Osservatorio permanente
delle povertà e delle risorse
Arcidiocesi di Foggia-Bovino
Uno strumento a disposizione della
diocesi e della comunità civile
1
Perché un Osservatorio a Foggia?
• Le trasformazioni del contesto socio-economico
del territorio;
• La richiesta da parte delle parrocchie di
informazioni puntuali sui livelli di povertà e di
disagio presenti;
• La nascita dei Centri di ascolto parrocchiali;
• L’esigenza di un’osservazione scientificamente
rigorosa della realtà sociale e dei fenomeni di
povertà emergenti e la necessità di un
monitoraggio costante, sistematico e competente
dei bisogni sociali e delle risorse offerte dalla
comunità;
2
• La necessità da parte della Caritas diocesana di
uno strumento che garantisse l’acquisizione di
una conoscenza approfondita e adeguatamente
strutturata del contesto in cui si opera, per
rendere più mirati gli interventi socio-politici e
culturali della programmazione pastorale e
sociale;
• La consapevolezza che la Caritas non può
trascurare l’attività di ricerca e di analisi del
territorio se vuole assolvere alla sua funzione
pedagogica;
3
SITUAZIONI
DI EMARGINAZIONE
E POVERTA’
ASCOLTO
OSSERVAZIONE
COINVOLGIMENTO
COMUNITA’ CIVILE
DISCERNIMENTO
4
• L’importanza del coinvolgimento e della
partecipazione degli uffici pastorali della diocesi,
delle associazioni laicali e delle istituzioni per
avviare rapporti sinergici e di rete e puntare
all’ottimizzazione delle risorse.
5
Si può dire allora che:
“L’Osservatorio si pone come uno strumento a disposizione della
Chiesa locale, per aiutare la comunità cristiana a rilevare
sistematicamente le situazioni di povertà, di disagio e di
emarginazione presenti sul territorio, coinvolgendo la comunità
ecclesiale e i diversi attori sociali, pubblici e privati. L’osservatorio
diocesano non è una struttura di ricerca scientifica fine a se
stessa, ma si inserisce all’interno della programmazione pastorale
della diocesi, favorendo la messa in rete di informazioni e
comunicando i risultati del suo lavoro alla comunità ecclesiale e
all’opinione pubblica in generale. L’Osservatorio è promosso dalla
Caritas diocesana e vuole costituirsi come una struttura a
carattere permanente, allo scopo di divenire un utile punto di
riferimento per la diocesi e per la comunità civile”.
6
Dall’idea al progetto
• Dicembre 2001: bando Caritas Italiana per la costituzione di
Osservatori delle povertà e delle risorse – Progetto
“Accompagnamento a progetti pilota”;
• Febbraio 2002: Lettera di approvazione dell’Arcivescovo
Domenico D’Ambrosio e presentazione a Caritas Italiana
del progetto per la costituzione di un Osservatorio da parte
della Caritas diocesana di Foggia;
• Giugno 2002: Approvazione del progetto da parte di Caritas
Italiana;
• 15 luglio 2002: primo incontro del gruppo di lavoro alla
presenza del tutor Walter Nanni;
• Ottobre 2002: programmazione dell’attività
dell’Osservatorio per il biennio 2002/2004.
7
Il gruppo di lavoro
L’Osservatorio è costituito
da un gruppo di ricercatori
e operatori collegati con la
Caritas diocesana di
Foggia,competenti nel
settore della ricerca
sociale e delle politiche
socio-assistenziali
e sanitarie.
Nunzia De Capite – Sociologa
Lelio Pagliara – Sociologo
Doranna Bellusci – Assistente
sociale del Comune di Foggia
Giustina Ruggiero – Giornalista
Francesco Balducci –
Responsabile Caritas per le
politiche sociali
Maria Tricarico – Direttrice
Caritas di Foggia
8
Il progetto
1. La missione
2. I valori di riferimento
3. Le strategie e le azioni
4. Il piano di lavoro e il
calendario delle attività
9
La missione
Con questo termine
si allude alle finalità
e agli obiettivi che
l’Osservatorio si
è proposto di
raggiungere nel
corso della sua
attività.
Osservare
Comunicare
Coinvolgere
10
Osservare
L’Osservatorio si propone di rilevare
sistematicamente le situazioni di
emarginazione presenti sul territorio
diocesano e di evidenziarne le
dinamiche di sviluppo. Inoltre,
intende verificare e approfondire
l’utilizzo delle risorse esistenti,
stimolando eventuali proposte di
intervento.
11
Comunicare
L’Osservatorio diffonde sul territorio
i dati raccolti, allo scopo di
promuovere una maggiore
consapevolezza sia delle
problematiche sociali presenti che
delle risorse attivate per far fronte a
tali situazioni di disagio sociale.
12
Coinvolgere
L’Osservatorio si propone di
coinvolgere la comunità ecclesiale e
civile nel processo di ricerca, di
analisi e studio delle problematiche
sociali e di individuazione delle
modalità di intervento e soluzione
delle stesse.
13
I valori di riferimento
Sono i punti di riferimento che
hanno ispirato la nascita
dell’Osservatorio e che hanno
orientato costantemente lo
svolgimento dell’attività del
gruppo di lavoro. Rappresentano
la carta di identità
dell’Osservatorio, sono gli
elementi in cui tutti i membri si
riconoscono e che danno senso
a qualunque azione e intervento.
La definizione del quadro
valoriale ha consentito di stabilire
un consenso di fondo sulle modalità
e sui criteri di osservazione della realtà
Carità
Comprensione della realtà
Crescita personale
Evangelizzazione
Sensibilizzazione e
trasformazione del
contesto territoriale
14
Le strategie e le azioni
Tra tutte le strategie di azione praticabili per una
ricerca di tipo sociologico-statistico, sono stati
individuati tre percorsi operativi, il cui utilizzo
congiunto ha permesso di effettuare una
“triangolazione” sul territorio, associando
l’utilizzo di dati statistici “oggettivi” alla raccolta
di dati e informazioni di fonte diretta, ricavate
dalle dichiarazioni e dalle testimonianze di
operatori e soggetti “informati dei fatti”. Con le
strategie individuate è stato possibile favorire il
coinvolgimento e lo sviluppo della comunità
ecclesiale e civile.
15
Strategia A
Indagine sulle povertà emergenti e sulle risorse
attivate nei contesti parrocchiali della diocesi
Azioni:
•
•
•
•
•
•
•
•
Costruzione della scheda di rilevazione dei dati (in collaborazione
con Walter Nanni – Caritas Italiana);
Coinvolgimento del Laboratorio diocesano per la promozione
delle Caritas parrocchiali nella fase di somministrazione dei
questionari (incontri di sensibilizzazione e di formazione tecnicometodologica);
Pretesting del questionario;
Somministrazione del questionario a tutti parroci e a due membri
del Consiglio Pastorale Parrocchiale, per ogni parrocchia;
Inserimento dei dati;
Elaborazione dei dati (in collaborazione con Walter Nanni);
Lettura e interpretazione dei dati ad opera del gruppo di lavoro;
Stesura del rapporto di ricerca.
16
Strategia B
Analisi dei bilanci comunali
Azioni:
• Incontro del gruppo di lavoro con Gaetano Giunta e
Salvatore Rizzo della cooperativa Ecosmed (Messina) per
definire le finalità, gli obiettivi e le modalità di realizzazione
operativa della strategia e per illustrare il funzionamento del
software predisposto da Giunta;
• Bilancio preventivo e consuntivo del comune di Foggia;
• Inserimento delle voci di bilancio relative alle spese socioassistenziali e sanitarie all’interno del software apposito;
• Elaborazione e analisi da parte di Giunta;
• Presentazione dei risultati nel corso del convegno pubblico
che si terrà il 14 maggio 2004.
17
Strategia C
Costruzione e definizione di indicatori sociali territoriali
Azioni:
• Consultazione di data base ufficiali e raccolta di
statistiche disponibili (Osservatorio provinciale
delle politiche sociali, Istat, Dossier
Immigrazione, ecc.);
• Costruzione di indicatori in grado di rilevare
l’entità di alcuni fenomeni sociali (povertà,
disoccupazione, lavoro, immigrazione, minori,
ecc.);
• Definizione di un quadro orientativo sulla
situazione economico-sociale della provincia di
Foggia.
18
Il piano di lavoro e il calendario delle attività
Il gruppo ha ritenuto opportuno definire, in sede
di elaborazione progettuale, un piano di lavoro
con la scansione cronologica delle tappe in cui si
articolava il percorso operativo dell’Osservatorio.
Da settembre a dicembre si prevedeva di esaurire
la fase preliminare dell’attività, e di portare avanti
simultaneamente le tre strategie da novembre
fino a maggio 2003, procedendo, nel mese di
giugno e luglio, alla elaborazione, analisi e
comunicazione pubblica dei risultati dell’attività
svolta.
19
In realtà una serie di inconvenienti hanno
prodotto sensibili ritardi sulla “tabella di marcia”
predisposta:
– l’avvicendamento dei vescovi
– le difficoltà riscontrate nella fase di
somministrazione dei questionari
Ciò ha fatto sì che la chiusura delle attività
slittasse al maggio 2004.
20
Dove siamo ora…
14 maggio 2004:
Chiusura ufficiale della programmazione 2002/2004
e presentazione del rapporto di ricerca nel corso
di un convegno pubblico
Giugno-luglio 2004:
Programmazione delle attività per il prossimo
biennio (studio e approfondimento delle
tematiche legate all’immigrazione)
21
Considerazioni conclusive
• Il sostegno e l’accompagnamento per:
–
–
–
–
–
–
–
–
non porsi obiettivi ambiziosi ma irraggiungibili
cominciare da ciò che si ha
imparare a valorizzare quanto esiste
acquisire competenze tecniche
contare su suggerimenti e consigli
non sentirsi soli nei momenti di difficoltà
avere occasioni di crescita professionale e umana
avere opportunità di confronto con altre realtà, grazie ai
percorsi formativi organizzati da Caritas Italiana
– imparare a lavorare insieme, aprendosi allo scambio di
opinioni e di informazioni
22
• Un Osservatorio che ci aiuta a:
– conoscere il nostro territorio
– garantire la sinergica interconnessione tra iniziative ed
esperienze attivate in ambito ecclesiale (v. progetto
C.A.R.E.)
– “fare rete” insieme ad altre realtà impegnate nel
contesto civile (v. Osservatorio provinciale delle
politiche sociali, circoscrizioni, Comune, Acli, ecc.)
– diventare un punto di riferimento per chiunque abbia
necessità di avere informazioni e dati inerenti il contesto
diocesano e territoriale
23
Indagine sulle povertà e le risorse dei
contesti parrocchiali
Cosa è emerso dall’indagine.
Evidenze empiriche e spunti di
riflessione.
24
Struttura del questionario
• I Parte: informazioni generali sulla
parrocchia
• II Parte: informazioni inerenti le
problematiche di disagio sociale
presenti nei contesti parrocchiali
• III Parte: informazioni sulla rete di
risorse attivata dalla parrocchia per
far fronte ai bisogni presenti
25
Problematiche sociali:
1. Immigrazione
2. Prostituzione
3. Tossicodipendenza
4. Alcolismo
5. Detenuti, ex-detenuti
6. Handicap fisico
7. Disagio psicologico e psichiatrico
8. Anziani
9. Povertà/Indigenza
26
10. Usura/Indebitamento
11. Minori in difficoltà
12. Giovani a rischio
13. Disoccupazione
14. Persone senza fissa dimora
(barbonismo)
15. Criminalità
16. Nomadismo
27
Informazioni di base:
Questionari per zona pastorale
Urbana
Rurale
Montana
Totale
Frequenza
104
8
10
122
%
85,2
6,6
8,2
100
28
Questionari per tipologia di intervistato
Frequenza
%
Parroci
42
34,4
Operatori*
80
45,6
Totale
122
100
*compreso 1 assistente sociale
29
Fra le sotto elencate situazioni di disagio sociale, quali
problematiche sono maggiormente presenti nella Sua parrocchia?
Situazioni problematiche
Anziani
Disoccupati
Povertà/indigenza
Tossicodipendenti
Handicappati fisici
Alcolisti
Disagio psicologico/psichiatrico
Minori in difficoltà
Detenuti ed ex detenuti
Immigrati in difficoltà
Criminalità
Usura/indebitamento
Nomadi
Prostitute
Persone senza fissa dimora (barbonismo)
Non esistono situazioni di povertà e disagio sociale
N° risposte
104
93
81
58
54
48
45
43
34
34
27
25
23
18
10
/
% sui questionari
85,2
76,2
66,4
47,5
44,3
39,3
36,9
35,2
27,9
27,9
22,1
20,5
18,9
14,8
8,2
/
Problemi sociali del territorio (%)
Senza dimora
Nomadi
Criminalità
Detenuti
Disagio mentale
Handicap
Povertà
Anziani
0
20
40
60
80
100
Fra le sotto elencate situazioni di disagio sociale, quali
problematiche sono maggiormente presenti nella tua parrocchia?
Situazioni problematiche
Immigrati in difficoltà
Prostitute
Tossicodipendenti
Alcolisti
Detenuti ed ex detenuti
Handicappati fisici
Disagio psicologico o psichiatrico
Anziani
Povertà/indigenza
Usura/indebitamento
Minori in difficoltà
Giovani a rischio
Disoccupati
Persone senza fissa dimora (barbonismo)
Criminalità
Nomadi
Altro
Parroci
11
7
20
16
12
19
17
35
26
10
15
16
32
2
7
5
/
% sui Parroci Operatori % sugli Operatori
26,2
23
28,8
16,7
11
13,8
47,6
38
47,5
38,1
32
40
28,6
22
27,5
45,2
35
43,8
40,5
28
35
83,3
69
86,3
61,9
55
68,8
23,8
15
18,8
35,7
29
35
38,1
36
45
76,2
61
76,3
4,8
8
10
16,7
20
25
11,9
18
22,5
/
15
18,8
Situazioni problematiche
Immigrati in difficoltà
Prostitute
Tossicodipendenti
Alcolisti
Detenuti ed ex detenuti
Handicappati fisici
Disagio psicologico o psichiatrico
Anziani
Povertà/indigenza
Usura/indebitamento
Minori in difficoltà
Giovani a rischio
Disoccupati
Persone senza fissa dimora
Criminalità
Nomadi
Altro
Zona Diocesi
Urbana
Rurale
Montana
N° questionari
26
6
1
16
1
/
53
/
4
43
/
4
34
/
4
46
1
7
42
/
3
90
3
10
74
3
3
24
/
1
39
/
3
46
2
3
78
5
9
9
/
/
25
/
1
19
4
/
15
/
/
Presenza di alcuni fenomeni legati
alla condizione anziana
Anziani non autosufficienti
Per nulla presenti
Poco presenti
Abbastanza presenti
Molto presenti
Non risponde
Totale
Frequenza % valida
14
11,5
38
31,1
60
49,2
6
4,9
4
3,3
122
100
34
Anziani non autosufficienti per zona
Per nulla presenti
Poco presenti
Abbastanza presenti
Molto presenti
Non risponde
Totale
Urbana
9
34
51
6
4
104
Zona
Rurale Montana Totale
5
/
14
3
1
38
/
9
60
/
/
6
/
4
8
10
122
35
Anziani soli
Per nulla presenti
Poco presenti
Abbastanza presenti
Molto presenti
Non risponde
Totale
Frequenza % valida
6
4,9
31
25,4
58
47,5
25
20,5
2
1,6
122
100
36
Anziani soli per zona
Per nulla presenti
Poco presenti
Abbastanza presenti
Molto presenti
Non risponde
Totale
Urbana
2
23
52
25
2
104
Zona
Rurale Montana Totale
4
/
6
4
4
31
/
6
58
/
/
25
/
/
2
8
10
122
37
Anziani poveri
Per nulla presenti
Poco presenti
Abbastanza presenti
Molto presenti
Non risponde
Totale
Frequenza % valida
29
23,8
41
33,6
35
28,7
11
9
6
4,9
122
100
38
Quali sono le richieste che fanno gli anziani
alla parrocchia?
Richieste
Compagnia, socializz.
Assistenza domiciliare
Aiuto economico
Occupazione del tempo
Contatti con ass. di volont.
Nessuna iniziativa
Altro
N° questionari % sui quest. Validi (120)
97
80,8
43
35,8
34
28,3
16
13,3
16
13,3
12
10
8
6,6
39
Negli ultimi anni, quali iniziative sono state
realizzate dalla comunità parrocchiale a
favore degli anziani?
Iniziative
N° questionari % sui quest. Validi (120)
Compagnia, ascolto
74
61,7
Inserimento vita parrocch.
44
36,7
Iniziative di tempo libero
26
21,7
Erogazione di beni primari
24
20
Accompagnamento
24
20
Nessuna iniziativa
18
15
Collaborazione attività parr.
16
13,3
Guida all’uso dei servizi
9
7,5
Altro
1
0,8
40
Disoccupazione e povertà economica
In base alla sua conoscenza, qual è il grado di rilevanza del
fenomeno della disoccupazione all’interno del territorio
parrocchiale?
Per nulla presente
Poco presente
Abbastanza presente
Molto presente
Non risponde
Totale
% sui parroci % sugli Operatori % sul Totale
2,4
3,8
3,3
26,2
18,8
21,3
50
52,5
51,6
16,7
25
22,1
4,8
/
1,6
100
100
100
41
Nel corso del 2002, con quale frequenza si
sono rivolte alla parrocchia persone con
problemi di disoccupazione?
Mai
Raramente
Qualche volta
Spesso
Non Risponde
Totale
% sui Parroci % sugli Operatori % sul Totale
2,4
5
4,1
19
18,8
18,9
28,6
22,5
24,6
42,9
53,8
50
7,1
0
2,5
100
100
100
42
In base alla sua conoscenza, qual è il grado
di rilevanza del fenomeno della
povertà/indigenza all’interno del territorio
parrocchiale?
Per nulla presente
Poco presente
Abbastanza presente
Molto presente
Non risponde
Totale
% sui parroci % sugli Operatori % sul Totale
11,9
10
10,7
35,7
38,8
37,7
42,9
36,3
38,5
4,8
12,5
9,8
4,8
2,5
3,3
100
100
100
43
Quali sono le richieste più urgenti che sono
state rivolte alla parrocchia dai disoccupati?
Richieste
Denaro
Alloggio
Ricerca di lavoro
Attività di formazione
Servizi domestici
Assistenza all’infanzia
Assistenza sanitaria
Assistenza legale
Sostegno morale
Sostegno religioso
Indicazione di strutture
Contatti con persone d’aiuto
Altro
Nessuna richiesta
% sui quest. Validi (117)
63,2
15,4
78,6
2,6
10,3
6
20,5
5,1
29,1
18,8
8,5
28,2
0,9
4,3
44
Quali iniziative sono state promosse dalla
parrocchia per andare incontro alle esigenze
delle persone disoccupate?
Iniziative
Sostegno personale
Sostegno morale
Ricerca di lavoro
Organizzazione corsi form. prof.
Inserimento nella vita parrocchiale
Reti di solidarietà nella parrocchia
Contatti con istituzioni e/o persone
Altre iniziative
Nessuna iniziativa
% sui questionari validi (118)
37,3
47,5
49,2
/
22
23,7
28
/
14,4
45
La rete di risorse
Tre livelli:
• quello interno alla parrocchia, corrispondente all’esistenza e al
funzionamento della Caritas parrocchiale;
• uno intermedio tra la parrocchia e la diocesi, individuabile nel
contatto che la Caritas parrocchiale, o in genere la parrocchia,
stabilisce con gli uffici della Caritas diocesana;
• uno esterno, identificabile in quelle forme di collaborazione che
spesso si stabiliscono tra la parrocchia e i soggetti pubblici e/o
privati presenti sul territorio e impegnati a vario titolo nell’ambito
sociale (comune, circoscrizioni, Sert, ecc.).
Infine un livello particolare, che abbiamo definito di
mobilitazione informale, consistente in forme di intervento
promosse da singole persone o da famiglie non
necessariamente inserite in associazioni parrocchiali o di
volontariato e che una tantum, in occasione di particolari
situazioni di emergenza, oppure sistematicamente si attivano
per fronteggiare situazioni di particolare disagio sociale.
46
• Caritas parrocchiale: buon collegamento (spesso
45,9%);
• Caritas diocesana: “contatto selettivo” (qualche volta
39,3%);
• Soggetti pubblici: sporadico, non continuativo, poco
soddisfacente (qualche volta 34,4%);
• Soggetti privati: contatto sporadico ma abbastanza
soddisfacente (qualche volta 32,8%);
• Forme di mobilitazione informale: ambiguità (Sì
36,9%, No 39,3%), ma ricorso ad esse con una certa
frequenza (spesso 19,7%), giudizio positivo sul grado
di utilità di questo specifico livello di risorse
(abbastanza utili 26,2%).
47
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