Di qui passò Francesco
Un cammino a cura di Angela Seracchioli
Il cammino di San Francesco segnato da Angela con il tau giallo inizia una nuova avventura.
Un progetto documentario di Roberto Manzone
Durata: probabilmente sarà un lungometraggio
Anno di produzione: 2011-2012
Uscita prevista: fine 2013
Promo breve
“La Perfetta Letizia”, l’ostello dei pellegrini ubicato a Santa Maria degli Angeli in Assisi voluto da
Angela Seracchioli chiude i battenti. Ha accolto migliaia di pellegrini del cammino “Di qui passò
Francesco”: un cammino marcato col pennello da Angela a partire dal 2003.
La chiusura dell’ostello è solo l'inizio di una nuova pagina di questa storia che ha emozionato e
commosso tanti pellegrini provenienti da tutto il mondo. Il cammino che parte da La Verna in
Toscana per arrivare a Poggio Bustone nel Lazio cresce. A breve, infatti, nuovi pellegrini seguiranno le
orme dell’antico pellegrinaggio dedicato a San Michele per giungere a Monte Sant’Angelo in Puglia.
A breve, un nuovo luogo di accoglienza nascerà ad Assisi: “La Ruah” (spirito in ebraico), una casa
aperta al più largo dialogo fra le culture e le religioni; è l'abbraccio che san Francesco intendeva con
"Lo spirito d'Assisi".
UNA PREMESSA
Nel maggio 2004 esce la guida “Di qui passò
Francesco” di Angela Maria Seracchioli per
l’edizione Terre di Mezzo. Da allora sono state
pubblicate tre edizioni e vendute più di 13 mila
copie. Numeri considerevoli non solo in relazione al
mercato editoriale, ma anche per quanto riguarda
le vendite legate alle guide sui cammini. “Di qui
passò Francesco” si colloca al secondo posto tra le
guide dopo quelle sul Cammino di Santiago. Già nel
2007 la guida è tradotta in lingua tedesca per la Germania, l’Austria, la Svizzera con alcune ristampe
e due edizioni, mentre sono in cantiere le traduzioni in altre lingue.
Difficile quantificare il numero di pellegrini che hanno attraversato questo cammino, ma a conferma
del crescente flusso, basta considerare il numero di credenziali spedite dal giugno 2006: 7000
credenziali di cui 3000 verso i paesi di lingua tedesca.
Il successo del cammino “Di qui passò Francesco” è spiegato dalla costante e febbrile opera di
promozione e valorizzazione da parte di Angela che:
• nel 2003 con un pennello in mano traccia con frecce e Tau gialli su alberi, muri e rocce, il percorso
lungo più di 350 km da La Verna (AR) a Poggio Bustone (RI);
• nell’aprile 2006 apre l’ostello della Perfetta Letizia presso la foresteria di Santa Maria degli Angeli
che solo nei primi 6 mesi di apertura registra 1300 arrivi;
• nel maggio 2006 viene aperto il sito www.diquipassofrancesco.it che registra in un anno 36.550
aperture;
• Nella stessa estate si inaugura il blog che conta 300 contatti al giorno;
La scelta del segno e del suo colore è precisa e meditata. Sul cammino di Santiago è la conchiglia che
lo marca, sul Cammino di San Francesco il contrassegno non poteva che essere la sua firma: il Tau
giallo. In tantissimi si sono già cimentati lungo questi sentieri segnati di giallo; pionieri pellegrini come
quelli che partirono per Santiago negli anni ottanta quando pochi erano gli ostelli e scarse le frecce
gialle.
I successi di questo cammino che ha saputo maturare e crescere nei sette anni di vita sono anche da
attribuire alle centinaia di hospitalero e pellegrini che in questi anni lo hanno sostenuto, aiutato e
vissuto. Sicuramente la scelta di investire il proprio tempo, le proprie energie e anche risorse
economiche sono da attribuire alla capacità di aggregare attorno a sé forze provenienti da più parti,
ma anche al valore realmente etico e spirituale che contraddistingue questo Cammino. Se all’inizio
della storia era inimmaginabile che arrivassero pellegrini da ogni angolo del mondo (e nell’ordine
figurano Italia, Germania, Svizzera,
Francia, Austria, e poi spagnoli, brasiliani,
argentini, messicani, canadesi, australiani),
oggi è convinzione che la sua forza ed il
suo apprezzamento siano riconosciuti per
la sua onestà d’intenti e spontaneità
d’azione. La sua forza è anche data dalla
rete di accoglienze (quasi un centinaio)
creata dal suo inizio e mantenuta nel corso
degli anni. Accoglienze pensate ad hoc per
i pellegrini e distribuite con attenzione
lungo tutto l’itinerario.
I PROTAGONISTI
I protagonisti di questa storia sono quindi i pellegrini che fanno questo
cammino, gli hospitalero che li accolgono e si aprono all’incontro, ma è
soprattutto Angela che questo cammino lo ha sognato e visto già quando
era sul cammino di Santiago ed è prima di ogni cosa Francesco, il santo
amato in tutto il mondo che ancora oggi illumina di umiltà e verità la vita di
tante persone.
San Francesco nelle regole ed esortazioni diceva “… come pellegrini e
forestieri in questo mondo, servendo al Signore in povertà e umiltà” dando
indicazioni all’uomo nuovo.
Angela presenta bene nella guida le motivazioni di chi intraprende questo
cammino: “un’opportunità, un modo semplice e naturale per riappropriarsi
del proprio essere più intimo, più vero, che il chiasso e la frenesia della vita di
tutti i giorni nascondono. Una via per ritornare a quel luogo segreto che
Francesco aveva scoperto per sé e che il ritmo dei passi, il silenzio di questa
natura ancora così incantata possono far riaffiorare.”
Questo Cammino si consolida grazie alle leggere scie luminose lasciate dalle tante persone di tutte le
età, di tutte le condizioni sociali, credenti o non credenti in una specifica religione, sempre e
comunque ricercatori provenienti da tutto il mondo.
Sono anche gli albergatori e la gente comune che incrociano questo fiume di vita e aprono le porte a
queste persone “con gesti da nulla e da tutto” che permettono il realizzarsi di tutto questo; sono
questi incontri un’occasione incredibile per aprire il cuore e la mente, per approfondimenti
inaspettati sulle scelte di vita, sulla propria ricerca, sul proprio sentire nascosto. Sguardi, incontri,
emozioni che tracciano altri sentieri in noi, mentre i passi portano ancora altrove.
Fra Bernardino della Romita di Cesi diceva “che si perdono le persone che non accolgono i pellegrini”
che si richiudono nei propri muri e non ne sentono la fragilità.
I protagonisti di queste vicende sono accumunati, infatti, da una storia personale caratterizzata da
una continua ricerca nel tracciare nuove vie che siano da sostegno e supporto per coloro che hanno la
voglia e il coraggio di mettersi in gioco per rivivere i passi della propria vita attraverso il Cammino.
POSSIBILI SVILUPPI
A novembre 2010 si è costituita l’”Associazione degli amici del
Cammino di qui passò Francesco” con gli obiettivi di:
1. Promuovere la cultura, la conoscenza e la diffusione del
pellegrinaggio a piedi, a cavallo e in bicicletta sul cammino di
Francesco e su quello di San Michele.
2. Creare una rete di volontariato sia per la gestione degli ostelli che per
la marcatura dei sentieri.
3. Aprire un nuovo spazio ad Assisi per l’accoglienza dei pellegrini che
avrà il nome di “La Ruah” … che in ebraico significa ”vento sottile”.
Tra le principali novità dei prossimi mesi che contribuiranno a raggiungere gli obiettivi sopra descritti,
ci sono:
1. la pubblicazione, a maggio 2011, della nuova guida “Con le ali ai piedi – nei luoghi di San
Francesco e dell’arcangelo Michele” scritto sempre da Angela Seracchioli ed edito da Terre di
Mezzo che prosegue il percorso francescano con l’integrazione del cammino legato al culto di San
Michele Arcangelo: da Poggio Bustone a Monte San’Angelo in Puglia.
2. incentivare la creazione di nuove strutture di accoglienza per i pellegrini rivolta a coloro che
risiedono lungo il tracciato del Cammino, per rispondere alle esigenze di un pellegrinaggio.
L’associazione inoltre cercherà di sensibilizzare e coinvolgere i cittadini umbri, specie quelli che
risiedono nelle località toccate dal Cammino, per intensificarne la partecipazione.
3. Nel dicembre 2010 è partita una campagna forse unica per la raccolta fondi destinati
all’acquisto della casa che ospiterà il nuovo ostello “La Ruah...”. Molti per sostenere questo sogno
hanno versato e stanno versando anche 1000,00 € per diventare così un vero socio costruttore.
L’apertura dell’ostello è prevista per la Pasqua 2011.
Tante le attività e gli eventi di respiro internazionale pensati per sostenere questi obiettivi e
diffondere il Cammino. E’ certo che la creatività e la combattività di Angela insieme agli sforzi di
tanti pellegrini/hospitalero contribuiranno a dare vita a questo progetto.
Negli anni è stato un crescendo di arrivi e un tam tam tra pellegrini che hanno permesso di
diffondere la bellezza di questo Cammino di Francesco, adesso è volontà dell’autore, Roberto
Manzone, di questo progetto documentario far si che questo aiuti a sostenere e accompagnare
questo grande sogno.
PRESENTAZIONE AUTORE
Sono nato a Palermo quasi 37 anni fa, ma molti dei miei ultimi 15 anni sono stati
vissuti lontano dalla Sicilia, tra Roma, Reggio Emilia, Belgio, Milano.
A Roma ho ultimato gli studi universitari (laurea in scienza delle comunicazioni e
master in Gestione di Produzione Audiovisiva) e ho consolidato le mie esperienze
lavorative nel campo dell’editoria e della produzione audiovisiva. In particolare alla
Sitcom Spa (Leonardo, Marcopolo, Alice) ho curato la regia di numerosi documentari
dedicati all’arte, al viaggio e al patrimonio artistico italiano e sono stato anche
responsabile alla programmazione e al palinsesto per il canale Leonardo tv.
Dopo una bella parentesi al Gruppo Editoriale L’Espresso sia al controllo di gestione
che nell’area commerciale di Kataweb, ho ripreso ad occuparmi di documentari,
questa volta trattando temi storici, sociali e di inchiesta anche per la Rai (Report e la
Storia siamo noi). Dopo un ritorno a Palermo, nel novembre 2008 organizzo presso il
Cinema Lubitsch di Palermo la prima edizione di
TuttaPorto, festival del documentario attento a sviluppare
una partecipazione attiva alle problematiche della città.
Ma nel 2005 il sogno di una vita in campagna mi porta ad
interessarmi ai temi del bioregionalismo, dell’agricoltura
naturale, di un approccio solistico alla vita è così che nel
2008 mi diplomo in progettista di Permacultura presso la
Scuola di Pratiche Sostenibili di Milano.
In questi anni maturo una scelta di vita comunitaria e
comincio a visitare alcuni ecovillaggi. La mia vita è in
cammino e cos’ì anche quella della mia compagna
Michela. A maggio 2009 ci mettiamo in cammino verso
Assisi
e
decidiamo
di
sposarci
lì
(http://www.ilmatrimoniodeipellegrini.blogspot.com).
Angela accompagna questa scelta e ci aiuta nel maturare
il nostro progetto di vita sul cammino di Francesco.
Questo progetto è figlio di questa scelta di vita.
COSA SERVE
Questo progetto di film documentario si inserisce tra le iniziative promosse
dall’associazione “Amici del Cammino di qui passò Francesco” per diffondere il
Cammino e la cultura del pellegrinaggio.
L’operazione di raccolta fondi servirà a sostenere il progetto dal punto di vista
produttivo e una volta che il film sarà realizzato e distribuito il ricavato sarà devoluto
all’Associazione.
L’operazione produttiva parte dal basso e vuole restare nello spirito e nel modo di
agire indipendente quindi sono ben accetti consigli e contributi di diversa natura:
• da parte dei pellegrini che vogliono partecipare e dare testimonianza;
• da parte delle strutture ricettive inserite nel Cammino che volessero offrirsi per le
riprese dei momenti di incontro;
• da parte di associazioni e singoli che possono collaborare alla sua messa in opera
anche dal punto di vista tecnico-produttivo;
• da parte di istituzioni pubbliche e private che volessero inserirsi in qualche
operazione di sponsorizzazione e di finanziamento;
Contatti
Roberto Manzone
Ass. Che Passo! cammino di pace, sentieri di grazia
Località Candeggio, 1/B
06012 Città di Castello (PG)
Tel. +39 075 8526282
Mob. +39 328 4663141
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