Gestione del documento di taratura
ASSISTENZA AI CLIENTI
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Del 2012-07-05
Gentile Cliente,
per migliorare il nostro servizio di taratura, Vi inviamo la presente istruzione informativa/formativa sulla lettura e
gestione dei rapporti di taratura. Per ulteriori dettagli possiamo organizzare anche incontri specifici presso la Vostra
sede.
Struttura del Rapporto di Taratura del Laboratorio Metrologico Veneto Srl e indicazioni per la
corretta lettura
Tarature NON sotto accreditamento ACCREDIA
RAPPORTO DI TARATURA
N° XXXX/YY
CALIBRATION CERTIFICATE
CLIENTE:
STRUMENTO IN TARATURA
Denominazione:
Unità di formato:
classe
Primario
Costruttore:
Campo di misura:
Matricola:
CAMPIONI DI RIFERIMENTO
Denominazione
Costruttore
Matricola
Certificato di taratura
Secondario
Procedura di Taratura:
Temp. Ambiente:
Misurazioni di …………………
Misura campione
(mm)
Misura riscontrata
(mm)
Incertezza estesa (di processo “Ip”) = U95 =
Scostamento
(μm)
X.XX m
……………………….
VISTO OPERATORE:
VISTO RESPONSABILE:
DATA:
LABORATORIO METROLOGICO VENETO S.r.l.,
SEDE LEGALE: VIA SACRO CUORE, 15/B – 35135 PADOVA
SEDE OPERATIVA: VIA PIEROBON, 65 – 35010 LIMENA (PD)
TEL. 0423724340 – FAX 0423771850
Il numero in alto a destra indica il progressivo e l’anno del certificato che identificano lo stesso e ne consentono la
rintracciabilità in azienda.
Nella sezione “Strumento in taratura” sono riportati i dati identificativi dello strumento in taratura (costruttore,
modello, numero di serie,..) e le caratteristiche tecniche dello strumento (campo di misura, unità di formato,…). Vi
ricordiamo che la risoluzione (la grandezza più piccola che può essere apprezzata dallo strumento) può variare dall’unità
di formato.
LABORATORIO METROLOGICO VENETO SRL
VIA PIEROBON, 65 – 35010 LIMENA (PD) TEL. 0423 724340 FAX 0423 771850
P. IVA – C.F. 03486810264 Web: www.laboratoriometrologicoveneto.it Mail : [email protected]
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Se lo strumento riporta un numero o sigla di identificazione interna all’azienda, tale identificativo sarà riportato sul
certificato; se non presente, qualora il cliente lo richieda verrà applicato sullo strumento e riportato nell’intestazione.
Nella sezione “Campioni di riferimento” sono riportati gli estremi degli strumenti campione (tipo, modello, n° di
certificato primario..) utilizzati nel processo di taratura al fine garantire la riferibilità.
Nel campo “primari” vengono inseriti i dati relativi ai campioni di prima linea utilizzati dal laboratorio come riferimento
primario. Nel campo “secondari” vengono inseriti i dati relativi a strumenti ausiliari utilizzati nel processo di taratura.
Prima dei dati relativi alla taratura vera e propria (campo “misurazioni”) sono riportati: il numero di procedura interna
che il LMV utilizza per la taratura dello strumento, e le condizioni ambientali rilevanti in cui viene condotta la stessa.
Nel campo “misurazioni” vengono riportati i risultati della taratura: possono essere numerici o in forma grafica (curva di
taratura).
L’incertezza estesa di processo è il calcolo dell’incertezza del ‘processo di taratura’ . Nell’esempio di certificato riportato
sopra, è stata calcolata con il criterio di garantire una percentuale di ripetibilità e riproducibilità dei risultati riportati
pari al 95% . Evidenziamo come questo parametro non si riferisca all’incertezza propria dello strumento ma
all’incertezza del processo utilizzato dal LMV durante la taratura.
ASPETTI DA TENERE SEMRE IN CONSIDERAZIONE
1. Ricordiamo che sul certificato non compare alcun giudizio sull’esito della taratura in quanto sta al cliente stesso
definire quali siano i criteri di accettabilità per un idoneo utilizzo in azienda dello strumento. Sarà il cliente
quindi che dovrà classificare e registrare l’esito della taratura analizzando gli scostamenti riscontrati.
2. Si ricorda l’importanza dei controlli periodici di conferma metrologica (anche interni) tra una taratura e l’altra
3. Ogni rapporto deve indicare i riferimenti alle procedure adottate
4. Ogni rapporto deve garantire la rintracciabilità attraverso strumenti tarati da centri LAT (Laboratorio
Accreditato di Taratura ACCREDIA o equivalenti in ambito internazionale). Non necessariamente il laboratorio
metrologico che effettua le tarature dev’essere accreditato come LAT per la taratura in questione.
COME MIGLIORARE LA TARATURA
ASPETTO / REQUISITO
Il cliente può avere strumenti con campi di misura e
precisioni diverse da quelle che generalmente utilizza
Attenzione alle tarature economiche realizzate su pochi
punti di misura o al di fuori dal campo di utilizzo
AZIONE
Indicare al laboratorio il campo di misura (i limiti minimi
e massimi) delle misure effettuate con lo strumento
Un insieme troppo ristretto di misure o al di fuori del
consueto campo di utilizzo può comportare la non
affidabilità del processo di taratura
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Struttura del Certificato di Taratura del Laboratorio Metrologico Veneto Srl e indicazioni per la
corretta lettura
Tarature sotto accreditamento ACCREDIA
Il Certificato di Taratura è formato da minimo tre pagine con la medesima intestazione e con indicazione del numero
della pagina rispetto al numero totale di pagine.
Ogni pagina riporta l’indicazione della revisione del documento e della data di emissione.
INTESTAZIONE
Questa intestazione è composta da:
Logo del Laboratorio Metrologico Veneto in alto a sinistra
Al centro indicazione del numero assegnato al laboratorio da ACCREDIA
Logo ACCREDIA con indicazione del numero LAT del laboratorio (LAT N° 230) in alto a destra
Nella parte sotto viene riportata l’identificazione univoca del Certificato di Taratura composto da LAT N.230 e
seguito da un codice a 3 cifre seguito da “/ anno” (es. LAT N.230 001/12)
Tale intestazione è la seguente:
PRIMA PAGINA
La prima pagina contiene le indicazioni riguardanti:
1. Data di emissione del certificato
2. Identificazione completa del cliente
3. Destinatario del certificato (in quanto c’è la possibilità che il cliente sia diverso dal destinatario del certificato)
4. Numero della richiesta (es. numero della richiesta d’ordine firmata dal cliente)
5. Data della suddetta richiesta
6. Oggetto della taratura (strumento/campione da tarare)
7. Dati dello strumento/campione quali costruttore, modello, matricola
8. Data di ricevimento dell’oggetto (secondo DDT di arrivo)
9. Data in cui sono state eseguite le misure
10. Indicazione del registro di laboratorio dove viene tenuta traccia del certificato
Nella parte finale della prima pagina vengono riportate indicazioni generali riguardanti la taratura e le incertezze di
taratura.
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SECONDA PAGINA
La seconda pagina si divide in due aree.
La prima parte della pagina contiene informazioni che garantiscono al cliente la riferibilità metrologica della taratura
effettuata; sono dati relativi agli strumenti/campioni di prima linea utilizzati, alla procedura tecnica utilizzata e alle
condizioni ambientali rilevanti.
La seconda parte della pagina riporta le informazioni rilevanti sulla modalità di taratura, compresa l’indicazione
dell’incertezza di misura garantita dal laboratorio:
Incertezza estesa associata allo scostamento al centro
Incertezza estesa associata alla variazione di lunghezza
Si riporta di seguito un esempio di questa parte applicata per i Blocchetti Pian paralleli.
DALLA TERZA PAGINA
Le pagine successive sono dedicate ai risultati del processo di taratura.
I risultati delle tarature possono essere esposte in forma tabellare.
Sono riportati i valori sperimentali, esposti, se necessario, anche sotto forma di tabelle. I risultati possono essere
illustrati quindi anche con grafici o formule.
Ad ogni punto di taratura preso in esame viene associata la sua incertezza estesa e gli altri parametri rilevanti per la
taratura in oggetto.
Vengono inoltre ripetute la descrizione dell’oggetto in taratura e le condizioni ambientali rilevanti.
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