essere noi».
E che quello che sta per partire
potrebbe essere l’anno della Mercedes è convinto il campione del
mondo del 2008 Lewis Hamilton:
ROMA - Una Ferrari d’assalto con
il Dream Team targato Raikkonen-Alonso e una Red Bull che
non fa più paura.
Ad una settimana dall’accensione dei motori della Formula 1
all’Albert Park di Melbourne, gli
ultimi quattro anni dominati da
Sebastian Vettel e compagni appaiono già un lontano ricordo a causa delle importanti novità tecniche
che sembrano aver già messo fuori gioco la scuderia campione del
mondo e, allo stesso tempo, rilanciato le ambizioni dei costruttori,
come Mercedes e la casa di Maranello.
Rivoluzione regolamentare con
il ritorno al turbo e varie restrizioni in termini di aerodinamica che
come visto nei test invernali faranno vedere già nel primo Gran Premio della stagione in Australia un
ribaltamento dei rapporti di forza.
A giudicare dalle performance
espresse sul circuito di Sakhir in
Bahrain, in gara sarà decisiva l’afidabilità e la capacità delle nuove
monoposto di risparmiare benzina visto il nuovo limite di 100 kg di
carburante. In questo senso la Ferrari F14 T ha dato segnali incoraggianti anche se in termini di prestazioni a Melbourne si troverebbe
subito dietro alla Williams dell’ex
Felipe Massa (autore del miglior
tempo assoluto nei test) e alla
Mercedes che con Lewis Hamilton
e Nico Rosberg si presenta già come nuova stella del Circus.
La scuderia tedesca come, del
resto anche la Ferrari, ha potuto sfruttare il fatto di progettare e
costruire insieme telaio e motore a differenza dei team motorizzati Renault come Red Bull e Toro Rosso.
Un vantaggio che almeno all’inizio dovrebbe pesare sugli equilibri
del Mondiale che potrebbe assistere ad un ritorno a buoni livelli, oltre che della Williams, anche della McLaren che soprattutto nei primi test Jerez de La Frontera ha impressionato con l’esordiente pilota
danese Kevin Magnussen.
Un quadro inedito del Circus
2014 dipinto anche dalle parole del
responsabile della Gestione Sportiva della Ferrari Stefano Domenicali: «Ritengo che potremmo vedere forti cambiamenti dalla pri-
SPAGNA
INGHILTERRA
FRANCIA
Barca affondata
dal signor Rossi
Chelsea allunga
Eto’o sfotte Mou
I parigini volano
con Ibra e Lavezzi
MADRID - Con un gol dell’italiano Fausto Rossi, il Valladolid ha
battuto 1-0 il Barcellona in una
partita della 27/a giornata del campionato spagnolo. Un ko pesante
per la formazione blaugrana che
colleziona la seconda sconitta
consecutiva in trasferta. Il Barca
è ora secondo in classiica con 63
punti,quattro in meno del Real
Madrid che ha battuto il Levante
per 3-0. Il gol della vittoria del
Valladolid porta la irma del centrocampista italiano Fausto Rossi
(di proprietà della Juve ed in prestito al club spagnolo), andato a
segno al 17’ del primo tempo.
ma alla seconda gara e dalla seconda alla terza, con degli sviluppi continui da parte di tutti. All’inizio - aggiunge Domenicali - sarà
fondamentale essere aidabili perché senza aidabilità non si fanno punti. Credo anche che alcune
squadre che sono in diicoltà in
questo momento avranno la possibilità di recuperare mentre i te-
«I nuovi regolamentati hanno imposto ai team grandi cambiamenti
- ha ammesso il primo pilota di colore della storia delle Formula 1 - e
credo che questa sida abbia caricato molto la nostra squadra. Sono
convinto che possa essere il nostro
anno, e che riusciremo a far vedere
cosa siamo in grado di fare. Sento
di avere a disposizione tutto quello che serve per puntare al successo».
NHL
EASTERN CONFERENCE
ATLANTIC DIVISION
WESTERN CONFERENCE
CENTRAL DIVISION
GIOCATE PUNTI
CICLISMO - VALVERDE VINCE SOTTO IL COLOSSEO
ROMA - Lo spagnolo Alejandro Valverde (Movistar) ha vinto la seconda edizione della Roma Maxima, corsa in linea di 195 chilometri
con partenza e arrivo nella capitale. Il corridore iberico ha preceduto tutti sul traguardo sotto il Colosseo, portando a buon ine un attacco condotto insieme con Domenico Pozzovivo, che invece si è fatto raggiungere dal gruppo regolato in volata da Davide Appollonio e
Sonny Colbrelli, rispettivamente secondo e terzo ad un secondo dal
vincitore.
Parigi-Nizza: Il francese Nacer Bouhanni (Fdj) ha vinto in volata la prima tappa della Parigi-Nizza, corsa intorno a Mantes la Jolie
(nei pressi di Parigi), sulla distanza di 162,5 chilometri. Migliore degli
italiani Luca Wackermann (Lampre), settimo. Alle spalle di Wackermann altri tre italiani: nell’ordine Felline, Sabatini e Gavazzi.
LONDRA - È sempre più Chelsea in Premier League, visto che
una delle cinque partite di ieri,
il derby londinese tra i Blues e il
Tottenham, non ha avuto storia. la
squadra di Mourinho ha vinto per
4-0, e ora è prima in classiica a +7
su Arsenal e Liverpool (66 punti
contro 59). Eto’o ha segnato al 56',
4 minuti dopo c’è stato il raddoppio di Hazard su rigore. Nel inale
doppietta di Demba Ba nel giro di
un minuto (88’ e 89’). Da notare
he Eto’o ha festeggiato imitando
l'andatura di una persona anziana
irridendo Mou che aveva fatto allusioni alla sua veneranda età.
PARIGI - Il Psg vince 3-0 sul campo del Bastia e si avvicina al titolo
che con questa media arriverà ben
presto, annichilendo ogni avversario che gli si pari davanti. L’ottava vittoria in trasferta dei parigini è irmata da Lavezzi, autore
di una doppietta e da Ibrahimovic
che aveva sbloccato il risultato
con una delle sue solite magie. Ibra continua ad effettuare le sue
magie di stadio in stadio ed anche
Lavezzi continua a migliorare le
sue performance ritrovando quel
fiuto del gol che sembrava avesse
perduto tra la scorsa stagione e
l’avvio di questa annata.
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Boston
Montreal
Toronto
Tampa Bay
Detroit
Ottawa
Florida
Bufalo
63
66
65
64
63
64
63
63
87
77
76
74
71
67
55
46
METROPOLITAN DIVISION
GIOCATE PUNTI
St. Louis
Chicago
Colorado
Minnesota
Dallas
Winnipeg
Nashville
63
64
64
64
65
65
64
66
88
73
72
71
70
69
63
57
92
88
87
75
72
67
62
PACIFIC DIVISION
GIOCATE PUNTI
GIOCATE PUNTI
Pittsburgh
Philadelphia
Rangers
Columbus
Washington
New Jersey
Carolina
Islanders
63
64
64
63
64
65
64
Anaheim
San Jose
Los Angeles
Phoenix
Vancouver
Calgary
Edmonton
64
65
64
64
66
64
64
93
89
78
69
68
57
52
Vanno ai playoff le prime otto di ogni Conference.
*Classiica - Due punti a chi vince anche in overtime o ai rigori, un
punto a chi perde in overtime o ai rigori.
RISULTATI
Domenica
Rangers-Detroit, Florida-Boston, Buffalo-Chicago,
Minnesota-St. Louis, Edmonton-Los Angeles.
Sabato: Toronto-Philadelphia 4-3 0t, Winnipeg-Ottawa 3-5,
Colorado-St. Louis 1-2, Washington-Phoenix 3-2,
Tampa Bay-Boston 3-4 rigori, New Jersey-Carolina 5-4,
Nashville-Columbus0-1, Dallas-Minnesota 4-3, San Jose-Montreal 4-0,
Vancouver-Calgary 2-1.Venerdì: Florida-Buffalo 2-0,
Rangers-Cariolina 4-2, Detroit-New Jersey 7-4, Calgary-Islanders 4-3,
Anahein-Pittsburgh 2-3 rigori.
PROSSIME PARTITE
Lunedì: Anaheim-Toronto, Washington-Pittsburgh,Ottawa-Nashville,
Tampa Bay-Phoenix, Dallas-Columbus, Ciolorado-Winnipeg, CalgaryLos Angeles, Vancouver-Islanders.
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LUNEDI 10 MARZO 2014 • CORRIERE CANADESE
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L`occupazione cresce soltanto in Alberta Le