ABBAZIA DI CASAMARI, CASTELLO DI
FUMONE E MONASTERI DI SUBIACO
sabato 12 e domenica 13 marzo 2016
week
end
Programma di massima
Week end per visitare alcuni dei
luoghi più importanti nella storia
del cristianesimo:
 a Casamari, una delle più
importanti abbazie circestensi;
Partenza da Napoli con pullman GT. Visite
guidate come da programma dettagliato.
pranzo del sabato c/o ristorante “La
Taverna del Barone” (Fumone), pranzo della
domenica presso ristorante Colle Tocci (Subiaco)
Hotel: Foresteria Monastero S. Scolastica
 a Fumone, il castello della
prigionia di papa Celestino V;
Partecipanti min / max: 20 / 30

Organizzatore: Touring Club Italiano
Corpo Consolare della Campania
a Subiaco, i monasteri di San
Benedetto e Santa Scolastica.
Email: [email protected]
PROGRAMMA DI MASSIMA
PRIMO GIORNO – SABATO 12 MARZO 2016:
NAPOLI, VEROLI (Fr), SUBIACO (Roma)
Partenza da Napoli: 7,30 Piazza Vanvitelli e 8,00 P.zza Garibaldi (alle spalle del
monumento). Il pullman partirà inderogabilmente cinque minuti dopo l’orario previsto in
programma o indicato dal console accompagnatore.
Si imbocca l'Autostrada A1 Napoli – Milano fino al casello di Frosinone. Si esce e si
prosegue per viabilità locale fino a Veroli.
Arrivo all’ Abbazia di Casamari e visita guidata (offerta a piacere).
Al termine, trasferimento in autobus a Fumone e pranzo presso il ristorante “Taverna del
Barone” con il seguente menù: Antipasto (prosciutto, formaggio, salamino, olive,
bruschetta), Primi (cappellini al pomodoro e basilico, pasta e fagioli), Secondo (pollo al
forno, salsicce, con insalata e patate in buccia), Ciambelline, acqua minerale, vino e caffè.
Dopo il pranzo, visita guidata di Fumone e del castello (offerta a piacere).
Al termine della visita a Fumone trasferimento in autobus a Subiaco, Foresteria Monastero
di santa Scolastica, cena (menù in corso di definizione) e pernottamento.
SECONDO E ULTIMO GIORNO – DOMENICA 13 MARZO 2016:
SUBIACO (Roma), NAPOLI.
Colazione in albergo.
Partenza per la visita guidata del complesso abbaziale (offerta a piacere).
Al termine della visita pranzo presso il ristorante dell’Agriturismo Colle Tocci (Subiaco) con
il seguente menù: Antipasto Colle Tocci (vario e sfizioso), Strozzapreti all'arrabbiata e
Tonnarelli alla Gricia, Arrosto di Capocollo al finocchietto selvatico oppure Arrosto di Vitella
alle erbe aromatiche, Contorni misti, Dolci secchi della casa, acqua minerale, vino e caffè.
Dopo il pranzo, partenza con il pullman per Napoli con itinerario inverso a quello dell’andata
ed in città sosta con discesa al parcheggio di via Brin, all’Hotel Terminus e a piazza
Vanvitelli. Rientro previsto entro le ore 20,00.
SCHEDA DELLA VISITA
I due giorni del viaggio ci immetteranno in momenti che hanno avuto molta parte nella storia
del cristianesimo. I luoghi che andremo a visitare hanno una collocazione cronologica ben
distinta.
In particolare il “gran rifiuto” del monaco divenuto Papa si impatta in un momento che si
presentava fortemente caratterizzato dal potere temporale, mentre il monachesimo, nato
sia in Francia come in Italia, si poneva in una riconquista dell’autenticità del messaggio di
povertà e di misericordia.
Le guide che troveremo sul posto ci daranno notizie particolarizzate sui siti in questione.
ABBAZIA DI CASAMARI
La prima tappa ci porta a Casamari, nella culla del monachesimo d’oltralpe. Si trova in una
zona isolata quasi a richiamare la forte spiritualità cistercense.
La spiritualità della comunità monastica di Casamari e delle altre comunità della
Congregazione è vissuta, nel solco della tradizione cistercense, con forte accentuazione
comunitaria, realizzata in comunione di ideali, di vita e di beni all'interno della clausura dei
monasteri, sotto la responsabilità dell'abate.
L’abbazia fu edificata sulle rovine dell'antico municipio romano denominato Cereatae,
perché dedicato alla dea Cerere. Il nome Casamari è di origine latina e significa "Casa di
Mario", patria del console romano Caio Mario, celebre condottiero, nemico di Silla.
CASTELLO DI FUMONE
Passiamo quindi alla cittadina di Fumone che sorge sulle pendici del Monte ed è caratterizzata
da un maestoso maniero che ha visto avvicendarsi famiglie nobiliari.
Il nome di Fumone nasce dall’antica funzione di comunicazione effettuata con segnali di
fumo, segnali che annunciavano le invasioni di nemici provenienti da sud e diretti a Roma.
Inespugnabile, la Rocca di Fumone fu usata dai Papi per oltre 500 anni come antiguardo verso
il mezzogiorno e prigione pontificia per prigionieri politici.
Tuttavia l’episodio più importante avvenuto nel castello di Fumone, motivo per cui il nome della
rocca si ritrova inserito in tutti i libri di storia, avvenne nel 1295 quando vi fu rinchiuso il santo
Papa Celestino V, che vi morì dopo dieci mesi di dura prigionia.
Celestino V (l’eremita Pietro dal Morrone) fu eletto papa all’età di 86 anni dopo 30 mesi di
conclavi andati a vuoto. Il pontificato di Celestino durò pochi mesi. Il suo animo puro entrò
presto in contrasto di coscienza con le decisioni politiche che spesso dovevano essere fatte
nell’interesse della Chiesa, e dopo un tormentoso travaglio Celestino V rinunciò alla tiara
abdicando. Al suo posto venne eletto papa Bonifacio VIII.
Il nuovo pontefice resosi presto conto della illegittimità della sua elezione (Celestino V rimane
l’unico papa ad aver abdicato) decise di recluderlo in una prigione pontificia di massima
sicurezza. Fu così che il sant’uomo venne rinchiuso nel Castello di Fumone e vi morì il 19
maggio del 1296 compiendo nel luogo dove visse 10 mesi, il suo primo miracolo da morto.
Da allora il castello, che aveva sempre avuto caratteristiche di natura militare, divenne anche
un luogo spiritualmente importante.
Nel 1990 gli attuali proprietari del Castello di Fumone lo hanno aperto al pubblico e secondo lo
spirito di sempre e la secolare tradizione aderiscono a tutte le iniziative che vanno nel nome e a
favore di S. Pietro Celestino.
MONASTERI BENEDETTINI DI SUBIACO
Dei dodici monasteri voluti da San Benedetto nella valle sublacense, l’unico sopravvissuto ai
terremoti e alle distruzioni saracene fu quello di Santa Scolastica, che, sino alla fine del XII
secolo, fu il solo monastero di Subiaco.In origine si chiamò “Monastero di San Silvestro”,
successivamente (IX secolo) fu detto “Monastero di San Benedetto e di Santa Scolastica” e nel
XIV secolo prese il nome attuale. Si presenta come un complesso di edifici costruiti in epoche e
stili diversi: un ingresso, sul quale figura la scritta “Ora et Labora”, con strutture del XX secolo,
introduce nel primo chiostro o “Chiostro Rinascimentale” del secolo XVI, dal quale si passa in
un secondo chiostro o “Chiostro Gotico” del secolo XIV ed, infine, in un terzo, detto “Chiostro
Cosmatesco”, del secolo XIII. Il Campanile è del XII secolo e la Chiesa attuale è della fine del
1700, l’ultima di ben cinque chiese stratificatesi lungo i secoli.
Il monastero ebbe il periodo di maggiore splendore tra il secolo XI e il secolo XIII. Nel 1465 i
due chierici tedeschi A. Pannartz e C. Sweynheym vi impiantarono la prima tipografia italiana,
che arricchì la Biblioteca, già esistente, di incunaboli e di libri di grande valore.
La Biblioteca è oggi situata sul lato nord del Chiostro Gotico, mentre il Refettorio si trova nel
lato ovest del Chiostro Cosmatesco, un tempo sormontato dal Dormitorio.
Il monastero di Santa Scolastica si trova ad est di Subiaco, a 510 metri di altezza, ed è disposto
longitudinalmente e parallelamente alla valle, dove, per secoli, vissero nella contemplazione e
nella preghiera, eremiti e monaci, che le meritarono il nome di “valle santa”.
Pio II, visitando il Monastero di San Benedetto nel 1461, lo definì “nido di rondini”.
Incassato nella roccia a strapiombo sulla valle sottostante, tale appare al visitatore che percorre
il Bosco Sacro. Pareti, volte e scale, perfettamente integrate nella pietra cui si appoggiano, con
la loro irregolarità, garantiscono un’autentica suggestione in chi si avvicina per visitarlo.
Composto da due Chiese sovrapposte e da Cappelle e grotte, interamente affrescate in epoche
diverse, costituisce un monumento unico, per bellezza e spiritualità, tra quanti la storia della
Chiesa e dell’Arte hanno abbondantemente dotato il nostro Paese.
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Trasporti:
Volontario Tci Accompagnatore:
Guide:
Partecipanti min / max:
Pullman GT della ditta Rosario Pazzi
Francesco Missaglia, socio attivo Tci
locali
20 / 30
Quote
 € 180,00 per i soci in camera doppia
 € 220,00 per i non soci in camera doppia
La quota comprende: il trasporto in pullman dal punto di riunione alle
località prescelte, le visite guidate come da programma, il pernottamento
con prima colazione, il pranzo e la cena del sabato, il pranzo della
domenica come descritti in precedenza, l’assistenza del console,
l’assicurazione per la responsabilità civile.
Il costo degli eventuali biglietti di ingresso è a carico dei singoli partecipanti
per consentire, a chi ha diritto alla riduzione o all’esenzione, di poterne
usufruire.
La quota non comprende: il compenso per le guide, i biglietti di ingresso, le
mance, le spese di carattere personale e tutto quanto non specificato.
informazioni e prenotazioni:
Punto Touring di Napoli
Via Cimarosa 38, 80127 – Napoli
LUN – VEN: 9,00 /13,30 e 15 / 19
SAB: 9,30 / 13,30
081 19137807
[email protected]
Per comunicazioni
urgenti il giorno della
manifestazione è possibile
contattare il numero 338
595 8675 (Francesco
Missaglia).
Le prenotazioni sono aperte e scadono automaticamente sette
giorni dopo la loro effettuazione, anche telefonica, se non confermate
dal versamento della quota.
Il Corpo Consolare si riserva il diritto di accettare o meno la
prenotazione. Le quote non sono rimborsabili in caso di disdetta (vedi
regolamento).
Manifestazione organizzata per i soci e gli amici del TCI e soggetta al
regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.
Sono ammessi in via eccezionale i non soci perché possano constatare
la qualità e l'interesse delle nostre manifestazioni, e quindi associarsi.
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