Il libro d’oro della responsabilità sociale 1 Il libro d’oro della responsabilità sociale 2 Il libro d’oro della responsabilità sociale PREMESSA 21 I FINALISTI E I VINCITORI DELLA V EDIZIONE 25 I CAMPIONI DELLA RESPONSABILITÀ 38 CATEGORIA 1 – PROGRAMMA DI RESPONSABILITÀ SOCIALE RIVOLTO ALLA VALORIZZAZIONE DEL CAPITALE UMANO 39 ABB ABBiamo Voce 41 AMERICAN EXPRESS SERVICES EUROPE LTD Progetto di prevenzione e informazione sui disturbi del comportamento alimentare (anoressie-bulimie, obesità) 43 ASSOCIAZIONE ADINA ONLUS Progetto di Assistenza Domiciliare per malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) in stato avanzato 45 BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DELLA VALLE DEL TRIGNO Un libro per Natale 47 CONSIP Applicazione in Azienda del D.Ls 231/01 48 COOP ESTENSE COO.NCILIARE: sostegno maternità e paternità, diritto alla cura e alla formazione 50 DAVINES Progetto Carta Etica Davines 52 ENDESA ITALIA Progetto formativo “La cultura della sicurezza oltre la norma” 54 GRUPPO FILO DIRETTO Gruppo Filo Diretto per l’impegno sociale Onlus 55 HERA Scuola dei mestieri 57 HOLCIM (ITALIA) Passione per la Sicurezza 59 INDESIT COMPANY Progetto Insight 62 INFORMATICA TRENTINA Redazione di un periodico giornalino aziendale rivolto ai dipendenti della/e Società 64 3 Il libro d’oro della responsabilità sociale LA FENICE – GESTIONI IMMOBILIARI Cantieri di lavoro a gestione condivisa 66 MAGGIOLI La spesa solidale entra in azienda : il “G.A.S. Maggiolinsieme” 68 PERFORMANCE IN LIGHTING Progetto Nido Blu, struttura educativa aziendale ecologica aperta anche al pubblico 70 PIRELLI & C. Progetto di Gruppo “Pari Opportunità” 72 POSTE ITALIANE Set di interventi formativi finalizzati a favorire l’inclusione sociale di particolari categorie di dipendenti 74 SANPELLEGRINO Corum – Persone al Centro. Progetto inserito negli obiettivi aziendali 2006 76 SANTANDER CONSUMER BANK Assistenza e sostegno a Comunità Cenacolo, la cui promotrice è Suor Elvira Petrozzi. Casa della Madre - Saluzzo 78 SOFIDEL “Sofidel Uffici Aperti” 80 SOLAS DI VITTORIO TAMBURRINI & C. Integrazione, Socializzazione e Coesione 82 T&D TECHNOLOGY & DEVELOPMENT Politica di T&D per la gestione delle Risorse Umane 83 TELECOM ITALIA Welfare – Pari Opportunità 85 TRAMBUS Chi si prende cura di chi si prende cura 87 CATEGORIA 2 – PROCESSI INTERNI DI GOVERNANCE E DI GESTIONE DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE 89 ABB Road Safety Policy 91 AGRITURISMO CORTE SAN GIROLAMO Progetto “Carta dei Valori” 93 AZIENDA SERVIZI SOCIALI DI BOLZANO (ASSB) Governance e Responsabilità Sociale – Comunicare la responsabilità Sociale in Azienda 94 CERERIA TERENZI EVELINO Gestire la Responsabilità Sociale di Impresa in azienda 96 4 Il libro d’oro della responsabilità sociale COGEME – GRUPPO COGEME Sviluppo della Responsabilità Sociale d’Impresa 98 COOP ADRIATICA Il percorso strategico “Verso la sostenibilità” 100 DELICARTA DIVISIONE CONVERTING Il sistema di gestione per la responsabilità sociale come opportunità di miglioramento del clima aziendale e della comunicazione 102 ENEL Piano Tolleranza Zero contro la Corruzione 104 FUGAR PRODUZIONE Interventi di gestione della Responsabilità Sociale di Impresa 106 MONTE PASCHI ASSET MANAGEMENT SGR Dialogos: il percorso di CSR 108 PAZZINI STAMPATORE EDITORE Interventi di gestione della Responsabilità Sociale di Impresa 110 POOLMECCANICA LORENZON Lo sviluppo sostenibile. Nuovi traguardi dell’industria post moderna 112 ROCHE Roche Italia - Bilancio di Sostenibilità 2005 114 SIRCI Sviluppo sostenibile mediante un sistema di gestione che integri sinergicamente processi di responsabilità sociale 116 WIND TELECOMUNICAZIONI Wind e la Corporate Responsability - Orientarsi responsabilmente per competere 118 CATEGORIA 3 – PROGRAMMA DI “PARTNERSHIP” NELLA COMUNITÀ 121 ADD VALUE “C.U.S. Rugby Verona - ABO Project: lo sport scende in campo a favore della ricerca sul cancro” 123 ADD VALUE “C.U.S. Rugby Verona – Sport e Azienda: valori condivisi” 125 ADIDAS ITALY Progetto Adidas Impossible is Nothing Donations 127 AIR LIQUIDE ITALIA Progetto scuola “Io vivo d’aria” 129 ALCATEL ITALIA MARTE (Milan Atopy Research Tele-Expertise) 131 5 Il libro d’oro della responsabilità sociale AMERICAN EXPRESS SERVICES EUROPE LTD 133 Progetto “Proteggi e conserva anche tu il patrimonio storico e naturalistico di Pitigliano” AMERICAN EXPRESS SERVICES EUROPE LTD Progetto “Una nuova casa famiglia per i bambini di Roma” 135 ATM Infolavoro: una vetrina in Piazza Duomo 137 AURORA ASSICURAZIONI Aurora per il Sociale 139 AUTOGRILL Partnership con il Phoenix Area Children 141 AZIENDA SERVIZI SOCIALI DI BOLZANO (ASBB) Seniornet 143 BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI MACERONE Screening sanitario 145 BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA Acqua preziosa liquidità 147 BANCA POPOLARE DI MILANO Il Giardino di Bez 149 BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO DELLA PROVINCIA DI FORLÌ-CESENA IN COLLABORAZIONE CON MULTIFOR 151 Progetto di crescita professionale BRACCO Giovani: i valori nel domani 153 BRITISH AMERICAN TOBACCO ITALIA Operandi Fondazione British American Tobacco Italia Onlus 155 CAPITALIA GRUPPO BANCARIO Progetto Cambiatutto - Associazioni dei Consumatori 157 CASSA RURALE- BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI TREVIGLIO Progetto Università 159 CASSA RURALE ED ARTIGIANA DI CANTÙ BCC SC Realizzazione di un edificio polifunzionale con nuove funzioni e servizi per persone con disabilità e per persone normodotate 161 CHIQUITA BRANDS INTERNATIONAL (CHIQUITA FRESH EUROPE) Chiquita Nature & Community Project www.chiquita.com/nature&community 163 CiAl – CONSORZIO IMBALLAGGI ALLUMINIO Raccolta Solidale® 165 COBAT - CONSORZIO OBBLIGATORIO BATTERIE ESAUSTE “COBAT: Missione Perù. Un arcobaleno sul Titicaca” 167 6 Il libro d’oro della responsabilità sociale COMPUTER ASSOCIATES (CA) Computer in periferia 169 CONFINDUSTRIA LIVORNO Bilancio sociale 2005 del comparto chimico e petrolifero della provincia di Livorno (7a edizione) 171 CONSORZIO PAN – PROGETTO ASILI NIDO E SERVIZI PER L’INFANZIA PAN servizi per l’infanzia 173 COOP ESTENSE Brutti ma Buoni, Operazione No Spreco. Iniziativa pensata dai soci di Coop Estense 175 COOP ESTENSE Progetto M/B: prevenzione e diagnosi precoce del melanoma - ANT 177 COREPLA Palestra Ecologica 179 COTY ITALIA Casa Coty 181 CREDITO COOPERATIVO RAVENNATE E IMOLESE Interventi finanziari per il riposizionamento del sistema produttivo 183 DAIMLER CHRYSLER ITALIA HOLDING Mondialogo School Contest 185 EDISON Kyoto anch’io – La scuola amica del clima 187 EMIL BANCA – CREDITO COOPERATIVO Migranti per lo sviluppo: a Modena la comunità Ghanese crea Ghanacoop 189 ENEL Energia in Gioco 192 FERROVIE DELLO STATO Comuni, Volontariato e Ferrovie per una stazione solidale 194 FIGLI DEL MONDO Rimini Responsabile: cinque anni di contributo alla responsabilità sociale e alla creazione di partnership sul territorio 196 FOCCHI Cittadinanza Onlus Progetto India 198 FONDAZIONE GRUPPO CREDITO VALTELLINESE Orientamento scolastico: Cometa e Argo 200 G.D. Last Minute Market 202 GABBRIELLI E ASSOCIATI Rendimento e carità 204 7 Il libro d’oro della responsabilità sociale GEVI GEVI per le popolazioni africane 206 GLAXOSMITHKLINE Leggere per Crescere 208 GRUPPO FILO DIRETTO Sisi Ni kesho children’s home – 2005 e 2006 210 GRUPPO INDUSTRIALE TOSONI Venerdiversi 213 GRUPPO TELECOM ITALIA/ TIM PARTECIPAÇÕES Mùsica nas escolas 215 HENKEL LOCTITE ADESIVI Henkel & Gretel 217 HENKEL LOCTITE ADESIVI MIT: Make an impact on tomorrow 219 HEWLETT – PACKARD ITALIANA Campus Bio-Medico di Roma 221 HOLCIM (ITALIA) Percorso di partnership con la comunità 223 INDESIT COMPANY Progetto Jonathan 225 ITALGEST HOLDING Ecostore di Casarano 227 JANSSEN CILAG “Glacier Care 2006” 229 KELLOGG ITALIA Filippo e gli Altri – Storie per una Buonanotte 231 LEHMAN BROTHERS INTERNATIONAL (EUROPE) ITALIAN BRANCH Programma di partnership nella comunità: la scelta di Lehman Brothers 233 L’OREAL ITALIA L’Oreal Italia per le donne e la scienza 236 LUIGI LAVAZZA Tierra 238 MARTINI & ROSSI L’asilo “Luigi Rossi” nella Comunità di Pessione 240 METADISTRETTO CALZATURIERO VENETO Progetto di sviluppo socio-economico del distretto 242 MINERVA Progetto Minerva solidarietà, sport e cultura 244 8 Il libro d’oro della responsabilità sociale NORDICONAD Borsino Nordiconad 246 NORDICONAD Distribuzione di prodotti equo-solidali in collaborazione con Ghanacoop 248 NORDICONAD Last minute market 250 NOVEL Conoscere l’energia: campagna di informazione sull’energia per studenti delle scuole medie inferiori del Comune di Novara. 252 ODEON Al cinema con … < Tè > 254 PHILIPS Piccoli sogni che diventano una grande realtà 256 PIRELLI & C. REAL ESTATE Piccolo Fratello 258 POSTE ITALIANE Saluti da 260 PROGETTO ITALIA Abbasso il Grigio! 262 PROGETTO ITALIA Telefono Genitori 263 ROCHE Global Roche Employee AIDS Walk 265 ROCHE DIAGNOSTICS Alveare della Vita 267 SCM GROUP Creazione di centri professionali: un’occasione di riscatto per ragazzi di strada 269 SOLVAY CHIMICA ITALIA Trasparenza e dialogo con la comunità locale 271 TIMBERLAND ITALY Make it Better 274 VODAFONE ITALIA – VODAFONE OMNITEL NV Recupero sedi “Industrie Camillo Olivetti” 276 CATEGORIA 4 – CAMPAGNA DI MARKETING SOCIALE ADD VALUE ADD VALUE e ABO Project: “combattere il tumore non è più un’impresa!” 279 281 9 Il libro d’oro della responsabilità sociale AGOS Carta Attiva Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori - “Prevenire è vivere” 283 AIE - ASSOCIAZIONE ITALIANA ENDOMETRIOSI ONLUS Campagna di informazione per l’endometriosi 285 ARTSANA “Chiudono gli Istituti, apriamo le famiglie” 287 AVON COSMETICS Campagna di marketing sociale 289 BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE – TARANTO SOCIETÀ COOPERATIVA Campagna Amici di Manaus 291 BANCA TOSCANA Tutti i cuori di Rossana 293 B.B.C. “Una Vite per la Vita- Terzo Anno” 295 CE.DI. SISA SARDEGNA SOCIETÀ CONSORTILE A R.L. “La Solidarietà con la raccolta punti” 297 CENTOSTAZIONI “SOSTA SOLIDALE – Occhi nuovi per cambiare il mondo” 299 CENTRO TURISTICO STUDENTESCO E GIOVANILE – CTS Produttori di ossigeno 301 COLOMER ITALY + Acqua per l’Etiopia 303 COMUNITÀ DI SANT’EGIDIO ACAP ONLUS Wine for life 306 COTY ITALIA Africa viva 308 FINMARGE CONSULTING & TRAVEL Gli sposi solidali…viaggiano meglio 309 FONDAZIONE JOBMAGAZINE ONLUS Promozione dell’occupazione 311 G.D. (IPERMERCATO E.LECLERC-CONAD DI MODENA) Marketing sociale 313 HENKEL Dixan per la scuola 315 INDESIT COMPANY Sostegno a Roger Federer Foundation 317 10 Il libro d’oro della responsabilità sociale KRAFT FOODS ITALIA Ancora insieme per donare sorrisi 319 LUSH ITALIA Da sempre, per sempre contro i test sugli animali 321 MAPA SPONTEX ITALIA Vuoi solo lavarti la coscienza? 323 MEDIAMARKET La scuola nel cielo 325 NATURASÌ Progetto Kunanisa No agli Ogm Sì all’indipendenza alimentare 327 NEW FACTOR Fioccano i Regali 329 NOVARTIS FARMA Progetto Malaria Tigrai 331 NOVO NORDISK FARMACEUTICI Changing Diabetes 333 POMPADOUR TÈ “Con il cuore e con gli occhi: GRAZIE!” 335 POSTE ITALIANE Raccolta fondi per la lotta ai tumori del seno 337 PROCTER & GAMBLE Infasil per te 339 PROGETTO ITALIA Trovanoprofit 341 RAS Partnership con WWF-Italia in Generazione Clima 342 ROCHE Breast Friends 344 SAIT CONSORZIO DI COOPERATIVE DI CONSUMO TRENTINE CRT CASSE RURALI TRENTINE I Trentini per i disabili trentini 346 SALMOIRAGHI & VIGANÒ “Insieme a noi, per un gesto che farà scuola” 348 SOFIDEL Progetto Sicurezza – Obiettivo Zero 350 STANDA - BILLA Bambino in Ospedale 352 11 Il libro d’oro della responsabilità sociale VILLA CAPLET SOC. AGRICOLA Un senso in rilievo 354 VODAFONE ITALIA – VODAFONE OMNITEL NV Settimana Vodafone Guida Sicura 356 CATEGORIA 5 – INIZIATIVE DI RESPONSABILITÀ SOCIALE REALIZZATE DA PMI 359 AXIA MULTIMEDIA Progetto editoriale del mensile Atlante 361 BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI PIANFEI E ROCCA DÈ BALDI Il “Progetto Soci” di una Piccola Banca Differente 363 CALCIO PADOVA Bilancio Sociale 2005-2006 365 CANCLINI TESSILE Associazione Un Sorriso In Più 367 CONFINDUSTRIA LIVORNO Bilancio sociale 2005 del Comprensorio di Rosignano-Cecina (2° edizione) 369 CONSER – SOCIETÀ COOPERATIVA CONSORTILE PER AZIONI SENZA FINI DI LUCRO 371 “APSEA: Aree Produttive Socialmente ed Ecologicamente Attrezzate” CREDITO TREVIGIANO – BANCA DI CREDITO COOPERATIVO Progetto “Villa Emo” 373 ELETECNO IMPIANTI INTEGRALI Progetto JUMP 375 FARMACIA SAN MARINO DEL DOTT. VERRI GUIDO Farmacia etica 377 G. SCAPIGLIATI SNC/ BISCOTTIFICIO SCAPIGLIATI Un piccolo “cantuccio” dove sperimentare la solidarietà 379 IMPRESA VALORE 381 CORPORARTE – Collezioni in azienda: una rete museale per l’arte contemporanea ITALGEST HOLDING Polo integrato per le energie rinnovabili 383 MAZZALI Progetto “Lasciamoli volare” 385 METADISTRETTO CALZATURIERO VENETO Marchio Sociale “Global Rights” 388 12 Il libro d’oro della responsabilità sociale MINERVA Progetto Wellness 390 NORMAN 95 392 Fondazione Rising Sun Onlus PALM Imprese Amiche dell’Ambiente 394 PERFORMER Il Bilancio SA8000 multimediale: uno strumento innovativo per la comunicazione e il coinvolgimento degli stakeholder 396 PERFORMER La fidelizzazione e la tutela delle risorse umane come leva del successo aziendale 398 PETROLTECNICA Irrigazione della piana di Nyandiwa (Kenya) 400 SAN MATTEO Progetto di Responsabilità Sociale San Matteo e contenitori Alternativi per il vino in PET rispettosi dell’ambiente 402 SANYPET FORZA10 “Porta l’acqua in Etiopia” 404 ZAPNET – CONTENUTI E SERVIZI INNOVATIVI – GRUPPO FMVP Risponditore “socialmente responsabile” per la ricezione dei CV 406 CATEGORIA 6 – INNOVAZIONE DI PRODOTTO O SERVIZIO SOCIALMENTE, AMBIENTALMENTE E FINANZIARIAMENTE RESPONSABILE 409 A.MENARINI DIAGNOSTICS Progetto Net Care nelle Eolie 411 ARCI CITTÀ Distretto per un'economia solidale nella provincia di Varese 413 ARVAL SERVICE LEASE ITALIA Ecopolis 415 AUTOGRILL Progetto “A Eco Future” finalizzato alla riduzione dei rifiuti generati dagli imballaggi alimentari dei prodotti in vendita 417 BANCA AGRILEASING LeasingEtico® 419 BANCA DI CREDITO COOPERATIVO MONTE PRUNO DI ROSCIGNO E DI LAURINO Prestito dedicato 421 13 Il libro d’oro della responsabilità sociale BANCA POPOLARE DI SONDRIO Largo ai giovani: PoliCredit Card, fiducia al futuro 423 BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO DELLA PROVINCIA DI GROSSETO Energia pulita per tutti 425 BANCHE POPOLARI UNITE Progetto Città Mia, investire nell’ambiente conviene 427 BUFERAUTO Buferauto a Impatto Zero® 429 CENTRO STUDI GISED Intervento educativo nelle scuole: il Progetto Sole Sì/Sole No 431 CITROEN ITALIA Citroën C3 Bi Energy M 432 CONSIP Il reclutamento del Personale nella P.A. - Acquisizione e gestione domande di concorso sul web 434 CONSIP Recupero “Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche” (RAEE) 436 CRAI Eco Point Crai – la spesa senza sprechi 438 CRESUD Diamo credito al Sud del Mondo 440 DAVINES Progetto Lifegate 442 ECOLOGY GROUP Eureka: il compattatore manuale ideale per le famiglie, ottimo per le pubbliche Amministrazioni 444 ETICREDITO - BANCA ETICA ADRIATICA Dar Credito a chi non ha credito 446 FILO DIRETTO W.O.R.L.D. CARE Net for Care, la telemedicina a scopi umanitari 448 FONDAZIONE ITALIANA ACCENTURE NavigAbile 450 FONDAZIONE LE MADRI Creazione di luogo aperto al pubblico secondo l'Architettura e la configurazione ambientale organiche viventi 452 GAM EDIT ECO OFFSET – Lo stampato a basso impatto ambientale 454 GASTALDI GLOBAL Viaggio Incentive in Madagascar 456 14 Il libro d’oro della responsabilità sociale GEAL Re-Water Industriale 458 GRUPPO BANCARIO CREDITO VALTELLINESE Conto NoProfit 460 GRUPPO TELECOM - SOC. TELBIOS Telecardiologia 462 IACOBUCCI HF ELECTRONICS Compattatore di rifiuti per aeromobili civili 464 IBM ITALIA World Community Grid 466 IL GENOVINO D’ORO – GENUINE STORE ROMA Teikei (il cibo che porta la faccia dell’agricoltore) 468 INDESIT COMPANY Progetto Aqualtis 470 INTESA SANPAOLO - RETE BANCA INTESA Anticipazione Sociale 472 ITALGEST HOLDING Marpark 474 LIFEGATE Il primo progetto italiano che concretizza il Protocollo di Kyoto 476 LIFEGATE L’energia a misura di uomo e ambiente 478 METADISTRETTO CALZATURIERO VENETO Innovazione di prodotto nel settore calzaturiero veneto 480 MICHELLACCI ORGANIZATION Innovazione di prodotto o servizio socialmente, ambientalmente e finanziariamente responsabile 482 OSPEDALE CLASSIFICATO “VALDUCE” - CENTRO RIABILITATIVO VILLA BERETTA Quando la tecnologia si traduce in maggior responsabilità sociale 484 PALM Pallet a Km 0 486 PALM WORK & PROJECT COOP. SOC. ONLUS Foglie & Fogli 489 PMA DESIGN Packaging telefono azzurro 491 RCS PERIODICI Newton a Impatto Zero 492 15 Il libro d’oro della responsabilità sociale SINTESIS Uso consapevole dell’energia 494 STMICROELETRONICS ITALIA Soluzioni innovative per un uso più efficiente dell’energia elettrica in prodotti di largo utilizzo 496 VISCOLUBE La rigenerazione degli oli usati: innovazione di prodotto socialmente ed ambientalmente responsabile 498 VODAFONE ITALIA – VODAFONE OMNITEL NV BiblioSMS 500 CATEGORIA 7 – INIZIATIVA DI RESPONSABILITÀ SOCIALE REALIZZATA DA ENTE LOCALE, ISTITUZIONE PUBBLICA O SCOLASTICA 503 AMBASCIATA BRITANNICA IN ITALIA Think Green – L’Ambasciata Pensa Verde 505 AUTORITÀ D’AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LAGUNA DI VENEZIA Fondo Acqua bene comune 507 AZIENDA SANITARIA FIRENZE Bilancio sociale del 2005 509 AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 18 ALBA – BRA, REGIONE PIEMONTE “Ragazzi per la vita”- Corsi di rianimazione cardiopolmonare nella scuola 511 AZIENDA SANITARIA REGIONE MOLISE Bilancio Sociale ASL Centro Molise Anno 2005 513 AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA ULSS N.16 - PADOVA S.O.Le. (Strategie per l’Occupazione sostenibiLE): promuovere la responsabilità sociale per l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità o svantaggiate 515 AZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE DI BOLOGNA Rendicontazione e Responsabilità sociale dell’Azienda Usl di Bologna 517 AZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE N°3 NUORO Bilancio Sociale 2005 519 AZIENDA USL DI MODENA Marketing sociale per la prevenzione dell’obesità: progetto per la promozione di sani stili di vita attraverso la distribuzione automatica di alimenti 521 BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DELLA VALLE DEL TRIGNO Progetto BCC-ITC “Lo sviluppo della cooperazione” 523 CAMERA DI COMMERCIO DI RIMINI Rimini Responsabile 524 16 Il libro d’oro della responsabilità sociale CENTRO UNIVERSITARIO CELSO LISBOA Uno Sguardo Oltre 526 COMUNE DI BRESCIA Anagrafe della fragilità e buon vicinato 528 COMUNE DI BRESCIA Qualificare il lavoro privato di cura 530 COMUNE DI FAENZA Il comune di Faenza, territorio socialmente responsabile 532 COMUNE DI GENOVA Adozione del set di indicatori del Social Statement per la rendicontazione delle prestazioni sociali dell’Ente 534 COMUNE DI GORGONZOLA - ASSESSORATO ALL’AMBIENTE La scuola sostenibile 536 COMUNE DI MONZA – SETTORE SERVIZI SOCIALI Call 03 538 COMUNE DI PERUGIA Incentivazione raccolta differenziata 540 COMUNE DI SPINEA - SETTORE SERVIZI AI CITTADINI La Casa di Alice 542 COMUNE DI UDINE Progetto Città Sane 544 CONFINDUSTRIA RIMINI Sostegno alla promozione della Responsabilità Sociale di Impresa 546 ENTE REGIONALE PARCO FLUVIALE DELL’ALCANTARA Il Parco Fluviale dell’Alcantara e Impatto Zero® 548 FONDAZIONE IRCCS ISTITUTO NAZIONALE TUMORI “Relazionarsi con il paziente straniero in un ospedale oncologico interculturale e migrant-friendly - un progetto di rete tra marketing e comunicazione” 550 FONDAZIONE IRCCS POLICLINICO “SAN MATTEO” Vivere in ospedale: andare a scuola. 552 IPAB CASA INSIEME Servizio di assistenza domiciliare e stimolazione cognitiva a persone colpite da demenza (servizio specialistico) 554 ISTITUTO COMPRENSIVO DI CURNO “Albero Custode” – Progetto di educazione ambientale 556 ISTITUTO DI PREVIDENZA PER IL SETTORE MARITTIMO (IPSEMA) Bilancio Sociale d’Istituto – Edizione anno 2005 558 ISTITUTO LICEALE DECIO CELERI DI LOVERE (BG) Ekoscuola 560 17 Il libro d’oro della responsabilità sociale ITCG MAGGIOLINI Impariamo la Responsabilità Sociale 561 OFFERTA SOCIALE ASC PERCORSI DI CRESCITA – progetto per l’inserimento e l’integrazione lavorativa degli adolescenti (UOIL area adolescenti) 563 PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO - SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E ABITATIVE Servizio di trasporto e accompagnamento a favore di portatori di minorazione MuoverSi 565 PROVINCIA DI MILANO “La Provincia in casa” a Impattozero 567 PROVINCIA DI MILANO La Responsabilità Sociale d’Impresa: requisito premiante per i fornitori della Provincia di Milano 569 PROVINCIA DI PARMA - AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PARMA Bilancio sociale 2005 571 PROVINCIA DI PARMA - ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI E SANITARIE Appartamenti protetti – Progetto pilota sperimentale per il riconoscimento degli oneri a rilievo sanitario ad anziani non autosufficienti accolti presso appartamenti protetti 573 PROVINCIA DI PARMA - ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI E SANITARIE Pa.ì.S – Partecipa il Sociale 575 PROVINCIA DI PARMA - ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI E SANITARIE Un aiuto agli anziani vittime di furti e truffe 577 PROVINCIA DI TERAMO “Tante Tinte” – la mediazione culturale in carcere 579 PROVINCIA DI TORINO Il percorso di costruzione e di implementazione del Bilancio Sociale 2004-2005 della Provincia di Torino che integra le dimensioni di genere e ambientale 582 REGIONE BASILICATA - AZIENDA SANITARIA USL N.3- LAGONEGRO (PZ) Formazione e Benessere 584 REGIONE BASILICATA - AZIENDA SANITARIA USL N.3- LAGONEGRO (PZ) Miglioramento del benessere organizzativo nell’ASL3 586 REGIONE MARCHE SIRM – Sistema Impresa Responsabile Marche 588 REGIONE PIEMONTE - SETTORE COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE Etnopoli - Network per lo Sviluppo della Comunicazione Sociale in Piemonte 590 18 Il libro d’oro della responsabilità sociale UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FOGGIA Processo di Rendicontazione Sociale 592 WORKINPROGRESS FORMA Scuola di restauro virtuale 594 WORKINPROGRESS ORIENTA Il laboratorio maieutico di Danilo Dolci 596 I CAMPIONI DELLA RESPONSABILITÀ: UN CONTRIBUTO DALLE AZIENDE PREMIATE 597 I VINCITORI DELLE PRECEDENTI EDIZIONI 609 19 Il libro d’oro della responsabilità sociale 20 Il libro d’oro della responsabilità sociale PREMESSA 21 Il libro d’oro della responsabilità sociale 22 Il libro d’oro della responsabilità sociale Il Sodalitas Social Award, premio nazionale che valorizza e mette in luce le migliori esperienze di responsabilità sociale delle imprese italiane, quest’anno compie 5 anni. Anche questa edizione del Sodalitas Social Award si conferma un appuntamento da non perdere per le imprese italiane, mantenendo il trend crescente di iscrizioni. Le organizzazioni candidate sono state infatti 225 con un incremento del 18% rispetto all’edizione precedente, che hanno presentato 271 progetti (+ 28% rispetto alla precedente edizione). Questo risultato evidenzia come i temi della responsabilità sociale e dello sviluppo sostenibile siano sempre più diffusi nel tessuto imprenditoriale nazionale. La presente pubblicazione, che raccoglie tutte le iniziative candidate, ha l’obiettivo di fornire esempi concreti che possano essere fonte di apprendimento ed emulazione. In occasione del V anno del Premio hanno ottenuto un riconoscimento speciale le imprese che si sono distinte, nel corso di questi 5 anni, per operare con continuità e coerenza nel sociale, partecipando con i loro progetti al Sodalitas Social Award. I progetti candidati sono suddivisi nelle 7 categorie, di seguito presentate: Programma di responsabilità sociale rivolto alla valorizzazione del capitale umano Riconoscimento per imprese che pianifichino e attuino una lungimirante politica per attrarre, motivare, sviluppare il proprio “capitale umano” come fattore chiave di vantaggio competitivo. Processi interni di governance e di gestione della responsabilità sociale Riconoscimento per le imprese che dimostrino il proprio impegno a integrare sistematicamente considerazioni socio-ambientali nei processi decisionali, al miglioramento continuo della propria performance nel campo, alla creazione di valore per gli stakeholder, al presidio della integrità dei comportamenti interni. Programma di partnership nella comunità Riconoscimento ad iniziative di imprese che contribuiscano al miglioramento della qualità di vita della comunità in cui operano e favoriscano la coesione sociale, attraverso partnership con organizzazioni della società civile e/o pubbliche amministrazioni o attraverso il coinvolgimento del personale per affrontare problemi locali. 23 Il libro d’oro della responsabilità sociale Campagna di marketing sociale Riconoscimento per imprese che abbiano realizzato iniziative di causerelated-marketing o di comunicazione per promuovere problematiche sociali attraverso una partnership con organizzazioni nonprofit. Iniziativa di responsabilità sociale di impresa realizzata da PMI Riconoscimento riservato alle PMI o loro associazioni o distretti, che contribuiscano a rendere più vivibile e solidale la comunità in cui operano, grazie ad attività di responsabilità sociale. Premio per l’innovazione di prodotto o servizio socialmente, ambientalmente e finanziariamente responsabile. Riconoscimento per imprese che abbiano realizzato un prodotto o un servizio altamente innovativi, in grado di rappresentare un sostanziale progresso dal punto di vista sociale, ambientale e finanziario e capaci di contribuire al miglioramento della qualità della vita dei propri consumatori e clienti, e più in generale, della comunità in cui operano. Migliore iniziativa realizzata da ente locale e/o istituzione pubblica Riconoscimento per le organizzazioni territoriali, gli enti locali e le istituzioni pubbliche che abbiano realizzato iniziative per la diffusione dello sviluppo sostenibile e della responsabilità sociale nel territorio di riferimento, o attribuito particolare rilevanza a considerazioni sociali e ambientali nelle proprie politiche o comportamenti. Tutti i progetti contenuti in questa pubblicazione sono consultabili sul sito www.orsadata.it, l’Osservatorio sulla Responsabilità e la Sostenibilità delle Aziende, che raccoglie complessivamente più di 600 best practices di aziende italiane o operanti in Italia. 24 Il libro d’oro della responsabilità sociale I FINALISTI E I VINCITORI DELLA V EDIZIONE 25 Il libro d’oro della responsabilità sociale 26 Il libro d’oro della responsabilità sociale CATEGORIA 1 Programma di Responsabilità sociale rivolto alla valorizzazione del capitale umano Finalisti: Hera - Scuola dei Mestieri Holcim (Italia) – Passione per la Sicurezza Pirelli & C.– Progetto di Gruppo Pari Opportunità Poste Italiane - Set di Interventi Formativi finalizzati a favorire ’inclusione sociale di particolari categorie di dipendenti Trambus – Chi si prende cura di chi si prende cura Vincitore: Holcim (Italia) - Passione per la sicurezza La Politica di Sicurezza e Salute sui Luoghi di Lavoro, attuata attraverso la Piramide della Sicurezza, un sistema di gestione/monitoraggio, e la implementazione della norma OHSAS 18001, è stata oggetto di una campagna interna di formazione e informazione con diversi strumenti tra cui anche una guida tascabile. Importanti risultati conseguiti nella riduzione dell’indice di frequenza media infortuni del 51%, dal 24,9 al 12,2. La giuria ha votato a larga maggioranza questo progetto per il tema trattato – la salute e sicurezza sul luogo di lavoro - di grande rilevanza e attualità, ritenendo che iniziative come questa possano contribuire in modo significativo ad un cambiamento culturale positivo. L’iniziativa viene premiata anche per risultati concreti di riduzione degli infortuni che ha già prodotto. Menzione: Pirelli & C. - Progetto di Gruppo Pari Opportunità La Dichiarazione di Gruppo sulle Pari Opportunità, ha avviato un programma sistematico per conseguire traguardi di cambiamento. Componenti essenziali sono: un presidio organizzativo assicurato dallo Steering Committe composto dal Top Management e da una struttura di E.O. Managers a livello di gruppo e di paese; Procedure di Segnalazione e Tutela per garantire parità di trattamento presentate anche allo European Works Council; una serie di “azioni positive” nella gestione delle risorse umane per valorizzare le diversità. La crescita della presenza femminile a tutti i livelli nel 2006 rappresenta un primo risultato concreto. Al progetto di Pirelli è stata riconosciuta una menzione speciale, per l’impostazione del programma e la gestione che coinvolge tutto il gruppo a 27 Il libro d’oro della responsabilità sociale livello internazionale. Il tema è di particolare attualità, essendo il 2007 l’Anno Europeo delle Pari Opportunità per tutti. 28 Il libro d’oro della responsabilità sociale CATEGORIA 2 Processi interni di governance e di gestione della responsabilità sociale Finalisti Cereria Terenzi Evelino - Gestire la Responsabilità Sociale d’impresa in azienda Cogeme – Gruppo Cogeme - Sviluppo della Responsabilità Sociale d’impresa Coop Adriatica - Il percorso strategico “Verso la Sostenibilità” Enel – Piano Tolleranza Zero alla corruzione Monte Paschi Asset Management Sgr - Dialogos: il percorso di Csr Vincitore: Cereria Terenzi Evelino - Gestire la Responsabilità Sociale d’impresa in azienda Efficace esempio di attenzione alla dimensione socio-ambientale da parte di una PMI. Gli aspetti sviluppati con attenzione strategica sono soprattutto ambiente, qualità del prodotto, benessere dei collaboratori. Da quest’ultimo punto di vista, rilevanti i risultati in termini di diminuzione degli infortuni, conciliazione vita-lavoro attraverso l’orario flessibile. La giuria ha decretato vincitore questo progetto, realizzato da una piccolamedio impresa, che ha fatto della Responsabilità sociale un pilastro strategico fondamentale per tutte le componenti dell’impresa. Questo caso può essere considerato un ottimo esempio da emulare da tutte le PMI italiane. 29 Il libro d’oro della responsabilità sociale CATEGORIA 3 Progetti di Partnership con la comunità Finalisti Bracco – Giovani: i valori nel domani Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù BCC SC – Realizzazione di un edificio polifunzionale con servizi per persone con disabilità. Consorzio PAN – Progetto asili nido e servizi per l’infanzia – PAN servizi per l’infanzia Daimler Chrylser Italia Holding – Mondialogo School Contest Emilbanca – Credito Cooperativo - Migranti per lo sviluppo: a Modena la Comunità Ghanese crea Ghanacoop Indesit Company– Progetto Jonathan. L’Oreal Italia – L’Oreal Italia per le Donne e la Scienza. SCM Group – Creazione di Centri Professionali: un’occasione di riscatto per i ragazzi di strada Vincitore: Consorzio PAN – Progetto asili nido e servizi per l’infanzia - PAN servizi per l’infanzia Il Progetto affronta il tema “asili nido” a livello nazionale ed è giunto al terzo anno di attività. Intesa San Paolo ha coinvolto nel consorzio le principali reti di imprese sociali (CGM, Fis e Drom). Intesa ha investito 1 milione di Euro, le 3 reti 100.000 Euro l’una. I risultati superano gli obiettivi prefissati: a fronte di un obiettivo di creare 3.000 posti nido, ne sono stati realizzati complessivamente 6136 per un totale di 224 strutture nido. Per la terza categoria viene premiato il Consorzio PAN, per i risultati assolutamente significativi che ha ottenuto nel corso dei primi anni di attività, che vanno a coprire un bisogno sociale a livello nazionale. Il progetto è particolarmente valido anche per la modalità di attuazione dello stesso, che prevede una partnership tra Banca Intesa, ora Intesa SanPaolo e le principali centrali della cooperazione sociale, e costituisce un esempio virtuoso di partnership profit – non profit. Menzione: Indesit Company– Progetto Jonathan La forte tradizione di responsabilità nella famiglia di imprenditori si è concretizzata in questo progetto di inserimento lavorativo di giovani che hanno avuto problemi con la giustizia: dal 2004 sono stati coinvolti circa 80 30 Il libro d’oro della responsabilità sociale ragazzi, che hanno potuto acquisire nuove competenze lavorative ed un pieno reintegro nella collettività. Particolarmente apprezzata è stata la gestione dell’inserimento come un processo di diversity management. L’iniziativa ora sta creando processi emulativi presso altre grandi aziende. Una menzione speciale viene riservata al Progetto Jonathan, di Indesit Company, un progetto di alto valore sociale, che nel corso degli anni ha offerto a ragazzi disagiati una opportunità di riscatto e di re-inserimento nella collettività. Menzione per i progetti con la scuola: Fondazione Gruppo Credito Valtellinese - Orientamento scolastico: Cometa e Argo Cometa ed Argo sono percorsi formativi, oltre che informativi, destinato agli alunni delle scuole, ma anche a tutti coloro che hanno una funzione rilevante nel processo di orientamento dei giovani: insegnanti, referenti scolastici, genitori e familiari. L’edizione di Cometa per l’anno scolastico 2006/2007, si caratterizza per la totale partecipazione degli istituti scolastici secondari di 1° grado dell’intera provincia di Sondrio (1.760 alunni). L’edizione di Argo per l’anno scolastico 2005/2006 ha coinvolto nove istituti scolastici secondari di 2° grado della provincia di Sondrio, con diciassette indirizzi di studio e 560 alunni. La Fondazione ha investito nei progetti circa 100.000 euro. Quest’anno il bando di concorso prevede un riconoscimento speciale a quelle aziende che abbiano realizzato progetti con il mondo della scuola, finalizzati specialmente all’inserimento lavorativo. La Giuria ha assegnato questo riconoscimento a Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, per l’impegno profuso a favore dell’orientamento scolastico. Il progetto si distingue per il capillare coinvolgimento di tutte le scuole presenti nella provincia di Sondrio e per la sistematicità degli interventi. 31 Il libro d’oro della responsabilità sociale CATEGORIA 4 Progetti di Cause related marketing Finalisti: Agos – Carta Attiva Lega Italiana Lotta contro i Tumori “Prevenire è vivere” Henkel – Dixan per la Scuola New Factor – Fioccano i regali Novartis Farma – Progetto Malaria Tigrai Ras – Partnership con WWF Italia in Generazione Clima Sofidel – Progetto Sicurezza Obiettivo Zero Vincitore: Novartis Farma – Progetto Malaria Tigrai Il Progetto nasce nel 2004 da una partnership pubblico/privato tra l’azienda, il Ministero della Salute, l’OMS, e l’Ufficio sanitario del Tigrai per la lotta alla malaria attraverso la distribuzione gratuita di test diagnostici e dell’antimalarico Coartem. Il progetto sviluppa un efficace approccio di sistema e prevede un ingente finanziamento da parte di Novartis per il biennio 2005/2007 (400.000 dollari) ed una innovativa gestione comunitaria dell’iniziativa attraverso il coinvolgimento della comunità locale per la lotta alla malaria. I risultati del primo anno hanno visto 33 operatori locali formati, 48.000 persone trattate con il farmaco in loco e 32000 trattate presso strutture sanitarie. La Giuria assegna il premio per la Migliore campagna di marketing sociale a Novartis, per il contribuito che l’azienda ha dato alla lotta contro la malaria, sviluppando una efficace partnership con le organizzazioni internazionali, ma soprattutto con le comunità locali del Tigrai. Menzione: Agos – Carta Attiva Lega Italiana Lotta contro i Tumori “Prevenire è vivere” La società di credito al consumo Agos ha emesso una carta di credito revolving attraverso la quale sovvenziona la sezione milanese della Lega Italiana Lotta contro i Tumori (donando il 10% del monte interessi, più 15 € di costi di emissione). Il progetto è attivo dal 2004 e ha raccolto 80.000 euro. Dal 2006 il progetto è stato ampliato a tutte le sedi dell’Associazione a livello nazionale. 32 Il libro d’oro della responsabilità sociale Una menzione speciale viene riconosciuta ad Agos per una classica campagna di marketing sociale, avviata da diverso tempo e quest’anno ampliata a livello nazionale. 33 Il libro d’oro della responsabilità sociale CATEGORIA 5 Progetti realizzati da Piccole e Medie Imprese Finalisti Calcio Padova – Bilancio sociale 2005-2006 Canclini tessile – Associazione un sorriso in più Italgest holding – Polo integrato per le energie rinnovabili Metadistretto Calzaturiero Veneto – Marchio sociale “Global rights” Norman 95 – Progetto Rising Sun Vincitore: Canclini tessile – Associazione un sorriso in più L’azienda ha risposto alle esigenze del territorio in cui opera in modo innovativo costituendo al suo interno una Onlus, l’Associazione Un Sorriso In Più, nata grazie all’apporto dei dipendenti e dell’azienda stessa. L’associazione è impegnata su tre problemi sociali importanti: assistenza agli anziani in RSA, sostegno alle strutture che ospitano bambini in età prescolare e adozioni a distanza. L’associazione è sostenuta interamente dall’impresa che finanzia in toto i progetti compreso e prevede l’intervento attivo dei dipendenti che possono aiutare l’associazione e i suoi progetti anche durante l’orario di lavoro. La Giuria premia il progetto realizzato dall’azienda tessile Canclini, che da anni è attiva in modo sistematico, con una propria associazione che affronta i bisogni del territorio. 34 Il libro d’oro della responsabilità sociale CATEGORIA 6 Innovazione di Prodotto o servizio socialmente, ambientalmente o finanziariamente responsabile Finalisti A. Menarini diagnostics – Progetto Net Care nelle Eolie Banche di Credito Cooperativo della Provincia di Grosseto – Energia Pulita per tutti Gam Edit – Eco Offset, lo stampato a basso impatto ambientale Geal – ReWater Industriale Lifegate – Progetti Impatto Zero e L’energia a misura di uomo e ambiente ST Microelectronics Italia – Soluzioni innovative per un uso più efficiente dell’energia elettrica in prodotti di largo utilizzo Vincitore: ST Microelectronics Italia – Soluzioni innovative per un uso più efficiente dell’energia elettrica in prodotti di largo utilizzo L’innovazione introdotta consiste in un microchip a risparmio energetico applicato prodotti a largo consumo. Il risparmio energetico realizzato nel 2006 è stato di 580 GWh pari a 350.000 tonnellate. Questa innovazione si presta per essere applicata a computer, televisori, video registratori, telefoni cellulari, videogiochi ed ha quindi un grande impatto sui consumi energetici. Oltre alla considerevole riduzione sui consumi, per l’azienda questa innovazione ha portato ad un aumento del fatturato del 30% rispetto al 2005. La Giuria premia ST Microelectronics per questo progetto fortemente orientato alla sostenibilità e alla riduzione dei consumi di energia, temi quanto mai attuali, attraverso una innovazione applicabile a moltissimi prodotti tecnologici. I risultati presentati sono estremamente positivi e i benefici del progetto sono estesi anche ai privati cittadini. 35 Il libro d’oro della responsabilità sociale CATEGORIA 7 Iniziativa di responsabilità sociale realizzata da ente locale, istituzione pubblica o scolastica Finalisti Ambasciata Britannica in Italia – Think Green: l’Ambasciata pensa verde Azienda USL di Bologna – Rendicontazione e responsabilità sociale dell’Azienda USL di Bologna Comune di Gorgonzola – La Scuola Sostenibile Fondazione IRCCS Policlinico “San Matteo” – Vivere in ospedale: andare a scuola. Provincia di Milano – La responsabilità sociale d’impresa: requisito premiante per i fornitori della Provincia di Milano Provincia di Teramo – “Tante tinte”. La mediazione culturale in carcere Vincitore: Provincia di Teramo – “Tante tinte”. La mediazione culturale in carcere Il progetto nasce dall’esigenza di offrire servizi per il reintegro nella società di carcerati immigrati, che oltre a vivere una situazione di emarginazione dovuta al carcere, non possono usufruire di permessi premio, non avendo residenza, e non conoscono i servizi sociali e gli eventuali percorsi di recupero presenti sul territorio. La Provincia ha creato uno sportello informativo destinato ai detenuti immigrati ed ha rafforzato un Centro di accoglienza esterno al carcere. Le attività vengono condotte da mediatori culturali. Nel corso dell’anno sono stati fatti 236 colloqui a 75 persone che appartenenti a 23 nazionalità diverse. La Giuria decreta come Vincitore la Provincia di Teramo per questo progetto rivolto agli immigrati in carcere. Indiscutibile l’alto valore sociale dell’iniziativa per i temi affrontati. Si intende premiare anche i primi risultati ottenuti dal progetto che ne confermano l’applicabilità. Menzione: Fondazione IRCCS Policlinico “San Matteo” – Vivere in ospedale: andare a scuola. Il progetto del Policlinico ha la finalità di migliorare la qualità della vita dei ragazzi ospedalizzati che, a causa della malattia, sono costretti ad assentarsi per lunghi periodi dalla scuola. Particolarmente efficace risulta essere l’approccio di partnership tra ospedale e scuole nell’individuare le modalità di intervento. Il progetto consente ai giovani ospedalizzati un netto miglioramento della qualità della vita. 36 Il libro d’oro della responsabilità sociale Una menzione speciale viene riservata al Policlinico San Matteo, per la sistematicità con cui ha organizzato il progetto di Scuola in ospedale. 37 Il libro d’oro della responsabilità sociale I CAMPIONI DELLA RESPONSABILITÀ Premio speciale per i 5 anni del Sodalitas Social Award Operare nel sociale significa fare una “scelta strategica di lungo periodo”. Per questo motivo, in occasione della V Edizione del Sodalitas Social Award, Sodalitas ha istituito un “Premio Speciale” per le aziende che hanno operato con continuità e coerenza nel corso degli ultimi 5 anni in Italia. Con questo Premio si è voluto riconoscere i meriti delle organizzazioni che hanno partecipato con progetti e iniziative a più edizioni del Sodalitas Social Award. La Giuria ha assegnato il riconoscimento speciale di “Campioni della responsabilità” a: ABB Avon Cosmetics Gruppo Filo Diretto Mazzali Procter & Gamble Vodafone Italia Per aver partecipato a tutte le Edizioni del Premio Sodalitas Social Award con progetti ad alto valore e impatto sociale. 38 Il libro d’oro della responsabilità sociale CATEGORIA 1 – PROGRAMMA DI RESPONSABILITÀ SOCIALE RIVOLTO ALLA VALORIZZAZIONE DEL CAPITALE UMANO 39 Il libro d’oro della responsabilità sociale 40 Il libro d’oro della responsabilità sociale ABB Multinazionale settore elettromeccanico ABBiamo Voce Problema All’interno di un’azienda ha un ruolo centrale la valorizzazione delle risorse umane e il miglioramento dei sistemi di gestione per attrarre e trattenere persone qualificate, offrendo ai dipendenti uno stimolante ambiente lavorativo ed eccellenti opportunità di sviluppo. A tale proposito, cresce l’esigenza di sviluppare la comunicazione tra l’azienda e le sue persone e di rinforzare l’integrazione tra le diverse unità organizzative. Soluzione Nel maggio 2006 ABB Italia ha promosso l’iniziativa “ABBiamo voce”, un’indagine su diverse aree dell’azienda per il rilevamento del clima aziendale, rivolta a tutti i dipendenti del Gruppo italiano. Il progetto ha riunito la partecipazione dei dipendenti in due fasi distinte: una parte del personale ha collaborato nel prestare la propria immagine per la comunicazione d’immagine, mentre tutti i dipendenti sono stati coinvolti nell’indagine, attraverso la compilazione di questionari on line o cartacei. La comunicazione ha inoltre previsto una pagina ad hoc sull’intranet aziendale, uno spazio box su Spazio ABB, l’house horgan interno all’azienda e dei poster. I responsabili risorse umane sono stati incaricati della diffusione dell’indagine a tutte le sedi italiane ABB. ABB ha affidato all’agenzia Watson Wyatt l’ideazione e la progettazione dei materiali di comunicazione, del questionario, delle modalità di raccolta dei questionari ed ha elaborato i risultati presentando ad ABB l’analisi statistica finale. L’iniziativa è stata abbinata ad una raccolta solidale: per ogni scheda compilata pervenuta, ABB ha donato 5 euro a favore di Parent Project, associazione non profit che opera per la lotta contro la distrofia muscolare infantile, con l’obiettivo di fornire non solo un sostegno economico alla ricerca scientifica, ma anche la diffusione della conoscenza delle problematiche legate alla Distrofia Muscolare Duchenne. 41 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati Il sistema di indagine adottato ha raccolto un’adesione del 64% dei dipendenti di ABB Italia e 18 sedi coinvolte. La raccolta fondi a favore di Parent Project ha reso possibile la destinazione di 16.700 euro all’associazione. 42 Il libro d’oro della responsabilità sociale AMERICAN EXPRESS SERVICES EUROPE LTD Società erogatrice di carte di credito Progetto di prevenzione e informazione sui disturbi del comportamento alimentare (anoressie-bulimie, obesità) Problema Nella società d’oggi sempre più spesso i minori accusano disturbi di comportamento nell’alimentazione, quali l’anoressia, la bulimia, l’obesità, purtroppo attuali e in continua espansione. Secondo l’ultimo rapporto dell’Eurispes sono circa 2.000.000 i giovani italiani tra i 12 e i 25 anni, che presentano disturbi del comportamento alimentare ma solo il 10% di chi ne soffre chiede spontaneamente aiuto. Secondo i dati del Ministero della Salute ci sarebbero in Italia, ogni anno, oltre 9.000 nuovi casi di anoressia e bulimia nervosa prevalentemente nella fascia d’età tra i 12 e i 15 anni. Dai dati rivelati dal Centro Italiano Disturbi Alimentari Psicogeni risulta che il 95% delle ragazze con un’età compresa tra i 12 e i 16 anni si sottopone ad almeno una dieta dimagrante, il 40% di queste ragazze presenta un disturbo alimentare. Soluzione Il progetto ha visto un primo intervento da parte di tutti i dipendenti (circa 9000), attraverso un questionario nel quale veniva chiesto di proporre un possibile tema d’intervento. Da questa indagine è emersa la volontà di rivolgere aiuto ai minori. American Express ha realizzato quindi un progetto sul tema, con la collaborazione di Jonas Onlus, Centro di Clinica psicoanalitica, basata su due momenti di intervento: un’attività di informazione sui disturbi del comportamento alimentare nella fascia di età adolescenziale e un’attività di prevenzione preliminare all’insorgere della malattia. L’intervento attivo di American Express ha permesso di raddoppiare l’attività telefonica del Numero Verde Jonas, un servizio gratuito volto a fornire informazioni sui disturbi alimentari, a creare spazi di accoglimento e ascolto privilegiato, quali scuole e altre istituzioni, con incontri di informazione con gruppi di classe, insegnanti e genitori. Il progetto ha proposto inoltre collaborazioni con istituzioni per supportare incontri di divulgazione, col fine di sensibilizzare il pubblico sulla problematicità e sulla diffusione dei disturbi del comportamento alimentare. Importante e significativo il coinvolgimento dei dipendenti di American 43 Il libro d’oro della responsabilità sociale Express della sede di Milano ai quali è stato chiesto di analizzare i risultati raggiunti con l’uso del numero verde e con il sito di Jonas Onlus. Risultati I dati rilevati al termine del progetto hanno registrato un incremento del 70% di telefonate al numero verde e un aumento di contatti sul sito Jonas, circa 900 giovani e adolescenti incontrati nelle scuole e 180 casi intercettati. L’efficacia dell’operazione conferma la conquista per il quarto anno consecutivo della top ten del sondaggio Great Place to Work Institute, l’organizzazione internazionale che valuta le migliori aziende per cui lavorare. 44 Il libro d’oro della responsabilità sociale ASSOCIAZIONE ADINA ONLUS Associazione per i diritti dei disabili e delle persone non autosufficienti Progetto di Assistenza Domiciliare per malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) in stato avanzato Problema A livello domiciliare non esiste nessun ente, pubblico o privato, in grado di erogare un’assistenza per lunghi periodi a malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica, che quindi spesso dipendono da un Istituto di ricovero. Soluzione L’Associazione Adina Onlus ha promosso la realizzazione di un Progetto Pilota, della durata di 1 anno, su 5 pazienti affetti da SLA in IV stadio. Il progetto si fonda sulla formazione, qualificazione, inserimento nel mondo del lavoro di figure che non disponevano di alcuna professionalità specifica e di origine extracomunitaria, per un totale di 20 operatori e per un iter formativo di 1 mese. Ciascun operatore ha affiancato un malato, essendo comunque in grado di sostituire altri operatori. Elemento strategico del Progetto è la valorizzazione del Capitale Umano, in quanto elemento portante per l’assistenza dei malati i quali dipendono in larga misura dall’adeguatezza, dalla capacità e dalle best practices che il personale è in grado di espletare. Tra i punti di forza del progetto si evidenziano gli infiniti benefici fisici e psicologici per il malato e per la famiglia e una futura estensione della gestione del domicilio ad altre tipologie di pazienti. Un’altra figura necessaria è quella del Case Manager, che ha il compito di organizzare, gestire e monitorare tutti i servizi e le prestazioni dell’assistenza domiciliare del paziente. Il Case Manager è una persona in grado di valutare i bisogni, pianificare l’assistenza e i servizi e funge da tramite fra società e istituzioni. Non entra nel merito della terapia, ma garantisce inoltre un contenimento dei costi e una responsabilità per le cure prestate. A garanzia del buon andamento del Servizio, viene istituita la “Commissione di Controllo”, organismo di supervisione che, con cadenza periodica, si riunisce al fine di valutare e verificare l’andamento del servizio. 45 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati Il progetto ha permesso l’inserimento nel mondo del lavoro di personale non qualificato, fornendo una adeguata qualificazione professionale, oltre ad una riduzione dei ricoveri, quindi strutture più libere per altre patologie. 46 Il libro d’oro della responsabilità sociale BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DELLA VALLE DEL TRIGNO Istituto bancario Un libro per Natale Problema Le banche di credito cooperativo hanno sin dall’origine mantenuto uno strettissimo rapporto con il territorio di riferimento, intrecciando le proprie attività con quelle della comunità. Uno degli obiettivi sociali delle BCC è quello di valorizzare le risorse del territorio e tra queste certamente una parte importante la rivestono le risorse umane. Soluzione La Banca di Credito Cooperativo della Valle del Trigno ispira da sempre la propria attività all’attenzione e alla promozione della persona, riconoscendone il primato, e investe sul capitale umano per valorizzarlo stabilmente. È in quest’ottica che dal 2005 la Cooperativa, in occasione delle festività natalizie, realizza un innovativo progetto di responsabilità sociale denominato “UN LIBRO PER NATALE”, che si concretizza nella pubblicazione di un libro di un autore locale e nella donazione a tutti i soci della cooperativa. Questo “omaggio natalizio responsabilmente sociale” consente di valorizzare il capitale umano del territorio offrendo un’importante opportunità agli autori locali alla loro prima esperienza di pubblicazione e quindi promuovendo lo sviluppo creativo e culturale delle persone coinvolte, ed inoltre si propone di educare “alla bellezza della lettura” e di sostenere “l’arte della scrittura” . Nel Natale 2005 è stato pubblicato il testo “La tela di Sant’Agata” dell’autrice Patrizia Morlacchi, mentre nel Natale 2006 è stato pubblicato il testo “Le Terre di Salavento” dell’autrice Pia Cilli Tosti. Risultati L’iniziativa ha registrato ottimi risultati sia nel 2005 che nel 2006 e sono previste buone prospettive per il 2007 perchè l’iniziativa, seppur recente, ha riscosso una grande approvazione. 47 Il libro d’oro della responsabilità sociale CONSIP Servizi consulenziali, tecnologici e di project management Applicazione in Azienda del D.Ls 231/01 Problema Nel 2001 è stato emanato un decreto legislativo (231) che mira a migliorare e diffondere la cultura della correttezza e della trasparenza nel sistema economico italiano. Alle aziende e alle banche di tutte le dimensioni è stata richiesta l’adozione di un codice etico, l’introduzione di un organismo di vigilanza e la formalizzazione di procedure e controlli interni (“Modello organizzativo”). L’adozione di questo modello è attualmente facoltativa, ma fortemente consigliata per individuare e prevenire le condotte penalmente rilevanti. Soluzione Consip a partire dal 2003 ha deciso di dotarsi di strumenti utili ad accrescere la trasparenza del proprio operato, individuando nell’adeguamento al D.Lgs. 231/01 lo strumento ottimale per raggiungere tale obiettivo. È stato quindi predisposto il Modello organizzativo richiesto dalla normativa e costituita la struttura interna, l’Organo di Vigilanza (OdV) deputato alla diffusione, verifica ed aggiornamento del Modello. Si è scelto di far partecipare tale progetto per la sua particolare innovatività, soprattutto nel contesto delle Società pubbliche. La Consip ha deciso infatti di autocontrollarsi e di investire significativamente in tale progetto interessando tutta la propria struttura e, soprattutto anche coloro che a vario titolo sono coinvolti nella Mission aziendale: consulenti, fornitori, Pubbliche Amministrazioni. Il Progetto ha comportato da subito il coinvolgimento massivo di tutta la struttura interna, sono infatti stati formati in aula per 4 ore tutti i dipendenti, per 8 ore tutti i dirigenti e direttori. Tale processo, scandito da momenti di incontro fra i diversi attori e sottoposto alla verifica di un organismo terzo in grado di proporre interventi sanzionatori, anche rilevanti, nei confronti di eventuali violatori, è la prima compiuta e consolidata esperienza in Italia di quella che potremmo definire partnership fra pubblico e privato. Il Modello che comprende anche il Codice Deontologico è mantenuto costantemente aggiornato alla normativa, alla giurisprudenza ed ai mutamenti organizzativi dell’azienda. 48 Il libro d’oro della responsabilità sociale Il progetto è perfettamente in linea con la mission della Consip che è, fra l’altro, quello di far individuare e diffondere la cultura dell’innovazione e della trasparenza sia nella PA che in tutti quegli attori che con essa, a vario titolo, hanno a che fare. Risultati La definizione del Modello ha consentito all’azienda di presentarsi come precursore di quanto poi fatto da altre aziende similari. Ha ottimizzato i processi interni stimolandone la razionalizzazione. Al momento l’azienda infatti si presenta come ben organizzata, trasparente e, soprattutto ben controllata nel rispetto delle proprie regole interne. L’aver applicato sanzioni e l’averlo reso certo per il futuro ha dimostrato la serietà degli intendimenti aziendali e la risolutezza a mantenerli dal cambiamento di leadership. I fornitori riconoscono alla Consip di aver introdotto moltissime innovazioni nel senso di maggior trasparenza, coinvolgimento ed apertura alle procedure di affidamento aumentando il livello di fiducia nelle stesse. 49 Il libro d’oro della responsabilità sociale COOP ESTENSE Cooperativa della GDO COO.NCILIARE: sostegno maternità e paternità, diritto alla cura e alla formazione Problema Gli sforzi compiuti e le opportunità fornite alle donne per acquisire posizioni di livello manageriale stanno facendo emergere nuove necessità. Le donne che, spesso anche giovani, arrivano a ricoprire ruoli di responsabilità possono infatti trovarsi in difficoltà a conciliare l’impegno a tempo pieno nei momenti di maternità o di necessità di cura familiare. Allo stesso modo per l’impresa può essere difficile sostituire per periodi anche lunghi di congedo figure spesso uniche all’interno dell’organizzazione, che hanno acquisito e sviluppato competenze e capacità specifiche e preziose per l’organizzazione. Dall’altro lato anche il rientro post-congedo di personale con ruoli manageriali intermedi o alti rappresenta spesso un elemento di criticità; l’assenza dal lavoro, infatti, può produrre uno scollamento rispetto alla vita dell’impresa che rende il rientro difficoltoso e frustrante. Soluzione Il progetto COO.NCILIARE nasce dall’esigenza per la cooperativa di elaborare progetti articolati indirizzati alla lavoratrice madre o al lavoratore padre per permettere loro di usufruire di particolari forme di flessibilità di orari e di organizzazione del lavoro, come part time reversibile, telelavoro e lavoro a domicilio, e di predisporre programmi di formazione per il reinserimento di lavoratori dopo il periodo di congedo, anche realizzando modalità di comunicazione e coinvolgimento a distanza, durante il periodo di assenza dal lavoro, per mantenere attivi i flussi di informazione. Attraverso il progetto si intende perseguire misure di sostegno a persone che altrimenti dovrebbero rinunciare a ricoprire ruoli manageriali per esigenze di cura familiare, misure di sostegno di rientro al ruolo, come alternativa a periodi di astensione facoltativa per maternità/paternità con conseguente riduzione o azzeramento della retribuzione, e sperimentare inoltre programmi di formazione e aggiornamento per il reinserimento dei responsabili di funzione nella propria posizione lavorativa dopo un periodo di congedo. Coop Estense è attenta alle tematiche relative alle pari opportunità e alla valorizzazione della risorsa femminile. A testimonianza dell’interesse della 50 Il libro d’oro della responsabilità sociale cooperativa per le figure dei quadri e impiegati direttivi e delle donne è stata fatta, nell’aprile dell’anno scorso, un’indagine ad hoc per sondare la loro soddisfazione. L’indagine, affidata ad un istituto di ricerca esterno, e rivolta a 40 quadri e impiegati direttivi di Coop Estense, ha messo in luce una serie di fattori che sono stati il punto di partenza per ragionare su un’idea progettuale riguardante la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro: in particolare, più del 70% (il 71,2%) delle donne con posizioni di quadro o impiegate direttive si dichiara insoddisfatto su questo aspetto. Risultati Il principale risultato atteso è quello di dare risposta in modo concreto e coerente alle difficoltà che le collaboratrici si trovano a fronteggiare in momenti particolari della loro vita, quali la maternità, la necessità di prolungare il periodo di assenza per la maternità (maternità facoltativa) e la necessità di essere meno presenti in azienda per le particolari cure di cui abbisognano figure familiari come bambini piccoli, anziani a carico, disabili, senza perdere dal punto di vista professionale il proprio ruolo, i propri incarichi, le proprie responsabilità. È inoltre intenzione dell’azienda coinvolgere la regione Emilia Romagna e la regione Puglia, oltre agli altri enti pubblici interessati, nella organizzazione di un evento avente lo scopo di mettere in rete e condividere i risultati del progetto con enti pubblici, imprese, servizi sociali, università. 51 Il libro d’oro della responsabilità sociale DAVINES Società di prodotti cosmetici professionali Progetto Carta Etica Davines Problema La qualità di vita all’interno delle imprese è una leva fondamentale per favorire l’aumento delle capacità competitive delle imprese. È quindi necessario promuovere valori aziendali funzionali al miglioramento della qualità del lavoro. Soluzione Davines ha realizzato dal 2005 un progetto innovativo istituendo la CARTA ETICA DAVINES, ovvero la carta dei Valori Aziendali. La carta ha preso corpo grazie alla partecipazione su base volontaria di circa 90 collaboratori aziendali, appartenenti a tutti i dipartimenti e a tutti le funzioni aziendali, chiamati a riflettere e a dare il proprio contributo sugli aspetti valoriali che animano Davines. Gli obiettivi cui si ispira la Carta sono quelli di mirare a rendere protagonisti i collaboratori ed incentivare il loro senso di responsabilità rispetto ai valori che hanno espresso e aumentare la qualità del lavoro di ciascuno, e, nel contempo, il benessere nella vita lavorativa. La carta, infatti, propone esempi di buon comportamento per i responsabili e i collaboratori, direzioni d’azione, linee guida per orientarsi e su cui impostare l’agire lavorativo quotidiano. A partire dal 2006 tutto il piano formativo è stato ispirato e progettato a partire dalla Carta e dai suoi Valori: la formazione Manageriale per responsabili di funzione, l’istituzione di uffici commerciali che hanno dato vita alla creazione di un Costumer Care Book, la formazione per le trainers skin care, per le quali è stato creato un EducationZone Book. L’impatto positivo del progetto Carta Etica è stato inoltre rilevato attraverso una nuova rilevazione del Clima aziendale. Il personale è stato coinvolto per la presentazione ufficiale del progetto è stato creato un vero e proprio evento per tutti i collaboratori, mentre una ventina di collaboratori appartenenti a tutti i dipartimenti aziendali ha costituito il gruppo ACE (Animazione Carta Etica) che si impegna a proporre alla Direzione Generale iniziative ispirate ai valori della Carta Etica in modo da farli vivere concretamente nella quotidianità, evitando così che restino solo “belle” parole e “buoni” propositi. 52 Il libro d’oro della responsabilità sociale Sono stati inoltre previsti richiami formativi ogni 6 mesi per tutti i collaboratori, ricorrendo anche al counsellor filosofico. Davines ha ampliato il progetto, promovendolo anche per le 3 filiali estere: NY, Parigi, Londra. È stata creata una versione light del progetto affinché possa essere comunicata anche ai clienti, ospiti, fornitori. Risultati Un’indagine di clima fatta nel 2006 ha rivelato miglioramenti in termini di soddisfazione del personale rispetto al 2004, e si è registrato un aumento di candidature spontanee per partecipare alle giornate di richiamo formativo CE e al gruppo ACE. 53 Il libro d’oro della responsabilità sociale ENDESA ITALIA Operatore elettrico privato Progetto formativo “La cultura della sicurezza oltre la norma” Problema Nelle aziende nasce l’esigenza di contribuire alla condivisione e diffusione di una Cultura della sicurezza che vada al di là del mero rispetto della normativa contribuendo alla elevazione della sicurezza a valore da condividere e diffondere tra le risorse umane. Soluzione Endesa Italia, azienda del gruppo Endesa, ha aderito pienamente ai “7 impegni” che la Capogruppo ha assunto nello sviluppo sostenibile e nel campo della Responsabilità sociale. Ha quindi aderito all’impegno nei confronti delle Risorse umane per la sicurezza, la salute e lo sviluppo personale e professionale di tutti coloro che lavorano in azienda. A tale proposito Endesa ha promosso il percorso formativo “La cultura della sicurezza oltre la norma”, progetto interamente finanziato da Fondimpresa, nell’impianto sito in Sardegna (Centrale di Fiume Santo) e nelle sedi di altre 3 aziende nella medesima Regione. Il percorso ha previsto 24h d’aula, durante le quali momenti formativi tradizionali sono stati alternati a momenti esperienziali: 8h di visita presso una realtà organizzativa impegnata in una politica attenta sul tema della Sicurezza sul lavoro, e 4h di “tavola rotonda”, durante le quali il personale è stato coinvolto personalmente nella presentazione e discussione con la Direzione di proposte di miglioramento della sicurezza della propria realtà. Infine è stato previsto un cd contenente il materiale didattico, e video girato dai partecipanti nei momenti esperienziali, oltre a spazi nel magazine aziendale e nel sito internet, locandine e altri canali di diffusione interna. Il progetto ha coinvolto un totale di 150 lavoratori per un numero di ore di formazione pari a 3.100. Risultati Il risultato dell’intervento formativo è stato misurato in termini di miglioramento delle competenze; l’ incremento medio ricevuto è del 15,57%. Con tale iniziativa Endesa Italia ha dimostrato che la Responsabilità sociale nei confronti delle risorse umane è un impegno reale. 54 Il libro d’oro della responsabilità sociale GRUPPO FILO DIRETTO Gruppo assicurativo Gruppo Filo Diretto per l’impegno sociale Onlus Problema È necessario pianificare azioni finalizzate a promuovere e gestire direttamente interventi socialmente utili, concreti e per cui il personale possa sentirsi motivato a dare il proprio contributo. Soluzione Nel 2002 Gruppo Filo Diretto ha istituito Filo Diretto per l’impegno sociale Onlus, che ha individuato, anche grazie alla collaborazione con Sodalitas, l’ambito dell’infanzia in difficoltà quale area di intervento. L’obiettivo è aiutare i bambini in difficoltà, ma con una modalità nuova ed originale, coinvolgendo in prima persona e su base volontaria lo staff dell’azienda e realizzando progetti modulabili e replicabili su scala. I progetti realizzati da Filo Diretto Onlus hanno sempre visto la partecipazione di uno o più partner. Tra questi vi è il progetto del 2002 “arredo camerette ospedali”, in occasione del riarredo del reparto pediatrico dell’Ospedale di Vimercate e con il supporto tecnico di Gonzaga Arredi. Il progetto pluriennale “Progetto vacanza”, in collaborazione con Tour Operator, che ha dato l’opportunità a molti paziente e alle loro famiglie di godere di una vacanza in diverse località. All’ospedale di Vimercate, nel corso del 2004, i pazienti sono stati visitati settimanalmente dai Dottor Sorriso, creando un clima sereno e alleggerendo i bambini dal peso della malattia. Il progetto “La fattoria in città” (2005), in collaborazione con AIAS (Associazione Italiana per l’Assistenza agli Spastici Onlus) Monza, per lo sviluppo di attività di riabilitazione dei pazienti attraverso la Pet Therapy. Filo Diretto Onlus sostiene inoltre progetti in Africa, quali “Comunità di Ganda” in Angola a supporto dei bambini orfani di guerra e della ristrutturazione della scuola nel villaggio Tchikuma, e “Sisi ni Kesho, una casa per i bambini della Tanzania”, per la quale Filo diretto Onlus, in collaborazione con le ONG Asantesana e Cope, ha lavorato alla costruzione di case di accoglienza e centri sanitari per bambini orfani, già colpiti dai tanti problemi connessi alla malnutrizione e alla diffusione del virus HIV. Filo Diretto Onlus ha inoltre sostenuto il progetto promosso dall’ONG Cope per la realizzazione di un “Centro di Salute Rurale”, finanziando la costruzione dei reparti di pediatria e di salute materno-infantile, e in 55 Il libro d’oro della responsabilità sociale collaborazione con l’associazione “SoleTerre – strategie di pace ONLUS”, FDO sta intervenendo in Costa d’Avorio e in Uganda, in collaborazione con l’ONG Cesvi, a favore della tutela della bambine-soldato e ragazze-madri e a favore delle popolazioni colpite dalla guerra civile, con l’obiettivo di migliorare le condizioni sanitarie degli sfollati presenti nei campi profughi. Mentre in atri paesi, in particolare in Nicaragua e in Ucraina, Filo diretto Onlus, attraverso la piattaforma di telemedicina realizzata da Filo diretto W.or.l.d. Care, ha progettato di connettere tre ospedali pediatrici, selezionati tra le aree più bisognose con centri di eccellenza italiani in grado di offrire consulenza e supporto medico- specialistico. La Onlus si avvale inoltre delle competenze del Gruppo relativamente alle attività di comunicazione verso i propri interlocutori privilegiati (partner, collaboratori, staff). Le azioni intraprese, esclusivamente di below the line, comprendono: diffusione di comunicati stampa, organizzazione di eventi (inaugurazioni), Newsletter Now!, Biglietti di auguri natalizi, Agenda, Lotterie e sito web. Risultati I riscontri ottenuti nelle comunità locali oggetto delle diverse iniziative sono entusiastici, ma anche i partner, i collaboratori e il personale FD hanno sempre espresso commenti molto positivi alla conclusione dei progetti, facilitando spesso il dialogo e favorendo uno scambio di esperienze molto più profondo. 56 Il libro d’oro della responsabilità sociale HERA Società di produzione e servizi energia elettrica Scuola dei mestieri Problema Le risorse umane sono riconosciute come fonte generativa e continua di know-how, e gli approcci gestionali basati sulle competenze rappresentano una innovazione nell’ambito di tali sistemi. Il capitale umano viene considerato come elemento fondamentale e come tale nasce la necessità di svilupparlo, gestirlo e capitalizzarlo in tutto il suo valore. Soluzione La Scuola dei Mestieri (SdM) è un progetto finalizzato alla valorizzazione delle competenze tecniche e operative caratteristiche del Gruppo Hera. Rappresenta il tentativo di rendere chiare e disponibili le conoscenze frutto dell'esperienza acquisita sul campo dai lavoratori nel corso degli anni. Il progetto è sintetizzato nel motto: “Insegnare ed imparare: un mestiere di tutti”, vale a dire mettere a disposizione di un collega meno esperto le proprie competenze e “malizie del mestiere”, ed entrare a far parte così della Scuola dei Mestieri. Per essere un formatore della Scuola dei Mestieri, il Guppo Hera chiede la frequentazione di un breve corso di “formazione per formatori”, organizzato dalla funzione “Formazione e Sviluppo Risorse Umane” per illustrare la metodologia e i contenuti riportati nei Quaderni di Mestiere, e la partecipazione ad attività di addestramento sul campo. La procedura di formazione del Gruppo ha inoltre previsto la redazione annuale di un Piano di Formazione che recepisce gli input principali dal Piano Industriale, dai progetti strategici (gestiti attraverso lo strumento della Balanced Scorecard) e dalle indicazioni emerse dalla rilevazione dei fabbisogni (svolta annualmente attraverso interviste strutturate e questionari). Oltre al Quaderno di contenuto metodologico, per ciascuno dei mestieri è stato redatto uno specifico Quaderno, risultato concreto del progetto pilota realizzato. Risultati I progetti e la diffusione dei loro risultati hanno coinvolto un numero sempre crescente di operatori e tecnici, che hanno collaborato con entusiasmo all’iniziativa, mettendo a disposizione la loro esperienza e il loro sapere tacito, frutto di anni di esperienza sul campo. 57 Il libro d’oro della responsabilità sociale L’iniziativa, innovativa ed originale nel suo genere, ha contribuito a creare occasioni di maggiore coinvolgimento dei lavoratori attraverso incontri e affiancamenti sul campo. 58 Il libro d’oro della responsabilità sociale HOLCIM (ITALIA) Azienda attiva nella produzione di materiali per il settore delle costruzioni. Passione per la Sicurezza Problema Gli studi più recenti in materia di sicurezza, evidenziano come, insieme ad investimenti strutturali di adeguamento delle macchine, sia altrettanto importante la diffusione della cultura della sicurezza, che è un passo in più rispetto alla formazione/informazione. Soluzione Holcim (Italia), come azienda manifatturiera, con i rischi connessi al processo produttivo, ha basato la propria Politica di Responsabilità Sociale sulla sicurezza dei lavoratori. Dal 2002 ha sviluppato una serie di iniziative per sensibilizzare le persone ed aumentare i livelli di sicurezza. In parallelo ha avviato importanti piani di investimento relativi agli impianti per aumentare la sicurezza degli stessi. Holcim (Italia) ha adattato a livello locale la Politica di Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro definita a livello di casa madre. Nel corso dello stesso anno ha inoltre costituito Comitati OH&S sia a livello di aziendale sia a livello di singola unità produttiva, nell’ambito dei quali i partecipanti, principalmente datori di lavoro, RLS, RSPP, Coordinatore OH&S e Responsabile Sviluppo Sostenibile, discutono dei risultati degli indici infortunistici mensili e dei progetti in corso. Nel 2005 Holcim (Italia) ha introdotto un nuovo sistema interno di gestione della sicurezza sviluppato dalla casa madre e chiamato Piramide della Sicurezza. Si tratta di un sistema di gestione/ monitoraggio strutturato in 19 blocchi che, visivamente, formano una piramide. Ciascuno dei 19 blocchi della piramide è un ambito del sistema ben definito, che comprende un nucleo di obiettivi da sviluppare ed attuare attraverso attività specifiche. Nel 2006 ha avviato l’implementazione del sistema di gestione della sicurezza, ai sensi della norma OHSAS 18001. Dal 2006 ha inoltre rafforzato i progetti volti all’informazione/formazione e coinvolgimento dei dipendenti. Innanzitutto introducendo la newsletter sulla sicurezza, che ha lo scopo di informare tutti i dipendenti sulle principali attività in corso in materia di sicurezza e di fornire i dati sull’andamento infortunistico. In merito all’addestramento sulla sicurezza sono stato istituite le giornate della sicurezza che si tengono annualmente, durante le quali vengono anche svolte prove di evacuazione degli uffici. Inoltre il 59 Il libro d’oro della responsabilità sociale personale di produzione viene formato periodicamente ed in modo specifico sulle procedure relative agli impianti. Tra i progetti ricordiamo infine la OH&S Awareness Campaign è quello di discutere di sicurezza personale come modo di operare nel quotidiano e di far diventare la sicurezza un “chiodo fisso” di tutti, anche di chi ha effetti indiretti sulla stessa, ovvero si occupa di gestione dei fornitori/ appaltatori, gestione trasporti, gestione del personale. Tutti i dipendenti Holcim sono coinvolti, indipendentemente dal ruolo professionale, per 10 mesi. Tra gli argomenti trattati: obiettivo zero infortuni, importanza della pianificazione e riflessione sui possibili rischi prima di affrontare un lavoro/un’attività pericolosa, cultura della segnalazione degli incidenti, procedure di isolamento e blocco delle macchine, utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (DPI), lavori in quota, importanza dell’housekeeping di stabilimento, postura nel sollevare pesi, pericoli potenziali, velocità dei mezzi all’interno delle unità produttive. La campagna è iniziata a dicembre 2006, con l’affissione del primo poster, in tutti gli stabilimenti ed uffici. Le modalità utilizzate per diffondere la cultura e la passione della Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro per Holcim, raggiungendo tutti i dipendenti del gruppo, sono stati molteplici: - Pocket guide, una guida tascabile relativa alla Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro, articolata in otto parti, riguardanti la politica Holcim sulla sicurezza e salute, le regole cardinali di Holcim in merito alla sicurezza, i rapporti sugli incidenti, l’identificazione dei pericoli, la messa in sicurezza, la protezione individuale, la segnaletica ed i rischi lavorativi; - Un Video, visionato da ogni dipendente, della durata di 11 minuti che ribadisce - attraverso immagini che simulano incidenti all’interno di una nostra unità produttiva cemento - l’importanza del rispetto delle regole cardinali; - Poster, con messaggi chiave su 10 temi, da affliggere nei locali delle Unità Produttive e della sede; - Card, con messaggi su 10 temi, da distribuire in occasione della busta paga; - Gruppi di formazione, che stanno coinvolgendo per primi i capi delle Unità Produttive e funzioni aventi a disposizione una Toolbox talk, una “cassetta degli attrezzi” per avere una traccia degli argomenti da trattare, con le proprie persone, durante gli incontri mensili su ciascun tema. 60 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati L’indice di frequenza infortuni si è ridotto dal 24,9 del 2005 al 12,2 del 2006 (-51%). Nel 2006, inoltre, abbiamo ottenuto la certificazione ai sensi della norma OHSAS 18001 per tre delle nostre cave di aggregati. Nel 2007 il sistema di gestione della sicurezza OHSAS 18001 verrà sottoposto ad audit di ente esterno per tutte le nostre unità produttive cemento (stabilimenti, cave e miniere cemento). I risultati relativi al personale sono positivi per quanto riguarda la maggiore attenzione e sensibilità agli argomenti concernenti la sicurezza e anche in merito alla partecipazione alle riunioni della campagna OH&S Awareness che terminano con la redazione di un meeting report che testimonia il numero di partecipanti e le proposte formulate per migliorare la Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro. 61 Il libro d’oro della responsabilità sociale INDESIT COMPANY Azienda attiva nella produzione di elettrodomestici Progetto Insight Problema La comunicazione interna contribuisce a costruire e rafforzare lo spirito di gruppo: vuole creare e diffondere un unico spirito tra tutti i dipendenti della Società e dare all’azienda, multinazionale, una sola voce. Soluzione Tra le prime attività intraprese lo sviluppo di una nuova Intranet, a cui è stato dato il nome di Insight. Una Intranet worldwide, che ha sostituto le tre Intranet già esistenti (quelle in UK, CIS e CORPORATE). Con la nuova Intranet si è creato un “ambiente” dinamico in grado di divenire il principale canale della comunicazione interna. Insight rappresenta innanzitutto uno strumento di diffusione e condivisione dei saperi, un luogo dove trovare stimoli per la propria crescita professionale, una comunità virtuale dove confrontarsi con gli altri. In fase di progettazione è stato coinvolto un team internazionale e man mano che il progetto è diventato più operativo sempre più risorse di ogni area del gruppo. La nuova Intranet parla tre lingue (italiano, inglese, russo) ed ha un palinsesto settimanale: news, video, comunicazioni organizzative, annunci, documenti e strumenti di lavoro. Sei macro-aree:area focus (per la notizia, evento centrale della settimana), quick poll (area riservata a sondaggi o ad altri approfondimenti), area departments (siti delle funzioni), area countries (siti locali), sezione dedicata alla reportistica e alle principali applicazioni utilizzate in azienda, quattro aree business (our company, our people, brands&products, community), rassegna stampa, link utili. Inoltre numerose rubriche: video- interviste al management, concorsi interni, campagne di comunicazione per il lancio prodotti, pillole formative e molto altro. Insight quindi è diventata il luogo d’incontro tra stili e abitudini molteplici, persone e culture differenti, uno spazio per condividere, rinforzare il senso di appartenenza, generare e sviluppare un’identità comune. Indesit Company si è avvalsa anche di strumenti più tradizionali, quali le campagne di Comunicazione Interna, pensati nell’ottica del coinvolgimento di tutti i dipendenti. Molte delle iniziative sono state strutturate con un momento di teaser, finalizzato a incuriosire, coinvolgere e creare attesa e da un momento di reveal che ha l’obiettivo di svelare il contenuto centrale 62 Il libro d’oro della responsabilità sociale della comunicazione. Questi progetti si caratterizzano per la partecipazione attiva da parte di tutti i colleghi. Un progetto significativo in tal senso, che è diventato una Case History, è “Seminare per raccogliere. Il nostro percorso per la Qualità”. Il progetto nasce con due obiettivi: favorire lo sviluppo delle conoscenze sul tema Qualità e coinvolgere tutti i livelli dell’azienda sull’importanza della Qualità. Risultati La Comunicazione Interna di Indesit Company, grazie alle modalità innovative introdotte e ai progetti sviluppati, sta riuscendo nel raggiungimento dei propri obiettivi: divulgare informazioni, dati e indicazioni necessari per lo svolgimento delle attività in azienda, rendere partecipi le persone, diffondere la mission, i valori aziendali, favorire lo sviluppo di una cultura aziendale unitaria che allo stesso tempo valorizzi le differenze culturali presenti nel Gruppo. La nuova intranet Insight è visitata quotidianamente con interesse da tutti i colleghi a livello worldwide ed è alimentata dal contributo di tutti. 63 Il libro d’oro della responsabilità sociale INFORMATICA TRENTINA Società a controllo pubblico che fornisce servizi di progettazione, sviluppo e gestione di sistemi informativi e servizi telematici Redazione di un periodico giornalino aziendale rivolto ai dipendenti della/e Società Problema Un contesto caratterizzato da processi di globalizzazione e di individualizzazione, e dalla diffusione di ‘legami deboli’ rischia di deprimere l’identità e le relazioni sociali dei gruppi e delle istituzioni. Per raggiungere risultati, economici e non, bisognerebbe tenere conto delle implicazioni che una organizzazione produce sui soggetti che lavorano in essa. Soluzione Nel 2003 il Consiglio di Amministrazione ha approvato un “Piano Industriale” che, tra i suoi intenti strategici, ha indicato l’implementazione di un sistema di “Valorizzazione delle Risorse Umane”. Accogliendo l’invito della Direzione Aziendale a creare uno strumento informativo interno, è stata realizzata dal Responsabile della funzione delle Risorse Umane e da quello del Marketing e Comunicazione una piccola redazione formata da personale aziendale che periodicamente redige, propone e pubblica una rivista cartacea [Internos]. Internos rappresenta una occasione di elaborazione collettiva, anche della Direzione Aziendale, della identità aziendale, quasi di appropriazione di quello che la Società è e sta diventando. Si tratta, quindi, da una parte, di vera e propria informazione, che mette a disposizione e facilita l’accesso a contenuti, immagini, riflessioni, dall’altra attiva processi di elaborazione, processi di vera e propria costruzione di immagini evocative di quanto veramente accade. Di conseguenza i contenuti di Internos sono: un’intervista, che raccoglie la voce diretta delle persone che lavorano; la ricerca, che somministra questionari ed elabora/presenta i risultati; l’ascolto/osservazione, la raccolta di opinioni, che richiede ad esterni professionisti che collaborano con la Società di trattare e discutere questioni che la riguardano. L’evoluzione, l’aggiornamento e il miglioramento dello strumento è necessario. Gli elementi per valutare eventuali evoluzioni sono anche raccolti attraverso una periodica misurazione quantitativa che viene 64 Il libro d’oro della responsabilità sociale effettuata in occasione della annuale rilevazione dell’apprendimento aziendale. Internos, oltre ad inevitabili risorse temporali ed economiche, utilizza sistematicamente interlocutori esterni, quali Centri di Ricerca, Università, Consulenti. In base ai temi trattati, vengono attivati quegli specialisti ritenuti di volta in volta in possesso di uno sguardo privilegiato, uno sguardo capace di coniugare lo specifico tema con la realtà aziendale. Il Piano della Comunicazione (realizzato dalla Direzione Risorse Umane e dalla Divisione Marketing e Comunicazione nel corso del 2004) ha evidenziato la esigenza di creare occasioni di comunicazione e di partecipazione, non solo dalla Azienda verso i collaboratori, ma tra coloro che prestano il loro lavoro nella organizzazione. Risultati Internos, grazie alla possibilità di rappresentare fatti e persone a livello aziendale, non solo nella dimensione professionale ma anche in quella extraprofessionale, ha innescato meccanismi identitari positivi di mutua comprensione e conoscenza tra i vari gruppi aziendali, con un buon gradimento da parte della popolazione aziendale coinvolta, così come testimoniato dagli stimoli rappresentati per nuove iniziative editoriali o per lo sviluppo di nuove tematiche sui nuovi numeri di Internos. Internos dà un contributo fondamentale, quindi, allo sviluppo della cultura aziendale. 65 Il libro d’oro della responsabilità sociale LA FENICE – GESTIONI IMMOBILIARI Gestioni immobiliari Cantieri di lavoro a gestione condivisa Problema È noto che il settore edile è spesso caratterizzato da fenomeni quali lavoro sommerso, o lavoro nero, scarsa sicurezza dei cantieri e subappalto di mano d’opera. Soluzione La Fenice si è negli anni distinta nel campo dell’edilizia immobiliare per la modalità con cui vengono gestiti i rapporti di lavoro con il personale dipendente. Si è quindi proposta di creare un ambiente di lavoro sicuro e sano. I principi di responsabilità sociale a cui tende sono rivolti ad una crescita reale dei dipendenti. Attualmente i lavoratori assunti a tempo indeterminato sono sette, tutti di nazionalità rumena e con regolare permesso di soggiorno. Viene data loro la possibilità di ottenere una vasta formazione non solo in merito alle tecniche con cui si opera nel settore edile, ma anche alla conoscenza del mondo del lavoro in generale e delle leggi economico-finanziarie che lo governano, nonché delle modalità con cui si struttura un’azienda. Scopo ultimo è la creazione di cantieri di lavoro a gestione condivisa. La Fenice infatti aiuterebbe, anche a livello economico, tutti quei dipendenti che, una volta acquisite le conoscenze necessarie, possono decidere di “mettersi in proprio” creando delle loro aziende o operando come liberi professionisti. In questi casi potranno scegliere se lavorare autonomamente o creare cantieri a gestione condivisa tra La Fenice e le loro società. L’azienda, inoltre, oltre a perseguire i principi in merito alla sicurezza dettati dalle leggi in vigore, si è dedicata a problematiche ambientali. Nelle ultime costruzioni si stanno infatti adottando materie prime certificate dall’Università degli Studi di Bologna per il risparmio energetico. È dunque in corso alle normative europee previste dal Sesto programma di azione per l'ambiente chiamato “Ambiente 2010: il nostro futuro, la nostra scelta”. Risultati La strategia dell’azienda, che punta sulla formazione e valorizzazione del capitale umano, ha garantito un ambiente lavorativo migliore e ha fatto registrare una motivazione maggiore tra i dipendenti. 66 Il libro d’oro della responsabilità sociale La coesione fra i vertici aziendali e i dipendenti a cui vengono anche dispensati premi di produzione è ampia e fortemente condivisa.. 67 Il libro d’oro della responsabilità sociale MAGGIOLI Società al servizio di Pubblica Amministrazione e liberi professionisti La spesa solidale entra in azienda : il “G.A.S. Maggiolinsieme” Problema “Non ho più tempo per fare nulla!” “Non posso fermarmi nemmeno un attimo!”. La frase sintetizza un problema reale: il personale di un’azienda accusa spesso poco tempo da dedicare alle proprie attività e un’assenza di iniziative volte a coinvolgere e valorizzare la persona nella sua totalità. Soluzione Maggiolinsieme nasce come gruppo per la promozione e lo sviluppo di iniziative del personale per il personale, iniziative tese a coinvolgere e valorizzare la persona nella sua totalità. L’idea di partenza, concepita nell’autunno 2006, è stata quella di offrire a tutti i dipendenti un semplice e genuino break, “una mela al giorno”: l’azienda si è riempita di cesti e carrelli di mele, lavate e pronte al consumo e soprattutto coltivate con metodo eco-compatibile da un piccolo produttore locale, Stefano Bartoletti di Cesena, da tempo fornitore per la rete dei “gruppi d’acquisto solidale”, ovvero la rete di chi insieme acquista all’ingrosso e ridistribuisce al proprio interno prodotti scelti secondo criteri solidali. Da qui, l’idea di organizzare un vero e proprio “Gruppo d’Acquisto Solidale (G.A.S.)” all’interno dell’azienda Maggioli: il “G.A.S. Maggiolinsieme”. Le ragioni di base sono state la comodità di “far la spesa in azienda”, favorendo un diffuso clima di partecipazione, l’idea di affidarsi a piccoli produttori locali, che fanno attenzione al trattamento equo della manodopera e ai problemi di inquinamento/ spreco di risorse e la scelta di prodotti di ottima qualità, biologici, eco-compatibili, rendendo più accessibili i costi per i partecipanti. L’organizzazione e la comunicazione del progetto “G.A.S. Maggiolinsieme” si sono sviluppati attraverso il sito intranet aziendale e il volantinaggio per tutte le notizie e gli aggiornamenti; si sono poi messi a disposizione dei dipendenti alcuni locali aziendali. Attraverso il preesistente sito www.economia-solidale.org ogni dipendente interessato ha inoltre potuto conoscere più in profondità il mondo dei “gruppi d’acquisto solidali” e ordinare la propria spesa; gli ordini sono stati raccolti e comunicati ai produttori dal gruppo. Il gruppo NonSoloNoi ha provveduto alla distribuzione delle singole spese. In omaggio per ciascun dipendente una borsina di stoffa personalizzata “Io acquisto solidale – G.A.S. 68 Il libro d’oro della responsabilità sociale Maggiolinsieme, con la collaborazione di NonSoloNoi”, arricchita da una citazione poetica di Tonino Guerra. L’Associazione “Figli del Mondo” e il “Gruppo d’Acquisto Solidale RIGAS” di Rimini hanno sostenuto ed incrementato la realizzazione pratica del progetto, avvalendosi della rete di acquirenti e produttori locali del “biologico”. Il personale è stato intensamente coinvolto attraverso il gruppo NonSoloNoi per le fasi di progettazione, comunicazione, messa in pratica del progetto. Tutti i dipendenti sono stati infatti inviati a partecipare ad un sondaggio sulla riuscita dell’iniziativa, pubblicato sulla rete intranet aziendale. Risultati La comunicazione tra e per i dipendenti si è fatta più fluida e diffusa, il ritmo intenso della produttività è stato sostenuto dal clima di partecipazione e vivacità legato alle iniziative “sociali”. Con il tessuto sociale del territorio si è instaurato un intenso dialogo, un dialogo condotto “in primis” da settore Risorse Umane e team organizzativo di NonSoloNoi, ma stimolato e rafforzato in ogni successiva battuta dall’impegno diretto del dipendente, coinvolto attraverso il gesto quotidiano della spesa, arricchito di valore sociale e portato in azienda. 69 Il libro d’oro della responsabilità sociale PERFORMANCE IN LIGHTING Azienda di apparecchi di illuminazione Progetto Nido Blu, struttura educativa aziendale ecologica aperta anche al pubblico Problema Fondamentale per la sussistenza e lo sviluppo di ogni azienda è un capitale umano motivato e responsabile, sul quale si possa far leva per arrivare ad un vantaggio strategico. Non sempre, però, le risorse umane vengono ritenute così importanti da essere valorizzate di continuo. Soluzione Performance In Lighting rivolge molta attenzione alla conciliazione tra tempo di vita e tempo di lavoro dei propri dipendenti, alle pari opportunità e alla realizzazione del personale, nella consapevolezza che le risorse umane non hanno un valore soltanto per l’azienda ma sono esse stesse un valore, la cui realizzazione propriamente umana è di beneficio all’azienda, al territorio e all’intera società. Il progetto Nido Blu nasce per realizzare un innovativo nido aziendale ecologico, aperto alla fruizione da parte del territorio, all’insegna della consapevolezza della necessità della sostenibilità ambientale e di principi pedagogici che stimolino l’apprendimento a contatto con la natura e lo scambio culturale tra generazioni. A Nido Blu si è affiancata la Fondazione Blu, un’iniziativa di solidarietà internazionale per i bambini in difficoltà, il cui valore sociale e le cui alte motivazioni etiche sono vissute come un beneficio indiretto, ma altamente motivante, in termini di appartenenza e riconoscimento dell’azienda da parte di tutte le risorse umane. Il nido aziendale è stato progettato in termini di bioarchitettura, biosostenibilità ed ecocompatibilità; secondo la ricerca nazionale “Percorsi di Sostenibilità” Nido Blu è una delle 700 scuole italiane ecocompatibili. Completamente realizzato in materie naturali, soprattutto legno, con spazi e volumi a misura di bambino, Nido Blu è sorto nel contesto naturale delle campagne di Colognola, con giardino, orto didattico e fattoria didattica; molte delle sue attività si svolgono all’aperto. Accanto alle educatrici e al corpo insegnanti, nella gestione del progetto sono state coinvolte le risorse umane dell’azienda: sono infatti alcuni dipendenti ad occuparsi della fattoria e dell’orto, a curare gli animali mettendo a frutto competenze tradizionali, legate al lavoro agricolo sul territorio prima dello sviluppo industriale. L’allevamento di animali e la 70 Il libro d’oro della responsabilità sociale coltivazione della terra diventano, dunque, importanti fattori di riappropriazione culturale e di legame tra le generazioni, perché queste attività hanno parte rilevante nei percorsi didattici proposti ai bambini. La frequenza di Nido Blu da parte della popolazione infantile di Colognola, non solo dei figli dei dipendenti, ha contribuito a sviluppare e consolidare i rapporti tra l’azienda ed il territorio, in un continuo scambio di informazioni. Significativo è il coinvolgimento dei genitori in percorsi formativi fatti con consulenti esterni provenienti dall’Università, dal mondo medico e da quello istituzionale. Risultati Attraverso il progetto è stata sviluppata nei lavoratori la consapevolezza che il rapido e positivo sviluppo produttivo realizzato da Performance In Lighting ha migliorato la qualità anche del loro tempo di vita, sostenendo e sviluppando il senso di appartenenza contemporanea all’azienda e al territorio. Ciò ha avuto un riscontro in termini di produttività, a cui vanno sommati i benefici ottenuti dal ritorno mediatico ottenuto grazie all’eccellenza di Nidoblu. L’impegno profuso è stato notato e commentato positivamente anche dai partner naturali dell’azienda, che si sono rivolti con maggior frequenza ai corsi di aggiornamento a loro dedicati, nella consolidata fiducia nelle competenze, non solo tecniche ma propriamente culturali, di Performance In Lighting. 71 Il libro d’oro della responsabilità sociale PIRELLI & C. Industria di cavi e pneumatici Progetto di Gruppo “Pari Opportunità” Problema Molti aspetti del nuovo mercato globale del lavoro fanno sì che le aziende dovrebbero pensare ad una modalità di approccio all’internazionale maggiormente flessibile, per rispondere in maniera tempestiva ai bisogni dell’organizzazione e degli individui che in essa lavorano. Ad oggi, non sono molte le aziende, in Italia e nel mondo, ad aver implementato un programma sul tema delle diversità e ad essersi impegnate con una ‘carta’ ufficiale che riconosca le risorse umane e le diversità come portatrici di valore. Soluzione Il Progetto ‘Pari Opportunità’ si fonda sulla convinzione che una comunità aziendale più equilibrata possa essere più efficace nel raggiungimento dei risultati. Ciò trova esplicazione nella Dichiarazione di Gruppo sulle Pari Opportunità. Il Progetto nasce con l’obiettivo di valorizzare le differenze in tutti i processi aziendali e garantire l’effettiva parità di trattamento dei dipendenti in ogni settore, mansione e grado. Nel 2005 è stato costituito lo Steering Commettee Pari Opportunità, con apposita Disposizione Generale comunicata a tutte le Affiliate del Gruppo. Lo Steering è composto dal Top management del Gruppo ed ha il compito e la responsabilità di indirizzo strategico e presidio di Piani e Progetti aziendali relativi alle Pari Opportunità. Nei fatti, il piano si è concretizzato in una serie di azioni positive con specifici target di valorizzazione e sviluppo delle diversità nell’ambito della gestione delle risorse umane. In particolare: - reclutamento di giovani laureati, di cui almeno il 50% donne - incremento del 20% del numero delle donne impegnate in percorsi di mobilità internazionale (oggi su 227 espatriati, solo 23 sono donne); - raddoppio del numero di donne partecipanti ai principali corsi manageriali di Gruppo - miglioramento/allineamento della presenza femminile in tutti gli stabilimenti - valorizzazione/sviluppo della presenza di stranieri negli stabilimenti europei attraverso iniziative di formazione interculturale, corsi di lingue, 72 Il libro d’oro della responsabilità sociale spazi dedicati a momenti di preghiera e attenzione nelle mense alle diverse abitudini alimentari. Queste azioni sono state integrate ad altre, concepite per favorire la conciliazione fra l’impegno professionale e la vita privata. In particolare, sono stati realizzati asili nido aziendali nelle aree potenzialmente interessate ed è stata prevista l’estensione dell’utilizzo del part-time predefinito nella durata (al rientro dalla maternità o a fronte di specifiche esigenze personali). Risultati Il progetto è in itinere e coinvolge circa 25.000 dipendenti. Nel 2006 si rileva un’incidenza della presenza femminile in posizioni manageriali pari al 20% circa (contro il 17% del 2005), in posizioni di staff pari al 36% (invariata rispetto al 2005) e operaia pari al 3% (contro il 2% registrato nel 2005). Rispetto allo scorso anno si è dunque verificata una dinamica migliorativa, ascrivibile peraltro ad un naturale corso di eventi, essendo il 2007 l’anno di inizio implementazione delle specifiche azioni positive finalizzate a incrementare la presenza femminile sia nelle aree di maggior disequilibrio che nelle posizioni manageriali. 73 Il libro d’oro della responsabilità sociale POSTE ITALIANE Operatore di servizi postali Set di interventi formativi finalizzati a favorire l’inclusione sociale di particolari categorie di dipendenti Problema Le aziende studiano nuove iniziative rivolte ad alcune particolari categorie di dipendenti più deboli e svantaggiate. La volontà è quella di intervenire concretamente con azioni volte a migliorare la qualità della vita lavorativa di tali fasce “deboli” della popolazione aziendale. Soluzione Il set di interventi formativi, progettati e realizzati con tempistiche e modalità diverse tra loro ma ancora oggi applicati, nasce dall’attenzione della Funzione Human Resources and Organization, anche in condivisione con le Organizzazioni Sindacali di categoria. Il progetto ha trovato espressione attraverso l’individuazione di tre percorsi formativi mirati. Il primo intervento ha previsto il reinserimento di risorse umane dopo un periodo di aspettativa. Il progetto è stato promosso dal Comitato Pari Opportunità e dall’Ente bilaterale per la Formazione e Riqualificazione professionale e destinato alle lavoratrici e ai lavoratori assenti dal lavoro per periodi prolungati (oltre i 60 giorni). Il percorso formativo ha interessato complessivamente 163 risorse, articolandosi in due fasi: la prima, preceduta da un colloquio di accoglienza condotto dal Responsabile Risorse Umane, e dall’addestramento operativo on the job mediante aula virtuale sotto la guida di un tutor (Direttore dell’Ufficio o altro operatore). La quasi totalità delle partecipanti è stata di donne, più precisamente 161 su 163, con una percentuale quindi del 98,8%. Il secondo progetto formativo, Progetto alfabetizzazione informatica non udenti, ha previsto l’utilizzo dell’aula tradizionale supportata da strumenti comunicativi di tipo visivo, per un totale di 13 giorni di formazione, ed ha visto la partecipazione di 30 dipendenti. In considerazione dell’elevato gradimento, tanto dei partecipanti, quanto degli Organismi Paritetici (Comitato Pari Opportunità ed Ente Bilaterale per la Formazione e la Riqualificazione Professionale), si è deciso di estendere ad altre aree territoriali la medesima attività formativa. In particolare, ciò ha permesso l’impiego in attività adeguate alle specifiche capacità, garantisce una possibilità di crescita professionale analoga a quella 74 Il libro d’oro della responsabilità sociale del personale non disabile, e consente l’accesso alle fonti di informazione interna e di formazione a distanza. Infine, il terzo intervento, Progetto formativo trainer, volto alla riqualificazione di quadri aziendali su posizioni di staff, che ha riguardato un bacino di oltre 300 dipendenti. La rivalorizzazione professionale di queste persone come “formatori interni” ha consentito di valorizzare il patrimonio culturale di queste risorse trasmettendolo ad altri colleghi, ed inoltre risponde alla necessità di rafforzare, su tutto il territorio nazionale, la squadra di formatori. Risultati Tutte le edizioni concluse fino ad oggi hanno fatto rilevare un elevato gradimento da parte dei partecipanti. Il progetto ha realizzato un triplice obiettivo: il recupero di professionalità altrimenti emarginate dai processi produttivi, il recupero del livello motivazionale individuale (dove si sono registrati risultati molto rilevanti) ed il potenziamento delle capacità di erogazione di interventi formativi. 75 Il libro d’oro della responsabilità sociale SANPELLEGRINO Società che opera nel campo del beverage in Italia Corum – Persone al Centro. Progetto inserito negli obiettivi aziendali 2006 Problema Le aziende sono chiamate a rispondere alle esigenze del personale, quale “capitale umano” all’interno dell’impresa, favorendo iniziative che dimostrino la ricerca di un miglioramento continuo e l’attenzione verso gli stakeholders. Soluzione Il Progetto Corum ha avviato un processo di coinvolgimento della popolazione aziendale che, partendo da un’ analisi di clima interno (survey attraverso un questionario nominato, appunto, Corum), ha evidenziato le principali aree di insoddisfazione delle persone e propone azioni volte al loro miglioramento. Questo progetto (people strategy) è stato fortemente voluto dal top management in quanto convinto che la risorsa più importante di un’azienda siano le sue persone, e ha, quindi, avviato un’approfondita ricerca dei bisogni specifici (emersi attraverso lo strumento del questionario). Il progetto ha visto la Creazione di 10 gruppi di lavoro (circa 8/10 persone per gruppo) in sede e nei siti produttivi, appartenenti a tutte le funzioni aziendali. Il processo di coinvolgimento delle persone non si è esaurito alla conclusione dell’indagine di clima, ma ha attivato 3 team corum permanenti su 3 temi fondamentali: -work-life balance -chiarezza e trasparenza -interfunzionalità I 3 temi sono sviluppati da altrettanti gruppi multifunzionali i cui membri hanno diversi livelli di inquadramento gestiti in modo progettuale con obiettivi chiari, piani di lavoro e risultati misurabili. La società di consulenza ci ha fornito benchmark esterni di soddisfazione delle risorse sul luogo di lavoro, che servono all’azienda per ricercare le best practice. Sono stati, inoltre, attivati team permanenti di discussione e azioni rivolte all’ascolto e al miglioramento costante. I team sono composti da persone di Sanpellegrino e si incontrano con cadenza mensile. 76 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati La percentuale di risposta al questionario Corum è stata molto alta, circa il 95%. I team coinvolti nell’implementazione del progetto sono rimasti attivi e hanno aperto un proficuo canale di comunicazione per far emergere in modo rapido e trasparente i bisogni e le richieste delle persone. Nel 2006 si è inoltre avuto un risultato di business assolutamente positivo e migliorativo rispetto all’anno precedente. 77 Il libro d’oro della responsabilità sociale SANTANDER CONSUMER BANK Settore del credito al consumo Assistenza e sostegno a Comunità Cenacolo, la cui promotrice è Suor Elvira Petrozzi. Casa della Madre - Saluzzo Problema In una economia veloce, globale, può occorrere che le parti più deboli e fragili si ritrovino estromesse dalla società. È questo un problema in diffusione nelle economie occidentali, ma quotidiano in molte aree del Mondo. Vite spezzate, ruoli persi, disagi personali, estromissioni dai cicli produttivi, sono oggi occorrenze tutt’altro che marginali. Occupano trasversalmente tutta la Società. Soluzione Santander Consumer Bank fa parte del Gruppo Santander, una banca internazionale da sempre caratterizzata da visioni e valori universali. Il forte impegno verso l’ambiente nel quale operiamo, sia attraverso campagne di responsabilità sociale, sia attraverso uno sviluppo sostenibile, ci consente di essere efficacemente parte della Società locale. In Sudamerica come promotore di Cultura, attraverso l’istituzione di Università e sostegno finanziario, si completa con il sostegno alle economie locali deboli e in fase di sviluppo. In Europa protagonisti nell’impegno di valorizzazione delle risorse umane come crescita non solo professionale ma umana, attraverso innumerevoli progetti per i giovani. I progetti di sostegno a comunità locali sono innumerevoli nel Mondo. In Italia, ancorchè la nostra presenza sia recente, ci troviamo impegnati nel sostegno dell’iniziativa “Comunità Cenacolo”, la cui promotrice è Suor Elvira Petrozzi. Fin dal 1983 la Comunità è la risposta ai disagi degli emarginati. La “casa della Madre” è situata a Saluzzo. L’iniziativa ha dato corso a numerose affiliazioni, di cui ben 19 in Italia. Santander Consumer Bank partecipa come contributore attivo in campagne di solidarietà e sostegno sociale alle parti deboli ed emarginate, fin dal 2000. Il nostro impegno non è solo una questione economica, ma impegno di risorse costantemente presenti sui piani di sviluppo e sostegno dell’iniziativa. La “Casa della Madre” accoglie giovani, persone disperate, ai margini della società. Saper di poter essere utili per un percorso di reinserimento nella società, attraverso i valori di etica, responsabilità, fede, rendono il nostro contributo un’azione condivisa da tutti i dipendenti e collaboratori di SCB. 78 Il libro d’oro della responsabilità sociale La nostra iniziativa completa la presenza nel sociale dell’intero Gruppo di cui facciamo parte. Riteniamo, infatti, di essere e di voler essere una parte attiva nel processo di sensibilizzazione verso i disagi sociali. Risultati L’impegno di SCB in Italia mutua, in toto, la visione, i valori, le attività sostenibili e la filosofia di tutto il Gruppo Santander. Le azioni sociali intraprese a livello locale in Italia sono un sinonimo di fiducia nell’ambiente circostante e nei valori più radicati, come la cultura cristiana, che appartengono a tutti i dipendenti. Il coinvolgimento del personale è attivo ed evidente nelle forme di sostegno personale in aggiunta a quelle “Spirito di Gruppo”. La Comunità Cenacolo, Casa della Madre, grazie all’apporto significativo, può programmare e sviluppare diverse iniziative di sostegno all’accoglienza dei numerosi Ospiti della Comunità. 79 Il libro d’oro della responsabilità sociale SOFIDEL Settore cartario e cartotecnico “Sofidel Uffici Aperti” Problema Le aziende dovrebbero orientarsi alla collaborazione e al lavoro in team al fine di valorizzare il personale. Soluzione La risorsa umana è considerata in Sofidel uno degli elementi essenziali per raggiungere il successo nel business ove opera. Ogni anno sono investite risorse economiche, intellettuali e di tempo per creare e sviluppare progetti integrati e sistemi che consentono di attrarre, motivare, conservare e far crescere professionalmente e umanamente le persone del gruppo Sofidel. Nell’ambito di questo sistema integrato si inserisce il progetto “Sofidel Uffici Aperti”, che è un percorso informativo teso ad ottenere una condivisione di obbiettivi e uno scambio di conoscenze fra i vari settori dell’azienda. Nel corso del 2006 è stata condotta in Sofidel una ricerca, attraverso l’utilizzo di appositi questionari, al fine di ascoltare, coinvolgere, motivare le persone e creare un metro di paragone in grado di misurare il benessere dei dipendenti e la loro percezione dell’azienda. Le schede di valutazione citate sono consegnate a tutti i responsabili di Uffici, i quali con cadenza annuale devono valutare se i comportamenti dei dipendenti siano in linea con la filosofia aziendale. A seguito di questa ricerca, gli amministratori e la direzione si sono sentiti in dovere di incentivare i corsi di formazione per il personale dipendente, e di implementare il progetto “Sofidel Uffici Aperti”. È stato promosso Il corso di amministrazione e pianificazione aziendale che ha avuto come oggetto il fatto aziendale, il suo effetto economico-finanziario, nonché la sua rappresentazione nella redazione del bilancio di esercizio. Sono stati poi analizzati gli organi societari, il sistema di controllo interno e il modello di controllo di gestione del gruppo Sofidel. Lo scopo del corso è quello di far comprendere l’importanza del lavoro di ogni singolo dipendente nella realizzazione del bilancio di esercizio e nel raggiungimento degli obbiettivi economici del gruppo. In particolare vengono premiati, attraverso gratifiche e promozioni, coloro che dimostrano spirito di collaborazione, capacità e attitudini organizzative, acquisizione e sviluppo delle competenze. 80 Il libro d’oro della responsabilità sociale Oltre alle normali giornate di corso di amministrazione e pianificazione aziendale si sono tenute delle lezioni “integrative” nelle quali sono intervenuti illustri professori universitari e stimati professionisti locali. I professori e i professionisti interverranno sui temi concernenti l’area Finanziaria, i processi interni di Governance, il Controllo Interno e il Controllo di Gestione. Ogni anno il gruppo finanzia un master post laurea in Auditing e Controllo Interno, un corso di inglese indirizzato a tutti i dipendenti italiani interessati ed un corso per la valutazione del potenziale, indirizzato ai dirigenti. È inoltre riconosciuto un premio produzione a tutti i dipendenti, al conseguimento di obbiettivi fissati in un accordo stipulato fra le aziende del gruppo e le R.S.U., e che riguardano il raggiungimento di alcuni parametri: la capacità produttiva, la riduzione delle non conformità, la riduzione dei consumi idrici, l’assenza di RAC (richiesta di azione correttiva) da parte di enti esterni di certificazione, la partecipazione a corsi di formazione fuori orario di lavoro. All’interno del gruppo l’attività lavorativa di ogni dipendente è ordinata sotto la supervisione di un responsabile di processo (RPA) e ogni processo è regolato da una procedura, oggetto di costante monitoraggio e revisione in chiave di un miglioramento continuo. A tal proposito, i lavoratori sono sollecitati ad avanzare proposte di miglioramento dei processi aziendali e sono coinvolti nella condivisione degli obbiettivi aziendali durante riunioni operative di reparto ed incontri formativi/informativi. Risultati Il progetto “Sofidel Uffici Aperti” è stato implementato nel 2007 e darà dei risultati tangibili nel corso dei prossimi anni. L’iniziativa ha già registrato un basso tasso di assenteismo e una diminuzione del turnover all’interno dell’azienda, infatti i dipendenti manifestano una condivisione delle politiche di gestione delle risorse umane condotte dalla società e si sentono fortemente coinvolti nelle attività interne realizzate dalla stessa. 81 Il libro d’oro della responsabilità sociale SOLAS DI VITTORIO TAMBURRINI & C. Azienda italiana specializzata nella produzione di vernici naturali Integrazione, Socializzazione e Coesione Problema Le risorse umane rivestono un ruolo fondamentale all’interno di un’azienda. Da qui la necessità di sviluppare nuove iniziative che tendano a migliorare il livello di preparazione, per poter affrontare un mercato sempre più competitivo. Una particolare attenzione dovrebbe essere anche data al sempre maggior numero di lavoratori stranieri presenti nelle imprese italiane. Soluzione Solas ha avviato diverse attività, nate all’interno della direzione, in risposta all’esigenza di: mantenere dei buoni rapporti in ambito aziendale e creare un momento in cui il personale Solas potesse relazionarsi liberamente, favorire l’integrazione e l’armonizzazione del lavoro svolto dai vari settori che strutturano l’azienda. In risposta a questa esigenza ha attuato in primo luogo dei corsi di canto e di euritmia destinati a tutti i dipendenti. Si tratta di incontri settimanali di canto corale alternati ad incontri di euritmia, della durata di 1 ora e 30’ durante l’orario lavorativo. Gli incontri sono stati tenuti da insegnanti e esperti qualificati. In secondo luogo l’iniziativa ha previsto dei corsi di lingua italiana riservati ai dipendenti stranieri, al fine di offrire loro l’opportunità di accrescere le proprie conoscenze della lingua italiana, aiutandoli così ad inserirsi più facilmente in azienda e nella società in generale. I corsi sono svolti in azienda, al di fuori dell’orario lavorativo. L’azienda si è fatta carico della maggior parte dei costi. La direzione ha istituito riunioni a scadenza fissa con il personale, suddiviso per area di competenza, così da monitorare l’andamento dell’attività lavorativa e dare la possibilità ai dipendenti di dare voce alle proprie richieste, consigli e suggerimenti. Risultati La direzione ha rilevato un miglioramento del clima aziendale. Ha inoltre riscontrato una particolare facilità e velocità di integrazione dei nuovi assunti, anche nel caso di stranieri con difficoltà linguistiche e forti diversità culturali. 82 Il libro d’oro della responsabilità sociale T&D TECHNOLOGY & DEVELOPMENT Fornisce assistenza tecnica per la Pubblica Amministrazione Politica di T&D per la gestione delle Risorse Umane Problema Ricopre ormai un ruolo di primaria importanza la cura nella gestione delle risorse umane, nella convinzione che un’efficace organizzazione del lavoro e il raggiungimento di buoni risultati dipendano in primo luogo dalla motivazione e dalle competenze messe in campo dalle persone che vi lavorano. Soluzione Il progetto ‘Politica di T&D per la gestione delle Risorse Umane’ si pone tre obiettivi principali: • fornire ai lavoratori forme di tutela e garanzia contrattuale integrative rispetto alla normativa in vigore; • implementare efficaci strumenti di comunicazione interna al fine di assicurare un corretto passaggio di informazioni e un buon clima aziendale; • valutare in maniera efficace la performance lavorativa, concependo la valutazione come una fondamentale opportunità di crescita e miglioramento Per raggiungere il primo obiettivo abbiamo redatto e condiviso un documento che evidenzia l’impegno concreto di T&D rispetto al miglioramento delle condizioni contrattuali, con particolare riferimento ai lavoratori con contratto di collaborazione a progetto. Ogni lavoratore, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, beneficia dei seguenti strumenti di welfare aziendale: • polizza assicurativa sanitaria (opera in caso di malattia o infortunio, offrendo servizi gratuiti, anche di tipo preventivo, in strutture convenzionate); • buoni pasto (l’iniziativa è stata pensata e progettata come benefit non solo per i dipendenti ma anche per tutti i collaboratori a progetto) • malattia pagata; • congedo matrimoniale pagato; • attivazione contratti di assunzione e di collaborazione a progetto a pari costo aziendale; • possibilità, per le lavoratrici madri e i lavoratori padri, di svolgere lavoro a domicilio e/o part-time grazie alla presentazione di un progetto, a valere 83 Il libro d’oro della responsabilità sociale sulla legge 53 dell’8 Marzo del 2000, che dispone finanziamenti per le aziende che attuano azioni positive per la flessibilità dei genitori lavoratori. Per garantire il corretto passaggio di informazioni tra la Direzione e i lavoratori (e viceversa) e per favorire un buon clima aziendale vengono utilizzati vari strumenti: • riunioni periodiche con il Responsabile Risorse Umane e riunioni SA8000 dei lavoratori (durante l’orario di lavoro); • collaborazione costante tra il rappresentante SA8000 per la Direzione e il rappresentante dei lavoratori per la redazione dei documenti di sistema e per affrontare eventuali criticità sollevate da parte dei lavoratori; • applicativo gestionale in rete e Intranet aziendale (comunicazioni e circolari, news, documenti di sistema, diario delle attività, valutazioni, curriculum formativo, ecc..); • sala break attrezzata per il pranzo (frigorifero, forno); Ritenendo le risorse umane il cuore dell’azienda, T&D investe costantemente nella formazione dei lavoratori tramite l’organizzazione di corsi di formazione interni ed esterni: - tutti i collaboratori e dipendenti senior hanno frequentato un percorso di formazione (di 152 ore per allievo) dal titolo ‘Lo sviluppo delle abilità manageriali in T&D’; - tutti i lavoratori junior hanno frequentato un corso di formazione dal titolo ‘Lo sviluppo delle competenze trasversali in T&D’ (38 ore per allievo) Risultati È in corso di elaborazione la nuova versione del Bilancio SA8000, dati 2006 obiettivi 2007. 84 Il libro d’oro della responsabilità sociale TELECOM ITALIA Operatore di telecomunicazioni fisse e mobili Welfare – Pari Opportunità Problema All’interno dell’azienda nasce sempre più l’esigenza di venire incontro alle necessità del personale, soprattutto verso i dipendenti che potrebbero essere penalizzati nello svolgimento delle proprie attività, e quindi nel loro sviluppo aziendale, a causa delle esigenze di tempo, ed anche di natura economica, che nascono dalla conduzione di una famiglia. Soluzione Per favorire la qualità del vivere in azienda e della vita privata, l’azienda ha realizzato una serie di iniziative indirizzate alle famiglie e in particolare, alle donne. • Disbrigo pratiche: sportelli per il servizio di disbrigo pratiche personali (amministrative, postali, ecc); • Wellness/Lavanderia/Spesa on line: nelle sedi aziendali è in funzione un’area dove è possibile seguire corsi per il benessere fisico (ginnastica dolce, posturale, massaggi shiatsu, ecc.). Sono attivi inoltre servizi di lavanderia (ritiro e consegna dei capi) e di spesa on line; • Prestiti aziendali; • Informazione sanitaria: rubrica interna via Intranet; • Prestiti alle mamme ed ai papà; • Permessi mamma e papà: libretti di “assegni tempo” di 150 ore annue di permesso, da restituire con prestazioni supplementari; • Asili nido; • Permessi corsi pre parto; • Sviluppo di politiche di gestione: (formazione, affiancamento, coaching, interventi sulla flessibilità, ecc). per agevolare il rientro in azienda delle dipendenti dopo la maternità. Inoltre a favore dei figli dei dipendenti sono previste le seguenti opportunità: • Soggiorni estivi tradizionali e Soggiorni estivi tematici (dedicati allo studio della lingua inglese e alla pratica dello sport); • Borse di studio: 60 soggiorni all’estero dedicati allo studio della lingua inglese; • Rimborso tasse universitarie; 85 Il libro d’oro della responsabilità sociale • Children day: il 26 maggio 2006, in occasione della “festa della mamma e del papà che lavorano”, in tutte le sedi Telecom Italia i figli dei dipendenti hanno potuto visitare il luogo di lavoro dei genitori. In 17 sedi sono state inoltre organizzate feste con animazione, merenda e piccolo gadget; • Christmas Day: visita degli uffici, in 5 sedi aziendali, festa con animazione e piccolo dono per i figli dei dipendenti sino ai 12 anni di età. Questa articolata iniziativa ha richiesto un forte commitment da parte del vertice aziendale e, in particolare, da parte della direzione Risorse Umane. Risultati In considerazione dei risultati ottenuti, altamente positivi, sia in termini quantitativi che di percezione della qualità dei servizi, l’Azienda intende perseguire sulla strada delle iniziative per i suoi dipendenti, con l’intendimento di mettere al servizio della comunità dei dipendenti strumenti concreti per conciliare tempi di vita e di lavoro e quindi riequilibrare i nuovi ruoli sociali di uomini e donne. 86 Il libro d’oro della responsabilità sociale TRAMBUS Azienda che opera nel settore del Trasporto Pubblico Chi si prende cura di chi si prende cura Problema Al contrario di molte categorie di dipendenti, alcune classi di lavoratori svolgono la propria attività lavorativa individualmente senza alcun contatto diretto con la propria impresa. L’azienda dovrebbe individuare dei metodi per capirne le singole esigenze. Soluzione Trambus, dichiarando il 2006 “anno dell’autista” e mettendo in campo numerosi progetti mirati ad “accorciare le distanze” e a stabilizzare un dialogo reciproco tra azienda e autisti, ha consolidato la visione del Capitale Umano come fattore chiave di vantaggio competitivo. La composizione delle risorse umane presenti in Trambus vede negli autisti la sua maggiore forza (circa 6500 persone). Il lavoro dell’operatore di esercizio è estremamente particolare in quanto svolto in solitudine (si guida da soli) e spesso lontano dall’azienda (si prende servizio al capolinea e si smonta al capolinea senza passare per l’azienda). Proprio per queste sue caratteristiche Trambus ha deciso di dedicare tutto l’anno 2006 all’autista impegnandosi con diverse iniziative di comunicazione interna, progetti a supporto della persona e progetti formativi. In particolare: Corsi di formazione Nata da un percorso iniziato già nel 2004, l’iniziativa ha previsto la programmazione nel 2006 di corsi articolati in due livelli; il primo focalizzato sulla “consapevolezza del ruolo”, mentre il secondo, teso a far emergere i valori degli autisti Trambus, affronta aspetti legati alla “cura”, nella relazione con i capi, con i clienti e con se stessi, sperimentando anche tecniche di rilassamento per una migliore gestione dello stress sul lavoro. Gli autisti coinvolti in questi corsi, circa 1.800, hanno contribuito alla realizzazione di documenti e video. È stata realizzata infatti una collana di tascabili, su regole e comportamenti dell’autista, i cui primi due numeri hanno riguardato “La relazione con il cliente” e le “Emergenze in linea”, nonché un manuale sulla gestione dello stress provocato dalla guida e una “carta” dei valori (Responsabilità, Rispetto, Riconoscimento e Reciprocità) espressa anche attraverso la realizzazione di 4 video con protagonisti gli stessi autisti. 87 Il libro d’oro della responsabilità sociale Sistemi di ascolto Trambus ha avviato un sistema di ascolto dei propri dipendenti introducendo una metodologia (sia cartacea che per posta elettronica) per effettuare delle segnalazioni, ovvero per esprimere suggerimenti, reclami, proposte di miglioramento. A tutte le segnalazioni viene data risposta sia direttamente che mediante la pubblicazione del giornalino industriale, “Sistemi Trambus”. Dal 2005 inoltre l’Azienda ha meglio strutturato e rafforzato il sistema attraverso la creazione di un gruppo (“Gruppo di Ascolto”) composto da 16 persone. Centro di supporto Creazione di un Centro di supporto per la gestione degli eventi critici, rivolto agli Operatori di Esercizio coinvolti in eventi traumatici (es. incidenti con feriti gravi/morti, aggressioni). Per aumentare la motivazione i percorsi formativi sono stati “intesi” non come strumento unidirezionale, ma di stimolo per i partecipanti raccogliendo gli output delle aule e trasformandoli in progetti da realizzare. Altro strumento adeguato in questo senso si è rivelato essere la premiazione dei “migliori autisti” dell’anno per coloro che realizzano prestazioni eccellenti. Risultati Il Sistema di “cura” che l’azienda ha attivato nei confronti soprattutto degli autisti ha visto nella riduzione dell’assenteismo un significativo indicatore. I feed-back testimoniano la percezione degli autisti di una mutata attenzione dell’Azienda nei loro confronti. 88 Il libro d’oro della responsabilità sociale CATEGORIA 2 – PROCESSI INTERNI DI GOVERNANCE E DI GESTIONE DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE 89 Il libro d’oro della responsabilità sociale 90 Il libro d’oro della responsabilità sociale ABB Multinazionale settore elettromeccanico Road Safety Policy Problema L’attività lavorativa comporta uil rischio di incidenti e infortuni. Particolarmente critico è il tema della sicurezza stradale con specifico riguardo agli incidenti a carico di dipendenti e terzi che si recano sul posto di lavoro. Soluzione ABB Mondo ha avviato nei primi mesi del 2006 una campagna di sensibilizzazione rivolta a tutte le sedi di ABB gruppo per promuovere la sicurezza stradale nei percorsi casa-lavoro, durante i viaggi all’estero e in ogni pratica di guida quotidiana. A tale scopo ABB ha definito una politica di Salute e Sicurezza costituita da otto obiettivi generali e un sistema di gestione aziendale per la salute e la sicurezza sul lavoro. In Italia, in particolare per la sede di Sesto San Giovanni, l’iniziativa ha promosso l’istituzione della Giornata della Sicurezza Stradale, e la proiezione del video istituzionale sulla sicurezza stradale ed elementi di guida sicura in collaborazione con Fiat, Quattroruote e ACI. ABB si è valsa inoltre del sostegno di una attività standard contenente le procedure, una pagina intranet di Gruppo e poster di diverse dimensioni. Questi materiali sono stati distribuiti in ogni paese attraverso i Responsabili HR delle sedi locali di produzione che, in collaborazione con i Responsabili di Salute e Sicurezza, hanno formato i dirigenti ed organizzato giornate informative per i dipendenti. La campagna per la sicurezza stradale, rivolta non solo ai dipendenti, ma anche ai fornitori, ai clienti e a chiunque possa essere coinvolto nelle attività del gruppo, è stata utilizzata da ABB anche esternamente, per la promozione delle pratiche di guida sicura ad un pubblico più vasto, attraverso l’istituzione di eventi e conferenze. Risultati La campagna per la sicurezza stradale, diffusa in tutte le sedi di ABB Gruppo, ha raggiunto obiettivi importanti, sensibilizzando quasi la totalità dei 108.000 dipendenti. In Italia l’iniziativa ha sensibilizzato circa 5000 dipendenti, mentre la Giornata per la Sicurezza Stradale ha registrato la 91 Il libro d’oro della responsabilità sociale partecipazione di più del 70% dei dipendenti della sede di Sesto San Giovanni. 92 Il libro d’oro della responsabilità sociale AGRITURISMO CORTE SAN GIROLAMO Settore agricoltura e turismo Progetto “Carta dei Valori” Problema Normalmente, in ambito aziendale, le relazioni azienda-stakeholders sono condotte singolarmente, una per una, senza una politica ed una strategia definite, e vengono gestite con una pluralità di strumenti non omogenei tra loro. Soluzione La Carta dei Valori è il documento che enuncia i principi posti alla base delle scelte e dei comportamenti che l’agriturismo San Girolamo intende adottare nella gestione delle proprie attività e nelle relazioni con i propri stakeholder. Il progetto “Carta dei Valori” rappresenta per l’agriturismo Corte San Girolamo, l’inizio di un percorso di Responsabilità Sociale. La comprensione e l’adesione degli stakeholder alle politiche e alle strategie aziendali è ottenuta attraverso la realizzazione di periodiche riunioni di gruppo, di costanti e-mail tra gli interlocutori coinvolti, di ricorrenti reports e di regolare documentazione formativa e informativa sull’azienda e sul tema della responsabilità sociale. La Carta dei Valori è lo strumento impiegato dall’agriturismo per rispettare il proprio impegno di creazione di valore nel lungo periodo e per assicurare all’interno e all’esterno dell’azienda l’integrità dei propri comportamenti e di quelli dei suoi stakeholder. L’azienda ha sviluppato e ha sostenuto le competenze professionali dei propri dipendenti mediante periodici incontri pratico-formativi e attraverso continue azioni di collaborazione e comunicazione con gli stessi. Risultati Il dialogo con gli stakeholder è migliorato grazie all’adozione di una modalità di conduzione del progetto partecipata. Il personale ha contribuito al miglioramento della performance ambientale suggerendo ai titolari di continuare nella loro tradizione di osservanza dei rischi ambientali e proponendo loro di impegnarsi ulteriormente per la salvaguardia dell’ambiente. 93 Il libro d’oro della responsabilità sociale AZIENDA SERVIZI SOCIALI DI BOLZANO (ASSB) Ente strumentale del Comune di Bolzano per la gestione dei servizi sociali della città Governance e Responsabilità Sociale – Comunicare la responsabilità Sociale in Azienda Problema Per un Ente Pubblico rendere conto della propria responsabilità sociale rientra tra i doveri di tutela del diritto alla salute e di trasparenza nei confronti della collettività. Per questo motivo è di particolare interesse l'ingresso nel contesto sanitario pubblico di un percorso di rendicontazione basato anche sulle logiche del bilancio sociale e del bilancio di missione, strumenti per comunicare la responsabilità sociale. Soluzione Il progetto promosso dall’Azienda Servizi Sociali di Bolzano, nato alla fine dell’anno 2005, ha la finalità di acquisire consapevolezza rispetto alle conseguenze del proprio agire con riferimento alla sostenibilità sociale e ambientale, alla responsabilità nei confronti della cittadinanza e dei lavoratori. Individuati i macro campi di azione, è stato costituito un apposito gruppo di lavoro composto da rappresentanti e dirigenti dei diversi settori aziendali, che ha avuto il compito di concretizzare gli ambiti di intervento in tema di Responsabilità Sociale ed i relativi obiettivi. È stato elaborato l’opuscolo informativo “Sviluppare la Responsabilità Sociale in Azienda” finalizzato ad una campagna informativa e di sensibilizzazione, rivolta a tutto il personale aziendale. Il progetto “Benessere organizzativo” ha lo scopo di apportare miglioramenti alla qualità del lavoro, fornire nuove opportunità di sviluppo professionale ai propri dipendenti. Il dirigente deve essere in prima persona capace di trasmettere e far rispettare le “regole” che sono state dettate, per fare in modo che gli obiettivi di responsabilità sociale siano raggiunti, cercando di divulgare in modo mirato informazioni immediatamente utili o di più ampio interesse per il proprio ufficio o per i colleghi di altri uffici. La Direzione Generale ha provveduto, attraverso una serie di incontri e di giornate interamente dedicate all’argomento, a sensibilizzare ed informare l’apparato dirigente sul tema. È stato inoltre organizzato un percorso formativo rivolto a tutti i referenti della comunicazione interna affinché apprendano e facciano propri i 94 Il libro d’oro della responsabilità sociale contenuti dell’opuscolo e a loro volta lo divulghino a tutti i colleghi delle unità operative di riferimento. Vista la diversità organizzativa di ogni unità operativa, ogni dirigente ha definito il metodo migliore di divulgazione individuando luoghi e momenti di incontro. Le persone impiegate in questo progetto sono state 20 referenti della comunicazione e 14 rappresentanti le unità organizzative nel gruppo di lavoro. L’iniziativa ha avviato la pianificazione di una strategia volta al rafforzamento del dialogo permanente con gli interlocutori aziendali attraverso il coinvolgimento attivo di significativi portatori di interesse nel processo di costruzione del Bilancio Sociale e del suo miglioramento strutturale. Risultati Il livello di soddisfazione delle persone che sono state direttamente coinvolte nel progetto è molto elevato, esse sono molto motivate nel proseguire con il progetto che ha permesso loro di acquisire anche nuove conoscenze. 95 Il libro d’oro della responsabilità sociale CERERIA TERENZI EVELINO Produzione e vendita prodotti in cera Gestire la Responsabilità Sociale di Impresa in azienda Problema Avere rispetto del mondo e dell’ambiente è il primo passo per realizzare un prodotto “bello”, indipendentemente da cosa esso sia o rappresenti. Questa motivazione lega ogni scelta aziendale, e questa filosofia, nel lungo periodo, premia e fidelizza il mercato. Oggi, oltre il 54% dei consumatori è sensibile al sociale e all’ambiente, mentre il 7% premia i prodotti connotati in senso etico sociale. L’approccio “etico ambientale” diviene fondamentale quindi nelle scelte di marketing. Soluzione Cereria Terenzi adotta da molti anni un protocollo etico mondiale per la garanzia e la sicurezza del lavoro, applicato anche a tutti i suoi partner, compresi quelli asiatici, con cui collabora per la fornitura di semilavorati, materie prime o accessori. Inoltre, rispetta diligentemente ogni norma di sicurezza prevista dal piano 626 Europeo, con l’obiettivo di salvaguardare la dignità dell’uomo, evitando ogni forma di coercizione o abuso, scegliendo fermamente di non lavorare con aziende che sfruttano il lavoro minorile e che non rispettano gli standard di sicurezza ed igiene, che discriminano i lavoratori per sesso, idee politiche, religione o per qualunque forma sia riconducibile a fenomeni di razzismo. L’azienda ha avviato un progetto di sviluppo sostenibile per realizzare una candela ecologica prodotta con essenze provenienti dai frutti di alberi della foresta amazzonica. La raccolta di tali frutti, già caduti sul terreno, è affidata alle comunità di Indios, coinvolte anche nei processi di estrazione degli olii essenziali e nella commercializzazione degli stessi. Il progetto ha previsto anche un ampio sviluppo di rimboscamento di piante della famiglia delle Meliaceae, note per le grandi quantità di ossigeno prodotte nel loro ciclo vitale. All’interno del quadro di etica ambientale, l’azienda adotta un piano per produrre un basso impatto ambientale durante i cicli produttivi, riciclando i materiali, differenziando i rifiuti, controllando tutti i movimenti delle sostanze speciali in appositi registri. Vengono utilizzate energie pulite, come il metano, mentre ancora oggi tutte le aziende del settore si avvalgono di potenti impianti a vapore, generato da combustione di prodotti bituminosi 96 Il libro d’oro della responsabilità sociale molto inquinanti. I locali destinati a processi di laccatura, in cui è necessario usare solventi, sono stati studiati da un equipe che progetta sale operatorie sterili, realizzando un sistema, unico in Europa, dove l’operatore può lavorare, all’interno della camera, senza più dover utilizzare fastidiose maschere o protezioni personali. Un sofisticato sistema di aspirazioni, appositamente studiato, è in grado di rendere l’atmosfera completamente salubre e pulita. Per quanto riguarda il personale, la Società ha adottato misure cautelali, quali la flessibilità dell’orario di lavoro per prevenire incidenti stradali, e ha disposto sistemi di sicurezza, sia attivi, sia passivi. In azienda sono di conseguenza diminuiti drasticamente gli infortuni sul lavoro. Cereria Terenzi ha inoltre avviato un progetto di sostegno per l’inserimento di soggetti diversamente abili nel mondo del lavoro, in collaborazione con il Centro Zavatta, la AUSL e la Provincia di Rimini. Risultati L’attenzione verso l’ambiente, l’area di lavoro, la sicurezza e il sociale hanno contribuito a creare una forte immagine aziendale in termini di eccellenza. L’azienda è stata infatti citata nel volume Soft Economy come modello di eccellenza italiana per affrontare la crisi strutturale che da anni coinvolge l’intero Paese a causa della globalizzazione del mercato. Grazie a questo successo Cereria Terenzi è stata registrata nella Banca delle Qualità Italiane, alla quale sono iscritte circa 200 aziende. Per ciò che concerne il personale dipendente è stato registrato da una parte una diminuzione drastica degli infortuni sul lavoro, e, dall’altra, un miglioramento del clima aziendale. 97 Il libro d’oro della responsabilità sociale COGEME – GRUPPO COGEME Gruppo di società operanti nel settore multiutility Sviluppo della Responsabilità Sociale d’Impresa Problema Un’impresa è competitiva se il suo business e le sue attività sono sostenibili e socialmente responsabili. Coniugare la necessità di una crescita economica solida e duratura – ossia sostenibile - con la priorità di mantenere ed accrescere la Responsabilità Sociale nel fare impresa e business; questo è il tema attualmente tra i più dibattuti nei paesi industrializzati e nell’Unione Europea in particolare. Soluzione Da alcuni anni il Gruppo Cogeme ha intrapreso un cammino verso la Sostenibilità, prevedendo il perseguimento di tre obiettivi: crescita economica, tutela ambientale, equità sociale. Nel corso del 2005 sono stati esplicitati e formalizzati i valori del Gruppo Cogeme nella pubblicazione del Rapporto di sostenibilità. Tra i valori emergono l’ascolto delle parti interessate e l’acquisizione delle loro aspettative, nonchè la tutela dei dipendenti e delle persone che lavorano per il Gruppo. Per affermare il proprio impegno sono stati inoltre adottati due documenti: un “Codice etico”, rivolto alla totalità dei dipendenti, e un “Modello di organizzazione, gestione e controllo”. Nel corso del 2004 è stata effettuata nelle aziende del Gruppo, con l’eccezione del Gruppo Lombarda, un’indagine di clima volta a misurare la soddisfazione dei dipendenti e la percezione del personale rispetto all’organizzazione aziendale. Forme abituali e costantemente aggiornate di comunicazione sono le bacheche distribuite all’interno delle sedi aziendali e accessibili da parte di tutto il personale in forza. Tali bacheche contengono ad esempio informazioni organizzative sulla gestione del sistema qualità sicurezza ambiente, Ordini di Servizio, avvisi ai dipendenti, il codice etico di Cogeme. Dal 2004, inoltre, tutto il personale del Gruppo riceve con cadenza almeno trimestrale la newsletter aziendale. È stato inoltre implementato un modello di corporate governance che si basa sui principi di responsabilizzazione degli organi di indirizzo, governo e gestione aziendale e di massima trasparenza nei confronti dei fondamentali 98 Il libro d’oro della responsabilità sociale stakeholder, attraverso la ricerca di forme di confronto e partecipazione e mediante una periodica comunicazione dei risultati conseguiti. Nei confronti del personale, il Gruppo Cogeme ha attuato altresì politiche a sostegno alla maternità, al fine di permettere la conciliazione tra esigenze familiari e lavorative, attività formative a contenuto tecnico, informatico, normativo, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo delle capacità personali e delle conoscenze tecniche delle risorse. Infine, Cogeme ha avviato il “progetto competenze”, una “banca dati” in termini di descrizione delle esperienze, conoscenze, capacità tecniche, manageriali e relazionali, attitudini personali e professionali. Inoltre, ogni anno viene sottoscritto un certo numero di contratti con le Cooperative Sociali, orientate all’inserimento nel mondo del lavoro delle persone svantaggiate. Nel quadro della propria presenza sul territorio, il Gruppo ha valorizzato iniziative e progetti promossi da Amministrazioni comunali e associazioni non profit. In particolare, si segnala il sostegno a diverse iniziative in ambito sociale e ambientale, sia promosse in singoli Comuni, sia a livello comprensoriale, tra le quali Franciacorta in fiore (manifestazione florovivaistica e culturale), Franciacorta in bianco (rassegna agroalimentare), Pedibus e Bicibus (iniziative di mobilità sostenibile promosse dai Comuni), Expo Scuolambiente (rassegna sull’educazione ambientale promossa dall’Assessorato all’Ambiente della Regione Lombardia) e Puliamo il mondo (iniziativa ambientalista promossa da Legambiente). La Fondazione Cogeme Onlus, organismo di solidarietà sociale a favore del territorio presieduto da alcuni Sindaci dei Comuni soci, ha appoggiato e sostenuto numerosi progetti in particolar modo finalizzati alla tutela ambientale e alla lettura di alcuni fenomeni sociali. Risultati Ogni anno Cogeme, con l’obiettivo di un miglioramento continuo delle prestazioni, svolge un’ampia indagine sulla soddisfazione dei clienti, che consente di acquisire indici quantitativi di customer satisfaction per ogni caratteristica di prodotto, servizio e relazione con i clienti. I risultati vengono confrontati con quelli delle indagini precedenti e con gli standard di riferimento del settore. L’indagine ha confermato la dinamica positiva degli indici di soddisfazione relativi ai principali prodotti/servizi erogati dal Gruppo. 99 Il libro d’oro della responsabilità sociale COOP ADRIATICA Cooperativa di consumatori Il percorso strategico “Verso la sostenibilità” Problema L’impegno per la sostenibilità di una azienda è quello di coinvolgere sempre più gli stakeholder perché la responsabilità sociale non può essere limitata alla singola impresa ma deve essere massimamente diffusa, praticata da tutti i soggetti del territorio, per produrre una comunità responsabile e quindi per migliorare la vita delle persone. Soluzione Nel 2002 Coop Adriatica ha intrapreso il percorso strategico “Verso la sostenibilità” che si concretizza, da un lato, nella definizione e realizzazione di una serie di interventi e progetti che diffondano all’interno della Cooperativa la cultura e la pratica di una gestione sostenibile, e, dall’altro, nella realizzazione di due bilanci di sostenibilità: quello preventivo e quello consuntivo. Il percorso ha infatti introdotto l’adozione di un Bilancio di sostenibilità che analizza l’impatto dell’attività della Cooperativa sui diversi stakeholder - in particolare la persona (soci, consumatori, lavoratori), le comunità, i fornitori, la pubblica amministrazione - e sull’ambiente. Ad esso è strettamente legato il Preventivo di sostenibilità, ovvero un bilancio di previsione, con il quale all’inizio di ogni anno la Cooperativa esprime pubblicamente i propri impegni negli ambiti che caratterizzano la propria attività: la persona, il prodotto, il punto vendita. Oltre a questi strumenti, la Cooperativa ha definito degli ambiti di intervento sui quali si è poi concentrata l’attività di alcuni gruppi di progetto denominati “Progetti Archimede”. Alcuni di questi gruppi di lavoro avevano come ambito d’intervento i punti vendita della Cooperativa. Per esempio, il progetto Archimede “per un punto vendita socialmente sostenibile” ha definito quali devono essere le caratteristiche di un supermercato o di un ipermercato, per garantire la piena accessibilità e fruibilità da parte delle persone con difficoltà motorie o visive. Altri progetti hanno riguardato i lavoratori: il progetto Archimede “Lavorare in sicurezza” ha creato i presupposti per la riduzione degli infortuni sul lavoro. Altri ancora riguardavano dall’integrazione tempi di lavoro / vita privata, alla comunicazione interna, la gestione ambientale, la valorizzazione dei prodotti sostenibili. 100 Il libro d’oro della responsabilità sociale Coop Adriatica opera da sempre per creare una molteplicità di occasioni di confronto e partecipazione alla vita della Cooperativa, non solo dei soci, ma di tutti i portatori di interesse. Infatti, nel corso dell’anno vengono organizzati incontri con i soci e con i lavoratori. Ha affidato alla società BVQI il compito di verificare e attestare la conformità dei dati e delle informazioni esposte nel Bilancio di sostenibilità; annualmente essa conduce una verifica sui documenti, sugli ambienti e sulle strutture di vendita, e successivamente invia alla direzione aziendale un rapporto che evidenzia gli elementi di migliorabilità e i progressi realizzati. Nel 2006 ha provveduto a un’attività formativa rivolta al personale: con l’ausilio di due filmati dal titolo “Valori sostenibili” e “Piccoli gesti, grandi azioni” e con la formula del “gioco dell’oca della sostenibilità” a squadre, gli oltre 9.000 dipendenti della Cooperativa hanno potuto conoscere/riconoscere i progressi fatti negli ultimi 5 anni e allo stesso tempo sono stati sollecitati a individuare comportamenti sostenibili. Risultati Grazie al lavoro del gruppo Archimede “per un punto vendita socialmente sostenibile”, tutti i nuovi punti vendita sono stati realizzati con accorgimenti a favore delle persone svantaggiate con interventi di tipo architettonico (su dislivelli, strettoie, parcheggi…), sulle attrezzature, sul servizio (priorità alle casse e ai banchi serviti, procedure di facilitazione della spesa). Il progetto “Lavorare in sicurezza”, del 2004, ha portato a una progressiva riduzione degli indici di infortunio. 101 Il libro d’oro della responsabilità sociale DELICARTA DIVISIONE CONVERTING Produzione di prodotti in pura cellulosa per l’igiene personale e della casa Il sistema di gestione per la responsabilità sociale come opportunità di miglioramento del clima aziendale e della comunicazione Problema Ricopre ormai un ruolo di primaria importanza la cura nella gestione delle risorse umane, nella convinzione che un’efficace organizzazione del lavoro e il raggiungimento di buoni risultati dipendano in primo luogo dalla motivazione e dalle competenze messe in campo dalle persone. Soluzione Il progetto si è concretizzato nell’implementazione di un Sistema di Gestione per la Responsabilità Sociale, con l’obiettivo di avviare il processo di miglioramento continuo del clima aziendale e della comunicazione all’interno ed all’esterno dell’azienda, al fine di instaurare un rapporto sempre più stretto e trasparente con gli stakeholders. Il top management dell’azienda è stato lo sponsor principale del progetto, che è nato dietro un’esplicita richiesta del Presidente del Consiglio di Amministrazione. È stata inviata una comunicazione al personale con la quale si richiedeva, attraverso una serie di domande, una riflessione su diversi aspetti, quali mission dell’azienda, fattori di successo, ragioni che rendono l’azienda diversa dalle altre realtà imprenditoriali, immagine che l’azienda riflette verso l’esterno. Con tale iniziativa si è voluto coinvolgere il personale non solo nei processi operativi, ma anche nel delineare la filosofia di base dell’azienda, in modo che tutti si sentano parte essenziale dell’evoluzione della stessa e che possano valutare nei fatti il rispetto dei valori fondamentali. È stata effettuata inoltre un’analisi del clima aziendale presentando a tutto il personale un questionario anonimo che prevedeva una serie di domande attraverso le quali ciascuno poteva esprimere il proprio livello di soddisfazione/insoddisfazione. L’elaborazione dei dati ricavati dai questionari restituiti dai lavoratori sono stati integralmente pubblicati nelle apposite bacheche aziendali. Per coinvolgere gli stakeholders esterni nel processo di implementazione del Sistema di Gestione per la Responsabilità Sociale, l’azienda ha provveduto ad inviare a tutti i clienti ed ai soggetti istituzionali una specifica comunicazione che li informava del progetto intrapreso; è, inoltre, 102 Il libro d’oro della responsabilità sociale stata attivata una pagina web dedicata alla Responsabilità Sociale che contiene tutte le comunicazioni relative ai risultati raggiunti. Tramite tale sito è possibile per chiunque far pervenire richieste, segnalazioni, ecc. che sono prese in considerazione dal Sistema stesso ed alle quali viene fornita opportuna risposta. Il primo step dell’implementazione del Sistema di Gestione per la Responsabilità Sociale si è concluso con l’ottenimento, nel mese di ottobre 2006, della certificazione del sistema stesso a fronte della norma SA 8000:2001. Risultati Attraverso la puntuale risposta alle segnalazioni ed ai suggerimenti ricevuti dal personale è stato avviato il percorso di miglioramento del clima aziendale che resta uno degli scopi fondamentali del Sistema di Gestione aziendale per la Responsabilità Sociale. 103 Il libro d’oro della responsabilità sociale ENEL Società di produzione di energia elettrica Piano Tolleranza Zero contro la Corruzione Problema Poiché l’impegno di lotta alla corruzione sia interna che esterna all’azienda, nei confronti di esponenti della Pubblica Amministrazione o di privati, può essere svolto efficacemente soltanto attraverso la diffusione di una adeguata cultura aziendale, risulta fondamentale la sensibilizzazione al tema presso dipendenti e collaboratori. Soluzione Quotidianamente Enel svolge le sue attività rispettando il Codice etico; il suo piano industriale è integrato da specifici obiettivi di responsabilità d’impresa pubblicati sul Bilancio di sostenibilità. Aderisce al Global Compact delle Nazioni Unite e assieme a circa 60 società internazionali, attive nei settori dell’energia della costruzione e dell’industria mineraria, Enel ha firmato l’adesione alla “Partnership contro la corruzione”; un’iniziativa promossa dal World Economic Forum a Davos nel gennaio 2005 che ha voluto introdurre regole del gioco uguali per tutti. Il 14 marzo 2006 il Consiglio di Amministrazione di Enel ha deliberato l’adozione del “Piano di Tolleranza Zero alla Corruzione” (cosiddetto "Piano TZC"), documento aziendale che oltre a ribadire la necessità di rispettare i principi di onestà, trasparenza e correttezza nello svolgimento delle attività lavorative, formula anche precise misure anti-corruzione da adottare nei rapporti di lavoro con i diversi interlocutori: partner e società controllate, fornitori e consulenti, tra colleghi. Il Piano TZC ribadisce il rifiuto di Enel di ogni forma di corruzione, diretta e indiretta, attiva e passiva, e formula misure di controllo nei rapporti di lavoro con tutti gli interlocutori di Enel, siano essi appartenenti all’Amministrazione Pubblica che al settore privato. Come per il Codice etico, il primo controllo della sua effettiva applicazione spetta a ciascun dipendente, responsabile, per le parti di sua competenza, della predisposizione di adeguati sistemi di controllo utili all’attuazione del Piano TZC. Il Piano TZC è disponibile sulla intranet aziendale e direttamente sul sito istituzionale; fatto proprio, così come il Codice Etico, da tutte le società Enel, è formalmente adottato dai Consigli di Amministrazione di ciascuna società con sede all’estero. 104 Il libro d’oro della responsabilità sociale Per la stesura del Piano TZC l’Azienda si è avvalsa delle competenze di Transparency International, associazione nonprofit che si propone di combattere la corruzione, facendo propri e includendo nel Piano i criteri di trasparenza messi a punto da Transparency in tema di tangenti e facilitazioni, contributi e sponsorizzazioni, omaggi e processi di acquisto. Il piano TZC è immediatamente applicabile in Italia e all’estero, previa adozione da parte dei Consiglio di Amministrazione di ciascuna società del gruppo. In particolare, alle società collegate e partner estere che non dispongano di propri Codici Etici o di programmi di lotta alla corruzione, Enel propone l’adozione del piano TZC o, in alternativa, la predisposizione di documenti analoghi. Risultati L’adozione e applicazione del Piano TZC testimonia l’adesione di Enel a iniziative di carattere internazionale e contribuisce a mantenere e sviluppare il rapporto di fiducia tra Enel e i suoi stakeholder. 105 Il libro d’oro della responsabilità sociale FUGAR PRODUZIONE Fornitura alimentari, macchinari, attrezzature, minuterie e semilavorati per le pasticcerie e gelaterie Interventi di gestione della Responsabilità Sociale di Impresa Problema Non è sempre facile, per le imprese, scegliere quale iniziativa sociale sia meglio intraprendere, capire verso quali progetti indirizzare i propri contributi economici. Per questo si rivela utile cercare di instaurare parternship con pubbliche amministrazioni oppure con organizzazioni nonprofit. Soluzione Fugar intende consolidare e rafforzare la propria leadership quale azienda di alta qualità sul mercato, impegnandosi a ricercare un miglioramento continuo, costantemente orientato verso il consumatore, al fine di raggiungere il suo primario obiettivo: la soddisfazione del cliente. Fugar è impegnata da anni in attività di carattere etico-sociale a sostegno di interventi umanitari, affrontando realtà ben lontane dalle nostre. La predisposizione di Fugar al “fattore umano” ha portato l’intera organizzazione a coinvolgersi anche nel sociale a partire dal 2002, sviluppando, in collaborazione con l’Associazione nonprofit Figli del Mondo, il “Progetto Vita”. Ha infatti promosso attività di sostegno all’infanzia disagiata. Si sta impegnando concretamente nella raccolta fondi ed in attività di sviluppo a favore della comunità di La Paz in Bolivia, dove l’Associazione Papa Giovanni XXIII ha attivato il progetto “Time to Live”. Il “Progetto Vita” di Fugar prevede una raccolta fondi per il mantenimento di una casa di prima accoglienza, al fine di garantire un letto, un pasto caldo e un bicchiere di latte ai tanti bambini e ragazzi bisognosi. A tal proposito Fugar ha donato tutto il necessario (impianti, attrezzature e semilavorati) per la creazione di un laboratorio artigianale di pasticceria e gelateria. La casa di accoglienza ad oggi ospita oltre 350 ragazzi, ex bambini di strada. Ogni anno Fugar organizza attività interne ed esterne, con l’obiettivo di sensibilizzare sempre più gli stakeholder verso queste realtà bisognose, ben lontane dalla nostra. L’azienda opera inoltre a favore dell’ambiente attraverso azioni di raccolta differenziata, utilizzo interno di carta riciclata e di cartucce per stampanti rigenerate. Viene inoltre attuato lo smaltimento differenziato delle cartucce 106 Il libro d’oro della responsabilità sociale esauste, il riciclo delle acque negli impianti, il risparmio energetico, nonché la cura e manutenzione del verde. L’azienda ha infatti inviato macchinari e materie prime. Ha inoltre garantito una costante formazione ai ragazzi del centro tramite propri collaboratori. I dipendenti vengono in questo modo attivamente coinvolti nello sviluppo del progetto, mettendo a disposizione anche le proprie capacità e la propria professionalità Risultati Gli obiettivi aziendali per l’anno 2006 sono stati ampiamente portati a compimento. Nei confronti dei clienti/fornitori Fugar ha mostrato serietà e competenza, mentre verso i propri collaboratori ha cercato di garantire sicurezza e condivisione dei valori. L’impegno concreto dell’azienda ha inoltre assicurato lo sviluppo di un importante progetto di cooperazione internazionale rivolto alla crescita personale e formativa dei ragazzi di strada di La Paz. Risultati relativi al personale si traducono con un forte miglioramento del clima aziendale, una maggiore flessibilità lavorativa e una concreta possibilità di migliorare la propria formazione. 107 Il libro d’oro della responsabilità sociale MONTE PASCHI ASSET MANAGEMENT SGR Società di gestione del risparmio – settore finanziario Dialogos: il percorso di CSR Problema In un momento particolarmente delicato per il mondo finanziario, diviene necessario definire un vero e proprio programma di sviluppo per l’affermazione di un orientamento etico all’interno ed all’esterno della Società, anche attraverso la definizione di scelte organizzative coerenti con la visione strategica del management. Soluzione Monte Paschi Asset Management Sgr, società di gestione del risparmio del Gruppo Monte dei Paschi di Siena, è stata una delle prime realtà finanziarie a mettere in atto concretamente i valori e i princìpi alla base dalla Corporate Social Responsibility (CSR). La Società, a partire dal 2004, ha intrapreso un percorso di responsabilità sociale attraverso la realizzazione di uno specifico progetto di CSR, denominato Dialogos. L’obiettivo principale è quello di definire un vero e proprio programma di sviluppo per l’affermazione di un orientamento etico all’interno ed all’esterno della Società. La realizzazione del progetto “Dialogos” ha previsto lo svolgimento di una serie di attività: 1. Start-up del progetto e realizzazione della documentazione di base. Individuazione dei princìpi e valori morali, condivisi da tutta la struttura, nei quali la Società si identifica e connota la propria attività (Carta dei Valori) Creazione di un organismo indipendente, Comitato Stakeholder (CS): organismo indipendente di natura consultiva che ricopre il ruolo di organismo di raccordo tra gli organi di vertice della società e tutti gli stakeholder. Il CS ha inoltre la responsabilità di valutare la rispondenza di ogni atto compiuto dalla società rispetto al Codice Etico. 2. Sviluppo della fase di implementazione del progetto Dialogos. Il lavoro si è svolto su tre differenti livelli: Codice Etico. Il Codice Etico è il documento che sancisce le regole di condotta negli affari e che il Comitato stesso ha redatto. 108 Il libro d’oro della responsabilità sociale Diffusione e pubblicizzazione nei confronti degli stakeholder diretti (canali di comunicazione diretta con il CS, incontro con i dipendenti, divulgazione del CE ai fornitori). Implementazione attraverso la creazione di un database informativo al fine del monitoraggio per la corretta applicazione. Analisi del Sistema Fondi Ducato Etici La Società ha introdotto nel 2001 i primi fondi “etici”, prodotti che discriminano le aziende che operano in settori giudicati incompatibili con i principi dello sviluppo sostenibile, e che privilegiano invece quelle società che rispettano i diritti dell’uomo, dell’ambiente, delle regole della concorrenza e del mercato. Successivamente alla costituzione del CS la Società ha scelto di trasformare i due fondi “Ducato Etico Geo” e “Ducato Etico Fix in Charity Funds”, ovvero prodotti che, attraverso la devoluzione delle commissioni incassate dalla Società, sostengono progetti di utilità sociale. Il terzo fondo etico di Monte Paschi A.M., “Ducato Etico Flex Civita devolve”, devolve fin dalla nascita la metà delle commissioni all’Associazione Civita, per tutelare e valorizzazione il patrimonio storico, artistico e culturale italiano. Sviluppo di progetti di responsabilità sociale Promozione di uno specifico progetto relativo all’istituzione di un bando di gara al fine di consentire la devoluzione delle somme provenienti dalla trasformazione dei Fondi “Ducato Etico Fix” ed “Etico Geo” in charity a soggetti appartenenti al terzo settore. Risultati L’aver intrapreso un percorso di CSR ha consentito alla Società di migliorare la propria immagine nei confronti di tutti i propri stakeholder, dimostrando impegno concreto ed attuando comportamenti rispettosi dell’ambiente e del contesto sociale in cui opera. Sul fronte delle risorse umane, un risultato è fornito dal questionario sul clima organizzativo interno: confrontando gli esiti degli ultimi due anni, si è riscontrato un miglioramento del clima organizzativo e un maggior coinvolgimento ed interesse, dimostrato innanzitutto dall’incremento del numero dei suggerimenti presentati. 109 Il libro d’oro della responsabilità sociale PAZZINI STAMPATORE EDITORE Editore specializzato in pubblicazioni artistiche e culturali e stampatore offset di prodotti editoriali e commerciali Interventi di gestione della Responsabilità Sociale di Impresa Problema È ferma convinzione di molte aziende proseguire la propria attività consolidando ulteriormente la propria posizione di mercato, rafforzando le radici forti che legano l'azienda con il proprio territorio e perseguendo un profitto sostenibile, lasciando alle nuove generazioni un’eredità di valori. Soluzione Nel 2005 la Pazzini editore decide di affrontare una scelta importante: riorganizzarsi per poter lasciare alle nuove generazioni un’eredità di valori. Questo è stato fatto decidendo di certificare il proprio modello di gestione secondo la norma UNI EN ISO 9001:2000. In questo senso la Pazzini ha scelto di perseguire uno sviluppo sostenibile, nel pieno rispetto delle leggi locali, italiane ed europee, aprendosi verso la comunità e tutti coloro che entrano in contatto con l’azienda come portatori di interesse, nella massima trasparenza. L’azienda ha quindi deciso di operare diverse attività nelle aree di azione della Responsabilità Sociale di Impresa nei confronti dei differenti stakeholders di riferimento: Clienti: tutto il personale, a partire dalla Direzione, si impegna per migliorare la comunicazione con il cliente, in quanto è certo che la comunicazione genera conoscenza, la quale a sua volta genera soddisfazione e, quindi, fidelizzazione. I punti di forza aziendali riconosciuti dalla clientela sono: elevata qualità, serietà, puntualità del servizio e disponibilità. Fornitori: collabora con loro per identificare le opportunità di miglioramento delle prestazioni ambientali, in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro ed di responsabilità sociale d’impresa. Enti pubblici: importanza di collaborare con le pubbliche autorità e con la popolazione, informando le parti interessate quando necessario, e instaurando un clima di fiducia e trasparenza per tutto quello che riguarda le attività aziendali concernenti l'ambiente, la sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e la responsabilità sociale d’impresa. Ambiente: l’azienda cerca, attraverso programmi di miglioramento specifici, di conservare le risorse naturali e di minimizzare o eliminare gli 110 Il libro d’oro della responsabilità sociale effetti ambientali negativi e i rischi associati ai propri prodotti, al ciclo produttivo e ai servizi, garantendo al cliente un prodotto e un servizio socialmente responsabile. Capitale umano: un obiettivo importante è quello di fornire la necessaria preparazione e formazione, così da consentire ai propri lavoratori di operare in sicurezza, nel rispetto delle normative ambientali e secondo le specifiche tecniche stabilite per assicurare il miglior livello qualitativo possibile. L’azienda inoltre si impegna ad assicurare ai propri dipendenti un ambiente di lavoro sicuro e salubre. Comunità: forte è l’attenzione della Pazzini verso il territorio riminese. Per ciò che concerne opere di cooperazione internazionale, Pazzini Editore offre contributi economici all’Associazione Mosaico Africano di Milano, per sovvenzionare opere in favore dei bambini orfani del Botswana. Inoltre è associata all’associazione Figli del Mondo onlus. Risultati Grazie alle azioni orientate alla RSI, l’azienda ha notato una forte riduzione del turnover aziendale, delle ore di sciopero e dell’assenteismo. Cresce invece quotidianamente il senso di appartenenza dei collaboratori e il livello di soddisfazione interna. 111 Il libro d’oro della responsabilità sociale POOLMECCANICA LORENZON Settore costruzioni meccaniche/settore metalmeccanico Lo sviluppo sostenibile. Nuovi traguardi dell’industria post moderna. Problema Lo Sviluppo Sostenibile è inteso come “lo sviluppo capace di soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri”. Questa è la definizione scritta nel famoso “Rapporto Brundtland” redatto da un’apposita commissione delle Nazioni Unite nel 1987 e divenuto dovere imperante della società per la sopravvivenza di se stessa e dell’intero pianeta. Soluzione Oggi le imprese sono sempre più chiamate ad assolvere funzioni di sviluppo non solo economico, ma anche ambientale e sociale. si evolvono, quindi, le finalità delle istituzioni economiche e il valore che esse riescono a generare. Per rispondere a questa esigenza, Poolmeccanica Lorenzon S.p.A. ha sviluppato diverse iniziative: 1. Sotto il profilo dei sistemi di gestione ha certificato il sistema di gestione integrato per la qualità per l’ambiente secondo le normative vigenti. 2. Ha individuato gli stakeholder dell’impresa promuovendo attività di sensibilizzazione mirata ai singolo gruppi e agendo sul territorio attraverso il sito internet, la redazione della Dichiarazione Ambientale e del Bilancio Sociale. Infine, lo sviluppo di una fitta rete di relazioni. 3. Sotto il profilo dell’organizzazione e della gestione delle risorse umane, ha mirato alla motivazione e allo sviluppo di competenze e professionalità. 4. Ha sostenuto economicamente diversi progetti in vari campi: dall’istruzione, alla solidarietà sociale, ad iniziative sportive e culturali. Le risorse interne vengono coinvolte per l’implementazione dei sistemi, inserendo nuove pratiche nelle procedure aziendali e sensibilizzando il personale attraverso azioni di comunicazione e percorsi di formazione. Poolmeccanica Lorenzon S.p.A nell’esercizio delle proprie attività si è inoltre rivolta ad una serie di pubblici di riferimento: Pubblica Amministrazione locale, Istituti bancari, Imprese, Università, Comunità, Media locali e Nazionali. L’azienda, per sensibilizzare, per individuare e valutare gli aspetti ambientali ha inviato poi sia un centinaio di questionari ai fornitori/appaltatori, registrando un ritorno degli stessi nell’ordine di circa il 112 Il libro d’oro della responsabilità sociale 40%, accompagnando la Dichiarazione Ambientale e il Bilancio Sociale con una lettera di presentazione della politica ambientale della Società. Risultati L’azienda ha effettuato un’analisi del Bilancio Sociale per verificare come questo strumento possa creare identità culturale. Dalla ricerca sono emersi spunti di riflessione interessanti proprio per lo sviluppo dell’identità aziendale. Per quanto concerne la comunità locale il dialogo con gli stakeholder è migliorato, perché sono state ampiamente condivise le finalità di sviluppo e di progresso sostenibile. 113 Il libro d’oro della responsabilità sociale ROCHE Gruppo farmaceutico Roche Italia - Bilancio di Sostenibilità 2005 Problema La crescita del valore economico dovrebbe tendere al soddisfacimento del generale bisogno di salute e, quindi, alla creazione, nel medio e lungo termine, di valore per l’ambiente e la società. Soluzione La prima edizione del Bilancio di Sostenibilità 2005 di Roche S.p.A. è nata per raccontare l’azienda ai propri stakeholder e gli obiettivi raggiunti in campo sociale, ambientale ed economico. Il Bilancio ha affrontato i seguenti capitoli chiave: l’identità, la corporate governance, le relazioni con gli stakeholder, la responsabilità sociale, economica e ambientale, i Key Performance Indicator. Il progetto è stato sostenuto dai vertici aziendali e, dal punto di vista operativo, è stato coordinato dalla Funzione Communication & Pubblic Affaire, supportata dai rappresentanti delle funzioni aziendali. Il processo di realizzazione del Bilancio di Sostenibilità ha previsto sei fasi: 1. definizione del modello (adozione degli standard GRI e GBS) 2. raccolta dei dati (realizzazione dello stakeholder engagement) 3. analisi (individuazione dei Key Performance Indicator, riclassificazione conto economico secondo lo schema del valore aggiunto, confronto con gli indicatori degli anni passati e con quelli del Gruppo) 4. stesura (condivisione dei testi con un team di lavoro, realizzazione di un questionario di valutazione del Bilancio, approvazione del CdA Roche) 5. produzione e diffusione (realizzazione su carta ecologica, diffusione su alcuni stakeholder e su tutti i dipendenti, stesura e diffusione in allegato di una lettera di presentazione del Bilancio) 6. valutazione (raccolta delle schede di valutazione, analisi e condivisione dei risultati con il Top Management) Il Bilancio di Sostenibilità è stato presentato ai dipendenti che hanno potuto esprimere il proprio parere sul progetto attraverso la compilazione del questionario di valutazione. Sono stati inoltre previsti sia una comunicazione interna nelle sedi Roche di Monza e Segrate, tra le quali l’allestimento di spazi dedicati all’iniziativa sia una comunicazione diretta con i suoi stakeholder prioritari (medici, dipendenti, azionisti, fornitori). Per loro è stato predisposto, e pubblicato su 114 Il libro d’oro della responsabilità sociale un sito web, un questionario per valutare la percezione dei medici sulla performance sociale e ambientale dell’azienda. Risultati I dati raccolti e il sistema di reporting adottato hanno consentito all’azienda di acquisire una conoscenza più approfondita su aspetti legati al proprio modo di fare business. Ha infine permesso all’Azienda di definire il proprio processo di rendicontazione e l’adozione di Key Performance Indicator, le chiavi per la misurazione della performance di Roche S.p.A. Il personale coinvolto nella realizzazione del Bilancio di Sostenibilità ha accresciuto la propria conoscenza sul tema della sostenibilità e, quindi, ha favorito l’approfondimento e l’integrazione delle tematiche sociali e ambientali nelle decisioni operative. 115 Il libro d’oro della responsabilità sociale SIRCI Azienda operante nella produzione di tubature in plastica Sviluppo sostenibile mediante un sistema di gestione che integri sinergicamente processi di responsabilità sociale Problema Gli aspetti gestionali assumono una crescente complessità, e sono, impossibili da risolvere senza considerarne attentamente i risvolti sul piano non solo delle questioni economiche, finanziarie e patrimoniali a breve termine, ma anche della qualità per la clientela, della salute e sicurezza per i dipendenti, della tutela dell’ambiente, della prevenzione dell’inquinamento per il territorio, dei risvolti di ogni scelta aziendale sul piano sociale, della prevenzione dei comportamenti contrari ai valori etici. Soluzione L’attuale gestione SIRCI è ripartita alla fine degli anni ’90 scegliendo un’impostazione da subito votata all’eccellenza nella gestione aziendale. L’alta direzione dell’azienda è coinvolta in prima persona nel dialogo con le varie parti interessate e nella promozione dello sviluppo, dell’attuazione, del presidio e del miglioramento continuo dei processi di responsabilità sociale e dei sistemi di governance societari. Nell’ambito di una gestione per la responsabilità sociale conforme ai modelli di riferimento sopra elencati, SIRCI ha posto in essere una ragguardevole serie di concreti progetti di miglioramento: SIRCI ha infatti realizzato il più grande impianto fotovoltaico in conto-energia d’Italia, inaugurato dal Ministro dell’Ambiente. Nell’ottica della prevenzione dell’inquinamento atmosferico, le emissioni in atmosfera vengono tenute adeguatamente sotto controllo per mezzo di un sistema di filtri. I filtri vengono controllati a scadenze predefinite e soggetti a regolare manutenzione. Per ciò che concerne la prevenzione dall’inquinamento delle riserve idriche, è stato creato un sistema di recupero e ricircolo delle acque. Il progetto ha inoltre previsto interventi a favore di: -Occupazione giovanile: giornate di incontro e di visita guidata aziendale, anche con lo scopo di fornire elementi concreti in vista dell’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. -Promozione patrimonio storico –architettonico industriale: in corso di finalizzazione la creazione anche di un percorso guidato. -Promozione attività artistiche 116 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati SIRCI ha ottenuto unanime consenso da parte di tutte le parti interessate, contribuendo a migliorare notevolmente la propria reputazione, la propria visibilità e l’efficacia delle proprie politiche di brand. Il coinvolgimento del personale ha favorito il sensibile incremento di suggerimenti da parte dei collaboratori in merito a problematiche connesse al lavoro in generale e, nello specifico, alle opportunità di miglioramento della produttività, della qualità, della sicurezza e dell’igiene nei reparti di stabilimento. I progetti sviluppati da SIRCI ed i risultati acquisiti in termini di incremento di valore sociale per le parti interessate all’attività di SIRCI hanno contribuito al miglioramento dei rapporti con le Istituzioni del territorio. 117 Il libro d’oro della responsabilità sociale WIND TELECOMUNICAZIONI Società che offre servizi integrati di telefonia fissa, mobile ed Internet Wind e la Corporate Responsability - Orientarsi responsabilmente per competere Problema Il filo conduttore che lega i principali processi in azienda dovrebbe essere rappresentato da un orientamento strategico di fondo, centrato su valori etici e sul dialogo costruttivo con tutti gli interlocutori, consapevoli della ricchezza e dei valori creati anche attraverso la costruzione di rapporti positivi con gli stakeholder, ossia con tutti i soggetti che hanno verso l’impresa una posizione di interesse e, quindi, una capacità di influenza. Soluzione WIND da un azionariato pubblico, italiano, è passata ad un azionariato privato, internazionale, divenendo parte di uno dei più grandi gruppi mondiali nelle telecomunicazioni (Orascom Telecom Holding - OTH). Il cambiamento di proprietà ha comportato grandi novità e ha proposto nuove sfide, che l’azienda intende vivere e cogliere con l’impegno quotidiano di tutte le persone che lavorano in azienda. Quello che non è cambiato, invece, è l’impegno di Wind ad essere impresa sostenibile. L’iniziativa CSR-in-Wind è stata realizzata per sistematizzare e gestire in un unico modello integrato di gestione della Corporate Responsibility tutti gli strumenti della CSR. Obiettivo della CSR-in-Wind è principalmente quello di favorire un cambiamento culturale ed un approccio nuovo anche in termini di formazione e professionalità, con il coinvolgimento diretto di tutte le persone Wind. L’azienda è impegnata pertanto a compiere un percorso interno volto al miglioramento continuo dei propri processi, comportamenti e azioni che consentano di incrementare il valore del brand e la reputazione aziendale. Il primo strumento è il Bilancio di Sostenibilità, giunto ormai al terzo anno consecutivo di realizzazione. Nell’edizione 2005, rinnovata nella struttura e nei contenuti, Wind rendiconta ai propri stakeholder (dipendenti, clienti, fornitori, azionisti, collettività), in modo completo, significativo e trasparente, le performance raggiunte nel 2005 in campo economico, sociale ed ambientale. Il percorso verso la sostenibilità intrapreso da Wind si è arricchito nel 2006 di un nuovo importante tassello, il coinvolgimento diretto dei portatori di 118 Il libro d’oro della responsabilità sociale interesse (Stakeholder Engagement). L’iniziativa è stata realizzata attraverso focus group mono-stakeholder con i dipendenti e i clienti, nei quali sono state affrontate tematiche di interesse reciproco. Wind ha inoltre ottenuto il 30 Aprile 2004 la Certificazione SA 8000 e la nuova certificazione ISO 27001 . Dal 2002 Wind adotta inoltre il Codice Etico, un vero e proprio codice di condotta che individua i criteri di comportamento cui l’azienda si ispira nella conduzione delle attività di business, sia verso l'interno che verso l'esterno, con l'obiettivo di creare un riferimento per i propri stakeholder. Il Codice Etico si integra con il Modello di Organizzazione e Gestione che risponde alle esigenze di contribuire al perseguimento della responsabilità, della trasparenza e della correttezza verso tutti i portatori di interessi. A marzo 2006 Wind ha lanciato il progetto "Wind per te", nato per aiutare le persone che lavorano in Wind a conciliare gli impegni professionali con le esigenze di tutti i giorni, portando direttamente in azienda alcune attività che altrimenti occuperebbero il tempo libero (consulenze on line, lavanderia, pratiche burocratiche, assistenza auto) e speciali convenzioni, una Bacheca on line e il Servizio di AutoStop (per offrire e cercare un passaggio in ufficio, per condividere il tragitto e ridurre l’inquinamento da traffico). Nel corso del 2006 Wind ha realizzato un’iniziativa sul fronte della informazione/formazione interna, denominata Mini Canvas, l’occasione per trasferire consapevolezza sulle tematiche della responsabilità sociale, della qualità, della sicurezza e della salvaguardia dell’ambiente a tutti i dipendenti. A partire dal 2003 Wind contribuisce a numerose iniziative benefiche predisponendo il servizio SMS Solidale, con il quale i clienti hanno la possibilità di effettuare donazioni attraverso l’invio di SMS. È stato poi siglato un accordo tra Wind e i rappresentanti delle sedici Associazioni di Consumatori per l’applicazione di una procedura – la Conciliazione Paritetica – basata su una negoziazione tra le due parti: da un lato il Conciliatore Wind e dall’altro il rappresentante dell’Associazione prescelta dal Consumatore. Risultati Le iniziative promosse da Wind hanno ottenuto un grande riscontro tra i partecipanti ed hanno consentito la diffusione delle tematiche della responsabilità e della cultura d’impresa verso persone che svolgono un ruolo chiave nei principali processi aziendali. 119 Il libro d’oro della responsabilità sociale 120 Il libro d’oro della responsabilità sociale CATEGORIA 3 – PROGRAMMA DI “PARTNERSHIP” NELLA COMUNITÀ 121 Il libro d’oro della responsabilità sociale 122 Il libro d’oro della responsabilità sociale ADD VALUE Azienda a capitale privato che opera nel settore della consulenza informatica per Banche, Assicurazioni e Grandi Imprese “C.U.S. Rugby Verona - ABO Project: lo sport scende in campo a favore della ricerca sul cancro” Problema L'Europa deve raddoppiare l'importo dei finanziamenti destinati alla ricerca sul cancro: lo afferma una nuova indagine sul modo in cui viene finanziata la ricerca sul cancro nell'Unione europea. Nella stessa è inoltre emerso che la spesa pro capite degli Stati membri dell’Unione Europea è sette volte inferiore a quella degli Stati Uniti, che i finanziamenti a favore della ricerca clinica e preventiva non sono sufficienti e che il sostegno generale dell'Europa alla ricerca sul cancro è scarso, sia a livello centrale che nei singoli Stati membri. L'indagine ha altresì rilevato che oltre la metà dei finanziamenti destinati alla ricerca europea sul cancro proviene dal settore delle donazioni private. È quindi importante che le imprese diano il loro contributo al fine di aumentare la ricerca in questo settore. Soluzione ADD VALUE ha stabilito uno stretto rapporto con ABO Project, organizzazione nata nel mondo Confindustriale Veneziano con l’obiettivo di nutrire e guidare la ricerca promossa da ABO (Applicazioni Biotecnologie in Oncologia), Associazione Medico–Scientifica, sottoscrivendo un contratto della durata di due anni (biennio 2004/2006) per un progetto sulla Diagnosi precoce del Cancro al polmone condotto dall’azienda USSL 12 Veneziana, dall’Istituto Tumori Milano, dall’Azienda Ospedaliera San Filippo Neri di Roma, dall’Ospedale Busonera di Padovane e dall’azienda Ospedaliera di Padova. Il contratto è stato poi rinnovato per il successivo biennio 2006/2008 contribuendo ad uno studio finalizzato allo sviluppo di nuove tecnologie per applicazioni di Radioterapia durante l’intervento chirurgico. Sono stati forniti periodicamente documenti di “Stato Avanzamento Lavori” e una tesi di risultato finale che è stata presentata a tutta la comunità scientifica. Il sostenitore è stato costantemente informato, in modo trasparente, sui progetti ai quali sono stati destinati i fondi da lui devoluti. I frequenti momenti di confronto e di verifica con ABO hanno portato ad apprezzare il lavoro e quindi a rinnovare la fiducia alla scadenza del contratto biennale. In questo modo ADD VALUE ha abbinato il marchio ABO Project alla propria comunicazione sia interna sia esterna 123 Il libro d’oro della responsabilità sociale attraverso, ad esempio, il sito aziendale, le lettere ai clienti, gli auguri natalizi, la comunicazione ai dipendenti e le convention di presentazione del progetto in un’ottica di Cause Related Marketing. Risultati ADD VALUE, abbinandosi al marchio ABO Project, ha aumentato la sua visibilità negli aspetti di attenzione al sociale. Molti clienti hanno espresso ammirazione per l’iniziativa intrapresa e in alcuni casi la comunicazione ha permesso di procurare ad ABO Project dei buoni contatti per poter coinvolgere nuovi sponsor nei progetti di ricerca. Il senso civico, che compone la carta dei Valori di ADD VALUE, esce rafforzato da questa esperienza. È stato creato un momento di sensibilizzazione e di confronto con la sensibilità sociale individuale. L’argomento trattato ha toccato molto la sensibilità individuale di tutti i collaboratori e ha contribuito a trasferire al mercato i valori cardine della vision dell’azienda: diventare in Italia “Total Quality Leader” nell’Application Consulting & Solutions. 124 Il libro d’oro della responsabilità sociale ADD VALUE Azienda a capitale privato che opera nel settore della consulenza informatica per Banche, Assicurazioni e Grandi Imprese “C.U.S. Rugby Verona – Sport e Azienda: valori condivisi” Problema Tra le problematiche che acquisiscono con il passare del tempo maggior importanza in azienda vi è quella legata alle risorse umane ed ai valori che queste condividono con l’impresa in cui lavorano. Si può far leva sulle risorse umane attraverso delle iniziative che non siano circoscritte al minimo istituzionale, ma che prevedano un coinvolgimento attivo e specifico. Viene ritenuto fondamentale che sia presente un buon clima organizzativo, raggiungibile attraverso un buon legame relazionale e la capacità di saper fare squadra. Soluzione ADD VALUE ha deciso di sottoscrivere con CUS Verona Rugby, che rappresenta la sezione sportiva di Rugby del Circolo Universitario Studentesco di Verona, un contratto di sponsorizzazione, in qualità di Main sponsor per la stagione 2005/2006 e lo ha rinnovato, in qualità di cosponsor, nella stagione 2006/2007. Il motivo della sponsorizzazione sono state le molte affinità con la carta dei valori dell’azienda, ad esempio lavoro di gruppo, impegno, spirito di sacrificio e rispetto delle persone. Quindi, in nome dei valori condivisi, è stato stabilito una stretta relazione tra i due. ADD VALUE, grazie al CUS Rugby, ha potuto organizzare delle specifiche giornate di formazione outdoor per i dipendenti presso la sede della società sportiva, coinvolgendo in modo attivo sia i dirigenti, sia l’allenatore, sia il capitano della squadra. Nello specifico i Team Leader dell’azienda si sono misurati con passaggi o calci alla palla ovale o con una mischia simulata, chiaro esempio di identificazione per il raggiungimento di un obiettivo comune. Il tempo trascorso insieme è stato molto importante per riuscirsi a confrontare al di fuori della quotidiana realtà aziendale. Risultati L’abbinamento del nome ADD VALUE con il movimento rugbystico ha rafforzato l’immagine dell’azienda nell’ambito dell’attenzione al sociale ed in particolare nel sostenere una realtà radicata sul territorio veronese, contribuendo a migliorare anche la comunità locale. La sponsorizzazione ha portato grande gratificazione morale e di fiducia. È stata inoltre 125 Il libro d’oro della responsabilità sociale un’occasione per sottolineare l’importanza dei valori nello sport e di come questi possano essere vissuti e tradotti all’interno delle imprese. La sponsorizzazione, oltre a questo, ha avuto un ottimo ritorno mediatico sui mezzi d’informazione cittadini e presso i clienti che hanno la loro sede a Verona. Per quanto riguarda il personale sono stati riscontrati dei miglioramenti dal punto di vista relazionale e della collaborazione.. 126 Il libro d’oro della responsabilità sociale ADIDAS ITALY Abbigliamento, calzature ed accessori sportivi Progetto Adidas Impossible is Nothing Donations Problema Nello sport, come nella vita, sono innumerevoli gli ostacoli che si possono incontrare e superarli è estremamente formativo in quanto rappresenta una presa di coscienza importante: “Ce la posso fare perché… Niente è impossibile”. Inoltre lo sport è fondamentale ancora più nelle aree disagiate, come fattore aggregante per i giovani, assumendo un ruolo importante nella formazione, nello sviluppo ed nell’educazione. Soluzione Il progetto di donazioni “Impossible in Nothing” è un piano pluriennale di interventi di riqualificazione di aree dedicate all’attività sportiva in Italia. Dal 2004 sono state almeno quindici le città italiane che hanno beneficiato di una donazione in contesti dove era difficile, se non impossibile, fare sport. Il progetto ha donato un campo da calcetto in erba sintetica al quartiere Brancaccio di Palermo per permettere agli alunni dell’Istituto Comprensivo Statale Padre Pino di acquisire una mentalità di rispetto delle regole attraverso la pratica dello sport. Nella Capitale Adidas ha ripristinato la sala di muscolazione del centro preolimpico della Federazione Pentathlon Moderno, a disposizione sia degli atleti del giro olimpico sia della comunità circostante. A Padevana sono state donate prima nuove attrezzature sportive per il campetto polivalente, poi è stata fatta la ripavimentazione del campetto stesso. Adidas ha effettuato anche una donazione a favore della Bixia, la società di Brescia per cui si allena Vanessa Ferrari, affinché le Autorità si impegnino a consegnare all’atleta bresciana una sede degna dei suoi tanti successi e dove si possa preparare adeguatamente ai traguardi che si è prefissata. Adidas sostiene anche il Comitato Italiano di Special Olympics: nel 2003 è stato partner tecnico degli oltre 90 atleti che hanno preso parte ai Giochi Mondiali di Dublino; nel 2004 ha sostenuto la quarta edizione della Settimana Europea del Calcio e i Giochi Nazionali Estivi; nel 2005 ha confermato l’impegno nella Settimana Europea del Calcio. Attraverso la campagna “Adotta un campione”, di cui testimonial è stato Kakà, si è voluto raccogliere fondi per assicurare la migliore ospitalità alle 57 delegazioni che hanno partecipato agli Special Olympics European Youth Games e quindi garantire la partecipazione del numero di Atleti più ampio possibile. 127 Il libro d’oro della responsabilità sociale L’idea di promuovere un piano di donazioni concrete a delle realtà con impianti sportivi in difficoltà è nata dalla volontà di premiare chi, pur con difficoltà, lotta e supera i propri limiti per difendere ed elevare il valore dello sport. Anno dopo anno Impossibile is Nothing si sta pienamente sviluppando nella condivisione di valori che Adidas ritrova nei propri atleti e partner: Passione, Impegno e Rispetto per lo sport. Risultati Attraverso il suo impegno Adidas ha potuto dimostrare di essere una multinazionale attenta di fronte alle problematiche della vita e di impegnarsi nel sociale attraverso ciò che conosce meglio: lo sport, una passione che risale al suo fondatore Adi Dassler. È stato inoltre innalzato il livello di consapevolezza nella società che la pratica sportiva è fondamentale non solo per ragioni fisiche ma anche per aspetti educativi. Inoltre i dipendenti sono stati sensibilizzati attraverso un sistema di comunicazione interna. 128 Il libro d’oro della responsabilità sociale AIR LIQUIDE ITALIA Azienda attiva nel settore dei gas naturali, medicinali e dei servizi ad essi associati Progetto scuola “Io vivo d’aria” Problema Oggi solo un impegno dell'industria chimica nella gestione ambientale può consentire di soddisfare due tipi di necessità inscindibili e complementari: da una parte, fornire risposte puntuali alle complesse esigenze del mercato, mettendo a disposizione della comunità prodotti e servizi sempre più ecocompatibili; dall'altra rafforzare il proprio impegno affinché l'attività produttiva si svolga a livelli sempre più elevati di compatibilità con il territorio e della sicurezza ambientale. Soluzione Air Liquide è un Gruppo fortemente radicato sul territorio e da tempo impegnato nel campo dello sviluppo sostenibile. Una delle sue proprietà è proprio quella di creare un reale dialogo con le comunità sociali in cui opera, per cercare di limitare e contenere quella che è conosciuta come sindrome di NIMBY (Not In My Back Yard). Per quanto riguarda le problematiche ambientali interne ed esterne e la gestione dei rischi, Air Liquide sviluppa la sua strategia partecipando al programma Responsible Care lanciato da Federchimica nel 1994. Successivamente l’azienda ha intrapreso un percorso di gestione della qualità arrivando a certificarsi ISO 9001:2000, mentre è in corso di approvazione la certificazione ambientale secondo la norma ISO 14001:2004. A partire dal 2005 il Gruppo ha deciso di dotarsi di un sistema di Gestione Industriale più avanzato per far fronte alle necessità di miglioramento interno in termini di sicurezza e affidabilità dei processi e dei prodotti da fornire ai clienti. Il progetto scuola è stato realizzato proprio con l’obbiettivo di andare incontro alle esigenze sia della comunità locale di approfondire la conoscenza dell’attività della centrale, nonché degli usi dei gas indispensabili alla vita quotidiana, sia del Gruppo stesso, cercando di sviluppare un clima di fiducia con i propri stakeholder esterni. Il progetto scuola “Io vivo d’aria”, realizzato nell’anno scolastico 2005/2006 nei comuni di Melilli e Priolo, è una proposta didattica/educativa per gli alunni delle scuole elementari (4a e 5a) che hanno ricevuto da Air Liquide un insieme di materiali informativi relativi ai gas presenti in natura. 129 Il libro d’oro della responsabilità sociale I ragazzi hanno ricevuto il manuale informativo “Io Vivo d’Aria”, alcune schede per effettuare gli esperimenti scientifici, alcuni manifesti da esporre in classe e un CD Rom multimediale che consente di navigare, anche giocando, attraverso le meraviglie naturali e scientifiche rappresentate dai gas che si trovano nell’aria, tra cui ossigeno, azoto ed argon. Gli alunni sono poi stati accompagnati nel viaggio di scoperta e conoscenza, così come negli esperimenti e nel gioco, da un personaggio che fa da Cicerone sia sui supporti cartacei sia nel CD Rom: ZOE, una particella d’aria, la mascotte che accompagna i bambini che partecipano al progetto. Sono inoltre stati previsti degli incontri fra le scolaresche ed i tecnici di Air Liquide, con visite guidate alle centrali Air Liquide ed un concorso finale a premi basato su elaborati grafici realizzati dagli alunni coinvolti nel progetto. La realizzazione operativa del progetto ha richiesto un grosso impegno da parte dei collaboratori ai quali è stato richiesto sia di partecipare attivamente alle lezioni in classe, sia di accompagnare gli alunni durante le visite alle centrali, spiegando loro con una terminologia semplice i processi e le attività svolte e realizzando semplici esperimenti con i gas per far “toccare con mano” le proprietà degli stessi. Per assicurare un adeguato coinvolgimento del personale interno è stato utilizzato l’intranet e l’house organ aziendale che ha presentato a livello internazionale il progetto suscitando l’interesse delle altre filiali del gruppo che ne hanno subito richiesto copia per adattarlo alla realtà sociale in cui operano. Risultati Sono stati 350 i bambini di età compresa tra i 9 e gli 11 anni coinvolti nel programma didattico del progetto scuola nell’anno scolastico 2005/5006. Tutti si sono dimostrati entusiasti e contenti dell’iniziativa, compresi gli insegnanti. Subito dopo l’avvio del programma tante altre scuole dei comuni limitrofi hanno richiesto di poter essere inserite nel programma. Il progetto non ha portato vantaggi in termini di business, ma ha favorito il miglioramento e il consolidamento delle relazioni territoriali e del consenso sociale sulle attività delle centrali Air Liquide, rafforzando il brand e la positiva immagine del Gruppo. I numerosi articoli usciti sulla stampa locale in merito all’iniziativa, e i servizi televisivi dedicati testimoniano l’interesse e il gradimento suscitato dall’iniziativa all’interno della comunità locale. Al progetto è stato riconosciuto il merito di “avvicinare i giovani all’impresa, incentivando i ragazzi a entrare in contato con il mondo del lavoro” (Premio Special Areté del Tempo Economico). 130 Il libro d’oro della responsabilità sociale ALCATEL ITALIA Azienda che elabora soluzioni di comunicazione end-to-end per operatori, aziende e pubbliche amministrazioni MARTE (Milan Atopy Research Tele-Expertise) Problema Negli ospedali la gestione di una quantità rilevante di dati e l’adozione di algoritmi diagnostici e terapeutici implicano una piattaforma tecnologica e sofisticata, con criteri di sicurezza operativa di disponibilità al top per le applicazioni mission critical richieste dai Reparti non sempre di facile acquisizione da parte degli ospedali stessi, Soluzione La Clinica Pediatrica Macedonio Melloni ha mostrato l’esigenza del reparto di pediatria di implementare un’infrastruttura di Information & Communications Technology destinata all’archiviazione e al supporto decisionale delle informazioni connesse al trattamento delle patologie allergiche e pneumologiche dell’infanzia. Grazie alla collaborazione tecnico-scientifica tra la Clinica Pediatrica Macedonio Melloni dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano e Alcatel sono stati ideati e resi operativi una rete ed un software con il compito di trasformare istantaneamente i dati immessi dai medici in indicazioni per la diagnosi, la cura, la prevenzione e la gestione di tutte patologie allergiche che affliggono i bambini. Grazie a MARTE (Milan Atopy Research TeleExpertise), rete informatica dedicata alla gestione dei dati clinici riguardanti le patologie respiratorie allergiche infantili, ogni singolo paziente diviene un caso indice e l’Amministrazione della Sanità potrà essere in grado di conoscere in tempo reale sia la tempistica sia le modalità con le quali si manifestano le riesacerbazioni di asma, quantificare l’inquinamento atmosferico e calcolare quanto esso incida sul manifestarsi di tali allergie. Sono state previste 6 workstations collegate fra loro con un sistema di cablaggio strutturato standard per garantire le migliori qualità trasmissive per una gestione di un’elevata quantità di dati. Il sistema è stato anche predisposto per dialogare con il servizio della Sanità Regionale. La collaborazione tra Alcatel e la Clinica Pediatrica Macedonia Melloni di Milano ha avuto inizio nel 2006 grazie all’incontro con Allegria, la prima associazione italiana per la ricerca sull’allergia e l’asma infantile nata nel luglio 2002 per iniziativa del reparto di Pediatria dello stesso Ospedale, 131 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati Il progetto MARTE, concluso da pochi mesi, verrà ufficialmente presentato alle autorità nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà presso il Reparto agli inizi di marzo. Il sistema è comunque a tutti gli effetti già operativo con una buona soddisfazione da parte del personale del Reparto. Inoltre MARTE ha permesso di promuovere, all’interno dell’azienda, l’attività dell’Associazione Allegria, oltre che portare a conoscenza, a quante più persone possibili, delle problematiche legate alle forme di allergie e di asma infantile. MARTE ha inoltre rappresentato un’altra apprezzabile testimonianza per Alcatel del proprio impegno e responsabilità nei riguardi della comunità locale. È stato anche evidenziato un alto livello di soddisfazione da parte del personale del Reparto. Alcatel ha sottolineato come i grandi Gruppi siano chiamati ad un maggior senso di coscienza e attenzione nei confronti del territorio. 132 Il libro d’oro della responsabilità sociale AMERICAN EXPRESS SERVICES EUROPE LTD Società erogatrice di carte di credito Progetto “Proteggi e conserva anche tu il patrimonio storico e naturalistico di Pitigliano” Problema Intere aree archeologiche e storiche manifestano il bisogno di intervento e di recupero urgente a causa del deperimento naturale dovuto ai fenomeni climatici, all’erosione o al cedimento strutturale del terreno. Soluzione American Express, collaborando con il Word Monuments Watch e l’ Università di Firenze, ha elaborato il progetto “Proteggi e conserva anche tu il patrimonio storico e naturalistico di Pitigliano” grazie al quale, con un contributo pari a 100.000 $, è stato possibile contribuire alla ricerca scientifica per il perfezionamento degli strumenti necessari a realizzare lo studio delle condizioni geologiche e geotecniche sia della rupe di Pitigliano e delle Vie Cave, sia la mappatura della rete di cavità sotterranee realizzate fin dal medioevo all’interno dell’ammasso tufaceo. American Express ha deciso di dare il proprio contributo essendo da anni particolarmente attiva sul fronte della responsabilità ambientale. Grazie alla collaborazione di partners locali è stato permesso agli esperti e agli studiosi dell’Università di Firenze, grazie al finanziamento, di utilizzare un modello digitale delle pareti e dell’ammasso roccioso con dettaglio millimetrico impiegato ai fini della modellazione geologica e del monitoraggio dell’evoluzione di eventuali dissesti. I dati complessivi che derivano dalle campagne di misure permettono di comprendere meglio le caratteristiche geologiche della roccia e consentono di formulare ipotesi più precise ai fini della modellazione dell’instabilità e delle condizioni di innesco di fenomeni franosi di crollo. Risultati American Express ha permesso di tutelare e rivalutare un patrimonio artistico, storico e culturale italiano per garantire anche alle generazioni future di poter beneficiare di tale inestimabile valore e portarlo all’attenzione di milioni di potenziali visitatori e turisti provenienti da tutto il mondo. Il progetto ha permesso di sottolineare la cultura di responsabilità sociale della multinazionale collaborando attivamente con le organizzazioni locali in linea con i propositi aziendali di essere un buon cittadino nella 133 Il libro d’oro della responsabilità sociale comunità in cui si opera. Inoltre, è stato realizzato un intervento ambientalmente e archeologicamente importante. È stato anche fornito un contributo alla ricerca scientifica ed è stato sostenuto lo studio delle migliori tecnologie di intervento preventivo e conservativo del patrimonio storico e naturalistico italiano. 134 Il libro d’oro della responsabilità sociale AMERICAN EXPRESS SERVICES EUROPE LTD Società erogatrice di carte di credito Progetto “Una nuova casa famiglia per i bambini di Roma” Problema La legge 149/01, che ha previsto la chiusura degli orfanotrofi italiani entro il 31 dicembre 2006, ha creato una vera e propria emergenza che ha causato l’impossibilità di rispondere positivamente alle richieste di ospitalità avanzate sia dai servizi sociali sia dai tribunali per i minorenni. Soluzione American Express ha progettato e realizzato un intervento a Roma per l’apertura di una comunità familiare per ospitare bambini in situazione di disagio. I partner beneficiari del progetto sono stati i Villaggi SOS Italia, un’organizzazione senza fini di lucro fondata nel 1963 a Trento e rientrante nella famiglia SOS internazionale, grande organizzazione privata mondiale, apolitica e aconfessionale per l’assistenza all’infanzia in difficoltà. L’associazione partner è stata scelta per il suo forte accreditamento dell’istituzione sul territorio e nella sua profonda esperienza in tema di affido e affronto dei problemi dei minori in situazione di disagio. American Express ha investito 42.400 $ e si è basata sul suo codice di etica professionale chiamato Blue Box Value seguendo il principio guida “essere cittadini esemplari nelle comunità in cui viviamo e operiamo”. I punti di forza del progetto sono stati la trasparenza, la qualità, la replicabilità e l’interazione con i partner operativi coinvolti. Fondamentale è stata la partecipazione attiva dei dipendenti che hanno potuto partecipare all’attività recandosi durante la settimana nella struttura per offrire sostegno visibile, giocare con i bambini, aiutarli a fare i compiti, vedere i loro progressi, prestando quindi ore di volontariato riconosciute dall’azienda e regolarmente retribuite. Risultati Attraverso American Express è stata permessa l’apertura di una nuova casa famiglia, seguendo tutti i lavori di ristrutturazione e valutando costantemente l’efficacia dell’intervento. Grazie al progetto Villaggi SOS ha potuto incrementare la sua offerta di sostegno sul territorio, rispondendo efficacemente alle richieste di assistenza provenienti dai servizi sociali e dal 135 Il libro d’oro della responsabilità sociale Tribunale, permettendo ad altri bambini da 0 a 14 anni di vivere protetti in un luogo sicuro, simile ad una famiglia. È stato rafforzata la presenza di American Express all’interno della comunità di appartenenza e il senso di coinvolgimento degli 850 dipendenti della sede romana, i quali hanno accolto infatti in modo positivo il progetto dell’azienda ed è aumentata la consapevolezza di amministratori, dipendenti e top management circa l’importanza e la responsabilità che discendono dalle strategie di responsabilità sociale d’impresa. 136 Il libro d’oro della responsabilità sociale ATM Trasporto pubblico locale Infolavoro: una vetrina in Piazza Duomo Problema Una delle necessità sempre più attuali è quella di creare un ponte diretto tra la domanda di occupazione e il mercato dell’offerta, mercato che non sempre è in linea con le aspettative aziendali, soprattutto in termini di competenze e caratteristiche necessarie per garantire l’inserimento ottimale dei giovani provenienti dal mondo della scuola. Soluzione Il 23 maggio 2006 è stato aperto nel mezzanino della stazione metropolitana di Duomo lo sportello InfoLavoro. Questo è stato ideato e realizzato totalmente da ATM in collaborazione con Milano Accademia di Formazione quale Service per conto di ATM, del suo gruppo e per tutte le partecipate del Comune di Milano al fine di aggregare le attività di ricerca, selezione e formazione del personale per facilitare l’incontro mirato tra domanda e offerta di lavoro nell’aerea milanese a favore delle aziende ex municipalizzate. InfoLavoro è stato creato sia per le aziende sia per i giovani, è costituito da personale altamente specializzato e proveniente dalla Direzione del Personale e Organizzazione di ATM, è in grado quindi, di leggere le evoluzioni e le richieste provenienti dai diversi settori industriali e potervi interagire al meglio. Lo sportello eroga i seguenti servizi: Immagine (una vetrina in piazza Duomo e nelle banchine di attesa della metropolitana, per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro); Reclutamento (strumenti di ricerca e di comunicazione più idonei per raggiungere le candidature “target” desiderate); Orientamento (un team di persone specializzate nel favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro utilizzando i più moderni strumenti di screening psicologico presenti sul mercato); Development Center (misura del potenziale del personale mediante valutazione individuale o di gruppo, con la possibilità di ricevere un profilo individuale redatto dallo psicologo abilitato); Inserimento (servizi di formazione al ruolo e formazione superiore); Amministrazione (un centro specializzato nella gestione amministrativa degli inserimenti). InfoLavoro presenta un’area multimediale, composta da uno schermo per la proiezione a ciclo continuo delle offerte presenti e per i messaggi istituzionali, bacheche per la raccolta cartacea delle offerte e personal computer dedicati ai clienti per una ricerca individuale delle diverse 137 Il libro d’oro della responsabilità sociale opportunità offerte. È presente anche uno sportello tradizionale per fornire informazioni integrative e per programmare le giornate di orientamento. Il progetto ha preso avvio a settembre 2005 ed è diventato operativo il 23 maggio 2006. l’intera progettazione e realizzazione sono state totalmente a carico di ATM, come pure le infrastrutture tecnologiche e il personale che vi opera. Risultati Grazie all’attività svolta da InfoLavoro nell’arco del 2006 sono stati sottoposti a giornata di orientamento per conto di ATM, 1489 candidati e redatti 1239 profili individuali di orientamento. Da settembre 2006, dopo il primo anno di rodaggio, InfoLavoro ha mosso i primi passi per conto dei Soci fondatori di Milano Accademia di Formazione: ha selezionato giovani, laureati e non, per coprire tre posizioni presso AMSA. Grazie a tale esperienza ATM ed i partner del progetto hanno acquisito una maggiore visibilità sul territorio e sono stati un punto di raccordo diretto con chi è alla ricerca di un impiego, hanno promosso e favorito l’occupazione, nonché utilizzato tutti i propri dipendenti per veicolare la ricerca e la diffusione del progetto. InfoLavoro è quindi diventato il centro di incontro tra la domanda e l’offerta di una rete di imprese che possono contare su un numero di assunzioni medie annue complessivo superiore alle mille unità. 138 Il libro d’oro della responsabilità sociale AURORA ASSICURAZIONI Compagnia Assicurativa Aurora per il Sociale Problema La povertà è un problema che non minaccia solo il terzo mondo: i dati del 2005 stimavano che nel 2004 le famiglie italiane che vivevano in condizioni di povertà relativa erano 2674000, pari al 11.7% delle famiglie residenti. Oltre la lotta alla povertà grandi problemi sono anche la difesa dei diritti dell’infanzia, la ricerca medica ed il sostegno alla cultura, intesa come recupero e valorizzazione del patrimonio storico artistico. Soluzione Nel 2006 Aurora Assicurazioni ha consolidato il suo impegno nell’ambito del non profit attraverso “Aurora per il sociale”, un programma con cui la Compagnia sostiene il terzo settore, riproposto per il terzo anno consecutivo con un ulteriore impiego di risorse e con lo sviluppo di nuove attività. Tutti i progetti realizzati sono stati resi possibili grazie al coinvolgimento diretto di dipendenti e degli Agenti. Attraverso il progetto “insieme per la costruzione di un ambulatorio medico e di una maternità a Ganda” Aurora ed i suoi Agenti hanno scelto di sostenere la costruzione di una struttura sanitaria a Ganda, in Angola. La costruzione prevede una pediatria, un ambulatorio, una sala parto e maternità, una farmacia, un laboratorio analisi ed una cisterna per l’acqua: un punto di riferimento importante per un’area di 50 chilometri quadrati che oggi non dispone di strutture adeguate a cui rivolgersi in caso di necessità. Con “Aurora e AISM insieme in piazza” la Compagnia ha voluto sostenere la ricerca medica con un contributo per organizzare un evento in occasione della Settimana Nazionale della Sclerosi Multipla. Il “Progetto di vita” ha permesso di restituire una famiglia a 30 bambini ospitati in un istituto di Bélem. “La scuola di Boditti”, invece, è un progetto che ha permesso la costruzione di una scuola attraverso i contributi che Aurora ha versato alla Fondazione Butterfly Onlus. Inoltre, con la “Giornata Nazionale della Colletta Alimentare” la campagna di comunicazione della Fondazione Banco Alimentare, con il supporto di oltre 1200 Agenzie Aurora, con i relativi dipendenti che hanno partecipato direttamente all’iniziativa, sono stati raccolti generi alimentari all’interno degli ipermercati aderenti alla Colletta. Attraverso l’i.Lab Leonardo Aurora ha collaborato con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia per il restauro dei modelli progettati da Leonardo da Vinci e l’apertura del 139 Il libro d’oro della responsabilità sociale laboratorio interattivo i.lab leonardo. La restituzione al pubblico di questo patrimonio di conoscenze è stata comunicata attraverso una campagna veicolata attraverso stampa, affissioni e pendenti posizionati sui mezzi ATM. Risultati Ogni progetto ha avuto dei risultati peculiari che vanno considerati singolarmente. I fondi destinati alla “costruzione di un ospedale e di una maternità a Ganda” hanno superato i costi relativi alla costruzione delle strutture quindi andranno a sostenere le spese di avvio. “Aurora e AISM insieme in piazza” ha interessato diverse città, catturando l’interesse dell’opinione pubblica e sensibilizzando sul problema della sclerosi multipla. Grazie a “Progetto di Vita” 24 bambini hanno lasciato l’istituto: 14 sono di nuovo insieme alle famiglie di origine, 2 in affido, 5 in reinserimento familiare e 3 in adozione. Per gli altri 8 bambini in istituto sono stati attivati percorsi personalizzati con trattamenti psicoterapeutici, attività sportive, di sostegno scolastico e corsi di informatica. Durante la “Giornata Nazionale della Colletta Alimentare” sono state raccolte 8350 tonnellate di prodotti alimentari, 200 in più rispetto allo scorso anno. Attraverso il contributo devoluto alla Fondazione Butterfly si potrà sostenere un progetto che prevede la costruzione di una scuola elementare per 400 bambini. Con l’i.Lab Leonardo al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia attraverso i percorsi didattici e l’utilizzo delle macchine interattive i ragazzi hanno potuto fare esperienza diretta avvicinandosi al patrimonio di conoscenze lasciate dal genio leopardiano. Si calcola che in tutto Aurora Assicurazioni abbia raggiunto un pubblico numericamente importante: 3 milioni di clienti oltre i fornitori, la stampa e la pubblica opinione. 140 Il libro d’oro della responsabilità sociale AUTOGRILL Azienda attiva nel settore dei servizi di ristorazione e retail per il viaggiatore Partnership con il Phoenix Area Children Problema I bambini affetti da patologie cancerogene ed ematologiche devono poter vivere in ambienti con spazi dedicati a loro e devono essere seguiti da team medici specialistici per soddisfare a pieno tutte le loro necessità. Purtroppo non sempre questo è possibile, a causa della mancanza di fondi. Soluzione HMSHost, consociata operativa americana controllata al 100% da Autogrill, ha organizzato una significativa raccolta fondi in occasione del 20° Torneo Annuale di Golf allo Sky Harbor, svoltosi a Phoenix il 1° dicembre 2006, a favore delle attività svolte dal Phoenix Children’s Hospital (PCH) e dal Southwest Autism Research and Resource Center (Arizona). Da oltre 20 anni HMSHost ed i suoi collaboratori si fanno parte attiva nel contribuire alla realizzazione della mission e vision del PCH. Per tutti è un vero e proprio motivo di orgoglio poter contribuire a migliorare le cure e le condizioni di vita per i bambini e per le loro famiglie. Un team interno ad HMSHost ha organizzato i dettagli dell’evento (luogo, alloggio, modalità della competizione, tema della serata di gala, beneficenza, etc.) per poter accogliere e nel contempo sensibilizzare tutti i partecipanti in merito alle attività del Phoenix Children’s Hospital. Il Phoenix Childen’s Hospital rappresenta il più importante centro pediatrico specialistico in Arizona per patologie cancerogene ed ematologiche che colpiscono bambini dalla nascita fino all’adolescenza. All’interno vengono coordinate iniziative ed eventi volti a promuovere l’interazione sociale e lo sviluppo di un ambiente dove bambini affetti da tali malattie possano avere spazi dedicati (asili, spazi gioco, camere in grado di ospitare anche i familiari). In particolare attraverso un approccio “family centered”, il Centro provvede a fornire cure personalizzate dedicate ai propri pazienti: ad ogni bambino viene garantito un proprio team di medici, terapisti, nutrizionisti per coprire le cure oncologiche ed ematologiche. Per quanto concerne l’altro partner del programma, il Southwest Autism Research and Resource Center, esso rappresenta il catalizzatore dei progetti di ricerca nazionali ed 141 Il libro d’oro della responsabilità sociale internazionali, provvedendo ad aggiornamenti ed assistenza continua alle famiglie colpite e ai professionisti interessati. Risultati Il contributo devoluto dai 400 golfisti, collaboratori e sponsor dell’iniziativa, ha raggiunto i 325.000 $, grazie al quale è stato possibile fornire maggiori cure e migliorare l’assistenza pediatrica ai bambini affetti da gravi forme tumorali (agli organi o al sangue), nonché allo sviluppo di nuovi progetti di ricerca contro l’autismo. I fondi raccolti durante l’evento sono stati di vitale importanza per creare nuove strutture dell’Hospital, fornire le necessarie cure mediche e chirurgiche ai bambini presenti nell’ospedale ed anche per finanziare la continuazione delle ricerche sull’autismo nei bambini da parte del Southwest Autism Research and Resource Center. 142 Il libro d’oro della responsabilità sociale AZIENDA SERVIZI SOCIALI DI BOLZANO (ASBB) Ente strumentale del Comune di Bolzano per la gestione dei servizi sociali della città Seniornet Problema Le comunità sono spesso carenti nell’offrire servizi che servano per rispondere a precisi bisogni dei residenti. Questo accade soprattutto per gli anziani che, se rimasti soli, possono non essere in grado di sbrigare le normali faccende quotidiane autonomamente. Soluzione A Bolzano è stata realizzata e gestita una rete informativa ed informatica che mette in comunicazione tra loro varie organizzazioni pubbliche, del privato sociale e del volontariato, nella gestione comune e condivisa. di servizi e attività in favore dei bisogni delle persone anziane. Azienda Servizi Sociali di Bolzano ha gestito e condotto il lavoro di messa in rete delle varie organizzazioni sociali territoriali, facendosi promotrice, in questi anni, di vari processi che hanno visto il coinvolgimento progressivo delle risorse della comunità nella gestione e nella conduzione attiva di strategie atte a dare risposte concrete ai problemi sociali presenti. Le associazioni coinvolte hanno aderito a questo progetto per trovare. nella condivisione di scelte e servizi territoriali. una modalità nuova che mettesse in discussione anche la qualità del loro lavoro. La rete, quindi, permette un migliore scambio delle esperienze, delle disponibilità, delle strategie da utilizzare insieme sul territorio e, quindi, rende inevitabile la discussione di come meglio razionalizzare le risorse, le capacità operative di ogni singola associazione, le potenzialità dei singoli operatori e dei volontari coinvolti. Gli operatori sociali, in modo particolare gli educatori dei Distretti Sociali, operano ormai come veri mobilitatori di risorse e madiatori d’integrazione trovando nel tessuto cittadino quelle risposte che spesso l’Ente Pubblico non è in grado di dare. Le professionalità offerte dal servizio pubblico, in collaborazione con i servizi di volontariato offerti dalla comunità solidale, rendono il ventaglio di possibilità e risposte da proporre alle persone in situazione di disagio, più ampia, più versatile e più coordinata e mettono il cittadino nelle condizioni di scegliere quale servizio richiedere per poterlo dimensionare meglio alle proprie capacità e alle proprie attese. Il progetto si è evoluto mettendo prima in rete delle persone in rappresentanza delle varie 143 Il libro d’oro della responsabilità sociale organizzazioni di carattere sociale per scambiarsi idee, attività ed iniziative (Rete Anziani), poi servizi ed offerte per rispondere a bisogni specifici delle persone anziane (compagnia, fare la spesa, disbrigo di piccole questioni burocratiche, trasporti vari, accompagnamenti, aiuto domiciliare, passeggiate, attività di tempo libero, socializzazione, attività culturali e ricreative, piccole riparazioni domestiche, piccoli traslochi). Inoltre, è stato realizzato un servizio denominato “Emergenza Anziani” con l’ attivazione di un n. verde (800-001-800) a cui risponde un operatore per raccogliere le esigenze delle persone anziane. È disponibile anche un sistema banca dati che permette alle varie associazioni di raccogliere e sintetizzare tutto il lavoro svolto anno per anno. Risultati Il progetto di Bolzano, che è una realtà consolidata e operativa, viene preso da esempio da altre città d’ Italia. Seniornet ha portato alla costituzione di una rete comunitaria permanente tra molte organizzazioni che si occupano del problema degli anziani. È stato realizzato, inoltre, un servizio a disposizione dei cittadini per migliorare le loro condizioni di benessere e di qualità della vita quotidiana. Il sistema di comunicazione in rete è una banca dati ormai collaudata che può essere trasferibile in altri campi d’intervento sociale. Senza dubbio è stata aumentata la possibilità delle persone anziane di poter continuare a vivere nel proprio ecosistema di riferimento ed accedere ai servizi pubblici residenziali, come le case di riposo, i centri di lunga degenza ed i centri diurni per anziani, il più tardi possibile. 144 Il libro d’oro della responsabilità sociale BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI MACERONE Gruppo bancario Screening sanitario Problema Secondo le statistiche (ANSA 1998) dicono che il consumo di farmaci triplica dopo i 65 anni; infatti, tra gli ultrasessantacinquenni, il 52% degli uomini e il 66% delle donne dichiara di soffrire di almeno 2 malattie croniche, che salgono a 3 rispettivamente nel 44 e 51% dei casi. L’aumento del consumo dipende sia dal fatto che invecchiando è più probabile ammalarsi, a causa di un’alimentazione sbagliata, di un sistema immunitario meno efficiente, sia talora dall’uso improprio di alcuni medicinali. Soluzione Il progetto di screening sanitario è nato da una proposta del quartiere “al mare” del Comune di Cesena, sostenuta finanziariamente dalla Bcc Macerone che ha la sua sede nel quartiere stesso. Il quartiere “al mare” si sviluppa nella parte periferica est di Cesena, sviluppandosi su 23,24 kmq, pari al 9,32% della superficie comunale e comprende le frazioni di Ponte Pietra, Ruffio, Bulgarno’, Villa Casone, Macerone, Capannaguzzo. La partnership con il quartiere è nata dall’adesione ad una loro meritevole iniziativa di prevenzione sanitaria che ha coinvolto anche la CRI per la professionalità in materia. La popolazione residente è composta da 2413 famiglie per 6561 abitanti con 1830 ultrasessantenni e 194 stranieri. Lo screening si è tenuto in 5 date diverse del mese di ottobre nelle 5 località principali del quartiere riuscendo così a interessare 379 persone, il 6% circa dei residenti. L’iniziativa ha voluto portare su tutto il territorio del quartiere uno screening gratuito di base, costituito da misurazione di pressione, di glicemia, di colesterolo, per coinvolgere il maggior numero di persone, con la collaborazione del personale della croce rossa italiana. Le misurazioni scelte costituiscono gli elementi base per la prevenzione delle malattie più diffuse del territorio, in specie nella popolazione anziana: malattie legate agli stili di vita, all’alimentazione scorretta e/o eccessiva, malattie dell’apparato cardio-vascolare. La BCC di Macerone ha provveduto alla pubblicazione dell’iniziativa sulla stampa locale e su locandine/volantini nei punti strategici del quartiere (piazze, locali pubblici, studi medici di base, sportelli della BCC...), 145 Il libro d’oro della responsabilità sociale sottolineando la gratuità dello screening e l’invito a tutta la popolazione, con particolare invito rivolto agli “over 50”. I partecipanti allo screening hanno avuto inoltre la possibilità di effettuare un’offerta libera destinata ad una iniziativa di solidarietà intrapresa dal quartiere a favore delle popolazioni africane. Risultati Il progetto ha sicuramente rafforzato la motivazione e la partecipazione al perseguimento degli scopi aziendali, date le finalità “sociali” perseguite e ha favorito il riscontro di immagine e di consenso sociale pervenuto dai partecipanti e dagli attori sociali coinvolti. Lo screening effettuato diffusamente nel territorio ha consentito a 379 persone di misurarsi pressione/glicemia/colesterolo. Il risultato è estremamente lusinghiero costituendo il 6% circa della popolazione complessiva del quartiere “al mare”. 146 Il libro d’oro della responsabilità sociale BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA Gruppo bancario Acqua preziosa liquidità Problema Sebbene l’acqua sia abbondante sulla terra se ne può utilizzare solo una minima parte e, in caso di bisogni superiori occorre superare ingenti difficoltà nei trattamenti idrici. Il numero di persone senza acqua potabile è aumentato molto rapidamente in questi ultimi 50 anni: le cifre parlano di 20 milioni di individui nel 1945 e addirittura di 300 milioni nel 1995. Anche le previsioni per il futuro sono disastrose: nel 2050 si pensa che saranno due terzi della popolazione mondiale interessati da questo problema. Il 97% dell’acqua si trova condensata negli oceani, per l’uso umano si deve ricorrere a impianti molto costosi. L’acqua, inoltre, non è disponibile in modo uniforme sul globo terrestre. L’Italia, pur essendone ricca, grazie, ad esempio, ai ghiacciai, ai fiumi ed ai laghi non ne ha ancora sviluppato un uso responsabile. Soluzione Nel 2006 Monte dei Paschi in collaborazione con l’organizzazione civica Cittadinanzattiva, movimento di partecipazione civica che promuove dal 1978 la tutela dei diritti dei cittadini e dei consumatori, ha svolto una campagna di informazione e sensibilizzazione sull’uso responsabile dell’acqua rivolta sia a comuni cittadini sia a giovani studenti. I 18 seminari si sono svolti sia nelle scuole medie sia nelle sedi del Gruppo Mps in otto città con il fine di stimolare nuove sensibilità per comportamenti individuali in grado di tutelare l’acqua quale bene comune e limitato. Un altro obiettivo è stato fornire ai cittadini informazioni pratiche per accrescere la consapevolezza dell’utilizzo dell’acqua in modo responsabile e favorire il loro dialogo con le istituzioni territoriali competenti per la gestione dell’acqua. Il Gruppo Monte dei Paschi da tempo attua programmi di contenimento dei consumi e si propone come attento interlocutore per le istituzioni e le imprese al fine di sostenere gli investimenti in energia e ambiente. L’iniziativa a favore dell’utilizzo dell’acqua in modo responsabile è quindi del tutto coerente con la politica sociale del Gruppo. L’iniziativa è stata realizzata con il coinvolgimento diretto del personale alle attività. È stato proprio durante la “giornata mondiale dell’acqua”, il 22 marzo 2006, che è stato annunciato l’avvio della campagna ed è stato ribadito che “l’acqua per 147 Il libro d’oro della responsabilità sociale tutti” è tra i più urgenti obiettivi di sviluppo del nostro tempo. Tutti coloro che hanno deciso di prendere parte ai seminari sono stati coinvolti sull’utilizzo responsabile dell’acqua: agli studenti delle scuole medie è stata consegnata una breve e informale illustrazione del tema dell’acqua e della sua centralità nella storia e nella vita di tutti i giorni, oltre che principi ed esempi sul suo utilizzo, inoltre sono stati resi partecipi attraverso un gioco chiamato il “cruciverbone dell’acqua”; ai cittadini adulti, invece, sono stati presentati gli aspetti normativi e tecnici del servizio idrico, oltre che le criticità e le problematiche ed è stata fornita loro la possibilità di partecipare ad un dibattito con le istituzioni presenti sui consumi, sulle possibilità di risparmio, sulla formazione delle tariffe e sulla lettura delle bollette. I risultati raggiunti sono stati presentati il 17 gennaio 2007 con un convegno pubblico. Sempre in tale data sono state anche fornite le prospettive future sulla gestione e la tutela dell’acqua. Risultati Sia gli attori locali, sia i partecipanti ai seminari, sia i dipendenti del Gruppo Mps hanno dimostrato vivo interesse per i seminari. A Mps è stata data l’opportunità di occuparsi in modo più specifico alle criticità sociali e di potenziare il business del sistema idrico italiano. I messaggi voluti dall’iniziativa sono stati diffusi con semplicità ed efficacia. In totale si sono rilevate circa 2000 presenze, quindi si stima che la campagna abbia raggiunto circa dieci mila persone, ipotizzando che i partecipanti abbiano trasmesso in media ad altre 5 persone le informazioni ricevute. 148 Il libro d’oro della responsabilità sociale BANCA POPOLARE DI MILANO Gruppo bancario Il Giardino di Bez Problema Nel comune di Milano, come in tutto il paese, è sempre più diffuso il grave problema di scarsità di servizi per la prima infanzia. Soluzione Nel settembre del 2006 Banca Popolare di Milano ha inaugurato un asilo nido aziendale “Il Giardino di Bez”, per circa 50 bambini di età compresa tra 0 e 3 anni, nel quartiere Bezzi dove sorge il centro servizi. Dal nome poi è stata realizzato un logo dove spicca la figura di un folletto, disegnata dal figlio di un dipendente, che è stato posto sul portale della soglia di ingresso dell’asilo e che, con il suo sorriso, accoglie i piccoli ospiti dell’asilo. Bez ha ispirato anche una fiaba, scritta da un dipendente, che è anche il soggetto di un grande dipinto posto nell’atrio dell’asilo. La realizzazione del progetto ha comportato un coordinamento di processo svolto dalla Direzione del Personale che ha coinvolto: il Comune di Milano, le strutture tecniche immobiliari dell’Istituto, l’Ente Gestore dell’asilo sia per seguire i lavori di realizzazione architettonica degli spazi che dovevano essere coerenti al progetto pedagogico, sia per seguire tutto l’iter delle pratiche autorizzative. L’idea di realizzare un asilo nido aziendale è nata in seno al Consiglio di Amministrazione dell’Istituto come elemento socialmente qualificante nell’ambito del più vasto progetto di realizzazione del nuovo centro servizi. Si è optato per la gestione indiretta dell’asilo affidata a professionisti scelti nell’ambito di una gara di appalto organizzata secondo i criteri economali dell’Istituto. La gara ha coinvolto le società più importanti e qualificate (circa 10) operanti sul territorio milanese. Una volta scelto si è provveduto a stipulare, con essa, un contratto di gestione, ed uno di comodato con il quale l’Istituto cedeva la gestione della struttura e degli arredi. L’asilo nido della Banca Popolare di Milano è un ulteriore arricchimento del welfare aziendale ed è finalizzato a conciliare il tempo dedicato al lavoro con quello dedicato alle cure parentali, contribuendo ulteriormente al miglioramento del clima aziendale. L’apertura al territorio, inoltre, rappresenta una tangibile prova dell’attenzione che l’Istituto ripone nella Responsabilità Sociale dell’Impresa, oltre che migliorare la reputazione dello stesso. È stato quindi utilizzato un questionario di indagine distribuito 149 Il libro d’oro della responsabilità sociale a tutti i colleghi che per età, ubicazione abitativa e di lavoro , età della prole, potessero rappresentare la potenziale utenza di un servizio di asilo nido; contemporaneamente sono stati contattati i presidenti di zona perchè veicolassero l’informazione di una imminente apertura di un asilo nel quartiere, invitandoli a quantificare una potenziale utenza , tra le famiglie del quartiere, dello stesso. Il progetto strutturale ed educativo, la cui realizzazione ha impegnato le strutture dell’Istituto per quasi tre anni, è stato realizzato secondo le più moderne ed innovative pratiche della scienza pedagogica, ad esempio la scelta dei colori ispirata a studi di “cromoterapia”, i tendaggi raffiguranti storie di animali e di piante, alcuni arredi, quali il labirinto, lo specchio deformante, il prisma di specchi e il pannello sensoriale, sono stati pensati e progettati su misura per l’asilo. Il personale educativo e non, assunto a tempo indeterminato, proviene dalla scuola di Reggio Emilia, rinomata in tutta Italia e non solo, come essere all’avanguardia nella proposta pedagogica. L’asilo, inoltre, è dotato di una cucina moderna, gestita da una cuoca professionale ed il menu, oltre a rispettare i criteri dietetici previsti dalle normative, è realizzato con prodotti biologici provenienti da aziende inserite nella filiera del commercio equo e solidale. Tutti gli argomenti e le informazioni relative all’asilo sono state raccolte in un sito internet, messo a disposizione dalla Rete Civica, attivo già nella fase di realizzazione dell’asilo, collegato a quello aziendale, nel quale i dipendenti, ma anche i cittadini, potessero ricevere informazioni relative all’asilo in costruzione. Dispone, inoltre, di un “forum” nel quale è possibile scambiare opinioni, proposte, suggerimenti sulla gestione dell’asilo. Risultati L’asilo, aperto solo a settembre del 2006 , un arco di tempo molto breve per poter valutare i benefici ottenuti, ha tuttavia registrato l’iscrizione di 36 bambini di cui 10 appartenenti alle famiglie del quartiere, un miglioramento del clima aziendale e un lieve decremento delle richieste di part-time e di aspettative post-maternità. 150 Il libro d’oro della responsabilità sociale BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO DELLA PROVINCIA DI FORLÌ-CESENA IN COLLABORAZIONE CON MULTIFOR Gruppo bancario Progetto di crescita professionale Problema La ricerca del lavoro è un passo importante per tutti i giovani che giungono al termine del loro iter scolastico. La maggioranza delle persone in cerca di occupazione (66%) si è rivolta alle agenzie di collocamento in quanto si riscontrava la difficoltà nel trovare lavoro seguendo altri canali. Il sistema italiano ha la forte necessità di un veloce cambiamento del modo di approcciarsi al mondo del lavoro, con particolare riferimento ai rapporti tra diritto del lavoro, welfare, competitività delle imprese e del sistemaPaese. Soluzione Nel 2006 le Banche di Credito Cooperativo della Provincia di Forlì-Cesena in collaborazione con Multifor hanno realizzato il “Progetto di crescita professionale”, nato dall’esigenza di far compiere ai neo-laureati un tirocinio presso le aziende con il fine di avviarli al lavoro nelle imprese locali come prima scelta professionale. Multifor, anche per la composizione societaria (ne sono soci BCC Forlì, Associazione Industriali, CNA, Confartigianato, Col diretti, Confesercenti, Confcooperative, Lega Coop), è un canale naturale di dialogo tra mondo delle imprese e banche locali. I CdA e le direzioni delle Banche hanno promosso la diffusione dell’iniziativa tramite gli sportelli, la creazione di mailing appositi e di contatti diretti, oltre a sostenere i 2/3 del compenso per i tirocinanti. Multifor, al contrario, ha effettuato colloqui con giovani ed imprese, per valutare esigenze, aspettative, motivazioni delle parti. Ha poi provveduto a proporre alle parti selezionate l’effettuazione di tirocini di 4-5 mesi dei neolaureati presso le aziende, che fossero finalizzati a facilitare un futuro inserimento definitivo dei giovani nelle imprese e non a risolvere esigenze contingenti di breve termine. Risultati Il progetto ha dato vita a circa 40 tirocini di neo-laureati presso le imprese locali e il 70% dei tirocini si è concluso con una proposta da parte 151 Il libro d’oro della responsabilità sociale dell’azienda al giovane laureato di continuare il rapporto di lavoro, secondo le varie forme di legge previste. Il personale delle BCC ha rafforzato la motivazione e la partecipazione al perseguimento degli scopi aziendali, date le finalità “sociali” del progetto finanziato dalle banche. 152 Il libro d’oro della responsabilità sociale BRACCO Gruppo farmaceutico Giovani: i valori nel domani Problema La scuola dovrebbe sensibilizzare le famiglie per diffondere la cultura dell`educazione motoria e dello sport come momento di formazione, di educazione alla salute e al benessere, di crescita e di socializzazione e non di mera battaglia per la vittoria e il risultato. Per questo è auspicabile coinvolgere periodicamente i genitori e comunque i familiari degli studenti/atleti nelle attività sportive scolastiche, non solo per un eventuale supporto organizzativo, ma anche e soprattutto per una condivisione dei principi educativi che lo sport scolastico può garantire ai giovani studenti protagonisti nei diversi ruoli dell`attività sportiva. Soluzione Bracco, in coerenza con una visione imprenditoriale improntata ad un ruolo di impresa volto anche a soddisfare i bisogni della collettività, ha espresso un forte committment circa l’impegno sociale e la qualità della vita di tutti. Tale committment si è tradotto in molteplici iniziative rivolte, in particolare, a chi sarà protagonista del futuro: i giovani. In particolare il progetto Giovani&Sport, avviato nel 2002, è stato guidato dalla funzione Iniziative Sociali con il coinvolgimento interno della Direzione OTC, della Direzione Relazioni Esterne e di una società del Gruppo, il Centro Diagnostico Italiano che opera, come Bracco, nel settore della salute. Su specifici eventi si è collaborato con l’Istituzione Scolastica ritenendo la Scuola, con la famiglia, il luogo privilegiato per l’educazione delle future generazioni, offrendo la possibilità ai ragazzi, figli dei dipendenti, di partecipare con agevolazioni alle attività delle società sportive. Particolare attenzione, per favorire un dialogo aperto e la condivisione con i partners, è stata riservata all’informazione e alla comunicazione. A questo fine hanno avuto luogo sia degli incontri individuali con i diversi interlocutori, sia dei momenti collettivi durante i quali sono stati coinvolti con “spirito di squadra” tutti i partecipanti al progetto, comprese le Istituzioni del territorio, i rappresentanti delle scuole, le Istituzioni sportive. La selezione delle 14 associazioni sportive, tra le quali una società di disabili, è avvenuta privilegiando: l’impegno nell’attività giovanile, la presenza nel territorio in cui operano le aziende del Gruppo e, prima ancora, 153 Il libro d’oro della responsabilità sociale la comunanza di valori, presupposto fondamentale per la partecipazione al progetto. Le società sportive selezionate sono state supportate economicamente e, in una logica di scambio e di reciproco arricchimento delle competenze, sono stati individuati congiuntamente gli eventi da organizzare e le relative modalità. Tutti gli eventi sono accompagnati dalla consegna ai ragazzi di premi e materiali con un duplice scopo: da un lato riconoscere il valore di un’ampia partecipazione, dall’altro quello della competizione e del risultato purché realizzati all’insegna della correttezza e del rispetto. Il progetto Giovani&Sport è stato arricchito nel 2006 del programma Sogno Olimpico. Un programma volto ad accompagnare 5 giovani atlete di livello nazionale verso un percorso che potrebbe condurle alle olimpiadi. Il programma prevede l’assistenza medica, con particolare riguardo alla tematica alimentare ed al controllo del doping, la messa a disposizione di borse di studio ed il supporto della linea di integratori per lo sport. Nel programma, oltre alle strutture di Gruppo, sono coinvolte la Facoltà di Scienze Motorie dell’Università degli Studi di Milano, la società sportiva Camelot, la Fidal. Risultati Il progetto ha visto una crescita graduale della partecipazione delle società, passate in un quinquennio da 9 a 14. Gli eventi organizzati sono oltre 25 all’anno con un coinvolgimento di circa 4000 ragazzi. Ogni anno viene riservato uno specifico evento in partnership con l’Istituzione Scolastico (USR). L’impatto sulla comunità è stato sicuramente positivo e il capillare lavoro di informazione e comunicazione svolto ha dato maggior visibilità all’importanza dello sport come veicolo educativo e di crescita sociale. Con i partners si è via via consolidata una relazione dialettica che ha portato, come era già nello spirito iniziale del progetto, a costanti miglioramenti per rispondere sempre meglio alle esigenze della comunità e dei giovani. 154 Il libro d’oro della responsabilità sociale BRITISH AMERICAN TOBACCO ITALIA Gruppo per la produzione di derivati del tabacco Operandi Fondazione British American Tobacco Italia Onlus Problema Ancora troppo poche sono le aziende che, in Italia, possono essere definite esempio di condotta aziendale responsabile in tutte le attività: dalla gestione del marketing alla comunicazione verso i consumatori, dalla collaborazione con le istituzioni per la regolamentazione del settore al rispetto dei diritti della persona nei luoghi di lavoro, dalla riduzione dell’impatto delle attività sull’ambiente fino al contributo alle comunità locali nelle quali si opera. Soluzione British American Tobacco, al fine di diventare un esempio di condotta aziendale responsabile per il proprio settore di riferimento, ha costituito Operandi Fondazione British American Tabacco Italia Onlus. Operandi è la prima Fondazione del mondo di tabacco in Europa dedita esclusivamente alla collettività ed al territorio, inoltre è stata inscritta all’anagrafe delle Onlus per garantirne il rigore, la sistematicità, l’autonomia dei suoi interventi e la massima trasparenza delle proprie azioni. La mission di Operandi è di “ascoltare i bisogni” delle comunità in cui British American Tabacco Italia è presente con le proprie sedi e stabilimenti, per poi rispondere con interventi che siano il più possibile concreti ed organici. In particolare la Fondazione interviene in tre macro aree: il sociale, con progetti di assistenza sociale a favore di categorie socialmente deboli; la cultura, con specifico riferimento alla ricerca e formazione, quindi con finanziamenti di istituti per l’osservazione di fenomeni sociali d’interesse nazionale e supporto al mondo accademico attraverso borse di studio; ambiente, con la tutela e la valorizzazione della natura e dell’ambiente. La Fondazione sostiene dunque progetti presentati da terzi o realizzati in proprio nelle tre aree sopra indicate. Risultati La partnership con COES Onlus ha portato al finanziamento dell’acquisto di un terreno sul quale verrà edificata una casa famiglia per le persone con disabilità. L’impegno economico profuso da Operandi per il progetto Dopo di Noi (assistenza a persone con disabilità, orfane o non più sostenute dalla famiglia), incluso lo stanziamento previsto per il 2007 ammonta a 820.000 euro. Altro progetto di rilevanza nazionale è stato il sostegno e il 155 Il libro d’oro della responsabilità sociale finanziamento dell’Osservatorio sulla Responsabilità Sociale, in collaborazione con ALTIS (Alta Scuola Impresa e Società, Università Cattolica di Milano), l’Osservatorio, ormai giunto alla terza edizione, ha lo scopo di monitorare alcuni fenomeni legati alla CSR in Italia. Nel complesso Operandi ha finanziato 16 progetti, distribuiti in quattro regioni italiane, per un impegno economico complessivo di 3,13 milioni di euro in due anni di attività. Il coinvolgimento del personale BAT Italia nelle attività di Operandi ha conseguito due risultati: una maggiore consapevolezza e conoscenza delle tematiche sostenute dalla Fondazione ed una crescita delle competenze del personale che in questi anni ha collaborato all’attività della Fondazione. I dipendenti sono diventati i responsabili del processo di gestione interna della CSR attraverso la nascita e la realizzazione delle attività di Operandi. British American Tobacco inoltre ha potuto migliorare la propria cittadinanza d’impresa ed i rapporti con gli stakeholder. 156 Il libro d’oro della responsabilità sociale CAPITALIA GRUPPO BANCARIO Gruppo bancario Progetto Cambiatutto - Associazioni dei Consumatori Problema Nonostante la Commissione Europea abbia richiesto di facilitare la diffusione della cultura del consumerismo nei paesi comunitari, spesso per il consumatore è difficile tutelare i propri diritti per la mancanza o la difficoltà di ottenere informazioni riguardo i vari aspetti della vita quotidiana (mutuo, trasporti…) Soluzione Con il progetto Cambiatutto il Gruppo Capitalia si pone come obiettivo quello di ridisegnare le modalità di servizio al cliente, promuovendo un nuovo modo di fare banca, basato su un’offerta di servizi mirata a soddisfare in modo semplice e concreto i bisogni (non solo finanziari) dei propri clienti e delle imprese. Si crea, quindi, una vera rottura rispetto ai modelli tradizionali di interazione con il cliente e viene offerta un’innovazione volta a creare fiducia sulla base di una strategia di lungo termine. I principali punti caratterizzanti del Cambiatutto sono la possibilità di ottenere presso le filiali del Gruppo una serie di servizi non finanziari prevalentemente gratuiti, quali informazione su tematiche legate al consumerismo erogata dalle Associazioni dei Consumatori in filiale e on line; consulenza fiscale, pensionistica ed immobiliare; informazione per la prevenzione medica; accessi facilitati ad alcuni servizi della Pubblica Amministrazione; informazioni relative ai dati anagrafici delle imprese, possibilità di acquistare biglietti per eventi, spettacoli, pagamento di tasse, bollette, etc. Inoltre è stata possibile, con il progetto, una rimodulazione dei regimi di orario con apertura al sabato ed all’ora di pranzo di un cospicuo numero di sportelli. All’interno di questo “nuovo modo di fare banca” particolare rilevanza ha Progetto Dialogo, realizzato come innovazione in filiale insieme alle Associazioni dei Consumatori. L’iniziativa. partita ad ottobre 2005, prevede per la prima volta a livello europeo la presenza delle Associazioni dei Consumatori all’interno di circa 300 filiali del Gruppo su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di offrire in piena autonomia a clienti e non clienti servizi informativi su temi di interesse generale. Le 14 Associazioni dei Consumatori, appartenenti al Consiglio Nazionale Consumatori Utenti presso il Ministero delle Attività Produttive, sono 157 Il libro d’oro della responsabilità sociale indipendenti nell’erogazione del servizio e garanti della veridicità delle informazioni fornite sulla base delle proprie competenze, in modo tale che ci sia la massima trasparenza e tutela per il consumatore. In giorni prestabiliti della settimana, durante l’orario di apertura degli sportelli delle tre banche del Gruppo (Banca di Roma, Banco di Sicilia e Bipop Carire), i consumatori possono rivolgersi ad un esperto delle Associazioni dei Consumatori che risponde a qualsiasi informazione relativa alle seguenti tematiche di “vita quotidiana”: Assicurazioni, Casa, Commercio, Garanzie, Pubblica Amministrazione, Trasporti e Turismo. Per la buon riuscita del Progetto Dialogo sono stati coinvolti, oltre ai vertici della Capogruppo e delle banche, anche i direttori delle filiali attraverso periodici incontri di informazione e monitoraggio. Tutto il personale di filiale (i direttori, i dipendenti e le assistenti di filiali) è stato coinvolto per creare il “clima” di collaborazione volto a soddisfare le esigenze dei consumatori. Risultati Capitalia, intervenendo sul tema dello sviluppo sostenibile, si è meritata la fiducia dei risparmiatori ed investitori che chiedono maggiore trasparenza e fiducia nel rapporto impresa/mercato. Il servizio delle Associazioni dei Consumatori ha permesso di effettuare un ampliamento dei canali informativi a disposizione del consumatore, venendo incontro alle richieste della Commissione Europea di facilitare la diffusione della cultura del consumerismo nei paesi comunitari, per aumentare il livello di consapevolezza e di protezione del consumatore. Nelle filiali interessate al progetto con le Associazioni dei Consumatori sono state oltre 7.000 le richieste di assistenza e orientamento. Progetto Dialogo, inoltre, ha ottenuto notevoli riconoscimenti dal mondo delle Associazioni dei Consumatori in termini di innovatività a livello europeo. 158 Il libro d’oro della responsabilità sociale CASSA RURALE- BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI TREVIGLIO Banca di Credito Cooperativo Progetto Università Problema Alcuni città non possono offrire un piano formativo completo in quanto non hanno nemmeno un’istituzione universitaria presente sul territorio. I ragazzi residenti che vogliono intraprendere degli studi accademici sono, quindi, costretti a diventare pendolari o a trasferirsi altrove, sostenendo dei costi non indifferenti, che spesso non si possono permettere. Soluzione La Cassa Rurale-Bcc di Treviglio ha promosso e sostenuto l’avvio, a Treviglio, del primo Corso di Laurea presente nella città: il Corso di Laurea in Economia e Amministrazione delle Imprese. Dopo aver avviato i primi contatti con l’Università degli Studi di Bergamo, da cui il Corso in oggetto dipende, e coinvolto e stimolato l’Amministrazione Comunale cittadina, il 27 settembre 2004 la Cassa ha dato il via, presso i locali da essa appositamente approntati ed alla presenza dei 90 iscritti, all’inizio ufficiale delle lezioni. L’Università a Treviglio completa un panorama di offerta formativa piuttosto ampia, costituita dalla presenza in Città di 9 Istituti Secondari Superiori, per un totale di circa 6.000 studenti. Il Corso di Laurea in Economia e Amministrazione delle Imprese ha una durata triennale e fa capo all’Università degli Studi di Bergamo dal quale dipende per ogni aspetto formativo, amministrativo e didattico; si tratta dello “sdoppiamento” nella sede trevigliese di un Corso già attivo e consolidato presso la sede di Bergamo dove continuerà ad essere presente. Ad oggi sono avviate a Treviglio le attività didattiche del primo, secondo e terzo anno. La Cassa Rurale ha messo a disposizione gratuitamente i locali per lo svolgimento delle attività didattiche del Corso ed in particolare: un’aula da 72 posti; tre aule di informatica, separabili attraverso porte scorrevoli o utilizzabili come un’ unica aula, dotate ciascuna di nove postazioni pc con collegamento multimediale, schermo al plasma, videoproiettore; l’Auditorium da 150 posti, adibito ad Aula Magna. Tali attrezzature tecniche sono state acquistate dalla Cassa appositamente per questo utilizzo e sulla base delle indicazioni fornite dall’Università;. La spesa sostenuta dalla Cassa per i lavori di muratura, di adeguamento degli impianti e per l’acquisto degli 159 Il libro d’oro della responsabilità sociale arredi e della strumentazione tecnica ammonta complessivamente a circa 240.000 euro. La Cassa ha, inoltre, promosso e sollecitato l’individuazione, da parte dell’Amministrazione Comunale trevigliese, di ulteriori locali atti ad ospitare la Segreteria Studenti, l’Aula docenti e la Sala di Lettura. Tali spazi sono stati individuati presso il Centro Civico cittadino, poco distante dall’edificio Cassa Rurale che ospita le aule dedicate alla didattica. Nella fase di avvio, il coordinamento tra l’Amministrazione Comunale di Treviglio e l’Università per la segnalazione delle necessità in termini di arredi e di attrezzature tecniche con le quali approntare questi spazi, nonchè la verifica dell’effettiva disponibilità dei locali entro i tempi concordati, sono stati effettuati dalla Cassa. Ad oggi (gennaio 2007) la collaborazione tra la Cassa Rurale, il Comune di Treviglio e l’Università di Bergamo continua e si focalizza su tre fronti: l’allargamento dell’offerta formativa del Corso, l’individuazione di una sede unitaria ed il consolidamento della presenza del Corso. Risultati L’Università di Bergamo si dichiara soddisfatta dell’esito che il progetto ha avuto: il numero degli iscritti risponde alle attese dell’Ateneo ed è destinato ad incrementarsi negli anni a venire sulla scia dell’interesse e del consenso suscitato dall’iniziativa nella comunità locale. 160 Il libro d’oro della responsabilità sociale CASSA RURALE ED ARTIGIANA DI CANTÙ BCC SC Banca di credito cooperativo Realizzazione di un edificio polifunzionale con nuove funzioni e servizi per persone con disabilità e per persone normodotate Problema Il distretto canturino ha una popolazione residente di circa 66.000 unità, di cui 10.500 anziani, 12.000 persone comprese tra 0 e 17 anni e non un’indicazione dei soggetti poco abili. Nel distretto esiste una carenza di servizi rivolti alle persone disabili di piccole dimensioni, in particolare di strutture residenziali, che accolgano soggetti con discrete capacità di autonomia e relazionali. Esiste un problema di integrazione sociale, di stimolo, recupero e mantenimento delle abilità acquisite e di aiuto e sostegno alle famiglie nella gestione delle problematiche legate alla presenza di una persona poco abile. Per trovare una struttura con queste caratteristiche occorre percorrere distanze considerevoli. Soluzione Il progetto Realizzazione di un edificio polifunzionale con nuove funzioni e servizi per persone con disabilità e per persone normodotate è stato realizzato dalla Cassa rurale di Cantù e dalla Cooperativa Sociale “Il Gabbiano” con Sede a Cantù. L’intervento, che vuol essere un tentativo di risposta ai bisogni delle persone con disabilità e delle loro famiglie, rappresenta un’opportunità anche per i territori contigui. L’edificio polifunzionale, realizzato presso il Centro Sportivo Toto Caimi, si integra con il contesto arricchendolo e apportando nuove funzioni e servizi per persone con disabilità e per persone normodotate. Il complesso, realizzato su un’area di 4.030 mq, di cui 995 mq coperti, si compone di due palazzine di tre piani ed è destinato ad ospitare principalmente quattro servizi. Il servizio riabilitativo comprende due piscine e una palestra per fisioterapia utilizzate da persone post traumatiche, anziani e disabili che necessitano di una riabilitazione motoria; neonati, adulti e gestanti attraverso specifici corsi acquatici ed acqua gym; bambini per corsi di nuoto. Il servizio diurno e di formazione garantisce un’attività formativa educativa per disabili con l’obiettivo di una maggiore integrazione ed autonomia. Il servizio residenziale fornisce una comunità alloggio per 10 persone finalizzata ad un accompagnamento graduale alla residenzialità temporanea o definitiva. Il servizio ristoro comprende un bar/ristorante per agevolare l’integrazione 161 Il libro d’oro della responsabilità sociale disabilità/normalità. La collocazione all’interno del centro Sportivo è ulteriore fattore di incontro con tutti i cittadini che fruiranno degli impianti sportivi. In prospettiva l’attività riabilitativa–ricreativa, una volta a regime, contribuirà a sostenere i costi dei servizi rivolti alle persone con disabilità del centro diurno, del residenziale e degli altri servizi in fase progettuale. Risultati La partecipazione al progetto ha migliorato ulteriormente l’immagine e la comunicazione della Banca sul territorio di competenza, così come il clima aziendale per effetto della condivisione del progetto. La proposta ha risposto al bisogno di servizi a favore della comunità e, nello specifico, alle persone con disabilità e alle loro famiglie. Il progetto permetterà di soddisfare le domande di circa 20 famiglie, appartenenti alla rete dei servizi territoriali, offrendo loro la possibilità di usufruire di percorsi individualizzati finalizzati alla valutazione del progetto più efficace di residenzialità nella struttura o negli appartamenti di origine. Si otterrà l'abbattimento dei costi sociali e il miglioramento della qualità di vita delle famiglie che potranno trovare nella casa un luogo di "sollievo" e di pronto intervento. Per ciò che riguarda le vasche piscina e la fisioterapia riabilitativa il servizio ha circa 1.000 presenze/settimana di cui il 40% con persone svantaggiate, sia temporanee, sia definitive, con costi contenuti ed una buona qualità del servizio offerto. 162 Il libro d’oro della responsabilità sociale CHIQUITA BRANDS INTERNATIONAL (CHIQUITA FRESH EUROPE) Azienda attiva nella produzione, distribuzione e commercializzazione di banane ad altri alimenti freschi Chiquita Nature & Community Project www.chiquita.com/nature&community Problema Nel mondo le aree naturali protette sono ancora troppo poche e l’ agricoltura ecosostenibile e la conservazione ambientale non sono incentivate abbastanza. Sono anche carenti usi del territorio che creino nuove opportunità occupazionali, attraverso tecniche di produzione poco impattanti in termini ambientali. Soluzione Chiquita Nature & Community Project nasce dal dialogo tra Chiquita e Migros, azienda di distribuzione svizzera che ha deciso di dar vita a questo programma di partnership per il progetto della Riserva di Nogal con l’obiettivo di realizzare una riserva naturalistica all’interno di un’area adibita a piantagione di banane in Costa Rica, un esempio concreto di agricoltura eco-sostenibile dove le ragioni della produttività e quelle dell’habitat naturale coesistono in armonia. Altro e decisivo partner di questa impresa, è Rainforest Alliance, organizzazione non-profit statunitense, il cui scopo è quello di tutelare gli eco-sistemi, le persone e la natura che da essi dipendono, attraverso la trasformazione delle pratiche di sfruttamento del suolo, il modo di condurre gli affari e il comportamento dei consumatori. A Gennaio 2006, la riserva di Nogal, che si trova nell’area del corridoio biologico di San Juan, con decreto del Presidente della Repubblica del Costa Rica, ha ottenuto il riconoscimento di Rifugio Faunistico Privato. Il progetto è stato realizzato con lo scopo di proteggere la fauna mediante il collegamento della riserva con altre aree boschive attraverso “corridoi biologici” ed interventi di riforestazione per poter utilizzare la riserva naturale come risorsa educativa per le comunità locali ed i visitatori. Fondamentale è stata l’integrazione delle famiglie dei lavoratori e della comunità locale nella gestione del programma, in modo che siano esse a beneficiare dei risultati ottenuti. Importanti sono stati l’eccellenza a livello amministrativo, partecipativo e di comunicazione, la conformità con i requisiti legali e le norme applicabili, la prevenzione di qualsiasi rischio per 163 Il libro d’oro della responsabilità sociale la sicurezza dei visitatori attraverso l’applicazione di tutte le precauzioni nei siti visitabili e di un’adeguata copertura assicurativa. Tra le tante persone che hanno collaborato alla buona riuscita del progetto, fondamentale è stato un gruppo di dipendenti Chiquita che, coinvolto direttamente nella gestione, ha sviluppato competenze che sono di beneficio per l’azienda, i partners, la comunità locale e l’ambiente. L’esperienza ha motivato i dipendenti e le loro famiglie a sviluppare nuove capacità anche nell’ambito della comunicazione e delle relazioni con i media e la clientela. Risultati Grazie al progetto l’interazione con la comunità è stata intensificata, sono state approfondite le competenze in ambito di consapevolezza ambientale, artigianato, scienze forestali, teatro, ecc. Molte persone sono state assunte e coinvolte nella definizione degli obiettivi. I corsi di educazione ambientale sono stati frequentati da un totale di 3.111 persone; hanno partecipato a questi training, oltre ai bambini, i lavoratori di tutte le aziende nella regione del Sarapiquì. Molte persone, che vivono nell’area di Nogal, sono state assunte a tempo pieno, tra questi botanici, insegnanti e personale addetto alla manutenzione dell’area e all’accoglienza dei visitatori. In una regione così lontana dalle città, le nuove opportunità di reddito, i corsi di formazione e lo spirito positivo generati dal progetto, hanno portato sostanziali vantaggi anche alle mogli dei lavoratori agricoli, i giovani disoccupati ed i bambini. Le 5 piccole attività produttive sviluppate sino ad oggi e gestite dalle donne, hanno generato un giro d’affari di circa 40.000US$ ed un conseguente impatto positivo sul reddito delle famiglie coinvolte. Solo in Italia, il progetto è stato menzionato dalla stampa in 63 articoli giornalistici tra il 2004 e il 2006. Nogal è stato citato da alcune importanti testate internazionali come esempio concreto e realizzabile di un progetto di agricoltura sostenibile (Economist, Financial Times, Neue Zurcher Zeitung, Brand Eins, ecc.). Il progetto ha dato vita a rapporti di collaborazione internazionale quali quelli con GTZ, MIGROS, l’Università olandese di Gent, quella del Costa Rica e l’ETH di Zurigo. 164 Il libro d’oro della responsabilità sociale CiAl – CONSORZIO IMBALLAGGI ALLUMINIO Consorzio senza fini di lucro di produttori di alluminio Raccolta Solidale® Problema La gestione dei rifiuti è diventato un problema di natura ambientale tangibile ovunque. Affinché la corretta gestione ambientale e la raccolta differenziata dei rifiuti abbia successo, occorre realizzare un programma di sensibilizzazione rivolto a tutta la popolazione. La sensibilizzazione dei cittadini ad adottare la raccolta differenziata dei rifiuti come parte integrante dello stile di vita può, senza dubbio, migliorare la partecipazione ed il rispetto delle disposizioni in materia di igiene ambientale. Soluzione Il progetto Raccolta Solidale® è un'iniziativa promossa dal CiAl con l'obiettivo di coinvolgere il non profit nella raccolta differenziata dell'alluminio, aggiungendo la dimensione sociale a quella di tutela ambientale, da sempre al centro dell'attività di recupero degli imballaggi. Raccolta Solidale® ha coinvolto dal 2003 le Associazioni del volontariato e le cooperative sociali nella raccolta differenziata dell’alluminio attraverso un rapporto reale di collaborazione e con obiettivi concreti per entrambi i partner. Per CiAl l’obiettivo è di aumentare la quantità di alluminio recuperato e di “moltiplicare” i canali di diffusione della cultura del riciclo. Per le Associazioni, l’obiettivo è mettere in atto nuove fonti di autofinanziamento e aumentare la propria visibilità nel territorio. Il progetto vedrà nel 2007 un ulteriore sviluppo finalizzato alla maggior razionalizzazione dei processi di raccolta e al coinvolgimento di nuovi operatori sul territorio. CiAl svolge l'attività di recupero degli imballaggi attraverso una rete di operatori convenzionati, che si occupano della raccolta in 4.000 comuni italiani. L’ attività di recupero si è basata sulla partecipazione di Avis e Aido che collaboravano con il consorzio a vari livelli, organizzando eventi promozionali nei quali venivano anche esposte al pubblico sculture artistiche realizzate con le lattine di alluminio. Con il progetto Raccolta Solidale®, CiAl ha deciso di consolidare e ampliare la partnership con il Terzo Settore, coinvolgendo un maggior numero di organizzazioni e creando un rapporto di collaborazione “stabile” con molte di loro. CiAl è l’unico consorzio di Conai che gestisce in modo continuativo un progetto sociale. Un importante punto di forza del progetto è la 165 Il libro d’oro della responsabilità sociale possibilità offerta alle associazioni di organizzare la raccolta in modo autonomo, attraverso nuovi canali più vicini alla loro organizzazione e al rapporto con il territorio, complementari rispetto alla rete di raccolta attivata dai Comuni. In concreto CiAl paga alle Associazioni 0,60 euro per ogni kg di alluminio recuperato, un importo più alto rispetto al contributo che oggi viene riconosciuto ai Comuni e agli operatori attivi nella raccolta differenziata. Inoltre il Consorzio aiuta le Associazioni fornendo gratuitamente supporti tecnici e di comunicazione. Risultati Il progetto Raccolta Solidale® ha portato risultati positivi in vari ambiti ed a tutti i soggetti coinvolti. In particolare: benefici sociali, in quanto i fondi ottenuti attraverso la raccolta vengono re-investiti a fini socialmente utili; benefici ambientali, poiché grazie all’iniziativa si incrementano le attività rivolte alla tutela dell’ambiente e delle risorse naturali; benefici economici, il riciclo dell’alluminio permette, infatti, di risparmiare il 95% dell’energia necessaria per produrlo partendo dalla materia prima e benefici occupazionali, dal momento che lo sviluppo di attività di raccolta produce crescita occupazionale. In tre anni di vita del progetto Raccolta Solidale®, CiAl ha raccolto adesioni all'iniziativa da parte di oltre 100 tra associazioni e cooperative sociali. Il progetto è stato adottato anche da soggetti diversi come aziende del settore della gestione dei rifiuti. Molte scuole hanno iniziato la raccolta dell'alluminio e partecipano a Raccolta Solidale® conferendo i materiali raccolti o alle Organizzazioni Non Profit del proprio territorio o direttamente alle piattaforme convenzionate. Lo staff di CiAl, essendo stato coinvolto nei diversi momenti di progettazione e realizzazione dell’iniziativa e condividendo le finalità sociali del progetto, ha accresciuto il senso di appartenenza e rafforzato la capacità di lavorare in team. Attraverso Raccolta Solidale®, CiAl ha consolidato la sua immagine di organizzazione vivace, dinamica, innovativa e socialmente responsabile; ha rafforzato i rapporti con il mondo del terzo settore, strategico per la sensibilizzazione della cittadinanza sulla raccolta differenziata dell’alluminio in ambiti diversi. Inoltre vi è stato un aumento della quantità di alluminio raccolto e riciclato. 166 Il libro d’oro della responsabilità sociale COBAT - CONSORZIO OBBLIGATORIO BATTERIE ESAUSTE Opera nella raccolta, nel riciclaggio e nello stoccaggio delle batterie esauste e dei rifiuti piombosi “COBAT: Missione Perù. Un arcobaleno sul Titicaca” Problema In Perù, nonostante un’abbondanza di materie prime, l’economia è caratterizzata da bassa crescita, con una quota di disoccupazione ufficiale del 13%. Il 54 % della popolazione vive sotto la soglia di povertà e nel distretto di Puno e nella regione presso il lago Titicaca la popolazione vive al di sotto degli standard minimi di igiene. Soluzione Nell’ottica di una Good Global Citizenship, il Cobat ha sentito l’esigenza di estendere il proprio raggio d’azione oltre i confini nazionali, contribuendo allo sviluppo di una regione rurale del Perù andino. In particolare, ha deciso di supportare l’organizzazione non governativa Inkatec nella realizzazione del progetto “Solar Power for Puno” (la fornitura di acqua calda e riscaldamento a 4000 metri di altezza a prezzi accessibili è un problema particolarmente sentito nelle regioni povere delle Ande), con l’obiettivo di produrre localmente boiler e stufe alimentati con energia solare. Il piano di formazione, vuole consentire agli insegnanti locali di approfondire ed aggiornare le loro conoscenze nei vari campi di insegnamento delle materie tecniche e, agli studenti, di ricevere tutti gli strumenti utili per crearsi un futuro occupazionale diverso da quello ormai sfruttato del turismo, della pastorizia o del piccolo artigianato. Inkatec è un’associazione non governativa europea supportata dal Ministero della Cultura e dell’Educazione, che organizza percorsi formativi per qualificare studenti ad aprire micro-imprese, con l’obiettivo di accrescere il livello di educazione e di occupazione della popolazione. I consorziati del Cobat sono stati informati della Missione in Perù attraverso gli strumenti aziendali di contatto, ne hanno condiviso gli scopi e le motivazioni allineandosi alle decisioni del vertice. Risultati Il sostegno del Cobat sta permettendo ad Inkatec di aprire otto nuovi Centri di Educazione e Produzione per applicazioni fotovoltaiche, ognuno con 600 studenti. Tutti i consorziati sono stati aggiornati della Missione in Perù 167 Il libro d’oro della responsabilità sociale attraverso diversi strumenti quali il Rapporto di Sostenibilità 2005, la rivista “Ottantadue”, la partecipazione dei responsabili Cobat a trasmissioni televisive nazionali ed il videodocumento girato in Perù. La soddisfazione espressa per gli obiettivi e la conduzione della Missione è stata elevata. Con il progetto “Solar Power for Puno” le condizioni di vita sulle sponde del lago Titicaca stanno migliorando: anche grazie al Cobat, più di 1000 studenti stanno imparando una professione e producono artigianalmente boiler e stufe alimentati con energia solare. In tal modo, gli abitanti della regione possono acquistare tali prodotti a prezzi inferiori rispetto a quelli alimentati ad elettricità. In più una vasta fascia di famiglie ha l’opportunità di installare degli apparecchi moderni che permettono loro di fruire di acqua calda tutto l’anno a costo zero. L'impegno di COBAT e Inkatec, presentato ufficialmente ai vari livelli scolastici e governativi, ha raccolto forti e sentiti apprezzamenti per l’ evidente contributo ad uno sviluppo locale realmente sostenibile. Il Cobat, quindi, grazie a questo progetto, ha consolidato la politica ambientale e sociale avviata ormai da alcuni anni. 168 Il libro d’oro della responsabilità sociale COMPUTER ASSOCIATES (CA) Società attiva nel settore dei software per la gestione delle infrastrutture informatiche aziendali Computer in periferia Problema Ci sono ancora ragazzi, in Italia, che non possiedono un computer e che arrivano al diploma di licenza media senza saper usare i più comuni programmi informatici o navigare in Internet. Questa condizione pregiudica le loro possibilità di successo sia nella scuola superiore, sia nell'accesso al lavoro. Soluzione Il progetto Computer in periferia nasce con lo scopo di creare nuovi spazi educativi d’incontro, dove i giovani, guidati da volontari ed educatori, possano crescere e migliorare non solo le proprie competenze informatiche, ma anche, e soprattutto, se stessi e le proprie capacità di interagire e relazionarsi con i coetanei e con gli adulti. A tal fine, Computer Associates ha identificato due Onlus operanti sul territorio milanese, la Cooperativa Sociale Spazio Aperto Servizi e l’associazione Un naviglio per i minori, che si occupano di offrire servizi educativi e socio assistenziali a bambini e famiglie, con l’obiettivo di stimolare i minori che vivono in situazioni di disagio e di prevenire la dispersione scolastica. Il progetto ha previsto l’attivazione di due moderni laboratori informatici che ospitano settimanalmente a turno oltre 100 ragazzi di età compresa fra i 4 e i 16 anni. Computer Associates ha finanziato l’allestimento delle due aule informatiche attrezzandole con computer di ultima generazione, stampante, macchine fotografiche, programmi didattici e software per l’elaborazione delle immagini. Specializzata nel settore della sicurezza informatica, l'azienda ha fornito anche tutta la tecnologia necessaria a garantire una navigazione sicura su Internet, impedendo l'accesso a siti dal contenuto inadeguato o il diffondersi di virus. Un gruppo di volontari ha seguito l’attività di consulenza tecnica, configurazione e installazione dei laboratori durante l’orario d’ufficio e con una regolare retribuzione da parte dell’azienda. Gli stessi hanno, inoltre, tenuto corsi di formazione per gli educatori che seguono i ragazzi nelle attività giornaliere all'interno dei laboratori. Il progetto Computer in periferia è stato scelto con il totale consenso del management locale e internazionale, nonché grazie al diretto 169 Il libro d’oro della responsabilità sociale coinvolgimento dei responsabili di diverse strutture dell’organizzazione (HR, Technical Services, Facility, PR, ecc.) nella realizzazione. Risultati Il progetto, oltre a produrre un naturale ritorno in termini di immagine per l’azienda, ha favorito la comunità all’interno della quale opera, individuando delle associazioni che, per quanto piccole e poco conosciute, svolgessero sul territorio un’attività finalizzata al bene della società civile. È stata offerta ai dipendenti, inoltre, un’opportunità di crescita e maturazione personale, attraverso lo sviluppo di un “volontariato di competenze” in cui i soggetti volontari diventano disponibili a “spendere” la loro professionalità, al di là del normale rapporto impresa-cliente, indirizzandosi verso un’utenza più debole, che potrà accrescere le proprie potenzialità anche grazie al loro impegno. È stato, quindi, sviluppato un “valore sociale condiviso”, tramite una nuova relazione che si viene a stabilire tra mondo profit e non profit. Gli skill acquisiti dalle persone coinvolte nel programma saranno utili per poter replicare il progetto nell’anno 2007. Si deve anche sottolineare che le competenze dei ragazzi sono aumentate, svolgendo attività sia didattiche sia di laboratorio. 170 Il libro d’oro della responsabilità sociale CONFINDUSTRIA LIVORNO Associazione territoriale appartenente al Sistema Confindustria Bilancio sociale 2005 del comparto chimico e petrolifero della provincia di Livorno (7a edizione) Problema Il larghissimo consenso che è andato maturando in questi anni negli ambienti imprenditoriali, così come in quelli istituzionali, sul principio che le attività economiche debbano possedere il carattere della “sostenibilità”, debbano cioè essere in grado di coniugare obiettivi economici, ambientali e sociali, costituisce il migliore stimolo per continuare in questo processo di miglioramento continuo, che vede tra i suoi strumenti il Bilancio Sociale.. Soluzione Confindustria Livorno ha iniziato nel 1999 a promuovere i principi e gli strumenti di Responsabilità Sociale delle Imprese, realizzando la prima esperienza in Italia di Bilancio Sociale aggregato, riferito dunque non ad una singola azienda, bensì ad un intero comparto industriale, segnatamente il comparto chimico e petrolifero della provincia di Livorno. A conferma dell’originalità dell’iniziativa, il primo Bilancio Sociale aggregato livornese è stato ripreso come modello dall’Osservatorio nazionale per il settore chimico (istituito presso il Ministero per le Attività Produttive, oggi Ministero dello Sviluppo Economico), per la predisposizione del Manuale del Bilancio Sociale di Area. Il Bilancio Sociale 2005 del Comparto Chimico e Petrolifero della provincia di Livorno, così come tutte le precedenti edizioni, rispetta le linee guida nazionali del GBS (Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale) ed è realizzato in collaborazione con l’Istituto Europeo per il Bilancio Sociale. A partire dalla prima edizione l’obiettivo dichiarato condiviso fra tutti i partecipanti del Gruppo di Lavoro è stato quello di dimostrare quanto pesa, in termini di valore aggiunto prodotto e distribuito al territorio, la presenza in loco del comparto chimico e petrolifero della provincia di Livorno. Individuare quali e quante sono le iniziative e le scelte di miglioramento a favore della ricerca, dell’occupazione, del marketing dei servizi, degli investimenti diretti e indotti a tutto vantaggio dell’economia del territorio e quindi di tutti i suoi occupanti. Il monitoraggio della soddisfazione degli stakeholders verso la quantità e la qualità delle attività delle imprese rendicontate nel Bilancio Sociale è stato un elemento costante dalla prima edizione del Bilancio Sociale fino 171 Il libro d’oro della responsabilità sociale all’ultima edizione del 2005. È stato così promosso il metodo partecipativo, che consiste nell’inviare il documento ancora in bozza agli stakeholders delle imprese (Regione Toscana, Giunta Provinciale, Enti Locali; Camera di Commercio; Organizzazioni sindacali; mondo scientifico -Università di Pisa, Polo Tecnologico Magona, Polo Scientifico e Tecnologico dell’area livornese- , Autorità Portuale di Livorno, ARPAT, Banca d’Italia, Sistema bancario locale, Istituti Superiori locali, Asl, Aziende di pubblico servizio, Agenzia delle Dogane…), invitandoli ad esprimere un parere di merito e di metodo sul documento. Terminata la redazione del documento, è stato stampato e presentato ufficialmente alla platea degli stakeholder presso la sede di Confindustria Livorno, in un convegno che ha visto la partecipazione anche di rappresentati delle istituzioni pubbliche (Assessore Regionale, Assessore provinciale, Sindaco di Rosignano M.mo). Tutti i dipendenti delle imprese partecipanti, attraverso i loro rappresentanti sindacali e aziendali, sono stati chiamati ad esprimere un parere sulla capacità del documento di offrire informazioni aggiuntive rispetto a quelle già note e a segnalare eventuali scostamenti fra i dati presentati e la realtà economica e sociale di riferimento. Considerando che ciascuna impresa ha coinvolto al proprio interno almeno tre persone, con competenze rispettivamente per il settore amministrativo-contabile, per il settore della gestione delle risorse umane e per la parte di gestione della sicurezza e dell’impatto ambientale, è stato calcolato che complessivamente siano state coinvolte per la realizzazione del progetto circa 40 persone, nell’arco di circa 6 mesi (da maggio a novembre 2006). Risultati Il Bilancio Sociale del comparto ha avuto l’indubbio merito di divulgare la cultura della responsabilità sociale delle imprese, proprio a partire dal personale interno aziendale, che è divenuto, in quanto coinvolto nell’attività di ricerca dei dati, un esperto conoscitore di un tema di cui, ai giorni nostri, sentiamo molto parlare ma che forse resta ai più ancora sconosciuto. In ogni occasione che il Gruppo di Lavoro, oppure Confindustria Livorno o le imprese singolarmente, hanno avuto per confrontarsi con gli interlocutori istituzionali (Comuni, Provincia, Regione, Enti di vigilanza, Organizzazioni Sindacali, Istituzioni scolastiche superiori o universitarie) o con la comunità civile, l’impegno di adottare uno strumento di rendicontazione trasparente delle attività è stato riconosciuto come un importante atto di responsabilità sociale, con il merito di contribuire a far conoscere in maniera più approfondita il valore delle imprese sul territorio. 172 Il libro d’oro della responsabilità sociale CONSORZIO PAN – PROGETTO ASILI NIDO E SERVIZI PER L’INFANZIA Organizzazione che opera a sostegno dell’infanzia e della famiglia PAN servizi per l’infanzia Problema In Italia un milione di bambini tra 0 e 2 anni ha a disposizione poco più di 118000 posti in asili nido pubblici e privati. Il problema della scarsità di posti all’interno degli asili nido è fortemente sentito da una moltitudine crescente di famiglie, all’interno delle quali entrambi i genitori sono impegnati professionalmente e faticano a conciliare gli impegni familiari con quelli lavorativi. Per tale motivo è sempre più avvertito il bisogno di strutture in grado di garantire ai figli la necessaria cura e assistenza. Soluzione Il progetto del consorzio Pan intende promuovere, in Italia, lo sviluppo di servizi per l’infanzia di qualità, che rispondano ai bisogni dei bambini e delle famiglie, e di servizi che propongano un’offerta educativa e di cura, caratterizzata da alta flessibilità, economicità e qualità. Il progetto nasce con l’intento di costituire la prima rete nazionale di servizi di accoglienza e tutela educativa per bambini da 0 a 3 anni, gestita in forma di impresa sociale, per garantire la qualità dei servizi offerti alle famiglie. Inoltre, l’obiettivo era quello di creare sul territorio nazionale in tre anni almeno 3000 posti all’interno di servizi per l’infanzia, con particolare attenzione alle zone del paese che sono prive di offerta di questo tipo, attraverso la nascita e la gestione di un marchio di qualità dei servizi. Molto importante è la collaborazione con Intesa San Paolo che mette a disposizione del progetto le risorse per lo start up, i prodotti di finanza agevolata, mirati a sostenere le singole azioni del progetto, e l’impegno per un’ampia promozione e diffusione dell’iniziativa e del marchio. Le Reti di imprese sociali (Cgm; Fis; Drom), invece, offrono esperienza e competenza consolidate nella progettazione e nella gestione di servizi per l’infanzia, con strumenti e metodi di ricerca innovativi. Il progetto, in particolare, mira ad agire sulle problematiche individuate con strumenti mirati. Ad esempio, per la difficoltà delle famiglie a sostenere il carico economico per l’accesso ai servizi, è fornito un prestito a consumo a tasso agevolato per le famiglie che utilizzano servizi Pan; per la difficoltà delle cooperative a sostenere investimenti a start up, viene offerta una finanza agevolata per la 173 Il libro d’oro della responsabilità sociale riqualificazione strutturale dei servizi; per la mancanza di normative di riferimento in alcune regioni, vengono consigliate linee guida, standard di qualità e sistemi di valutazione, che garantiscono una qualità omogenea su tutto il territorio nazionale dei servizi offerti dal marchio PAN. Il progetto nasce con il presupposto di valorizzare competenze e conoscenze presenti e sedimentate all’interno delle organizzazioni dei soci del consorzio, attraverso adeguati processi di scambio e integrazione. In particolare, all’interno della Banca, viene valorizzata una cultura orientata al cliente, vengono costruiti dei prodotti finanziari ad alto valore sociale, sperimentati e verificati poi anche tramite workshop tra banca e clienti. All’interno delle reti di impresa sociale, invece, vengono utilizzate delle conoscenze specifiche nel settore dell’infanzia e della famiglia, mettendo a disposizione esperti, consulenti e ricercatori che collaborano alla definizione delle linee guida e al miglioramento delle modalità operative dei sistemi di controllo di qualità e vengono progettati e gestiti prodotti innovativi per l’infanzia. Il capitale messo a disposizione dai soci ammonta a € 1.300.000 ed è così ripartito: €1.000.000 Intesa Sanpaolo rete Banca Intesa, €100.000 Cgm, €100.000 Fis e €100.000 Drom. Risultati Grazie al progetto sono nati 91 servizi, 6136 posti nido (di cui 2640 nell’ultimo anno) e 630 posti di lavoro. Le richieste di finanziamento sono state 42. Il totale delle strutture sorte su il tutto territorio nazionale è 224. Inoltre, sono stati possibili un’integrazione ed un ampliamento delle competenze, attraverso il rapporto con realtà organizzative e culturali diverse operanti in settori analoghi e tra realtà appartenenti a “mondi” diversi (banca e terzo settore). Gli operatori coinvolti nel progetto hanno confrontato e approfondito modelli culturali, operativi e organizzativi diversi, individuando prassi comuni di valutazione della qualità dei servizi e facendo esperienza diretta attraverso le visite ispettive. 174 Il libro d’oro della responsabilità sociale COOP ESTENSE Cooperativa della Grande Distribuzione Organizzata Brutti ma Buoni, Operazione No Spreco. Iniziativa pensata dai soci di Coop Estense Problema Nella nostra società molti prodotti in buono stato, in particolare alimenti, vengono buttati un po’ perché il costo per recuperarli, selezionarli, prepararli e donarli è elevato, un po’ perché si diffonde sempre più una mentalità improntata allo spreco. Si assiste, quindi, ad una dispersione di beni e risorse che potrebbero essere di supporto e di sostegno al mondo dei servizi e del volontariato non a fini di lucro. Soluzione Coop Estense dal 2003, con il progetto Brutti ma Buoni, Operazione No Spreco, recupera i prodotti “buoni”, anche se “brutti”, cioè con difetti innocui, e li dona a chi ne ha bisogno. Sono 26 i punti vendita in cui il progetto è decollato. L’invenduto è dovuto, ad esempio, al ritiro dalla vendita della merce prima della data di scadenza ed ai difetti esterni nella confezione o nell’immagine. Prodotti che, seppur integri nella loro funzione d’uso, vengono tolti dal commercio ma che possono trovare una destinazione sociale importante. Tali prodotti vengono quindi raccolti e destinati alla beneficenza, garantendone le condizioni di conservazione, igiene e sicurezza previste dalla normativa vigente. Volontariato e Istituzioni, che vedono sempre meno risorse disponibili, possono così trovare, attraverso il progetto, fonti alternative di finanziamento o di sostentamento, per realizzare le proprie finalità di solidarietà. Il Progetto di Coop Estense si basa su una sinergia di attori interni ed esterni e riesce a portare valore nell’intero sistema grazie al contributo dei diversi attori. Le associazioni o gli enti del territorio possono fare richiesta per accedere ai prodotti inviando le generalità ed dati anagrafici dell’ente, dichiarandone finalità, obiettivi e destinazione. I Soci Volontari e i Comitati dei soci eletti valutano le richieste e le finalità, provvedono a monitorare gli enti sul territorio ed a sviluppare le relazioni con gli stessi, garantendo il presidio del buon fine della merce. I dipendenti dei punti vendita sono coinvolti nell’attività quotidiana di gestione dei prodotti ritirati dalla vendita, nella loro valutazione, nello scarico e nella preparazione per la donazione. Il Consiglio di Amministrazione di Coop Estense ha trasformato Brutti ma 175 Il libro d’oro della responsabilità sociale Buoni, Operazione No Spreco in un progetto della cooperativa ed in una testimonianza concreta dei principali valori che la fondano. Periodicamente si organizzano visite aziendali o incontri pubblici con le strutture di accoglienza che fruiscono delle merci in modo da sensibilizzare e valorizzare ulteriormente il ruolo dei dipendenti e dei soci volontari. La rete del territorio viene attivata attraverso contatti con le amministrazioni locali, i servizi sociali, il mondo del volontariato locale, le strutture religiose, le scuole e le istituzioni. Il passa parola spesso interviene nell’allargare l’ambito delle associazioni e degli enti che possono fruire del progetto. In alcuni casi il progetto viene inserito nei piani di zona delle amministrazioni locali. Si procede nello sviluppo delle relazioni con gli enti destinatari delle merci, nello sviluppo delle sinergie con i servizi locali per segnalazioni del fabbisogno e delle strutture da servire, nel consolidamento delle relazioni con enti e associazioni. L’intero costo del progetto è a carico di Coop Estense in termini di risorse lavoro, tempo di attività e di procedure informatizzate sviluppate ad hoc per il progetto, compatibili con i sistemi informativi delle gestioni merci dei punti vendita. Risultati Complessivamente, nel 2006, sono state donate 3.446.466 euro di merci , di cui l’84% di beni alimentari. Il progetto è presente oggi in 26 punti vendita, in Puglia e in Emilia (province di Modena e Ferrara); 633 le associazioni e gli enti coinvolti (riceventi), 11.378 persone assistite dalle associazioni giornaliere (mense, distribuzione pacchetti alimentari, appartamenti di accoglienza, case famiglia). Si è consolidata l’automazione delle procedure di bollettazione e scarico della merce donata, completando la procedura informatica di gestione del progetto (dall'anagrafica degli enti alla bolla di consegna). 176 Il libro d’oro della responsabilità sociale COOP ESTENSE Cooperativa della Grande Distribuzione Organizzata Progetto M/B: prevenzione e diagnosi precoce del melanoma - ANT Problema Secondo l’Associazione Nazionale Tumori, pur essendo il melanoma una neoplasia maligna relativamente rara (2-3% di tutti i tumori maligni), negli ultimi 20 anni la sua incidenza è raddoppiata, in relazione sia ai fattori ambientali, sia a componenti genetiche. Nonostante questo, la sensibilizzazione nei confronti del tema è scarsa. Una parte della popolazione a rischio, inoltre, non effettua controlli e trattamenti adeguati. Oltre a mancare campagne di sensibilizzazione e di informazione capillare sul territorio, non sono nemmeno presenti significativi programmi di attivazione di ambulatori per la diagnosi dei tumori cutanei gratuiti, facilmente raggiungibili o adeguatamente distribuiti sul territorio, soprattutto perché la diagnosi precoce di queste malattie si deve avvalere di strumenti sofisticati e costosi. Non risultano attivi programmi diffusi di educazione sanitaria, neanche a livello scolastico, orientati a specificare il rischio e a spiegare come prevenirlo. Soluzione Il progetto M/B ha come scopo quello di sostenere un’inziativa di valenza socio sanitaria, offrendo un terreno strutturato di intervento, prevenzione e sensibilizzazione verso la salute e la qualità della vita delle persone. In collaborazione con Fondazione ANT di Vignola, ANT Ferrara e LILT Puglia, Coop Estense ha dato il via ad una campagna di sensibilizzazione e conoscenza del melanoma e, soprattutto, ad un servizio di diagnosi rivolto ai dipendenti. Il progetto M/B, consiste nell’attivare all’interno delle strutture dell’organizzazione (punti vendita, sede, zone soci) un percorso di diagnosi precoce del melanoma della pelle, attraverso visite ambulatoriali realizzate dai medici specialistici delle associazioni in loco ed il sostegno alla campagna di sensibilizzazione delle stesse associazoni. Ciò significa coinvolgere direttamente oltre 5.700 persone, che operano per la cooperativa, in Emilia e in Puglia, offrendo un’occasione di contatto diretta e strutturata alle associazioni titolari del progetto, nonché spazi e organizzazione logistica per la realizzazione effettiva delle attività, e, allo stesso tempo, un’occasione comoda, accessibile nei tempi e nei luoghi, per il personale della cooperativa. Questo, infatti, può sottoporsi ad una serie di 177 Il libro d’oro della responsabilità sociale visite dermatologiche per la prevenzione del melanoma della pelle, oltre che a ricevere informazioni sui servizi di ascolto, prevenzione e cura presenti nel territorio. Si tratta della prima di una serie di campagne periodiche di prevenzione rivolte all’interno dell’organizzazione. L’aspetto di innovatività di M/B è determinato dall’individuazione di un’utenza “vicina”, accessibile ed organizzabile al consumo consapevole ed ai corretti stili di vita promossi negli anni da Coop Estense verso i consumatori ed i soci (in sinergia con aziende sanitarie locali, istituti di ricerca ed enti di nutrizione). Il progetto si rivolge direttamente all’interno della cooperativa, partendo proprio dal sensibilizzare il proprio personale e tutti i membri degli organismi di rappresentanza che la compongono. M/B, accolto dalla Direzione Aziendale, é presidiato dalla Direzione Soci e Consumatori e dalla Direzione del Personale. L’ANT programma e realizza le attività ambulatoriali e presidia il monitoraggio attraverso il Centro Elaborazione Dati della Fondazione ANT Italia, per raccogliere i dati rilevanti durante le visite e i contatti, oltre a produrre una relazione sulle attività di comunicazione ai cittadini e agli enti pubblici e privati, da utilizzare nei tavoli di discussione con le ASL per programmare strategie comuni di intevento. Il progetto si caratterizza per invertire il processo tradizionale del cittadino che si attiva verso la struttura di prevenzione: al contrario si basa su un percorso proattivo delle istituzioni sanitarie che si muovono verso il cittadino. I soggetti destinatari dell’intervento sono 5.300 dipendenti e 400 soci consiglieri (membri dei comitati direttivi di zona e di distretto sociale) in Emilia e in Puglia. La comunicazione al personale è stata gestita dalla cooperativa, tramite gli uffici personale, a cascata: i capi reparto hanno informato tutti i collaboratori in ciascuna struttura. L’ufficio personale ha gestito le prenotazioni delle visite. Risultati Attraverso il progetto è stato sensibilizzato il tema della prevenzione del melanoma e della salute. Molte persone hanno potuto usufruire gratuitamente di risultati clinici grazie all’ accessibilità agevolata per le visite (tempi e luoghi coerenti con i ritmi di vita e di lavoro). I dati ottenuti sono stati utili ai tavoli di discussione con le aziende sanitarie locali, per l’estensione dei programmi e dei servizi di prevenzione gratuita sul territorio. 178 Il libro d’oro della responsabilità sociale COREPLA Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclaggio ed il recupero dei rifiuti e degli imballaggi in plastica Palestra Ecologica Problema Negli ultimi 15-20 anni si constata che, in Italia, come quasi in tutta l'Europa, la produzione dei rifiuti è andata via via aumentando, fino a raddoppiarsi rispetto al passato. La cultura della raccolta differenziata, che potrebbe risultare uno strumento essenziale per preservare l’ambiente, non è, purtroppo, abbastanza diffusa, soprattutto in alcune zone del nostro Paese. Soluzione Il progetto palestra ecologica di Corepla mira a sensibilizzare i cittadini sul tema della raccolta differenziata e del riciclo, rafforzando il rapporto ambiente, benessere personale e sport. Grazie al progetto è stata realizzata una struttura che ricrea una vera e propria palestra in un ambiente esterno: un mini campo da calcio, un mini campo da golf, ma anche un’area dove poter fare canestro con gli imballaggi in plastica, tutto realizzato con materiale proveniente dal riciclo. La panchina del parco, ad esempio, rigorosamente in plastica riciclata, diventa un "attrezzo" per esercizi di schiacciamento bottiglie, mentre l'attività aerobica viene fatta a ritmo di musica attraverso il Gioca Jouer. Il jingle, diffuso attraverso un impianto audio, contiene i verbi del riciclo: svuotare, schiacciare, riciclare. Per chi preferisce gli sport “da casa”, invece, sono a disposizione una cyclette ed una postazione pc dove potersi misurare con il divertente gioco “L’imballaggio giusto al posto giusto”. Le attività vengono poi completate con la distribuzione di materiali informativi e di gadget prodotti in plastica riciclata. Corepla svolge così, affiancando i comuni convenzionati e gli operatori all’interno delle città, il servizio di raccolta differenziata ed un’azione di informazione e comunicazione rivolta ai cittadini, dando la garanzia che ciò che è oggetto di raccolta venga effettivamente avviato al riciclo e porti ad avere nuova materia prima per i cicli produttivi. Il progetto ha preso il via dall’ identificazione delle aree del Paese che maggiormente si discostavano dalle medie nazionali in termini di raccolta di rifiuti di imballaggi in plastica. Tale operazione ha permesso l’individuazione di alcune aree più sensibili, prevalentemente nel centro sud. Il coinvolgimento del personale al progetto è avvenuto a vari livelli, cercando di sfruttare le 179 Il libro d’oro della responsabilità sociale diverse competenze del Consorzio. Le spese per realizzare il progetto sono state interamente sostenute da Corepla. Risultati La palestra ecologica è stata una leva importante nelle strategie di comunicazione del Consorzio. Ha reso possibile il coinvolgimento diretto dei cittadini ed ha creato un dialogo più aperto con il Comune. Grazie alla partnership con le autorità locali, è stato possibile rendere partecipi anche gli insegnati delle scuole elementari e medie, assicurando un diretto coinvolgimento dei più piccoli al tema del riciclo e del rispetto dell’ambiente. La palestra ecologica è risultata, inoltre, essere un tassello importante per il miglioramento del livello di consapevolezza dei cittadini circa il tema della raccolta differenziata. Il modello adottato è stato utilizzato e replicato in diverse città d’Italia, ottenendo un riscontro positivo. L’iniziativa risulta facilmente replicabile in tutti i Comuni italiani. 180 Il libro d’oro della responsabilità sociale COTY ITALIA Azienda Cosmetica Casa Coty Problema Alcuni orfanotrofi, pur ospitando molti bambini, accudendoli e crescendoli con amore, non si occupano di fornire un lavoro di ricostruzione della rete familiare e sociale, in modo che i minori possano, dopo un periodo più o meno lungo, rientrare a far parte della comunità di provenienza. Questo porta ad avere in carico alcuni bambini, fino all’adolescenza, senza prospettive di reinserimento nel nucleo famigliare, che rimangono a vivere nell’orfanotrofio nonostante la struttura non sia adatta per ragazzi che hanno ormai raggiunto i 12/14 anni. Soluzione Coty Italia, con il progetto Casa Coty, ha voluto fungere da cerniera tra l’Orfanotrofio di Mgolole, in Tanzania, e la società, cercando di arrivare ad un reinserimento sociale positivo per tutti i ragazzi accolti (circa 20 fra ragazzi e ragazze). Con loro, infatti, si è voluto vivere la quotidianità, cercando di accompagnarli verso una progressiva autonomia, personale e lavorativa. Le suore di riferimento sono state coadiuvate nella messa a punto di percorsi formativi individualizzati, che rispettino e sopratutto valorizzino la storia personale di ognuno, in modo da porre basi positive per il futuro. Questo compito ha richiesto necessariamente l’approfondimento della realtà locale circostante; solo i percorsi formativi contestualizzati, infatti, possono avere una buona riuscita. Il progetto è stato pensato e attuato in costante collaborazione con la congregazione tanzaniana che da anni lavora nel distretto di Morogoro. La presenza assidua e radicata sul territorio e il fatto che l’intervento in oggetto si strutturi come ampliamento e sviluppo di attività ventennali ha assicurato, quindi, l’appoggio da parte della comunità locale, delle autorità pubbliche e di quelle religiose. Non è escluso poi che, in futuro, Casa Coty possa aprirsi verso l’esterno cercando di rispondere ai bisogni emergenti dalla realtà circostante. In particolare si può pensare ad attività di aggregazione rivolte ai ragazzi dei villaggi circostanti. La struttura di Casa Coty è stata allestita in modo tale da essere predisposta per garantire l’accoglienza, la cura e il soddisfacimento dei bisogni di base, l’assistenza sanitaria e la formazione dei ragazzi. Sono stati, inoltre, selezionati e formati operatori e volontari pronti ad affiancarsi alla 181 Il libro d’oro della responsabilità sociale suora responsabile e alla referente italiana nelle attività della vita quotidiana. Risultati Grazie al progetto è stata data accoglienza e tutela ad adolescenti orfani precedentemente accolti nell’orfanotrofio, costruendo percorsi educativi di crescita e accompagnamento verso l’età adulta e volti al reinserimento sociale. Sono stati assicurati, in particolare, il completamento degli studi e l’eventuale inserimento lavorativo. 182 Il libro d’oro della responsabilità sociale CREDITO COOPERATIVO RAVENNATE E IMOLESE Gruppo bancario Interventi finanziari per il riposizionamento del sistema produttivo Problema L’economia del territorio intorno a Rimini e Imola è caratterizzato da una trasformazione che porterà a processi di ridimensionamento e selezione nei confronti delle imprese locali, sia per il settore meccanico, sia per il settore agro-industriale. “Ridimensionamento” perché ai volumi andranno preferiti prodotti di sempre maggior qualità man mano che avanzano le capacità di aggredire i mercati da parte di nuovi operatori; “selezione”, perché saranno le imprese in grado di puntare su capacità competitiva fondata sull’investimento, l’innovazione e l’organizzazione quelle che affermeranno la propria competenza. Le Piccole e medie imprese, per competere sul mercato in trasformazione necessitano di assistenza fiscale mirata ed approfondita, nonchè servizi tecnicamente superiori ad ampio raggio. Soluzione In occasione della ricorrenza del 50° anniversario della Cassa Rurale ed Artigiana di Faenza (poi Credito Cooperativo ravennate e imolese), a fine 2005 – inizio 2006 è stato condotto uno studio sulle imprese del territorio insieme alla Società di Studi Economici Nomisma di Bologna. Lo studio ha inteso verificare lo “stato di salute” delle stesse (con particolare riferimento ai comparti prevalenti della meccanica e dell’agro-alimentare) e promuovere iniziative a carattere territoriale che ne favoriscano il riposizionamento. Lo studio è stato condotto attraverso un’attività di analisi, screening e valutazione che ha coinvolto oltre 60 aziende delle aree faentina, ravennate e imolese. La fase di auditing, che ha portato all’individuazione degli strumenti poi elaborati, è stata gestita secondo una prospettiva “diffusa”: gli imprenditori ed i manager coinvolti nell’iniziativa hanno impegnato energie e tempo per arrivare ad una diagnosi puntuale dello stato di salute sia della propria azienda che dei comparti di riferimento, dando poi indirizzo preciso al metodo che si sarebbe dovuto perseguire per raggiungere il risultato atteso (favorire con strumenti concreti il riposizionamento del sistema produttivo locale). Il personale del Credito Cooperativo ravennate e imolese ha operato sia nella fase di auditing che nelle fasi successive, condotte a stretto contatto con i manager delle aziende coinvolte e con i 183 Il libro d’oro della responsabilità sociale consulenti di Nomisma, che hanno operato come “facilitatori” nel percorso attuato. Il Credito Cooperativo ravennate e imolese, in accordo con gli altri attori di sistema (Società di Studi Economici Nomisma, imprese del territorio, Amministratori locali) ha quindi promosso il progetto Restart, quale strumento privilegiato indirizzato alla valorizzazione e rilancio delle piccole e medie imprese dell’area di riferimento. Attraverso Restart le imprese possono infatti ottenere rapidamente e senza particolari formalità finanziamenti a medio e lungo termine destinati specificamente a supportare progetti di crescita, innovazione e ricerca. Attraverso il progetto, inoltre, le imprese sono indotte ad impegnare i propri sforzi finanziari verso attività di investimento in modo non occasionale, indirizzandoli agli investimenti pianificati in termini di innovazione e sviluppo. I media locali, stampa, tv e radio, hanno “dato voce” ai protagonisti del progetto e ne hanno documentato tutte le fasi con particolare attenzione e puntualità, favorendo un coinvolgimento sia sul fronte delle imprese che sul fronte dei sottoscrittori di obbligazioni. Risultati A livello locale, il progetto, sin dalla sua genesi, ha favorito una crescita di consapevolezza da parte di tutti gli attori di sistema, secondo le specificità diverse. La “circolazione” di idee che ha generato il progetto ha prodotto la crescita e la maturazione di tale sistema, nel quale gli stessi attori sono stati coinvolti a trovare risposte adeguate a bisogni emergenti. Emblematico, infine, il coinvolgimento della comunità locale: il forte “appeal” esercitato dalla prima fase del progetto Restart (collocamento obbligazionario) da parte dei piccoli investitori della Banca, è documentato da esiti più che soddisfacenti. 184 Il libro d’oro della responsabilità sociale DAIMLER CHRYSLER ITALIA HOLDING Azienda attiva nel settore Automotive Mondialogo School Contest Problema Non sempre i giovani hanno l’opportunità di entrare in contatto con altre culture, di conoscere nuove persone e di rendersi conto che le differenze non sono così grandi come si potrebbe credere; spesso, poi, la comprensione di queste differenze possono aiutarci a sviluppare una maggiore tolleranza verso gli altri. Soluzione Allo scopo di promuovere il dialogo interculturale fra i giovani DC, insieme con UNESCO, ha lanciato l’iniziativa internazionale Mondialogo School Contest. Il progetto incoraggia i ragazzi e le ragazze ad entrare in contatto con i coetanei di tutto il mondo, stimolando lo scambio di idee e la conoscenza reciproca attraverso l’elaborazione di progetti comuni. Mondialogo School Contest è il più grande concorso scolastico internazionale, che nasce con l’obiettivo di incentivare i giovani a confrontarsi con la varietà culturale del nostro pianeta e a considerarla una fonte di ricchezza. Durante la fase iniziale, tutti i partecipanti vengono spinti a creare nuovi legami e a stabilire nuove amicizie. Possono iscriversi le scuole secondarie superiori di tutto il mondo, ognuna delle quali deve indicare i gruppi di studenti che prendono parte direttamente al concorso. Tutti i team partecipanti hanno un team partner di un altro Paese, possibilmente di un altro continente; i due team devono tenersi in contatto, concordare un argomento e poi elaborarlo insieme. I ragazzi, che non si sono mai incontrati prima, comunicano tra di loro attraverso la posta elettronica ed il video, in una lingua che spesso non è quella madre. Consegnati i lavori, una giuria internazionale, composta da personaggi illustri, esamina e seleziona gli elaborati più interessanti. I finalisti sono invitati al Simposio Mondialogo, dove vengono premiati i migliori progetti ed i ragazzi hanno l’opportunità di conoscersi personalmente; quest’anno, per la prima volta, il Simposio ha avuto luogo in Italia (a Roma dal 4 al 7 novembre 2006). DaimlerChrysler Italia ha avuto un ruolo di primo piano nel concorso, dal coinvolgimento delle scuole italiane per la fase di candidatura dei progetti, al supporto alle scuole, al coordinamento delle attività con l’ufficio centrale, alla pianificazione e gestione organizzativa 185 Il libro d’oro della responsabilità sociale del Simposio finale e del Galà di premiazione. Le caratteristiche del progetto sono in linea con i principi in cui crede Daimler Chrysler, che ha infatti fatto dell’eterogeneità un suo punto di forza come azienda multinazionale, riunisce persone dalle provenienze e culture più disparate e sono proprio le differenti visioni del mondo, per genere, età, religione, nazionalità, che diventano elementi di valorizzazione del potenziale individuale. L’adesione a Mondialogo e la partnership con Unesco, rispondono quindi alla filosofia di fondo che anima l’azienda, ossia il dialogo interculturale come strumento di ricchezza e crescita per la società nel suo complesso. Oltre al Mondialogo School Contest, Mondialogo – una tra le più importanti partnership pubblico-private dell’Unesco – è composta anche dal Mondialogo Engineering, una gara per gli studenti d’ingegneria che promuove lo scambio di conoscenze tra i paesi industrializzati e i paesi in via di sviluppo e dal portale internet www.mondialogo.org, in cinque lingue con una rivista interculturale al suo interno. Risultati Al Mondialogo School Contest 2006 hanno aderito più di 35.000 studenti (con 2600 lavori) provenienti da 138 paesi di tutti i continenti. L’Italia ha partecipato al concorso con propri progetti e ha vinto il premio finale con “Trento Scuola Libera”, un’iniziativa realizzata in partnership tra il Liceo Prati di Trento e una scuola di Giakarta in Indonesia. La stampa, italiana ed internazionale, ha coperto l’iniziativa in modo diffuso: 83 le uscite media realizzate (di cui 26 straniere), con articoli e servizi televisivi delle maggiori testate nazionali, con una stima di oltre 25 milioni di contatti realizzati. Tutti i ragazzi sono stati entusiasti di aver potuto partecipare al progetto ed al Simposio finale. L’iniziativa, inoltre, ha potuto promuovere il dialogo interculturale e ha preparato i giovani a vivere e lavorare in un contesto globale. Dar vita ad un progetto comune, condividendolo con coetanei di tutto il mondo, rimarrà per i ragazzi che hanno partecipato, infatti, un’esperienza per la vita. 186 Il libro d’oro della responsabilità sociale EDISON Azienda operante nel settore dell’energia Kyoto anch’io – La scuola amica del clima Problema Nonostante l’effetto serra ed i conseguenti cambiamenti climatici siano due problemi molto gravi, non viene ancora promosso un uso responsabile delle risorse energetiche affinché i cittadini modifichino le proprie abitudini e riducano lo spreco. Neanche le istituzioni scolastiche, pur essendo luoghi di formazione, sono coinvolte attivamente per la sensibilizzazione dei bambini e dei ragazzi verso il tema. Soluzione Kyoto anch’io - La scuola amica del clima è una campagna biennale (Anno scolastico 2005-2006 e 2006-2007) di Edison rivolta a tutte le scuole italiane sul tema dell’energia pulita e del risparmio energetico, che prevede un concorso nazionale e la visita di un ecoludobus in tutte le regioni. Si premiano, oltre alle classi che hanno realizzato buone pratiche di educazione al risparmio energetico, anche le scuole che, attraverso interventi di tipo strutturale, organizzativo ed educativo hanno ridotto le emissioni dei gas serra dell’istituto. Le migliori ricevono il riconoscimento “Scuola amica del clima” e concorrono a costituire una lista di scuole virtuose a livello regionale e nazionale. La scheda di monitoraggio dei consumi “L’energia a scuola”, allegata al bando di concorso, ha permesso, nella prima edizione, di raccogliere informazioni preziose sulla situazione degli istituti italiani dal punto di vista energetico, grazie alle quali è stato possibile creare una mappatura italiana dei casi di eccellenza nel sistema scolastico italiano. Nell’edizione 2006-2007, appena conclusa, le scuole hanno avuto a disposizione in dieci città italiane, come supporto ai percorsi didattici sul risparmio energetico, l’ecoludobus, una sorta di furgonelaboratorio. Gli animatori di Legambiente hanno mostrato apparecchiature sulle fonti rinnovabili, organizzato giochi educativi e monitorato i consumi energetici della scuola. Kyoto anch’io - La scuola amica del clima ha premiato per le azioni di efficienza energetica le scuole che, attraverso interventi di tipo strutturale e organizzativo, hanno ridotto le emissioni dei gas serra dell'istituto con interventi all’impianto di riscaldamento e di illuminazione, ma anche di riduzione e smaltimento differenziato dei rifiuti, di incentivo all’uso di mezzi di trasporto alternativi all'auto. Inoltre, 187 Il libro d’oro della responsabilità sociale riconoscimenti per le buone pratiche educative, sono andati alle classi che con specifici percorsi didattici hanno introdotto cambiamenti verso un uso sostenibile delle risorse energetiche negli apprendimenti, nell'organizzazione scolastica e nel territorio. I criteri di selezione sono stati l’utilizzo di metodologie attive, di sperimentazione e di ricerca, l’approccio interdisciplinare, la collaborazione con i soggetti presenti sul territorio, le azioni di solidarietà e per l'ambiente, l’efficacia rispetto agli obiettivi formativi della classe e della scuola. La scelta delle classi da premiare è stata effettuata da una giuria di esperti; la prima classificata ha vinto un soggiorno presso il Centre for Alternative Technology (CAT) fondato nel 1974 nel Galles e che offre idee pratiche e informazioni su uno stile di vita sostenibile. La classe seconda classificata si è aggiudicata, invece, un soggiorno di studio presso il Centro per lo sviluppo sostenibile di Legambiente a Rispescia (Gr), le altre classi premiate hanno ricevuto attrezzature scientifiche. A tutte le vincitrici sono state inoltre distribuiti set di eco-lampadine che consumano molto meno dei modelli tradizionali e durano di più. Il progetto è gestito interamente in partnership da Edison e Legambiente, dall’ ideazione alla gestione del programma. Per valorizzare l’iniziativa e trasmettere i contenuti della campagna anche ai dipendenti Edison, è stata organizzata una giornata alla quale sono stati invitati gli stessi dipendenti, i loro figli e gli amici dei figli. Risultati Il bando di concorso ha raggiunto 12.000 scuole italiane, dalle materne alle superiori. Il concorso ha coinvolto 15.000 ragazzi, con la partecipazione di 150 scuole e 500 classi. I dipendenti e le loro famiglie sono stati sensibilizzati sui temi della CSR ed, in particolare, sul risparmio energetico. Vi è stato, inoltre, un miglioramento della reputazione ed un aumento della conoscenza del marchio Edison. La visibilità mediatica è avvenuta sia a livello locale sia nazionale. 188 Il libro d’oro della responsabilità sociale EMIL BANCA – CREDITO COOPERATIVO Banca di Credito Cooperativo Migranti per lo sviluppo: a Modena la comunità Ghanese crea Ghanacoop Problema Come sottolineato nell’Agenda di Tampere ed in quella di Lisbona, è fondamentale che si riesca a garantire un’integrazione efficace sia dei migranti già stabiliti nell’UE, sia di quelli futuri, al fine di garantire una buona coesione sociale ed economica. Nel nostro Paese, però, pur essendo l’immigrazione all’ordine del giorno e pur essendo in continua crescita, ancora poco viene fatto per integrare le persone immigrate e per valorizzarle. Soluzione Emil Banca si è posta da tempo lo scopo di contribuire attivamente all’integrazione ed alla valorizzazione nel tessuto sociale e produttivo delle capacità e delle energie delle persone immigrate. In questa prospettiva strategica, la Banca ha, in particolare, avviato una relazione con la comunità ghanese di Modena, che conta oltre 3.500 persone e che, a differenza delle altre nazionalità, ha una forte unità, anche in ragione del fatto che è composta da persone che provengono prevalentemente dalla medesima area (la Central Region). Uno strumento ricco di potenzialità per lo sviluppo di una progettualità comune è stato individuato in Ghanacoop, cooperativa dell’Associazione Nazionale del Ghana Onlus. L’attività imprenditoriale svolta dalla cooperativa è concentrata nell’attivazione di canali di importazione dal Ghana di prodotti agroalimentari tipici, quali l’ananas, e nella conseguente immissione nella rete distributiva italiana (ad oggi costituita da NordiConad, Coop Estense, GS Carrefour, Cir Food e Fini Fast). Fra gli obiettivi principali della cooperativa c’è la creazione di imprese agricole in Ghana che impieghino personale locale. Gli utili che realizza la cooperativa sono reinvestiti in progetti di sviluppo sociale sul territorio ghanese e rivolti in particolare all’infanzia, all’educazione e alla sanità. Emil Banca si è posta come “facilitatore chiave” di accelerazione per questo progetto, diventando socio sovventore di Ghanacoop con una quota sociale di 60 mila euro. Emil Banca ha, inoltre, fornito assistenza finanziaria per le transazioni import/export, ha contribuito attivamente alla promozione dei prodotti (ananas) sia con campagne di commercializzazione all’interno 189 Il libro d’oro della responsabilità sociale della grande distribuzione sia con degustazioni al pubblico in vari eventi e momenti di aggregazione. Ha anche anticipato la somma di 25.000 euro per finanziare il progetto “Luce per il Ghana”, ha organizzato operazioni di fund raising verso soci, clienti, comunità locali per rientrare dell’investimento ed intraprendere nuove azioni di sviluppo in Ghana e ha avviato un’indagine conoscitiva sulla comunità ghanese per cercare di comprendere le esigenze ed aspettative. La gestione del programma è stata seguita direttamente dall’unità di Responsabilità Sociale con un costante feed back dalla direzione generale. Altro ruolo fondamentale nel progetto è giocato dalla cooperativa sociale Arcadia di Modena, che, fin dal principio, ha seguito gli sviluppi di Ghanacoop, in quanto specializzata in programmi di cooperazione decentrata in diversi paesi del mondo. Nei confronti della comunità ghanese la Banca ha proposto tradizionali servizi e prodotti a particolari condizioni agevolate. Sul piano istituzionale la Banca affianca Ghanacoop nell’organizzazione di momenti di promozione della cultura ghanese e di occasioni di aggregazione e di dialogo sociale con il territorio, favorendo l’incontro con autorità civili e religiose e contribuendo alla produzione/diffusione di materiale informativo e culturale adeguato sui processi migratori. Inoltre, partecipa ai tavoli di cooperazione internazionale attivati dalle istituzioni locali. Emil Banca ha avviato un percorso di ricerca, in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia e con il centro di ricerche CEFIN finalizzato ad analizzare i bisogni finanziari degli stranieri residenti in Italia. Specificamente, l’obiettivo è quello di progettare strumenti finanziari innovativi che consentano di legare l’azione bancaria anche ad azioni di supporto alle attività delle comunità verso il Paese di provenienza; progettare fondi “paese” che gestiscano il risparmio degli immigrati producendo rendite e/o investimenti anche nei Paesi di provenienza; sviluppare un filone di ricerca significativo e specializzato su questi temi, coinvolgendo i leader delle comunità immigrati. Questo percorso ha contribuito anche alla progettazione di alcuni stages per l’inserimento di giovani, immigrati e non, in cerca di occupazione. Per il futuro, Emil Banca si è impegnata insieme a Ghanacoop a favorire processi di “replicabilità” di tale formula imprenditoriale presso altre comunità di immigrati. Risultati Con il progetto la comunità ghanese ha dato visibilità alla propria azione di solidarietà verso il paese di origine. Sono state inoltre diffuse le cause, le problematiche e le opportunità legate al fenomeno migratorio ghanese ed è stato favorito lo sviluppo delle attività commerciali della cooperativa con la 190 Il libro d’oro della responsabilità sociale creazione di basi di lavoro per l’attivazione di una azienda agricola presso il villaggio di Gomoa Simbrofo. Dopo un anno di attività di Ghanacoop, si registra un forte apprezzamento a livello istituzionale, non solo locale, tanto da avere indotto i partner del progetto a sottoscrivere un protocollo d’intesa. Il progetto, nel 2006, ha realizzato un fatturato sull’ananas pari a 472 mila euro. 191 Il libro d’oro della responsabilità sociale ENEL Società di produzione di energia elettrica Energia in Gioco Problema Le attuali emergenze climatiche rendono sempre più chiara la necessità di abbandare progressivamente le fonti fossili di energia (petrolio, carbone e gas) a favore delle rinnovabili: Solare, Eolico, Idroelettrico, Geotermico. Tutto ciò in nome della differenziazione delle fonti energetiche e nella consapevolezza che la maggiore risorsa per il nostro futuro sarà la razionalizzazione, i tagli agli sprechi e il risparmio energetico. Quello che manca è la sensibilizzazione degli italiani verso il problema ambientalesensibilizzazione che dovrebbe avvenire già a scuola in quanto principale agenzia educativa e formativa per le future generazioni, nonché parte integrante della società civile. Soluzione “Energia in Gioco” è il progetto che Enel dedica agli studenti per conoscere il mondo dell’energia e della scienza. Un viaggio attraverso il percorso dell’energia elettrica, dalle centrali alle nostre case, ma anche la storia, i personaggi e le scoperte scientifiche che hanno permesso lo sviluppo di tutte le tecnologie elettriche che oggi utilizziamo. L’iniziativa nasce per creare una coscienza energetica responsabile nei giovani e per stimolare la loro curiosità per gli ambiti della scienza e della tecnologia, sottolineando l’importanza di queste materie per il miglioramento della qualità della vita. Enel ha costruito il progetto su misura per le scuole; prima di avviarlo ha organizzato focus group con gli insegnanti per indicare le modalità di comunicazione e come declinare i contenuti per le varie fasce di età. I materiali sono infatti differenziati per i 3 livelli scolastici (elementare, medio e superiore). I contenuti del progetto nascono dalle richieste formative degli insegnanti e dei loro studenti: approfondiscono scienza ed energia, materie scolastiche, e forniscono il contributo pratico e l’esperienza sul campo dei dipendenti Enel. Il progetto, giunto alla sua quarta edizione, ogni anno si rinnova nei contenuti e nella forma. Nell’ultima edizione, il focus si è allargato dall’energia alla scienza. Alla formazione su tematiche energetiche si è infatti affiancata la divulgazione scientifica: tutti i materiali didattici del 192 Il libro d’oro della responsabilità sociale progetto sono stati arricchiti con informazioni e approfondimenti scientifici a 360°. La formazione degli studenti si svolge con un kit didattico gratuito, un sito internet dedicato, e attraverso incontri a più livelli: visite alle centrali, lezioni di energia tenute in classe da esperti Enel e incontri con ricercatori universitari. Al progetto formativo è abbinato un concorso a premi in cui gli studenti sono chiamati a realizzare un elaborato progettuale che migliori la percezione dell’energia o che parli di scienza in maniera creativa. “Energia in gioco” coinvolge la comunità e le istituzioni nelle varie fasi del progetto: dalla presentazione, alle visite alle centrali fino alla giuria del concorso, che vede fra i protagonisti i rappresentanti delle amministrazioni, del mondo scolastico e dei media. Al personale aziendale coinvolto nell’iniziativa è dedicato ogni anno un seminario formativo che fornisce spunti e strumenti per la relazione con gli studenti e allinea sulle tematiche di importanza strategica per l’azienda. Risultati Dal punto di vista qualitativo, in tutte le edizioni, gli studenti e gli insegnanti hanno dimostrato un forte interesse sul tema. In particolare, molti dei progetti realizzati dagli studenti hanno trattato il tema dell’efficienza energetica e hanno dimostrato come siano stati acquisiti gli insegnamenti reagitivi ai gesti quotidiani. Dal punto di vista quantitativo, la terza edizione conclusasi a giugno 2006, ha incrementato in maniera significativa i numeri delle edizioni precedenti: 5.000 scuole coinvolte e 325.000 studenti hanno aderito al progetto lavorando sul kit didattico (oltre il doppio rispetto alla prima edizione); 69.000 studenti con 1799 progetti (3 volte il numero della prima edizione) si sono inoltre misurati nel concorso finale, dimostrando conoscenze “energetiche”, proattività e abilità comunicative. 193 Il libro d’oro della responsabilità sociale FERROVIE DELLO STATO Azienda che opera nel settore dei trasporti Comuni, Volontariato e Ferrovie per una stazione solidale Problema Molte persone emarginate, spesso con gravi problemi di tossicodipendenza o di alcol, con disturbi psichici o, magari, soltanto stranieri, cercano rifugio nelle stazioni perché disorientati o al limite dell’inserimento sociale. Queste persone non sempre possono essere avviate ad un percorso di socializzazione e reintegrazione perché mancano luoghi che possano offrire loro ascolto e orientamento. Soluzione Grazie alla collaborazione tra gli Enti Locali, le Ferrovie dello Stato (F.S.) e le Associazioni di volontariato, nelle stazioni con significativa presenza di disagio sociale sono presenti o in via di istituzione gli Help Center (H.C.). Questi, relazionandosi con tutti gli stakeholders presenti in stazione, intercettano il disagio sociale presente, coordinano gli interventi altrimenti estemporanei del volontariato, ascoltano gli utenti e li indirizzano verso le strutture della solidarietà cittadina (pubbliche e del privato sociale), in grado di soddisfare i bisogni manifestati (mangiare, dormire, lavarsi, curarsi, ottenere assistenza legale ecc.) e, dove possibile, collaborano all’avvio di un percorso di reinserimento sociale. Da un lato l’Help Center si pone come “terminale” di una rete di solidarietà territoriale, dall’altro è parte di un network più ampio, sintetizzato nell’Osservatorio Nazionale sul Disagio e la Solidarietà nelle Stazioni, co-promosso con A.N.C.I. (Associazione Nazionale Comuni Italiani). L’Osservatorio, con sede a Roma, fonda il suo operato su una carta dei valori condivisa, fornisce strumenti informatici (per es: un software con possibilità di condivisione), informazioni, ricerche, uno spazio di confronto e scambio di esperienze, promuove incontri periodici, stage di formazione e aggiornamento per gli operatori. Il progetto nasce dalla considerazione che la stazione ferroviaria è una vera e propria piazza cittadina, dove, forse più intensamente che altrove, cercano rifugio persone disagiate, il cui incremento negli ultimi anni è diventato esponenziale insieme al crescere del fenomeno migratorio. Gli H.C. sono già attivi a Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Catania; di prossima apertura a Foggia, Pescara, Torino, Genova; in programma a Chivasso, Varese, Venezia. In tal modo la solidarietà si coniuga strettamente alla mission 194 Il libro d’oro della responsabilità sociale aziendale. Il gruppo F.S. contribuisce direttamente mettendo a disposizione i locali e concorrendo al finanziamento dell’Osservatorio. In due casi si è contribuito anche alle spese di avvio dell’H.C. Il progetto è costantemente seguito e monitorato da due persone dello staff Politiche Sociali, una terza persona collabora all’Osservatorio, una rete di 12 referenti regionali di Politiche Sociali F.S. garantisce un interlocutore presente sul territorio. La creazione e l’ampliamento della rete sono gestiti direttamente da Politiche Sociali, sia individuando attivamente le realtà, sia recependo le proposte che partono dagli Enti Locali; il confronto si declina con seminari allargati, a partire da tematiche di approfondimento ogni volta diverse, che si svolgono mediamente tre volte l’anno. Risultati A titolo di esempio l’ H.C. di Milano, il primo in ordine temporale, dal febbraio 2000 al maggio 2006 ha registrato 15.839 persone, per un totale di 37.972 contatti; quello di Roma, tra dicembre 2002 e maggio 2006, ha registrato 4.060 persone con 40.053 contatti, dati che vanno molto al di là delle iniziali previsioni. Gli Help Center contribuiscono a rendere l’ambiente di stazione più dignitoso e vivibile per tutti. Inoltre, non distribuendo direttamente servizi come cibo, doccia ecc., è una struttura snella, che non richiede grandissimi spazi e che non costituisce motivo di attrattiva “residenziale”. L’immagine positiva del lavoro svolto ha spinto diverse Amministrazioni locali e/o gruppi di volontariato a proporre la creazione di nuovi H.C. in alcune città per aiutare i più sfortunati a trovare una risposta ai bisogni primari, per concorre a garantire ai cittadini che utilizzano il treno, e tutti gli altri servizi presenti nelle stazioni, un ambiente accogliente e pulito ed un servizio migliore, per creare le condizioni per un sereno svolgimento delle attività commerciali e contribuire a presentare un’immagine valida della città al visitatore che vi giunge in treno. 195 Il libro d’oro della responsabilità sociale FIGLI DEL MONDO Associazione di Promozione Sociale Rimini Responsabile: cinque anni di contributo alla responsabilità sociale e alla creazione di partnership sul territorio Problema Una delle necessità maggiormente avvertite per quanto riguarda i temi della RSI è quella di creare stimoli e coordinamento per i vari interlocutori esistenti in una comunità locale, al fine di agevolare i processi di cambiamento per la crescita della cultura della RSI. Soluzione Figli del Mondo opera da cinque anni nel territorio della Provincia di Rimini per la promozione dello sviluppo della cultura della Responsabilità Sociale di Impresa al fine di creare una realtà economica più coesa e socialmente responsabile. Figli del Mondo da un lato sviluppa e diffonde la promozione della cultura della Responsabilità Sociale, contribuendo all'organizzazione di convegni e momenti formativi sulla RSI e coadiuvando il processo di cambiamento della cultura aziendale verso un’economia sostenibile. Dall’altro stimola l’implementazione di un concreto percorso di RSI interno all’azienda, mettendosi a disposizione di quei soggetti (imprese ed enti) che intendono attivare relazioni e collaborazioni con organizzazioni del terzo settore, per facilitare lo sviluppo di partnership reciprocamente vantaggiose, che prevedano l'integrazione di valori, risorse e competenze tra i soggetti coinvolti. Promuovere la RSI e contribuire attivamente a metterla in pratica stimola l'avvio di comportamenti socialmente responsabili con organizzazioni non-profit, coinvolgendo l'azienda e tutti i suoi portatori di interessi (dipendenti, fornitori, clienti, interlocutori istituzionali) in progetti tangibili, con l'obiettivo di avviare relazioni di lungo periodo. Le modalità di sviluppo e le aree di intervento sono oggetto di discussione sia all'interno dell'Associazione che con gli stakeholders di riferimento. Dato che l'Associazione opera prevalentemente attraverso l'attività dei suoi volontari, il loro coinvolgimento é indispensabile per poter sviluppare il piano delle attività. I partners del progetto sono tutti gli interlocutori privilegiati dell'Associazione: i volontari, che sviluppano le attività previste dal piano di lavoro; le aziende (associate e non), che sono il target al quale vengono proposte sia le attività di sensibilizzazione e formazione, sia le proposte di 196 Il libro d’oro della responsabilità sociale avviare percorsi aziendali di Responsabilità Sociale; le organizzazioni nonprofit del territorio, insieme alla quali vengono elaborati progetti di aiuto e supporto, rivolti sia ad esigenze presenti sul territorio, sia alla cooperazione internazionale verso paesi del Sud del mondo; gli interlocutori istituzionali, che possono collaborare nei progetti. L'implementazione del progetto viene gestita con piani annuali, formalizzati attraverso lo strumento del bilancio sociale dell'Associazione, che permette di rendicontare puntualmente a tutti i suoi interlocutori i risultati raggiunti e le criticità emerse. Risultati Figli del Mondo contribuisce a creare all’interno delle imprese una Governance della RSI, intraprendendo un percorso di cambiamento reale che interessi l’azienda e il contesto in cui opera. Nell'ambito delle relazioni “profit/non-profit” nel corso del 2006 é stata sperimentata con successo la modalità dei “tavoli tematici multistakeholdes”, che creano momenti di informazione, portando alla condivisione delle finalità degli interventi e creando sinergie tra gli obiettivi delle associazioni e delle imprese. L'Associazione ha complessivamente raggiunto, nel corso del 2006, gli obiettivi che si era prefissata, sia in termini di attività di promozione e sensibilizzazione realizzate, sia in termini di percorsi di RSI avviati e supportati. Il progetto sta inoltre dimostrando che una piccola Associazione, ben radicata sul territorio, che funge da catalizzatore di energie sviluppate da vari interlocutori sul tema della RSI, può rappresentare un importante strumento di miglioramento per una gestione economica sempre più responsabile e sostenibile. 197 Il libro d’oro della responsabilità sociale FOCCHI Società che opera nel settore delle costruzioni Cittadinanza Onlus Progetto India Problema In India 20-30 milioni di persone soffrono di malattie mentali, 9 milioni sono gravi. Ci sono meno di 40 ospedali psichiatrici per un totale di 20 mila letti e circa 3 mila psichiatri, vale a dire approssimativamente uno psichiatra per 3.000 persone con schizofrenia o altre psicosi, senza considerare gli altri disturbi mentali. L’estrema povertà obbliga il Paese redige una lista di priorità tra le quali la malattia mentale non è inclusa. Ne consegue che chi è affetto da un disturbo mentale molto grave, come la schizofrenia o altre psicosi, non ha possibilità di ricevere nessun tipo di cure, specialmente se vive nei villaggi, nelle zone rurali o nei sobborghi urbani: né farmaci, né riabilitazione, né aiuto alle famiglie. Soluzione Cittadinanza è un’associazione no-profit fondata a Rimini nel 1999, anche grazie a Focchi che, in collaborazione con l´Organizzazione Mondiale della Sanità, intende aiutare coloro che soffrono di malattie mentali gravi e che vivono in condizioni di povertà e di emarginazione, in modo particolare bambini e adolescenti. Attualmente sostiene progetti a favore dei disabili mentali in Serbia, Albania e India. Nella sua attività in favore dei disabili mentali persegue con forza l’idea che l’internamento dei pazienti in strutture specializzate non è l’unica soluzione a questo tipo di disagio, ma va favorito il rimanere del paziente all’interno del nucleo familiare, in una condizione di massima tranquillità. Il trattamento dei pazienti nell’unità famigliare, infatti, evita la separazione dei pazienti dalle loro famiglie nel corso delle terapie, previene la cronicità, riduce la lunghezza del soggiorno ospedaliero e, in ultimo, aiuta nel ridurre sia lo stigma relazionato alla malattia mentale, sia il problema della riabilitazione e del reinserimento nella famiglia e nella comunità. Ne consegue che la famiglia necessita di aiuto, sia materiale sia psicologico, per potere fare fronte a tutti i problemi che ne derivano. Il progetto India supporta le famiglie attraverso programmi psicoeducativi, sostegno emotivo e sociale e potenziamento delle associazioni di familiari. Cittadinanza ha realizzato un progetto chiamato Outreach Program (che significa to reach the unreached, ossia raggiungere coloro che non sono raggiunti da nessuno), che ha lo scopo di aiutare le famiglie delle zone 198 Il libro d’oro della responsabilità sociale rurali e dei sobborghi urbani a seguire e curare un loro familiare malato psichico grave. I Centri coinvolti in questo progetto che realizzano l’Outreach Program sono due: ScaRF (Schizophrenia Research Foundation) a Chennai e Richmond Fellowship a Gurgaon (Delhi). Gli obiettivi del progetto sono lo sviluppo dei servizi di salute mentale basati sulla comunità utilizzando le risorse della comunità per promuovere l’identificazione; il trattamento iniziale e la segnalazione di persone con problemi mentali; l’integrazione e la cura della malattia mentale nei servizi della medicina di base; il supporto alle famiglie attraverso programmi psicoeducativi, sostegno emotivo e sociale, potenziamento delle associazioni dei familiari. Inoltre si vuole sviluppare e valutare l'efficacia di un modello di assistenza agli psicotici basato sulla collaborazione fra operatori della salute mentale e famigliari, ottenendo il riconoscimento formale del ruolo delle famiglie da parte delle autorità sanitarie. Questo progetto sta riprendendo vigore dopo l’emergenza Tsunami del dicembre 2004, quando anche le risorse progetto sono state destinate alla vera e propria sopravvivenza e al soddisfacimento delle necessità primarie delle persone che vengono seguiti nei centri. Risultati Grazie al progetto Focchi ha ottenuto maggiore credibilità verso i paesi esteri. La partecipazione di Cittadinanza ad eventi a livello locale con l’abbinamento del nome della Focchi si è dimostrata vincente permettendo, ad esempio, una maggiore facilità nella approccio con il potenziale personale per le nuove assunzioni, poiché Cittadinanza sta acquisendo sempre più maturità e credibilità con i suoi progetti e, quindi, l’accostamento del marchio Focchi a quello di Cittadinanza è motivo di prestigio. In particolare l’organizzazione di vari eventi con notevole risonanza di pubblico, anche a livello nazionale, ha aumentato la visibilità dell’azienda. 199 Il libro d’oro della responsabilità sociale FONDAZIONE GRUPPO CREDITO VALTELLINESE Fondazione operante nel settore non profit Orientamento scolastico: Cometa e Argo Problema La provincia di Sondrio, per la sua posizione geografica, risulta parzialmente penalizzata nell’attuazione di iniziative formative e orientative di elevata competenza. Nella zona, inoltre, la scelta del percorso di studi risulta condizionata dalla connotazione orografica del territorio e dall’offerta limitata del mercato del lavoro locale. La difficoltà di spostamento lungo le valli per raggiungere gli istituti scolastici e la carenza di infrastrutture logistiche, inducono ad effettuare scelte scolastiche non sempre coerenti con le proprie aspirazioni, il che ha poi come conseguenza un vissuto scolastico poco motivato e poco efficiente, che porta in alcuni casi alla dispersione scolastica. Soluzione La Fondazione Gruppo Credito Valtellinese ha realizzato dei progetti di orientamento, Cometa ed Argo, che si caratterizzano come percorso formativo, oltre che informativo, destinato agli alunni delle scuole, ma anche a tutti coloro che hanno una funzione rilevante nel processo di orientamento dei giovani: insegnanti, referenti scolastici, genitori e familiari. Più precisamente il progetto Cometa coinvolge gli alunni delle classi terze delle scuole secondarie di 1° grado ed il progetto Argo coinvolge gli alunni delle classi quarte delle scuole secondarie di 2° grado. L’elemento caratterizzante del progetto intende essere l’integrazione tra i diversi ruoli che concorrono a definire una scelta di percorso di studi (scuola, famiglia, società) sempre nell’interesse del giovane alunno, quale protagonista della propria vita e delle proprie scelte. L’orientamento si configura in tale contesto come accompagnamento alla scelta di un percorso scolastico o lavorativo strettamente correlato alle inclinazioni, alle potenzialità ed agli interesse del giovane, piuttosto che come l’ “indicazione della strada”, favorendo una maturazione basata sulla maggior consapevolezza e conoscenza di sé, rapportata poi alle opportunità e ai vincoli del mercato del lavoro locale, al fine di consentire un adeguato e proficuo inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro con riguardo alle dimensioni locali e nazionali. L’edizione di Cometa per l’anno scolastico 2006/2007, la terza realizzata dalla Fondazione, si caratterizza 200 Il libro d’oro della responsabilità sociale per la totale partecipazione degli istituti scolastici secondari di 1° grado dell’intera provincia di Sondrio (1.760 alunni). L’edizione di Argo per l’anno scolastico 2005/2006, la prima realizzata dalla Fondazione, ha coinvolto nove istituti scolastici secondari di 2° grado della provincia di Sondrio, con diciassette indirizzi di studio e 560 alunni. Tutte le azioni sono state proposte agli utenti in forma gratuita. La Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, tramite il Settore Orientamento e Formazione, è l’ente promotore e ideatore dei progetti, definiti sulla base della rilevazione delle esigenze specifiche del territorio e mantiene, inoltre, il coordinamento di tutte le azioni e delle relazioni tra i vari partner dell’iniziativa oltre all’investimento economico. I progetti si collocano nell’ambito di una serie di interventi per l’attuazione di un piano strategico volto alla crescita delle risorse umane e all’investimento formativo e valoriale sui giovani, intesi come motore dello sviluppo della società futura e rispondono all’aspettativa di diversi stakeholders: giovani studenti, famiglie, insegnanti, dirigenti scolastici, istituzioni di categoria, operatori economici ed enti locali. La Fondazione ha investito nei progetti circa 100.000 euro, utilizzando parte degli utili della banca Credito Valtellinese destinati ad elargizione alla Fondazione stessa per assolvere alle finalità di intervento nel campo della solidarietà sociale e delle iniziative culturali ad essa demandate. Risultati Grazie al progetto sono stati coinvolti tutti gli studenti di terza media della provincia di Sondrio, proponendo un modello comune di orientamento oggi adottato da tutti gli istituti scolastici della provincia. L’iniziativa ha ottenuto ampi consensi dai partner, dagli stakeholder coinvolti, dalla stampa e dalla provincia ed è stata considerata un esempio di eccellenza a livello nazionale anche dall’Istituto Regionale Scolastico della Lombardia. Il modello si considera replicabile anche in altre realtà. I progetti hanno diffuso una cultura dell’orientamento e hanno notevolmente migliorato il livello di consapevolezza relativamente alla problematica occupazionale e all’importanza di individuare percorsi formativi e professionali che contribuiscano ad uno sviluppo personale e sociale/economico. Il progetto Cometa, nello specifico, ha determinato iscrizioni degli studenti di terza media alle scuole superiori più rispondente all’offerta occupazionale provinciale e in linea con gli interessi personali espressi nei questionari. 201 Il libro d’oro della responsabilità sociale G.D. Azienda della Grande Distribuzione Organizzata Last Minute Market Problema Ogni giorno un grande quantitativo di merce invenduta all’interno dei supermercati, in particolare alimenti, viene buttato, creando uno spreco anche dal punto di vista sociale in quanto tali prodotti, spesso semplicemente ammaccati e quindi se pur invendibili, ancora buoni, potrebbero essere destinati a famiglie bisognose. Soluzione Il progetto Last Minute Market, avviato nel corso del 2005, prevede una gestione giornaliera dei prodotti invenduti ma salubri (vicini alla scadenza, ammaccati, con piccole imperfezioni, con confezioni inadeguate alla vendita) con la selezione dei prodotti stessi da parte di personale dedicato (separazione dei prodotti da destinare all’alimentazione umana, quelli destinabili all’alimentazione animale e quelli da scartare definitivamente) e la conseguente consegna, sempre giornaliera per favorirne l’utilizzo immediato alle onlus. Quelle selezionate sono 7 e sono soggette ad una pianificazione a rotazione per il ritiro dei prodotti (una, massimo due al giorno). Il prodotto, dopo essere stato selezionato, viene scaricato dalle giacenze dell’ipermercato e, con supporti tecnologici. viene effettuata la bolla di trasporto per la onlus di destinazione. Gli incaricati passano per il ritiro e consegnano i prodotti alla cucina della loro associazione, dove, in giornata, vengono utilizzati per la preparazione del pasto o elaborati per la conservazione o messi in dispensa per un prossimo utilizzo. L’obiettivo è sostenere associazioni caritative, riducendo al tempo stesso lo spreco e la creazione di rifiuti. Il personale dell’ipermercato è stato coinvolto sia nella fase di lancio del progetto sia in quelle di aggiornamento dei risultati raggiunti. Essendo il coinvolgimento attivo del personale utile per un buon recupero dei prodotti, in diverse zone delle riserve-magazzini dell’ipermercato sono stati apposti cartelli informativi per stimolare le persone al recupero delle merci ricordando gli scopi caritativi. I Partner sono stati selezionati dalla cooperativa “Carpe Cibum”, il braccio operativo di Last minute market - Università di Bologna, che, con dei loro incaricati, assistono alla selezione delle Onlus, che sempre e comunque sono scelte in funzione dell’aspetto solidaristico e della vicinanza logistica 202 Il libro d’oro della responsabilità sociale all’ipermercato. Fondamentali per il progetto sono la quotidianità delle operazioni, la continuità del sostegno che permettono alle onlus di poter contare sull’apporto costante e programmato delle donazioni e la logistica breve. La composizione merceologica delle merci donate, fortemente contraddistinta da elevata presenza di prodotti ortofrutticoli, permette inoltre un apporto positivo alle diete delle persone, assistite dalle varie associazioni. Risultati Nel 2006 sono stati recuperati circa 46,6 tonnellate di prodotti alimentari. Il progetto ha suscitato interesse oltre che presso le testate giornalistiche nazionali, anche su quelle internazionali. È stata inoltre diffusa una forte motivazione al recupero, insieme ad una maggiore attenzione alla gestione delle merci ed un forte senso di orgoglio e appartenenza. Le risorse umane sono state sensibilizzate alla riduzione dello spreco. Attraverso Last Minute Market si è ottenuta anche una riduzione dei rifiuti con relativo miglioramento dell’ambiente. 203 Il libro d’oro della responsabilità sociale GABBRIELLI E ASSOCIATI Azienda operante nei settori della consulenza finanziaria istituzionale della consulenza strategica e nel Project Financing. Rendimento e carità Problema La mancanza di alloggi dignitosi è un grave problema di difficile soluzione. In alcuni paesi si presta attenzione al miglioramento degli standard abitativi, mentre in altri all’assenza di alloggi sociali per i gruppi vulnerabili. Vari Stati stanno elaborando strategie per contrastare il problema dei senzatetto, confermando l’importanza di garantire delle abitazioni dignitose. Soluzione La Gabbrielli & Associati ha elaborato a titolo gratuito il Fondo d’investimento H4H Alternative Spe in favore dell’Associazione Homes for Hope. Questa associazione intende proporre un modello d’intervento alternativo, rispetto agli interventi umanitari e di cooperazione internazionale, operando nella creazione di infrastrutture, essenzialmente unità abitative da mettere a disposizione sotto forma di comodato gratuito a chi ne ha bisogno. Il fondo ha la caratteristica essenziale ed unica di devolvere la totalità della commissione di gestione in favore dell’Associazione Homes for Hope. La scelta di aderire da parte dei partner è personale, totale e gratuita. Tutte le spese vengono coperte o privatamente dai partner o dalla società. Il partner non profit è stato scelto per le caratteristiche innovative e peculiari degli interventi sociali e umanitari di Homes for Hope. L’elaborazione del prodotto ed il suo lancio possono essere quantificate in cento mila euro di consulenza professionale che, invece, sono state interamente donate a Homes for Hope. Per la buona riuscita di H4H Alternative SPC sono state utilizzate tutte le capacità professionali disponibili ed il personale è stato motivato dal fatto di avere il dono come caratteristica fondamentale. Tutti vengono messi costantemente al corrente dell’evoluzione del Fondo d’investimento quanto a performance e raccolta, così come dell’utilizzo sociale/umanitario del denaro raccolto grazie a quest’ultima iniziativa. La continuità del progetto viene garantita dal flusso costante e trimestrale delle commissioni di gestione che,per quanto quantificabili solo a posteriore, consentono l’elaborazione ed il finanziamento di numerosi progetti umanitari promossi da Homes for Hope. 204 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati Il fondo d’investimento, aperto alle sottoscrizioni da maggio 2006, ha raccolto oltre 10 milioni di euro, con una ricaduta beneficiaria del 1,5% continua nel tempo; la totalità del management fee incassato e versato è stato in sei mesi di oltre 70.000 euro ed è servito per l’acquisto di una casa famiglia a Naga per ospitare circa trenta minorenni con problemi di abuso sessuale. Nel personale dell’azienda, inoltre, si è potuto constatare un maggior interesse per quanto riguarda il fondo, rispetto ad altri seguiti da Gabbrielli & Associati. 205 Il libro d’oro della responsabilità sociale GEVI Agenzia per il Lavoro GEVI per le popolazioni africane Problema Al giorno d'oggi la carestia colpisce principalmente le nazioni africane, ma con le continue guerre, le agitazioni interne e l'instabilità economica, la carestia continua ad essere un problema per il quale soffrono milioni di individui nel mondo intero. L'agenzia Famine Early Warning Systems Network ha assegnato alla Nigeria lo stato di emergenza nel luglio 2005, così come al Ciad, all'Etiopia, al Sudan del Sud, alla Somalia e allo Zimbabwe. Nel gennaio 2006 la FAO ha reso noto che 11 milioni di persone in Somalia, Kenia, Gibuti ed Etiopia correvano il rischio di morire d'inedia a causa della combinazione di una grossa siccità e i conflitti militari. Soluzione Il Management di GEVI da molti anni implementa progetti di solidarietà e sensibilizzazione su fenomeni di carattere umanitario e sociale. Per il 2006, avendo costatato il forte impegno di Medici senza Frontiere in molti stati del continente Africano, afflitto da guerre e carestie che spesso non ricevono le dovute attenzioni mediatiche e di sensibilizzazione, GEVI ha deciso di progettare una iniziativa di solidarietà coinvolgendo i dipendenti interni, i dipendenti interinali e le aziende clienti. Da un’analisi interna sul personale assunto con contratto “interinale” (GEVI ha in forza circa 2500 dipendenti al mese con contratto “interinale) è emerso che il 35% di questi ha origini africane (sudanesi, nigeriani, etiopici, marocchini, senegalesi ecc.). In virtù di tale statistica, GEVI, nel progettare l’iniziativa di solidarietà, ha pensato di dare l’opportunità ai suoi lavoratori interinali - extracomunitari di provenienza africana - di poter contribuire a dare un piccolo aiuto economico a chi vive in situazione di disagio nei rispettivi Paesi di origine. Tra tutti i dipendenti provenienti dal continente africano l’adesione all’iniziativa è stata totale e accolta di buon grado. Grazie a questa iniziativa GEVI è riuscita a dare visibilità all’organizzazione umanitaria e alle sue iniziative nei confronti del grande pubblico attraverso una campagna pubblicitaria sul Sole 24 Ore e ad una attività di ufficio stampa, mentre Medici senza Frontiere per la realizzazione della campagna pubblicitaria ha fornito del materiale fotografico di grande impatto empatico. 206 Il libro d’oro della responsabilità sociale Dei pannelli fotografici relativi all’iniziativa sono stati esposti nel mese di dicembre in tutte le filiali italiane di GEVI, posizionate fronte strada, al fine di sensibilizzare il maggior numero di persone sui temi di carattere umanitario (ogni mese circa 20.000 persone entrano nelle filiali gevi per consegnare il proprio curriculum vitae). A tutti i candidati che sono entrati nelle filiali è stato consegnato dal personale interno anche un opuscolo informativo sulle attività di Medici senza Frontiere. Attraverso un’attività di direct marketing sono state inoltre informate le oltre 500 aziende clienti GEVI presenti su tutto il territorio italiano al fine di sensibilizzare anche loro su attività di responsabilità sociale. GEVI ha dato un contributo economico pari al totale raccolto tra tutti i dipendenti interni e interinali. Nel 2005 è stato prodotto da GEVI anche un calendario sulla responsabilità sociale relativamente alla tutela dei diritti dei minori e dei lavoratori. Risultati I risultati per ciascuna filiale sono stati comunicati nel meeting aziendale di inizio anno svoltosi il 20/01/07 con grande coinvolgimento per tutto il personale interno e incitamento a fare meglio nelle future iniziative di responsabilità sociale di GEVI. Ciò ha creato indubbiamente una maggiore coesione del personale. GEVI, nel comunicare le sue iniziative di solidarietà alle sue imprese clienti, ha stimolato queste ultime ad un maggiore impegno per la comunità che le circonda. 207 Il libro d’oro della responsabilità sociale GLAXOSMITHKLINE Casa farmaceutica Leggere per Crescere Problema Un bambino malato è un bambino che ha costante bisogno d’affetto, cure e attenzioni, necessarie al suo naturalmente precario equilibrio psicofisico. Costretto ad affrontare quotidianamente situazioni complesse e delicate, dalle conseguenze del distacco familiare al trauma psicologico, dalle paure personali alle difficoltà oggettive, il piccolo paziente si trova inoltre in un ambiente troppo spesso a misura d’adulto, attento cioè ai bisogni pratici ma non sempre preparato a gestire quelli psicologici ed emotivi. Soluzione GlaxoSmithKline, nell’implementazione del suo Programma di responsabilità sociale “Salute e Società”, ha deciso di rivolgersi alle fasce della popolazione che hanno maggiore bisogno di assistenza e di protezione sviluppando progetti sociali a favore dei bambini e degli anziani. Un concetto di salute, quindi, omnicomprensivo e in cui la parola “benessere” assume un significato molto ampio. È stato dimostrato che la pratica della lettura e del racconto ad alta voce, praticata nelle famiglie con bambini in età prescolare (0-5 anni), è uno strumento che si è dimostrato di grande efficacia per un equilibrato sviluppo psichico e cognitivo del bambino, per alimentare l’interesse e l’amore verso i libri, per rafforzare i legami affettivi all’interno della famiglia. Negli USA si era infatti ipotizzato e successivamente verificato, negli anni ‘90, come la lettura praticata all'interno delle strutture ospedaliere ai bambini immigrati potesse favorirne lo sviluppo del linguaggio e l'integrazione linguistica. Negli anni a seguire, grazie alla collaborazione con l'Associazione dei bibliotecari statunitensi, il progetto è uscito dagli ospedali per arrivare anche all'interno delle famiglie. Il progetto “Leggere per crescere” nasce a Verona nel 2001, sulla scorta di alcune esperienze statunitensi (Born to read, Reach out and read), e nel corso degli anni ha raggiunto le province limitrofe del Veneto fino ad estendersi a tutto il territorio nazionale. Ad oggi è presente in undici regioni ed il progetto ha raggiunto circa 280.000 famiglie, attraverso 5.500 operatori. Leggere per Crescere è patrocinato dal Ministero dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dalle Regioni Veneto, Campania, Abruzzo e 208 Il libro d’oro della responsabilità sociale Liguria, da Rai Segretariato Sociale, oltre ad essere stato adottato come progetto di salute pubblica dall'Agenzia Regionale Sanitaria della Regione Puglia. All’interno del contesto ospedaliero il Progetto è stato strutturato da una donazione al reparto ospedaliero di una biblioteca per bambini e dalla realizzazione di corsi di formazione per gli operatori più coinvolti nel rapporto non medico-sanitario con i piccoli ricoverati (educatrici, insegnanti, assistenti sociali, volontari) e dalla distribuzione, ad opera degli operatori, ai genitori dei bambini ospedalizzati del manuale “Leggere per Crescere. Perché, cosa e come raccontare e leggere ai bambini” prodotto da GlaxoSmithKline. La realizzazione, inoltre, di una pubblicazione quadrimestrale relativa, quale il periodico di informazioni sul progetto, stampato in 30.000 copie e giunto alla sua 5 pubblicazione, rende possibile un maggiore coinvolgimento non solo delle persone che hanno deciso di aderire a tale iniziativa, ma anche di tutta la popolazione che, attraverso questa rivista, può venire a conoscenza degli sviluppi di “Leggere per Crescere” e può diventare il primo contatto per l’implementazione di tale programma sul proprio territorio. Tutto il personale è stato ampliamente informato e coinvolto in una manifestazione pubblica rivolta alle famiglie della provincia di Verona tenutasi nel 2001. I dipendenti sono inoltre costantemente informati sullo sviluppo delle attività attraverso il portale intranet e il sito del progetto. Risultati I centri ospedalieri coinvolti sono 38. I risultati iniziali prefissati sono stati ampliamente conseguiti. Obiettivo per il 2007 è di estendere il progetto a tutte le regioni d’Italia. In termini di risultati aziendali si può affermare che il progetto ha contribuito in maniera sostanziale all’immagine di GlaxoSmithKline come azienda sensibile alle esigenze della comunità in cui opera e realmente interessata a sostenerne il benessere. Il progetto consente all’azienda lo sviluppo di relazioni con Enti, Istituzioni ed associazioni anche al di fuori dello stretto ambiente merceologico di riferimento, ampliando in tal modo la reputazione aziendale. 209 Il libro d’oro della responsabilità sociale GRUPPO FILO DIRETTO Gruppo assicurativo Sisi Ni kesho children’s home – 2005 e 2006 Problema Come in altre parti dell’Africa, anche nella regione di Iringa (Tanzania) la situazione AIDS sta diventando sempre più disperata: persone infette muoiono ogni giorno, soprattutto giovani, ed il numero degli orfani cresce in maniera vertiginosa. Quando i genitori muoiono, i piccoli vengono generalmente affidati alle nonne, spesso, però, il carico di bambini è tale che molte sono costrette ad abbandonarli. Gli orfani cresciuti dalle famiglie di origine, inoltre, a causa delle ristrettezze economiche, ricevono spesso un’istruzione non adeguata. Soluzione Gruppo Filo diretto per l’impegno sociale Onlus (Filo Diretto Onlus, FDO) è la società no profit del Gruppo Filo Diretto che, dal 2002, opera attivamente nel mondo del no profit, dopo aver individuato l’ambito dell’infanzia in difficoltà quale area d’intervento. Sisi ni kesho children’s home 2005 è uno dei principali progetti realizzati da Filo diretto Onlus, nell’ambito dell’ attività che si è posta come obiettivo. Come è nella filosofia di Filo Diretto, anche questo progetto presenta, quali aspetti innovativi e originali, il coinvolgimento in prima persona e su base volontaria dello staff dell’azienda, l’operatività diretta, lo sviluppo e realizzazione delle iniziative; la realizzazione quanto più possibile di progetti modulari e replicabili su scala. In questo modo, infatti, l’esperienza accumulata permette di migliorare l’efficienza e l’efficacia nel realizzare le nuove iniziative. Con Sisi ni kesko children’s home, Filo diretto Onlus, visto il successo ottenuto nella costruzione di un centro di accoglienza per i bambini in difficoltà di Nyololo (Tanzania), ha esteso la collaborazione ad altri progetti mirati a completare l’intervento sulla comunità di Nyololo e a replicarlo, poi, in un’altra comunità, Nzihi. Alla costruzione del centro di accoglienza di Nyololo, infatti, è stato poi affiancato il progetto agricolo di auto-sostentamento della comunità e la costruzione del Mother & Child Health Centre. Nel 2005, ultimati i lavori a Nyololo, per Filo diretto Onlus è stato spontaneo continuare l’impegno in Tanzania, sostenendo la costruzione di un secondo centro di accoglienza per i bambini di Nzihi e l’avvio dell’annesso progetto agricolo. Anche nel caso di Sisi ni kesho, 210 Il libro d’oro della responsabilità sociale grande impulso alle attività e alla collaborazione con le comunità della regione di Iringa è giunto dalla direzione e dallo staff del Gruppo Filo diretto, che hanno seguito passo per passo la realizzazione dei diversi progetti. Ampia visibilità, come nelle altre iniziative, è stata data sia verso l’interno durante la convention annuale dello staff, l’house organ e Intranet, sia verso l’esterno attraverso la convention con i clienti e la newsletter “Now!”, indirizzata a tutti gli interlocutori del Gruppo, compresa la stampa. Nello specifico, Sisi ni kesho children’s home ha avuto come obiettivo quello di realizzare una Casa di Accoglienza, comprendente due dormitori, uno per i bambini più piccoli e uno per i più grandi, un refettorio, una sala giochi interna, una cucina, una lavanderia, uno store, un piccolo pronto soccorso, una sala giochi aperta al pubblico ed un Nucleo Operativo costituito da due piccoli uffici per i responsabili e il personale. L’inaugurazione del centro è stata una splendida festa a cui ha partecipato tutto il villaggio. La collaborazione con la comunità è continuata con altri progetti: il programma agricolo di auto-sostentamento della comunità di Nyololo; la costruzione del reparto Mother & Child Health, la struttura dedicata alle madri ed ai bambini all’interno dell’agglomerato ospedaliero Kituo cha Afya (in italiano Centro di Salute Rurale), sempre a Nyololo; la costruzione del reparto Pediatria all’interno dell’agglomerato ospedaliero Kituo cha Afya; la realizzazione di una seconda casa di accoglienza a Nzihi. I principali partner che hanno contribuito al successo dell’iniziativa sono stati: l’Arcidiocesi di Palermo, presente sul territorio in gemellaggio con la Diocesi di Iringa da più di 6 anni; l’associazione CO.P.E. (COoperazione Paesi Emergenti) di Catania, i cui volontari sono stati determinanti per la progettazione della costruzione ed il monitoraggio dei lavori a Nyololo e l’associazione Asantesana Onlus che ha realizzato il centro di accoglienza di Nzihi. Oltre al determinante impegno da parte della Direzione aziendale a favore dei progetti FDO, le società del Gruppo mettono a disposizione della Onlus risorse finanziarie complessive pari a 50.000 euro annui, una percentuale degli utili del Gruppo, 3 giorni lavorativi annui per ciascun dipendente che offra la propria disponibilità rispetto ai progetti FDO, i propri network di conoscenze, interlocutori, clienti, fornitori, ecc. In particolare, all’atto degli accordi di collaborazione, i partner commerciali possono scegliere se e quanta parte delle loro commissioni devolvere a favore delle attività di FD Onlus. Dall'estate 2002, alcune delle polizze offerte da Filo diretto Assicurazioni devolvono oltre l'1% del premio a favore dei progetti FDO. 211 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati I risultati ottenuti in Tanzania in meno di due anni di collaborazione sono stati sorprendenti. In Nyololo sono stati realizzati un centro di accoglienza, il Mother & Child Health Centre, ed il reparto di pediatria all’interno del presidio ospedaliero. Sisi ni kesho è un ulteriore esempio di come Filo diretto Onlus sia riuscita a canalizzare il desiderio di impegnarsi, di partecipare, di assumersi volontariamente nuove responsabilità verso obiettivi comuni e condivisi a sostegno dalla Onlus. Grazie al progetto, è migliorato il clima aziendale, fornendo occasioni di confronto e di gratificazione, in più e contemporaneamente, ha portato ad una più piena condivisione dei valori aziendali. I programmi agricoli connessi alle strutture hanno permesso alla comunità di auto-sostenersi, sia attraverso l’utilizzo diretto dei prodotti ricavati dalla terra e dall’allevamento del bestiame, sia attraverso la vendita degli stessi, finalizzata a ricavare ulteriori risorse. Per lo specifico progetto Sisi ni kesho children’s home nel biennio 2004-05 sono stati stanziati 95.000 euro e ne sono stati stanziati già 70.000 per il 2006-07. 212 Il libro d’oro della responsabilità sociale GRUPPO INDUSTRIALE TOSONI Azienda operante nel settore delle grandi costruzioni e nel mercato ferroviario Venerdiversi Problema Nella nostra società, dove i ritmi sono sempre più frenetici, è sempre più raro avere l’opportunità di trovare momenti per conoscere persone, socializzare e riflettere su temi meritevoli di approfondimento. Soluzione Con il progetto Venerdiversi, GIT ha voluto interagire con il territorio in cui opera promuovendo, tra le altre, un’iniziativa di matrice socio-culturale. Sono stati proposti, con continuità, dei momenti di incontro e approfondimento su tematiche diverse tra loro, organizzando, assieme ai soggetti e agli operatori locali e nazionali, alcune serate aperte a tutta la cittadinanza. Inizialmente pensato come un’opportunità per le maestranze ed i loro familiari, Venerdiversi si è sviluppato, mese dopo mese, come un appuntamento costante per le molte persone che vi hanno preso parte. L’impresa ha ospitato, continuativamente, presso la propria sede, ad esempio, tavole rotonde, rappresentazioni teatrali, conferenze, dibattiti e proiezioni cinematografiche. Il progetto è partito grazie alla sensibilità dell’azienda nei confronti delle tematiche sociali, sviluppandosi mediante la costituzione di un apposito gruppo di lavoro costituito da 5 persone. È stato scelto di abbinare la proposta di relatori “importanti e conosciuti” al grande pubblico, con giovani associazioni del territorio, allo scopo di offrire sia una promozione culturale qualificata, sia un’opportunità per coloro che, sviluppando talenti e progetti che rischiano di non essere conosciuti, non hanno un luogo dove potersi esprimere e farsi conoscere. Il personale è stato coinvolto in Venerdiversi attivamente, attraverso la progettazione e la realizzazione e viene costantemente informato degli appuntamenti mensili. Le partnership per la realizzazione del progetto sono state molte e assai diverse tra loro ed impostate e coltivate con varie modalità. Con alcuni, ad esempio, sono state finalizzate alla realizzazione della serata, con altri il rapporto è stato più prolungato e costante, riproponendosi più volte. Le risorse messe a disposizione dall’azienda si aggirano, secondo i consuntivi effettuati, intorno ai 30.000 euro. 213 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati Il progetto ha offerto al territorio occasioni per incontrarsi, socializzare e riflettere, affrontando temi meritevoli di approfondimento. Essendo gli incontri ubicati in luoghi aziendali, è stata favorita la convinzione che il consueto habitat di lavoro è un luogo aperto alla normale vita della comunità locale. I dipendenti si sono potuti mettere in relazione con diverse realtà operanti nel territorio e non solo, per generare collaborazioni con chi opera soprattutto nell’ambito culturale e sociale. Il progetto è stato apprezzato dal personale e, vista la crescita continua agli incontri, può essere ritenuto replicabile anche da parte di altre imprese. 214 Il libro d’oro della responsabilità sociale GRUPPO TELECOM ITALIA/ TIM PARTECIPAÇÕES Operatore di telecomunicazioni fisse e mobili Mùsica nas escolas Problema I bambini ed i ragazzi che abitano nelle favelas brasiliane non hanno facilmente possibilità di emergere dalla realtà degradata nella quale vivono, tanto meno di accedere a dei programmi d’istruzione innovativi e di sviluppare un “saper fare” concreto per avere una reale alternativa di vita. Soluzione Il progetto d’inclusione sociale Música nas escolas nasce nel 2003 dalla partnership tra Governo brasiliano e le società brasiliane di telefonia mobile del Gruppo Telecom e si rivolge a bambini e adolescenti di otto città brasiliane (San Paolo, Recife, Salvador, Porto Alegre, Belém, Rio de Janeiro, Florianópolis, Ribeirão Preto) che vivono in situazioni sociali a rischio. Il progetto ha due obiettivi. Il primo, più generale, consiste nella possibilità di avvicinare al mondo della musica alcune decine di migliaia di bambini. A tale scopo, nelle “Officine di Musica” vengono allestiti spettacoli e dimostrazioni pratiche da musicisti professionisti, mentre nei “Nuclei di Agitazione Culturale” gli allievi che hanno preso parte alle Officine s’impegnano nella promozione musicale all’interno delle scuole.Il secondo obiettivo, più specifico, mira a formare veri e propri “professionisti della musica”. I destinatari sono alcune centinaia di ragazzi dagli 8 ai 14 anni che prendono parte a vere e proprie lezioni di musica, imparando a usare strumenti musicali e a cimentarsi in performances artistiche che verranno poi rappresentate presso ospedali, asili, orfanotrofi o altre scuole, in veste di “Pequenos Embaixadores da Paz” (Piccoli Ambasciatori della Pace). L’apertura dell’Auditorium di Ibrapuera pone le basi per un ulteriore sviluppo del progetto: la creazione di una scuola di musica interna all’Auditorium riservata ad alcuni di quei ragazzi che già hanno partecipato alle iniziative formative precedentemente descritte.Le autorità locali hanno provveduto a mettere a disposizione presso le scuole individuate i locali in cui poter impartire le lezioni e, in alcuni casi (Recife, Belém e Salvador), hanno provveduto anche al trasporto degli studenti. A Rio de Janeiro la fabbrica di strumenti “Contemporânea” ha donato parte degli strumenti necessari alla realizzazione del progetto. Le società del Gruppo Telecom in Brasile hanno ideato l’iniziativa, contribuito finanziariamente alla realizzazione del Progetto, sovvenzionato la costruzione dell’Auditorium di 215 Il libro d’oro della responsabilità sociale Ibrapuera e istituito, all’interno dell’Auditorium, una Scuola di Musica per individuare e supportare nuovi giovani talenti. Il progetto Música nas escolas nasce dalla volontà del Gruppo Telecom in Brasile, condivisa con le istituzioni locali e governative, di agire su una delle problematiche maggiormente sentite nel paese: il recupero di migliaia di ragazzi che vivono in situazioni socialmente a rischio e che devono trovare alternative di vita diverse dalla violenza e dalla strada. Risultati Nel 2006 il contributo stimato del Gruppo per le iniziative sopra descritte è stato di circa 7 milioni di euro. Il progetto ha coinvolto 42 scuole pubbliche di 8 città brasiliane, gli studenti raggiunti sono stati 14.540, i Workshop musicali realizzati sono stati 3.203, quelli radiofonici 2.937 e sono state effettuate 7.373 ore di lezioni di musica. Attraverso due valutazioni dei progetti da parte dell’Università di Cambridge è emerso che la partecipazione in queste attività ha aiutato i ragazzi a migliorare l’autostima e il comportamento in generale, a scuola e a casa, Inoltre l’indice utilizzato, appositamente creato per valutare la performance qualitativa pedagogica, ha mostrato per i due anni valutati una percentuale cumulativa di ritorno dell’investimento sociale superiore al 20%, equivalente a 1-2 anni addizionali d’ insegnamento. 216 Il libro d’oro della responsabilità sociale HENKEL LOCTITE ADESIVI Azienda operante nel settore del largo consumo e nel settore industriale Henkel & Gretel Problema L’abbandono dei minori è stato identificato come la quarta emergenza umanitaria del XXI secolo, un’emergenza comune a tutti i Paesi, da quelli in via di sviluppo a quelli del più ricco Occidente. In Italia, in particolare, oltre 34 mila minori vivono fuori dalla propria famiglia, accolti in istituti, comunità educative di accoglienza e comunità familiari (dati della Commissione Parlamentare per l’Infanzia, luglio 2004). L’Istituzionalizzazione, che rappresenta la tradizionale risposta al problema dei minori fuori dalla famiglia, non risponde in modo adeguato all’abbandono: interviene sui bisogni materiali e non su quelli emozionali e affettivi. Nel 2001 è stata emanata la Legge 149 in base alla quale il ricovero in istituto doveva essere superato entro il 31 dicembre 2006, mediante l’affidamento ad una famiglia e, ove ciò non sia possibile, mediante l’inserimento in una comunità di tipo familiare”. La riconversione, da “istituto” a “comunità”, avvenuta in molti istituti italiani, ha tradito, però, lo spirito della legge e violato il diritto di ogni bambino ad essere accolto ed amato come figlio. Soluzione Partendo dal presupposto che la vera e unica risposta al bisogno di relazione è la famiglia, Henkel, con l’iniziativa Henkel&Gretel, si è proposta di aiutare concretamente le famiglie e i bambini che sono vittime di abbandono, secondo i principi di impegno sociale che da tempo guidano le attività dell’azienda rivolte all’infanzia in difficoltà. Henkel, infatti, da tempo ha posto in essere un’iniziativa denominata MIT Children’s Projects, che consente ai dipendenti di presentare richieste di finanziamento in favore di enti no profit operanti nel mondo a sostegno dei bambini meno fortunati. Il progetto “Henkel & Gretel” è un’iniziativa di Henkel Italia a favore del progetto “La carezza della famiglia” promosso dall’Associazione Ai.Bi. (Amici dei Bambini) a beneficio della creazione di strutture d’accoglienza familiare dei bambini in stato di abbandono. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio del Segretariato Sociale della Rai e del Comune di Milano – Educazione e Infanzia. Il progetto è partito il 18 novembre 2006 a Milano, presso la Galleria dell’Ottagono, dove Federica Panicucci, nel corso del pomeriggio, ha letto ai bambini tre favole che hanno come principale tema 217 Il libro d’oro della responsabilità sociale quello dell’abbandono. Le tre fiabe sono state raccolte in un cd, realizzato per l’occasione da Henkel Italia, che è stato distribuito dai volontari di Amici dei Bambini a fronte di una donazione minima. Il progetto è continuato dal 24 e dal 25 febbraio per circa tre mesi presso le Gallerie Commerciali Auchan che hanno dato il proprio supporto. Verranno toccate diverse città sul territorio nazionale e continuerà la raccolta fondi attraverso la vendita del cd. Grazie ad un altro progetto, vengono anche sostenute le famiglie nel loro desiderio di accoglienza con la creazione, l’avviamento e il sostegno di una rete di Centri Servizi alla Famiglia (CSF) e Case Famiglia su tutto il territorio nazionale, per essere di sostegno all’affido come alternativa all’istituto. Inoltre, vengono realizzati percorsi di formazione sull’accoglienza familiare e stimolate le istituzioni competenti a sviluppare politiche di rete. Il team di lavoro interno ha contato 12 persone che hanno fornito il loro contributo per le aree comunicazione, marketing, trade marketing e vendite. Fondamentale è stata la collaborazione di Amici dei Bambini (la cui mission è rispondere all’emergenza abbandono); quella con le Gallerie Auchan, che hanno fornito un prezioso contributo ospitando il tour in 10 sedi italiane e quello della società Adverteam2, che è stata individuata come partner per la realizzazione operativa del progetto. Quest’ultimo è stato comunicato mediante attività di ufficio stampa, una pianificazione radiofonica oltre che con pagine su la free press di Milano. Risultati Grazie al progetto è aumentata la solidarietà e la sensibilizzazione su un tema tutto italiano assai poco conosciuto e di conseguenza sottovalutato. Fino a fine 2006 Amici dei Bambini ha aperto due Centri Servizi alla famiglia a Napoli e a Reggio Calabria, e tre Case Famiglia a Milano, Vizzolo Predabissi (MI), Mestre (VE), che, dal 2002 hanno permesso a decine di bambini e di famiglie di ricevere il calore e l’affetto di cui avevano bisogno. Inoltre sono stati 52 i progetti finanziati da Henkel Italia per aiutare i bambini disagiati di tutto il mondo. Altri 8 progetti saranno supportati nel corso del 2007 con un investimento di circa 60.000 euro l’anno. 218 Il libro d’oro della responsabilità sociale HENKEL LOCTITE ADESIVI Azienda operante nel settore del largo consumo e nel settore industriale MIT: Make an impact on tomorrow Problema Le aziende avvertono sempre più l’esigenza di rafforzare i legami con il territorio di riferimento e di coinvolgere in ciò anche i collaboratori. Appoggiare le attività di volontariato dei propri dipendenti, oltre a creare valore sociale per la comunità di riferimento, aiuta a rafforzare i legami con i collaboratori migliorando morale e motivazione. Soluzione Molti dipendenti ed ex dipendenti in pensione di Henkel si dedicano nel loro tempo libero al volontariato a scopi sociali. Attraverso l’iniziativa MIT (Make an Impact on Tomorrow), Henkel sostiene questo impegno con donazioni in natura, elargizioni di fondi e di prodotti. L’attenzione è focalizzata sui progetti MIT a favore della comunità e su quelli a favore dell’infanzia. Un bando di partecipazione viene reclamizzato presso tutti i dipendenti che sono invitati a individuare una possibilità di intervento e che, mediante un modulo e alcuni documenti degli enti, possono presentare una domanda di finanziamento per un progetto pari ad una somma non superiore a 10.000 euro. Una giuria nazionale composta da dipendenti di diversa estrazione e grado seleziona un certo numero di progetti che poi vengono sottoposti alla giuria internazionale che delibera il finanziamento. I progetti MIT a favore della comunità vengono selezionati da giurie locali e appoggiati dalle affiliate Henkel sul posto. Oltre a questi progetti, dal 2001 Henkel sponsorizza a livello centrale anche progetti a favore dell’infanzia, donando ogni anno un milione di euro. Come sempre, le iniziative, nello spirito del Programma Mit – Children’s Projects, sono state presentate da dipendenti e pensionati che svolgono attività di volontariato. Henkel promuove e partecipa ad iniziative di elevato impatto sociale, che si prefiggono - oltre alla salvaguardia ambientale - lo sviluppo della cultura e della società civile e l’attuazione di interventi di solidarietà concreta rivolti alle fasce più deboli e emarginate. Il Gruppo ha di recente convogliato tutte le attività che rientrano nell’ambito della Responsabilità Sociale d’impresa all’interno di un programma denominato “Henkel Smile”. Il coinvolgimento del personale è il fulcro di quest’iniziativa che trova nel dipendente il garante della bontà e serietà dell’iniziative oltre che il 219 Il libro d’oro della responsabilità sociale supervisore dell’implementazione del progetto di cui si rende testimone attraverso puntuali relazioni che vengono poi utilizzate per creare lo storico dell’iniziativa. Risultati Fino ad oggi Henkel ha sostenuto 3.383 progetti in favore della Comunità in quasi 100 Paesi. Sono stati inoltre realizzati oltre 865 progetti MIT per l’infanzia nel mondo, di cui 245 solo nel 2005. In Italia dal 2001 ad oggi sono stati condotti in porto 52 progetti a favore dei bambini che vivono in condizioni difficili in Italia e nel mondo; oltre 41.000 bambini sono stati aiutati a vivere meglio. Ogni anno Henkel dedica all’iniziativa circa 1 milione di euro a livello mondo ed Henkel Italia contribuisce con 60.000 euro. 220 Il libro d’oro della responsabilità sociale HEWLETT – PACKARD ITALIANA Azienda IT nei mercati consumer e delle piccole e medie imprese Campus Bio-Medico di Roma Problema La tecnologia è oggi un fattore determinante di miglioramento delle condizioni economiche, culturali e di vita delle società e dei singoli. Spesso però vi è il rischio di un “digital divide”, in quanto può anche creare esclusione, se non consente a tutti, in ugual modo, l’accesso e la risoluzione dei problemi. Soluzione Nel 2003 Hewlett-Packard ha assegnato la borsa di studio “Mobile Technology for Teaching”, che ha l’obiettivo di promuovere lo studio di materie scientifiche attraverso l’utilizzo delle tecnologie mobile, al Campus Bio-Medico di Roma, Università tematica centrata sulla cura dell’uomo. Il grant ha consentito al Campus Bio-Medico di intraprendere varie attività sperimentali per l’utilizzo delle reti wireless in ambito ospedaliero e didattico, tra cui il programma denominato HISS (Hospital Information System for Students), destinato all’uso di PDA (Personal Digital Assistant, palmare) connessi in Wi-Fi al sistema informativo ospedaliero per la lettura e la registrazione dei dati dei pazienti da parte degli studenti di medicina, infermieristica e dietistica in tirocinio nei diversi reparti. Gli obiettivi del progetto sono stati fornire agli studenti uno strumento utile per migliorare il percorso di apprendimento, rafforzare il livello tecnologico sia del Campus universitario sia dell’ospedale e rendere familiare agli studenti l’uso di nuove tecnologie applicabili nel loro futuro professionale. Inoltre. HP ha creato, a livello mondiale, il progetto Philanthropy & Education, attraverso il quale mette le proprie tecnologie a disposizione di progetti di eeducation, iniziative per l’inclusione sociale di persone disabili o svantaggiate e per la tutela del patrimonio artistico e culturale. La borsa di studio Technology for Teaching è uno dei numerosi programmi e investimenti di HP nel campo della formazione. L’obiettivo è migliorare i risultati a lungo termine ottenuti dagli studenti attraverso cambiamenti sistemici nelle scuole e università di tutto il mondo. Risultati Dal 2004 al 2006, HP ha donato 36 milioni di dollari per la realizzazione di questo programma ad oltre 650 scuole ed università in tutto il mondo. Negli 221 Il libro d’oro della responsabilità sociale ultimi venti anni, HP ha donato oltre 1 miliardo di euro, in contributi economici e apparecchiature informatiche, a scuole, università e organizzazioni no-profit nel mondo. I progetti, inoltre, hanno diffuso il livello tecnologico sia del Campus universitario sia dell’ospedale didattico; gli studenti sono stati abituati all’uso di nuove tecnologie utili per il loro futuro professionale e sono state definite le interfacce più adatte per le applicazioni mediche. Sono stati raggiunti anche enti esterni, come l’istituto alberghiero Safi di Roma, in cui insegnano dietiste del Campus e dove è stato avviato un progetto di utilizzo dei palmari per il training on the job. 222 Il libro d’oro della responsabilità sociale HOLCIM (ITALIA) Azienda attiva nella produzione di materiali per il settore delle costruzioni. Percorso di partnership con la comunità Problema Si avverte sempre più la necessità per le realtà industriali di una maggiore comunicazione ed informazione verso l’esterno. Soluzione Holcim Italia, al fine di costruire un rapporto solido con le comunità limitrofe alle proprie unità produttive, in particolare a quelle cemento, ha realizzato una serie di iniziative. Il Rapporto di Sostenibilità, in quest’ottica, è lo strumento che permette maggior dettaglio e conseguente completezza e trasparenza sui tre pilastri dello sviluppo sostenibile: performance economica, performance ambientale, performance sociale. I dati sul consumo di combustibile e le emissioni in atmosfera delle unità produttive cemento, nonché i dati relativi alle performance sociali vengono aggiornati e pubblicati periodicamente sul sito internet aziendale. Altro canale di informazione è il giornalino per le comunità locali “Note di Fàbrica”, che contiene informazioni riguardanti Holcim (Italia) ed una parte interna, diversa per i due stabilimenti, riguardante aspetti specifici dell’unità produttiva di riferimento. Il giornalino viene distribuito ai cittadini dei comuni limitrofi gli stabilimenti di Merone (CO) e di Ternate (VA). La giornata Porte Aperte o Open Day, realizzato nell’U.P. Merone il 28 maggio 2006, ha visto la partecipazione di più di 1800 persone con una durata media di permanenza nel sito di 3 ore. Durante la giornata l’azienda ha offerto visite guidate al ciclo produttivo, ristorazione e intrattenimento per bambini e adulti. Altre attività di partnership sono state quelle portate avanti nell’ambito delle commissioni multi stakeholder. Un accordo volontario firmato da Holcim ed il Comune di Merone, ad esempio, prevede il controllo, in caso di inserimento di un nuovo combustibile alternativo, della qualità delle emissioni in atmosfera da parte di una Commissione Tecnica (formata da Comune di Merone rappresentata dall’Enea, Provincia di Como, Holcim Italia) che ha facoltà di chiedere l’interruzione all’utilizzo del combustibile qualora questo comportasse peggioramento nella quantità e/o qualità delle emissioni in atmosfera. 223 Il libro d’oro della responsabilità sociale Le conclusioni del lavoro della commissione Tecnica vengono resi pubblici dalla Commissione Istituzionale (composta da Regione Lombardia, Provincia di Como, Comune di Merone, Comune di erba, Rappresentante delle Organizzazioni Sindacali, Rappresentante delle organizzazioni ambientali, Holcim Italia). Le Commissioni multistakeholder vedono la partecipazione di rappresentanti delle funzioni Ambiente, Materie Prime e Logistica, Sviluppo Sostenibile a seconda dei casi. Per ascoltare in modo diretto lo stakeholder dipendente, invece, è stata avviata una employee survey. L'indagine è curata dall’istituto di ricerche di mercato GfK Eurisko che gestisce interamente il sondaggio, dall’invio del questionario presso il domicilio dei dipendenti alla ricezione ed elaborazione dei risultati con consegna report a marzo 2007. Risultati I risultati più tangibili ora riguardano: - Open Day: 1850 visitatori che hanno trascorso circa tre ore con l’azienda di cui 45 minuti per la visita al processo produttivo; - Pubblicazioni: 2000 copie del Rapporto di Sostenibilità 2004 e 20.000 copie del giornale alla comunità (2 copie l’anno). L’Open Day ha inoltre portato benefici in termini di motivazione del personale e senso di appartenenza all’azienda. 224 Il libro d’oro della responsabilità sociale INDESIT COMPANY Azienda attiva nella produzione di elettrodomestici Progetto Jonathan Problema Il dialogo tra amministrazione della giustizia, rete dell’assistenza sociale e il mercato del lavoro è scarso. Questo comporta spesso un difficoltoso reinserimento dei giovani con precedenti penali nel mercato del lavoro e nella società. Soluzione Il progetto Jonathan di Indesit Company nasce con l’obiettivo di offrire l’opportunità di un pieno reintegro nella collettività a ragazzi provenienti da zone metropolitane del sud d’Italia ad alto degrado sociale; in partnership con l’associazione Jonathan Onlus nasce agli inizi degli anni ’90 per iniziativa di un gruppo di operatori sociali. La struttura operativa dell'Associazione conta sull'impegno di gruppi di volontari, obiettori di coscienza e operatori sociali qualificati, supportati da un nucleo di professionisti che definiscono il progetto scientifico di intervento sul disagio giovanile, formalizzano le procedure e il lavoro d'equipe ed organizzano laboratori e gruppi di formazione. Nel progetto l’Associazione Jonathan ha garantito esperienza, competenze e professionalità nella gestione organizzativa ed operativa. La fase d’inserimento dei partecipanti è stata curata con particolare attenzione dai dirigenti degli stabilimenti, che hanno coinvolto sia i responsabili sia i lavoratori dei reparti, svolgendo un’importante opera di sensibilizzazione dei propri dipendenti. Le organizzazioni sindacali dell’azienda hanno svolto un ruolo fondamentale, diventando parte attiva nel costruire un clima accogliente tra i lavoratori che, da subito, hanno accettato i tirocinanti come “compagni di lavoro” con gli stessi diritti e le stesse responsabilità di qualsiasi altro dipendente dello stabilimento. Gli strumenti utilizzati per gestire efficacemente il programma sono stati: la formazione dei ragazzi, un periodo di formazione professionale in fabbrica, il tutoraggio dentro e fuori la fabbrica, il monitoraggio in itinere, il coinvolgimento e la partecipazione dell’organizzazione aziendale, un numero ristretto di regole comportamentali e organizzative da rispettare. Di questi strumenti adottati il tutoraggio, svolto da un ragazzo dell’Associazione, è stato vitale nell’economia gestionale del Progetto. 225 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati Attraverso il progetto è stato dimostrato che, con un’adeguata preparazione, una strategia di recupero attraverso il lavoro è possibile anche in casi apparentemente difficili da superare e che si può costruire e consolidare la volontà di reinserimento sulla base di una proposta credibile dell’opportunità di acquisizione, attraverso il lavoro, di un ruolo socialmente dignitoso. I ragazzi hanno dimostrato una forte assunzione di responsabilità, sottolineata dall’impegno sul lavoro. Il progetto ha consentito ad oltre 80 giovani il pieno reintegro nella società. 226 Il libro d’oro della responsabilità sociale ITALGEST HOLDING Azienda operante nei settori dell’Energia, dell’Immobiliare e dei Servizi Ecostore di Casarano Problema La protezione dell’ambiente è essenziale per la qualità della vita delle generazioni odierne e future. Fondamentale risulta diffondere una cultura improntata sullo sviluppo ecosostenibile e sull’importanza di utilizzare prodotti e servizi ecologici. Soluzione Grazie al progetto del Consorzio Sim Puglia S.c.ar.l., società appartenente al Gruppo Italgest, nasce a Casarano un Ecostore di circa 650 mq, all'interno di un prestigioso complesso di servizi, destinato non solo alla promozione e vendita di prodotti e servizi ecosostenibili, ma anche alla diffusione della cultura ecosostenibile. All'interno dell' Ecostore sarà allestito uno spazio espositivo permanente destinato alla presentazione di rassegne artistiche con modalità e soluzioni fuori dagli schemi tradizionali e mostre ed esposizioni per la promozione del valore ambientale. Affiancato a questo, un moderno teatro che, oltre ad ospitare spettacoli di varia natura, sarà sede di manifestazioni e conferenze sui temi dello sviluppo sostenibile. Farà da collettore a queste attività un'area destinata a bar-ristorante in cui si offriranno prodotti ecogastronomici tradizionali ma anche biologici ed equosolidali. Nello stesso sito sorgerà un centro di formazione che avrà a disposizione 5 aule complete della più moderna tecnologia pensate per la formazione professionale, soprattutto in campo ambientale. Un centro quindi di formazione, aggregazione e vendita. Gli obiettivi dell’Ecostore sono quelli di sviluppare la domanda di prodotti ecologici, cercando di sensibilizzare il consumatore attraverso percorsi di educazione ambientale affinché i vantaggi di questi prodotti possano essere conosciuti ed apprezzati; comunicare le prestazioni ottenute e promuovere un dialogo aperto con tutti i portatori d’interesse (autorità pubbliche, cittadini, fornitori, clienti ecc.) al fine di comunicare gli impegni di politica ambientale, della qualità, della sicurezza, dell’etica; coinvolgere i fornitori e subfornitori nel rispetto delle normative in materia di sicurezza, ambiente, etica e qualità ed individuare le esigenze dei clienti e tradurle in standard di servizio in grado di soddisfarle. L'iniziativa è frutto di una collaborazione tra diversi soggetti privati ed, indirettamente, di enti che aderiscono al programma Agenda 21. Tra i soggetti privati troviamo il Consorzio SIM PUGLIA s.c.ar.l. e la 227 Il libro d’oro della responsabilità sociale società di consulenza Punto 3, che ha messo a disposizione professionisti qualificati che si occupano di progetti per lo Sviluppo Sostenibile. L’iniziativa ha richiesto 12 mesi c.a. per le fasi di progettazione, start up e realizzazione ed un investimento iniziale di 200000 euro circa. Risultati Trattandosi di un progetto in via di sviluppo, non esistono ancora dei risultati tangibili circa il grado di raggiungimento degli obiettivi stabiliti. Tuttavia, i partners coinvolti hanno dimostrato grande entusiasmo per l’iniziativa, così come le risorse formate. Gli strumenti di comunicazione e promozione utilizzati dall’ Ecostore di Casarano hanno sortito una risposta positiva sulla collettività. 228 Il libro d’oro della responsabilità sociale JANSSEN CILAG Azienda farmaceutica “Glacier Care 2006” Problema Il ghiacciaio rappresenta un patrimonio naturale fondamentale, è indicatore delle variazioni climatiche, riserva idrica, risorsa per l’economia turistica. Il riscaldamento del pianeta sta però provocando infatti mutazioni climatiche che influiscono sui ghiacciai e che destano preoccupazione nella comunità scientifica. Cresce sempre più la consapevolezza che la difesa del patrimonio ambientale è l’unica chiave di volta del business: niente ambiente, niente risorse da sfruttare. Soluzione Trenta managers di Janssen Cilag hanno partecipato ad un progetto di ricerca scientifica nel 2006, curato dal Presidente del Comitato Glaciologico Italiano e Docente dell’Università degli Studi di Milano con il supporto tecnico e organizzativo di Montana e MAP Responsilbility, teso a monitorare, in un arco temporale predefinito, le dinamiche fisiche del Ghiacciaio dei Forni a S. Caterina Valfurva, in provincia di Sondrio con particolare focus sullo stato di salute del patrimonio idro-glaciologico e la riduzione della massa. I membri delle tre spedizioni, hanno scattato, attraverso misurazioni, foto, rilevamenti cartografici e valutazioni geomorfologiche, “un’istantanea” del ghiacciaio: nei mesi di giugno, luglio e agosto sono state osservate la velocità di spostamento, la dimensione e la velocità di scioglimento del ghiacciaio. La fatica, l’impegno e l’entusiasmo dei “geologi volontari” ha dato risultati scientifici interessanti che, raccolti nella relazione “Progetto di studio sui ghiacciai dei Forni Glacier Care 2006”, sono stati messi a disposizione della comunità scientifica. Le spedizioni sono state riprese in un documentario realizzato col supporto logistico del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Sondrio. Il documentario racconta un iniziativa CSR, ovvero un esempio di persone di un’azienda che agiscono sul campo per sviluppare un piano di formazione e compiere nello stesso tempo un’azione di Responsabilità Sociale d’Impresa. Il progetto ha avuto il patrocinio del Ministero per l’Ambiente e il coinvolgimento di enti locali e istituzionali, quali la Provincia di Sondrio, il 229 Il libro d’oro della responsabilità sociale Comando Provinciale GdF di Sondrio, il Parco Nazionale dello Stelvio e il Consorzio Turistico di Bormio. L’iniziativa “pionieristica” si inquadra all’interno della responsabilità sociale d’impresa e ha destato interesse presso le comunità locali, la stampa e anche diverse emittenti televisive. Per la Janssen-Cilag, le spedizioni sul ghiacciaio, di forte impatto fisico ed emotivo, hanno rappresentato un’ opportunità di crescita umana e professionale. Il superamento di barriere fisiche ed emozionali e il misurarsi, in gruppo, con situazioni completamente nuove e non convenzionali all’interno di un rigido protocollo scientifico, ha permesso ai manager aziendali di evidenziare le loro capacità strategiche, tattiche, organizzative, gestionali e relazionali, operando al contempo una pregnante presa di coscienza dei loro punti di forza e delle aree di miglioramento. L’Azienda si è inoltre dotata di un’accademia di formazione interna e di sistemi eccellenti di sviluppo delle competenze manageriali quali la Palestra di Leadership (Leadership Work-out) e un programma strutturato di Mentoring per i talenti aziendali e i managers di nuova nomina (Pigmalione). Risultati La misurazione di specifici KPI identificati ha confermato che l’investimento e le energie impiegate vanno nella giusta direzione. Surveys esterne ed interne effettuate con cadenza regolare indicano che il livello di coinvolgimento e soddisfazione del personale è alto. Il successo dell’iniziativa “Glacer Care 2006”, inserita in un ambito più generale di sviluppo e formazione delle competenze individuali e professionali, a sostegno dei valori aziendali, ha spinto l’azienda a progettare per il futuro analoghe attività di ampio respiro. 230 Il libro d’oro della responsabilità sociale KELLOGG ITALIA Azienda produttrice di cereali Filippo e gli Altri – Storie per una Buonanotte Problema I bambini ricoverati in ospedale affrontano molti periodi difficili, tra i quali in particolare uno molto delicato è la sera, al momento di andare a dormire, in quanto si devono addormentare senza avere vicini mamma e papà. Anche i genitori ed i volontari sono spesso impreparati all’ospedalizzazione e non sanno come viverla con serenità. Soluzione Kellog, in collaborazione con “Fondazione ABIO Onlus per il bambino in ospedale” e Carthusia Edizioni, casa editrice impegnata nella pubblicazione di titoli educativi per l’infanzia e progetti mirati di comunicazione in ambito sociale, ha realizzato un libro di favole per i bambini in ospedale e ne ha donato 4.000 copie ai volontari, fondazione senza scopo di lucro attiva nell’ambito dell’accoglienza del bambino al momento del ricovero ospedaliero. Filippo e gli altri - Storie per una buonanotte è un volume di nove racconti illustrati, che accompagnano il momento della nanna dei bambini ricoverati, che li coinvolgono sul piano emotivo, che incontrare i loro sogni e li trasportano in una dimensione fantastica e liberatoria. Filippo e gli altri è una raccolta di storie divertenti, pensate da Roberto Piumini per i bambini che affrontano l’esperienza dell’ospedalizzazione, perché possano viverla con maggiore serenità, tenendo conto del loro bisogno di gioco, di sicurezza e di affetto. I racconti vogliono indurre i bambini ad assumere una posizione di coraggio di fronte a situazioni difficili. Il fine è quello di tranquillizzarli, accoglierli considerando i loro bisogni, perché possano elaborare e superare la paura, favorendo contemporaneamente il dialogo costruttivo con l’adulto. Le storie, illustrate dalle suggestive immagini di Patrizia La Porta e Valeria Petrone, sono viaggi nel fantastico, stimolanti e divertenti. Proprio allo scopo di incoraggiare il bambino ad affrontare la degenza con maggior serenità, ciascun protagonista porta con sé, nella propria avventura, un oggetto appartenente al contesto ospedaliero (come le garze, la cuffietta o l’asta della flebo) che, nel corso della storia, si rivelerà davvero molto utile. Tutte le fiabe sono a lieto fine e stimolano, attraverso l’immaginazione, la capacità dei bambini di affrontare gli imprevisti e le difficoltà della vita. Il progetto, realizzato grazie ad un sinergico lavoro di 231 Il libro d’oro della responsabilità sociale equipe tra i tre partner coinvolti, ha portato alla realizzazione di un importante progetto editoriale, frutto di un’attività di continua condivisione durante tutti gli step: dalla definizione del progetto, al lancio in fase di conferenza stampa, al monitoraggio dei risultati. Il progetto, per realizzare il quale Kellogg Italia ha investito circa 30 mila euro, ha coinvolto in primis il team del dipartimento Comunicazione, da febbraio ad ottobre 2006. Risultati Il progetto ha avuto lo scopo di invitare i consumatori a conoscere l’attività di ABIO, sensibilizzandoli nei confronti dell’iniziativa e del mondo del volontariato in genere. I benefits apportati a ciascun partner sono stati rilevanti anche per gli altri partner coinvolti: per ABIO, l’importanza di possedere un valido strumento che crei un filo conduttore omogeneo a supporto dell’attività di tutti i volontari ABIO, operanti in tutte le sedi ospedaliere. Per Carthusia, la partecipazione al programma ha consentito la realizzazione di un progetto coerente con il profilo delle scelte editoriali. Filippo e gli Altri ha contribuito (e contribuisce tuttora) a migliorare il clima ospedialiero, rendendolo maggiormente accogliente agli occhi dei bambini ricoverati. Apprezzato dai piccoli pazienti, dalle loro famiglie e dai volontari ABIO, ha fornito un valido supporto per contribuire all’umanizzazione dell’ambiente ospedaliero. 232 Il libro d’oro della responsabilità sociale LEHMAN BROTHERS INTERNATIONAL (EUROPE) ITALIAN BRANCH Banca d’affari americana Programma di partnership nella comunità: la scelta di Lehman Brothers Problema Molto spesso si parla di “diritti negati” con riferimento solo a quelli “life saving”, come il diritto alla salute e all’alimentazione. In realtà all’interno della convenzione dei diritti per l’infanzia esistono articoli dedicati alle attività ritenute fondamentali per la difesa ed il recupero dei bambini traumatizzati e del terzo mondo, attività quali lo sport ed il gioco. Soluzione Lehman Brothers ha come missione filantropica quella di aiutare le organizzazioni non profit che si occupano di bambini non privilegiati e di diffondere l’eccellenza in campo artistico e culturale. Il modo per implementare tale strategia e raggiungere risultati apprezzabili, è incentrato sul team working, visto come fonte di arricchimento dell’esperienza lavorativa dell’individuo e di rafforzamento delle relazioni con tutti gli attori, la comunità, i dipendenti, i clienti e infine gli azionisti. L’idea sottostante è che lo sforzo filantropico sia reso più efficace dalla combinazione del potenziale aziendale con quello delle persone che vi lavorano. Il 100% delle iniziative supportate da Lehman in Italia è stato promosso dai dipendenti. Allo scopo di massimizzare l’efficacia dell’apporto ed enfatizzare il carattere di partnership delle relazioni, decisiva è stata la scelta di un approccio focalizzato, ossia il corporate grant, a favore di due iniziative: Laureus sport for good e Dynamo. Laureus si occupa di promuovere il riscatto sociale attraverso lo sport. Il grant ha finanziato la realizzazione di un centro sportivo per bambini disagiati e non ai Martinitt di Milano, con lo scopo di promuoverne riscatto e integrazione. Dynamo fa parte dell’iniziativa mondiale Hole in the wall e il grant contribuisce alla realizzazione di un centro in Toscana per campus estivi per bambini disabili. Donazioni e raccolta fondi sono state fatte primariamente a favore dei due partner prescelti: CAF e FAI. CAF (Centro di aiuto al bambino maltrattato e alla famiglia in crisi), il primo centro privato per la cura dei bambini tolti alle famiglie, è il partner sociale con il quale è stato instaurata una relazione a 360 gradi (funding, fund raising, volontariato 233 Il libro d’oro della responsabilità sociale individuale e di gruppo, organizzazione di eventi ad hoc). Il partner culturale è il FAI (Fondo Ambiente Italiano), che consente di offrire ai dipendenti e al network di Lehman il privilegio di visitare luoghi e monumenti, di proprietà o del circuito FAI, non accessibili al pubblico e contribuire al finanziamento del restauro di monumenti perchè possano essere “restituiti” alla comunità. Infine, Lehman Brothers è molto attiva in ambito universitario, sia sul fronte della ricerca (sponsorship decennale di $ 750.000 di una cattedra di corporate finance all’Università Bocconi), sia del recruiting (opportunità di stage/lavoro agli studenti dei migliori atenei italiani con forte coinvolgimento dei dipendenti nella promozione dell’azienda nel mondo universitario). La direzione è stata coinvolta nell’identificazione e nello sviluppo delle partnership, innanzitutto attraverso la creazione di un team dedicato di persone, auto candidatesi e spinte dal solo spirito filantropico e dal personale entusiasmo. Relativamente al progetto cardine, quello che vede Lehman Brothers partner del CAF, la direzione si è curata di promuovere internamente il programma e di elevarne il profilo, demandando al team dedicato il compito di organizzare una presentazione per tutti i dipendenti, che ha avuto luogo il 26 Ottobre 2006, con lo scopo di presentare il progetto, nonché di sensibilizzare gli animi. In termini di promozione all’esterno, sono state due le iniziative di maggior rilievo, entrambe legate al Natale. Una è stata la festa di Natale per i bambini: una festa ad inviti presso il Teatro delle Erbe di Milano, con lo spettacolo “I colori del mondo”, pensata perché i bambini del CAF potessero stare con altri bambini. La seconda, la donazione al CAF di una parte cospicua delle risorse finanziarie dedicate ai regali di Natale a tutti i clienti Lehman, manifestando tale volontà con una lettera personalizzata ad accompagnare una bottiglia d’olio Frescobaldi in una scatola semivuota, ma piena di solidarietà. Tutte le divisioni hanno aderito all’iniziativa garantendone il successo. Un dialogo chiaro ed aperto ha permesso a Lehman Brothers di adoperarsi prendendo spunto sempre dalle esigenze e dalle aspettative dei suoi partner. Con riferimento al CAF, la presentazione tenutasi presso gli uffici di Lehman ha consentito ai responsabili dell’associazione di chiarire le loro necessità ed i loro obiettivi primari e a Lehman Brothers di indirizzare le proprie energie e i propri sforzi nella soddisfazione degli stessi, ottimizzando tempi e risorse. La partnership si fonda sulla costruzione di iniziative ad hoc (eventi per i bambini, raccolta fondi e community day) e sulla collaborazione di iniziative del CAF (Tè di Natale e aste benefiche) in modo da dare senso pieno all’impegno a 360 gradi assunto. La collaborazione con partner quali Laureus, Dynamo e Fai, si è concretizzata in donazioni finalizzate a 234 Il libro d’oro della responsabilità sociale contribuire, nel caso di Laureus e Dinamo, alla costruzione di centri per bambini sulla base di progetti mirati e, nel caso del FAI, al restauro dell’ultima residenza acquisita dal FAI, la Villa dei Vescovi in Veneto. Nel supportare le diverse iniziative, Lehman ha fatto leva sulle inclinazioni, le conoscenze e le competenze dei suoi dipendenti. Risultati A livello mondiale il contributo complessivo di Lehman a favore della comunità nel 2006 è stato di circa $ 22.000.000. Il 77% delle donazioni della fondazione è stato destinato a organizzazioni segnalate dai dipendenti. A livello italiano sono stati donati oltre $ 200,000. Grazie al progetto è aumentata la visibilità del CAF in Lehman e l’azienda è stata raccolta intorno ad un progetto filantropico. Con l’iniziativa natalizia sono stati raccolti, nella forma di risparmi sui regali di Natale dei clienti, circa $ 30.000. Lehman, che compare tra i Corporate Golden Donors del FAI, ha ottenuto, come primo passo della partnership, di fornire ad ogni dipendente l’ingresso gratuito ai monumenti FAI. È stata conseguita, inoltre, un’ampia adesione all’iniziativa della vendita del tè di Natale nelle maggiori piazze di Milano, iniziativa promossa dal CAF da diversi anni e che quest’anno ha visto nella logica di partnership il contributo decisivo di dipendenti Lehman. 235 Il libro d’oro della responsabilità sociale L’OREAL ITALIA Gruppo del settore cosmetico L’Oreal Italia per le donne e la scienza Problema In Italia gli investimenti pubblici nella Ricerca negli ultimi anni sono diminuiti e le carriere scientifiche femminili sono penalizzate dall’ambiente universitario ancora al maschile. Alcune facoltà hanno registrato un calo di iscrizioni negli ultimi tempi, in altre le presenze femminili sono sì in numero maggiore rispetto a quelle maschili ma esiste il problema dell’abbandono della professione durante gli anni del dottorato o post dottorato a causa principalmente di ragioni economiche legate al precariato o di scelta tra lavoro e famiglia. Soluzione Dall’abbandono delle professioni a causa di ragioni economiche emerge la necessità di fornire esempi e stimoli che possano suscitare nuove vocazioni. L’Oreal ha dato vita nel 1999 insieme ad Unesco alla partnership For Woman in Science nata con l’obiettivo di realizzare progetti per migliorare le condizioni femminili nel mondo in generale e nella professione scientifica in particolare. Il programma internazionale L’Oreal – Unesco For Woman in Science, frutto di una collaborazione unica tra settore pubblico e privato, ogni anno individua 5 ricercatrici scientifiche emerite, “Le Laureate” ed assegna 15 borse di studio a giovani donne scienziato che stanno conseguendo il dottorato di ricerca o il post- dottorato, le “Borsiste”. In coerenza con la partnership internazionale, L’Oreal Italia, con la collaborazione della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, riconosce annualmente 5 borse di studio del valore di 15.000 euro ciascuna a giovani ricercatrici allo scopo di favorire il perfezionamento della loro formazione nel nostro paese. Il programma si rivolge e promettenti ricercatrici d’età inferiore ai 35 anni che operano nell’ambito delle scienze della vita e della materia. L’iniziativa vuole sottolineare e rafforzare il fatto che le donne, per storia, cultura e sensibilità, possono influire in modo sostanziale sul ruolo della ricerca, orientandola verso una visione condivisa e solidale della scienza e dei suoi benefici. Il progetto è stato elaborato su mandato del Presidente e dell’Amministratore Delegato che hanno destinato allo scopo persone, risorse e relazioni istituzionali e personali. Il budget a disposizione nel 2006 è stato di 150.000 euro, incluse le borse di studio che nella scorsa edizione valevano 10.000 euro ciascuna. La comunicazione tra 236 Il libro d’oro della responsabilità sociale gli organizzatori ed i membri della giuria, le candidate, le borsiste è gestita da L’Oreal Italia secondo i termini previsti dal regolamento per garantire a tutti gli interlocutori informazione, condivisione e confronto. L’erogazione delle borse, le attività di Media Relation, l’organizzazione eventi e la pianificazione sono svolte da L’Oreal Italia. Risultati Il programma internazionale, insieme ai programmi nazionali, hanno riconosciuto, premiato e sostenuto i risultati ottenuti o potenziali di più 300 scienziate in tutto il mondo. In Italia dalla creazione ad oggi sono state assegnate 20 borse di studio ed altrettante ricercatrici che hanno così avuto la possibilità di condurre i loro progetti. La partnership con Unesco ha dato conferma da parte del mondo degli affari dell’assunzione delle proprie responsabilità nel sostenere il progresso scientifico e al tempo stesso un riconoscimento da parte delle istituzioni al contributo positivo che il business può dare nel sociale. L’attenzione e la notorietà ottenute grazie alla risonanza delle borse L’Oreal ha dato un forte impulso allo sviluppo di carriera di profili già eccellenti. Il risultato senza dubbio più importante sono state le evoluzioni di carriera, le pubblicazioni scaturite dai progetti delle borsiste e l’accresciuta attenzione nei loro confronti dall’ambienta scientifico. 237 Il libro d’oro della responsabilità sociale LUIGI LAVAZZA Azienda familiare di torrefazione caffè Tierra Problema Spesso, nei paesi più poveri, i coltivatori non sono in grado di vendere il prodotto alle condizioni più favorevoli e non riescono nemmeno ad ottenere dei miglioramenti permanenti delle proprie condizioni di vita. Molte volte, inoltre, non sono nemmeno coscienti delle proprie possibilità di crescita e non hanno gli strumenti di rendicontazione e amministrazione che potrebbero cambiare in modo sostanziale il loro approccio, permettendo di calcolare i costi ed i benefici delle proprie attività. Soluzione Tierra è un progetto di sostenibilità realizzato da Lavazza a sostegno di tre comunità caffeicole in Honduras, Colombia e Perù. Dal progetto è nato un prodotto di altissima qualità, 100% arabica lavata, totalmente tracciabile e sostenibile, che ha un costo in linea con la qualità del prodotto e che non viene pagato dal consumatore. L’obiettivo è di realizzare interventi sui tre assi della sostenibilità: economico, ambientale e sociale nelle tre comunità per migliorare le condizioni di vita dei coltivatori. Nel corso del 2006, dopo una certificazione di sostenibilità ottenuta nel 2005, è stata realizzato un programma formativo per i coltivatori in collaborazione con l’agronomo Alvaro Llobet, il cui scopo era rendere il piccolo coltivatore più cosciente della propria possibilità di crescita. Questo programma ha portato anche alla stampa del manuale Mancafé, un libro che attraverso brevi testi e disegni esplicativi racconta tutte le norme per la coltivazione del caffè sostenibile. I disegni consentono anche a chi ha difficoltà di lettura di capire quali sono le varie prescrizioni e comprende anche norme igieniche e ambientali. Nelle tre comunità coinvolte sono stati realizzati interventi stabiliti d’accordo con le comunità locali. Tierra ha costituito la terza fase di un percorso che ha visto l’azienda impegnata in prima persona nella costruzione di un progetto di sostenibilità con forte coinvolgimento del team aziendale e in connessione diretta con tutto il percorso di approvvigionamento e produzione di Lavazza. Partner principale del progetto è stato Volcafè, uno dei maggiori trader di caffè verde del mondo e già esperto nello sviluppo di progetti di sostenibilità nella coltivazione del caffè. Importante anche la collaborazione con le ONG locali nei tre paesi per stabilire con il loro aiuto e con le comunità del luogo le esigenze specifiche di intervento e quella con 238 Il libro d’oro della responsabilità sociale Rainforest Alliance, partner della certificazione di sostenibilità. L’impegno economico del progetto nel 2004 e nel 2005 è stato di circa 600.000 dollari. Risultati I risultati in tre anni di progetto sono stati notevoli, per esempio un significativo incremento dei bambini che frequentano la scuola, un decremento delle malattie, la riforestazione ed il miglioramento dell’efficienza produttiva. Il progetto è stato apprezzato sia dal personale, i dipendenti sono fieri di Tierra, sia dai clienti che hanno espresso la preferenza per questo caffè tra i vari a disposizione per l’acquisto. È possibile che il Tierra venga esteso, in futuro, ad altre aree geografiche, si tratta, infatti, di un progetto non ancora concluso e in continua espansione. 239 Il libro d’oro della responsabilità sociale MARTINI & ROSSI Produzione e vendita di vini, vermouth, liquori L’asilo “Luigi Rossi” nella Comunità di Pessione Problema In Italia il problema della scarsità di posti all’interno degli asili è fortemente sentito da una moltitudine crescente di famiglie, all’interno delle quali entrambi i genitori lavorano e faticano a conciliare gli impegni famigliari con quelli professionali. Per tale motivo è sempre più avvertito il bisogno di strutture in grado di garantire ai bambini la necessaria cura e assistenza. Soluzione La Fondazione Asilo di Pessione, costituita da Martini&Rossi e dal Comune di Chieri, gestisce la scuola materna Luigi Rossi di Pessione, frazione di Chieri (Torino). Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione pariteticamente composto da rappresentanti aziendali e dalla municipalità provvede ai normali adempimenti statutari dell’Ente, nonché a definire obiettivi e linee guida dell’attività didattica. L’iniziativa ormai ultracentenaria persegue un duplice obiettivo: da un lato quello di fornire un supporto alla comunità locale di Pessione, comunità nell’ambito della quale lo stabilimento è una presenza molto importante sia da un punto di vista economico sia per le implicazioni umane che l’attività lavorativa porta con se. Nel contempo l’Asilo di Pessione offre un significativo supporto alla vita familiare dei dipententi con figli in età prescolare. L’Asilo di Pessione infatti è ubicato nell’area verde nelle immediate vicinanze dello Stabilimento ed è quindi facilmente accessibile ai lavoratori. Negli organi societari dell’Asilo sono coinvolti alcuni dipendenti aziendali, generalmente identificati tra gli utenti del servizio dell’asilo. Nei servizi di supporto, quali la ristorazione, le pulizie, la manutenzione viene normalmente coinvolto il personale aziendale, mentre la gestione amministrativa è affidata ad un pensionato della Società che ricopriva in azienda il ruolo di Capo Servizi Amministrativi. L’azienda provvede direttamente al finanziamento dell’Asilo con un contributo annuo di circa 150.000 euro. 240 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati Nella sua ultracentenaria attività, l’Asilo di Pessione ha sempre riscontrato un elevato gradimento sia da parte delle maestranze aziendali sia da parte dell’utenza privata della comunità locale anche perchè costituisce l’unica iniziativa di fatto pubblica della zona. Oltre che sul piano dell’immagine e del consolidamento dei rapporti con il territorio la Società beneficia direttamente del Servizio offerto alle lavoratrici con figli in età prescolare che possono dedicarsi con la maggior serenità alle richieste lavorative sempre più pressanti. 241 Il libro d’oro della responsabilità sociale METADISTRETTO CALZATURIERO VENETO Distretto industriale Progetto di sviluppo socio-economico del distretto Problema Il distretto calzaturiero italiano è ancora fortemente legato ad una dimensione artigianale dei processi produttivi e di gran parte delle lavorazioni assolutamente specialistiche presenti nello stesso. Molte delle aziende del distretto, quindi, si stanno confrontando con le problematiche della crisi-cambiamento dei processi produttivi e commerciali, dovute in particolar modo alla concorrenza dei paesi asiatici ed alla conseguente difficoltà per diverse imprese di “fare massa critica” nelle strategie attuate nei confronti dei competitors mondiali con particolare riferimento alle tematiche legate alla commercializzazione del prodotto. Quando parliamo di settore calzaturiero dobbiamo anche sottolineare che il 60% del personale occupato è femminile e che pertanto vi sono anche problematiche di conciliazione connesse alla gestione lavoro/famiglia/figli. Soluzione La Consulta del Metadistretto Calzaturiero Veneto ha individuato uno strumento e favorito un accordo tra le Parti sociali che, ogni qual volta vi sia la necessità, possa permettere di affrontare le crisi aziendali e favorire la riqualificazione dei lavoratori interessati, con l’obiettivo di ricollocarli direttamente e in breve tempo in aziende del territorio attraverso progetti di outplacement. Inoltre, è stato presentato un progetto per acquisire nuove conoscenze e competenze per la messa a punto di processi produttivi innovativi e ripetibili nell’implementazione e per migliorare la rete dei servizi territoriali a disposizione dei dipendenti delle aziende, introducendo miglioramenti qualitativi sia nei processi sia nei servizi. È stata, quindi, esaminata la possibilità di introdurre, all’interno del settore calzaturiero, degli elementi di flessibilità nell’orario e nell’organizzazione del lavoro, perchè la rigidità degli orari vincola fortemente i dipendenti, limitandone la disponibilità alle cure familiari e creando difficoltà nella conciliazione degli orari ad esempio con asili e scuole. Un altro progetto si basa sull’ipotesi di studio per la creazione di un multiservice nell’area artigianale-industriale di Fossò (Ve), che rientra nell’ambito della legge regionale n. 8/2003. L’obiettivo è studiare e definire nel dettaglio la natura e l’organizzazione di un multiservice, cioè un centro servizi di tipo non convenzionale all’interno 242 Il libro d’oro della responsabilità sociale dell’area industriale del comune di Fossò, comune in cui sono insediate un gran numero di aziende calzaturiere e aziende della filiera stessa. Con la creazione di un centro servizi all’interno dell’area produttiva di Fossò si intende offrire delle risposte al tema più complesso della qualità della vita, volto a favorire un miglior equilibrio tra la vita familiare e quella professionale. Continua attenzione è rivolta anche alla formazione, grazie al centro di eccellenza nazionale del Politecnico Calzaturiero, che avvia centinaia di giovani alla professione di designer, modellista e tecnico calzaturiero. Le attività formative rappresentano la “mission” principale del Politecnico e si rivolgono, ad esempio, ai campi dell’orientamento scolastico, a corsi inseriti nel percorso scolastico nelle Scuole ad indirizzo tecnico o commerciale e a corsi per personale occupato, la cui collocazione viene mantenuta nella giornata del sabato, anche per incentivare la domanda individuale di formazione continua. Risultati Attraverso l’accordo stabilito, il personale espulso da alcune aziende è stato riassorbito in altre, mantenendo inalterati il livello e la retribuzione. Inoltre è stato permesso di mantenere l’occupazione, di non disperdere manodopera specializzata e altamente qualificata ed evitare che persone poste in mobilità potessero gravare sui costi della collettività. I risultati delle attività, i cui effetti apprezzabili si avranno fra alcuni mesi, dimostra la maturità del territorio e in particolare di alcune realtà in esso legate volte al parziale superamento di strutture organizzative arcaiche e superate dalle esigenze della vita attuale. In particolare si sono voluti inserire degli elementi di flessibilità volti a favorire in particolare quei lavoratori/lavoratrici con problemi/esigenze legate alla famiglia. Il centro di formazione radicato nel distretto ha consentito, e lo fa tuttora, di anticipare e/o recepire i bisogni formativi delle aziende calzaturiere e delle aziende dell’intera filiera produttiva. Permette, inoltre, di studiare e trovare dei percorsi formativi ad hoc e, soprattutto, far intravedere ai giovani buone possibilità di occupazione nel distretto stesso 243 Il libro d’oro della responsabilità sociale MINERVA Azienda operante nel settore del facility management, con servizi quali sanificazioni ospedaliere, igiene ambientale, ecc. Progetto Minerva solidarietà, sport e cultura Problema La legittimazione sociale è sempre più un fattore determinante per il successo di un’azienda. La legittimazione può essere ottenuta solo se si dimostra di sostenere e di interagire con la comunità di riferimento. Essere un’azienda operante su un territorio vasto significa infatti offrire alla comunità più di un’opportunità commerciale o imprenditoriale: significa voler vivere la realtà sociale di quel territorio e offrire la propria esperienza di innovazione affinché la comunità ne tragga beneficio economicamente, socialmente ed umanamente. Soluzione Minerva ha effettuato un progetto di sostegno alla comunità spaziando dal settore sportivo a quello culturale, spesso incrociando le due strade in iniziative che coinvolgevano diversi fruitori delle proposte realizzate. Per quanto riguarda lo sport, tra le tante iniziative, si può sottolineare quella verso l’Itala San Marco Calcio alla quale è stato donato un pulmino e delle divise, o il corso rivolto a istruttori di tennis, per insegnare correttamente ai tennisti diversamente abili. Nell’ambito socio-educativo-culturale, ad esempio, si segnala la realizzazione di un libro per i bambini delle scuole materne ed elementari che è stato donato a tutte le scuole della Provincia di Gorizia e a tutte le biblioteche e la collaborazione con l'International Adoption per la realizzazione di un progetto che inizialmente sarà a beneficio di 20 bambini e 10 donne vittime dei conflitti che verranno ospitati in una casa nella valle di Kathmandu in Nepal. Minerva sostiene anche numerose associazioni, tra le quali la Croce Verde Goriziana per i servizi di trasporto degli assistiti, Solidea Associazione di Volontariato per il benessere delle persone svantaggiate e Associazione La Meridiana con la quale è stato creato un giornalino per anziani mirato alla promozione di iniziative ed eventi cittadini a favore della comunità. Le attività che l’azienda ha creato, sostenuto o promosso l’hanno vista come un attore che desidera mettere la propria esperienza al servizio del partner. Ogni fase di gestione del programma è stata monitorata per verificarne l’eventuale ripetibilità. Minerva ha voluto offrire alla comunità il proprio “know how” e l’entusismo derivante da iniziative create e sviluppate 244 Il libro d’oro della responsabilità sociale all’interno dell’azienda stessa per trasferire le opportunità di crescita socioculturale e di benessere dei collaboratori dell’azienda e degli stakeholder che gravitano intorno a Minerva a coloro che usufruiscono dei servizi della comunità, ai giovani che rappresentano una fonte di energia per il territorio, di cui l’azienda si sente parte integrante e inscindibile. Risultati Il primo risultato da sottolineare è la soddisfazione delle associazioni beneficiarie che arriva dal successo, palpabile in ogni iniziativa e riconosciuto dai partner stessi, che si affidano al marchio e all’esperienza dell’azienda per replicare ed implementare gli eventi ideati. I soci lavoratori e dipendenti sono stati pienamente coinvolti, il livello di soddisfazione è stato alto, il clima aziendale è stato migliorato. 245 Il libro d’oro della responsabilità sociale NORDICONAD Società Cooperativa nella grande distribuzione organizzata Borsino Nordiconad Problema L’inserimento e il reinserimento lavorativo delle persone svantaggiate come gli ex detenuti, i disabili fisici e mentali e gli immigrati, sono un problema difficilmente risolvibile. Necessario è l’appoggio delle cooperative sociali di tipo B, che impiegano direttamente personale svantaggiato e sostengono e incentivano l’applicazione degli strumenti normativi, e del mondo profit, potenziale strumento per un ulteriore valorizzazione di questa capacità. Soluzione Il 21 giugno 2006 si è svolta a Bologna una vera e propria borsa del lavoro, “Borsino Nordiconad” dove Nordiconad ha incontrato circa 20 imprese sociali, nel corso di una giornata finalizzata alle loro selezione per la fornitura di servizi ai propri punti vendita. Durante il Borsino i responsabili delle aree Marketing, Logistica e Assistenza Rete del Gruppo hanno incontrato le imprese sociali attraverso 56 incontri per verificare possibili rapporti di fornitura su 6 tipologie di servizio: allestimento aree vendita, consegna materiale pubblicitario ai punti vendita, consegna spesa a domicilio, distribuzione volantini, raccolta e smaltimento cartoni e vendite guidate nei punti vendita. A seguito di questo primo momento è stato avviato un dialogo con 5 cooperative sociali per la realizzazione di un test di fornitura di prossimo avvio. Si è partiti dall’analisi dei risultati della ricerca e dalla definizione degli obiettivi di intervento attraverso la condivisione degli obiettivi con il personale ed i soci, per arrivare alla pianificazione esecutiva dell’intervento L’iniziativa è stata realizzata nelle seguenti fasi. Sono stati definiti e redatti i disciplinari di fornitura e le schede di candidatura, sono stati diffusi i disciplinari e le schede di candidatura tra le imprese sociali. Infine vi è stata l’acquisizione delle candidature a al borsino e la costruzione delle agende di lavoro, l’organizzazione della giornata degli incontri. La definizione degli strumenti di analisi e la valutazione delle candidature e la realizzazione del borsino. L’iniziativa è stata realizzata in partnership con IMPRESASOCIALE.net, sistema di facilitazione dei rapporti tra imprese sociali e aziende profit. Vi è stato anche il contributo del CONSORZIO NOICON (organismo intermediario di gestione della Sovvenzione Globale misura B! Fondo Sociale Europeo obiettivo 3 della Regione Emilia Romagna). Nordiconad 246 Il libro d’oro della responsabilità sociale ha coinvolto i suoi dipendenti nel progetto impiegando i responsabili dell’area politiche per la responsabilità sociale nelle fasi di organizzazione, supervisione e controllo dell’iniziativa, 5 responsabili di area funzionale per lo sviluppo dei disciplinari di servizio e 6 persone per la conduzione degli incontri one to one in sede di svolgimento dell’iniziativa. Il Gruppo ha contribuito all’iniziativa sostenendo anche i costi legati al catering. Risultati NORDICONAD ha avuto l’opportunità di sensibilizzare i punti vendita soci ad un rapporto con la comunità non solo centrato sul fattore sponsorizzazione/contribuzione ed ha potuto aprire un dialogo con imprese sociali potenziali fornitrici di servizi ai fini di un eventuale loro inserimento nel portafoglio fornitori. IMPRESASOCIALE.net ha potuto favorire lo scambio e la relazione tra imprese sociali e loro stakeholder, con particolare riferimento all’ambito profit. consorzio NOICON ha creato opportunità commerciali per le imprese sociali emiliane romagnole per sostenere, attraverso lo sviluppo economico, le loro politiche occupazionali. Le imprese sociali hanno avuto l’occasione di presentare il proprio assetto organizzativo e di servizio al fine di avviare un concreto rapporto di fornitura o comunque al fine di ottenere informazioni ed indicazioni sul mercato di riferimento. L’iniziativa così come definita e realizzata è già stata declinata e riprodotta da Impresasociale.net con altre due organizzazioni del sistema profit. A partire dai contatti e dalle conoscenze sviluppati in occasione dell’evento “Borsino Nordiconad” sono nate nuove occasioni di contatto tra alcune delle cooperative sociali coinvolte ed i responsabili delle politiche di responsabilità sociale del Gruppo Nordiconad, anche con la proposta di altri Progetti – parallelamente al rapporto di fornitura sevizi – sempre ispirati dalla volontà su ambo i fronti (profit/non profit) di realizzare partnership concrete. 247 Il libro d’oro della responsabilità sociale NORDICONAD Grande distribuzione organizzata Distribuzione di prodotti equo-solidali in collaborazione con Ghanacoop Problema È evidente quanto le scelte dei Paesi occidentali a sviluppo avanzato siano caricate da una speciale responsabilità, nei confronti del sud del mondo e dei Paesi in via di sviluppo. Non è più sufficiente un intervento dei governi in senso filantropico, non solo perché poco utile in prospettiva, ma soprattutto perché nasconde le vere cause di un progressivo impoverimento. Occorre intervenire affinché l'Italia e l'Europa diventino garanti e promotori di un processo di riequilibro e di uno sviluppo equo e solidale. Soluzione Ghanacoop è la prima cooperativa espressione di una comunità di ghanesi, nata a Modena per incentivare l’economia del Paese di provenienza, e nel contempo favorire l’attività degli immigrati nel territorio in cui oggi vivono. Tra le varie iniziative economiche e sociali sviluppate dalla cooperativa, c’è la commercializzazione di prodotti ortofrutticoli equo-solidali. L’iniziativa si basa sulla collaborazione tra Nordiconad, impresa della grande distribuzione organizzata, e Ghanacoop. Nordiconad ha dato la possibilità a Ghanacoop di inserire i propri prodotti nella propria rete di vendita, in particolare l’ananas, certificata dal marchio internazionale Transfair (prodotti equo-solidali che è possibile inserire nella grande distribuzione). Nordiconad ha inoltre supportato il lancio del prodotto e le attività di Ghanacoop con un’importante campagna di comunicazione: conferenza stampa di presentazione, la realizzazione di redazionali su Bene Insieme News (concessi senza spese a Ghanacoop), lanci promozionali con comunicazioni a volantino in occasione delle festività di Pasqua e Natale, attività di degustazione e vendita guidata sui punti vendita, creazione di appositi rivestimenti per le confezioni e cartellonistica ad hoc di richiamo del prodotto. Scopo del progetto è sviluppare una maggiore attenzione e sensibilità rispetto alle problematiche dei paesi del Sud del mondo. La commercializzazione dei prodotti equo-solidali prodotti in loco è uno dei modi per far crescere l’economia locale e dare sostentamento alle 248 Il libro d’oro della responsabilità sociale popolazioni che ne possono trarre indubbi benefici. Oltre a fornire sostentamento per la popolazione locale in Ghana dall’attività di coltivazione e produzione (si stima che questo dia sostegno ad un villaggio di 600 persone), lo fornisce anche per la comunità ghanese insediata a Modena, che a sua volta occupa numerosi immigrati impegnati in questa attività. Gli utili di tali attività vengono reinvestiti, tramite un apposito Fondo, in progetti di solidarietà internazionali e cooperazione sociale sul territorio ghanese, a partire dal villaggio di Gomoa Simbrofo, dove si trova l’azienda agricola Ghanacoop. L’iniziativa ha il patrocinio ed il sostegno della Provincia di Modena, ed è realizzata in collaborazione con il Comune di Modena, Confcooperative, Cisl ed Aemilbanca. Il progetto, nella fase di ideazione, è stato promosso da OIM, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, e realizzato con l’aiuto della cooperativa sociale Arcadia. Risultati Obiettivo primario del progetto è favorire la commercializzazione dell’ananas, fornendo una copertura totale su tutti i punti vendita della rete distributiva Nordiconad. Da marzo a settembre 2006 sono state vendute 54,5 tonnellate di ananas, con un fatturato di 71.884 euro. La collaborazione di imprese della grande distribuzione come Nordiconad ha sicuramente permesso di migliorare ed ampliare l’offerta dei prodotti da parte delle cooperative che operano in questo ambito. La partecipazione del personale, sia le risorse interne alla Cooperativa che i dipendenti dei punti vendita, ha contribuito a dare grande visibilità alle varie iniziative realizzate. Inoltre Nordiconad ha favorito anche la collaborazione tra Ghanacoop e altre cooperative che aderiscono al Consorzio nazionale Conad, aprendo la strada a rapporti anche con altre insegne della distribuzione organizzata italiana, con cui ad oggi il rapporto commerciale è consolidato. 249 Il libro d’oro della responsabilità sociale NORDICONAD Grande distribuzione organizzata Last minute market Problema Ogni anno in Italia un ipermercato di medie dimensioni getta via 1.500 chilogrammi di generi alimentari invenduti. Nei 450 "iper" italiani ogni anno se ne vanno più di 40 mila tonnellate di cibo ancora commestibile, che sarebbero in grado di sfamare più di 100 mila persone. Per contro sono numerosissime le persone che affollano le mense dei poveri gestite dai diversi enti nonprofit. Soluzione Nordiconad ha promosso il progetto Last Minute Market con l’obiettivo di Trasformare lo spreco in risorse. Questo avviene tramite la creazione di una rete locale di solidarietà organizzata che consenta al punto vendita, che quotidianamente produce una quantità ingente di prodotti invenduti o prossimi alla scadenza, di donare le proprie eccedenze ad associazioni benefiche (volontariato e solidarietà) presenti sul territorio. Le Reti Locali di Solidarietà organizzate presentano come nucleo di base un donatore dei prodotti alimentari (i punti vendita appunto), ed un numero variabile di enti ed associazioni di beneficenza che offrono servizi di mensa ad indigenti, e persone svantaggiate in genere. Il progetto organizza dei beni, che rappresentano una parte dell’invenduto di ipermercati, supermercati e altri punti di vendita, permette che siamo recuperati prima di essere inviati direttamente a rifiuto e riutilizzati per il recupero ed il reimpiego per l’alimentazione (umana in primis, animale in alternativa). I beni sono donati gratuitamente ad enti ed associazioni, che risultano essere i beneficiari diretti di tale recupero. L’obiettivo del progetto è quello di fornire un servizio sia per i bisognosi attraverso gli enti di assistenza, sia per le imprese commerciali, che per le istituzioni pubbliche (Comuni, Province, Regioni, Asl) e le società di smaltimento rifiuti che ne conseguono benefici indiretti, sociali ed ambientali, vedendo diminuire il flusso di rifiuti in discarica e migliorando l’assistenza alle persone svantaggiate. Last Minute Market permette di coniugare a livello territoriale le esigenze delle imprese for profit e degli enti no profit, promuovendo nel contempo 250 Il libro d’oro della responsabilità sociale un'azione di sviluppo sostenibile locale, con ricadute positive a livello ambientale, economico e sociale. Le operazioni sono coordinate da una cooperativa, Carpe Cibum, che seleziona le associazioni presenti sul territorio in base ai bisogni espressi, e crea i contatti con i punti vendita che donano, organizzando il ritiro della merce. I beneficiari diretti del servizio sono perciò tutte quelle associazioni no profit, di volontariato, che svolgono la loro attività di assistenza in favore di persone svantaggiate attraverso la somministrazione di pasti preparati nelle loro mense interne. Dopo una prima fase sperimentale, nel corso del 2005 si è consolidato il progetto Last Minute Market, ideato dalla Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna e reso pienamente operativo presso diversi esercizi commerciali, tra i quali numerosi punti vendita a insegna Conad tra i quali gli Ipermercati E.Leclerc-Conad di Modena e Bologna, in collaborazione con Nordiconad. Risultati Il Progetto Last Minute Market è stato attivato presso l’ipermercato E.Leclerc-Conad di Modena lo scorso 14 aprile 2005. Da allora al 30 giugno 2006 sono stati recuperati circa 76 tonnellate di prodotti alimentari ancora perfettamente consumabili di cui circa 71 tonnellate sono stati donati ad associazioni che offrono assistenza a persone svantaggiate mentre 5 tonnellate ad associazioni che offrono assistenza ad animali. Le quantità recuperate hanno permesso alle associazioni coinvolte nel progetto di fornire pasti per circa 350 persone quotidianamente. Le associazioni e gli enti caritativi beneficiari ricevono i prodotti gratuitamente ed hanno la possibilità di destinare la quantità di fondi risparmiata all’acquisto di beni e servizi di altra natura, migliorando così la qualità dell’assistenza fornita. Le attività commerciali, che donano i prodotti, riducono i costi per i beni che devono smaltire come rifiuto, hanno la possibilità di trarre vantaggi di natura fiscale, ottimizzare la logistica dei prodotti che non riescono a vendere, aumentare la visibilità sul territorio dove operano partecipando ad un’iniziativa di elevato valore etico e morale. La pubblica amministrazione (comuni, province, regioni, asl) e le società di smaltimento rifiuti riscontrano importanti effetti positivi nel territorio in cui operano: diminuiscono i prodotti nelle discariche, migliorano la qualità dell’assistenza fornita a persone svantaggiate, si attiva una rete dinamica e stabile tra mondo profit e non profit. 251 Il libro d’oro della responsabilità sociale NOVEL Società che gestisce l’impianto termoelettrico a ciclo combinato situato nel comune di Novara Conoscere l’energia: campagna di informazione sull’energia per studenti delle scuole medie inferiori del Comune di Novara. Problema L'Italia ha consumato nel 2005 circa 352.800 GWh (Gigawattora) di energia elettrica, con un incremento dell'1.11% rispetto all'anno precedente. Tale dato è il cosiddetto "consumo nazionale lordo" e indica l´energia di cui ha bisogno l’intero Paese per far funzionare qualsiasi impianto o mezzo che necessiti di energia elettrica. L'Italia non dispone di consistenti riserve di combustibili fossili e quindi la quasi totalità della materia prima utilizzata viene importata dall'estero. Diventano quindi necessarie campagne e iniziative di sensibilizzazione rivolte alla comunità e, in particolare, alla scuola, quale principale agenzia educativa e formativa per le future generazioni, nonché parte integrante della società civile. Soluzione Il progetto “Conoscere l’energia”, promosso da Novel, ha visto la collaborazione con il Comune di Novara, in particolare con l’Assessorato all’Istruzione. Il Comune si è occupato di invitare le scuole ad un incontro con il personale di Novel che ha descritto agli insegnanti interessati il progetto e insieme hanno definito un percorso didattico differente a seconda della conoscenza di base della classe aderente. Novel ha deciso di implementare questo progetto poiché l’argomento energetico è entrato oramai a far parte del nostro quotidiano. In quest’ottica l’azienda vorrebbe preparare i giovani ad uno sviluppo economico futuro, in linea con le capacità di carico dei nostri ecosistemi. Il territorio di Novara rappresenta in questo senso un ideale campo di applicazione, poiché è localizzata la centrale a cogenerazione a metano di proprietà della Novel. L’iniziativa è consistita in una campagna di informazione e sensibilizzazione sull’energia rivolta agli studenti delle scuole medie inferiori. Gli studenti hanno avuto la possibilità di apprendere nuovi concetti in tema di energia e più nello specifico nell’ambito dell’energia elettrica, attraverso momenti di formazione in aula, di sperimentazione pratica e di visita alla centrale Novel di Novara. A supporto degli interventi presso le scuole sono stati regalati agli studenti cd-rom interattivi contenenti 252 Il libro d’oro della responsabilità sociale la documentazione e gli argomenti trattati, filmati, fotografie e schemi sulle diverse tipologie di fonti di approvvigionamento e sulle diverse tipologie di centrali per la produzione di energia. In classe, l’incaricato di Novel che ha tenuto le lezioni, ha tenuto anche momenti più interattivi con gli alunni (confronto tra la bolletta energetica della scuola e quella di una famiglia; confronto dei consumi tra le varie lampadine portate dagli alunni). Infine è stato distribuito un questionario per rilevare il grado di efficacia dell’attività svolta. Per la visita in centrale sono stati coinvolti gli operatori stessi che hanno guidato gli alunni lungo il percorso tracciato con pannelli descrittivi, rispondendo alle varie domande poste da studenti ed insegnanti. L’azienda si è occupata delle spese della creazione del cd-rom, delle copie del questionario da lasciare in classe, della creazione di un gadget a fine percorso (nel 2006 si è trattato di un cappellino) e delle spese per il trasposto in pullman dalla scuola alla centrale. Risultati I risultati del primo anno di lavoro sono soddisfacenti. L’azienda ha avuto anche una richiesta da parte di una scuola superiore di Milano per poter visitare la centrale ed effettuare l’anno prossimo delle lezioni. Il programma ha avuto un buon impatto sulla comunità locale, confermato dal fatto che, in occasione di altri eventi, alcuni ragazzi che avevano partecipato alle nostre lezioni hanno portato tutta la famiglia a visitare la centrale. La stampa e le televisioni locali hanno fatto pubblicità a questo evento facendo riprese durante le visite per dimostrare come i giovani siano interessati all’argomento energetico. 253 Il libro d’oro della responsabilità sociale ODEON Azienda nel settore cinematografico - culturale Al cinema con … < Tè > Problema Si stima che in Italia la maggior parte degli anziani trascorra il tempo a disposizione da solo nella propria casa, annoiandosi sia poiché il reddito disponibile è normalmente esiguo per dedicarsi agli svaghi ed agli intrattenimenti sia perché non sempre è possibile trovare eventi e svaghi a loro dedicati inoltre spesso hanno problemi di trasporto, in quanto privi di patente. Soluzione Odeon ha stabilito una partnership con l’Assessorato alla Persona e Servizi Sociali del Comune di Monza per realizzare una rassegna dedicata specificatamente agli anziani. Al cinema Teodolinda di Monza è nato “Al cinema con… <tè>”, una rassegna cinematografica con una programmazione pensata per gli anziani, con film d’autore che trattano problematiche importanti della nostra società, in modo che si amplifichi la socializzazione tra le persone e che queste possano commentare il film ed aprire piccoli dibattiti tra di loro. Il biglietto d’ingresso ha un prezzo molto speciale, 3 euro, l’abbonamento è ancora più economico, 20 film a 30 euro, quindi 1,5 euro a film, in modo tale che l’iniziativa possa essere accessibile a tutti. Per andare incontro al target le proiezioni avvengono il pomeriggio, in più è stata stabilita una convenzione con i servizi pubblici monzesi per avere autobus gratuiti per gli abbonati alla rassegna nei pomeriggi di proiezione. Dopo la visione del film viene offerto un tè in modo che si amplifichi la socializzazione tra le persone e che queste possano commentare il film e fare nuove amicizie. Odeon si occupa dell’organizzazione dell’evento, procura le pellicole e mette a disposizione la sala per la visione del film, oltre lo spazio per il momento del tè. L’Assessorato promuove l’evento nei centri sociali e ricreativi dedicati agli anziani per poter aumentare la diffusione di questa iniziativa, proprio nei luoghi dove normalmente si ritrovano gli anziani. Risultati Gli obiettivi sono stati ampiamente conseguiti. La comunità è rimasta molto soddisfatta dell’iniziativa, tanto che quest’anno, a grande richiesta, viene ripetuta. È stata ottenuta una grande adesione: durante la prima rassegna da 254 Il libro d’oro della responsabilità sociale ottobre 2005 a gennaio 2006, ci sono stati 14 film in programmazione e circa 7000 presenze; durante la seconda, da fine gennaio 2006 a luglio 2006 i film in programmazione sono stati 25 e le presenze 12000. Nella prima rassegna dell’anno 2006/2007 sono stati proiettati 20 film e le presenze sono state oltre 13000. 255 Il libro d’oro della responsabilità sociale PHILIPS Gruppo del settore elettronico Piccoli sogni che diventano una grande realtà Problema La promozione di iniziative di Responsabilità Sociale da parte delle aziende è la testimonianza dell’impegno non solo aziendale ma di tutti i dipendenti. La realizzazione e la partecipazione ad un progetto dovrebbe superare il semplice sostegno economico, ma trasformarsi in un atto di partecipazione emotiva che coinvolga i dipendenti e le loro famiglie. Soluzione Dopo avere analizzato i progetti proposti dal Sustainability Board, il Management delle Divisioni Philips, ha deciso di proseguire l’impegno preso già da quattro anni a favore del Comitato Maria Letizia Verga. La determinazione di Philips nel vivere in modo pieno ed attivo la presenza nel territorio in cui essa opera, e la sua forte presenza in ambito sanitario sul territorio locale, hanno permesso l’incontro, la conoscenza, la continuità del rapporto con il Comitato e la realizzazione dell’iniziativa. Ma ciò che l’azienda ritiene più significativo in questo contesto è la decisione di coinvolgere direttamente i dipendenti nello svolgimento del progetto invitando, tramite un piano dedicato di comunicazione interna, a svolgere un ruolo attivo e partecipativo all’operazione offrendo la propria disponibilità personale ed il proprio denaro per supportare l’iniziativa. Philips ha pubblicato il calendario fotografico 2007 “Piccoli sogni che diventano una grande realtà” che, per il quarto anno consecutivo testimonia il suo impegno concreto a favore del Comitato Maria Letizia Verga di Monza. Fondato nel 1979, il comitato riunisce genitori, amici e operatori sanitari con l’obiettivo di offrire a tutti i bambini ammalati di leucemia e in cura presso l’ospedale San Gerardo di Monza, l’assistenza medica e psicosociale più qualificata al fine di garantirne la guarigione e di migliorare la loro qualità di vita. Nel 2006 il Comitato ha promosso l’avvio della costruzione del nuovo reparto materno-infantile dell’ospedale che sarà un centro di vera eccellenza per la lotta alla leucemia. Il calendario, inserito da Philips nell'ambito delle proprie iniziative di Responsabilità Sociale, è stato realizzato grazie al contributo dei dipendenti Philips che hanno partecipato ad un concorso fotografico interno. Le immagini hanno come soggetto i bambini, la loro energia, la loro positività e hanno lo scopo di raccogliere fondi per la ricerca contro la leucemia 256 Il libro d’oro della responsabilità sociale infantile. Il calendario ha finanziato la raccolta fondi effettuata dal Comitato stesso durante il periodo natalizio ( 5€ per calendario ). I dipendenti Philips hanno contribuito alla raccolta fondi, su base volontaria e attraverso il classico meccanismo della catena di solidarietà, acquistando copie del calendario e distribuendole. L’iniziativa è stata divulgata ad inizio anno con i mezzi di comunicazione aziendali (house organ, email, bacheche); l’azienda ha invitato tutti i dipendenti a partecipare al concorso fotografico inviando le foto con soggetto i propri bambini. Tra le centinaia di foto pervenute, una giuria competente ha effettuato la selezione che ha permesso la creazione del calendario 2007. Il calendario è stato anche arricchito da alcuni disegni scelti tra le centinaia di disegni fatti dai figli dei dipendenti Philips presenti al Family Day, giornata in cui Philips ha aperto le porte alle famiglie (Maggio 2006). Risultati La partnership con il Comitato è ormai parte integrante dell’impegno di Philips in ambito di responsabilità sociale; ciò ha permesso di raggiungere, ancora una volta, gli obiettivi prefissati dall’azienda soprattutto grazie all’attiva partecipazione dei dipendenti che riconoscono e apprezzano la serietà del Comitato. L’adesione all’iniziativa è stata alta ed ha coinvolto molti dipendenti appartenenti a tutte le Divisioni, funzioni e livelli aziendali. Il tasso di adesione all’iniziativa (acquisto di copie personali) è superiore al 70%, aumentando il senso di appartenenza e di orgoglio nei confronti dell’azienda. L’inziativa di Philips, oltre alla raccolta fondi, ha permesso al Comitato di divulgare sempre più il proprio messaggio e di dare maggiore visibilità della propria attività nella lotta contro la leucemia infantile. Molti i giornalisti presenti alla serata organizzata da Philips insieme al Comitato per presentare l’iniziativa. 257 Il libro d’oro della responsabilità sociale PIRELLI & C. REAL ESTATE Società immobiliare Piccolo Fratello Problema Vi sono bambini che, per diverse motivazioni, non hanno altre alternative oltre a quella di vivere per strada, incorrendo in gravi pericoli come la violenza, la droga e la prostituzione. Garantire un’educazione scolastica e offrire loro una migliore qualità della vita attraverso l’inserimento in case famiglie e istituzioni volte a proteggerli non sempre è possibile. Soluzione Il progetto Ndugu Mdogo – Piccolo Fratello, è un’iniziativa che riguarda l’ambito della Cooperazione nei Paesi in Via di Sviluppo, con particolare attenzione alla causa dei bambini di strada. L'obiettivo del progetto è offrire un futuro migliore ai bambini senza dimora e garantire loro, in particolare, educazione scolastica, assistenza e protezione durante il processo di crescita. Il progetto Piccolo Fratello è stato realizzato in Kenia, a Kibera, uno slum di Nairobi, dalla Onlus Amani che dal 1996, anno della sua fondazione da parte del padre comboniano Renato Kizito Sasana, è impegnata a sensibilizzare, informare e coordinare progetti e iniziative sul territorio africano coinvolgendo la comunità locale. L’innovatività dell’approccio di Amani alla questione dei “bambini di strada” consiste nell’accompagnarli lungo un percorso di scelta consapevole di allontanamento dalla vita di strada e nel coinvolgimento della comunità locale e degli operatori del luogo nella progettazione e nella gestione di tutte le iniziative. Il progetto mira a formare, nella località interessata, educatori e insegnanti che possano aiutare questi bambini, diventando esperti in pedagogia dell'emergenza. Formare persone del luogo, infatti, significa avere insegnanti con maggiore conoscenza del contesto sociale e culturale. Questo approccio fa sì che, sia nei bambini, sia nella comunità locale africana, si crei una consapevolezza e un senso di responsabilità verso il proprio futuro. Il progetto si è sviluppato attraverso la realizzazione e l’integrazione di tre iniziative: innanzitutto il centro di prima accoglienza che fornisce riparo per la notte e distribuzione di pasti durante il giorno e residenza per due educatori di strada; in seguito la casa-famiglia che ospita in modo permanente una quarantina di “ex-bambini di strada”, che frequentano regolarmente le scuole pubbliche situate nelle vicinanze; infine il centro di educazione permanente che sostiene le persone interessate a 258 Il libro d’oro della responsabilità sociale dedicarsi a questo lavoro, dando loro una competenza educativa di alto livello professionale. Infatti, per affrontare il problema dei bambini di strada, è necessario formare educatori che abbiano sia un’esperienza di vita di strada sia la capacità professionale di studiare, proporre e mettere in atto nuove soluzioni. Risultati Grazie al lavoro di Padre Kizito e degli educatori Boniface, Robert, Jack e Tiberius è stato fatto, prima di tutto, un lavoro di rispetto verso i bambini, che non sono stati obbligati a lasciare la vita di strada, bensì accompagnati lungo un percorso di scelta consapevole che è consistito nel conoscere ogni bambino, nell’aiutarlo a scegliere, nel pensare insieme le attività e la cura degli spazi, nel condividere il gioco e il desiderio di ricominciare a studiare. La realizazione del progetto ha significato sì la costruzione del Centro di prima accoglienza, della Casa Famiglia e del Centro di educazione permanente, ma ha soprattutto dato un importante segnale della necessità di affrontare il problema dei bambini di strada attraverso gli strumenti per educare la comunità locale, in particolare i giovani, a modificare le proprie condizioni di vita. In questo modo il progetto ha fatto sì che si realizzasse un’opera di assistenza legata a un sempre più necessario intervento culturale ed educativo in grado di affrontare il problema alle sue radici. 259 Il libro d’oro della responsabilità sociale POSTE ITALIANE Società di servizi postali Saluti da… Problema L’Italia è ricca di bellezze ambientali ed artistiche, che, spesso, non vengono valorizzate e comprese appieno. È necessario stimolare la comprensione di tale bellezze attraverso un’educazione che avvicini i bambini ed i ragazzi, con un processo partecipativo, alla conoscenza e al rispetto verso tale patrimonio. Soluzione Poste Italiane ha deciso di sostenere, in qualità di partner unico, il FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano), che ogni anno propone alle classi di scuola elementare e media un concorso al fine di stimolare gli alunni alla scoperta e valorizzazione delle bellezze di arte e natura del loro paese. Nell’anno 2006/2007 il concorso ha coinvolto bambini e ragazzi non solo nell’esplorazione e conoscenza del loro territorio, ma anche nella comunicazione di quanto scoperto, puntando sulla riscoperta del linguaggio sia scritto sia visivo. È stato stabilito che il lavoro dei ragazzi si realizzasse attraverso uno dei più tradizionali mezzi di comunicazione: la cartolina postale. Il compito richiesto è stato di ideare una maxi cartolina che riportasse da un lato l’immagine di un luogo significativo dal punto di vista storico e/o artistico e/o ambientale, dall’altro la ricerca effettuata dagli studenti. È stato inoltre richiesto di ideare un evento di valorizzazione dei luoghi studiati e di realizzare una mini cartolina come biglietto di invito. Gli studenti hanno anche ideato un francobollo commemorativo, è stata così colta l’occasione per avvicinare alla diffusione della cultura filatelica le giovani generazioni. I ragazzi vincitori saranno premiati a Roma il 30 maggio 2007 presso il ministero dell’Istruzione secondo diverse categorie, con strumenti utili al lavoro scolastico. Per il carattere continuativo della collaborazione, la funzione aziendale leader del Progetto, Communication and Public Affairs, mantiene un rapporto costante con il FAI, necessario alle varie fasi di svolgimento del progetto: ideazione (concordando le opportunità reciproche), organizzazione (sia della parte di comunicazione sia di quella educativa presso le scuole), presentazione alla stampa, monitoraggio dei risultati (attualmente parziale) e preparazione dell’evento di chiusura. 260 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati L’interesse suscitato dalla tematica affrontata nei docenti degli istituti scolastici è stato notevole. A fine febbraio, risultano iscritte (ma altre iscrizioni sono in arrivo) 648 classi, per un totale di 16.200 studenti; le iscrizioni sono così ripartite per i due livelli di scuola a cui il concorso si rivolge: 279 classi di scuola elementare (per un totale di 6.975 alunni) e 369 classi di scuola media (per un totale di 9.225 studenti). La distribuzione geografica delle classi iscritte è omogenea, con la copertura pressoché totale di tutte le province italiane. Attraverso l’iniziativa è stato possibile promuovere e rilanciare il canale di comunicazione postale tradizionale, che consente di migliorare la qualità della comunicazione. Inoltre è stato divulgato l’impegno dell’azienda nella conservazione delle opere storiche artistiche che fanno parte del patrimonio di Poste Italiane ed è stato sensibilizzato un pubblico giovane verso il tema della filatelia. I dipendenti di Poste Italiane sono stati coinvolti su un progetto di elevata utilità sociale, stimolando il senso di appartenenza ad un’azienda che si impegna nella tutela del patrimonio artistico ed ambientale attraverso un’azione rivolta alle nuove generazioni, pertanto destinata a riverbare i suoi affetti anche nel lungo periodo. 261 Il libro d’oro della responsabilità sociale PROGETTO ITALIA Società per Azioni attiva nel campo della solidarietà e degli eventi culturali Abbasso il Grigio! Problema Alle persone diversamente abili spesso non vengono offerti spazi e canali di comunicazione che permettono loro di esprimere, attraverso l’arte, quello che provano. Soluzione Progetto Italia (Gruppo Telecom Italia) ha collaborato con la Comunità di Sant’Egidio alla realizzazione di “Abbasso il Grigio!”, una mostra di dipinti e sculture di artisti disabili, giunta alla decima edizione e sbarcata per la prima volta a Milano. Per creare i dipinti vengono utilizzate tecniche, strumenti e materiali che si adattino alle diverse manualità per favorire l’espressività di ciascuno disabile. Il ricavato della vendita dei quadri viene destinato a sostenere Dream, il primo programma globale gratuito di prevenzione e terapia dell'AIDS in Africa, avviato nel 2000 dalla stessa Comunità di Sant'Egidio. Risultati Il progetto ha ottenuto grande consenso da parte del pubblico. L’iniziativa, che ha avuto grande risalto, ha permesso di focalizzazarsi sulle enormi potenzialità artistiche ed espressive delle persone diversamente abili e di richiamare l’attenzione sul dramma dell’AIDS in Africa. 262 Il libro d’oro della responsabilità sociale PROGETTO ITALIA Società per Azioni attiva nel campo della solidarietà e degli eventi culturali Telefono Genitori Problema Sempre più ultimamente si sta delineando in Italia il quadro di una popolazione che vive i drammi familiari in completa solitudine, tanto al Nord quanto al Sud. Il rapporto tra i genitori ed i figli non è sicuramente facile e molto spesso ai genitori manca sostegno e apporto per affrontare i problemi e le difficoltà che caratterizzano il loro rapporto con i figli. Soluzione “Telefono Genitori”, che nasce il 16 giugno 2006 a Milano e si è ampliato poi con l’inaugurazione della sede torinese a dicembre dello stesso anno, viene costituito sulla base dell’esigenza di rispondere all’aumento continuo della domanda di formazione che i genitori esprimono. In tutte le sedi, compresa la prima cellula di Cosenza, rispondono volontari (circa 70) formati dalla Fondazione Movimento Bambino (attiva dal 1992 con lo scopo primario di aiutare a diffondere e sviluppare la Cultura dell’Infanzia e dell’Adolescenza). I volontari sono disponibili, dalle 9 alle 23 di ogni giorno, ad ascoltare ed orientare, fornendo, di volta in volta, le informazioni più utili in merito ai quesiti e/o ai problemi che vengono presentati telefonicamente, coprendo tutto il territorio nazionale. Progetto Italia ha attivato all’interno di Telecom Italia la funzione che si occupa dell’attivazione di numerazioni dedicate e delle linee telefoniche necessarie al servizio; il supporto aziendale è continuo per garantire la perfetta funzionalità del servizio stesso. Progetto Italia ha fornito tutto il supporto tecnologico necessario all’avvio del servizio: Pirelli RE ha messo a disposizione i locali della sede milanese, mentre la Fondazione Movimento Bambino si occupa della formazione e della supervisione dei volontari. Il contatto tra Progetto Italia e i responsabili della Fondazione Movimento Bambino è costante per monitorare il funzionamento del servizio, stabilire le iniziative di comunicazione e decidere circa l’eventuale ampliamento dell’iniziativa. A tal fine il personale tecnico di supporto di Telecom Italia segue da vicino i volontari addetti al servizio, per qualsiasi richiesta o disguido possa verificarsi. 263 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati Telefono Genitori con il relativo numero verde è stato conosciuto a livello nazionale. La Fondazione Movimento Bambino si è mostrata soddisfatta dei primi risultati, tanto che sono state studiate iniziative per comunicare, anche attraverso i servizi di TIM, il numero verde ad un più ampio numero di persone. Il servizio reso dal Telefono Genitori si è dimostrato effettivamente utile alla crescente esigenza di essere al fianco delle famiglie italiane, partendo dal presupposto che, di fronte ai bisogni, alle incertezze educative, alle continue trasformazioni sociali e culturali, le famiglie di oggi cerchino nell’operatore del servizio ascolto e comprensione. Telefono Genitori è un valido strumento d’ascolto e non di giudizio, offerto a qualunque persona desideri avere consigli, risposte competenti sulle problematiche familiari od indicazioni per un vero e proprio supporto psicologico. 264 Il libro d’oro della responsabilità sociale ROCHE Gruppo farmaceutico Global Roche Employee AIDS Walk Problema La WHO, World Health Organization, stima che più di 38,6 milioni di persone nel mondo siano infette dal virus dell’HIV/AIDS. Le popolazioni dei Paesi dell’Africa Sub-Sahariana sono le più colpite con oltre 24 milioni di persone e in Malawi, uno dei paesi più poveri del mondo, il 15% della popolazione su 11 milioni è affetto dal virus, la maggior parte dei quali coinvolge direttamente e indirettamente i bambini. Soluzione Uno dei campi in cui il Gruppo Roche è impegnato è il sostegno dei bisogni medici in numerosi Paesi in via di Sviluppo. Tale sostegno viene garantito da una politica trasparente in materia di brevetti e dalla fissazione dei prezzi dei farmaci, misura che permette agli abitanti dei Paesi in via di Sviluppo di avere accesso alle terapie ed ai servizi medici di cui necessitano. Con questi intenti è nata l’iniziativa Global Roche Employee AIDS Walk, marcia non competitiva del personale dipendente Roche. La campagna è nata nel 2003 e si tiene il primo di dicembre, giornata mondiale dedicata alla lotta contro l’AIDS e coinvolge le filiali di Roche dislocate nel mondo. Lo scopo è quello di raccogliere fondi a favore di bambini resi orfani dall’HIV/AIDS nel Malawi, uno dei luoghi più poveri dell’Africa con circa mezzo milione di bambini orfani di uno se non addirittura di entrambi i genitori a causa della malattia. L’organizzazione European Coalition of Positive People, con cui Roche collabora da anni, è incaricata di gestire localmente i fondi raccolti. Gli obiettivi finali della raccolta fondi del 2006 sono la costruzione di centri per bambini orfani e l’acquisto di beni di prima necessità quali cibo, utensili da cucina e vestiti. I sostenitori principali sono i dipendenti Roche che partecipano alla marcia e raccolgono i fondi da destinatari al progetto. Roche si impegna direttamente nel raddoppiare la somma raccolta dai dipendenti. Risultati La quarta edizione dell’evento ha visto la partecipazione di 13000 dipendenti e di oltre 95 filiali. La partecipazione dei dipendenti è aumentata del 7,5% e del 5,2% quella delle filiali. In Italia l’ultima edizione 265 Il libro d’oro della responsabilità sociale dell’iniziativa è in linea con i dati mondiali. Dal 2005 hanno partecipato alla marcia 512 persone con una raccolta pari a 22367 euro. Anche l’impatto sul personale è stato positivo: il 96,3% ritiene buono e soddisfacente l’impegno di Roche S.p.A. nel sociale; il 95% ritiene importante la collaborazione con organizzazioni non profit. L’iniziativa è ormai entrata a far parte della strategia sociale dell’azienda, da quattro anni viene replicata con successo. 266 Il libro d’oro della responsabilità sociale ROCHE DIAGNOSTICS Società che opera nel settore farmaceutico-diagnostico Alveare della Vita Problema Nei bambini i tumori sono la seconda causa di morte e la leucemia ne è la forma più frequente. Spesso purtroppo i bambini malati sono costretti a passare molto tempo in ospedale, in stanze e ambienti non sempre allegri e a loro dedicati. Diverse ricerche hanno sottolineato come il ricovero in ospedale può comportare delle ripercussioni negative sullo sviluppo psicofisico del bambino. Soluzione Roche Diagnostics, venuta a conoscenza del progetto di costituzione dell’Istituto Maria Letizia Verga per la salute del bambino e della mamma, che si occuperà del bambino dai -9 mesi (ostetricia) fino ai 18 anni (Neonatologia e Pediatria) e che sarà interamente dedicato ai piccoli malati e ai loro genitori, ha inteso supportare l’iniziativa. In particolare ha concentrato l’attenzione sul settore di “Pediatria e Emato-Oncologia Pediatrica” del nuovo istituto che già da molti anni operava nel Centro di Ricerca Tettamanti per le emopatie infantili. Da tempo era stata avviata l’attività di trapianto di cellule staminali ed il Centro è divenuto un Polo di Riferimento a livello nazionale ed internazionale per le leucemie del bambino. Roche Diagnostics ha deciso di aderire quale partner per contribuire alla realizzazione di una camera per il trapianto di midollo osseo, utile ai bambini malati di leucemia. L’azienda è impegnata nella ricerca nell’ambito delle leucemie per la determinazione dei sottotipi di tale forma di tumore, e ottenere le informazioni essenziali per la scelta del trattamento più efficace. L’obiettivo di contribuire alla realizzazione di una camera allo scopo suddetto è inoltre in coesione con le necessità della Comunità di riferimento. Roche Diagnostics ha sede amministrativa a Monza e ritiene fondamentale e in totale sintonia con la propria Mission, volta a contribuire alla salute e al benessere delle persone, un’azione che possa contribuire al miglioramento della salute del bambino. Il personale dell’azienda è stato coinvolto in modo approfondito sul progetto sia in termini di comunicazione sia di coinvolgimento attivo attraverso la partecipazione ad incontri dedicati con i responsabili del progetto e attraverso raccolte fondi indipendenti organizzate dal dopolavoro aziendale. 267 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati Vi è stata una presa di coscienza da parte sia dell’Istituto Maria Letizia Verga sia dell’Ospedale San Gerardo dell’intensa attività diretta al sociale già svolta da Roche Diagnostics. Il personale dell’azienda è venuto a diretto contatto con una realtà umana locale e un’esigenza del territorio in cui opera l’Azienda fornendo una dimensione più vicina all’aspetto umano e personale. 268 Il libro d’oro della responsabilità sociale SCM GROUP Azienda che opera nel settore della produzione di macchine per la lavorazione del legno Creazione di centri professionali: un’occasione di riscatto per ragazzi di strada Problema Uno dei principali problemi dei paesi del sud del mondo è la moltitudine di bambini e ragazzi abbandonati, vittime della povertà e del degrado, devastati da malattie come l'AIDS e costretti a guadagnarsi da vivere nelle strade. Bambini e ragazzi maltrattati ed emarginati, ai quali viene preclusa ogni possibilità di educazione, di prospettiva lavorativa e di assistenza socio-sanitaria, che lottano ogni giorno, con i pochi mezzi di cui dispongono, per avere una possibilità di riscatto e di reinserimento sociale. “ Soluzione L'iniziativa di SCM GROUP ha avuto origine dalla presa di coscienza del fatto che lo sviluppo dei paesi del “sud del mondo” passa necessariamente attraverso l'educazione e la formazione di nuove professionalità. Questa consapevolezza ha portato, quindi, alla realizzazione da parte del Gruppo SCM, in collaborazione con alcuni suoi rivenditori e con l'Associazione non-profit “Figli del Mondo” di Rimini, di una serie di centri professionali di formazione sulle tecnologie della lavorazione del legno, nell'ambito di progetti umanitari rivolti ai ragazzi di strada del sud del mondo. In particolare, sono stati allestiti, nell'ambito attività socio-assitenziali svolte dall'Associazione riminese Papa Giovanni XXII, un laboratorio/centro di formazione presso una comunità di recupero e reinserimento di ragazzi di strada a La Paz (Bolivia), un laboratorio/centro di formazione presso una comunità di recupero di orfani di AIDS a Ndola (Zambia) ed un centro di produzione di elementi per alveari a Iringa (Tanzania). Il progetto è stato realizzato coinvolgendo tutta l'azienda in progetti di partnership con la comunità, é stato promosso dall'alta direzione ed é stato poi sviluppato grazie al sostegno dei dirigenti e dei dipendenti. L'azienda ha anche fornito la possibilità a questi ultimi di recarsi presso tali centri, per fornire supporto e consulenza tecnica ed organizzativa. I partners del progetto sono stati la non-profit locale, che aveva contatti e conoscenze dei bisogni della realtà locale, dei vincoli e delle opportunità presenti in loco; l'azienda, che ha fornito la disponibilità economica e che ha messo a disposizione conoscenze, macchinari, supporti formativi; alcuni distributori, che hanno 269 Il libro d’oro della responsabilità sociale collaborato con la fornitura di macchinari complementari a quelli prodotti dall'azienda; i dipendenti, che si sono impegnati nelle attività di progettazione, gestione ed organizzazione della spedizione e supporto organizzativo all'allestimento dei centri di formazione e l'Associazione “Figli del Mondo”, che ha messo in relazione l'azienda con l'organizzazione non-profit beneficiaria, coordinando il progetto e facilitando la relazione. Risultati I beneficiari dei progetti (quasi 200 persone/anno) hanno avuto riscontri positivi in termini di inserimento lavorativo. L'azienda si attende che, nel lungo periodo, la formazione ricevuta aumenti il livello tecnologico della manodopera nel settore in Bolivia, in Zambia e in Tanzania, con possibilità di effettuare forniture di macchinari tecnologicamente avanzati a imprese locali. I dipendenti che hanno partecipato al progetto hanno dimostrato interesse e disponibilità ed il loro senso di appartenenza all'azienda è aumentato. Il programma ha consentito di avvicinarsi alla realtà di Paesi in via di sviluppo e di aumentare la consapevolezza dell'importanza dell'aspetto formativo per cercare di fornire un contributo strutturale allo sviluppo economico e sociale in queste aree. Il progetto ha inoltre permesso di avviare un rapporto con l'Associazione non-profit riminese Papa Giovanni XXIII, dal quale sono nati contatti, scambi e collaborazioni. 270 Il libro d’oro della responsabilità sociale SOLVAY CHIMICA ITALIA Settore chimico Trasparenza e dialogo con la comunità locale. Problema Le aziende chimico farmaceutiche sono sempre più consapevoli delle problematiche connesse alle tipologia e caratteristiche della propria attività produttiva e dell’impatto sul territorio che esse hanno, sia in termini economici e sociali, che sotto il profilo ambientale. Soluzione L’attività Solvay si trova inserita in un contesto che ha subito storicamente una evoluzione da una tradizione inizialmente di tipo agricolo, verso una forte valenza industriale, per sviluppare più recentemente una nuova componente costituita dall’attività del settore terziario: turismo, commercio, servizi. Una realtà complessa che, sulle linee della politica perseguita dalle Istituzioni locali, richiede uno sforzo per contemperare ed integrare le diverse componenti in una vocazione di sviluppo multipolare, che conservi ed armonizzi le diverse tradizioni. All’interno del Gruppo Solvay la “Corporate citizenship” è esplicitamente richiamata come una attitudine verso la quale tutte le strutture aziendali devono tendere, preoccupandosi della salute, della sicurezza e della qualità dell’ambiente per i propri collaboratori e per la comunità in senso lato. Solvay ha aderito fin dal 1992 al Programma volontario Responsible Care® dell’industria chimica mondiale, promosso in Italia da Federchimica, volto al miglioramento continuo delle prestazioni della sicurezza, salute e protezione dell’ambiente, e lo sostiene attivamente mettendo a punto proprie linee guida per l’applicazione del programma stesso. Proprio allo scopo di sempre meglio fare conoscere ed apprezzare all’esterno la realtà dell’azienda, sono state sviluppate in modo sempre più strutturato iniziative di partnership con i diversi stakeholder. Numerose sono le occasioni di rapporto con le Istituzioni centrali e locali in diversi contesti (convegni, dibattiti, tavole rotonde). Lo sforzo di Solvay Rosignano continua ad essere rivolto al mondo dei giovani e in particolare della scuola, promuovendo e collaborando fattivamente alla realizzazione di progetti didattici ad integrazione delle normali attività previste dai programmi di studio. Gli interventi hanno previsto contributi economici, il supporto del proprio personale specializzato durante incontri, lezioni in aula e visite guidate in stabilimento 271 Il libro d’oro della responsabilità sociale o la possibilità di partecipare a stage estivi rivolti agli studenti del quarto anno e a studenti universitari per conoscere e vivere “dal di dentro” la realtà di stabilimento, seguiti in veste di “tutor” da ex dipendenti Solvay insigniti del titolo di Maestri del Lavoro. L’azienda ha inoltre promosso l’iniziativa “Porte Aperte”, promossa da Federchimica e rivolta alla comunità a cui è data la possibilità di visitare gli impianti chimici; si è articolata nel 2005 in tre distinte manifestazioni che hanno visto la partecipazione complessiva di oltre 5.000 persone. Fin dalla prima edizione nel 2001, la redazione e pubblicazione del Bilancio Sociale e Ambientale è stata un’importante occasione di dialogo con il territorio. Nel 2006 il Bilancio si è arricchito di nuove partecipazioni. Sono stati infatti coinvolti oltre 60 stakeholder, rappresentativi di 27 categorie ed enti del territorio, Istituzioni, Sindacati, Associazioni Ambientali, Organizzazioni economiche e terziario, Consumatori, Organizzazioni di Volontariato e sociale, della Cultura e scuole, compreso il personale dell’Azienda. Essi hanno partecipato ad una serie di incontri, denominati “In ascolto del territorio”, con il management aziendale durante i quali sono state affrontate le tematiche collegate allo sviluppo del territorio, alla presenza della Solvay e ai contenuti del Bilancio di sostenibilità 2005-2006, loro inviato sotto forma di bozza nella versione integrale, con la richiesta di un feedback sui diversi argomenti. Hanno contribuito alla fase preparatoria del documento, disponibile sul sito internet aziendale, in totale circa 80 persone. Risultati Dato che la partnership tra Azienda e Comunità riguarda aspetti le cui caratteritiche sono di non facile monitoraggio e tendono a svilupparsi nell’arco del medio-lungo termine, non è possibile riportare specifici elementi, soprattutto per gli aspetti a carattere “immateriale” della tematica (percezioni, aspettative,..). Tuttavia, relativamente alle problematiche di interazione con le diverse componenti della comunità circostante il sito produttivo, si percepisce chiaramente un generale apprezzamento per lo sforzo verso la trasparenza e l’apertura e la ricerca della massima condivisione operato dall’Azienda. In particolare relativamente al Bilancio di Sostenibilità e all’iniziativa di coinvolgimento degli stakeholder, da parte della grande maggioranza di essi è stato espresso vivo apprezzamento nei confronti del documento. Infine in termini di risultati ottenuti dall’Azienda nell’impegno verso lo sviluppo sostenibile, l’attenzione alla collettività e al territorio, l’innovazione, si possono citare alcuni importanti riconoscimenti ufficiali recenti. Premiazione da parte del Ministero dell’ambiente, nel 272 Il libro d’oro della responsabilità sociale concorso “Ambiente è sviluppo 2006”, di 2 progetti Solvay; premiazione “Solvay Trophy per l’innovazione” al nuovo impianto ARETUSA; attestazione di Confindustria all’”Award per le imprese eccellenti” per il progetto Solvay relativo alla “Valorizzazione del territorio”. 273 Il libro d’oro della responsabilità sociale TIMBERLAND ITALY Azienda che opera nel settore delle calzature, dell’abbigliamento e degli accessori Make it Better Problema Nella nostra società ci sono ancora molti pregiudizi e molti luoghi comuni verso i diversamente abili. Riuscire ad avvicinare queste persone a dei contesti sociali “normali” è molto importante per aumentare il loro benessere psicofisico. Il disabile, come ogni essere umano, ha bisogno, infatti, di forti motivazioni per superare i propri limiti e per valorizzare le proprie potenzialità. Soluzione Timberland Make It Better è un progetto che coinvolge 3 comunità principali della società moderna: business, scuola e comunità dei disabili in una partnership che nasce dalla profonda convinzione che le aziende possano e debbano avere un ruolo fondamentale nei cambiamenti sociali. Timberland ha coinvolto 100 studenti e docenti dell’Istituto Europeo di Design a studiare un oggetto che potesse essere realizzato nei laboratori di riabilitazione della Fondazione Istituto Sacra Famiglia (centro di accoglienza e mobilitazione per disabili psico-fisici) Il risultato è stato il portachiavi Make it Better, che ha permesso la riabilitazione degli ospiti tramite un particolare programma educativo/abilitativo che ha fatto sì che ogni ospite apprendesse la propria mansione seguendo degli algoritmi di lavoro (iconografie che rappresentavano l’operazione manuale da compiere) e svolgesse in maniera autonoma la propria attività all’interno di un vero e proprio ciclo produttivo. Nel progetto sono stati coinvolti direttamente i dipendenti e la rete di Franchisee Timberland che hanno preparato i laboratori dell’Istituto Sacra Famiglia per la creazione del portachiavi e organizzato le vendite sia all’interno degli Store che nelle piazze; gli studenti dello IED e gli ospiti disabili della Fondazione, che si sono così avvicinati al concetto di normalità. Il progetto Make it Better è nato sullo spirito di “fare bene e fare del bene alle comunità vicine alle proprie cercando di farlo al meglio”. Con lo scopo di raccogliere fondi a favore della fondazione e di migliorare la condizione psicologica della vita quotidiana degli ospiti della Fondazione Istituto Sacra Famiglia. 274 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati Ad oggi sono stati prodotti e venduti oltre 3000 portachiavi con un totale ricavato in Euro di 9.000. La stima del ricavato entro fine 2007 è di circa Euro 11.000. Il totale fondi raccolti da TBl per Sacra Famiglia è di Euro 20.000 e quello totale della rassegna stampa relativo al progetto è di 569.336,92 euro. Per le persone disabili il vedersi protagonisti del filmato, il ritrovarsi in un ambiente pubblico consapevoli di essere i protagonisti della serata, è stato molto gratificante. Per lo IED, invece, la partecipazione a questo progetto ha dato la possibilità di insegnare agli studenti la responsabilità sociale e l’idea che si fa i designer non solo per diventare famosi ma anche per cambiare la società. I dipendenti e gli esterni che hanno partecipato al progetto sono stati commossi dal fatto di sentirsi utili ed importanti per il semplice fatto di aver contribuito alla realizzazione di un progetto concreto, i dipendenti, inoltre, sono diventati i protagonisti della campagna Make it Better. 275 Il libro d’oro della responsabilità sociale VODAFONE ITALIA – VODAFONE OMNITEL NV Azienda attiva nel settore delle telecomunicazioni Recupero sedi “Industrie Camillo Olivetti” Problema Molte industrie, in Italia, vengono abbandonate o lasciate andare, pur incarnando simboli di città o dell’architettura industriale delle stesse. Soluzione Vodafone Italia, in coerenza ai principi ispiratori dell’attività di impresa, ha avviato negli ultimi anni un programma geniale di riqualificazione di molti degli edifici in cui lavorano i suoi dipendenti. In tale contesto si inserisce il progetto Recupero sedi “Industrie Camillo Olivetti, che si è articolato in due fasi e ha visto un investimento complessivo di 35 milioni di Euro. La prima, avviata il 6 luglio 2005 e completata nel novembre 2006, è stata finalizzata al recupero della ICO (Industrie Camillo Olivetti) centrale. La seconda, che vedrà l’avvio dei lavori a settembre 2007 e la conclusione nella primavera 2009, è finalizzata al recupero dell’ adiacente Nuova ICO. L’intervento voluto da Vodafone Italia ha comportato il restauro conservativo delle famose facciate, effettuato secondo le prescrizioni della normativa per la tutela dell’architettura moderna del Comune di Ivrea. Trasformato nella sua organizzazione interna e reso adatto ad un uso moderno grazie alle nuove dotazioni impiantistiche e tecnologiche, tra cui una completa cablatura in fibra ottica, l’edificio non ha smarrito la propria personalità. Al contrario, ha recuperato alcuni aspetti formali e cromatici originali persi col passare del tempo e la scarsa manutenzione degli ultimi decenni. Le intenzioni progettuali, infatti, si sono amalgamate in modo naturale all’esistente, trovando una straordinaria comunione di intenti tra i luoghi di lavoro voluti da Olivetti e i nuovi spazi del call center, destinati al lavoro, ma anche alla socializzazione, al ristoro veloce ed al relax. Il progetto di recupero industriale è stato portato avanti da un team di progetto interno di Vodafone Italia e da un team di prestigiosi consulenti tra i quali lo studio di architettura Dante O. Benin & Partners, lo Studio Giacopelli Architetti, Diaspro, Se.pro e Impro. Risultati Grazie al progetto é stato offerto ai dipendenti un posto di lavoro moderno e confortevole. Le 800 persone che lavorano nel call center hanno espresso soddisfazione per la funzionalità e l'adeguatezza degli spazi lavorativi. Gli 276 Il libro d’oro della responsabilità sociale obiettivi di valorizzazione del territorio, di tutela del patrimonio storicoarchitettonico e di attenzione alle risorse umane sono stati da subito riconosciuti e apprezzati anche dal territorio, dalle istituzioni e dai media. Il progetto ha ricevuto un'ottima visibilità sui mezzi di stampa, sia in ambito locale sia nazionale. È stato sottolineato l'impegno di Vodafone nella valorizzazione di un'opera architettonica prima dimenticata e, per l'attenzione alle risorse umane, è stata evidenziata la continuità con la storia e la tradizione olivettiane. Tale elemento di continuità é testimoniato anche dalle numerose richieste di collaborazione alle iniziative della Fondazione Olivetti. 277 Il libro d’oro della responsabilità sociale 278 Il libro d’oro della responsabilità sociale CATEGORIA 4 – CAMPAGNA DI MARKETING SOCIALE 279 Il libro d’oro della responsabilità sociale 280 Il libro d’oro della responsabilità sociale ADD VALUE Azienda del settore della consulenza informatica ADD VALUE e ABO Project: “combattere il tumore non è più un’impresa!” Problema L'Europa deve raddoppiare l'importo dei finanziamenti destinati alla ricerca sul cancro: lo afferma una nuova indagine sul modo in cui viene finanziata la ricerca sul cancro nell'Unione europea. Nella stessa è inoltre emerso che la spesa pro capite degli Stati membri dell’Unione Europea è sette volte inferiore a quella degli Stati Uniti, che i finanziamenti a favore della ricerca clinica e preventiva non sono sufficienti e che il sostegno generale dell'Europa alla ricerca sul cancro è scarso, sia a livello centrale che nei singoli Stati membri. L'indagine ha altresì rilevato che oltre la metà dei finanziamenti destinati alla ricerca europea sul cancro proviene dal settore delle donazioni private. È quindi importante che le imprese diano il loro contributo al fine di aumentare la ricerca in questo settore. Soluzione ADD VALUE ha stabilito uno stretto rapporto con ABO Project, organizzazione nata nel mondo Confindustriale Veneziano con l’obiettivo di nutrire e guidare la ricerca promossa da ABO (Applicazioni Biotecnologie in Oncologia), Associazione Medico–Scientifica, sottoscrivendo un contratto della durata di due anni (biennio 2004/2006) per un progetto sulla Diagnosi precoce del Cancro al polmone condotto dall’azienda USSL 12 Veneziana, dall’Istituto Tumori Milano, dall’Azienda Ospedaliera San Filippo Neri di Roma, dall’Ospedale Busonera di Padovane e dall’azienda Ospedaliera di Padova. Il contratto è stato poi rinnovato per il successivo biennio 2006/2008 contribuendo ad uno studio finalizzato allo sviluppo di nuove tecnologie per applicazioni di Radioterapia durante l’intervento chirurgico. Sono stati forniti periodicamente documenti di “Stato Avanzamento Lavori” e una tesi di risultato finale che è stata presentata a tutta la comunità scientifica. Il sostenitore è stato costantemente informato, in modo trasparente, sui progetti ai quali sono stati destinati i fondi da lui devoluti. I frequenti momenti di confronto e di verifica con ABO hanno portato ad apprezzare il lavoro e quindi a rinnovare la fiducia alla scadenza del contratto biennale. In questo modo ADD VALUE ha abbinato il marchio ABO Project alla propria comunicazione sia interna sia esterna attraverso, ad esempio, il sito aziendale, le lettere ai clienti, gli auguri 281 Il libro d’oro della responsabilità sociale natalizi, la comunicazione ai dipendenti e le convention di presentazione del progetto in un’ottica di Cause Related Marketing. Risultati ADD VALUE, abbinandosi al marchio ABO Project, ha aumentato la sua visibilità negli aspetti di attenzione al sociale. Molti clienti hanno espresso ammirazione per l’iniziativa intrapresa e in alcuni casi la comunicazione ha permesso di procurare ad ABO Project dei buoni contatti per poter coinvolgere nuovi sponsor nei progetti di ricerca. Il senso civico, che compone la carta dei Valori di ADD VALUE, esce rafforzato da questa esperienza. È stato creato un momento di sensibilizzazione e di confronto con la sensibilità sociale individuale. L’argomento trattato ha toccato molto la sensibilità individuale di tutti i collaboratori e ha contribuito a trasferire al mercato i valori cardine della vision dell’azienda: diventare in Italia “Total Quality Leader” nell’Application Consulting & Solutions. 282 Il libro d’oro della responsabilità sociale AGOS Società di credito al consumo Carta Attiva Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori - “Prevenire è vivere” Problema In Italia la richiesta di impegno nel sociale è una domanda alla quale le aziende sono chiamate a rispondere. Si cerca quindi di studiare nuove forme di finanziamento e nuove forme di marketing al fine di sviluppare progetti sociali, umanitari e comunitari. Soluzione Il progetto di marketing sociale, partito nel 2006, ha proposto uno strumento di donazione ancora poco utilizzato in Italia: la carta di credito solidale. La scelta di sostenere i partner non profit attraverso l’emissione di carte di credito “affinity” è stata dettata dalla convinzione che le carte di credito sono uno strumento innovativo, l’unico capace di abbinare l’uso quotidiano alla donazione a favore di una “buona causa”. Carta Attiva - Lega contro i Tumori è una carta di credito revolving che mette a disposizione un fido fino a 3.100,00 euro, da utilizzare per qualsiasi tipo di spesa o di acquisto e da rimborsare mediante piccoli versamenti. La carta è accettata in oltre 26 milioni di esercizi commerciali in tutto il mondo senza commissioni aggiuntive, né per i rifornimenti di carburante, né per i pedaggi. Chi ha usufruito della Carta Attiva – Lega contro i Tumori ha permesso che Agos versasse alla Lega Lotta contro i Tumori il 10% del monte interessi, importo che è stato destinato ai progetti di prevenzione e diagnosi precoce contro i tumori. Per il primo anno la carta è stata gratuita. Dal secondo anno Agos ha devoluto interamente la quota associativa di 15,00 euro alla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Carta Attiva – Lega contro i Tumori si inserisce in un programma articolato di iniziative sociali volute da Agos. Sono state avviate partnership con Unicef, E.N.P.A. (Ente nazionale protezione animali), Cesvi (Cooperazione Internazionale), Atlha Onlus, CIAI (Centro Italiano Aiuti all’Infanzia). Con il marchio "Amico Agos" sono state infatti firmate tutte le iniziative di sostegno a organizzazioni assistenziali, culturali, sportive, scolastiche, sanitarie, di cui l’azienda condivide gli obiettivi e i metodi per perseguirli. 283 Il libro d’oro della responsabilità sociale Il coinvolgimento del personale Agos all’iniziativa è stato alto ed è in continua crescita. Agos ha predisposto una serie di azioni per il personale in sede e nelle filiali, realizzando annunci stampa e servizi di approfondimento su varie testate interne (in particolare “In Agos”). Agos ha sostenuto tutte le spese di produzione e realizzazione dei materiali di comunicazione del mailing (ai propri soci e ai sostenitori della Lega per la Lotta contro i Tumori) e degli eventi. A testimoninanza del costante impegno di Agos nell’avviare una collaborazione con un’associazione, l’azienda ha affiancato la Lega contro i Tumori in occasione della realizzazione di numerosi eventi. Da tre anni è presente all’iniziativa Albero di Natale allestito in Piazza Duomo a Milano; dal 2007 partecipa al Concerto al Teatro alla Scala di Milano. Negli anni Agos è stata partner alla Settimana Nazionale della Prevenzione Oncologica per diffondere nelle piazze la cultura della prevenzione e alla Giornata Mondiale senza Tabacco. Risultati Il progetto Carta Attiva Lega Contro i Tumori ha avuto una ampia visibilità. I media, locali e nazionali hanno dimostrato interesse per il progetto e dato buona copertura all’iniziativa. Per questo motivo, il progetto è stato ampliato a livello nazionale. Il personale Agos è stato attento, sensibile e collaborativo e in più momenti ha dato la disponibilità allo sviluppo e rafforzamento del progetto. Con i fondi raccolti (800.000 euro dal 2004 a oggi) l’associazione ha potuto così sviluppare alcuni importanti progetti di prevenzione e ricerca. 284 Il libro d’oro della responsabilità sociale AIE - ASSOCIAZIONE ITALIANA ENDOMETRIOSI ONLUS Associazione non lucrativa di utilità sociale Campagna di informazione per l’endometriosi Problema L’endometriosi è una malattia quasi sempre dell'età feconda e delle giovani donne. Spesso però viene sottovalutata e viene imputata alla donna una esagerazione dei sintomi trascurando la gravità della malattia stessa. Soluzione La campagna di informazione sull’endometriosi nasce dalla necessità di creare informazione e consapevolezza della malattia tra le donne, i medici, le istituzioni, i media, l’opinione pubblica in generale, partendo dal presupposto che la comunicazione sia uno strumento fondamentale di prevenzione. La campagna, per raggiungere il target e gli obiettivi prefissati, si avvale di documenti testuali (scheda sintetica di presentazione, dossier informativo/divulgativo sulla malattia) e di un manifesto che riassume, in modo sintetico e visuale, la malattia, per sollecitare un intervento diretto e proattivo delle donne nel processo di cura. La strategia della campagna è stata articolata nelle seguenti fasi: - Coinvolgere i medici generici nella campagna di informazione per aumentare la conoscenza della malattia, i suoi effetti, la diagnosi e la cura - Attivare una media partnership con una testata femminile, per creare la più vasta eco possibile sulla malattia - Implementare gli strumenti di comunicazione già disponibili (sito internet, newsletter, etc…) - Individuare enti ed organizzazioni per ottenerne il patrocinio al fine di accreditare l’associazione AIE e la campagna stessa - Coinvolgere il mondo dell’associazionismo femminile, in modo che supporti con le loro reti la diffusione della campagna - Organizzazione di una conferenza stampa di lancio - Rapporto strutturato e continuativo con i media per assicurare un flusso continuo di informazione sulla malattia L’Associazione Italiana Endometriosi sostiene direttamente la campagna, sia in termini di risorse economiche che in quelli di impegno personale, a partire dal Presidente fino a tutte le persone che vi lavorano e alle donne 285 Il libro d’oro della responsabilità sociale malate che si sono messe a disposizione per essere esse stesse testimoni per le donne e tra le donne. Sono stati inoltre attivati contatti con le associazioni di settore e di medici, con gli enti a vario titolo interessati alla tematica, con i media di riferimento. La campagna ha ottenuto il Patrocinio di: INAIL Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, INPS Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, IMMS Istituto Italiano di Medicina Sociale e la stretta collaborazione dell’Associazione Legambiente. È stata realizzata anche una media partnership con il settimanale femminile Donna Moderna, che per tutto il mese di dicembre ha sostenuto la campagna. L’Associazione ha messo a disposizione un numero telefonico al quale, tre giorni alla settimana, rispondeva un medico facente parte dell’Associazione, resosi disponibile a dare informazioni sulla malattia a quanti ne facevano richiesta. Risultati Dal lancio della campagna ad oggi, sono state realizzate oltre 60 uscite media, tra stampa, radio, tv e on line. Inoltre, dal lancio della campagna, ha preso avvio l’idea di presentare una proposta di legge sulla malattia. Lo scorso 15 febbraio è stata presentata, infatti, presso la Camera dei Deputati il pdl “Disposizioni per la prevenzione e il trattamento dell’endometriosi”. La campagna ha sicuramente contribuito a creare maggiore visibilità ed informazione rispetto alla malattia; inoltre, le partnership attivate, con istituzioni, associazioni di settore e media, assicurano la continuazione delle attività su lungo periodo. 286 Il libro d’oro della responsabilità sociale ARTSANA Azienda di prodotti per bambini, cosmetica femminile, accessori sanitari. “Chiudono gli Istituti, apriamo le famiglie” Problema Sono migliaia, in Italia, i bambini che dal 31 dicembre 2006 non hanno più una casa: infatti, la legge 149/2001 non permette più il ricovero di minori in Istituto ma solo l’affido a famiglie disponibili o a case-famiglia. Soluzione “Chiudono gli istituti, apriamo le famiglie” è il nome del progetto che Chicco porta avanti dal novembre 2003 per aiutare l’Associazione Amici dei Bambini a realizzare su tutto il territorio nazionale Case Famiglia che possano accogliere i bambini che ancora vivono fuori da una famiglia. È per le famiglie che li accolgono un percorso complesso: la possibilità di condividere esperienze e di trovare una rete di aiuto diventa allora uno strumento indispensabile di intervento. Per questo Chicco si è impegnata ad accompagnare Amici dei Bambini in un percorso pluriennale, attivando un’iniziativa concreta di natura preventiva. Chicco, vede in questo progetto la possibilità di aggiungere alla sua produzione di oggetti pensati da sempre con attenzione, competenza e amore per le esigenze dei bambini, una responsabilità nei confronti del contesto sociale in cui opera e in cui i bambini si trovano a crescere. Il progetto ha visto nel 2004 l’apertura della Casa Famiglia-Centro Servizi “Il Bruco e la farfalla” (una struttura capace di offrire sostegno psicologico, sociale, scolastico e pedagogico alle famiglie affidatarie, oltre a quelle naturali dei cinque bambini accolti), a San Giovanni a Teduccio, uno dei quartieri più problematici di Napoli. Nel 2004 la somma raccolta è stata destinata al proseguimento del sostegno della Casa Famiglia di San Giovanni a Teduccio e all’apertura di una nuova Casa Famiglia a Milano, nel quartiere Giambellino nel 2005. Il progetto del 2005 ha rinnovato l’impegno di destinare una quota per ciascun acquisto effettuato in un periodo definito del 2005 nei Negozi Chicco con l’obiettivo di continuare a mantenere il sostegno alle due case famiglia di Napoli e Milano ed attivare un centro servizi a supporto di circa 10 famiglie affidatarie nel Veneto, a Mestre, che è stato inaugurato nel 2006. Il progetto del 2006 ha destinato una quota della raccolta fondi per l’apertura della casa famiglia di Crema. 287 Il libro d’oro della responsabilità sociale È stata inoltre avviata una campagna di sensibilizzazione, il cui simbolo è “il gommottino”, con una donazione minima di 5 euro. Il Gommottino simboleggia l’impegno di ciascuno nell’affrontare l’emergenza abbandono, è da indossare o appendere in vista: alla giacca, alla borsa, al cellulare e alle chiavi. Per il 2007 l’obiettivo di Amici dei Bambini e Chicco è ancora più ambizioso: realizzare percorsi di avvicinamento e di formazione sull’accoglienza familiare che, da una parte, andranno a sostenere il lavoro già svolto dalle case-famiglia e, dall’altra, a sviluppare il senso di responsabilità sociale della comunità locale, indispensabile perché possa essere implementata la rete di servizi a sostegno dei minori e delle famiglie su tutto il territorio italiano. L’iniziativa si è valsa del sostegno di genitori famosi: Alessia Marcuzzi, Roberto Mancini, Alessandro e Sabrina Gassman, Alessandra Ferri e Fabrizio Ferri, che gratuitamente hanno prestato la loro immagine per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa delicata ed importante problematica ancora poco conosciuta. La Direzione Comunicazione ha attuato una serie di iniziative interne collegate al progetto: in riferimento alla raccolta fondi, è stata prevista la distribuzione del gommottino e di di budget vari interni al progetto (feste natalizie, strenne), per quanto riguarda l’informazione, è stato previsto l’utilizzo del mensile, di locandine informative, della sezione dedicata all’interno del sito web aziendale. Il mensile è stato poi indirizzato alle filiali estere del Gruppo e quindi tradotto nella lingua madre di riferimento (inglese, tedesco, spagnolo, francese, portoghese). Risultati Dal 2003 al 2006 sono stati raccolti oltre 500.000 euro (50.000 attraverso la campagna gommottino). L’intensa attività di comunicazione sviluppata per il progetto ha dato luogo ad una sensibilizzazione dei media (stampa, tv, radio, internet) sul tema della chiusura degli istituti per minori in Italia ed ha portato alla diffusione di un simbolo di solidarietà alla problematica (il gommottino). Si è rilevata una maggiore motivazione, soprattutto del personale di negozio direttamente coinvolto, nel farsi portavoce di un importante messaggio aziendale, non strettamente connesso alle tradizionali tematiche commerciali. 288 Il libro d’oro della responsabilità sociale AVON COSMETICS Società attiva nel settore cosmetico Campagna di marketing sociale Problema Il tumore al seno è una terribile malattia che colpisce moltissime donne, ma con una diagnosi precoce è pobbile aumentare di molto le possibilità di guarigione. Per questo occorre investire in ricerca e prevenzione. Soluzione L’impegno sociale rappresenta per Avon un valore fondante della mission aziendale, che si concretizza di anno in anno in diverse iniziative di Responsabilità Sociale a sostegno della salute e del benessere delle donne di tutto il mondo e finalizzate a valorizzare il loro ruolo nella famiglia, nella società e nell’impresa. Un impegno che Avon conferma su due fronti: con progetti per la comunità in collaborazione con importanti strutture esterne ed azioni interne rivolte ai dipendenti. Dal 2002 Avon sceglie l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) per poter finanziare progetti di prevenzione e cura del tumore del seno. Nel 2006 con i fondi raccolti, Avon ha finanziato il progetto Radioterapia Fast. Nel 2006, i fondi destinati a sostenere l’ impegno sociale dell’azienda sono stati raccolti attraverso la vendita degli oggetti della solidarietà (orsetti, tazze, libro delle donne), la vendita di oggetti della solidarietà presso beauty, la settimana prospezione. Una delle più importanti iniziative che Avon organizza per la raccolta di fondi da devolvere in beneficenza è Avon Running, manifestazione podistica presente in 5 città italiane prima non competitiva poi diventata anche competitiva. Tutti i fondi ricavati dalle quote di partecipazione, sono stati devoluti a favore della prevenzione e della lotta contro il tumore al seno e a sostegno delle donne vittime di violenza domestica. I dipendenti Avon hanno contribuito attivamente alle iniziative di solidarietà proposte, infatti partecipano da anni ad Avon Running e acquistano gli oggetti della solidarietà presso il nostro Beauty Shop. Nel 2006 Avon ha inoltre affiancato la cooperativa Cerchi d’Acqua, finanziando due cicli di corsi di formazione dedicati alle donne che hanno subito violenza domestica. Il progetto, ormai consolidato, ed uno dei più importanti strumenti di aiuto per le donne che si rivolgono all’associazione, 289 Il libro d’oro della responsabilità sociale dal nome “TU AL CENTRO DEL VIAGGIO”, ha come obiettivo quello di restituire ad ognuna di loro coscienza di sé e della propria dignità. Accanto a questo progetto, Avon ha contribuito alla realizzazione del corso di “FOLLOW UP”, rivolto alle donne che hanno frequentato il ciclo di seminari “Tu al centro del viaggio” nel 2004 e nel 2005, il corso è stato organizzato per creare continuità nel lavoro intrapreso negli anni precedenti e per approfondire l’aiuto e l’impegno rivolto alle donne. Un altro progetto organizzato da Avon nel 2006 per la raccolta fondi, è stato la pubblicazione del libro “…dalle donne…per le donne”: racconti di vita provenienti dalla viva voce di chi li ha vissuti. I fondi ricavati dalla vendita dei libri, sono stati devoluti all’Istituto Europeo di Oncologia. Risultati Avon si impegna a raccogliere fondi che andranno a finanziare progetti per la salute e il benessere delle donne. Avon Running Tour 2006 ha coinvolto per le sue iniziative cinque associazioni di beneficenza, registrando la partecipazione di 10.100 donne e raccogliendo più di 78.000 euro. I fondi raccolti saranno devoluti alla sezione di Bari della Lega Italiana Contro i Tumori (LILT), all’Associazione Italiana per la Lotta ai Tumori del Seno (ALTS), alla sezione di Catania dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), al Telefono Rosa di Roma e all’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano. 290 Il libro d’oro della responsabilità sociale BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE – TARANTO Banca di credito cooperativo Campagna Amici di Manaus Problema Uno dei maggiori problemi sociali del Brasileè l’infanzia abbandonata. Nelle favelas vivono molti orfani, per i quali non di meno gli iter di adozione attraverso cui a questi bambini è possibile garantire un futuro sono spesso molto lunghi e costosi. Soluzione La BCC San Marzano nel proprio ambito si caratterizza per essere una banca a responsabilità sociale. Fondata come Cassa Rurale al servizio della comunità locale ha visto fin dall’origine, quali protagonisti, donne e uomini del territorio, impegnati nel sostegno all’economica di un’area a prevalente vocazione agricola e artigianale. La BCC ha realizzato un’azione di marketing sociale a favore delle adozioni. L’obiettivo era duplice: favorire la sensibilità verso le adozioni a distanza; agevolare le famiglie che avevano in animo di adottare i bambini, secondo il senso classico dell’espressione. Ha sottoscritto un’intesa di sostegno con l’Associazione Amici di Manaus onlus (che si occupa di adozione a distanza in favore dei bimbi poveri di Manaus, in Brasile). Ha messo in campo una strategia di comunicazione condivisa con pubblicità destinata a carta stampata e televisione e spinto verso la realizzazione di progetti didattici che si sono concretizzati in due concorsi nazionali (“Le diversità come risorsa”, “Siamo tutti meticci”) riservati agli studenti italiani (il secondo in fase di chiusura) che hanno visto una buona partecipazione. Ha rafforzato il messaggio con la pubblicazione sul periodico della Banca “Sportello Aperto” (stampato in 10.000 copie, distribuzione gratuita) e nella newsletter telematica, di ampi articoli e servizi sull’adozione a distanza. La Banca stessa è stata d’esempio, adottando bimbi ai quali fornirà l’aiuto necessario per completare il proprio percorso di studio. Nell’attività di sensibilizzazione, ci siamo trovati di fronte alla richiesta di adozione non a distanza, ma a famiglie che chiedevano la possibilità di poter adottare un bimbo in maniera concreta. Era una situazione prevista 291 Il libro d’oro della responsabilità sociale nella fase di progettazione dell’idea e per questo è stato messo in campo un apposito mutuo agevolato. Le famiglie hanno potuto accedere ad un prestito agevolato (della BCC San Marzano, quindi tarato sulle esigenze del tessuto locale) per far fronte alle spese d’adozione. Il Personale ha avuto un ruolo di primo piano soprattutto perché i dipendenti sono diventati stakeholder dell’azienda, orgogliosi della doppia adozione. Non solo, ma diversi si sono anche interessati all’adozione a distanza in maniera individuale. Due figure dalla Direzione hanno coordinato il progetto che ha trovato coinvolgimento in tutte le filiali. A seguire, sono intercorsi i protocolli d’intesa con la Provincia di Taranto e il CSA (già Provveditorato agli Studi) di Taranto. Il primo ente ha veicolato la campagna e i progetti didattici anche nei comuni di competenza. Il secondo ha svolto un’azione di sensibilizzazione nel mondo della scuola anche per il tramite della partecipazione ai concorsi e affrontando le tematiche dell’adozione e della povertà in appositi incontri con gli studenti. Al progetto hanno lavorato due risorse dell’Istituto per un periodo di circa 2 mesi, mentre nelle filiali è stato richiesto l’impegno minimo di almeno un’unità. L’impegno di risorse economiche di circa diecimila euro, anche perché la Banca ha messo a disposizione spazi pubblicitari preventivamente acquistati per le campagne di comunicazione istituzionale. Risultati Gli obiettivi prefissati dalla partnership sono stati raggiunti. L’Associazione ha ottenuto visibilità sul territorio, incrementando il numero delle adesioni (+30%) e l’accreditamento verso nuovi partner istituzionali che hanno giudicato positivo l’abbinamento fra due strutture diverse (BancaAssociazione) e fra queste (private) e gli enti pubblici (Provincia e CSA). La Banca non ha redatto il progetto con fini prettamente commerciali. L’operazione è stata allestita per rimarcare ulteriormente e in maniera più incisiva quanto una piccola banca locale possa adoprarsi per sostenere non solo la comunità, ma anche le iniziative che da questa partono. 292 Il libro d’oro della responsabilità sociale BANCA TOSCANA Gruppo bancario Tutti i cuori di Rossana Problema Spesso le associazioni richiedono l’intervento e il supporto economico di aziende, Enti o Istituzioni, ma non sempre la partnership è di facile attuazione, nonostante i molteplici vantaggi. Trovare modalità efficaci ed innovative per finanziare progetti sociali è un tema cruciale per il successo del progetto stesso. Soluzione Nell’anno nazionale del cuore indetto dal Ministero della Sanità, la Banca Toscana ha donato all’Associazione di Volontariato “Tutti i cuori di Rossana”, rappresentata dalla Dott.sa Nicoletta Lucchesi (mamma di Rossana, una bambina scomparsa a causa di una cardiopatia congenita), un elettrocardiografo trasportabile per diagnosi veloci delle malattie del cuore dei bambini, che ha permesso di eseguire oltre 600 diagnosi presso gli Istituti “Dante Alighieri”, “Galileo Galilei” e “Giacomo Leopardi” di Pesaro. A seguito di questa importante iniziativa, la Banca Toscana ha promosso un’attività diretta al sostegno economico dell’Associazione di Volontariato Tutti i cuori di Rossana (Regione Marche). Ha creato infatti una carta prepagata ricaricabile (Carta Kristal-Tutti i cuori di Rossana), semplice, chiara e facile da utilizzare senza alcun obbligo di apertura di conto corrente. Con la carta i cittadini hanno un utile strumento per fare i propri acquisti, prelevare contanti ed effettuare pagamenti su Internet in maniera facile e sicura e contemporaneamente contribuiscono a sostenere concretamente Tutti i cuori di Rossana. Infatti, per ogni carta emessa, la Banca Toscana devolverà 8 dei 10 euro del costo di attivazione a Tutti i cuori di Rossana ed in più verserà anche 0,50 euro per ogni ricarica effettuata. Lo scopo finale le progetto, quindi, è quello di fornire un importante strumento di pagamento che consenta realmente di dare un sostanziale contributo economico alle Associazioni di Volontariato. Le attività di promozione e di comunicazione del progetto sono state costituite da materiale pubblicitario (locandine, depliant, vetrofanie per i 293 Il libro d’oro della responsabilità sociale negozi, ecc). Per l’inizio della commercializzazione della carta è stata inoltre predisposta una conferenza Stampa. Risultati Il successo del progetto ha reso possibile la replica del programma ad altre Associazioni di Volontariato (Associazione Tumori Toscana, Ospedale Meyer di Firenze, Comitato Autonomo Lotta Contro i Tumori di Arezzo). 294 Il libro d’oro della responsabilità sociale B.B.C. Grande distribuzione specializzata nel no-food “Una Vite per la Vita- Terzo Anno” Problema Il neuroblastoma è un tumore maligno delle cellule della cresta neurale dalle quali origina il sistema nervoso simpatico. È un tumore infantile, che si manifesta nei neonati e nei bambini (5 anni o meno nel 90% dei casi), che rappresenta l'8-10% delle neoplasie pediatriche. La sopravvivenza libera da malattia varia dal 95%, per alcuni tumori localizzati, al 30% per le forme metastatiche in bambini con più di un anno. Soluzione Obi, per il Terzo Anno consecutivo, ha rinnovato il suo impegno a favore della Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma Onlus e dell’Ospedale Gaslini di Genova: per ogni scontrino emesso nei giorni 1516 e 17 dicembre in ciascuno dei suoi 36 Punti Vendita, OBI ha devoluto 50 centesimi di Euro alla Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma ONLUS, Associazione nata nel 1993 per finanziare la Ricerca Scientifica per la cura di un grave tumore infantile, prima causa di morte per malattia in età prescolare. La scelta della partnership con la Fondazione Nazionale per la lotta al Neuroblastoma Onlus è basata sul fatto che il target principale dell’azienda sono le famiglie ed, essendo i bambini fulcro fondamentale sul quale si fonda la famiglia, hanno ritenuto che sposare una causa a favore dei bambini avrebbe sensibilizzato maggiormente la Clientela Nei giorni dell’iniziativa, su ciascun Negozio, erano presenti i volontari dell’Associazione che hanno fornito materiale informativo e raccolto offerte spontanee. Come ringraziamento e segno di partecipazione all’iniziativa, ogni cliente ha ricevuto una bustina di semi di “Viole del Pensiero” da piantare e coltivare in casa o in giardino. L’operazione ha voluto collegare il settore del “Fai da te”, core business di OBI, con la famiglia, target principale dell’Azienda. Ed, essendo il bambino elemento fondante della famiglia, il collegamento con l’attività della Fondazione Italiana per la lotta al Neuroblastoma, impegnata nella ricerca di una cura per una grave forma tumorale infantile, il Neuroblastoma appunto, risulta immediato. 295 Il libro d’oro della responsabilità sociale Tutti i dipendenti sono stati informati dell’iniziativa tramite una mail contenente dettagli e tempistiche dell’operazione; sono stati altresì tempestivamente informati degli ottimi risultati raggiunti tramite l’iniziativa ed hanno ricevuto, analogamente ai Clienti, una bustina di semi di “Viola del Pensiero”. La Direzione Marketing OBI si è occupata, invece, dell’organizzazione di tutta l’Attività di Comunicazione a supporto dell’evento “Una Vite per la Vita-Terzo Anno”. Tra le attività svolte: la realizzazione di manifesti, di Spot su radio, l’inserimento di un Box informativo sull’iniziativa all’interno del volantino e di una sezione dedicata all’operazione all’interno del sito aziendale e di un link all’interno del sito della Fondazione per la Lotta al Neuroblastoma Onlus; ha inoltre inviato una Newsletter informativa ai 6000 Clienti iscritti, un Comunicato stampa rivolto ai giornalisti di riviste specializzate e non. Risultati I fondi raccolti (nella campagna 2006: 66.932 euro) serviranno per sostenere la Ricerca Scientifica al fine di ampliare il panorama delle possibili terapie. Il fatto che l’Operazione sia stata ripetuta per tre anni consecutivi, raccogliendo complessivamente 342.000 euro, ha fatto sì che l’Associazione diventasse, agli occhi dei dipendenti, parte integrante del Piano di Marketing; una sorta di amico e alleato cui devolvere piccole somme anche nel corso dell’anno e per il quale fare del bene ogni volta che se ne senta il desiderio. 296 Il libro d’oro della responsabilità sociale CE.DI. SISA SARDEGNA SOCIETÀ CONSORTILE A R.L. Commercio al dettaglio di generi alimentari “La Solidarietà con la raccolta punti” Problema La domanda di impegno sociale e di cultura della solidarietà si diffonde in strati sempre più ampi e diversificati della comunità. La società civile, oggi, chiede al mondo del non profit e alle imprese di avvicinarsi e dialogare meglio, per favorire il benessere sociale attraverso la soluzione di problemi specifici. Emerge il bisogno di relazioni più sistematiche tra profit e non profit: con la creazione di partnership di medio/lungo termine, comunque e sempre orientate al ‘beneficiario finale' dell'intervento sociale e al benessere della società nel suo complesso. Soluzione Il CE.DI. Sisa Sardegna, anche grazie alla sua capillare diffusione nel territorio Sardo rappresenta una importantissima realtà economica con una forte propensione allo sviluppo, svolgendo un ruolo di leadership all’interno della GD. Nell’ambito del gruppo si è valutato e coordinato il piano di sviluppo del progetto curando le relazioni ed i contatti con due associazioni onlus beneficiarie ovvero ADMS Onlus (Associazione Diabete Mellito e Celiachia Sardegna) e l’Associazione Regionale Sarda per la Lotta Contro la Talassemia. Il progetto di “Cause Related Marketing” ha rappresentato la prima iniziativa realizzata dal CE.DI. Sisa in collaborazione con i propri partner SISA della Sardegna. Il progetto si è sviluppato sulla opportunità di destinare ad associazioni onlus del territorio, che combattono alcuni mali endemici della Sardegna, la Talassemia ed il Diabete Mellito, il corrispondente valore economico dei punti fedeltà residui della raccolta punti realizzata nelle aziende del gruppo SISA Sardegna denominata “Ci piace essere felici”. La grande efficacia ed originalità del progetto nasce dall’importanza di rendere partecipi i clienti di un momento di solidarietà sociale nei confronti del territorio con l’effetto congiunto di sensibilizzare gli stessi ad effettuare i loro consumi presso aziende del territorio le quali nello stesso reinvestono i loro utili. 297 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati Alle due organizzazioni nonprofit è stato erogato un contributo complessivo di 100.000 euro, per progetti di ricerca e di promozione di corretti stili di vita. Per ciò che concerne i benefici aziendali, CE.DI. Sisa ha ottenuto grande diffusione a livello regionale e pertanto un grande miglioramento di immagine per il marchio Sisa. È stato inoltre rivelato un miglioramento dei rapporti con le Istituzioni locali come le ASL, indirettamente beneficiare del progetto. 298 Il libro d’oro della responsabilità sociale CENTOSTAZIONI Azienda del Gruppo Ferrovie dello Stato. “SOSTA SOLIDALE – Occhi nuovi per cambiare il mondo” Problema Mentre la funzione del marketing tradizionale è promuovere e ampliare la vendita di beni e servizi, veicolare l'immagine positiva di una ditta produttrice e "fidelizzare" i suoi clienti, il marketing sociale può contribuire significativamente al raggiungimento di obiettivi di interesse collettivo attraverso la modifica di atteggiamenti e comportamenti di individui e gruppi sociali. Soluzione Nel 2006 Centostazioni, società del Gruppo Ferrovie dello Stato, ha ospitato in quattro stazioni del proprio network “Sosta solidale- occhi nuovi per cambiare il mondo”, progetto itinerante di sensibilizzazione sulla cooperazione e lo sviluppo sostenibile in collaborazione con le Ong Buena Onda e Africa 70. Centostazioni ha concesso a titolo gratuito, durante i mesi estivi, il “cuore”- atri e sale di prestigio - di quattro stazioni ferroviarie (Messina, Pescara, Milano Porta Garibaldi e Roma Ostiense) seguendo un itinerario ideale che unisse il sud e il nord del mondo. Presso tali postazioni sono state installate postazioni multimediali dedicate, dove il pubblico ha potuto assistere alla proiezione di video e documentari sulle numerose attività svolte dalle associazioni del settore. I viaggiatori e i cittadini interessati, accolti dai volontari delle Ong, hanno potuto approfondire tematiche legate al mondo della cooperazione internazionale e della solidarietà quali: • Il commercio equo e solidale: un modello di economia più rispettoso del lavoro dell’uomo e dell’ambiente; • Il turismo responsabile :viaggiare con la consapevolezza delle proprie azioni in società diverse dalle nostre; • Il consumo critico: scegliere prodotti in base alle modalità etiche di produzione e distribuzione; • La finanza etica: investire in attività rispettose dell’ambiente e dell’uomo. È stato inoltre possibile sostenere i progetti di cooperazione acquistando un baratto di miele “solidale” o utilizzando il canale messo a disposizione da Banca Popolare Etica. 299 Il libro d’oro della responsabilità sociale La campagna di comunicazione ha previsto la realizzazione di un invito alla conferenza stampa (formato elettrocino e cartaceo), di manifesti, dei leaflet riguardanti l’iniziativa e le associazioni, l’installazione di uno stand. Lo scopo dell’iniziativa è stato quello di informare e coinvolgere viaggiatori e frequentatori di stazione sulle tematiche della Solidarietà e della Cooperazione Internazionale. L’evento di portata nazionale, è stato realizzato in partnership tra Centostazioni S.p.A., ATM, Metronapoli, Archittetti senza Frontiere e Mediterranea Onlus. Risultati Trai risultati raggiunti grazie alla realizzazione e alla promozione dell’iniziative si collocano la crescita di notorietà e visibilità dell’azienda, consenso sociale, dei clienti, dei media e delle istituzioni; Ha inoltre registrato un miglioramento delle relazioni interne tra i soggetti coivolti: Politiche sociali del Gruppo Ferrovie dello Stato, Centostazioni, Africa70, BuenaOnda, ATM e Metronapoli. 300 Il libro d’oro della responsabilità sociale CENTRO TURISTICO STUDENTESCO E GIOVANILE – CTS Associazione no profit che opera nella promozione, sviluppo e organizzazione del turismo giovanile Produttori di ossigeno Problema Bastano vent’anni di ulteriori disboscamenti per produrre danni gravi alle foreste tropicali pluviali, e rischiare così di distruggere la loro capacità di controbilanciare il riscaldamento globale. Per contrastare questo fenomeno, sono necessarie iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica. Soluzione Il CTS, Centro Turistico Studentesco e Giovanile, ha tra i suoi fini statutari la diffusione del turismo e la conoscenza, salvaguardia e tutela degli ambienti naturali e del patrimonio storico, artistico e culturale. È da sempre impegnato nel promuovere nuove forme di turismo rispettose dell'ambiente e delle culture locali. Il CTS ha così intrapreso diverse iniziative, aderendo al progetto Impatto Zero® promosso da LifeGate fin dal 2006 e riforestando in un anno almeno 230.000 mq di foresta in Costa Rica le emissioni di anidride carbonica causate dalla produzione e dalla distribuzione delle tessere associative (Riserva Karen Mogensen). Nel 2006 inoltre a chi diventava socio CTS veniva data l’opportunità di “adottare" un metro quadro di foresta equatoriale. Questo è il "valore", in termini di impatto ambientale, riconosciuto alle attività di CTS che, anche attraverso una forte attività di sensibilizzazione verso i propri soci, intende restituire questo valore alla natura, metro per metro. Per il 2007 CTS rinnova l’adesione al progetto Impatto Zero® e raddoppia. Non solo la tessera associativa, ma anche la nuova guida CTS multimediale sarà a Impatto Zero®. In merito alle politiche di comunicazione adottate da CTS per dare visibilità alla partnership, l’ufficio Sviluppo e Comunicazione ha operato utilizzando mezzi propri quali: • Sezione dedicata Chi Siamo sul sito web di CTS; • realizzazione di un apposito mini sito web per promuovere l’adesione di CTS ad Impatto Zero® • CTS News (periodico d’informazione dell’Associazione); • altre pubblicazioni CTS; 301 Il libro d’oro della responsabilità sociale • locandine multisoggetto distribuite presso tutte le sedi CTS; • gadgets a creatività Impatto Zero® (shopper, t-shirt, matite); • sezione dedicata ad Impatto Zero® sulla Guida del CTS 2006 e 2007; • logo Impatto Zero® sulla tessera associativa CTS 2006 e 2007; • campagna radiofonica e campagna banner. Per coinvolgere dipendenti e collaboratori, oltre al compito affiggere le locandine nelle sedi e distribuire i gadgets, spiegano quotidianamente l’importanza dell’adesione di CTS al progetto Impatto Zero®, nel momento in cui una nuova persona si associa e quindi riceve sia la tessera che la guida. Sono stati inoltre adoperati gli strumenti di comunicazione interna (mailing e convention), e queste attività vanno ad aggiungersi alle altre iniziative portate avanti da CTS attraverso il Dipartimento Ambiente e che mirano alla promozione di un turismo più responsabile. Risultati I risultati dell’indagine hanno evidenziato un notevole incremento della propensione ad associarsi da parte degli intervistati dopo la lettura del concetto Impatto Zero®, nonché un buon interesse degli stessi per il tema e un gradimento soddisfacente della campagna. Affinché questo porti al raggiungimento di risultati apprezzabili, è fondamentale che l’impegno non sia sporadico e che sia legato ad un forte convincimento all’interno dell’azienda promotrice. Per tale motivo CTS mira a continuare nel tempo la collaborazione con LifeGate ed a promuovere delle azioni che possano stimolare un modello di sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente. 302 Il libro d’oro della responsabilità sociale COLOMER ITALY Azienda chimica attiva nella produzione e distribuzione di prodotti per capelli + Acqua per l’Etiopia Problema L’acqua, quale principale fonte di vita dell’umanità, si sta trasformando in una risorsa strategica vitale. Il valore crescente dell'acqua, le preoccupazioni concernenti la qualità e la quantità di approvvigionamenti, oltre che le possibilità di accesso stanno avvicinando l'acqua al petrolio in quanto risorsa primaria. La sua rarità e il suo valore crescente porteranno sempre più a delle politiche dell'acqua e a conflitti internazionali che potranno attribuire ai diritti su quest'ultima un'importanza di primo piano. In Africa la disponibilità di acqua potabile, reti fognarie e servizi igienici è ancora molto lontana da uno standard accettabile, soprattutto nelle aree rurali, dove meno del 60% della popolazione dispone di acqua potabile e meno della metà di servizi igienici. Soluzione Dal 2003 l’azienda ha avviato una campagna di sensibilizzazione per un consumo più consapevole dell’acqua, attivandosi sia a livello interno aziendale sia nei confronti dei propri consumatori. Ha individuato la tematica dell’acqua in quanto elemento strettamente legato ai prodotti cosmetici Biopoint, sia nel loro utilizzo, sia nella loro produzione. Biopoint pertanto si impegna in una campagna di sensibilizzazione sul corretto utilizzo dell’acqua invitando ad un corretto utilizzo di questa risorsa anche attraverso lo slogan “l’acqua è preziosa, usala con la testa”. Ha così avviato il progetto Aqua+, una raccolta fondi a favore di una causa legata al problema dell’approvigionamento idrico, attraverso la devoluzione di 50 centesimi per ogni prodotto acquistato della linea Aqua+ Biopoint. Il progetto “+Acqua per l’Etiopia” è stato svolto in collaborazione con il CISP, Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli, una tra le ONG italiane più importanti. A sua volta il Cisp ha individuato nell’ONG etiope “Hope 2020”, il principale partner operativo per lo svolgimento delle attività in loco. Tale scelta è stata motivata dal notevole bagaglio di competenze tecniche della Ong nel settore idrico, sia per quanto riguarda la 303 Il libro d’oro della responsabilità sociale realizzazione di punti di acqua e sia per quanto riguarda la componente di mobilitazione comunitaria, formazione, “sanitation”. Il CISP e “Hope 2020” hanno quindi realizzato diversi sopralluoghi nei distretti interessati al fine di identificare con le comunità locali e rappresentanti delle Associazioni Contadine i luoghi dove fosse particolarmente avvertito il bisogno di punti di acqua sicura. È stata identificata come prima località prioritaria quella di Tegaba, in un’area vicino ad una scuola primaria e ad una clinica, nel distretto di Tole. Successivamente si è definito un accordo operativo con gli uffici regionali dell’Oromia, che impegna questi ultimi ad assicurare nel tempo la necessaria supervisione tecnica dei punti di acqua. Nel 2003 Colomer Italy, al fine di promuovere l’attività all’interno dell’azienda, ha inaugurato un nuovo impianto che permette un risparmio di quasi 40.000 litri d’acqua al giorno durante il ciclo produttivo, determinando una diminuzione dei consumi di oltre il 30%. Ha inoltre sviluppato una campagna di sensibilizzazione per un consumo più consapevole dell’acqua servendosi del simbolo Aqua+ e dello slogan “L’acqua è preziosa, usiamola con la testa” sui prodotti, il materiale illustrativo e le campagne stampa. Nel giugno 2004 la promozione del progetto è stata arricchita dell’invio di una lettera a tutti i propri clienti, in particolare profumerie, per spiegare l’impegno assunto da Biopoint. Nel 2005 è stata promosso un’attività di marketing che ha previsto il lancio del programma AQUA+ composto da shampoo, gel e balsamo dalle particolari caratteristiche. Questi prodotti infatti, sono Water Saving, cioè a risparmio d’acqua: lo shampoo, grazie all’impiego di tensioattivi poco aggressivi, produce poca schiuma; il balsamo è senza risciacquo; il gel non lascia residui e si elimina facilmente. Questa linea è stata rivolta ad un target unisex, sportivo e dinamico, attento ai problemi sociali ed ambientali. Tutti i flaconi sono inoltre dotati di un collarino sul quale è spiegato il progetto e le caratteristiche dei prodotti. Per ogni prodotto della linea Aqua+ venduto, Biopoint destina la somma di 50 centesimi al sostegno del progetto “+ Acqua per l’Etiopia”. Nel 2005 il piano si è sviluppato ancora più in concreto con il sostegno del progetto “+ Acqua per l’Etiopia”, un progetto di durata triennale, in collaborazione con il CISP, Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli, una tra le ONG italiane più importanti. “+Acqua per l’Etiopia” è un progetto per l’approvvigionamento idrico nello Shoa, regione dell’Oromia, la più estesa dell’Etiopia, una zona particolarmente povera segnata dall’insufficiente accesso all’acqua potabile da parte delle comunità rurali, 304 Il libro d’oro della responsabilità sociale unito ad una scarsa diffusione di pratiche atte a tutelare l’igiene ambientale e quindi, in ultima istanza, la salute della popolazione. L’iniziativa “+Acqua per l’Etiopia” ha proposto, quindi, un intervento allargato che va dalla costruzione di pozzi, alla conduzione di campagne di educazione ambientale e sanitaria, fino alla formazione di comitati di villaggio per la gestione e la manutenzione dei pozzi. La raccolta fondi a sostegno di questa iniziativa è avvenuta attraverso la vendita dei prodotti Biopoint Aqua+. Risultati Al CISP è stato donato un contributo di 25.000 euro, utilizzato per la costruzione di pozzi. “Aqua+ Biopoint” e “+ Acqua per l’Etiopia” hanno contribuito a stringere il legame tra azienda e dipendenti, soddisfacendo e motivando il personale, comunicando il senso di appartenenza e di partecipazione ad un progetto socialmente utile da parte di ognuno, anche per chi non ha materialmente partecipato al progetto. Il principale risultato raggiunto è stata la sensibilizzazione di ogni membro dell’azienda nei confronti di una problematica che tocca tutti, non soltanto in zone come quelle dell’Etiopia, ma anche alcune zone del nostro paese. 305 Il libro d’oro della responsabilità sociale COMUNITÀ DI SANT’EGIDIO ACAP ONLUS Associazione pubblica di laici della Chiesa Wine for life Problema L’epidemia di HIV che si è scatenata in Africa è una tragedia di proporzioni epiche che sta alterando il futuro demografico della regione. Sta riducendo l’aspettativa di vita, aumentando la mortalità. Solo nel 2007 24 milioni di africani risultano essere stati infettati dal virus. Ogni giorno 6.000 africani muoiono di AIDS. Ogni giorno, altri 11.000 vengono contagiati. In Africa quasi 30 milioni di persone hanno già il virus HIV/AIDS e non dispongono di medicine per curarsi e 14 milioni di bambini sono orfani di AIDS. Soluzione Wine for life è una iniziativa della Comunità di Sant’Egidio, in collaborazione con oltre 100 produttori di vino, che lega stabilmente per la prima volta il grande vino di qualità alla salvezza di un grande continente come l’Africa. WINE FOR LIFE è un bollino sulle bottiglie, che grandi e piccoli produttori hanno acquistato a mezzo euro ciascuno: con 100 bollini si sostiene un figlio di una donna sieropositiva o malata, 1000 bollini a favore di un adulto sieropositivo per un anno e di tutta la famiglia. Chi acquista nello scaffale di un’enoteca o al ristorante una bottiglia di qualità con il bollino WINE FOR LIFE sa che mezzo euro è già stato versato dal produttore per combattere l’AIDS in Africa. WINE FOR LIFE ha permesso di realizzare DREAM (“Drug Resources Enhancement against AIDS and Malnutrition), il programma avviato nel 2002 dalla Comunità di Sant’Egidio per curare – con la tri-terapia e un approccio globale e innovativo - donne, uomini e bambini con l’AIDS in Mozambico, Malawi, Tanzania, Guinea Conakry, Kenia, Guinea Bissau, Nigeria, Repubblica Democratica del Congo e prossimamente in altri paesi africani. Con DREAM e WINE FOR LIFE la Comunità di Sant’Egidio ha realizzato il più efficace programma di cure contro l’AIDS in tutta l’Africa subsahariana. Infatti, avendo a disposizione le cure adeguate, il 99 per cento dei bambini nasce senza il virus da madri sieropositive o malate e più di 9 adulti su 10, con la tri-terapia, vivono e riprendono una vita normale. I risultati 306 Il libro d’oro della responsabilità sociale sono tali che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ne ha fatto un case study e che alla Comunità di Sant’Egidio è stato consegnato nel 2004 il Premio Balzan per la Pace. Risultati Nei tre anni di vita del progetto sono state vendute oltre 1 milione e 200mila bottiglie Wine for Life su tutto il territorio nazionale. Oltre a cercare di incrementare ogni anno il numero dei produttori partecipanti al progetto, la prospettiva attuale di ampliamento dell’iniziativa prevede di coinvolgere in maniera più completa le case produttrici perché il bollino venga apposto su tutta la linea di un vino o su tutti i vini prodotti dalla casa, creando dei veri e propri “Produttori WINE FOR LIFE”. 307 Il libro d’oro della responsabilità sociale COTY ITALIA Azienda cosmetica Africa viva Problema Nei paesi sottosviluppati spesso i bambini vengono abbandonati dalle proprie famiglie che non sono in grado di sostenere le spese scolastiche o di semplice sopravvivenza. Soluzione Coty Italia S.p.A., aziende del settore cosmetici, sta offrendo un sostegno alle iniziative in Tanzania del Gruppo Bonde Dogo. I progetti promossi dalla collaborazione tra Coty Italia e l’associazione, tra cui la costruzione di un edificio che ospita sia una scuola materna sia alcune classi della scuola primaria, la Casa Coty, una casa per bambini rimasti orfani che ha visto la collaborazione dell’Associazione Karibuni di Bologna. Altro progetto è la raccolta fondi per nutrire, vestire e curare i bambini ospitati all’interno di un orfanotrofio. Coty Italia sta inoltre fornendo sostegno al progetto di scolarizzazione dei ragazzi di Mgolole “Africa viva” nato dall’esigenza di creare un’operazione di “marketing etico”. L’operazione è attualmente in corso all’interno di ipermercati e supermercati su tutto il territorio italiano, nei quali è stata allestita un’area riservata alle marche di Coty Beauty che sostengono appunto il progetto etico. Acquistando i prodotti esposti, i consumatori potranno contribuire al progetto. Nell’isola espositiva è stato inoltre installato un pannello che presenta anche il marchio Bonde Dogo e sono state distribuite delle cartoline che descrivono in breve le finalità del progetto e il supporto del sito web. Risultati L’iniziativa, che ha portato un importante contributo al finanziamento del complesso scolastico, ha apportato ad una maggiore visibilità delle attività del gruppo Bonde Dogo grazie alla commercializzazione dei prodotti nei più grandi centri commerciali italiani. 308 Il libro d’oro della responsabilità sociale FINMARGE CONSULTING & TRAVEL Tour Operatore e Agenzia Viaggi Gli sposi solidali…viaggiano meglio Problema Nei sistemi di gestione aziendale, l’attenzione agli soggetti interessati è divenuta di cruciale importanza per le imprese e spesso lo sviluppo nel tempo di relazioni positive con tali soggetti può diventare un elemento di valore aggiunto per l’impresa. Ma il comportamento più o meno etico di un’impresa interessa potenzialmente tutti i cittadini, ai quali non sono sufficienti astratte dichiarazioni di principi e valori: essi esigono ormai un impegno quotidiano e credibile, frutto di una precisa politica manageriale e di un sistema aziendale organizzato a tal fine. Soluzione La mission etica della Finmarge Consulting & Travel non nasce con il progetto Luna di Miele Solidale ma da oltre cinque anni con altri progetti ben consolidati come ad esempio l’Assegno Vacanze Etico che è unicamente rivolto alle aziende come strumento di marketing promozionale che sul fatturato commerciale genera il 20% di bonus etico per finanziare le onlus partner. Uno di questi nuovi servizi è Luna di Miele Solidale che è stata sviluppata con l’idea di creare un progetto chiavi in mano da offrire a tutte quelle Onlus qualificate che volessero sviluppare od integrare con i “viaggi di nozze” gli altri servizi già rivolti ai loro sostenitori che si sposano come ad esempio le partecipazioni solidali o le bomboniere solidali. FCT per attuare concretamente la parte etica determinante del progetto prodotto, ha consolidato dunque una stretta collaborazione con qualificate Onlus per il finanziamento dei loro progetti sociali. Queste Onlus sono già in parte quelle con le quali collaboriamo con l’altro progetto denominato Assegno Vacanze Etico, e sono CESVI, AMREF, COOPI, IL SOLE, AGD-VJD, etc.. Luna di Miele Solidale permette quindi di avvicinare al sociale le coppie di sposi. Per ogni Luna di Miele Solidale confermata e prenotata FCT verserà all’onlus pertinente un importo in euro pari al 6% del costo del pacchetto vacanze contribuendo quindi al finanziamento e allo sviluppo di importanti progetti sociali. 309 Il libro d’oro della responsabilità sociale In collaborazione con oltre trenta Tour Operator come Francorosso, Hotelplan, Tusisanda, T-Club, Kuoni, Viaggidea, Valtur, Club Med, MSC Crociere, Ventaglio, etc.. ed altre aziende come Europ Assistance, Holiday Autos, ParkTOFly, FTC offre molti vantaggi agli sposi solidali in termini di servizi extra quali catalogo, scontistica sul pacchetto turistico scelto, omaggi. Il servizio/progetto etico Luna di Miele Solidale è stato interamente pubblicato sul sito aziendale, dove è ben visibile anche il nome e cognome ed e-mail del responsabile del progetto, al quale chiunque può rivolgere domande. La comunicazione del processo etico di FCT agli sposi avviene anche inviando con la documentazione di viaggio “la Carta del Turista Consapevole”. Oltre alla descrizione dell’onlus e del progetto sociale scelto Per quanto riguarda la comunicazione agli sposi, le onlus in piena autonomia inviano una lettera di ringraziamento che conferma anche l’avvenuto versamento del bonus etico da parte di FCT, inserendoli nel mailing list di aggiornamento sulle loro attività. Risultati Gli obiettivi fissati nei prossimi tre anni sono di arrivare a far promuovere il progetto Luna di Miele Solidale da molte onlus ai loro sostenitori e non, facendo diventare questo progetto per molti sposi una più che naturale scelta di come organizzare il loro viaggio, creando molti vantaggi a tutti gli attori che vi partecipano, Onlus, Tour Operator, Sposi e FCT. 310 Il libro d’oro della responsabilità sociale FONDAZIONE JOBMAGAZINE ONLUS Fondazione senza fini di lucro che promuove l’occupazione attraverso attività di formazione, promozioni di convegni e seminari Promozione dell’occupazione Problema La ricerca del lavoro su internet da parte di diplomati, universitari e giovani precari è un dato sicuramente in crescita, anche se è una ricerca informativa che va affrontata utilizzando più strumenti e dopo aver definito il proprio obiettivo. Si trovano tante offerte di lavoro, ma concretamente sono poche quelle che realmente possono interessare, perchè nella scelta si deve concretamente tenere conto dei vincoli, delle competenze e capacità, dei valori, si deve inoltre valutare l'ambiente di lavoro in cui si viene inseriti. I servizi di orientamento sono in crescita ma ancora sotto questo aspetto i servizi per l'impiego non sono ancora definiti e sviluppati. Soluzione Lo scopo della Fondazione, nata nel 1997, è la gestione del sito web JobMagazine e la realizzazione di attività connesse al mondo del lavoro e alle nuove tecnologie dell’I&CT, nonché di attività di formazione e di addestramento professionale. Promuove inoltre la promozione di convegni, di seminari e pubblicazioni sul mondo del lavoro. Attraverso il sito web le aziende pubblicano gratuitamente gli annunci di lavoro, mentre i candidati consultano le ricerche in corso. Pertanto le due aree tematiche del sito sono individuate in Candidati in cerca di occupazione, Offerte da parte delle Aziende e Candidature Spontanee (Aziende, Lavoro Interinale, Banche, Sim). La fruibilità dei recapiti è gratuita, immediata e diretta, sin dalla creazione della Fondazione. Una delle prime forme del sito JobMagazine è riscontrabile attraverso un motore di ricerca, mentre dal 1998 è accessibile la versione on-line. La presentazione del progetto della Fondazione al pubblico è avvenuta nel 2006 presso la sede della Pro-Loco, Maison Gerbollier di LaSalle (Aosta), dove è stato organizzato il Seminario “La promozione dell’incontro tra Domanda e Offerta di lavoro”. Un secondo evento organizzato dalla Fondazione è stato il Convivio “La promozione dell’incontro tra Domanda e Offerta di lavoro”. 311 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati JobMagazine è ormai una realtà consolidata nell’ambito del lavoro e può contare su un costante flusso di visitatori da oltre 9 anni. 312 Il libro d’oro della responsabilità sociale G.D. (IPERMERCATO E.LECLERC-CONAD DI MODENA) Società della Grande Distribuzione Organizzata Marketing sociale Problema Gli anni 2005-2006 sono stati caratterizzati da numerose difficoltà sociali. Tra le cause determinanti di questa situazione: un’economia stagnate al limite della recessione, la crescita dei prezzi di beni e servizi, la difficoltà nella gestione del bilancio familiare. La tradizionale sponsorizzazione o il semplice aiuto economico, che per chi riceve appare sempre di limitato entità rispetto ai bisogni, se cumulati diventano un onere importante del bilancio aziendale senza purtroppo dare i frutti necessari sia per chi dona sia per chi ne beneficia . Questa condizione dovrebbe spingere le aziende a ripensare il loro impegno etico-sociale sul territorio e a riformulare le modalità di intervento e di sostegno di enti, associazioni, istituti, onlus, che operano sul territorio. Soluzione G.D. ha pensato di riformulare la modalità di intervento cercando soluzioni che permettessero di allargare la cerchia delle associazioni aumentando il numero dei bisogni da soddisfare e cercando soluzioni che, senza incidere eccessivamente sul bilancio aziendale, permettessero di aumentare sensibilmente la disponibilità economica raccolta spesso con potenziamento di strumenti già esistenti di autofinanziamento . È nata inoltre la necessità di operare sulla convenienza, portandola al di fuori delle mura dell’ipermercato, in ogni occasione o luogo dove i cittadini consumatori, le famiglie hanno necessità di sostenere dei costi (per dovere, per opportunità, per salute, per socialità) o soprattutto dove vengono messi in atto comportamenti virtuosi e socialmente utili. L’azienda ha così offerto ai consumatori, che mettono in atto comportamenti virtuosi, una convenienza esclusiva, riservata, aggiuntiva, che ha premiato i comportamenti socialmente utili e alle associazioni di potenziare il coinvolgimento, l’arruolamento e l’autofinanziamento. Gli interventi hanno previsto un aiuto alle famiglie in forma di rimborsi spese, come ad esempio il supporto ai costi dell’abbonamento dell’autobus, a iscrizioni a sport e a iniziative delle scuole o di associazioni. L’assistenza a associazioni/enti/istituti con sostegno e potenziamento dell’autofinanziamento per progetti di solidarietà locale ed internazionale. 313 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati G.D. ha ottenuto grandi vantaggi a favore di onlus, scuole, associazioni, che hanno visto in alcuni casi raddoppiare il valore della raccolta di autofinanziamento. Onlus e associazioni hanno infatti registrato crescite superiori al 20% delle azioni di autofinanziamento . Questo tipologia di intervento sul territorio ci ha permesso di aumentare in modo vistoso e veloce la notorietà. La comunicazione sinergica di entrambi i soggetti interessati, i luoghi insoliti di comunicazione, le occasioni molteplici di contatto con il marchio rendono l’investimento ad alta efficacia e di basso costo . Altri risultati ottenuti sono stati una vicinanza e una attenzione mai ottenuta precedentemente da tutte le istituzioni locali e, quale esito più produttivo per l’azienda, la qualità del contatto diretto con clienti potenziali. 314 Il libro d’oro della responsabilità sociale HENKEL Azienda attiva nel mercato dei prodotti di marca e delle tecnologie. Dixan per la scuola Problema La società contemporanea è caratterizzata dal fenomeno della globalizzazione e dai molteplici legami tra nord e sud del mondo. Il problema della accettazione di culture diverse e dell’accesso all’educazione diventa fattore determinante per lo sviluppo futuro. Soluzione Dixan Per la Scuola è un’iniziativa che nasce nel 1999 come progetto a sostegno delle scuole italiane dei primi tre ordinamenti con l’obiettivo di radicare la marca Dixan creando un forte legame con il territorio e allo stesso tempo rendere la marca più familiare agli occhi del consumatore finale. La 7° edizione di “Dixan per la scuola” coinvolge le scuole italiane dei primi tre ordinamenti sul tema “Multietnicità ed Educazione alla Convivenza Civile per una Scuola Migliore” attraverso un programma di aiuti realizzato in collaborazione con la ONLUS Albero della Vita a favore del progetto “una scuola migliore a Dhupguri” in India. Il coinvolgimento delle scuole italiane avviene grazie a diversi strumenti: • un concorso creativo sul tema della multietnicità e della convivenza civile. • una raccolta tagliandi a fronte dei quali verranno corrisposti premi utili al miglioramento della qualità della didattica nelle scuole italiane. La partecipazione delle scuole non è solo finalizzata al concorso creativo e alla raccolta tagliandi ma si traduce anche in una donazione di 3€ per ogni scuola iscritta da parte di Henkel ad Albero della Vita e in una donazione a favore del progetto Dhupguri pari al corrispettivo in denaro dei premi richiesti da ogni scuola partecipante. Oltre al coinvolgimento delle scuole italiane, che si propone di fornire strumenti didattici agli alunni e garantire ai docenti supporto operativo qualificato, la raccolta fondi avviene tramite: le giornate di fund raising nei punti vendita grazie all’attività di volontari ONLUS, la collaborazione con gli attori della Grande Distribuzione Organizzata e la personalizzazione di tutte le confezioni di Dixan Lavatrice. Per la guida dell’iniziativa è stata dedicata una risorsa all’interno del team Dixan con lo specifico compito di seguire il progetto, di individuare le 315 Il libro d’oro della responsabilità sociale possibili aree di miglioramento e di ricercare nuove opportunità per il potenziamento dell’iniziativa. Di rilevante importanza è stata la collaborazione con l’agenzia Inventa, vero e proprio partner nella realizzazione del progetto e nel reperimento e nella gestione della rete di collaboratori. Per raggiungere gli obiettivi prefissati sono stati coinvolti come partner Editrice La Scuola e Giffoni Film Festival per qualificare il progetto e creare un canale di promozione caratterizzato da un’elevata capillarità per raggiungere le scuole ed incentivarne la partecipazione. Nel contempo, per dare al progetto un’ottica di lungo periodo, l’azienda ha deciso di privilegiare fra le varie ONLUS quelle in grado di proporre un sostegno ad una causa di lungo periodo ed in linea con il target dell’operazione. L’ONLUS individuata è stata Albero della Vita perché già presente sul campo da dieci anni nella tutela e nella salvaguardia dei bambini. Infine per la realizzazione del sito internet del progetto e per la promozione dell’attività anche online è stato fondamentale il coinvolgimento nel gruppo di lavoro dei responsabili della funzione di direct marketing in azienda. Risultati Il numero di istituti italiani iscritti è di 6.033 rispetto alle 2.870 scuole iscritte alla scorsa edizione, e pertanto questo primo obiettivo può dirsi centrato tanto più se consideriamo che le iscrizioni sono ancora aperte. Fondamentale per il raggiungimento di questo obiettivo è stato l’apporto dei partner Editrice La Scuola grazie alla sua capillare rete di agenti, e Giffoni Film Festival che con la sua notorietà ha incentivato l’adesione di molti istituti soprattutto nell’Italia meridionale dove il progetto è cresciuto in maniera considerevole, tanto che ad oggi le scuole del Sud Italia iscritte al progetto sono ben il 45% del totale. Per quanto riguarda invece il sostegno ai bambini indiani basti pensare che il numero degli alunni che attualmente frequentano il San Paul Center a Dhupguri è passato da 200 a 420. In particolare questo risultato estremamente positivo ha portato a correggere il nostro target portandolo, anche grazie al futuro coinvolgimento del trade in attività di fund raising, a 1.000 bambini. I dipendenti dell’azienda vengono aggiornati attraverso il giornale interno sullo status del progetto e sugli obiettivi raggiunti sia in Italia che in India, ottenendo così la loro sensibilizzazione alla situazione della comunità indiana. 316 Il libro d’oro della responsabilità sociale INDESIT COMPANY Azienda attuva nella produzione di elettrodomestici Sostegno a Roger Federer Foundation Problema La pratica dello sport è diventata parte integrante della vita di milioni di cittadini e rappresenta oggi una dimensione importante della qualità della vita individuale e collettiva. Lo sport per tutti è un'attività umana che si fonda su valori sociali, educativi e culturali essenziali, e rappresenta quindi un eccellente strumento per equilibrare la formazione e lo sviluppo della persona in ogni età. Per questo per le aziende lo sport può acquisire un ruolo fondamentale nella implementazione e nella realizzazione di progetti a scopo sociale e educativo. Soluzione Indesit Company, attraverso lo sport, è impegnata da tempo nella diffusione di pratiche di solidarietà sociale facilmente replicabili. Nel 2006, in occasione della finale della Tennis Masters Cup, Indesit Company, ha premiato come miglior giocatore dell’anno, Roger Federer. Il fuoriclasse svizzero, neo nominato ambasciatore Unicef, ha firmato un’edizione speciale del frigorifero Graffiti raffigurante una gigantesca racchetta da tennis. Nei mesi successivi quest’opera realizzata da Indesit appositamente per la Tennis Masters Cup di Shanghai e autografata dal campione del mondo è stata messa all’asta su eBay. Il ricavato dell’asta è andato a sommarsi a un’ulteriore donazione in dollari, pari a dieci volte i punti accumulati dal campione svizzero nell’arco dell’anno, da parte di Indesit Company, e sarà destinato alla fondazione benefica dello stesso tennista: la Roger Federer Foundation che, insieme a IMBEWU (l’Ong che ha l’obiettivo di aiutare lo sviluppo delle regioni più misere del Sud Africa), ha dato vita a un importante progetto per il sostegno dei bambini di New Brighton, una delle zone più povere di Port Elisabeth in Sud Africa. La Fondazione, specificatamente, segue la crescita di 30 bambini, permettendogli di ricevere un’educazione scolastica ed almeno due pasti al giorno. Nel 2003 Roger Federer ha istituito a Basilea la Rogerer Federer Foundation che si propone due principali obiettivi: finanziare progetti per i 317 Il libro d’oro della responsabilità sociale bambini poveri e meno fortunati, soprattutto in Sud Africa e promuovere lo sport tra i giovani dando risalto al tennis. Da sempre legato al mondo dello sport, Indesit, oltre al Tennis, ha sostenuto anche altre discipline sportive e nel 2005 è stato anche Title Sponsor del Campionato Europeo di pallavolo, l’Indesit European Championship, e dell’ Indesit European Champions’League maschile e femminile. Risultati Anche nel 2005 era stato consegnato alla Roger Federer Foundation un assegno del valore di diecimila euro, sommatosi al ricavato di un frigorifero Graffiti autografo dal tennista elvetico messo all’asta sul sito eBay. Nel 2006, per il secondo anno consecutivo, Indesit Company ha donato un assegno del valore di 15000 $ alla Roger Federer Foundation e si è unita al campione svizzero nel sostegno ai bambini del Sud Africa mettendo all’asta su eBay un frigorifero Graffiti. 318 Il libro d’oro della responsabilità sociale KRAFT FOODS ITALIA Gruppo alimentare Ancora insieme per donare sorrisi Problema Il ricovero è sempre un momento traumatico per il bambino. Anche la più piccola malattia può costituire una brusca separazione dall’ambiente familiare, dagli amici e dai giochi. Il piccolo malato si sente insicuro, disorientato e spaventato: sentimenti che a volte sono alimentati dalla preoccupazione di chi lo circonda. Soluzione Kraft Foods, azienda mondiale leader nel settore alimentare, fortemente orientata al consumatore finale e particolarmente sensibile alle problematiche sociali, ha individuato Fondazione Theodora quale organizzazione autorevole, strutturata e consolidata. Missione della Fondazione Theodora è offrire momenti di evasione ai bambini ricoverati in ospedale, tramite le visite dei Dottor Sogni, artisti professionisti selezionati e formati dalla Fondazione che ne organizza e finanzia le visite settimanali presso gli ospedali. Per il quarto anno consecutivo Kraft Foods Italia ha implementato un’iniziativa di marketing sociale a favore dei bambini ricoverati negli ospedali in Italia. L’attività viene svolta nei punti vendita (in store) e nelle gallerie dei centri commerciali attraverso l’animazione e i giochi con i clowns professionisti. Il concept consiste nel coinvolgere emotivamente i consumatori sostituendo il classico omaggio delle attività in store con la donazione da parte di Kraft alla Fondazione Theodora onlus del 20% su tutti gli acquisti di 8 Euro effettuati nelle giornate di attività. Inoltre, nei quattro anni di sostegno alla fondazione, sono stati distribuiti 400.000 leaflets informativi sulla Fondazione completi di bollettino per donazione libera individuale. Nel progetto è stata coinvolta la forza vendita di Kraft che ha sostenuto con entusiasmo e presentato capillarmente l’iniziativa ai clienti del trade. L’isola espositiva, tutto il materiale informativo e i bollettini per un versamento libero individuale alla Fondazione sono state esposte all’ingresso della sede Kraft a disposizione dei dipendenti e di tutti i visitatori esterni. 319 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati La valutazione dei risultati viene effettuata annualmente dal Trade Marketing, gli obiettivi prefissati di comunicazione e redemption effettiva sono stati raggiunti con buona soddisfazione di entrambe le parti: nei quattro anni di attività hanno aderito all’iniziativa circa 90.000 consumatori, sono stati contattati tramite leaflet informativi sulla Fondazione oltre 400.000 consumatori Con le donazioni nei quattro anni di attività oltre 26.000 bambini ricoverati in ospedale hanno ricevuto la visita dai “Dottor Sogni”, i clowns professionisti di Fondazione Theodora. 320 Il libro d’oro della responsabilità sociale LUSH ITALIA Lush produce e commercializza cosmetici freschi e fatti a mano a base di frutta e verdura biologica Da sempre, per sempre contro i test sugli animali Problema Il Governo Italiano ha varato il Decreto Legislativo n.50 del 15 febbraio 2005 con cui ha recepito le direttive europee 2003/15/CE e 2003/80/CE in materia di prodotti cosmetici. Entro il 2013 saranno vietati tutti i test su animali, ma fino allora circa 40.000 animali saranno impiegati ogni anno in Europa per testare gli ingredienti di creme, saponi e rossetti. Soluzione Mark Constantine, fondatore di Lush, negli anni ’80 diede un contributo essenziale allo sviluppo di una nuova consapevolezza nei consumatori di cosmetici. La sua azienda fu la prima a realizzare prodotti per la cura della pelle scegliendo unicamente ingredienti che non fossero testati sugli animali. Lush si basa su questi stessi principi pionieristici, proponendo un’ulteriore evoluzione. Lush non si accontenta di acquistare ingredienti presenti nella cosiddetta Positive list (su cui non vengono effettuati test su animali perché già svolti in passato) ma esclude totalmente dai propri fornitori tutte le aziende che non escludano categoricamente i suddetti test dalle proprie pratiche. Per scelta aziendale, Lush non investe in pubblicità sui media tradizionali, ma utilizza mezzi below the line, veicolati principalmente attraverso i propri punti di vendita. In tutti i negozi Lush d’Europa, comprese le città minori, è stata lanciata in simultanea la campagna “Still against animal testing”, che in italiano è stata tradotta in “Da sempre, per sempre contro i test sugli animali”. La campagna, cui aderiscono tutti i negozi Lush d’Europa, promuove inoltre una petizione per la modifica del progetto di legge comunitaria “REACH”, la proposta di legge sui composti chimici avanzata dall’UE che renderebbe obbligatori nuovi test sugli animali per tutte le materie prime utilizzate in cosmesi, anche quelle di comprovata sicurezza. In Italia la campagna è stata così strutturata: - È stata posta nelle vetrine di tutti i negozi una lavagna luminosa sulla quale campeggiava la scritta “Vota qui contro i test sugli animali”, invitando i clienti ad entrare e ad esprimere la propria preferenza. 321 Il libro d’oro della responsabilità sociale - In tutti i negozi è stato allestito un corner dotato di un box raccoglitore e di cartoline da compilare con i propri dati, a sostegno della petizione per la modifica di REACH. - Sono state applicate su tutti i prodotti confezionati delle etichette riportanti la scritta “Da sempre, per sempre contro i test sugli animali” e delle spille con la stessa scritta sono state fornite agli assistenti alla vendita. - La copertina del periodico distribuito ai clienti Lush, “Lush Times”, è stata dedicata alla causa animalista, con articoli e approfondimenti all’interno. - Tutti i sacchetti utilizzati nei negozi Lush riportavano il logo della campagna sul fronte, e un riassunto dei principi etici aziendali sul retro. - L’home page del sito internet è stato dedicata alla campagna animalista ed è stata data la possibilità di firmare la petizione on-line. Un banner in home page rimandava ad uno spazio di approfondimento appositamente creato. - Una newsletter a tema è stata inviata a tutti i contatti della mailing list aziendale, costituita da utenti del sito internet e dagli indirizzi e-mail raccolti dai negozi. La petizione è stata promossa presso la stampa attraverso comunicati congiunti da parte di Lush e degli Animalisti Italiani, unendo i contatti “beauty” e “social”. Tutti i giornalisti partecipanti sono stati sensibilizzati sul tema e hanno ricevuto uno speciale dossier di approfondimento. L’evento ha avuto rilevanza nazionale grazie all’adesione e alla partecipazione dell’ex ministro per le politiche agricole Alemanno. Il coinvolgimento del personale ha previsto la programmazione di alcune sessioni di training, in collaborazione con gli Animalisti Italiani, cui ogni manager di negozio era tenuta a partecipare per poi fornire essa stessa un training al proprio staff. Alcuni dei collaboratori Lush fanno inoltre parte di associazioni animaliste o di vegetariani, e hanno scelto di lavorare in azienda proprio per la sua vocazione etica. Risultati Nei negozi europei sono state raccolte oltre 70.000 firme contro i test sugli animali un risultato considerevole rispetto alla breve durata della campagna (due settimane). I clienti Lush hanno potuto approfondire la tematica animalista in un ambiente neutro (quello del negozio) e hanno potuto conoscere meglio tutto quello che, a livello etico, sta dietro ai loro cosmetici. L’iniziativa è stata accolta da unanime consenso all’interno dello staff, che oggi si sente più vicino all’azienda identificandosi ulteriormente nei suoi valori. 322 Il libro d’oro della responsabilità sociale MAPA SPONTEX ITALIA Azienda che produce spugne e panni per pulizia e igiene della casa Vuoi solo lavarti la coscienza? Problema Nell’Africa sub-sahariana, dove vive il 10 per cento della popolazione mondiale, più del 60 per cento della popolazione ha contratto il virus dell’Aids, secondo i dati delle Nazioni Unite. L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) osserva poi che nove persone su dieci, malati di l’Hiv/Aids sonno adulti nel pieno della loro vita lavorativa. L'impatto sociale è drammatico: milioni di partner vedovi e spesso anch'essi malati, costretti ad affrontare la malattia e la povertà; milioni di orfani costretti a sopravvivere senza l'assistenza parentale. Sotto il profilo economico la malattia ed il decesso di un numero significativo di dipendenti ha dei costi tali da minacciare seriamente le prospettive di sviluppo economico. Soluzione Nel 2006 Spontex ha lanciato una provocazione in collaborazione con l’Organizzazione Umanitaria Cesvi, a sostegno della lotta contro l’Aids in Africa: “Vuoi solo lavarti la coscienza... o vuoi veramente fermare l’Aids in Africa?” Spontex Italia e Cesvi, associazione non profit, hanno collaborato per la campagna “Fermiamo l’AIDS sul nascere” . Per raccogliere fondi a sostegno dell’iniziativa è stata studiata una forma di mailing estremamente originale, di grande impatto ma anche sostenibile: durante il mese di Dicembre 500.000 famiglie selezionate in diverse città italiane hanno ricevuto per posta una busta trasparente contenente un panno in cellulosa per la pulizia/lavaggio delle superfici della casa, il pannospugna Spontex. Sulla busta è stata riportata la scritta “Vuoi solo lavarti la coscienza?..e poi sul folder all’interno “o vuoi veramente fermare l’AIDS in Africa?”. All’interno della busta un folder, la presentazione dell’iniziativa e l’invito ai consumatori a spedire contributi tramite il bollettino postale allegato: un gesto semplice per un aiuto concreto! Con questo messaggio originale e tagliente, ai destinatari è stata data l’opportunità di scegliere se “pulirsi” la coscienza con l’aiuto del simbolico Pannospugna Spontex, oppure decidere di sostenere e offrire un valido contributo al Cesvi, sottoscrivendo una donazione a favore del progetto “Fermiamo l’Aids sul nascere”: un progetto importante che mira a 323 Il libro d’oro della responsabilità sociale combattere la trasmissione del virus HIV da madri sieropositive ai loro figli attraverso un programma di prevenzione, cura farmacologia, assistenza alimentare e psicologica. L’azienda è stata sin dall’inizio impegnata nell’organizzazione e nella promozione dell’evento ed, oltre ad aver stanziato in favore dell’iniziativa un budget in termini monetari, ha sollecitato la completa disponibilità da parte dei dipendenti per l’organizzazione dell’evento. Tutti i reparti infatti sono stati coinvolti (Il Marketing, la Logistica, la Produzione e le Vendite) ed invitati a lavorare in tempi molto stretti per permettere la realizzazione dell’iniziativa e per diffondere il messaggio di solidarietà al maggior numero possibile di persone. Risultati Il progetto ha fortemente contribuito a diffondere la consapevolezza per l’enorme problema della diffusione dell’AIDS in Africa. I vantaggi dell’operazione sono stati chiari : per Cesvi la raccolta fondi, per Spontex il rafforzamento dell’immagine aziendale verso l’interno e l’esterno. L’attività è risultata non solo di successo e di utilità dal punto di vista sociale, ma si è rivelata fortemente formativa per tutta l’azienda. Il consenso da parte del personale è stato completo e l’iniziativa è stata accolta come un’ottima occasione per dare un piccolo contributo ad un grande progetto. 324 Il libro d’oro della responsabilità sociale MEDIAMARKET Catena di elettronica di consumo La scuola nel cielo Problema Nel subcontinente indiano, in una regione del Pakistan del territorio del Kashmir, un terremoto nell’ottobre 2005 ha causato circa 82 mila morti. Il sisma è invece avvenuto su una faglia vicina a molti centri abitati, che sono stati colpiti duramente. La distruzione di così tante città e villaggi, che ha causato la perdita di tantissime vite umane, è dovuta alla bassa qualità delle costruzioni, non progettate per resistere a oscillazioni così intense. Soluzione Da diversi anni Mediamarket è attiva nel campo sociale e solidale, avendo realizzato diversi progetti per esempio in Nord Corea e in Sudafrica, in stretta collaborazione con il CESVI (Cooperazione e Sviluppo). Nel 2006 ha intrapreso una nuova operazione di solidarietà, denominata “La scuola nel cielo”, che permetterà la completa ricostruzione di una Primary School a Nagani, un villaggio pakistano colpito duramente dal violento terremoto nell’ottobre del 2005, e che ospiterà 300 bambini da 0 a 5 anni. Il progetto ha previsto il finanziamento di due missioni fotografiche realizzati in diversi mesi nel 2006 dal fotoreporter Giovanni Diffidenti, con l'obiettivo di documentare la distruzione e la prima ripresa delle attività in seguito al sisma. Le immagini sono state raccolte e selezionate per la produzione di un libro fotografico edito da Mediamarket e distribuito presso i negozi a marchio Media World e Saturn. Mediamarket ha così stampato 8.000 copie del libro e ha deciso di devolvere l’intero ricavato del prezzo di vendita alla realizzazione del progetto. La campagna di comunicazione ha incluso una conferenza stampa, alla quale ha partecipato, oltre alle delle diverse realtà coinvolte nel progetto, il console pakistano Tariq Zameer e una familiare di una vittima del terremoto. Sono stati realizzati inoltre un booklet e una cartella stampa, una pagina dedicata sui siti internet dell’azienda, articoli su su MWm Magazine, Super Show e Show Planet, una campagna di ufficio stampa per la visibilità al pubblico e infine l’inserzione del progetto all’interno dei volantini nazionali. Il progetto si è valso inoltre della partnership di: Canon, Contrasto, A+G, Forma Centro Internazionale di Fotografia Milano, BRM, Mondadori Printing, MGPO (Mountain and Glacier Protection Organisation) Comitato 325 Il libro d’oro della responsabilità sociale Ev-K2-CNR, ERRA (Earthquake Rehabilitation and Reconscrution Authority). Risultati L’interesse e la risposta da parte del pubblico sono stati molto positivi: da ottobre a gennaio 2007 sono state vendute oltre 7000 copie del libro. La mostra fotografica è diventata itinerante e viene presentata dal Cesvi durante varie manifestazioni in diverse città italiane. In Pakistan sono stati avviati i lavori di ricostruzione della Primary School e l’inaugurazione è prevista per l’inizio dell’anno scolastico 2008. 326 Il libro d’oro della responsabilità sociale NATURASÌ Catena di supermercati specializzata nella vendita di prodotti biologici e naturali Progetto Kunanisa No agli Ogm Sì all’indipendenza alimentare Problema Lo Swaziland, con un’estensione di 17.364 chilometri quadrati ed una popolazione di 950.000 abitanti è il più piccolo stato dell’Africa australe. Una congiuntura economica negativa, negli ultimi anni, ha causato una flessione del Pil, aggravata da un’epidemia di Aids che ha reso il 40 per cento della popolazione sieropositiva. Devastanti sono le conseguenze socioeconomiche della malattia: il numero degli orfani, circa 70.000, è destinato a triplicarsi nei prossimi dieci anni. A morire sono soprattutto le persone tra i venti e i quarant’anni, ovvero la manodopera su cui si regge l’economia agricola. Nelle piccole comunità, come Shewula, le famiglie decimate dall’epidemia non sono più in grado di coltivare la terra e cresce in modo allarmante il numero dei bambini denutriti. Soluzione “Kunanisa”, termine con cui si indica il tradizionale sistema di scambio delle sementi nella comunità di Shewula nello Swaziland, ha dato il nome al progetto di assistenza e formazione promosso dal 2003 nel paese africano da NaturaSì, prima catena italiana nella vendita dei prodotti biologici, in collaborazione con Legambiente e l’organizzazione non governativa Cospe. L’obiettivo che si è posta l’azienda insieme ai due partner è stato quello di raggiungere un’adeguata autosufficienza alimentare alla popolazione in un villaggio di 10.000 persone. Un modo per guardare al futuro mantenendo un legame con le proprie origini ed il proprio territorio, promuovendo il rispetto della natura e della persona attraverso l’agricoltura biologica. È proprio dalla scelta di un tipo di coltivazione naturale e dal rifiuto dell’uso dei concimi chimici o diserbanti che derivano i benefici per la comunità in termini di salute e di autosufficienza alimentare. Al fine di raccogliere i fondi, l’iniziativa ha previsto l’utilizzo dei seguenti strumenti: - l’iniziativa “Il coraggio di dire no agli Ogm”, per raccogliere contributi attraverso salvadanai collocati nei punti vendita e nei ristoranti; - i biglietti di Natale 2003 pro Swaziland: 0,25 euro per ogni biglietto augurale donato ai consumatori sono stati devoluti a favore del progetto; 327 Il libro d’oro della responsabilità sociale - le raccolte punti 2004-2005 e 2005-2006: attraverso i contributi volontari dei consumatori che, invece di ritirare il premio, hanno deciso di devolvere il corrispettivo dei punti all’acquisto di sementi o attrezzature agricole destinate alla popolazione africana. Dal 2005 è stata istituita anche la “Tessera di solidarietà: l’unione fa la forza” che ha consentito ai consumatori che non hanno raggiunto la quantità minima di punti per scegliere uno dei premi in palio, di devolvere i punti rimanenti sempre a favore del progetto; - i calendari 2005 e 2006 dedicati ai bambini dello Swaziland. Realizzati in collaborazione con Legambiente, i fondi raccolti sono stati utilizzati per sostenere un progetto di accoglienza a scuola di 800 bambini di Shewula e di altre tre comunità: Kambhle, Maphastindvuku, Sidwashini. La strategia di promozione del progetto ha previsto una costante comunicazione sullo svolgimento delle attività nello Swaziland. Informazioni sull’iniziativa sono state diffuse attraverso il periodico InformarSì (che ha una tiratura di 60.000 copie), distribuito gratuitamente nei punti vendita. Un altro mezzo di diffusione è stato il sito internet, che illustra il progetto in dettaglio. Nei vari supermercati inoltre sono stati collocati cartelli per aggiornare i consumatori su quanto è stato raccolto e realizzato grazie al loro aiuto. Risultati La raccolta fondi 2003/2004 ha permesso di devolvere al progetto un contributo iniziale di 18.025 euro. Grazie all’operazione “Il coraggio di dire no agli Ogm” è stato possibile promuovere e realizzare attività di assistenza a 30 famiglie, interventi di sostegno a 7 campi scolastici. Altra importante attività è stata la diffusione delle colture native; diversi contadini e ragazzi di Shewula e Kambhoke e di altre 4 comunità dello Swaziland hanno inoltre partecipato ai programmi di formazione per diventare “Rural extensions officers”, ovvero tecnici del Ministero dell’Agricoltura incaricati di dare assistenza alle famiglie contadine. È stata costruita la scuola di Nduma, in cui studiano quasi 100 bambini, una delle tre “Sebenta schools” della comunità, ovvero campi scolastici gestiti dalla comunità in collaborazione con il Sementa National Institute. Ogni campo è una scuola di agricoltura sostenibile, i cui allievi diventano degli insegnanti a loro volta e forniscono assistenza alla comunità. 328 Il libro d’oro della responsabilità sociale NEW FACTOR Società italiana specializzata nella trasformazione e commercializzazione di frutta secca in guscio e sgusciata Fioccano i Regali Problema Il Cause Related Marketing, che nasce negli USA nei primi anni ’80, solo di recente ha trovato anche nel nostro Paese una teorizzazione organica e un’applicazione pratica. I mutamenti culturali degli ultimi anni hanno portato a rivalutare il ruolo dell’azienda, considerata non solo come soggetto economico, ma anche sociale, in grado di offrire contributi reali alla collettività. Soluzione Dal 2004, a seguito dell’incontro con Figli del Mondo, New Factor ha cominciato ad impegnarsi nel Cause Related Marketing, sistema per l’impegno sociale dell’impresa. Negli ultimi anni, infatti, attraverso Figli del Mondo, New Factor si è impegnata a sostenere il progetto Raibow a Cicetekelo, in Zambia, promosso dell’Associazione Papa Giovanni XXIII. Tale progetto è rivolto ai bambini orfani a causa dell’aids e le azioni di New Factor sono state finalizzate al loro inserimento in famiglie locali, nonché al sostegno lavorativo attraverso il microcredito agricolo che fino a questo momento ha ottenuto ottimi risultati. Nel 2005 ha inoltre promosso “Un pallone per Amico”, che consisteva nella promozione e vendita di arachidi per un periodo definito, destinando poi una piccola parte del fatturato alla costituzione di un fondo di microcredito agricolo. Nel 2006 l’azienda ha ribadito il proprio impegno nel sociale, sviluppando il progetto “Fioccano i Regali” per la quale parte del ricavato per la vendita di ogni confezione dei prodotti della linea Snack Time (cocktail, pistacchi, anacardi e arachidi del marchio Mister Nut) è stato destinato al progetto. Attraverso la raccolta delle prove d’acquisto di tali prodotti, l’azienda ha lasciato una duplice possibilità di scelta ai propri consumatori: ricevere i premi messi in palio oppure devolvere il valore del proprio premio per sostenere il progetto. Il programma ha coinvolto 8 gruppi di 20-25 famiglie per un periodo massimo di 4 anni e ha previsto un sistema di erogazione delle risorse necessarie a sviluppare la propria produzione agricola costituito da corsi di 329 Il libro d’oro della responsabilità sociale formazione e di aggiornamento, erogazione degli input agricoli, assistenza tecnica. In base al raccolto fatto è stata prevista la restituzione del prestito. Risultati La commercializzazione dei prodotti dell’azienda è stata legata al progetto di cooperazione internazionale “Rainbow Zambia”. Puntando sulla solidarietà si è così venuta a creare una maggiore sensibilizzazione del consumatore, che anche solo con l’acquisto del prodotto, ha potuto contribuire al sostegno del progetto. Grazie all’avvicinamento alla RSI e ad azioni di Cause Related Marketing i dipendenti e collaboratori hanno sentito un maggior spirito di appartenenza all’azienda e hanno condiviso maggiormente la mission aziendale. Il contributo diretto di New Factor ha sostenuto anche nel 2006 uno degli otto gruppi del programma costituito da 25 famiglie zambiane. 330 Il libro d’oro della responsabilità sociale NOVARTIS FARMA Multinazionale del settore chimico farmaceutico Progetto Malaria Tigrai Problema La malaria rimane ancora tragicamente presente in vaste zone tropicali, soprattutto nell'Africa subsahariana, dove causa oltre un milione di morti ogni anno e dove si registrano persino aumenti del potenziale di trasmissione. L’Etiopia registra un’alta endemicità malarica - il 56% della popolazione vive in zone malariche. Circa la metà degli abitanti risiedono in aree del tutto prive o scarsamente coperte dall’assistenza sanitaria. Qui la malaria falciparum - la forma più aggressiva dell’infezione - è diventata resistente ai trattamenti convenzionali, quali la clorochina, l’associazione pirimetaminasulfadoxina e l’amodiachina. Soluzione Il progetto Tigrai è un programma di prevenzione e cura della malaria che prende il nome dalla omonima regione settentrionale dell’Etiopia a cui si rivolge. È un’iniziativa nata nel 2004 da una partnership pubblico/privato (la prima del suo genere in Italia) tra Novartis Italia e il Ministero della Salute, in collaborazione con l’Istituto Dermatologico S.Gallicano di Roma, l’O.M.S e l’Ufficio Sanitario del Tigrai. Diventato operativo nel 2005, è un programma innovativo di educazione, prevenzione, diagnosi e cura antimalarica, di durata biennale, rivolto alle popolazioni della regione etiopica del Tigrai, una delle aree africane più colpite dalla malattia. Il progetto, che ha tra i suoi punti di forza il coinvolgimento diretto e la responsabilizzazione alla cura delle popolazioni assistite, ha interessato circa 140.000 persone, distribuite in villaggi rurali, e ha previsto la distribuzione gratuita di test diagnostici e dell’antimalarico Coartem® prodotto da Novartis. Coartem, uno dei più efficaci farmaci oggi disponibili per combattere la malattia, in particolare quella farmaco-resistente: il tasso di guarigione con questo trattamento è pari al 95%. Coartem è stato sviluppato da Novartis in partnership con istituzioni sanitarie cinesi: uno dei suoi principi attivi, l’artemetere, deriva infatti dall’artemisia annua, pianta nota nella medicina tradizionale cinese per le sue proprietà antimalariche. Il suo scopo è valutare l’impatto di una gestione della malaria a livello ‘comunitario’, ovvero realizzata direttamente nei villaggi, attraverso 331 Il libro d’oro della responsabilità sociale operatori locali opportunamente formati - nel ridurre la diffusione, la mortalità e il tasso di ospedalizzazione causati dalla malattia. Le attività di diagnosi precoce e trattamento tempestivo con Coartem dei casi di malaria identificati è affidata a operatori locali – chiamati Community Health Workers (CHW) –, abitanti dei villaggi coinvolti nel progetto che godono della fiducia della popolazione. Alla loro formazione provvede il personale professionista dell’Ufficio Sanitario del Tigrai, coadiuvato dagli operatori sanitari dell’Ospedale Dermatologico Italiano di Quihà e dell’Istituto Dermatologico San Gallicano. La strategia adottata dal Progetto Tigrai ha il vantaggio non solo di far arrivare nelle zone rurali più remote del Paese uno dei farmaci antimalarici più efficaci oggi disponibili, insieme a kit diagnostici d’avanguardia, ma di offrire alla popolazione del Tigrai il know how della gestione della malattia, un “valore aggiunto” che, secondo l’OMS, è uno strumento cruciale per sconfiggere una delle più gravi malattie che affliggono il Terzo Mondo. Risultati I villaggi coinvolti nel distretto di Alamata sono stati 33, di pari numero gli operatori sanitari addestrati e 48.000 le persone trattate in loco con Coartem, mentre 32.000 sono le persone trattate con l’antimalarico all’interno di strutture sanitarie. I dati preliminari indicano che la gestione della malaria a livello comunitario ha ridotto in misura sensibile il tasso di mortalità e di ospedalizzazione. Il Progetto Tigrai realizzato e sostenuto da Novartis Italia, con un investimento biennale pari a 400.000 dollari, è coerente con l’impegno del Gruppo. Il flusso costante di informazioni in azienda riguardo lo svolgimento, i risultati e la risonanza del progetto contribuiscono ad aumentare la consapevolezza dei collaboratori verso questo tipo di iniziative umanitarie e a diffondere una cultura della responsabilità sociale. 332 Il libro d’oro della responsabilità sociale NOVO NORDISK FARMACEUTICI Azienda che opera nel settore farmaceutico Changing Diabetes Problema Oggi circa 230 milioni di persone nel mondo sono colpite dal diabete e si stima che questo numero cresca di sette milioni di persone ogni anno, molte delle quali sono giovani o bambini nei primi anni di vita. Questa patologia è la quarta causa di morte nel mondo e ogni dieci secondi una persona muore per cause correlate a questa. Il diabete, inoltre, è un fenomeno fortemente legato al notevole incremento dell’obesità ed è per questo che occorrono interventi mirati per sconfiggere questa moderna pandemia. Soluzione Novo Nordisk ha avviato Changing Diabetes, una campagna internazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema del diabete, puntando a creare partnership istituzionali con organi di Governo, ONG, Associazioni dei pazienti, media ed opinione pubblica. Changing Diabetes è nata partendo dal fatto che, oggi, per ottenere un reale miglioramento della qualità di vita per milioni di diabetici, non bisogna puntare solo allo sviluppo di terapie farmacologiche moderne, ma occorre ricerca ed abbattere tutte quelle barriere psico-sociali che impediscono una vita al pari delle persone senza diabete. La campagna desidera sensibilizzare l’opinione pubblica e tutti gli “attori” coinvolti nel trattamento del diabete nella sua prevenzione, attraverso il miglioramento degli stili di vita, promuovendo in tal senso, accanto la terapia farmacologia anche l’attività motoria ed un corretto approccio nutrizionale. Changing Diabetes vuole essere di supporto alle problematiche di carattere socio-sanitario e, in tal senso, è stato siglato per la prima volta in Italia un accordo con il Ministero della Salute per finanziare ed avviare nella nostra nazione uno studio sui bisogni inespressi delle persone con diabete. Il management dell’Azienda, in particolare l’Amministratore Delegato e il Vicepresidente, è stato coinvolto in tutti i passaggi della campagna, fornendo supporto essenziale. Risultati Grazie al progetto è stato stretto un accordo di programma con il Ministero della Salute ed un patrocinio con le società scientifiche SID e AMD ed è iniziata una collaborazione con le principali associazioni dei pazienti 333 Il libro d’oro della responsabilità sociale diabetici. L’obiettivo principale di promuovere una partnership con tutti gli “attori” coinvolti nel trattamento di questa patologia è stato, quindi, pienamente raggiunto. 334 Il libro d’oro della responsabilità sociale POMPADOUR TÈ Settore degli infusi “Con il cuore e con gli occhi: GRAZIE!” Problema Nel mondo ogni 5 secondi una persona diventa cieca, ogni minuto questo tragico destino tocca ad un bambino. Più del 90% delle persone non vedenti vive nei paesi del sud del mondo e, nell’80% dei casi, la cecità sarebbe evitabile. Nei Paesi in Via di Sviluppo molte sono le malattie che minacciano anche la vista dei bambini. La carenza di vitamina A, il tracoma, l'oncocercosi, la cataratta, l'ipovisione sono solo alcune di queste. Per questi bambini perdere la vista equivale all'impossibilità di andare a scuola, di inserirsi nel tessuto economico sociale della propria comunità, di costruirsi un futuro dignitoso e indipendente. Si rivelano quindi necessarie campagne volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della cecità evitabile, quasi sconosciuto ai più nelle sue dimensioni. Soluzione Per affrontare le malattie che causano la cecità la CBM International, insieme all’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dato vita al programma Vision 2020 – The right to sight per l’eliminazione della cecità evitabile, rivolto a organizzazioni internazionali e ad aziende di diversi settori. Pompadour Italia ha deciso di legare un proprio prodotto di punta, l’infuso “Frutti di Bosco e Vitamine” alle attività di CBM Italia Onlus nell’ambito di Vision 2020 e, in particolare, ai suoi progetti di prevenzione dell’avitaminosi A (xeroftalmia) infantile. Pompadour è così la prima azienda non legata al mondo dell’ottica o al settore sanitario che ha sposato la campagna Vision 2020, avviando la campagna “Con il cuore e con gli occhi: Grazie!”. Per tutti i 150.000 pezzi dell’infuso “Frutti di Bosco e Vitamine” distribuiti da ottobre a febbraio del 2007, Pompadour ha devoluto a CBM Italia Onlus 0,20 Euro. La campagna è stata inoltre veicolata sulla stampa con sampling, advertising e redazionali, spazi riservati direttamente a CBM Italia Onlus e attraverso tutti i canali informativi della stessa associazione (eventi, newsletter, sito internet, newsletter elettronica…). In particolare, l’elemento centrale della strategia comunicativa è stato il package di prodotto. All’interno delle confezioni dell’infuso sono stati riportati i seguenti 335 Il libro d’oro della responsabilità sociale elementi: la fotografia di un bambino con lenti di prova e montatura, il logo di CBM Italia e il messaggio del progetto, le informazioni sulla cecità nel mondo e quelle relative alla Avitaminosi A, il meccanismo di donazione, la destinazione ai progetti della campagna Vision 2020 e il sito internet di CBM Italia Onlus a cui si è rimandato per ulteriori informazioni. I soldi raccolti sono stati interamente destinati da CBM al finanziamento delle attività di prevenzione e cura dell’ospedale Ancilla di Lagos e al completamento dell’equipaggiamento dello stesso. Risultati Grazie all’intervento di Pompadour è stato ultimato l’equipaggiamento dell’ospedale Ancilla di Lagos, nelle nuove strutture dell’ospedale, oltre 6.000 persone potranno essere sottoposte a visite oculistiche e più di 1.000 pazienti potranno essere sottoposti a interventi chirurgici riabilitativi e ,grazie al programma di lotta all’Avitaminosi A, migliaia di bambini potranno essere raggiunti con screening periodici e somministrazione di Vitamina A. Inoltre milioni di nuovi contatti sono stati raggiunti e sensibilizzati, in Italia, sul tema della cecità evitabile. Proprio in virtù dell’impegno profuso nell’iniziativa e nella campagna internazionale Vision 2020, Pompadour e l’amministratore delegato, il dott. Schick, sono stati insigniti con un premio speciale in occasione della Giornata Mondiale della Vista (12 ottobre 2006). Quest’attenzione in Italia ha portato, qualche anno fa, alla costituzione della società Mondovero, in collaborazione con Alce Nero, un’azienda che opera esclusivamente nel mercato Equo Solidale con la certificazione del consorzio FAIRTRADE. 336 Il libro d’oro della responsabilità sociale POSTE ITALIANE Operatore di servizi postali Raccolta fondi per la lotta ai tumori del seno Problema Il tumore della mammella è il tipo di cancro più diffuso tra la popolazione femminile, seconda solo ai tumori della pelle. Secondo i Registri tumori, ogni anno in Italia oltre 11.000 donne muoiono di cancro mammario. Il rischio di carcinoma mammario in Italia aumenta rapidamente con l’età, raggiungendo un tasso annuo superiore ai 150 casi per 100.000 donne in epoca menopausale, per poi continuare a crescere, più lentamente, fino a tarda età. Questo fenomeno è evidente in tutte le popolazioni ad incidenza e mortalità stabili, mentre nelle popolazioni in cui il rischio è in rapido aumento l’incidenza nelle donne in età premenopausale, appartenenti a generazioni più recenti e quindi esposte per tutta la vita ai fattori responsabili dell’aumento del rischio, può risultare uguale o addirittura superiore a quella delle donne in età postmenopausale. Soluzione Poste Italiane ha ideato una raccolta fondi per la lotta contro i tumori del seno. Per promuovere la raccolta ha utilizzato la materia prima dell’attività lavorativa dell’azienda, il francobollo, che, a motivo del suo largo impiego, ha permesso di raggiungere ampie fasce di fruitori alimentando in maniera continuativa la raccolta stessa. In particolare, il francobollo dedicato alla Regina Elena è sembrato il più indicato per la realizzazione del progetto, dato l’impegno del personaggio nel sociale. Nel 2002 è uscito quindi un francobollo da € 0,41, equivalenti alla tariffa per affrancare la corrispondenza diretta in Europa, con un sovrapprezzo di € 0,21. Per ogni francobollo venduto 21 centesimi sono stati destinati alla Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma per il finanziamento di progetti volti al potenziamento delle strutture senologiche e alla promozione della ricerca e della prevenzione, nell’ambito della lotta contro i tumori del seno. Nel periodo di attivazione dell’iniziativa, la cui durata inizialmente era stata fissata in 2 anni, prorogata quindi di un altro anno e conclusasi il 31/12/2005, sono stati venduti circa 4.370.000 francobolli. 337 Il libro d’oro della responsabilità sociale Al francobollo è stato affiancato l’utilizzo di altri strumenti quali: cartoline dedicate, tessere, folder, annulli speciali. L’attività di comunicazione ha previsto l’organizzazione di una grande manifestazione di presentazione del francobollo, che si è svolta con l’intervento del Ministro delle Comunicazioni, il Presidente dell’Università Cattolica del S.Cuore di Roma, i vertici aziendali, la Principessa Maria Gabriella di Savoia e centinaia di personaggi del mondo, con la presenza della stampa nazionale e la TV. A supporto della campagna di vendita sono stati promossi dal Business Unit Philately “Regina Elena Day” svoltisi presso le 140 Filiali di Poste Italiane, la Race for the Cure (una maratona organizzata annualmente a Roma dalla Fondazione Komen Italia impegnata nella lotta ai tumori del seno); o in coincidenza con eventi di risonanza nazionale, come la Festa della Donna, la Festa della mamma. Altri momenti forti sono stati l’iniziativa “Affranca la vita” annunciata con apposita conferenza stampa dal Presidente della Camera pro tempore Pierferdinando Casini, rivolta agli operatori economici associati alla Federazione Italiana Tabaccai. La Business Unit Philately e le funzioni aziendali competenti hanno curato la pianificazione di tutte le fasi realizzative del progetto, dalle azioni promozionali periodiche e di comunicazione, alla commercializzazione, alle procedure contabili per l’accantonamento del sovrapprezzo e per il trasferimento dei fondi al destinatario. Risultati Con i fondi raccolti sono stati finanziati 15 progetti di giovani ricercatori di varie Università; 11 programmi di supporto, educazione, diagnosi e trattamento dei tumori del seno ed il potenziamento del Centro di Senologia dell’Università Cattolica S. Cuore di Roma – Policlinico Agostino Gemelli. Per quanto riguarda Poste Italiane, il progetto ha contribuito a rafforzare un’immagine di azienda con forte vocazione per il sociale, coerentemente con le sue storiche tradizioni, e a sensibilizzare un’alta percentuale di donne. 338 Il libro d’oro della responsabilità sociale PROCTER & GAMBLE Azienda che opera nel settore del largo consumo Infasil per te Problema Da una indagine svolta nel 2001, in collaborazione con 200 ginecologi AOGOI, su 2000 donne sull’intero territorio nazionale emerse in modo visibile la necessità di maggiore informazione e sensibilizzazione rispetto una corretta igiene intima, soprattutto considerate le notevoli carenze informative e l’alta frequenza di disturbi quali le infezioni intime (41% del campione, ovvero, proiettando questa percentuale ai 25 milioni di italiane dai 14 anni in su, per oltre 10 milioni di donne) che possono invece essere prevenute con una corretta igiene intima. Soluzione “Infasil per te” è un progetto che nasce dalla collaborazione tra il marchio Infasil ed AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani) con l’obiettivo di informare e sensibilizzare la donna alla prevenzione e all’attenzione verso la propria salute attraverso una corretta igiene intima. Inoltre, nell’ambito di diversi progetti, l’azienda si è avvalsa della collaborazione dei Presidi delle Facolta di Medicina e dei Rettori delle Università di Roma, Bologna, Milano e Napoli, e delle principali catene della Grande Distribuzione. L’impegno di Infasil ed AOGOI si è concentrato nell’organizzare percorsi di sensibilizzazione realizzati in diversi anni: 2002 - 1a Campagna di informazione ed educazione sull’igiene intima. Sul sito internet dell’Infasil è stato attivato il servizio “ginecologo online”: consulenza gratuita 24 ore su 24 di un medico ginecologo AOGOI. Il servizio, ancora attualmente attivo, ha offerto una risposta a più di 110.000 domande pervenute da utenti e consumatori. Negli ambulatori e negli ospedali, sono stati distribuiti 2 milioni di opuscoli informativi ed educativi attraverso la collaborazione di oltre 300 ginecologi. 2003 - Infasil per Te-Neo Mamma. È stato ideato e reso disponibile a tutte le donne in attesa, il 1° corso preparto gratuito on-line, una serie di lezioni condotte da medici AOGOI ed offerte agli utenti attraverso un sistema interattivo di formazione a distanza (e-learning); un corso articolato in 5 lezioni, con il supporto di video riprese, animazioni e interventi di ginecologi; un servizio che ha soddisfatto 339 Il libro d’oro della responsabilità sociale oltre 3900 richieste. Inoltre, sono stati preparati e realizzati corsi pre-parto dedicati all’igiene intima nei principali Ospedali Italiani. 2004 - Infasil per Te-Sportello Attivo. All’interno delle principali università italiane è stato creato uno “Sportello Attivo” dove, per 1 settimana, giovani donne hanno potuto confrontarsi con le ginecologhe AOGOI attraverso colloqui gratuiti. Un’iniziativa che ha permesso non solo di comunicare un’importante messaggio di sensibilizzazione ma anche di raccogliere ulteriori dati ed informazioni sul mondo dei giovani ed il loro rapporto con le tematiche di benessere intimo attraverso un questionario completato da oltre 9.000 mila studentesse italiane. 2005/6 - Infasil per Te-Il Mese della Protezione. Un mese dedicato a tutte le donne per sensibilizzare ed educare ad una corretta protezione dell’igiene intima. Due gli elementi salienti: la distribuzione in tutti i maggiori punti vendita della grande distribuzione di un kit di autovalutazione del benessere intimo, sviluppato in collaborazione con AOGOI e la possibilità per un periodo indicato di effettuare una visita ginecologica gratuita presso uno dei ginecologi AOGOI aderenti all’iniziativa. Sono state così effettuate oltre 1.000 visite ginecologiche. Il progetto ha coinvolto anche Istituzioni, quali le Università che hanno reso capillare e immediato il contatto con l’utente. Inoltre, Infasil per Te Mese della Protezione ha avuto il Patrocinio del Ministero della Salute e i partner della GDO attraverso l’iniziativa il Mese della Protezione attivata all’interno di ipermercati e supermercati. Le iniziative di “Infasil per te” sono state inoltre rivolte alle dipendenti le quali hanno ricevuto tutti i materiali informativi ed educativi relativi alle varie iniziative. Le diverse iniziative sono state comunicate internamente attraverso l’intranet aziendale. Risultati Il progetto “Infasil per te” è stato sviluppato con continuità e supportato per poter interessare un ampio e significativo numero di donne. Sono state fornite 110.000 risposte da un ginecologo on-line, 600 ore di corso pre-parto on-line e sono state coinvolte 10.000 ragazze nell’attività Sportello Attivo nelle università. 150.000 mila kit sono stati distribuiti nei punti vendita. Grazie all’iniziativa il marchio ha ottenuto il supporto dei media ottenendo ottimo e crescente copertura media sia a livello nazionale sia locale. 340 Il libro d’oro della responsabilità sociale PROGETTO ITALIA Società che opera nel campo della solidarietà e degli eventi culturali Trovanoprofit Problema L’individuazione e la scelta degli stakeholder rappresenta un passaggio fondamentale nella “relazione pubblica” che si vuole attivare con la propria comunità. Soluzione Progetto Italia ha ideato un portale che permette di connettere individui, organizzazioni e aziende per aiutare il Terzo Settore ad esprimere appieno le proprie potenzialità. L’azienda ha ideato e finanziato la creazione del portale sfruttando le tecnologie più innovative nel settore del web. Il progetto, sviluppato con la collaborazione dello Studio Lentati, ha coinvolto tutte le più importanti realtà del Terzo Settore. Il progetto ha così permesso alle associazioni senza scopo di lucro di rendersi visibili e reperibili da chiunque necessiti di un aiuto. Il sito offre un supporto a chi intende prestare la propria opera volontaria presso strutture Nonprofit e permette alle aziende che siano interessate ad avviare rapporti di collaborazione con organizzazioni senza scopo di lucro di entrare in contatto con le organizzazioni più vicine alle loro esigenze. Risultati È stato raggiunto il risultato prefissato di oltre 1000 associazioni iscritte, rispondenti agli standard richiesti e in termini di pagine visitate. Ampio risalto è stato dato dalla stampa all’iniziativa. Il progetto ha agevolato la ricerca di associazioni che rispondano alle esigenze di chi ha bisogno, o di chi semplicemente desidera dare un proprio contributo nel Terzo Settore in qualità di singolo volontario o come azienda. 341 Il libro d’oro della responsabilità sociale RAS Società del settore assicurativo - finanziario Partnership con WWF-Italia in Generazione Clima Problema L'esistenza di ciascun ecosistema è assicurato dall' equilibrio ecologico, cioè dalla presenza di tutti i suoi componenti: animali, piante, acqua, luce, aria e così via. Ogni ecosistema tende a conservare il proprio equilibrio e quando l'equilibrio si rompe l' ecosistema si modifica. L'ecosistema della terra ha subito tali e tanti sfruttamenti che, all'inizio del terzo millennio la situazione è molto grave, a tal punto che entro il 2050 si prevede raggiungerà proporzioni insostenibili. Di questo passo a metà del primo secolo il fabbisogno sarà raddoppiato rispetto alle risorse che la terra può offrire. Questo squilibrio di cui già si avvertono i segnali snatura l'ambiente e rende necessaria, quindi, una presa di coscienza per arginare il fenomeno della perdita di biodiversità e di un consumo delle risorse sempre maggiore. Viviamo in un momento in cui il cambiamento di clima è un problema a tutti evidente e sempre più pressante. Soluzione Ras è stata main sponsor/donor del WWF per la manifestazione "GenerAzione Clima-Efficienti per Natura", svoltasi nel dicembre 2006 in 200 diversi punti d'Italia, prevalentemente piazze e centri commerciali, associando il proprio nome a quello della più importante organizzazione ambientalista italiana per un evento significativo a favore della tutela dell'ecosistema. Circa le aspettative degli stakeholder, l'evento è stato preceduto da una indagine conoscitiva su un campione di 2000 famiglie, effettuata dall’istituto di ricerca Makno & Consulting, che ha evidenziato un grosso gap informativo, diffuso in ogni parte del Paese, sulle possibilità di risparmio energetico conseguibile nelle abitazioni private. L’iniziativa ha inoltre previsto la formazione di circa 700 tra tecnici e volontari per il check up energetico nelle abitazioni. La particolare efficacia del progetto è derivata sia da un evento di sensibilizzazione del pubblico sul tema del risparmio energetico nella propria abitazione sia dalla possibilità di ritirare un kit informativo e soprattutto di ottenere consigli su misura della propria abitazione, tramite la 342 Il libro d’oro della responsabilità sociale visita di un tecnico specializzato. All'evento erano abbinati due siti web, uno curato da WWF, e uno da Ras, quest'ultimo focalizzato su un concorso che metteva in palio tre viaggi Natura del WWF. Ras si è inoltre occupata del lancio della campagna stampa sui principali quotidiani che ha affiancato quella a marchio WWF, oltre che da una specifica campagna web, sempre a cura di Ras. Circa la più ampia sensibilizzazione dei dipendenti, uno dei punti informativi di GenerAzione Clima è stato allestito anche all'interno della sede Ras di Milano. I dipendenti Ras sono comunque da tempo sensibilizzati al problema del cambiamento di clima e dal 2001 è attivo in Ras un Gruppo di lavoro ambientale che monitora, in collegamento con Allianz, gli impatti di Ras secondo gli standard VfU, suggerendo misure per la riduzione degli stessi. Fra queste, Ras ha adottato una capillare raccolta differenziata dei rifiuti nelle principali sedi, si rifornisce di energia elettrica prodotta da fonti totalmente rinnovabili, ha sottoscritto accordi volti a incentivare l'utilizzo dei mezzi pubblici da parte dei dipendenti e utilizza diffusamente carta riciclata. Risultati La buona partecipazione al progetto è stata dimostrata dal ritiro, da parte del personale, di circa 1.000 kit informativi. Per quanto riguarda le iniziative seguite direttamente da Ras, 11.400 persone hanno visitato i banner che pubblicizzavano l'evento, 8.800 sono entrate nel sito, 3.700 hanno cercato le piazze in cui si sarebbe svolto l'evento e 642 hanno partecipato al concorso a premi on line. 343 Il libro d’oro della responsabilità sociale ROCHE Gruppo farmaceutico Breast Friends Problema Il tumore al seno è in tutto il mondo occidentale la patologia oncologica femminile più diffusa ed è la seconda causa di morte per tumore. In Italia vivono circa 300.000 donne a cui è stato diagnosticato un tumore al seno e ogni anno si registrano circa 40.000 nuovi casi. Negli ultimi anni, anche a causa dell’allungamento della vita media, è aumentata l’incidenza del carcinoma mammario ma una diagnosi precoce e i nuovi farmaci a disposizione possono migliorare le prospettive per le donne colpite da questa malattia. I dati confermano che accertare la presenza della malattia per tempo porta nel 90% dei casi alla guarigione. Soluzione Roche Italia è da sempre impegnata nel fornire soluzioni alle crescenti esigenze di salute della popolazione, grazie a prodotti ad alto contenuto tecnologico. Nella sua attività di promozione della salute, collabora costantemente con le Associazioni Pazienti presenti sul territorio nazionale al fine di organizzare iniziative sociali con spiccate caratteristiche di eccellenza ed innovazione che hanno come fine lo sviluppo delle conoscenze nel campo della salute, della ricerca e della formazione in ambito sanitario, e la veicolazione di messaggi ad alto contenuto sociale. In linea con questa strategia, nel 2006 Roche Italia ha offerto il proprio supporto alla campagna internazionale di sensibilizzazione sul tumore al seno ‘Breast Friends’. Breast Friends è una campagna internazionale di sensibilizzazione e di informazione per la prevenzione del cancro al seno, in particolare per una forma particolarmente aggressiva e insidiosa (HER2+) che può essere contrastata con un anticorpo monoclonale che blocca e inibisce il recettore HER2+. La campagna si è servita di diversi testimonial internazionali e italiani appartenenti al mondo dello spettacolo che hanno prestato il loro volto agli scatti di Rankin, uno dei più conosciuti fotografi a livello internazionale. Ogni testimonial ha avuto un’amica o una parente colpita da tumore al seno. Infatti Il gioco di parole che "breast-friends" (amici del seno) ha con "bestfriends" (migliori amici) è il concetto-chiave della campagna. 344 Il libro d’oro della responsabilità sociale Nel 2006 sono state quindi realizzate a Milano e a Roma due mostre benefiche, supportate da due eventi in importanti teatri delle due città, che hanno visto una grande partecipazione di pubblico e di dipendenti Roche. Dagli scatti di Rankin è stato inoltre realizzato un book fotografico che in Italia è stato distribuito attraverso le sezioni locali di Salute Donna, con il duplice obiettivo di promuovere l’informazione sulla patologia e di sostenere la raccolta fondi per l’associazione. Roche ha supportato l’associazione Salute Donna nell’attivazione dei contatti utili per la riuscita dell’evento, in particolare favorendo le relazioni con il Ministero della Salute e le istituzioni sanitarie locali. La campagna Breast Friends in Italia è promossa dall’Associazione Salute Donna, sostenuta da Roche e patrocinata dal Ministero della Salute, dal Senato della Repubblica e dalle Istituzioni locali. Tutto il personale Roche è stato invitato alle mostre fotografiche e agli eventi collegati e ha partecipato alla raccolta fondi a favore dell’associazione Salute Donna. Risultati Roche ha rafforzato, grazie alla campagna Breast Friends, i rapporti con le Istituzioni Sanitarie che hanno dato il loro patrocinio al progetto: Presidenza del Senato, Ministro della Salute, Direzione Sanità della Regione Lombardia e della Regione Lazio, Comune di Milano e Roma. Inoltre, grazie alla visibilità ottenuta dalla campagna, è aumentata la consapevolezza del pubblico verso la malattia, e la relativa attività di prevenzione, e verso i rimedi attualmente disponibili. A conferma degli importanti risultati ottenuti dall’iniziativa, è attualmente in fase di valutazione la possibilità per Roche di sostenere nuovamente la campagna Breast Friends, coinvolgendo insieme alle città di Milano e Roma anche altre importanti città italiane (Firenze, Torino, Bari, Monza, ecc.). Inoltre, grazie all’attenzione creata dalla conferenza stampa di Milano sul tema dello screening mammografico preventivo, la Regione Lombardia ha da gennaio 2007 abbassato l’età per i controlli da 50 a 45 anni, permettendo ad altre 25000 donne di usufruire gratuitamente di una diagnosi precoce e della ricostruzione del seno già nel primo intervento. 345 Il libro d’oro della responsabilità sociale SAIT CONSORZIO DI COOPERATIVE DI CONSUMO TRENTINE CRT CASSE RURALI TRENTINE Consorzio delle Cooperative di Consumo Trentine Cassa Centrale Banche di Credito Cooperativo I Trentini per i disabili trentini Problema L'impresa è, opinione di molti studiosi, non può essere considerata unicamente un insieme di fattori finalizzati all'ottenimento di risultati di natura economica, ma va anche vista alla luce del ruolo e del compito che svolge nella società, della capacità di instaurare rapporti con la comunità. È dal tentativo di rispondere alle istanze ed alle sollecitazioni provenienti dall'ambiente esterno che trae origine il carattere sociale dell'impresa o, per meglio dire, la sua responsabilità sociale nelle diverse forme in cui si manifesta. Soluzione Il progetto è stato avviato nel 2004, con la firma di una lettera di intenti a sostegno dell’attività che ANFFAS Trentino onlus realizza da oltre 40 anni a favore delle persone con disabilità che vivono in provincia di Trento. Sait ha creato due fondi di solidarietà denominati ANFFAS Oggi e ANFFAS Futura. Rispettivamente i fondi hanno lo scopo di finanziare attività correnti e attività di investimento, soprattutto immobiliare, a sostegno delle attività a favore dei disabili trentini. Per diffondere e sostenere l’attività a favore dei disabili trentini, l’ANFFAS Trentino onlus ha stimolato la costituzione di una partnership di rilievo nel panorama trentino, interessando la realtà delle Cooperative di Consumo – SAIT e quella delle Casse Rurali e Banche di Credito Cooperativo. I principali obiettivi dell’accordo consistono nel diffondere i valori condivisi dai tre soggetti proponenti al fine di sensibilizzare sulle problematiche della disabilità, raccogliere fondi per lo sviluppo delle attività a favore dei disabili, sperimentare ed implementare nuovi strumenti di marketing e di promozione dei marchi dei partner. La scelta di chiamare i trentini a partecipare a questo progetto trae ispirazione dal forte e diffuso sentimento di appartenenza della comunità trentina e dalla valorizzazione delle risorse, finanziarie ed umane, locali. Il progetto ha previsto la realizzazione di diverse iniziative quali: comailing, una lotteria annuale, l’iniziativa de “Un morso un sorso… di solidarietà”, 1% per il futuro volta a raccogliere fondi investiti in gran parte 346 Il libro d’oro della responsabilità sociale nell’acquisto di mobili ed attrezzature per realizzare la prima comunità alloggio italiana, costruita specificatamente per le persone anziane con disabilità. Le Casse Rurali, per fare in modo che l’iniziativa avesse la più ampia diffusione all’interno di tutta la comunità, ha attivato il canale internet : sia attraverso la pubblicazione sul sito aziendale di un ampia pagina informativa, rivolta agli oltre 45000 visitatori univoci su base mensile, sia attraverso il canale diretto per i clienti che usufruiscono del servizio Inbank. Allo stesso tempo ha dato visibilità alla campagna in tutti i 360 sportelli presenti in provincia di Trento con manifesti e locandine, in modo da coprire anche il target di persone che non utilizza ancora l’home banking, dandogli modo di effettuare il versamento direttamente allo sportello. I dipendenti hanno risposto sia attraverso la partecipazione attiva alle raccolte fondi (donazioni) sia attraverso varie iniziative di volontariato che si sono succedute nel corso dei quattro anni di attività. Risultati Grazie alla distribuzione capillare dei punti vendita SAIT nel territorio della provincia di Trento, ANFFAS ha avuto modo di entrare in contatto con gran parte della comunità locale, portando direttamente informazioni circa l’attività svolta dall’associazione, sia attraverso le parole dei volontari presenti, sia attraverso il materiale informativo lasciato a disposizione nei supermercati. Il programma realizzato si è dimostrato dunque sostenibile ed in grado di giungere ad un elevato numero di persone, che condividono i valori comune a SAIT e ad ANFFAS: mutualità, reciprocità , ruolo fondamentale della famigli anella società. L’obiettivo principale, che ci pare in parte raggiunto, era comunque quello di migliorare il livello di consapevolezza sulle tematiche della disabilità e dei disabili trentini. L’innovazione del progetto è testimoniata dal fatto che lo stesso è divenuto oggetto di studio di una equipe internazionale che si occupa di studiare gli effetti dell’invecchiamento nelle persone con sindrome di down ed in particolare di ottenere, attraverso un ambiente riabilitativo e senza utilizzo di farmaci, un ritardo di almeno due anni nell’insorgere del morbo di Alzeimher. 347 Il libro d’oro della responsabilità sociale SALMOIRAGHI & VIGANÒ Azienda attiva nel settore dell’ottica “Insieme a noi, per un gesto che farà scuola” Problema Nel mondo 1 persona su 10 è disabile e 3 persone su 4 vivono nei paesi in via di sviluppo. 45 milioni di persone sono non vedenti: il 90% di esse vive nei paesi del terzo mondo e, di questa percentuale, l’80% è costituito da persone la cui condizione di cecità sarebbe evitabile. Soluzione Sono cinque anni che Salmoiraghi & Viganò collabora con CBM Italia Onlus sul fronte della lotta alla cecità evitabile. Cinque anni di impegno concreto a favore di progetti specifici, ma anche intesi a promuovere il diritto alla vista come diritto fondamentale della persona, in coerenza con quello che è, ogni giorno, l’impegno dell’azienda con i suoi clienti. Dopo Liberia (Africa) e Perù (Sud America) con il progetto “Insieme a noi, per un gesto che farà scuola” l’attenzione di Salmoiraghi & Viganò e dei suoi clienti si è spostata sull’Asia dove, insieme a CBM, l’azienda ha garantito alla scuola per non vedenti, ipovedenti e normovedenti (in un caso unico di integrazione al contrario, dove sono i normovedenti a imparare la convivenza con i disabili) di Nguyen, nella città di Hanoi l’acquisto dei materiali didattici, delle attrezzature braille, dell’equipaggiamento ottico, la formazione degli insegnanti e il supporto delle attività sul territorio. Anche quest’anno S&V ha voluto coinvolgere l’intera rete vendita: in tutti i negozi i clienti hanno infatti trovato cartelli vetrina, leaflet informativi, un box per le donazioni e hanno avuto la possibilità di sostenere in prima persona l’associazione acquistando il calendario di CBM con un piccolo contributo di 5 Euro. Non limitandosi alla sola elargizione di un contributo, seppure importante, a sostegno dei progetti di CBM, l’azienda ha preferito adottare iniziative utili anche a coinvolgere, educare e sensibilizzare i propri target di riferimento in un dialogo multistakeholder che segna in ogni sua fase, l’iniziativa. Come accade da anni prima della partenza di ogni nuova campagna, anche in questo caso i clienti degli oltre 235 negozi del gruppo S&V sono stati informati sull’andamento dei progetti realizzati per i quali, grazie al contributo dell’azienda è ormai stata garantita la sostenibilità economica. Al fine di rendere più trasparente il processo di raccolta dei fondi, S&V, da anni rilascia ai clienti che effettuino un’erogazione a favore dei progetti una 348 Il libro d’oro della responsabilità sociale “ricevuta di donazione”. Tutte le informazioni sul progetto vengono inoltre comunicate attraverso il sito Internet e attraverso la newsletter elettronica. Informazioni, dove i dipendenti hanno potuto esprimere stimoli, idee e suggerimenti e dove sono stati continuamente aggiornati sull’andamento del progetto sostenuto. È dunque tutto il personale di vendita che, in modo volontario e durante il lavoro quotidiano, si è fatto promotore in prima persona dell’iniziativa nei confronti di tutti i clienti. Nel 2006 hanno partecipato, a titolo gratuito, all’evento organizzato in occasione della Giornata Mondiale della Vista “Zelig per la vista”, tenutosi al Teatro dal Verme di Milano. Risultati La collaborazione in corso tra S&V e CBM ha portato all’equipaggiamento e al mantenimento della più importante scuola vietnamita nel campo dell’integrazione dei portatori di handicap visivi con bambini e adolescenti normodotati; oltre 300 bambini con ridotta o nulla capacità visiva hanno ricevuto un’adeguata educazione e sono stati messi in condizione di vivere autonomamente la propria vita da adulti; circa 2.000.000 di persone sono state sensibilizzate sulla “lotta alla cecità evitabile” che CBM e Vision 2020 stanno conducendo in Italia e nel mondo grazie alla collaborazione con Salmoiraghi & Viganò. 349 Il libro d’oro della responsabilità sociale SOFIDEL Azienda del settore cartario Progetto Sicurezza – Obiettivo Zero Problema La grande tematica della sicurezza nei luoghi di lavoro, che ancora in modo evidente preoccupa le parti sociali e che così pesantemente incide sull'economia del Paese, potrebbe trarre consistente beneficio da un approccio più consapevole e condiviso comprendendo che su di essa possono incidere la qualità dei luoghi di lavoro e, più in generale, la Qualità del Lavoro. Soluzione Il Progetto Sicurezza Obiettivo Zero è un’iniziativa che Sofidel porta avanti annualmente ed è iniziata nel 2004. L’idea dell’iniziativa promossa dall’alta direzione del Gruppo Sofidel è stata condotta dalla Fondazione Giuseppe Lazzareschi, cui il gruppo ha contribuito con 320.000 euro dal 2004 al 2006. Lo scopo dell’iniziativa è quello di diffondere la cultura della sicurezza, sensibilizzare le aziende e i loro dipendenti per ridurre il numero degli infortuni, informare l’opinione pubblica, attraverso stampa e televisione, che gli sforzi delle aziende sono tesi al raggiungimento dei più alti livelli di sicurezza nell’ambiente di lavoro. A testimonianza dei risultati raggiunti è stata realizzata una graduatoria fra le aziende partecipanti del settore cartario con la consegna di un attestato e di un trofeo a quelle che hanno dimostrato un miglioramento nell’abbattimento degli infortuni nei luoghi di lavoro, al fine di gratificare i dipendenti delle aziende con un attestato di merito per non aver subito infortuni da almeno 10 anni. Sono state inoltre promosse iniziative quali corsi di formazione/informazione e tavole rotonde per i dipendenti delle aziende con oggetto la sicurezza e giornate denominate “Giornata della sicurezza” per mostrare il livello raggiunto in termini di sicurezza del luogo di lavoro. Ogni anno sono state devolute delle donazioni a tre famiglie, che hanno subito un infortunio mortale quale contributo di solidarietà da parte di tutto il settore cartario. Per lo svolgimento dei vari aspetti dell’iniziativa (organizzazione, formazione/informazione, segretariato, aspetti tecnici), l’alta direzione e i collaboratori sia dipendenti che esterni hanno prestato la loro opera e 350 Il libro d’oro della responsabilità sociale competenza a titolo completamente gratuito sia durante che fuori l’orario di lavoro. Parte importante del progetto è stata costituita dalla fase denominata “Porte aperte” nella quale tutte le aziende del gruppo hanno dato la possibilità di accedere agli stabilimenti produttivi alle famiglie dei lavoratori, alla popolazione locale, ai fornitori e clienti. Tale fase ha consentito a tutti i soggetti di prendere diretta visione degli ambienti e delle attrezzature di lavoro e potersi quindi rendere personalmente conto della cura e dell’attenzione che le aziende riservano a questa importante problematica. Risultati Alla cerimonia di premiazione presenziano tutte le maggiori autorità locali e provinciali oltre che stampa e emittenti televisive. Ogni azienda che ha ricevuto i riconoscimenti ha ampiamente divulgato la notizia del meritato riconoscimento presso la collettività in cui risiede, con articoli sulla stampa e promovendo iniziative di “Porte aperte” e verso i propri clienti inserendo l’informazione anche sul sito web. Gli attestati rilasciati ai dipendenti e questa sorta di gara fra le aziende contribuisce a consolidare lo spirito di gruppo all’interno dell’azienda e al miglioramento nelle aziende che sono state premiate, per quelle che non hanno ottenuto la premiazione è uno stimolo al miglioramento. 351 Il libro d’oro della responsabilità sociale STANDA - BILLA Aziende del gruppo REWE che operano nella Grande Distribuzione. Bambino in Ospedale Problema Ogni anno sono moltissimi i bambini che, a causa di diverse patologie, sono costretti a stare per periodi più o meno lunghi in ospedale, in un ambiente estraneo alla propria famiglia. Per rendere più accettabile la permanenza occorre sviluppare attività per rendere l’ambiente più ospitale e accogliente. Soluzione La collaborazione fra Standa-Billa e la Fondazione ABIO Italia Onlus per il Bambino in Ospedale ha inizio nel 2002. La partnership con la Fondazione ABIO Italia Onlus per il Bambino in Ospedale si è dimostrata la risposta ottimale sia per coinvolgere il personale dei punti vendita sia per raggiungere i consumatori. Lo strumento per realizzare i progetti, che anno dopo anno sono stati pianificati con la Fondazione ABIO Italia Onlus per il Bambino in Ospedale, è stata la marca privata FiordiSpesa, apprezzata dai consumatori poiché presenta una vasta gamma di referenze con un vantaggioso rapporto prezzo-qualità. Una percentuale del prezzo di acquisto dei prodotti, contraddistinti dalla marca privata FiordiSpesa, è stato devoluto ai progetti, i consumatori hanno così consapevolmente partecipato alla raccolta fondi che è stata ampiamente comunicata in tutti i punti vendita. Le iniziative promosse da Standa-Billa in collaborazione con la Fondazione ABIO Italia Onlus per il Bambino in Ospedale sono legate alle festività di Natale e Pasqua, alla Giornata Nazionale di ABIO e finalizzate a uno specifico progetto quali la creazione di ludoteche nei reparti d pediatria degli ospedali italiani e l'arredo dell'intero reparto di pediatria dell'Ospedale V. Buzzi di Milano. I progetti sono divulgati con attività di ufficio stampa promossa sia da Standa sia dalla Fondazione ABIO Italia Onlus per il Bambino in Ospedale. Nel 2006 sono state realizzate diverse iniziative coerenti e continuative, basate su donazioni di Standa-Billa attraverso la raccolta fondi legata al marchio FiordiSpesa, che contraddistingue i propri prodotti alimentari. Per ogni prodotto acquistato a marchio FiordiSpesa, Standa-Billa hanno accantonato una percentuale che è andata a costituire il totale della donazione per realizzare gli arredi (pannelli istoriati per decorare i corridoi, 352 Il libro d’oro della responsabilità sociale pannelli a tema per decorare le camere, letti e arredi specifici per le camere di degenza) dell'intero reparto di Pediatria dell'Ospedale V. Buzzi di Milano, la realizzazione di ludoteche (giochi e arredi) in 9 reparti di pediatria di ospedali in Italia. ABIO ha inoltre promosso la giornata nazionale "PerAmore perABIO" in 100 piazze italiane, con la finalità di fund raising in collaborazione con Standa-Billa e per dare visibilità e spirito di coesione ai suoi 4.500 volontari. Risultati Complessivamente le campagne “Per amore di Abio” hanno raccolto 257.000 euro. L'impegno di Standa-Billa è riconosciuto e condiviso dai consumatori che ogni anno sempre più consapevolmente aderiscono alle campagne di raccolta fondi legate al marchio FiordiSpesa (una percentuale della vendita di ogni prodotto è accantonata per costituire l'ammontare della donazione che finanzia i progetti di ABIO), si rafforza così la reputazione di StandaBilla. Le campagne vengono lanciate sui punti vendita attraverso poster e folder e sono ulteriormente diffuse da ABIO contribuendo ad accrescere la notorietà delle iniziative e delle due insegne Standa-Billa. L'interesse dei media (stampa e televisione) per le iniziative congiunte di Standa-Billa e ABIO divulga ulteriormente i progetti e reca benefici alla notorietà e reputazione. 353 Il libro d’oro della responsabilità sociale VILLA CAPLET SOC. AGRICOLA Azienda operante nel settore vitivinicolo Un senso in rilievo Problema Le persone non vedenti hanno difficoltà a riuscire a distinguere i prodotti sia in casa che nel supermercato o nei punti di vendita. Questo problema costringe i non vedenti a doversi fare accompagnare in tutti quei casi in cui la spesa non sia assistita (p.e. self service). Tutti i prodotti infatti non sono predisposti a riportare le informazioni di base in alfabeto Braille. Soluzione Il contatto con l’Unione Italiana Cechi ha spinto il titolare dell’azienda a verificare la fattibilità di apporre sulle etichette delle bottiglie di vino alcune informazioni in alfabeto Braille. L’innovazione è stata ottenuta realizzando una sovrastampa con vernice a base di silicone creando i punti in rilievo, senza comunque nascondere le diciture stampate precedentemente ad inchiostro. In questo modo si garantisce il mantenimento e la qualità del messaggio per i non vedenti durante tutto il processo di produzione fino allo scaffale. L’aspetto di innovazione tecnologica si basa su un ulteriore processo che si aggiunge in fase di stampa dell’etichetta. È stato creato un telaio su cui vengono praticati i fori corrispondenti al messaggio in Braille. Sul telaio è stata messa una vernice al silicone che, colando attraverso i fori, si fissa sull’etichetta. L’originalità dell’etichetta inoltre differenzia a scaffale la bottiglia dai prodotti similari attirando lo sguardo e l’interesse del consumatore. Al momento, infatti, il non vedente può distinguere il vino solo sulla base del riconoscimento della forma della bottiglia o sull’esperienza al tatto sull’etichetta. La capacità di riuscire a riconoscere attraverso la lettura il prodotto, la sua scadenza e la sua origine fornisce un sicuro vantaggio a chi è non vedente. Il valore del vino ben si addice alla stessa iniziativa, in quanto è un prodotto che viene vissuto con tutti i sensi: va percepito con il gusto, con l’olfatto, ma anche con il tatto (bicchiere, bottiglia, etichetta). Per la Grande Distribuzione, presentare sui suoi scaffali prodotti etici, ha comportato anche un migliore posizionamento dal punto di vista dell’immagine. Nel mettere a disposizione prodotti che contribuiscono a un miglioramento sociale o ambientale ha contribuito infatti a fare percepire ai propri clienti un lato umano e di solidarietà. 354 Il libro d’oro della responsabilità sociale Dal punto di vista della comunicazione, la promozione dell’idea è accompagnata dall’headline “Un senso in rilievo”. L’headline sottolinea sia la caratteristica di un prodotto legato alle sensazioni che il vino induce nel consumatore, sia alla percezione di un’etichetta diversa. A livello di punto vendita un poster ha accolto il cliente e ha presentato in modo sintetico il valore del prodotto in termini di sostegno a una parte della società. L’iniziativa alla sua presentazione ha accolto i favori della stampa (più di 100 articoli raccolti sino ad ora) ed è stata premiata in occasione di un’edizione di Vinitaly. Risultati Oltre ai cento articoli di stampa pubblicati in giornali riviste nazionali, aumento del 100 % delle vendite dei prodotti etichettati con il Braille, un corrispondente 12 % di aumento del fatturato, Aumento del 8 % del numero di clienti. Inoltre Un premio alla 37° Edizione di Vinitaly. Il clima aziendale è migliorato, in quanto la tipologia stessa del progetto, ha evidenziato la consapevolezza relativamente alla problematica affrontata. 355 Il libro d’oro della responsabilità sociale VODAFONE ITALIA – VODAFONE OMNITEL NV Società operante nel settore delle telecomunicazioni Settimana Vodafone Guida Sicura Problema In Italia moltissime persone utilizzano impropriamente il cellulare durante la guida, causando pericoli per sé e per gli altri. Secondo gli ultimi dati della Polizia Stradale, nel 2006 c'è stato un notevole incremento (+10,5% rispetto all’anno precedente) di infrazioni per l'utilizzo del telefonino senza vivavoce o auricolare. Soluzione In coerenza con le sue politiche di Marketing Responsabile, Vodafone promuove la Settimana Vodafone Guida Sicura, una campagna di sensibilizzazione per l'uso corretto e responsabile del telefono cellulare durante la guida. Ha ideato una campagna di comunicazione e sensibilizzazione rivolta ai clienti Vodafone e a quelli degli altri operatori invitandoli a tenere un comportamento corretto durante la guida. Una ricerca sui comportamenti condotta da Design Science, società di ricerca indipendente, volta a misurare i rischi fisici di chi guida parlando al telefono dimostra che il tempo di reazione, la precisione e la coerenza nella guida migliorano significativamente con l'auricolare. La stessa società ha condotto test simili anche per il Dipartimento dei Trasporti americano, confrontando le prestazioni dei guidatori che usavano un cellulare con e senza l’uso dell’auricolare. Con questa iniziativa Vodafone ha accolto delle esigenze che arrivavano direttamente dalla società civile, realizzando una campagna di marketing sociale volta a soddisfare, con un rapporto e una comunicazione diretta con gli utenti, una necessità emergente verso una tematica che da troppe persone viene ancora sottovalutata. L’iniziativa ha anche previsto un numero verde con legato ad un concorso: chi chiamava era invitato a rispondere ad alcune domande sulla sicurezza stradale; in palio per i vincitori 1.500 auricolari bluetooth e un corso di guida sicura; tra tutti quelli che hanno risposto in maniera corretta è stato estratto un nominativo che ha vinto un corso di Guida Sicura realizzato presso il Centro Internazionale di Guida Sicura di Andrea de Adamich. L’azienda ha investito nel progetto circa 50.000 euro. 356 Il libro d’oro della responsabilità sociale È stata inoltre avviata una campagna di comunicazione sulla stampa e sul web. Risultati È stato registrato un elevato apprezzamento da parte del pubblico cosí come una cospicua affluenza nei punti vendita Vodafone per chiedere informazioni sulla campagna. In particolare è giunta la richiesta dalla Commissione Europea a Vodafone di inserire il progetto all’interno della European Road Safety Charter. 357 Il libro d’oro della responsabilità sociale 358 Il libro d’oro della responsabilità sociale CATEGORIA 5 – INIZIATIVE DI RESPONSABILITÀ SOCIALE REALIZZATE DA PMI 359 Il libro d’oro della responsabilità sociale 360 Il libro d’oro della responsabilità sociale AXIA MULTIMEDIA Agenzia di rating etici e di sostenibilità, opera nel settore editoriale e finanziario Progetto editoriale del mensile Atlante Problema Viene sempre più messa in evidenza la necessità di dare spazio a un tipo di informazione che punti all’approfondimento di quei temi spesso messi in secondo piano dalla stampa quotidiana e dai media generalisti, che portino avanti una cultura e una filosofia di vita rivolte alla comprensione degli aspetti di una economia sostenibile e solidale, volta alla cooperazione e allo sviluppo. Soluzione La responsabilità sociale è il core business di Axia, l’etica il suo valore ispiratore che permea tutte le attività: dall’analisi finanziaria, dalle valutazioni aziendali, all’attività di studio e a quelle editoriali. Atlante, nato nel marzo 2005 come testata specialistica autonoma e indipendente, è un prodotto editoriale di Axia, un mensile curato dai suoi analisti e dalla sua redazione, orientato a una visione nuova, e quanto mai attuale, dell’economia e della finanza, fondata sull'equilibrio tra valori e interessi sociali, tra mercato, imprenditoria, supporto pubblico e solidarietà. Inizialmente è stato diffuso attraverso librerie specializzate, botteghe del commercio equo e solidale a Roma o in occasione di eventi, conferenze, convegni, forum, organizzati sia dal mondo profit che no profit sui temi della finanza etica e della responsabilità sociale d’impresa. Atlante è stato, inoltre, distribuito in edicola come supplemento mensile speciale del quotidiano Il Riformista. Da fine settembre 2006 la testata modifica i suoi canali di distribuzione e sbarca in edicola con un formato tabloid e con una diffusione di 60.000 copie su grandi città con una periodicità mensile. Atlante si rivolge anche agli studenti con l’obiettivo di “educarli a ragionare sullo sviluppo economico sostenibile e sugli effetti che progetti sostenibili e di responsabilità sociale hanno sulla loro vita e sulla comunità. Axia coinvolge gli studenti stimolandoli alla produzione di lavori individuali o di gruppo e pubblicandoli su Atlante. Atlante lavora con diversi partner No Profit, conosciuti fin da quando è nata l’impresa e selezionati in funzione delle loro attività e dei temi che vengono affrontati dal giornale. Ogni numero, infatti, ospita le campagne di 361 Il libro d’oro della responsabilità sociale comunicazione delle Ong con cui la segreteria di redazione entra costantemente in contatto. Inoltre al fine di aprire una finestra di dialogo con i suoi stakeholder, mette a disposizione degli attori del profit e No profit una rubrica fissa “Voci da Dentro” nella quale è riservato uno spazio dove gli stakeholder scrivono di proprio pugno. Alcune tra le Ong coinvolte sono: Amnesty International, WWF, Unicef, Amref, Mani Tese, Cospi, Airc. Gli Enti coinvolti nelle iniziative sono: Cidi, Provincia di Roma, Provincia di Milano, Provincia di Cagliari. Tra gli stakeholder: Coop, Nomisma, Sodalitas, Adiconsum, mentre le aziende coinvolte sono: Banche popolari Unite, Mps. Risultati L’obiettivo di Atlante di riuscire a sbarcare in edicola con una diffusione nazionale, è stato raggiunto da ottobre 2006 attraverso la distribuzione del gruppo Rcs. Oltre a questo, è stato raggiunto un secondo obiettivo nel primo mese di uscita determinato dal numero di copie vendute: 10.000 sui primi 10 giorni. Inoltre è stata diffusa una cultura finanziaria etica, improntata su trasparenza e rispetto degli stakeholder, all’interno del mercato e fra i suoi soggetti. Sono state acquisite nuove competenze in ambito giornalistico per la redazione, sul funzionamento del mercato editoriale per il marketing, e di comunicazione multimediale per gli addetti della comunicazione, permettendo ad alcuni dipendenti impegnati nell’attività editoriale di iscriversi all’Ordine dei Giornalisti. È attivo un blog dedicato ad Atlante sul sito di Axia che vuole essere un forum di dialogo e un collettore di idee e spunti per l’impostazione editoriale del giornale. Atlante vuole diventare strumento di informazione multimediale, un punto di riferimento per i cittadini, le imprese e le istituzioni. 362 Il libro d’oro della responsabilità sociale BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI PIANFEI E ROCCA DÈ BALDI Gruppo bancario Il “Progetto Soci” di una Piccola Banca Differente Problema L’articolo 18 dello Statuto Sociale della BCC afferma che: “Nell’esercizio della sua attività la Banca di Credito Cooperativo si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata. Essa ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l’educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio in cui opera”. Soluzione L’approccio della BCC di Pianfei e Rocca dè Baldi, particolarmente ispirato all’etica della responsabilità sociale, ha permesso la realizzazione di numerose iniziative. Nel 2001 nasce il “Progetto Soci” costituito sia da una molteplicità di interventi, finanziari o di diversa natura, ispirati a migliorare il “benessere” delle persone sia nella redazione ad ogni fine esercizio del Bilancio Sociale, sulla base di fatti compiuti e realizzati. Gli interventi sono stati indirizzati da codici di condotta e di garanzia per gli investitori, ad agevolazioni a favore di famiglie, piccole imprese, studenti, persone con handicap e a numerose occasioni per fare sport, incontri e cultura a convenzioni a favore dei Soci con sconti su cinema, teatro, acquisti , abbonamenti. Tra gli interventi attuati in tema di solidarietà sociale si riportano contributi e sponsorizzazioni a numerose associazioni sportive, culturali e di valorizzazione del territorio e dell’arte, borse di studio, mutui a tasso zero e offerte di stage rivolte alla scuola, numerose iniziative di prevenzione e salute, con la sponsorizzazione di convegni e giornate di studio nelle scuole sulla prevenzione AIDS. Il progetto è stato col tempo ampliato e finalizzato al fornire acqua e un’educazione scolastica ai bambini di piccole comunità africane. La Banca di Credito Pianfei ha promosso a favore dell’ambiente il progetto “Mare Pulito” che, sponsorizzando 5 barche dotate di speciali reti raccolta, ha permesso di raccogliere sui litorali savonesi tonnellate di rifiuti. 363 Il libro d’oro della responsabilità sociale Ha inoltre realizzato una campagna di sensibilizzazione rivolta alle scuole sull’importanza delle materie prime e del loro corretto riutilizzo tramite la distribuzione del Calendario “Un anno di raccolta differenziata”. Dal 2004 la BCC ha avviato raccolte fondi per disabili, minori, anziani e ha sostenuto il recupero di opere d’arte locali. I risultati delle raccolte fondi hanno permesso l’acquisto di attrezzature per anziani, strumenti per fisioterapia, attrezzature per scuole materne ed elementari, oltre al sostegno delle cure mediche destinate ad una ragazza in coma. Risultati La BCC di Panfei e Rocca dè Baldi è stata riconosciuta come “banca differente” dalla clientela e dalla stampa locale. Viene infatti spesso citata, aiutando a far conoscere le iniziative, creando il senso di appartenenza della clientela e ponendo le basi per uno sviluppo duraturo. Sono stati erogati in un solo anno oltre 300.00 euro tra beneficenza e sponsorizzazioni dalla BCC e dalla Fondazione Verde-Blu Onlus (cui la banca fornisce i fondi). Tutto il personale sostiene le iniziative sociali e di raccolta fondi lanciate dalla BCC, dando vita a risultati tangibili, e continui, e partecipa in prima persona nell’ambito di associazioni di volontariato. 364 Il libro d’oro della responsabilità sociale CALCIO PADOVA Società calcistica professionista Bilancio Sociale 2005-2006 Problema Cresce sempre di più l’esigenza per le aziende di aumentare la trasparenza delle proprie attività nei confronti degli stakeholders, al fine di ottenere una maggiore condivisione dell’informazione, di creare visibilità e quindi una maggiore fiducia. Soluzione Nel 2006 la società Calcio Padova ha redatto il primo Bilancio Sociale al fine di illustrare nel modo più dettagliato possibile le attività non economiche portate avanti nel corso della stagione sportiva 2005/06. L’iniziativa è la prima del suo genere nel settore. Nemmeno le più blasonate società di serie A e B quotate in Borsa ne hanno mai sviluppato uno. Le risorse economiche necessarie allo sviluppo del progetto e alla sua pubblicazione in 800 copie sono state reperite dalla collaborazione con Bata, partner anche in altre importanti iniziative legate al sociale. In primo luogo la società ha definito i valori guida e gli obiettivi etici dell’organizzazione. In seguito si è posta l’obiettivo di rendicontare e comunicare alla collettività le iniziative sociali condotte in parallelo a quelle prettamente economiche e sportive. In secondo luogo ha misurato le strutture di funzionamento della società e le ha comunicate verso l’interno, ad amministratori, dipendenti e operatori. Ha quindi identificato gli stakeholder attraverso un apposito questionario rivolto a tutto il personale nel quale erano invitati ad esprimere critiche e consigli sull’efficacia del report e le possibili iniziative di implementazione futura. La struttura del documento è stata definita da un apposito gruppo di lavoro costituito all’interno del Calcio Padova. Tutti i dipendenti e i collaboratori della società, dai dirigenti amministrativi al personale dello Stadio, si sono prestati di buon grado partecipando alla raccolta dei dati e delle informazioni. L’obiettivo era quantificare il grado di soddisfazione sui principali aspetti della vita societaria, valorizzare il senso di appartenenza e pianificare azioni di miglioramento. 365 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati Il più significativo tra gli obiettivi raggiunti grazie al bilancio sociale è stata la quantificazione precisa, per la prima volta, del valore aggiunto generato dalla società nel corso della sua attività stagionale. È stato inoltre possibile dettagliare le percentuali e le cifre assolute di cui hanno beneficiato stakeholders quali la Scuola Calcio e il Settore Giovanile, i dipendenti e i collaboratori esterni, il territorio cittadino, provinciale e regionale, le strutture sportive comunali e il sistema finanziario. Infine si aggiungono i benefici in termine di immagine ottenuti dalla società Calcio Padova e dal partner Bata. Grazie all’originalità del progetto ha ottenuto grande visibilità sulla stampa e sulle televisioni locali. 366 Il libro d’oro della responsabilità sociale CANCLINI TESSILE Azienda tessile produttrice di tessuti per camiceria Associazione Un Sorriso In Più Problema Le aziende avvertono sempre di più l’esigenza di contribuire alla soluzione dei problemi del territorio in cui sono inserite, con un più ampio coinvolgimento anche dei collaboratori. Soluzione L’azienda Canalini ha voluto rispondere alle esigenze del territorio in cui opera in maniera innovativa costituendo al suo interno nel 2004, grazie all’apporto dei dipendenti e dell’azienda stessa, l’Associazione Un Sorriso In Più, un’organizzazione umanitaria non lucrativa con finalità di solidarietà sociale rivolte a diversi aspetti del vivere umano: l’assistenza ad anziani in RSA, privi di legami familiari: “Progetto Anziani Soli”, il sostegno a strutture che ospitano bambini in età prescolare: “Progetto Zero Tre”e l’avvio allo studio per bambini del terzo mondo: “Progetto Adozioni A Distanza”. Il Progetto Anziani Soli vuole offrire sostegno relazionale agli ospiti di Residenze Sanitarie Assistenziali, nel diritto dell’anziano ad avere una vita relazionale ed affettiva. Il progetto è innovativo in quanto al centro del suo operato vi è l’esigenza individuale dell’anziano e non del gruppo di anziani, mentre nei casi di istituzionalizzazione solitamente non si pone l’attenzione sul singolo. Il Progetto Zero Tre ha offerto un sostegno economico a una struttura che ospita bambini in età prescolare vittime di abusi, violenze, abbandono e marginalità sociale perché i loro bisogni vengano accolti per garantire loro un’infanzia serena. Nel periodo 2006-2007 è stata finanziata la costruzione di un parco giochi interno per consentire ai minori di essere protagonisti attivi e positivi del proprio esistere anche attraverso il diritto al gioco. Infine, il Progetto Adozioni a Distanza, in collaborazione con i Salesiani, ha garantito, attraverso le adozioni a distanza, l’avvio allo studio di circa quaranta bambini dell’Etiopia, oltre ad assicurare controlli medici, pasti e vestiario. All’interno dell’azienda è stato attuato un accordo con i sindacati in cui si prevede la possibilità che il personale si impegni anche durante l’orario di lavoro aiutando l’associazione e l’utilizzo della parte del premio aziendale 367 Il libro d’oro della responsabilità sociale sulle presenze non elargita ai dipendenti a favore dei bambini tramite donazioni alle comunità rieducative o alle adozioni a distanza. L’associazione gestisce circa 40 volontari esterni all’azienda impegnati quotidianamente. Inoltre il personale dell’azienda offre volontariamente circa 500 ore all’anno, le persone coinvolte variano in base all’esigenza del progetto. Risultati L’impresa si ritiene soddisfatta per aver raggiunto i benefici progettati e, oltre a mantenerli nel tempo, tenta di ampliarli perché i beneficiari di tali progetti siano sempre più numerosi. Parte fondamentale per la riuscita di tale progetto è stato il coinvolgimento di tutta l’azienda dal top manager alla base e il fatto di aver dato la possibilità a ogni membro di poter mettere in luce il proprio potenziale nascosto. Inoltre attraverso questi progetti si è stimolata la comunità a riflettere su tematiche molto vicine ma spesso nascoste, creando così una presa di coscienza che ha fatto sì che la comunità sia più attiva e disponibile verso i bisogni degli anziani e dei minori in difficoltà. 368 Il libro d’oro della responsabilità sociale CONFINDUSTRIA LIVORNO Associazione, senza scopo di lucro, fra gli Industriali della Provincia di Livorno Bilancio sociale 2005 del Comprensorio di Rosignano-Cecina (2° edizione) Problema Cresce l’esigenza di valorizzare le imprese del territorio, per acquisire una maggiore visibilità nei confronti di tutti i soggetti politici, economici e sociali con le quali le aziende si trovano a relazionare con le rispettive attività. Uno degli strumenti più utili per mostrare come e quanto le aziende rappresentino per il territorio una ricchezza è costituito dal Bilancio Sociale. la sua realizzazione può portare al rafforzamento dei rapporti tra le aziende del territorio e il consolidamento delle relazioni con gli enti locali e le istituzioni scolastiche. Soluzione Confindustria Livorno ha proseguito nel proprio impegno di promuovere i principi e gli strumenti di Responsabilità Sociale delle Imprese, iniziato nel 1999 con il primo Bilancio Sociale aggregato di un intero comparto industriale-, realizzando il Bilancio Sociale del Comprensorio di Rosignano-Cecina. L’iniziativa di realizzare un Bilancio Sociale del Comprensorio di Rosignano-Cecina è stata promossa da Confindustria Livorno ed è stata subito sposata dalle più importanti PMI del comprensorio, che l’ha riconosciuto come un metodo innovativo di comunicazione, di informazione e di confronto trasparente con la comunità civile ed istituzionale. Il Bilancio Sociale 2005 del Comprensorio di Rosignano-Cecina rappresenta la seconda edizione, in quanto le aziende partecipanti coordinate da Confindustria Livorno hanno per il secondo anno consecutivo rinnovato l’impegno preso con gli stakeholders di rendicontare la propria attività, riuscendo anche ad ampliare il numero di aziende aderenti rispetto alla prima edizione. Il Bilancio Sociale, così come la precedente edizione, rispetta le linee guida nazionali del GBS (Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale) ed è realizzato in collaborazione con l’Istituto Europeo per il Bilancio Sociale. La Missione delle Imprese partecipanti ha l’obiettivo di consolidare e sviluppare il tessuto imprenditoriale locale, incrementando le potenzialità 369 Il libro d’oro della responsabilità sociale nel rispetto dei principi di sostenibilità aziendale e di responsabilità sociale e collaborando alla definizione delle politiche di sviluppo locale. Se l’obiettivo primario del Bilancio Sociale è quello di instaurare un dialogo con gli stakeholders, per rispondere alle aspettative legittime di tutti i portatori d’interessi, il momento del confronto diretto con gli interlocutori delle imprese da parte di Confindustria Livorno è risultato essere centrale nel processo di miglioramento. Il metodo partecipativo ha previsto l’invio del documento ancora in bozza agli stakeholders delle imprese (Regione Toscana, Giunta Provinciale, Enti Locali; Camera di Commercio; Organizzazioni sindacali; mondo scientifico -Università di Pisa, Polo Tecnologico Magona, ARPAT, Banca d’Italia, Sistema bancario locale, Istituti Superiori locali, Asl, Aziende di pubblico servizio…), invitandoli ad esprimere un parere di merito e di metodo sul documento. Terminata la redazione del documento, è stato stampato e presentato ufficialmente alla platea degli stakeholders presso la sede di Confindustria Livorno, in un convegno che ha visto la partecipazione anche di rappresentati delle istituzioni pubbliche (Assessore Regionale, Assessore provinciale, Sindaco di Rosignano M.mo). Risultati I risultati del progetto sono stati ampiamente apprezzati in primo luogo dalle istituzioni pubbliche, che hanno potuto constatare l’importanza delle imprese del Comprensorio nell’economia del territorio, confermando l’importanza di sostenere lo sviluppo delle imprese socialmente responsabili. In ogni occasione che il Gruppo di Lavoro, oppure Confindustria Livorno o le imprese singolarmente, hanno avuto per confrontarsi con gli interlocutori istituzionali (Comuni, Provincia, Regione, Enti di vigilanza, Organizzazioni Sindacali, Istituzioni scolastiche superiori o universitarie) o con la comunità civile, l’impegno di adottare uno strumento di rendicontazione trasparente delle attività è stato riconosciuto come un importante atto di responsabilità sociale, con il merito di contribuire a far conoscere in maniera più approfondita il valore delle imprese sul territorio e le opportunità che rappresentano, anche dal punto di vista occupazionale, per la comunità civile. 370 Il libro d’oro della responsabilità sociale CONSER – SOCIETÀ COOPERATIVA CONSORTILE PER AZIONI SENZA FINI DI LUCRO Società cooperativa consortile per azioni senza scopo di lucro “APSEA: Aree Produttive Socialmente ed Ecologicamente Attrezzate” Problema Le Micro e Piccole imprese (mPI), rappresentano oltre il 90% delle imprese europee ma in genere non hanno organizzazione, struttura, forza economica e, spesso, cultura per impegnarsi in programmi, volontari e continuativi, di miglioramento ambientale e sociale. Soluzione CONSER è impegnato a coinvolgere 350 imprese nella promozione di iniziative ambientali e sociali. Poco a poco CONSER ha messo a punto una vera e propria “filosofia” su come dovrebbero essere attrezzate le nuove aree produttive per essere sostenibili sia dal punto di vista ambientale che sociale. Gli obiettivi ed i programmi di CONSER sono in genere suggeriti dagli stessi stakeholders (soci, loro dipendenti,amministrazioni locali) anche tramite appositi questionari. Tra le azioni rivolte alle mPI si inseriscono l’uso sia di un impianto centralizzato di riciclo della acque reflue per usi produttivi e connesso acquedotto industriale di antincendio sia di impianti per la riduzione di CO2, un piano di sicurezza per ridurre il rischio di incendio e il rischio di incidenti stradali, l’illustrazione di linee guida per la registrazione EMAS di un’intera area produttiva e l’impiego di un servizio di posta centralizzata. CONSER nel 2002 ha effettuato un’indagine ricevendo circa 1.400 questionari compilati su 3000 distribuiti. Per dare risposte operative alle necessità da loro evidenziate, CONSER ha realizzato alcuni servizi centralizzati a costo zero mediante gli automezzi elettrici forniti gratuitamente dal Comune: 9 equipaggi di car pooling con altrettanti automezzi elettrici, un servizio di lavanderia, farmacia e spesa centralizzate. Nel 2006 CONSER ha ultimato la costruzione del “Bosco Incantato”, un asilo nido interaziendale, operativo dai primi mesi del 2007, in grado di ospitare fino a 40 bambini. L’asilo è dotato di pannelli solari per ridurne i costi energetici. Inoltre i genitori possono usufruire gratuitamente di tutti i servizi (spesa, lavanderia, farmacia, posta, ritiro di documenti etc. etc.), oltre un servizio di “nanny call” per assicurare servizi di baby sitting domiciliare. 371 Il libro d’oro della responsabilità sociale Per i servizi rivolti ai propri soci, il continuo rispetto del mandato ricevuto ed il grado di soddisfazione sono continuamente monitorati non solo con la periodica consultazione degli organi societari (CdA ed Assemblea), ma anche tramite una costante comunicazione via e-mail e sito internet. Viceversa per i servizi rivolti alle lavoratrici/tori il loro gradimento è monitorato con frequenti sondaggi mediante questionari, al fine anche di ricevere utili suggerimenti. Risultati I risultati sono stati quantificati nel “Rapporto ambientale e sociale” che dal 2005 viene pubblicato da CONSER anche tramite il suo sito web. La validità delle azioni realizzate e la vera e propria “filosofia” hanno ricevuto ampi ed autorevoli consensi a livello nazionale ed europeo. L’impatto delle attività è stato indubbiamente molto significativo visti i riconoscimenti avuti da CONSER a livello locale, regionale, nazionale e comunitario. La prossima sfida di CONSER è la promozione di un Master per “Programmatori e Gestori di APSEA”. CONSER da tempo sta sollecitando varie organizzazioni istituzionali affinché collaborino alla formazione di queste professionalità per contribuire a formare le necessarie competenze e professionalità in materia di APSEA. 372 Il libro d’oro della responsabilità sociale CREDITO TREVIGIANO – BANCA DI CREDITO COOPERATIVO Istituto di credito e risparmio Progetto “Villa Emo” Problema La proprietà di Villa Emo è da tempo alla ricerca di un acquirente per la villa stessa che però non la sottragga al godimento della comunità. Il Patriarcato di Venezia, che anni prima aveva acquistato i terreni facenti parte del compendio storico di Villa Emo, manifesta l’intenzione di cederli. Considerate le caratteristiche dei terreni stessi, si teme che gli stessi possano finire in mano ai cavatori. Il piano – cave regionale esclude nuove estrazioni nel territorio del comune, ma incombe sempre la possibilità che vengano realizzate “cave di prestito”, ossia estrazione di inerti necessari alla realizzazione di infrastrutture viarie. Soluzione Il progetto “Villa Emo” della Banca di Credito Cooperativo Trevigiano ha previsto l’acquisto di Villa Emo di Fanzolo, la restaurazione della Fattoria della Villa e la realizzazione di un progetto culturale. Ai soci l’acquisizione di Villa Emo da parte della loro Banca ha dato l’opportunità di fare proprio il monumento simbolo della loro storia e sancire definitivamente un riscatto non più solo economico, ma anche sociale e culturale. Per il territorio Villa Emo rappresenta la sede ideale e funzionale per attività di formazione / consulenza / convegnistica a favore dei soci, dei clienti e della collettività tutta. Per la banca Villa Emo costituisce, innanzitutto, la soluzione unitaria di lungo termine alle difficoltà logistiche connesse alla dislocazione delle funzioni “centrali”, in tre diverse sedi, realizzando finalmente la razionalizzazione e la concentrazione in un unico luogo di amministrazione, direzione tecnica e centro servizi. La localizzazione, poi, vede la Villa al centro dell’area di competenza della Banca ed è facilmente raggiungibile. Altro elemento importante a garanzia della gestione responsabile del progetto è legato alla registrazione EMAS (regolamento CE n. 761/1) ottenuta dalla banca a partire dal 2005. Tutte le proprietà e i progetti di recupero architettonico rispondono ai criteri di sicurezza e di rispetto ambientali richiesti dallo standard EMAS. Al fine di tutelare la Villa e i terreni di pertinenza e gestire la ristrutturazione della fattoria e del borgo, la banca ha collaborato con i comitati di cittadini del territorio ma anche con la Soprintendenza alle belle 373 Il libro d’oro della responsabilità sociale arti (Ministero per i beni e le attività culturali) e numerose associazioni culturali (dal Conservatorio alle associazioni di volontariato). Ad esempio, presso la Villa, si svolge il corso sperimentale di didattica dei beni culturali organizzato dall’Istituto Regionale di Ricerca Educativa del Veneto. Analogamente vengono organizzati, in collaborazione, con “Slow Food” corsi sul vino con l’obiettivo di educare al gusto e promuovere i vini di qualità. Al fine di gestire i lavori e garantire una gestione responsabile della Villa è stata opportunamente creata una Fondazione che si occupa della dimensione culturale e turistica. Risultati La valorizzazione del patrimonio architettonico adiacente alla Villa ha fatto della Banca il paladino della cultura e dell’arte. La banca ha acquistato una sede di rappresentanza unica al mondo e una serie di strutture adiacenti alla Villa con funzioni di centro direzionale e sala polifunzionale, realizzando una razionalizzazione e concentrazione in un unico luogo di amministrazione, direzione tecnica e centro servizi. A beneficiare di questo esclusivo luogo di lavoro saranno proprio i dipendenti. E non solo quelli del Credito Trevigiano, ma anche il personale del credito cooperativo che potrà svolgere, in un contesto architettonicamente e culturalmente elevato, corsi di formazione ed incontri educativi. Il personale della banca ha manifestato più volte la piena approvazione e il forte entusiasmo per la scelta. La comunità, infine, potrà beneficiare di un nuovo importante centro culturale e di un contesto prestigioso: la Villa costituisce infatti il palcoscenico ideale dal quale valorizzare le tante iniziative che già contraddistinguono le associazioni produttive del territorio, così come la sede di iniziative culturali di vasta portata. 374 Il libro d’oro della responsabilità sociale ELETECNO IMPIANTI INTEGRALI Azienda settore elettrico Progetto JUMP Problema La formazione del personale è un’esigenza sempre più impellente per le aziende. Gli imprenditori sono alla continua ricerca di nuove iniziative improntate a migliorare la preparazione dei propri dipendenti. Soluzione Nel 2006 Eletecno ha inaugurato il progetto “JUMP”, basato sul coinvolgimento dei dipendenti con diverse attività, sia in gruppo sia suddivise per reparti, per un totale di 1500 ore tra corsi di formazione, meeting Risultario, giornate Outdoor e riunioni di staff. Al termine delle attività, a un collaboratore per reparto è stata affidata l’esposizione di una breve relazione e l’analisi del Risultario (documento sul quale ciascun dipendente ha riportato le sue 10 priorità mensili). Infine settimanalmente lo staff veniva riunito al fine di aggiornare tutti i responsabili delle diverse aree sulle attività e i successi dell’azienda, trovare soluzioni a problemi rilevanti per l’organizzazione e elaborare strategie diverse. Per misurare l’efficacia del progetto, ai dipendenti veniva chiesto di firmare una scheda (“Addestramento e formazione”) nella quale potevano esprimere un giudizio sul corso. Copia del documento veniva inoltre consegnata al richiedente dell’attività formativa. Il progetto ha l’obiettivo primario di costituire una formazione sulla comunicazione, stimolando le capacità delle persone in questo campo, e un riflesso positivo sull’efficienza aziendale, oltre allo spirito di gruppo e il team building. Al fine di coinvolgere maggiormente il personale nella stesura di un piano di formazione personalizzato, ogni dipendente all’inizio dell’anno segnala alla Direzione, attraverso il proprio responsabile d’area (membro dello staff), quali sono le proposte formative alle quali intende partecipare, corsi tecnici o motivazionali ai quali vorrebbe aderire. L’azienda ha inoltre organizzato, con la consulenza di una società esperta in formazione, un corso di “Love Management” con incontri di 2 ore mensili per un totale di 8 appuntamenti, al quale hanno partecipato mediamente 12 persone. L’iniziativa ha mirato al rafforzamento dei rapporti interpersonali e ad offrire strumenti per gestire lo stress, potenziando le capacità di 375 Il libro d’oro della responsabilità sociale comunicare in modo efficace, risolvendo i problemi in modo creativo e sviluppando una leadership più incisiva. Risultati In termini di risultati chiave di performance, nel 2006 l’obiettivo dichiarato dalla Direzione di Eletecno era quello di raggiungere le 1500 ore di formazione dedicate al progetto JUMP. Il traguardo è stato decisamente superato. I dipendenti hanno partecipato costantemente a tutte le iniziative e proposte rientranti nel programma. La Direzione ha dunque deciso di investire anche per il 2007 nel progetto JUMP, prevedendo nuovamente il traguardo di 1500 ore di formazione. 376 Il libro d’oro della responsabilità sociale FARMACIA SAN MARINO DEL DOTT. VERRI GUIDO Operatore elettrico privato Farmacia etica Problema Si sviluppa sempre più l’esigenza di creare una cultura di Responsabilità Sociale di Impresa anche nelle piccole aziende individuali che operano nel mondo sanitario, settore spesso in bilico tra alto valore etico del bene distribuito e disinteresse a logiche di rispetto e solidarietà a vantaggio del profitto. Tra queste ci sono anche le farmacie, che pur distribuendo un bene di assoluto valore come la salute, viene percepito come non etico. Soluzione Il progetto Farmacia Etica, nato dalla volontà del titolare a partire dal 2003, ha previsto che la Farmacia scelga i migliori fornitori per il territorio, tuteli l’ambiente e distribuisca salute, coinvolgendo attivamente i clienti e trasformandoli in sostenitori attivi del progetto. Il progetto si è sviluppato dalla volontà di superare il concetto di Farmacia quale luogo di sola vendita per arrivare a creare una realtà che interagisca col mondo Salute del territorio comasco e che sfrutti le proprie risorse per elevare il grado di benessere e consapevolezza sociale dei diversi interlocutori con cui si trova a dialogare. In collaborazione con ‘Qui le stelle’ Onlus, piccola realtà comasca che sta progettando la costruzione di un villaggio in Benin per ospitare bambini che lavorano in condizioni di schiavitù, si è scelto di partecipare al progetto sostenendo i costi della costruzione di un’infermeria. La condivisione del progetto con i diversi stakeholders è stata attuata con l’ideazione di un giornale trimestrale distribuito gratuitamente dalla Farmacia che informa il lettore sull’andamento del progetto e attraverso la Eticard, una tessera punti che ad ogni acquisto aggiorna il cliente sulla quota della sua spesa che viene utilizzata dalla farmacia per sostenere il progetto in corso. La scelta del progetto è strettamente correlata alle competenza principale della Farmacia che è quella di distribuire salute. Il personale ha partecipato attivamente coinvolgendo i clienti, distribuendo giornali e eticard e condividendo pienamente la mission del progetto con totale disponibilità ed elevata qualità professionale. 377 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati Il primo obiettivo del progetto era verificare se questo fosse sostenibile e ad un anno dal lancio si è constatato come non solo sia attuabile, ma anche abbia permesso all’azienda di eguagliare i risultati economici dell’anno precedente in una congiuntura economica che prevedeva delle forti riduzioni di fatturato. A questo si è aggiunto il beneficio derivante dal fatto che la Farmacia si è così distinta nel proprio contesto per originalità e serietà. La comunità ha risposto positivamente al progetto acquisendo una nuova consapevolezza derivante dal fatto che l’acquisto di un bene personale potesse trasformarsi in una possibilità di sostenere progetti finalizzati al sostegno di persone in situazioni di deficit sanitario. 378 Il libro d’oro della responsabilità sociale G. SCAPIGLIATI SNC/ BISCOTTIFICIO SCAPIGLIATI Biscottificio artigianale Un piccolo “cantuccio” dove sperimentare la solidarietà Problema Il commercio equo e solidale sta vivendo una fase positiva nell’ambito del nostro Paese. Infatti, sono sempre di più i consumatori che, nell’atto d’acquisto, pongono un’attenzione particolare alle modalità di produzione, acquisto, e commercializzazione dell’articolo. Al fine di garantire continuità e favorire il continuo aumento di questa corretta modalità di acquisto potrebbe risultare utile che anche le aziende produttrici si rivolgano al mercato equo e solidale per la scelta delle materie prime da impiegare nell’ambito della produzione. Soluzione Il biscottificio Scapigliati, microimpresa a guida familiare, leader di mercato nel settore Iper e Super per la specialità dei Cantuccini alla mandorla, ha promosso un progetto che si inserisce nel campo della responsabilità sociale d’impresa. L’iniziativa ha visto una duplice collaborazione: da una parte con Transfair Italia per produrre biscotti tipici toscani con utilizzo di materie prime del commercio equo e solidale e per mettere a disposizione la sua esperienza per affrontare le tematiche sia relative all’approvigionamento sia relative al possibile sblocco commerciale dei prodotti; dall’altra con una ONG, Manitese, per un’azione di cause related marketing per il Natale 2005 e 2006 costituita da un pacco natalizio con biscotti prodotti dall’azienda venduto da una catena della GDO. All’interno del pacco natalizio sono stati inseriti due documenti informativi, l’uno riguardo la certificazione SA8000 e l’altro nella quale si spiega dettagliatamente il progetto di Manitese contro lo sfruttamento del lavoro minorile che il consumatore ha contributo a finanziare con l’atto dell’acquisto. Inoltre in occasione dell’inizio della produzione di biscotti con materie prime del commercio equo e solidale è stata dedicata una giornata di formazione ai temi del commercio equo, affinché gli stessi operatori fossero coinvolti attivamente nella responsabilità aziendale. La progettazione di queste azioni rivolte ai dipendenti sono il frutto della rilevazione del clima aziendale che viene effettuata con questionari anonimi ogni anno: l’ascolto e le comunicazioni con il personale si sono rivelate da sempre importanti. 379 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati L’obiettivo di base dell’azienda è quello di far emergere i valori guida dei titolari al fine di acquisire una diversa visibilità e una maggiore competitività nei confronti della concorrenza. La visibilità è aumentata grazie anche all’assegnazione di riconoscimenti di livello nazionale, si è intrecciata una nuova rete di relazioni con stakeholders della comunità locale (altre aziende certificate SA8000, consumatori, ong di consumo critico). Si è verificato inoltre un miglioramento del clima aziendale e un aumento vendite del prodotto Transfair. 380 Il libro d’oro della responsabilità sociale IMPRESA VALORE Azienda di consulenza direzionale CORPORARTE – Collezioni in azienda: una rete museale per l’arte contemporanea Problema L’impegno di un’impresa nella comunità può essere indirizzato in diversi ambiti. Uno di questi, importante sia per i benefici che crea all’interno dell’azienda che all’esterno, è la diffusione di cultura e arte, in particolare vista le difficoltà molto spesso riscontrata dagli artisti nel far conoscere le proprie opere. L’impegno dell’impresa potrebbe essere indirizzata verso la promozione di artisti emergenti. Soluzione Impresa Valore promuove con iniziative concrete e innovative la cultura e l’arte contemporanea, al fine di creare un ambiente di lavoro vivace e dinamico, in grado di stimolare la creatività e il confronto intellettuale, instaurare nuove modalità di dialogo con il territorio e contribuire a migliorare la qualità della vita della propria comunità. Il progetto propone l’idea di consorziare aziende diverse in un’operazione unitaria estesa tra Puglia e Basilicata. Il nucleo centrale dell’iniziativa ruota intorno alla costituzione di una collezione in progress di giovani artisti emergenti da allestire in permanenza all’interno dei singoli spazi aziendali, ma con criteri organici. Arte contemporanea non in un museo o luogo distinto ma direttamente fruibile dalle risorse interne negli ambienti quotidiani di lavoro. Si tratta di una contaminazione quotidiana di opere d’arte per consentire di maturare quella sensibilità artistica che altrimenti rimarrebbe distante ed esclusiva di pochi. “Ricerca & Innovazione” è il tema della seconda edizione di Corporarte, che si è svolta nel corso del 2005/2006 e che ha coinvolto Impresa Valore, Calia Italia e per la prima volta Fantini Scianatico Spa. L'idea è semplice ma estremamente innovativa: istituire una piccola rete museale per l'arte contemporanea, dislocata tra Puglia e Basilicata, con opere da acquisire ed esporre in sede ma da rendere fruibile al pubblico esterno. La scelta dell'Arte contemporanea nasce dalla volontà e necessità di proiettarsi verso il nuovo. 381 Il libro d’oro della responsabilità sociale Ogni azienda ha stanziato un budget per produrre un’installazione pensata appositamente per i suoi spazi. L’artista invitato, uno o due per ciascuna impresa, si è preventivamente confrontato con l’identità culturale, territoriale, tecnologica o produttiva del contesto in cui è chiamato ad operare, e ideare un intervento ad hoc che diventerà parte integrante della collezione. La mostra finale è stata così solo la tappa finale di un percorso di scambi e relazioni che coinvolge direttamente luoghi e personale interno, con importanti ricadute sul territorio circostante. Progettualità comune, dialogo col territorio, coinvolgimento del personale interno, sono gli ingredienti-base dell'iniziativa, che sorpassa la pratica tradizionale della sponsorizzazione di eventi promossi da soggetti esterni. Le aziende, facendosi parte attiva, hanno infatti messo a disposizione non solo i fondi necessari ma anche le loro strutture, il loro staff, molto del loro tempo, nella ricerca di nuove modalità di rapporto tra impresa e cultura. Gli elementi di innovazione del progetto “CORPORARTE” sono riconducibili al concetto di rete tra imprese che condividono valori e idee di interazione tra azienda e territorio. La campagna di comunicazione esterna ha previsto: l’apertura al pubblico delle collezioni, la promozione di visite guidate nell’ambito di scuole e associazioni culturali, una conferenza stampa in relazione a ciascuno degli eventi aziendali, la pubblicizzazione su riviste d’arte (Segno, Flash Art, ExibArt) e sulla cartellonistica stradale, un’attività di pubbliche relazioni con autorità locali e regionali. È stato inoltre pubblicato il catalogo, il programma di eventi su internet (siti aziendali, news nella home page, siti tematici quali exibart, flash art) e la documentazione del progetto Corporarte sul sito internet dedicato. Risultati I benefici sono in primo luogo legati alla crescita economica e sociale che il progetto è capace di generare. Benefici diretti, invece, sono immediatamente fruibili dalle aziende promotrici in termini di capacità di coinvolgimento di risorse qualificate che realizzano le proprie scelte di vita anche in base alle opportunità e interessi che generano il territorio in cui decidono di trasferirsi (arte, teatro, impianti sportivi, strutture per i figli, servizi per la collettività funzionanti, ecc.). 382 Il libro d’oro della responsabilità sociale ITALGEST HOLDING Società fornitrice di energie rinnovabili Polo integrato per le energie rinnovabili Problema Le aziende prendono sempre più in considerazione le tematiche relative alla tutela dell’ambiente e del territorio riferito in particolare all’impatto che le loro attività hanno in tale ambito. Obiettivo sempre più ricercato è quello di consolidare e sviluppare la propria quota di mercato attraverso l’adozione di politiche che uniscano le esigenze di impresa a quelle ambientali e sociali. Soluzione Nella gestione delle proprie attività, il Gruppo Italgest si ispira ad obiettivi di sostenibilità economica, ambientale e sociale orientati alla tutela dei diritti umani, del lavoro e della sicurezza, nonché ai principi in materia di trasparenza e correttezza. Per questo ha promosso il Polo Energetico Integrato, progetto in fase di sviluppo di Italgest Energia, finalizzato alla diffusione della cultura dell’utilizzo delle “Fonti Energetiche Rinnovabili”. Tale iniziativa prevede la distribuzione di impianti sull'intero territorio salentino e interessa, in particolare, cinque centrali: una fotovoltaica a Brindisi, una a ciclo combinato alimentata ad olii vegetali a Lecce ed una identica a Casarano-Collepasso, un'impianto eolico a Nardò e un altro parco eolico a Torre Santa Susanna. Il Polo integrato di Italgest include anche un Centro di Ricerca presso la Cittadella della Ricerca di Brindisi-Mesagne e un centro di formazione e comunicazione a Melissano. Il progetto ha avuto il supporto della Regione Puglia nella fase di definizione e promozione delle linee guida alla base del progetto industriale mentre la Provincia di Lecce ne è parte attiva attraverso la sua Agenzia per l'Energia. Lo sviluppo dell’ iniziativa “Polo Integrato” prevede un intervento con un sostegno sia di natura economica, riferito alle realizzazioni industriali e alle conseguenze occupazionali sia attraverso la nascita di una scuola di formazione, finalizzata alla formazione del capitale umano (Pubblica Amministrazione, operatori specializzati) con riferimento alle tematiche ambientali, in collaborazione con l'Università del Salento. Il piano di comunicazione è presentato e promosso attraverso un canale satellitare dedicato alle tematiche energetiche ed una web TV, realizzato in collaborazione con Confindustria del Salento, al fine di diffondere la cultura 383 Il libro d’oro della responsabilità sociale dello sviluppo sostenibile e sensibilizzare gli operatori economici a spingersi verso nuove possibilità di mercato legate all'energia rinnovabile. Tutto il personale è stato messo al corrente del Codice etico adottato dal Gruppo Italgest e ha aderito ai principi etico sociali cui il Gruppo si ispira. Per quanto riguarda la realizzazione del piano, sono stati stipulati accordi con Siemens e con Fata (Finmeccanica) per la parte impiantistica, con Siemens e Vestas per la parte eolica e con Enel per ciò che riguarda il risparmio energetico. Per ciò che riguarda gli interventi di formazione del capitale umano sarà coinvolta l'Università del Salento che curerà lo sviluppo della ricerca nel campo delle energie rinnovabili nonché il trasferimento dei risultati conseguiti agli operatori industriali che provvederanno alla successiva implementazione. Sono stati inoltre coinvolti diverse istituzioni, quali per citarne alcuni la Presidenza dei Consiglio dei Ministri (Dipartimento per lo Sviluppo Territoriale), la Regione Puglia, le province e i comuni e Legambiente quale sponsor dell’iniziativa. Risultati Trattandosi di un progetto in via di sviluppo, non esistono ancora dei risultati tangibili circa il grado di raggiungimento degli obiettivi stabiliti. Tuttavia, i partners coinvolti hanno dimostrato grande entusiasmo per l’iniziativa, così come le risorse formate. Gli strumenti di comunicazione e promozione utilizzati ad oggi dalla Italgest (sito internet, brochure, media) hanno sortito una risposta decisamente positiva sulla collettività. 384 Il libro d’oro della responsabilità sociale MAZZALI Società che opera nel settore dell’arredamento Progetto “Lasciamoli volare” Problema Nelle città sono sempre meno gli spazi verdi a disposizione dei bambini che finiscono con ignorare le leggi della natura e del mondo animale. Questa situazione incide negativamente sulla crescita della loro coscienza ambientale, e contribuisce a formare adulti inconsapevoli del valore della natura e poco rispettosi dell’ambiente circostante. Le imprese, consapevoli del loro ruolo sociale, possono contribuire attraverso il sostegno a progetti della comunità locale, a rendere più coscienti i bambini dell’ambiente che li circonda. Soluzione La Mazzali pone lo sviluppo sostenibile e la ricerca di un rapporto coerente e costruttivo con la comunità e l’ambiente come fattori chiave per il conseguimento dei suoi obiettivi di crescita e performance aziendale. Tale scelta strategica è accompagnata, oramai da alcuni anni, da concrete iniziative sia in ambito sociale che ambientale. Mazzali ha formalizzato tale impegno stabilendo di investire ogni anno almeno lo 0.75% del suo fatturato in iniziative concrete a favore dell’ambiente e del sociale. Iniziative che sono strettamente legate e propositive di quel concetto di sostenibilità che è valutato come vettore strategico di lungo periodo. Lo 0.75 non è però solo una risorsa indirizzata al miglioramento dell’ambiente sociale e naturale, ma anche un progetto ampio di comunicazione e di partecipazione che coinvolge e rende partecipi gli stakeholders aziendali, presenti, potenziali ma anche futuri. L’ambiente, l’educazione, la conoscenza, l’aggregazione, il gioco, ma anche la salute e il futuro, sono i temi al centro delle singole iniziative, con un unico comun denominatore: il bambino. “Lasciamoli volare,,, che prosegue e completa il progetto “Ho visti i bimbi volare” del 2005, ha coinvolto diversi partner. Con la LIPU, partner dell’azienda dal 1998, è stata realizzata la guida per ragazzi :“Gli Aironi dell’Oasi di Torrile”, una guida illustrata con i disegni dei bambini che hanno partecipato al progetto “Scuola di Natura in Natura”. La guida che verrà distribuita nelle scuole e nell’Oasi rappresenta uno strumento importante di comunicazione nato esclusivamente per i bambini ed i ragazzi con un linguaggio a loro adatto. 385 Il libro d’oro della responsabilità sociale Con la Croce Rossa Italiana comitato di Sorbolo è stato previsto l’acquisto di un ambulanza specializzata per il trasporto ed il soccorso dei bambini, realizzato in partner con altre aziende locali, si inserisce nell’ambito delle iniziative della Mazzali a favore della comunità locale. L’iniziativa ha permesso alla locale sezione e a tutti i suoi volontari di avere a disposizione un mezzo dotato di apparecchiature all’avanguardia specie nel soccorso dei piccoli pazienti. È un mezzo assolutamente importante per una comunità, quella di Sorbolo, in continua espansione e che fino ad oggi non era dotata di nessuno strumento di soccorso specializzato nel soccorso dei bambini. Con il Rugby Colorno Mazzali ha proseguito nel sostegno delle squadre under 7 e under 9 e under 11 del Rugby Sorbolo e Mezzani, squadre affiliate al Rugby Colorno. Inoltre con la società Rugby Colorno è stato edito un calendario il cui ricavato è andato alla comunità Exodus di Don Mazzi. Tutte le iniziative hanno avuto un forte coinvolgimento degli stakeholder. Particolarmente intenso è stato il coinvolgimento specie dei clienti distributori nei progetti, anche grazie a diversi interventi di comunicazione. Nel sito aziendale, oltre che alla pagina “Grazie” e alla pagina “Impegno e valori”, è stata creata la voce “Mazzali per il Mondo” in cui vengono riportate ed illustrate tutte le iniziative. Nelle “Newsletter” inviate ai clienti, ai fornitori, agli operatori istituzionali ed economici ed ai consumatori trovano ampio spazio le iniziative sviluppate e i valori di sostenibilità e responsabilità . È stata creata una cartellonistica ad hoc che viene esposta nei punti vendita, nelle fiere e manifestazioni, dove sono descritte iniziative, valori ed impegno, nonché tutti gli aspetti legati ad una produzione a basso impatto ambientale È stata inoltre edita una pubblicazione rivolta al consumatore finale e distribuita nei punti vendita e nelle fiere e manifestazioni, dove vengono presentati ed illustrati i concetti di “qualità e sviluppo, ambiente e responsabilità, tecnologia e natura” propri dell’azienda. Risultati Le iniziative con la Lipu, che in maniera ininterrotta proseguono dal 1998, hanno permesso una valorizzazione dell’oasi di Torrile non solo in termini materiali, ma anche e soprattutto in termini di conoscenza e visibilità e avvicinato molti bambini attraverso il progetto sulle Scuole e alla realizzazione delle guide, alla natura e all’oasi stessa. 386 Il libro d’oro della responsabilità sociale L’autoambulanza con la Croce Rossa di Sorbolo, così come il parco giochi con il Comune di Sorbolo nel 2005, rappresentano tappe di un percorso di partnership con la comunità che è valutato di rilevante importanza. Le squadre di rugby hanno oggi più di 40 bambini che praticano questa disciplina con un rilevante ritorno in termini di aggregazione.. 387 Il libro d’oro della responsabilità sociale METADISTRETTO CALZATURIERO VENETO Distretto industriale Marchio Sociale “Global Rights” Problema A partire dagli anni ’90 le aziende calzaturiere della Riviera del Brenta si sono trovate a fronteggiare una crisi molto forte, che ha portato ad una riqualificazione dell’intera filiera da prodotti medio- fini a calzature di lusso. Si è deciso quindi di concentrare tutta la produzione sulla qualità e non sul prezzo. Quando si parla di qualità si intende non solo qualità di prodotto, che è fondamentale per rimanere competitivi nel mercato, ma qualità a 360 gradi, che comprende la qualità dal lavoro, ovvero la qualità di vita dei lavoratori sia all’interno che all’esterno dell’azienda. Soluzione La legge regionale del Veneto, n. 8/2003, ha riconosciuto il Distretto Calzaturiero Veneto e successivamente con la legge n. 8/06 il Metadistretto Calzaturiero Veneto. Tale norma ha consentito di creare su tutta la filiera produttiva una forte sinergia e la possibilità di condividere una progettualità comune. Nel distretto è nata fin da subito la necessità di avviare un percorso congiunto con le Organizzazioni Sindacali, teso ad individuare un percorso di crescita comune, attraverso la creazione della Consulta distrettuale per il settore calzaturiero, organismo paritetico costituito nel 2001, da sei rappresentanti sindacali e da 6 rappresentanti imprenditoriali. L’organismo ha l’obiettivo di sviluppare e promuovere nel territorio tutte le attività ritenute idonee a migliorare la qualità e l’efficienza del comparto calzaturiero. Per implementare e praticare le politiche di responsabilità sociale la Consulta distrettuale per il settore calzaturiero ha realizzato un marchio sociale denominato “Global rights”. Il marchio consiste in un bollino con la scritta “prodotto nel rispetto dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente,” che può essere apposto sulla scarpa, sulle scatole, sugli imballi, sulla carta intestata secondo il disciplinare d’uso appositamente redatto. Tale marchio è stato attualmente depositato in Europa e nei prossimi mesi si prevede di depositarlo nei maggiori mercati extra europei. 388 Il libro d’oro della responsabilità sociale Il progetto, in fase di realizzazione, coinvolge, in via sperimentale un gruppo pilota di 4 aziende calzaturiere con l’obiettivo nel medio periodo di arrivare a coinvolgere tutte le aziende del distretto. Nel 2004 si è dato inoltre inizio al processo di certificazione etica SA8000, inoltre nel 2005 viene siglato un accordo con l’Inail Regionale Veneto, proseguito per tutto il 2006, volto a favorire azioni per la prevenzione e per la diffusione della cultura della salute e della sicurezza nelle aziende. Tra i diversi attori oltre alle aziende della filiera, ai Comuni, alle Province, alle Camere di Commercio, alle Università, ai Centri di ricerca, alle Banche e tutti i soggetti che rappresentano le aziende (Confindustria, Confapi, Cgia e CNA), anche le Organizzazioni Sindacali hanno avuto un ruolo rilevante. In particolare Acrib (Associazione Calzaturifici Riviera del Brenta), associazione imprenditoriale che segue prioritariamente le aziende calzaturiere della Riviera del Brenta, collocate tra la provincia di Padova e Venezia, ha rappresentato il nucleo intorno al quale è nato ed è cresciuto il distretto calzaturiero veneto. Risultati Si è realizzata, all’interno del distretto, una buona pratica di relazioni sindacali, sociali ed economiche di territorio. Le buone pratiche di responsabilità sociale adottate inoltre consentono di dare un maggior un valore aggiunto al distretto calzaturiero rendendolo più attraente rispetto ad altri. Inoltre diffondere la cultura della prevenzione, ridurre a zero gli infortuni, migliorare l’organizzazione all’interno degli ambienti lavorativi consente di dare un vantaggio non solo all’azienda che può aumentare la propria competitività, ma anche ai lavoratori e a tutto il territorio. 389 Il libro d’oro della responsabilità sociale MINERVA Opera nel settore del facility management per imprese ed enti Progetto Wellness Problema Matura la consapevolezza che in un’azienda, soprattutto se essa opera nel settore dei servizi, il profitto non può e non deve essere l’unico metro regolatore: ad esso va aggiunta la considerazione di altri fattori umani e morali che, nel lungo periodo, sono almeno egualmente essenziali per la vita dell’impresa. L’azienda diviene soltanto uno dei nodi di una rete che coinvolge in egual misura Fornitori, Lavoratori/Collaboratori, Clienti, Istituzioni, Enti non profit, Cittadini. Diviene dunque fondamentale capire che, se ad ogni livello le azioni compiute sono responsabili ed orientate al miglioramento continuo, sarà tutta la rete a beneficiarne. Soluzione Secondo la vision del “modello Minerva”, modello che l’azienda cerca di condividere con tutti gli stakeholders, attraverso un Sistema di Responsabilità Sociale attuato dall’Organizzazione si riesce a migliorare il benessere sociale, rendendo i collaboratori partecipi e protagonisti dei successi aziendali e del beneficio che alla collettività deriva da tale operare responsabile. È in questa cornice che nasce il Progetto Wellness, un insieme di idee ed azioni diretto non solamente ai collaboratori di Minerva, ma a tutti gli stakeholders. Il progetto si articola su quattro macro-aree: 1) Area COLLABORATORI. Quest’area comprende tutte le attività ed iniziative che coinvolgono direttamente ed indirettamente il personale Minerva. È stato istituito un loro Rappresentante, formato sulle norme relative a Qualità, Ambiente, Sicurezza ed Etica, dotato di un recapito email cui indirizzare le proprie segnalazioni, suggerimenti, reclami ed osservazioni. È stato inoltre allegato alla busta paga di ciascun collaboratore il Notiziario Minerva, in cui vengono sintetizzati tutti gli eventi più significativi riguardanti la Società. Lo stesso viene trasmesso via posta elettronica e attraverso il Blog dell’azienda. 2) Area FORNITORI. Minerva ha predisposto un premio rivolto a tutti i Fornitori. L’iniziativa ha previsto la somministrazione di un questionario e il sopralluogo da parte dello staff Minerva. Al termine di questo processo, 390 Il libro d’oro della responsabilità sociale verrà eletto il Fornitore dell’anno, che verrà premiato con un soggiorno per due persone presso un Wellness Center. 3) Area CLIENTI. Tutti i clienti possono contare su capi-servizio reperibili telefonicamente 7 giorni su 7, su visite ispettive sul cantiere e sull’utilizzo di apposita modulistica a supporto di ciascuna fase del rapporto col Cliente. 4) Area dell’IMPEGNO nella COMUNITÀ. Minerva è presente in qualità di partner a varie manifestazioni e iniziative, spaziando dal mondo dello sport (sostegno ai settori giovanili di alcune società sportive locali e indizione del Premio Minerva Wellness per lo sport) a quello della cultura, a quello dello spettacolo, a quello dell’infanzia (realizzazione di un libro illustrato per scuole materne ed elementari), a quello della solidarietà a livello locale ed internazionale (realizzazione con l’UNICEF di cinque pozzi nei cinque continenti). Minerva ha inoltre promosso, in occasione del blocco del traffico a Gorizia, un’iniziativa ecologica, proponendo Segway, l’innovativo mezzo di trasporto umano elettrico omologato come pedone. Risultati Il ritorno di Minerva è stato ottimo in termini di percezione della propria attività positiva sul territorio, di diffusione del proprio Modello oltre i limiti regionali, a livello nazionale ed internazionale. Minerva ha inoltre contribuito al miglioramento della conoscenza e all’immagine propria del Friuli con premi ottenuti di livello nazionale ed internazionale. 391 Il libro d’oro della responsabilità sociale NORMAN 95 Azienda operante nel settore della gestione dinamica di patrimoni immobiliari conto terzi Fondazione Rising Sun Onlus Problema Spesso il personale di un’azienda è ad oggi poco vicina al volontariato anche a causa della semplice mancanza di tempo e trova difficoltà a potersi attivare agevolmente in questo mondo. Soluzione Rising Sun Project è un progetto di volontariato nato dal 2003 nel Gruppo Norman. L’idea, rivolta a tutti i dipendenti, nasce dal desiderio di donare una giornata lavorativa al mese, retribuita regolarmente dall’azienda, per poter impegnare il proprio tempo presso Associazioni attive in diversi ambiti del disagio sociale (sostegno dell’infanzia, adolescenza, assistenza anziani, dei disabili fisici e disabili mentali, dell’emarginazione sociale, degli animali). Il progetto prevede per i volontari del Gruppo Norman un impegno continuativo e costante di otto ore al mese. Le Associazioni con cui ha stipulato una convenzione sono 10 per un totale di 16 progetti attivi, tra cui, ad esempio, in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi di Milano, Gruppo Norman ha previsto l’accompagnamento ad attività non vedenti (commissioni, lettura etc.) direttamente al loro domicilio; con L’Albero della Vita ha sostenuto attività di supporto presso una comunità alloggio per bambini dai 0 ai 3 anni allontanati dalle famiglie d’origine con decreto del tribunale, o in stato di abbandono sin dalla nascita. All’Opera San Francesco per i poveri ha offerto la collaborazione in aiuto all’emarginazione sociale presso la mensa per i poveri, il servizio docce e l’ambulatorio e al Comitato Nazionale per il Telefono Azzurro la risposta telefonica della linea destinata a chiamate dei bambini. Tra le iniziative scolastiche, Gruppo Norman ha promosso la collaborazione con Sogno Di Bimbi, supporto presso un asilo nido destinato ai bambini di persone non abbienti, e Associazione Il Melograno sostegno scolastico della comunità destinata a adolescenti fino ai 18 anni allontanate delle famiglie con decreto del tribunale. Gruppo Norman ha inoltre supportato la Fondazione Don Carlo Gnocchi, sia presso L’Istituto Palazzolo che accoglie persone anziane sia presso IRCCS S. Maria Nascente centro diurno che accoglie persone disabili, e 392 Il libro d’oro della responsabilità sociale l’ABIO - Associazione per il Bambino in Ospedale Onlus, sia presso il reparto pediatria dell’ospedale Niguarda di Milano sia presso il reparto di ippoterapia. L’iniziativa dopo una prima fase pilota interna al Gruppo che è durata circa 4 anni che ne ha permesso il perfezionamento, oggi si è evoluta con la nascita della Fondazione Rising Sun Onlus, con l’obiettivo di creare un nuovo modello di Responsabilità Sociale dell’impresa e diffondere una nuova sensibilità nei confronti del volontariato presso altre aziende, istituzioni e singoli operatori. Risultati Per quanto riguarda il personale, la percentuale di adesione al Progetto è attualmente molto soddisfacente (circa il 70%) e l’interesse dei dipendenti è in costante aumento. L’iniziativa ha motivato il personale avvicinandolo a realtà di forte disagio e distogliendo da futili motivi di diverbio quotidiano. Il progetto ha portato all’interno dell’azienda un maggior spirito di coesione del personale. Con la nascita della Fondazione, Gruppo Norman sta inoltre rilevando un interesse crescente in merito allo sviluppo di nuove collaborazioni. Il Progetto ha inoltre facilitato la realizzazione di iniziative da parte delle Associazioni, altrimenti non possibili a causa della carenza di volontari. 393 Il libro d’oro della responsabilità sociale PALM Azienda familiare per la produzione di pallet e imballaggi in legno Imprese Amiche dell’Ambiente Problema In un contesto di corretta gestione e soprattutto di lotta al taglio illegale, si pongono gli interventi del Forum delle Nazioni Unite sulle Foreste (UNFF United Nations Forum on Forest), della Ministerial Conference on the Protection of Forest in Europe , dell’Organizzazione Internazionale per il Legno Tropicale e dell’Unione Europea con il programma Forest Lax Enforcement, Governance and Trade (FLEGT). Quest’ultimo programma rappresenta la prima azione dell’UE per dar seguito all’impegno, sottoscritto a Johannesburg (2002) nel corso del Word Summit on Sustainable Development, di arrestare l’attuale ritmo di perdita di risorse naturali e di diversità biologica. Soluzione FLEGT è un’azione congiunta dei paesi dell’UE, che intende coordinare strumenti e promuovere accordi e comportamenti responsabili relativamente alla gestione delle foreste mondiali, e vede Palm S.p.A. tra le aziende che hanno aderito. Palm S.p.A ha attivato un network di imprese per promuovere un greensocially responsible supplì chain al fine di valorizzare l’innovazione ambientale e sociale lungo le filiera produttive, partendo dalla logistica e dagli imballaggi. Tutte le spedizioni sono accompagnate da materiale che certifica che i pallet e gli imballaggi in legno sono ottenuti da legname FSC e PEFC. Le aziende clienti che partecipano al network “Imprese Amiche dell’Ambiente”, usando il marchio del network comunicano un ulteriore valore aggiunto del profilo di responsabilità ambientale e sociale dei loro prodotti e della filiera collegata ai vari stakeholders di riferimento: clienti, fornitori, azionisti, dipendenti, consumatori, enti pubblici. Il progetto “Imprese Amiche dell’Ambiente” svolge diverse funzioni strategiche: raggruppa aziende che prestano attenzione alla sostenibilità ambientale; definisce le linee guida da seguire; diffonde assieme le buone pratiche applicate di gestione d’impresa con approccio di RSI. 394 Il libro d’oro della responsabilità sociale L’azienda ha deciso poi di affidare la segreteria organizzativa del network “Imprese Amiche dell’Ambiente” alla Palm Work & Project Coop. Soc. ONLUS, così da favorire l’attività di quest’ultima e permetterle di assumere neo-laureati e ragazzi diversamente abili. Palm S.p.A. ha inoltre offerto un blog per favorire la visibilità delle politiche ambientali delle aziende che acquistano i suoi pallet econostenibili e ha organizzato convegni multi-stakeholders per favorire la conoscenza diretta tra le diverse aziende e per offrire loro momenti di formazione sulla Responsabilità Sociale e Ambientale d’Impresa. Risultati Palm S.p.A. è stata riconosciuta dalla aziende clienti e dal mondo accademico come pioniera nell’approccio alla green supply chain e promuovendosi in rete con altre aziende ha potuto usufruire di maggiore visibilità e credibilità riuscendo a risultare ben strutturata nel suo impegno per la responsabilità ambientale e sociale d’impresa. Il personale dell’azienda ha avuto la possibilità di confrontarsi con colleghi di altre aziende sempre portate a processi industriali sostenibili e hanno avuto quindi la possibilità di crescere scambiandosi le reciproche esperienze. 395 Il libro d’oro della responsabilità sociale PERFORMER Consulenza e Produzione software Il Bilancio SA8000 multimediale: uno strumento innovativo per la comunicazione e il coinvolgimento degli stakeholder Problema L’impresa viene sempre più spesso messa davanti alla sua responsabilità nei confronti del territorio, dell’ambiente, delle istituzioni e della società civile in generale. Uno degli strumenti utili per verificare e dimostrare l’impegno aziendale è la certificazione SA8000. Soluzione Performer S.p.A ha manifestato il proprio impegno nella promozione della Responsabilità Sociale, promuovendo iniziative di miglioramento concrete e significative, con particolare riferimento al proprio settore di attività. Uno dei progetti di maggior rilievo portati avanti da Performer S.p.A è la realizzazione del Bilancio SA8000 multimediale, uno strumento innovativo e focalizzato al miglioramento della comunicazione, della diffusione e del coinvolgimento degli stakeholder. Il progetto ”Il Bilancio SA8000 multimediale: uno strumento innovativo per la comunicazione e il coinvolgimento degli stakeholder” sperimenta un modello innovativo di diffusione della Norma SA8000 e del relativo Bilancio aziendale, di facile accesso e di immediata comprensione. Il team di sviluppo interno, composto da una risorsa Area Grafica e una risorsa Area Testing e Assistenza, ha operato sotto la supervisione del coordinatore generale e del coordinatore tecnico, secondo determinate fasi di lavoro. Nella prima fase di lavoro il team di sviluppo ha effettuato una esauriente analisi del materiale redatto dal team di coordinamento. Questo processo ha reso possibile l’individuazione dei punti chiave e degli obiettivi del prodotto: un Bilancio SA8000 Multimediale d’avanguardia, giovane e innovativo, diffuso attraverso il sito web aziendale, che metta in luce la voglia di una comunicazione aziendale chiara ed efficace nei confronti degli stakeholder. Nello step successivo, il team di sviluppo ha definito le funzionalità della struttura di base e le linee guida stilistiche del BSM. Si sono individuate, inoltre, le competenze, le modalità di gestione delle attività, e le tempistiche di sviluppo. 396 Il libro d’oro della responsabilità sociale Il team di coordinamento ha supervisionato lo sviluppo del progetto. Gli incontri, esplicativi e di controllo, tra i due team sono stati puntuali e di supporto ad una positiva evoluzione del percorso. Il prodotto completo e definitivo è stato visionato dal team di coordinamento; la sua pubblicazione sul web è coincisa con la pubblicazione del nuovo sito di Performer, che soddisfa i criteri di accessibilità previsti dalla Web Accessibility Initiative (WAI). Il bilancio multimediale è stato pubblicato sul sito dell’azienda e verrà diffuso ai vari stakeholder utilizzando i tradizionali canali comunicativi (lettera, e-mail, riunioni). Risultati La realizzazione di uno strumento innovativo e nel contempo rappresentativo del business aziendale, ha permesso di creare una nuova modalità di comunicazione e divulgazione a tutti gli stakeholder, dell’attività che Performer S.p.A. attua in tema di Responsabilità Sociale. Il coinvolgimento di risorse interne all’azienda nel progetto ha valorizzato le competenze tecniche e professionali e ha prodotto un aumento della loro consapevolezza su ciò che l’azienda sta attuando in tema di Responsabilità Sociale. Nel corso degli anni Performer S.p.A. ha inoltre consolidato il percorso di dialogo e confronto con i principali stakeholder. 397 Il libro d’oro della responsabilità sociale PERFORMER Consulenza e Produzione software La fidelizzazione e la tutela delle risorse umane come leva del successo aziendale Problema Un buon clima lavorativo è il presupposto necessario affinché le persone si sentano motivate a fornire prestazioni sempre migliori e in grado di concorrere al successo dell’Azienda. L’attività professionale è un elemento fondamentale della vita di ognuno di noi, oltre a contribuire al nostro sviluppo personale è infatti importante per mantenere alta la nostra autostima. Soluzione L’impegno di Performer per massimizzare la soddisfazione del proprio personale, attraverso azioni volte alla sua fidelizzazione e tutela, è costante e continuo e si esplica attraverso diversi progetti. Performer S.p.A. ha assegnato al proprio personale una serie di Benefits aziendali come: − Il riconoscimento di premi produzione attraverso l’utilizzo di carte etiche pre-pagate − Il riconoscimento di “una tantum” (come ad es. gratifica natalizia, viaggi premio ecc..) sulla base dell’andamento produttivo della società; − L’erogazione di buoni pasto come benefit aggiuntivo per tutto il personale indipendentemente dalla tipologia contrattuale − La stipula di convenzioni con i ristoranti della zona, che garantiscono a tutto il personale di Performer S.p.A. uno sconto sulle consumazioni − La fornitura gratuita di acqua minerale naturale calda e fredda attraverso un dispositivo di erogazione gratuito − Assegnazione di auto aziendale, telefono aziendale, computer portatile coerentemente con le funzioni ricoperte. Performer ha garantito inoltre il miglioramento delle condizioni di lavoro attraverso l’adozione di una polizza sanitaria a totale carico dell’azienda e a favore di ogni lavoratore e la promozione di un’organizzazione del lavoro flessibile. L’azienda ha dedicato la massima cura alla politica in fatto di formazione e ha attuato specifici programmi di inserimento per i neoassunti e di formazione e affiancamento a lavoratori esperti per gli apprendisti. 398 Il libro d’oro della responsabilità sociale Annualmente si svolgono inoltre sia programmi di formazione e aggiornamento sulla normativa relativa ai temi della Sicurezza, della Privacy, della Responsabilità Sociale, sia indagini sul clima aziendale e sul rispetto dei requisiti sociali, analizzando i risultati e pianificando gli interventi di miglioramento. Gli strumenti utilizzati per il coinvolgimento dei lavoratori sono: 1. diffusione di documenti esplicativi sulle modalità di gestione delle risorse umane; 2. diffusione di documentazione, quale pubblicazioni, articoli su argomenti specifici in tema di responsabilità sociale; 3. riunioni per la condivisione dei cambiamenti organizzativi, delle iniziative intraprese, dei piani di miglioramento; 4. partecipazione a corsi di formazione e aggiornamento (compresi convegni e manifestazioni di settore). Risultati Nel corso degli anni Performer S.p.A. ha consolidato il percorso di dialogo e confronto con i principali stakeholder grazie alla diffusione della propria politica in ambito di responsabilità sociale e alla divulgazione del Bilancio SA8000, attraverso l’utilizzo delle proprie competenze tecnologiche, sia internamente all’azienda (Intranet Aziendale) che esternamente (Extranet Aziendale e Sito Internet). Il livello di fidelizzazione del personale, si attesta su valori molto positivi, segno del buon clima lavorativo aziendale e della soddisfazione del personale. 399 Il libro d’oro della responsabilità sociale PETROLTECNICA Azienda che opera nel settore dei servizi in campo ambientale Irrigazione della piana di Nyandiwa (Kenya) Problema La regione del Gwassi in Kenya è un’area molto povera, estesa alle rive del lago Vittoria e sulle colline circostanti. L’obiettivo principale dell’Associazione Harambee-Brownsea, che qui opera, non è di promuovere iniziative assistenziali, ma di collaborare con la popolazione locale per favorirne uno sviluppo globale. Tra i progetti in corso di elaborazione vi è un programma di sviluppo agricolo della Piana del Nyandiwa. Uno dei problemi riscontrati per lo sviluppo di questo progetto è l’irrigazione dei campi in caso di siccità. Soluzione La Petroltecnica agisce affinchè all’interno del proprio profitto possano convivere tre fondamentali e imprescindibili fattori: crescita economica, tutela ambientale, intervento sociale, secondo i principi della Triple Bottom Line. Tra le iniziative promosse dall’azienda a livello sociale si inserisce il progetto di irrigazione della piana di Nyandiwa (Kenya), che risponde ad una precisa esigenza della comunità locale che, riunitasi in cooperativa per la coltivazione dell’area (20 ettari), necessita di un sistema di irrigazione di soccorso per integrare l’acqua necessaria alla crescita delle colture seminate (granoturco) in caso di siccità. I promotori dell’iniziativa fanno parte dell’organizzazione HarambeeBrownsea. Il gruppo ha proposto a Pool solidarietà di Petroltecnica di occuparsi della progettazione e del finanziamento delle opere e delle attrezzature necessarie alla realizzazione del progetto. Il Pool solidarietà ha quindi vagliato e accettato la richiesta e ha deciso di gestire il progetto come una “commessa” dedicando un Project Manager e le risorse aziendali necessarie alla sua realizzazione. Il risultato è stato la stesura di un progetto in lingua inglese che risolvesse le problematiche tecniche legate all’emungimento di acqua dal lago Vittoria e all’irrigazione. Tale progetto è stato presentato e approvato dalle autorità Keniote e successivamente ha ottenuto i finanziamenti necessari da parte del Pool Solidarietà di Petroltecnica. Infine si è proceduto all’acquisto e all’invio dei materiali in sito. La fase di installazione e collaudo dell’opera sarà seguita dal team Petroltecnica che ha realizzato la progettazione. 400 Il libro d’oro della responsabilità sociale Il coinvolgimento de personale è uno degli obiettivi strategici del Pool di solidarietà. Il primo imput è quindi arrivato da un gruppo di dipendenti che, già sensibili sul piano dell’impegno sociale ed attivi nel volontariato, hanno pensato di trasferire in parte questa tensione sull’azienda con l’obiettivo di destinare una parte del plusvalore economico e di senso prodotto con la propria professione alla solidarietà. L’azienda ha destinato a progetti sociali, a partire dal 2003, per ogni anno, lo 0,2% dei ricavi annuali. Risultati Ad oggi gli obiettivi fissati sono stati conseguiti o in via di conseguimento. I materiali sono attualmente in dogana a Nairobi ed in attesa di essere inviati in sito. Le fasi successive continueranno ad essere monitorate attraverso l’invio di personale in sito. Il personale impegnato in tale progetto è stato stimolato ad applicare in un campo diverso da quello classico aziendale, le conoscenze ingegneristiche in suo possesso. Queste sono state integrate con studi specifici della materia legata all’irrigazione e ha portato ad una crescita non solo di valore umano, ma anche di conoscenza su argomenti differenti da quelli standard. 401 Il libro d’oro della responsabilità sociale SAN MATTEO Azienda vinicola Progetto di Responsabilità Sociale San Matteo e contenitori Alternativi per il vino in PET rispettosi dell’ambiente Problema La responsabilità sociale è un aspetto che frequentemente viene a mancare in quasi tutte le aziende del mondo, dove la forte concorrenza e la necessità di raggiungere alti fatturati portano a non considerare una serie di problematiche rilevanti quali: il problema ambientale, il raggiungimento di un alto livello di qualità e sicurezza dei posti di lavoro e i rapporti con le comunità limitrofe all’azienda. Soluzione Il progetto di responsabilità sociale che la San Matteo ha intrapreso ha una prospettiva molto ampia, in quanto è esteso ai dipendenti, al vicinato, all’ambiente, agli enti pubblici. L’obiettivo principale per cui l’azienda San Matteo S.p.A. ha deciso di intraprendere il progetto di responsabilità sociale è stato quello di aumentare sempre di più la soddisfazione delle persone che lavorano in azienda e creare un legame sempre più forte con loro, con le loro famiglie e con tutte le altre parti interessate quali ad esempio i confinanti dell’azienda, gli enti pubblici, i consumatori dei prodotti, l’ambiente. Per far conoscere alle famiglie queste attività è stato preparato un Giornalino Aziendale consegnato a tutti periodicamente. Per coinvolgere il personale nelle attività di responsabilità sociale, l’azienda ha inoltre impostato delle riunioni periodiche e realizzato un nuovo approccio alla formazione che rende le persone parte integrante delle decisioni aziendali sui temi più vari. L’azienda infatti promuove la formazione, realizzata durante gli orari di lavoro, su competenze trasversali come inglese, informatica, lavori di gruppo oltre alla formazione specifica riguardante il proprio ambito professionale. Il progetto si è servito, oltre alle classiche metodologie di formazione in aula, di un sistema di formazione particolare, appunto un nuovo approccio alla formazione, tramite videocorsi realizzati sulle procedure interne aziendali. È un sistema innovativo e autogestito, perché permette di ripetere periodicamente i corsi di formazione più volte finché una persona non si sente sicura nello svolgere un’attività. 402 Il libro d’oro della responsabilità sociale Uno dei punti del progetto riguarda l’ambiente. San Matteo S.p.A. si è rivolta ad un’associazione che recupera i tappi usati delle bottiglie di PET, i quali essendo uno scarto di produzione dovuto all’avviamento dell’impianto, si producono in considerevoli quantità. Quest’associazione si occupa della triturazione dei tappi per poi vendere il macinato ad aziende di recupero plastica e con il ricavato sistemare una casa per i disabili. Con questa azione si riducono i rifiuti, quindi minore impatto ambientale, e si migliora anche l’impatto sociale dell’attività aziendale aiutando un’associazione di volontariato. Anche l’alluminio e il ferro vengono consegnati ad associazioni di volontariato che recuperano un po’ di valore. Altro esempio di attività sociale che ha svolto la San Matteo è la realizzazione di un campo da golf nel comune di Creazzo dove appunto risiede attualmente. Questo campo da Golf ha dato notevole importanza e valorizzazione della zona di Creazzo, perché ha creato un afflusso turistico; ha inoltre garantito un giardino sempre verde di 30 ettari con l’inserimento di piante autoctone per mantenere la tradizione arborea della zona. Si è creato un afflusso di animali verso i laghetti realizzati per l’irrigazione del campo come aironi cinerini, varie specie di germano e altri volatili. Risultati I risultati ottenuti sono notevoli sia all’interno dell’azienda che all’esterno. Internamente la soddisfazione del personale è aumentata molto (la verifica avviene attraverso l’indice di soddisfazione del personale) dopo le attività intraprese. Per quanto riguarda la comunità, bisogna tener presente che le iniziative intraprese non hanno termine, è un sistema in continua evoluzione e miglioramento. Si può comunque affermare che il livello di consapevolezza dell’impatto sociale e ambientale che le attività aziendali hanno, è aumentato così come le performance per quanto riguarda questi termini da parte dell’azienda stessa. 403 Il libro d’oro della responsabilità sociale SANYPET Commercio di alimenti dietetici, Biologici, e di mantenimento per cani e gatti FORZA10 “Porta l’acqua in Etiopia” Problema La regione Afar, in Etiopia, nonostante ci siano tre periodi di pioggia, è generalmente affetta da pesanti siccità. La ridotta mancanza di acqua sta diventando critica per l’intera regione, causando sia mancanza di cibo che malattie ad animali e persone. Fondamentale sarebbe, tra le varie azioni da portare avanti, intervenire nelle infrastrutture idriche dei villaggi per migliorare la qualità di vita della popolazione. Soluzione SANYpet si contraddistingue nell’ambito del Pet food come azienda che ha l’obiettivo di dare salute attraverso l’alimentazione. Inoltre l’azienda è caratterizzata da una forte spinta motivazionale ed etica che coinvolge non solo la sfera dei piccoli animali, ma approccia orizzonti più ampi come quello sociale e solidale. Il Progetto “Acqua in Etiopia”, nato dall’esigenza di soddisfare un bisogno eco-solidale da parte dell’Azienda, ha come fine ultimo, in collaborazione con COOPI, la realizzazione di pozzi d’acqua nella regione Afor. Il progetto si caratterizza con la vendita di un kit personalizzato, costituito da vari prodotti della gamma FORZA10, offerto ad un prezzo promozionale di € 11,90 di cui una parte consistente del ricavato dalla vendita (pari a € 2,00) venivano devoluti alla COOPI quale contributo per la realizzazione dei pozzi. Il tutto supportato e sponsorizzato dalla Madrina dell’iniziativa Maurizia Cacciatori (ex Capitano della Nazionale Italiana di pallavolo femminile). Gli agenti e informatori della rete commerciale dell’azienda hanno provveduto a distribuire nei vari Pet Shop a livello nazionale 3 tipologie di kit e materiale di supporto e di comunicazione. Contemporaneamente a supporto dell’attività commerciale si è svolta una capillare attività televisiva sull’intero territorio nazionale, attraverso un format televisivo sui cani e gatti, di circa 20 minuti con ospiti illustri e campioni della nazionale Italiana Calciatori Olimpionici ( N.I.C.O.). Per assicurare una gestione efficace del progetto, c’è stato un primo incontro di presentazione e formazione alla rete commerciale con la consegna del materiale di comunicazione che sarebbe stato distribuito a supporto dell’iniziativa. Inoltre l’iniziativa è stata enfatizzata nel sito 404 Il libro d’oro della responsabilità sociale aziendale il quale raccoglie oltre alle informazioni del progetto, anche i nominativi di tutti i Pet Shop che hanno aderito all’iniziativa acquistando i kit. Ogni due settimane dall’ufficio Marketing si è comunicato ai collaboratori e ai Pet Shop (con mail oppure sms, fax, posta prioritaria) l’ammontare dell’incasso della vendita dei Kit specifici, con relativo ringraziamento del lavoro fino ad allora svolto. Come intervento in risposta alle esigenze del personale, sono stati fatti degli incontri mensili di formazione e spinta motivazionale dall’ufficio Marketing dell’azienda. Al progetto hanno contribuito La Direzione, l’ufficio Marketing e Vendite, la rete commerciale di venditori e informatori. Risultati Con difficoltà si è raggiunto l’obiettivo di vendita di circa 7.500 Kit, raggiungendo quindi l’importo devoluto per la realizzazione di 2-3 pozzi, di cui una parte del terzo pozzo offerto direttamente dalla SANYpet quale promotrice dell’iniziativa. In termini di condivisione dei valori, sono stati ottenuti dei benefici diretti sui collaboratori dell’azienda, i quali sono stati spinti e motivati da un forte senso di appartenenza. La notorietà inoltre ne ha tratto effettivo beneficio, e indiscusso è stato il consolidamento del marchio. 405 Il libro d’oro della responsabilità sociale ZAPNET – CONTENUTI E SERVIZI INNOVATIVI – GRUPPO FMVP Azienda di servizi multimediali. Risponditore “socialmente responsabile” per la ricezione dei CV Problema In Italia, sette aziende su dieci non rispondono ai candidati che si propongono loro inviando il proprio curriculum vitae. Questo comportamento demotiva fortemente chi è alla ricerca di una concreta opportunità professionale, contribuendo a ridurre lo spirito di iniziativa, la fiducia nel futuro e finendo con l’ampliare il mercato della disoccupazione. Soluzione In un’epoca di grande difficoltà nel trovare lavoro, l’idea di CV REDIRECTOR è nata come risposta alle esigenze di una categoria di stakeholders, i candidati che si propongono alle aziende inviando il proprio CV. CV REDIRECTOR è un “tool” per una semplice gestione aziendale del traffico dei CV in entrata, al fine di consentire alle aziende di interfacciarsi in modo utile e costruttivo con i candidati che si propongono nella speranza di essere assunti. Il principio di fondo che sta alla base di CV REDIRECTOR è di reindirizzare automaticamente gli aspiranti candidati ad un posto nell'azienda che contattano e che non ha posti da offrire loro, verso le offerte di lavoro alternative "aperte" più in linea con l'azienda stessa. Nella prima fase il progetto CV REDIRECTOR è stato sviluppato interamente all’interno dell’azienda. A prototipo ultimato, è stato inizialmente “testato” con i candidati che si proponevano all’iniziativa. Una volta riscontratone l’alto gradimento (su un campione di circa 200 CV “in entrata”, il 20% dei candidati che hanno ricevuto la risposta di CV REDIRECTOR con le offerte di lavoro alternative "aperte"), è stato presentato alla comunità (istituzioni, associazioni di categoria, strutture specializzate in CSR, aziende ecc.), ed è stato proposto alle aziende, con ottimi risultati. La presentazione di CV REDIRECTOR alla comunità (istituzioni, associazioni di categoria, strutture specializzate in CSR, aziende ecc.) ha destato l’attenzione nei confronti di un problema che, soprattutto in Italia, è stato fin qui colpevolmente trascurato, tanto più se si considera che l’attivazione di questo strumento può avvenire a costi estremamente contenuti per le aziende. 406 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati CV REDIRECTOR si è rivelato uno strumento aziendale socialmente responsabile, con rilevanti ritorni in termini di immagine per l’azienda. Inoltre si è affermato come “acceleratore” nella ricerca di lavoro generando un circolo virtuoso tra i vari soggetti coinvolti. Dalla sua presentazione ad oggi (circa 3 mesi) CV REDIRECTOR è già stato utilizzato da 21 aziende private ed ha registrato un “ringraziamento” da parte dei candidati che lo ricevono come risposta all’invio dei CV (19%). L’iniziativa ha permesso la progettazione di un suo riadattamento in partnership con Vita per un utilizzo da parte delle associazioni non-profit italiane (a partire dalle 156 ONG con sede in Italia). 407 Il libro d’oro della responsabilità sociale 408 Il libro d’oro della responsabilità sociale CATEGORIA 6 – INNOVAZIONE DI PRODOTTO O SERVIZIO SOCIALMENTE, AMBIENTALMENTE E FINANZIARIAMENTE RESPONSABILE 409 Il libro d’oro della responsabilità sociale 410 Il libro d’oro della responsabilità sociale A.MENARINI DIAGNOSTICS Azienda di Diagnostica di Laboratorio del Gruppo Farmaceutico Menarini Progetto Net Care nelle Eolie Problema Una analisi effettuata dal Ministero della Salute sulle esigenze assistenziali, in termini di personale sanitario, strutture ed attrezzature nelle isole minori italiane, soprattutto meridionali, ha posto in luce che, nelle venti isole esaminate a campione (le più popolose), il disagio sanitario colpisce 110.000 cittadini, lo 0,18% degli italiani. Questi dati sono emersi durante i congressi di Salina del 2002 e delle Isole Tremiti del 2003 dell´Associazione Nazionale Sanitá Piccole Isole (ANSPI). Al fine di fornire risposte soddisfacenti ed efficaci ai bisogni di queste popolazioni, appare necessario razionalizzare, potenziare e personalizzare le modalità assistenziali, valorizzando le risorse umane e strumentali presenti sul territorio e superando le rigidità organizzative, culturali, normative e di ruoli. Soluzione La ASL 5 di Messina, che ha ricevuto dal Ministero della Salute l’incarico di identificare i partner tecnologici per questa operazione, ha scelto Menarini per la progettazione e implementazione della diagnostica di laboratorio decentralizzata in virtù della sua consolidata esperienza nel settore. Menarini, infatti, ha realizzato in questi ultimi anni impianti di telemedicina nella aree montane (es. Garfagnana) e impianti mobili per l’assistenza sanitaria nelle missioni militari italiane all’estero (es. Kossovo). Il primo progetto (EolieNet) è partito, appunto, nell’Arcipelago delle isole Eolie. Quest’ultimo è costituito da sette isole principali (Vulcano, Lipari, Salina, Alicudi, Filicudi, Pnarea e Stromboli) che sono collegate alla terraferma (Messina e Milazzo) con mezzi marittimi, frequenti in estate ma rari in inverno e spesso interrotti dal maltempo. Per l’applicazione dei Livelli Minimi Assistenziali (LEA) previsti dalla Lege si è ricorso nelle aree disagiate alla tecnologia, all’innovazione ed al benchmarking (l’adattamento con metodologie innovative di esperienze analoghe) implementando un sistema di telemedicina basato sulla tecnologia Internet (o WEB – based). Nel particolare contesto ambientale dell’Arcipelago delle Eolie, dove abitano nel periodo invernale circa 12 mila residenti, prevalentemente 411 Il libro d’oro della responsabilità sociale anziani, mentre in estate con i turisti si arriva a 180 mila abitanti, è stato sviluppato e realizzato il progetto di telemedicina EolieNet, progetto che ha visto il totale coinvolgimento di A. Menarini Diagnostics nella realizzazione di 7 POCT - Point of Care. POCT è un acronimo inglese che indica la possibilità di effettuare test diagnostici vicino al paziente in contesti operativi “distanti” dal laboratorio di analisi centrale, ma da quest’ultimo controllati e validati attraverso una connessione informatica. Si tratta in sintesi di un sistema costituito da una strumentazione diagnostica gestita e controllata dal software Menarini NetCare 2.0 e connessa al Laboratorio di riferimento, presso l’Ospedale di Milazzo, da una linea dedicata e protetta. I 7 POCT sono dislocati presso le strutture di assistenza sanitaria territoriale delle 6 isole principali dell’arcipelago, Stromboli (con 2 POCT, di cui uno per la comunità montana dell’isola), Vulcano, Salina, Panarea, Filicudi e Alicudi. Grazie alla tecnologia di cui dispone l’azienda, è possibile oggi in tutta sicurezza eseguire test diagnostici di assoluta rilevanza clinica, quali marcatori cardiaci, livelli glicemici, test coagulativi ed ematici nel contesto disagiato delle piccole isole, offrendo al cittadino ed al turista un livello di assistenza sanitaria di primissimo livello. L’eticità intrinseca del progetto ha coinvolto i dipendenti di A. Menarini Diagnostics prima attraverso molteplici incontri preliminari poi con l’assegnazione a ciascuno del proprio ruolo, dalla gestione delle scadenze e delle consegne, alla soluzione dei vari contrattempi e problemi di natura logistica, fino all’addestramento ed al supporto al personale locale nel trasporto della strumentazione con tutti i mezzi disponibili, contribuendo a superare il gap naturale dell’isolamento geografico. Risultati Il progetto ha permesso l’interazione tra diversi dipartimenti di diverse località, ciascun operatore sanitario di uno dei presidi sulle isole, sviluppa nuove vie di cooperazione con il collega “dall’altra parte del mare” ed implementa la propria professionalità, grazie alle nuove tecnologie ed alle competenze che esse richiedono. 412 Il libro d’oro della responsabilità sociale ARCI CITTÀ Associazione culturale senza fine li lucro Distretto per un'economia solidale nella provincia di Varese Problema In una società ed in un'economia sempre più subordinate alla logica del profitto, dove crescono conflitto, sfruttamento, precarietà ed esclusione, è in continua crescita il movimento di persone alla ricerca di nuovi stili di vita, non fondati sul "ben-avere", ma su un reale "ben-essere" della persona e della collettività, secondo criteri di eticità, equità, solidarietà e sobrietà. Soluzione DES-Varese è una realtà fatta di persone che si occupano di consumo critico, commercio equo e solidale, ambiente, pace,diritti, cooperazione sociale e internazionale. Condividendo l’esigenza di rendere più efficaci le forme di economia solidale maturate nell’ultimo decennio e prendendo spunto da analoghe iniziative intraprese in altre zone del nostro paese, ha iniziato a incontrarci ed a collaborare per costruire nel territorio della Provincia di Vareseattraverso un percorso partecipato e democratico- un Distretto di Economia Solidale. Il progetto prevede la costruzione di una rete di piu soggetti economici eticamente responsabili (gruppi d'acquisto, produttori biologici, botteghe del commercio equo) volta alla creazione di un distretto per l'economia solidale. Creazione pertanto di un mercato che sappia coinvolgere tutti gli aspetti dell'economia solidale risultando pertanto più esaustiva alle richieste dei consumatori e che dia la possibilità alle aziende di consolidare un mercato ormai non più di nicchia offrendo nuove opportunità di sviluppo e lavoro. È nata quindi l'idea per la creazione di un Distretto di Economia Solidale (DES) all'interno della rete Lilliput ed è approdata nella realtà provinciale di Varese nel 2005 con la redazione di una “Carta dei principi” che potesse accomunare tutti i soggetti del mercato etico. Il progetto è attualmente sostenuto da 35 soggetti economici socialmente responsabili ed è gestito con l'ausilio di 2 facilitatrici finanziate dal progetto europeo Equal-Nuovi Stili di vita per 11 mesi (sino al gennaio 2008). La partnership con la Comunità Europa ha permesso la realizzabilità pratica del progetto attraverso il progetto Equal. Il budget disponibile ha permesso la formazione delle 2 facilitatrici, la partecipazione occasionalmente di 4 413 Il libro d’oro della responsabilità sociale ragazzi del servizio civile operanti nelle associazioni, di volontari e l’impiego di un centro di servizi per un periodo di 11 mesi. Il processo in corso viene valutato e corretto attraverso una riunione bisettimanale di tutti i referenti. Nel corso della stessa vengono prese tutte le decisioni operative e si ascoltano gli aggiornamenti e le sintesi proposte dalle facilitatrici. L'idea da cui ogni DES ha preso origine è quella di agire localmente nei vari territori mettendo in rete le svariate esperienze di economia solidale esistenti -per rafforzarle e svilupparle ma anche per promuovere la nascita di nuove realtà-con il fine di dare vita a distretti locali che globalmente possano ricomporre un sistema economico solidale. L’obiettivo è di innovare le modalità di produrre, commerciare e consumare ponendosi come “laboratorio pilota” locale in cui si sperimentano forme di collaborazione e di sinergia, secondo i seguenti principi: economia equa e socialmente sostenibile, rispettosa dell’ambiente, valorizzazione della dimensione locale e delle relazioni, partecipazione attiva e democratica. Risultati Il progetto ha raggiunto l’obiettivo di aggregare le molte realtà della produzione biologica e del consumo solidale in un progetto unitario comune. Per quanto riguarda il personale delle aziende il progetto contribuisce ad allargare le opportunità di mercato e di sopravvivenza delle stesse creando una più salda rete mutualistica e dotando il mercato solidale di una maggiore forza e rappresentatività. Gli operatori delle aziende ed associazioni partners hanno inoltre beneficiato di una formazione parallela a quella propria delle facilitatrici acquisendo competenze e strumenti. 414 Il libro d’oro della responsabilità sociale ARVAL SERVICE LEASE ITALIA Società del gruppo bancario multinazionale BNP Paribas Ecopolis Problema Nel 2005 è stato pubblicato sia il rapporto annuale del Worldwatch Institute State of the World, che ha effettuato analisi e ricerche sulle interazioni tra sistemi naturali e sistemi sociali, sia il Millenium Ecosystem Assessment delle Nazioni Unite, che ha tracciato gli scenari futuri degli ecosistemi della Terra. Il mondo politico, economico e finanziario è chiamato a dare risposte precise su come rafforzare le capacità di gestire lo sviluppo eco-sostenibile, al fine di garantire il benessere dell’umanità. Soluzione Arval è impegnata da tempo sui temi dello Sviluppo Sostenibile e della Responsabilità Sociale d’Impresa. In occasione del 10° Anniversario della sua attività in Italia, Arval ha deciso di concretizzare una serie di progetti integrati legati alla mobilità sostenibile nella creazione di Ecòpolis - la Città Sostenibile, che ha avuto il trampolino di lancio in un grande evento tenutosi a Milano, il 16 dicembre 2005. L’evento, a Impatto Zero®, incentrato sui temi dello sviluppo sostenibile, ha visto la partecipazione di collaboratori, partner istituzionali, fornitori, clienti e giornalisti intervenuti ad un evento dalle caratteristiche innovative, un percorso artistico e conoscitivo sui temi della sostenibilità. L’iniziativa di punta è stata Lombardia Verde, un rilevante intervento, che ha ottenuto anche il patrocinio del Comune di Milano, volto a rinnovare il parco dei veicoli commerciali immatricolati prima del 1993 circolante nel centro cittadino, tra le cause di maggior inquinamento cittadino, con nuovi veicoli “verdi” Euro 4 o bifuel in noleggio a lungo termine. Con Ecòpolis l’azienda inizia un percorso di sviluppo sostenibile, in collaborazione con LifeGate, che vedrà la creazione di “un’eco-flotta” per il long rent con modelli a basse emissioni e a Impatto Zero®, oltre all’adozione di una serie di iniziative sia interne che a livello di comunicazione esterna per promuovere il proprio impegno in maniera concreta. Ecòpolis vuole generare nuove modalità di dialogo fra impresa e Istituzioni e fra le stesse imprese, attivando una serie di reazioni positive a catena nella direzione dello Sviluppo Sostenibile, motivo per cui sono stati coinvolti 415 Il libro d’oro della responsabilità sociale nell’evento numerose aziende che condividono obiettivi e strategie per un concreto impegno reciproco. L’iniziativa Lombardia Verde ha, invece, come obiettivo principale l’abbassamento della soglia di inquinamento nell’area metropolitana milanese grazie al coinvolgimento del target diretto utilizzatore dei veicoli commerciali, artigiani e piccole imprese, spesso in difficoltà a circolare a causa delle limitazioni del traffico urbano. Per la natura dell’evento Ecopolis e, in particolare, Lombardia Verde offrono un momento di dialogo e di comunicazione tra i diversi interlocutori aziendali, dal personale interno ai fornitori/officine, ai clienti e alle Istituzioni locali. Sono state realizzate due postazioni per incontrare artigiani e professionisti al fine di stimare il valore e le condizioni del loro usato e, soprattutto, di proporre i vantaggi dei nuovi veicoli ‘verdi’, con l’obiettivo di integrare le logica di business degli attuali proprietari dei veicoli inquinanti con le emergenti esigenze ambientali. A questo proposito, Arval ha messo a disposizione un “Numero Verde” dedicato e ha attivato un’incisiva campagna di comunicazione (interviste, advertising su stampa, esterna, direct marketing …). L’iniziativa rientra nel progetto NICE (No Impact Car Emission) che ha lo scopo di ridurre l’impatto ambientale derivante dalla circolazione dei veicoli aziendali. Risultati Si è rafforzata all’interno dell’azienda, a tutti i livelli aziendali, la consapevolezza verso i temi della sostenibilità anche nelle azioni quotidiane dei singoli dipendenti, non solo nei processi aziendali legati alla specifica attività. Si è dato seguito all’iniziativa attraverso una maggiore comunicazione interna sui temi della sostenibilità, con particolare attenzione alla dimensione sociale di crescita del personale. 416 Il libro d’oro della responsabilità sociale AUTOGRILL Settore dei servizi di ristorazione e retail per il viaggiatore Progetto “A Eco Future” finalizzato alla riduzione dei rifiuti generati dagli imballaggi alimentari dei prodotti in vendita Problema Il problema della gestione dei rifiuti è diventato sempre più di rilevanza nazionale, infatti la società civile è costretta a gestire una grande quantità di rifiuti in spazi sempre più limitati. Sui mercati in continua espansione, non è più sufficiente limitare la visione dell'azienda ai soli aspetti economici, ma, al contrario, intervenire sugli impatti ambientali delle proprie attività produttive. Soluzione Durante il 2006 Autogrill ha iniziato ad affrontare in modo specifico il tema dei rifiuti ed in particolare i rifiuti prodotti dagli imballaggi alimentari in vendita. Autogrill ha così avviato un percorso di profondo rinnovamento delle strutture destinate ad accogliere i servizi di ristorazione e retail, denominato “A Future”, per sintetizzare la ricerca verso la continua innovazione del servizio al consumatore e di soluzioni eco-compatibili dirette a migliorare la sostenibilità degli oltre 400 punti di vendita presenti sul territorio italiano. In tale direzione la Società ha voluto avviare un progetto “A ECOFUTURE” finalizzato alla riduzione dei rifiuti generati dagli imballaggi alimentari dei prodotti in vendita, con la principale finalità di introdurre nell’operatività quotidiana di tutti i collaboratori quella sensibilità verso temi ambientali ed ecologici. Il progetto ha previsto la riduzione del consumo delle tipologie di pack. L’innovazione attuata consiste nella nuova tipologia di materiale utilizzata, non più cartoncino antigrasso con spessore da 250g. ma carta antigrasso con uno spessore di 45g. Un packaging che seppur alleggerito nella grammatura mantiene ugualmente le caratteristiche tecniche di resistenza al grasso e al peso del prodotto venduto, oltre che di idoneità alimentare per conservare in modo adeguato la fragranza ed il gusto del prodotto stesso. Tra i marchi di proprietà è stato scelto “Spizzico” quale brand con il maggior utilizzo di packaging su cui iniziare a ideare, progettare e testare nuove soluzioni in grado di ridurre sensibilmente i rifiuti prodotti. Tre le ragioni principali che hanno dettato tale scelta: il target, una clientela urban teens (14-19 anni) e young adults (19-25 anni), ideale a cui poter 417 Il libro d’oro della responsabilità sociale trasmettere l’importanza della salvaguardia dell’ambiente in ogni istante; la tipologia degli imballaggi utilizzata, “take away” e quindi ad alto impatto nell’ambiente; il numero dei punti di vendita, 174. Questa parte del progetto ha coinvolto attivamente anche i oltre 2.000 dipendenti che operano all’interno dei punti di vendita presenti in Italia. Risultati Sui circa 10.000 pezzi annui venduti dal brand, è stata stimata una riduzione di 45 tonnellate di peso del packaging prodotto e del 75% del volume trasportato nei 174 punti di vendita presenti in Italia. Questo comporterà vantaggi indiretti all’ambiente naturale, in termini di minor quantitativo di carta utilizzato, riduzione della produzione di carta, minor abbattimento degli alberi e delle emissioni di CO2 in atmosfera. A livello logistico, ottimizza i trasporti per il minor peso e i minori volumi trasportati, con conseguente riduzione del consumo di gasolio e di emissioni in atmosfera sia durante l’approvvigionamento che durante la fase di smaltimento del rifiuto. Si sta inoltre realizzando una significativa sensibilizzazione sia del personale della sede di Milano sia del personale presente sulla rete di vendita su temi integrati della sostenibilità. 418 Il libro d’oro della responsabilità sociale BANCA AGRILEASING Società di Leasing del Credito Cooperativo LeasingEtico® Problema Cresce di giorno in giorno il numero delle banche e dei gruppi creditizi italiani che aprono la propria offerta di prodotto al segmento di clientela che necessita maggiormente di microcrediti per fini etici, quali organizzazioni no-profit e immigrati. Le banche hanno l’esigenza di ricercare nuove forme di prestiti agevolati in linea con la crescente richiesta. Soluzione Banca Agrileasing, è la Società di Leasing delle Banche di Credito Cooperativo controllata da Iccrea Holding, opera su tutto il territorio nazionale. Dal 2003 Banca Agrileasing all’interno del proprio programma di Responsabilità Sociale d’Impresa ha ideato e promosso sul mercato il LeasingEtico®, una formula innovativa studiata per promuovere e sostenere sia progetti di contenuto etico o soggetti portatori di interessi etici attraverso facilitazioni e procedure speciali. Per accedere al LEASING ETICO, oltre alla consueta verifica di tipo economico, è prevista una specifica analisi socio-ambientale. Grazie a Etikit, la speciale procedura ideata da Banca Agrileasing, viene valutato il contenuto etico dei progetti da finanziare e dei soggetti che richiedono il finanziamento. Le condizioni del leasing sono personalizzate in base alle caratteristiche etiche globali, alle garanzie e ai rischi di ogni singolo progetto/cliente. Il leasingetico è stato rivolto ad aziende, enti non profit e ad immigrati sia sotto forma di impresa che di consumatore, ai quali è stato offerto un accesso al credito privilegiato. I Destinatari dell’iniziativa sono: • Aziende profit Tutte le aziende che hanno un progetto/bene inserito in un programma di responsabilità Sociale da finanziare e che sia in linea con i requisiti etici individuati da Banca Agrileasing. • Enti non profit Imprese NON PROFIT Enti, Associazioni, etc. che non operano a fini di lucro: Parrocchie, Associazioni, Enti, Fondazioni, O.N.L.U.S, ONG, associazioni cattoliche etc. 419 Il libro d’oro della responsabilità sociale • Immigrati/imprese Per gli immigrati regolarmente residenti in Italia e provenienti da paesi in via di sviluppo che vogliono intraprendere attività sul territorio nazionale o necessitano come privati di un bene. Il sistema di valutazione etico è stato realizzato sotto forma di questionario costruito ad hoc per ciascuna tipologia di cliente (profit, non profit, immigrato ecc.). Con l’operazione della Banca Agrileasing imprese e persone hanno potuto godere di particolari condizioni finanziarie agevolate, con una forte riduzione delle spese di istruttoria, apertura perfezionamento e chiusura del contratto di leasing, che altrimenti erano difficili da ottenere. Banca Agrileasing, al fine di promuovere all’interno del proprio piano di marketing iniziative finalizzate ad incrementare la vendite del prodotto leasing etico, sostiene campagne congiunte di marketing su clientela BCC, pagine web sui siti delle BCC, messaggi su estratti conto, brochure presenti all’interno dei 3.700 punti vendita. E inoltre ogni anno durante lo Scoring (cerimoniale per la premiazione delle migliori BCC) Banca Agrileasing premia i clienti e le BCC che hanno generato i contratti di leasingetico più significativi sia per importo che per “eticità” del bene finanziato. Infine Banca Agrileasing ha introdotto nel catalogo dei propri prodotti il leasing energetico, una formula dedicata alle energie rinnovabili per offrire opportunità alle imprese che scelgono di dare valore all’ambiente, godendo così di una via privilegiata per l’accesso ai finanziamenti. Con Energetico Banca Agrileasing finanzia l’acquisizione di tutti gli impianti destinati alla produzione di energie alternative: da quelli fotovoltaici a quelli a biogas o di riconversione delle biomasse. Risultati Da ottobre 2003 sono stati stipulati 325 contratti, per un importo pari a 61.176 euro. L’operazione in questione ha finanziato la nascita di un Parco Eolico in Basilicata primo contratto nel campo energetico per 34,8 milioni di euro. Il parco sorge a circa 1.100 metri di altitudine ed è stato realizzato in conformità alle norme ambientali, paesaggistiche e di tutela archeologica nazionali e regionali. 420 Il libro d’oro della responsabilità sociale BANCA DI CREDITO COOPERATIVO MONTE PRUNO DI ROSCIGNO E DI LAURINO Settore bancario e finanziario Prestito dedicato Problema Cresce sempre più la richiesta di aiuto dell’utenza in difficoltà finanziarie agli enti che sono sensibili alle problematiche sociali del territorio. Gli ostacoli da superare sono di ordine culturale, politico, amministrativo (status del cittadino italiano) che generalmente non consentono lo sviluppo di un dinamico e fecondo rapporto tra utenti e sistema bancario. Soluzione BCC Monte Pruno ha, come principio fondamentale e costitutivo della Banca stessa, la centralità del cliente e dei suoi bisogni e del rapporto fiduciario bilaterale (cliente/banca). L’aiuto alle persone in difficoltà o a quelle con valide idee imprenditoriali, è un aiuto che non solo rispetta i criteri di solidarietà e partecipazione su cui la Banca stessa si basa, ma permette anche di sviluppare nel territorio di propria competenza potenzialità economiche diversamente inespresse, foriere di sviluppo socioeconomico dell’intero bacino d’utenza della Banca. Il progetto avviato da BCC Monte Pruno ha come obiettivi principali da una parte il sostegno alle piccole attività economiche del territorio in cui opera e dall’altra il sostegno alle famiglie, attraverso l’accesso al microcredito per quei nuclei famigliari considerati non finanziabili per difetto di garanzie o per un indebitamento con gli usurai. BCC Monte Pruno ha, infatti, costituito un fondo antiusura per consentire agli soggetti in difficoltà di reinserirsi nel mercato legale del credito. BCC Monte Pruno ha così fondato, in collaborazione con la Caritas Diocesana, la Fondazione Antiusura Nashak, con l’obiettivo di perseguire la lotta all’usura e di aiutare le famiglie e le piccole imprese attraverso il monitoraggio, l’ascolto, il tutoraggio, mettendo a disposizione esperti commercialisti, consulenti economico-finanziari e avvocati. L’intervento ha permesso, nel corso degli anni, l’erogazione effettiva di oltre 40 finanziamenti a tasso agevolato senza interessi di mora. Risultati Il personale dipendente della BCC Monte Pruno ha potuto, sulla base del progetto e dopo un’attenta analisi dei casi presi in considerazione, 421 Il libro d’oro della responsabilità sociale sviluppare ampie e profonde competenze tecniche in materia di interventi a sostegno delle categorie di clientela più deboli, riuscendo nella difficile impresa di coniugare le esigenze aziendali con il sostegno a coloro che necessitano di un finanziamento agevolato. 422 Il libro d’oro della responsabilità sociale BANCA POPOLARE DI SONDRIO Istituto bancario Largo ai giovani: PoliCredit Card, fiducia al futuro Problema La società contemporanea è sempre più contraddistinta da complessità, a livello sia economico e sia sociale, che producono profondi gap fra i membri della collettività, andando così a delineare una situazione precaria e poco prevedibile, soprattutto, per le nuove generazioni. Soluzione In linea con i principi ispiratori delle banche popolari, di nome e di fatti, e grazie ai rapporti in essere con le principali università italiane, la Banca Popolare di Sondrio (BPS) – in collaborazione con il Politecnico di Milano, l’associazione degli studenti di questo Ateneo e aziende di prodotto partner, in particolare CartaSi – ha investito proprie risorse per promuovere alcune iniziative, che hanno consentito di realizzare PoliCredit Card. La carta di credito, cobranded, rivolta agli studenti del Politecnico di Milano, consente loro, attraverso un unico strumento, di effettuare pagamenti presso gli esercizi commerciali e on line, con particolare riguardo alle tasse universitarie, nonché di ottenere finanziamenti sia durante gli studi e sia, in specie, al loro termine, quando il laureato deve affrontare scelte che ne condizioneranno il suo futuro. Il “Premio alla Laurea”, il contenuto pregnante dell’iniziativa, permette al titolare di poter accedere a un prestito a condizioni vantaggiose e volto ad intraprendere un nuovo corso di studi o di approcciare con serenità l’inserimento professionale. Terminati gli studi ed entrati nel mondo del lavoro, i titolari della carta di credito possono continuare a utilizzare PoliCredit Card come comune strumento di pagamento elettronico, ma anche come fonte di finanziamento per eventuali e improvvise ulteriori necessità, disponendo di un’assistenza economica per poter far fronte al cambio di status, da studente a lavoratore, oppure per approfondire le proprie conoscenze attraverso stage/master. Inoltre, è stato aggiunto un meccanismo per il quale è possibile regolare on line le spese di carattere universitario senza dover digitare gli estremi della card stessa, eliminando così eventuali remore all’utilizzo dello strumento e attinenti alla sicurezza. 423 Il libro d’oro della responsabilità sociale La BPS ha agito nell’interesse della collettività. PoliCredit Card nasce infatti da un comportamento insito nel modo di fare banca di BPS: l’attenzione verso le tematiche socio-economiche dei territori in cui opera. Ogni attore ha manifestato le proprie aspettative; in particolare gli studenti chiedevano la realizzazione di uno strumento finanziario in grado sia di poter gestire dei pagamenti sui circuiti internazionali (VISA), sia di poter ottenere una carta di credito senza troppe complicanze burocratiche, a costi ragionevoli, e sia, ancora, di poter pagare on line le spese universitarie, anche eventualmente rateizzando gli importi. Le funzionalità di PoliCredit Card saranno, in un prossimo futuro, estese anche in altri ambiti universitari. La card sarà sottoposta a un processo di miglioramento continuo, sia per quanto riguarda l’arricchimento dei servizi ottenibili e sia a livello di sistema, al fine di unificare e unire molte esigenze comuni. Risultati PoliCredit Card sta contribuendo al miglioramento dello status di studente, supportando i bisogni e le aspettative di laureandi e laureati che, fra l’altro, trascorrono dei periodi di studio all’estero. L’iniziativa ha incontrato l'interesse dei destinatari è confortante. Circa il 75% delle carte sono state emesse a favore di studenti, ciò attesta che l’ascolto attivo degli “stakeholder” e, in modo particolare, dei loro bisogni inespressi giova all’affermazione dei servizi e alla soddisfazione degli studenti. Non si esclude la possibilità di allargare l’iniziativa ad altri atenei, rispettando le esigenze specifiche di determinate comunità di studenti. 424 Il libro d’oro della responsabilità sociale BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO DELLA PROVINCIA DI GROSSETO Gruppo Bancario Energia pulita per tutti Problema Le scelte e i comportamenti in tema di produzione e consumo di energia rivestono un'importanza ogni giorno maggiore per il futuro di noi italiani e dell'intera umanità. L'attuale modello energetico, largamente fondato sul petrolio e gli altri combustibili fossili, è la causa principale delle varie forme di inquinamento atmosferico - dallo smog alle piogge acide - ed è anche la prima fonte dell'aumento dell'effetto serra e dei mutamenti climatici. Il 16 febbraio 2005, dopo la ratifica della Russia, è entrato formalmente in vigore il Protocollo di Kyoto. Per l'Italia il trattato parla chiaro: dal 1990 ad oggi sono aumentate le nostre emissioni di anidride carbonica di circa il 10%, mentre dovrebbero essere ridotte del 6,5% entro il 2012 (sempre rispetto al 1990). Soluzione Il progetto è stato ideato dalle Banche di Credito Cooperativo della provincia di Grosseto con il fine di operare e diffondere cultura relativamente al settore dell’energia da fonti rinnovabili, non con motivazioni di carattere imprenditoriale ma solo ed esclusivamente con finalità di responsabilità sociale ed ambientale rispetto al territorio di operatività “la Maremma”. Partner di questa iniziativa è stata Legambiente con il proprio Centro Nazionale per la Promozione delle Fonti Energetiche Rinnovabili. L’idea ha visto la progettazione di un modello che favorisse lo sviluppo di impianti che producono calore ed energia da fonti rinnovabili di piccole ed anche piccolissime dimensioni, per attività imprenditoriali e private, scegliendo come forma tecnica di applicazione la struttura di rapporti finanziari regolamentati da convenzione. La convenzione che regola le iniziative finanziarie per l’istallazione di impianti di produzione di calore ed energia da fonti rinnovabili doveva è semplice, capace cioè di finanziare tutto l’investimento, compreso l’IVA, in maniera immediata, dando nello stesso tempo sicurezza. Dopo che sono stati incamerati, da parte del beneficiario, eventuali contributi pubblici è infatti possibile diluire l’impegno finanziario in più anni. Ciò consente 425 Il libro d’oro della responsabilità sociale quindi al cliente che realizza l’investimento una facile gestione finanziaria, un costo dell’operazione inequivocabilmente conveniente, la possibilità senza oneri aggiuntivi di poter beneficiare del fondo di solidarietà istituito dalle Banche. È stato poi pubblicato un piccolo opuscolo esemplificativo con spiegazioni sui singoli interventi realizzabili, (pannello solare o mini eolico ecc.), i costi indicativi, gli incentivi esistenti, la quantità di energia prodotta ed il conseguente risparmio sia sulle spese ma anche di CO2 non immessa in atmosfera. Inoltre per tutto il personale delle Banche di Credito Cooperativo è stato anche fatto un corso di formazione, articolato su più moduli, nel quale sono stati trattati temi sui rischi ambientali, aspetti di climatologia ecc. e quali potevano essere le iniziative possibili da parte di imprenditori e Banche. Il progetto ha previsto l’utilizzo di svariati strumenti di comunicazione (uffici comunicazione delle Banche, notiziari aziendali, interviste sulle televisioni locali) e la stampa di tutti gli opuscoli di informazione in forma estesa (n.8.000 opuscoli); Le Banche, consapevolmente, hanno inoltre accettato di investire le risorse economiche ad un tasso nettamente inferiore ai tassi applicati anche alla migliore clientela. Ciascuna Banca riconosce a Legambiente, per il suo ruolo insostituibile, un contributo annuo pari ad Euro 1.000,00 ed inoltre Euro 50 per ogni pratica andata a buon fine. Lo scopo è quello di sostenere l’attività dell’associazione prolifica di numerose e meritevoli iniziative. Risultati Nel corso del 2005, anno di avvio del procedimento, sono stati finanziati prima 12 progetti poi 31 progetti. La convenzione nata dal rapporto fra le Banche di Credito Cooperativo della Provincia di Grosseto e Legambiente, è stata presto adottata da tutte le BCC della provincia di Firenze e dal 2006 è stata recepita dalla Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo (Federcasse) e sottoscritta con Legambiente a livello nazionale per estendere a tutte le BCC d’Italia l’iniziativa giudicata meritoria. 426 Il libro d’oro della responsabilità sociale BANCHE POPOLARI UNITE Settore creditizio Progetto Città Mia, investire nell’ambiente conviene Problema Sono diverse le misure da intraprendere per la revisione della mobilità urbana; dalla limitazione della circolazione privata, alla rimodulazione dell'offerta del trasporto pubblico. Le amministrazioni da sole non hanno le risorse economiche per mettere mano a interventi strutturali di mobilità urbana alternativa. È quindi necessario pensare ad un intervento coordinato tra amministrazione centrale e governi locali con un obiettivo comune: migliorare il benessere di tutti i cittadini e restituire alle nostre città e a chi le abita le piazze, le strade, i monumenti e i giardini adesso sommersi dalle auto e dallo smog. Soluzione Nel 2006 la Banca Popolare di Bergamo ha avviato il Progetto Città Mia, nato dalla consapevolezza di poter contribuire positivamente alla tutela ambientale, come banca, oltre che attraverso il controllo e la riduzione degli impatti diretti dell’attività d’impresa, anche contribuendo alla crescita di maggiore sensibilità sociale verso i temi dello sviluppo sostenibile, in coerenza con i principi del Global Compact che da anni ormai è impegnata a promuovere e sostenere. La presentazione del progetto è avvenuta con una conferenza stampa durante la quale il Presidente di BPU Banca e di Banca Popolare di Bergamo e il Sindaco della Città di Bergamo hanno firmato il primo protocollo d’intesa Progetto Città Mia, anche in presenza del personale delle filiali dell’area di Bergamo. I Comuni firmatari del protocollo d’intesa Progetto Città Mia e la Banca sanciscono così l’impegno a individuare e promuovere congiuntamente una serie di azioni concrete da proporre, finalizzate al miglioramento dell’efficienza energetica di immobili, veicoli, attività produttive. Amministrazioni comunali, enti di consulenza scientifica, aziende fornitrici di beni e servizi, società di consulenza sui bandi pubblici e Banca Popolare di Bergamo, che offre specifici finanziamenti agevolati, producono sinergicamente un’offerta di informazione e supporto a chi è orientato a contribuire fattivamente al miglioramento dell’ambiente in cui vive. La lista prioritaria delle azioni individuate dal Progetto Città Mia comprende: trasformazione a metano o GPL di veicoli a benzina, 427 Il libro d’oro della responsabilità sociale installazione di filtri antiparticolato su veicoli a gasolio, sostituzione di caldaie e impianti di riscaldamento obsoleti, isolamento termico degli edifici (tetti, rivestimenti “a cappotto”, sostituzione di infissi ecc.), impianti di recupero e riutilizzo dell’acqua piovana, interventi di rimozione e bonifica di coperture ed elementi in cemento-amianto, installazione di pannelli solari termici e fotovoltaici, realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da biomasse, biogas ecc.. I finanziamenti sono disponibili per i privati, per condomìni o singoli condòmini e per le imprese. La comunicazione interna è stata declinata a livello comunale negli spazi del Comune aderente e delle Filiali presenti sul suo territorio con pieghevoli illustrativi a firma Banca e Comune, pagine sui rispettivi siti Internet, articoli sul notiziario comunale. In collaborazione con associazioni di categoria sono stati inoltre effettuati mailing informativi ai rispettivi associati, in particolare amministratori condominiali. Risultati Ad oggi sono stati firmati 40 protocolli d’intesa con Comuni e Comunità Montane e numerosi altri sono in corso di perfezionamento. Tra i firmatari anche capoluoghi di provincia e cittadine di riferimento per ampie aree circostanti. Per le Filiali il Progetto Città Mia si è rivelato un ottimo strumento per ottenere visibilità e qualificare ulteriormente la relazione con l’amministrazione comunale. 428 Il libro d’oro della responsabilità sociale BUFERAUTO Società di Servizi per l’automobile Buferauto a Impatto Zero® Problema Da sempre l'ambito dell'autoriparazione ed in special modo l'attività di carrozzeria sono ricordate per la rilevante insalubrità degli ambienti e per l'elevato impatto dall’utilizzo dei dispositivi adottati, sia per chi vi opera sia per l'ambiente. Soluzione Arval, cliente Buferauto, impegnata da tempo sui temi dello Sviluppo Sostenibile e della Responsabilità Sociale d'Impresa, dal 2005 ha deciso di dare vita al progetto Ecòpolis - la Città Sostenibile, un evento realizzato completamente a Impatto Zero®, progetto idealizzato da Lifegate. Buferauto è stata scelta tra le 14.000 aziende collegate ad Arval, per diventare un modello di lavoro ambientalmente responsabile avendo ricostruito l’intera officina secondo i canoni della bioarchitettura, utilizzando apparecchiature a basso consumo di energia e mettendo ad Impatto Zero® l’intera attività. Buferauto ha utilizzato quindi dispositivi per il risparmio energetico, tecnologie e materiali non tossici che minimizzano l'impatto ambientale, ma soprattutto ha reso a Impatto Zero® le emissioni di CO2 della carrozzeria e del soccorso stradale. Oltre a queste caratteristiche, fondamentali per svolgere un lavoro adeguato e attento, Buferauto ha reso condivise le iniziative ed i risultati del progetto con i propri clienti, attraverso una costante opera di informazione e sensibilizzazione, con il risultato ulteriore di creare coscienza anche in chi non ne ha delle problematiche esistenti. Il coinvolgimento attivo del personale è stato indirizzato a responsabilizzare gli operatori nell'uso delle apparecchiature e dei prodotti, partendo dall'esperienze già acquisite, tramite corsi di formazione sostenuti dai fornitori coinvolti nel progetto, al fine di limitare gli sprechi ed gli smaltimenti. Allo studio e alla realizzazione della nuova struttura ha partecipato la società Bellini di Perugina (azienda leader in Italia nelle progettazione e realizzazione di carrozzerie), che ha saputo coinvolgere i produttori di attrezzature specifiche nel progettare e fornire impianti per l'ottimizzazione delle risorse energetiche. 429 Il libro d’oro della responsabilità sociale Dalla partnership con Akzo Nobel, attraverso il marchio Sikkens produttore e distributore di vernici, sono stati messi a punto cicli produttivi a basso o irrilevante impatto ambientale, utilizzando prodotti a basso v.o.c (Composti Organici Volanti) o ad acqua. Risultati Il progetto ha portato ottimi risultati, riscontrando fin da subito l’interesse della clientela locale e dei gestori di flotta assistiti a livello nazionale. Il totale coinvolgimento del personale ha portato ad un miglioramento dell'utilizzo delle apparecchiature, con un conseguente stabilizzarsi dei costi degli approvvigionamento contro un forte aumento del fatturato di vendita. Nella gestione degli smaltimenti, forte impulso ha avuto la differenziazione e il corretto utilizzo dell'area preposta. 430 Il libro d’oro della responsabilità sociale CENTRO STUDI GISED Gruppo Italiano Studi Epidemiologici in Dermatologia (GISED) Intervento educativo nelle scuole: il Progetto Sole Sì/Sole No Problema L’associazione esistente tra una eccessiva esposizione solare nei primi 15 anni di vita e il rischio di melanoma nell’età adulta è stata oggetto di vari studi durante l’ultimo ventennio. È necessario sviluppare progetti di sensibilizzazione rivolti, in particolare, alle scuole per mettere a conoscenza i reali rischi dell’esposizione al sole dei soggetti delle fasce più deboli. Soluzione La prima fase dello studio Sole Sì/Sole No-GISED, è iniziata durante l’anno scolastico 2001-2002 è si è conclusa con l’anno scolastico 2003-2004. Il progetto è volto a identificare e quantificare gli effetti a medio termine di un intervento educativo per una corretta esposizione al sole nella prevenzione primaria del melanoma. Lo studio è stato sostenuto da un finanziamento per la ricerca di L’Oreal Reserche e della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori e ha coinvolto 120 scuole italiane ed oltre 10.000 bambini. L’obiettivo del progetto ha voluto contribuire al dibattito scientifico internazionale sulle cause del melanoma e più in generale, sull’efficacia dei sistemi educativi di prevenzione primaria del cancro. Il progetto si è posto come prima ricerca sulla popolazione infantile italiana, realizzando un intervento educativo. I risultati sono stati diffusi alla stampa medica nazionale e internazionale ed influenzeranno in maniera decisiva le strategie educative in ambito sanitario. Risultati Lo studio ha contribuito al dibattito scientifico internazionale sulle cause del melanoma e più in generale, sull’efficacia dei sistemi educativi di prevenzione primaria del cancro. Il personale scolastico ha migliorato le proprie conoscenze e condurre un programma di formazione sul campo. 431 Il libro d’oro della responsabilità sociale CITROEN ITALIA Casa automobilistica Citroën C3 Bi Energy M Problema L’attenzione e la ricerca di soluzioni ecologiche e sostenibili, risulta essere ormai un dato importante tra le richieste e le aspettative del cliente, soprattutto per le case automobilistiche, principali imputate di inquinamento dell’aria. Soluzione Citroën, oltre alla ricerca del contenuto tecnologico, dell’innovazione, dell’attenzione al comfort e della qualità della vita, ha individuato una serie di indicatori ambientali per monitorare l’andamento del processo di tutela dell’ambiente. Per questo motivo sono state effettuate delle analisi approfondite sull’impatto prodotto dalla Filiale Italia. Citroën Italia, per dare maggiore incisività ai suoi progetti di tutela ambientale, ed in accordo con il Protocollo di Kyoto, ha deciso di ridurre il proprio impatto sull’effetto serra, partecipando al progetto Impatto Zero® di LifeGate. A seguito delle analisi effettuate, Citroën Italia ha reso a Impatto Zero, nel suo primo anno di collaborazione con Lifegate, la produzione dell’intero materiale cartaceo stampato (depliant informativi delle vetture e delle note informative alla rete autorizzata). Successivamente il progetto ha coinvolto anche parte delle emissioni totali di CO2 di Citroën Italia stessa. C3 1.4 Bi Energy M, destinata a soddisfare una clientela sempre più attenta all’ambiente, è pratica e facile da usare. Funziona principalmente a gas metano, commutando automaticamente sull’alimentazione a benzina una volta esaurita la riserva di gas. C3 Bi Energy M è dotata di una nuova tipologia di bombole, tecnologicamente avanzate, in fibra di carbonio (al contrario delle usuali bombole in acciaio), ultra leggere (da 3 a 5 volte più leggere rispetto ad altri tipi di bombole) fornite da ULLIT, azienda francese leader nella produzione di bombole a gas compresso. Grazie alla loro leggerezza queste bombole garantiscono a C3 una serie di vantaggi tra cui: una migliore sicurezza a bordo, una riduzione significativa dei consumi, l’usura dei pneumatici ridotta ad un terzo, maggiore durata di ammortizzatori e freni, miglior rapporto prezzo/prestazioni, un comportamento stradale identico alla versione con la sola alimentazione a Benzina e, molto importante, la conservazione dei 5 posti. 432 Il libro d’oro della responsabilità sociale Per quanto riguarda il coinvolgimento delle risorse umane dell’azienda, le attività di formazione e di addestramento del personale sui temi di carattere ambientale rivestono un’importanza primaria, in relazione all’impegno intrapreso dall’azienda in merito alla prevenzione dell’inquinamento. Il piano di formazione ha rivolto particolare attenzione alla normativa ambientale sia nazionale che locale, alla conoscenza di procedure e istruzioni operative previste dal Sistema di Gestione Ambientale, all’importanza di infondere consapevolezza dei propri ruoli a ciascun dipendente per una migliore gestione del Sistema di Gestione Ambientale e alla conoscenza di metodi e tecniche di controllo ambientale. È stato inoltre distribuito a tutti i dipendenti un piccolo Vademecum Ambientale e, in collaborazione con il progetto Impatto Zero®, è stata realizzata una mini linea guida “Eco-Drive” diffusa all’interno dell’organizzazione e presso la propria rete autorizzata, nella quale sono dati alcuni consigli per una guida “ecologica”. Risultati Citroën Italia ha individuato una serie di indicazioni ambientali per monitorare l’andamento del processo di tutela dell’ambiente. Da tempo è infatti conforme a quanto espresso nelle Direttive Europee per lo smaltimento a fine di vita di un prodotto (le vetture hanno beneficiano dell’utilizzo di materiale più facilmente riciclabile) per rispondere ale richieste del consumatore, che tengono in considerazione gli aspetti ecologici della produzione. L’attivazione di corsi di formazione così indirizzati verso la questione ambientale e verso la crescita di uno spirito ecologico ha reso più responsabile il lavoro di ogni singolo addetto, che sviluppa una maggiore consapevolezza sul tema. 433 Il libro d’oro della responsabilità sociale CONSIP Gestisce servizi e progetti per il Ministero dell’Economia e delle Finanze e per altre strutture della Pubblica Amministrazione. Il reclutamento del Personale nella P.A. - Acquisizione e gestione domande di concorso sul web Problema Per il reclutamento del personale, gli enti statali gestivano migliaia di domande cartacee. Alcuni concorsi hanno visto la partecipazione di quasi 20.000 concorrenti, durante i quali è emersa la difficoltà nel coordinare i documenti e nel limitare i tempi burocratici, sia nei confronti del personale addetto ai lavori, sia nei confronti di coloro che prendono parte ad esso. Soluzione La Consip ha realizzato il progetto “Reclutamento del Personale Acquisizione e gestione domande di concorso” che ha consentito di acquisire le domande di partecipazione ai concorsi via internet e successivamente di elaborarle dall’ufficio di competenza. Il dipendente pubblico, partecipando ad un concorso indetto dall’ufficio su indicato, ha immesso la propria candidatura attraverso uno sportello “virtuale”, senza essere costretto ad andare presso quello fisico. Tale modalità innovativa ha permesso di verificare e correggere in tempo reale i dati immessi, minimizzando in tal modo la possibilità di errore. Completato con esito positivo l'inserimento dei dati, il candidato ha poi effettuato la spedizione postale, per mezzo raccomandata, della domanda debitamente sottoscritta che ha stampato tramite l'applicazione . L’ufficio concorsi ha ricevuto le domande trasmesse via internet e ne ha preso in carico i contenuti già memorizzati sulle banche dati del sistema informativo, evitandone la trascrizione, dopo averne riconosciuto la conformità dal confronto con la versione cartacea. Nel modello utilizzato Consip ha poi provveduto a redigere un documento di Analisi Funzionale, a implementare il sito dedicato, a collaudare il sito ed eseguire il deploy prima del lancio dei concorsi e infine a monitorare il servizio e supportare il Call Center del Ministero nella gestione delle chiamate. Consip ha inoltre attivato la creazione di soluzioni sempre più a portata dell’utente, eliminando quelle barriere che si frapponevano tra le informazioni e l’utente stesso, come nel caso ad esempio, della disabilità. L’utente con disabilità visiva ha avuto infatti la possibilità compilare una 434 Il libro d’oro della responsabilità sociale domanda di partecipazione in completa autonomia, senza avere la frustrazione di farsi aiutare da qualcuno in un’impresa che risulta spesso ardua e difficile da completare. Risultati Il sito dei concorsi ha portato al personale una nuova modalità lavorativa che, con l’ausilio del web, ha ridotto drasticamente i tempi di attesa per la messa in opera dei concorsi. Il personale, inoltre, dispone di un database in cui sono raccolte tutte le pratiche e ha la possibilità di creare report statistici. Essendo notevolmente migliorata la qualità di lavoro, è proporzionalmente migliorato anche il servizio offerto, a tutto vantaggio di chi ne beneficia. 435 Il libro d’oro della responsabilità sociale CONSIP Gestisce servizi e progetti a valore per il Ministero dell’Economia e delle Finanze e per altre strutture della Pubblica Amministrazione Recupero “Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche” (RAEE) Problema La crescita esponenziale dei consumi di apparecchiature elettriche ed elettroniche e la sempre più rapida obsolescenza di questo genere di prodotti hanno fatto sì che la Commissione Europea introducesse una disciplina giuridica specifica. Soluzione Il ruolo di Consip nella responsabilità sociale d’impresa ha la sua genesi con la nascita del progetto di razionalizzazione della spesa pubblica. La società ha infatti l’obiettivo di utilizzare una minore quantità di risorse economiche per consentire allo Stato il contenimento dei costi di bilancio. L’impegno di Consip nel Green Public Procurement si è sviluppato nel corso degli ultimi anni con evidenza crescente sia nell’impegno delle risorse sia nel numero delle iniziative specifiche dedicate all’attuazione del Programma di Razionalizzazione della Spesa Pubblica. La collaborazione con il Ministero dell’Ambiente ha rinsaldato un legame che ha contribuito alla redazione di un Piano Nazionale d’Azione sul Green Public procurement, il cui impegno ha trovato riconoscimento anche nella Legge Finanziaria 2007. La Consip ha realizzato, nel corso del 2006, uno studio di fattibilità per l’avvio di progetti di recupero di PC inerente i RAEE, ovvero i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, in collaborazione con il MEF, il Comune di Segrate, il Ministero dell’Istruzione, il Ministero della giustizia, il sistema confederale delle Imprese. L’obiettivo del progetto è stato quello di verificare la fattibilità operativa del recupero e reimpiego di materiale informatico dismesso -in particolare PCe giacente nelle Pubbliche Amministrazioni al fine di un riutilizzo presso altre strutture pubbliche, ad esempio le Scuole o le strutture carcerarie. Lo sviluppo operativo del progetto ha permesso di ottenere benefici sia sociali che ambientali: da una parte un aumento dell’alfabetizzazione informatica di soggetti che non possono altrimenti usufruirne (ad esempio alunni e insegnanti non dotati di personal computers, detenuti per progetti di recupero ed inserimento) dall’altra un fattivo contributo all’attuazione della 436 Il libro d’oro della responsabilità sociale Direttiva in materia di RAEE che prevede la promozione, all’interno gli stati membri dell’Unione Europea di comportamenti idonei alla corretta gestione di RAEE ed un contributo alla sostenibilità ambientale attraverso l’allungamento del ciclo di vita dei prodotti e la riduzione dei rifiuti. Per rendere significativa la sperimentazione, Consip ha svolto un‘analisi accurata sul territorio lombardo, notoriamente quello a più alto livello tecnologico, e in seguito tre approfondimenti documentali, con ambito di indagine nazionale e locale, oltre ad un approfondimento normativo. Il risultato di tale progetto è attualmente patrimonio di tutte le Pubbliche Amministrazioni, sul sito dedicato al progezzo, nella sezione Pratica e teoria, “Documentazione a supporto”. Risultati L’obiettivo del progetto è stato quello da una parte di rendere disponibile la conoscenza di un processo virtuoso di allungamento del ciclo di vita dei beni informatici, dall’altra nell’accrescimento dell’alfabetizzazione informatica di cittadini non in grado di provvedere autonomamente alla dotazione di una postazione di informatica individuale. La fruibilità dei risultati da parte di tutte le Amministrazioni Pubbliche ha incoraggiato la realizzazione di progetti specifici di cessione di beni informatici verso istituzioni scolastiche o verso istituti penitenziari, al fine di testare concretamente il modello descritto e rendere disponibile il modello in chiave di replicabilità presso soggetti pubblici o privati. 437 Il libro d’oro della responsabilità sociale CRAI Gruppo della Grande Distribuzione Organizzata Eco Point Crai – la spesa senza sprechi Problema I maggiori soggetti che producono spreco alimentare sono gli stabilimenti di distribuzione all’ingrosso, gli ipermercati, i supermercati, i quali dovrebbero sensibilizzare la clientela al riutilizzo di alcuni prodotti. Il surplus alimentare costituisce inoltre un costo notevole per le aziende della distribuzione alimentare, sia per la perdita di valore delle merci invendute, sia per i costi onerosi di smaltimento. Soluzione CRAI, molto sensibile alle tematiche ambientali, sostiene ed è socio sin dal suo nascere di PLEF (Planet Life Economic Foundation), una onlus nata nel 2003, costituita da manager, imprenditori e professionisti dei mondi industriali, dei servizi e della comunicazione, che opera per favorire l’evoluzione della compatibilità tra ambiente, società e mercato, agendo direttamente sulla catena del valore dell’impresa. Eco Point rappresenta la prima applicazione pratica del progetto “Distribuzione Compatibile” di Planet Life Economy Foundation. Obiettivo del progetto è di riprodurre un modello di ciclo di vita del prodotto (produzione – distribuzione – consumo – riciclo) il più simile possibile a quello del ciclo di vita di una qualunque risorsa naturale. Nell’Eco Point si sperimenta una nuova forma distributiva - la vendita senza imballo - che permette di coniugare eco-compatibilità (riduzione degli imballaggi, minori sprechi di prodotto lungo la filiera, maggiore efficienza nella logistica) con il mantenimento di competitività (in termini di qualità e redditività) rispetto ai prodotti tradizionali nonché un risparmio per il consumatore. La novità dell’Eco Point CRAI consiste nella possibilità di acquistare sfusi prodotti che oggi esistono solo confezionati, quali caffè, cereali, pasta, riso, caramelle, legumi, spezie, snacks salati e frutta secca. Vicino all’idea della bottega dello speziale, l’Eco Point si basa però su contenuti tecnologici di avanguardia e altamente innovativi. I sacchetti con cui il consumatore si porta a casa la merce, infatti, sono realizzati con lo speciale film NatureFlex, prodotto con pasta di legno ottenuta da apposite piantagioni rigenerabili, con certificazione di compostabilità UE (EN13432:2000) e US (ASTM D6400-99). 438 Il libro d’oro della responsabilità sociale Di alta lucentezza e trasparenza, sono biodegradabili in ambiente acquatico (acque nere di scarico) e permeabili all’umidità. Gli erogatori dei prodotti, realizzati a iniezione in policarbonato trasparente, sono idonei al contatto con alimenti, inalterabili nel tempo, molto solidi e resistenti ai raggi UVA, il che consente il prolungamento di fragranza e freschezza. Con gli ECO POINT, CRAI punta a sensibilizzare milioni dei suoi consumatori in tutt’Italia, clienti dei suoi 3.000 punti vendita, su un nuovo modo di fare la spesa nel rispetto dell’ambiente. L’obiettivo del progetto è quello di fornire al consumatore la possibilità di acquistare “senza sprechi”, pagando solo il prodotto e non più la confezione, con evidenti vantaggi per l’ambiente in termini di minori confezioni “a perdere” destinate a trasformarsi in rifiuti, che per il portafoglio del consumatore, che non è più costretto a pagare la confezione. Nel 2006 è stata inoltre sperimentata sui prodotti detergenza liquidi (igiene casa). In 3 punti vendita Crai Piemontesi (Oulx, Borgaro e Torino) sono state infatti inaugurati gli innovativi sistemi ECO GOCCIA, reparti per la vendita di detersivi sfusi con incentivo al riutilizzo dei flaconi, nell’ambito del progetto “Riduzione Rifiuti nella GDO” in collaborazione con la Regione Piemonte. All’interno di CRAI, sia a livello della Centrale di Milano, che fra i soci, è stato creato in origine un team che ha operato attivamente con Plef per lo sviluppo iniziale del Progetto. Da questo entusiasmo è nato il “Club dei Giovani CRAI”, costituito dai figli dei soci titolari di centri distributivi e di associati titolari di negozi al pubblico, che, con il supporto di esperti, formulano proposte e progetti proiettati verso un’imprenditorialità innovativa nella distribuzione, oltre ad aver attivamente collaborato alla presentazione del progetto. Risultati Secondo una ricerca effettuata sul punto vendita tester di Oulx su un campione di consumatori in uscita dal punto vendita, il 29,8 % degli intervistati aveva già fatto almeno un acquisto nell’area Eco Point, con il 92,5 % degli acquirenti che ha dichiarato la propria propensione a effettuare altri acquisti. 439 Il libro d’oro della responsabilità sociale CRESUD Società per azioni che offre risorse finanziarie a condizioni sostenibili per Istituzioni di MicroFinanza ed Associazioni di Produttori in America Latina, Africa ed Asia. Diamo credito al Sud del Mondo Problema In molti paesi dell’Africa, Asia ed America Latina i contadini, allevatori, commercianti, artigiani necessitano dell’accesso ai prestiti indispensabili allo sviluppo delle loro attività economiche. Organizzazioni di microcredito e produttori di commercio equo e solidale hanno a loro volta bisogno di credito a condizioni sostenibili, poiché i sistemi bancari locali, per ostilità o disinteresse, non sono disposti ad aprire relazioni con queste organizzazioni. Soluzione Le organizzazioni di microcredito e i produttori di commercio equo solidale si rivolgono ai circuiti di finanza solidale per ottenere le risorse finanziarie al decollo ed allo sviluppo della loro attività. L’obiettivo dell’attività di Cresud è duplice: da un lato consentire l’accesso al credito ai soggetti normalmente esclusi dai sistemi creditizi locali, dall’altro offrire percorsi sostenibili alla forte domanda di risparmio etico ed investimento socialmente responsabile esistente nella nostra società. Con il progetto “Diamo credito al Sud”, Cresud ha offerto risorse finanziarie a organizzazione di Microcredito e di Produttori in America Latina, Africa ed Asia. Il progetto si è valso della collaborazione con ONG (Mani Tese), Consorzi di ONG (CIPSI), Cooperative del Commercio Equo (CTMaltromercato, ChicoMendes, Mandacarù) ed individui avviene con acquisto di nostre azioni, sottoscrizione delle nostre emissioni di obbligazioni, partecipazioni a corsi e convegni. Obiettivi e modalità operative sono state definiti in stretto contatto con gli stakeholders (Investitori con responsabilità sociale, Organizzazioni di Microfinanza/Associazioni di Produttori nel Sud del mondo, consumatori di prodotti equi e solidali, Organizzazioni di Cooperazione Internazionale), e sulla base della profonda ed ampia competenza acquisita con attività pluriennale nel settore. 440 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati Il totale dei prestiti erogati è di oltre 5,000,000 euro, con oltre quaranta operazioni di finanziamento. I nostri clienti (circa 30 tra Istituzioni di Microfinanza ed Organizzazioni di Produttori) a loro volta distribuiscono le risorse ricevute sotto forma di microcrediti di importo medio pari a 250euro, ed i nostri prestiti sono stati canalizzati ad oltre 20,000 piccoli produttori in America Latina, Africa ed Asia, nella maggioranza donne. La visibilità e reputazione nazionale ed internazionale della nostra azienda ed attività sono notevolmente cresciute nel corso degli anni, sostenendo lo sviluppo delle operazioni di raccolta (con emissioni obbligazionarie sottoscritte senza difficoltà), di distribuzione (facilitando i contatti con i clienti potenziali), e di quelle orizzontali con partners ed alleati/coopetitors. 441 Il libro d’oro della responsabilità sociale DAVINES Opera nella produzione e commercializzazione di prodotti cosmetici professionali Progetto Lifegate Problema Il rapporto tra etica e produzione è un tema sempre più attuale. I consumatori sono ormai sensibili alle questioni di sensibilità sociale e ambientale, e non si accontentano più di guardare il momento conclusivo del processo, ossia il prodotto. Oggi considerano infatti gli ingredienti, le condizioni di lavoro, il packaging riciclabile come fattori guida nella scelta. Soluzione Da anni Davines dimostra una forte vocazione alla sostenibilità, gestendo i propri processi produttivi con un occhio attento a non recare danno né alla natura, né all’uomo. Lo dimostrano, ad esempio, l’assenza di test su animali, i packing riciclabili, il controllo rigoroso delle materie prime e l’elaborazione di una carta etica aziendale. Il progetto intrapreso da Davines con Impatto Zero è la prima azione concreta di Corporate Social Responsability. Ma la partnership non si limita a questo: Davines è tra i clienti di LifeGate per quanto concerne la fornitura di energia pulita, con il progetto LifeGate Energy. Sono stati inoltre creati una fondazione, che sensibilizza le imprese al tema della responsabilità sociale, la Carta Etica aziendale nel 2006. Davines ha scelto di aderire a Impatto Zero®, impegnandosi a compensare l’impatto ambientale causato dalla produzione della linea Davines Essential Haircare, una delle sue linee che più attinge dal patrimonio della natura mediterranea, attraverso la creazione e la tutela di aree boschive protette in Italia e all’estero, in particolare in Costa Rica. Con il progetto LifeGate Energy, invece, l’azienda ha acquistato energia rinnovabile, l’unica illimitata e naturalmente non inquinante perché prodotta dal sole, dal vento, dall’acqua e dalla terra. Questa adesione, oltre a promuovere un modo per fare azienda più responsabile verso il futuro del pianeta, ha significato anche un investimento a sostegno della ricerca ingegneristica promossa da Lifegate, per sostenere l’uso esclusivo di energia da fonti rinnovabili. La comunicazione del progetto ha toccato diversi livelli, che l’azienda ha messo a disposizione per diffondere il progetto e arrivare con maggiore 442 Il libro d’oro della responsabilità sociale efficacia al consumatore, divulgando il logo LifeGate in ogni leaflet, poster, brochure. Risultati Davines ha redatto nel 2006 la sua Carta Etica, alla quale ha contribuito tutto il personale, lungo un percorso formativo durato un anno. L’azienda inoltre, facendosi portatrice di valori positivi ed etici, ha aumentato la credibilità verso il cliente, consumatore sempre più attento alla questione. 443 Il libro d’oro della responsabilità sociale ECOLOGY GROUP Società che opera nel settore ambientale Eureka: il compattatore manuale ideale per le famiglie, ottimo per le pubbliche Amministrazioni Problema Il problema dei rifiuti in Italia e soprattutto in Campania ha assunto negli ultimi anni proporzioni tali da diventare uno dei maggiori problemi, non solo di tipo ecologico e sanitario ma anche una fonte di preoccupazione sociale. L’ecologia e la protezione dell’ambiente solo negli ultimi anni hanno assunto l’importanza che meritavano. Le moderne tecniche di raccolta differenziata e di riciclo dei rifiuti, sono il frutto di una tendenza iniziata intorno agli anni `50, in tutti i paesi industrializzati. Soluzione EcologyGroup è una società della provincia di Vicenza, che opera nel settore della produzione di tecnologie per l’ambiente e, nello specifico, della gestione dei rifiuti. La missione di Ecology è quella di progettare soluzioni per ridurre il volume dei materiali di scarto ed aumentare gli spazi disponibili, migliorando l’ambiente e conseguentemente la qualità della vita dei soggetti che in esso vivono. Una filosofia aziendale incentrata fortemente sul concetto di sviluppo sostenibile e sull’esigenza di fronteggiare, mediante soluzioni innovative, le complesse problematiche ambientali e in particolare quelle riguardanti il problema dello smaltimento dei rifiuti. Ecology ha così attivato Eureka, un compattatore manuale coperto da brevetto destinato sia ad Enti e/o aziende private che gestiscono il ciclo di smaltimento dei rifiuti, sia a famiglie. Eureka è costituita da una tecnologia in grado di attuare efficacemente un sistema di raccolta sostenibile porta a porta poiché riduce il materiale di scarto delle famiglie, favorendo la raccolta differenziata e facilitando la raccolta alle organizzazioni preposte (fino al 70%). Tra le caratteristiche distintive del prodotto vi sono le dimensioni ridotte, la dotazione di accessori specifici, come ad esempio un tappo salvaodori che, evitando la fuoriuscita di odori sgradevoli, sgrava così dal dover giornalmente portare i rifiuti negli appositi contenitori di raccolta differenziata. 444 Il libro d’oro della responsabilità sociale Il personale, favorito dal clima aziendale collaborativo, ha partecipato allo sviluppo di Eureka, proponendo modifiche migliorative e contribuendo attivamente alla sua progettazione. Due categorie di stakeholder in particolare, con le loro esigenze reali, hanno contribuito ad orientare le scelte strategiche dell’azienda verso la creazione di Eureka: sia la comunità (famiglie) sia gli enti incaricati della gestione del ciclo dei rifiuti. Le loro esigenze sono incorporate nella definizione dei processi strategici dell’impresa in sede di innovazione di prodotto. L’impresa, per attuare le sue strategie di vendita, vuole infatti attuare partnership con le Pubbliche Amministrazioni per sensibilizzare i cittadini sulle tematiche della compattazione e della raccolta differenziata. Solamente se la Pubblica Amministrazione sviluppa con Ecology un rapporto commerciale, acquistando i compattatori da consegnare alle famiglie e insieme un rapporto di collaborazione per sensibilizzare un determinato bacino di utenza (Comune, Provincia), il prodotto potrà apportare i suoi più significativi benefici per ogni soggetto interessato (Ecology, Cittadini, Pubblica Amministrazione, Ambiente). Risultati È in corso di attuazione un progetto relativo alla sperimentazione dell’efficacia del prodotto Eureka nelle isole minori del Sud Italia, dove a causa di ristrette dimensioni, sono carenti gli spazi di deposito dei rifiuti ed elevati risultano i costi del loro trasporto verso destinazioni più idonee in terra ferma. 445 Il libro d’oro della responsabilità sociale ETICREDITO - BANCA ETICA ADRIATICA Banca etica Dar Credito a chi non ha credito Problema Spesso donne, uomini, famiglie delle fasce più deboli della popolazione e delle aree più svantaggiate non possono nemmeno avere un conto corrente bancario. Il loro status sociale li esclude quindi dalle banche commerciali che non li considerano clienti appetibili. Ogni conto corrente o operazione rappresenta un costo per le banche che i bassi capitali apportati da queste persone non riescono a coprire. Sono purtroppo queste persone ad aver maggiore bisogno delle banche per accedere sia al risparmio sia al prestito necessario per costruire un futuro migliore per sé stessi e per la propria famiglia. Considerando che la mancanza di accesso al credito può diventare, con grande probabilità, l’anticamera dell’emarginazione sociale completa, sono necessari interventi volti a favorire l’incontro tra bancari e richiedenti di prestito. Soluzione La nascita di Eticredito è legata all’iniziativa di alcuni esponenti dell’imprenditoria locale, i quali hanno legato al tema della finanza etica altre realtà significative del tessuto socio economico locale come la diocesi, la fondazione Carim, la fondazione Cassa di Risparmio di San Marino, l’Istituto San Giuseppe, e altre. Nella struttura di governance va segnalata la presenza del Comitato Etico che, eletto dai soci fondatori, ha il compito di controllare che l’operato del Consiglio di Amministrazione risponda appieno alle finalità morali dello statuto. Alla base del progetto vi è quello di favorire l’accesso al credito per esigenze primarie a soggetti che non hanno possibilità di ottenere finanziamenti nell’ambito dei normali canali bancari. In convenzione con l’associazione Famiglie Insieme sono stati infatti erogati finanziamenti a rimborso rateale a soggetti privati, i quali, per il loro status sociale, sono esclusi dal sistema bancario tradizionale e non hanno quindi accesso al credito (o meglio, l’unico credito possibile diventa quello dei canali usurari). Si tratta di finanziamenti al tasso del 4,5% destinati a sovvenzionare acquisti di beni e servizi di prima necessità. È stato inoltre concesso un prestito con rientro mensile a tasso fisso, che non comporta quindi la variazione della rata, con interessi molto contenuti 446 Il libro d’oro della responsabilità sociale rispetto al mercato, nessun costo di gestione e spese di istruttoria pari a 5,00 euro. Anche la contabilità non richiede l’apertura obbligata del conto corrente consentendo la massima riduzione delle spese fisse dell’operazione. L’incontro con i centri di ascolto gestiti dalla CARITAS ha offerto la concreta possibilità di mettere al servizio dell’associazione Famiglie Insieme la professionalità e gli strumenti tecnici per gestire le operazioni di prestito a persone emarginate dal circuito della finanza tradizionale. L’associazione, attraverso l’azione del centro di ascolto, ha attuato un accompagnamento concreto della persona, o dell’intero nucleo famigliare, verso un miglioramento della propria condizione di vita. Anche il personale di Eticredito, essendo una realtà molto piccola, è stato totalmente coinvolto nell’iniziativa attraverso il contatto con gli esponenti dell’associazione e l’incontro con i beneficiari dei finanziamenti ai quali è stata concessa una vera e propria consulenza specializzata per la gestione del rapporto con il sistema bancario (accredito stipendio, gestione pagamenti periodici, ecc). Risultati Il progetto ha permesso la realizzazione della mission aziendale in termini concreti ed operativi, ottenendo una forte visibilità sul territorio. L’attività di gestione delle pratiche ha portato tutto il personale ad una maggior consapevolezza delle situazioni di disagio sociale presenti sul territorio e della possibilità di realizzare azioni correttive. 447 Il libro d’oro della responsabilità sociale FILO DIRETTO W.O.R.L.D. CARE Telemedicina e assistenza medica on line Net for Care, la telemedicina a scopi umanitari Problema Nel campo della salute, spesso il solo trattamento terapeutico non è sufficiente a soddisfare tutte le esigenze delle persone che, di fronte alla malattia, chiedono sempre più informazione e sicurezza per preservare il proprio stato di salute e la propria qualità di vita. Ciò è ancor più vero quando si viaggia in un paese lontano oppure quando, trovandosi di fronte ad una malattia seria, si sente l’esigenza di un maggior livello di approfondimento e quindi di accedere ad ulteriori, qualificati pareri. Soluzione Net for Care è il progetto di telemedicina di Filo diretto World Care S.p.A., la società del Gruppo Filo diretto dedicata allo sviluppo e all'implementazione di servizi innovativi e ad alto valore aggiunto nel campo dell'assistenza medica. Il progetto mette a disposizione le più opportune competenze mediche specialistiche ovunque ce ne sia bisogno e nel più breve tempo possibile e offre servizi innovativi di telemedicina vive. “Travel Care” e “Medical Passport” sono le soluzioni di e-health studiate appositamente per fornire il massimo della tranquillità a chiunque intraprenda un viaggio. “Travel care” è il servizio di teleconsulenza studiato per fornire supporto medico-specialistico a tutti coloro che si trovano lontano dal proprio Paese o da strutture sanitarie qualificate. Grazie alle più moderne tecnologie web è anche possibile sottoporre la situazione al proprio medico di fiducia e dialogare direttamente con lui in audio-video-conferenza. “Medical Passport” è un vero e proprio passaporto medico che permette di accedere a tutti i dati sulla propria salute sempre e dovunque, con un semplice click. Grazie a un accesso riservato disponibile sul sito www.netforcare.it, Medical Passport permette di creare la propria cartella clinica on line in modo semplice e sicuro compilando un questionario guidato. Tutte le informazioni inserite vengono criptate e automaticamente archiviate nelle lingue più conosciute. Per l’area salute, è stato predisposto “Best Opinion”. A supporto dell'azione del proprio medico curante, spesso si sente la necessità di avere un secondo parere consultando un esperto di fama internazionale. Ottenere però un ulteriore consulto spesso significa spostarsi 448 Il libro d’oro della responsabilità sociale dalla propria città e intraprendere viaggi, anche all'estero, che comportano difficoltà organizzative e di lingua, oltre a conseguenze in termini di tempo e denaro. Per venire incontro a questa esigenza, viene offerto “Best opinion”, la soluzione a che permette al paziente e al suo medico di consultare uno specialista selezionato tra i migliori al mondo, senza il bisogno di recarsi personalmente nel suo studio. Per l’area Corporate, Filo Diretto World Care ha partecipato ad OPTESS (Offshore Platform Telemedicine Services via Satellite) il progetto del 2004 co-finanziato dalla Commissione Europea (programma eTEN) con l'obiettivo di sperimentare e validare un servizio di telemedicina su piattaforme offshore. Grazie all’ausilio di sistemi di telecomunicazione satellitare, il servizio permette di aumentare la qualità delle prestazioni medico-sanitarie nelle postazioni remote, con particolare riguardo alle piattaforme. La flessibilità della piattaforma tecnologica Net for Care permette, quindi, di realizzare installazioni ad hoc per collegare qualsiasi punto nel mondo 24 ore su 24 365 giorni l'anno alla Centrale di Telemedicina e alla rete di ospedali e medici specialistici. È possibile così estendere i servizi di consulenza medica alle navi da crociera o mercantili, agli yacht, alle piattaforme petrolifere, ai cantieri, ai campi base. Filo Diretto W.o.r.l.d. Care ha inoltre promosso, attraverso Filo Diretto Onlus un’iniziativa per sfruttare a fini umanitari le competenze maturate nel campo della telemedicina. Il progetto ha reso possibile il collegamento tra ospedali remoti in zone povere del mondo e strutture specialistiche italiane ed internazionali per offrire servizi di teleconsulto medico e sessioni di training a distanza. Nel 2005 la prima installazione è stata realizzata nella capitale del Nicaragua, presso l’ospedale “La Mascota”. Risultati Il progetto ha permesso di acquisire nuove competenze in un settore in forte espansione. Ciò, da un lato, ha generato entusiasmo nello staff coinvolto direttamente nel progetto che ha dato luogo a un elevato livello di partecipazione e, dall’altro, ha permesso al Gruppo di rafforzare, sia verso il proprio interno (dipendenti, collaboratori, shareholders) sia verso l’esterno (clienti e potenziali clienti), i valori di “innovazione” e “servizio al cliente” già peraltro centrali nella propria brand equity. 449 Il libro d’oro della responsabilità sociale FONDAZIONE ITALIANA ACCENTURE Fondazione di studi e di iniziative, senza fini di lucro, volta a promuovere l’innovazione nei modelli di sviluppo, nella cultura e nell’educazione. NavigAbile Problema L’andamento di un’impresa, sia in termini di sviluppo produttivo che di capacità di generare profitto, dipende oramai dall’azione sinergica tra l’impresa stessa e gli investitori, i dipendenti, i fornitori, i consumatori, le organizzazioni sociali, le istituzioni e le associazioni ambientaliste e del terzo settore. L’impresa dovrebbe quindi progressivamente modificare la propria immagine di corpo estraneo alla realtà che la circonda ed essere, al contrario, sempre più percepita come presidio importante del territorio in cui opera. Soluzione Accenture ha scelto di costituire una Fondazione Italiana come impegno preciso e strumento concreto per destinare parte delle sue risorse e soprattutto del suo know-how tecnologico e manageriale per iniziative che avvantaggino la collettività, al di là di quanto faccia nella sua normale attività lavorativa. NavigAbile è un progetto di Fondazione Accenture, in partnership con la Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus e la Fondazione Francesca Rava, N.P.H. Italia Onlus e in collaborazione con il Ministero della Solidarietà Sociale, che intende fornire, prevalentemente a bambini e ragazzi, ma anche ad adulti, con disabilità cognitive, motorie e di compromissione delle possibilità di relazione e comunicazione, una modalità innovativa per comunicare e per accedere ai contenuti del web. Più specificatamente, NavigAbile ha l’obiettivo di realizzare, validare scientificamente e rendere disponibili un insieme di servizi volti, da un lato, a migliorare l'accessibilità del web e dei suoi contenuti e, dall’altro, a fornire strumenti di comunicazione e relazione, attraverso il sito web del progetto. Il progetto si avvale anche della partnership tecnologica di HP, Microsoft, Politecnico di Milano Studio Delta e Scansoft che hanno fornito gratuitamente hardware e software necessari per gestire e sviluppare i servizi e i contenuti del sito. Dal primo di gennaio 2007 NavigAbile è diventato un progetto europeo, NavigAbile è stato inserito fra i progetti del programma della Commissione Europea denominato eTEN. Nel 2007 e 2008, grazie al contributo della 450 Il libro d’oro della responsabilità sociale Comunità Europea, l’esperienza di NavigAbile e i suoi benefici verranno replicati in Grecia, Spagna e Svezia. Tutti i partner del progetto sono coinvolti attraverso un aggiornamento continuo, in parte realizzato tramite mailing con cadenza semestrale sullo stato di avanzamento del progetto, in parte attraverso riunioni dedicate all’aggiornamento dello stato dell’arte e alla raccolta di opinioni e feedback relativamente a nuove funzionalità da implementare, nuovi partner da coinvolgere, nuovi contenuti da inserire. Il Ministero della Solidarietà Sociale viene aggiornato ogni sei mesi attraverso una riunione e una presentazione dei risultati ottenuti e dei futuri obiettivi. Per quanto riguarda il monitoraggio dell’utilizzo di NavigAbile da parte degli utenti, mensilmente vengono realizzate delle statistiche relative ai singoli utenti ed ai relativi Centri NavigAbile. Queste statistiche sono messe a disposizione dei Centri NavigAbile tramite un ambiente ad essi dedicato e riservato. Ogni tre mesi vengono inoltre somministrati dei questionari qualitativi e quantitativi agli utenti ed ai loro educatori così da raccogliere loro impressioni e feedback sui servizi e sui contenuti di NavigAbile. Questo consente anche di realizzare sempre contenuti di interesse per tutti i nostri utenti. Oltre ai Centri Territoriali, che hanno il compito di diffondere il Progetto sul proprio territorio, fornire assistenza agli utenti registrati e formare i loro genitori all’utilizzo di NavigAbile, e NavigAbili è attivo anche un servizio di help desk tecnico e di help desk di contenuto che forniscono supporto ed aiuto a tutti gli utenti ed alle loro famiglie per problemi che non sono risolvibili dai Centri sparsi sul territorio nazionale. Risultati Attualmente NavigAbile ha registrato più di mille utenti registrati che utilizzano ogni giorno il sito del progetto anche grazie alle numerose iniziative di comunicazione svolte a livello nazionale ed alle convenzioni stipulate con alcune delle più importanti associazioni Nazionali che si occupano di disabilità quali: Anffas, FISH, Ledha. Sul territorio nazionale sono inoltre attivi ben 29 Centri NavigAbile, che includono anche 15 Centri Territoriali. 451 Il libro d’oro della responsabilità sociale FONDAZIONE LE MADRI Fondazione culturale per la diffusione della via di conoscenza antroposofica Creazione di luogo aperto al pubblico secondo l'Architettura e la configurazione ambientale organiche viventi Problema La fondazione le Madri opera con l’intento di migliorare la qualità della vita e in particolare il rapporto fra uomo e uomo. All’interno di questo credo si inserisce il progetto. La casa rurale è stata valorizzata nel suo stato originale, il magazzino nuovo è un prefabbricato ma configurato con tratti architettonici nuovi, il centro è una ristrutturazione recente su cui è stato profuso il massimo sforzo architettonico organico vivente. Il Parco incornicia il tutto ed è realizzato con un'arte che lo rende alquanto caratteristico. La casa rurale è stata valorizzata nel suo stato originale, il magazzino nuovo è un prefabbricato ma configurato con tratti architettonici nuovi, il centro è una ristrutturazione recente su cui è stato profuso il massimo sforzo architettonico organico vivente. Il Parco incornicia il tutto ed è realizzato con un'arte che lo rende alquanto caratteristico. Soluzione Il Fondatore ha lavorato nella sede con gli stessi principi per 20 anni, poi ha fondato Le Madri donandole tutto il patrimonio con edifici e area verde di 13.000 mq e l'ha sostenuta con 460.000,00 euro; l'architetto Stefano Andi e Giovanni Picariello, anche consiglieri de Le Madri, sono i fautori delle forme architettoniche e G. Picariello è il genio della configurazione verde.Il progetto ha senso in quanto è rivolto al pubblico e alle scuole di ogni ordine e grado, per dare esempi educativi ed emulativi di estetica strutturale e ambientale, perché le collettività umane oggi soffrono per la troppa razionalità e utilità, il debole senso estetico e la concorrenza che unita all'egoismo imperante distrugge tutto a livello planetario e soprattutto la dignità umana. Risultati La clientela che gravita intorno ai corsi formativi e che frequenta il Negozio di prodotti biologici e il Ristorante esprimono grande apprezzamento e soddisfazione. Ogni attività è svolta all’insegna della sostenibilità e nella consapevolezza della necessità per la comunità di un ampliamento culturale, che unisca lo 452 Il libro d’oro della responsabilità sociale sviluppo materiale con quello spirituale e porti rinnovamento conseguente nelle applicazioni pratiche. 453 Il libro d’oro della responsabilità sociale GAM EDIT Tipografia ECO OFFSET – Lo stampato a basso impatto ambientale Problema Conviene interrogarsi sull’origine e sul destino della carta visto che, contrariamente alle previsioni di 15 anni fa, continuiamo a consumarne, e in quantitativi sempre maggiori. Per produrre carta si consumano grandi quantità di energia (il 4% del totale a livello globale) e acqua (tra i 44 e gli 83 mila litri per tonnellata di fibra vergine) e si producono emissioni nocive. Soluzione Gam Edit, consapevole dell’importanza di un utilizzo responsabile delle risorse naturali, ha voluto continuare a svolgere la sua attività pluriennale di stampa contando sulla qualità, senza però dimenticare il rispetto dell’ambiente entro cui si opera e gli obblighi nel doverlo preservare. In pratica, questa visione, è stata realizzata attraverso un ciclo di lavorazione meno avido di materie prime e di energie che non riguardasse solo la fornitura delle materie prime, ma coinvolgesse tutta la catena di produzione degli stampati. Da queste motivazioni è nata l’idea di un prodotto completo che rappresenti la trasformazione dell’azienda verso degli ideali concreti di sostenibilità e verso una responsabilità condivisa verso tutti gli aspetti. L’azienda ha così ideato ECO OFFSET – Lo stampato a basso impatto ambientale. Il progetto è basato sulla trasformazione del ciclo produttivo tradizionale di stampa in un ciclo produttivo ecosostenibile, da cui si ottiene un prodotto (denominato ECO OFFSET) con un più basso impatto ambientale rispetto agli standard. La Gam Edit si definisce per questo la 1° litografia ecosostenibile: per aver ideato un ciclo completo a partire dalla fornitura di energia e materie prime, passando attraverso la stampa e le rilegature, per finire nella consegna del prodotto finito e imballato. L’innovatività dello stampato Eco Offset risiede proprio nella completezza del suo ciclo di produzione,e in particolare in quelli che vengono definiti i “6 step": l’utilizzo di energia rinnovabile, di materie prime ecologiche o riciclate e di imballi riciclati, la compensazione delle emissioni di CO2 in atmosfera, la riconfigurazione degli impianti produttivi, il trasporto con mezzi ecologici. 454 Il libro d’oro della responsabilità sociale La coerenza della politica ambientale dell’azienda ha inoltre spinto l’azienda a selezionare fornitori e partner commerciali che condividano la stessa attenzione, gli stessi principi e gli stessi valori di tutela ambientale. Gam Edit ha poi sviluppato una strategia di eco-marketing, ideando un nuovo sito internet accessibile e chiaro agli utenti di tutti i generi e di una newsletter mensile, creando una rete di eco-partner, partecipando a convegni e fiere. La scelta ecologica della Gam Edit è stata trasferita ad ogni livello della gestione aziendale e del personale, che grazie anche alle sua giovane età media (35 anni) ha condiviso con entusiasmo questa nuova visione aziendale. Alcuni dei cambiamenti sono stati adottati per migliorare qualitativamente l’ambiente del personale che lavora vicino alle macchine, grazie al monitoraggio delle lavorazioni più nocive e l’utilizzo di inchiostri e solventi meno inquinanti, e all’investimento su nuove tecnologie di macchinari, forniture di energia e materie prime e parco automezzi. Risultati L’ecostrategia ideata da Gam Edit ha per obiettivo il raggiungimento di una serie benefici sociali tra cui la diffusione di una responsabilità sociale nei partner chiamati in causa nella filiera (fornitori, clienti ecc.) e l’allargamento e il miglioramento dell’offerta “ecologica” verso i cittadini. L’attenzione viene infatti spostata verso la centralità del consumatore e la soddisfazione delle sue esigenze attraverso il controllo dell’intera catena di valore e dei processi interni all’azienda. Tuttavia l’azienda vede nella continuità del progetto la base fondamentale per il suo successo. 455 Il libro d’oro della responsabilità sociale GASTALDI GLOBAL Società attiva nell'offerta di servizi mirati per le Aziende. Viaggio Incentive in Madagascar Problema Il raggiungimento del successo delle aziende richiede doti di lavoro di gruppo e cooperazione. Quando le persone lavorano insieme in maniera cooperativa l’effetto è una maggiore produttività, innovazione, qualità e soddisfazione personale. Perché un gruppo di lavoro si trasformi in un team efficace, è necessario incentivare attività volte a migliorare le capacità di comunicazione e di leadership di ogni membro, sia nello staff che nel management. Soluzione La mission della Gastaldi Global è quella di aiutare le aziende clienti a motivare e a incentivare i propri dipendenti, clienti, agenti e distributori migliorando e qualificando il rapporto professionale e personale. Nell’ambito di un progetto di incentivazione dei Concessionari Auto Suzuki, azienda automobilistica internazionale, è stato ideato e realizzato un viaggio in Madascar con l’intento di far vivere agli ospiti da vicino la incontaminata natura e il rispetto delle forme viventi e della salvaguardia dell’ecosistema ancora tutelato da intrusioni che ne ledano l’integrità. L’azienda è stata aiutata e accompagnata dal corrispondente locale, il Destination Management Company, che ha curato con Gastaldi Global il viaggio in Madagascar. Durante il soggiorno gli ospiti hanno avuto modo di venire a conoscenza della Associazione “I bambini di Manina del Madagascar” creata da un’italo-malgascia che vive a Nosy Be e si occupa attivamente delle salute e dell’istruzioni dei bambini dell’associazione. Obiettivo dell’iniziativa è stato di non fruire di un paese solo per le sue attrattive turistiche, ma di conoscere a fondo la sua vita sociale, partecipando ad un progetto socialmente responsabile che qualifica l’azienda, il lavoro del target, le singole persone. Sono così intervenuti attivamente ad una raccolta spontanea di medicine, indumenti, materiali portati in viaggio che improvvisamente apparivano superflui per loro e indispensabili per la popolazione. 456 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati È stato pienamente raggiunto l’obiettivo di fidelizzare la rete coinvolgendola in nuove modalità di incentivazione attraverso una importante esperienza socio-umanitaria. Tutto il personale, sia quello che ha lavorato sul progetto, ma anche il resto del personale coinvolto in riunioni periodiche, oltre ad aver maturato una chiara consapevolezza ecologica, ha sviluppato la convinzione che questa visione rappresenta una competenza distintiva e per proporsi ai nostri clienti con progetti fattibili e fruibili. 457 Il libro d’oro della responsabilità sociale GEAL Azienda chimica Re-Water Industriale Problema Vi è la concreta possibilità oltre la necessità che anche la Piccola Industria può e deve fornire il suo relativo contributo all’uso intelligente ed ecoambientale delle risorse idriche attraverso l’annullamento dello scarico in fogna di acque reflue provenienti dall’attività industriale e la drastica riduzione dei “residui speciali” da smaltire, come solidi o concentrati, in discarica autorizzata. Soluzione Geal è da sempre impegnata a minimizzare l’impatto ambientale nelle proprie attività produttive, nell’offerta dei suoi prodotti e nell’assistenza e informazione tecnica sul mercato specifico. Geal vuole dimostrare che solo con un impegno generalizzato, con la consapevolezza diffusa sia da parte degli attori diretti (industrie manifatturiere – consumatori della risorsa idrica) che di quelli indiretti (attività e industrie di servizio- autorità ed Enti pubblici) si può incidere sensibilmente sull’economizzazione della “non inesauribile” risorsa idrica globale che è sempre più oggetto di attenzione al fine del suo uso intelligente e socialmente distribuito. Il programma RWI – GEAL è indirizzato al trattamento depurativo e al riciclo dei reflui idrici industriali da smaltire, provenienti dai reparti della produzione tecnologica e chimica della Geal, al fine di ridurre l’utilizzo della risorsa idrica e conseguentemente il relativo impatto ambientale (approvvigionamento da falda e/o da acquedotto – ciclo di depurazione interna e/o esterna – scarico reflui in impianto di depurazione pubblica – conferimento fanghi allo smaltimento). L’azienda ha quindi programmato ed eseguito una serie di investimenti impiantistici e di nuove procedure miranti a ridurre il prelievo idrico trattando e riciclando i reflui, i quali prima erano completamente destinati allo smaltimento. La Geal effettua due cicli produttivi: A) produzione di formulati chimici B) pretrattamento industriale di piastrelle ceramiche e lapidee 458 Il libro d’oro della responsabilità sociale Per i due cicli produttivi suddetti, il progetto prevede nuovi cicli di utilizzo, di trattamento e di reimpiego delle acque: una procedura di verifica della qualità dell’acqua in entrata, di quella destinata al riciclo, dello scarto finale nonché una verifica e gestione strumentale dell’intero ciclo idrico industriale. Il nuovo ciclo idrico realizzato riduce il prelievo dal pozzo e dall’acquedotto dell’acqua necessaria alla azienda di ca. 60 %, rispetto al fabbisogno antecedente; non viene effettuato più alcun scarico idrico industriale nella rete comunale di depurazione, i fanghi residui da smaltire sono stati ridotti a quantità pressoché domestica (circa 15 kg/dì). Ciò si è attuato con l’acquisto di un impianto di depurazione per distillazione sottovuoto di tutte le acque reflue originate dai cicli produttivi A – B, con l’inserimento di decantatori per il recupero delle acque acide nel processo di pretrattamento B, e con la conseguente esecuzione di impianti e piping vari per il riutilizzo delle acque recuperate nei cicli produttivi opportuni. Il piccolo residuo concentrato (fanghi) di rifiuto industriale da smaltire, inquadrato come rifiuto speciale, viene trattato secondo le relative disposizioni di legge. È stato infine potenziato l’accumulo per l’emergenza antincendio, ubicato all’esterno del perimetro industriale, portandolo da 10 mc a 25 mc sempre disponibili. La gestione tecnica del distillatore, dei circuiti industriali e dei rifiuti da smaltire è affidata al laboratorio chimico del Centro Ricerca e Sviluppo interno (CRS-Geal). Risultati Attraverso questo intervento Geal ha voluto testimoniare in concreto che è possibile attuare un rapporto industria/ambiente con rimarchevoli risvolti etici i quali trascendono il mero tornaconto immediato e individuale per fornire un proprio e doveroso contributo alla salvaguardia dell’ambiente anche da parte della piccola industria manifatturiera chimica. 459 Il libro d’oro della responsabilità sociale GRUPPO BANCARIO CREDITO VALTELLINESE Gruppo bancario Conto NoProfit Problema Viviamo oggi in un contesto globalizzato ed estremamente interdipendente nel quale si trovano ad agire soggetti diversi con finalità altrettanto differenti. È questo il caso, per esempio, delle imprese e delle organizzazioni di solidarietà internazionale. Le prime, consce del loro rilevante ruolo sociale, si sono avvicinate al mondo della cooperazione internazionale nell’ambito della responsabilità sociale d’impresa. Le seconde hanno iniziato ad esplorare percorsi con le imprese in quanto sono interessate non solo dalla possibilità di ricevere finanziamenti diversi da quelli istituzionali, ma anche dall’efficienza che è propria del “profit”. Questo percorso di reciproco scambio e collaborazione va costruito tenendo conto delle peculiarità ed esigenze di entrambi i soggetti. Soluzione Il Gruppo Bancario Credito Valtellinese sul territorio ha nella sua mission aziendale l’attenzione e l’impegno a tutti coloro che operano sul territorio e si dedicano agli altri tramite il volontariato l’assistenza e l’aiuto. ContoNoProfit è un conto corrente riservato alle Onlus, alle Associazioni di Promozione Sociale ed alle Fondazioni che operano nel campo dell’assistenza sanitaria, della promozione culturale, dello sport dilettantistico e della tutela dei diritti civili. È un conto corrente per il quale non è prevista alcuna spesa, pur garantendo una vantaggiosa e sicura remunerazione peraltro indicizzata.. A supporto di tale iniziativa è stata predisposta apposita campagna di lancio volta a diffondere la conoscenza e l’utilizzo del nuovo conto corrente tra le associazioni. L’iniziativa è in corso tramite le agenzie delle reti di vendita del Gruppo Credito Valtellinese, una campagna di lancio del prodotto volta a presentare ed offrire il conto alla associazioni presenti nelle provincie. Le agenzie sono state fornite di appositi elenchi delle associazioni non profit presenti sul territorio prendendo in considerazioni le associazioni cui la Legge Finanziaria 2006 ha previsto la destinazione del 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Il materiale pubblicitario e il materiale a supporto dell’azione della rete consiste in un mailing massivo e centrale. 460 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati Obiettivi e finalità del prodotto sono riconducibili esclusivamente a risultati qualitativi volti ad accompagnare e sostenere, in modo semplice e chiaro, l’attività di tutti coloro che operano nell’ambito del volontariato con il preciso fine di supportarne l’impegno. La testimonianza principe di questa affermazione è da imputarsi all’attività di miglioramento delle condizioni effettuata innanzitutto alle associazioni no profit già clienti. 461 Il libro d’oro della responsabilità sociale GRUPPO TELECOM - SOC. TELBIOS Società italiana attiva nella realizzazione di servizi e reti di Telemedicina Telecardiologia Problema Di telecardiologia si sente parlare ormai da più di 15 anni. Le apparecchiatura applicabili alla trasmissione in formato digitale non solo dei segnale elettrocardiografico, ma anche delle immagini ricavabili da tutte le strumentazioni per la diagnostica invasiva e non invasiva, hanno raggiunto ormai standard ottimali di qualità, ma nonostante ciò, ancora oggi in cardiologia l'uso delle tecnologie informatiche è estremamente limitato e sul territorio nazionale si contano solo isolate esperienze non censite e non coordinate. Soluzione Telbios dispone di un Centro Servizi di Telemedicina (CST) con operatori specializzati e medici specialisti, attivo tutti i giorni 24 ore su 24, dedicato alla ricezione di biosegnali vitali, alla loro gestione, al loro monitoraggio e refertazione con consulto on line. Il CST garantisce l’accesso, in modalità sicura, alle informazioni relative al singolo paziente e permette la condivisione dei dati clinici via web, con la possibilità di attivare gli interventi d’urgenza in ogni momento. Presso la sede di Roma è localizzato il Telemedicine Operations Center (TOC), uno degli asset tecnici fondamentali di Telbios, a supporto dei servizi satellitari di B2B e di e-learning e dell’assistenza ai clienti istituzionali quali il Ministero della Difesa. Il TOC, attivo tutti i giorni 24 ore su 24, ospita stazioni satellitari; inoltre gestisce l'instradamento delle comunicazioni satellitari verso le reti terrestri e l'accesso e la fruizione dei servizi di e-learning sia via web che via satellite. Telbios fornisce i propri servizi di Telemedicina all’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) e all’Istituto Mario Negri di Milano in quanto è il provider del servizio di telemedicina dello studio GISSI AF, il più grande al mondo nell’utilizzo della telemedicina come modalità per la trasmissione del dato clinico. I pazienti arruolati sono dotati di un dispositivo di telemedicina di dimensioni ridotte, in grado di registrare l’elettrocardiogramma posizionandolo semplicemente vicino al cuore dell’assistito. Appoggiando poi il dispositivo alla cornetta del telefono o al cellulare e premendo semplicemente un tasto, l’elettrocardiogramma viene trasmesso al centro coordinatore. 462 Il libro d’oro della responsabilità sociale Telbios sta fornendo al Ministero della Giustizia un importante servizio di telecardiologia denominato “Asclepio” che in una fase iniziale viene erogato per le carceri milanesi di Opera e San Vittore. “Asclepio” consente di monitorare lo stato di salute cardiaca degli oltre 4.000 detenuti dei due istituti di pena direttamente presso la struttura carceraria di appartenenza, riducendo la necessità di spostamenti verso gli ospedali e migliorando la possibilità di cura e prevenzione delle patologie cardiovascolari. Presto dal carcere sarà anche possibile inviare immagini radiografiche a specialisti qualificati e ricevere il referto in pochi minuti. Telbios ha realizzato, per conto della società petrolifera Saipem, parte del gruppo ENI, un servizio di telecardiologia che si rivolge agli addetti alle piattaforme petrolifere e che consente la diagnosi precoce delle patologie cardiovascolari. Il servizio interessa 13 siti petroliferi situati in paesi esteri. A beneficiarne sono tutti gli addetti alla lavorazione, impegnati in un lavoro che si svolge in zone remote difficilmente raggiungibili. Alla comparsa di sintomi sospetti di patologia cardiaca il medico che è sempre presente sulla piattaforma petrolifera può immediatamente rilevare l’elettrocardiogramma e ricevere, nel giro di pochissimi minuti, un referto medico redatto da un team di specialisti molto qualificati, i cardiologi dell’Istituto Scientifico San Raffaele di Milano. Telbios si avvale dell’esperienza e della collaborazione dei propri azionisti, leader nelle rispettive aree di mercato: Telecom Italia (telecomunicazioni fisse e mobili), Science Park Raf (assistenza sanitaria e ricerca biomedica), Telespazio (telecomunicazioni satellitari) e Value Partners (consulenza direzionale). Telbios fruisce anche del supporto di un Comitato Scientifico permanente composto da personale medico di fama internazionale e da professionisti operanti nel mondo delle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni. Risultati Il servizio di telecardiologia sta diventando uno strumento di prevenzione delle cardiopatie per un’assistenza medica migliore e più precoce. Migliorando la qualità dell’assistenza medica, avvicina tra di loro medici e malati, per una sanità migliore e più efficiente. 463 Il libro d’oro della responsabilità sociale IACOBUCCI HF ELECTRONICS Azienda del settore della componentistica per areonautica Compattatore di rifiuti per aeromobili civili Problema La gestione e lo smaltimento dei rifiuti sono temi di grande attualità, e diventa fondamentale controllare questi processi in ogni azienda produttrice o erogatrice di servizi, trovando modalità innovative che diano garanzia di efficacia e sostenibilità. Soluzione La IACOBUCCI HF Electronics s.r.l., società della IACOBUCCI Group che da oltre 30 anni opera nel settore del trasporto aereo decide di lanciare la sfida al mercato aeronautico attraverso la progettazione e realizzazione di un compattatore di rifiuti all’avanguardia per aeromobili . All’origine del progetto di realizzazione del Compattatore di rifiuti, vi è la volontà da parte della IACOBUCCI HF Electronics di ampliare la gamma produttiva di equipaggiamenti per le cucine di bordo degli aeromobili civili, proseguendo nella direzione della produzione di elementi ad alto tasso di innovazione tecnologica. Anni di Ricerca e Sviluppo ed effettiva e responsabile operatività volti alla continua individuazione di soluzioni altamente tecnologiche. Gli elementi di originalità ed il livello di novità del progetto sono la realizzazione e l’applicazione del primo sistema di compattazione di rifiuti mediante un sistema di viti elettromeccaniche e parallele a ricircolazione di sfere che consente minori ingombri e maggiori volumi di compattazione e gradualità di applicazione della forza rispetto ai sistemi idraulici più comunemente utilizzati. Grazie ad una gestione ed ad un’impostazione della funzionalità attraverso un software dedicato e grazie ai sistemi elettronici all’avanguardia adottati, i compattatori di rifiuti IACOBUCCI HF Electronics si distinguono per le loro prerogative di innovatività ed originalità. In particolare si tratta di un sistema elettromeccanico avanzato che permette di programmare ed apportare modifiche al software attraverso un semplice pc; bassissimo consumo energetico pari a 360 VA; compattazione con 2 tonnellate di forza; possibilità di utilizzare contenitori di rifiuti di cartone o in alternativa in alluminio, ovvero riciclabili; cassetto rimovibile per facilitare l’inserimento dei rifiuti; manutenzione semplificata in quanto tutta la componentistica elettronica è inserita nel pannello frontale-digitale, 464 Il libro d’oro della responsabilità sociale facilmente rimovibile e senza necessità alcuna di sbarco dell’unità nella sua interezza; materiali utilizzati nella produzione del prodotto che indicano un grado di riciclabilità quasi totale. Risultati Il percorso di progettazione, realizzazione e produzione del compattatore di rifiuti, l’acquisizione e l’utilizzo di nuove tecnologie hanno notevolmente contribuito ad incrementare lo spessore del know-how aziendale. Un progetto concluso, un prodotto realizzato, certificato e lanciato sul mercato , il valore aggiunto nel livello delle conoscenze delle tecnologie innovative adottate rendono il progetto di realizzazione del compattatore di rifiuti per aeromobili civili un progetto sostenibile. 465 Il libro d’oro della responsabilità sociale IBM ITALIA Azienda attiva nel settore delle ICT World Community Grid Problema La ricerca in campo medico-scientifico continua ad aver bisogno di sostegno. Molteplici sono i modi attraverso cui le imprese possono contribuire, attraverso finanziamenti o mettendo a disposizione le proprie risorse e competenze. Soluzione Il progetto World Community Grid, nato nel novembre 2004 su impulso della IBM Corporation, consiste in un’iniziativa umanitaria globale tesa a impiegare la capacità di elaborazione inutilizzata dei computer di aziende e privati per risolvere problemi sanitari e sociali complessi. Il progetto si basa sul Grid Computing, una tecnologia in grado di connettere molti computer per creare un sistema con un elevato potere di calcolo, superiore ad alcuni supercomputer. Grazie al fatto che il lavoro di elaborazione dei dati è diviso in piccole parti che possono essere gestite simultaneamente, il tempo di ricerca viene ridotto da molti anni ad alcuni mesi. Dal 2004 ad oggi i progetti avviati sono cinque: • FightAIDS@Home, che si pone l’obiettivo di ricercare nuove cure per combattere l’AIDS; • Human Proteom Folding Project, che si propone di identificare le proteine che compongono il proteoma umano allo scopo di comprendere meglio le cause e le potenziali cure di malattie quali la malaria e la tubercolosi; • Help Defeat Cancer, che ha lo scopo di individuare strumenti diagnostici più precisi e possibili trattamenti per il cancro; • Genome Comparison Project, che confronta le informazioni genomiche al fine di migliorare la qualità e l’interpretazione dei dati biologici, la comprensione scientifica del sistema biologico, dell’interazione tra piante e organismi patogeni e delle interazioni presenti nell’ambiente. Queste informazioni possono giocare un ruolo nello sviluppo di medicinali, di vaccini e di nuove procedure diagnostiche; • Help Cure Muscular Dystrophy, che si propone di studiare l’interazione tra proteine di cui si conosce già la struttura, con particolare attenzione verso quelle che hanno un ruolo importante nelle 466 Il libro d’oro della responsabilità sociale malattie neuromuscolari. Il database di informazioni prodotte aiuterà i ricercatori a creare nuove molecole in grado di contrastare quelle che generano la malattia. IBM sostiene l’iniziativa mettendo a disposizione del Network i prodotti hardware e software, i servizi e le competenze tecniche necessari per realizzare, mantenere e gestire l’infrastruttura del World Community Grid. Inoltre è impegnata nella promozione e diffusione del progetto allo scopo di allargare il network a nuovi partners, come ad esempio le università, ritenute gli interlocutori ideali perché oltre a mettere a disposizione la potenza di calcolo delle proprie macchine possono proporre studi e ricerche da sottoporre ad un Advisory Board indipendente. I dipendenti sono venuti a conoscenza del programma grazie ad un’attività di comunicazione interna (newsletter, e-mail, news sulla intranet aziendale). Scaricando gratuitamente sul proprio PC dal sito del progetto un piccolo agente di rete, che serve a stabilire un canale di scambio con il server del WCG, il dipendente diventa parte integrante del programma in quanto permette che la potenza di calcolo inutilizzata del proprio computer venga messa a disposizione della ricerca scientifica. Il programma è aperto a tutti: aziende, associazioni, università, fondazioni, singoli individui. Ad oggi in tutto il mondo i partners del programma sono 331, di cui 8 in Italia. Risultati Finora, in tutto il mondo, sono stati accumulati 78 mila anni di elaborazione dati, grazie alla partecipazione di oltre 263 mila membri e a più di 530 mila computer. In Italia il programma può contare sull’adesione di circa 2800 membri che hanno messo a disposizione della ricerca scientifica la potenza inutilizzata di oltre 6 mila computer per un tempo di elaborazione dati accumulato di circa 682 anni. 467 Il libro d’oro della responsabilità sociale IL GENOVINO D’ORO – GENUINE STORE ROMA Commercializzazione di alimenti tipici Teikei (il cibo che porta la faccia dell’agricoltore) Problema L’Italia è un paese che nel settore agroalimentare possiede una svariata quantità di prodotti tipici, ma che, nonostante tutto, rischiano di scomparire perché vengono spesso ignorati e non valorizzati e, quindi, non trovano spazio adeguato sul mercato nazionale e internazionale. Lasciare estinguere un prodotto tipico non significa perdere solo una fetta di mercato, significa perdere un pezzo di storia, una parte della memoria collettiva, ma soprattutto un’occasione di sviluppo per il territorio e le comunità locali dove tali prodotti vengono coltivati e lavorati. Soluzione Il Genuine Store nasce nel 2006 con l’obiettivo di sperimentare un metodo innovativo per la valorizzazione e la commercializzazione di prodotti tipici italiani a coltura e produzione limitata e, soprattutto, di realizzare una nuova tipologia d’impresa profit organizzata e gestita in modo tale da avere un impatto significativo sullo sviluppo locale. Il Genuine Store, infatti, rappresenta il luogo in cui si possono trovare prodotti e alimenti unici ma propone anche una vera e propria filosofia dell’alimentazione. Si impegna inoltre nel dare una risposta concreta al problema della commercializzazione dei prodotti tipici a coltura o produzione limitata, fornendo ai produttori e ai consumatori un supporto per limitare il percorso d’acquisto, riducendone i passaggi intermedi, e offrendo al produttore locale nuove opportunità di vendita rendendo direttamente percepibile al consumatore la qualità dei prodotti tipici. L’“ambiente” circostante rappresenta per l’impresa uno dei principali stakeholder di riferimento. Svolgere un’attività imprenditoriale che abbia una buona sostenibilità complessiva (ambientale, sociale, economica, culturale, ecc.) e che valorizzi le peculiarità del territorio, vuol dire generare valore nel lungo periodo per tutti i portatori di interessi. Attraverso la creazione del Genuine Store si è voluto innescare un circuito virtuoso che, con il sostegno offerto ai produttori “responsabili”, potesse avere degli effetti diretti e indiretti sulle economie e comunità locali, traducendosi in seguito in un benessere diffuso a livello nazionale. 468 Il libro d’oro della responsabilità sociale Il progetto si propone come strumento per affrontare la problematica relativa al recupero, alla valorizzazione e riscoperta, e alla commercializzazione di prodotti tipici. Un forte aumento della distanza geografica, culturale e cognitiva tra sfera della produzione e sfera del consumo (dovuta all’apertura dello spazio di produzione, di circolazione e di riproduzione dei fattori e dei prodotti) rende necessaria l’attivazione di nuove e più complesse forme di collegamento tra gli operatori attraverso nuovi canali e nuove modalità di commercializzazione. Genuine Store intrattiene rapporti con i produttori collocati nelle principali aree agricole di maggior pregio, visita le aziende, verifica la genuinità dei prodotti e l’autenticità delle tecniche di produzione, ed infine decide di commercializzarli nel negozio garantendo l’accesso sul mercato dei prodotti selezionati. Viene attivato in questo modo un processo lavorativo diretto con la fonte, realizzando così una buona chiave di promozione culturale e territoriale. Risultati Il Genuine Store, nel suo breve periodo di attività, ha preso parte ad iniziative legate alla promozione e alla conoscenza dei prodotti tipici con eccellenti risultati dati dall’affluenza di persone e dalla richiesta di collaborazione con settori diversi dall’alimentare, evidenziando la capacità di flessibilità e di sperimentazione. 469 Il libro d’oro della responsabilità sociale INDESIT COMPANY Azienda attiva nella produzione di elettrodomestici Progetto Aqualtis Problema I consumi d’energia elettrica in Italia sono continuati ad aumentare negli ultimi anni, in particolare nel settore residenziale e dei servizi. Il 31% dell’energia elettrica e il 44% dell’energia termica (combustibili) vengono utilizzati in ambito residenziale, in uffici e aree commerciali, buona parte di queste fonti energetiche sono destinate alla climatizzazione dei locali. Sul 100% di energia finale consumato in casa, soltanto il 2% serve all’illuminazione, il 5% per cucinare e per gli elettrodomestici, mentre il 15% per il rifornimento di acqua calda e il 78% per il riscaldamento, se poi si ha un impianto di climatizzazione estiva si deve aggiungere un buon 25% in più di consumi energetici. Soluzione Indesit Company sviluppa la propria strategia ambientale impegnandosi nella salvaguardia, nella tutela e nel miglioramento della qualità dell'ambiente e del territorio, nella protezione della salute e nell'uso accorto e razionale delle risorse naturali. Coerentemente anche ai principali obiettivi della politica ambientale della Comunità Europea, Indesit Company ha fatto proprie logiche quali il principio di precauzione e quello dell'azione preventiva. La nuova lavabiancheria di Indesit Company, Aqualtis, è il risultato di anni di studi e ricerche nel campo del lavaggio. Aqualtis è stata progettata per rispondere agli standard aziendali in materia di ecodesign e per minimizzare gli impatti ambientali nel proprio ciclo di vita. Per la creazione di questa nuova linea del marchio Ariston, Indesit Company ha utilizzato le più innovative tecnologie di ultima generazione al fine di concentrare in un unico prodotto tutto il progresso ottenuto in oltre 10 anni di costante ricerca. Aqualtis è un prodotto unico, che si distingue dagli altri per la sua ergonomicità e facilità di utilizzo. È la prima lavabiancheria di dimensioni standard che offre le prestazioni di una lavabiancheria di grandi dimensioni. Aqualtis rispetta le direttive RoHS, sulla restrizione dell'uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche e elettroniche, e le direttive WEEE, per lo smaltimento dei prodotti giunti a fine vita. 470 Il libro d’oro della responsabilità sociale Aqualtis si è inoltre dimostra la lavatrice più attenta alle esigenze di risparmio delle risorse idriche ed è diventata la prima lavatrice ad essersi fregiata delle cinque stelle. La complessità dei prodotti e l'introduzione di norme ambientali sempre più restrittive hanno portato l'azienda allo sviluppo di strumenti specifici di supporto alla progettazione. L’azienda si è dunque servita di due strumenti: EcoTool, un database circa le analisi ambientali di prodotto eseguite dal 2000 ad oggi dalle direzioni prodotto e una sezione News + Newsletter, dove sono disponibili le ultime novità sul mondo del riciclo; e GreenDB, un sistema informativo web rivolto a tutti i fornitori al fine di rilasciare una dichiarazione di non presenza delle sostanze bandite dalla Rohs, che viene prima valutata poi validata. A ulteriore testimonianza dell’impegno responsabile assolto da Indesit Company, annualmente l’azienda redige il Bilancio di Sostenibilità, che viene diffuso a tutti gli stakeholder tramite l’invio di una copia cartacea a una mailing list di destinatari, la pubblicazione sul sito istituzionale, tramite strumenti di comunicazione interna e a quanti ne facciano richiesta. Per lo sviluppo del progetto sono stati inoltre coinvolti numerosi attori sociali tra cui: Università di Pisa per l’analisi dei materiali, il CERMET di Bologna per le analisi micrografiche, l’Istituto italiano della saldatura per consulenza sui processi produttivi, gli Enti di certificazione del prodotto. Risultati Indesit Company, attraverso la diffusione delle innovazioni presenti nel prodotto Aqualtis, si prefigge di contribuire negli anni ad una significativa riduzione del consumo di energia elettrica e di acqua, e quindi di contenere l’impatto ambientale riconducibile alla apparecchiature elettriche ed elettroniche. 471 Il libro d’oro della responsabilità sociale INTESA SANPAOLO - RETE BANCA INTESA Istituto di credito Anticipazione Sociale Problema È emerso il disagio di gruppi di lavoratori che rimangono privi di reddito per 5 – 7 mesi in seguito alla cassaintegrazione, poiché l’indennità tarda ad arrivare. La Regione non ha i mezzi finanziari per colmare il disagio e non ha i poteri contrattuali per ridurre i tempi di erogazione dell’indennità spettante. Soluzione La necessità di rispondere al bisogno sociale di categorie svantaggiate, l’ascolto continuo del territorio, lo sviluppo di soluzioni sostenibili con la pubblica amministrazione locale, ed il coinvolgimento del “non profit” nella realizzazione delle iniziative sono state le motivazioni che hanno spinto la banca a realizzare numerosi interventi ad alto impatto sociale. Il progetto si pone l’obiettivo di sostenere i lavoratori posti in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) dalle aziende che hanno attivato le procedure concorsuali (fallimento – concordato preventivo amministrazione controllata). Questi lavoratori rimangono per qualche mese (5–7 mesi) senza stipendio e senza indennità che viene erogata successivamente rispetto alla richiesta. Intesa Sanpaolo rete Banca Intesa anticipa loro l’indennità spettante attraverso un’apertura di credito in conto corrente con durata pari ai tempi di liquidazione di detta erogazione. L’utilizzo dell’affidamento non è oneroso per il lavoratore in quanto gli eventuali interessi passivi, peraltro particolarmente ridotti, sono in carico ad un partner locale che se ne fa carico. Intesa Sanpaolo rete Banca Intesa, ha sviluppato il progetto in collaborazione con l’ Agenzia Regionale per l’Istruzione, la Formazione e il Lavoro della Regione Lombardia, e con la Fondazione Lombarda per la Prevenzione del fenomeno dell’usura ONLUS, quali soggetti referenziati sul territorio per il tipo di intervento. Il progetto nasce dalle esigenze rilevate dall’Agenzia Regionale che, per delega diretta, si occupa di ricollocare e riqualificare i lavoratori posti in CIGS. Ogni partner svolge il suo ruolo coordinandosi con gli altri: l’Agenzia Regionale presenta alla banca i lavoratori che possono godere del finanziamento, la banca eroga il finanziamento e la fondazione rimborsa agli aventi diritto gli interessi maturati sull’utilizzo. 472 Il libro d’oro della responsabilità sociale Intesa Sanpaolo rete Banca Intesa inizialmente ha messo a disposizione le direzioni centrali, quali crediti, marketing e processi operativi, per sviluppare il prodotto. Successivamente è stato interessato tutto il personale delle filiali che erogano i finanziamenti e forniscono assistenza ai lavoratori che lo richiedono. Lo scambio di informazioni è continuo: da una parte infatti l’Agenzia verifica il processo intervenendo eventualmente su lavoratori e sindacati, dall’altra la banca assiste e monitora l’attività delle proprie filiali. La Fondazione Lombarda per la prevenzione del fenomeno dell’usura ONLUS ha destinato al progetto le somme necessarie alla copertura degli interessi maturati sugli affidamenti concessi. L’Agenzia Regionale per l’Istruzione, la Formazione e il Lavoro della Regione Lombardia non ha destinato risorse economiche ma ha effettuato operazioni comunicazione massiva tramite il proprio sito web e tramite i tavoli di lavoro delle singole crisi aziendali. Risultati Dei 1476 lavoratori posti in CIGS da aziende che hanno attivato le procedure concorsuali, il 17% ha usufruito del servizio. Le performance più che positive in termini numerici hanno stimolato il personale dedicato a dare ancora più visibilità al progetto. Da una parte sono stati aperti dalle Agenzie Regionali numerosi tavoli di confronto con le sigle sindacali territoriali, dall’altra la banca ha divulgato il progetto tramite i canali di comunicazione interna dedicandogli spazio rilevante sia nei programmi della propria web tv che sulla intranet aziendale. Il risultato è importante perchè il personale di rete, già sensibile al tema, si è messo al servizio del lavoratore sostenendolo in tutto il periodo di difficoltà. La partnership e il progetto realizzato sono stati citati come modello replicabile in più sedi istituzionali. Tra gli esempi più importanti va citata la segnalazione del progetto nell’”Aggiornamento del quadro formativo sulle politiche del lavoro” redatto annualmente Gruppo di lavoro per il monitoraggio degli interventi di politica occupazionale e del lavoro del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale. 473 Il libro d’oro della responsabilità sociale ITALGEST HOLDING Azienda che opera nei settori dell'Energia, Immobiliare, Servizi Marpark Problema Il turismo nautico, negli ultimi anni, si sta sviluppando con ritmi frenetici. Oggi il Mediterraneo è, soprattutto in estate, un vero e proprio crocevia di navi e imbarcazioni. L’effetto più evidente è la regressione delle ambiente marino, che non è solo legata all’inquinamento marino, ma anche l’erosione dovuta agli incoraggi, alle ancore e alle catene trascinate sui fondali. Inoltre frantumano le rocce che ospitano le specie pioniere dei coralli. Soluzione Il progetto, inedito a livello mondiale, è frutto di un brevetto internazionale della società pugliese Italgest Mare del Gruppo Italgest. MarPark è l’innovativo sistema di ormeggio elettronico realizzato grazie alla tecnologia Siemens per rendere fruibili le aree marine di pregio alle barche da diporto, salvaguardandone l’ecosistema. Inizialmente progettato per le Aree Marine Protette altrimenti non accessibili per ragioni di tutela ambientale, MarPark è un sistema di gestione che, tramite l’installazione dei gavitelli elettronici, può rendere disponibili al turismo nautico tutte le aree marine naturali non dotate di infrastrutture necessarie per la sosta delle imbarcazioni. Un sistema di prenotazione, via Web o call center, assicura al diportista la disponibilità dell’ormeggio in maniera semplice e immediata garantendo una permanenza tranquilla. Con queste prerogative i campi ormeggio telematici si possono considerare dei piccoli porti turistici off-shore, un'infrastruttura leggera che scompare in inverno, senza che vengano realizzate nuove opere o colate in cemento sulla costa. È per questo che il sistema piace a Legambiente e al Ministero ed è nato nelle aree marine protette che lo hanno utilizzato come interessante esperimento di fruizione turistica sostenibile della fascia costiera finalizzato alla tutela delle praterie di Posidonia Oceanica. Tra gli aspetti interessanti del sistema dei campi boe va considerata la trasparenza; tutto il sistema sta acquisendo la certificazione ambientale ed è garantito sia sotto il profilo della tutela dell'ambiente che della sicurezza(anche per il sistema di ancoraggio al fondale). 474 Il libro d’oro della responsabilità sociale La possibilità, fornita dalla tecnologia, di prenotare ormeggi su gavitelli consente di predeterminare il numero di imbarcazioni, in funzione della capacità di carico dell’ambiente marino. La sicurezza dell’ormeggio su gavitello e la sua eco-compatibilità consentono di minimizzare l’erosione dei fondali e limitare l’impatto antropico sull’ambiente marino, consentendo l’accesso ai diportisti. La videosorveglianza ed i controlli in campo, eseguiti in conformità alle leggi vigenti sulla privacy costituiscono un importante fattore di sicurezza. I servizi erogabili grazie alla piattaforma tecnologica di MarPark, che ne consente la prenotazione telematica ed il controllo elettronico, costituiscono motivo di soddisfazione dell’utenza e fattore di sviluppo sostenibile per le economie locali. Il progetto è condiviso e sostenuto da Legambiente. Nel 2005, nell’ambito di “Profondo Blu”, la campagna di promozione del sistema delle aree marine protette, realizzata da Goletta Verde con il contributo del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, è stato inserito “Ormeggio Pulito”, campagna di informazione sull’ormeggio sostenibile. La comunicazione sui risultati attesi del progetto viene gestita in partnership con SIEMENS, attraverso: • interventi su giornali, riviste, programmi TV • Partecipazione a convegni e fiere • Road Show in almeno n. 4 importanti Yatcht Club • Organizzazione della Regata inaugurale di Marpark, tra le are attrezzate Risultati L’offerta di servizi sul portale internet costituisce il principale ritorno economico diretto e indiretto per la comunità locale. I servizi offerti sono affidati in convenzione a cooperative e società locali, opportunamente formati dall’Ente gestore e dalla società di gestione del sistema. Parte dei proventi dell’ormeggio è destinato all’Ente gestore per il rifinanziamento delle attività istituzionali dell’Area Marina Protetta. 475 Il libro d’oro della responsabilità sociale LIFEGATE Piattaforma eco-culturale, che promuove uno stile di vita eco-sostenibile Il primo progetto italiano che concretizza il Protocollo di Kyoto Problema La maggior parte delle emissioni di anidride carbonica (CO2) deriva dall'utilizzo di combustibili fossili (soprattutto petrolio), da cui si ricava l'energia che sta alla base delle attività umane: l'uso di energia elettrica, gli spostamenti in auto, il riscaldamento delle abitazioni sono solo alcuni delle cause che generano un impatto sull'ambiente. L’aumento di gas serra è causato dal crescente utilizzo di combustibili fossili, come petrolio, carbone e gas metano. Gli effetti, solo per citarne alcuni, sono il riscaldamento del pianeta, le alluvioni e la desertificazione. Soluzione Impatto Zero® è l’innovativo progetto di LifeGate, piattaforma per il mondo eco-culturale impegnata a favore dell'ambiente. Impatto Zero®, dal 2002, valuta e compensa le emissioni di anidride carbonica, causa principale dell’effetto serra e dei relativi sconvolgimenti climatici. Impatto Zero® è il primo progetto volontario attivo in Italia dal 2003 e che nel 2006 ha visto la realizzazione di 100 milioni di prodotti a Impatto Zero sull’ambiente. Il progetto è parte integrante della strategia di LifeGate, improntata alla salvaguardia dell’ambiente sia attraverso l’attività di informazione attraverso il proprio network, sia in qualità di advisor per lo sviluppo sostenibile delle aziende. La struttura di Impatto Zero prevede: 1) l’azienda/persona che aderisce al progetto: l’azienda sceglie di mettere a Impatto Zero un prodotto o l’intera attività, la persona sceglie di mettere a Impatto Zero i propri consumi; 2) LifeGate organizza il progetto, individua i terreni da riforestare e da proteggere, garantisce che ogni prodotto a Impatto Zero corrisponda un’adeguata superficie di bosco o foresta in crescita; 3) Ente Scientifico (Politecnico di Torino, Università di Padova, Politecnico di Losanna, LCEngineering specializzate nel Life Cycle Assessment) calcola le emissioni di anidride carbonica e la superficie di foresta necessaria per la compensazione; 4) Ente Naturalistico (Riserva di Karen Mogensen - Costa Rica, Parco del Ticino e Parco delle Cave - Italia) si occupa degli interventi di protezione, 476 Il libro d’oro della responsabilità sociale riforestazione e monitoraggio delle foreste, garantisce la tutela dei terreni a lungo termine; 5) Ente Certificatore (BIOS, ente riconosciuto dall’Unione Europea) certifica tutta la filiera di Impatto Zero e garantisce che l’intero processo sia applicato in modo corretto. Il progetto iniziale ha incluso il lavoro, protratto per diversi mesi, per la realizzazione del sito internet dedicato al progetto e dei suoi contenuti. Sin dall’inizio, inoltre, LifeGate Magazine, su ogni numero, ha dedicato da 2 a 4 pagine alla promozione del progetto. Mentre per la parte scientifica Lifegate si è valsa della collaborazioni di Università italiane e straniere, per la parte creativa, lo sviluppo, la comunicazione sono stati svolti internamente da un gruppo di 10 persone tra grafici, webmaster, redazione radio, portale, magazine, ufficio stampa. Risultati Dal 2002 a oggi, centinaia di aziende ed enti hanno scelto di aderire al progetto di LifeGate e anche le persone, in numero sempre maggiore, hanno computato l’impatto del proprio stile di vita attraverso il semplice calcolatore che si trova all’interno del sito del progetto. Attraverso i propri canali il progetto Impatto Zero ha raggiunto notorietà a livello nazionale, svolgendo la propria missione di sensibilizzazione e diffusione di coscienza ecologica. 477 Il libro d’oro della responsabilità sociale LIFEGATE Piattaforma eco-culturale, che promuove uno stile di vita eco-sostenibile L’energia a misura di uomo e ambiente Problema L’energia elettrica prodotta oggi deriva in gran parte da petrolio, carbone e combustibili fossili, il cui utilizzo comporta l’emissione di tonnellate di anidride carbonica e quindi di inquinamento. Soluzione L’energia rinnovabile è prodotta dal sole, dall’acqua, dal vento, dalla terra. È energia pulita, che non inquina, quindi sicura. Scegliere energia rinnovabile è segno di consapevolezza, propensione all’innovazione, responsabilità ambientale. Significa premiare e sostenere chi produce energia elettrica cercando di limitare l'impatto sull’ambiente. Il progetto LifeGate Energy è nato nel 2005 e si propone oggi come il primo e unico operatore elettrico, riconosciuto dall'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas, che fornisce esclusivamente energia da fonti rinnovabili. Con LifeGate Energy® si può risparmiare energia, ridurre le emissioni, preservare l’ecosistema, alleggerendo anche le proprie bollette. Il tutto, senza cambiare contatore né subire alcuna interruzione nella fornitura e mantenendo la stessa assistenza tecnica. LifeGate Energy® è un operatore del mercato elettrico, riconosciuto dall'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas, che fornisce esclusivamente energia da fonti rinnovabili, sviluppa metodologia di produzione innovative , investe nel marchio con eventi a grande visibilità (Festivalbar 2005, Stadio san Siro) e detiene una forte credibilità nel settore dell'ecocultura, avendo sviluppato numerosi progetti eco-sostenibili con primarie aziende. Inoltre la comunicazione del progetto ha utilizzato anche il mezzo divulgativo del Magazine LifeGate, presentando diversi approfondimenti informativi sul lavoro svolto. Il lavoro di Energy® si svolge attraverso due sessioni di lavoro: quella esterna, che ha previsto l’acquisto di energia elettrica da fonti esclusivamente rinnovabili, su piazze distribuite in Lombardia e quella creativa, di sviluppo comunicativo, nel quale è coinvolto un gruppo di persone tra grafici, webmaster, redazione radio, portale, magazine e ufficio stampa. 478 Il libro d’oro della responsabilità sociale L’attivazione del servizio permette di aumentare la percentuale di energia rinnovabile presente sulla rete nazionale e di instaurare un meccanismo che porta ad aumentare la quantità di energia prodotta da fonti rinnovabili riducendo l’impatto ambientale, la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili e aumentando la produzione casalinga di energia con i benefici economico-sociali connessi. Inoltre, costituisce un segnale chiaro sulle future politiche energetiche del Paese. Risultati Diverse aziende hanno scelto di utilizzare LifeGate Energy energia rinnovabile. Questo ha avuto immediate ripercussioni anche sui dipendenti, che si sono visti coinvolti nel progetto di responsabilità ambientale proposto dall’azienda. Nella maggior parte dei casi si sono registrati maggiore consapevolezza e condivisione della scelta aziendale. LifeGate Energy è un progetto di sostenibilità ambientale. Attraverso i propri canali ha raggiunto notorietà a livello nazionale, svolgendo la propria missione di sensibilizzazione e diffusione di coscienza ecologica. 479 Il libro d’oro della responsabilità sociale METADISTRETTO CALZATURIERO VENETO Distretto industriale Innovazione di prodotto nel settore calzaturiero veneto Problema Tradizionalmente le aziende del settore calzaturiero hanno sempre realizzato, con successo, prodotti di elevata qualità scegliendo materiali idonei ed effettuando le lavorazioni con cura artigianale, ma l’accelerazione dei cambiamenti imposti dalla moda, l’industrializzazione del processo produttivo con l’introduzione di nuove macchine, ha reso difficilmente controllabile il processo e la qualità dei prodotti. Con queste mutate condizioni la qualità dei prodotti e dei processi è migliorabile solo attraverso l’introduzione di normative tecniche, di strumenti per effettuare controlli ripetibili e di standard di riferimento per misurare il livello di qualità. La situazione dell’industria calzaturiera italiana dimostra che le imprese dovrebbero impegnarsi in un processo di recupero e di miglioramento della propria competitività e del valore della propria offerta commerciale. Soluzione Uno degli obiettivi del Distretto Calzaturiero Veneto è quello di valorizzare le attività delle sue aziende attraverso il sostegno alle imprese negli investimenti per la realizzazione di ricerche finalizzate al rinnovo dei prodotti e dei processi. Sono stati, quindi, realizzati una serie di progetti altamente innovativi in particolare: - Innovazione di prodotto nel settore calzaturiero veneto Il Metadistretto Calzaturiero Veneto avvalendosi del Politecnico Calzaturiero, in collaborazione con Venezia Tecnologie, ha effettuato una ricerca per individuare i centri di eccellenza in Veneto, Italia e Europa nell’area dei materiali e, in modo specifico, di tessuti, pelli e materie plastiche. Nella successiva fase è stata realizzata la ricerca vera e propria, in collaborazione con l’Università di Padova, su diversi materiali quali pelli, tessuti, materiali innovativi e sui componenti strutturali (materiali plastici). Dopo aver costituito un Comitato Scientifico ad hoc, formato da esperti del settore e imprenditori, i materiali individuati e selezionati sono stati sottoposti a prove di laboratorio per verificare la loro idoneità ad applicazioni calzaturiere. 480 Il libro d’oro della responsabilità sociale - Realizzazione di un laboratorio di controllo qualità dei materiali È stato creato un Comitato Tecnico Scientifico, costituito da Acrib Servizi, Politecnico Calzaturiero, CIMAC (Centro Italiano Materiali di Applicazione Calzaturiera), CISAS (Centro di Ingegneria aero-spaziale dell’Università di Padova) e alcuni imprenditori, che ha definito, sulla base delle esigenze delle aziende del Distretto, i servizi di prova che poi il Laboratorio avrebbe effettuato. Il laboratorio è stato finalizzato alla fornitura di servizi di assistenza tecnica, ricerche di settore, effettuazione di prove e tarature. - Sviluppo di applicativi software Nel 2004 è stato elaborato dal Distretto Calzaturiero Veneto con la collaborazione del Politecnico Calzaturiero uno studio presso un gruppo selezionato di imprese calzaturiere della Riviera del Brenta. È stato così realizzato un software CAD che consente una effettiva riduzione dei tempi di realizzazione dei progetti e dell’avvio della produzione ed un miglioramento complessivo della qualità degli stessi. Ha inoltre l’obiettivo di integrarsi con gli altri sistemi ed operare come strumento di raccordo tra la fase progettuale svolta all’interno del calzaturificio e quella realizzata presso i fornitori di componenti. - Creazione di un laboratorio di prototipazione rapida La prototipazione rapida è un insieme di tecniche volte a realizzare il cosiddetto prototipo. Indipendentemente da come lo si realizza, per prototipo si intende “il primo elemento della serie”. Questi può essere concettuale, funzionale, tecnico o di preserie. Le linee di ricerca hanno interessato la realizzazione di prototipi estetici, di prototipi funzionali e la realizzazione di piccole serie portando alla scelta di tecnologie diversificate ed ottimizzate per lo specifico obiettivo. Anche questa iniziativa si propone di sviluppare la cultura di chi opera nel settore, in collaborazione organica con il mondo dell’Università e le strutture di eccellenza, pubbliche e private, deputate al miglioramento della qualità dei materiali ed alla loro diversificazione. Risultati I risultati ottenuti da questo progetto consistono nell’aver individuato i materiali, gli strumenti e le metodologie per realizzare progetti e prodotti innovativi e di interesse per il mercato, consentendo alle stesse aziende di mantenersi competitive. 481 Il libro d’oro della responsabilità sociale MICHELLACCI ORGANIZATION Settore turistico Innovazione di prodotto o servizio socialmente, ambientalmente e finanziariamente responsabile. Problema Il settore turistico è un elemento fondamentale per l’economia nazionale. La competitività di questo settore risulta pertanto strategica per lo sviluppo dell’intero paese. Per mantenere la propria competitività è fondamentale che le imprese del settore si facciano carico dell’impatto ambientale della propria attività, preservando il territorio in cui operano. Soluzione Michelacci Organization, catena di hotel&residences a Gabicce Mare, ha scelto di valorizzare il territorio attraverso il conseguimento della Certificazione della struttura ISO 14.001. Questa certificazione ambientale è la prima attribuita ad un hotel in Italia ed è stata attribuita al Comune (sono 8 in Italia i comuni certificati) e una alla spiaggia. Gabicce Mare è una località nota per il "buon vivere" dovuto al clima, ai ritmi, e meta scelta da molti turisti, soprattutto nelle stagioni invernali, per curare lo stress e per meditare. L’adozione di un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) comporta l’attivazione di una serie di azioni mirate alla gestione e al controllo delle proprie attività che hanno un impatto sull’ambiente nell’ottica di un miglioramento continuo, in definitiva volte al miglioramento delle performance ambientali in conformità alle vigenti leggi ambientali. L’hotel, alle qualità del territorio, ha affiancato una Beauty Farm "L'Isola Felice" con personale specializzato, la "Maison d'O" dove i trattamenti vengono fatti con acqua, sabbia e colori e la formula "Il mare d'inverno". Ciò che ha contribuito soprattutto al lancio del territorio ed alla sua internazionalizzazione è stata la scelta turistico-culturale di impiantare una cucina Kosher per gli ebrei di tutto il mondo che si riuniscono a Gabicce Mare non solo per le vacanze ma per la Pesach (Pasqua ebraica) la Shavout e il Succoth (Festa delle Capanne). È stata la prima esperienza di questo tipo in Italia, che ha provocato un forte eco su tutti i giornali italiani ed esteri da New York all’Inghilterra, dalla Francia ad Israele. Nella creazione della quality valley è stato creato anche un ambiente per i non vedenti con accorgimenti e strategie di fama nazionale. Michelacci 482 Il libro d’oro della responsabilità sociale Organization sta costruendo sull’Appennino Tosco-Romagnolo il 1° hotel in Europa per non vedenti con aree di formazione al lavoro, di svago e di vacanza. Risultati L’hotel ha conseguito un importante apprezzamento sia da parte degli operatori ambientali, che ha valorizzato la struttura ricettiva e il territorio circostante. 483 Il libro d’oro della responsabilità sociale OSPEDALE CLASSIFICATO “VALDUCE” - CENTRO RIABILITATIVO VILLA BERETTA Centro di Riabilitazione di pazienti con problemi funzionali di origine neuro-motoria Quando la tecnologia si traduce in maggior responsabilità sociale Problema In Italia esistono ancora enormi difficoltà a reperire risorse sufficienti per gli investimenti necessari a garantire l’efficacia delle strutture ospedaliere a più elevata complessità organizzativa. Soluzione Il Centro di Riabilitazione Villa Beretta a Costa Masnaga (LC), è il presidio riabilitativo dell’Ospedale Valduce, con sede a Como, un’organizzazione non-profit che opera nel campo sanitario. Si tratta di una struttura convenzionata che mette a disposizione della comunità un totale di 81 posti letto dedicati in modo specifico alla riabilitazione di pazienti con problemi funzionali di origine neuro-motoria. Sebbene l’Ospedale abbia incominciato a funzionare nel lontano 1878, il Centro di Riabilitazione inizia le sue funzioni negli anni sessanta, come parte di un programma di recupero dei pazienti post-polio. Il Centro ha promosso due iniziative: il Progetto Telemedicina e il Progetto Cartella Clinica Elettronica. Il primo garantisce all’utente e all’eventuale caregiver la possibilità di entrare in contatto diretto con gli operatori sanitari che seguono il caso, senza muoversi dal proprio domicilio. Il progetto è così articolato: • La privacy dell’utente è garantita tramite l’uso di un apposito software che blinda la comunicazione • Stante l’attuale diffusione di internet e dei PC domestici, il costo per l’utente può essere considerato praticamente nullo, in quanto l’utente ha bisogno soltanto di un computer multimediale, di fascia intermedia, dotato di webcam e di una connessione ADSL. • L’utente può fare consultazioni programmate o su richiesta talora ne avesse bisogno • Il caregiver che deve usare al domicilio particolari apparecchiature può completare il suo training o richiedere assistenza completamente on-line • L’utente può essere seguito simultaneamente da più di un operatore medico, indipendentemente del luogo dove essi si trovino (anche distanti geograficamente) 484 Il libro d’oro della responsabilità sociale • Si può ridurre il numero ed il costo di trasferimento del paziente per semplici procedure di controllo. Il progetto è stato rivolto a tutti gli utenti che, per la loro condizione o per problematiche di tipo logistico, hanno particolari difficoltà nella mobilitazione o per il trasporto, agli operatori sanitari di altri centri in tutta Italia, che sono interessati a sviluppare un programma stabile di second opinion, oppure a seguire da vicino gli utenti già trattati a Villa Beretta e, infine, agli operatori sanitari di altri centri ospedalieri a livello internazionale (Egitto, USA, Argentina) che sono interessati a sviluppare un sistema di consulto on-line per dare o ricevere una second opinion qualificata. Il progetto Cartella Clinica Elettronica ha previsto la possibilità, per ciascun operatore, di disporre in ogni luogo dell’ospedale e in qualsiasi momento di tutta l’informazione contenuta nella Cartella Clinica, nel seguente modo: • Utilizzo di tecnologia wireless e di opportuni dispositivi (tablet PC) che permettano l’accesso immediato all’informazione senza i vincoli architetturali imposti da una rete tradizionale. • Incremento della tracciabilità dell’informazione e delle prestazioni sanitarie compiute per ogni singolo utente • Riduzione di errori • Possibilità di condividere con altri operatori sanitari, in modo sicuro, informazioni relative al singolo utente Per realizzare il progetto, all’interno dell’ospedale è stato costituito un gruppo di lavoro dedicato alla raccolta, all’analisi dei vari percorsi e procedure. Diverse figure professionali come medici, infermieri, fisioterapisti, ingegneri biomedici e gestionali ed esperti in management sanitario hanno fatto parte del pool incaricato del progetto. Sono state inoltre instaurate delle partnership con aziende leader del settore per la realizzazione delle infrastrutture e lo sviluppo dei software. Risultati Gli obiettivi prefissati nel caso della Cartella clinica Elettronica sono stati raggiunti in quanto lo strumento realizzato permette una miglior gestione delle informazioni prevenendo eventuali rischi di errori che possono tramutarsi in problematiche a carico dei pazienti. Il guadagno sia in termini di servizio al paziente che in termini di costi è stato valutato positivamente dagli utenti. 485 Il libro d’oro della responsabilità sociale PALM Azienda familiare per la produzione di pallet e imballaggi in legno Pallet a Km 0 Problema I temi del disboscamento selvaggio e della ri-forestazione costituiscono uno snodo cruciale che le aziende del settore legno-carta sono chiamate ad affrontare, al fine di rendere sostenibile, anche dal punto di vista ambientale, la loro attività. La riduzione dell’impatto ambientale deve diventare il principio ispiratore di tutta la filiera. In un contesto di corretta gestione e soprattutto di lotta al taglio illegale, si pongono le riflessioni del G8, del Forum delle Nazioni Unite sulle Foreste (UNFF - United Nations Forum on Forest), della Ministerial Conference on the Protection of Forest in Europe, dell’Organizzazione Internazionale per il Legno Tropicale (ITTO – International Tropical Timber Organisation) e dell’Unione Europea con il programma Forest Law Enforcement, Governance and Trade (FLEGT). FLEGT è un’azione congiunta dei paesi dell’UE, che intende coordinare strumenti e promuovere accordi e comportamenti responsabili relativamente alla gestione delle foreste mondiali. Soluzione Palm ha aderito alla FLEGT e ha intrapreso il cammino per ottenere la certificazione ambientale di prodotto EPD (Environmental Product Declaration), nata per avviare una maggiore leva di mercato al fine di sviluppare prodotti più compatibili dal punto di vista ambientale. La Palm, partendo dalla riflessione che per la produzione dei pallet in legno è necessaria meno energia e vi è un’emissione inferiore di CO2 rispetto alla produzione con altri materiali, ha deciso di fondare la sua attività sull’utilizzo del legno. Il legno è una materia prima ecologica e rigenerabile che permette di esercitare un’attività economica nel pieno rispetto dell’ambiente. In questo contesto si inserisce il progetto “Pallet a km 0”, ideato per concretizzare gli intenti fissati dalle politiche comunitarie in materia di imballi in legno in un’ottica di riduzione di peso e volume degli imballaggi e dei rifiuti all’origine; tutela e sviluppo del patrimonio forestale; contenimento delle emissioni inquinanti; sostenibilità dei trasporti; recupero e riutilizzo. Il progetto “Pallet a km 0” mira infatti a realizzare un pallet progettato con criteri di eco-design prelevando la materia prima legno dal proprio territorio. Il prodotto è consegnato, riutilizzato e riciclato 486 Il libro d’oro della responsabilità sociale localmente. L’azienda utilizza quindi legname certificato FSC o PEFC e farà certificare anche l’impianto arboricolo di nuova creazione favorendo così una gestione e un uso delle foreste e dei territori forestali in modo e misura tali da mantenere la loro biodiversità, produttività, capacità rigenerativa, vitalità, in modo da non determinare danni agli ecosistemi. Palm ha inoltre adottato un approccio ecosostenibile, impegnandosi a coniugare competitività e creazione di valore ambientale e sociale per i suoi stakeholders, puntando sulla localizzazione territoriale delle proprie attività e sulla realizzazione di una filiera “produzione-consumatore” sostenibile e socialmente responsabile. Il personale dell’azienda è stato coinvolto nel progetto “Pallet a km 0” attraverso messaggi divulgati su uno schermo presente nella “sala dei distributori automatici”, affrontando l’argomento in occasioni di community day e ogni volta ci siano stati appuntamenti pubblici, ai quali vengono regolarmente invitati a partecipare. Il progetto ha previsto una nuova assunzione in Palm S.p.A. a fronte dell’offerta di una borsa di studio per gli studenti del corso di scienze ambientali e forestali iscritti alla facoltà di agraria dell’Università di Padova. Il vincitore della stessa, infatti, ha il compito di coordinare le attività di organizzazione e realizzazione dell’opera d’impianto degli alberi. Per la realizzazione del progetto, Palm S.p.A. ha implementato un nuovo software per rendere ancora più efficiente la progettazione secondo i principi dell’eco-design e ha organizzato una nuova unità operativa secondo i principi “dell’impatto zero” e “del Life Cycle Thinking”. Al fine di favorire le relazione con il territorio è stato anche affidato ad una cooperativa sociale (Palm Work & Project ONLUS) l’incarico di organizzare degli incontri multi-stakeholder allo scopo di favorire la diffusione del progetto e la partecipazione allo stesso. Il “Pallet a km 0” combatte il taglio illegale, il cambiamento climatico, la delocalizzazione selvaggia, l’inquinamento e il traffico, favorendo al contempo l’economia e l’agricoltura locali, lo sviluppo sostenibile, lo stoccaggio della CO2, il Protocollo di Kyoto, il Green Public Procurement e più in generale il rispetto per l’uomo e per l’ambiente. Risultati Palm S.p.A. ha ottenuto un miglioramento dell’immagine, un nuovo strumento di marketing, facilitazioni finanziarie, la riduzione del consumo di materie prime, la riduzione della quantità di rifiuti prodotti con conseguente diminuzione delle relative tasse e minore probabilità che si verifichino incidenti, costi ridotti di produzione e distribuzione, conformità 487 Il libro d’oro della responsabilità sociale con i regolamenti ambientali, migliore qualità del prodotto, incremento del valore aggiunto, accesso alle etichette ambientali, maggiore conoscenza del prodotto e dei cicli produttivi. 488 Il libro d’oro della responsabilità sociale PALM WORK & PROJECT COOP. SOC. ONLUS Cooperativa sociale promossa da Palm, azienda del settore del legno Foglie & Fogli Problema Il tema del disboscamento e della corretta gestione delle foreste si pone al centro delle riflessioni del G8, del Forum delle Nazioni Unite sulle Foreste (UNFF - United Nations Forum on Forest), della Ministerial Conference on the Protection of Forest in Europe, dell’Organizzazione Internazionale per il Legno Tropicale (ITTO–International Tropical Timber Organisation) e dell’Unione Europea con il programma Forest Law Enforcement, Governance and Trade (FLEGT). Quest'ultimo programma rappresenta la prima azione dell’UE per dar seguito all’impegno, sottoscritto a Johannesburg (2002) nel corso del World Summit on Sustainable Development, di arrestare l’attuale ritmo di perdita di risorse naturali e di diversità biologica. FLEGT è un’azione congiunta dei paesi dell’UE, che intende coordinare strumenti e promuovere accordi e comportamenti responsabili relativamente alla gestione delle foreste mondiali, e vede PalmWork & Project ONLUS tra le organizzazioni che hanno aderito. Soluzione La Palm Work & Project Coop. Soc. ONLUS, ispirata dai principi aziendali di Palm S.p.A., ha riflettuto sul fatto di potersi rendere promotrice di un’iniziativa che avesse per attori le aziende appartenenti alla filiera legnocarta in maniera da poter aumentare esponenzialmente le sue ricadute positive sulla società e sui comportamenti delle imprese. Il progetto “Foglie&Fogli” è stato visto come uno strumento privilegiato per creare armonia tra economia, ecologia e sistemi socio-economici e per favorire la coerenza delle aziende in un’ottica di green supply chain, di filiera sostenibile e di ecosostenibilità diffusa a tutti i livelli. La Palm Work & Project Coop. Soc. ONLUS di Buzzoletto di Viadana ha realizzato un progetto etico di ecocompatibilità declinato in un nuovo marchio definito in “Foglie&Fogli”. Lo stesso mira a creare e definire un’ecofiliera nel settore legno/carta costituita da aziende (che utilizzino legno e cellulosa come semilavorati) interessate a immettere sul mercato prodotti rispettosi dell’uomo e dell’ambiente e soprattutto concorrenziali rispetto ai prodotti classici che non possono vantare contenuti di sostenibilità. 489 Il libro d’oro della responsabilità sociale Nell’ambito degli articoli di cartoleria di largo consumo sono stati prodotti quaderni, block notes, risme di carta per stampanti, diari-agende. I valori etici ed ecologici dei prodotti sono ottenuti e certificati grazie al contributo degli operatori della filiera, dalle materie prime fino al prodotto finito e al suo packaging attraverso un nuovo standard di comunicazione declinato in un nuovo marchio definito in “Foglie&Fogli”. Per le imprese della filiera, il vantaggio è nell’usufruire di nuovi elementi di comunicazione; per il trade e i grandi utenti (imprese e istituzioni) è nel diversificare l’offerta e nel messaggio ambientale rivolto a fornitori, consumatori, clienti e cittadini; per i consumatori finali il vantaggio consiste nel contribuire allo sviluppo sostenibile senza nessun sovraccosto di prezzo. L’utilizzo responsabile del legno è senz’altro un’ottima opportunità in quanto per la lavorazione del legno è necessaria meno energia rispetto a quella utilizzata per altri tipi di lavorazioni e ciò permette anche una generalizzata inferiore emissione di CO2 rispetto alla produzione con altri materiali. In tale contesto si viene a proporre un marchio: “Foglie & Fogli” che certifichi dei requisiti minimi e che quindi permetta al pubblico di riconoscere facilmente che l’oggetto che viene acquistato favorisce la lotta al cambiamento climatico, il rispetto del Protocollo di Kyoto e più in generale lo sviluppo sostenibile inteso tanto nei confronti delle persone quanto rispetto all’ambiente. Palm Work & Project ONLUS ha redatto un documento sintetico di presentazione del progetto e ha fatto una cernita dei possibili sostenitori dell’ecofiliera (facendo affidamento sui clienti di Palm S.p.A., sul network “Imprese Amiche dell’Ambiente” e sui soci di AssoSCAI - Associazione per lo Sviluppo della Competitività Ambientale d’Impresa). Risultati La messa in comune di valori, obiettivi e competenze tecniche permette di ottenere (a costi accettabili e interessanti) una serie di punti di forza che difficilmente le singole imprese aderenti all’ecofiliera riuscirebbero a raggiungere. Il personale di Palm Work & Project ONLUS ha avuto la possibilità di incontrare numerose realtà aziendali ed osservare alcuni dei loro processi; in tale maniera c’è stata una trasmissione a contatto di valori socio ambientali verso le imprese e di valori economico-aziendali verso la cooperativa sociale. 490 Il libro d’oro della responsabilità sociale PMA DESIGN Azienda di packaging e prodotti cartotecnici Packaging telefono azzurro Problema Il tema dell’infanzia disagiata è tra i più sentiti dai cittadini e per combatterla si mobilitano sempre più numerose associazioni della società civile. Anche le imprese possono contribuire, con le loro risorse e competenze, a sostenere il diritto dei più piccoli ad un’infanzia più serena. Soluzione PMA Design ha mostrato una sensibilità nella direzione della solidarietà e del sostegno all’infanzia, instaurando dal 2003 una collaborazione attiva con finanziamento diretto e percentuale verso la fondazione Dott. Sorriso Aldo Garavaglia Onlus, che si occupa di alleviare il soggiorno ospedaliero dei bambini grazie all’intrattenimento di clown professionisti. In più l’azienda ha prodotto gratuitamente per “Città della Speranza” Onlus oggetti promozionali per raccolta fondi. Sempre a sostegno dei bambini disagiati PMA Design, in collaborazione con Telefono Azzurro, ha realizzato una confezione porta candela in poliprolipene anziché in cartone a forma di parallelepipedo utilizzabile creativamente anche vuoto. Il prodotto, infatti, grazie alla sua resistenza, impermeabilità, fustellatura e accessoristica e accessoristica, è facilmente utilizzabile per diverse funzioni: portapenne, cestino o portaoggetti con maniglia, quest’ultima separatamente attiva come segnalibro stampato. Nella produzione del prodotto, l’utilizzo di materia prima poliprolipene ha raggiunto il 97% del foglio macchina impaginato, riducendo al massimo lo scarto di lavorazione. La realizzazione del prodotto ha contribuito sensibilmente al conseguimento dell’assegnazione da parte della Regione Piemonte della “Eccellenza Artigiana”, ottenuta nel 2004 a Torino. Risultati Il progetto creato ha consentito alla PMA Design di sperimentare con successo nuove tecniche di produzione adatte anche per future realizzazioni e ha inoltre rafforzato la consapevolezza all’interno dell’azienda della problematica sociale legata al disagio infantile. 491 Il libro d’oro della responsabilità sociale RCS PERIODICI Casa editrice del gruppo editoriale RCS Newton a Impatto Zero Problema L'importanza della ricerca nel settore ambientale è, o almeno dovrebbe essere, indubbia in termini di interesse pubblico, se non altro per gli strumenti che essa può garantire per la gestione di problemi ambientali e climatici che sono giudicati rilevanti dalla società e dalla classe politica. Ma è meno ovvio come debba svilupparsi questa ricerca e come debba essere impostata la formazione: le idee e le proposte sono diverse, talora contrastanti. La stampa dovrebbe proporsi come canale di riflessione e di sensibilizzazione sulla ricerca e la formazione nel settore ambientale. Soluzione L’interesse nell’ambito scientifico che dimostra l’impostazione di Newton, il mensile di punta della divulgazione scientifica di RCS, ha permesso all’editore di approfondire la causa ambientale, permettendo l’accordo con Impatto Zero®. È così che il mensile si è rivolto a LifeGate e ha realizzato il progetto ambientale con Impatto Zero® dopo aver espresso la sua necessità di rendere attivo l’intento ambientale che Newton si è proposto di divulgare. Il progetto consiste nella possibilità di compensare le emissioni di CO2 impiegate nella pubblicazione e nella produzione del periodico Newton con una corrispondente quantità di mq di foresta in Costa Rica, che permettono di riassorbire l’anidride carbonica consumata e riequilibrare l’ambiente producendo ossigena e ristabilendo l’equilibrio ambientale. Con l’attivazione del progetto alcune sessioni di Newton sono state dedicate interamente alla questione ambientale, approfondendo il tema in questione attraverso articoli, interviste e approfondimenti. Nelle edizioni successive di Newton è stata aggiunta una pagina descrittiva del progetto e degli allegati inerenti alla questione. Risultati L’iniziativa ha dimostrato una grande richiamo da parte del pubblico, generando la richiesta di contatti diretti con la redazione. L’importante risultato ottenuto su diversi fronti ha permesso a RCS di continuare nel tempo la collaborazione con LifeGate ad a promuovere delle 492 Il libro d’oro della responsabilità sociale azione che possono stimolare un modello di sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente aderendo al progetto Impatto Zero®. 493 Il libro d’oro della responsabilità sociale SINTESIS Società di ingegneria e consulenza. Uso consapevole dell’energia Problema I costi energetici sono una delle cause primarie di perdita di competitività delle imprese, oltre che fonte di inquinamento per l’ambiente. Sono necessari provvedimenti volti a suggerire alle imprese e alle amministrazioni pubbliche l’inserimento in piani e programmi di iniziative o provvedimenti che facilitino, ed in alcuni casi obbligano, le imprese ed i cittadini ad eseguire interventi in materia ambientale. Soluzione Il progetto “Uso consapevole dell’energia”, promosso da Sintesis, ha l’obiettivo di supportare le istituzioni nell’inserire, in piani e programmi, iniziative di risparmio energetico ed uso delle fonti rinnovabili, di comunicare alle imprese le opportunità legate all’uso razionale dell’energia, ed assisterle nella progettazione e realizzazione di interventi concreti. L’azienda ha infatti provveduto a suggerire alle amministrazioni pubbliche con cui ha in essere rapporti di consulenza in materia ambientale, l’inserimento in piani e programmi di iniziative o provvedimenti che facilitino, od in alcuni casi obbligano, le imprese ed i cittadini ad eseguire questo tipo di interventi. Il Direttore generale di Sinstesis presiede in prima persona allo sviluppo ed alle necessità del comparto curando i rapporti con realtà industriali ed istituzioni per diffondere le informazioni necessarie a far prendere atto delle problematiche e delle opportunità legate all’uso razionale dell’energia. Di fondamentale importanza è diffondere la consapevolezza nell’uso razionale dell’energia presso il proprio personale e di innalzare il loro livello di preparazione tecnico-culturale del personale operante presso le aziende installatrici di impianti termoidraulici e di condizionamento. Sono stati invitati ad aderire all’iniziativa denominata “Quanto consumiamo in casa nostra” tutto il personale, cui è stato consegnato un registro in cui segnare mensilmente i propri consumi idrici, elettrici e gas, al fine di sensibilizzare le persone su questi aspetti, spesso trascurati; gli si è inoltre insegnato a leggere le bollette dei vari gestori, e si sono diffusi opuscoli informativi redatti dall’ENEA in materia. La durata dell’iniziativa è stata di un anno, al termine del quale si sono ritirati i registri e si è effettuata una analisi dei dati in esso contenuti, comunicando agli interessati se la loro 494 Il libro d’oro della responsabilità sociale abitazione o abitudini siano “energivore” o meno, sotto la supervisione dell’energy manager. È stata anche prevista una certificazione energetica degli edifici: con l'entrata in vigore del D.Lgs. 192/05, che ne prevede l'obbligo dal 2009 in tutti gli atti di compravendita o affitto di immobili, e nell'ottica di sensibilizzare ulteriormente il personale alle tematiche del risparmio energetico, è stato offerto a tutto il personale la certificazione energetica del proprio edificio (quando lo stesso lo richieda e ne abbia necessità), al puro prezzo di costo sostenuto dalla società stessa, in quanto soggetto tecnicamente in grado di svolgere tale attività. Sintesis ha sviluppato progetti di efficienza energetica dimostrativi, ha istituito il Forum servizi per la competitività e presentazioni pubbliche mirate a far conoscere i vantaggi e le novità legislative in materia. Sono stati eseguiti 42 interventi in materia di audit energetico presso PMI della Provincia di Livorno, promuovendo presso le stesse un bando emesso dall’Agenzia Energetica di Livorno teso a finanziare questo tipo di interventi. È stata fatta una pubblicizzazione dei temi e delle iniziative attraverso il giornalino di categoria CNA (Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa), quotidiani e TV locali. L’azienda ha inoltre promosso un corso di formazione per installatori e manutentori, basato principalmente sugli impianti che impiegano fonti rinnovabili di energia e dedicato agli impiantisti professionali, finanziato dal Fondo Sociale Europeo e organizzato da CNA servizi s.c., agenzia formativa della CNA di Livorno. Risultati L’impatto del progetto sul territorio in cui Sintesis opera è stato positivo ed ha permesso all’azienda di differenziarsi dai competitors, permettendo di soddisfare una esigenza avvertita dalle imprese ma inespressa per carenza di figure qualificate sul territorio. Oltre l’80 % del personale ha riconsegnato, ad un anno di distanza, il registro dei consumi. I dati sono stati processati in forma aggregata e diffusi al personale in occasione di riunioni plenarie; singolarmente sono stati comunicati se i livelli di energia consumata rientrano o meno nella norma, fornendo anche consigli pratici in merito. 495 Il libro d’oro della responsabilità sociale ST MICROELETRONICS ITALIA Progettazione, sviluppo, produzione e vendita di circuiti integrati e dispositivi analogici e di potenza Soluzioni innovative per un uso più efficiente dell’energia elettrica in prodotti di largo utilizzo Problema I più diffusi elettrdomestici come lavastoviglie, lavabiancheria, utensili, televisione, computer, HI-FI etc. aumentano considerevolmente i consumi di energia, generando nel tempo uno spreco di risorse. La maggiore efficienza dei circuiti elettronici, il ricorso a tecnologie avanzate di gestione, l'uso consapevole e misurato possono ridurre tangibilmente gli sprechi. Soluzione STMicroelectronics, uno dei principali produttori al mondo nel settore dei semiconduttori, ha individuato nuovi prodotti attraverso un’analisi di mercato, della concorrenza, delle esigenze dei clienti finali, con l’obiettivo di contribuire al risparmio energetico, minimizzando l’impatto ambientale. L’innovazione introdotta è consistita in architetture che, applicate alle apparecchiature di uso comune, permettono un significativo risparmio energetico. Le nuove architetture si basano su soluzioni innovative a livello circuitale e di sistema, che migliorano l’efficienza di conversione, e riducendo i consumi delle apparecchiature in stand-by. Ulteriori vantaggi indiretti riguardano la distribuzione dell’energia che avviene con minori perdite ed una riduzione di utilizzo di materiali quali plastiche, resine ed acidi. In linea con tale strategia la Divisione I&PC (Industrial & Power Conversion) ha sviluppato soluzioni che migliorano l’efficienza di conversione dell’energia, riducono i consumi in modalità standby (consumo a carico minimo o nullo) e accrescono la qualità dell’energia elettrica disponibile. L’Azienda ha inoltre promulgato, sia al suo interno sia all’esterno, un “DECALOGO AMBIENTALE” sul risparmio energetico e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul risparmio energetico partecipando a forum o iniziative specifiche sul tema. 496 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati Le soluzioni innovative hanno portato alla realizzazione di due grandi filoni di risparmio energetico, di cui l’utente beneficia direttamente, quali la riduzione drastica dei consumi in stand by e l’aumento dell’efficienza di conversione della potenza ad oltre il 90%. Valutando in maniera analoga le altre applicazioni menzionate in precedenza, computer, videoregistratori, caricabatteria per telefoni cellulari e videogiochi, i benefici, nel 2006, sono quantificabili in una riduzione di consumo elettrico di 1250 GWh ed una riduzione di emissioni di CO2 di 750.000 tonnellate. 497 Il libro d’oro della responsabilità sociale VISCOLUBE Settore petrolchimico La rigenerazione degli oli usati: innovazione di prodotto socialmente ed ambientalmente responsabile Problema Gli oli minerali usati sono il risultato dell'impiego di oli lubrificanti: si stima che i due terzi di questi vengano consumati nell'utilizzo, mentre il restante costituisce l'olio usato. Ogni anno in Italia vengono immesse al consumo circa 600 mila tonnellate di olio lubrificante, da cui si stima residuino circa 200 mila tonnellate di oli usati. Se eliminato in modo scorretto o impiegato in modo improprio questo prodotto può trasformarsi in un potente agente di inquinamento; ad esempio 5 chili di olio usato, se versati in acqua possono inquinare una superficie grande come un campo di calcio. Soluzione Viscolube è una delle poche aziende europee specializzate nella rigenerazione degli oli usati. L’azienda ha intrapreso un nuovo percorso rigenerazione degli oli usati (rifiuto pericoloso), al fine di eliminare attraverso un processo controllato un rifiuto pericoloso trasformandolo in prodotto finito riutilizzabile nel circuito primario di lubrificazione che lo aveva generato. I processi aziendali impiegati per una gestione efficace del programma di rigenerazione degli oli usati sono: la disidratazione, la deasfaltazione termica, l’idrofinissaggio e la desolforazione. La società che opera dal 1963, oggi rigenera circa il 92% dell’olio usato raccolto nel paese dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati. Gli obiettivi e i piani aziendali sono stati mirati alle aspettative degli stakeholder interni (Profitto, Sicurezza e Responsabilità Sociale) e degli stakolder esterni (Ambiente e Responsabilità Sociale). Il dialogo e la comunicazione tra gli stakeholder avvengono con la pubblicazione annuale di un Bilancio della Responsabilità Sociale e un Rapporto Ambientale certificato dove vengono comunicano le risorse impiegate, i consumi, le emissioni, le relazioni sociali e i dati di sicurezza. Le competenze del personale sono state utilizzate per l’affidamento delle mansioni più adatte alle loro conoscenze e sono continuamente arricchite attraverso corsi di formazione e documentazioni informative con le quali l’azienda tende a stimolare i dipendenti alla applicazione dei Sistemi di 498 Il libro d’oro della responsabilità sociale Gestione, sollecitandoli a porre attenzione alla Sicurezza, all’Ambiente, alla Responsabilità Sociale ed alla Qualità. Viscolube organizza inoltre visite scolaresche e partecipa a manifestazioni di “fabbriche aperte”, le quali contribuiscono alla conoscenza e alla comunicazione per le parti interessate. Risultati L’impatto sulla comunità dei programmi aziendali è risultato sempre positivo; la rigenerazione è sostenibile e apprezzata dalla comunità in quanto ecologicamente interessante. L’accrescimento continuo delle competenze, l’arricchimento della formazione e dell’addestramento, il sereno clima aziendale hanno dimostrato la soddisfazione e la motivazione del personale. 499 Il libro d’oro della responsabilità sociale VODAFONE ITALIA – VODAFONE OMNITEL NV Azienda attiva nel settore delle Telecomunicazioni BiblioSMS Problema La biblioteca è è un prezioso servizio pubblico basato sulla gestione e sulla possibilità di consultazione di libri e vari documenti stampati e non. L’adozione di nuove tecnologie consentirebbe agli utenti di avere informazioni istantanee e dirette. Sono necessarie iniziative che mettano a contatto il mondo bibliotecario con quello più moderno delle nuove tecnologie per avvicinare gli utenti, in particolare i giovani, alla lettura. Soluzione Vodafone, in collaborazione con Biblioteche di Roma, ha creato un servizio inedito per ricevere tramite SMS, direttamente sul proprio telefonino, tutte le informazioni sulle biblioteche. Il servizio consente di avere indirizzi, orari di apertura, informazioni sul catalogo dei volumi, dei video e dei cd, messi a disposizione del pubblico, e su tutti gli eventi correlati alle attività di Biblioteche di Roma. Grazie all’apertura di questo nuovo canale di comunicazione via SMS ognuno ha la possibilità di far domande o richieste e ottenere risposte, dal personale di Biblioteche di Roma, entro 48 ore. Vodafone ha sposato il progetto perché coniuga la diffusione della cultura facilitando l’accesso alla lettura con un servizio semplice, immediato e veloce. L’iniziativa è rivolta principalmente ad un pubblico giovane e più in generale a tutti coloro che hanno familiarità con l’uso dell’SMS. Con BiblioSMS è possibile ricevere in qualsiasi momento e luogo tutte le informazioni relative alle 34 biblioteche del circuito Biblioteche di Roma. Alcune indagini condotte dalle Biblioteche di Roma hanno evidenziato una vera e propria richiesta per l’utilizzo della tecnologia SMS per informare in maniera diretta e precisa gli utenti: in particolare si evidenzia l’utilità dei servizi di alert per la restituzione di libri, servizi informativi sulla presenza di un libro in biblioteca e sugli eventi di presentazione di libri da parte degli autori. Le esigenze comuni hanno permesso la realizzazione del servizio con un livello di targettizzazione elevato, che va realmente incontro alle esigenze espresse dagli utenti delle biblioteche. All’interno dell’azienda è stato creato un gruppo di lavoro “Vodafone Biblioteche” che ha lavorato all’implementazione e alla sperimentazione del servizio, durato un anno. La collaborazione attiva all’interno del gruppo ha 500 Il libro d’oro della responsabilità sociale permesso di superare i problemi di comunicazione e interazione tra la piattaforma che consente la comunicazione via SMS e quella che gestisce il catalogo librario di Biblioteche di Roma. Vodafone ha messo a disposizione un team di 5 persone che hanno lavorato per circa 2 anni, dalla fase di implementazione a quella di sperimentazione. In seguito al lancio del servizio è stata realizzata una campagna stampa per informare i cittadini sull’esistenza e le modalità di fruizione del servizio; con la campagna stampa sono state distribuite circa 400 mila tessere con le istruzioni per la fruizione del servizio. Risultati Il servizio, sia nella sua fase sperimentale sia durante i primi mesi dal lancio, ha avuto un grande apprezzamento da parte del pubblico. In particolare sono stati giudicati molto utili il servizio di reminder per la restituzione dei libri e il “cerca libro” attraverso il quale l’utente può sapere in quale biblioteca si trova il libro che cerca, evitando eventuali perdite di tempo. 501 Il libro d’oro della responsabilità sociale 502 Il libro d’oro della responsabilità sociale CATEGORIA 7 – INIZIATIVA DI RESPONSABILITÀ SOCIALE REALIZZATA DA ENTE LOCALE, ISTITUZIONE PUBBLICA O SCOLASTICA 503 Il libro d’oro della responsabilità sociale 504 Il libro d’oro della responsabilità sociale AMBASCIATA BRITANNICA IN ITALIA Istituzione internazionale Think Green – L’Ambasciata Pensa Verde Problema L’allarme lanciato dalla comunità scientifica mondiale sull’attuale situazione del pianeta dovrebbe sensibilizzare le nazioni a promuovere iniziative sul tema dell’eco-sostenibilità mediante tutti i possibili canali a loro disposizione. Soluzione La politica di Responsabilità Sociale da implementare nell’istituzione pubblica proviene ai vertici dell’Ambasciata direttamente dalla Strategia del Governo britannico per lo Sviluppo Sostenibile. Nel 2004 alcuni dipendenti dell’Ambasciata britannica a Roma hanno avuto l’idea di organizzarsi in un gruppo chiamato Think Green – L’Ambasciata Pensa Verde. L’obiettivo del gruppo è quello di sensibilizzare e accompagnare il Management dell’Ambasciata nella direzione di scelte di gestione “sostenibili”, promuovendo e favorendo parallelamente l’assunzione di comportamenti responsabili da parte di tutti i colleghi, legati al consumo di energia e all’utilizzo di altre risorse (carta, acqua, ecc.) nel rispetto dell’ambiente, ed esternamente, selezionando partner, in particolare fornitori, seguendo i criteri dettati da una politica di acquisti sostenibili (dal settore legno e arredo alle apparecchiature IT, dalla carta all’energia elettrica). L’adesione del personale ai principi e alle iniziative del gruppo avviene su base volontaristica. Il gruppo organizza periodicamente dimostrazioni e presentazioni per illustrare le pratiche più virtuose nell’ambito del risparmio energetico e del riciclaggio di carta, vetro e plastica, sul posto di lavoro e fuori. L’utilizzo della posta elettronica, della Intranet dell’Ambasciata e di brevi messaggi in pop-up sullo schermo dei computer del personale consente di svolgere periodicamente mini-campagne di sensibilizzazione e/o concorsi a premi su temi relativi al risparmio energetico e al più efficace sfruttamento delle risorse a disposizione inerenti, ad esempio, il corretto uso dell’aria condizionata nei mesi estivi o del riscaldamento in quelli invernali. In questo ambito, l’Ambasciata si pone l’obiettivo di sensibilizzare anche il Paese ospite, l’Italia, rispetto alla centralità della sfida ambientale, collaborando di volta in volta con partner, istituzionali e non, al buon esito delle singole iniziative. 505 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati I risultati concreti raggiunti, la visibilità mediatica e i riconoscimenti ottenuti, come il Premio “Ambiente & Sviluppo” del Ministero dell’Ambiente italiano nel 2006, hanno portato un numero crescente di persone ad aderire attivamente al progetto. Le numerose iniziative di sensibilizzazione e comunicazione interna hanno costituito un elemento importante nella crescita dell’interessamento da parte del personale. La possibilità di confrontarsi con tematiche ed argomenti diversi dalle tradizionali routine lavorative è la principale causa del successo del Think Green, che può contare attualmente sul coinvolgimento continuativo di oltre 15 membri promotori delle diverse iniziative, la maggior parte dei quali è costituto da esponenti dello staff locale dell’Ambasciata. 506 Il libro d’oro della responsabilità sociale AUTORITÀ D’AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LAGUNA DI VENEZIA Convenzione di Comuni Fondo Acqua bene comune Problema Il Summit mondiale sullo sviluppo sostenibile tenutosi a Johannesburg nel 2002 ha evidenziato come la mancanza di accesso all’acqua potabile e la mancanza di strutture igienico-sanitarie adeguate nei paesi più poveri, siano causa di alta mortalità specialmente tra i bambini. Al contrario nei paesi sviluppati il problema è ridurre gli sprechi d’acqua. Soluzione Fondo Acqua Bene Comune nasce dal desiderio di unire cittadini che hanno a disposizione ingenti quantità d’acqua, con coloro che dall’altra parte del mondo non possono usufruire della medesima abbondanza di risorse idriche. Il Fondo Acqua Bene Comune ha rappresentato un tipo innovativo di cooperazione dove i soggetti attivi sono i singoli cittadini del territorio della laguna di Venezia (circa 630mila) che consumano circa 50 metri cubi d’acqua all’anno. La cooperazione si è basato sull’accantonamento e il prelevamento diretto dalla bolletta dell’acqua di 1cent di Euro per ogni mc erogato. In concreto ogni abitante ha contribuito al Fondo con un euro all’anno. Per ogni metro cubo che i 630mila abitanti consumano, 1 centesimo di Euro è destinato all’Africa e all’America latina per finanziare progetti in loco. È con questo obiettivo che l’AATO (Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale laguna di Venezia) ha promosso un processo di Agenda 21 Locale, chiamato AACQUA21, un’esperienza unica nel suo genere in Italia che ha coinvolto tutti i rappresentanti di portatori di diritti locali creando coscienza e conoscenza del bene acqua e responsabilità del suo uso. AACQUA21 è dunque un processo che prevede e facilita il dialogo diretto fra cittadinanza, istituzioni e organizzazioni attorno a un Forum Civico Ambientale che rende trasparente l’operato dell’AATO. AACQUA21 nel 2004 ha proposto di istituire un fondo permanente - Fondo Acqua Bene Comune – come strumento operativo per il finanziamento degli interventi che possano contribuire all’accesso all’acqua nei paesi in via di sviluppo e migliorare le condizioni igienico sanitarie in paesi sofferenti di penuria di acqua potabile. Il Fondo ha garantito un flusso di cassa continuo ai progetti seguiti in loco 507 Il libro d’oro della responsabilità sociale di Ong e Onlus, quali ACRA Associazione di cooperazione rurale in Africa e America Latina, ASA Associazione Solidarietà in Azione, A Sud Ecologia e cooperazione, CISV Comunità Impegno Servizio Volontariato, GMA Associazione Gruppo Missioni Asmara, LVIA Associazione Internazionale Volontari Laici, Mondo Giusto, VIS Volontariato Internazionale per lo Sviluppo. L’AATO si è quindi dotata di un regolamento per la gestione del fondo che ha previsto la pubblicazione di un bando a livello nazionale. Alle aziende è stato invece affidato sia il controllo della spesa che la supervisione della qualità tecnica della realizzazione del progetto. Ognuno di questi viene seguito secondo uno specifico piano di controllo finalizzato a verificare l’avanzamento dei lavori in modo puntuale e programmato. Le famiglie che hanno partecipato al Fondo Acqua Bene Comune sono state informate sull’avanzamento dei lavori tramite un resoconto trasmesso in allegato alla bolletta dell’acqua. Risultati I fondi relativi alle annualità 2004-2005 hanno permesso il finanziamento di 8 progetti di cui 5 in Africa e 3 in America Latina. I progetti sono stati scelti tra i 22 progetti pervenuti a seguito di pubblicazione di un bando a livello nazionale. La valutazione dei progetti è stata condotta da un Comitato costituito da esperti del settore e da un rappresentante dei cittadini. Per quanto riguarda il personale AATO, l’iniziativa ha creato maggiore consapevolezza circa la problematica acqua nei Paesi in Via di Sviluppo e ha comportato acquisizione di competenze sia in materia di cooperazione internazionale, sia in materia di gestione di finanziamenti. Per quanto riguarda il personale degli enti gestori, sono stati coinvolti nell’iniziativa, partecipando attivamente alla fase di controllo dei progetti e nei progetti di comunicazione. È stata data visibilità all’attività legata al fondo Acqua Bene Comune attraverso la stampa e le TV locali e sono state organizzate conferenze stampa in concomitanza alle fasi salienti dell’attività. A conclusione dei lavori finanziati è prevista l’organizzazione di un Convegno finalizzato anche a sensibilizzare il mondo delle associazioni e il mondo politico, per permettere il replicarsi dell’iniziativa in altre realtà. 508 Il libro d’oro della responsabilità sociale AZIENDA SANITARIA FIRENZE Azienda sanitaria Bilancio sociale del 2005 Problema L’obiettivo primario per una azienda sanitaria è quello di tutelare la salute di tutti i cittadini. Non sempre l’organizzazione delle strutture sanitarie è efficiente, e vi è una forte dispersione di risorse che vanno a discapito dei servizi che possono essere offerti ai pazienti. Soluzione L’Azienda Sanitaria Firenze ha considerato la rendicontazione sociale come un processo aggiuntivo a quello di programmazione e controllo dell'Azienda. L’esperienza dell’azienda, dal primo bilancio del 2003, è stata quella di una crescita e di un affinamento continuo dell'approccio metodologico. Ha così sperimentato il legame stretto che esiste fra il processo di rendicontazione sociale e il sistema di pianificazione, programmazione e controllo. Nella terza edizione del BS ha rinnovato il processo di rendicontazione introducendo un sistema di valutazione complessiva dei risultati delle performance dell'Azienda in molteplici settori: dalla salute della popolazione, al conseguimento degli obiettivi regionali, fino alla performance economico finanziaria. Ha scelto di abbinare ad una serie di indicatori contabili e di attività anche indicatori non finanziari e collegabili ai beni intangibili dell'azienda (il suo capitale intellettuale) che abbiamo misurato con una serie di parametri riferiti al capitale umano, a quello organizzativo e a quello relazionale. L'efficacia del progetto ”Bilancio Sociale” nell'edizione 2005 è stata valutata sia dal punto di vista del Collegio dei Sindaci Revisori dell'Azienda, sia da quello di un importante osservatorio come il Laboratorio di Ricerca e Formazione per il Management dei Servizi alla Salute istituito nell'ambito della Scuola Superiore Sant'Anna dall'Università di Pisa. I dirigenti sono stati invitati ad un serie di incontri, per condividere gli indirizzi operativi e gli elementi fondamentali utili a rappresentare nella pubblicazione l’intera complessità dell’azione aziendale, mentre la direzione aziendale insieme con il ristretto gruppo di lavoro sono state poi coinvolte nella fase di costruzione del sistema di rendicontazione in cui sono stati chiariti gli impegni e le politiche, si è definito il sistema di 509 Il libro d’oro della responsabilità sociale rilevazione e del piano dei conti da associare al BS, sono stati formulati gli indicatori da rilevare e si sono definite le fonti e le modalità di raccolta delle informazioni. Per una maggiore diffusione all’esterno, l’azienda ha realizzato oltre al documento cartaceo (in 4000 copie) dei manifesti illustrativi (manifesti a colori che riportano la copertina del Bilancio Sociale e mettono in evidenza una selezione dei suoi contenuti (600 copie) e delle brochures di sintesi (20.000 copie che riportano in sintesi le parti salienti del Bilancio Sociale del 2005) ed ha curato particolarmente la strategia di diffusione interna ed esterna del bilancio, consultabile anche dal sito aziendale. Risultati Il bilancio sociale ha permesso di tenere sotto controllo le prestazioni della struttura, contribuendo a migliorarne l’efficienza. Dalla prima esperienza di bilancio sociale, con un gruppo di lavoro ristretto, si è andati sempre più allargando il coinvolgimento del personale anche attraverso una serie di incontri, preparatori per condividere gli indirizzi operativi e gli elementi fondamentali e per porre le premesse per un flusso di comunicazioni, di aspettative, di risultati, di opinioni e di idee che possano servire come suggerimenti per la prossima edizione. 510 Il libro d’oro della responsabilità sociale AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 18 ALBA – BRA, REGIONE PIEMONTE Azienda sanitaria “Ragazzi per la vita”- Corsi di rianimazione cardiopolmonare nella scuola Problema Le morti per malattia cardiovascolare sono al 1 posto nei paesi industrializzati (1 morto/1000 abitanti/anno). Meno dell’1% della popolazione sa cosa fare se è testimone di un arresto cardio-respiratorio. È stato dimostrato che se il 15-20% della popolazione fosse capace di effettuare le manovre di rianimazione cardiopolmonare di base (CPR), la mortalità per arresto cardiaco extraospedaliero potrebbe diminuire significativamente. Soluzione Asl 18 ALBA-BRA ha l’obiettivo fondamentale di ridurre le morti e il numero di grandi invalidi a seguito degli arresti cardio-respiratori extraospedalieri. Mediante un addestramento rivolto a tutti gli alunni del 1° anno delle Scuole Superiori, Asl 18 ha offerto una formazione in BLS (Basic Life Support), richiedendo un impegno di 1 mattinata di scuola. Il comitato promotore del Progetto è formato da ASL 18, Centro Formativo Italian Resuscitation Council dell’ASL 18, Fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero ONLUS. La formazione degli studenti è stata costituita da un corso BLS di 5 ore, 3 ore di addestramento pratico su manichini e un test finale teorico e pratico. Tale attività ha la finalità di saper riconoscere una situazione critica, di saper fare una telefonata corretta al 118, di eseguire il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale se necessario e, infine, nell’attesa del 118 disostruire le vie aeree. Altro obietto è quello di raggiungere il LAP (Livello accettabile di performance), inteso come la capacità dell’allievo di effettuare la sequenza in modo efficace, senza errori tali da provocare pericolo o danno per sé e per la vittima. Il LAP è un dato numerico (75% minimo) che si ottiene da una valutazione complessa che avviene in itinere durante il Corso e che tiene conto di una serie di caratteristiche dell’allievo cui si da un punteggio (0-1-2). 511 Il libro d’oro della responsabilità sociale Gli istruttori sanitari sono medici e infermieri che lavorano nel settore emergenza-urgenza (118-DEA-Cardiologia-Rianimazione), i quali hanno affiancato anche gli insegnanti delle scuole nello svolgimento di un corso BLS della durate di 5 ore e un corso per diventare Istruttori di Comunità di 8 ore. Risultati Il progetto ha visto il coinvolgimento di 12 Scuole su 13 partecipanti al Progetto, di 57 Istruttori di Comunità attivi e di 3.500 ragazzi formati in 3 anni più del 99% ha superato la prova pratica. L’interesse si è esteso anche ai ragazzi di età superiore che sarebbero stati esclusi dal progetto e in numerose scuole si sono svolti corsi supplementari. 512 Il libro d’oro della responsabilità sociale AZIENDA SANITARIA REGIONE MOLISE Azienda sanitaria Bilancio Sociale ASL Centro Molise Anno 2005 Problema La collettività esprime, in modo sempre più intenso, bisogni e attese che incidono sulla crescita del sistema aziendale, sulla concezione stessa di sviluppo e sulla sua sostenibilità. Anche le aziende pubbliche, pertanto, devono adottare una politica di comunicazione ampia, diffusa e trasparente in grado di soddisfare una domanda crescente di informazioni che riguardano, da un lato, i risultati reddituali e competitivi della gestione e, dall'altro, gli effetti sociali connessi allo svolgimento dell'attività. Soluzione I modelli di rendicontazione degli effetti sociali dell’attività aziendale sono stati, in questi ultimi anni, oggetto di un’ampia riflessione che ha consentito di individuare nuovi schemi di rappresentazione dei risultati raggiunti e di affinare la capacità segnaletica di quelli esistenti. Il bilancio sociale di una Azienda Sanitaria risulta essere uno strumento che permette la comunicazione e la valutazione della dimensione sociale dell’attività aziendale e consente la verifica delle relazioni tra l’Azienda Sanitaria e gli stakeholder fornendo a questi gli elementi per poter esprimere un giudizio sull’andamento della gestione dell’Azienda. Esso è stato inteso dall’Azienda Sanitaria Regione Molise (ASREM) come un documento da affiancare a quelli già esistenti, in grado di fornire, ai diversi soggetti interessati, informazioni sugli effetti sociali che derivano dalle scelte dell’Azienda. L’ASREM ha adottato, per la redazione del Bilancio Sociale le Linee Guida delineate dal Gruppo di Studio sul Bilancio Sociale (GBS), composto da autorevoli rappresentanti del mondo accademico, imprenditoriale e professionale nell’ambito della consulenza aziendale. L'esposizione degli assunti valoriali prevede che l'azienda deve esporre in modo esauriente la propria identità, costituita dal suo assetto istituzionale, dai valori di riferimento, dalla missione da realizzare, dalle strategie e dalle politiche. Gli elementi essenziali della relazione sociale riguardano l'indicazione degli impegni assunti, l'identificazione degli stakeholder a cui il bilancio sociale 513 Il libro d’oro della responsabilità sociale si indirizza, in primis gli enti assistiti, l'esplicitazione delle politiche di gestione, dei risultati attesi e della coerenza ai valori dichiarati. Include inoltre la completa esposizione dei fatti, delle informazioni quantitative e qualitative, delle comparazioni, dei giudizi e più generalmente dei dati utili a descrivere l’attività erogata, le eventuali comparazioni adatte a mettere il lettore nelle condizioni di meglio valutare le performance dell’azienda e, infine, gli obiettivi di miglioramento per l’esercizio successivo, riguardanti sia il processo che il merito. Risultati Il Bilancio Sociale, pubblicato nel marzo 2007, prevede che i risultati conseguiti siano relativi esclusivamente all’acquisizione di competenze specifiche per la redazione del documento, alla formazione di un gruppo di lavoro competente, all’individuazione di linee guida per la rendicontazione delle attività ed elaborazione delle informazioni utili alla redazione del bilancio sociale e all’analisi delle attività erogate in risposta ad esigenze emerse sul territorio e valutazione dei risultati. 514 Il libro d’oro della responsabilità sociale AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA ULSS N.16 PADOVA Unità locale Socio-Sanitaria S.O.Le. (Strategie per l’Occupazione sostenibiLE): promuovere la responsabilità sociale per l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità o svantaggiate Problema L'integrazione delle persone disabili o svantaggiate nel mondo del lavoro è da sempre uno dei temi più critici per la collettività, perché richiede l’impegno congiunto di molteplici enti e competenze. Al contempo è opportuno sviluppare strategie efficaci per l’inserimento, in quanto il lavoro costituisce un elemento chiave per il benessere sociale e psicologico delle persone disabili o svantaggiate. Soluzione L’Azienda Ulss 16 ha promosso e coordinato un progetto per l’integrazione lavorativa delle persone svantaggiate o con handicap che ha coinvolto una molteplicità di enti (associazioni, aziende, cooperative sociali, enti di formazione, aziende sociosanitarie, provincia) per potenziare l’offerta di servizi e sperimentare modalità innovative sostenibili nei percorsi di accompagnamento sociale e lavorativo. L’obiettivo è stato di accrescere capacità organizzative e responsabilità sociale delle imprese, di aumentare la cultura dell’accoglienza e dell’inclusione sociale nelle aziende, di favorire l’accesso, l’integrazione e la permanenza nel posto di lavoro della persona svantaggiata. Il progetto S.O.Le (Strategie per l’Occupazione Sostenibile) ha ottenuto l’approvazione degli Assessorati al Lavoro e alle Politiche Sociali della Regione Veneto e il successivo finanziamento nell’ambito della fase 2 del Progetto comunitario EQUAL. Il progetto è stato finalizzato a sviluppare un’azione sinergica che consenta al lavoratore, alla sua famiglia e all’impresa di accettare e superare la situazione di svantaggio e costruire una relazione durevole nel tempo, accrescendo il benessere complessivo, a partire dalla crescita delle autonomie e alla valorizzazione delle risorse della persona disabile. Per raggiungere tale obiettivo è stata sensibilizzata l’intera rete del sistema dei servizi di orientamento, formazione e mediazione al collocamento, attraverso il coinvolgimento di tutti soggetti interessati (Associazioni, 515 Il libro d’oro della responsabilità sociale Aziende, cooperative e associazioni del privato-sociale, Provincia, Enti Locali). Il progetto è partito coinvolgendo gli operatori dei SIL delle ULSS e degli enti partner in vari tavoli di lavoro tecnici. Gli operatori sono stati coinvolti poi in specifici percorsi formativi: per i Job coach sono stati realizzati 2 corsi di 40 ore ciascuno per 32 operatori; mentre nel percorso formativo di Tutor aziendale, articolato in 5 ore di seminario e attività di supporto in azienda, sono coinvolti tutti i tutor aziendali, parallelamente all’avvio dei singoli inserimenti in azienda. Per le 72 persone svantaggiate coinvolte sono stati realizzati percorsi di orientamento individualizzati che hanno consentito agli operatori di svolgere funzione di accoglienza, di valutazione delle capacità e delle risorse personali, di sostegno professionale. Sono state, poi, realizzate 60 ore complessive di formazione on the job per l’accoglienza iniziale e la prima formazione in azienda dei soggetti svantaggiati ai compiti lavorativi. Per 46 soggetti è stata avviata la successiva fase di Job coaching in azienda. Tale fase prevede lo svolgimento di un tirocinio di mediazione al collocamento con il supporto da parte dei Job coach alla persona svantaggiata, al tutor e al contesto aziendale. Il lavoro attuato grazie a gruppi interistituzionali di operatori ha consentito la realizzazione di un report che, sulla base del monitoraggio delle aziende che già effettuano inserimenti lavorativi, sintetizza punti di forza e criticità dell’attuale metodologia in uso. Risultati La fase di formazione on the job ha formato 63 dei 72 soggetti svantaggiati inseriti nella sperimentazione (86%), a seconda del contesto organizzativo e delle mansioni previste all’interno dell’azienda. Sono stati inoltre istruiti 32 operatori dei servizi di integrazione lavorativa di Ulss, cooperative sociali, centri per l’impiego della provincia. Ciò ha consentito di predisporre strumenti di analisi delle competenze dei lavoratori e delle realtà aziendali utilizzate nella sperimentazione. La partecipazione al progetto di Unindustria e di aziende del territorio appartenenti a diversi settori produttivi, individuate a seconda delle risorse e delle problematiche presentate dai soggetti inseriti (aziende ad alta tecnologia, di distribuzione commerciale, di servizi) facilita e promuove la diffusione di una cultura di accettazione e di integrazione delle persone con disabilità e svantaggio, accrescendo la responsabilità sociale d’impresa nel territorio coinvolto dal progetto. 516 Il libro d’oro della responsabilità sociale AZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE DI BOLOGNA Azienda sanitaria Rendicontazione e Responsabilità sociale dell’Azienda Usl di Bologna Problema Per una azienda sanitaria rendere conto della propria responsabilità sociale rientra tra i doveri di tutela del diritto alla salute e di trasparenza nei confronti della collettività. Per questo motivo è di particolare interesse l'ingresso nel contesto sanitario pubblico di un percorso di rendicontazione basato anche sulle logiche del bilancio sociale e del bilancio di missione, strumenti per comunicare la responsabilità sociale. Soluzione Il bilancio di missione 2005 è un progetto della Regione Emilia Romagna (RER) attraverso il quale tutte le 11 aziende USL hanno reso conto del perseguimento degli obiettivi di salute loro assegnati dalla Regione e dalle Conferenze territoriali sociali e sanitarie: l’AUSL di Bologna nell’ambito di questo progetto ha avviato, a partire dalla fine del 2005, un concreto percorso di coinvolgimento delle diverse componenti aziendali sul tema della rendicontazione, inteso non solo come documento ma anche come processo interno all’azienda e in stretta relazione con gli interlocutori istituzionali. L’azienda ha inoltre promosso azioni economiche, sociali e ambientali, anche descritte nel bilancio di missione, tra cui: progetti di sostegno e solidarietà sociale per favorire l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, attività di cooperazione internazionale in ambito sanitario e la promozione di una mobilità sostenibile. Preliminare alla stesura del BM è stato un progetto di formazione sulla rendicontazione sociale e la creazione di gruppi di lavoro sulle aree di risultato secondo il modello per l’eccellenza dell’European Foundation for Quality Management (EFQM). È stato poi costituito un gruppo di redazione interno all’azienda, formato da componenti dello staff aziendale e del dipartimento amministrativo, i quali hanno gradualmente coinvolto altre persone su specifiche aree di competenze. Per i progetti di solidarietà sociale l’AUSL di Bologna ha aperto un Tavolo permanente misto di confronto con le rappresentanze territoriali delle Cooperative Sociali bolognesi; grande coinvolgimento anche delle altre Aziende sanitarie pubbliche del territorio (Azienda Ospedaliero 517 Il libro d’oro della responsabilità sociale Universitaria S. Orsola Malpigli e Istituti Ortopedici Rizzoli), Aziende del no profit, Comune e Provincia di Bologna. Del Bilancio di Missione 2005 sono stati prodotti un documento cartaceo integrale, un documento di sintesi, una versione digitale pubblicata su cd rom e sul sito internet aziendale. Sono state stampate circa 700 copie del documento integrale e 200 copie della sintesi, distribuite all’interno e all’esterno dell’azienda. Il documento ha ricevuto note di apprezzamento da parte della Regione Emilia Romagna. Risultati Le persone che hanno partecipato ai diversi gruppi intra e inter-aziendali hanno accresciuto le loro competenze, l’abitudine al lavoro di squadra, l’attenzione ai risultati conseguiti e alla responsabilità sociale. Tutti i dipendenti sono stati informati delle iniziative tramite internet, sezioni intranet dedicate, newsletter, giornalini aziendali. Molti hanno espresso interesse, in particolare per il progetto mobilità, attraverso segnalazioni e proposte. I progetti di diversa natura promossi da AUSL Bologna hanno stimolato e consolidato i rapporti con interlocutori istituzionali e stakeholder, hanno aumentato la reputazione sociale presso media, amministrazioni e istituzioni locali, hanno suscitato interesse da parte di soggetti esterni all’azienda innescando un meccanismo di emulazione. 518 Il libro d’oro della responsabilità sociale AZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE N°3 NUORO Azienda sanitaria Bilancio Sociale 2005 Problema Per le aziende pubbliche l’esigenza di avviare un’esperienza di bilancio sociale nasce dalla consapevolezza che il bilancio consuntivo non è uno strumento sufficiente, da solo, a rappresentare compiutamente il complesso delle attività svolte a servizio dei cittadini. Soluzione La redazione del Bilancio Sociale nasce dall’esigenza di far comprendere a tutti i cittadini le modalità di funzionamento, la complessità e i vincoli con cui opera l’Azienda e, nel contempo, di rappresentare la volontà (da parte dell’ASL) di migliorare costantemente la propria organizzazione in favore degli utenti mediante lo snellimento dei processi e la trasparenza dei percorsi, in particolare di quelli clinico-assistenziali, al fine di conseguire una maggiore appropriatezza dei servizi sanitari. Il progetto si è articolato in diverse fasi. Innanzitutto si è costituito il gruppo di lavoro sul bilancio sociale che ha curato il progetto nella sua interezza. L’ASL n. 3 ha individuato il gruppo di lavoro fra le diverse professionalità presenti nei propri Uffici di Staff. Si è quindi proceduto al coinvolgimento del personale delle diverse strutture e dipartimenti che ha collaborato alla realizzazione del progetto fornendo i dati relativi all’attività svolta. Il gruppo di lavoro del Bilancio Sociale ha poi raccolto, verificato e elaborato i dati pervenuti e redatto il documento finale a corredo del quale sono stati anche realizzati dei video. Si è quindi proceduto alla diffusione sia in forma cartacea, attraverso i presidi sanitari del territorio dell’ASL, sia con la pubblicazione sul sito internet dell’Azienda. Per questa prima esperienza di Bilancio Sociale la Direzione Generale ha deciso di non ricorrere a consulenze esterne ma ha preferito valersi delle proprie risorse umane impegnandole direttamente nel progetto. Si è voluto rendicontare per macro aree di assistenza (Prevenzione, Assistenza Distrettuale e Assistenza Ospedaliera) corrispondenti ai tre Livelli Essenziali di Assistenza in modo da non focalizzare la attenzione su poche categorie di cittadini portatori di interessi particolari. 519 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati L’Azienda USL di Nuoro è stata l’unica in Sardegna a cimentarsi in questa esperienza e ciò ha comportato effetti positivi in termini di “reputazione” nel contesto di riferimento. Il Bilancio Sociale 2005 è stato redatto con un linguaggio semplice ed accessibile e ha consentito a tutti i cittadini di rendersi conto delle attività e dei risultati conseguiti dall’Azienda. Inoltre, l’uso dei video per relazionare su servizi che attualmente rappresentano l’eccellenza per la nostra ASL, è stato apprezzato anche in contesti nazionali in cui da anni si è adottato il modello del Bilancio Sociale. I riscontri sono stati in gran parte positivi e le associazioni dei cittadini hanno concorso alla diffusione del documento e hanno garantito la propria disponibilità e collaborazione per i prossimi Bilanci Sociali. 520 Il libro d’oro della responsabilità sociale AZIENDA USL DI MODENA Azienda sanitaria Marketing sociale per la prevenzione dell’obesità: progetto per la promozione di sani stili di vita attraverso la distribuzione automatica di alimenti Problema L’obesità costituisce un serio fattore di rischio di mortalità. In molti paesi industrializzati colpisce fino ad un terzo della popolazione adulta, con un’incidenza in aumento in età pediatrica: rappresenta quindi, senza dubbio, l’epidemia di più vaste proporzioni del terzo millennio e, al contempo, la più comune patologia cronica del mondo occidentale. Soluzione La motivazione che guida l’AUSL di Modena nella realizzazione di un progetto di responsabilità sociale è la volontà di dare il proprio attivo contributo ad un percorso locale di promozione della salute, intesa, secondo i principi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, non solo come assenza di malattia, bensì come “risorsa della vita quotidiana” nei diversi ambienti di vita e di lavoro. Il progetto per la prevenzione dell’obesità, realizzato nel 2005, ha previsto una sperimentazione di marketing sociale finalizzata a promuovere la salute attraverso la distribuzione automatica di alimenti. L’iniziativa è stata condotta dall’AUSL e da Buonristoro Vending Group in collaborazione con Confindustria Modena e Confida (associazione italiana distribuzione automatica) nell’ambito del Piano per la salute (PPS) della provincia di Modena. Il progetto è stato sviluppato utilizzando i principi del marketing mix. Sono stati introdotti prodotti salutari (es. frutta fresca, macedonia, panino fresco al prosciutto) selezionati in base a caratteristiche nutrizionali. In diversi distributori automatici di cibo, che solitamente offrono prodotti ad elevato contenuto calorico. È stata inoltre realizzata un’innovativa attività di comunicazione per la salute nei distributori automatici, quali locandine in prossimità degli erogatori, slogan su 450.000 bicchieri, bollino per indicare gli alimenti salutari e adesivo sul pavimento per segnalare le aree di ristoro della sperimentazione. 521 Il libro d’oro della responsabilità sociale Intervenendo attraverso la distribuzione automatica è stato possibile promuovere la salute nel luogo in cui si sceglie quali alimenti acquistare e quindi consumare. Il progetto è stato realizzato presso 8 aziende modenesi e 2 sedi dell’Università per un totale di 13 aree di ristoro, consentendo di offrire tramite la distribuzione automatica prodotti salutari a prezzi più vantaggiosi rispetto ad altri canali di vendita. Per la valutazione della sperimentazione, oltre all’analisi dei dati di vendita, sono state condotte due ricerche in collaborazione con le Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (Corso di Laurea in Comunicazione e Marketing) e di Bologna (Laurea Specialistica in Scienze della Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica). Successivamente, a sviluppo di progetto, è stato redatto un documento, “Linee di indirizzo per i capitolati d’appalto per la distribuzione automatica”, cui hanno partecipato rappresentanti della Federazione Associazioni Regionali Economi e Provveditori, dell’Università “La Sapienza” di Roma - Istituto di Scienza dell’Alimentazione, di Confida, di Agenda 21 e di Federconsumatori. L’iniziativa rientra tra le attività del Coordinamento Nazionale Marketing Sociale - PPS Modena. Il documento è stato presentato alla manifestazione “Sicura” 2006 con la partecipazione di rappresentanti del Ministero della Salute. Tutte le fasi del progetto sono state sostenute da un’intensa attività di comunicazione sulla stampa locale e nazionale, nonché da momenti di formazione e condivisione attraverso convegni/seminari. Risultati Il progetto è stato accolto con vivo interesse in provincia di Modena, come testimonia la “risonanza” sui media locali e la richiesta di estenderlo anche in altri contesti: le 13 aree coinvolte inizialmente sono diventate circa 70. Il progetto ha rafforzato il rapporto di fiducia tra AUSL e cittadini. Per quanto riguarda il documento, il fatto stesso di averle realizzate e promosse in collaborazione con le rappresentanze dei diversi stakeholder ha costituito un successo per la diffusione di una cultura della salute. Come conseguenza dell’iniziativa è aumentata la richiesta di prodotti salutari nei distributori automatici e si è sviluppata una più forte sensibilità verso i temi della salute. 522 Il libro d’oro della responsabilità sociale BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DELLA VALLE DEL TRIGNO Gruppo bancario Progetto BCC-ITC “Lo sviluppo della cooperazione” Problema I mutamenti sociali, i cambiamenti del modo di vivere, dell'economia, delle relazioni interpersonali hanno reso le piccole comunità delle realtà deboli, che necessitano di interventi mirati al fine di migliorare il benessere collettivo. Soluzione La Banca di Credito Cooperativo della Valle del Trigno ha tra i suoi obiettivi primari la promozione della cooperazione ed in particolare della comunità locale alla quale è legato da un’alleanza durevole per lo sviluppo. Per questo ha realizzato con un Istituto Tecnico Commerciale locale il progetto “Cooperando” che si concretizza in uno studio sulla cooperazione di credito e quindi sulla BCC della Valle del Trigno come cooperativa locale che opera in un’area tra l’Abruzzo e il Molise e che è sorta grazie ad un progetto innovativo perseguito dai suoi fondatori con l’obiettivo primario di produrre utilità e vantaggi, creare valore economico, sociale e culturale a beneficio dei soci e della comunità locale ed infondere fiducia. La BCC è consapevole che la cooperazione, la coesione, la mutualità di rete consentono di superare i limiti della piccola dimensione, esaltandone i vantaggi. Il progetto pratico-teorico realizzato con l’ITC “ Raffaele Mattioli” si è svolto mediante varie fasi: studio, approfondimenti, interviste, questionari sul territorio e un testo che è stato utilizzato come materia di esame per la classi che vi hanno collaborato. Risultati Il Consiglio di Amministrazione, la Presidenza e la Direzione della BCC hanno creduto nell’iniziativa e, soprattutto, nella potenzialità dei giovani studenti condividendo il difficile compito dei loro insegnanti, chiamati a “formare” le generazioni delle future forze lavoro ed imprenditoriali del paese, pertanto, il poter fornire ad entrambi l’occasione di concretizzare concetti e principi solo apparentemente astratti come quello della cooperazione nell’ambito lavorativo e sociale. 523 Il libro d’oro della responsabilità sociale CAMERA DI COMMERCIO DI RIMINI Ente di servizi alle imprese Rimini Responsabile Problema È difficile instaurare un dialogo tra gli enti governativi, cittadini e imprese. Questo comporta difficoltà nel risolvere problemi di natura ambientale, sociale e comunitario. Soluzione La Camera di Commercio di Rimini ha rivolto il proprio impegno nel contribuire allo sviluppo della sensibilità del territorio riminese sui temi della Responsabilità Sociale e nel coinvolgere il maggior numero di soggetti possibili (cittadini, imprese, cooperative sociali etc.) nella diffusione di buone prassi nel settore della sostenibilità ambientale, del lavoro, dell’integrazione sociale. La Camera di Commercio di Rimini nel 2006 ha proseguito e ampliato l’azione di sensibilizzazione delle imprese sul tema. Un impegno diventato fattore strutturale dell’organizzazione tanto da essere inserito, con un capitolo dedicato, nel Rapporto dell’Economia 2006/2007, che sarà presentato nel mese di marzo 2007. Attraverso un dialogo costante con i suoi interlocutori principali, le imprese, ha infatti sviluppato una serie di incontri su temi scelti dagli stessi partecipanti, utili a valorizzare i risultati ottenuti da coloro che hanno fatto proprio il principio dell’agire responsabile. Il primo incontro del ciclo 2006, “Valorizzare le persone, valorizzare l’ambiente”, ha fatto il punto sui comportamenti socialmente responsabili relativi alla gestione del personale e alle norme sull’impatto ambientale dei processi produttivi. Sono stati affrontati i temi della corretta gestione del rapporto con dipendenti e collaboratori, della necessità per l’impresa di essere responsabile anche quando si trova a dover ridimensionare il numero degli addetti, dell’etica ambientale, dello sviluppo sostenibile e della rendicontazione, con la presentazione di case history significative. È seguito il convegno “Cooperative di valore. Nuove alleanze per nuove vie di finanziamento alle cooperative sociali”, sul tema del finanziamento alle Cooperative sociali, organizzazioni del Terzo Settore sempre più diffuse ma spesso poco note sul territorio. Si è discusso della necessità di ampliamento della visibilità delle cooperative, dell’urgenza di attivare migliori canali di comunicazione e interazione tra aziende profit e organizzazioni non profit, 524 Il libro d’oro della responsabilità sociale dell’importanza che gli istituti di credito si dotino di prodotti finanziari ad hoc per le cooperative. Il terzo appuntamento, “Rimini responsabile: imprese e persone”, realizzato con Coop Adriatica, ha rappresentato l’occasione per capire come l’agire responsabile favorisca il dialogo tra imprese, istituzioni, organizzazioni non profit e cittadini con l’intento di creare relazioni basate su criteri di fiducia, reciprocità e scambio e un linguaggio comune e condiviso. Infine il convegno “Profit e non-profit. Comportamenti virtuosi e vantaggi sociali per l’integrazione nel mondo del lavoro” ha affrontato il tema dell’integrazione lavorativa delle persone svantaggiate, dal punto di vista legislativo, economico e sociale. Tutte le iniziative sono state gestite in collaborazione con l’organizzazione non profit riminese “Figli del Mondo”, associazione di imprenditori e liberi professionisti e fanno parte del progetto “EQUAL Spring Out”, finanziato dall’iniziativa comunitaria EQUAL e al quale partecipano la Fondazione ENAIP S. Zavatta di Rimini (capofila), la Provincia di Rimini, alcuni Comuni, l’Università ed Associazioni locali. L’organizzazione ha svolto il ruolo di promotore e facilitatore dell’iniziativa presso tutte le aziende associate e i diversi interlocutori presenti sul territorio. In alcuni casi ha svolto anche un’attività di coordinamento di altri soggetti istituzionali. Risultati Gli imprenditori e i responsabili delle organizzazioni che hanno partecipato al percorso sono stati circa 200. Tutti i rappresentati delle imprese e delle organizzazioni si sono dimostrati interlocutori attenti e sensibili al tema della Responsabilità Sociale. In generale il progetto ha ottenuto buona visibilità e copertura da parte dei media, soprattutto a livello locale. Il successo degli scorsi anni ha portato la Camera di Commercio di Rimini alla decisione di proseguire l’attività di informazione e formazione, affinché sempre più imprese si avvicinino alla Responsabilità Sociale. 525 Il libro d’oro della responsabilità sociale CENTRO UNIVERSITARIO CELSO LISBOA Opera nel settore dell'educazione a livello universitario Uno Sguardo Oltre Problema Le zone rurali in un paese come il Brasile hanno bisogno di aiuto, di sviluppo sostenibile, di innovazioni tecnologiche a basso costo, incentivi ai piccoli e ai medi agricoltori e anche ai grandi agricoltori, giacché la questione della terra è un problema di ieri e ancora oggi. C'è bisogno di una struttura all'avanguardia nell'agricoltura, soprattutto di accompagnamento tecnico da parte degli enti locali e di organi specializzati. Soluzione Il progetto “Uno Sguardo Oltre” prevede la costituzione di una Scuola di Formazione ed una realtà cooperativa in Taboas, uno dei municipi di Valença e Rio das Flores (Rio de Janeiro). Il modello di scuola proposto eroga formazione nel campo dell'agricoltura a favore della popolazione locale più povera, contributo di studenti e professori dei corsi di Farmacia, Ingegneria Ambientale e Biologia del Centro Universitario Celso Lsiboa. Questo progetto nasce da una necessità reale di impiegare piante medicinali come alternativa per il trattamento di diverse malattie a beneficio delle popolazioni, specialmente quelle che abitano nelle comunità povere che hanno pochi accessi ai medicinali sviluppati dalle industrie farmaceutiche. Attualmente il basso costo e la facilità di ottenere queste materie prime, sono i principali responsabili dall'uso di piante medicinali presso la popolazione rurale del Brasile. Tuttavia spesso l’uso incorretto di questi medicinali non porta benefici, le piante medicinali possono presentare effetti tossici immediati o a lungo termine, se assunte in dosi eccessive. Il progetto si è quindi posto l'obiettivo di incentivare l'uso corretto di piante medicinali ed i suoi derivati nel Brasile . Il progetto prevede inoltre un ritorno all'agricoltura, introducendo innovazioni tecnologiche a basso costo, l’utilizzo razionale delle risorse naturali, utilizzando il Sitio da Restituição come modello di "Escola Aberta de Capacitação", cioè, Scuola aperta per formare la popolazione locale, sullo sfruttamento delle risorse naturali rispettando l’ambiente in cui vivono. Il Centro Universitario Celso Lisboa mette a disposizione i suoi allievi, tecnici e professori del Corso di Farmacia, Ingegneria Ambientale e Biologia, per formare i giovani attraverso la Scuola, con programmi di aiuto allo studio ed in secondo luogo con la creazione di una cooperativa 526 Il libro d’oro della responsabilità sociale locale, per evitare l'abbandono delle zone rurali. Sono stati realizzati corsi di informatica, con la partecipazione del Senac o di altre società che gestiscono dei corsi professionalizzante e sono stati offerti stage per promuovere un maggiore coinvolgimento degli studenti nell'organizzazione e stimolare lo sviluppo di abilità professionali. Risultati La scuola ha contribuito allo sviluppo della comunità locale come compartecipante e cogestore di iniziative. Sono state create nuove competenze presso le comunità rurali intervenute ai corsi, avviando un percorso di autonomia di queste popolazioni. 527 Il libro d’oro della responsabilità sociale COMUNE DI BRESCIA Ente locale Anagrafe della fragilità e buon vicinato Problema Nell’estate 2003, l’eccesso di mortalità ha caratterizzato soprattutto le città di medie e grandi dimensioni per l’effetto di molteplici fattori quali l’esposizione a temperature elevate nel periodo estivo in presenza di un ambiente cittadino, un’elevata presenza di anziani che vivono soli e il diradarsi, nell’ambiente urbano rispetto a quello rurale, dei rapporti sociali non solo familiari ma anche di vicinato. Soluzione Il Progetto si è sviluppato sull’intera area del Comune di Brescia, in tutti i quartieri delle nove circoscrizioni ed ha realizzato un’analisi e il monitoraggio, da parte delle Associazioni di Volontariato aderenti al Progetto, degli Anziani Fragili, per verificare i loro bisogni e per avviare interventi di sorveglianza e di supporto. Ognuno dei gruppi di volontari che ha aderito al Progetto ha vagliato gli elenchi dell’anagrafe ed ha creato un contatto diretto e/o indiretto con gli anziani identificati come fragili e cioè > 75 anni, senza figli e residenti a Brescia. Il Progetto ha avuto una dimensione territoriale, operando a livello di quartiere. Le informazioni raccolte dai volontari hanno consentito di identificare il gruppo di anziani da sorvegliare, di definire l’intensità del contatto (semestrale, mensile, settimanale) e di segnalare eventuali situazioni di disagio ai Servizi Territoriali . La realizzazione sul territorio comunale di un Progetto Anagrafe della Fragilità e Buon Vicinato ha coinvolto l’ASL (medici di base), i Servizi Sociali Comunali e delle Associazioni di Volontariato. I volontari hanno raccolto informazioni, consentendo di conoscere la condizione abitativa, i livelli di autonomia, la percezione della salute e la presenza di eventuali supporti domiciliari fruiti dall’utente anziano. L’ambizione è quella di creare una comunità solidale ed attenta per favorire la diffusione di un welfare comunitario che stabilisca legami, con e fra i cittadini e supporti agli interventi previsti dalla rete istituzionale. Nel 2005 l’attività dei volontari si è concretizzata nel contatto diretto/indiretto di tutte le persone presenti nell’elenco a loro assegnato affinché attivassero interventi di monitoraggio delle situazioni di rischio, 528 Il libro d’oro della responsabilità sociale quali sentinelle di quartiere, in affiancamento ai Servizi Sociali territoriali e dell’Asl. Prima dell’inizio dell’attività dei Volontari, l’Amministrazione Comunale, ha informato, mediante una lettera tutta gli anziani inseriti nell’anagrafe della fragilità. Inoltre, prima del periodo estivo ha inviato a domicilio un opuscolo informativo contenete tutti i dati dei referenti delle Associazioni aderenti al progetto, suddivise per quartiere, oltre ad una serie di consigli pratici per la prevenzione dei rischi connessi al caldo. Sempre nel corso del 2006 sono state fornite ai Volontari due schede di rilevazione dati, al fine di registrare ogni singola situazione contattata dal volontario; attraverso la Scheda Contatto e la Scheda Intervento, sono state classificate automaticamente le diverse situazioni e in base alle risposte ottenute, si sono ottenute tre diverse classi di rischio. Il Comune di Brescia ha aderito ad un programma nazionale, predisposto dal Dipartimento della Protezione Civile in collaborazione con il Dipartimento di Epidemiologia ASL RM/E, per la previsione di ondate di calore nocive della salute. Il Dipartimento di Protezione Civile di Brescia, che è in grado di prevenire con 48 ore di anticipo il verificarsi dell’emergenza e il livello di rischio, avvisa, mediante un messaggio di sms, i referenti del progetto, le Associazioni, i medici di base e i quotidiani locali. Ciò consente di attivare da parte dei Volontari gli interventi necessari a contrastare il fenomeno. Il Comune di Brescia ha inoltre provveduto a climatizzare le strutture comunali che accolgono soggetti anziani (RSA, CENTRI DIURNI, CENTRI ANZIANI). Risultati La costituzione di una rete di sostegno capillare e radicata in ogni quartiere e circoscrizione ha favorito una dimensione comunitaria solidale e sta stimolando un contributo significativo delle pratiche di Buon vicinato. 529 Il libro d’oro della responsabilità sociale COMUNE DI BRESCIA Ente locale Qualificare il lavoro privato di cura Problema In Lombardia, come in altre regioni italiane, il bisogno assistenziale dalle famiglie è in continua crescita, mentre continuano a diminuire le risorse familiari di cura domiciliare per le famiglie con anziani fragili. Questo fenomeno ha generato il ricorso, sempre maggiore, all’assunzione di badanti, spesso immigrate – prive di competenze specifiche in questo settore – per soddisfare i bisogni di cura e assistenza delle persone anziane. Soluzione La partecipazione del Comune di Brescia al Progetto Equal “Qualificare il lavoro di cura domiciliare“ si inserisce in una politica di Servizi, già attiva sul territorio comunale, per l’inserimento sociale e lavorativo delle badanti e per qualificare e accreditare l’assistenza privata di cura domiciliare, garantendo alle famiglie e all’anziano un contesto professionale stabile e qualificato. I soggetti aderenti all’iniziativa sono stati: l’IRS, Istituto di Ricerca Sociale della Lombardia esperto in materia di analisi e valutazione di politiche e servizi con particolare riferimento ad anziani e lavoro di cura, Caritas Ambrosiana (area stranieri e anziani), la CGIL e il Comune di Sesto San Giovanni. La sperimentazione dell’attività di “Sportello del lavoro di cura“, attivato nel 2006, ha costituito un elemento di innovazione. Lo Sportello ha svolto attività di incontro domanda/offerta e analisi dei bisogni e, infine, azioni di tutoraggio, accompagnamento e verifica dell’Inserimento Lavorativo. Nel progetto sono state coinvolte complessivamente 7 persone di cui: - Responsabile del Progetto Area Anziani - Responsabile operativo del Progetto – uff. Tutela e Progetti Area Anziani - Esperto e Responsabile politiche immigrazione del Comune di Brescia - Personale amministrativo - Due operatori dello Sportello - Un’Assistente Sociale Risultati Con l’espandersi sul territorio cittadino della conoscenza dell’operatività dello sportello si è creato un atteggiamento positivo e consapevole, in 530 Il libro d’oro della responsabilità sociale quanto dalle famiglie viene finalmente percepito quale supporto e garanzia di una scelta di personale adeguato e professionalmente referenziato, da impiegare con un contratto regolare per le effettive ore lavorate . 531 Il libro d’oro della responsabilità sociale COMUNE DI FAENZA Ente locale Il comune di Faenza, territorio socialmente responsabile Problema Le amministrazioni pubbliche sono state chiamate negli ultimi anni ad una maggiore e diretta assunzione di responsabilità nella definizione e nel raggiungimento di obiettivi di risultato. In ambito pubblico la responsabilità sociale coincide con la finalità istituzionale di ogni singola amministrazione, che per propria natura è chiamata a generare con la propria azione effetti positivi nei confronti di una comunità. Soluzione La direzione politica e gestionale del Comune si è posta l’esigenza di promuovere e governare lo sviluppo della città e del suo territorio secondo regole e modelli che assicurino equilibrio tra la dimensione economica, sociale, culturale, ambientale, secondo criteri di sostenibilità, e processi di buon governo in grado di sensibilizzare e mobilitare tutti gli attori locali affinché siano adottati comportamenti socialmente responsabili. Il Consiglio Comunale ha così approvato il documento di indirizzi “Il Comune di Faenza, territorio socialmente responsabile” con cui sono individuati i principi ispiratori, gli obiettivi generali e specifici delle politiche, le linee guida delle azioni. È stato avviato un programma di informazione, formazione e motivazione del personale comunale attraverso incontri tesi anzitutto a comunicare gli obiettivi di TSR (Territorio Socialmente Responsabile), le nuove regole di metodo di governo, a responsabilizzare i diversi livelli operativi nella gestione dei processi amministrativi e gestionali attuando metodologie di coerenza con gli obiettivi di TSR. L’ingresso in REVES, la rete europea di autorità locali e di soggetti dell’economia sociale, ha consentito di avviare un confronto, attraverso forum tematici, con Comuni italiani e di altri Paesi, aderenti alla rete, per un utile confronto di esperienze e per un possibile scambio di modelli, regole e processi. È stato costituito una collaborazione con i soggetti dell’economia sociale (con un particolare coinvolgimento della cooperazione sociale, partner storica del Comune nella gestione dei servizi a valenza sociale) attivi nel territorio e con le organizzazioni dei lavoratori per la definizione di percorsi comuni per il raggiungimento degli obiettivi di TSR. 532 Il libro d’oro della responsabilità sociale Il Comune di Faenza ha sviluppato interventi rivolti all’edilizia pubblica, che rispettando i criteri della bioedilizia per gli aspetti architettonici, per i materiali, per l’impiantistica, ha previsto incentivi per i progetti di privati che applicano tali metodiche, dalla gestione dei consumi energetici, alla raccolta dei rifiuti solidi e alla destinazione di un immobile alla realizzazione di un centro di ascolto per adolescenti e per esigenze di emergenza abitativa per giovani in situazioni di difficoltà o di fragilità. Risultati L’iniziativa ha promosso incontri di consultazione con la società civile e programmi e azioni condivisi. Il Comune ha così costituito gruppi di lavoro misti tra enti pubblici e soggetti privati con l’obiettivo di ampliare il ruolo decisionale, ma anche il ruolo attuativo per il raggiungimento degli obiettivi congiuntamente definiti e per l’impegno all’impiego di risorse proprie. L’attivazione di iniziative di comunicazione e di promozione dei programmi e delle azioni di TSR svolte ha permesso di coinvolgere altri partner. 533 Il libro d’oro della responsabilità sociale COMUNE DI GENOVA Ente Locale Adozione del set di indicatori del Social Statement per la rendicontazione delle prestazioni sociali dell’Ente Problema Le amministrazioni pubbliche sono state chiamate negli ultimi anni ad una maggiore e diretta assunzione di responsabilità nella definizione e nel raggiungimento di obiettivi di risultato. In ambito pubblico la responsabilità sociale coincide con la finalità istituzionale di ogni singola amministrazione, che per propria natura è chiamata a generare con la propria azione effetti positivi nei confronti di una comunità. Soluzione L’Ente ha deciso di sviluppare una metodologia che consenta di implementare la responsabilità sociale all’interno delle proprie strutture e nel sistema di relazioni verso l’esterno, attraverso una partecipazione consapevole da parte di tutte le direzioni, per avviare e consolidare azioni finalizzate a migliorare la qualità ambientale del sistema “ente-città”. Le esigenze del cittadino sui servizi erogati dall’Ente hanno trovato risposta attraverso lo sviluppo della cultura della qualità che ha utilizzato gli strumenti delle Carte di Servizi, dell’attivazione di Sistemi di Gestione per la Qualità certificati UNI EN ISO 9001:2000 e della messa a sistema di rilevazioni sulla qualità percepita dal cliente esterno, con restituzione delle risultanze attraverso il sito qualita.comune.genova.it e la messa in atto di azioni di miglioramento sui processi che governano l’erogazione dei servizi. L’Ente ha adottato il modello del Social Statement redatto dal Ministero del Welfare come strumento per la rendicontazione sociale. Hanno contribuito alla realizzazione del Social Statement 17 direzioni e/o Unità Organizzative dell’Ente (tra cui tutte quelle di linea) coinvolgendo circa 2 persone per ciascuna struttura, affiancate da 2 unità appartenenti alla U.O. Controllo di Gestione. L’attività di redazione, verifica e revisione degli elaborati, grazie all’attività di affiancamento, ha comportato un impegno di circa 2 mesi. Per garantire il miglioramento continuo in relazione agli standard del progetto, si sta predisponendo un sistema di monitoraggio e rendicontazione a scadenza semestrale, al fine di assicurare le azioni correttive necessarie per introdurre indici di miglioramento. 534 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati Il set di indicatori del Social Statement è stato adottato per la prima volta nell’anno 2006. la sua applicazione ha consentito la rilevazione ed il monitoraggio delle performances dell’Ente in campo sociale. 535 Il libro d’oro della responsabilità sociale COMUNE DI GORGONZOLA - ASSESSORATO ALL’AMBIENTE Ente Pubblico Locale La scuola sostenibile Problema In conseguenza al continuo utilizzo delle risorse non rinnovabili e dell’aumento di inquinanti nell’ambiente, nasce l’esigenza di informare ed educare le generazioni future sui rischi a cui si andrà incontro continuando su questa strada e soprattutto insegnare le alternative per un futuro sostenibile. In particolare le abitudini quotidiane di tutti noi all’interno delle aree metropolitane rappresentano une delle maggiori fonti di inquinamento e di utilizzo delle risorse naturali. Dare le nostre stesse possibilità di utilizzo delle risorse alle generazioni future, rappresenta la scommessa del 21° secolo. Soluzione L’Assessorato all’Ambiente del comune di Gorgonzola in stretta collaborazione con la scuola elementare di Via Molino Vecchio e con gli altri istituti scolastici del territorio, da anni finanzia e sviluppa nelle scuole di ogni ordine e grado una serie di interventi didattici di educazione ambientale e di educazione allo sviluppo sostenibile nella convinzione che il messaggio attraverso i ragazzi possa arrivare forte e incisivo alle famiglie e alla comunità nel suo insieme. Il progetto Scuola Sostenibile in particolare ha permesso alla pubblica amministrazione di compiere un primo passo verso una gestione sostenibile della scuola nel suo insieme e nella predisposizione di diagnosi energetiche degli edifici scolastici. Per questo motivo è nato il progetto triennale “Scuola Sostenibile”, una sorta di “certificazione ambientale” della scuola che prevede sia una sezione dedicata all’edificio scolastico e alle strutture ad esso collegate, sia una sezione dedicata alla educazione dei fruitori della scuola, che vanno dagli allievi, agli ausiliari, ai docenti alle famiglie e alla comunità in genere. Sono stati presi in considerazione diversi aspetti che vanno dal problema dei rifiuti e della raccolta differenziata all’utilizzo di energie rinnovabili, dall’acqua come risorsa esauribile all’inquinamento dell’aria, dall’inquinamento acustico a quello visivo. Sono stati coinvolti gli utenti dell’istituto scolastico nella diminuzione diretta delle fonti primarie di inquinamento, con azioni concrete partendo da piccole attenzioni quotidiane nelle scuole e nel proprio nucleo familiare. Si è partiti da una analisi dettagliata della situazione dell’istituto scolastico elementare per arrivare 536 Il libro d’oro della responsabilità sociale alla creazione di un “decalogo” delle azioni sostenibili da adempiere quotidianamente. Il progetto ha visto la realizzazione da parte degli studenti e degli insegnanti della scuola, per un totale di 17 classi, in collaborazione con gli educatori ambientali, di un cd sulla scuola sostenibile e di un dvd con tre cortometraggi sul tema della scuola sostenibile e del risparmio energetico. La proiezione di questo lavoro ha permesso la divulgazione a tutta la comunità dei temi trattati nel progetto stesso e la sensibilizzazione e il coinvolgimento di un pubblico molto ampio all’interno della cittadinanza di Gorgonzola. Dopo la prima parte di interventi educativi e di sensibilizzazione nelle classi sono stati redatti una serie di “decaloghi” della scuola sostenibile e i bambini stessi hanno divulgato all’interno della scuola, nelle altre classi, tra il personale docente e non docente e nelle famiglie, l’elenco di atteggiamenti e piccoli gesti quotidiani da adottare al fine di trasformare la scuola in una scuola sostenibile, condividendo un progetto comune e trasformandolo in un obiettivo realizzabile. Per incentivare i “comportamenti corretti” e per verificare l’andamento del progetto sono stati creati una serie di “buoni di risparmio ambientale” da distribuire ai ragazzi per ogni azione di risparmio effettuata. Oltre ai buoni ogni classe ha predisposto e utilizzato delle schede di valutazione e misurazione dei fattori critici (temperatura, spegnimento di luci inutili, utilizzo corretto di apparecchi elettronici, sprechi di acqua, mezzi di trasporto utilizzati, misurazione del rumore in differenti momenti della giornata scolastica, corretta raccolta differenziata…) Risultati Il progetto “Scuola Sostenibile” ha permesso il raggiungimento di risultati importanti: primo tra tutti il coinvolgimento di oltre 450 bambini e di una cinquantina tra insegnanti e personale non docente in un progetto che ha profondamente cambiato le loro abitudini quotidiane ed inoltre i cambiamenti strutturali dell’edificio che hanno permesso un maggiore risparmio energetico, una maggiore efficienza energetica e un utilizzo più sostenibile delle risorse. 537 Il libro d’oro della responsabilità sociale COMUNE DI MONZA – SETTORE SERVIZI SOCIALI Amministrazione comunale Call 03 Problema La città di Monza è la terza città della Lombardia, con circa 122.000 abitanti. I nuclei familiari con almeno un bambino da 0 a 3 anni sono 4.069 (7% del totale dei nuclei familiari residenti – dati Piano di Zona 2006-’08). Sono necessari interventi che rispondano alle complessità e ai cambiamenti che attraversano in modo trasversale i sistemi familiari ed i sistemi istituzionali, e delle conseguenze che questo comporta nel rapporto tra famiglie e servizi. Soluzione Con il progetto Call 03 si vuole rispondere ai bisogni di informazione ed orientamento espressi dalle famiglie con bambini da zero a tre anni e favorire il consolidamento e la costruzione di reti tra i servizi che si occupano di questo target di utenza. Call 03 è il primo numero verde del Comune di Monza, e costituisce una nuova tipologia di servizio relativamente al target individuato. Per soddisfare velocemente la richiesta del cittadino, per connettersi con altri servizi e per registrare ed elaborare dati, si è predisposto un programma informatico che prevede: una scheda di registrazione della domanda, una scheda di registrazione delle caratteristiche dei servizi, una banca dati a carattere incrementale e con la possibile connessione ad altre banche dati. L’operatore risponde alle chiamate del numero verde, inoltre gestisce i contatti attraverso la posta elettronica e le attività di back office. In caso di assenza dell’operatore, l’apertura del call center è garantita da un’altra sede attraverso la connessione al programma informatico, tramite il server centrale del Comune, e grazie ad una deviazione telefonica del numero verde. Il servizio ha permesso di interconnettere soggetti pubblici, privati profit e no profit appartenenti ad aree specifiche che di consueto sono tra loro poco collegate e ha inoltre consentito una rapida rilevazione e lettura del bisogno espresso dal Territorio. É stata elaborata un'informativa di presentazione del progetto inviata ad operatori comunali ed a rappresentanti di enti e del terzo settore presenti sul territorio, ed è stata pianificata una fitta agenda di incontri in ambito istituzionale ed interistituzionale. 538 Il libro d’oro della responsabilità sociale In fase di progettazione il gruppo di lavoro ha anche optato per il coinvolgimento di un campione rappresentativo di famiglie con figli di età 0-3 anni. É stato elaborato un questionario di veloce compilazione centrato sulla rilevazione del bisogno informativo e sulle caratteristiche dei compilatori. Attraverso il questionario si è data la possibilità di iscriversi alla mailing list del Call 03. Il questionario è stato distribuito nell’ambito della Fiera di Monza e nei Servizi educativi per la prima infanzia del Comune di Monza; in seguito all’apertura del servizio è stato somministrato a famiglie che hanno contattato il Call 03. Risultati Le famiglie che hanno usufruito del servizio, hanno dimostrato di apprezzare l’iniziativa. Inoltre, l’avvio del Call 03 ha contribuito ad avvicinare servizi ed istituzioni tradizionalmente tra loro distanti. 539 Il libro d’oro della responsabilità sociale COMUNE DI PERUGIA Ente Locale Incentivazione raccolta differenziata Problema Uno dei problemi più gravi che lo sviluppo socio - economico ha portato, in Italia ed ovunque nel mondo, è certamente quella dei rifiuti solidi urbani. Il problema della gestione dei rifiuti è diventato sempre più di rilevanza nazionale e direttamente sotto gli occhi dei cittadini. La crescita dei consumi e l'urbanizzazione degli ultimi decenni hanno da un lato aumentato la produzione dei rifiuti e dall'altro ridotto le zone disabitate in cui trattare o depositare i rifiuti. La società moderna oggi si trova quindi costretta gestire una grande quantità di rifiuti in spazi sempre più limitati. Una situazione in cui si alimenta anche il traffico e lo smaltimento illegale dei rifiuti. Il sistema dovrebbe sempre più privilegiare raccolte domiciliari, affiancate a raccolte stradali, ed ampliare il campo di applicazione a raccolte più complesse o ad aggregazioni di differenti materiali (raccolta multimateriale o raccolta combinata). Soluzione L’Amministrazione comunale si è orientata verso la realizzazione di un progetto ad alto profilo innovativo nel campo della igiene ambientale per fronteggiare in modo più efficace le prospettive di progressivo incremento della aliquota di raccolta differenziata sul totale degli RSU ben oltre la soglia originariamente definita dal Decreto Ronchi: piuttosto che privilegiare metodi ed approcci più tradizionali e meno coinvolgenti, si è preferito puntare su un sistema innovativo per stimolare una partecipazione più “attiva” da parte dei Cittadini nei confronti della raccolta differenziata. Il progetto si basa sulla istituzione, nell’ambito del territorio comunale, di 4 aree presidiate, dette Isole Ecologiche, per il conferimento controllato di rifiuti differenziati da parte dei Cittadini. A ciascun conferitore è stata consegnata una smart card, detta AMICARD contenente i dati identificativi del conferitore e destinata a memorizzare i dati inerenti i conferimenti da questi successivamente effettuati. Il Comune ha quindi messo a disposizione un sistema informativo atto a disimpegnare in modo automatico tutte le funzioni di verifica, controllo e memorizzazione delle pesature selettive da parte dei conferitori nelle quattro Isole Ecologiche. 540 Il libro d’oro della responsabilità sociale È stato istituito un premio annuale in danaro agli Utenti che avessero raggiunto, nell’ambito di un dato periodo di riferimento, il quantitativo previsto dal regolamento; L’iniziativa ha previsto campagne di promozione dell’iniziativa nell’ambito della collettività perugina. I processi di comunicazione si sono rivelati essenziali nei confronti del target, costituito da tutti i Cittadini del Comune e si sono articolati sia in fase preventiva e di lancio della iniziativa (campagna di promozione), sia attraverso comunicati e conferenze stampa, sia, infine, attraverso forme di comunicazione diretta ai partecipanti in ordine ai risultati individualmente raggiunti, alle modalità di corresponsione del premio. Gli obiettivi raggiunti, per la loro rilevanza, sono stati inseriti nel PEG (Piano Esecutivo gestione del Comune) come, ad esempio, l’incremento progressivo della percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti e l’aumento quantitativo delle tipologie di rifiuti differenziati a più alto valore aggiunto. Le fasi più strettamente operative, quali l’istituzione e gestione delle Isole, la produzione delle AMICARD e la gestione dei processi di valutazione ed individuazione dei vincitori, è stato realizzato dal Gestore della Igiene Ambientale del Comune GESENU S.p.A., società partecipata dal Comune per il 45%. Risultati L’impatto sociale effettivo è stato migliore di quello originariamente atteso. Le campagne di comunicazione ed informazione hanno prodotto un afflusso inizialmente crescente nei confronti delle Isole Ecologiche. La prospettiva premiale, pur se di modesta entità (€ 25 nel 2005 e € 30 nel 2006) ha comunque contribuito ad accrescere il successo della iniziativa. 541 Il libro d’oro della responsabilità sociale COMUNE DI SPINEA - SETTORE SERVIZI AI CITTADINI Ente Locale La Casa di Alice Problema Il disagio sociale dei minori che sfocia in episodi di bullismo, in frequenti segnalazioni ai servizi sociali da parte della scuola per disturbi comportamentali e relazionali, nell’insuccesso o abbandono scolastico, è iscrivibile alle più varie e spesso complesse ragioni ma risulta essere solo in minima parte “curabile” una volta esploso. Il lavoro dell’area minori dei servizi sociali non può che tamponare e monitorare situazioni che non sembrano essere riparabili causa della precocità delle esperienze traumatiche o delle relazioni “malate”. Per questo è importante investire nella prevenzione del disagio nei minori. Soluzione Il progetto la casa di Alice si pone in un’ottica di prevenzione primaria al disagio dei bambini attraverso il miglioramento e la cura della relazione con gli adulti di riferimento, ed eventualmente il loro supporto e sostegno nelle funzioni educative e genitoriali. Si ritiene infatti che solo una efficace azione di prevenzione che abbracci tutta la popolazione, e non solo quella a più alto rischio, possa costituire una efficace lotta al disagio dei minori, che in un perverso circolo vizioso, si trasforma in disagio di adulti e famiglie che lo riproducono nella discendenza. Per interromper la catena si deve creare un’opportunità che diventi parte dei percorsi e delle abitudini quotidiane di tutta la popolazione, a libero accesso, al fine di individuare e raccogliere le situazioni a rischio e di creare una cultura in cui sia normale chiedere e ottenere sostegno senza sentirsi etichettati. Diventa di conseguenza compito dell’Ente Pubblico farsi carico di garantire il benessere dei bambini attraverso azioni specifiche di prevenzione che devono necessariamente coinvolgere anche gli adulti che stanno in relazione con loro, e di lotta all’isolamento sociale dei moderni nuclei familiari. Il progetto La Casa di Alice si pone in un’ottica innovativa nell’obiettivo di fornire ed “educare” la popolazione del territorio ad uno spazio e tempo di cura della relazione mamma-bambino e/o adulto-bambino dalla prima infanzia fino all’età prescolare. L’originalità del progetto La Casa di Alice è nell’offrire e valorizzare quindi uno spazio, pomeridiano ad accesso libero, quanto più “vuoto” possibile in quanto “aperto” a tutte le possibilità che 542 Il libro d’oro della responsabilità sociale siano ritenute utili a creare un clima di attenzione, ascolto e confronto della relazione mamma-bambino. L’iniziativa promuove il gioco libero e/o attività più o meno strutturate, quali laboratori e attività di psicomotricità relazionale, che i bambini possono frequentare da soli o in compagnia della mamma o di un adulto significativo sempre però lontani dall’ottica del “dover fare”. Ogni spazio, tempo ed attività viene infatti proposta come facilitazione alla relazione adulto-bambino con l’obiettivo principale di educare e valorizzare l’ascolto, l’empatia, lo stare bene insieme ed allo stesso tempo offrire ai genitori confronto e counseling. Il personale stesso, proveniente da una cooperativa sociale selezionata attraverso una gara d’appalto, può interagire in una dimensione di ascolto e cura della relazione con piccoli e grandi. Proprio in questa elasticità di tempi, spazi e risorse, il Comune, promotore dell’iniziativa, basa l’efficacia del progetto poiché riesce in questo modo ad accogliere e rispondere ai più diversi bisogni quali consigli, confronti, spazi di gioco e socializzazione. Risultati L’indicatore dei risultati relativi al personale è stata la creazione di una rete di servizi e personale che si sostengono e intrecciano con le varie iniziative a favore delle famiglie. Tutto questo in un’ottica di Genitorialità Sociale ha promosso lo scambio e l’utilizzo integrato del Servizio in oggetto da parte di altri operatori. 543 Il libro d’oro della responsabilità sociale COMUNE DI UDINE Ente Locale Pubblico Progetto Città Sane Problema La salute dei cittadini non dipende soltanto dal buon funzionamento dei servizi sanitari (ospedali, medici, infermieri, aziende sanitarie), ma è influenzata da molteplici fattori ambientali, economici e sociali, chiamati determinanti della salute, quali la qualità dell’aria, dell'abitazione, l’ambiente urbano, la possibilità di accedere al lavoro, di alimentarsi in modo sano ed adeguato, di vivere in sicurezza, l’equità sociale nell’accesso ai servizi della città. Soluzione Nel corso di questi anni il Comune di Udine ha cercato di promuovere la cooperazione solidale e la partecipazione della comunità per sviluppare una piattaforma di intesa che incoraggi tutti i settori a focalizzare il proprio impegno sulla salute e la qualità della vita. Il “Progetto Città Sane” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.), a cui il Comune di Udine aderisce fin dal 1995, è un programma di sviluppo internazionale a lungo termine, che coinvolge in modo attivo e partecipato numerosi comuni e municipalità di tutti i paesi del mondo e mira a implementare progetti ed azioni che portino ad un effettivo miglioramento della salute e della qualità di vita dei cittadini, con particolare attenzione ai gruppi più deboli, quali anziani, bambini e disabili. Il principio alla base del Progetto O.M.S. “Città Sane” è “pensare globalmente e agire localmente”. Esso giustifica il ruolo centrale dei sindaci e delle amministrazioni comunali riguardo al tema della salute. Alla base di questa iniziativa vi è l’idea che che la Salute dipende anche dalle scelte politiche della propria amministrazione, oltre che dal comportamento dei singoli cittadini. Lavorare per ottenere un effettivo miglioramento della salute dei cittadini significa coinvolgere le Istituzioni e gli Enti interessati alle specifiche problematiche e rendere partecipe la Comunità delle scelte su azioni e priorità. Ad una prima fase di analisi dei bisogni, attraverso l’utilizzo di documenti come il Profilo e il Piano di Salute della città, il Profilo degli Anziani, le mappe di salute, è seguita l’attività di prevenzione e di promozione della salute e di sani stili di vita attraverso progetti e iniziative ad hoc. Tutte le 544 Il libro d’oro della responsabilità sociale attività realizzate hanno previsto una fase di valutazione dei risultati ottenuti. Una stretta collaborazione si è sviluppata in particolare con le scuole, vista l’importanza della prevenzione nelle fasce d’età più giovani, attraverso la realizzazione di diversi progetti: Progetto di prevenzione e lotta al fumo nelle scuole elementari e medie cittadine, in collaborazione con l’A.I.R., Associazione Insufficienti Respiratori e con l’Azienda Sanitaria; Progetti di mobilità scolastica; Progetti volti a promuovere una sana alimentazione nelle scuole elementari pubbliche; Progetto di educazione alla sessualità, affettività e prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse nelle scuole superiori di Udine; Campagne di sensibilizzazione per la vaccinazione antipneumococcica ed antinfluenzale. In seguito il Progetto ha iniziato a lavorare su quattro temi-chiave. invecchiare in salute, pianificazione urbana per la salute, valutazione dell’impatto sulla salute, attività fisica e vivere sani, implementando il lavoro di rete e lo sviluppo di partnerships a livello locale, regionale, nazionale e internazionale. Risultati Sia sulle iniziative realizzate a livello locale, sia per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi nell’ambito della rete europea OMS, è prevista un’attività di monitoraggio con indicatori appropriati che si focalizzino sugli outcomes, sull’evidenza della documentazione attestante le buone pratiche, sull’incoraggiamento e supporto a studi comparativi tra gruppi di città su una gamma di argomenti specifici. Si è rafforzata sempre più la collaborazione non solo con enti, istituzioni e organizzazioni ma soprattutto con le associazioni di volontariato attraverso la condivisione di conoscenze, strumenti e risorse. Il processo partecipativo, integrato e di networking è stato attivato anche con i cittadini. Il concetto di partecipazione ha infatti svolto un ruolo fondamentale nella definizione delle aree di intervento prioritarie. 545 Il libro d’oro della responsabilità sociale CONFINDUSTRIA RIMINI Associazione degli industriali della Provincia di Rimini Sostegno alla promozione della Responsabilità Sociale di Impresa Problema Lo sviluppo economico di un territorio e delle imprese che in esso sono attive dipende anche dal contesto e dal benessere sociale che le imprese stesse sono in grado di offrire alla comunità locale di riferimento. Soluzione L’Associazione Confindustria Rimini ha da sempre mostrato il suo interesse nei confronti della Responsabilità Sociale di Impresa, vista come un nuovo obiettivo per le aziende che non contrasta con il profitto, ma anzi lo rende duraturo nel tempo. L’associazione stessa si è impegnata ad aderire al Codice Etico e alla Carta dei Valori caratterizzante Confindustria (Nazionale). Dal 2003 Confindustria Rimini offre all’Associazione Figli del Mondo la possibilità di utilizzare un ufficio all’interno della propria sede a Rimini. In tal modo l’associazione no profit di promozione sociale può usufruire della struttura e delle attrezzature di cui necessita per portare avanti il duplice scopo di sensibilizzare il mondo economico locale sui temi della responsabilità sociale ed etica di impresa e di contribuire concretamente al sostegno di organizzazioni no profit che operano su progetti di solidarietà rivolti all’infanzia e al disagio sociale. Viene data la possibilità di far uso di aule per incontri e seminari, nonché di adoperare strumenti elettronici e tecnici (videoproiettori, telefoni, fotocopiatrici, computers…). Negli anni precedenti si sono organizzati anche diversi eventi formativi e convegni sul tema della responsabilità sociale di impresa. Confindustria Rimini, sempre attraverso l’ausilio dell’Associazione Figli del Mondo, ha inoltre contribuito a sostenere il progetto Cicetekelo di cooperazione internazionale creato dell’associazione Papa Giovanni XXIII e rivolto a bambini orfani di genitori vittime di AIDS in Zambia – Africa. In particolare Confindustria Rimini dal 2005 ha economicamente contribuito alla costruzione di una scuola professionale per ex ragazzi di strada. Risultati Gli eventi e le azioni portate avanti da Confindustria Rimini hanno contribuito e incrementato la visibilità, in termini positivi, dell’associazione sui media locali e hanno aumentato il senso di appartenenza delle imprese 546 Il libro d’oro della responsabilità sociale associate. Il contributo logistico all’Associazione Figli del Mondo, nonché il finanziamento economico verso il progetto sociale di Cicetekelo, ha rafforzato la presenza di Confindustria Rimini come soggetto socialmente responsabile in un territorio dove la RSI è in forte crescita. Il personale di Confindustria ha partecipato alla gestione delle iniziative ed ha collaborato con le imprese riminesi associate per sviluppare processi di RSI sempre più articolati. 547 Il libro d’oro della responsabilità sociale ENTE REGIONALE PARCO FLUVIALE DELL’ALCANTARA Ente pubblico nell’ambito dell'Assessorato Regionale del Territorio e dell'Ambiente. Il Parco Fluviale dell’Alcantara e Impatto Zero® Problema L’entrata in vigore del protocollo di Kyoto, del 16 febbraio scorso, rappresenta uno spartiacque che riguarda l’atteggiamento dell’umanità nei confronti del futuro sostenibile del pianeta. Quella dei cambiamenti climatici è una sfida, da affrontare con il consenso ed il concorso di tutti. Soluzione Il Parco Fluviale dell’Alcantara promuove attività didattiche nel campo dell’Educazione Ambientale per fornire agli insegnanti ed agli allievi utili strumenti per la conoscenza del territorio. Le proposte comprendono progetti didattici, escursioni e laboratori scientifici finalizzati alla scoperta delle peculiarità ambientali, paesaggistiche e naturalistiche del Parco. A ragione di questo orientamento, il parco fluviale dell’Alcantara si impegna ad aderire al progetto Impatto Zero® con tutte le attività di educazione ambientale, per dare una ragione in più al proprio impegno. Valutando la realtà stessa dell’ente parco, risulta evidente il forte interesse che l’organizzazione riserva alla causa ambientale. Il rapporto dell’ente con Impatto Zero® non è altro che un valore aggiunto alle politiche interne del parco, un modo per concretizzare l’impegno già esistente verso la salvaguardia della natura. Per far scoprire, conoscere, amare e rispettare il fiume Alcantara il Parco ha realizzato un Centro di Educazione Ambientale nel Comune di Castiglione di Sicilia rivolto a tutti i curiosi della natura e in modo particolare al mondo della scuola. È basilare la collaborazione dell’organizzazione con le università limitrofe (Messina, Palermo, Catania); l’impegno degli organizzatori a divulgare un forte interesse verso il territorio attraverso uno stretto legame lavorativo con le scuole di ogni ordine e grado, attraverso laboratori e progetti didattici. Risultati L’attenzione al mondo della scuola, che rimane comunque un “interlocutore privilegiato” delle iniziative in questo campo, si è andata estendendo anche 548 Il libro d’oro della responsabilità sociale all’utenza adulta, coinvolgendo in azioni di informazione e formazione settori diversi, quali il mondo delle piccole e medie imprese, delle associazioni di categoria, della realtà produttiva, dei giovani in formazione. 549 Il libro d’oro della responsabilità sociale FONDAZIONE IRCCS ISTITUTO NAZIONALE TUMORI Settore sanitario “Relazionarsi con il paziente straniero in un ospedale oncologico interculturale e migrant-friendly - un progetto di rete tra marketing e comunicazione” Problema Da quasi due decenni il trend dell’immigrazione in Italia è in continua crescita (in Lombardia gli immigrati sono il 6% della popolazione). La peculiarità di tale fenomeno è peraltro l’estrema eterogeneità delle provenienze, oltre 100 i paesi e le culture d’origine. I presidi ospedalieri ordinari o di eccellenza hanno sin da subito dovuto affrontare le problematiche derivanti da questo fenomeno, in quanto l’immigrato può avere difficoltà ad accedere ad un Istituto a causa di barriere sia linguistiche che culturali. Soluzione La malattia oncologica è stata considerata per molto tempo “prerogativa” del mondo occidentale e della società ricca. Per gran parte della popolazione migrante non vi è in generale una diagnosi precisa del male oppure l’aspettativa di vita è inferiore a quella della fascia di pazienti occidentali dai 60 anni in su che costituiscono buona parte degli utenti della struttura. La Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori ha sviluppato a livello europeo il primo progetto di ospedale multiculturale che si occupa della problematica oncologica delle popolazioni migranti nella sua integralità: dal momento dell’accoglienza e della informazione iniziale fino agli studi epidemiologici, passando attraverso la prevenzione e la cura. Il Progetto “Verso ospedali "migrant-friendly" in una Europa diversa sul piano etno-culturale”, nasce nell’ambito della rete HPH (Health Promoting Hospitals) voluta dall’OMS. Il progetto ha previsto la mappatura del personale che vanta nel proprio curriculum una approfondita conoscenza delle lingue straniere e che, oltre che all’inglese, francese, spagnolo e tedesco, ha conoscenze di cinese, arabo, armeno e delle lingue slave. Con un notevole risparmio di risorse per l’Azienda, gli stessi dipendenti, dopo aver superato un’opportuna selezione, si sono prestati a fungere da interpreti. La formazione di questi operatori è stata affidata all’utilizzo di slide informative, al fine di svolgere azioni principalmente mirate alla formazione e al servizio di assistenza, interpretariato e mediazione culturale con il coinvolgimento di tutte le 550 Il libro d’oro della responsabilità sociale strutture dell’Istituto e di realtà del terzo settore. Sono stati inoltre creati ambulatori dedicati, studi clinici ed epimediologici, prevenzione delle patologie, cartellonistica multilingue. La campagna di promozione del progetto ha previsto una conferenza stampa e un comunicato stampa per presentare il progetto e sono state realizzate brochure informative e pubblicizzato il progetto in sedi pubbliche. Risultati Il progetto è stato citato nell’ambito del premio “Marketing della salute” presentato al Compa di Bologna (Novembre 2006). Il progetto sarà presentato a Vienna nell’ambito della Conferenza Internazionale HPH (11-13 aprile 2007) e alla Fiera Milano, nell’ambito di Milano Check up, nuova rassegna internazionale per gli operatori sanitari in calendario dal 6 al 9 giugno 2007 con il patrocinio della Federazione Italiana Società Medico-Scientifiche (FISM). 551 Il libro d’oro della responsabilità sociale FONDAZIONE IRCCS POLICLINICO “SAN MATTEO” Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Vivere in ospedale: andare a scuola. Problema I ragazzi ospedalizzati spesso si sentono esclusi dalla società, non potendo frequentare la scuola ed i loro amici. Il bambino/ragazzo, già provato per la malattia, quindi psicologicamente fragile, si potrebbe sentire un escluso, con tutti i rischi che ciò comporterebbe per la sua guarigione. Soluzione La Scuola Superiore in Ospedale come diritto all’istruzione è nata nell’anno scolastico 2002/03. L’attività didattica riveste un ruolo rilevante poiché garantisce ai bambini ed alle bambine, ai ragazzi ed alle ragazze degenti in ospedale il diritto all’istruzione e contribuisce al mantenimento o al recupero del loro equilibrio psicofisico. Per questo la Fondazione IRCCS San Matteo e le istituzioni scolastiche preposte di Pavia si sono impegnate a garantire il diritto allo studio dei bambini e degli adolescenti ospedalizzati. La competenza dell’Ente è curare la malattia non solo attraverso pratiche clinico-assistenziali, ma anche attraverso l’umanizzazione del servizio. All’interno del progetto “Scuola in Ospedale” è nato il progetto di REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ LUDICO-SCIENTIFICHE che mira a ridurre il senso di isolamento dell’allievo lontano dai propri compagni, a motivare gli studenti nei confronti dell’apprendimento delle materie scientifiche, migliorando il loro livello cognitivo scientifico e a realizzare prodotti tecnico-scientifici. Il progetto prevede di offrire al paziente la possibilità di migliorare il proprio stato di benessere psicologico trovando soluzioni per occupare gli spazi “vuoti” della degenza . Grazie alla collaborazione con enti/associazioni esterni si ritiene possibile cercare di stimolare ed aiutare il ragazzo ad occupare parte delle ore di inattività. Il mantenimento delle relazioni affettive, famigliari ed amicali si realizza attraverso visite a mostre, incontri con personaggi famosi, festicciole, momenti di raccoglimento, realizzazione di attività ludico-scientifiche, letture. Ad intervento concluso, se l’allievo, pur essendo rientrato al proprio domicilio e per più di 30 giorni non può essere rienserito nella classe di 552 Il libro d’oro della responsabilità sociale appartenenza (es. allievi immunosoppressi o traumatizzati), il docente coordinatore si mette in contatto con il Dirigente Scolastico dell’Istituto dell’allievo, perché si attivi il servizio di Istruzione Domiciliare. Contemporaneamente si è inserita una ulteriore collaborazione con i Lions della Provincia di Pavia che hanno individuato la Fondazione IRCCS San Matteo, quale sede per istituire una biblioteca, gestita da volontari messi a disposizione dell’associazione, che garantirà la distribuzione di libri donati dalla popolazione ai pazienti, ai famigliari ed ai dipendenti della Fondazione, nasce in questo modo il progetto: UN LIBRO PER AMICO. Risultati L’obiettivo di estendere il Servizio della Scuola in Ospedale a tutte le U.O. è stato raggiunto. L’informazione della presenza di tale servizio a tutti i coordinatori, uscendo dall’esclusivo ambito pediatrico, ha visto la continuità del diritto all’istruzione a pazienti ricoverati presso la Clinica di Malattie Infettive, Ematologia, Clinica Medica, Malattie Apparato Respiratorio, Cardiochirurgia, Neurochirurgia, Traumatologia, Ortopedia e Oculistica. Inoltre, l’informazione della possibilità di usufruire del servizio di Istruzione Domiciliare ha consentito ai pazienti/studenti di continuare le lezioni al domicilio una volta dimessi. Il contatto umanizzante, oltre che clinico–assistenziale, con gli studenti/pazienti ed i loro famigliari da parte degli operatori sanitari e del SITRA ha ulteriormente rafforzato l’immagine di “buona sanità” fornita all’interno della Fondazione IRCCS San Matteo. 553 Il libro d’oro della responsabilità sociale IPAB CASA INSIEME Istituzione con finalità di assistenza sociale Servizio di assistenza domiciliare e stimolazione cognitiva a persone colpite da demenza (servizio specialistico) Problema I malati che soffrono di demenza ed i loro familiari si trovano spesso in condizione di solitudine, soprattutto quando il malato vive in casa. L’assistenza specialistica a domicilio, che può essere utile per fornire stimolazione ed interventi specializzati adeguati alle capacità residue cognitive, funzionali, sociali e motorie e che può sostenere il familiare offrendo informazioni e supporto psicologico per gestire al meglio se stessi ed il malato, purtroppo non sempre è possibile. Soluzione L’IPAB, dopo l’esperienza collaudata e la formazione permanente attivata grazie ai Nuclei Speciali per malati di demenza, ha voluto portare il metodo gentlecare nell’ambito domiciliare, al fine di esemplificare una modalità di approccio al malato funzionale anche al familiare. L’IPAB ha aperto un dialogo sulle problematiche legate all’Alzheimer grazie al rapporto con la Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, che ha completamente finanziato l’attività domiciliare, provare la funzionalità di determinare strategie, registrare le criticità e, quindi, studiarne le soluzioni e registrarne i risultati. Fondamentale è stata anche la collaborazione con gli Enti Pubblici e Privati e quella con la Regione Emilia Romagna. Il personale di IPAB Casa Insieme ha avuto un ruolo fondamentale sia nella definizione dei piani di intervento individualizzati per i malati e le loro famiglie, sia nel promuovere il servizio. L’IPAB ha investito nel Servizio non solo attraverso la selezione e la formazione di Operatori domiciliari specializzati, ma anche investendo nella formazione degli addetti amministrativi, consentendo l’approfondimento di pratiche e percorsi che meglio si adattano alla flessibilità che il Servizio Specialistico ha richiesto. L’IPAB, inoltre, ha, negli anni, rafforzato la sua campagna di ricerca fondi per l’Alzheimer con campagne di sensibilizzazione sulla malattia. L’IPAB, infine, si è attivata incontrando i partner pubblici e privati del territorio proprio nelle loro sedi e cercando di individuare aspettative ed interessi degli interlocutori al fine di modulare le attività caratteristiche del Servizio Specialistico in base ai bisogni del territorio. 554 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati Grazie al progetto, i malati hanno risvegliato l’interesse verso alcuni stimoli, hanno ridotto la frequenza di comportamenti inadeguati, hanno modificato il tono dell’umore, in senso positivo, in presenza dell’operatore e hanno recuperato alcune capacità funzionali. Agli operatori sono state delegate alcune attività di gestione del malato. Sicuramente la considerazione nei confronti dei Servizi Socio/Assistenziali da chi ha usufruito del servizio è migliorata e la maggior parte delle persone si è dichiarata soddisfatta di averlo utilizzato. 555 Il libro d’oro della responsabilità sociale ISTITUTO COMPRENSIVO DI CURNO “Albero Custode” – Progetto di educazione ambientale Problema In un contesto come quello attuale caratterizzato da profondi mutamenti ambientali, culturali ed economici, è necessario che nel campo dell’educazione vengano promosse nuove iniziative in grado di favorire la percezione, l’analisi, la comprensione e il cambiamento degli atteggiamenti da parte dei singoli individui nelle relazioni tra uomo e ambiente. Di fronte a tale sfida, il concorso della scuola, quale principale agenzia educativa e formativa per le future generazioni, nonché parte integrante della società civile, appare indispensabile: ad essa è chiesto di accettare la sfida promuovendo l’educazione interculturale ed ambientale su tutti i livelli. Soluzione Il progetto, di durata pluriennale, trae spunto da un’iniziativa promossa nell’anno 2001 dalla Provincia di Bergamo – Settore Politiche Sociali relativa ad un percorso di informazione-formazione sulla qualità degli spazi urbani e la promozione dei diritti dei minori (L.285/97). Per i primi due anni (anni scolastici 2003/2004 e 2004/2005) il progetto si è concretizzato con un’esperienza di riqualificazione dei giardini scolastici di due scuole primarie, secondo un modello operativo che prevedeva la diretta partecipazione degli alunni, degli insegnanti e dei genitori. Il percorso ha mirato principalmente ad accrescere le opportunità ludiche e didattiche per gli alunni, a rendere più accessibili le aree verdi della scuola favorendo una maggior fruibilità da parte degli alunni disabili, a favorire momenti d’incontro tra generazioni diverse. Negli anni scolastici 2005/2006 e 2006/2007 il progetto si è esteso dai giardini scolastici al territorio circostante. L’obiettivo generale del progetto è quello di far conoscere l’ambiente sperimentandolo, vivendolo e poi studiarlo operativamente per comprenderne la storia, le caratteristiche, i limiti, le risorse, in vista di un intervento operativo, reale, in collaborazione con i genitori e gli amministratori locali, per garantire al proprio territorio un futuro migliore, uno sviluppo sostenibile. Il progetto mira ad essere un’ opportunità per avviare un laboratorio di studi ambientali e di intervento territoriale, attraverso l’analisi dei problemi e la progettazione partecipata di soluzioni ai problemi riscontrati. Per fare questo è stata necessaria la collaborazione delle famiglie, degli uffici pubblici (ufficio tecnico, assessorato 556 Il libro d’oro della responsabilità sociale all’urbanistica, vigili urbani…) e di professionisti esperti nei settori indagati (architetti, urbanisti, pediatri, pedagogisti…). Dall’anno scolastico 2005 il progetto “Albero Custode” ha assunto una dimensione europea legandosi al Progetto Comenius “Vivere insieme in un ambiente sostenibile”, coordinato dall’I.C. di Curno che ha visto coinvolte in un percorso triennale i seguenti partner scolastici: Italia ( Curno Leffe), Inghilterra, Finlandia, Portogallo, Spagna (Barcellona, Palma De Maiorca) e Polonia. L’iniziativa ha previsto una progettazione partecipata attraverso attività laboratoriali di gruppo dei bambini con il coinvolgimento attivo dei genitori. L’obiettivo è stato quello di coinvolgere tutti gli alunni ed i loro genitori nella ri-progettazione partecipata degli spazi verdi dei diversi edifici scolastici, partendo dalla loro esplorazione (sensoriale, scientifica, topologica) e dalla riflessione sulla fruibilità di detti spazi anche da parte dei compagni disabili su sedia a rotelle o con deambulazione non completamente autonoma. Gli insegnanti presenti al seminario provinciale del 2001, hanno diffuso le informazioni nelle loro scuole e ciò ha portato alla costituzione di un piccolo gruppo di lavoro (“gruppo giardini scolastici”) composto da tre insegnanti, rappresentanti di ciascun plesso scolastico, dalla psicopedagogista e da un genitore (tecnico comunale) con esperienze precedenti nel campo della “progettazione partecipata”. Il gruppo si è allargato fino a coinvolgere circa 70 genitori che si suddividono in sottogruppi tematici. Risultati L’adesione alle varie iniziative in tema di educazione ambientale e la disponibilità a svolgere le attività correlate al progetto sia da parte dei docenti, sia da parte degli organi collegiali, sia del personale della scuola dimostrano che la modalità di progettazione partecipata incrementa la condivisione delle motivazioni. 557 Il libro d’oro della responsabilità sociale ISTITUTO DI PREVIDENZA PER IL SETTORE MARITTIMO (IPSEMA) Ente pubblico di previdenza e assistenza Bilancio Sociale d’Istituto – Edizione anno 2005 Problema Un fenomeno nuovo da alcuni anni interessa le Amministrazioni pubbliche in Italia: il bilancio sociale, cioè la redazione di uno strumento capace di rendere contoai cittadini del proprio operato, di rendere trasparenti i programmi, le attività e i risultati raggiunti. Questa esigenza di rendicontazione in ambito pubblico è rilevante in primo luogo perché il bilancio sociale ha natura volontaria, non è cioè richiesto da specifiche disposizioni normative o adempimenti contabili e si qualifica come diverso e aggiuntivo rispetto al tradizionale bilancio d’esercizio; in secondo luogo perché il bilancio sociale costituisce uno strumento per riaffermare la funzione sociale dell’azione amministrativa e una sperimentazione di forme innovative di confronto e dialogo con i cittadini-utenti. Soluzione L‘insediamento della nuova Consiliatura, negli anni 2004 e 2005, ha segnato un momento di svolta per l’attività dell’IPSEMA, grazie ai programmi elaborati dagli Organi che hanno posto l’accento sulla missione istituzionale dell’Istituto e sulla volontà di arricchirla di ulteriori contenuti per rispondere meglio alle aspettative dell’utenza. Assoluta centralità è stata data ai temi della qualità della prestazione offerta e della centralità del ruolo dell’utente, non più inteso come semplice destinatario dei servizi ma come partner privilegiato che consente all’Istituto di valutare la rispondenza delle prestazioni erogate ai bisogni collettivi. Il processo di rinnovamento culturale e gestionale sopradescritto ha reso necessario il ricorso a strumenti innovativi di comunicazione, capaci non solo di rendere conto degli impegni presi e dei risultati conseguiti ma contestualmente di favorire il dialogo ed il confronto con i propri utenti. Il Bilancio Sociale è apparso tra i documenti di rendicontazione il più adatto a descrivere le attività dell’Istituto ed a fornire i fatti e le informazioni qualitative e quantitative sulle attività e sull’utilità sociale svolte, affiancato, nella presente edizione relativa all’anno 2005, dal Bilancio del capitale intangibile e dal Bilancio del capitale relazionale al fine di consentire la misurazione del proprio capitale intellettuale e della qualità delle proprie 558 Il libro d’oro della responsabilità sociale relazioni. L’inserimento delle forme di rendicontazione da ultimo citate consente una visione d’insieme delle attività dell’Istituto creatrici di valore e completa il sistema di reporting del Bilancio Sociale, illustrando la sostenibilità dell’Ente nel futuro. Al progetto di rinnovamento dell’immagine e del ruolo dell’Istituto hanno aderito e partecipato in primo luogo i dipendenti dell’Ente, contestualmente protagonisti e portatori di interesse delle iniziative poste in essere. Parallelamente, gli Organi hanno rafforzato ed esteso le relazioni con i propri stakeholders anche esterni, a livello nazionale ed internazionale, coinvolgendoli nello svolgimento della missione dell’IPSEMA e in una “visione d’impresa” dell’Istituto che ampli e rafforzi le attuali competenze assegnategli dall’ordinamento, componendo in un quadro unitario di tipo strategico sia la missione che i valori dei quali l’Ente è portatore. Risultati Nell’ambito del contesto istituzionale di riferimento l’IPSEMA ha visto crescere i rapporti con Enti ed organismi, anche a livello internazionale, nel perseguimento di obiettivi di tutela sociale integrale per la gente di mare, tutela che supera l’assolvimento degli obblighi contributivi e richiede il completamento della garanzia economica con gli strumenti di prevenzione e sicurezza nel lavoro marittimo. 559 Il libro d’oro della responsabilità sociale ISTITUTO LICEALE DECIO CELERI DI LOVERE (BG) Istituto liceale Ekoscuola Problema I problemi connessi con la gestione delle risorse idriche, e più in generale i problemi ambientali, sono considerati al momento una seria minaccia alla stabilità nei paesi industrializzati. I progetti di gestione delle risorse idriche, di approvvigionamento idrico, di potabilizzazione delle acque, condotti con un approccio che tenga conto della prevenzione dei conflitti legati alle risorse naturali sono attualmente di grande attualità in tutti i paesi del mondo. Soluzione L’Istituto liceale Decio Celeri intende promuovere una fruizione sostenibile delle risorse nell’ambito della gestione dell’Istituto stesso attraverso: risparmio consapevole dell’energia elettrica, risparmio dei consumi idrici, acquisizione di un codice di regolamentazione dei libri di testo, acquisti di carta riciclata senza cloro e certificata FSC, risparmio sui costi di telefonia, progressiva informatizzazione del “sistema-Scuola” e una sensibile riduzione della TARSU (l’inclusione dell’Istituto in “categoria speciale” in riferimento alla virtuosità del progetto) attraverso il coinvolgimento diretto delle varie componenti scolastiche: dirigenza, docenza, utenza e personale. A seguito dell’approvazione del progetto nelle sedi istituzionali (Collegio dei Docenti e Consiglio di Istituto) il progetto è stato prima sottoposto ad ulteriore vaglio e a successiva condivisione-proposta ai Dipartimenti di Scienze e Filosofia al fine di individuare i punti critici attuativi e rielaborare itinerari ad hoc per una attivazione capillare. Risultati La possibilità di trasferimento delle esperienze all’utenza ha permesso l’educazione sull’utilizzo corretto delle risorse tra le famiglie degli studenti. L’Istituto ha ottenuto la Certificazione Iso 14000 e ha intrapreso una reale collaborazione col territorio attraverso un processo di fruizione sostenibile e di progettazione integrata. 560 Il libro d’oro della responsabilità sociale ITCG MAGGIOLINI Istituto di Istruzione Tecnica Statale Impariamo la Responsabilità Sociale Problema Le esigenze sempre più evidenti a livello sociale e scolastico di conoscere e di approfondire una realtà operativa che coniuga sempre di più sociale ed economico, richiedono di ripensare il ruolo della scuola ed affinare la didattica e la professionalità maturata su obiettivi mirati. Soluzione La necessità di promuovere l’adozione di comportamenti socialmente responsabili nasce da una sensibilità particolare della scuola rispetto ad esigenze proprie e condivise con i diversi stakeholders , in coerenza con l’impegno assunto attraverso la Mission, centrata sulla persona-cittadino (rispetto di sé e degli altri), e la necessità di garantire strategie conformi al suo raggiungimento. Grazie ad un bagaglio di esperienze consolidate sul Territorio con Enti Locali, Università, Associazioni e Imprese su tematiche etiche (salvaguardia ambientale, legalità, integrazione, ecc), e grazie alle competenze e agli strumenti acquisiti da alcuni anni attraverso il Sistema di Gestione Qualità (SGQ), l’Istituto vuole dare rilievo alla Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI). La definizione del progetto e la relativa condivisione è scaturita attraverso riunioni dei Consigli di Classe, dei Gruppi di lavoro per indirizzo, del Gruppo di progetto. Il confronto ha permesso di raccogliere informazioni sulle diverse esigenze, per definire un’analisi di fattibilità , considerate le competenze e la disponibilità a collaborare da parte dei diversi partner e dei soggetti che aderiscono. È stato così promosso un progetto che, attraverso strumenti di rilevazione (griglie), ha previsto lo sviluppo di Unità Didattiche (UD) ordinate in diverse aree (sociale, economica, della legalità, dell’ambiente) al fine di sistematizzare i contenuti di responsabilità sociale nelle diverse discipline per le varie classi dell’Istituto. All’interno dei vari percorsi disciplinari, alla fine di ogni anno scolastico, sono state realizzate verifiche per le diverse Unità Didattiche (UD), anche interdisciplinari, attraverso test di contenuto e di valutazione delle modifiche dei comportamenti responsabili all’interno del gruppo Classe, dell’Istituto e all’esterno. La valutazione è stata effettuata all’interno dell’attività didattica, attraverso Certificazione della partecipazione al 561 Il libro d’oro della responsabilità sociale lavoro e della valutazione dei relativi risultati con l’attribuzione di crediti formativi. In particolare, grazie a risorse umane con precise competenze formative e progettuali e ad una politica estremamente attenta alla formazione del personale e all’attivazione di corsi e progetti sperimentali, l’istituto può contare su un potenziale di professionalità che può fare del progetto un’interessante scommessa per ripensare in modo mirato la propria didattica e l’organizzazione. La sistemazione dello spazio web, fatta in collaborazione con un gruppo di studenti del corso Mercurio, garantisce una maggiore visibilità e diffusione del Progetto e dei suoi esiti. L’Azienda Tutor Nearchimica collabora con l’istituto attraverso il supporto progettuale e la realizzazione di incontri con docenti e studenti su approfondimenti di problematiche aziendali, utili strumenti di confronto e osservazione sulla realtà. Grazie inoltre al consolidato raccordo con le Imprese, Associazioni ed Enti del Territorio, si è estesa la collaborazione a Confindustria Altomilanese di Legnano che da anni supporta la scuola in diversi percorsi. Risultati Accanto a sicuri benefici in termini di ritorno d’immagine per la scuola e i suoi partner, il vero risultato si è tradotto in una nuova attenzione della persona nei confronti di sé e degli altri e degli effetti dei propri comportamenti. Si è creata una nuova attenzione a riconoscere, raccogliere, diffondere, collaborare, applicare gli strumenti della Qualità, in stretta coerenza con gli obiettivi prefissati. Si sono affinate le competenze, rispetto alle tecniche di confronto, alla padronanza degli strumenti e dei sistemi di rilevazione, allo studio dei comportamenti, a verificare come connotare di nuove competenze i profili professionali, all’interesse per il confronto delle esperienze aziendali, nella piena consapevolezza che la diversificazione degli interventi sia un arricchimento comune. 562 Il libro d’oro della responsabilità sociale OFFERTA SOCIALE ASC Consorzio di servizi socio-assistenziali. PERCORSI DI CRESCITA – progetto per l’inserimento e l’integrazione lavorativa degli adolescenti (UOIL area adolescenti) Problema La complessità della nostra società, l'abbandono di un percorso formativo e la difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro, pongono l'adolescente in difficoltà a forte rischio di esclusione sociale. Gli adolescenti che hanno alle spalle diversi fallimenti, spesso hanno difficoltà a vedersi in un futuro non solo lavorativo, ma anche di vita. Soluzione I Servizi e interventi realizzati da Offertasociale, gestiti direttamente o in collaborazione con il Terzo settore locale, mirano a recuperare, mantenere e promuovere il benessere dei cittadini e lo sviluppo delle persone nell’ambito dei rapporti familiari e sociali, con particolare riferimento alle persone in stato di maggior bisogno e fragilità. Attraverso Offertasociale i comuni accedono ai finanziamenti previsti da leggi regionali, leggi nazionali di settore, risorse del fondo sociale europeo per avviare progetti sociali di diversa natura con l’obiettivo di disegnare il programma di lavoro comune con le altre parti sociali, sviluppare sinergie e ottimizzare le risorse per i servizi e gli interventi sociali. All’interno degli interventi a favore dello sviluppo dei Percorsi di Crescita si inserisce la UOIL adolescenti (Unità Operativa Inserimenti Lavorativi), che si occupa di orientamento al lavoro di ragazzi e ragazze, dai 15 ai 18 anni dei comuni del Vimercatese e del Trezzese. Il servizio prevede l’accompagnamento degli adolescenti, che hanno abbandonato la scuola e che si trovano a rischio di esclusione o di devianza sociale, con il forte coinvolgimento delle famiglie, in un percorso di crescita che li vede attori del cambiamento. Diverse figure professionali, tra i quali un educatore professionale, un assistente sociale e uno psicologo, concorrono al raggiungimento degli obiettivi specifici, sia attraverso interventi individuali in rapporto uno a uno (colloqui, tirocini formativi e di orientamento,...), che di gruppo (gruppo adolescenti e gruppo genitori, laboratori di informatica e di video,...) Il Progetto prevede la Formulazione di un piano di lavoro composto dalla formazione di un Gruppo Adolescenti che segue Laboratori di Informatica e di Video, a tirocini Formativi e di Orientamento. L’intervento dà la 563 Il libro d’oro della responsabilità sociale possibilità inoltre di ottenere una Borsa lavoro presso aziende selezionate al fine di orientare gli adolescenti al mondo del lavoro e di ottenere un monitoraggio post assunzione Durante tutto il percorso sono previsti dei momenti di verifica con il ragazzo/a, con la famiglia, con i segnalanti e con le aziende ospitanti. L'equipe degli operatori/trici è il cuore dell'intervento rivolto all'adolescente ed alla sua famiglia ed è un importante momento di confronto sulle problematicità e le criticità sempre nuove che pongono quotidianamente gli/le adolescenti. Il lavoro in stretta collaborazione con i servizi sociali comunali segnalanti, con le agenzie educative del territorio, gli incontri di supervisione, aiutano gli operatori ad analizzare situazioni di bisogno sempre più complesse. Risultati Dal 1999 al 2006 sono stati seguiti dalla UOIL adolescenti 170 adolescenti con una media di 19 nuovi accessi all'anno, con un aumento dell'età di accesso verso i 17/18 anni ed un incremento di ragazzi/e che hanno abbandonato la scuola durante la secondaria di II grado. La complessità delle situazioni, sia segnalate che giunte spontaneamente al servizio, hanno fatto aumentare il tempo di permanenza al servizio e diversificato il tipo di intervento in un'ottica di coinvolgimento costante della rete (servizi sociali, famiglia, azienda ospitante). 564 Il libro d’oro della responsabilità sociale PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO - SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E ABITATIVE Ente Locale Servizio di trasporto e accompagnamento a favore di portatori di minorazione MuoverSi. Problema Il trasporto è l'elemento chiave della mobilità sul territorio europeo, sul quale contano quasi 38 milioni di disabili, ovvero quasi il 10% dell'intera popolazione. Un'efficace mobilità sul territorio è il primo obiettivo da raggiungere per una maggiore autonomia ed un'adeguata integrazione sociale delle persone con ridotta capacità motoria (disabili, anziani, ecc.). Il servizio di trasporto che le aziende del trasporto pubblico e gli operatori del settore devono garantire non dove essere limitato al semplice trasferimento verso le destinazioni abituali (scuola, lavoro, centri sociali, sanitari, ecc.), ma deve favorire gli spostamenti estemporanei verso qualunque destinazione (cinema, teatri, biblioteche, centri commerciali, ecc.). Soluzione Con “MuoverSi”, il Servizio Politiche Sociali e Abitative della Provincia Autonoma di Trento si è posto gli obiettivi rafforzare il rapporto con il Cittadino attraverso una maggiore attenzione all’ascolto delle sue richieste, alla qualità del servizio erogato e alla comunicazione di quello che viene fatto, attraverso la Carta dei Servizi; rendere meno burocratiche le attività, definendo cosa viene fatto, i ruoli e le responsabilità all’interno dell’organizzazione; valorizzare e coinvolgere nel miglioramento continuo il personale operante all’interno della Pubblica Amministrazione, che può fornire in qualunque momento spunti e soluzioni di miglioramento. “MuoverSi” è il sistema di trasporto ed accompagnamento dei portatori di minorazione dal proprio domicilio alle varie destinazioni (svago, sanità, lavoro...) certificato ISO 9001. Gli utenti sono titolari di un voucher chilometrico assegnato tramite un sistema informatico/informativo che consente la gestione di circa 800 disabili che viaggiano ogni giorno dell'anno dalle ore sette del mattino alle undici di sera. La partecipazione dell'utente è garantita tramite rappresentanti in seno ad un Comitato di gestione. Il risultato ottenuto in senso soggettivo è stato quello di aumentare il livello di socializzazione del disabile, favorendo la sua capacità di viaggiare in modo autonomo con costi sostenibili e qualità certificata in un’ottica 565 Il libro d’oro della responsabilità sociale innovativa di “buoni di servizio” volto a promuovere la centralità del cittadino-utente permettendo allo stesso di organizzare i propri viaggi scegliendo liberamente fra diversi fornitori, in base alle sue necessità e al suo personale giudizio sulla qualità del servizio Il progetto è coerente con il percorso di accountability definito dalla Provincia Autonoma di Trento il cui modello valoriale è stato appositamente definito dalla Giunta provinciale. Questo particolare ambito progettuale si innesta nel tema complessivo della sostenibilità: la Giunta Provinciale ha recentemente approvato i criteri per il finanziamento in conto capitale dei vettori stabilendo di privilegiare mezzi ecologici. Sul piano dei vettori sono stati ricercati, con preventiva indagine di mercato effettuata da un consulente esterno, solo quelli in grado di possedere rigidi requisiti in termini di mezzi, organizzazione, stabilità finanziaria e qualità del servizio reso nonché di garanzie nei confronti degli utenti tali da poter essere inserite in apposita carta dei servizi senza alcuna distinzione tra profit e no profit. L’iniziativa ha coinvolto i seguenti soggetti: Provincia Autonoma di Trento, Associazione Nazionale Guida Legislazione Andicapatti Trasporti (A.N.G.L.A.T.), Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili (A.N.M.I.C.), Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del Lavoro (A.N.M.I.L.), Cooperativa HandiCREA, Consorzio dei Comuni trentini, Unione Italiana Ciechi, Associazione Pro.di.Gio., cooperativa La Ruota, cooperativa La Strada, cooperativa La Casa, Consorzio autotrasportatori Trentini, cooperativa Taxi Trento, Lattanzio & Associati, BVQI Italia, Clesius Welfare Engineering, Informatica Trentina, Centri di Assistenza Fiscale di C.G.I.L., C.I.S.L., U.I.L. A.C.L.I. Risultati Il servizio “MuoverSi” nell’arco degli anni ha assunto alti livelli non solo limitatamente al territorio provinciale ma anche in tutt’Italia. Sulla spinta di “MuoverSi” sono stati infatti creati servizi innovativi per coprire le ulteriori necessità di trasporto rappresentate dall’utenza disabile, quale “MuoviTi”, che prevede, a fronte dell’esibizione di una tessera nominativa rilasciata a seguito di verifica della certificazione attestante una disabilità superiore al 74%, cecità o ipovedenza grave, l’applicazione da parte del vettore convenzionato di uno sconto sulla normale tariffa richiesta per il trasporto. 566 Il libro d’oro della responsabilità sociale PROVINCIA DI MILANO Ente Locale “La Provincia in casa” a Impattozero Problema Le Province così come altre amministrazioni pubbliche, hanno tra i propri compiti quello di supportare e sensibilizzare la cultura ambientale e il rispetto per l'ambiente, permettendo in questo modo di gestire con credibilità il rapporto con l’ambiente verso lo sviluppo economico sociale e la tutela delle risorse. Soluzione Impatto Zero®, progetto ideato da Lifegate, è un metodo scientifico elaborato in collaborazione con Università italiane e straniere specializzate nel Life Cycle Assessment, disciplina che permette di analizzare il ciclo di vita dei prodotti quantificandone l’impatto ambientale. Impatto Zero ha elaborato una formula per quantificare (in kg di CO2) il “costo ambientale” di aziende, prodotti, persone e grazie alla proprietà degli alberi di assorbire anidride carbonica, permette di calcolare la superficie di area boschiva necessaria per compensare tali emissioni. Lo staff di ImpattoZero, attraverso una serie di dati tecnici relativi alla rivista, ha calcolato il danno ambientale prodotto dalla Provincia di Milano e ha misurato la necessaria compensazione. Ha così ideato un programma di riforestazione su vasta scala nel Costa Rica, 138.000 metri quadri, eliminando così i 214.720 Kg di Co2 che ogni anno producono le 800.000 copie de “La Provincia in Casa”. La Provincia di Milano ha deciso così di mettere ad Impattozero® l’attività od un prodotto, in questo caso la rivista istituzionale “La Provincia in casa”. Per la parte di promozione dell’iniziativa è stato ampiamente sfruttato il network di comunicazione di Lifegate (radio, portale internet, magazine) attraverso la pianificazione di interviste al presidente della Provincia di Milano e inserzioni sui siti e sul magazine. Al lancio dell’iniziativa è stato dedicato ampio spazio alla tematica ambientale anche sulla rivista stessa “La Provincia in Casa” attraverso un’inserzione pubblicitaria e un articolo di approfondimento. Risultati Tra i risultati ottenuti si evidenzia sul piano quantitativo un aumento del numero degli abbonati attraverso richieste pervenute alla redazione, sul 567 Il libro d’oro della responsabilità sociale piano qualitativo si riscontrano benefici sull’immagine generale dell’Ente in termini di “reputazione” presso il pubblico più sensibile alle tematiche ambientali, i fruitori del network di comunicazione “LifeGate” hanno dimostrato di apprezzare l’impegno della Provincia di Milano a difesa del pianeta, sono infatti numerose le richieste di abbonamento alla rivista pervenute da questo gruppo di cittadini. 568 Il libro d’oro della responsabilità sociale PROVINCIA DI MILANO Ente locale La Responsabilità Sociale d’Impresa: requisito premiante per i fornitori della Provincia di Milano Problema La Responsabilità Sociale d’Impresa è una scelta volontaria dell’imprenditore, senza alcun obbligo di legge, di rendere maggiormente trasparente il proprio impegno per la costruzione di relazioni vantaggiose con il proprio personale dipendente, con i propri fornitori, con i propri clienti e con la comunità, attraverso scelte rispettose delle persone e dell’ambiente. Gli imprenditori però hanno l’esigenza di essere guidati in questo senso con iniziative che li introducano e li avvicinano al settore così da essere stimolati ad interrogarsi su quali strumenti adottare per adeguarsi in tempo ai criteri “etici”. Soluzione Il progetto nasce dall’esigenza dell’Amministrazione provinciale di incrementare la trasparenza nel rapporto con le aziende che si propongono come fornitori dell’Ente, ma anche dalla consapevolezza che solo conciliando al meglio le ambizioni economiche delle imprese con il rispetto delle tematiche sociali ed ambientali si possa creare uno “sviluppo sostenibile ” del territorio provinciale. A tal fine la Provincia di Milano ha istituito un Albo fornitori innovativo che, oltre a garantire la massima trasparenza delle procedure amministrative, coinvolge le imprese che si propongono come fornitori sul tema della RSI e dell’impatto ambientale attraverso la sottoscrizione di un codice etico. Mediante una serie di azioni ed iniziative specifiche rivolte ad uno dei suoi stakeholder di riferimento, i fornitori, la Provincia di Milano mira a sensibilizzare e ad incoraggiare un sistema virtuoso di buone prassi, premiando gli sforzi di quelle imprese che già adottano o intendano adottare comportamenti di business “sostenibili”. La Provincia di Milano ha realizzato il sito istituzionale “Albo fornitori” con all’interno una sezione specifica sul tema della RSI, due guide informative sulla Responsabilità Sociale d’Impresa e Ambiente e Impresa con un test di autovalutazione e un depliant esplicativo. Tutte le imprese pre-iscritte attraverso le pagine del sito, grazie a due guide on-line dedicate alla RSI e all’Impatto ambientale, hanno “incontrato” il 569 Il libro d’oro della responsabilità sociale tema della RSI e dello sviluppo sostenibile, avendo modo così di riflettere sul proprio comportamento imprenditoriale, hanno scelto il grado di adesione al Codice Etico e, infine, hanno preso atto che comportamenti “virtuosi” in tema di RSI saranno premiati nell’aggiudicazione delle forniture dell’Ente. Dal punto di vista organizzativo, la Provincia di Milano ha affidato ad un funzionario la responsabilità del progetto ed ha istituito un’apposita unità operativa per l’Albo fornitori che procede non solo ad un lavoro amministrativo di controllo ed aggiornamento del data base on-line, ma fornisce informazioni e supporto alla compilazione e sottoscrizione del codice etico. Il progetto si è valso della partnership dello Sportello sulla RSI della Camera di Commercio di Milano con la quale è stata avviata una proficua collaborazione per promuovere l’Albo fornitori presso gli associati della camera e fornire informazioni e formazione adeguata sul tema della RSI ai fornitori della Provincia. L’UNICEF ha inoltre concesso gratuitamente il materiale fotografico ed informazioni per la creazione del DVD promozionale dell’Albo fornitori presentato al Forum PA di Roma del 2006. Il progetto è stato presentato in occasione del Forum della PA a Roma nel maggio 2006 ed è stato divulgato nell’ambito del convegno di approfondimento sui temi dello sviluppo sostenibile promosso con il patrocinio della Provincia dal titolo: “All’appalto: la lista della spesa etica degli enti pubblici”. Risultati In ambito sociale la creazione dell’Albo fornitori della Provincia di Milano ha indotto più di 600 PMI che intendono diventare fornitori dell’Ente a riflettere sul rapporto esistente tra l’attività di business ed il rispetto dell’ambiente e dei diritti umani. 570 Il libro d’oro della responsabilità sociale PROVINCIA DI PARMA - AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PARMA Ente locale Bilancio sociale 2005 Problema Le pubbliche amministrazioni sono chiamate a rendere conto ai cittadini del modo in cui utilizzano i fondi pubblici, e come soddisfano in modo efficace le esigenze e i bisogni della popolazione. Soluzione Il bilancio sociale ha rappresentato per la Provincia di Parma non solo una buona pratica, una raccolta di numeri, uno strumento di propaganda ma soprattutto è stata la rappresentazione numerica e descrittiva dei risultati raggiunti, la ricerca di criticità, la comunicazione di fatti secondo verità. Il documento è inoltre divenuto fondamentale per rilevare i limiti nell’attuazione delle politiche della Provincia e quindi all’aspetto della rendicontazione si è aggiunto anche quello correttivo delle azioni intraprese. Il Bilancio Sociale si è rivelato per la Provincia di Parma un mezzo di comunicazione e di supporto ai sistemi decisionali, alla governanace e alla misurazione dei risultati. L’edizione del 2005 ha illustrato 3 bilanci in un solo Bilancio: Il Bilancio Istituzionale, il Bilancio di Genere, il Bilancio di Sostenibilità (Sociale e Ambientale), proponendo tre diversi metodi di lettura delle politiche di una pubblica amministrazione. Ha dimostrato la non neutralità della politica nei confronti delle persone e dell’ambiente, aggiungendo lo sforzo di leggere gli effetti di molti interventi, rispetto al genere maschile e femminile e alle differenti conseguenze che derivano a donne e uomini dalla destinazione delle risorse di un bilancio. L’area tematica di genere, è diventata strumento di comunicazione importante anche per le risorse umane, perché si è sviluppata sul filone dell’organizzazione interna oltre che del mercato del lavoro, della formazione professionale, dell’imprenditoria. Il bilancio sostenibile nasce dall’idea che la crescita economica di un territorio deve essere coerente con la sostenibilità del vivere, con il rispetto dell’ambiente e del welfare sociale, con la tutela delle fasce deboli della popolazione e in generale della persona. 571 Il libro d’oro della responsabilità sociale Caratteristica assolutamente originale del bilancio realizzato dalla Provincia di Parma è stata quella di evidenziare i dati del consuntivo “allargato”. Con il consuntivo allargato, abbiamo rappresentato un totale di bilancio che assorbe il consuntivo provinciale e tutto quanto da esso non è transitato, ma che ha costituito ricchezza attratta e valore aggiunto per il territorio. L’intero lavoro è stato curato dal gruppo di lavoro dedicato, che attraverso periodiche riunioni ha monitorato lo stato di avanzamento del progetto, acquisendo i dati e le informazioni dai singoli servizi e facendole confluire nelle aree di appartenenza. Risultati L’obiettivo di raggiungere il più ampio target possibile di stakeholders e di cittadini parmensi in generale, ai quali comunicare le attività e i risultati in termini sociali dell’amministrazione, è stato raggiunto. Il lavoro nel corso degli anni e il continuo confronto con realtà del settore hanno potuto sviluppare una certa professionalità sull’argomento da parte di chi ha partecipato attivamente alla stesura del documento. 572 Il libro d’oro della responsabilità sociale PROVINCIA DI PARMA - ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI E SANITARIE Ente locale Appartamenti protetti – Progetto pilota sperimentale per il riconoscimento degli oneri a rilievo sanitario ad anziani non autosufficienti accolti presso appartamenti protetti Problema La presenza, ormai rilevante dal punto di vista quantitativo, di un numero sempre maggiore di anziani non più autosufficienti rende necessaria la creazione di luoghi e di forme di assistenza alternative alla residenza protetta presso il loro domicilio, che facciano fronte alle ridotte autonomie, anche sociali dell’anziano. Soluzione Nel 2001 l’Assessorato provinciale alle Politiche Sociali e Sanitarie ha prodotto un manuale dal titolo “Linee guida per la realizzazione e la gestione di appartamenti protetti per anziani non- autosufficienti”, frutto di un gruppo di lavoro costituito dai Comuni, dall’Az. USL e dalle Organizzazioni Sindacali. Sono stati definiti cosa sono gli appartamenti protetti, i criteri di accesso e le priorità, le caratteristiche strutturali, la gestione, la valorizzazione delle risorse informali e il piano economicogestionale. L’Appartamento Protetto è una struttura abitativa destinata ad anziani singoli o in coppia, disegnata e attrezzata in modo da garantire il più ampio utilizzo possibile delle capacità e dell’autonomia dell’anziano, la tutela della privacy, il mantenimento del sistema delle relazioni familiari e amicali, la conservazione delle abitudini e degli interessi di vita della persona. È definito come una soluzione abitativa autonoma, non soggetta ad autorizzazione al funzionamento, dotata di servizi e dei necessari requisiti di accessibilità, fruibilità e sicurezza a cui possono accedere anziani singoli o in coppia. Gli appartamenti sono dotati di sistemi di protezione e tutela per tutto l’arco delle 24 ore e della settimana, quali portierato e servizi alla persona. Agli assegnatari viene garantita continuità assistenziale attraverso interventi assistenziali e sanitari domiciliari definiti, sulla base dei bisogni in un progetto individualizzato. Sono destinatari dei progetti candidati al riconoscimento degli oneri a rilievo sanitario, gli anziani, valutati e certificati dall’UVG, l'Unità di Valutazione Geriatria, come non autosufficienti o gli adulti assimilabili, per 573 Il libro d’oro della responsabilità sociale patologia alla condizione anziana, che non possono più continuare a vivere nella propria casa per motivi di inadeguatezza dell’abitazione, isolamento, solitudine. Gli Appartamenti Protetti hanno conquistato nel territorio della provincia di Parma uno spazio sempre più ampio di consenso a livello di scelte programmatiche dei Comuni e degli stessi enti gestori, in quanto sempre più forte e condivisa è l’idea che la casa, in particolare l’appartamento protetto, possa rappresentare la soluzione ottimale e normale per gli anziani non autosufficienti, sostituendosi, sia pure in modo graduale, alla cultura del posto letto e al sistema attuale di strutture residenziali. All’interno dell’Assessorato alle Politiche Sociali e Sanitarie della Provincia di Parma è stato coinvolto l’ufficio Anziani che si occupa di altri progetti sulla popolazione anziana e che è in contatto con le associazioni di volontariato che si occupano di anziani. Risultati Le persone dell’Ufficio Anziani coinvolte hanno espresso soddisfazione soprattutto per la condivisione degli obiettivi e dei valori che stanno alla base del progetto. Hanno creduto nella sua positività e intendono continuare a lavorare sul tema della domiciliarità per gli anziani. Visto il gradimento elevato della soluzione, le potenzialità di sviluppo del progetto si sono rivelate forti e percorribili nel tempo. 574 Il libro d’oro della responsabilità sociale PROVINCIA DI PARMA - ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI E SANITARIE Ente locale Pa.ì.S – Partecipa il Sociale Problema Le amministrazioni pubbliche sono state chiamate negli ultimi anni ad una maggiore e diretta assunzione di responsabilità nella definizione e nel raggiungimento di obiettivi di risultato. In ambito pubblico la responsabilità sociale coincide con la finalità istituzionale di ogni singola amministrazione, che per propria natura è chiamata a generare con la propria azione effetti positivi nei confronti di una comunità. Soluzione La Provincia di Parma, già socio dell’Associazione Rete del Nuovo Municipio, sostiene la democrazia partecipativa vista come una risorsa per lo sviluppo locale e per la coesione sociale e per la vita e l'identità della comunità stessa. L'attenzione alla soddisfazione dei bisogni dei cittadini è alla base del processo di trasformazione e modernizzazione in atto nelle Pubbliche Amministrazioni. Tale obiettivo può essere realizzato favorendo innanzitutto un rapporto di collaborazione e di costante coinvolgimento dei cittadini alle decisioni pubbliche, superando una visione della partecipazione limitata alla sola raccolta delle preferenze e ponendo maggiore enfasi sul ruolo propositivo dei cittadini. L’e-democracy, ovvero l’utilizzo delle ICT, Information and Communications Technology, per favorire la partecipazione dei cittadini alla vita delle Amministrazioni, rappresenta una linea di azione con una forte propensione sperimentale. “Pa.ì.S – Partecipa il Sociale” è il nome del progetto di e-democracy presentato dalla Provincia di Parma, Assessorato alle Politiche Sociali e Sanitarie e cofinanziato dal Cnipa (Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione) nel quadro della seconda fase di attuazione del progetto di “e-government nelle Regioni e negli Enti Locali”. Partecipa il Sociale è iniziato ad ottobre 2005 e si è concluso a novembre 2006. Il progetto è stato composto da tre azioni: Sociale.Parma, OPPS-P e Lab. “Sociale Parma” ha riguardato il rafforzamento e il radicamento sul territorio del portale dell’Assessorato della Provincia attraverso l’implementazione di strumenti come forum e newsletter e l’adeguamento a standard internazionali di accessibilità. 575 Il libro d’oro della responsabilità sociale La seconda azione, OPPS-P, è stata finalizzata a rendere più partecipato il lavoro di monitoraggio compiuto dall’Osservatorio Provinciale delle Politiche Sociali, attraverso un potenziamento degli strumenti di rilevazione in modo da ottenere una lettura dei bisogni e delle richieste del territorio più vicina alle problematiche della cittadinanza e coinvolgendo i cittadini in modo diretto. La terza azione, il laboratorio di democrazia partecipativa (Lab) attivato nei tre comuni di Fidenza, Colorno e Collecchio, ha coinvolto i giovani attraverso strumenti tradizionali come le assemblee e digitali come i forum e il voto elettronico. È stata un’esperienza di progettazione partecipata su un oggetto deciso con le amministrazioni comunali, in cui i ragazzi, si sono trovati a discutere e prendere delle decisioni, attraverso la sperimentazione dell’e-vote. Attraverso l'uso di strumenti diversificati ed evoluti dal punto di vista delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, l'obiettivo principale del progetto è di indurre una maggiore partecipazione dei cittadini alla vita politica locale, tramite un coinvolgimento nella fase di elaborazione della decisione. Un’equipe di lavoro interno all’assessorato alle politiche sociali ha seguito le fasi del progetto. Le persone sono state coinvolte nelle azioni di progetto più attinenti alle loro regolari attività, in modo da valorizzare le competenze e conoscenze di cui si è in possesso. Per motivare e formare il personale coinvolto e in generale l’ente provinciale è stato organizzato un seminario di tre giornate sul tema della democrazia partecipativa, tenuto da esponenti politici e universitari di rilievo nazionale che hanno portato le loro esperienze e i risultati delle loro ricerche sulla democrazia partecipativa. Sul versante della soddisfazione dell’utenza gli strumenti utilizzati sono stati l’attivazione di sondaggi cartacei e online sul gradimento del portale della Provincia e la formazione di un focus group intermedio e finale con il coinvolgimento dei soggetti partecipanti ai giurì di cittadini e ai laboratori di democrazia partecipativa. Risultati Il progetto ha permesso la sensibilizzazione delle Amministrazioni e della cittadinanza sul significato dell'introduzione di pratiche partecipative nella gestione del territorio e la partecipazione reale dei giovani dei Comuni coinvolti nel progetto nella decisione di interventi sul territorio stesso. L’iniziativa ha inoltre consentito l’apertura e la facilitazione del dialogo e dello scambio tra cittadini e Amministrazioni (Provinciale e Comunali) attraverso momenti di incontro reale e di discussione on line. 576 Il libro d’oro della responsabilità sociale PROVINCIA DI PARMA - ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI E SANITARIE Ente Locale Un aiuto agli anziani vittime di furti e truffe Problema Troppo spesso gli anziani sono facili vittime di truffatori e criminali che approfittano della solitudine e dell’isolamento di cui, non di rado, gli stessi anziani soffrono, soprattutto nelle grandi città. Soluzione Il progetto “Un aiuto agli anziani vittime di furti e truffe” è nato nel 2004, ed è tuttora in corso, per iniziativa dell’Assessorato ai Servizi Sociali e Sanità della Provincia di Parma in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e le associazioni di volontariato Auser e Coordinamento Provinciale dei Centri Sociali, Comitati anziani e Orti, il Comitato Comunale Anziani di Parma e i seguenti partners pubblici: Forze dell’Ordine ( Polizia di Stato – Carabinieri - Polizia Municipale di Parma), Organizzazioni Sindacali dei Pensionati (SPI CGIL- FNP CISL- UILP UIL), Associazioni degli Artigiani (Confederazione Nazionale dell’Artigianato- Confartigianato APLA- Gruppo Imprese Artigiane), e Poste Italiane. L’iniziativa ha previsto incontri di sensibilizzazione presso Centri Sociali o Centri Anziani di Parma e provincia nei quali sono stati messi in campo gli strumenti informativi, quali depliant realizzati in collaborazione con le Forze dell’Ordine e contenenti consigli utili, messa in scena di alcune situazioni divertenti con il supporto di una compagnia dialettale e di alcune attrici anziane volontarie che hanno illustrato le più comuni situazioni di furto o raggiro in modo divertente ed istruttivo, coinvolgimento delle Forze dell’Ordine per dare consigli in merito alla prevenzione. È stato realizzato un dvd da distribuire a tutti i Centri Anziani del territorio, per raggiungere anche quelle realtà dove non è stato possibile effettuare fisicamente gli incontri. La Provincia di Parma ha affidato la gestione all’Auser di una linea telefonica a cui rispondono volontari appositamente formati per assistere persone che hanno subito un furto o una truffa e per ricevere sostegno psicologico e aiuto pratico nel disbrigo di pratiche burocratiche. L’iniziativa ha previsto la realizzazione di una campagna pubblicitaria nelle due principali emittenti cittadine, attraverso due diverse serie di spot 577 Il libro d’oro della responsabilità sociale pubblicitari e la distribuzione e affissione del materiale informativo presso Enti Pubblici e sedi dei partner. Nel mese di giugno 2005, in collaborazione con le Poste Italiane, sono stati approntati dei punti informativi gestiti dalle associazioni presso tre filiali cittadine nei giorni di pagamento delle pensioni. Gli incontri periodici nei Comitati Anziani di Parma e provincia sono una occasione di confronto e scambio costante tra gli attori coinvolti sugli esiti delle varie fasi di realizzazione del progetto. Risultati Il progetto ha permesso la sensibilizzazione della cittadinanza e delle amministrazioni locali sulla tematica dei furti e delle truffe ai danni della popolazione anziana, il rafforzamento della fiducia dei cittadini verso l’opera delle Forze dell’Ordine, la diffusione di buone pratiche in merito alla salvaguardia personale. Il personale è stato soddisfatto del coinvolgimento nel progetto soprattutto per l’acquisizione di nuove competenze in ambito comunicativo, avendo collaborato con agenzie e professionisti della comunicazione, e per la sinergia creatasi con gli altri partner che ha permesso l’affinamento delle competenze relazionali e delle competenze più specifiche relative alla prevenzione. 578 Il libro d’oro della responsabilità sociale PROVINCIA DI TERAMO Ente Locale “Tante Tinte” – la mediazione culturale in carcere Problema L'alta percentuale di persone straniere detenute ha modificato la composizione umana delle carceri italiane. Il mutamento della composizione etnico-culturale della popolazione straniera si traduce in una difficile integrazione che dilata il disagio di chi in carcere è protagonista di una nuova re-identificazione linguistica e socio-culturale. Per evitare processi di segregazione ed innescare adeguate politiche che favoriscano l'integazione al1'interno delle carceri, è necessario promuovere la traduzione dei nuovi "codici" o "simboli" culturali e garantire l'offerta di adeguate risorse materiali e immateriali alle persone straniere come avviene per i detenuti italiani. Soluzione Dall'analisi dei bisogni relativa alla presenza di immigrati sul territorio provinciale è emerso che fino a poco tempo fa poco era stato fatto per i detenuti stranieri della Casa Circondariale di Teramo. Grazie all'incipit ricevuto dall'Area Educativa della Casa Circondariale, è risultato evidente che attorno alla presenza straniera in carcere convergono una serie di elementi problematici, che comunque accomunano i problemi dei detenuti stranieri a quelli di tutta la popolazione detenuta. Per questo la Provincia di Teramo ha deciso di finanziare nel corso del 2006 ed anche per il 2007 il progetto "Tante Tinte”: attraverso l'attivazione di uno Sportello Informativo permanente all'interno della Casa Circondariale di Teramo si assicura un supporto sia agli operatori penitenziari, sia ai detenuti stranieri. "Tantetinte" nasce per rafforzare e integrare le azioni di mediazione interculturale gia in atto presso la Casa Circondariale di Castrogno a cura dell'area educativa in collaborazione con i volontari dell'associazione "Verso il futuro". È stato istituito un servizio di sportello informativo interno per i detenuti stranieri ed è stato supportato, soprattutto economicamente, un Centro esterno di accoglienza nel quartiere Santo Spirito a Teramo. I1 Centro è una fondamentale risorsa nelle ipotesi di permessi premio o misure alternative alla detenzione, per garantire un domicilio dignitoso e gratuito ai molti condannati stranieri che non hanno alcun riferimento sul territorio e consente perfino l'accoglienza dei familiari in visita ai congiunti detenuti. La Provincia di Teramo ha sostenuto tale prezioso servizio, che finora ha 579 Il libro d’oro della responsabilità sociale potuto contare solo su minimi sostegni economici frutto di donazioni e carità, migliorandone la funzionalità. L'alta percentuale di detenuti stranieri (la media in Italia è del 32%) ha modificato profondamente negli ultimi due decenni le problematiche e quindi l'organizzazione dell’istituto di pena, la popolazione carceraria è composta da persone che parlano lingue diverse, hanno usi e costumi molto differenti fra loro, praticano religioni diverse. I mediatori culturali che hanno collaborato all'interno della Casa Circondariale, essi stessi stranieri, hanno facilitato il dialogo e la comprensione tra bisogni delle persone detenute straniere e gli operatori dei servizi assicurando interventi non solo di interpretariato linguistico ma anche di orientamento culturale. Per stabilire un vero dialogo fra detenuti stranieri e operatori dei servizi, oltre alla traduzione delle parole, è stata necessaria una decodifica delle idee e dei comportamenti. I percorsi effettuati, individuali e collettivi, hanno portato anche ad incontrare donne immigrate detenute che vivono la quotidiana condizione dello sradicamento e dell'emarginazione. La realtà e la specificità femminile in carcere e molto particolare sia perché le donne rappresentano la minoranza della popolazione carceraria sia perché quando si parla di problemi legati a l carcere lo s i fa quasi sempre "al maschile". La complessità della sfera affettiva, ad esempio, pone le detenute in una sofferenza particolarmente intensa, sicuramente diversa rispetto a quella degli uomini, per la lontananza dalla famiglia e dai figli cui si aggiunge spesso il senso di colpa per averli abbandonati. L’intervento di Sportello Informativo ha offerto agli stranieri informazioni sulla normativa italiana e sui servizi per gli immigrati, ha contribuito alla spiegazione dell'ordinamento penitenziario e ha costruito e consolidato collaborazioni con altri attori e servizi utili del territorio. Il Servizio di Sostegno Extracarcerario ha consentito agli immigrati condannati l'applicazione dei benefici della legge penitenziaria che prevedono la permanenza fuori dall'istituto, ha offerto una adeguata accoglienza nell'immediatezza della scarcerazione ai detenuti stessi e a volte anche ai loro familiari, ha favorito i colloqui in istituto da parte di familiari e, infine, ha valorizzato l'attività svolta dai volontari e dall’Associazione. Risultati I servizi di sportello informativo sono stati utilizzati da 75 persone detenute, appartenenti a 23 nazionalità diverse, per un totale di 236 colloqui. Grazie ai colloqui è stato possibile rilevare i bisogni più sentiti dei detenuti e rispondere alle loro richieste. 580 Il libro d’oro della responsabilità sociale Il servizio assicurato dall’Associazione di volontariato “Verso il futuro” ha permesso a molti detenuti ed ex-detenuti, che non avevano nessun riferimento esterno su cui poter fare affidamento, la possibilità di trovare quel sostegno morale e materiale di cui ogni persona necessita per vivere con dignità e senso di responsabilità. 581 Il libro d’oro della responsabilità sociale PROVINCIA DI TORINO Ente Locale Il percorso di costruzione e di implementazione del Bilancio Sociale 2004-2005 della Provincia di Torino che integra le dimensioni di genere e ambientale Problema Compito delle pubbliche amministrazioni è gestire la “cosa pubblica” generando valore per i cittadini per la qualità della vita. È importante comunicare i risultati ottenuti dalle attività degli enti pubblici, per garantire trasparenza e individuare le aree di miglioramento. Soluzione La Provincia di Torino ha deciso di rendere conto delle attività svolte e dei valori che le sottendono, informando i suoi portatori di interesse delle scelte fatte, predisponendo il Bilancio sociale 2004 e 2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale. La Provincia ha scelto di produrre un documento che confronta due esercizi, il 2004 e 2005, per poter valutare le prestazioni dell’Ente nella loro evoluzione temporale. Il Bilancio Sociale è stato redatto sulla base delle indicazioni della Direttiva sulla Rendicontazione sociale nelle amministrazioni pubbliche, ma la Provincia di Torino ha sperimentato l’integrazione di documenti, ormai ampiamente diffusi, quali il “Bilancio Sociale”, il “Bilancio Ambientale” e il “Bilancio di Genere” in un unico documento. La Provincia ha individuato come partner la Società di consulenza S.&T. e come interlocutori primari del progetto il Comitato Scientifico, l’Università di Torino, l’Ordine dei Commercialisti, l’ARPA, la Scuola di Amministrazione Aziendale, il CSI-Piemonte, il Politecnico di Torino in quanto soggetti detentori di competenze strategiche ai fini del progetto per creare sinergia tra diversi settori e concorrere così al miglioramento del processo di rendicontazione sociale. Nel coinvolgimento degli stakeholder, la Provincia ha utilizzato i seguenti strumenti di comunicazione: lettera di presentazione del percorso per intraprendere un dialogo, informarli e renderli partecipi a tutti i principali stakeholder; pagina dedicata sul portale web aziendale con le informazioni relative al progetto. La Provincia ha inoltre messo a disposizione un contatto di posta elettronica al quale scrivere per chiedere approfondimenti o fornire suggerimenti, un Gruppo di lavoro interno quale punto di riferimento dei dipendenti in merito al Bilancio Sociale e, infine, un 582 Il libro d’oro della responsabilità sociale Comitato scientifico al fine di fornire un supporto scientificamente fondato e definire un modello successivamente trasferibile ad altri enti locali. Il Comitato, composto da esponenti del mondo accademico, professionale ed esperti di responsabilità sociale e bilancio, ha avuto il compito di partecipare alla definizione del modello, monitorare il lavoro in itinere, validarne il risultato finale e contribuire alla definizione degli obiettivi di miglioramento. Oltre alla costituzione di un Gruppo di Lavoro, per il quale sono state selezionate mansioni strategiche (l’Area Finanziaria, il Controllo di gestione, l’Ufficio di Statistica), a livello politico è stata istituita una Cabina di Regia affinché gli Assessori che hanno deleghe affini ai temi principali del Bilancio Sociale (Bilancio, Politiche Sociali, Pari Opportunità e Ambiente) avessero l’opportunità di fornire indirizzi al percorso per adattarlo rispetto all’identità dell’Ente e alle sue modalità di azione. La Cabina di Regia, formata da 8 membri, ha fornito un supporto al coordinatore e ha avuto un ruolo di orientamento nel progetto partecipando alle riunioni di indirizzo (5 incontri). Al fine di monitorare nel tempo il processo attivato, la Provincia ha previsto una serie di interventi, quali la pubblicazione del documento sul portale, la somministrazione di un questionario tramite il quale rilevare le opinioni dei portatori di interesse rispetto ai contenuti ed alle modalità di realizzazione del documento di rendicontazione e, infine, l’invio di una lettera agli stakeholder contattati inizialmente per comunicare loro la conclusione del Bilancio Sociale e avviare un confronto sulla base del documento predisposto. Risultati L’avvio di un dialogo con i principali stakeholder ha permesso alla Provincia di plasmare la struttura e i contenuti del Bilancio Sociale assumendo il loro punto di vista e offrendo loro la possibilità di fornire suggerimenti ed esprimere la loro opinione sulla base della descrizione di ciò che è stato fatto e dei risultati ottenuti. Nella redazione del Bilancio Sociale la forte partecipazione da parte del personale della Provincia ha prodotto a una condivisione di informazioni tra le diverse Aree e Servizi che ha soprattutto favorito un confronto per i progetti trasversali rispetto alla suddivisione delle competenze. 583 Il libro d’oro della responsabilità sociale REGIONE BASILICATA - AZIENDA SANITARIA USL N.3LAGONEGRO (PZ) Azienda Sanitaria Formazione e Benessere Problema Cresce l’esigenza di umanizzare i servizi socio sanitari; umanizzare significa anche ridurre l'abuso di farmaci, evitare le ospedalizzazioni non necessarie, fare un uso più appropriato dei test diagnostici, contenere gli interventi chirurgici, costruire servizi che si prendono in cura il paziente lavorando in rete, porre in essere interventi di limitazione del dolore e così via. Ciò comporta un grandissimo impegno sul fronte culturale teso a sviluppare processi di apprendimento tra operatori e cittadini utenti. Soluzione L’azienda sanitaria Usl N.3 di Lagonegro ha avviato un processo in cui gli operatori socio-sanitari tendono a migliorare continuamente la loro capacità di comprendere le necessità delle persone assistite per permettere ai cittadini utenti di assumere una sempre maggiore consapevolezza in merito alle prestazioni o ai processi di cura attivati nei loro confronti. Con il termine "Politica per l'Umanizzazione", l’azienda ha definito una dichiarazione di intenti che la Direzione strategica dell'Azienda Sanitaria USL n.3 di Lagonegro fa propria. Si tratta di una grande assunzione di responsabilità a cui deve corrispondere un crescente coinvolgimento degli operatori socio sanitari e degli stessi cittadini utenti, che diventano "registi" e allo stesso tempo “valutatori” delle prestazioni loro destinate o del processo di cura attivato nei loro confronti. L’azienda ha formato una rete di Operatori dei vari Servizi da specializzare nel settore dell’Umanizzazione, attraverso corsi sui temi della Comunicazione, Personalizzazione, Lavoro in rete e Umanizzazione in Sanità, destinati al Personale delle varie strutture aziendali. Ha inoltre stipulato apposite convenzioni con le Università finalizzate a consentire ai Medici neolaureati del territorio lo svolgimento di un periodo di Specializzazione post-Laurea presso le Strutture Sanitarie dell’ASL 3 di Lagonegro. Risultati Il personale è stato sensibilizzato enormemente ed ha manifestato un forte interesse riguardo i temi dell’umanizzazione; ciò ha determinato anche un 584 Il libro d’oro della responsabilità sociale diverso approccio a guardare l’organizzazione dei servizi ponendo al primo posto i bisogni del cittadino. Il Progetto ha registrato un forte interesse da parte delle Istituzioni (Regione e Università) e da parte della società civile (Associazioni di volontariato, Sindacati dei pensionati, associazioni). 585 Il libro d’oro della responsabilità sociale REGIONE BASILICATA - AZIENDA SANITARIA USL N.3LAGONEGRO (PZ) Azienda Sanitaria Miglioramento del benessere organizzativo nell’ASL3 Problema In questi ultimi anni il servizio sanitario nazionale italiano ha sostenuto molti cambiamenti che hanno sempre più portato il sistema ad orientare le proprie risorse verso una nuova cultura, incentrata alla soddisfazione delle esigenze espresse dai cittadini, utenti del servizio pubblico. Vi è dunque la necessità di rivedere l’impostazione dei servizi a contatto con il pubblico, di migliorare il sistema di informazione ai cittadini, di qualificare la professionalità degli operatori di front line. Soluzione Il progetto, promosso dall’Azienda Sanitaria USL N.3 di Lagonegro, ha come obiettivo quello, in attuazione della Direttiva 24 Marzo 2004, di migliorare il benessere all’interno di un sistema organizzativo complesso che è quello di una ASL. Attraverso la rilevazione delle opinioni dei lavoratori sulle dimensioni che determinano la qualità della vita e delle relazioni nei luoghi di lavoro e la valorizzazione delle risorse umane. Nel luglio 2006 si è svolta una Conferenza interna dove è stato presentato il Progetto ed il percorso di una indagine, alla quale sono stati invitati i Direttori degli Ospedali, dei Distretti, dei Dipartimenti, delle UU.OO., nonché i rappresentanti Sindacali RSU e delle Aree della Dirigenza, i Responsabili della sicurezza sul lavoro ed il Medico competente. La Conferenza interna ha creato una prima base informativa necessaria al prosieguo delle attività. In seguito il Direttore Generale ha invitato tutti i dipendenti a compilare un questionario. Nel contempo è stato affisso in tutte le strutture della ASL un avviso per informarli degli obiettivi dell’indagine e dell’importanza di aderire all’invito che avrebbero ricevuto. A questo punto ogni dipendente è stato invitato ad un incontro presso le varie strutture della ASL per un totale di 23 incontri distribuiti nel periodo Ottobre-Novembre 2005. Il programma degli incontri ha previsto la presentazione del Progetto complessivo e della struttura del questionario e le finalità dell’indagine. 586 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati Sono stati compilati un totale di 495 questionari, pari a circa il 60 % dei dipendenti complessivi dell’ASL. Il personale è stato sensibilizzato enormemente ed ha rilevato un forte interesse da parte della direzione strategica. Il Progetto ha registrato un forte interesse da parte delle Istituzioni, quali la Regione e altre ASL, e quindi ha contribuito a rappresentare l’Azienda sanitaria USL3 in forma innovativa nel settore della gestione delle risorse umane. 587 Il libro d’oro della responsabilità sociale REGIONE MARCHE Ente locale SIRM – Sistema Impresa Responsabile Marche Problema Ad oggi, sono diverse le prassi adottate dalle imprese che vogliono in qualche maniera rendere pubblici i loro comportamenti socialmente responsabili e che pongono l’accento su una o su un’altra parte della loro attività. Appare sempre più evidente la necessità di una forma di riconoscimento che accerti la correttezza e accrediti le attività di marketing e di gestione aziendale eticamente orientate. La Responsabilità Sociale d’Impresa non può quindi essere considerata con parzialità e secondo un approccio autoreferenziale dalla singola azienda; essa esige un’azione di stimolo, di governance e di coordinamento, in grado di conferire un valore al contesto locale. Soluzione L’Assessorato alla Conoscenza, Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Marche ha avviato tra il 2005 e il 2006 il Progetto SIRM, al fine di implementare strategie ed approcci innovativi alla promozione delle risorse umane e delle variabili di competitività, in grado di valorizzare la Responsabilità sociale come fattore strategico di sviluppo aziendale e territoriale. Il Progetto SIRM – Sistema Impresa Responsabile Marche, realizzato dal Servizio Istruzione Formazione e Lavoro, tramite la P.F. “Servizi per l’impiego e mercato del lavoro”, in collaborazione con il Gruppo di Lavoro per lo Sviluppo Sostenibile, è nato per diffondere la cultura della Responsabilità sociale tra le imprese marchigiane, promuovendone i principi, sensibilizzando le parti interessate e sostenendo le imprese nell’adozione di prassi socialmente responsabili. Le imprese beneficiarie che hanno preso parte alla sperimentazione sono state complessivamente 19, distribuite tra le cinque province marchigiane e selezionate, in accordo con le Associazioni Imprenditoriali regionali e provinciali, tra quelle appartenenti ai settori turistico-alberghiero, viti-vinicolo ed edileimpiantistico. Il Progetto SIRM si è articolato in quattro macrofasi: 1. Redazione del progetto esecutivo. Il Comitato di Progetto ha organizzato un ciclo di forum a carattere informativo su tutto il territorio regionale, durante i quali si sono affrontati i 588 Il libro d’oro della responsabilità sociale temi legati alla RSI e si è presentato il progetto. A tali incontri sono stati invitate a partecipare le istituzioni, le associazioni imprenditoriali, le organizzazioni sindacali dei lavoratori, le associazioni dei consumatori che operano nella Regione Marche. All’interno dei Forum è stata illustrata la sperimentazione prevista dal progetto SIRM e sono stati raccolti commenti e suggerimenti riguardo il proseguimento del progetto stesso. 2. Creazione degli organi di riferimento, studio ed elaborazione del Disciplinare Tecnico di Responsabilità sociale. Questa fase si è soffermata sull’elaborazione di metodologie e strumenti innovativi, in grado di promuovere approcci integrati alla RSI. Le attività si sono focalizzate, in particolare, sulla definizione di un Disciplinare Tecnico di RSI in grado di rispondere alle caratteristiche socioeconomiche del territorio marchigiano, al fine di ottenere un insieme di procedure gestionali ed operative che definiscono e “codificano” l’assunzione di atteggiamenti socialmente responsabili da parte delle singole aziende. 3. Formazione di Auditor di Responsabilità sociale e sperimentazione del Disciplinare e degli strumenti ad esso collegati nelle aziende. La metodologia utilizzata si è basata sull’interazione tra i formatori ed i formandi; tra le varie tematiche prese in esame, si è riservata un’attenzione particolare alla metodologia e all’approccio da adottare nel rapporto con le imprese che hanno aderito al Progetto. 4. Adeguamento delle imprese pilota all’adozione di prassi responsabili e comunicazione dei risultati del progetto. La valutazione del Codice Etico e del Piano di Miglioramento è stata effettuata dall’impresa in modo “assistito”, attraverso indicazioni per l’esecuzione dell’autovalutazione e l’Autovalutazione guidata. Risultati Il Progetto SIRM ha permesso alle 19 aziende beneficiarie di acquisire nuove competenze nell’ambito della Responsabilità sociale, in grado di favorire l’implementazione di politiche, prassi e strumenti di Responsabilità sociale, integrandoli con la strategia e con l’operato quotidiano dell’impresa. Ha incentivato e facilitato, inoltre, la comunicazione e l’interazione fra gli attori del contesto socio-economico, attivando momenti di dialogo e di confronto attraverso l’organizzazione di 6 Forum, di cui 5 a carattere provinciale e uno a carattere regionale. 589 Il libro d’oro della responsabilità sociale REGIONE PIEMONTE SETTORE COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE Ente locale Etnopoli - Network per lo Sviluppo della Comunicazione Sociale in Piemonte Problema Un tempo le culture distribuite in zone geografiche lontane non si toccavano mai, ma oggi il processo migratorio crescente e la relazione più stretta tra i paesi ha imposto la convivenza tra molti codici culturali che si incontrano e si scontrano. Soluzione La Regione Piemonte da anni è impegnata nella progettazione e realizzazione di campagne di comunicazione sociale su temi diversi. Nel 2002 la Regione ha dato vita al Network per lo Sviluppo della Comunicazione Sociale in Piemonte, un'iniziativa che nasce da un accordo libero e volontario tra soggetti che operano nel mondo della comunicazione e rappresenta un ideale tavolo di lavoro e di confronto per stimolare la crescita di forme di Comunicazione Sociale sempre più corrette ed efficaci. Il Network, attraverso la collaborazione e l'interscambio di esperienze tra gli operatori del settore, è un sistema formato da una rete di professionisti che si occupano di comunicazione: agenzie di comunicazione, giornalisti, concessionarie di spazi pubblicitari, relatori pubblici etc. Ma è anche una rete che coinvolge realtà diverse come associazioni non profit, imprese, istituzioni. “Etnopoli” è una campagna di comunicazione progettata dal Network per lo Sviluppo della Comunicazione Sociale con l'obiettivo di promuovere la conoscenza e il dialogo tra le diverse culture presenti sul territorio piemontese e consiste in un gioco di ruolo. Il gioco, prodotto in migliaia di copie, è distribuito gratuitamente ad associazioni migranti, organizzazioni non profit, centri interculturali, aziende, istituzioni nazionali, fondazioni, scuole superiori e università, associazione del mondo della comunicazione, giornalisti e giornalisti migranti. Messo a punto con la stretta collaborazione delle comunità migranti, Etnopoli – un gioco che non è un gioco – propone a chi vi partecipa di cambiare il proprio punto di vista, mettendosi nei panni di chi proviene da paesi e culture diversi. 590 Il libro d’oro della responsabilità sociale Il punto di partenza per la messa a punto del gioco di ruolo è stata una prima “fase di ascolto” in cui sono stati realizzati incontri con mediatori culturali e rappresentanti delle comunità migranti finalizzati ad una conoscenza reciproca; è stata effettua la raccolta di fatti, eventi, storie positive e negative di migrazione, dando attenzione ai problemi e alle difficoltà incontrate da chi ha dovuto affrontare l’inserimento nel nostro Paese, e sono stati analizzati testi, dati, ricerche sul tema. In un secondo momento sono stati organizzati vari incontri con la finalità di promuovere un dibattito tra giornalisti nativi e migranti sull’uso dei termini e delle parole con l’obiettivo di trovare un linguaggio condiviso, il confronto con esperti di culture diverse per uno scambio diretto di opinioni e idee e la riflessione e condivisione dei principali risultati emersi dagli incontri preparatori. Infine i vari professionisti coinvolti hanno deciso di scegliere uno strumento di comunicazione non tradizionale come il gioco di ruolo per raggiungere un pubblico eterogeneo, spesso indifferente o poco interessato. Alla campagna hanno partecipato anche docenti e studenti del Master “Virtual Reality & Multi Media Park”, il grande Parco Tecnologico che opera a Torino. Nel 2004 il risultato era stato uno spot dal titolo Francobolli; nel 2005 è stato progettato e realizzato uno spot fortemente evocativo e metaforico, dal titolo “Etnopoli: non sta più nella pelle”. Anche lo IAAD (Istituto di Arti Applicate e Design) di Torino ha lavorato su design interculturale realizzando le vetrine animate e coinvolgendo studenti e pubblico in generale sul tema. Risultati Le attività sviluppate dal Network hanno portato ad un maggior coinvolgimento degli operatori della comunicazione sulle tematiche sociali, consolidando il rapporto di collaborazione esistente tra coloro che operano nel settore. Hanno inoltre fatto emergere le iniziative sociali messe in atto sul territorio piemontese. 591 Il libro d’oro della responsabilità sociale UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FOGGIA Istituto universitario Processo di Rendicontazione Sociale Problema Gli enti pubblici sono chiamati a rispondere del modo in cui hanno gestito le proprie attività caratterizzanti, e di come hanno saputo creare valore per gli stakeholder, utilizzando in modo efficace le risorse a loro disposizione. Soluzione L’Università degli Studi di Foggia ha intrapreso un percorso di Rendicontazione Sociale come processo di orientamento gestionale che permetta l’innovazione ed il miglioramento dell’intera struttura. Il Processo di Rendicontazione Sociale ha previsto lo sviluppo di quattro fasi: la definizione del sistema di rendicontazione, la rilevazione delle informazioni, la redazione ed approvazione del documento e la comunicazione del bilancio sociale. L’Università degli Studi di Foggia ha realizzato un apposito Ufficio di Staff della Direzione Amministrativa (Ufficio Rendicontazione Sociale), che abbia come obiettivo quello di creare ed implementare tutti gli strumenti di gestione della rendicontazione sociale. La prima fase del processo è consistita nella definizione del sistema di rendicontazione, realizzata nell’ambito dell’Area Valutazione e Controllo di Gestione dell’Università. In questa fase l’Ente ha deciso di adottare le Linee Guida della Direttiva 17 febbraio 2006 del Ministero della Funzione Pubblica come base per la redazione della bozza di Bilancio Sociale. Le cinque aree di rendicontazione sono state individuate nella Didattica, Ricerca, Servizi agli Studenti, Edilizia ed Organizzazione, per ognuna delle quali sono stati indicati obiettivi, programmi, azioni, risorse, risultati raggiunti (attraverso l’individuazione di indicatori di risultato e di azione) ed impegni ed azioni per il futuro. La seconda fase del processo di Rendicontazione Sociale è consistita nella rilevazione delle informazioni. Parte dei dati sono stati reperiti dal Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario, dal Rapporto Economico 2005-2006 della Camera di Commercio di Foggia e dall’Osservatorio della qualità della vita nella città di Foggia. Nella raccolta i dipendenti degli uffici sono stati consultati e sollecitati ad impegnarsi con incontri diretti, ma soprattutto con uno scambio di pareri ed informazioni avvenuto attraverso internet. 592 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati Il coinvolgimento di una parte rilevante del personale dell’Università, soprattutto nella fase di raccolta dei dati, ha portato ad una condivisione dei valori e della missione dell’Ente, oltre che creare un interesse comune per l’argomento Rendicontazione Sociale. I dipendenti coinvolti hanno acquisito conoscenze di base, dimostrando forte interesse sulle ripercussioni positive che lo sviluppo di un tale argomento può avere nei prossimi anni. L’intraprendere un processo di Rendicontazione Sociale ha avuto rapidi effetti positivi e simulativi sulla comunità, che ha conosciuto l’iniziativa in occasione di alcuni convegni tenuti presso la Facoltà di Economia della Università di Foggia sull’argomento “Responsabilità Sociale d’Impresa”. 593 Il libro d’oro della responsabilità sociale WORKINPROGRESS FORMA Scuola di restauro virtuale Scuola di restauro virtuale Problema La formazione dovrebbe acquisire modalità e approcci diversi nella scuola e nell'impresa. Alle tradizionali lezioni didattiche frontali si affiancano nuovi canali di comunicazione-apprendimento più attivi e coinvolgenti in linea con gli stili di apprendimento più orientati alla sperimentazione e alla pratica operativa. Soluzione Il restauro virtuale ideato da Nadia Scardeoni concerne lo studio critico dell’opera d’arte pittorica e sviluppa tesi di intervento. Rappresenta un metodo non invasivo di prefigurazione digitale di interventi di restauro utili per le procedure di intervento reale sulle opere stesse e rientra nell’area della salvaguardia così come è riportato nell’Art IV della Carta del restauro 1972 (salvaguardia: provvedimento conservativo che non implichi l'intervento diretto sull’opera). È stato per la prima volta applicato al ritratto dell’Annunziata di Antonello da Messina e successivamente presentato al Direttore della Galleria Regionale di Palazzo Abatellis di Palermo e proposto in rete al pubblico nella rubrica: “Interlinea” di edscuola.com. La metodologia didattica prevede lezioni teoriche in aula multimediale, esercitazioni pratiche in laboratori multimediali e un’attività di tutoring per esercitazioni a distanza (e-learning). I seminari e programmi formativi di tipo teorico-pratico della SCUOLA DI RESTAURO VIRTUALE consentono di acquisire le nozioni indispensabili per un utilizzo della metodologia e delle tecniche di restauro virtuale quale fondamentale risorsa per l'approfondimento degli studi critici e delle ricerche storiche sull’opera d’arte pittorica, per la prefigurazione degli interventi di restauro, coadiuvandosi delle più recenti tecniche diagnostiche sugli stati di conservazione delle opere, per formare nuove professionalità nell’ambito della tutela e della salvaguardia del patrimonio artistico, quali: l’esperta/o in integrazione pittorica, per i laboratori di restauro, l’esperta/o in compilazione e catalogazione di schede di identità multimediali per gli archivi; l’esperta/o in comunicazione didattica per la didattica museale. L’iniziativa si rivolge a Istituzioni che si occupano della conservazione e della tutela del patrimonio storico artistico, a Corsi di laurea in Tecnologie 594 Il libro d’oro della responsabilità sociale per la Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, Scuole di restauro e a Diplomati dei Licei Artistici, degli Istituti d’arte, delle Accademie. Risultati L’iniziativa ha permesso la realizzazione di mostre e ha intrapreso un nuovo approccio verso l’opera d’arte. 595 Il libro d’oro della responsabilità sociale WORKINPROGRESS ORIENTA Scuola di restauro virtuale Il laboratorio maieutico di Danilo Dolci Problema La scuola è preparazione alla vita e dovrebbe abituare gli alunni al superamento di incomprensioni, di discriminazioni, di integralismi e di resistenze al persistere delle differenze e delle esclusioni. Per cui in un mondo dove l’egoismo, la corruzione, il razzismo, le guerre e la sopraffazione hanno superato ogni limite è urgente riconquistare quei valori (amore, fratellanza, solidarietà, pace, giustizia, libertà, cooperazione) che, purtroppo frequentemente sono calpestati. Soluzione "WORKINPROGRESS ORIENTA” nasce dal desiderio di valersi delle straordinarie potenzialità della rete per realizzare un progetto di educazione alla interculturalità che sia di orientamento nella definizione dei contorni che delimitano il rapporto fra 'scuola' ed 'extrascuola'. Attraverso il supporto di strumenti informatici multimediali si intende dare vita ad un progetto di raccolta dati, sotto forma di archivio e di interrelazioni in rete intorno alla personalità di Danilo Dolci, poeta, educatore, sociologo. Il laboratorio è stato costituito dalla ricostruzione delle memorie della vita dell’artista attraverso le testimonianze di tutti coloro che gli furono vicini, ne condivisero l'opera, gli furono amici e dalla ricostruzione di un patrimonio inedito attraverso documenti del “Centro Studi e Iniziative per la piena occupazione” di Partinico: bollettini periodici, lettere inviate agli amici di tutto il mondo, Studio dei documenti. Articoli di giornali, filmati, interviste dell’epoca per conoscere “Danilo”. Attraverso la “ Maieutica” si tenderà a rendere consapevoli gli alunni, con gli adulti coinvolti, interrogandosi su concetti basilari come: relazione, intolleranza, pregiudizio, illegalità, violenza, razzismo, individualismo che sono stati individuati da Danilo quali concetti fondamentali nel processo di sviluppo. “La struttura Maieutica” implica la consapevolezza che, a livello educativo, lo sviluppo ha le sue origini nella “Ricerca”, nella domanda che l’essere umano pone a se stesso e agli altri, alla natura e alla cultura. Gli strumenti utilizzati sono stati: Laboratorio multimediale, macchina digitale, video registrazione, CD audio, interviste, diapositive, fotografie, video proiettore, macchina fotografica, registratore, libri, riviste. 596 Il libro d’oro della responsabilità sociale Risultati I partecipanti all’iniziativa sono stati sottoposti a verifiche in itinere tramite questionari e racconto scritta dell’esperienza individuale e di gruppo con elaborazione di dati al computer. L’esperienza ha consentito di approfondire i valori della solidarietà e della cooperazione nei giovani partecipanti. 597 Il libro d’oro della responsabilità sociale 598 Il libro d’oro della responsabilità sociale I CAMPIONI DELLA RESPONSABILITÀ: UN CONTRIBUTO DALLE AZIENDE PREMIATE 599 Il libro d’oro della responsabilità sociale 600 Il libro d’oro della responsabilità sociale ABB ABB opera nel settore delle tecnologie per l'energia e l'automazione che consentono ai clienti delle utility e delle industrie di migliorare le loro prestazioni riducendo al contempo l'impatto ambientale. ABB impiega a livello mondiale circa 109.000 persone in 100 Paesi. In Italia vi lavorano circa 6000 dipendenti, dislocati su tutto il territorio nazionale (con una presenza più densa in Lombardia e nel Lazio) con una ventina di fabbriche ed altrettante sedi amministrative e commerciali. Il modello gestionale che ABB ha stabilito è funzionale ad una crescita sostenibile, basata sulla creazione di profitto seguendo principi etici rigorosi, valutando le aspettative degli stakeholder e riconoscendo il ruolo che il gruppo ha nella società. Anche recentemente ABB ha potuto dimostrare in alcune occasioni, la coerenza con quanto appena affermato. In particolare l’apertura ed il dialogo con le parti sociali ed organizzazioni sindacali, ha consentito di giungere ad accordi, seppure non senza difficoltà, partendo da situazioni inizialmente conflittuali. La chiusura della fabbrica ABB di Legnano è stato un esempio di “ristrutturazione responsabile”, nella quale, anche una situazione decisamente critica possa essere gestita senza mettere in difficoltà i lavoratori. Dialoghi ed iniziative condotte da ABB hanno consentito la ricollocazione di tutto il personale coinvolto. Per citare altri interessanti risultati raggiunti sul fronte della sostenibilità citiamo il fatto che tutte le fabbriche ABB in Italia hanno una certificazione ambientale, integrata nella maggior parte dei casi con le certificazioni di qualità e di salute e sicurezza dei lavoratori. Sul fronte prettamente sociale è da menzionare l’impegno ormai decennale nella promozione del volontariato d’impresa, operativo in numerose aree ed in collaborazione con note organizzazioni non profit. La partecipazione al Sodalitas Social Award rappresenta una tappa fissa per ABB, che ha sempre partecipato a tutte le edizioni del premio, vincendo nel 2003 una menzione speciale per la continuità che ha distinto l'impegno e l'attenzione di ABB verso numerose problematiche sociali, contribuendo a diffondere tra le aziende una cultura della solidarietà. L'impegno di ABB, coerentemente con questi principi, deriva anche dalla decisione di fornire delle risposte alle esigenze di diversi stakeholder: i clienti, che chiedono prodotti e servizi a basso impatto ambientale - motori ed azionamenti ad elevata efficienza energetica, sistemi per la razionalizzazione dei processi, dichiarazioni ambientali per prodotti di bassa 601 Il libro d’oro della responsabilità sociale tensione (interruttori civili ed industriali), media tensione (quadri elettrici) ed alta tensione (es. stalli e trasformatori), rappresentano solo alcuni degli esempi degli interventi che ABB ha sviluppato per la progettazione e realizzazione di prodotti eco-efficienti; i lavoratori, che chiedono di lavorare in un ambiente corretto e responsabile, nel quale si sentano fieri e gratificati; la società civile, che chiede un comportamento trasparente ed ambientalmente e socialmente responsabile. 602 Il libro d’oro della responsabilità sociale AVON L’impegno sociale rappresenta per Avon un valore fondante della mission aziendale che si concretizza di anno in anno in diverse iniziative a sostegno della salute e del benessere delle donne di tutto il mondo finalizzate a valorizzare il loro ruolo nella famiglia, nella società e nel lavoro. La responsabilità sociale di Avon trova la sua maggiore espressione innanzitutto nel sostegno alla ricerca contro il tumore al seno: negli ultimi dieci anni l’azienda ha raccolto e devoluto oltre 500 milioni di dollari per la lotta contro questo male, attraverso la campagna globale “Avon Breast Cancer Crusade”, estesa a 50 paesi in tutto il mondo. In Italia, Avon Cosmetics collabora da anni con numerosi organismi profit e no-profit, tra cui si distingue l’Istituto Europeo di Oncologia, con cui Avon dal 2002 ha stretto un rapporto di partnership, che ha dato vita a numerosi progetti. Dal 1995 ad oggi l’azienda ha stanziato più di 1.600.000€ a favore di iniziative di salute e solidarietà, ha offerto mammografie, visite senologiche ed ecografie gratuite, ha raccolto fondi per il finanziamento di progetti di ricerca e borse di studio, sensibilizzando un numero sempre crescente di donne. Attraverso la manifestazione podistica femminile Avon Running - giunta quest’anno alla sua decima edizione con un tour che interessa oltre a Milano anche le città di Napoli, Catania, Roma e Verona - l’aziend