DOCIMOLOGIA
La valutazione delle competenze
prof. A. SICULELLA
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MODULO I
CRITERI
METODI e STRUMENTI
per
VALUTARE
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LEZIONE I
ORIGINE E SVILUPPO
DELLA
DOCIMOLOGIA
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DOCIMOLOGIA
DOCIMOLOGIA
Etimo
oggi
docimeo = approvare
docimazo = esaminare
logos = discorso
studio dei criteri della
valutazione per elaborare
tecniche di verifica del
profitto scolastico e
formativo
Scienza
che ha per oggetto
tutto ciò che è connesso
alla misurazione e
alla valutazione
in ambito educativo
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In Italia

Registriamo una certa diffidenza verso
misurazioni e valutazioni sistematiche

preferiamo affidarci all’esperienza del valutatore che
traduce le sue scelte in una quantità numerica (voto):
gradino di una scala di misurazione che esprime un giudizio
senza che i due momenti (misurazione e valutazione)
siano distinti
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5
Benedetto Vertecchi
Origini e sviluppo della docimologia, Giunti& Lisciani, Teramo, 1991
indica in

F.Lacroix, un precursore delle tematiche docimologiche
tecniche di accertamento
delle conoscenze
implicazioni affettive
ad esse collegate
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Benedetto Vertecchi
Origini e sviluppo della docimologia, Giunti& Lisciani, Teramo, 1991

H. Piéron usa nel 1934, per la prima volta, il termine
docimologia, pubblicando insieme a Laugier Etudes
docimologiques.

Creò 6 gruppi di 5 esaminatori ciascuno, per valutare 100
saggi in francese, latino, inglese, filosofia e fisica,con un
voto in ventesimi. Registrò uno scarto medio elevato,
oscillante tra i 4 e i 7 punti (francese e filosofia)

Ogni esaminatore valorizzava alcune caratteristiche delle
prove e non vi era concordanza tra i correttori usati per
apprezzare la qualità delle prove.
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Limite
insito nella
DOCIMOLOGIA
Se tende alla validità delle
prove di valutazione,
perfezionando gli strumenti tecnici
per la esecuzione delle stesse,
crea una scuola
fondata esclusivamente sugli esiti
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Dimensione pedagogica
della
Docimologia
Negli anni sessanta si sviluppa parallelamente alle
tecniche di misurazione la ricerca sulla
dimensione pedagogica della docimologia:



sottolineatura della rigidità delle nuove
tecniche di valutazione
invito ad usare queste tecniche come momento
di una corretta prassi educativa
segnalazione della funzione intrinseca della
valutazione nel processo educativo
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Piéron
sostiene che la docimologia è un
ramo della psicotecnica
D. T. Campbell, L. J. Cronbach e R. Stake
con le loro ricerche sostengono:
-una apertura all’aspetto qualitativo che assicura
una percezione più profonda della realtà
educativa e permette più fini elaborazioni
quantitative;
-un rilievo allo studio dei processi;
-una attenzione alle interazioni tra elaborazione
sperimentale e caratteristiche dei soggetti,
ambiente fisico e umano metodi di
insegnamento.
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di recente
affiora un nuovo sviluppo della ricerca che
prende il nome di
authentic, performance, dynamic assessment
caratteristiche di questi studi sono:
 una diffidenza verso le tradizionali prove
oggettive;
 una verifica della performance fatta attraverso
compiti significativi rilevanti per la vita
extrascolastica;
 una centratura sul concetto di competenza.
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In ITALIA

Visalberghi: insiste sulla infondatezza dei pregiudizi contrari ai
discorsi sulla valutazione

Calonghi: si sofferma sulla elaborazione e validazione di una serie di
prove in varie materie scolastiche e sostiene la necessità di una
formulazione precisa degli obiettivi di insegnamento

Gattullo: sottolinea la centralità della misurazione sostenendo la
preminenza dell’approccio quantitativo “la musirazione deve
rappresentare un atto di accertamento su quale non dovrebbero
sussistere contestazioni in modo che la successiva traduzione in
valutazione possa essere obiettivamente determinabile”
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In ITALIA

Gaetano Domenici sostiene che:
verifica e valutazione
devono configurarsi come
sistema di regolazione e ottimizzazione
dei processi e dei prodotti didattici.
In tale sistema, la regolazione interna innesca
un processo capace di migliorare ed ottimizzare
la qualità dell’istruzione e dei suoi esiti.
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VALUTAZIONE
e
MISURAZIONE
VERIFICA
Verificare le prestazioni serve a determinare se gli
obiettivi programmati sono stati raggiunti.
Una verifica viene fatta per ottenere informazioni.
Le informazioni possono essere fornite sotto forma
di punteggio che, in questo caso,
è una misura non un giudizio
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La misurazione

Rappresenta il momento della rilevazione e della
rappresentazione delle informazioni.

Essa comporta la possibilità di istituire rapporti tra ciò che
vogliamo misurare ed una grandezza assunta come unità di
misura.

Esige che le proprietà degli oggetti siano definite da
comportamenti o caratteristiche osservabili.

Occorre distinguere azioni, oggetti delle prestazioni,
situazioni e condizioni nelle quali si svolge la prestazione,
capacità richieste.
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La valutazione

Si fonda su criteri autonomi rispetto ai metodi e agli
strumenti di cui si serve la misurazione.

Si basa sugli obiettivi prefissati e sul loro raggiungimento.

Risponde ad una funzione sociale e formativa che fa
riferimento ad elementi misurabili che, poi, interpreta,
collega, elabora, delinea ed esprime in tratti di personalità.
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Il giudizio non consiste nella sommatoria dei dati
scaturiti dalla misurazione ma dalla loro interpretazione
in base a criteri precedentemente stabiliti e
agli scopi per i quali si misura e si valuta.
La valutazione

può servire a prendere coscienza di modificazioni

può essere considerata un bilancio che fornisce suggerimenti sulla
validità del lavoro svolto e sulla direzione del lavoro da svolgere

può evidenziare il significato del processo

può esprimere un giudizio comparando il rendimento del singolo con il
rendimento medio del gruppo in cui il singolo è inserito

può essere centrata sul soggetto

può considerare il soggetto in rapporto alla sua situazione iniziale e
agli obiettivi programmati
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Il processo valutativo
in quanto fatto pedagogico
va inteso come
•Interpretazione dei dati nel contesto complessivo
•attribuzione di significato e valore ai dati esaminati
•formulazione di giudizi
•assunzione di decisioni
•consapevolezza che la lettura dei dati comporta una dose di
soggettività e che il giudizio ne risulta influenzato
•comunicazione educativa
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Valutazione dei processi
La scuola come l’azienda

è un sottosistema di un sistema più ampio in cui si
evidenziano dinamiche di grande complessità e in cui le
parti hanno una particolare relazione con il tutto

può essere rappresentata come un insieme di elementi
interdipendenti, in cui hanno rilevanza gli individui che,
singolarmente o in gruppi, in essa si muovono, esprimono
aspettative ed esigenze, interagiscono
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Per valutare una struttura
formativa o lavorativa organizzata
bisogna :
1.osservare sistematicamente i comportamenti del
sistema educativo/produttivo
in riferimento alle finalità e agli obiettivi che
il sistema ha indicato esplicitamente
come mete da raggiungere
2. verificare e valutare un insieme di relazioni che si
modificano continuamente in modo disordinato e
imprevedibile, nella consapevolezza di poter
ricostruire elementi, rapporti ed interazioni,
escludendo la possibilità di una conoscenza
completa ed esatta del sistema
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Si possono prevedere alcune fasi, oggetto di valutazione:
la pianificazione, ovvero la definizione degli obiettivi, da
cui discendono obiettivi intermedi, processi e attività,
la scelta degli indicatori,
la misura delle rilevazioni,
la definizione degli interventi correttivi




Il processo di valutazione deve rispondere a determinate
caratteristiche:





la capacità di analizzare in modo integrato qualità,
flessibilità, tempestività, efficienza, costi,
la semplicità degli indicatori e degli indici di misurazione
la puntualità ed esaustività delle misure,
le responsabilità,
le competenze
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Non essendo possibile ricondurre le intenzioni di individui e
gruppi entro schemi di controllo meccanicamente definiti,
poiché l’atto valutativo si fonda sulle interazioni continue tra
individuo ed eventi, c’è la necessità di distinguere tra:
OGGETTI
e
Elementi del sistema
ATTIVITA’
Relazioni che si
sviluppano tra gli
elementi
per poi ricomporre entrambi nella valutazione dei processi
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• la coerenza del progetto
(la valutazione inizia con la formulazione di ipotesi di
prevedibilità dei risultati, prosegue con l’attivazione, la
taratura e la temporalizzazione delle procedure applicative
e si conclude con l’interpretazione dei dati raccolti che
possono confutare o confermare le ipotesi iniziali)
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Le funzioni del sistema formativo/produttivo
oggetto d’indagine riguardano:
• l’area della programmazione
(la valutazione attiene alle scelte organizzative e di gestione)
• l’area della progettazione
(la valutazione attiene i processi correlati alla politica organizzativa,
alle previsioni di fattibilità e alla progettazione delle risorse)
• l’area dell’applicazione
(la valutazione attiene i processi collegati alla gestione, all’intervento
e alla realizzazione e, riguardando dimensioni intellettive,
emozionali, organizzative, relazionali, motivazionali, richiedono di
indagare sul contesto esterno che influenza i processi)
• l’area della produzione
(si valutano i risultati ottenuti in termini di competenze, conoscenze,
abilità / prodotti ed i processi che portano a determinati risultati)
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Docimologia e qualità del sistema scolastico
La scuola è un’organizzazione complessa che
eroga un servizio, anch’esso complesso, che consiste nel
produrre educazione che è
il risultato di una interazione di molteplici fattori.
Verificare la qualità del servizio scolastico erogato è elemento
sostanziale per poterne riconoscere pregi e difetti e per
valorizzarne i punti di forza e superarne i punti di debolezza.
Possiamo parlare di qualità se:
 si raggiungono gli obiettivi programmati,
 i risultati rispondono alle richieste del cliente/colletività,
 le risorse umane, strutturali, economiche disponibili sono
utilizzate al meglio
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Parametri della valutazione della
funzionalità del sistema scolastico
• Pertinenza
delle strutture, delle conoscenze/competenze/abilità
acquisite dagli alunni, della riuscita sociale, culturale,
economica delle generazioni al termine del ciclo di studi
• Efficacia
misurazione del raggiungimento e del grado di
raggiungimento degli obiettivi previsti dal ‘sistema’
• Efficienza
rapporto costi / benefici
risorse umane e materiali impiegate/risultati conseguiti
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La qualità
dell’analisi dei processi
è caratterizzata dall’attenzione che si presta ai requisiti di:

Completezza
capacità di prendere in considerazione tutti gli elementi
essenziali all’erogazione di un servizio

Precisione
capacità di valutare il peso delle diverse rilevazioni
all’interno del/degli obiettivi complessivi programmati

Misurabilità
possibilità di utilizzo di grandezze quantitative
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Importanza degli indicatori
Gli indicatori forniscono dati ma non rappresentano valutazioni.
La loro azione va integrata da altre informazioni,
quantitative e qualitative per poter pervenire
ad una corretta espressione di giudizio
Costruire indicatori non è compito agevole


Alcune caratteristiche in sintesi degli indicatori :
 non forniscono soluzioni ma rilevano fatti,
 devono essere delineati in termini operativi
non il singolo indicatore ma l’interpretazione diacronica di più
indicatori riguardanti un fenomeno delinea una situazione
 debbono essere orientati alla comprensione dei fenomeni
devono fungere da supporto ad una corretta politica di gestione
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