Il libro d’oro della responsabilità sociale
1
Il libro d’oro della responsabilità sociale
2
Il libro d’oro della responsabilità sociale
PREMESSA
21
I FINALISTI E I VINCITORI DELLA V EDIZIONE
25
I CAMPIONI DELLA RESPONSABILITÀ
38
CATEGORIA 1 – PROGRAMMA DI RESPONSABILITÀ SOCIALE
RIVOLTO ALLA VALORIZZAZIONE DEL CAPITALE UMANO 39
ABB
ABBiamo Voce
41
AMERICAN EXPRESS SERVICES EUROPE LTD
Progetto di prevenzione e informazione sui disturbi del comportamento alimentare
(anoressie-bulimie, obesità)
43
ASSOCIAZIONE ADINA ONLUS
Progetto di Assistenza Domiciliare per malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA)
in stato avanzato
45
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DELLA VALLE DEL TRIGNO
Un libro per Natale
47
CONSIP
Applicazione in Azienda del D.Ls 231/01
48
COOP ESTENSE
COO.NCILIARE: sostegno maternità e paternità, diritto alla cura e alla formazione
50
DAVINES
Progetto Carta Etica Davines
52
ENDESA ITALIA
Progetto formativo “La cultura della sicurezza oltre la norma”
54
GRUPPO FILO DIRETTO
Gruppo Filo Diretto per l’impegno sociale Onlus
55
HERA
Scuola dei mestieri
57
HOLCIM (ITALIA)
Passione per la Sicurezza
59
INDESIT COMPANY
Progetto Insight
62
INFORMATICA TRENTINA
Redazione di un periodico giornalino aziendale rivolto ai dipendenti della/e Società
64
3
Il libro d’oro della responsabilità sociale
LA FENICE – GESTIONI IMMOBILIARI
Cantieri di lavoro a gestione condivisa
66
MAGGIOLI
La spesa solidale entra in azienda : il “G.A.S. Maggiolinsieme”
68
PERFORMANCE IN LIGHTING
Progetto Nido Blu, struttura educativa aziendale ecologica aperta anche al pubblico
70
PIRELLI & C.
Progetto di Gruppo “Pari Opportunità”
72
POSTE ITALIANE
Set di interventi formativi finalizzati a favorire l’inclusione sociale di particolari
categorie di dipendenti
74
SANPELLEGRINO
Corum – Persone al Centro. Progetto inserito negli obiettivi aziendali 2006
76
SANTANDER CONSUMER BANK
Assistenza e sostegno a Comunità Cenacolo, la cui promotrice è Suor Elvira Petrozzi.
Casa della Madre - Saluzzo
78
SOFIDEL
“Sofidel Uffici Aperti”
80
SOLAS DI VITTORIO TAMBURRINI & C.
Integrazione, Socializzazione e Coesione
82
T&D TECHNOLOGY & DEVELOPMENT
Politica di T&D per la gestione delle Risorse Umane
83
TELECOM ITALIA
Welfare – Pari Opportunità
85
TRAMBUS
Chi si prende cura di chi si prende cura
87
CATEGORIA 2 – PROCESSI INTERNI DI GOVERNANCE
E DI GESTIONE DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE
89
ABB
Road Safety Policy
91
AGRITURISMO CORTE SAN GIROLAMO
Progetto “Carta dei Valori”
93
AZIENDA SERVIZI SOCIALI DI BOLZANO (ASSB)
Governance e Responsabilità Sociale – Comunicare la responsabilità Sociale
in Azienda
94
CERERIA TERENZI EVELINO
Gestire la Responsabilità Sociale di Impresa in azienda
96
4
Il libro d’oro della responsabilità sociale
COGEME – GRUPPO COGEME
Sviluppo della Responsabilità Sociale d’Impresa
98
COOP ADRIATICA
Il percorso strategico “Verso la sostenibilità”
100
DELICARTA DIVISIONE CONVERTING
Il sistema di gestione per la responsabilità sociale come opportunità
di miglioramento del clima aziendale e della comunicazione
102
ENEL
Piano Tolleranza Zero contro la Corruzione
104
FUGAR PRODUZIONE
Interventi di gestione della Responsabilità Sociale di Impresa
106
MONTE PASCHI ASSET MANAGEMENT SGR
Dialogos: il percorso di CSR
108
PAZZINI STAMPATORE EDITORE
Interventi di gestione della Responsabilità Sociale di Impresa
110
POOLMECCANICA LORENZON
Lo sviluppo sostenibile. Nuovi traguardi dell’industria post moderna
112
ROCHE
Roche Italia - Bilancio di Sostenibilità 2005
114
SIRCI
Sviluppo sostenibile mediante un sistema di gestione che integri sinergicamente
processi di responsabilità sociale
116
WIND TELECOMUNICAZIONI
Wind e la Corporate Responsability - Orientarsi responsabilmente per competere
118
CATEGORIA 3 – PROGRAMMA DI “PARTNERSHIP” NELLA
COMUNITÀ
121
ADD VALUE
“C.U.S. Rugby Verona - ABO Project: lo sport scende in campo a favore
della ricerca sul cancro”
123
ADD VALUE
“C.U.S. Rugby Verona – Sport e Azienda: valori condivisi”
125
ADIDAS ITALY
Progetto Adidas Impossible is Nothing Donations
127
AIR LIQUIDE ITALIA
Progetto scuola “Io vivo d’aria”
129
ALCATEL ITALIA
MARTE (Milan Atopy Research Tele-Expertise)
131
5
Il libro d’oro della responsabilità sociale
AMERICAN EXPRESS SERVICES EUROPE LTD
133
Progetto “Proteggi e conserva anche tu il patrimonio storico e naturalistico di Pitigliano”
AMERICAN EXPRESS SERVICES EUROPE LTD
Progetto “Una nuova casa famiglia per i bambini di Roma”
135
ATM
Infolavoro: una vetrina in Piazza Duomo
137
AURORA ASSICURAZIONI
Aurora per il Sociale
139
AUTOGRILL
Partnership con il Phoenix Area Children
141
AZIENDA SERVIZI SOCIALI DI BOLZANO (ASBB)
Seniornet
143
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI MACERONE
Screening sanitario
145
BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA
Acqua preziosa liquidità
147
BANCA POPOLARE DI MILANO
Il Giardino di Bez
149
BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO DELLA PROVINCIA DI FORLÌ-CESENA IN
COLLABORAZIONE CON MULTIFOR
151
Progetto di crescita professionale
BRACCO
Giovani: i valori nel domani
153
BRITISH AMERICAN TOBACCO ITALIA
Operandi Fondazione British American Tobacco Italia Onlus
155
CAPITALIA GRUPPO BANCARIO
Progetto Cambiatutto - Associazioni dei Consumatori
157
CASSA RURALE- BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI TREVIGLIO
Progetto Università
159
CASSA RURALE ED ARTIGIANA DI CANTÙ BCC SC
Realizzazione di un edificio polifunzionale con nuove funzioni e servizi per persone
con disabilità e per persone normodotate
161
CHIQUITA BRANDS INTERNATIONAL (CHIQUITA FRESH EUROPE)
Chiquita Nature & Community Project www.chiquita.com/nature&community
163
CiAl – CONSORZIO IMBALLAGGI ALLUMINIO
Raccolta Solidale®
165
COBAT - CONSORZIO OBBLIGATORIO BATTERIE ESAUSTE
“COBAT: Missione Perù. Un arcobaleno sul Titicaca”
167
6
Il libro d’oro della responsabilità sociale
COMPUTER ASSOCIATES (CA)
Computer in periferia
169
CONFINDUSTRIA LIVORNO
Bilancio sociale 2005 del comparto chimico e petrolifero della provincia di Livorno
(7a edizione)
171
CONSORZIO PAN – PROGETTO ASILI NIDO E SERVIZI PER L’INFANZIA
PAN servizi per l’infanzia
173
COOP ESTENSE
Brutti ma Buoni, Operazione No Spreco. Iniziativa pensata dai soci di Coop Estense
175
COOP ESTENSE
Progetto M/B: prevenzione e diagnosi precoce del melanoma - ANT
177
COREPLA
Palestra Ecologica
179
COTY ITALIA
Casa Coty
181
CREDITO COOPERATIVO RAVENNATE E IMOLESE
Interventi finanziari per il riposizionamento del sistema produttivo
183
DAIMLER CHRYSLER ITALIA HOLDING
Mondialogo School Contest
185
EDISON
Kyoto anch’io – La scuola amica del clima
187
EMIL BANCA – CREDITO COOPERATIVO
Migranti per lo sviluppo: a Modena la comunità Ghanese crea Ghanacoop
189
ENEL
Energia in Gioco
192
FERROVIE DELLO STATO
Comuni, Volontariato e Ferrovie per una stazione solidale
194
FIGLI DEL MONDO
Rimini Responsabile: cinque anni di contributo alla responsabilità sociale
e alla creazione di partnership sul territorio
196
FOCCHI
Cittadinanza Onlus Progetto India
198
FONDAZIONE GRUPPO CREDITO VALTELLINESE
Orientamento scolastico: Cometa e Argo
200
G.D.
Last Minute Market
202
GABBRIELLI E ASSOCIATI
Rendimento e carità
204
7
Il libro d’oro della responsabilità sociale
GEVI
GEVI per le popolazioni africane
206
GLAXOSMITHKLINE
Leggere per Crescere
208
GRUPPO FILO DIRETTO
Sisi Ni kesho children’s home – 2005 e 2006
210
GRUPPO INDUSTRIALE TOSONI
Venerdiversi
213
GRUPPO TELECOM ITALIA/ TIM PARTECIPAÇÕES
Mùsica nas escolas
215
HENKEL LOCTITE ADESIVI
Henkel & Gretel
217
HENKEL LOCTITE ADESIVI
MIT: Make an impact on tomorrow
219
HEWLETT – PACKARD ITALIANA
Campus Bio-Medico di Roma
221
HOLCIM (ITALIA)
Percorso di partnership con la comunità
223
INDESIT COMPANY
Progetto Jonathan
225
ITALGEST HOLDING
Ecostore di Casarano
227
JANSSEN CILAG
“Glacier Care 2006”
229
KELLOGG ITALIA
Filippo e gli Altri – Storie per una Buonanotte
231
LEHMAN BROTHERS INTERNATIONAL (EUROPE) ITALIAN BRANCH
Programma di partnership nella comunità: la scelta di Lehman Brothers
233
L’OREAL ITALIA
L’Oreal Italia per le donne e la scienza
236
LUIGI LAVAZZA
Tierra
238
MARTINI & ROSSI
L’asilo “Luigi Rossi” nella Comunità di Pessione
240
METADISTRETTO CALZATURIERO VENETO
Progetto di sviluppo socio-economico del distretto
242
MINERVA
Progetto Minerva solidarietà, sport e cultura
244
8
Il libro d’oro della responsabilità sociale
NORDICONAD
Borsino Nordiconad
246
NORDICONAD
Distribuzione di prodotti equo-solidali in collaborazione con Ghanacoop
248
NORDICONAD
Last minute market
250
NOVEL
Conoscere l’energia: campagna di informazione sull’energia per studenti
delle scuole medie inferiori del Comune di Novara.
252
ODEON
Al cinema con … < Tè >
254
PHILIPS
Piccoli sogni che diventano una grande realtà
256
PIRELLI & C. REAL ESTATE
Piccolo Fratello
258
POSTE ITALIANE
Saluti da
260
PROGETTO ITALIA
Abbasso il Grigio!
262
PROGETTO ITALIA
Telefono Genitori
263
ROCHE
Global Roche Employee AIDS Walk
265
ROCHE DIAGNOSTICS
Alveare della Vita
267
SCM GROUP
Creazione di centri professionali: un’occasione di riscatto
per ragazzi di strada
269
SOLVAY CHIMICA ITALIA
Trasparenza e dialogo con la comunità locale
271
TIMBERLAND ITALY
Make it Better
274
VODAFONE ITALIA – VODAFONE OMNITEL NV
Recupero sedi “Industrie Camillo Olivetti”
276
CATEGORIA 4 – CAMPAGNA DI MARKETING SOCIALE
ADD VALUE
ADD VALUE e ABO Project: “combattere il tumore non è più un’impresa!”
279
281
9
Il libro d’oro della responsabilità sociale
AGOS
Carta Attiva Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori - “Prevenire è vivere”
283
AIE - ASSOCIAZIONE ITALIANA ENDOMETRIOSI ONLUS
Campagna di informazione per l’endometriosi
285
ARTSANA
“Chiudono gli Istituti, apriamo le famiglie”
287
AVON COSMETICS
Campagna di marketing sociale
289
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE –
TARANTO SOCIETÀ COOPERATIVA
Campagna Amici di Manaus
291
BANCA TOSCANA
Tutti i cuori di Rossana
293
B.B.C.
“Una Vite per la Vita- Terzo Anno”
295
CE.DI. SISA SARDEGNA SOCIETÀ CONSORTILE A R.L.
“La Solidarietà con la raccolta punti”
297
CENTOSTAZIONI
“SOSTA SOLIDALE – Occhi nuovi per cambiare il mondo”
299
CENTRO TURISTICO STUDENTESCO E GIOVANILE – CTS
Produttori di ossigeno
301
COLOMER ITALY
+ Acqua per l’Etiopia
303
COMUNITÀ DI SANT’EGIDIO ACAP ONLUS
Wine for life
306
COTY ITALIA
Africa viva
308
FINMARGE CONSULTING & TRAVEL
Gli sposi solidali…viaggiano meglio
309
FONDAZIONE JOBMAGAZINE ONLUS
Promozione dell’occupazione
311
G.D. (IPERMERCATO E.LECLERC-CONAD DI MODENA)
Marketing sociale
313
HENKEL
Dixan per la scuola
315
INDESIT COMPANY
Sostegno a Roger Federer Foundation
317
10
Il libro d’oro della responsabilità sociale
KRAFT FOODS ITALIA
Ancora insieme per donare sorrisi
319
LUSH ITALIA
Da sempre, per sempre contro i test sugli animali
321
MAPA SPONTEX ITALIA
Vuoi solo lavarti la coscienza?
323
MEDIAMARKET
La scuola nel cielo
325
NATURASÌ
Progetto Kunanisa No agli Ogm Sì all’indipendenza alimentare
327
NEW FACTOR
Fioccano i Regali
329
NOVARTIS FARMA
Progetto Malaria Tigrai
331
NOVO NORDISK FARMACEUTICI
Changing Diabetes
333
POMPADOUR TÈ
“Con il cuore e con gli occhi: GRAZIE!”
335
POSTE ITALIANE
Raccolta fondi per la lotta ai tumori del seno
337
PROCTER & GAMBLE
Infasil per te
339
PROGETTO ITALIA
Trovanoprofit
341
RAS
Partnership con WWF-Italia in Generazione Clima
342
ROCHE
Breast Friends
344
SAIT CONSORZIO DI COOPERATIVE DI CONSUMO TRENTINE CRT
CASSE RURALI TRENTINE
I Trentini per i disabili trentini
346
SALMOIRAGHI & VIGANÒ
“Insieme a noi, per un gesto che farà scuola”
348
SOFIDEL
Progetto Sicurezza – Obiettivo Zero
350
STANDA - BILLA
Bambino in Ospedale
352
11
Il libro d’oro della responsabilità sociale
VILLA CAPLET SOC. AGRICOLA
Un senso in rilievo
354
VODAFONE ITALIA – VODAFONE OMNITEL NV
Settimana Vodafone Guida Sicura
356
CATEGORIA 5 – INIZIATIVE DI RESPONSABILITÀ SOCIALE
REALIZZATE DA PMI
359
AXIA MULTIMEDIA
Progetto editoriale del mensile Atlante
361
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI PIANFEI E ROCCA DÈ BALDI
Il “Progetto Soci” di una Piccola Banca Differente
363
CALCIO PADOVA
Bilancio Sociale 2005-2006
365
CANCLINI TESSILE
Associazione Un Sorriso In Più
367
CONFINDUSTRIA LIVORNO
Bilancio sociale 2005 del Comprensorio di Rosignano-Cecina (2° edizione)
369
CONSER – SOCIETÀ COOPERATIVA CONSORTILE PER AZIONI SENZA FINI DI
LUCRO
371
“APSEA: Aree Produttive Socialmente ed Ecologicamente Attrezzate”
CREDITO TREVIGIANO – BANCA DI CREDITO COOPERATIVO
Progetto “Villa Emo”
373
ELETECNO IMPIANTI INTEGRALI
Progetto JUMP
375
FARMACIA SAN MARINO DEL DOTT. VERRI GUIDO
Farmacia etica
377
G. SCAPIGLIATI SNC/ BISCOTTIFICIO SCAPIGLIATI
Un piccolo “cantuccio” dove sperimentare la solidarietà
379
IMPRESA VALORE
381
CORPORARTE – Collezioni in azienda: una rete museale per l’arte contemporanea
ITALGEST HOLDING
Polo integrato per le energie rinnovabili
383
MAZZALI
Progetto “Lasciamoli volare”
385
METADISTRETTO CALZATURIERO VENETO
Marchio Sociale “Global Rights”
388
12
Il libro d’oro della responsabilità sociale
MINERVA
Progetto Wellness
390
NORMAN 95
392
Fondazione Rising Sun Onlus
PALM
Imprese Amiche dell’Ambiente
394
PERFORMER
Il Bilancio SA8000 multimediale: uno strumento innovativo per la comunicazione
e il coinvolgimento degli stakeholder
396
PERFORMER
La fidelizzazione e la tutela delle risorse umane come leva del successo aziendale
398
PETROLTECNICA
Irrigazione della piana di Nyandiwa (Kenya)
400
SAN MATTEO
Progetto di Responsabilità Sociale San Matteo e contenitori Alternativi
per il vino in PET rispettosi dell’ambiente
402
SANYPET
FORZA10 “Porta l’acqua in Etiopia”
404
ZAPNET – CONTENUTI E SERVIZI INNOVATIVI – GRUPPO FMVP
Risponditore “socialmente responsabile” per la ricezione dei CV
406
CATEGORIA 6 – INNOVAZIONE DI PRODOTTO O SERVIZIO
SOCIALMENTE, AMBIENTALMENTE E FINANZIARIAMENTE
RESPONSABILE
409
A.MENARINI DIAGNOSTICS
Progetto Net Care nelle Eolie
411
ARCI CITTÀ
Distretto per un'economia solidale nella provincia di Varese
413
ARVAL SERVICE LEASE ITALIA
Ecopolis
415
AUTOGRILL
Progetto “A Eco Future” finalizzato alla riduzione dei rifiuti generati
dagli imballaggi alimentari dei prodotti in vendita
417
BANCA AGRILEASING
LeasingEtico®
419
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO MONTE PRUNO DI ROSCIGNO
E DI LAURINO
Prestito dedicato
421
13
Il libro d’oro della responsabilità sociale
BANCA POPOLARE DI SONDRIO
Largo ai giovani: PoliCredit Card, fiducia al futuro
423
BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO DELLA PROVINCIA DI GROSSETO
Energia pulita per tutti
425
BANCHE POPOLARI UNITE
Progetto Città Mia, investire nell’ambiente conviene
427
BUFERAUTO
Buferauto a Impatto Zero®
429
CENTRO STUDI GISED
Intervento educativo nelle scuole: il Progetto Sole Sì/Sole No
431
CITROEN ITALIA
Citroën C3 Bi Energy M
432
CONSIP
Il reclutamento del Personale nella P.A. - Acquisizione e gestione domande
di concorso sul web
434
CONSIP
Recupero “Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche” (RAEE)
436
CRAI
Eco Point Crai – la spesa senza sprechi
438
CRESUD
Diamo credito al Sud del Mondo
440
DAVINES
Progetto Lifegate
442
ECOLOGY GROUP
Eureka: il compattatore manuale ideale per le famiglie, ottimo
per le pubbliche Amministrazioni
444
ETICREDITO - BANCA ETICA ADRIATICA
Dar Credito a chi non ha credito
446
FILO DIRETTO W.O.R.L.D. CARE
Net for Care, la telemedicina a scopi umanitari
448
FONDAZIONE ITALIANA ACCENTURE
NavigAbile
450
FONDAZIONE LE MADRI
Creazione di luogo aperto al pubblico secondo l'Architettura e la configurazione
ambientale organiche viventi
452
GAM EDIT
ECO OFFSET – Lo stampato a basso impatto ambientale
454
GASTALDI GLOBAL
Viaggio Incentive in Madagascar
456
14
Il libro d’oro della responsabilità sociale
GEAL
Re-Water Industriale
458
GRUPPO BANCARIO CREDITO VALTELLINESE
Conto NoProfit
460
GRUPPO TELECOM - SOC. TELBIOS
Telecardiologia
462
IACOBUCCI HF ELECTRONICS
Compattatore di rifiuti per aeromobili civili
464
IBM ITALIA
World Community Grid
466
IL GENOVINO D’ORO – GENUINE STORE ROMA
Teikei (il cibo che porta la faccia dell’agricoltore)
468
INDESIT COMPANY
Progetto Aqualtis
470
INTESA SANPAOLO - RETE BANCA INTESA
Anticipazione Sociale
472
ITALGEST HOLDING
Marpark
474
LIFEGATE
Il primo progetto italiano che concretizza il Protocollo di Kyoto
476
LIFEGATE
L’energia a misura di uomo e ambiente
478
METADISTRETTO CALZATURIERO VENETO
Innovazione di prodotto nel settore calzaturiero veneto
480
MICHELLACCI ORGANIZATION
Innovazione di prodotto o servizio socialmente, ambientalmente e finanziariamente
responsabile
482
OSPEDALE CLASSIFICATO “VALDUCE” - CENTRO RIABILITATIVO VILLA
BERETTA
Quando la tecnologia si traduce in maggior responsabilità sociale
484
PALM
Pallet a Km 0
486
PALM WORK & PROJECT COOP. SOC. ONLUS
Foglie & Fogli
489
PMA DESIGN
Packaging telefono azzurro
491
RCS PERIODICI
Newton a Impatto Zero
492
15
Il libro d’oro della responsabilità sociale
SINTESIS
Uso consapevole dell’energia
494
STMICROELETRONICS ITALIA
Soluzioni innovative per un uso più efficiente dell’energia elettrica in prodotti
di largo utilizzo
496
VISCOLUBE
La rigenerazione degli oli usati: innovazione di prodotto socialmente
ed ambientalmente responsabile
498
VODAFONE ITALIA – VODAFONE OMNITEL NV
BiblioSMS
500
CATEGORIA 7 – INIZIATIVA DI RESPONSABILITÀ SOCIALE
REALIZZATA DA ENTE LOCALE, ISTITUZIONE PUBBLICA
O SCOLASTICA
503
AMBASCIATA BRITANNICA IN ITALIA
Think Green – L’Ambasciata Pensa Verde
505
AUTORITÀ D’AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LAGUNA DI VENEZIA
Fondo Acqua bene comune
507
AZIENDA SANITARIA FIRENZE
Bilancio sociale del 2005
509
AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 18 ALBA – BRA, REGIONE PIEMONTE
“Ragazzi per la vita”- Corsi di rianimazione cardiopolmonare nella scuola
511
AZIENDA SANITARIA REGIONE MOLISE
Bilancio Sociale ASL Centro Molise Anno 2005
513
AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA ULSS N.16 - PADOVA
S.O.Le. (Strategie per l’Occupazione sostenibiLE): promuovere la responsabilità
sociale per l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità o svantaggiate
515
AZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE DI BOLOGNA
Rendicontazione e Responsabilità sociale dell’Azienda Usl di Bologna
517
AZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE N°3 NUORO
Bilancio Sociale 2005
519
AZIENDA USL DI MODENA
Marketing sociale per la prevenzione dell’obesità: progetto per la promozione
di sani stili di vita attraverso la distribuzione automatica di alimenti
521
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DELLA VALLE DEL TRIGNO
Progetto BCC-ITC “Lo sviluppo della cooperazione”
523
CAMERA DI COMMERCIO DI RIMINI
Rimini Responsabile
524
16
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CENTRO UNIVERSITARIO CELSO LISBOA
Uno Sguardo Oltre
526
COMUNE DI BRESCIA
Anagrafe della fragilità e buon vicinato
528
COMUNE DI BRESCIA
Qualificare il lavoro privato di cura
530
COMUNE DI FAENZA
Il comune di Faenza, territorio socialmente responsabile
532
COMUNE DI GENOVA
Adozione del set di indicatori del Social Statement per la rendicontazione
delle prestazioni sociali dell’Ente
534
COMUNE DI GORGONZOLA - ASSESSORATO ALL’AMBIENTE
La scuola sostenibile
536
COMUNE DI MONZA – SETTORE SERVIZI SOCIALI
Call 03
538
COMUNE DI PERUGIA
Incentivazione raccolta differenziata
540
COMUNE DI SPINEA - SETTORE SERVIZI AI CITTADINI
La Casa di Alice
542
COMUNE DI UDINE
Progetto Città Sane
544
CONFINDUSTRIA RIMINI
Sostegno alla promozione della Responsabilità Sociale di Impresa
546
ENTE REGIONALE PARCO FLUVIALE DELL’ALCANTARA
Il Parco Fluviale dell’Alcantara e Impatto Zero®
548
FONDAZIONE IRCCS ISTITUTO NAZIONALE TUMORI
“Relazionarsi con il paziente straniero in un ospedale oncologico interculturale
e migrant-friendly - un progetto di rete tra marketing e comunicazione”
550
FONDAZIONE IRCCS POLICLINICO “SAN MATTEO”
Vivere in ospedale: andare a scuola.
552
IPAB CASA INSIEME
Servizio di assistenza domiciliare e stimolazione cognitiva a persone colpite
da demenza (servizio specialistico)
554
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CURNO
“Albero Custode” – Progetto di educazione ambientale
556
ISTITUTO DI PREVIDENZA PER IL SETTORE MARITTIMO (IPSEMA)
Bilancio Sociale d’Istituto – Edizione anno 2005
558
ISTITUTO LICEALE DECIO CELERI DI LOVERE (BG)
Ekoscuola
560
17
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ITCG MAGGIOLINI
Impariamo la Responsabilità Sociale
561
OFFERTA SOCIALE ASC
PERCORSI DI CRESCITA – progetto per l’inserimento
e l’integrazione lavorativa degli adolescenti (UOIL area adolescenti)
563
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO - SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E
ABITATIVE
Servizio di trasporto e accompagnamento a favore di portatori
di minorazione MuoverSi
565
PROVINCIA DI MILANO
“La Provincia in casa” a Impattozero
567
PROVINCIA DI MILANO
La Responsabilità Sociale d’Impresa: requisito premiante per i fornitori
della Provincia di Milano
569
PROVINCIA DI PARMA - AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PARMA
Bilancio sociale 2005
571
PROVINCIA DI PARMA - ASSESSORATO ALLE POLITICHE
SOCIALI E SANITARIE
Appartamenti protetti – Progetto pilota sperimentale per il riconoscimento degli
oneri a rilievo sanitario ad anziani non autosufficienti accolti presso
appartamenti protetti
573
PROVINCIA DI PARMA - ASSESSORATO ALLE POLITICHE
SOCIALI E SANITARIE
Pa.ì.S – Partecipa il Sociale
575
PROVINCIA DI PARMA - ASSESSORATO ALLE POLITICHE
SOCIALI E SANITARIE
Un aiuto agli anziani vittime di furti e truffe
577
PROVINCIA DI TERAMO
“Tante Tinte” – la mediazione culturale in carcere
579
PROVINCIA DI TORINO
Il percorso di costruzione e di implementazione del Bilancio Sociale 2004-2005
della Provincia di Torino che integra le dimensioni di genere e ambientale
582
REGIONE BASILICATA - AZIENDA SANITARIA USL N.3- LAGONEGRO (PZ)
Formazione e Benessere
584
REGIONE BASILICATA - AZIENDA SANITARIA USL N.3- LAGONEGRO (PZ)
Miglioramento del benessere organizzativo nell’ASL3
586
REGIONE MARCHE
SIRM – Sistema Impresa Responsabile Marche
588
REGIONE PIEMONTE - SETTORE COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE
Etnopoli - Network per lo Sviluppo della Comunicazione Sociale in Piemonte
590
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FOGGIA
Processo di Rendicontazione Sociale
592
WORKINPROGRESS FORMA
Scuola di restauro virtuale
594
WORKINPROGRESS ORIENTA
Il laboratorio maieutico di Danilo Dolci
596
I CAMPIONI DELLA RESPONSABILITÀ: UN CONTRIBUTO
DALLE AZIENDE PREMIATE
597
I VINCITORI DELLE PRECEDENTI EDIZIONI
609
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
PREMESSA
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
Il Sodalitas Social Award, premio nazionale che valorizza e mette in luce le
migliori esperienze di responsabilità sociale delle imprese italiane,
quest’anno compie 5 anni.
Anche questa edizione del Sodalitas Social Award si conferma un
appuntamento da non perdere per le imprese italiane, mantenendo il trend
crescente di iscrizioni. Le organizzazioni candidate sono state infatti 225
con un incremento del 18% rispetto all’edizione precedente, che hanno
presentato 271 progetti (+ 28% rispetto alla precedente edizione). Questo
risultato evidenzia come i temi della responsabilità sociale e dello sviluppo
sostenibile siano sempre più diffusi nel tessuto imprenditoriale nazionale.
La presente pubblicazione, che raccoglie tutte le iniziative candidate, ha
l’obiettivo di fornire esempi concreti che possano essere fonte di
apprendimento ed emulazione.
In occasione del V anno del Premio hanno ottenuto un riconoscimento
speciale le imprese che si sono distinte, nel corso di questi 5 anni, per
operare con continuità e coerenza nel sociale, partecipando con i loro
progetti al Sodalitas Social Award.
I progetti candidati sono suddivisi nelle 7 categorie, di seguito presentate:
Programma di responsabilità sociale rivolto alla valorizzazione del
capitale umano
Riconoscimento per imprese che pianifichino e attuino una lungimirante
politica per attrarre, motivare, sviluppare il proprio “capitale umano” come
fattore chiave di vantaggio competitivo.
Processi interni di governance e di gestione della responsabilità sociale
Riconoscimento per le imprese che dimostrino il proprio impegno a
integrare sistematicamente considerazioni socio-ambientali nei processi
decisionali, al miglioramento continuo della propria performance nel
campo, alla creazione di valore per gli stakeholder, al presidio della
integrità dei comportamenti interni.
Programma di partnership nella comunità
Riconoscimento ad iniziative di imprese che contribuiscano al
miglioramento della qualità di vita della comunità in cui operano e
favoriscano la coesione sociale, attraverso partnership con organizzazioni
della società
civile e/o pubbliche amministrazioni o attraverso il
coinvolgimento del personale per affrontare problemi locali.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
Campagna di marketing sociale
Riconoscimento per imprese che abbiano realizzato iniziative di causerelated-marketing o di comunicazione per promuovere problematiche
sociali attraverso una partnership con organizzazioni nonprofit.
Iniziativa di responsabilità sociale di impresa realizzata da PMI
Riconoscimento riservato alle PMI o loro associazioni o distretti, che
contribuiscano a rendere più vivibile e solidale la comunità in cui operano,
grazie ad attività di responsabilità sociale.
Premio per l’innovazione di prodotto o servizio socialmente,
ambientalmente e finanziariamente responsabile.
Riconoscimento per imprese che abbiano realizzato un prodotto o un
servizio altamente innovativi, in grado di rappresentare un sostanziale
progresso dal punto di vista sociale, ambientale e finanziario e capaci di
contribuire al miglioramento della qualità della vita dei propri consumatori
e clienti, e più in generale, della comunità in cui operano.
Migliore iniziativa realizzata da ente locale e/o istituzione pubblica
Riconoscimento per le organizzazioni territoriali, gli enti locali e le
istituzioni pubbliche che abbiano realizzato iniziative per la diffusione dello
sviluppo sostenibile e della responsabilità sociale nel territorio di
riferimento, o attribuito particolare rilevanza a considerazioni sociali e
ambientali nelle proprie politiche o comportamenti.
Tutti i progetti contenuti in questa pubblicazione sono consultabili sul sito
www.orsadata.it,
l’Osservatorio sulla Responsabilità e la Sostenibilità delle Aziende,
che raccoglie complessivamente più di 600
best practices di aziende italiane o operanti in Italia.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
I FINALISTI E I VINCITORI DELLA V EDIZIONE
25
Il libro d’oro della responsabilità sociale
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
CATEGORIA 1
Programma di Responsabilità sociale rivolto alla valorizzazione del
capitale umano
Finalisti:
Hera - Scuola dei Mestieri
Holcim (Italia) – Passione per la Sicurezza
Pirelli & C.– Progetto di Gruppo Pari Opportunità
Poste Italiane - Set di Interventi Formativi finalizzati a favorire ’inclusione
sociale di particolari categorie di dipendenti
Trambus – Chi si prende cura di chi si prende cura
Vincitore:
Holcim (Italia) - Passione per la sicurezza
La Politica di Sicurezza e Salute sui Luoghi di Lavoro, attuata attraverso la
Piramide della Sicurezza, un sistema di gestione/monitoraggio, e la
implementazione della norma OHSAS 18001, è stata oggetto di una
campagna interna di formazione e informazione con diversi strumenti tra
cui anche una guida tascabile. Importanti risultati conseguiti nella riduzione
dell’indice di frequenza media infortuni del 51%, dal 24,9 al 12,2.
La giuria ha votato a larga maggioranza questo progetto per il tema
trattato – la salute e sicurezza sul luogo di lavoro - di grande rilevanza e
attualità, ritenendo che iniziative come questa possano contribuire in modo
significativo ad un cambiamento culturale positivo. L’iniziativa viene
premiata anche per risultati concreti di riduzione degli infortuni che ha già
prodotto.
Menzione:
Pirelli & C. - Progetto di Gruppo Pari Opportunità
La Dichiarazione di Gruppo sulle Pari Opportunità, ha avviato un
programma sistematico per conseguire traguardi di cambiamento.
Componenti essenziali sono: un presidio organizzativo assicurato dallo
Steering Committe composto dal Top Management e da una struttura di
E.O. Managers a livello di gruppo e di paese; Procedure di Segnalazione e
Tutela per garantire parità di trattamento presentate anche allo European
Works Council; una serie di “azioni positive” nella gestione delle risorse
umane per valorizzare le diversità. La crescita della presenza femminile a
tutti i livelli nel 2006 rappresenta un primo risultato concreto.
Al progetto di Pirelli è stata riconosciuta una menzione speciale, per
l’impostazione del programma e la gestione che coinvolge tutto il gruppo a
27
Il libro d’oro della responsabilità sociale
livello internazionale. Il tema è di particolare attualità, essendo il 2007
l’Anno Europeo delle Pari Opportunità per tutti.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
CATEGORIA 2
Processi interni di governance e di gestione della responsabilità sociale
Finalisti
Cereria Terenzi Evelino - Gestire la Responsabilità Sociale d’impresa in
azienda
Cogeme – Gruppo Cogeme - Sviluppo della Responsabilità Sociale
d’impresa
Coop Adriatica - Il percorso strategico “Verso la Sostenibilità”
Enel – Piano Tolleranza Zero alla corruzione
Monte Paschi Asset Management Sgr - Dialogos: il percorso di Csr
Vincitore:
Cereria Terenzi Evelino - Gestire la Responsabilità Sociale d’impresa in
azienda
Efficace esempio di attenzione alla dimensione socio-ambientale da parte di
una PMI.
Gli aspetti sviluppati con attenzione strategica sono soprattutto ambiente,
qualità del prodotto, benessere dei collaboratori.
Da quest’ultimo punto di vista, rilevanti i risultati in termini di diminuzione
degli infortuni, conciliazione vita-lavoro attraverso l’orario flessibile.
La giuria ha decretato vincitore questo progetto, realizzato da una piccolamedio impresa, che ha fatto della Responsabilità sociale un pilastro
strategico fondamentale per tutte le componenti dell’impresa. Questo caso
può essere considerato un ottimo esempio da emulare da tutte le PMI
italiane.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
CATEGORIA 3
Progetti di Partnership con la comunità
Finalisti
Bracco – Giovani: i valori nel domani
Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù BCC SC – Realizzazione di un
edificio polifunzionale con servizi per persone con disabilità.
Consorzio PAN – Progetto asili nido e servizi per l’infanzia – PAN
servizi per l’infanzia
Daimler Chrylser Italia Holding – Mondialogo School Contest
Emilbanca – Credito Cooperativo - Migranti per lo sviluppo: a Modena
la Comunità Ghanese crea Ghanacoop
Indesit Company– Progetto Jonathan.
L’Oreal Italia – L’Oreal Italia per le Donne e la Scienza.
SCM Group – Creazione di Centri Professionali: un’occasione di riscatto
per i ragazzi di strada
Vincitore:
Consorzio PAN – Progetto asili nido e servizi per l’infanzia - PAN
servizi per l’infanzia
Il Progetto affronta il tema “asili nido” a livello nazionale ed è giunto al
terzo anno di attività. Intesa San Paolo ha coinvolto nel consorzio le
principali reti di imprese sociali (CGM, Fis e Drom). Intesa ha investito 1
milione di Euro, le 3 reti 100.000 Euro l’una. I risultati superano gli
obiettivi prefissati: a fronte di un obiettivo di creare 3.000 posti nido, ne
sono stati realizzati complessivamente 6136 per un totale di 224 strutture
nido.
Per la terza categoria viene premiato il Consorzio PAN, per i risultati
assolutamente significativi che ha ottenuto nel corso dei primi anni di
attività, che vanno a coprire un bisogno sociale a livello nazionale. Il
progetto è particolarmente valido anche per la modalità di attuazione dello
stesso, che prevede una partnership tra Banca Intesa, ora Intesa SanPaolo
e le principali centrali della cooperazione sociale, e costituisce un esempio
virtuoso di partnership profit – non profit.
Menzione:
Indesit Company– Progetto Jonathan
La forte tradizione di responsabilità nella famiglia di imprenditori si è
concretizzata in questo progetto di inserimento lavorativo di giovani che
hanno avuto problemi con la giustizia: dal 2004 sono stati coinvolti circa 80
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
ragazzi, che hanno potuto acquisire nuove competenze lavorative ed un
pieno reintegro nella collettività. Particolarmente apprezzata è stata la
gestione dell’inserimento come un processo di diversity management.
L’iniziativa ora sta creando processi emulativi presso altre grandi aziende.
Una menzione speciale viene riservata al Progetto Jonathan, di Indesit
Company, un progetto di alto valore sociale, che nel corso degli anni ha
offerto a ragazzi disagiati una opportunità di riscatto e di re-inserimento
nella collettività.
Menzione per i progetti con la scuola:
Fondazione Gruppo Credito Valtellinese - Orientamento scolastico:
Cometa e Argo
Cometa ed Argo sono percorsi formativi, oltre che informativi, destinato
agli alunni delle scuole, ma anche a tutti coloro che hanno una funzione
rilevante nel processo di orientamento dei giovani: insegnanti, referenti
scolastici, genitori e familiari. L’edizione di Cometa per l’anno scolastico
2006/2007, si caratterizza per la totale partecipazione degli istituti scolastici
secondari di 1° grado dell’intera provincia di Sondrio (1.760 alunni).
L’edizione di Argo per l’anno scolastico 2005/2006 ha coinvolto nove
istituti scolastici secondari di 2° grado della provincia di Sondrio, con
diciassette indirizzi di studio e 560 alunni. La Fondazione ha investito nei
progetti circa 100.000 euro.
Quest’anno il bando di concorso prevede un riconoscimento speciale a
quelle aziende che abbiano realizzato progetti con il mondo della scuola,
finalizzati specialmente all’inserimento lavorativo. La Giuria ha assegnato
questo riconoscimento a Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, per
l’impegno profuso a favore dell’orientamento scolastico. Il progetto si
distingue per il capillare coinvolgimento di tutte le scuole presenti nella
provincia di Sondrio e per la sistematicità degli interventi.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
CATEGORIA 4
Progetti di Cause related marketing
Finalisti:
Agos – Carta Attiva Lega Italiana Lotta contro i Tumori “Prevenire è
vivere”
Henkel – Dixan per la Scuola
New Factor – Fioccano i regali
Novartis Farma – Progetto Malaria Tigrai
Ras – Partnership con WWF Italia in Generazione Clima
Sofidel – Progetto Sicurezza Obiettivo Zero
Vincitore:
Novartis Farma – Progetto Malaria Tigrai
Il Progetto nasce nel 2004 da una partnership pubblico/privato tra l’azienda,
il Ministero della Salute, l’OMS, e l’Ufficio sanitario del Tigrai per la lotta
alla malaria attraverso la distribuzione gratuita di test diagnostici e
dell’antimalarico Coartem. Il progetto sviluppa un efficace approccio di
sistema e prevede un ingente finanziamento da parte di Novartis per il
biennio 2005/2007 (400.000 dollari) ed una innovativa gestione comunitaria
dell’iniziativa attraverso il coinvolgimento della comunità locale per la lotta
alla malaria. I risultati del primo anno hanno visto 33 operatori locali
formati, 48.000 persone trattate con il farmaco in loco e 32000 trattate
presso strutture sanitarie.
La Giuria assegna il premio per la Migliore campagna di marketing sociale
a Novartis, per il contribuito che l’azienda ha dato alla lotta contro la
malaria, sviluppando una efficace partnership con le organizzazioni
internazionali, ma soprattutto con le comunità locali del Tigrai.
Menzione:
Agos – Carta Attiva Lega Italiana Lotta contro i Tumori “Prevenire è
vivere”
La società di credito al consumo Agos ha emesso una carta di credito
revolving attraverso la quale sovvenziona la sezione milanese della Lega
Italiana Lotta contro i Tumori (donando il 10% del monte interessi, più 15 €
di costi di emissione). Il progetto è attivo dal 2004 e ha raccolto 80.000
euro. Dal 2006 il progetto è stato ampliato a tutte le sedi dell’Associazione a
livello nazionale.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
Una menzione speciale viene riconosciuta ad Agos per una classica
campagna di marketing sociale, avviata da diverso tempo e quest’anno
ampliata a livello nazionale.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
CATEGORIA 5
Progetti realizzati da Piccole e Medie Imprese
Finalisti
Calcio Padova – Bilancio sociale 2005-2006
Canclini tessile – Associazione un sorriso in più
Italgest holding – Polo integrato per le energie rinnovabili
Metadistretto Calzaturiero Veneto – Marchio sociale “Global rights”
Norman 95 – Progetto Rising Sun
Vincitore:
Canclini tessile – Associazione un sorriso in più
L’azienda ha risposto alle esigenze del territorio in cui opera in modo
innovativo costituendo al suo interno una Onlus, l’Associazione Un Sorriso
In Più, nata grazie all’apporto dei dipendenti e dell’azienda stessa.
L’associazione è impegnata su tre problemi sociali importanti: assistenza
agli anziani in RSA, sostegno alle strutture che ospitano bambini in età
prescolare e adozioni a distanza. L’associazione è sostenuta interamente
dall’impresa che finanzia in toto i progetti compreso e prevede l’intervento
attivo dei dipendenti che possono aiutare l’associazione e i suoi progetti
anche durante l’orario di lavoro.
La Giuria premia il progetto realizzato dall’azienda tessile Canclini, che da
anni è attiva in modo sistematico, con una propria associazione che
affronta i bisogni del territorio.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
CATEGORIA 6
Innovazione di Prodotto o servizio socialmente, ambientalmente o
finanziariamente responsabile
Finalisti
A. Menarini diagnostics – Progetto Net Care nelle Eolie
Banche di Credito Cooperativo della Provincia di Grosseto – Energia
Pulita per tutti
Gam Edit – Eco Offset, lo stampato a basso impatto ambientale
Geal – ReWater Industriale
Lifegate – Progetti Impatto Zero e L’energia a misura di uomo e ambiente
ST Microelectronics Italia – Soluzioni innovative per un uso più efficiente
dell’energia elettrica in prodotti di largo utilizzo
Vincitore:
ST Microelectronics Italia – Soluzioni innovative per un uso più
efficiente dell’energia elettrica in prodotti di largo utilizzo
L’innovazione introdotta consiste in un microchip a risparmio energetico
applicato prodotti a largo consumo. Il risparmio energetico realizzato nel
2006 è stato di 580 GWh pari a 350.000 tonnellate. Questa innovazione si
presta per essere applicata a computer, televisori, video registratori, telefoni
cellulari, videogiochi ed ha quindi un grande impatto sui consumi
energetici. Oltre alla considerevole riduzione sui consumi, per l’azienda
questa innovazione ha portato ad un aumento del fatturato del 30% rispetto
al 2005.
La Giuria premia ST Microelectronics per questo progetto fortemente
orientato alla sostenibilità e alla riduzione dei consumi di energia, temi
quanto mai attuali, attraverso una innovazione applicabile a moltissimi
prodotti tecnologici. I risultati presentati sono estremamente positivi e i
benefici del progetto sono estesi anche ai privati cittadini.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
CATEGORIA 7
Iniziativa di responsabilità sociale realizzata da ente locale, istituzione
pubblica o scolastica
Finalisti
Ambasciata Britannica in Italia – Think Green: l’Ambasciata pensa verde
Azienda USL di Bologna – Rendicontazione e responsabilità sociale
dell’Azienda USL di Bologna
Comune di Gorgonzola – La Scuola Sostenibile
Fondazione IRCCS Policlinico “San Matteo” – Vivere in ospedale:
andare a scuola.
Provincia di Milano – La responsabilità sociale d’impresa: requisito
premiante per i fornitori della Provincia di Milano
Provincia di Teramo – “Tante tinte”. La mediazione culturale in carcere
Vincitore:
Provincia di Teramo – “Tante tinte”. La mediazione culturale in carcere
Il progetto nasce dall’esigenza di offrire servizi per il reintegro nella società
di carcerati immigrati, che oltre a vivere una situazione di emarginazione
dovuta al carcere, non possono usufruire di permessi premio, non avendo
residenza, e non conoscono i servizi sociali e gli eventuali percorsi di
recupero presenti sul territorio. La Provincia ha creato uno sportello
informativo destinato ai detenuti immigrati ed ha rafforzato un Centro di
accoglienza esterno al carcere. Le attività vengono condotte da mediatori
culturali. Nel corso dell’anno sono stati fatti 236 colloqui a 75 persone che
appartenenti a 23 nazionalità diverse.
La Giuria decreta come Vincitore la Provincia di Teramo per questo
progetto rivolto agli immigrati in carcere. Indiscutibile l’alto valore sociale
dell’iniziativa per i temi affrontati. Si intende premiare anche i primi
risultati ottenuti dal progetto che ne confermano l’applicabilità.
Menzione:
Fondazione IRCCS Policlinico “San Matteo” – Vivere in ospedale:
andare a scuola.
Il progetto del Policlinico ha la finalità di migliorare la qualità della vita dei
ragazzi ospedalizzati che, a causa della malattia, sono costretti ad assentarsi
per lunghi periodi dalla scuola. Particolarmente efficace risulta essere
l’approccio di partnership tra ospedale e scuole nell’individuare le modalità
di intervento. Il progetto consente ai giovani ospedalizzati un netto
miglioramento della qualità della vita.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
Una menzione speciale viene riservata al Policlinico San Matteo, per la
sistematicità con cui ha organizzato il progetto di Scuola in ospedale.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
I CAMPIONI DELLA RESPONSABILITÀ
Premio speciale per i 5 anni del Sodalitas Social Award
Operare nel sociale significa fare una “scelta strategica di lungo periodo”.
Per questo motivo, in occasione della V Edizione del Sodalitas Social
Award, Sodalitas ha istituito un “Premio Speciale” per le aziende che hanno
operato con continuità e coerenza nel corso degli ultimi 5 anni in Italia.
Con questo Premio si è voluto riconoscere i meriti delle organizzazioni che
hanno partecipato con progetti e iniziative a più edizioni del Sodalitas
Social Award.
La Giuria ha assegnato il riconoscimento speciale di “Campioni della
responsabilità” a:
ABB
Avon Cosmetics
Gruppo Filo Diretto
Mazzali
Procter & Gamble
Vodafone Italia
Per aver partecipato a tutte le Edizioni del Premio Sodalitas Social Award
con progetti ad alto valore e impatto sociale.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
CATEGORIA 1 – PROGRAMMA DI RESPONSABILITÀ SOCIALE
RIVOLTO ALLA VALORIZZAZIONE DEL CAPITALE UMANO
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
ABB
Multinazionale settore elettromeccanico
ABBiamo Voce
Problema
All’interno di un’azienda ha un ruolo centrale la valorizzazione delle risorse
umane e il miglioramento dei sistemi di gestione per attrarre e trattenere
persone qualificate, offrendo ai dipendenti uno stimolante ambiente
lavorativo ed eccellenti opportunità di sviluppo.
A tale proposito, cresce l’esigenza di sviluppare la comunicazione tra
l’azienda e le sue persone e di rinforzare l’integrazione tra le diverse unità
organizzative.
Soluzione
Nel maggio 2006 ABB Italia ha promosso l’iniziativa “ABBiamo voce”,
un’indagine su diverse aree dell’azienda per il rilevamento del clima
aziendale, rivolta a tutti i dipendenti del Gruppo italiano.
Il progetto ha riunito la partecipazione dei dipendenti in due fasi distinte:
una parte del personale ha collaborato nel prestare la propria immagine per
la comunicazione d’immagine, mentre tutti i dipendenti sono stati coinvolti
nell’indagine, attraverso la compilazione di questionari on line o cartacei.
La comunicazione ha inoltre previsto una pagina ad hoc sull’intranet
aziendale, uno spazio box su Spazio ABB, l’house horgan interno
all’azienda e dei poster.
I responsabili risorse umane sono stati incaricati della diffusione
dell’indagine a tutte le sedi italiane ABB.
ABB ha affidato all’agenzia Watson Wyatt l’ideazione e la progettazione
dei materiali di comunicazione, del questionario, delle modalità di raccolta
dei questionari ed ha elaborato i risultati presentando ad ABB l’analisi
statistica finale.
L’iniziativa è stata abbinata ad una raccolta solidale: per ogni scheda
compilata pervenuta, ABB ha donato 5 euro a favore di Parent Project,
associazione non profit che opera per la lotta contro la distrofia muscolare
infantile, con l’obiettivo di fornire non solo un sostegno economico alla
ricerca scientifica, ma anche la diffusione della conoscenza delle
problematiche legate alla Distrofia Muscolare Duchenne.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
Il sistema di indagine adottato ha raccolto un’adesione del 64% dei
dipendenti di ABB Italia e 18 sedi coinvolte. La raccolta fondi a favore di
Parent Project ha reso possibile la destinazione di 16.700 euro
all’associazione.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
AMERICAN EXPRESS SERVICES EUROPE LTD
Società erogatrice di carte di credito
Progetto di prevenzione e informazione sui disturbi del comportamento
alimentare (anoressie-bulimie, obesità)
Problema
Nella società d’oggi sempre più spesso i minori accusano disturbi di
comportamento nell’alimentazione, quali l’anoressia, la bulimia, l’obesità,
purtroppo attuali e in continua espansione.
Secondo l’ultimo rapporto dell’Eurispes sono circa 2.000.000 i giovani
italiani tra i 12 e i 25 anni, che presentano disturbi del comportamento
alimentare ma solo il 10% di chi ne soffre chiede spontaneamente aiuto.
Secondo i dati del Ministero della Salute ci sarebbero in Italia, ogni anno,
oltre 9.000 nuovi casi di anoressia e bulimia nervosa prevalentemente nella
fascia d’età tra i 12 e i 15 anni.
Dai dati rivelati dal Centro Italiano Disturbi Alimentari Psicogeni risulta
che il 95% delle ragazze con un’età compresa tra i 12 e i 16 anni si
sottopone ad almeno una dieta dimagrante, il 40% di queste ragazze
presenta un disturbo alimentare.
Soluzione
Il progetto ha visto un primo intervento da parte di tutti i dipendenti (circa
9000), attraverso un questionario nel quale veniva chiesto di proporre un
possibile tema d’intervento. Da questa indagine è emersa la volontà di
rivolgere aiuto ai minori. American Express ha realizzato quindi un progetto
sul tema, con la collaborazione di Jonas Onlus, Centro di Clinica
psicoanalitica, basata su due momenti di intervento: un’attività di
informazione sui disturbi del comportamento alimentare nella fascia di età
adolescenziale e un’attività di prevenzione preliminare all’insorgere della
malattia. L’intervento attivo di American Express ha permesso di
raddoppiare l’attività telefonica del Numero Verde Jonas, un servizio
gratuito volto a fornire informazioni sui disturbi alimentari, a creare spazi di
accoglimento e ascolto privilegiato, quali scuole e altre istituzioni, con
incontri di informazione con gruppi di classe, insegnanti e genitori. Il
progetto ha proposto inoltre collaborazioni con istituzioni per supportare
incontri di divulgazione, col fine di sensibilizzare il pubblico sulla
problematicità e sulla diffusione dei disturbi del comportamento alimentare.
Importante e significativo il coinvolgimento dei dipendenti di American
43
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Express della sede di Milano ai quali è stato chiesto di analizzare i risultati
raggiunti con l’uso del numero verde e con il sito di Jonas Onlus.
Risultati
I dati rilevati al termine del progetto hanno registrato un incremento del
70% di telefonate al numero verde e un aumento di contatti sul sito Jonas,
circa 900 giovani e adolescenti incontrati nelle scuole e 180 casi intercettati.
L’efficacia dell’operazione conferma la conquista per il quarto anno
consecutivo della top ten del sondaggio Great Place to Work Institute,
l’organizzazione internazionale che valuta le migliori aziende per cui
lavorare.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
ASSOCIAZIONE ADINA ONLUS
Associazione per i diritti dei disabili e delle persone non autosufficienti
Progetto di Assistenza Domiciliare per malati di Sclerosi Laterale
Amiotrofica (SLA) in stato avanzato
Problema
A livello domiciliare non esiste nessun ente, pubblico o privato, in grado di
erogare un’assistenza per lunghi periodi a malati di Sclerosi Laterale
Amiotrofica, che quindi spesso dipendono da un Istituto di ricovero.
Soluzione
L’Associazione Adina Onlus ha promosso la realizzazione di un Progetto
Pilota, della durata di 1 anno, su 5 pazienti affetti da SLA in IV stadio. Il
progetto si fonda sulla formazione, qualificazione, inserimento nel mondo
del lavoro di figure che non disponevano di alcuna professionalità specifica
e di origine extracomunitaria, per un totale di 20 operatori e per un iter
formativo di 1 mese. Ciascun operatore ha affiancato un malato, essendo
comunque in grado di sostituire altri operatori. Elemento strategico del
Progetto è la valorizzazione del Capitale Umano, in quanto elemento
portante per l’assistenza dei malati i quali dipendono in larga misura
dall’adeguatezza, dalla capacità e dalle best practices che il personale è in
grado di espletare. Tra i punti di forza del progetto si evidenziano gli infiniti
benefici fisici e psicologici per il malato e per la famiglia e una futura
estensione della gestione del domicilio ad altre tipologie di pazienti.
Un’altra figura necessaria è quella del Case Manager, che ha il compito di
organizzare, gestire e monitorare tutti i servizi e le prestazioni
dell’assistenza domiciliare del paziente. Il Case Manager è una persona in
grado di valutare i bisogni, pianificare l’assistenza e i servizi e funge da
tramite fra società e istituzioni. Non entra nel merito della terapia, ma
garantisce inoltre un contenimento dei costi e una responsabilità per le cure
prestate.
A garanzia del buon andamento del Servizio, viene istituita la
“Commissione di Controllo”, organismo di supervisione che, con cadenza
periodica, si riunisce al fine di valutare e verificare l’andamento del
servizio.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
Il progetto ha permesso l’inserimento nel mondo del lavoro di personale
non qualificato, fornendo una adeguata qualificazione professionale, oltre
ad una riduzione dei ricoveri, quindi strutture più libere per altre patologie.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO
DELLA VALLE DEL TRIGNO
Istituto bancario
Un libro per Natale
Problema
Le banche di credito cooperativo hanno sin dall’origine mantenuto uno
strettissimo rapporto con il territorio di riferimento, intrecciando le proprie
attività con quelle della comunità. Uno degli obiettivi sociali delle BCC è
quello di valorizzare le risorse del territorio e tra queste certamente una
parte importante la rivestono le risorse umane.
Soluzione
La Banca di Credito Cooperativo della Valle del Trigno ispira da sempre la
propria attività all’attenzione e alla promozione della persona,
riconoscendone il primato, e investe sul capitale umano per valorizzarlo
stabilmente.
È in quest’ottica che dal 2005 la Cooperativa, in occasione delle festività
natalizie, realizza un innovativo progetto di responsabilità sociale
denominato “UN LIBRO PER NATALE”, che si concretizza nella
pubblicazione di un libro di un autore locale e nella donazione a tutti i soci
della cooperativa. Questo “omaggio natalizio responsabilmente sociale”
consente di valorizzare il
capitale umano del territorio offrendo
un’importante opportunità agli autori locali alla loro prima esperienza di
pubblicazione e quindi promuovendo lo sviluppo creativo e culturale delle
persone coinvolte, ed inoltre si propone di educare “alla bellezza della
lettura” e di sostenere “l’arte della scrittura” .
Nel Natale 2005 è stato pubblicato il testo “La tela di Sant’Agata”
dell’autrice Patrizia Morlacchi, mentre nel Natale 2006 è stato pubblicato il
testo “Le Terre di Salavento” dell’autrice Pia Cilli Tosti.
Risultati
L’iniziativa ha registrato ottimi risultati sia nel 2005 che nel 2006 e sono
previste buone prospettive per il 2007 perchè l’iniziativa, seppur recente, ha
riscosso una grande approvazione.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
CONSIP
Servizi consulenziali, tecnologici e di project management
Applicazione in Azienda del D.Ls 231/01
Problema
Nel 2001 è stato emanato un decreto legislativo (231) che mira a migliorare
e diffondere la cultura della correttezza e della trasparenza nel sistema
economico italiano. Alle aziende e alle banche di tutte le dimensioni è stata
richiesta l’adozione di un codice etico, l’introduzione di un organismo di
vigilanza e la formalizzazione di procedure e controlli interni (“Modello
organizzativo”). L’adozione di questo modello è attualmente facoltativa, ma
fortemente consigliata per individuare e prevenire le condotte penalmente
rilevanti.
Soluzione
Consip a partire dal 2003 ha deciso di dotarsi di strumenti utili ad
accrescere la trasparenza del proprio operato, individuando
nell’adeguamento al D.Lgs. 231/01 lo strumento ottimale per raggiungere
tale obiettivo. È stato quindi predisposto il Modello organizzativo richiesto
dalla normativa e costituita la struttura interna, l’Organo di Vigilanza (OdV)
deputato alla diffusione, verifica ed aggiornamento del Modello.
Si è scelto di far partecipare tale progetto per la sua particolare innovatività,
soprattutto nel contesto delle Società pubbliche. La Consip ha deciso infatti
di autocontrollarsi e di investire significativamente in tale progetto
interessando tutta la propria struttura e, soprattutto anche coloro che a vario
titolo sono coinvolti nella Mission aziendale: consulenti, fornitori,
Pubbliche Amministrazioni.
Il Progetto ha comportato da subito il coinvolgimento massivo di tutta la
struttura interna, sono infatti stati formati in aula per 4 ore tutti i dipendenti,
per 8 ore tutti i dirigenti e direttori.
Tale processo, scandito da momenti di incontro fra i diversi attori e
sottoposto alla verifica di un organismo terzo in grado di proporre interventi
sanzionatori, anche rilevanti, nei confronti di eventuali violatori, è la prima
compiuta e consolidata esperienza in Italia di quella che potremmo definire
partnership fra pubblico e privato.
Il Modello che comprende anche il Codice Deontologico è mantenuto
costantemente aggiornato alla normativa, alla giurisprudenza ed ai
mutamenti organizzativi dell’azienda.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
Il progetto è perfettamente in linea con la mission della Consip che è, fra
l’altro, quello di far individuare e diffondere la cultura dell’innovazione e
della trasparenza sia nella PA che in tutti quegli attori che con essa, a vario
titolo, hanno a che fare.
Risultati
La definizione del Modello ha consentito all’azienda di presentarsi come
precursore di quanto poi fatto da altre aziende similari. Ha ottimizzato i
processi interni stimolandone la razionalizzazione.
Al momento l’azienda infatti si presenta come ben organizzata, trasparente
e, soprattutto ben controllata nel rispetto delle proprie regole interne.
L’aver applicato sanzioni e l’averlo reso certo per il futuro ha dimostrato la
serietà degli intendimenti aziendali e la risolutezza a mantenerli dal
cambiamento di leadership. I fornitori riconoscono alla Consip di aver
introdotto moltissime innovazioni nel senso di maggior trasparenza,
coinvolgimento ed apertura alle procedure di affidamento aumentando il
livello di fiducia nelle stesse.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
COOP ESTENSE
Cooperativa della GDO
COO.NCILIARE: sostegno maternità e paternità, diritto alla cura
e alla formazione
Problema
Gli sforzi compiuti e le opportunità fornite alle donne per acquisire
posizioni di livello manageriale stanno facendo emergere nuove necessità.
Le donne che, spesso anche giovani, arrivano a ricoprire ruoli di
responsabilità possono infatti trovarsi in difficoltà a conciliare l’impegno a
tempo pieno nei momenti di maternità o di necessità di cura familiare. Allo
stesso modo per l’impresa può essere difficile sostituire per periodi anche
lunghi di congedo figure spesso uniche all’interno dell’organizzazione, che
hanno acquisito e sviluppato competenze e capacità specifiche e preziose
per l’organizzazione. Dall’altro lato anche il rientro post-congedo di
personale con ruoli manageriali intermedi o alti rappresenta spesso un
elemento di criticità; l’assenza dal lavoro, infatti, può produrre uno
scollamento rispetto alla vita dell’impresa che rende il rientro difficoltoso e
frustrante.
Soluzione
Il progetto COO.NCILIARE nasce dall’esigenza per la cooperativa di
elaborare progetti articolati indirizzati alla lavoratrice madre o al lavoratore
padre per permettere loro di usufruire di particolari forme di flessibilità di
orari e di organizzazione del lavoro, come part time reversibile, telelavoro e
lavoro a domicilio, e di predisporre programmi di formazione per il
reinserimento di lavoratori dopo il periodo di congedo, anche realizzando
modalità di comunicazione e coinvolgimento a distanza, durante il periodo
di assenza dal lavoro, per mantenere attivi i flussi di informazione.
Attraverso il progetto si intende perseguire misure di sostegno a persone che
altrimenti dovrebbero rinunciare a ricoprire ruoli manageriali per esigenze
di cura familiare, misure di sostegno di rientro al ruolo, come alternativa a
periodi di astensione facoltativa per maternità/paternità con conseguente
riduzione o azzeramento della retribuzione, e sperimentare inoltre
programmi di formazione e aggiornamento per il reinserimento dei
responsabili di funzione nella propria posizione lavorativa dopo un periodo
di congedo.
Coop Estense è attenta alle tematiche relative alle pari opportunità e alla
valorizzazione della risorsa femminile. A testimonianza dell’interesse della
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
cooperativa per le figure dei quadri e impiegati direttivi e delle donne è stata
fatta, nell’aprile dell’anno scorso, un’indagine ad hoc per sondare la loro
soddisfazione. L’indagine, affidata ad un istituto di ricerca esterno, e rivolta
a 40 quadri e impiegati direttivi di Coop Estense, ha messo in luce una serie
di fattori che sono stati il punto di partenza per ragionare su un’idea
progettuale riguardante la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro: in
particolare, più del 70% (il 71,2%) delle donne con posizioni di quadro o
impiegate direttive si dichiara insoddisfatto su questo aspetto.
Risultati
Il principale risultato atteso è quello di dare risposta in modo concreto e
coerente alle difficoltà che le collaboratrici si trovano a fronteggiare in
momenti particolari della loro vita, quali la maternità, la necessità di
prolungare il periodo di assenza per la maternità (maternità facoltativa) e la
necessità di essere meno presenti in azienda per le particolari cure di cui
abbisognano figure familiari come bambini piccoli, anziani a carico,
disabili, senza perdere dal punto di vista professionale il proprio ruolo, i
propri incarichi, le proprie responsabilità.
È inoltre intenzione dell’azienda coinvolgere la regione Emilia Romagna e
la regione Puglia, oltre agli altri enti pubblici interessati, nella
organizzazione di un evento avente lo scopo di mettere in rete e condividere
i risultati del progetto con enti pubblici, imprese, servizi sociali, università.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
DAVINES
Società di prodotti cosmetici professionali
Progetto Carta Etica Davines
Problema
La qualità di vita all’interno delle imprese è una leva fondamentale per
favorire l’aumento delle capacità competitive delle imprese. È quindi
necessario promuovere valori aziendali funzionali al miglioramento della
qualità del lavoro.
Soluzione
Davines ha realizzato dal 2005 un progetto innovativo istituendo la CARTA
ETICA DAVINES, ovvero la carta dei Valori Aziendali.
La carta ha preso corpo grazie alla partecipazione su base volontaria di circa
90 collaboratori aziendali, appartenenti a tutti i dipartimenti e a tutti le
funzioni aziendali, chiamati a riflettere e a dare il proprio contributo sugli
aspetti valoriali che animano Davines.
Gli obiettivi cui si ispira la Carta sono quelli di mirare a rendere
protagonisti i collaboratori ed incentivare il loro senso di responsabilità
rispetto ai valori che hanno espresso e aumentare la qualità del lavoro di
ciascuno, e, nel contempo, il benessere nella vita lavorativa.
La carta, infatti, propone esempi di buon comportamento per i responsabili
e i collaboratori, direzioni d’azione, linee guida per orientarsi e su cui
impostare l’agire lavorativo quotidiano.
A partire dal 2006 tutto il piano formativo è stato ispirato e progettato a
partire dalla Carta e dai suoi Valori: la formazione Manageriale per
responsabili di funzione, l’istituzione di uffici commerciali che hanno dato
vita alla creazione di un Costumer Care Book, la formazione per le trainers
skin care, per le quali è stato creato un EducationZone Book. L’impatto
positivo del progetto Carta Etica è stato inoltre rilevato attraverso una nuova
rilevazione del Clima aziendale.
Il personale è stato coinvolto per la presentazione ufficiale del progetto è
stato creato un vero e proprio evento per tutti i collaboratori, mentre una
ventina di collaboratori appartenenti a tutti i dipartimenti aziendali ha
costituito il gruppo ACE (Animazione Carta Etica) che si impegna a
proporre alla Direzione Generale iniziative ispirate ai valori della Carta
Etica in modo da farli vivere concretamente nella quotidianità, evitando così
che restino solo “belle” parole e “buoni” propositi.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
Sono stati inoltre previsti richiami formativi ogni 6 mesi per tutti i
collaboratori, ricorrendo anche al counsellor filosofico.
Davines ha ampliato il progetto, promovendolo anche per le 3 filiali estere:
NY, Parigi, Londra.
È stata creata una versione light del progetto affinché possa essere
comunicata anche ai clienti, ospiti, fornitori.
Risultati
Un’indagine di clima fatta nel 2006 ha rivelato miglioramenti in termini di
soddisfazione del personale rispetto al 2004, e si è registrato un aumento di
candidature spontanee per partecipare alle giornate di richiamo formativo
CE e al gruppo ACE.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
ENDESA ITALIA
Operatore elettrico privato
Progetto formativo “La cultura della sicurezza oltre la norma”
Problema
Nelle aziende nasce l’esigenza di contribuire alla condivisione e diffusione
di una Cultura della sicurezza che vada al di là del mero rispetto della
normativa contribuendo alla elevazione della sicurezza a valore da
condividere e diffondere tra le risorse umane.
Soluzione
Endesa Italia, azienda del gruppo Endesa, ha aderito pienamente ai “7
impegni” che la Capogruppo ha assunto nello sviluppo sostenibile e nel
campo della Responsabilità sociale. Ha quindi aderito all’impegno nei
confronti delle Risorse umane per la sicurezza, la salute e lo sviluppo
personale e professionale di tutti coloro che lavorano in azienda.
A tale proposito Endesa ha promosso il percorso formativo “La cultura della
sicurezza oltre la norma”, progetto interamente finanziato da Fondimpresa,
nell’impianto sito in Sardegna (Centrale di Fiume Santo) e nelle sedi di altre
3 aziende nella medesima Regione.
Il percorso ha previsto 24h d’aula, durante le quali momenti formativi
tradizionali sono stati alternati a momenti esperienziali: 8h di visita presso
una realtà organizzativa impegnata in una politica attenta sul tema della
Sicurezza sul lavoro, e 4h di “tavola rotonda”, durante le quali il personale è
stato coinvolto personalmente nella presentazione e discussione con la
Direzione di proposte di miglioramento della sicurezza della propria realtà.
Infine è stato previsto un cd contenente il materiale didattico, e video girato
dai partecipanti nei momenti esperienziali, oltre a spazi nel magazine
aziendale e nel sito internet, locandine e altri canali di diffusione interna.
Il progetto ha coinvolto un totale di 150 lavoratori per un numero di ore di
formazione pari a 3.100.
Risultati
Il risultato dell’intervento formativo è stato misurato in termini di
miglioramento delle competenze; l’ incremento medio ricevuto è del
15,57%.
Con tale iniziativa Endesa Italia ha dimostrato che la Responsabilità sociale
nei confronti delle risorse umane è un impegno reale.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
GRUPPO FILO DIRETTO
Gruppo assicurativo
Gruppo Filo Diretto per l’impegno sociale Onlus
Problema
È necessario pianificare azioni finalizzate a promuovere e gestire
direttamente interventi socialmente utili, concreti e per cui il personale
possa sentirsi motivato a dare il proprio contributo.
Soluzione
Nel 2002 Gruppo Filo Diretto ha istituito Filo Diretto per l’impegno sociale
Onlus, che ha individuato, anche grazie alla collaborazione con Sodalitas,
l’ambito dell’infanzia in difficoltà quale area di intervento.
L’obiettivo è aiutare i bambini in difficoltà, ma con una modalità nuova ed
originale, coinvolgendo in prima persona e su base volontaria lo staff
dell’azienda e realizzando progetti modulabili e replicabili su scala.
I progetti realizzati da Filo Diretto Onlus hanno sempre visto la
partecipazione di uno o più partner. Tra questi vi è il progetto del 2002
“arredo camerette ospedali”, in occasione del riarredo del reparto pediatrico
dell’Ospedale di Vimercate e con il supporto tecnico di Gonzaga Arredi.
Il progetto pluriennale “Progetto vacanza”, in collaborazione con Tour
Operator, che ha dato l’opportunità a molti paziente e alle loro famiglie di
godere di una vacanza in diverse località.
All’ospedale di Vimercate, nel corso del 2004, i pazienti sono stati visitati
settimanalmente dai Dottor Sorriso, creando un clima sereno e alleggerendo
i bambini dal peso della malattia.
Il progetto “La fattoria in città” (2005), in collaborazione con AIAS
(Associazione Italiana per l’Assistenza agli Spastici Onlus) Monza, per lo
sviluppo di attività di riabilitazione dei pazienti attraverso la Pet Therapy.
Filo Diretto Onlus sostiene inoltre progetti in Africa, quali “Comunità di
Ganda” in Angola a supporto dei bambini orfani di guerra e della
ristrutturazione della scuola nel villaggio Tchikuma, e “Sisi ni Kesho, una
casa per i bambini della Tanzania”, per la quale Filo diretto Onlus, in
collaborazione con le ONG Asantesana e Cope, ha lavorato alla costruzione
di case di accoglienza e centri sanitari per bambini orfani, già colpiti dai
tanti problemi connessi alla malnutrizione e alla diffusione del virus HIV.
Filo Diretto Onlus ha inoltre sostenuto il progetto promosso dall’ONG Cope
per la realizzazione di un “Centro di Salute Rurale”, finanziando la
costruzione dei reparti di pediatria e di salute materno-infantile, e in
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
collaborazione con l’associazione “SoleTerre – strategie di pace ONLUS”,
FDO sta intervenendo in Costa d’Avorio e in Uganda, in collaborazione con
l’ONG Cesvi, a favore della tutela della bambine-soldato e ragazze-madri e
a favore delle popolazioni colpite dalla guerra civile, con l’obiettivo di
migliorare le condizioni sanitarie degli sfollati presenti nei campi profughi.
Mentre in atri paesi, in particolare in Nicaragua e in Ucraina, Filo diretto
Onlus, attraverso la piattaforma di telemedicina realizzata da Filo diretto
W.or.l.d. Care, ha progettato di connettere tre ospedali pediatrici, selezionati
tra le aree più bisognose con centri di eccellenza italiani in grado di offrire
consulenza e supporto medico- specialistico.
La Onlus si avvale inoltre delle competenze del Gruppo relativamente alle
attività di comunicazione verso i propri interlocutori privilegiati (partner,
collaboratori, staff). Le azioni intraprese, esclusivamente di below the line,
comprendono: diffusione di comunicati stampa, organizzazione di eventi
(inaugurazioni), Newsletter Now!, Biglietti di auguri natalizi, Agenda,
Lotterie e sito web.
Risultati
I riscontri ottenuti nelle comunità locali oggetto delle diverse iniziative sono
entusiastici, ma anche i partner, i collaboratori e il personale FD hanno
sempre espresso commenti molto positivi alla conclusione dei progetti,
facilitando spesso il dialogo e favorendo uno scambio di esperienze molto
più profondo.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
HERA
Società di produzione e servizi energia elettrica
Scuola dei mestieri
Problema
Le risorse umane sono riconosciute come fonte generativa e continua di
know-how, e gli approcci gestionali basati sulle competenze rappresentano
una innovazione nell’ambito di tali sistemi. Il capitale umano viene
considerato come elemento fondamentale e come tale nasce la necessità di
svilupparlo, gestirlo e capitalizzarlo in tutto il suo valore.
Soluzione
La Scuola dei Mestieri (SdM) è un progetto finalizzato alla valorizzazione
delle competenze tecniche e operative caratteristiche del Gruppo Hera.
Rappresenta il tentativo di rendere chiare e disponibili le conoscenze frutto
dell'esperienza acquisita sul campo dai lavoratori nel corso degli anni.
Il progetto è sintetizzato nel motto: “Insegnare ed imparare: un mestiere di
tutti”, vale a dire mettere a disposizione di un collega meno esperto le
proprie competenze e “malizie del mestiere”, ed entrare a far parte così
della Scuola dei Mestieri. Per essere un formatore della Scuola dei Mestieri,
il Guppo Hera chiede la frequentazione di un breve corso di “formazione
per formatori”, organizzato dalla funzione “Formazione e Sviluppo Risorse
Umane” per illustrare la metodologia e i contenuti riportati nei Quaderni di
Mestiere, e la partecipazione ad attività di addestramento sul campo.
La procedura di formazione del Gruppo ha inoltre previsto la redazione
annuale di un Piano di Formazione che recepisce gli input principali dal
Piano Industriale, dai progetti strategici (gestiti attraverso lo strumento della
Balanced Scorecard) e dalle indicazioni emerse dalla rilevazione dei
fabbisogni (svolta annualmente attraverso interviste strutturate e
questionari). Oltre al Quaderno di contenuto metodologico, per ciascuno dei
mestieri è stato redatto uno specifico Quaderno, risultato concreto del
progetto pilota realizzato.
Risultati
I progetti e la diffusione dei loro risultati hanno coinvolto un numero
sempre crescente di operatori e tecnici, che hanno collaborato con
entusiasmo all’iniziativa, mettendo a disposizione la loro esperienza e il
loro sapere tacito, frutto di anni di esperienza sul campo.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
L’iniziativa, innovativa ed originale nel suo genere, ha contribuito a creare
occasioni di maggiore coinvolgimento dei lavoratori attraverso incontri e
affiancamenti sul campo.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
HOLCIM (ITALIA)
Azienda attiva nella produzione di materiali per il settore delle costruzioni.
Passione per la Sicurezza
Problema
Gli studi più recenti in materia di sicurezza, evidenziano come, insieme ad
investimenti strutturali di adeguamento delle macchine, sia altrettanto
importante la diffusione della cultura della sicurezza, che è un passo in più
rispetto alla formazione/informazione.
Soluzione
Holcim (Italia), come azienda manifatturiera, con i rischi connessi al
processo produttivo, ha basato la propria Politica di Responsabilità Sociale
sulla sicurezza dei lavoratori. Dal 2002 ha sviluppato una serie di iniziative
per sensibilizzare le persone ed aumentare i livelli di sicurezza. In parallelo
ha avviato importanti piani di investimento relativi agli impianti per
aumentare la sicurezza degli stessi. Holcim (Italia) ha adattato a livello
locale la Politica di Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro definita a
livello di casa madre. Nel corso dello stesso anno ha inoltre costituito
Comitati OH&S sia a livello di aziendale sia a livello di singola unità
produttiva, nell’ambito dei quali i partecipanti, principalmente datori di
lavoro, RLS, RSPP, Coordinatore OH&S e Responsabile Sviluppo
Sostenibile, discutono dei risultati degli indici infortunistici mensili e dei
progetti in corso.
Nel 2005 Holcim (Italia) ha introdotto un nuovo sistema interno di gestione
della sicurezza sviluppato dalla casa madre e chiamato Piramide della
Sicurezza. Si tratta di un sistema di gestione/ monitoraggio strutturato in 19
blocchi che, visivamente, formano una piramide. Ciascuno dei 19 blocchi
della piramide è un ambito del sistema ben definito, che comprende un
nucleo di obiettivi da sviluppare ed attuare attraverso attività specifiche. Nel
2006 ha avviato l’implementazione del sistema di gestione della sicurezza,
ai sensi della norma OHSAS 18001.
Dal 2006 ha inoltre rafforzato i progetti volti all’informazione/formazione e
coinvolgimento dei dipendenti. Innanzitutto introducendo la newsletter sulla
sicurezza, che ha lo scopo di informare tutti i dipendenti sulle principali
attività in corso in materia di sicurezza e di fornire i dati sull’andamento
infortunistico. In merito all’addestramento sulla sicurezza sono stato
istituite le giornate della sicurezza che si tengono annualmente, durante le
quali vengono anche svolte prove di evacuazione degli uffici. Inoltre il
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
personale di produzione viene formato periodicamente ed in modo specifico
sulle procedure relative agli impianti.
Tra i progetti ricordiamo infine la OH&S Awareness Campaign è quello di
discutere di sicurezza personale come modo di operare nel quotidiano e di
far diventare la sicurezza un “chiodo fisso” di tutti, anche di chi ha effetti
indiretti sulla stessa, ovvero si occupa di gestione dei fornitori/ appaltatori,
gestione trasporti, gestione del personale. Tutti i dipendenti Holcim sono
coinvolti, indipendentemente dal ruolo professionale, per 10 mesi. Tra gli
argomenti trattati: obiettivo zero infortuni, importanza della pianificazione e
riflessione sui possibili rischi prima di affrontare un lavoro/un’attività
pericolosa, cultura della segnalazione degli incidenti, procedure di
isolamento e blocco delle macchine, utilizzo dei dispositivi di protezione
individuale (DPI), lavori in quota, importanza dell’housekeeping di
stabilimento, postura nel sollevare pesi, pericoli potenziali, velocità dei
mezzi all’interno delle unità produttive.
La campagna è iniziata a dicembre 2006, con l’affissione del primo poster,
in tutti gli stabilimenti ed uffici.
Le modalità utilizzate per diffondere la cultura e la passione della Sicurezza
e Salute nei Luoghi di Lavoro per Holcim, raggiungendo tutti i dipendenti
del gruppo, sono stati molteplici:
- Pocket guide, una guida tascabile relativa alla Sicurezza e Salute
nei Luoghi di Lavoro, articolata in otto parti, riguardanti la politica
Holcim sulla sicurezza e salute, le regole cardinali di Holcim in
merito alla sicurezza, i rapporti sugli incidenti, l’identificazione dei
pericoli, la messa in sicurezza, la protezione individuale, la
segnaletica ed i rischi lavorativi;
- Un Video, visionato da ogni dipendente, della durata di 11 minuti
che ribadisce - attraverso immagini che simulano incidenti
all’interno di una nostra unità produttiva cemento - l’importanza
del rispetto delle regole cardinali;
- Poster, con messaggi chiave su 10 temi, da affliggere nei locali
delle Unità Produttive e della sede;
- Card, con messaggi su 10 temi, da distribuire in occasione della
busta paga;
- Gruppi di formazione, che stanno coinvolgendo per primi i capi
delle Unità Produttive e funzioni aventi a disposizione una
Toolbox talk, una “cassetta degli attrezzi” per avere una traccia
degli argomenti da trattare, con le proprie persone, durante gli
incontri mensili su ciascun tema.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
L’indice di frequenza infortuni si è ridotto dal 24,9 del 2005 al 12,2 del
2006 (-51%).
Nel 2006, inoltre, abbiamo ottenuto la certificazione ai sensi della norma
OHSAS 18001 per tre delle nostre cave di aggregati. Nel 2007 il sistema di
gestione della sicurezza OHSAS 18001 verrà sottoposto ad audit di ente
esterno per tutte le nostre unità produttive cemento (stabilimenti, cave e
miniere cemento).
I risultati relativi al personale sono positivi per quanto riguarda la maggiore
attenzione e sensibilità agli argomenti concernenti la sicurezza e anche in
merito alla partecipazione alle riunioni della campagna OH&S Awareness
che terminano con la redazione di un meeting report che testimonia il
numero di partecipanti e le proposte formulate per migliorare la Sicurezza e
Salute nei Luoghi di Lavoro.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
INDESIT COMPANY
Azienda attiva nella produzione di elettrodomestici
Progetto Insight
Problema
La comunicazione interna contribuisce a costruire e rafforzare lo spirito di
gruppo: vuole creare e diffondere un unico spirito tra tutti i dipendenti della
Società e dare all’azienda, multinazionale, una sola voce.
Soluzione
Tra le prime attività intraprese lo sviluppo di una nuova Intranet, a cui è
stato dato il nome di Insight. Una Intranet worldwide, che ha sostituto le tre
Intranet già esistenti (quelle in UK, CIS e CORPORATE). Con la nuova
Intranet si è creato un “ambiente” dinamico in grado di divenire il principale
canale della comunicazione interna. Insight rappresenta innanzitutto uno
strumento di diffusione e condivisione dei saperi, un luogo dove trovare
stimoli per la propria crescita professionale, una comunità virtuale dove
confrontarsi con gli altri.
In fase di progettazione è stato coinvolto un team internazionale e man
mano che il progetto è diventato più operativo sempre più risorse di ogni
area del gruppo.
La nuova Intranet parla tre lingue (italiano, inglese, russo) ed ha un
palinsesto settimanale: news, video, comunicazioni organizzative, annunci,
documenti e strumenti di lavoro. Sei macro-aree:area focus (per la notizia,
evento centrale della settimana), quick poll (area riservata a sondaggi o ad
altri approfondimenti), area departments (siti delle funzioni), area countries
(siti locali), sezione dedicata alla reportistica e alle principali applicazioni
utilizzate in azienda, quattro aree business (our company, our people,
brands&products, community), rassegna stampa, link utili. Inoltre numerose
rubriche: video- interviste al management, concorsi interni, campagne di
comunicazione per il lancio prodotti, pillole formative e molto altro.
Insight quindi è diventata il luogo d’incontro tra stili e abitudini molteplici,
persone e culture differenti, uno spazio per condividere, rinforzare il senso
di appartenenza, generare e sviluppare un’identità comune.
Indesit Company si è avvalsa anche di strumenti più tradizionali, quali le
campagne di Comunicazione Interna, pensati nell’ottica del coinvolgimento
di tutti i dipendenti. Molte delle iniziative sono state strutturate con un
momento di teaser, finalizzato a incuriosire, coinvolgere e creare attesa e da
un momento di reveal che ha l’obiettivo di svelare il contenuto centrale
62
Il libro d’oro della responsabilità sociale
della comunicazione. Questi progetti si caratterizzano per la partecipazione
attiva da parte di tutti i colleghi.
Un progetto significativo in tal senso, che è diventato una Case History, è
“Seminare per raccogliere. Il nostro percorso per la Qualità”.
Il progetto nasce con due obiettivi: favorire lo sviluppo delle conoscenze sul
tema Qualità e coinvolgere tutti i livelli dell’azienda sull’importanza della
Qualità.
Risultati
La Comunicazione Interna di Indesit Company, grazie alle modalità
innovative introdotte e ai progetti sviluppati, sta riuscendo nel
raggiungimento dei propri obiettivi: divulgare informazioni, dati e
indicazioni necessari per lo svolgimento delle attività in azienda, rendere
partecipi le persone, diffondere la mission, i valori aziendali, favorire lo
sviluppo di una cultura aziendale unitaria che allo stesso tempo valorizzi le
differenze culturali presenti nel Gruppo.
La nuova intranet Insight è visitata quotidianamente con interesse da tutti i
colleghi a livello worldwide ed è alimentata dal contributo di tutti.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
INFORMATICA TRENTINA
Società a controllo pubblico che fornisce servizi di progettazione, sviluppo
e gestione di sistemi informativi e servizi telematici
Redazione di un periodico giornalino aziendale rivolto
ai dipendenti della/e Società
Problema
Un contesto caratterizzato da processi di globalizzazione e di
individualizzazione, e dalla diffusione di ‘legami deboli’ rischia di
deprimere l’identità e le relazioni sociali dei gruppi e delle istituzioni.
Per raggiungere risultati, economici e non, bisognerebbe tenere conto delle
implicazioni che una organizzazione produce sui soggetti che lavorano in
essa.
Soluzione
Nel 2003 il Consiglio di Amministrazione ha approvato un “Piano
Industriale” che, tra i suoi intenti strategici, ha indicato l’implementazione
di un sistema di “Valorizzazione delle Risorse Umane”.
Accogliendo l’invito della Direzione Aziendale a creare uno strumento
informativo interno, è stata realizzata dal Responsabile della funzione delle
Risorse Umane e da quello del Marketing e Comunicazione una piccola
redazione formata da personale aziendale che periodicamente redige,
propone e pubblica una rivista cartacea [Internos].
Internos rappresenta una occasione di elaborazione collettiva, anche della
Direzione Aziendale, della identità aziendale, quasi di appropriazione di
quello che la Società è e sta diventando. Si tratta, quindi, da una parte, di
vera e propria informazione, che mette a disposizione e facilita l’accesso a
contenuti, immagini, riflessioni, dall’altra attiva processi di elaborazione,
processi di vera e propria costruzione di immagini evocative di quanto
veramente accade.
Di conseguenza i contenuti di Internos sono: un’intervista, che raccoglie la
voce diretta delle persone che lavorano; la ricerca, che somministra
questionari ed elabora/presenta i risultati; l’ascolto/osservazione, la raccolta
di opinioni, che richiede ad esterni professionisti che collaborano con la
Società di trattare e discutere questioni che la riguardano.
L’evoluzione, l’aggiornamento e il miglioramento dello strumento è
necessario. Gli elementi per valutare eventuali evoluzioni sono anche
raccolti attraverso una periodica misurazione quantitativa che viene
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
effettuata in occasione della annuale rilevazione dell’apprendimento
aziendale.
Internos, oltre ad inevitabili risorse temporali ed economiche, utilizza
sistematicamente interlocutori esterni, quali Centri di Ricerca, Università,
Consulenti. In base ai temi trattati, vengono attivati quegli specialisti
ritenuti di volta in volta in possesso di uno sguardo privilegiato, uno
sguardo capace di coniugare lo specifico tema con la realtà aziendale.
Il Piano della Comunicazione (realizzato dalla Direzione Risorse Umane e
dalla Divisione Marketing e Comunicazione nel corso del 2004) ha
evidenziato la esigenza di creare occasioni di comunicazione e di
partecipazione, non solo dalla Azienda verso i collaboratori, ma tra coloro
che prestano il loro lavoro nella organizzazione.
Risultati
Internos, grazie alla possibilità di rappresentare fatti e persone a livello
aziendale, non solo nella dimensione professionale ma anche in quella
extraprofessionale, ha innescato meccanismi identitari positivi di mutua
comprensione e conoscenza tra i vari gruppi aziendali, con un buon
gradimento da parte della popolazione aziendale coinvolta, così come
testimoniato dagli stimoli rappresentati per nuove iniziative editoriali o per
lo sviluppo di nuove tematiche sui nuovi numeri di Internos.
Internos dà un contributo fondamentale, quindi, allo sviluppo della cultura
aziendale.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
LA FENICE – GESTIONI IMMOBILIARI
Gestioni immobiliari
Cantieri di lavoro a gestione condivisa
Problema
È noto che il settore edile è spesso caratterizzato da fenomeni quali lavoro
sommerso, o lavoro nero, scarsa sicurezza dei cantieri e subappalto di mano
d’opera.
Soluzione
La Fenice si è negli anni distinta nel campo dell’edilizia immobiliare per la
modalità con cui vengono gestiti i rapporti di lavoro con il personale
dipendente. Si è quindi proposta di creare un ambiente di lavoro sicuro e
sano.
I principi di responsabilità sociale a cui tende sono rivolti ad una crescita
reale dei dipendenti.
Attualmente i lavoratori assunti a tempo indeterminato sono sette, tutti di
nazionalità rumena e con regolare permesso di soggiorno. Viene data loro la
possibilità di ottenere una vasta formazione non solo in merito alle tecniche
con cui si opera nel settore edile, ma anche alla conoscenza del mondo del
lavoro in generale e delle leggi economico-finanziarie che lo governano,
nonché delle modalità con cui si struttura un’azienda.
Scopo ultimo è la creazione di cantieri di lavoro a gestione condivisa.
La Fenice infatti aiuterebbe, anche a livello economico, tutti quei dipendenti
che, una volta acquisite le conoscenze necessarie, possono decidere di
“mettersi in proprio” creando delle loro aziende o operando come liberi
professionisti. In questi casi potranno scegliere se lavorare autonomamente
o creare cantieri a gestione condivisa tra La Fenice e le loro società.
L’azienda, inoltre, oltre a perseguire i principi in merito alla sicurezza
dettati dalle leggi in vigore, si è dedicata a problematiche ambientali. Nelle
ultime costruzioni si stanno infatti adottando materie prime certificate
dall’Università degli Studi di Bologna per il risparmio energetico. È dunque
in corso alle normative europee previste dal Sesto programma di azione per
l'ambiente chiamato “Ambiente 2010: il nostro futuro, la nostra scelta”.
Risultati
La strategia dell’azienda, che punta sulla formazione e valorizzazione del
capitale umano, ha garantito un ambiente lavorativo migliore e ha fatto
registrare una motivazione maggiore tra i dipendenti.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
La coesione fra i vertici aziendali e i dipendenti a cui vengono anche
dispensati premi di produzione è ampia e fortemente condivisa..
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
MAGGIOLI
Società al servizio di Pubblica Amministrazione e liberi professionisti
La spesa solidale entra in azienda : il “G.A.S. Maggiolinsieme”
Problema
“Non ho più tempo per fare nulla!” “Non posso fermarmi nemmeno un
attimo!”. La frase sintetizza un problema reale: il personale di un’azienda
accusa spesso poco tempo da dedicare alle proprie attività e un’assenza di
iniziative volte a coinvolgere e valorizzare la persona nella sua totalità.
Soluzione
Maggiolinsieme nasce come gruppo per la promozione e lo sviluppo di
iniziative del personale per il personale, iniziative tese a coinvolgere e
valorizzare la persona nella sua totalità. L’idea di partenza, concepita
nell’autunno 2006, è stata quella di offrire a tutti i dipendenti un semplice e
genuino break, “una mela al giorno”: l’azienda si è riempita di cesti e
carrelli di mele, lavate e pronte al consumo e soprattutto coltivate con
metodo eco-compatibile da un piccolo produttore locale, Stefano Bartoletti
di Cesena, da tempo fornitore per la rete dei “gruppi d’acquisto solidale”,
ovvero la rete di chi insieme acquista all’ingrosso e ridistribuisce al proprio
interno prodotti scelti secondo criteri solidali.
Da qui, l’idea di organizzare un vero e proprio “Gruppo d’Acquisto Solidale
(G.A.S.)” all’interno dell’azienda Maggioli: il “G.A.S. Maggiolinsieme”. Le
ragioni di base sono state la comodità di “far la spesa in azienda”, favorendo
un diffuso clima di partecipazione, l’idea di affidarsi a piccoli produttori
locali, che fanno attenzione al trattamento equo della manodopera e ai
problemi di inquinamento/ spreco di risorse e la scelta di prodotti di ottima
qualità, biologici, eco-compatibili, rendendo più accessibili i costi per i
partecipanti.
L’organizzazione e la comunicazione del progetto “G.A.S.
Maggiolinsieme” si sono sviluppati attraverso il sito intranet aziendale e il
volantinaggio per tutte le notizie e gli aggiornamenti; si sono poi messi a
disposizione dei dipendenti alcuni locali aziendali. Attraverso il preesistente
sito www.economia-solidale.org ogni dipendente interessato ha inoltre
potuto conoscere più in profondità il mondo dei “gruppi d’acquisto solidali”
e ordinare la propria spesa; gli ordini sono stati raccolti e comunicati ai
produttori dal gruppo. Il gruppo NonSoloNoi ha provveduto alla
distribuzione delle singole spese. In omaggio per ciascun dipendente una
borsina di stoffa personalizzata “Io acquisto solidale – G.A.S.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
Maggiolinsieme, con la collaborazione di NonSoloNoi”, arricchita da una
citazione poetica di Tonino Guerra.
L’Associazione “Figli del Mondo” e il “Gruppo d’Acquisto Solidale
RIGAS” di Rimini hanno sostenuto ed incrementato la realizzazione pratica
del progetto, avvalendosi della rete di acquirenti e produttori locali del
“biologico”.
Il personale è stato intensamente coinvolto attraverso il gruppo NonSoloNoi
per le fasi di progettazione, comunicazione, messa in pratica del progetto.
Tutti i dipendenti sono stati infatti inviati a partecipare ad un sondaggio
sulla riuscita dell’iniziativa, pubblicato sulla rete intranet aziendale.
Risultati
La comunicazione tra e per i dipendenti si è fatta più fluida e diffusa, il
ritmo intenso della produttività è stato sostenuto dal clima di partecipazione
e vivacità legato alle iniziative “sociali”.
Con il tessuto sociale del territorio si è instaurato un intenso dialogo, un
dialogo condotto “in primis” da settore Risorse Umane e team organizzativo
di NonSoloNoi, ma stimolato e rafforzato in ogni successiva battuta
dall’impegno diretto del dipendente, coinvolto attraverso il gesto quotidiano
della spesa, arricchito di valore sociale e portato in azienda.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
PERFORMANCE IN LIGHTING
Azienda di apparecchi di illuminazione
Progetto Nido Blu, struttura educativa aziendale ecologica
aperta anche al pubblico
Problema
Fondamentale per la sussistenza e lo sviluppo di ogni azienda è un capitale
umano motivato e responsabile, sul quale si possa far leva per arrivare ad un
vantaggio strategico. Non sempre, però, le risorse umane vengono ritenute
così importanti da essere valorizzate di continuo.
Soluzione
Performance In Lighting rivolge molta attenzione alla conciliazione tra
tempo di vita e tempo di lavoro dei propri dipendenti, alle pari opportunità e
alla realizzazione del personale, nella consapevolezza che le risorse umane
non hanno un valore soltanto per l’azienda ma sono esse stesse un valore, la
cui realizzazione propriamente umana è di beneficio all’azienda, al territorio
e all’intera società. Il progetto Nido Blu nasce per realizzare un innovativo
nido aziendale ecologico, aperto alla fruizione da parte del territorio,
all’insegna della consapevolezza della necessità della sostenibilità
ambientale e di principi pedagogici che stimolino l’apprendimento a
contatto con la natura e lo scambio culturale tra generazioni. A Nido Blu si è
affiancata la Fondazione Blu, un’iniziativa di solidarietà internazionale per i
bambini in difficoltà, il cui valore sociale e le cui alte motivazioni etiche
sono vissute come un beneficio indiretto, ma altamente motivante, in
termini di appartenenza e riconoscimento dell’azienda da parte di tutte le
risorse umane. Il nido aziendale è stato progettato in termini di
bioarchitettura, biosostenibilità ed ecocompatibilità; secondo la ricerca
nazionale “Percorsi di Sostenibilità” Nido Blu è una delle 700 scuole
italiane ecocompatibili. Completamente realizzato in materie naturali,
soprattutto legno, con spazi e volumi a misura di bambino, Nido Blu è sorto
nel contesto naturale delle campagne di Colognola, con giardino, orto
didattico e fattoria didattica; molte delle sue attività si svolgono all’aperto.
Accanto alle educatrici e al corpo insegnanti, nella gestione del progetto
sono state coinvolte le risorse umane dell’azienda: sono infatti alcuni
dipendenti ad occuparsi della fattoria e dell’orto, a curare gli animali
mettendo a frutto competenze tradizionali, legate al lavoro agricolo sul
territorio prima dello sviluppo industriale. L’allevamento di animali e la
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
coltivazione della terra diventano, dunque, importanti fattori di
riappropriazione culturale e di legame tra le generazioni, perché queste
attività hanno parte rilevante nei percorsi didattici proposti ai bambini. La
frequenza di Nido Blu da parte della popolazione infantile di Colognola,
non solo dei figli dei dipendenti, ha contribuito a sviluppare e consolidare i
rapporti tra l’azienda ed il territorio, in un continuo scambio di
informazioni. Significativo è il coinvolgimento dei genitori in percorsi
formativi fatti con consulenti esterni provenienti dall’Università, dal mondo
medico e da quello istituzionale.
Risultati
Attraverso il progetto è stata sviluppata nei lavoratori la consapevolezza che
il rapido e positivo sviluppo produttivo realizzato da Performance In
Lighting ha migliorato la qualità anche del loro tempo di vita, sostenendo e
sviluppando il senso di appartenenza contemporanea all’azienda e al
territorio. Ciò ha avuto un riscontro in termini di produttività, a cui vanno
sommati i benefici ottenuti dal ritorno mediatico ottenuto grazie
all’eccellenza di Nidoblu. L’impegno profuso è stato notato e commentato
positivamente anche dai partner naturali dell’azienda, che si sono rivolti con
maggior frequenza ai corsi di aggiornamento a loro dedicati, nella
consolidata fiducia nelle competenze, non solo tecniche ma propriamente
culturali, di Performance In Lighting.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
PIRELLI & C.
Industria di cavi e pneumatici
Progetto di Gruppo “Pari Opportunità”
Problema
Molti aspetti del nuovo mercato globale del lavoro fanno sì che le aziende
dovrebbero pensare ad una modalità di approccio all’internazionale
maggiormente flessibile, per rispondere in maniera tempestiva ai bisogni
dell’organizzazione e degli individui che in essa lavorano.
Ad oggi, non sono molte le aziende, in Italia e nel mondo, ad aver
implementato un programma sul tema delle diversità e ad essersi impegnate
con una ‘carta’ ufficiale che riconosca le risorse umane e le diversità come
portatrici di valore.
Soluzione
Il Progetto ‘Pari Opportunità’ si fonda sulla convinzione che una comunità
aziendale più equilibrata possa essere più efficace nel raggiungimento dei
risultati. Ciò trova esplicazione nella Dichiarazione di Gruppo sulle Pari
Opportunità.
Il Progetto nasce con l’obiettivo di valorizzare le differenze in tutti i
processi aziendali e garantire l’effettiva parità di trattamento dei dipendenti
in ogni settore, mansione e grado.
Nel 2005 è stato costituito lo Steering Commettee Pari Opportunità, con
apposita Disposizione Generale comunicata a tutte le Affiliate del Gruppo.
Lo Steering è composto dal Top management del Gruppo ed ha il compito e
la responsabilità di indirizzo strategico e presidio di Piani e Progetti
aziendali relativi alle Pari Opportunità.
Nei fatti, il piano si è concretizzato in una serie di azioni positive con
specifici target di valorizzazione e sviluppo delle diversità nell’ambito della
gestione delle risorse umane. In particolare:
- reclutamento di giovani laureati, di cui almeno il 50% donne
- incremento del 20% del numero delle donne impegnate in percorsi di
mobilità internazionale (oggi su 227 espatriati, solo 23 sono donne);
- raddoppio del numero di donne partecipanti ai principali corsi
manageriali di Gruppo
- miglioramento/allineamento della presenza femminile in tutti gli
stabilimenti
- valorizzazione/sviluppo della presenza di stranieri negli stabilimenti
europei attraverso iniziative di formazione interculturale, corsi di lingue,
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
spazi dedicati a momenti di preghiera e attenzione nelle mense alle
diverse abitudini alimentari.
Queste azioni sono state integrate ad altre, concepite per favorire la
conciliazione fra l’impegno professionale e la vita privata. In particolare,
sono stati realizzati asili nido aziendali nelle aree potenzialmente interessate
ed è stata prevista l’estensione dell’utilizzo del part-time predefinito nella
durata (al rientro dalla maternità o a fronte di specifiche esigenze personali).
Risultati
Il progetto è in itinere e coinvolge circa 25.000 dipendenti.
Nel 2006 si rileva un’incidenza della presenza femminile in posizioni
manageriali pari al 20% circa (contro il 17% del 2005), in posizioni di staff
pari al 36% (invariata rispetto al 2005) e operaia pari al 3% (contro il 2%
registrato nel 2005). Rispetto allo scorso anno si è dunque verificata una
dinamica migliorativa, ascrivibile peraltro ad un naturale corso di eventi,
essendo il 2007 l’anno di inizio implementazione delle specifiche azioni
positive finalizzate a incrementare la presenza femminile sia nelle aree di
maggior disequilibrio che nelle posizioni manageriali.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
POSTE ITALIANE
Operatore di servizi postali
Set di interventi formativi finalizzati a favorire l’inclusione sociale
di particolari categorie di dipendenti
Problema
Le aziende studiano nuove iniziative rivolte ad alcune particolari categorie
di dipendenti più deboli e svantaggiate. La volontà è quella di intervenire
concretamente con azioni volte a migliorare la qualità della vita lavorativa
di tali fasce “deboli” della popolazione aziendale.
Soluzione
Il set di interventi formativi, progettati e realizzati con tempistiche e
modalità diverse tra loro ma ancora oggi applicati, nasce dall’attenzione
della Funzione Human Resources and Organization, anche in condivisione
con le Organizzazioni Sindacali di categoria. Il progetto ha trovato
espressione attraverso l’individuazione di tre percorsi formativi mirati.
Il primo intervento ha previsto il reinserimento di risorse umane dopo un
periodo di aspettativa. Il progetto è stato promosso dal Comitato Pari
Opportunità e dall’Ente bilaterale per la Formazione e Riqualificazione
professionale e destinato alle lavoratrici e ai lavoratori assenti dal lavoro per
periodi prolungati (oltre i 60 giorni).
Il percorso formativo ha interessato complessivamente 163 risorse,
articolandosi in due fasi: la prima, preceduta da un colloquio di accoglienza
condotto dal Responsabile Risorse Umane, e dall’addestramento operativo
on the job mediante aula virtuale sotto la guida di un tutor (Direttore
dell’Ufficio o altro operatore).
La quasi totalità delle partecipanti è stata di donne, più precisamente 161 su
163, con una percentuale quindi del 98,8%.
Il secondo progetto formativo, Progetto alfabetizzazione informatica non
udenti, ha previsto l’utilizzo dell’aula tradizionale supportata da strumenti
comunicativi di tipo visivo, per un totale di 13 giorni di formazione, ed ha
visto la partecipazione di 30 dipendenti.
In considerazione dell’elevato gradimento, tanto dei partecipanti, quanto
degli Organismi Paritetici (Comitato Pari Opportunità ed Ente Bilaterale per
la Formazione e la Riqualificazione Professionale), si è deciso di estendere
ad altre aree territoriali la medesima attività formativa.
In particolare, ciò ha permesso l’impiego in attività adeguate alle specifiche
capacità, garantisce una possibilità di crescita professionale analoga a quella
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
del personale non disabile, e consente l’accesso alle fonti di informazione
interna e di formazione a distanza.
Infine, il terzo intervento, Progetto formativo trainer, volto alla
riqualificazione di quadri aziendali su posizioni di staff, che ha riguardato
un bacino di oltre 300 dipendenti.
La rivalorizzazione professionale di queste persone come “formatori
interni” ha consentito di valorizzare il patrimonio culturale di queste risorse
trasmettendolo ad altri colleghi, ed inoltre risponde alla necessità di
rafforzare, su tutto il territorio nazionale, la squadra di formatori.
Risultati
Tutte le edizioni concluse fino ad oggi hanno fatto rilevare un elevato
gradimento da parte dei partecipanti.
Il progetto ha realizzato un triplice obiettivo: il recupero di professionalità
altrimenti emarginate dai processi produttivi, il recupero del livello
motivazionale individuale (dove si sono registrati risultati molto rilevanti)
ed il potenziamento delle capacità di erogazione di interventi formativi.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
SANPELLEGRINO
Società che opera nel campo del beverage in Italia
Corum – Persone al Centro.
Progetto inserito negli obiettivi aziendali 2006
Problema
Le aziende sono chiamate a rispondere alle esigenze del personale, quale
“capitale umano” all’interno dell’impresa, favorendo iniziative che
dimostrino la ricerca di un miglioramento continuo e l’attenzione verso gli
stakeholders.
Soluzione
Il Progetto Corum ha avviato un processo di coinvolgimento della
popolazione aziendale che, partendo da un’ analisi di clima interno (survey
attraverso un questionario nominato, appunto, Corum), ha evidenziato le
principali aree di insoddisfazione delle persone e propone azioni volte al
loro miglioramento.
Questo progetto (people strategy) è stato fortemente voluto dal top
management in quanto convinto che la risorsa più importante di un’azienda
siano le sue persone, e ha, quindi, avviato un’approfondita ricerca dei
bisogni specifici (emersi attraverso lo strumento del questionario).
Il progetto ha visto la Creazione di 10 gruppi di lavoro (circa 8/10 persone
per gruppo) in sede e nei siti produttivi, appartenenti a tutte le funzioni
aziendali.
Il processo di coinvolgimento delle persone non si è esaurito alla
conclusione dell’indagine di clima, ma ha attivato 3 team corum
permanenti su 3 temi fondamentali:
-work-life balance
-chiarezza e trasparenza
-interfunzionalità
I 3 temi sono sviluppati da altrettanti gruppi multifunzionali i cui membri
hanno diversi livelli di inquadramento gestiti in modo progettuale con
obiettivi chiari, piani di lavoro e risultati misurabili.
La società di consulenza ci ha fornito benchmark esterni di soddisfazione
delle risorse sul luogo di lavoro, che servono all’azienda per ricercare le
best practice.
Sono stati, inoltre, attivati team permanenti di discussione e azioni rivolte
all’ascolto e al miglioramento costante. I team sono composti da persone di
Sanpellegrino e si incontrano con cadenza mensile.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
La percentuale di risposta al questionario Corum è stata molto alta, circa il
95%.
I team coinvolti nell’implementazione del progetto sono rimasti attivi e
hanno aperto un proficuo canale di comunicazione per far emergere in
modo rapido e trasparente i bisogni e le richieste delle persone.
Nel 2006 si è inoltre avuto un risultato di business assolutamente positivo e
migliorativo rispetto all’anno precedente.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
SANTANDER CONSUMER BANK
Settore del credito al consumo
Assistenza e sostegno a Comunità Cenacolo, la cui promotrice è Suor
Elvira Petrozzi. Casa della Madre - Saluzzo
Problema
In una economia veloce, globale, può occorrere che le parti più deboli e
fragili si ritrovino estromesse dalla società. È questo un problema in
diffusione nelle economie occidentali, ma quotidiano in molte aree del
Mondo. Vite spezzate, ruoli persi, disagi personali, estromissioni dai cicli
produttivi, sono oggi occorrenze tutt’altro che marginali. Occupano
trasversalmente tutta la Società.
Soluzione
Santander Consumer Bank fa parte del Gruppo Santander, una banca
internazionale da sempre caratterizzata da visioni e valori universali.
Il forte impegno verso l’ambiente nel quale operiamo, sia attraverso
campagne di responsabilità sociale, sia attraverso uno sviluppo sostenibile,
ci consente di essere efficacemente parte della Società locale. In
Sudamerica come promotore di Cultura, attraverso l’istituzione di
Università e sostegno finanziario, si completa con il sostegno alle
economie locali deboli e in fase di sviluppo. In Europa protagonisti
nell’impegno di valorizzazione delle risorse umane come crescita non solo
professionale ma umana, attraverso innumerevoli progetti per i giovani.
I progetti di sostegno a comunità locali sono innumerevoli nel Mondo. In
Italia, ancorchè la nostra presenza sia recente, ci troviamo impegnati nel
sostegno dell’iniziativa “Comunità Cenacolo”, la cui promotrice è Suor
Elvira Petrozzi.
Fin dal 1983 la Comunità è la risposta ai disagi degli emarginati. La “casa
della Madre” è situata a Saluzzo. L’iniziativa ha dato corso a numerose
affiliazioni, di cui ben 19 in Italia. Santander Consumer Bank partecipa
come contributore attivo in campagne di solidarietà e sostegno sociale alle
parti deboli ed emarginate, fin dal 2000. Il nostro impegno non è solo una
questione economica, ma impegno di risorse costantemente presenti sui
piani di sviluppo e sostegno dell’iniziativa.
La “Casa della Madre” accoglie giovani, persone disperate, ai margini della
società. Saper di poter essere utili per un percorso di reinserimento nella
società, attraverso i valori di etica, responsabilità, fede, rendono il nostro
contributo un’azione condivisa da tutti i dipendenti e collaboratori di SCB.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
La nostra iniziativa completa la presenza nel sociale dell’intero Gruppo di
cui facciamo parte. Riteniamo, infatti, di essere e di voler essere una parte
attiva nel processo di sensibilizzazione verso i disagi sociali.
Risultati
L’impegno di SCB in Italia mutua, in toto, la visione, i valori, le attività
sostenibili e la filosofia di tutto il Gruppo Santander. Le azioni sociali
intraprese a livello locale in Italia sono un sinonimo di fiducia
nell’ambiente circostante e nei valori più radicati, come la cultura cristiana,
che appartengono a tutti i dipendenti.
Il coinvolgimento del personale è attivo ed evidente nelle forme di sostegno
personale in aggiunta a quelle “Spirito di Gruppo”. La Comunità Cenacolo,
Casa della Madre, grazie all’apporto significativo, può programmare e
sviluppare diverse iniziative di sostegno all’accoglienza dei numerosi Ospiti
della Comunità.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
SOFIDEL
Settore cartario e cartotecnico
“Sofidel Uffici Aperti”
Problema
Le aziende dovrebbero orientarsi alla collaborazione e al lavoro in team al
fine di valorizzare il personale.
Soluzione
La risorsa umana è considerata in Sofidel uno degli elementi essenziali per
raggiungere il successo nel business ove opera. Ogni anno sono investite
risorse economiche, intellettuali e di tempo per creare e sviluppare progetti
integrati e sistemi che consentono di attrarre, motivare, conservare e far
crescere professionalmente e umanamente le persone del gruppo Sofidel.
Nell’ambito di questo sistema integrato si inserisce il progetto “Sofidel
Uffici Aperti”, che è un percorso informativo teso ad ottenere una
condivisione di obbiettivi e uno scambio di conoscenze fra i vari settori
dell’azienda.
Nel corso del 2006 è stata condotta in Sofidel una ricerca, attraverso
l’utilizzo di appositi questionari, al fine di ascoltare, coinvolgere, motivare
le persone e creare un metro di paragone in grado di misurare il benessere
dei dipendenti e la loro percezione dell’azienda. Le schede di valutazione
citate sono consegnate a tutti i responsabili di Uffici, i quali con cadenza
annuale devono valutare se i comportamenti dei dipendenti siano in linea
con la filosofia aziendale.
A seguito di questa ricerca, gli amministratori e la direzione si sono sentiti
in dovere di incentivare i corsi di formazione per il personale dipendente, e
di implementare il progetto “Sofidel Uffici Aperti”. È stato promosso Il
corso di amministrazione e pianificazione aziendale che ha avuto come
oggetto il fatto aziendale, il suo effetto economico-finanziario, nonché la
sua rappresentazione nella redazione del bilancio di esercizio. Sono stati poi
analizzati gli organi societari, il sistema di controllo interno e il modello di
controllo di gestione del gruppo Sofidel. Lo scopo del corso è quello di far
comprendere l’importanza del lavoro di ogni singolo dipendente nella
realizzazione del bilancio di esercizio e nel raggiungimento degli obbiettivi
economici del gruppo. In particolare vengono premiati, attraverso gratifiche
e promozioni, coloro che dimostrano spirito di collaborazione, capacità e
attitudini organizzative, acquisizione e sviluppo delle competenze.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
Oltre alle normali giornate di corso di amministrazione e pianificazione
aziendale si sono tenute delle lezioni “integrative” nelle quali sono
intervenuti illustri professori universitari e stimati professionisti locali.
I professori e i professionisti interverranno sui temi concernenti l’area
Finanziaria, i processi interni di Governance, il Controllo Interno e il
Controllo di Gestione.
Ogni anno il gruppo finanzia un master post laurea in Auditing e Controllo
Interno, un corso di inglese indirizzato a tutti i dipendenti italiani interessati
ed un corso per la valutazione del potenziale, indirizzato ai dirigenti.
È inoltre riconosciuto un premio produzione a tutti i dipendenti, al
conseguimento di obbiettivi fissati in un accordo stipulato fra le aziende del
gruppo e le R.S.U., e che riguardano il raggiungimento di alcuni parametri:
la capacità produttiva, la riduzione delle non conformità, la riduzione dei
consumi idrici, l’assenza di RAC (richiesta di azione correttiva) da parte di
enti esterni di certificazione, la partecipazione a corsi di formazione fuori
orario di lavoro.
All’interno del gruppo l’attività lavorativa di ogni dipendente è ordinata
sotto la supervisione di un responsabile di processo (RPA) e ogni processo è
regolato da una procedura, oggetto di costante monitoraggio e revisione in
chiave di un miglioramento continuo. A tal proposito, i lavoratori sono
sollecitati ad avanzare proposte di miglioramento dei processi aziendali e
sono coinvolti nella condivisione degli obbiettivi aziendali durante riunioni
operative di reparto ed incontri formativi/informativi.
Risultati
Il progetto “Sofidel Uffici Aperti” è stato implementato nel 2007 e darà dei
risultati tangibili nel corso dei prossimi anni. L’iniziativa ha già registrato
un basso tasso di assenteismo e una diminuzione del turnover all’interno
dell’azienda, infatti i dipendenti manifestano una condivisione delle
politiche di gestione delle risorse umane condotte dalla società e si sentono
fortemente coinvolti nelle attività interne realizzate dalla stessa.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
SOLAS DI VITTORIO TAMBURRINI & C.
Azienda italiana specializzata nella produzione di vernici naturali
Integrazione, Socializzazione e Coesione
Problema
Le risorse umane rivestono un ruolo fondamentale all’interno di un’azienda.
Da qui la necessità di sviluppare nuove iniziative che tendano a migliorare il
livello di preparazione, per poter affrontare un mercato sempre più
competitivo. Una particolare attenzione dovrebbe essere anche data al
sempre maggior numero di lavoratori stranieri presenti nelle imprese
italiane.
Soluzione
Solas ha avviato diverse attività, nate all’interno della direzione, in risposta
all’esigenza di: mantenere dei buoni rapporti in ambito aziendale e creare
un momento in cui il personale Solas potesse relazionarsi liberamente,
favorire l’integrazione e l’armonizzazione del lavoro svolto dai vari settori
che strutturano l’azienda.
In risposta a questa esigenza ha attuato in primo luogo dei corsi di canto e di
euritmia destinati a tutti i dipendenti. Si tratta di incontri settimanali di
canto corale alternati ad incontri di euritmia, della durata di 1 ora e 30’
durante l’orario lavorativo. Gli incontri sono stati tenuti da insegnanti e
esperti qualificati.
In secondo luogo l’iniziativa ha previsto dei corsi di lingua italiana riservati
ai dipendenti stranieri, al fine di offrire loro l’opportunità di accrescere le
proprie conoscenze della lingua italiana, aiutandoli così ad inserirsi più
facilmente in azienda e nella società in generale. I corsi sono svolti in
azienda, al di fuori dell’orario lavorativo. L’azienda si è fatta carico della
maggior parte dei costi.
La direzione ha istituito riunioni a scadenza fissa con il personale, suddiviso
per area di competenza, così da monitorare l’andamento dell’attività
lavorativa e dare la possibilità ai dipendenti di dare voce alle proprie
richieste, consigli e suggerimenti.
Risultati
La direzione ha rilevato un miglioramento del clima aziendale.
Ha inoltre riscontrato una particolare facilità e velocità di integrazione dei
nuovi assunti, anche nel caso di stranieri con difficoltà linguistiche e forti
diversità culturali.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
T&D TECHNOLOGY & DEVELOPMENT
Fornisce assistenza tecnica per la Pubblica Amministrazione
Politica di T&D per la gestione delle Risorse Umane
Problema
Ricopre ormai un ruolo di primaria importanza la cura nella gestione delle
risorse umane, nella convinzione che un’efficace organizzazione del lavoro
e il raggiungimento di buoni risultati dipendano in primo luogo dalla
motivazione e dalle competenze messe in campo dalle persone che vi
lavorano.
Soluzione
Il progetto ‘Politica di T&D per la gestione delle Risorse Umane’ si pone
tre obiettivi principali:
• fornire ai lavoratori forme di tutela e garanzia contrattuale integrative
rispetto alla normativa in vigore;
• implementare efficaci strumenti di comunicazione interna al fine di
assicurare un corretto passaggio di informazioni e un buon clima aziendale;
• valutare in maniera efficace la performance lavorativa, concependo la
valutazione come una fondamentale opportunità di crescita e miglioramento
Per raggiungere il primo obiettivo abbiamo redatto e condiviso un
documento che evidenzia l’impegno concreto di T&D rispetto al
miglioramento delle condizioni contrattuali, con particolare riferimento ai
lavoratori con contratto di collaborazione a progetto.
Ogni lavoratore, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, beneficia
dei seguenti strumenti di welfare aziendale:
• polizza assicurativa sanitaria (opera in caso di malattia o infortunio,
offrendo servizi gratuiti, anche di tipo preventivo, in strutture
convenzionate);
• buoni pasto (l’iniziativa è stata pensata e progettata come benefit non solo
per i dipendenti ma anche per tutti i collaboratori a progetto)
• malattia pagata;
• congedo matrimoniale pagato;
• attivazione contratti di assunzione e di collaborazione a progetto a pari
costo aziendale;
• possibilità, per le lavoratrici madri e i lavoratori padri, di svolgere lavoro a
domicilio e/o part-time grazie alla presentazione di un progetto, a valere
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
sulla legge 53 dell’8 Marzo del 2000, che dispone finanziamenti per le
aziende che attuano azioni positive per la flessibilità dei genitori lavoratori.
Per garantire il corretto passaggio di informazioni tra la Direzione e i
lavoratori (e viceversa) e per favorire un buon clima aziendale vengono
utilizzati vari strumenti:
• riunioni periodiche con il Responsabile Risorse Umane e riunioni SA8000
dei lavoratori (durante l’orario di lavoro);
• collaborazione costante tra il rappresentante SA8000 per la Direzione e il
rappresentante dei lavoratori per la redazione dei documenti di sistema e per
affrontare eventuali criticità sollevate da parte dei lavoratori;
• applicativo gestionale in rete e Intranet aziendale (comunicazioni e
circolari, news, documenti di sistema, diario delle attività, valutazioni,
curriculum formativo, ecc..);
• sala break attrezzata per il pranzo (frigorifero, forno);
Ritenendo le risorse umane il cuore dell’azienda, T&D investe
costantemente nella formazione dei lavoratori tramite l’organizzazione di
corsi di formazione interni ed esterni:
- tutti i collaboratori e dipendenti senior hanno frequentato un percorso di
formazione (di 152 ore per allievo) dal titolo ‘Lo sviluppo delle abilità
manageriali in T&D’;
- tutti i lavoratori junior hanno frequentato un corso di formazione dal titolo
‘Lo sviluppo delle competenze trasversali in T&D’ (38 ore per allievo)
Risultati
È in corso di elaborazione la nuova versione del Bilancio SA8000, dati
2006 obiettivi 2007.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
TELECOM ITALIA
Operatore di telecomunicazioni fisse e mobili
Welfare – Pari Opportunità
Problema
All’interno dell’azienda nasce sempre più l’esigenza di venire incontro alle
necessità del personale, soprattutto verso i dipendenti che potrebbero essere
penalizzati nello svolgimento delle proprie attività, e quindi nel loro
sviluppo aziendale, a causa delle esigenze di tempo, ed anche di natura
economica, che nascono dalla conduzione di una famiglia.
Soluzione
Per favorire la qualità del vivere in azienda e della vita privata, l’azienda ha
realizzato una serie di iniziative indirizzate alle famiglie e in particolare,
alle donne.
• Disbrigo pratiche: sportelli per il servizio di disbrigo pratiche personali
(amministrative, postali, ecc);
• Wellness/Lavanderia/Spesa on line: nelle sedi aziendali è in funzione
un’area dove è possibile seguire corsi per il benessere fisico (ginnastica
dolce, posturale, massaggi shiatsu, ecc.). Sono attivi inoltre servizi di
lavanderia (ritiro e consegna dei capi) e di spesa on line;
• Prestiti aziendali;
• Informazione sanitaria: rubrica interna via Intranet;
• Prestiti alle mamme ed ai papà;
• Permessi mamma e papà: libretti di “assegni tempo” di 150 ore annue di
permesso, da restituire con prestazioni supplementari;
• Asili nido;
• Permessi corsi pre parto;
• Sviluppo di politiche di gestione: (formazione, affiancamento, coaching,
interventi sulla flessibilità, ecc). per agevolare il rientro in azienda delle
dipendenti dopo la maternità.
Inoltre a favore dei figli dei dipendenti sono previste le seguenti
opportunità:
• Soggiorni estivi tradizionali e Soggiorni estivi tematici (dedicati allo
studio della lingua inglese e alla pratica dello sport);
• Borse di studio: 60 soggiorni all’estero dedicati allo studio della lingua
inglese;
• Rimborso tasse universitarie;
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
• Children day: il 26 maggio 2006, in occasione della “festa della mamma
e del papà che lavorano”, in tutte le sedi Telecom Italia i figli dei
dipendenti hanno potuto visitare il luogo di lavoro dei genitori. In 17 sedi
sono state inoltre organizzate feste con animazione, merenda e piccolo
gadget;
• Christmas Day: visita degli uffici, in 5 sedi aziendali, festa con
animazione e piccolo dono per i figli dei dipendenti sino ai 12 anni di
età.
Questa articolata iniziativa ha richiesto un forte commitment da parte del
vertice aziendale e, in particolare, da parte della direzione Risorse Umane.
Risultati
In considerazione dei risultati ottenuti, altamente positivi, sia in termini
quantitativi che di percezione della qualità dei servizi, l’Azienda intende
perseguire sulla strada delle iniziative per i suoi dipendenti, con
l’intendimento di mettere al servizio della comunità dei dipendenti
strumenti concreti per conciliare tempi di vita e di lavoro e quindi
riequilibrare i nuovi ruoli sociali di uomini e donne.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
TRAMBUS
Azienda che opera nel settore del Trasporto Pubblico
Chi si prende cura di chi si prende cura
Problema
Al contrario di molte categorie di dipendenti, alcune classi di lavoratori
svolgono la propria attività lavorativa individualmente senza alcun contatto
diretto con la propria impresa. L’azienda dovrebbe individuare dei metodi
per capirne le singole esigenze.
Soluzione
Trambus, dichiarando il 2006 “anno dell’autista” e mettendo in campo
numerosi progetti mirati ad “accorciare le distanze” e a stabilizzare un
dialogo reciproco tra azienda e autisti, ha consolidato la visione del Capitale
Umano come fattore chiave di vantaggio competitivo.
La composizione delle risorse umane presenti in Trambus vede negli autisti
la sua maggiore forza (circa 6500 persone). Il lavoro dell’operatore di
esercizio è estremamente particolare in quanto svolto in solitudine (si guida
da soli) e spesso lontano dall’azienda (si prende servizio al capolinea e si
smonta al capolinea senza passare per l’azienda). Proprio per queste sue
caratteristiche Trambus ha deciso di dedicare tutto l’anno 2006 all’autista
impegnandosi con diverse iniziative di comunicazione interna, progetti a
supporto della persona e progetti formativi. In particolare:
Corsi di formazione
Nata da un percorso iniziato già nel 2004, l’iniziativa ha previsto la
programmazione nel 2006 di corsi articolati in due livelli; il primo
focalizzato sulla “consapevolezza del ruolo”, mentre il secondo, teso a far
emergere i valori degli autisti Trambus, affronta aspetti legati alla “cura”,
nella relazione con i capi, con i clienti e con se stessi, sperimentando anche
tecniche di rilassamento per una migliore gestione dello stress sul lavoro.
Gli autisti coinvolti in questi corsi, circa 1.800, hanno contribuito alla
realizzazione di documenti e video. È stata realizzata infatti una collana di
tascabili, su regole e comportamenti dell’autista, i cui primi due numeri
hanno riguardato “La relazione con il cliente” e le “Emergenze in linea”,
nonché un manuale sulla gestione dello stress provocato dalla guida e una
“carta” dei valori (Responsabilità, Rispetto, Riconoscimento e Reciprocità)
espressa anche attraverso la realizzazione di 4 video con protagonisti gli
stessi autisti.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
Sistemi di ascolto
Trambus ha avviato un sistema di ascolto dei propri dipendenti
introducendo una metodologia (sia cartacea che per posta elettronica) per
effettuare delle segnalazioni, ovvero per esprimere suggerimenti, reclami,
proposte di miglioramento. A tutte le segnalazioni viene data risposta sia
direttamente che mediante la pubblicazione del giornalino industriale,
“Sistemi Trambus”.
Dal 2005 inoltre l’Azienda ha meglio strutturato e rafforzato il sistema
attraverso la creazione di un gruppo (“Gruppo di Ascolto”) composto da 16
persone.
Centro di supporto
Creazione di un Centro di supporto per la gestione degli eventi critici,
rivolto agli Operatori di Esercizio coinvolti in eventi traumatici (es.
incidenti con feriti gravi/morti, aggressioni).
Per aumentare la motivazione i percorsi formativi sono stati “intesi” non
come strumento unidirezionale, ma di stimolo per i partecipanti
raccogliendo gli output delle aule e trasformandoli in progetti da realizzare.
Altro strumento adeguato in questo senso si è rivelato essere la premiazione
dei “migliori autisti” dell’anno per coloro che realizzano prestazioni
eccellenti.
Risultati
Il Sistema di “cura” che l’azienda ha attivato nei confronti soprattutto degli
autisti ha visto nella riduzione dell’assenteismo un significativo indicatore.
I feed-back testimoniano la percezione degli autisti di una mutata attenzione
dell’Azienda nei loro confronti.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
CATEGORIA 2 – PROCESSI INTERNI DI GOVERNANCE E DI
GESTIONE DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
ABB
Multinazionale settore elettromeccanico
Road Safety Policy
Problema
L’attività lavorativa comporta uil rischio di incidenti e infortuni.
Particolarmente critico è il tema della sicurezza stradale con specifico
riguardo agli incidenti a carico di dipendenti e terzi che si recano sul posto
di lavoro.
Soluzione
ABB Mondo ha avviato nei primi mesi del 2006 una campagna di
sensibilizzazione rivolta a tutte le sedi di ABB gruppo per promuovere la
sicurezza stradale nei percorsi casa-lavoro, durante i viaggi all’estero e in
ogni pratica di guida quotidiana.
A tale scopo ABB ha definito una politica di Salute e Sicurezza costituita da
otto obiettivi generali e un sistema di gestione aziendale per la salute e la
sicurezza sul lavoro.
In Italia, in particolare per la sede di Sesto San Giovanni, l’iniziativa ha
promosso l’istituzione della Giornata della Sicurezza Stradale, e la
proiezione del video istituzionale sulla sicurezza stradale ed elementi di
guida sicura in collaborazione con Fiat, Quattroruote e ACI.
ABB si è valsa inoltre del sostegno di una attività standard contenente le
procedure, una pagina intranet di Gruppo e poster di diverse dimensioni.
Questi materiali sono stati distribuiti in ogni paese attraverso i Responsabili
HR delle sedi locali di produzione che, in collaborazione con i Responsabili
di Salute e Sicurezza, hanno formato i dirigenti ed organizzato giornate
informative per i dipendenti.
La campagna per la sicurezza stradale, rivolta non solo ai dipendenti, ma
anche ai fornitori, ai clienti e a chiunque possa essere coinvolto nelle attività
del gruppo, è stata utilizzata da ABB anche esternamente, per la
promozione delle pratiche di guida sicura ad un pubblico più vasto,
attraverso l’istituzione di eventi e conferenze.
Risultati
La campagna per la sicurezza stradale, diffusa in tutte le sedi di ABB
Gruppo, ha raggiunto obiettivi importanti, sensibilizzando quasi la totalità
dei 108.000 dipendenti. In Italia l’iniziativa ha sensibilizzato circa 5000
dipendenti, mentre la Giornata per la Sicurezza Stradale ha registrato la
91
Il libro d’oro della responsabilità sociale
partecipazione di più del 70% dei dipendenti della sede di Sesto San
Giovanni.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
AGRITURISMO CORTE SAN GIROLAMO
Settore agricoltura e turismo
Progetto “Carta dei Valori”
Problema
Normalmente, in ambito aziendale, le relazioni azienda-stakeholders sono
condotte singolarmente, una per una, senza una politica ed una strategia
definite, e vengono gestite con una pluralità di strumenti non omogenei tra
loro.
Soluzione
La Carta dei Valori è il documento che enuncia i principi posti alla base
delle scelte e dei comportamenti che l’agriturismo San Girolamo intende
adottare nella gestione delle proprie attività e nelle relazioni con i propri
stakeholder.
Il progetto “Carta dei Valori” rappresenta per l’agriturismo Corte San
Girolamo, l’inizio di un percorso di Responsabilità Sociale.
La comprensione e l’adesione degli stakeholder alle politiche e alle strategie
aziendali è ottenuta attraverso la realizzazione di periodiche riunioni di
gruppo, di costanti e-mail tra gli interlocutori coinvolti, di ricorrenti reports
e di regolare documentazione formativa e informativa sull’azienda e sul
tema della responsabilità sociale.
La Carta dei Valori è lo strumento impiegato dall’agriturismo per rispettare
il proprio impegno di creazione di valore nel lungo periodo e per assicurare
all’interno e all’esterno dell’azienda l’integrità dei propri comportamenti e
di quelli dei suoi stakeholder.
L’azienda ha sviluppato e ha sostenuto le competenze professionali dei
propri dipendenti mediante periodici incontri pratico-formativi e attraverso
continue azioni di collaborazione e comunicazione con gli stessi.
Risultati
Il dialogo con gli stakeholder è migliorato grazie all’adozione di una
modalità di conduzione del progetto partecipata.
Il personale ha contribuito al miglioramento della performance ambientale
suggerendo ai titolari di continuare nella loro tradizione di osservanza dei
rischi ambientali e proponendo loro di impegnarsi ulteriormente per la
salvaguardia dell’ambiente.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
AZIENDA SERVIZI SOCIALI DI BOLZANO (ASSB)
Ente strumentale del Comune di Bolzano per la gestione dei servizi sociali
della città
Governance e Responsabilità Sociale – Comunicare la responsabilità
Sociale in Azienda
Problema
Per un Ente Pubblico rendere conto della propria responsabilità sociale
rientra tra i doveri di tutela del diritto alla salute e di trasparenza nei
confronti della collettività. Per questo motivo è di particolare interesse
l'ingresso nel contesto sanitario pubblico di un percorso di
rendicontazione basato anche sulle logiche del bilancio sociale e del
bilancio di missione, strumenti per comunicare la responsabilità sociale.
Soluzione
Il progetto promosso dall’Azienda Servizi Sociali di Bolzano, nato alla fine
dell’anno 2005, ha la finalità di acquisire consapevolezza rispetto alle
conseguenze del proprio agire con riferimento alla sostenibilità sociale e
ambientale, alla responsabilità nei confronti della cittadinanza e dei
lavoratori.
Individuati i macro campi di azione, è stato costituito un apposito gruppo di
lavoro composto da rappresentanti e dirigenti dei diversi settori aziendali,
che ha avuto il compito di concretizzare gli ambiti di intervento in tema di
Responsabilità Sociale ed i relativi obiettivi. È stato elaborato l’opuscolo
informativo “Sviluppare la Responsabilità Sociale in Azienda” finalizzato
ad una campagna informativa e di sensibilizzazione, rivolta a tutto il
personale aziendale.
Il progetto “Benessere organizzativo” ha lo scopo di apportare
miglioramenti alla qualità del lavoro, fornire nuove opportunità di sviluppo
professionale ai propri dipendenti. Il dirigente deve essere in prima persona
capace di trasmettere e far rispettare le “regole” che sono state dettate, per
fare in modo che gli obiettivi di responsabilità sociale siano raggiunti,
cercando di divulgare in modo mirato informazioni immediatamente utili o
di più ampio interesse per il proprio ufficio o per i colleghi di altri uffici.
La Direzione Generale ha provveduto, attraverso una serie di incontri e di
giornate interamente dedicate all’argomento, a sensibilizzare ed informare
l’apparato dirigente sul tema.
È stato inoltre organizzato un percorso formativo rivolto a tutti i referenti
della comunicazione interna affinché apprendano e facciano propri i
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
contenuti dell’opuscolo e a loro volta lo divulghino a tutti i colleghi delle
unità operative di riferimento. Vista la diversità organizzativa di ogni unità
operativa, ogni dirigente ha definito il metodo migliore di divulgazione
individuando luoghi e momenti di incontro. Le persone impiegate in questo
progetto sono state 20 referenti della comunicazione e 14 rappresentanti le
unità organizzative nel gruppo di lavoro.
L’iniziativa ha avviato la pianificazione di una strategia volta al
rafforzamento del dialogo permanente con gli interlocutori aziendali
attraverso il coinvolgimento attivo di significativi portatori di interesse nel
processo di costruzione del Bilancio Sociale e del suo miglioramento
strutturale.
Risultati
Il livello di soddisfazione delle persone che sono state direttamente
coinvolte nel progetto è molto elevato, esse sono molto motivate nel
proseguire con il progetto che ha permesso loro di acquisire anche nuove
conoscenze.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
CERERIA TERENZI EVELINO
Produzione e vendita prodotti in cera
Gestire la Responsabilità Sociale di Impresa in azienda
Problema
Avere rispetto del mondo e dell’ambiente è il primo passo per realizzare un
prodotto “bello”, indipendentemente da cosa esso sia o rappresenti. Questa
motivazione lega ogni scelta aziendale, e questa filosofia, nel lungo periodo,
premia e fidelizza il mercato. Oggi, oltre il 54% dei consumatori è sensibile
al sociale e all’ambiente, mentre il 7% premia i prodotti connotati in senso
etico sociale. L’approccio “etico ambientale” diviene fondamentale quindi
nelle scelte di marketing.
Soluzione
Cereria Terenzi adotta da molti anni un protocollo etico mondiale per la
garanzia e la sicurezza del lavoro, applicato anche a tutti i suoi partner,
compresi quelli asiatici, con cui collabora per la fornitura di semilavorati,
materie prime o accessori.
Inoltre, rispetta diligentemente ogni norma di sicurezza prevista dal piano
626 Europeo, con l’obiettivo di salvaguardare la dignità dell’uomo,
evitando ogni forma di coercizione o abuso, scegliendo fermamente di non
lavorare con aziende che sfruttano il lavoro minorile e che non rispettano gli
standard di sicurezza ed igiene, che discriminano i lavoratori per sesso, idee
politiche, religione o per qualunque forma sia riconducibile a fenomeni di
razzismo.
L’azienda ha avviato un progetto di sviluppo sostenibile per realizzare una
candela ecologica prodotta con essenze provenienti dai frutti di alberi della
foresta amazzonica. La raccolta di tali frutti, già caduti sul terreno, è
affidata alle comunità di Indios, coinvolte anche nei processi di estrazione
degli olii essenziali e nella commercializzazione degli stessi. Il progetto ha
previsto anche un ampio sviluppo di rimboscamento di piante della famiglia
delle Meliaceae, note per le grandi quantità di ossigeno prodotte nel loro
ciclo vitale.
All’interno del quadro di etica ambientale, l’azienda adotta un piano per
produrre un basso impatto ambientale durante i cicli produttivi, riciclando i
materiali, differenziando i rifiuti, controllando tutti i movimenti delle
sostanze speciali in appositi registri. Vengono utilizzate energie pulite,
come il metano, mentre ancora oggi tutte le aziende del settore si avvalgono
di potenti impianti a vapore, generato da combustione di prodotti bituminosi
96
Il libro d’oro della responsabilità sociale
molto inquinanti. I locali destinati a processi di laccatura, in cui è necessario
usare solventi, sono stati studiati da un equipe che progetta sale operatorie
sterili, realizzando un sistema, unico in Europa, dove l’operatore può
lavorare, all’interno della camera, senza più dover utilizzare fastidiose
maschere o protezioni personali. Un sofisticato sistema di aspirazioni,
appositamente studiato, è in grado di rendere l’atmosfera completamente
salubre e pulita.
Per quanto riguarda il personale, la Società ha adottato misure cautelali,
quali la flessibilità dell’orario di lavoro per prevenire incidenti stradali, e ha
disposto sistemi di sicurezza, sia attivi, sia passivi. In azienda sono di
conseguenza diminuiti drasticamente gli infortuni sul lavoro.
Cereria Terenzi ha inoltre avviato un progetto di sostegno per l’inserimento
di soggetti diversamente abili nel mondo del lavoro, in collaborazione con il
Centro Zavatta, la AUSL e la Provincia di Rimini.
Risultati
L’attenzione verso l’ambiente, l’area di lavoro, la sicurezza e il sociale
hanno contribuito a creare una forte immagine aziendale in termini di
eccellenza. L’azienda è stata infatti citata nel volume Soft Economy come
modello di eccellenza italiana per affrontare la crisi strutturale che da anni
coinvolge l’intero Paese a causa della globalizzazione del mercato.
Grazie a questo successo Cereria Terenzi è stata registrata nella Banca delle
Qualità Italiane, alla quale sono iscritte circa 200 aziende.
Per ciò che concerne il personale dipendente è stato registrato da una parte
una diminuzione drastica degli infortuni sul lavoro, e, dall’altra, un
miglioramento del clima aziendale.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
COGEME – GRUPPO COGEME
Gruppo di società operanti nel settore multiutility
Sviluppo della Responsabilità Sociale d’Impresa
Problema
Un’impresa è competitiva se il suo business e le sue attività sono sostenibili
e socialmente responsabili.
Coniugare la necessità di una crescita economica solida e duratura – ossia
sostenibile - con la priorità di mantenere ed accrescere la Responsabilità
Sociale nel fare impresa e business; questo è il tema attualmente tra i più
dibattuti nei paesi industrializzati e nell’Unione Europea in particolare.
Soluzione
Da alcuni anni il Gruppo Cogeme ha intrapreso un cammino verso la
Sostenibilità, prevedendo il perseguimento di tre obiettivi: crescita
economica, tutela ambientale, equità sociale.
Nel corso del 2005 sono stati esplicitati e formalizzati i valori del Gruppo
Cogeme nella pubblicazione del Rapporto di sostenibilità. Tra i valori
emergono l’ascolto delle parti interessate e l’acquisizione delle loro
aspettative, nonchè la tutela dei dipendenti e delle persone che lavorano per
il Gruppo.
Per affermare il proprio impegno sono stati inoltre adottati due documenti:
un “Codice etico”, rivolto alla totalità dei dipendenti, e un “Modello di
organizzazione, gestione e controllo”.
Nel corso del 2004 è stata effettuata nelle aziende del Gruppo, con
l’eccezione del Gruppo Lombarda, un’indagine di clima volta a misurare la
soddisfazione dei dipendenti e la percezione del personale rispetto
all’organizzazione aziendale.
Forme abituali e costantemente aggiornate di comunicazione sono le
bacheche distribuite all’interno delle sedi aziendali e accessibili da parte di
tutto il personale in forza. Tali bacheche contengono ad esempio
informazioni organizzative sulla gestione del sistema qualità sicurezza
ambiente, Ordini di Servizio, avvisi ai dipendenti, il codice etico di
Cogeme. Dal 2004, inoltre, tutto il personale del Gruppo riceve con cadenza
almeno trimestrale la newsletter aziendale.
È stato inoltre implementato un modello di corporate governance che si
basa sui principi di responsabilizzazione degli organi di indirizzo, governo e
gestione aziendale e di massima trasparenza nei confronti dei fondamentali
98
Il libro d’oro della responsabilità sociale
stakeholder, attraverso la ricerca di forme di confronto e partecipazione e
mediante una periodica comunicazione dei risultati conseguiti.
Nei confronti del personale, il Gruppo Cogeme ha attuato altresì politiche a
sostegno alla maternità, al fine di permettere la conciliazione tra esigenze
familiari e lavorative, attività formative a contenuto tecnico, informatico,
normativo, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo delle capacità
personali e delle conoscenze tecniche delle risorse.
Infine, Cogeme ha avviato il “progetto competenze”, una “banca dati” in
termini di descrizione delle esperienze, conoscenze, capacità tecniche,
manageriali e relazionali, attitudini personali e professionali.
Inoltre, ogni anno viene sottoscritto un certo numero di contratti con le
Cooperative Sociali, orientate all’inserimento nel mondo del lavoro delle
persone svantaggiate.
Nel quadro della propria presenza sul territorio, il Gruppo ha valorizzato
iniziative e progetti promossi da Amministrazioni comunali e associazioni
non profit. In particolare, si segnala il sostegno a diverse iniziative in
ambito sociale e ambientale, sia promosse in singoli Comuni, sia a livello
comprensoriale, tra le quali Franciacorta in fiore (manifestazione
florovivaistica e culturale), Franciacorta in bianco (rassegna
agroalimentare), Pedibus e Bicibus (iniziative di mobilità sostenibile
promosse dai Comuni), Expo Scuolambiente (rassegna sull’educazione
ambientale promossa dall’Assessorato all’Ambiente della Regione
Lombardia) e Puliamo il mondo (iniziativa ambientalista promossa da
Legambiente).
La Fondazione Cogeme Onlus, organismo di solidarietà sociale a favore del
territorio presieduto da alcuni Sindaci dei Comuni soci, ha appoggiato e
sostenuto numerosi progetti in particolar modo finalizzati alla tutela
ambientale e alla lettura di alcuni fenomeni sociali.
Risultati
Ogni anno Cogeme, con l’obiettivo di un miglioramento continuo delle
prestazioni, svolge un’ampia indagine sulla soddisfazione dei clienti, che
consente di acquisire indici quantitativi di customer satisfaction per ogni
caratteristica di prodotto, servizio e relazione con i clienti. I risultati
vengono confrontati con quelli delle indagini precedenti e con gli standard
di riferimento del settore.
L’indagine ha confermato la dinamica positiva degli indici di soddisfazione
relativi ai principali prodotti/servizi erogati dal Gruppo.
99
Il libro d’oro della responsabilità sociale
COOP ADRIATICA
Cooperativa di consumatori
Il percorso strategico “Verso la sostenibilità”
Problema
L’impegno per la sostenibilità di una azienda è quello di coinvolgere
sempre più gli stakeholder perché la responsabilità sociale non può essere
limitata alla singola impresa ma deve essere massimamente diffusa,
praticata da tutti i soggetti del territorio, per produrre una comunità
responsabile e quindi per migliorare la vita delle persone.
Soluzione
Nel 2002 Coop Adriatica ha intrapreso il percorso strategico “Verso la
sostenibilità” che si concretizza, da un lato, nella definizione e realizzazione
di una serie di interventi e progetti che diffondano all’interno della
Cooperativa la cultura e la pratica di una gestione sostenibile, e, dall’altro,
nella realizzazione di due bilanci di sostenibilità: quello preventivo e quello
consuntivo. Il percorso ha infatti introdotto l’adozione di un Bilancio di
sostenibilità che analizza l’impatto dell’attività della Cooperativa sui diversi
stakeholder - in particolare la persona (soci, consumatori, lavoratori), le
comunità, i fornitori, la pubblica amministrazione - e sull’ambiente. Ad esso
è strettamente legato il Preventivo di sostenibilità, ovvero un bilancio di
previsione, con il quale all’inizio di ogni anno la Cooperativa esprime
pubblicamente i propri impegni negli ambiti che caratterizzano la propria
attività: la persona, il prodotto, il punto vendita.
Oltre a questi strumenti, la Cooperativa ha definito degli ambiti di
intervento sui quali si è poi concentrata l’attività di alcuni gruppi di progetto
denominati “Progetti Archimede”. Alcuni di questi gruppi di lavoro
avevano come ambito d’intervento i punti vendita della Cooperativa. Per
esempio, il progetto Archimede “per un punto vendita socialmente
sostenibile” ha definito quali devono essere le caratteristiche di un
supermercato o di un ipermercato, per garantire la piena accessibilità e
fruibilità da parte delle persone con difficoltà motorie o visive. Altri progetti
hanno riguardato i lavoratori: il progetto Archimede “Lavorare in sicurezza”
ha creato i presupposti per la riduzione degli infortuni sul lavoro. Altri
ancora riguardavano dall’integrazione tempi di lavoro / vita privata, alla
comunicazione interna, la gestione ambientale, la valorizzazione dei
prodotti sostenibili.
100
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Coop Adriatica opera da sempre per creare una molteplicità di occasioni di
confronto e partecipazione alla vita della Cooperativa, non solo dei soci, ma
di tutti i portatori di interesse. Infatti, nel corso dell’anno vengono
organizzati incontri con i soci e con i lavoratori. Ha affidato alla società
BVQI il compito di verificare e attestare la conformità dei dati e delle
informazioni esposte nel Bilancio di sostenibilità; annualmente essa
conduce una verifica sui documenti, sugli ambienti e sulle strutture di
vendita, e successivamente invia alla direzione aziendale un rapporto che
evidenzia gli elementi di migliorabilità e i progressi realizzati.
Nel 2006 ha provveduto a un’attività formativa rivolta al personale: con
l’ausilio di due filmati dal titolo “Valori sostenibili” e “Piccoli gesti, grandi
azioni” e con la formula del “gioco dell’oca della sostenibilità” a squadre,
gli oltre 9.000 dipendenti della Cooperativa hanno potuto
conoscere/riconoscere i progressi fatti negli ultimi 5 anni e allo stesso
tempo sono stati sollecitati a individuare comportamenti sostenibili.
Risultati
Grazie al lavoro del gruppo Archimede “per un punto vendita socialmente
sostenibile”, tutti i nuovi punti vendita sono stati realizzati con accorgimenti
a favore delle persone svantaggiate con interventi di tipo architettonico (su
dislivelli, strettoie, parcheggi…), sulle attrezzature, sul servizio (priorità alle
casse e ai banchi serviti, procedure di facilitazione della spesa).
Il progetto “Lavorare in sicurezza”, del 2004, ha portato a una progressiva
riduzione degli indici di infortunio.
101
Il libro d’oro della responsabilità sociale
DELICARTA DIVISIONE CONVERTING
Produzione di prodotti in pura cellulosa per l’igiene personale e della casa
Il sistema di gestione per la responsabilità sociale come opportunità
di miglioramento del clima aziendale e della comunicazione
Problema
Ricopre ormai un ruolo di primaria importanza la cura nella gestione delle
risorse umane, nella convinzione che un’efficace organizzazione del lavoro
e il raggiungimento di buoni risultati dipendano in primo luogo dalla
motivazione e dalle competenze messe in campo dalle persone.
Soluzione
Il progetto si è concretizzato nell’implementazione di un Sistema di
Gestione per la Responsabilità Sociale, con l’obiettivo di avviare il processo
di miglioramento continuo del clima aziendale e della comunicazione
all’interno ed all’esterno dell’azienda, al fine di instaurare un rapporto
sempre più stretto e trasparente con gli stakeholders.
Il top management dell’azienda è stato lo sponsor principale del progetto,
che è nato dietro un’esplicita richiesta del Presidente del Consiglio di
Amministrazione.
È stata inviata una comunicazione al personale con la quale si richiedeva,
attraverso una serie di domande, una riflessione su diversi aspetti, quali
mission dell’azienda, fattori di successo, ragioni che rendono l’azienda
diversa dalle altre realtà imprenditoriali, immagine che l’azienda riflette
verso l’esterno. Con tale iniziativa si è voluto coinvolgere il personale non
solo nei processi operativi, ma anche nel delineare la filosofia di base
dell’azienda, in modo che tutti si sentano parte essenziale dell’evoluzione
della stessa e che possano valutare nei fatti il rispetto dei valori
fondamentali.
È stata effettuata inoltre un’analisi del clima aziendale presentando a tutto il
personale un questionario anonimo che prevedeva una serie di domande
attraverso le quali ciascuno poteva esprimere il proprio livello di
soddisfazione/insoddisfazione.
L’elaborazione dei dati ricavati dai questionari restituiti dai lavoratori sono
stati integralmente pubblicati nelle apposite bacheche aziendali.
Per coinvolgere gli stakeholders esterni nel processo di implementazione
del Sistema di Gestione per la Responsabilità Sociale, l’azienda ha
provveduto ad inviare a tutti i clienti ed ai soggetti istituzionali una
specifica comunicazione che li informava del progetto intrapreso; è, inoltre,
102
Il libro d’oro della responsabilità sociale
stata attivata una pagina web dedicata alla Responsabilità Sociale che
contiene tutte le comunicazioni relative ai risultati raggiunti.
Tramite tale sito è possibile per chiunque far pervenire richieste,
segnalazioni, ecc. che sono prese in considerazione dal Sistema stesso ed
alle quali viene fornita opportuna risposta.
Il primo step dell’implementazione del Sistema di Gestione per la
Responsabilità Sociale si è concluso con l’ottenimento, nel mese di ottobre
2006, della certificazione del sistema stesso a fronte della norma SA
8000:2001.
Risultati
Attraverso la puntuale risposta alle segnalazioni ed ai suggerimenti ricevuti
dal personale è stato avviato il percorso di miglioramento del clima
aziendale che resta uno degli scopi fondamentali del Sistema di Gestione
aziendale per la Responsabilità Sociale.
103
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ENEL
Società di produzione di energia elettrica
Piano Tolleranza Zero contro la Corruzione
Problema
Poiché l’impegno di lotta alla corruzione sia interna che esterna all’azienda,
nei confronti di esponenti della Pubblica Amministrazione o di privati, può
essere svolto efficacemente soltanto attraverso la diffusione di una adeguata
cultura aziendale, risulta fondamentale la sensibilizzazione al tema presso
dipendenti e collaboratori.
Soluzione
Quotidianamente Enel svolge le sue attività rispettando il Codice etico; il
suo piano industriale è integrato da specifici obiettivi di responsabilità
d’impresa pubblicati sul Bilancio di sostenibilità. Aderisce al Global
Compact delle Nazioni Unite e assieme a circa 60 società internazionali,
attive nei settori dell’energia della costruzione e dell’industria mineraria,
Enel ha firmato l’adesione alla “Partnership contro la corruzione”;
un’iniziativa promossa dal World Economic Forum a Davos nel gennaio
2005 che ha voluto introdurre regole del gioco uguali per tutti.
Il 14 marzo 2006 il Consiglio di Amministrazione di Enel ha deliberato
l’adozione del “Piano di Tolleranza Zero alla Corruzione” (cosiddetto
"Piano TZC"), documento aziendale che oltre a ribadire la necessità di
rispettare i principi di onestà, trasparenza e correttezza nello svolgimento
delle attività lavorative, formula anche precise misure anti-corruzione da
adottare nei rapporti di lavoro con i diversi interlocutori: partner e società
controllate, fornitori e consulenti, tra colleghi.
Il Piano TZC ribadisce il rifiuto di Enel di ogni forma di corruzione, diretta
e indiretta, attiva e passiva, e formula misure di controllo nei rapporti di
lavoro con tutti gli interlocutori di Enel, siano essi appartenenti
all’Amministrazione Pubblica che al settore privato.
Come per il Codice etico, il primo controllo della sua effettiva applicazione
spetta a ciascun dipendente, responsabile, per le parti di sua competenza,
della predisposizione di adeguati sistemi di controllo utili all’attuazione del
Piano TZC.
Il Piano TZC è disponibile sulla intranet aziendale e direttamente sul sito
istituzionale; fatto proprio, così come il Codice Etico, da tutte le società
Enel, è formalmente adottato dai Consigli di Amministrazione di ciascuna
società con sede all’estero.
104
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Per la stesura del Piano TZC l’Azienda si è avvalsa delle competenze di
Transparency International, associazione nonprofit che si propone di
combattere la corruzione, facendo propri e includendo nel Piano i criteri di
trasparenza messi a punto da Transparency in tema di tangenti e
facilitazioni, contributi e sponsorizzazioni, omaggi e processi di acquisto.
Il piano TZC è immediatamente applicabile in Italia e all’estero, previa
adozione da parte dei Consiglio di Amministrazione di ciascuna società del
gruppo. In particolare, alle società collegate e partner estere che non
dispongano di propri Codici Etici o di programmi di lotta alla corruzione,
Enel propone l’adozione del piano TZC o, in alternativa, la predisposizione
di documenti analoghi.
Risultati
L’adozione e applicazione del Piano TZC testimonia l’adesione di Enel a
iniziative di carattere internazionale e contribuisce a mantenere e sviluppare
il rapporto di fiducia tra Enel e i suoi stakeholder.
105
Il libro d’oro della responsabilità sociale
FUGAR PRODUZIONE
Fornitura alimentari, macchinari, attrezzature, minuterie e semilavorati per
le pasticcerie e gelaterie
Interventi di gestione della Responsabilità Sociale di Impresa
Problema
Non è sempre facile, per le imprese, scegliere quale iniziativa sociale sia
meglio intraprendere, capire verso quali progetti indirizzare i propri
contributi economici.
Per questo si rivela utile cercare di instaurare parternship con pubbliche
amministrazioni oppure con organizzazioni nonprofit.
Soluzione
Fugar intende consolidare e rafforzare la propria leadership quale azienda di
alta qualità sul mercato, impegnandosi a ricercare un miglioramento
continuo, costantemente orientato verso il consumatore, al fine di
raggiungere il suo primario obiettivo: la soddisfazione del cliente.
Fugar è impegnata da anni in attività di carattere etico-sociale a sostegno di
interventi umanitari, affrontando realtà ben lontane dalle nostre.
La predisposizione di Fugar al “fattore umano” ha portato l’intera
organizzazione a coinvolgersi anche nel sociale a partire dal 2002,
sviluppando, in collaborazione con l’Associazione nonprofit Figli del
Mondo, il “Progetto Vita”. Ha infatti promosso attività di sostegno
all’infanzia disagiata. Si sta impegnando concretamente nella raccolta fondi
ed in attività di sviluppo a favore della comunità di La Paz in Bolivia, dove
l’Associazione Papa Giovanni XXIII ha attivato il progetto “Time to Live”.
Il “Progetto Vita” di Fugar prevede una raccolta fondi per il mantenimento
di una casa di prima accoglienza, al fine di garantire un letto, un pasto caldo
e un bicchiere di latte ai tanti bambini e ragazzi bisognosi.
A tal proposito Fugar ha donato tutto il necessario (impianti, attrezzature e
semilavorati) per la creazione di un laboratorio artigianale di pasticceria e
gelateria. La casa di accoglienza ad oggi ospita oltre 350 ragazzi, ex
bambini di strada.
Ogni anno Fugar organizza attività interne ed esterne, con l’obiettivo di
sensibilizzare sempre più gli stakeholder verso queste realtà bisognose, ben
lontane dalla nostra.
L’azienda opera inoltre a favore dell’ambiente attraverso azioni di raccolta
differenziata, utilizzo interno di carta riciclata e di cartucce per stampanti
rigenerate. Viene inoltre attuato lo smaltimento differenziato delle cartucce
106
Il libro d’oro della responsabilità sociale
esauste, il riciclo delle acque negli impianti, il risparmio energetico, nonché
la cura e manutenzione del verde.
L’azienda ha infatti inviato macchinari e materie prime. Ha inoltre garantito
una costante formazione ai ragazzi del centro tramite propri collaboratori.
I dipendenti vengono in questo modo attivamente coinvolti nello sviluppo
del progetto, mettendo a disposizione anche le proprie capacità e la propria
professionalità
Risultati
Gli obiettivi aziendali per l’anno 2006 sono stati ampiamente portati a
compimento.
Nei confronti dei clienti/fornitori Fugar ha mostrato serietà e competenza,
mentre verso i propri collaboratori ha cercato di garantire sicurezza e
condivisione dei valori.
L’impegno concreto dell’azienda ha inoltre assicurato lo sviluppo di un
importante progetto di cooperazione internazionale rivolto alla crescita
personale e formativa dei ragazzi di strada di La Paz.
Risultati relativi al personale si traducono con un forte miglioramento del
clima aziendale, una maggiore flessibilità lavorativa e una concreta
possibilità di migliorare la propria formazione.
107
Il libro d’oro della responsabilità sociale
MONTE PASCHI ASSET MANAGEMENT SGR
Società di gestione del risparmio – settore finanziario
Dialogos: il percorso di CSR
Problema
In un momento particolarmente delicato per il mondo finanziario, diviene
necessario definire un vero e proprio programma di sviluppo per
l’affermazione di un orientamento etico all’interno ed all’esterno della
Società, anche attraverso la definizione di scelte organizzative coerenti con
la visione strategica del management.
Soluzione
Monte Paschi Asset Management Sgr, società di gestione del risparmio del
Gruppo Monte dei Paschi di Siena, è stata una delle prime realtà finanziarie
a mettere in atto concretamente i valori e i princìpi alla base dalla Corporate
Social Responsibility (CSR).
La Società, a partire dal 2004, ha intrapreso un percorso di responsabilità
sociale attraverso la realizzazione di uno specifico progetto di CSR,
denominato Dialogos.
L’obiettivo principale è quello di definire un vero e proprio programma di
sviluppo per l’affermazione di un orientamento etico all’interno ed
all’esterno della Società.
La realizzazione del progetto “Dialogos” ha previsto lo svolgimento di una
serie di attività:
1. Start-up del progetto e realizzazione della documentazione di base.
Individuazione dei princìpi e valori morali, condivisi da tutta la struttura,
nei quali la Società si identifica e connota la propria attività (Carta dei
Valori)
Creazione di un organismo indipendente, Comitato Stakeholder (CS):
organismo indipendente di natura consultiva che ricopre il ruolo di
organismo di raccordo tra gli organi di vertice della società e tutti gli
stakeholder. Il CS ha inoltre la responsabilità di valutare la rispondenza di
ogni atto compiuto dalla società rispetto al Codice Etico.
2. Sviluppo della fase di implementazione del progetto Dialogos.
Il lavoro si è svolto su tre differenti livelli:
Codice Etico.
Il Codice Etico è il documento che sancisce le regole di condotta negli affari
e che il Comitato stesso ha redatto.
108
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Diffusione e pubblicizzazione nei confronti degli stakeholder diretti (canali
di comunicazione diretta con il CS, incontro con i dipendenti, divulgazione
del CE ai fornitori). Implementazione attraverso la creazione di un database
informativo al fine del monitoraggio per la corretta applicazione.
Analisi del Sistema Fondi Ducato Etici
La Società ha introdotto nel 2001 i primi fondi “etici”, prodotti che
discriminano le aziende che operano in settori giudicati incompatibili con i
principi dello sviluppo sostenibile, e che privilegiano invece quelle società
che rispettano i diritti dell’uomo, dell’ambiente, delle regole della
concorrenza e del mercato.
Successivamente alla costituzione del CS la Società ha scelto di trasformare
i due fondi “Ducato Etico Geo” e “Ducato Etico Fix in Charity Funds”,
ovvero prodotti che, attraverso la devoluzione delle commissioni incassate
dalla Società, sostengono progetti di utilità sociale.
Il terzo fondo etico di Monte Paschi A.M., “Ducato Etico Flex Civita
devolve”, devolve fin dalla nascita la metà delle commissioni
all’Associazione Civita, per tutelare e valorizzazione il patrimonio storico,
artistico e culturale italiano.
Sviluppo di progetti di responsabilità sociale
Promozione di uno specifico progetto relativo all’istituzione di un bando di
gara al fine di consentire la devoluzione delle somme provenienti dalla
trasformazione dei Fondi “Ducato Etico Fix” ed “Etico Geo” in charity a
soggetti appartenenti al terzo settore.
Risultati
L’aver intrapreso un percorso di CSR ha consentito alla Società di
migliorare la propria immagine nei confronti di tutti i propri stakeholder,
dimostrando impegno concreto ed attuando comportamenti rispettosi
dell’ambiente e del contesto sociale in cui opera.
Sul fronte delle risorse umane, un risultato è fornito dal questionario sul
clima organizzativo interno: confrontando gli esiti degli ultimi due anni, si è
riscontrato un miglioramento del clima organizzativo e un maggior
coinvolgimento ed interesse, dimostrato innanzitutto dall’incremento del
numero dei suggerimenti presentati.
109
Il libro d’oro della responsabilità sociale
PAZZINI STAMPATORE EDITORE
Editore specializzato in pubblicazioni artistiche e culturali e stampatore
offset di prodotti editoriali e commerciali
Interventi di gestione della Responsabilità Sociale di Impresa
Problema
È ferma convinzione di molte aziende proseguire la propria attività
consolidando ulteriormente la propria posizione di mercato, rafforzando le
radici forti che legano l'azienda con il proprio territorio e perseguendo un
profitto sostenibile, lasciando alle nuove generazioni un’eredità di valori.
Soluzione
Nel 2005 la Pazzini editore decide di affrontare una scelta importante:
riorganizzarsi per poter lasciare alle nuove generazioni un’eredità di valori.
Questo è stato fatto decidendo di certificare il proprio modello di gestione
secondo la norma UNI EN ISO 9001:2000.
In questo senso la Pazzini ha scelto di perseguire uno sviluppo sostenibile,
nel pieno rispetto delle leggi locali, italiane ed europee, aprendosi verso la
comunità e tutti coloro che entrano in contatto con l’azienda come portatori
di interesse, nella massima trasparenza.
L’azienda ha quindi deciso di operare diverse attività nelle aree di azione
della Responsabilità Sociale di Impresa nei confronti dei differenti
stakeholders di riferimento:
Clienti: tutto il personale, a partire dalla Direzione, si impegna per
migliorare la comunicazione con il cliente, in quanto è certo che la
comunicazione genera conoscenza, la quale a sua volta genera
soddisfazione e, quindi, fidelizzazione.
I punti di forza aziendali riconosciuti dalla clientela sono: elevata qualità,
serietà, puntualità del servizio e disponibilità.
Fornitori: collabora con loro per identificare le opportunità di
miglioramento delle prestazioni ambientali, in materia di sicurezza e salute
nei luoghi di lavoro ed di responsabilità sociale d’impresa.
Enti pubblici: importanza di collaborare con le pubbliche autorità e con la
popolazione, informando le parti interessate quando necessario, e
instaurando un clima di fiducia e trasparenza per tutto quello che riguarda le
attività aziendali concernenti l'ambiente, la sicurezza e salute nei luoghi di
lavoro e la responsabilità sociale d’impresa.
Ambiente: l’azienda cerca, attraverso programmi di miglioramento
specifici, di conservare le risorse naturali e di minimizzare o eliminare gli
110
Il libro d’oro della responsabilità sociale
effetti ambientali negativi e i rischi associati ai propri prodotti, al ciclo
produttivo e ai servizi, garantendo al cliente un prodotto e un servizio
socialmente responsabile.
Capitale umano: un obiettivo importante è quello di fornire la necessaria
preparazione e formazione, così da consentire ai propri lavoratori di operare
in sicurezza, nel rispetto delle normative ambientali e secondo le specifiche
tecniche stabilite per assicurare il miglior livello qualitativo possibile.
L’azienda inoltre si impegna ad assicurare ai propri dipendenti un ambiente
di lavoro sicuro e salubre.
Comunità: forte è l’attenzione della Pazzini verso il territorio riminese.
Per ciò che concerne opere di cooperazione internazionale, Pazzini Editore
offre contributi economici all’Associazione Mosaico Africano di Milano,
per sovvenzionare opere in favore dei bambini orfani del Botswana.
Inoltre è associata all’associazione Figli del Mondo onlus.
Risultati
Grazie alle azioni orientate alla RSI, l’azienda ha notato una forte riduzione
del turnover aziendale, delle ore di sciopero e dell’assenteismo. Cresce
invece quotidianamente il senso di appartenenza dei collaboratori e il livello
di soddisfazione interna.
111
Il libro d’oro della responsabilità sociale
POOLMECCANICA LORENZON
Settore costruzioni meccaniche/settore metalmeccanico
Lo sviluppo sostenibile. Nuovi traguardi dell’industria post moderna.
Problema
Lo Sviluppo Sostenibile è inteso come “lo sviluppo capace di soddisfare i
bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni
future di soddisfare i propri”. Questa è la definizione scritta nel famoso
“Rapporto Brundtland” redatto da un’apposita commissione delle Nazioni
Unite nel 1987 e divenuto dovere imperante della società per la
sopravvivenza di se stessa e dell’intero pianeta.
Soluzione
Oggi le imprese sono sempre più chiamate ad assolvere funzioni di sviluppo
non solo economico, ma anche ambientale e sociale. si evolvono, quindi, le
finalità delle istituzioni economiche e il valore che esse riescono a generare.
Per rispondere a questa esigenza, Poolmeccanica Lorenzon S.p.A. ha
sviluppato diverse iniziative:
1. Sotto il profilo dei sistemi di gestione ha certificato il sistema di gestione
integrato per la qualità per l’ambiente secondo le normative vigenti.
2. Ha individuato gli stakeholder dell’impresa promuovendo attività di
sensibilizzazione mirata ai singolo gruppi e agendo sul territorio
attraverso il sito internet, la redazione della Dichiarazione Ambientale e
del Bilancio Sociale. Infine, lo sviluppo di una fitta rete di relazioni.
3. Sotto il profilo dell’organizzazione e della gestione delle risorse umane,
ha mirato alla motivazione e allo sviluppo di competenze e
professionalità.
4. Ha sostenuto economicamente diversi progetti in vari campi:
dall’istruzione, alla solidarietà sociale, ad iniziative sportive e culturali.
Le risorse interne vengono coinvolte per l’implementazione dei sistemi,
inserendo nuove pratiche nelle procedure aziendali e sensibilizzando il
personale attraverso azioni di comunicazione e percorsi di formazione.
Poolmeccanica Lorenzon S.p.A nell’esercizio delle proprie attività si è
inoltre rivolta ad una serie di pubblici di riferimento: Pubblica
Amministrazione locale, Istituti bancari, Imprese, Università, Comunità,
Media locali e Nazionali.
L’azienda, per sensibilizzare, per individuare e valutare gli aspetti
ambientali ha inviato poi sia un centinaio di questionari ai
fornitori/appaltatori, registrando un ritorno degli stessi nell’ordine di circa il
112
Il libro d’oro della responsabilità sociale
40%, accompagnando la Dichiarazione Ambientale e il Bilancio Sociale con
una lettera di presentazione della politica ambientale della Società.
Risultati
L’azienda ha effettuato un’analisi del Bilancio Sociale per verificare come
questo strumento possa creare identità culturale.
Dalla ricerca sono emersi spunti di riflessione interessanti proprio per lo
sviluppo dell’identità aziendale.
Per quanto concerne la comunità locale il dialogo con gli stakeholder è
migliorato, perché sono state ampiamente condivise le finalità di sviluppo e
di progresso sostenibile.
113
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ROCHE
Gruppo farmaceutico
Roche Italia - Bilancio di Sostenibilità 2005
Problema
La crescita del valore economico dovrebbe tendere al soddisfacimento del
generale bisogno di salute e, quindi, alla creazione, nel medio e lungo
termine, di valore per l’ambiente e la società.
Soluzione
La prima edizione del Bilancio di Sostenibilità 2005 di Roche S.p.A. è nata
per raccontare l’azienda ai propri stakeholder e gli obiettivi raggiunti in
campo sociale, ambientale ed economico.
Il Bilancio ha affrontato i seguenti capitoli chiave: l’identità, la corporate
governance, le relazioni con gli stakeholder, la responsabilità sociale,
economica e ambientale, i Key Performance Indicator.
Il progetto è stato sostenuto dai vertici aziendali e, dal punto di vista
operativo, è stato coordinato dalla Funzione Communication & Pubblic
Affaire, supportata dai rappresentanti delle funzioni aziendali.
Il processo di realizzazione del Bilancio di Sostenibilità ha previsto sei fasi:
1. definizione del modello (adozione degli standard GRI e GBS)
2. raccolta dei dati (realizzazione dello stakeholder engagement)
3. analisi (individuazione dei Key Performance Indicator, riclassificazione
conto economico secondo lo schema del valore aggiunto, confronto con
gli indicatori degli anni passati e con quelli del Gruppo)
4. stesura (condivisione dei testi con un team di lavoro, realizzazione di un
questionario di valutazione del Bilancio, approvazione del CdA Roche)
5. produzione e diffusione (realizzazione su carta ecologica, diffusione su
alcuni stakeholder e su tutti i dipendenti, stesura e diffusione in allegato
di una lettera di presentazione del Bilancio)
6. valutazione (raccolta delle schede di valutazione, analisi e condivisione
dei risultati con il Top Management)
Il Bilancio di Sostenibilità è stato presentato ai dipendenti che hanno potuto
esprimere il proprio parere sul progetto attraverso la compilazione del
questionario di valutazione.
Sono stati inoltre previsti sia una comunicazione interna nelle sedi Roche di
Monza e Segrate, tra le quali l’allestimento di spazi dedicati all’iniziativa
sia una comunicazione diretta con i suoi stakeholder prioritari (medici,
dipendenti, azionisti, fornitori). Per loro è stato predisposto, e pubblicato su
114
Il libro d’oro della responsabilità sociale
un sito web, un questionario per valutare la percezione dei medici sulla
performance sociale e ambientale dell’azienda.
Risultati
I dati raccolti e il sistema di reporting adottato hanno consentito all’azienda
di acquisire una conoscenza più approfondita su aspetti legati al proprio
modo di fare business. Ha infine permesso all’Azienda di definire il proprio
processo di rendicontazione e l’adozione di Key Performance Indicator, le
chiavi per la misurazione della performance di Roche S.p.A.
Il personale coinvolto nella realizzazione del Bilancio di Sostenibilità ha
accresciuto la propria conoscenza sul tema della sostenibilità e, quindi, ha
favorito l’approfondimento e l’integrazione delle tematiche sociali e
ambientali nelle decisioni operative.
115
Il libro d’oro della responsabilità sociale
SIRCI
Azienda operante nella produzione di tubature in plastica
Sviluppo sostenibile mediante un sistema di gestione
che integri sinergicamente processi di responsabilità sociale
Problema
Gli aspetti gestionali assumono una crescente complessità, e sono,
impossibili da risolvere senza considerarne attentamente i risvolti sul piano
non solo delle questioni economiche, finanziarie e patrimoniali a breve
termine, ma anche della qualità per la clientela, della salute e sicurezza per i
dipendenti, della tutela dell’ambiente, della prevenzione dell’inquinamento
per il territorio, dei risvolti di ogni scelta aziendale sul piano sociale, della
prevenzione dei comportamenti contrari ai valori etici.
Soluzione
L’attuale gestione SIRCI è ripartita alla fine degli anni ’90 scegliendo
un’impostazione da subito votata all’eccellenza nella gestione aziendale.
L’alta direzione dell’azienda è coinvolta in prima persona nel dialogo con le
varie parti interessate e nella promozione dello sviluppo, dell’attuazione, del
presidio e del miglioramento continuo dei processi di responsabilità sociale
e dei sistemi di governance societari.
Nell’ambito di una gestione per la responsabilità sociale conforme ai
modelli di riferimento sopra elencati, SIRCI ha posto in essere una
ragguardevole serie di concreti progetti di miglioramento: SIRCI ha infatti
realizzato il più grande impianto fotovoltaico in conto-energia d’Italia,
inaugurato dal Ministro dell’Ambiente.
Nell’ottica della prevenzione dell’inquinamento atmosferico, le emissioni in
atmosfera vengono tenute adeguatamente sotto controllo per mezzo di un
sistema di filtri. I filtri vengono controllati a scadenze predefinite e soggetti
a regolare manutenzione.
Per ciò che concerne la prevenzione dall’inquinamento delle riserve idriche,
è stato creato un sistema di recupero e ricircolo delle acque.
Il progetto ha inoltre previsto interventi a favore di:
-Occupazione giovanile: giornate di incontro e di visita guidata aziendale,
anche con lo scopo di fornire elementi concreti in vista dell’inserimento dei
giovani nel mondo del lavoro.
-Promozione patrimonio storico –architettonico industriale: in corso di
finalizzazione la creazione anche di un percorso guidato.
-Promozione attività artistiche
116
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
SIRCI ha ottenuto unanime consenso da parte di tutte le parti interessate,
contribuendo a migliorare notevolmente la propria reputazione, la propria
visibilità e l’efficacia delle proprie politiche di brand.
Il coinvolgimento del personale ha favorito il sensibile incremento di
suggerimenti da parte dei collaboratori in merito a problematiche connesse
al lavoro in generale e, nello specifico, alle opportunità di miglioramento
della produttività, della qualità, della sicurezza e dell’igiene nei reparti di
stabilimento.
I progetti sviluppati da SIRCI ed i risultati acquisiti in termini di incremento
di valore sociale per le parti interessate all’attività di SIRCI hanno
contribuito al miglioramento dei rapporti con le Istituzioni del territorio.
117
Il libro d’oro della responsabilità sociale
WIND TELECOMUNICAZIONI
Società che offre servizi integrati di telefonia fissa, mobile ed Internet
Wind e la Corporate Responsability - Orientarsi responsabilmente per
competere
Problema
Il filo conduttore che lega i principali processi in azienda dovrebbe essere
rappresentato da un orientamento strategico di fondo, centrato su valori etici
e sul dialogo costruttivo con tutti gli interlocutori, consapevoli della
ricchezza e dei valori creati anche attraverso la costruzione di rapporti
positivi con gli stakeholder, ossia con tutti i soggetti che hanno verso
l’impresa una posizione di interesse e, quindi, una capacità di influenza.
Soluzione
WIND da un azionariato pubblico, italiano, è passata ad un azionariato
privato, internazionale, divenendo parte di uno dei più grandi gruppi
mondiali nelle telecomunicazioni (Orascom Telecom Holding - OTH).
Il cambiamento di proprietà ha comportato grandi novità e ha proposto
nuove sfide, che l’azienda intende vivere e cogliere con l’impegno
quotidiano di tutte le persone che lavorano in azienda. Quello che non è
cambiato, invece, è l’impegno di Wind ad essere impresa sostenibile.
L’iniziativa CSR-in-Wind è stata realizzata per sistematizzare e gestire in un
unico modello integrato di gestione della Corporate Responsibility tutti gli
strumenti della CSR.
Obiettivo della CSR-in-Wind è principalmente quello di favorire un
cambiamento culturale ed un approccio nuovo anche in termini di
formazione e professionalità, con il coinvolgimento diretto di tutte le
persone Wind. L’azienda è impegnata pertanto a compiere un percorso
interno volto al miglioramento continuo dei propri processi, comportamenti
e azioni che consentano di incrementare il valore del brand e la reputazione
aziendale.
Il primo strumento è il Bilancio di Sostenibilità, giunto ormai al terzo anno
consecutivo di realizzazione. Nell’edizione 2005, rinnovata nella struttura e
nei contenuti, Wind rendiconta ai propri stakeholder (dipendenti, clienti,
fornitori, azionisti, collettività), in modo completo, significativo e
trasparente, le performance raggiunte nel 2005 in campo economico, sociale
ed ambientale.
Il percorso verso la sostenibilità intrapreso da Wind si è arricchito nel 2006
di un nuovo importante tassello, il coinvolgimento diretto dei portatori di
118
Il libro d’oro della responsabilità sociale
interesse (Stakeholder Engagement). L’iniziativa è stata realizzata
attraverso focus group mono-stakeholder con i dipendenti e i clienti, nei
quali sono state affrontate tematiche di interesse reciproco.
Wind ha inoltre ottenuto il 30 Aprile 2004 la Certificazione SA 8000 e la
nuova certificazione ISO 27001 .
Dal 2002 Wind adotta inoltre il Codice Etico, un vero e proprio codice di
condotta che individua i criteri di comportamento cui l’azienda si ispira
nella conduzione delle attività di business, sia verso l'interno che verso
l'esterno, con l'obiettivo di creare un riferimento per i propri stakeholder.
Il Codice Etico si integra con il Modello di Organizzazione e Gestione che
risponde alle esigenze di contribuire al perseguimento della responsabilità,
della trasparenza e della correttezza verso tutti i portatori di interessi.
A marzo 2006 Wind ha lanciato il progetto "Wind per te", nato per aiutare
le persone che lavorano in Wind a conciliare gli impegni professionali con
le esigenze di tutti i giorni, portando direttamente in azienda alcune attività
che altrimenti occuperebbero il tempo libero (consulenze on line,
lavanderia, pratiche burocratiche, assistenza auto) e speciali convenzioni,
una Bacheca on line e il Servizio di AutoStop (per offrire e cercare un
passaggio in ufficio, per condividere il tragitto e ridurre l’inquinamento da
traffico).
Nel corso del 2006 Wind ha realizzato un’iniziativa sul fronte della
informazione/formazione interna, denominata Mini Canvas, l’occasione per
trasferire consapevolezza sulle tematiche della responsabilità sociale, della
qualità, della sicurezza e della salvaguardia dell’ambiente a tutti i
dipendenti.
A partire dal 2003 Wind contribuisce a numerose iniziative benefiche
predisponendo il servizio SMS Solidale, con il quale i clienti hanno la
possibilità di effettuare donazioni attraverso l’invio di SMS.
È stato poi siglato un accordo tra Wind e i rappresentanti delle sedici
Associazioni di Consumatori per l’applicazione di una procedura – la
Conciliazione Paritetica – basata su una negoziazione tra le due parti: da un
lato il Conciliatore Wind e dall’altro il rappresentante dell’Associazione
prescelta dal Consumatore.
Risultati
Le iniziative promosse da Wind hanno ottenuto un grande riscontro tra i
partecipanti ed hanno consentito la diffusione delle tematiche della
responsabilità e della cultura d’impresa verso persone che svolgono un
ruolo chiave nei principali processi aziendali.
119
Il libro d’oro della responsabilità sociale
120
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CATEGORIA 3 – PROGRAMMA DI “PARTNERSHIP”
NELLA COMUNITÀ
121
Il libro d’oro della responsabilità sociale
122
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ADD VALUE
Azienda a capitale privato che opera nel settore della consulenza
informatica per Banche, Assicurazioni e Grandi Imprese
“C.U.S. Rugby Verona - ABO Project: lo sport scende in campo a
favore della ricerca sul cancro”
Problema
L'Europa deve raddoppiare l'importo dei finanziamenti destinati alla ricerca
sul cancro: lo afferma una nuova indagine sul modo in cui viene finanziata
la ricerca sul cancro nell'Unione europea. Nella stessa è inoltre emerso che
la spesa pro capite degli Stati membri dell’Unione Europea è sette volte
inferiore a quella degli Stati Uniti, che i finanziamenti a favore della ricerca
clinica e preventiva non sono sufficienti e che il sostegno generale
dell'Europa alla ricerca sul cancro è scarso, sia a livello centrale che nei
singoli Stati membri. L'indagine ha altresì rilevato che oltre la metà dei
finanziamenti destinati alla ricerca europea sul cancro proviene dal settore
delle donazioni private. È quindi importante che le imprese diano il loro
contributo al fine di aumentare la ricerca in questo settore.
Soluzione
ADD VALUE ha stabilito uno stretto rapporto con ABO Project,
organizzazione nata nel mondo Confindustriale Veneziano con l’obiettivo di
nutrire e guidare la ricerca promossa da ABO (Applicazioni Biotecnologie
in Oncologia), Associazione Medico–Scientifica, sottoscrivendo un
contratto della durata di due anni (biennio 2004/2006) per un progetto sulla
Diagnosi precoce del Cancro al polmone condotto dall’azienda USSL 12
Veneziana, dall’Istituto Tumori Milano, dall’Azienda Ospedaliera San
Filippo Neri di Roma, dall’Ospedale Busonera di Padovane e dall’azienda
Ospedaliera di Padova. Il contratto è stato poi rinnovato per il successivo
biennio 2006/2008 contribuendo ad uno studio finalizzato allo sviluppo di
nuove tecnologie per applicazioni di Radioterapia durante l’intervento
chirurgico. Sono stati forniti periodicamente documenti di “Stato
Avanzamento Lavori” e una tesi di risultato finale che è stata presentata a
tutta la comunità scientifica. Il sostenitore è stato costantemente informato,
in modo trasparente, sui progetti ai quali sono stati destinati i fondi da lui
devoluti. I frequenti momenti di confronto e di verifica con ABO hanno
portato ad apprezzare il lavoro e quindi a rinnovare la fiducia alla scadenza
del contratto biennale. In questo modo ADD VALUE ha abbinato il
marchio ABO Project alla propria comunicazione sia interna sia esterna
123
Il libro d’oro della responsabilità sociale
attraverso, ad esempio, il sito aziendale, le lettere ai clienti, gli auguri
natalizi, la comunicazione ai dipendenti e le convention di presentazione del
progetto in un’ottica di Cause Related Marketing.
Risultati
ADD VALUE, abbinandosi al marchio ABO Project, ha aumentato la sua
visibilità negli aspetti di attenzione al sociale. Molti clienti hanno espresso
ammirazione per l’iniziativa intrapresa e in alcuni casi la comunicazione ha
permesso di procurare ad ABO Project dei buoni contatti per poter
coinvolgere nuovi sponsor nei progetti di ricerca. Il senso civico, che
compone la carta dei Valori di ADD VALUE, esce rafforzato da questa
esperienza. È stato creato un momento di sensibilizzazione e di confronto
con la sensibilità sociale individuale. L’argomento trattato ha toccato molto
la sensibilità individuale di tutti i collaboratori e ha contribuito a trasferire al
mercato i valori cardine della vision dell’azienda: diventare in Italia “Total
Quality Leader” nell’Application Consulting & Solutions.
124
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ADD VALUE
Azienda a capitale privato che opera nel settore della consulenza
informatica per Banche, Assicurazioni e Grandi Imprese
“C.U.S. Rugby Verona – Sport e Azienda: valori condivisi”
Problema
Tra le problematiche che acquisiscono con il passare del tempo maggior
importanza in azienda vi è quella legata alle risorse umane ed ai valori che
queste condividono con l’impresa in cui lavorano. Si può far leva sulle
risorse umane attraverso delle iniziative che non siano circoscritte al
minimo istituzionale, ma che prevedano un coinvolgimento attivo e
specifico. Viene ritenuto fondamentale che sia presente un buon clima
organizzativo, raggiungibile attraverso un buon legame relazionale e la
capacità di saper fare squadra.
Soluzione
ADD VALUE ha deciso di sottoscrivere con CUS Verona Rugby, che
rappresenta la sezione sportiva di Rugby del Circolo Universitario
Studentesco di Verona, un contratto di sponsorizzazione, in qualità di Main
sponsor per la stagione 2005/2006 e lo ha rinnovato, in qualità di cosponsor,
nella stagione 2006/2007. Il motivo della sponsorizzazione sono state le
molte affinità con la carta dei valori dell’azienda, ad esempio lavoro di
gruppo, impegno, spirito di sacrificio e rispetto delle persone. Quindi, in
nome dei valori condivisi, è stato stabilito una stretta relazione tra i due.
ADD VALUE, grazie al CUS Rugby, ha potuto organizzare delle specifiche
giornate di formazione outdoor per i dipendenti presso la sede della società
sportiva, coinvolgendo in modo attivo sia i dirigenti, sia l’allenatore, sia il
capitano della squadra. Nello specifico i Team Leader dell’azienda si sono
misurati con passaggi o calci alla palla ovale o con una mischia simulata,
chiaro esempio di identificazione per il raggiungimento di un obiettivo
comune. Il tempo trascorso insieme è stato molto importante per riuscirsi a
confrontare al di fuori della quotidiana realtà aziendale.
Risultati
L’abbinamento del nome ADD VALUE con il movimento rugbystico ha
rafforzato l’immagine dell’azienda nell’ambito dell’attenzione al sociale ed
in particolare nel sostenere una realtà radicata sul territorio veronese,
contribuendo a migliorare anche la comunità locale. La sponsorizzazione ha
portato grande gratificazione morale e di fiducia. È stata inoltre
125
Il libro d’oro della responsabilità sociale
un’occasione per sottolineare l’importanza dei valori nello sport e di come
questi possano essere vissuti e tradotti all’interno delle imprese. La
sponsorizzazione, oltre a questo, ha avuto un ottimo ritorno mediatico sui
mezzi d’informazione cittadini e presso i clienti che hanno la loro sede a
Verona. Per quanto riguarda il personale sono stati riscontrati dei
miglioramenti dal punto di vista relazionale e della collaborazione..
126
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ADIDAS ITALY
Abbigliamento, calzature ed accessori sportivi
Progetto Adidas Impossible is Nothing Donations
Problema
Nello sport, come nella vita, sono innumerevoli gli ostacoli che si possono
incontrare e superarli è estremamente formativo in quanto rappresenta una
presa di coscienza importante: “Ce la posso fare perché… Niente è
impossibile”. Inoltre lo sport è fondamentale ancora più nelle aree disagiate,
come fattore aggregante per i giovani, assumendo un ruolo importante nella
formazione, nello sviluppo ed nell’educazione.
Soluzione
Il progetto di donazioni “Impossible in Nothing” è un piano pluriennale di
interventi di riqualificazione di aree dedicate all’attività sportiva in Italia.
Dal 2004 sono state almeno quindici le città italiane che hanno beneficiato
di una donazione in contesti dove era difficile, se non impossibile, fare
sport. Il progetto ha donato un campo da calcetto in erba sintetica al
quartiere Brancaccio di Palermo per permettere agli alunni dell’Istituto
Comprensivo Statale Padre Pino di acquisire una mentalità di rispetto delle
regole attraverso la pratica dello sport. Nella Capitale Adidas ha ripristinato
la sala di muscolazione del centro preolimpico della Federazione Pentathlon
Moderno, a disposizione sia degli atleti del giro olimpico sia della comunità
circostante. A Padevana sono state donate prima nuove attrezzature sportive
per il campetto polivalente, poi è stata fatta la ripavimentazione del
campetto stesso. Adidas ha effettuato anche una donazione a favore della
Bixia, la società di Brescia per cui si allena Vanessa Ferrari, affinché le
Autorità si impegnino a consegnare all’atleta bresciana una sede degna dei
suoi tanti successi e dove si possa preparare adeguatamente ai traguardi che
si è prefissata. Adidas sostiene anche il Comitato Italiano di Special
Olympics: nel 2003 è stato partner tecnico degli oltre 90 atleti che hanno
preso parte ai Giochi Mondiali di Dublino; nel 2004 ha sostenuto la quarta
edizione della Settimana Europea del Calcio e i Giochi Nazionali Estivi; nel
2005 ha confermato l’impegno nella Settimana Europea del Calcio.
Attraverso la campagna “Adotta un campione”, di cui testimonial è stato
Kakà, si è voluto raccogliere fondi per assicurare la migliore ospitalità alle
57 delegazioni che hanno partecipato agli Special Olympics European
Youth Games e quindi garantire la partecipazione del numero di Atleti più
ampio possibile.
127
Il libro d’oro della responsabilità sociale
L’idea di promuovere un piano di donazioni concrete a delle realtà con
impianti sportivi in difficoltà è nata dalla volontà di premiare chi, pur con
difficoltà, lotta e supera i propri limiti per difendere ed elevare il valore
dello sport. Anno dopo anno Impossibile is Nothing si sta pienamente
sviluppando nella condivisione di valori che Adidas ritrova nei propri atleti
e partner: Passione, Impegno e Rispetto per lo sport.
Risultati
Attraverso il suo impegno Adidas ha potuto dimostrare di essere una
multinazionale attenta di fronte alle problematiche della vita e di impegnarsi
nel sociale attraverso ciò che conosce meglio: lo sport, una passione che
risale al suo fondatore Adi Dassler. È stato inoltre innalzato il livello di
consapevolezza nella società che la pratica sportiva è fondamentale non solo
per ragioni fisiche ma anche per aspetti educativi. Inoltre i dipendenti sono
stati sensibilizzati attraverso un sistema di comunicazione interna.
128
Il libro d’oro della responsabilità sociale
AIR LIQUIDE ITALIA
Azienda attiva nel settore dei gas naturali,
medicinali e dei servizi ad essi associati
Progetto scuola “Io vivo d’aria”
Problema
Oggi solo un impegno dell'industria chimica nella gestione ambientale può
consentire di soddisfare due tipi di necessità inscindibili e complementari:
da una parte, fornire risposte puntuali alle complesse esigenze del mercato,
mettendo a disposizione della comunità prodotti e servizi sempre più ecocompatibili; dall'altra rafforzare il proprio impegno affinché l'attività
produttiva si svolga a livelli sempre più elevati di compatibilità con il
territorio e della sicurezza ambientale.
Soluzione
Air Liquide è un Gruppo fortemente radicato sul territorio e da tempo
impegnato nel campo dello sviluppo sostenibile. Una delle sue proprietà è
proprio quella di creare un reale dialogo con le comunità sociali in cui
opera, per cercare di limitare e contenere quella che è conosciuta come
sindrome di NIMBY (Not In My Back Yard).
Per quanto riguarda le problematiche ambientali interne ed esterne e la
gestione dei rischi, Air Liquide sviluppa la sua strategia partecipando al
programma Responsible Care lanciato da Federchimica nel 1994.
Successivamente l’azienda ha intrapreso un percorso di gestione della
qualità arrivando a certificarsi ISO 9001:2000, mentre è in corso di
approvazione la certificazione ambientale secondo la norma ISO
14001:2004. A partire dal 2005 il Gruppo ha deciso di dotarsi di un sistema
di Gestione Industriale più avanzato per far fronte alle necessità di
miglioramento interno in termini di sicurezza e affidabilità dei processi e
dei prodotti da fornire ai clienti.
Il progetto scuola è stato realizzato proprio con l’obbiettivo di andare
incontro alle esigenze sia della comunità locale di approfondire la
conoscenza dell’attività della centrale, nonché degli usi dei gas
indispensabili alla vita quotidiana, sia del Gruppo stesso, cercando di
sviluppare un clima di fiducia con i propri stakeholder esterni.
Il progetto scuola “Io vivo d’aria”, realizzato nell’anno scolastico
2005/2006 nei comuni di Melilli e Priolo, è una proposta didattica/educativa
per gli alunni delle scuole elementari (4a e 5a) che hanno ricevuto da Air
Liquide un insieme di materiali informativi relativi ai gas presenti in natura.
129
Il libro d’oro della responsabilità sociale
I ragazzi hanno ricevuto il manuale informativo “Io Vivo d’Aria”, alcune
schede per effettuare gli esperimenti scientifici, alcuni manifesti da esporre
in classe e un CD Rom multimediale che consente di navigare, anche
giocando, attraverso le meraviglie naturali e scientifiche rappresentate dai
gas che si trovano nell’aria, tra cui ossigeno, azoto ed argon. Gli alunni sono
poi stati accompagnati nel viaggio di scoperta e conoscenza, così come
negli esperimenti e nel gioco, da un personaggio che fa da Cicerone sia sui
supporti cartacei sia nel CD Rom: ZOE, una particella d’aria, la mascotte
che accompagna i bambini che partecipano al progetto.
Sono inoltre stati previsti degli incontri fra le scolaresche ed i tecnici di Air
Liquide, con visite guidate alle centrali Air Liquide ed un concorso finale a
premi basato su elaborati grafici realizzati dagli alunni coinvolti nel
progetto.
La realizzazione operativa del progetto ha richiesto un grosso impegno da
parte dei collaboratori ai quali è stato richiesto sia di partecipare attivamente
alle lezioni in classe, sia di accompagnare gli alunni durante le visite alle
centrali, spiegando loro con una terminologia semplice i processi e le
attività svolte e realizzando semplici esperimenti con i gas per far “toccare
con mano” le proprietà degli stessi. Per assicurare un adeguato
coinvolgimento del personale interno è stato utilizzato l’intranet e l’house
organ aziendale che ha presentato a livello internazionale il progetto
suscitando l’interesse delle altre filiali del gruppo che ne hanno subito
richiesto copia per adattarlo alla realtà sociale in cui operano.
Risultati
Sono stati 350 i bambini di età compresa tra i 9 e gli 11 anni coinvolti nel
programma didattico del progetto scuola nell’anno scolastico 2005/5006.
Tutti si sono dimostrati entusiasti e contenti dell’iniziativa, compresi gli
insegnanti. Subito dopo l’avvio del programma tante altre scuole dei
comuni limitrofi hanno richiesto di poter essere inserite nel programma.
Il progetto non ha portato vantaggi in termini di business, ma ha favorito il
miglioramento e il consolidamento delle relazioni territoriali e del consenso
sociale sulle attività delle centrali Air Liquide, rafforzando il brand e la
positiva immagine del Gruppo.
I numerosi articoli usciti sulla stampa locale in merito all’iniziativa, e i
servizi televisivi dedicati testimoniano l’interesse e il gradimento suscitato
dall’iniziativa all’interno della comunità locale. Al progetto è stato
riconosciuto il merito di “avvicinare i giovani all’impresa, incentivando i
ragazzi a entrare in contato con il mondo del lavoro” (Premio Special Areté
del Tempo Economico).
130
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ALCATEL ITALIA
Azienda che elabora soluzioni di comunicazione end-to-end per operatori,
aziende e pubbliche amministrazioni
MARTE (Milan Atopy Research Tele-Expertise)
Problema
Negli ospedali la gestione di una quantità rilevante di dati e l’adozione di
algoritmi diagnostici e terapeutici implicano una piattaforma tecnologica e
sofisticata, con criteri di sicurezza operativa di disponibilità al top per le
applicazioni mission critical richieste dai Reparti non sempre di facile
acquisizione da parte degli ospedali stessi,
Soluzione
La Clinica Pediatrica Macedonio Melloni ha mostrato l’esigenza del reparto
di pediatria di implementare un’infrastruttura di Information &
Communications Technology destinata all’archiviazione e al supporto
decisionale delle informazioni connesse al trattamento delle patologie
allergiche e pneumologiche dell’infanzia.
Grazie alla collaborazione tecnico-scientifica tra la Clinica Pediatrica
Macedonio Melloni dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano e Alcatel sono
stati ideati e resi operativi una rete ed un software con il compito di
trasformare istantaneamente i dati immessi dai medici in indicazioni per la
diagnosi, la cura, la prevenzione e la gestione di tutte patologie allergiche
che affliggono i bambini. Grazie a MARTE (Milan Atopy Research TeleExpertise), rete informatica dedicata alla gestione dei dati clinici riguardanti
le patologie respiratorie allergiche infantili, ogni singolo paziente diviene un
caso indice e l’Amministrazione della Sanità potrà essere in grado di
conoscere in tempo reale sia la tempistica sia le modalità con le quali si
manifestano le riesacerbazioni di asma, quantificare l’inquinamento
atmosferico e calcolare quanto esso incida sul manifestarsi di tali allergie.
Sono state previste 6 workstations collegate fra loro con un sistema di
cablaggio strutturato standard per garantire le migliori qualità trasmissive
per una gestione di un’elevata quantità di dati. Il sistema è stato anche
predisposto per dialogare con il servizio della Sanità Regionale. La
collaborazione tra Alcatel e la Clinica Pediatrica Macedonia Melloni di
Milano ha avuto inizio nel 2006 grazie all’incontro con Allegria, la prima
associazione italiana per la ricerca sull’allergia e l’asma infantile nata nel
luglio 2002 per iniziativa del reparto di Pediatria dello stesso Ospedale,
131
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
Il progetto MARTE, concluso da pochi mesi, verrà ufficialmente presentato
alle autorità nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà presso il
Reparto agli inizi di marzo. Il sistema è comunque a tutti gli effetti già
operativo con una buona soddisfazione da parte del personale del Reparto.
Inoltre MARTE ha permesso di promuovere, all’interno dell’azienda,
l’attività dell’Associazione Allegria, oltre che portare a conoscenza, a
quante più persone possibili, delle problematiche legate alle forme di
allergie e di asma infantile. MARTE ha inoltre rappresentato un’altra
apprezzabile testimonianza per Alcatel del proprio impegno e responsabilità
nei riguardi della comunità locale. È stato anche evidenziato un alto livello
di soddisfazione da parte del personale del Reparto. Alcatel ha sottolineato
come i grandi Gruppi siano chiamati ad un maggior senso di coscienza e
attenzione nei confronti del territorio.
132
Il libro d’oro della responsabilità sociale
AMERICAN EXPRESS SERVICES EUROPE LTD
Società erogatrice di carte di credito
Progetto “Proteggi e conserva anche tu il patrimonio storico
e naturalistico di Pitigliano”
Problema
Intere aree archeologiche e storiche manifestano il bisogno di intervento e
di recupero urgente a causa del deperimento naturale dovuto ai fenomeni
climatici, all’erosione o al cedimento strutturale del terreno.
Soluzione
American Express, collaborando con il Word Monuments Watch e l’
Università di Firenze, ha elaborato il progetto “Proteggi e conserva anche
tu il patrimonio storico e naturalistico di Pitigliano” grazie al quale, con un
contributo pari a 100.000 $, è stato possibile contribuire alla ricerca
scientifica per il perfezionamento degli strumenti necessari a realizzare lo
studio delle condizioni geologiche e geotecniche sia della rupe di Pitigliano
e delle Vie Cave, sia la mappatura della rete di cavità sotterranee realizzate
fin dal medioevo all’interno dell’ammasso tufaceo. American Express ha
deciso di dare il proprio contributo essendo da anni particolarmente attiva
sul fronte della responsabilità ambientale. Grazie alla collaborazione di
partners locali è stato permesso agli esperti e agli studiosi dell’Università di
Firenze, grazie al finanziamento, di utilizzare un modello digitale delle
pareti e dell’ammasso roccioso con dettaglio millimetrico impiegato ai fini
della modellazione geologica e del monitoraggio dell’evoluzione di
eventuali dissesti. I dati complessivi che derivano dalle campagne di misure
permettono di comprendere meglio le caratteristiche geologiche della roccia
e consentono di formulare ipotesi più precise ai fini della modellazione
dell’instabilità e delle condizioni di innesco di fenomeni franosi di crollo.
Risultati
American Express ha permesso di tutelare e rivalutare un patrimonio
artistico, storico e culturale italiano per garantire anche alle generazioni
future di poter beneficiare di tale inestimabile valore e portarlo
all’attenzione di milioni di potenziali visitatori e turisti provenienti da tutto
il mondo. Il progetto ha permesso di sottolineare la cultura di responsabilità
sociale della multinazionale collaborando attivamente con le organizzazioni
locali in linea con i propositi aziendali di essere un buon cittadino nella
133
Il libro d’oro della responsabilità sociale
comunità in cui si opera. Inoltre, è stato realizzato un intervento
ambientalmente e archeologicamente importante. È stato anche fornito un
contributo alla ricerca scientifica ed è stato sostenuto lo studio delle migliori
tecnologie di intervento preventivo e conservativo del patrimonio storico e
naturalistico italiano.
134
Il libro d’oro della responsabilità sociale
AMERICAN EXPRESS SERVICES EUROPE LTD
Società erogatrice di carte di credito
Progetto “Una nuova casa famiglia per i bambini di Roma”
Problema
La legge 149/01, che ha previsto la chiusura degli orfanotrofi italiani entro
il 31 dicembre 2006, ha creato una vera e propria emergenza che ha causato
l’impossibilità di rispondere positivamente alle richieste di ospitalità
avanzate sia dai servizi sociali sia dai tribunali per i minorenni.
Soluzione
American Express ha progettato e realizzato un intervento a Roma per
l’apertura di una comunità familiare per ospitare bambini in situazione di
disagio. I partner beneficiari del progetto sono stati i Villaggi SOS Italia,
un’organizzazione senza fini di lucro fondata nel 1963 a Trento e rientrante
nella famiglia SOS internazionale, grande organizzazione privata mondiale,
apolitica e aconfessionale per l’assistenza all’infanzia in difficoltà.
L’associazione partner è stata scelta per il suo forte accreditamento
dell’istituzione sul territorio e nella sua profonda esperienza in tema di
affido e affronto dei problemi dei minori in situazione di disagio. American
Express ha investito 42.400 $ e si è basata sul suo codice di etica
professionale chiamato Blue Box Value seguendo il principio guida “essere
cittadini esemplari nelle comunità in cui viviamo e operiamo”. I punti di
forza del progetto sono stati la trasparenza, la qualità, la replicabilità e
l’interazione con i partner operativi coinvolti. Fondamentale è stata la
partecipazione attiva dei dipendenti che hanno potuto partecipare all’attività
recandosi durante la settimana nella struttura per offrire sostegno visibile,
giocare con i bambini, aiutarli a fare i compiti, vedere i loro progressi,
prestando quindi ore di volontariato riconosciute dall’azienda e
regolarmente retribuite.
Risultati
Attraverso American Express è stata permessa l’apertura di una nuova casa
famiglia, seguendo tutti i lavori di ristrutturazione e valutando
costantemente l’efficacia dell’intervento. Grazie al progetto Villaggi SOS
ha potuto incrementare la sua offerta di sostegno sul territorio, rispondendo
efficacemente alle richieste di assistenza provenienti dai servizi sociali e dal
135
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Tribunale, permettendo ad altri bambini da 0 a 14 anni di vivere protetti in
un luogo sicuro, simile ad una famiglia.
È stato rafforzata la presenza di American Express all’interno della
comunità di appartenenza e il senso di coinvolgimento degli 850 dipendenti
della sede romana, i quali hanno accolto infatti in modo positivo il progetto
dell’azienda ed è aumentata la consapevolezza di amministratori, dipendenti
e top management circa l’importanza e la responsabilità che discendono
dalle strategie di responsabilità sociale d’impresa.
136
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ATM
Trasporto pubblico locale
Infolavoro: una vetrina in Piazza Duomo
Problema
Una delle necessità sempre più attuali è quella di creare un ponte diretto tra
la domanda di occupazione e il mercato dell’offerta, mercato che non
sempre è in linea con le aspettative aziendali, soprattutto in termini di
competenze e caratteristiche necessarie per garantire l’inserimento ottimale
dei giovani provenienti dal mondo della scuola.
Soluzione
Il 23 maggio 2006 è stato aperto nel mezzanino della stazione metropolitana
di Duomo lo sportello InfoLavoro. Questo è stato ideato e realizzato
totalmente da ATM in collaborazione con Milano Accademia di
Formazione quale Service per conto di ATM, del suo gruppo e per tutte le
partecipate del Comune di Milano al fine di aggregare le attività di ricerca,
selezione e formazione del personale per facilitare l’incontro mirato tra
domanda e offerta di lavoro nell’aerea milanese a favore delle aziende ex
municipalizzate. InfoLavoro è stato creato sia per le aziende sia per i
giovani, è costituito da personale altamente specializzato e proveniente dalla
Direzione del Personale e Organizzazione di ATM, è in grado quindi, di
leggere le evoluzioni e le richieste provenienti dai diversi settori industriali
e potervi interagire al meglio. Lo sportello eroga i seguenti servizi:
Immagine (una vetrina in piazza Duomo e nelle banchine di attesa della
metropolitana, per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro);
Reclutamento (strumenti di ricerca e di comunicazione più idonei per
raggiungere le candidature “target” desiderate); Orientamento (un team di
persone specializzate nel favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di
lavoro utilizzando i più moderni strumenti di screening psicologico presenti
sul mercato); Development Center (misura del potenziale del personale
mediante valutazione individuale o di gruppo, con la possibilità di ricevere
un profilo individuale redatto dallo psicologo abilitato); Inserimento (servizi
di formazione al ruolo e formazione superiore); Amministrazione (un centro
specializzato nella gestione amministrativa degli inserimenti).
InfoLavoro presenta un’area multimediale, composta da uno schermo per la
proiezione a ciclo continuo delle offerte presenti e per i messaggi
istituzionali, bacheche per la raccolta cartacea delle offerte e personal
computer dedicati ai clienti per una ricerca individuale delle diverse
137
Il libro d’oro della responsabilità sociale
opportunità offerte. È presente anche uno sportello tradizionale per fornire
informazioni integrative e per programmare le giornate di orientamento. Il
progetto ha preso avvio a settembre 2005 ed è diventato operativo il 23
maggio 2006. l’intera progettazione e realizzazione sono state totalmente a
carico di ATM, come pure le infrastrutture tecnologiche e il personale che
vi opera.
Risultati
Grazie all’attività svolta da InfoLavoro nell’arco del 2006 sono stati
sottoposti a giornata di orientamento per conto di ATM, 1489 candidati e
redatti 1239 profili individuali di orientamento. Da settembre 2006, dopo il
primo anno di rodaggio, InfoLavoro ha mosso i primi passi per conto dei
Soci fondatori di Milano Accademia di Formazione: ha selezionato giovani,
laureati e non, per coprire tre posizioni presso AMSA. Grazie a tale
esperienza ATM ed i partner del progetto hanno acquisito una maggiore
visibilità sul territorio e sono stati un punto di raccordo diretto con chi è alla
ricerca di un impiego, hanno promosso e favorito l’occupazione, nonché
utilizzato tutti i propri dipendenti per veicolare la ricerca e la diffusione del
progetto. InfoLavoro è quindi diventato il centro di incontro tra la domanda
e l’offerta di una rete di imprese che possono contare su un numero di
assunzioni medie annue complessivo superiore alle mille unità.
138
Il libro d’oro della responsabilità sociale
AURORA ASSICURAZIONI
Compagnia Assicurativa
Aurora per il Sociale
Problema
La povertà è un problema che non minaccia solo il terzo mondo: i dati del
2005 stimavano che nel 2004 le famiglie italiane che vivevano in condizioni
di povertà relativa erano 2674000, pari al 11.7% delle famiglie residenti.
Oltre la lotta alla povertà grandi problemi sono anche la difesa dei diritti
dell’infanzia, la ricerca medica ed il sostegno alla cultura, intesa come
recupero e valorizzazione del patrimonio storico artistico.
Soluzione
Nel 2006 Aurora Assicurazioni ha consolidato il suo impegno nell’ambito
del non profit attraverso “Aurora per il sociale”, un programma con cui la
Compagnia sostiene il terzo settore, riproposto per il terzo anno consecutivo
con un ulteriore impiego di risorse e con lo sviluppo di nuove attività. Tutti
i progetti realizzati sono stati resi possibili grazie al coinvolgimento diretto
di dipendenti e degli Agenti. Attraverso il progetto “insieme per la
costruzione di un ambulatorio medico e di una maternità a Ganda” Aurora
ed i suoi Agenti hanno scelto di sostenere la costruzione di una struttura
sanitaria a Ganda, in Angola. La costruzione prevede una pediatria, un
ambulatorio, una sala parto e maternità, una farmacia, un laboratorio analisi
ed una cisterna per l’acqua: un punto di riferimento importante per un’area
di 50 chilometri quadrati che oggi non dispone di strutture adeguate a cui
rivolgersi in caso di necessità. Con “Aurora e AISM insieme in piazza” la
Compagnia ha voluto sostenere la ricerca medica con un contributo per
organizzare un evento in occasione della Settimana Nazionale della Sclerosi
Multipla. Il “Progetto di vita” ha permesso di restituire una famiglia a 30
bambini ospitati in un istituto di Bélem. “La scuola di Boditti”, invece, è un
progetto che ha permesso la costruzione di una scuola attraverso i contributi
che Aurora ha versato alla Fondazione Butterfly Onlus. Inoltre, con la
“Giornata Nazionale della Colletta Alimentare” la campagna di
comunicazione della Fondazione Banco Alimentare, con il supporto di oltre
1200 Agenzie Aurora, con i relativi dipendenti che hanno partecipato
direttamente all’iniziativa, sono stati raccolti generi alimentari all’interno
degli ipermercati aderenti alla Colletta. Attraverso l’i.Lab Leonardo Aurora
ha collaborato con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia per
il restauro dei modelli progettati da Leonardo da Vinci e l’apertura del
139
Il libro d’oro della responsabilità sociale
laboratorio interattivo i.lab leonardo. La restituzione al pubblico di questo
patrimonio di conoscenze è stata comunicata attraverso una campagna
veicolata attraverso stampa, affissioni e pendenti posizionati sui mezzi
ATM.
Risultati
Ogni progetto ha avuto dei risultati peculiari che vanno considerati
singolarmente. I fondi destinati alla “costruzione di un ospedale e di una
maternità a Ganda” hanno superato i costi relativi alla costruzione delle
strutture quindi andranno a sostenere le spese di avvio. “Aurora e AISM
insieme in piazza” ha interessato diverse città, catturando l’interesse
dell’opinione pubblica e sensibilizzando sul problema della sclerosi
multipla. Grazie a “Progetto di Vita” 24 bambini hanno lasciato l’istituto:
14 sono di nuovo insieme alle famiglie di origine, 2 in affido, 5 in
reinserimento familiare e 3 in adozione. Per gli altri 8 bambini in istituto
sono stati attivati percorsi personalizzati con trattamenti psicoterapeutici,
attività sportive, di sostegno scolastico e corsi di informatica. Durante la
“Giornata Nazionale della Colletta Alimentare” sono state raccolte 8350
tonnellate di prodotti alimentari, 200 in più rispetto allo scorso anno.
Attraverso il contributo devoluto alla Fondazione Butterfly si potrà
sostenere un progetto che prevede la costruzione di una scuola elementare
per 400 bambini. Con l’i.Lab Leonardo al Museo Nazionale della Scienza e
della Tecnologia attraverso i percorsi didattici e l’utilizzo delle macchine
interattive i ragazzi hanno potuto fare esperienza diretta avvicinandosi al
patrimonio di conoscenze lasciate dal genio leopardiano. Si calcola che in
tutto Aurora Assicurazioni abbia raggiunto un pubblico numericamente
importante: 3 milioni di clienti oltre i fornitori, la stampa e la pubblica
opinione.
140
Il libro d’oro della responsabilità sociale
AUTOGRILL
Azienda attiva nel settore dei servizi di ristorazione e retail per il
viaggiatore
Partnership con il Phoenix Area Children
Problema
I bambini affetti da patologie cancerogene ed ematologiche devono poter
vivere in ambienti con spazi dedicati a loro e devono essere seguiti da team
medici specialistici per soddisfare a pieno tutte le loro necessità. Purtroppo
non sempre questo è possibile, a causa della mancanza di fondi.
Soluzione
HMSHost, consociata operativa americana controllata al 100% da Autogrill,
ha organizzato una significativa raccolta fondi in occasione del 20° Torneo
Annuale di Golf allo Sky Harbor, svoltosi a Phoenix il 1° dicembre 2006, a
favore delle attività svolte dal Phoenix Children’s Hospital (PCH) e dal
Southwest Autism Research and Resource Center (Arizona). Da oltre 20
anni HMSHost ed i suoi collaboratori si fanno parte attiva nel contribuire
alla realizzazione della mission e vision del PCH. Per tutti è un vero e
proprio motivo di orgoglio poter contribuire a migliorare le cure e le
condizioni di vita per i bambini e per le loro famiglie. Un team interno ad
HMSHost ha organizzato i dettagli dell’evento (luogo, alloggio, modalità
della competizione, tema della serata di gala, beneficenza, etc.) per poter
accogliere e nel contempo sensibilizzare tutti i partecipanti in merito alle
attività del Phoenix Children’s Hospital. Il Phoenix Childen’s Hospital
rappresenta il più importante centro pediatrico specialistico in Arizona per
patologie cancerogene ed ematologiche che colpiscono bambini dalla
nascita fino all’adolescenza. All’interno vengono coordinate iniziative ed
eventi volti a promuovere l’interazione sociale e lo sviluppo di un ambiente
dove bambini affetti da tali malattie possano avere spazi dedicati (asili,
spazi gioco, camere in grado di ospitare anche i familiari). In particolare
attraverso un approccio “family centered”, il Centro provvede a fornire cure
personalizzate dedicate ai propri pazienti: ad ogni bambino viene garantito
un proprio team di medici, terapisti, nutrizionisti per coprire le cure
oncologiche ed ematologiche. Per quanto concerne l’altro partner del
programma, il Southwest Autism Research and Resource Center, esso
rappresenta il catalizzatore dei progetti di ricerca nazionali ed
141
Il libro d’oro della responsabilità sociale
internazionali, provvedendo ad aggiornamenti ed assistenza continua alle
famiglie colpite e ai professionisti interessati.
Risultati
Il contributo devoluto dai 400 golfisti, collaboratori e sponsor
dell’iniziativa, ha raggiunto i 325.000 $, grazie al quale è stato possibile
fornire maggiori cure e migliorare l’assistenza pediatrica ai bambini affetti
da gravi forme tumorali (agli organi o al sangue), nonché allo sviluppo di
nuovi progetti di ricerca contro l’autismo. I fondi raccolti durante l’evento
sono stati di vitale importanza per creare nuove strutture dell’Hospital,
fornire le necessarie cure mediche e chirurgiche ai bambini presenti
nell’ospedale ed anche per finanziare la continuazione delle ricerche
sull’autismo nei bambini da parte del Southwest Autism Research and
Resource Center.
142
Il libro d’oro della responsabilità sociale
AZIENDA SERVIZI SOCIALI DI BOLZANO (ASBB)
Ente strumentale del Comune di Bolzano per la gestione dei servizi sociali
della città
Seniornet
Problema
Le comunità sono spesso carenti nell’offrire servizi che servano per
rispondere a precisi bisogni dei residenti. Questo accade soprattutto per gli
anziani che, se rimasti soli, possono non essere in grado di sbrigare le
normali faccende quotidiane autonomamente.
Soluzione
A Bolzano è stata realizzata e gestita una rete informativa ed informatica
che mette in comunicazione tra loro varie organizzazioni pubbliche, del
privato sociale e del volontariato, nella gestione comune e condivisa. di
servizi e attività in favore dei bisogni delle persone anziane. Azienda
Servizi Sociali di Bolzano ha gestito e condotto il lavoro di messa in rete
delle varie organizzazioni sociali territoriali, facendosi promotrice, in questi
anni, di vari processi che hanno visto il coinvolgimento progressivo delle
risorse della comunità nella gestione e nella conduzione attiva di strategie
atte a dare risposte concrete ai problemi sociali presenti. Le associazioni
coinvolte hanno aderito a questo progetto per trovare. nella condivisione di
scelte e servizi territoriali. una modalità nuova che mettesse in discussione
anche la qualità del loro lavoro. La rete, quindi, permette un migliore
scambio delle esperienze, delle disponibilità, delle strategie da utilizzare
insieme sul territorio e, quindi, rende inevitabile la discussione di come
meglio razionalizzare le risorse, le capacità operative di ogni singola
associazione, le potenzialità dei singoli operatori e dei volontari coinvolti.
Gli operatori sociali, in modo particolare gli educatori dei Distretti Sociali,
operano ormai come veri mobilitatori di risorse e madiatori d’integrazione
trovando nel tessuto cittadino quelle risposte che spesso l’Ente Pubblico non
è in grado di dare. Le professionalità offerte dal servizio pubblico, in
collaborazione con i servizi di volontariato offerti dalla comunità solidale,
rendono il ventaglio di possibilità e risposte da proporre alle persone in
situazione di disagio, più ampia, più versatile e più coordinata e mettono il
cittadino nelle condizioni di scegliere quale servizio richiedere per poterlo
dimensionare meglio alle proprie capacità e alle proprie attese. Il progetto si
è evoluto mettendo prima in rete delle persone in rappresentanza delle varie
143
Il libro d’oro della responsabilità sociale
organizzazioni di carattere sociale per scambiarsi idee, attività ed iniziative
(Rete Anziani), poi servizi ed offerte per rispondere a bisogni specifici delle
persone anziane (compagnia, fare la spesa, disbrigo di piccole questioni
burocratiche, trasporti vari, accompagnamenti, aiuto domiciliare,
passeggiate, attività di tempo libero, socializzazione, attività culturali e
ricreative, piccole riparazioni domestiche, piccoli traslochi). Inoltre, è stato
realizzato un servizio denominato “Emergenza Anziani” con l’ attivazione
di un n. verde (800-001-800) a cui risponde un operatore per raccogliere le
esigenze delle persone anziane. È disponibile anche un sistema banca dati
che permette alle varie associazioni di raccogliere e sintetizzare tutto il
lavoro svolto anno per anno.
Risultati
Il progetto di Bolzano, che è una realtà consolidata e operativa, viene preso
da esempio da altre città d’ Italia. Seniornet ha portato alla costituzione di
una rete comunitaria permanente tra molte organizzazioni che si occupano
del problema degli anziani. È stato realizzato, inoltre, un servizio a
disposizione dei cittadini per migliorare le loro condizioni di benessere e di
qualità della vita quotidiana. Il sistema di comunicazione in rete è una banca
dati ormai collaudata che può essere trasferibile in altri campi d’intervento
sociale. Senza dubbio è stata aumentata la possibilità delle persone anziane
di poter continuare a vivere nel proprio ecosistema di riferimento ed
accedere ai servizi pubblici residenziali, come le case di riposo, i centri di
lunga degenza ed i centri diurni per anziani, il più tardi possibile.
144
Il libro d’oro della responsabilità sociale
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI MACERONE
Gruppo bancario
Screening sanitario
Problema
Secondo le statistiche (ANSA 1998) dicono che il consumo di farmaci
triplica dopo i 65 anni; infatti, tra gli ultrasessantacinquenni, il 52% degli
uomini e il 66% delle donne dichiara di soffrire di almeno 2 malattie
croniche, che salgono a 3 rispettivamente nel 44 e 51% dei casi.
L’aumento del consumo dipende sia dal fatto che invecchiando è più
probabile ammalarsi, a causa di un’alimentazione sbagliata, di un sistema
immunitario meno efficiente, sia talora dall’uso improprio di alcuni
medicinali.
Soluzione
Il progetto di screening sanitario è nato da una proposta del quartiere “al
mare” del Comune di Cesena, sostenuta finanziariamente dalla Bcc
Macerone che ha la sua sede nel quartiere stesso. Il quartiere “al mare” si
sviluppa nella parte periferica est di Cesena, sviluppandosi su 23,24 kmq,
pari al 9,32% della superficie comunale e comprende le frazioni di Ponte
Pietra, Ruffio, Bulgarno’, Villa Casone, Macerone, Capannaguzzo. La
partnership con il quartiere è nata dall’adesione ad una loro meritevole
iniziativa di prevenzione sanitaria che ha coinvolto anche la CRI per la
professionalità in materia. La popolazione residente è composta da 2413
famiglie per 6561 abitanti con 1830 ultrasessantenni e 194 stranieri. Lo
screening si è tenuto in 5 date diverse del mese di ottobre nelle 5 località
principali del quartiere riuscendo così a interessare 379 persone, il 6% circa
dei residenti.
L’iniziativa ha voluto portare su tutto il territorio del quartiere uno
screening gratuito di base, costituito da misurazione di pressione, di
glicemia, di colesterolo, per coinvolgere il maggior numero di persone, con
la collaborazione del personale della croce rossa italiana.
Le misurazioni scelte costituiscono gli elementi base per la prevenzione
delle malattie più diffuse del territorio, in specie nella popolazione anziana:
malattie legate agli stili di vita, all’alimentazione scorretta e/o eccessiva,
malattie dell’apparato cardio-vascolare.
La BCC di Macerone ha provveduto alla pubblicazione dell’iniziativa sulla
stampa locale e su locandine/volantini nei punti strategici del quartiere
(piazze, locali pubblici, studi medici di base, sportelli della BCC...),
145
Il libro d’oro della responsabilità sociale
sottolineando la gratuità dello screening e l’invito a tutta la popolazione,
con particolare invito rivolto agli “over 50”.
I partecipanti allo screening hanno avuto inoltre la possibilità di effettuare
un’offerta libera destinata ad una iniziativa di solidarietà intrapresa dal
quartiere a favore delle popolazioni africane.
Risultati
Il progetto ha sicuramente rafforzato la motivazione e la partecipazione al
perseguimento degli scopi aziendali, date le finalità “sociali” perseguite e ha
favorito il riscontro di immagine e di consenso sociale pervenuto dai
partecipanti e dagli attori sociali coinvolti.
Lo screening effettuato diffusamente nel territorio ha consentito a 379
persone di misurarsi pressione/glicemia/colesterolo.
Il risultato è estremamente lusinghiero costituendo il 6% circa della
popolazione complessiva del quartiere “al mare”.
146
Il libro d’oro della responsabilità sociale
BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA
Gruppo bancario
Acqua preziosa liquidità
Problema
Sebbene l’acqua sia abbondante sulla terra se ne può utilizzare solo una
minima parte e, in caso di bisogni superiori occorre superare ingenti
difficoltà nei trattamenti idrici. Il numero di persone senza acqua potabile è
aumentato molto rapidamente in questi ultimi 50 anni: le cifre parlano di 20
milioni di individui nel 1945 e addirittura di 300 milioni nel 1995. Anche le
previsioni per il futuro sono disastrose: nel 2050 si pensa che saranno due
terzi della popolazione mondiale interessati da questo problema. Il 97%
dell’acqua si trova condensata negli oceani, per l’uso umano si deve
ricorrere a impianti molto costosi. L’acqua, inoltre, non è disponibile in
modo uniforme sul globo terrestre. L’Italia, pur essendone ricca, grazie, ad
esempio, ai ghiacciai, ai fiumi ed ai laghi non ne ha ancora sviluppato un
uso responsabile.
Soluzione
Nel 2006 Monte dei Paschi in collaborazione con l’organizzazione civica
Cittadinanzattiva, movimento di partecipazione civica che promuove dal
1978 la tutela dei diritti dei cittadini e dei consumatori, ha svolto una
campagna di informazione e sensibilizzazione sull’uso responsabile
dell’acqua rivolta sia a comuni cittadini sia a giovani studenti. I 18 seminari
si sono svolti sia nelle scuole medie sia nelle sedi del Gruppo Mps in otto
città con il fine di stimolare nuove sensibilità per comportamenti individuali
in grado di tutelare l’acqua quale bene comune e limitato. Un altro obiettivo
è stato fornire ai cittadini informazioni pratiche per accrescere la
consapevolezza dell’utilizzo dell’acqua in modo responsabile e favorire il
loro dialogo con le istituzioni territoriali competenti per la gestione
dell’acqua.
Il Gruppo Monte dei Paschi da tempo attua programmi di contenimento dei
consumi e si propone come attento interlocutore per le istituzioni e le
imprese al fine di sostenere gli investimenti in energia e ambiente.
L’iniziativa a favore dell’utilizzo dell’acqua in modo responsabile è quindi
del tutto coerente con la politica sociale del Gruppo. L’iniziativa è stata
realizzata con il coinvolgimento diretto del personale alle attività. È stato
proprio durante la “giornata mondiale dell’acqua”, il 22 marzo 2006, che è
stato annunciato l’avvio della campagna ed è stato ribadito che “l’acqua per
147
Il libro d’oro della responsabilità sociale
tutti” è tra i più urgenti obiettivi di sviluppo del nostro tempo. Tutti coloro
che hanno deciso di prendere parte ai seminari sono stati coinvolti
sull’utilizzo responsabile dell’acqua: agli studenti delle scuole medie è stata
consegnata una breve e informale illustrazione del tema dell’acqua e della
sua centralità nella storia e nella vita di tutti i giorni, oltre che principi ed
esempi sul suo utilizzo, inoltre sono stati resi partecipi attraverso un gioco
chiamato il “cruciverbone dell’acqua”; ai cittadini adulti, invece, sono stati
presentati gli aspetti normativi e tecnici del servizio idrico, oltre che le
criticità e le problematiche ed è stata fornita loro la possibilità di partecipare
ad un dibattito con le istituzioni presenti sui consumi, sulle possibilità di
risparmio, sulla formazione delle tariffe e sulla lettura delle bollette.
I risultati raggiunti sono stati presentati il 17 gennaio 2007 con un convegno
pubblico. Sempre in tale data sono state anche fornite le prospettive future
sulla gestione e la tutela dell’acqua.
Risultati
Sia gli attori locali, sia i partecipanti ai seminari, sia i dipendenti del Gruppo
Mps hanno dimostrato vivo interesse per i seminari. A Mps è stata data
l’opportunità di occuparsi in modo più specifico alle criticità sociali e di
potenziare il business del sistema idrico italiano. I messaggi voluti
dall’iniziativa sono stati diffusi con semplicità ed efficacia. In totale si sono
rilevate circa 2000 presenze, quindi si stima che la campagna abbia
raggiunto circa dieci mila persone, ipotizzando che i partecipanti abbiano
trasmesso in media ad altre 5 persone le informazioni ricevute.
148
Il libro d’oro della responsabilità sociale
BANCA POPOLARE DI MILANO
Gruppo bancario
Il Giardino di Bez
Problema
Nel comune di Milano, come in tutto il paese, è sempre più diffuso il grave
problema di scarsità di servizi per la prima infanzia.
Soluzione
Nel settembre del 2006 Banca Popolare di Milano ha inaugurato un asilo
nido aziendale “Il Giardino di Bez”, per circa 50 bambini di età compresa
tra 0 e 3 anni, nel quartiere Bezzi dove sorge il centro servizi.
Dal nome poi è stata realizzato un logo dove spicca la figura di un folletto,
disegnata dal figlio di un dipendente, che è stato posto sul portale della
soglia di ingresso dell’asilo e che, con il suo sorriso, accoglie i piccoli ospiti
dell’asilo. Bez ha ispirato anche una fiaba, scritta da un dipendente, che è
anche il soggetto di un grande dipinto posto nell’atrio dell’asilo.
La realizzazione del progetto ha comportato un coordinamento di processo
svolto dalla Direzione del Personale che ha coinvolto: il Comune di Milano,
le strutture tecniche immobiliari dell’Istituto, l’Ente Gestore dell’asilo sia
per seguire i lavori di realizzazione architettonica degli spazi che dovevano
essere coerenti al progetto pedagogico, sia per seguire tutto l’iter delle
pratiche autorizzative.
L’idea di realizzare un asilo nido aziendale è nata in seno al Consiglio di
Amministrazione dell’Istituto come elemento socialmente qualificante
nell’ambito del più vasto progetto di realizzazione del nuovo centro servizi.
Si è optato per la gestione indiretta dell’asilo affidata a professionisti scelti
nell’ambito di una gara di appalto organizzata secondo i criteri economali
dell’Istituto. La gara ha coinvolto le società più importanti e qualificate
(circa 10) operanti sul territorio milanese. Una volta scelto si è provveduto a
stipulare, con essa, un contratto di gestione, ed uno di comodato con il quale
l’Istituto cedeva la gestione della struttura e degli arredi.
L’asilo nido della Banca Popolare di Milano è un ulteriore arricchimento
del welfare aziendale ed è finalizzato a conciliare il tempo dedicato al
lavoro con quello dedicato alle cure parentali, contribuendo ulteriormente al
miglioramento del clima aziendale. L’apertura al territorio, inoltre,
rappresenta una tangibile prova dell’attenzione che l’Istituto ripone nella
Responsabilità Sociale dell’Impresa, oltre che migliorare la reputazione
dello stesso. È stato quindi utilizzato un questionario di indagine distribuito
149
Il libro d’oro della responsabilità sociale
a tutti i colleghi che per età, ubicazione abitativa e di lavoro , età della prole,
potessero rappresentare la potenziale utenza di un servizio di asilo nido;
contemporaneamente sono stati contattati i presidenti di zona perchè
veicolassero l’informazione di una imminente apertura di un asilo nel
quartiere, invitandoli a quantificare una potenziale utenza , tra le famiglie
del quartiere, dello stesso.
Il progetto strutturale ed educativo, la cui realizzazione ha impegnato le
strutture dell’Istituto per quasi tre anni, è stato realizzato secondo le più
moderne ed innovative pratiche della scienza pedagogica, ad esempio la
scelta dei colori ispirata a studi di “cromoterapia”, i tendaggi raffiguranti
storie di animali e di piante, alcuni arredi, quali il labirinto, lo specchio
deformante, il prisma di specchi e il pannello sensoriale, sono stati pensati e
progettati su misura per l’asilo. Il personale educativo e non, assunto a
tempo indeterminato, proviene dalla scuola di Reggio Emilia, rinomata in
tutta Italia e non solo, come essere all’avanguardia nella proposta
pedagogica. L’asilo, inoltre, è dotato di una cucina moderna, gestita da una
cuoca professionale ed il menu, oltre a rispettare i criteri dietetici previsti
dalle normative, è realizzato con prodotti biologici provenienti da aziende
inserite nella filiera del commercio equo e solidale.
Tutti gli argomenti e le informazioni relative all’asilo sono state raccolte in
un sito internet, messo a disposizione dalla Rete Civica, attivo già nella fase
di realizzazione dell’asilo, collegato a quello aziendale, nel quale i
dipendenti, ma anche i cittadini, potessero ricevere informazioni relative
all’asilo in costruzione. Dispone, inoltre, di un “forum” nel quale è possibile
scambiare opinioni, proposte, suggerimenti sulla gestione dell’asilo.
Risultati
L’asilo, aperto solo a settembre del 2006 , un arco di tempo molto breve per
poter valutare i benefici ottenuti, ha tuttavia registrato l’iscrizione di 36
bambini di cui 10 appartenenti alle famiglie del quartiere, un miglioramento
del clima aziendale e un lieve decremento delle richieste di part-time e di
aspettative post-maternità.
150
Il libro d’oro della responsabilità sociale
BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO DELLA PROVINCIA DI
FORLÌ-CESENA IN COLLABORAZIONE CON MULTIFOR
Gruppo bancario
Progetto di crescita professionale
Problema
La ricerca del lavoro è un passo importante per tutti i giovani che giungono
al termine del loro iter scolastico. La maggioranza delle persone in cerca di
occupazione (66%) si è rivolta alle agenzie di collocamento in quanto si
riscontrava la difficoltà nel trovare lavoro seguendo altri canali.
Il sistema italiano ha la forte necessità di un veloce cambiamento del modo
di approcciarsi al mondo del lavoro, con particolare riferimento ai rapporti
tra diritto del lavoro, welfare, competitività delle imprese e del sistemaPaese.
Soluzione
Nel 2006 le Banche di Credito Cooperativo della Provincia di Forlì-Cesena
in collaborazione con Multifor hanno realizzato il “Progetto di crescita
professionale”, nato dall’esigenza di far compiere ai neo-laureati un
tirocinio presso le aziende con il fine di avviarli al lavoro nelle imprese
locali come prima scelta professionale.
Multifor, anche per la composizione societaria (ne sono soci BCC Forlì,
Associazione Industriali, CNA, Confartigianato, Col diretti, Confesercenti,
Confcooperative, Lega Coop), è un canale naturale di dialogo tra mondo
delle imprese e banche locali.
I CdA e le direzioni delle Banche hanno promosso la diffusione
dell’iniziativa tramite gli sportelli, la creazione di mailing appositi e di
contatti diretti, oltre a sostenere i 2/3 del compenso per i tirocinanti.
Multifor, al contrario, ha effettuato colloqui con giovani ed imprese, per
valutare esigenze, aspettative, motivazioni delle parti. Ha poi provveduto a
proporre alle parti selezionate l’effettuazione di tirocini di 4-5 mesi dei neolaureati presso le aziende, che fossero finalizzati a facilitare un futuro
inserimento definitivo dei giovani nelle imprese e non a risolvere esigenze
contingenti di breve termine.
Risultati
Il progetto ha dato vita a circa 40 tirocini di neo-laureati presso le imprese
locali e il 70% dei tirocini si è concluso con una proposta da parte
151
Il libro d’oro della responsabilità sociale
dell’azienda al giovane laureato di continuare il rapporto di lavoro, secondo
le varie forme di legge previste.
Il personale delle BCC ha rafforzato la motivazione e la partecipazione al
perseguimento degli scopi aziendali, date le finalità “sociali” del progetto
finanziato dalle banche.
152
Il libro d’oro della responsabilità sociale
BRACCO
Gruppo farmaceutico
Giovani: i valori nel domani
Problema
La scuola dovrebbe sensibilizzare le famiglie per diffondere la cultura
dell`educazione motoria e dello sport come momento di formazione, di
educazione alla salute e al benessere, di crescita e di socializzazione e non
di mera battaglia per la vittoria e il risultato. Per questo è auspicabile
coinvolgere periodicamente i genitori e comunque i familiari degli
studenti/atleti nelle attività sportive scolastiche, non solo per un eventuale
supporto organizzativo, ma anche e soprattutto per una condivisione dei
principi educativi che lo sport scolastico può garantire ai giovani studenti
protagonisti nei diversi ruoli dell`attività sportiva.
Soluzione
Bracco, in coerenza con una visione imprenditoriale improntata ad un ruolo
di impresa volto anche a soddisfare i bisogni della collettività, ha espresso
un forte committment circa l’impegno sociale e la qualità della vita di tutti.
Tale committment si è tradotto in molteplici iniziative rivolte, in particolare,
a chi sarà protagonista del futuro: i giovani.
In particolare il progetto Giovani&Sport, avviato nel 2002, è stato guidato
dalla funzione Iniziative Sociali con il coinvolgimento interno della
Direzione OTC, della Direzione Relazioni Esterne e di una società del
Gruppo, il Centro Diagnostico Italiano che opera, come Bracco, nel settore
della salute.
Su specifici eventi si è collaborato con l’Istituzione Scolastica ritenendo la
Scuola, con la famiglia, il luogo privilegiato per l’educazione delle future
generazioni, offrendo la possibilità ai ragazzi, figli dei dipendenti, di
partecipare con agevolazioni alle attività delle società sportive.
Particolare attenzione, per favorire un dialogo aperto e la condivisione con i
partners, è stata riservata all’informazione e alla comunicazione. A questo
fine hanno avuto luogo sia degli incontri individuali con i diversi
interlocutori, sia dei momenti collettivi durante i quali sono stati coinvolti
con “spirito di squadra” tutti i partecipanti al progetto, comprese le
Istituzioni del territorio, i rappresentanti delle scuole, le Istituzioni sportive.
La selezione delle 14 associazioni sportive, tra le quali una società di
disabili, è avvenuta privilegiando: l’impegno nell’attività giovanile, la
presenza nel territorio in cui operano le aziende del Gruppo e, prima ancora,
153
Il libro d’oro della responsabilità sociale
la comunanza di valori, presupposto fondamentale per la partecipazione al
progetto. Le società sportive selezionate sono state supportate
economicamente e, in una logica di scambio e di reciproco arricchimento
delle competenze, sono stati individuati congiuntamente gli eventi da
organizzare e le relative modalità. Tutti gli eventi sono accompagnati dalla
consegna ai ragazzi di premi e materiali con un duplice scopo: da un lato
riconoscere il valore di un’ampia partecipazione, dall’altro quello della
competizione e del risultato purché realizzati all’insegna della correttezza e
del rispetto.
Il progetto Giovani&Sport è stato arricchito nel 2006 del programma Sogno
Olimpico. Un programma volto ad accompagnare 5 giovani atlete di livello
nazionale verso un percorso che potrebbe condurle alle olimpiadi. Il
programma prevede l’assistenza medica, con particolare riguardo alla
tematica alimentare ed al controllo del doping, la messa a disposizione di
borse di studio ed il supporto della linea di integratori per lo sport. Nel
programma, oltre alle strutture di Gruppo, sono coinvolte la Facoltà di
Scienze Motorie dell’Università degli Studi di Milano, la società sportiva
Camelot, la Fidal.
Risultati
Il progetto ha visto una crescita graduale della partecipazione delle società,
passate in un quinquennio da 9 a 14. Gli eventi organizzati sono oltre 25
all’anno con un coinvolgimento di circa 4000 ragazzi. Ogni anno viene
riservato uno specifico evento in partnership con l’Istituzione Scolastico
(USR).
L’impatto sulla comunità è stato sicuramente positivo e il capillare lavoro di
informazione e comunicazione svolto ha dato maggior visibilità
all’importanza dello sport come veicolo educativo e di crescita sociale. Con
i partners si è via via consolidata una relazione dialettica che ha portato,
come era già nello spirito iniziale del progetto, a costanti miglioramenti per
rispondere sempre meglio alle esigenze della comunità e dei giovani.
154
Il libro d’oro della responsabilità sociale
BRITISH AMERICAN TOBACCO ITALIA
Gruppo per la produzione di derivati del tabacco
Operandi Fondazione British American Tobacco Italia Onlus
Problema
Ancora troppo poche sono le aziende che, in Italia, possono essere definite
esempio di condotta aziendale responsabile in tutte le attività: dalla gestione
del marketing alla comunicazione verso i consumatori, dalla collaborazione
con le istituzioni per la regolamentazione del settore al rispetto dei diritti
della persona nei luoghi di lavoro, dalla riduzione dell’impatto delle attività
sull’ambiente fino al contributo alle comunità locali nelle quali si opera.
Soluzione
British American Tobacco, al fine di diventare un esempio di condotta
aziendale responsabile per il proprio settore di riferimento, ha costituito
Operandi Fondazione British American Tabacco Italia Onlus. Operandi è la
prima Fondazione del mondo di tabacco in Europa dedita esclusivamente
alla collettività ed al territorio, inoltre è stata inscritta all’anagrafe delle
Onlus per garantirne il rigore, la sistematicità, l’autonomia dei suoi
interventi e la massima trasparenza delle proprie azioni. La mission di
Operandi è di “ascoltare i bisogni” delle comunità in cui British American
Tabacco Italia è presente con le proprie sedi e stabilimenti, per poi
rispondere con interventi che siano il più possibile concreti ed organici. In
particolare la Fondazione interviene in tre macro aree: il sociale, con
progetti di assistenza sociale a favore di categorie socialmente deboli; la
cultura, con specifico riferimento alla ricerca e formazione, quindi con
finanziamenti di istituti per l’osservazione di fenomeni sociali d’interesse
nazionale e supporto al mondo accademico attraverso borse di studio;
ambiente, con la tutela e la valorizzazione della natura e dell’ambiente. La
Fondazione sostiene dunque progetti presentati da terzi o realizzati in
proprio nelle tre aree sopra indicate.
Risultati
La partnership con COES Onlus ha portato al finanziamento dell’acquisto di
un terreno sul quale verrà edificata una casa famiglia per le persone con
disabilità. L’impegno economico profuso da Operandi per il progetto Dopo
di Noi (assistenza a persone con disabilità, orfane o non più sostenute dalla
famiglia), incluso lo stanziamento previsto per il 2007 ammonta a 820.000
euro. Altro progetto di rilevanza nazionale è stato il sostegno e il
155
Il libro d’oro della responsabilità sociale
finanziamento dell’Osservatorio sulla Responsabilità Sociale, in
collaborazione con ALTIS (Alta Scuola Impresa e Società, Università
Cattolica di Milano), l’Osservatorio, ormai giunto alla terza edizione, ha lo
scopo di monitorare alcuni fenomeni legati alla CSR in Italia.
Nel complesso Operandi ha finanziato 16 progetti, distribuiti in quattro
regioni italiane, per un impegno economico complessivo di 3,13 milioni di
euro in due anni di attività.
Il coinvolgimento del personale BAT Italia nelle attività di Operandi ha
conseguito due risultati: una maggiore consapevolezza e conoscenza delle
tematiche sostenute dalla Fondazione ed una crescita delle competenze del
personale che in questi anni ha collaborato all’attività della Fondazione. I
dipendenti sono diventati i responsabili del processo di gestione interna
della CSR attraverso la nascita e la realizzazione delle attività di Operandi.
British American Tobacco inoltre ha potuto migliorare la propria
cittadinanza d’impresa ed i rapporti con gli stakeholder.
156
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CAPITALIA GRUPPO BANCARIO
Gruppo bancario
Progetto Cambiatutto - Associazioni dei Consumatori
Problema
Nonostante la Commissione Europea abbia richiesto di facilitare la
diffusione della cultura del consumerismo nei paesi comunitari, spesso per
il consumatore è difficile tutelare i propri diritti per la mancanza o la
difficoltà di ottenere informazioni riguardo i vari aspetti della vita
quotidiana (mutuo, trasporti…)
Soluzione
Con il progetto Cambiatutto il Gruppo Capitalia si pone come obiettivo
quello di ridisegnare le modalità di servizio al cliente, promuovendo un
nuovo modo di fare banca, basato su un’offerta di servizi mirata a
soddisfare in modo semplice e concreto i bisogni (non solo finanziari) dei
propri clienti e delle imprese. Si crea, quindi, una vera rottura rispetto ai
modelli tradizionali di interazione con il cliente e viene offerta
un’innovazione volta a creare fiducia sulla base di una strategia di lungo
termine. I principali punti caratterizzanti del Cambiatutto sono la possibilità
di ottenere presso le filiali del Gruppo una serie di servizi non finanziari
prevalentemente gratuiti, quali informazione su tematiche legate al
consumerismo erogata dalle Associazioni dei Consumatori in filiale e on
line; consulenza fiscale, pensionistica ed immobiliare; informazione per la
prevenzione medica; accessi facilitati ad alcuni servizi della Pubblica
Amministrazione; informazioni relative ai dati anagrafici delle imprese,
possibilità di acquistare biglietti per eventi, spettacoli, pagamento di tasse,
bollette, etc. Inoltre è stata possibile, con il progetto, una rimodulazione dei
regimi di orario con apertura al sabato ed all’ora di pranzo di un cospicuo
numero di sportelli. All’interno di questo “nuovo modo di fare banca”
particolare rilevanza ha Progetto Dialogo, realizzato come innovazione in
filiale insieme alle Associazioni dei Consumatori. L’iniziativa. partita ad
ottobre 2005, prevede per la prima volta a livello europeo la presenza delle
Associazioni dei Consumatori all’interno di circa 300 filiali del Gruppo su
tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di offrire in piena autonomia a
clienti e non clienti servizi informativi su temi di interesse generale. Le 14
Associazioni dei Consumatori, appartenenti al Consiglio Nazionale
Consumatori Utenti presso il Ministero delle Attività Produttive, sono
157
Il libro d’oro della responsabilità sociale
indipendenti nell’erogazione del servizio e garanti della veridicità delle
informazioni fornite sulla base delle proprie competenze, in modo tale che
ci sia la massima trasparenza e tutela per il consumatore. In giorni
prestabiliti della settimana, durante l’orario di apertura degli sportelli delle
tre banche del Gruppo (Banca di Roma, Banco di Sicilia e Bipop Carire), i
consumatori possono rivolgersi ad un esperto delle Associazioni dei
Consumatori che risponde a qualsiasi informazione relativa alle seguenti
tematiche di “vita quotidiana”: Assicurazioni, Casa, Commercio, Garanzie,
Pubblica Amministrazione, Trasporti e Turismo. Per la buon riuscita del
Progetto Dialogo sono stati coinvolti, oltre ai vertici della Capogruppo e
delle banche, anche i direttori delle filiali attraverso periodici incontri di
informazione e monitoraggio. Tutto il personale di filiale (i direttori, i
dipendenti e le assistenti di filiali) è stato coinvolto per creare il “clima” di
collaborazione volto a soddisfare le esigenze dei consumatori.
Risultati
Capitalia, intervenendo sul tema dello sviluppo sostenibile, si è meritata la
fiducia dei risparmiatori ed investitori che chiedono maggiore trasparenza e
fiducia nel rapporto impresa/mercato. Il servizio delle Associazioni dei
Consumatori ha permesso di effettuare un ampliamento dei canali
informativi a disposizione del consumatore, venendo incontro alle richieste
della Commissione Europea di facilitare la diffusione della cultura del
consumerismo nei paesi comunitari, per aumentare il livello di
consapevolezza e di protezione del consumatore. Nelle filiali interessate al
progetto con le Associazioni dei Consumatori sono state oltre 7.000 le
richieste di assistenza e orientamento. Progetto Dialogo, inoltre, ha ottenuto
notevoli riconoscimenti dal mondo delle Associazioni dei Consumatori in
termini di innovatività a livello europeo.
158
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CASSA RURALE- BANCA DI CREDITO COOPERATIVO
DI TREVIGLIO
Banca di Credito Cooperativo
Progetto Università
Problema
Alcuni città non possono offrire un piano formativo completo in quanto non
hanno nemmeno un’istituzione universitaria presente sul territorio. I ragazzi
residenti che vogliono intraprendere degli studi accademici sono, quindi,
costretti a diventare pendolari o a trasferirsi altrove, sostenendo dei costi
non indifferenti, che spesso non si possono permettere.
Soluzione
La Cassa Rurale-Bcc di Treviglio ha promosso e sostenuto l’avvio, a
Treviglio, del primo Corso di Laurea presente nella città: il Corso di Laurea
in Economia e Amministrazione delle Imprese. Dopo aver avviato i primi
contatti con l’Università degli Studi di Bergamo, da cui il Corso in oggetto
dipende, e coinvolto e stimolato l’Amministrazione Comunale cittadina, il
27 settembre 2004 la Cassa ha dato il via, presso i locali da essa
appositamente approntati ed alla presenza dei 90 iscritti, all’inizio ufficiale
delle lezioni. L’Università a Treviglio completa un panorama di offerta
formativa piuttosto ampia, costituita dalla presenza in Città di 9 Istituti
Secondari Superiori, per un totale di circa 6.000 studenti. Il Corso di Laurea
in Economia e Amministrazione delle Imprese ha una durata triennale e fa
capo all’Università degli Studi di Bergamo dal quale dipende per ogni
aspetto formativo, amministrativo e didattico; si tratta dello “sdoppiamento”
nella sede trevigliese di un Corso già attivo e consolidato presso la sede di
Bergamo dove continuerà ad essere presente. Ad oggi sono avviate a
Treviglio le attività didattiche del primo, secondo e terzo anno. La Cassa
Rurale ha messo a disposizione gratuitamente i locali per lo svolgimento
delle attività didattiche del Corso ed in particolare: un’aula da 72 posti; tre
aule di informatica, separabili attraverso porte scorrevoli o utilizzabili come
un’ unica aula, dotate ciascuna di nove postazioni pc con collegamento
multimediale, schermo al plasma, videoproiettore; l’Auditorium da 150
posti, adibito ad Aula Magna. Tali attrezzature tecniche sono state
acquistate dalla Cassa appositamente per questo utilizzo e sulla base delle
indicazioni fornite dall’Università;. La spesa sostenuta dalla Cassa per i
lavori di muratura, di adeguamento degli impianti e per l’acquisto degli
159
Il libro d’oro della responsabilità sociale
arredi e della strumentazione tecnica ammonta complessivamente a circa
240.000 euro. La Cassa ha, inoltre, promosso e sollecitato l’individuazione,
da parte dell’Amministrazione Comunale trevigliese, di ulteriori locali atti
ad ospitare la Segreteria Studenti, l’Aula docenti e la Sala di Lettura. Tali
spazi sono stati individuati presso il Centro Civico cittadino, poco distante
dall’edificio Cassa Rurale che ospita le aule dedicate alla didattica. Nella
fase di avvio, il coordinamento tra l’Amministrazione Comunale di
Treviglio e l’Università per la segnalazione delle necessità in termini di
arredi e di attrezzature tecniche con le quali approntare questi spazi, nonchè
la verifica dell’effettiva disponibilità dei locali entro i tempi concordati,
sono stati effettuati dalla Cassa. Ad oggi (gennaio 2007) la collaborazione
tra la Cassa Rurale, il Comune di Treviglio e l’Università di Bergamo
continua e si focalizza su tre fronti: l’allargamento dell’offerta formativa del
Corso, l’individuazione di una sede unitaria ed il consolidamento della
presenza del Corso.
Risultati
L’Università di Bergamo si dichiara soddisfatta dell’esito che il progetto ha
avuto: il numero degli iscritti risponde alle attese dell’Ateneo ed è destinato
ad incrementarsi negli anni a venire sulla scia dell’interesse e del consenso
suscitato dall’iniziativa nella comunità locale.
160
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CASSA RURALE ED ARTIGIANA DI CANTÙ BCC SC
Banca di credito cooperativo
Realizzazione di un edificio polifunzionale con nuove funzioni e servizi
per persone con disabilità e per persone normodotate
Problema
Il distretto canturino ha una popolazione residente di circa 66.000 unità, di
cui 10.500 anziani, 12.000 persone comprese tra 0 e 17 anni e non
un’indicazione dei soggetti poco abili. Nel distretto esiste una carenza di
servizi rivolti alle persone disabili di piccole dimensioni, in particolare di
strutture residenziali, che accolgano soggetti con discrete capacità di
autonomia e relazionali. Esiste un problema di integrazione sociale, di
stimolo, recupero e mantenimento delle abilità acquisite e di aiuto e
sostegno alle famiglie nella gestione delle problematiche legate alla
presenza di una persona poco abile. Per trovare una struttura con queste
caratteristiche occorre percorrere distanze considerevoli.
Soluzione
Il progetto Realizzazione di un edificio polifunzionale con nuove funzioni e
servizi per persone con disabilità e per persone normodotate è stato
realizzato dalla Cassa rurale di Cantù e dalla Cooperativa Sociale “Il
Gabbiano” con Sede a Cantù. L’intervento, che vuol essere un tentativo di
risposta ai bisogni delle persone con disabilità e delle loro famiglie,
rappresenta un’opportunità anche per i territori contigui. L’edificio
polifunzionale, realizzato presso il Centro Sportivo Toto Caimi, si integra
con il contesto arricchendolo e apportando nuove funzioni e servizi per
persone con disabilità e per persone normodotate. Il complesso, realizzato
su un’area di 4.030 mq, di cui 995 mq coperti, si compone di due palazzine
di tre piani ed è destinato ad ospitare principalmente quattro servizi. Il
servizio riabilitativo comprende due piscine e una palestra per fisioterapia
utilizzate da persone post traumatiche, anziani e disabili che necessitano di
una riabilitazione motoria; neonati, adulti e gestanti attraverso specifici
corsi acquatici ed acqua gym; bambini per corsi di nuoto. Il servizio diurno
e di formazione garantisce un’attività formativa educativa per disabili con
l’obiettivo di una maggiore integrazione ed autonomia. Il servizio
residenziale fornisce una comunità alloggio per 10 persone finalizzata ad un
accompagnamento graduale alla residenzialità temporanea o definitiva. Il
servizio ristoro comprende un bar/ristorante per agevolare l’integrazione
161
Il libro d’oro della responsabilità sociale
disabilità/normalità. La collocazione all’interno del centro Sportivo è
ulteriore fattore di incontro con tutti i cittadini che fruiranno degli impianti
sportivi. In prospettiva l’attività riabilitativa–ricreativa, una volta a regime,
contribuirà a sostenere i costi dei servizi rivolti alle persone con disabilità
del centro diurno, del residenziale e degli altri servizi in fase progettuale.
Risultati
La partecipazione al progetto ha migliorato ulteriormente l’immagine e la
comunicazione della Banca sul territorio di competenza, così come il clima
aziendale per effetto della condivisione del progetto. La proposta ha
risposto al bisogno di servizi a favore della comunità e, nello specifico, alle
persone con disabilità e alle loro famiglie. Il progetto permetterà di
soddisfare le domande di circa 20 famiglie, appartenenti alla rete dei servizi
territoriali, offrendo loro la possibilità di usufruire di percorsi
individualizzati finalizzati alla valutazione del progetto più efficace di
residenzialità nella struttura o negli appartamenti di origine. Si otterrà
l'abbattimento dei costi sociali e il miglioramento della qualità di vita delle
famiglie che potranno trovare nella casa un luogo di "sollievo" e di pronto
intervento. Per ciò che riguarda le vasche piscina e la fisioterapia
riabilitativa il servizio ha circa 1.000 presenze/settimana di cui il 40% con
persone svantaggiate, sia temporanee, sia definitive, con costi contenuti ed
una buona qualità del servizio offerto.
162
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CHIQUITA BRANDS INTERNATIONAL
(CHIQUITA FRESH EUROPE)
Azienda attiva nella produzione, distribuzione e commercializzazione di
banane ad altri alimenti freschi
Chiquita Nature & Community Project
www.chiquita.com/nature&community
Problema
Nel mondo le aree naturali protette sono ancora troppo poche e l’
agricoltura ecosostenibile e la conservazione ambientale non sono
incentivate abbastanza. Sono anche carenti usi del territorio che creino
nuove opportunità occupazionali, attraverso tecniche di produzione poco
impattanti in termini ambientali.
Soluzione
Chiquita Nature & Community Project nasce dal dialogo tra Chiquita e
Migros, azienda di distribuzione svizzera che ha deciso di dar vita a questo
programma di partnership per il progetto della Riserva di Nogal con
l’obiettivo di realizzare una riserva naturalistica all’interno di un’area
adibita a piantagione di banane in Costa Rica, un esempio concreto di
agricoltura eco-sostenibile dove le ragioni della produttività e quelle
dell’habitat naturale coesistono in armonia. Altro e decisivo partner di
questa impresa, è Rainforest Alliance, organizzazione non-profit
statunitense, il cui scopo è quello di tutelare gli eco-sistemi, le persone e la
natura che da essi dipendono, attraverso la trasformazione delle pratiche di
sfruttamento del suolo, il modo di condurre gli affari e il comportamento dei
consumatori. A Gennaio 2006, la riserva di Nogal, che si trova nell’area del
corridoio biologico di San Juan, con decreto del Presidente della Repubblica
del Costa Rica, ha ottenuto il riconoscimento di Rifugio Faunistico Privato.
Il progetto è stato realizzato con lo scopo di proteggere la fauna mediante il
collegamento della riserva con altre aree boschive attraverso “corridoi
biologici” ed interventi di riforestazione per poter utilizzare la riserva
naturale come risorsa educativa per le comunità locali ed i visitatori.
Fondamentale è stata l’integrazione delle famiglie dei lavoratori e della
comunità locale nella gestione del programma, in modo che siano esse a
beneficiare dei risultati ottenuti. Importanti sono stati l’eccellenza a livello
amministrativo, partecipativo e di comunicazione, la conformità con i
requisiti legali e le norme applicabili, la prevenzione di qualsiasi rischio per
163
Il libro d’oro della responsabilità sociale
la sicurezza dei visitatori attraverso l’applicazione di tutte le precauzioni
nei siti visitabili e di un’adeguata copertura assicurativa. Tra le tante
persone che hanno collaborato alla buona riuscita del progetto,
fondamentale è stato un gruppo di dipendenti Chiquita che, coinvolto
direttamente nella gestione, ha sviluppato competenze che sono di beneficio
per l’azienda, i partners, la comunità locale e l’ambiente. L’esperienza ha
motivato i dipendenti e le loro famiglie a sviluppare nuove capacità anche
nell’ambito della comunicazione e delle relazioni con i media e la clientela.
Risultati
Grazie al progetto l’interazione con la comunità è stata intensificata, sono
state approfondite le competenze in ambito di consapevolezza ambientale,
artigianato, scienze forestali, teatro, ecc. Molte persone sono state assunte e
coinvolte nella definizione degli obiettivi. I corsi di educazione ambientale
sono stati frequentati da un totale di 3.111 persone; hanno partecipato a
questi training, oltre ai bambini, i lavoratori di tutte le aziende nella regione
del Sarapiquì. Molte persone, che vivono nell’area di Nogal, sono state
assunte a tempo pieno, tra questi botanici, insegnanti e personale addetto
alla manutenzione dell’area e all’accoglienza dei visitatori. In una regione
così lontana dalle città, le nuove opportunità di reddito, i corsi di
formazione e lo spirito positivo generati dal progetto, hanno portato
sostanziali vantaggi anche alle mogli dei lavoratori agricoli, i giovani
disoccupati ed i bambini. Le 5 piccole attività produttive sviluppate sino ad
oggi e gestite dalle donne, hanno generato un giro d’affari di circa
40.000US$ ed un conseguente impatto positivo sul reddito delle famiglie
coinvolte. Solo in Italia, il progetto è stato menzionato dalla stampa in 63
articoli giornalistici tra il 2004 e il 2006. Nogal è stato citato da alcune
importanti testate internazionali come esempio concreto e realizzabile di un
progetto di agricoltura sostenibile (Economist, Financial Times, Neue
Zurcher Zeitung, Brand Eins, ecc.). Il progetto ha dato vita a rapporti di
collaborazione internazionale quali quelli con GTZ, MIGROS, l’Università
olandese di Gent, quella del Costa Rica e l’ETH di Zurigo.
164
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CiAl – CONSORZIO IMBALLAGGI ALLUMINIO
Consorzio senza fini di lucro di produttori di alluminio
Raccolta Solidale®
Problema
La gestione dei rifiuti è diventato un problema di natura ambientale
tangibile ovunque. Affinché la corretta gestione ambientale e la raccolta
differenziata dei rifiuti abbia successo, occorre realizzare un programma di
sensibilizzazione rivolto a tutta la popolazione. La sensibilizzazione dei
cittadini ad adottare la raccolta differenziata dei rifiuti come parte integrante
dello stile di vita può, senza dubbio, migliorare la partecipazione ed il
rispetto delle disposizioni in materia di igiene ambientale.
Soluzione
Il progetto Raccolta Solidale® è un'iniziativa promossa dal CiAl con
l'obiettivo di coinvolgere il non profit nella raccolta differenziata
dell'alluminio, aggiungendo la dimensione sociale a quella di tutela
ambientale, da sempre al centro dell'attività di recupero degli imballaggi.
Raccolta Solidale® ha coinvolto dal 2003 le Associazioni del volontariato e
le cooperative sociali nella raccolta differenziata dell’alluminio attraverso
un rapporto reale di collaborazione e con obiettivi concreti per entrambi i
partner. Per CiAl l’obiettivo è di aumentare la quantità di alluminio
recuperato e di “moltiplicare” i canali di diffusione della cultura del riciclo.
Per le Associazioni, l’obiettivo è mettere in atto nuove fonti di
autofinanziamento e aumentare la propria visibilità nel territorio. Il progetto
vedrà nel 2007 un ulteriore sviluppo finalizzato alla maggior
razionalizzazione dei processi di raccolta e al coinvolgimento di nuovi
operatori sul territorio. CiAl svolge l'attività di recupero degli imballaggi
attraverso una rete di operatori convenzionati, che si occupano della
raccolta in 4.000 comuni italiani. L’ attività di recupero si è basata sulla
partecipazione di Avis e Aido che collaboravano con il consorzio a vari
livelli, organizzando eventi promozionali nei quali venivano anche esposte
al pubblico sculture artistiche realizzate con le lattine di alluminio. Con il
progetto Raccolta Solidale®, CiAl ha deciso di consolidare e ampliare la
partnership con il Terzo Settore, coinvolgendo un maggior numero di
organizzazioni e creando un rapporto di collaborazione “stabile” con molte
di loro. CiAl è l’unico consorzio di Conai che gestisce in modo continuativo
un progetto sociale. Un importante punto di forza del progetto è la
165
Il libro d’oro della responsabilità sociale
possibilità offerta alle associazioni di organizzare la raccolta in modo
autonomo, attraverso nuovi canali più vicini alla loro organizzazione e al
rapporto con il territorio, complementari rispetto alla rete di raccolta attivata
dai Comuni. In concreto CiAl paga alle Associazioni 0,60 euro per ogni kg
di alluminio recuperato, un importo più alto rispetto al contributo che oggi
viene riconosciuto ai Comuni e agli operatori attivi nella raccolta
differenziata. Inoltre il Consorzio aiuta le Associazioni fornendo
gratuitamente supporti tecnici e di comunicazione.
Risultati
Il progetto Raccolta Solidale® ha portato risultati positivi in vari ambiti ed
a tutti i soggetti coinvolti. In particolare: benefici sociali, in quanto i fondi
ottenuti attraverso la raccolta vengono re-investiti a fini socialmente utili;
benefici ambientali, poiché grazie all’iniziativa si incrementano le attività
rivolte alla tutela dell’ambiente e delle risorse naturali; benefici economici,
il riciclo dell’alluminio permette, infatti, di risparmiare il 95% dell’energia
necessaria per produrlo partendo dalla materia prima e benefici
occupazionali, dal momento che lo sviluppo di attività di raccolta produce
crescita occupazionale. In tre anni di vita del progetto Raccolta Solidale®,
CiAl ha raccolto adesioni all'iniziativa da parte di oltre 100 tra associazioni
e cooperative sociali. Il progetto è stato adottato anche da soggetti diversi
come aziende del settore della gestione dei rifiuti. Molte scuole hanno
iniziato la raccolta dell'alluminio e partecipano a Raccolta Solidale®
conferendo i materiali raccolti o alle Organizzazioni Non Profit del proprio
territorio o direttamente alle piattaforme convenzionate. Lo staff di CiAl,
essendo stato coinvolto nei diversi momenti di progettazione e realizzazione
dell’iniziativa e condividendo le finalità sociali del progetto, ha accresciuto
il senso di appartenenza e rafforzato la capacità di lavorare in team.
Attraverso Raccolta Solidale®, CiAl ha consolidato la sua immagine di
organizzazione vivace, dinamica, innovativa e socialmente responsabile; ha
rafforzato i rapporti con il mondo del terzo settore, strategico per la
sensibilizzazione della cittadinanza sulla raccolta differenziata
dell’alluminio in ambiti diversi. Inoltre vi è stato un aumento della quantità
di alluminio raccolto e riciclato.
166
Il libro d’oro della responsabilità sociale
COBAT - CONSORZIO OBBLIGATORIO BATTERIE ESAUSTE
Opera nella raccolta, nel riciclaggio e nello stoccaggio delle batterie esauste
e dei rifiuti piombosi
“COBAT: Missione Perù. Un arcobaleno sul Titicaca”
Problema
In Perù, nonostante un’abbondanza di materie prime, l’economia è
caratterizzata da bassa crescita, con una quota di disoccupazione ufficiale
del 13%. Il 54 % della popolazione vive sotto la soglia di povertà e nel
distretto di Puno e nella regione presso il lago Titicaca la popolazione vive
al di sotto degli standard minimi di igiene.
Soluzione
Nell’ottica di una Good Global Citizenship, il Cobat ha sentito l’esigenza di
estendere il proprio raggio d’azione oltre i confini nazionali, contribuendo
allo sviluppo di una regione rurale del Perù andino. In particolare, ha deciso
di supportare l’organizzazione non governativa Inkatec nella realizzazione
del progetto “Solar Power for Puno” (la fornitura di acqua calda e
riscaldamento a 4000 metri di altezza a prezzi accessibili è un problema
particolarmente sentito nelle regioni povere delle Ande), con l’obiettivo di
produrre localmente boiler e stufe alimentati con energia solare. Il piano di
formazione, vuole consentire agli insegnanti locali di approfondire ed
aggiornare le loro conoscenze nei vari campi di insegnamento delle materie
tecniche e, agli studenti, di ricevere tutti gli strumenti utili per crearsi un
futuro occupazionale diverso da quello ormai sfruttato del turismo, della
pastorizia o del piccolo artigianato. Inkatec è un’associazione non
governativa europea supportata dal Ministero della Cultura e
dell’Educazione, che organizza percorsi formativi per qualificare studenti
ad aprire micro-imprese, con l’obiettivo di accrescere il livello di
educazione e di occupazione della popolazione. I consorziati del Cobat sono
stati informati della Missione in Perù attraverso gli strumenti aziendali di
contatto, ne hanno condiviso gli scopi e le motivazioni allineandosi alle
decisioni del vertice.
Risultati
Il sostegno del Cobat sta permettendo ad Inkatec di aprire otto nuovi Centri
di Educazione e Produzione per applicazioni fotovoltaiche, ognuno con 600
studenti. Tutti i consorziati sono stati aggiornati della Missione in Perù
167
Il libro d’oro della responsabilità sociale
attraverso diversi strumenti quali il Rapporto di Sostenibilità 2005, la rivista
“Ottantadue”, la partecipazione dei responsabili Cobat a trasmissioni
televisive nazionali ed il videodocumento girato in Perù. La soddisfazione
espressa per gli obiettivi e la conduzione della Missione è stata elevata. Con
il progetto “Solar Power for Puno” le condizioni di vita sulle sponde del
lago Titicaca stanno migliorando: anche grazie al Cobat, più di 1000
studenti stanno imparando una professione e producono artigianalmente
boiler e stufe alimentati con energia solare. In tal modo, gli abitanti della
regione possono acquistare tali prodotti a prezzi inferiori rispetto a quelli
alimentati ad elettricità. In più una vasta fascia di famiglie ha l’opportunità
di installare degli apparecchi moderni che permettono loro di fruire di acqua
calda tutto l’anno a costo zero. L'impegno di COBAT e Inkatec, presentato
ufficialmente ai vari livelli scolastici e governativi, ha raccolto forti e sentiti
apprezzamenti per l’ evidente contributo ad uno sviluppo locale realmente
sostenibile. Il Cobat, quindi, grazie a questo progetto, ha consolidato la
politica ambientale e sociale avviata ormai da alcuni anni.
168
Il libro d’oro della responsabilità sociale
COMPUTER ASSOCIATES (CA)
Società attiva nel settore dei software per la gestione delle infrastrutture
informatiche aziendali
Computer in periferia
Problema
Ci sono ancora ragazzi, in Italia, che non possiedono un computer e che
arrivano al diploma di licenza media senza saper usare i più comuni
programmi informatici o navigare in Internet. Questa condizione pregiudica
le loro possibilità di successo sia nella scuola superiore, sia nell'accesso al
lavoro.
Soluzione
Il progetto Computer in periferia nasce con lo scopo di creare nuovi spazi
educativi d’incontro, dove i giovani, guidati da volontari ed educatori,
possano crescere e migliorare non solo le proprie competenze informatiche,
ma anche, e soprattutto, se stessi e le proprie capacità di interagire e
relazionarsi con i coetanei e con gli adulti. A tal fine, Computer Associates
ha identificato due Onlus operanti sul territorio milanese, la Cooperativa
Sociale Spazio Aperto Servizi e l’associazione Un naviglio per i minori, che
si occupano di offrire servizi educativi e socio assistenziali a bambini e
famiglie, con l’obiettivo di stimolare i minori che vivono in situazioni di
disagio e di prevenire la dispersione scolastica. Il progetto ha previsto
l’attivazione di due moderni laboratori informatici che ospitano
settimanalmente a turno oltre 100 ragazzi di età compresa fra i 4 e i 16 anni.
Computer Associates ha finanziato l’allestimento delle due aule
informatiche attrezzandole con computer di ultima generazione, stampante,
macchine fotografiche, programmi didattici e software per l’elaborazione
delle immagini. Specializzata nel settore della sicurezza informatica,
l'azienda ha fornito anche tutta la tecnologia necessaria a garantire una
navigazione sicura su Internet, impedendo l'accesso a siti dal contenuto
inadeguato o il diffondersi di virus. Un gruppo di volontari ha seguito
l’attività di consulenza tecnica, configurazione e installazione dei
laboratori durante l’orario d’ufficio e con una regolare retribuzione da parte
dell’azienda. Gli stessi hanno, inoltre, tenuto corsi di formazione per gli
educatori che seguono i ragazzi nelle attività giornaliere all'interno dei
laboratori. Il progetto Computer in periferia è stato scelto con il totale
consenso del management locale e internazionale, nonché grazie al diretto
169
Il libro d’oro della responsabilità sociale
coinvolgimento dei responsabili di diverse strutture dell’organizzazione
(HR, Technical Services, Facility, PR, ecc.) nella realizzazione.
Risultati
Il progetto, oltre a produrre un naturale ritorno in termini di immagine per
l’azienda, ha favorito la comunità all’interno della quale opera,
individuando delle associazioni che, per quanto piccole e poco conosciute,
svolgessero sul territorio un’attività finalizzata al bene della società civile. È
stata offerta ai dipendenti, inoltre, un’opportunità di crescita e maturazione
personale, attraverso lo sviluppo di un “volontariato di competenze” in cui i
soggetti volontari diventano disponibili a “spendere” la loro professionalità,
al di là del normale rapporto impresa-cliente, indirizzandosi verso un’utenza
più debole, che potrà accrescere le proprie potenzialità anche grazie al loro
impegno. È stato, quindi, sviluppato un “valore sociale condiviso”, tramite
una nuova relazione che si viene a stabilire tra mondo profit e non profit.
Gli skill acquisiti dalle persone coinvolte nel programma saranno utili per
poter replicare il progetto nell’anno 2007. Si deve anche sottolineare che le
competenze dei ragazzi sono aumentate, svolgendo attività sia didattiche sia
di laboratorio.
170
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CONFINDUSTRIA LIVORNO
Associazione territoriale appartenente al Sistema Confindustria
Bilancio sociale 2005 del comparto chimico e petrolifero
della provincia di Livorno (7a edizione)
Problema
Il larghissimo consenso che è andato maturando in questi anni negli
ambienti imprenditoriali, così come in quelli istituzionali, sul principio che
le attività economiche debbano possedere il carattere della “sostenibilità”,
debbano cioè essere in grado di coniugare obiettivi economici, ambientali e
sociali, costituisce il migliore stimolo per continuare in questo processo di
miglioramento continuo, che vede tra i suoi strumenti il Bilancio Sociale..
Soluzione
Confindustria Livorno ha iniziato nel 1999 a promuovere i principi e gli
strumenti di Responsabilità Sociale delle Imprese, realizzando la prima
esperienza in Italia di Bilancio Sociale aggregato, riferito dunque non ad
una singola azienda, bensì ad un intero comparto industriale, segnatamente
il comparto chimico e petrolifero della provincia di Livorno.
A conferma dell’originalità dell’iniziativa, il primo Bilancio Sociale
aggregato livornese è stato ripreso come modello dall’Osservatorio
nazionale per il settore chimico (istituito presso il Ministero per le Attività
Produttive, oggi Ministero dello Sviluppo Economico), per la
predisposizione del Manuale del Bilancio Sociale di Area.
Il Bilancio Sociale 2005 del Comparto Chimico e Petrolifero della provincia
di Livorno, così come tutte le precedenti edizioni, rispetta le linee guida
nazionali del GBS (Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale) ed è realizzato
in collaborazione con l’Istituto Europeo per il Bilancio Sociale.
A partire dalla prima edizione l’obiettivo dichiarato condiviso fra tutti i
partecipanti del Gruppo di Lavoro è stato quello di dimostrare quanto pesa,
in termini di valore aggiunto prodotto e distribuito al territorio, la presenza
in loco del comparto chimico e petrolifero della provincia di Livorno.
Individuare quali e quante sono le iniziative e le scelte di miglioramento a
favore della ricerca, dell’occupazione, del marketing dei servizi, degli
investimenti diretti e indotti a tutto vantaggio dell’economia del territorio e
quindi di tutti i suoi occupanti.
Il monitoraggio della soddisfazione degli stakeholders verso la quantità e la
qualità delle attività delle imprese rendicontate nel Bilancio Sociale è stato
un elemento costante dalla prima edizione del Bilancio Sociale fino
171
Il libro d’oro della responsabilità sociale
all’ultima edizione del 2005. È stato così promosso il metodo partecipativo,
che consiste nell’inviare il documento ancora in bozza agli stakeholders
delle imprese (Regione Toscana, Giunta Provinciale, Enti Locali; Camera di
Commercio; Organizzazioni sindacali; mondo scientifico -Università di
Pisa, Polo Tecnologico Magona, Polo Scientifico e Tecnologico dell’area
livornese- , Autorità Portuale di Livorno, ARPAT, Banca d’Italia, Sistema
bancario locale, Istituti Superiori locali, Asl, Aziende di pubblico servizio,
Agenzia delle Dogane…), invitandoli ad esprimere un parere di merito e di
metodo sul documento. Terminata la redazione del documento, è stato
stampato e presentato ufficialmente alla platea degli stakeholder presso la
sede di Confindustria Livorno, in un convegno che ha visto la
partecipazione anche di rappresentati delle istituzioni pubbliche (Assessore
Regionale, Assessore provinciale, Sindaco di Rosignano M.mo).
Tutti i dipendenti delle imprese partecipanti, attraverso i loro rappresentanti
sindacali e aziendali, sono stati chiamati ad esprimere un parere sulla
capacità del documento di offrire informazioni aggiuntive rispetto a quelle
già note e a segnalare eventuali scostamenti fra i dati presentati e la realtà
economica e sociale di riferimento. Considerando che ciascuna impresa ha
coinvolto al proprio interno almeno tre persone, con competenze
rispettivamente per il settore amministrativo-contabile, per il settore della
gestione delle risorse umane e per la parte di gestione della sicurezza e
dell’impatto ambientale, è stato calcolato che complessivamente siano state
coinvolte per la realizzazione del progetto circa 40 persone, nell’arco di
circa 6 mesi (da maggio a novembre 2006).
Risultati
Il Bilancio Sociale del comparto ha avuto l’indubbio merito di divulgare la
cultura della responsabilità sociale delle imprese, proprio a partire dal
personale interno aziendale, che è divenuto, in quanto coinvolto nell’attività
di ricerca dei dati, un esperto conoscitore di un tema di cui, ai giorni nostri,
sentiamo molto parlare ma che forse resta ai più ancora sconosciuto.
In ogni occasione che il Gruppo di Lavoro, oppure Confindustria Livorno o
le imprese singolarmente, hanno avuto per confrontarsi con gli interlocutori
istituzionali (Comuni, Provincia, Regione, Enti di vigilanza, Organizzazioni
Sindacali, Istituzioni scolastiche superiori o universitarie) o con la comunità
civile, l’impegno di adottare uno strumento di rendicontazione trasparente
delle attività è stato riconosciuto come un importante atto di responsabilità
sociale, con il merito di contribuire a far conoscere in maniera più
approfondita il valore delle imprese sul territorio.
172
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CONSORZIO PAN – PROGETTO ASILI NIDO
E SERVIZI PER L’INFANZIA
Organizzazione che opera a sostegno dell’infanzia e della famiglia
PAN servizi per l’infanzia
Problema
In Italia un milione di bambini tra 0 e 2 anni ha a disposizione poco più di
118000 posti in asili nido pubblici e privati. Il problema della scarsità di
posti all’interno degli asili nido è fortemente sentito da una moltitudine
crescente di famiglie, all’interno delle quali entrambi i genitori sono
impegnati professionalmente e faticano a conciliare gli impegni familiari
con quelli lavorativi. Per tale motivo è sempre più avvertito il bisogno di
strutture in grado di garantire ai figli la necessaria cura e assistenza.
Soluzione
Il progetto del consorzio Pan intende promuovere, in Italia, lo sviluppo di
servizi per l’infanzia di qualità, che rispondano ai bisogni dei bambini e
delle famiglie, e di servizi che propongano un’offerta educativa e di cura,
caratterizzata da alta flessibilità, economicità e qualità. Il progetto nasce con
l’intento di costituire la prima rete nazionale di servizi di accoglienza e
tutela educativa per bambini da 0 a 3 anni, gestita in forma di impresa
sociale, per garantire la qualità dei servizi offerti alle famiglie. Inoltre,
l’obiettivo era quello di creare sul territorio nazionale in tre anni almeno
3000 posti all’interno di servizi per l’infanzia, con particolare attenzione
alle zone del paese che sono prive di offerta di questo tipo, attraverso la
nascita e la gestione di un marchio di qualità dei servizi. Molto importante è
la collaborazione con Intesa San Paolo che mette a disposizione del progetto
le risorse per lo start up, i prodotti di finanza agevolata, mirati a sostenere le
singole azioni del progetto, e l’impegno per un’ampia promozione e
diffusione dell’iniziativa e del marchio. Le Reti di imprese sociali (Cgm;
Fis; Drom), invece, offrono esperienza e competenza consolidate nella
progettazione e nella gestione di servizi per l’infanzia, con strumenti e
metodi di ricerca innovativi. Il progetto, in particolare, mira ad agire sulle
problematiche individuate con strumenti mirati. Ad esempio, per la
difficoltà delle famiglie a sostenere il carico economico per l’accesso ai
servizi, è fornito un prestito a consumo a tasso agevolato per le famiglie che
utilizzano servizi Pan; per la difficoltà delle cooperative a sostenere
investimenti a start up, viene offerta una finanza agevolata per la
173
Il libro d’oro della responsabilità sociale
riqualificazione strutturale dei servizi; per la mancanza di normative di
riferimento in alcune regioni, vengono consigliate linee guida, standard di
qualità e sistemi di valutazione, che garantiscono una qualità omogenea su
tutto il territorio nazionale dei servizi offerti dal marchio PAN. Il progetto
nasce con il presupposto di valorizzare competenze e conoscenze presenti e
sedimentate all’interno delle organizzazioni dei soci del consorzio,
attraverso adeguati processi di scambio e integrazione. In particolare,
all’interno della Banca, viene valorizzata una cultura orientata al cliente,
vengono costruiti dei prodotti finanziari ad alto valore sociale, sperimentati
e verificati poi anche tramite workshop tra banca e clienti. All’interno delle
reti di impresa sociale, invece, vengono utilizzate delle conoscenze
specifiche nel settore dell’infanzia e della famiglia, mettendo a disposizione
esperti, consulenti e ricercatori che collaborano alla definizione delle linee
guida e al miglioramento delle modalità operative dei sistemi di controllo di
qualità e vengono progettati e gestiti prodotti innovativi per l’infanzia. Il
capitale messo a disposizione dai soci ammonta a € 1.300.000 ed è così
ripartito: €1.000.000 Intesa Sanpaolo rete Banca Intesa, €100.000 Cgm,
€100.000 Fis e €100.000 Drom.
Risultati
Grazie al progetto sono nati 91 servizi, 6136 posti nido (di cui 2640
nell’ultimo anno) e 630 posti di lavoro. Le richieste di finanziamento sono
state 42. Il totale delle strutture sorte su il tutto territorio nazionale è 224.
Inoltre, sono stati possibili un’integrazione ed un ampliamento delle
competenze, attraverso il rapporto con realtà organizzative e culturali
diverse operanti in settori analoghi e tra realtà appartenenti a “mondi”
diversi (banca e terzo settore). Gli operatori coinvolti nel progetto hanno
confrontato e approfondito modelli culturali, operativi e organizzativi
diversi, individuando prassi comuni di valutazione della qualità dei servizi e
facendo esperienza diretta attraverso le visite ispettive.
174
Il libro d’oro della responsabilità sociale
COOP ESTENSE
Cooperativa della Grande Distribuzione Organizzata
Brutti ma Buoni, Operazione No Spreco.
Iniziativa pensata dai soci di Coop Estense
Problema
Nella nostra società molti prodotti in buono stato, in particolare alimenti,
vengono buttati un po’ perché il costo per recuperarli, selezionarli,
prepararli e donarli è elevato, un po’ perché si diffonde sempre più una
mentalità improntata allo spreco. Si assiste, quindi, ad una dispersione di
beni e risorse che potrebbero essere di supporto e di sostegno al mondo dei
servizi e del volontariato non a fini di lucro.
Soluzione
Coop Estense dal 2003, con il progetto Brutti ma Buoni, Operazione No
Spreco, recupera i prodotti “buoni”, anche se “brutti”, cioè con difetti
innocui, e li dona a chi ne ha bisogno. Sono 26 i punti vendita in cui il
progetto è decollato. L’invenduto è dovuto, ad esempio, al ritiro dalla
vendita della merce prima della data di scadenza ed ai difetti esterni nella
confezione o nell’immagine. Prodotti che, seppur integri nella loro funzione
d’uso, vengono tolti dal commercio ma che possono trovare una
destinazione sociale importante. Tali prodotti vengono quindi raccolti e
destinati alla beneficenza, garantendone le condizioni di conservazione,
igiene e sicurezza previste dalla normativa vigente. Volontariato e
Istituzioni, che vedono sempre meno risorse disponibili, possono così
trovare, attraverso il progetto, fonti alternative di finanziamento o di
sostentamento, per realizzare le proprie finalità di solidarietà. Il Progetto di
Coop Estense si basa su una sinergia di attori interni ed esterni e riesce a
portare valore nell’intero sistema grazie al contributo dei diversi attori. Le
associazioni o gli enti del territorio possono fare richiesta per accedere ai
prodotti inviando le generalità ed dati anagrafici dell’ente, dichiarandone
finalità, obiettivi e destinazione. I Soci Volontari e i Comitati dei soci eletti
valutano le richieste e le finalità, provvedono a monitorare gli enti sul
territorio ed a sviluppare le relazioni con gli stessi, garantendo il presidio
del buon fine della merce. I dipendenti dei punti vendita sono coinvolti
nell’attività quotidiana di gestione dei prodotti ritirati dalla vendita, nella
loro valutazione, nello scarico e nella preparazione per la donazione. Il
Consiglio di Amministrazione di Coop Estense ha trasformato Brutti ma
175
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Buoni, Operazione No Spreco in un progetto della cooperativa ed in una
testimonianza concreta dei principali valori che la fondano. Periodicamente
si organizzano visite aziendali o incontri pubblici con le strutture di
accoglienza che fruiscono delle merci in modo da sensibilizzare e
valorizzare ulteriormente il ruolo dei dipendenti e dei soci volontari. La rete
del territorio viene attivata attraverso contatti con le amministrazioni locali,
i servizi sociali, il mondo del volontariato locale, le strutture religiose, le
scuole e le istituzioni. Il passa parola spesso interviene nell’allargare
l’ambito delle associazioni e degli enti che possono fruire del progetto. In
alcuni casi il progetto viene inserito nei piani di zona delle amministrazioni
locali. Si procede nello sviluppo delle relazioni con gli enti destinatari delle
merci, nello sviluppo delle sinergie con i servizi locali per segnalazioni del
fabbisogno e delle strutture da servire, nel consolidamento delle relazioni
con enti e associazioni. L’intero costo del progetto è a carico di Coop
Estense in termini di risorse lavoro, tempo di attività e di procedure
informatizzate sviluppate ad hoc per il progetto, compatibili con i sistemi
informativi delle gestioni merci dei punti vendita.
Risultati
Complessivamente, nel 2006, sono state donate 3.446.466 euro di merci , di
cui l’84% di beni alimentari. Il progetto è presente oggi in 26 punti vendita,
in Puglia e in Emilia (province di Modena e Ferrara); 633 le associazioni e
gli enti coinvolti (riceventi), 11.378 persone assistite dalle associazioni
giornaliere (mense, distribuzione pacchetti alimentari, appartamenti di
accoglienza, case famiglia). Si è consolidata l’automazione delle procedure
di bollettazione e scarico della merce donata, completando la procedura
informatica di gestione del progetto (dall'anagrafica degli enti alla bolla di
consegna).
176
Il libro d’oro della responsabilità sociale
COOP ESTENSE
Cooperativa della Grande Distribuzione Organizzata
Progetto M/B: prevenzione e diagnosi precoce del melanoma - ANT
Problema
Secondo l’Associazione Nazionale Tumori, pur essendo il melanoma una
neoplasia maligna relativamente rara (2-3% di tutti i tumori maligni), negli
ultimi 20 anni la sua incidenza è raddoppiata, in relazione sia ai fattori
ambientali, sia a componenti genetiche. Nonostante questo, la
sensibilizzazione nei confronti del tema è scarsa. Una parte della
popolazione a rischio, inoltre, non effettua controlli e trattamenti adeguati.
Oltre a mancare campagne di sensibilizzazione e di informazione capillare
sul territorio, non sono nemmeno presenti significativi programmi di
attivazione di ambulatori per la diagnosi dei tumori cutanei gratuiti,
facilmente raggiungibili o adeguatamente distribuiti sul territorio,
soprattutto perché la diagnosi precoce di queste malattie si deve avvalere di
strumenti sofisticati e costosi. Non risultano attivi programmi diffusi di
educazione sanitaria, neanche a livello scolastico, orientati a specificare il
rischio e a spiegare come prevenirlo.
Soluzione
Il progetto M/B ha come scopo quello di sostenere un’inziativa di valenza
socio sanitaria, offrendo un terreno strutturato di intervento, prevenzione e
sensibilizzazione verso la salute e la qualità della vita delle persone. In
collaborazione con Fondazione ANT di Vignola, ANT Ferrara e LILT
Puglia, Coop Estense ha dato il via ad una campagna di sensibilizzazione e
conoscenza del melanoma e, soprattutto, ad un servizio di diagnosi rivolto
ai dipendenti. Il progetto M/B, consiste nell’attivare all’interno delle
strutture dell’organizzazione (punti vendita, sede, zone soci) un percorso di
diagnosi precoce del melanoma della pelle, attraverso visite ambulatoriali
realizzate dai medici specialistici delle associazioni in loco ed il sostegno
alla campagna di sensibilizzazione delle stesse associazoni. Ciò significa
coinvolgere direttamente oltre 5.700 persone, che operano per la
cooperativa, in Emilia e in Puglia, offrendo un’occasione di contatto diretta
e strutturata alle associazioni titolari del progetto, nonché spazi e
organizzazione logistica per la realizzazione effettiva delle attività, e, allo
stesso tempo, un’occasione comoda, accessibile nei tempi e nei luoghi, per
il personale della cooperativa. Questo, infatti, può sottoporsi ad una serie di
177
Il libro d’oro della responsabilità sociale
visite dermatologiche per la prevenzione del melanoma della pelle, oltre che
a ricevere informazioni sui servizi di ascolto, prevenzione e cura presenti
nel territorio. Si tratta della prima di una serie di campagne periodiche di
prevenzione rivolte all’interno dell’organizzazione. L’aspetto di
innovatività di M/B è determinato dall’individuazione di un’utenza “vicina”,
accessibile ed organizzabile al consumo consapevole ed ai corretti stili di
vita promossi negli anni da Coop Estense verso i consumatori ed i soci (in
sinergia con aziende sanitarie locali, istituti di ricerca ed enti di nutrizione).
Il progetto si rivolge direttamente all’interno della cooperativa, partendo
proprio dal sensibilizzare il proprio personale e tutti i membri degli
organismi di rappresentanza che la compongono. M/B, accolto dalla
Direzione Aziendale, é presidiato dalla Direzione Soci e Consumatori e
dalla Direzione del Personale. L’ANT programma e realizza le attività
ambulatoriali e presidia il monitoraggio attraverso il Centro Elaborazione
Dati della Fondazione ANT Italia, per raccogliere i dati rilevanti durante le
visite e i contatti, oltre a produrre una relazione sulle attività di
comunicazione ai cittadini e agli enti pubblici e privati, da utilizzare nei
tavoli di discussione con le ASL per programmare strategie comuni di
intevento. Il progetto si caratterizza per invertire il processo tradizionale del
cittadino che si attiva verso la struttura di prevenzione: al contrario si basa
su un percorso proattivo delle istituzioni sanitarie che si muovono verso il
cittadino. I soggetti destinatari dell’intervento sono 5.300 dipendenti e 400
soci consiglieri (membri dei comitati direttivi di zona e di distretto sociale)
in Emilia e in Puglia. La comunicazione al personale è stata gestita dalla
cooperativa, tramite gli uffici personale, a cascata: i capi reparto hanno
informato tutti i collaboratori in ciascuna struttura. L’ufficio personale ha
gestito le prenotazioni delle visite.
Risultati
Attraverso il progetto è stato sensibilizzato il tema della prevenzione del
melanoma e della salute. Molte persone hanno potuto usufruire
gratuitamente di risultati clinici grazie all’ accessibilità agevolata per le
visite (tempi e luoghi coerenti con i ritmi di vita e di lavoro). I dati ottenuti
sono stati utili ai tavoli di discussione con le aziende sanitarie locali, per
l’estensione dei programmi e dei servizi di prevenzione gratuita sul
territorio.
178
Il libro d’oro della responsabilità sociale
COREPLA
Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclaggio ed il recupero dei rifiuti e
degli imballaggi in plastica
Palestra Ecologica
Problema
Negli ultimi 15-20 anni si constata che, in Italia, come quasi in tutta
l'Europa, la produzione dei rifiuti è andata via via aumentando, fino a
raddoppiarsi rispetto al passato. La cultura della raccolta differenziata, che
potrebbe risultare uno strumento essenziale per preservare l’ambiente, non
è, purtroppo, abbastanza diffusa, soprattutto in alcune zone del nostro Paese.
Soluzione
Il progetto palestra ecologica di Corepla mira a sensibilizzare i cittadini sul
tema della raccolta differenziata e del riciclo, rafforzando il rapporto
ambiente, benessere personale e sport. Grazie al progetto è stata realizzata
una struttura che ricrea una vera e propria palestra in un ambiente esterno:
un mini campo da calcio, un mini campo da golf, ma anche un’area dove
poter fare canestro con gli imballaggi in plastica, tutto realizzato con
materiale proveniente dal riciclo. La panchina del parco, ad esempio,
rigorosamente in plastica riciclata, diventa un "attrezzo" per esercizi di
schiacciamento bottiglie, mentre l'attività aerobica viene fatta a ritmo di
musica attraverso il Gioca Jouer. Il jingle, diffuso attraverso un impianto
audio, contiene i verbi del riciclo: svuotare, schiacciare, riciclare. Per chi
preferisce gli sport “da casa”, invece, sono a disposizione una cyclette ed
una postazione pc dove potersi misurare con il divertente gioco
“L’imballaggio giusto al posto giusto”. Le attività vengono poi completate
con la distribuzione di materiali informativi e di gadget prodotti in plastica
riciclata. Corepla svolge così, affiancando i comuni convenzionati e gli
operatori all’interno delle città, il servizio di raccolta differenziata ed
un’azione di informazione e comunicazione rivolta ai cittadini, dando la
garanzia che ciò che è oggetto di raccolta venga effettivamente avviato al
riciclo e porti ad avere nuova materia prima per i cicli produttivi. Il progetto
ha preso il via dall’ identificazione delle aree del Paese che maggiormente si
discostavano dalle medie nazionali in termini di raccolta di rifiuti di
imballaggi in plastica. Tale operazione ha permesso l’individuazione di
alcune aree più sensibili, prevalentemente nel centro sud. Il coinvolgimento
del personale al progetto è avvenuto a vari livelli, cercando di sfruttare le
179
Il libro d’oro della responsabilità sociale
diverse competenze del Consorzio. Le spese per realizzare il progetto sono
state interamente sostenute da Corepla.
Risultati
La palestra ecologica è stata una leva importante nelle strategie di
comunicazione del Consorzio. Ha reso possibile il coinvolgimento diretto
dei cittadini ed ha creato un dialogo più aperto con il Comune. Grazie alla
partnership con le autorità locali, è stato possibile rendere partecipi anche
gli insegnati delle scuole elementari e medie, assicurando un diretto
coinvolgimento dei più piccoli al tema del riciclo e del rispetto
dell’ambiente. La palestra ecologica è risultata, inoltre, essere un tassello
importante per il miglioramento del livello di consapevolezza dei cittadini
circa il tema della raccolta differenziata. Il modello adottato è stato
utilizzato e replicato in diverse città d’Italia, ottenendo un riscontro
positivo. L’iniziativa risulta facilmente replicabile in tutti i Comuni italiani.
180
Il libro d’oro della responsabilità sociale
COTY ITALIA
Azienda Cosmetica
Casa Coty
Problema
Alcuni orfanotrofi, pur ospitando molti bambini, accudendoli e crescendoli
con amore, non si occupano di fornire un lavoro di ricostruzione della rete
familiare e sociale, in modo che i minori possano, dopo un periodo più o
meno lungo, rientrare a far parte della comunità di provenienza. Questo
porta ad avere in carico alcuni bambini, fino all’adolescenza, senza
prospettive di reinserimento nel nucleo famigliare, che rimangono a vivere
nell’orfanotrofio nonostante la struttura non sia adatta per ragazzi che hanno
ormai raggiunto i 12/14 anni.
Soluzione
Coty Italia, con il progetto Casa Coty, ha voluto fungere da cerniera tra
l’Orfanotrofio di Mgolole, in Tanzania, e la società, cercando di arrivare ad
un reinserimento sociale positivo per tutti i ragazzi accolti (circa 20 fra
ragazzi e ragazze). Con loro, infatti, si è voluto vivere la quotidianità,
cercando di accompagnarli verso una progressiva autonomia, personale e
lavorativa. Le suore di riferimento sono state coadiuvate nella messa a
punto di percorsi formativi individualizzati, che rispettino e sopratutto
valorizzino la storia personale di ognuno, in modo da porre basi positive per
il futuro. Questo compito ha richiesto necessariamente l’approfondimento
della realtà locale circostante; solo i percorsi formativi contestualizzati,
infatti, possono avere una buona riuscita. Il progetto è stato pensato e
attuato in costante collaborazione con la congregazione tanzaniana che da
anni lavora nel distretto di Morogoro. La presenza assidua e radicata sul
territorio e il fatto che l’intervento in oggetto si strutturi come ampliamento
e sviluppo di attività ventennali ha assicurato, quindi, l’appoggio da parte
della comunità locale, delle autorità pubbliche e di quelle religiose. Non è
escluso poi che, in futuro, Casa Coty possa aprirsi verso l’esterno cercando
di rispondere ai bisogni emergenti dalla realtà circostante. In particolare si
può pensare ad attività di aggregazione rivolte ai ragazzi dei villaggi
circostanti. La struttura di Casa Coty è stata allestita in modo tale da essere
predisposta per garantire l’accoglienza, la cura e il soddisfacimento dei
bisogni di base, l’assistenza sanitaria e la formazione dei ragazzi. Sono stati,
inoltre, selezionati e formati operatori e volontari pronti ad affiancarsi alla
181
Il libro d’oro della responsabilità sociale
suora responsabile e alla referente italiana nelle attività della vita
quotidiana.
Risultati
Grazie al progetto è stata data accoglienza e tutela ad adolescenti orfani
precedentemente accolti nell’orfanotrofio, costruendo percorsi educativi di
crescita e accompagnamento verso l’età adulta e volti al reinserimento
sociale. Sono stati assicurati, in particolare, il completamento degli studi e
l’eventuale inserimento lavorativo.
182
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CREDITO COOPERATIVO RAVENNATE E IMOLESE
Gruppo bancario
Interventi finanziari per il riposizionamento del sistema produttivo
Problema
L’economia del territorio intorno a Rimini e Imola è caratterizzato da una
trasformazione che porterà a processi di ridimensionamento e selezione nei
confronti delle imprese locali, sia per il settore meccanico, sia per il settore
agro-industriale. “Ridimensionamento” perché ai volumi andranno preferiti
prodotti di sempre maggior qualità man mano che avanzano le capacità di
aggredire i mercati da parte di nuovi operatori; “selezione”, perché saranno
le imprese in grado di puntare su capacità competitiva fondata
sull’investimento, l’innovazione e l’organizzazione quelle che affermeranno
la propria competenza. Le Piccole e medie imprese, per competere sul
mercato in trasformazione necessitano di assistenza fiscale mirata ed
approfondita, nonchè servizi tecnicamente superiori ad ampio raggio.
Soluzione
In occasione della ricorrenza del 50° anniversario della Cassa Rurale ed
Artigiana di Faenza (poi Credito Cooperativo ravennate e imolese), a fine
2005 – inizio 2006 è stato condotto uno studio sulle imprese del territorio
insieme alla Società di Studi Economici Nomisma di Bologna. Lo studio ha
inteso verificare lo “stato di salute” delle stesse (con particolare riferimento
ai comparti prevalenti della meccanica e dell’agro-alimentare) e
promuovere iniziative a carattere territoriale che ne favoriscano il
riposizionamento.
Lo studio è stato condotto attraverso un’attività di analisi, screening e
valutazione che ha coinvolto oltre 60 aziende delle aree faentina, ravennate
e imolese. La fase di auditing, che ha portato all’individuazione degli
strumenti poi elaborati, è stata gestita secondo una prospettiva “diffusa”: gli
imprenditori ed i manager coinvolti nell’iniziativa hanno impegnato energie
e tempo per arrivare ad una diagnosi puntuale dello stato di salute sia della
propria azienda che dei comparti di riferimento, dando poi indirizzo preciso
al metodo che si sarebbe dovuto perseguire per raggiungere il risultato
atteso (favorire con strumenti concreti il riposizionamento del sistema
produttivo locale). Il personale del Credito Cooperativo ravennate e
imolese ha operato sia nella fase di auditing che nelle fasi successive,
condotte a stretto contatto con i manager delle aziende coinvolte e con i
183
Il libro d’oro della responsabilità sociale
consulenti di Nomisma, che hanno operato come “facilitatori” nel percorso
attuato.
Il Credito Cooperativo ravennate e imolese, in accordo con gli altri attori di
sistema (Società di Studi Economici Nomisma, imprese del territorio,
Amministratori locali) ha quindi promosso il progetto Restart, quale
strumento privilegiato indirizzato alla valorizzazione e rilancio delle piccole
e medie imprese dell’area di riferimento. Attraverso Restart le imprese
possono infatti ottenere rapidamente e senza particolari formalità
finanziamenti a medio e lungo termine destinati specificamente a supportare
progetti di crescita, innovazione e ricerca.
Attraverso il progetto, inoltre, le imprese sono indotte ad impegnare i propri
sforzi finanziari verso attività di investimento in modo non occasionale,
indirizzandoli agli investimenti pianificati in termini di innovazione e
sviluppo.
I media locali, stampa, tv e radio, hanno “dato voce” ai protagonisti del
progetto e ne hanno documentato tutte le fasi con particolare attenzione e
puntualità, favorendo un coinvolgimento sia sul fronte delle imprese che sul
fronte dei sottoscrittori di obbligazioni.
Risultati
A livello locale, il progetto, sin dalla sua genesi, ha favorito una crescita di
consapevolezza da parte di tutti gli attori di sistema, secondo le specificità
diverse. La “circolazione” di idee che ha generato il progetto ha prodotto la
crescita e la maturazione di tale sistema, nel quale gli stessi attori sono stati
coinvolti a trovare risposte adeguate a bisogni emergenti. Emblematico,
infine, il coinvolgimento della comunità locale: il forte “appeal” esercitato
dalla prima fase del progetto Restart (collocamento obbligazionario) da
parte dei piccoli investitori della Banca, è documentato da esiti più che
soddisfacenti.
184
Il libro d’oro della responsabilità sociale
DAIMLER CHRYSLER ITALIA HOLDING
Azienda attiva nel settore Automotive
Mondialogo School Contest
Problema
Non sempre i giovani hanno l’opportunità di entrare in contatto con altre
culture, di conoscere nuove persone e di rendersi conto che le differenze
non sono così grandi come si potrebbe credere; spesso, poi, la comprensione
di queste differenze possono aiutarci a sviluppare una maggiore tolleranza
verso gli altri.
Soluzione
Allo scopo di promuovere il dialogo interculturale fra i giovani DC, insieme
con UNESCO, ha lanciato l’iniziativa internazionale Mondialogo School
Contest. Il progetto incoraggia i ragazzi e le ragazze ad entrare in contatto
con i coetanei di tutto il mondo, stimolando lo scambio di idee e la
conoscenza reciproca attraverso l’elaborazione di progetti comuni.
Mondialogo School Contest è il più grande concorso scolastico
internazionale, che nasce con l’obiettivo di incentivare i giovani a
confrontarsi con la varietà culturale del nostro pianeta e a considerarla una
fonte di ricchezza. Durante la fase iniziale, tutti i partecipanti vengono
spinti a creare nuovi legami e a stabilire nuove amicizie. Possono iscriversi
le scuole secondarie superiori di tutto il mondo, ognuna delle quali deve
indicare i gruppi di studenti che prendono parte direttamente al concorso.
Tutti i team partecipanti hanno un team partner di un altro Paese,
possibilmente di un altro continente; i due team devono tenersi in contatto,
concordare un argomento e poi elaborarlo insieme. I ragazzi, che non si
sono mai incontrati prima, comunicano tra di loro attraverso la posta
elettronica ed il video, in una lingua che spesso non è quella madre.
Consegnati i lavori, una giuria internazionale, composta da personaggi
illustri, esamina e seleziona gli elaborati più interessanti. I finalisti sono
invitati al Simposio Mondialogo, dove vengono premiati i migliori progetti
ed i ragazzi hanno l’opportunità di conoscersi personalmente; quest’anno,
per la prima volta, il Simposio ha avuto luogo in Italia (a Roma dal 4 al 7
novembre 2006). DaimlerChrysler Italia ha avuto un ruolo di primo piano
nel concorso, dal coinvolgimento delle scuole italiane per la fase di
candidatura dei progetti, al supporto alle scuole, al coordinamento delle
attività con l’ufficio centrale, alla pianificazione e gestione organizzativa
185
Il libro d’oro della responsabilità sociale
del Simposio finale e del Galà di premiazione. Le caratteristiche del
progetto sono in linea con i principi in cui crede Daimler Chrysler, che ha
infatti fatto dell’eterogeneità un suo punto di forza come azienda
multinazionale, riunisce persone dalle provenienze e culture più disparate e
sono proprio le differenti visioni del mondo, per genere, età, religione,
nazionalità, che diventano elementi di valorizzazione del potenziale
individuale. L’adesione a Mondialogo e la partnership con Unesco,
rispondono quindi alla filosofia di fondo che anima l’azienda, ossia il
dialogo interculturale come strumento di ricchezza e crescita per la società
nel suo complesso. Oltre al Mondialogo School Contest, Mondialogo – una
tra le più importanti partnership pubblico-private dell’Unesco – è composta
anche dal Mondialogo Engineering, una gara per gli studenti d’ingegneria
che promuove lo scambio di conoscenze tra i paesi industrializzati e i paesi
in via di sviluppo e dal portale internet www.mondialogo.org, in cinque
lingue con una rivista interculturale al suo interno.
Risultati
Al Mondialogo School Contest 2006 hanno aderito più di 35.000 studenti
(con 2600 lavori) provenienti da 138 paesi di tutti i continenti. L’Italia ha
partecipato al concorso con propri progetti e ha vinto il premio finale con
“Trento Scuola Libera”, un’iniziativa realizzata in partnership tra il Liceo
Prati di Trento e una scuola di Giakarta in Indonesia. La stampa, italiana ed
internazionale, ha coperto l’iniziativa in modo diffuso: 83 le uscite media
realizzate (di cui 26 straniere), con articoli e servizi televisivi delle maggiori
testate nazionali, con una stima di oltre 25 milioni di contatti realizzati.
Tutti i ragazzi sono stati entusiasti di aver potuto partecipare al progetto ed
al Simposio finale. L’iniziativa, inoltre, ha potuto promuovere il dialogo
interculturale e ha preparato i giovani a vivere e lavorare in un contesto
globale. Dar vita ad un progetto comune, condividendolo con coetanei di
tutto il mondo, rimarrà per i ragazzi che hanno partecipato, infatti,
un’esperienza per la vita.
186
Il libro d’oro della responsabilità sociale
EDISON
Azienda operante nel settore dell’energia
Kyoto anch’io – La scuola amica del clima
Problema
Nonostante l’effetto serra ed i conseguenti cambiamenti climatici siano due
problemi molto gravi, non viene ancora promosso un uso responsabile delle
risorse energetiche affinché i cittadini modifichino le proprie abitudini e
riducano lo spreco. Neanche le istituzioni scolastiche, pur essendo luoghi di
formazione, sono coinvolte attivamente per la sensibilizzazione dei bambini
e dei ragazzi verso il tema.
Soluzione
Kyoto anch’io - La scuola amica del clima è una campagna biennale (Anno
scolastico 2005-2006 e 2006-2007) di Edison rivolta a tutte le scuole
italiane sul tema dell’energia pulita e del risparmio energetico, che prevede
un concorso nazionale e la visita di un ecoludobus in tutte le regioni. Si
premiano, oltre alle classi che hanno realizzato buone pratiche di
educazione al risparmio energetico, anche le scuole che, attraverso
interventi di tipo strutturale, organizzativo ed educativo hanno ridotto le
emissioni dei gas serra dell’istituto. Le migliori ricevono il riconoscimento
“Scuola amica del clima” e concorrono a costituire una lista di scuole
virtuose a livello regionale e nazionale. La scheda di monitoraggio dei
consumi “L’energia a scuola”, allegata al bando di concorso, ha permesso,
nella prima edizione, di raccogliere informazioni preziose sulla situazione
degli istituti italiani dal punto di vista energetico, grazie alle quali è stato
possibile creare una mappatura italiana dei casi di eccellenza nel sistema
scolastico italiano. Nell’edizione 2006-2007, appena conclusa, le scuole
hanno avuto a disposizione in dieci città italiane, come supporto ai percorsi
didattici sul risparmio energetico, l’ecoludobus, una sorta di furgonelaboratorio. Gli animatori di Legambiente hanno mostrato apparecchiature
sulle fonti rinnovabili, organizzato giochi educativi e monitorato i consumi
energetici della scuola. Kyoto anch’io - La scuola amica del clima ha
premiato per le azioni di efficienza energetica le scuole che, attraverso
interventi di tipo strutturale e organizzativo, hanno ridotto le emissioni dei
gas serra dell'istituto con interventi all’impianto di riscaldamento e di
illuminazione, ma anche di riduzione e smaltimento differenziato dei rifiuti,
di incentivo all’uso di mezzi di trasporto alternativi all'auto. Inoltre,
187
Il libro d’oro della responsabilità sociale
riconoscimenti per le buone pratiche educative, sono andati alle classi che
con specifici percorsi didattici hanno introdotto cambiamenti verso un uso
sostenibile
delle
risorse
energetiche
negli
apprendimenti,
nell'organizzazione scolastica e nel territorio. I criteri di selezione sono stati
l’utilizzo di metodologie attive, di sperimentazione e di ricerca, l’approccio
interdisciplinare, la collaborazione con i soggetti presenti sul territorio, le
azioni di solidarietà e per l'ambiente, l’efficacia rispetto agli obiettivi
formativi della classe e della scuola. La scelta delle classi da premiare è
stata effettuata da una giuria di esperti; la prima classificata ha vinto un
soggiorno presso il Centre for Alternative Technology (CAT) fondato nel
1974 nel Galles e che offre idee pratiche e informazioni su uno stile di vita
sostenibile. La classe seconda classificata si è aggiudicata, invece, un
soggiorno di studio presso il Centro per lo sviluppo sostenibile di
Legambiente a Rispescia (Gr), le altre classi premiate hanno ricevuto
attrezzature scientifiche. A tutte le vincitrici sono state inoltre distribuiti set
di eco-lampadine che consumano molto meno dei modelli tradizionali e
durano di più. Il progetto è gestito interamente in partnership da Edison e
Legambiente, dall’ ideazione alla gestione del programma. Per valorizzare
l’iniziativa e trasmettere i contenuti della campagna anche ai dipendenti
Edison, è stata organizzata una giornata alla quale sono stati invitati gli
stessi dipendenti, i loro figli e gli amici dei figli.
Risultati
Il bando di concorso ha raggiunto 12.000 scuole italiane, dalle materne alle
superiori. Il concorso ha coinvolto 15.000 ragazzi, con la partecipazione di
150 scuole e 500 classi. I dipendenti e le loro famiglie sono stati
sensibilizzati sui temi della CSR ed, in particolare, sul risparmio energetico.
Vi è stato, inoltre, un miglioramento della reputazione ed un aumento della
conoscenza del marchio Edison. La visibilità mediatica è avvenuta sia a
livello locale sia nazionale.
188
Il libro d’oro della responsabilità sociale
EMIL BANCA – CREDITO COOPERATIVO
Banca di Credito Cooperativo
Migranti per lo sviluppo: a Modena la comunità Ghanese
crea Ghanacoop
Problema
Come sottolineato nell’Agenda di Tampere ed in quella di Lisbona, è
fondamentale che si riesca a garantire un’integrazione efficace sia dei
migranti già stabiliti nell’UE, sia di quelli futuri, al fine di garantire una
buona coesione sociale ed economica. Nel nostro Paese, però, pur essendo
l’immigrazione all’ordine del giorno e pur essendo in continua crescita,
ancora poco viene fatto per integrare le persone immigrate e per
valorizzarle.
Soluzione
Emil Banca si è posta da tempo lo scopo di contribuire attivamente
all’integrazione ed alla valorizzazione nel tessuto sociale e produttivo delle
capacità e delle energie delle persone immigrate. In questa prospettiva
strategica, la Banca ha, in particolare, avviato una relazione con la comunità
ghanese di Modena, che conta oltre 3.500 persone e che, a differenza delle
altre nazionalità, ha una forte unità, anche in ragione del fatto che è
composta da persone che provengono prevalentemente dalla medesima area
(la Central Region). Uno strumento ricco di potenzialità per lo sviluppo di
una progettualità comune è stato individuato in Ghanacoop, cooperativa
dell’Associazione Nazionale del Ghana Onlus. L’attività imprenditoriale
svolta dalla cooperativa è concentrata nell’attivazione di canali di
importazione dal Ghana di prodotti agroalimentari tipici, quali l’ananas, e
nella conseguente immissione nella rete distributiva italiana (ad oggi
costituita da NordiConad, Coop Estense, GS Carrefour, Cir Food e Fini
Fast). Fra gli obiettivi principali della cooperativa c’è la creazione di
imprese agricole in Ghana che impieghino personale locale. Gli utili che
realizza la cooperativa sono reinvestiti in progetti di sviluppo sociale sul
territorio ghanese e rivolti in particolare all’infanzia, all’educazione e alla
sanità. Emil Banca si è posta come “facilitatore chiave” di accelerazione per
questo progetto, diventando socio sovventore di Ghanacoop con una quota
sociale di 60 mila euro. Emil Banca ha, inoltre, fornito assistenza finanziaria
per le transazioni import/export, ha contribuito attivamente alla promozione
dei prodotti (ananas) sia con campagne di commercializzazione all’interno
189
Il libro d’oro della responsabilità sociale
della grande distribuzione sia con degustazioni al pubblico in vari eventi e
momenti di aggregazione. Ha anche anticipato la somma di 25.000 euro per
finanziare il progetto “Luce per il Ghana”, ha organizzato operazioni di
fund raising verso soci, clienti, comunità locali per rientrare
dell’investimento ed intraprendere nuove azioni di sviluppo in Ghana e ha
avviato un’indagine conoscitiva sulla comunità ghanese per cercare di
comprendere le esigenze ed aspettative. La gestione del programma è stata
seguita direttamente dall’unità di Responsabilità Sociale con un costante
feed back dalla direzione generale. Altro ruolo fondamentale nel progetto è
giocato dalla cooperativa sociale Arcadia di Modena, che, fin dal principio,
ha seguito gli sviluppi di Ghanacoop, in quanto specializzata in programmi
di cooperazione decentrata in diversi paesi del mondo. Nei confronti della
comunità ghanese la Banca ha proposto tradizionali servizi e prodotti a
particolari condizioni agevolate. Sul piano istituzionale la Banca affianca
Ghanacoop nell’organizzazione di momenti di promozione della cultura
ghanese e di occasioni di aggregazione e di dialogo sociale con il territorio,
favorendo l’incontro con autorità civili e religiose e contribuendo alla
produzione/diffusione di materiale informativo e culturale adeguato sui
processi migratori. Inoltre, partecipa ai tavoli di cooperazione internazionale
attivati dalle istituzioni locali. Emil Banca ha avviato un percorso di ricerca,
in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia e con il
centro di ricerche CEFIN finalizzato ad analizzare i bisogni finanziari degli
stranieri residenti in Italia. Specificamente, l’obiettivo è quello di progettare
strumenti finanziari innovativi che consentano di legare l’azione bancaria
anche ad azioni di supporto alle attività delle comunità verso il Paese di
provenienza; progettare fondi “paese” che gestiscano il risparmio degli
immigrati producendo rendite e/o investimenti anche nei Paesi di
provenienza; sviluppare un filone di ricerca significativo e specializzato su
questi temi, coinvolgendo i leader delle comunità immigrati. Questo
percorso ha contribuito anche alla progettazione di alcuni stages per
l’inserimento di giovani, immigrati e non, in cerca di occupazione. Per il
futuro, Emil Banca si è impegnata insieme a Ghanacoop a favorire processi
di “replicabilità” di tale formula imprenditoriale presso altre comunità di
immigrati.
Risultati
Con il progetto la comunità ghanese ha dato visibilità alla propria azione di
solidarietà verso il paese di origine. Sono state inoltre diffuse le cause, le
problematiche e le opportunità legate al fenomeno migratorio ghanese ed è
stato favorito lo sviluppo delle attività commerciali della cooperativa con la
190
Il libro d’oro della responsabilità sociale
creazione di basi di lavoro per l’attivazione di una azienda agricola presso il
villaggio di Gomoa Simbrofo. Dopo un anno di attività di Ghanacoop, si
registra un forte apprezzamento a livello istituzionale, non solo locale, tanto
da avere indotto i partner del progetto a sottoscrivere un protocollo d’intesa.
Il progetto, nel 2006, ha realizzato un fatturato sull’ananas pari a 472 mila
euro.
191
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ENEL
Società di produzione di energia elettrica
Energia in Gioco
Problema
Le attuali emergenze climatiche rendono sempre più chiara la necessità di
abbandare progressivamente le fonti fossili di energia (petrolio, carbone e
gas) a favore delle rinnovabili: Solare, Eolico, Idroelettrico, Geotermico.
Tutto ciò in nome della differenziazione delle fonti energetiche e nella
consapevolezza che la maggiore risorsa per il nostro futuro sarà la
razionalizzazione, i tagli agli sprechi e il risparmio energetico.
Quello che manca è la sensibilizzazione degli italiani verso il problema
ambientalesensibilizzazione che dovrebbe avvenire già a scuola in quanto
principale agenzia educativa e formativa per le future generazioni, nonché
parte integrante della società civile.
Soluzione
“Energia in Gioco” è il progetto che Enel dedica agli studenti per conoscere
il mondo dell’energia e della scienza. Un viaggio attraverso il percorso
dell’energia elettrica, dalle centrali alle nostre case, ma anche la storia, i
personaggi e le scoperte scientifiche che hanno permesso lo sviluppo di
tutte le tecnologie elettriche che oggi utilizziamo.
L’iniziativa nasce per creare una coscienza energetica responsabile nei
giovani e per stimolare la loro curiosità per gli ambiti della scienza e della
tecnologia, sottolineando l’importanza di queste materie per il
miglioramento della qualità della vita.
Enel ha costruito il progetto su misura per le scuole; prima di avviarlo ha
organizzato focus group con gli insegnanti per indicare le modalità di
comunicazione e come declinare i contenuti per le varie fasce di età. I
materiali sono infatti differenziati per i 3 livelli scolastici (elementare,
medio e superiore).
I contenuti del progetto nascono dalle richieste formative degli insegnanti e
dei loro studenti: approfondiscono scienza ed energia, materie scolastiche, e
forniscono il contributo pratico e l’esperienza sul campo dei dipendenti
Enel.
Il progetto, giunto alla sua quarta edizione, ogni anno si rinnova nei
contenuti e nella forma. Nell’ultima edizione, il focus si è allargato
dall’energia alla scienza. Alla formazione su tematiche energetiche si è
infatti affiancata la divulgazione scientifica: tutti i materiali didattici del
192
Il libro d’oro della responsabilità sociale
progetto sono stati arricchiti con informazioni e approfondimenti scientifici
a 360°.
La formazione degli studenti si svolge con un kit didattico gratuito, un sito
internet dedicato, e attraverso incontri a più livelli: visite alle centrali,
lezioni di energia tenute in classe da esperti Enel e incontri con ricercatori
universitari. Al progetto formativo è abbinato un concorso a premi in cui gli
studenti sono chiamati a realizzare un elaborato progettuale che migliori la
percezione dell’energia o che parli di scienza in maniera creativa.
“Energia in gioco” coinvolge la comunità e le istituzioni nelle varie fasi del
progetto: dalla presentazione, alle visite alle centrali fino alla giuria del
concorso, che vede fra i protagonisti i rappresentanti delle amministrazioni,
del mondo scolastico e dei media.
Al personale aziendale coinvolto nell’iniziativa è dedicato ogni anno un
seminario formativo che fornisce spunti e strumenti per la relazione con gli
studenti e allinea sulle tematiche di importanza strategica per l’azienda.
Risultati
Dal punto di vista qualitativo, in tutte le edizioni, gli studenti e gli
insegnanti hanno dimostrato un forte interesse sul tema. In particolare, molti
dei progetti realizzati dagli studenti hanno trattato il tema dell’efficienza
energetica e hanno dimostrato come siano stati acquisiti gli insegnamenti
reagitivi ai gesti quotidiani.
Dal punto di vista quantitativo, la terza edizione conclusasi a giugno 2006,
ha incrementato in maniera significativa i numeri delle edizioni precedenti:
5.000 scuole coinvolte e 325.000 studenti hanno aderito al progetto
lavorando sul kit didattico (oltre il doppio rispetto alla prima edizione);
69.000 studenti con 1799 progetti (3 volte il numero della prima edizione) si
sono inoltre misurati nel concorso finale, dimostrando conoscenze
“energetiche”, proattività e abilità comunicative.
193
Il libro d’oro della responsabilità sociale
FERROVIE DELLO STATO
Azienda che opera nel settore dei trasporti
Comuni, Volontariato e Ferrovie per una stazione solidale
Problema
Molte persone emarginate, spesso con gravi problemi di tossicodipendenza
o di alcol, con disturbi psichici o, magari, soltanto stranieri, cercano rifugio
nelle stazioni perché disorientati o al limite dell’inserimento sociale. Queste
persone non sempre possono essere avviate ad un percorso di
socializzazione e reintegrazione perché mancano luoghi che possano offrire
loro ascolto e orientamento.
Soluzione
Grazie alla collaborazione tra gli Enti Locali, le Ferrovie dello Stato (F.S.) e
le Associazioni di volontariato, nelle stazioni con significativa presenza di
disagio sociale sono presenti o in via di istituzione gli Help Center (H.C.).
Questi, relazionandosi con tutti gli stakeholders presenti in stazione,
intercettano il disagio sociale presente, coordinano gli interventi altrimenti
estemporanei del volontariato, ascoltano gli utenti e li indirizzano verso le
strutture della solidarietà cittadina (pubbliche e del privato sociale), in grado
di soddisfare i bisogni manifestati (mangiare, dormire, lavarsi, curarsi,
ottenere assistenza legale ecc.) e, dove possibile, collaborano all’avvio di un
percorso di reinserimento sociale. Da un lato l’Help Center si pone come
“terminale” di una rete di solidarietà territoriale, dall’altro è parte di un
network più ampio, sintetizzato nell’Osservatorio Nazionale sul Disagio e la
Solidarietà nelle Stazioni, co-promosso con A.N.C.I. (Associazione
Nazionale Comuni Italiani). L’Osservatorio, con sede a Roma, fonda il suo
operato su una carta dei valori condivisa, fornisce strumenti informatici (per
es: un software con possibilità di condivisione), informazioni, ricerche, uno
spazio di confronto e scambio di esperienze, promuove incontri periodici,
stage di formazione e aggiornamento per gli operatori. Il progetto nasce
dalla considerazione che la stazione ferroviaria è una vera e propria piazza
cittadina, dove, forse più intensamente che altrove, cercano rifugio persone
disagiate, il cui incremento negli ultimi anni è diventato esponenziale
insieme al crescere del fenomeno migratorio. Gli H.C. sono già attivi a
Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Catania; di prossima apertura a
Foggia, Pescara, Torino, Genova; in programma a Chivasso, Varese,
Venezia. In tal modo la solidarietà si coniuga strettamente alla mission
194
Il libro d’oro della responsabilità sociale
aziendale. Il gruppo F.S. contribuisce direttamente mettendo a disposizione
i locali e concorrendo al finanziamento dell’Osservatorio. In due casi si è
contribuito anche alle spese di avvio dell’H.C. Il progetto è costantemente
seguito e monitorato da due persone dello staff Politiche Sociali, una terza
persona collabora all’Osservatorio, una rete di 12 referenti regionali di
Politiche Sociali F.S. garantisce un interlocutore presente sul territorio. La
creazione e l’ampliamento della rete sono gestiti direttamente da Politiche
Sociali, sia individuando attivamente le realtà, sia recependo le proposte che
partono dagli Enti Locali; il confronto si declina con seminari allargati, a
partire da tematiche di approfondimento ogni volta diverse, che si svolgono
mediamente tre volte l’anno.
Risultati
A titolo di esempio l’ H.C. di Milano, il primo in ordine temporale, dal
febbraio 2000 al maggio 2006 ha registrato 15.839 persone, per un totale di
37.972 contatti; quello di Roma, tra dicembre 2002 e maggio 2006, ha
registrato 4.060 persone con 40.053 contatti, dati che vanno molto al di là
delle iniziali previsioni. Gli Help Center contribuiscono a rendere
l’ambiente di stazione più dignitoso e vivibile per tutti. Inoltre, non
distribuendo direttamente servizi come cibo, doccia ecc., è una struttura
snella, che non richiede grandissimi spazi e che non costituisce motivo di
attrattiva “residenziale”. L’immagine positiva del lavoro svolto ha spinto
diverse Amministrazioni locali e/o gruppi di volontariato a proporre la
creazione di nuovi H.C. in alcune città per aiutare i più sfortunati a trovare
una risposta ai bisogni primari, per concorre a garantire ai cittadini che
utilizzano il treno, e tutti gli altri servizi presenti nelle stazioni, un ambiente
accogliente e pulito ed un servizio migliore, per creare le condizioni per un
sereno svolgimento delle attività commerciali e contribuire a presentare
un’immagine valida della città al visitatore che vi giunge in treno.
195
Il libro d’oro della responsabilità sociale
FIGLI DEL MONDO
Associazione di Promozione Sociale
Rimini Responsabile: cinque anni di contributo alla responsabilità
sociale e alla creazione di partnership sul territorio
Problema
Una delle necessità maggiormente avvertite per quanto riguarda i temi della
RSI è quella di creare stimoli e coordinamento per i vari interlocutori
esistenti in una comunità locale, al fine di agevolare i processi di
cambiamento per la crescita della cultura della RSI.
Soluzione
Figli del Mondo opera da cinque anni nel territorio della Provincia di
Rimini per la promozione dello sviluppo della cultura della Responsabilità
Sociale di Impresa al fine di creare una realtà economica più coesa e
socialmente responsabile. Figli del Mondo da un lato sviluppa e diffonde la
promozione della cultura della Responsabilità Sociale, contribuendo
all'organizzazione di convegni e momenti formativi sulla RSI e
coadiuvando il processo di cambiamento della cultura aziendale verso
un’economia sostenibile. Dall’altro stimola l’implementazione di un
concreto percorso di RSI interno all’azienda, mettendosi a disposizione di
quei soggetti (imprese ed enti) che intendono attivare relazioni e
collaborazioni con organizzazioni del terzo settore, per facilitare lo sviluppo
di partnership reciprocamente vantaggiose, che prevedano l'integrazione di
valori, risorse e competenze tra i soggetti coinvolti. Promuovere la RSI e
contribuire attivamente a metterla in pratica stimola l'avvio di
comportamenti socialmente responsabili con organizzazioni non-profit,
coinvolgendo l'azienda e tutti i suoi portatori di interessi (dipendenti,
fornitori, clienti, interlocutori istituzionali) in progetti tangibili, con
l'obiettivo di avviare relazioni di lungo periodo. Le modalità di sviluppo e le
aree di intervento sono oggetto di discussione sia all'interno
dell'Associazione che con gli stakeholders di riferimento. Dato che
l'Associazione opera prevalentemente attraverso l'attività dei suoi volontari,
il loro coinvolgimento é indispensabile per poter sviluppare il piano delle
attività. I partners del progetto sono tutti gli interlocutori privilegiati
dell'Associazione: i volontari, che sviluppano le attività previste dal piano di
lavoro; le aziende (associate e non), che sono il target al quale vengono
proposte sia le attività di sensibilizzazione e formazione, sia le proposte di
196
Il libro d’oro della responsabilità sociale
avviare percorsi aziendali di Responsabilità Sociale; le organizzazioni nonprofit del territorio, insieme alla quali vengono elaborati progetti di aiuto e
supporto, rivolti sia ad esigenze presenti sul territorio, sia alla cooperazione
internazionale verso paesi del Sud del mondo; gli interlocutori istituzionali,
che possono collaborare nei progetti. L'implementazione del progetto viene
gestita con piani annuali, formalizzati attraverso lo strumento del bilancio
sociale dell'Associazione, che permette di rendicontare puntualmente a tutti
i suoi interlocutori i risultati raggiunti e le criticità emerse.
Risultati
Figli del Mondo contribuisce a creare all’interno delle imprese una
Governance della RSI, intraprendendo un percorso di cambiamento reale
che interessi l’azienda e il contesto in cui opera. Nell'ambito delle relazioni
“profit/non-profit” nel corso del 2006 é stata sperimentata con successo la
modalità dei “tavoli tematici multistakeholdes”, che creano momenti di
informazione, portando alla condivisione delle finalità degli interventi e
creando sinergie tra gli obiettivi delle associazioni e delle imprese.
L'Associazione ha complessivamente raggiunto, nel corso del 2006, gli
obiettivi che si era prefissata, sia in termini di attività di promozione e
sensibilizzazione realizzate, sia in termini di percorsi di RSI avviati e
supportati. Il progetto sta inoltre dimostrando che una piccola Associazione,
ben radicata sul territorio, che funge da catalizzatore di energie sviluppate
da vari interlocutori sul tema della RSI, può rappresentare un importante
strumento di miglioramento per una gestione economica sempre più
responsabile e sostenibile.
197
Il libro d’oro della responsabilità sociale
FOCCHI
Società che opera nel settore delle costruzioni
Cittadinanza Onlus Progetto India
Problema
In India 20-30 milioni di persone soffrono di malattie mentali, 9 milioni
sono gravi. Ci sono meno di 40 ospedali psichiatrici per un totale di 20 mila
letti e circa 3 mila psichiatri, vale a dire approssimativamente uno psichiatra
per 3.000 persone con schizofrenia o altre psicosi, senza considerare gli altri
disturbi mentali. L’estrema povertà obbliga il Paese redige una lista di
priorità tra le quali la malattia mentale non è inclusa. Ne consegue che chi è
affetto da un disturbo mentale molto grave, come la schizofrenia o altre
psicosi, non ha possibilità di ricevere nessun tipo di cure, specialmente se
vive nei villaggi, nelle zone rurali o nei sobborghi urbani: né farmaci, né
riabilitazione, né aiuto alle famiglie.
Soluzione
Cittadinanza è un’associazione no-profit fondata a Rimini nel 1999, anche
grazie a Focchi che, in collaborazione con l´Organizzazione Mondiale della
Sanità, intende aiutare coloro che soffrono di malattie mentali gravi e che
vivono in condizioni di povertà e di emarginazione, in modo particolare
bambini e adolescenti. Attualmente sostiene progetti a favore dei disabili
mentali in Serbia, Albania e India. Nella sua attività in favore dei disabili
mentali persegue con forza l’idea che l’internamento dei pazienti in strutture
specializzate non è l’unica soluzione a questo tipo di disagio, ma va favorito
il rimanere del paziente all’interno del nucleo familiare, in una condizione
di massima tranquillità. Il trattamento dei pazienti nell’unità famigliare,
infatti, evita la separazione dei pazienti dalle loro famiglie nel corso delle
terapie, previene la cronicità, riduce la lunghezza del soggiorno ospedaliero
e, in ultimo, aiuta nel ridurre sia lo stigma relazionato alla malattia mentale,
sia il problema della riabilitazione e del reinserimento nella famiglia e nella
comunità. Ne consegue che la famiglia necessita di aiuto, sia materiale sia
psicologico, per potere fare fronte a tutti i problemi che ne derivano. Il
progetto India supporta le famiglie attraverso programmi psicoeducativi,
sostegno emotivo e sociale e potenziamento delle associazioni di familiari.
Cittadinanza ha realizzato un progetto chiamato Outreach Program (che
significa to reach the unreached, ossia raggiungere coloro che non sono
raggiunti da nessuno), che ha lo scopo di aiutare le famiglie delle zone
198
Il libro d’oro della responsabilità sociale
rurali e dei sobborghi urbani a seguire e curare un loro familiare malato
psichico grave. I Centri coinvolti in questo progetto che realizzano
l’Outreach Program sono due: ScaRF (Schizophrenia Research Foundation)
a Chennai e Richmond Fellowship a Gurgaon (Delhi). Gli obiettivi del
progetto sono lo sviluppo dei servizi di salute mentale basati sulla comunità
utilizzando le risorse della comunità per promuovere l’identificazione; il
trattamento iniziale e la segnalazione di persone con problemi mentali;
l’integrazione e la cura della malattia mentale nei servizi della medicina di
base; il supporto alle famiglie attraverso programmi psicoeducativi,
sostegno emotivo e sociale, potenziamento delle associazioni dei familiari.
Inoltre si vuole sviluppare e valutare l'efficacia di un modello di assistenza
agli psicotici basato sulla collaborazione fra operatori della salute mentale e
famigliari, ottenendo il riconoscimento formale del ruolo delle famiglie da
parte delle autorità sanitarie. Questo progetto sta riprendendo vigore dopo
l’emergenza Tsunami del dicembre 2004, quando anche le risorse progetto
sono state destinate alla vera e propria sopravvivenza e al soddisfacimento
delle necessità primarie delle persone che vengono seguiti nei centri.
Risultati
Grazie al progetto Focchi ha ottenuto maggiore credibilità verso i paesi
esteri. La partecipazione di Cittadinanza ad eventi a livello locale con
l’abbinamento del nome della Focchi si è dimostrata vincente permettendo,
ad esempio, una maggiore facilità nella approccio con il potenziale
personale per le nuove assunzioni, poiché Cittadinanza sta acquisendo
sempre più maturità e credibilità con i suoi progetti e, quindi,
l’accostamento del marchio Focchi a quello di Cittadinanza è motivo di
prestigio. In particolare l’organizzazione di vari eventi con notevole
risonanza di pubblico, anche a livello nazionale, ha aumentato la visibilità
dell’azienda.
199
Il libro d’oro della responsabilità sociale
FONDAZIONE GRUPPO CREDITO VALTELLINESE
Fondazione operante nel settore non profit
Orientamento scolastico: Cometa e Argo
Problema
La provincia di Sondrio, per la sua posizione geografica, risulta
parzialmente penalizzata nell’attuazione di iniziative formative e orientative
di elevata competenza. Nella zona, inoltre, la scelta del percorso di studi
risulta condizionata dalla connotazione orografica del territorio e
dall’offerta limitata del mercato del lavoro locale. La difficoltà di
spostamento lungo le valli per raggiungere gli istituti scolastici e la carenza
di infrastrutture logistiche, inducono ad effettuare scelte scolastiche non
sempre coerenti con le proprie aspirazioni, il che ha poi come conseguenza
un vissuto scolastico poco motivato e poco efficiente, che porta in alcuni
casi alla dispersione scolastica.
Soluzione
La Fondazione Gruppo Credito Valtellinese ha realizzato dei progetti di
orientamento, Cometa ed Argo, che si caratterizzano come percorso
formativo, oltre che informativo, destinato agli alunni delle scuole, ma
anche a tutti coloro che hanno una funzione rilevante nel processo di
orientamento dei giovani: insegnanti, referenti scolastici, genitori e
familiari. Più precisamente il progetto Cometa coinvolge gli alunni delle
classi terze delle scuole secondarie di 1° grado ed il progetto Argo
coinvolge gli alunni delle classi quarte delle scuole secondarie di 2° grado.
L’elemento caratterizzante del progetto intende essere l’integrazione tra i
diversi ruoli che concorrono a definire una scelta di percorso di studi
(scuola, famiglia, società) sempre nell’interesse del giovane alunno, quale
protagonista della propria vita e delle proprie scelte. L’orientamento si
configura in tale contesto come accompagnamento alla scelta di un percorso
scolastico o lavorativo strettamente correlato alle inclinazioni, alle
potenzialità ed agli interesse del giovane, piuttosto che come l’ “indicazione
della strada”, favorendo una maturazione basata sulla maggior
consapevolezza e conoscenza di sé, rapportata poi alle opportunità e ai
vincoli del mercato del lavoro locale, al fine di consentire un adeguato e
proficuo inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro con riguardo
alle dimensioni locali e nazionali. L’edizione di Cometa per l’anno
scolastico 2006/2007, la terza realizzata dalla Fondazione, si caratterizza
200
Il libro d’oro della responsabilità sociale
per la totale partecipazione degli istituti scolastici secondari di 1° grado
dell’intera provincia di Sondrio (1.760 alunni). L’edizione di Argo per
l’anno scolastico 2005/2006, la prima realizzata dalla Fondazione, ha
coinvolto nove istituti scolastici secondari di 2° grado della provincia di
Sondrio, con diciassette indirizzi di studio e 560 alunni. Tutte le azioni sono
state proposte agli utenti in forma gratuita. La Fondazione Gruppo Credito
Valtellinese, tramite il Settore Orientamento e Formazione, è l’ente
promotore e ideatore dei progetti, definiti sulla base della rilevazione delle
esigenze specifiche del territorio e mantiene, inoltre, il coordinamento di
tutte le azioni e delle relazioni tra i vari partner dell’iniziativa oltre
all’investimento economico. I progetti si collocano nell’ambito di una serie
di interventi per l’attuazione di un piano strategico volto alla crescita delle
risorse umane e all’investimento formativo e valoriale sui giovani, intesi
come motore dello sviluppo della società futura e rispondono all’aspettativa
di diversi stakeholders: giovani studenti, famiglie, insegnanti, dirigenti
scolastici, istituzioni di categoria, operatori economici ed enti locali. La
Fondazione ha investito nei progetti circa 100.000 euro, utilizzando parte
degli utili della banca Credito Valtellinese destinati ad elargizione alla
Fondazione stessa per assolvere alle finalità di intervento nel campo della
solidarietà sociale e delle iniziative culturali ad essa demandate.
Risultati
Grazie al progetto sono stati coinvolti tutti gli studenti di terza media della
provincia di Sondrio, proponendo un modello comune di orientamento oggi
adottato da tutti gli istituti scolastici della provincia. L’iniziativa ha ottenuto
ampi consensi dai partner, dagli stakeholder coinvolti, dalla stampa e dalla
provincia ed è stata considerata un esempio di eccellenza a livello nazionale
anche dall’Istituto Regionale Scolastico della Lombardia. Il modello si
considera replicabile anche in altre realtà. I progetti hanno diffuso una
cultura dell’orientamento e hanno notevolmente migliorato il livello di
consapevolezza relativamente alla problematica occupazionale e
all’importanza di individuare percorsi formativi e professionali che
contribuiscano ad uno sviluppo personale e sociale/economico. Il progetto
Cometa, nello specifico, ha determinato iscrizioni degli studenti di terza
media alle scuole superiori più rispondente all’offerta occupazionale
provinciale e in linea con gli interessi personali espressi nei questionari.
201
Il libro d’oro della responsabilità sociale
G.D.
Azienda della Grande Distribuzione Organizzata
Last Minute Market
Problema
Ogni giorno un grande quantitativo di merce invenduta all’interno dei
supermercati, in particolare alimenti, viene buttato, creando uno spreco
anche dal punto di vista sociale in quanto tali prodotti, spesso
semplicemente ammaccati e quindi se pur invendibili, ancora buoni,
potrebbero essere destinati a famiglie bisognose.
Soluzione
Il progetto Last Minute Market, avviato nel corso del 2005, prevede una
gestione giornaliera dei prodotti invenduti ma salubri (vicini alla scadenza,
ammaccati, con piccole imperfezioni, con confezioni inadeguate alla
vendita) con la selezione dei prodotti stessi da parte di personale dedicato
(separazione dei prodotti da destinare all’alimentazione umana, quelli
destinabili all’alimentazione animale e quelli da scartare definitivamente) e
la conseguente consegna, sempre giornaliera per favorirne l’utilizzo
immediato alle onlus. Quelle selezionate sono 7 e sono soggette ad una
pianificazione a rotazione per il ritiro dei prodotti (una, massimo due al
giorno). Il prodotto, dopo essere stato selezionato, viene scaricato dalle
giacenze dell’ipermercato e, con supporti tecnologici. viene effettuata la
bolla di trasporto per la onlus di destinazione. Gli incaricati passano per il
ritiro e consegnano i prodotti alla cucina della loro associazione, dove, in
giornata, vengono utilizzati per la preparazione del pasto o elaborati per la
conservazione o messi in dispensa per un prossimo utilizzo. L’obiettivo è
sostenere associazioni caritative, riducendo al tempo stesso lo spreco e la
creazione di rifiuti. Il personale dell’ipermercato è stato coinvolto sia nella
fase di lancio del progetto sia in quelle di aggiornamento dei risultati
raggiunti. Essendo il coinvolgimento attivo del personale utile per un buon
recupero dei prodotti, in diverse zone delle riserve-magazzini
dell’ipermercato sono stati apposti cartelli informativi per stimolare le
persone al recupero delle merci ricordando gli scopi caritativi. I Partner
sono stati selezionati dalla cooperativa “Carpe Cibum”, il braccio operativo
di Last minute market - Università di Bologna, che, con dei loro incaricati,
assistono alla selezione delle Onlus, che sempre e comunque sono scelte in
funzione dell’aspetto solidaristico e della vicinanza logistica
202
Il libro d’oro della responsabilità sociale
all’ipermercato. Fondamentali per il progetto sono la quotidianità delle
operazioni, la continuità del sostegno che permettono alle onlus di poter
contare sull’apporto costante e programmato delle donazioni e la logistica
breve. La composizione merceologica delle merci donate, fortemente
contraddistinta da elevata presenza di prodotti ortofrutticoli, permette
inoltre un apporto positivo alle diete delle persone, assistite dalle varie
associazioni.
Risultati
Nel 2006 sono stati recuperati circa 46,6 tonnellate di prodotti alimentari. Il
progetto ha suscitato interesse oltre che presso le testate giornalistiche
nazionali, anche su quelle internazionali. È stata inoltre diffusa una forte
motivazione al recupero, insieme ad una maggiore attenzione alla gestione
delle merci ed un forte senso di orgoglio e appartenenza. Le risorse umane
sono state sensibilizzate alla riduzione dello spreco. Attraverso Last Minute
Market si è ottenuta anche una riduzione dei rifiuti con relativo
miglioramento dell’ambiente.
203
Il libro d’oro della responsabilità sociale
GABBRIELLI E ASSOCIATI
Azienda operante nei settori della consulenza finanziaria istituzionale della
consulenza strategica e nel Project Financing.
Rendimento e carità
Problema
La mancanza di alloggi dignitosi è un grave problema di difficile soluzione.
In alcuni paesi si presta attenzione al miglioramento degli standard abitativi,
mentre in altri all’assenza di alloggi sociali per i gruppi vulnerabili. Vari
Stati stanno elaborando strategie per contrastare il problema dei senzatetto,
confermando l’importanza di garantire delle abitazioni dignitose.
Soluzione
La Gabbrielli & Associati ha elaborato a titolo gratuito il Fondo
d’investimento H4H Alternative Spe in favore dell’Associazione Homes for
Hope. Questa associazione intende proporre un modello d’intervento
alternativo, rispetto agli interventi umanitari e di cooperazione
internazionale, operando nella creazione di infrastrutture, essenzialmente
unità abitative da mettere a disposizione sotto forma di comodato gratuito a
chi ne ha bisogno. Il fondo ha la caratteristica essenziale ed unica di
devolvere la totalità della commissione di gestione in favore
dell’Associazione Homes for Hope. La scelta di aderire da parte dei partner
è personale, totale e gratuita. Tutte le spese vengono coperte o privatamente
dai partner o dalla società. Il partner non profit è stato scelto per le
caratteristiche innovative e peculiari degli interventi sociali e umanitari di
Homes for Hope. L’elaborazione del prodotto ed il suo lancio possono
essere quantificate in cento mila euro di consulenza professionale che,
invece, sono state interamente donate a Homes for Hope. Per la buona
riuscita di H4H Alternative SPC sono state utilizzate tutte le capacità
professionali disponibili ed il personale è stato motivato dal fatto di avere il
dono come caratteristica fondamentale. Tutti vengono messi costantemente
al corrente dell’evoluzione del Fondo d’investimento quanto a performance
e raccolta, così come dell’utilizzo sociale/umanitario del denaro raccolto
grazie a quest’ultima iniziativa. La continuità del progetto viene garantita
dal flusso costante e trimestrale delle commissioni di gestione che,per
quanto quantificabili solo a posteriore, consentono l’elaborazione ed il
finanziamento di numerosi progetti umanitari promossi da Homes for Hope.
204
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
Il fondo d’investimento, aperto alle sottoscrizioni da maggio 2006, ha
raccolto oltre 10 milioni di euro, con una ricaduta beneficiaria del 1,5%
continua nel tempo; la totalità del management fee incassato e versato è
stato in sei mesi di oltre 70.000 euro ed è servito per l’acquisto di una casa
famiglia a Naga per ospitare circa trenta minorenni con problemi di abuso
sessuale. Nel personale dell’azienda, inoltre, si è potuto constatare un
maggior interesse per quanto riguarda il fondo, rispetto ad altri seguiti da
Gabbrielli & Associati.
205
Il libro d’oro della responsabilità sociale
GEVI
Agenzia per il Lavoro
GEVI per le popolazioni africane
Problema
Al giorno d'oggi la carestia colpisce principalmente le nazioni africane, ma
con le continue guerre, le agitazioni interne e l'instabilità economica, la
carestia continua ad essere un problema per il quale soffrono milioni di
individui nel mondo intero. L'agenzia Famine Early Warning Systems
Network ha assegnato alla Nigeria lo stato di emergenza nel luglio 2005,
così come al Ciad, all'Etiopia, al Sudan del Sud, alla Somalia e allo
Zimbabwe. Nel gennaio 2006 la FAO ha reso noto che 11 milioni di
persone in Somalia, Kenia, Gibuti ed Etiopia correvano il rischio di morire
d'inedia a causa della combinazione di una grossa siccità e i conflitti
militari.
Soluzione
Il Management di GEVI da molti anni implementa progetti di solidarietà e
sensibilizzazione su fenomeni di carattere umanitario e sociale.
Per il 2006, avendo costatato il forte impegno di Medici senza Frontiere in
molti stati del continente Africano, afflitto da guerre e carestie che spesso
non ricevono le dovute attenzioni mediatiche e di sensibilizzazione, GEVI
ha deciso di progettare una iniziativa di solidarietà coinvolgendo i
dipendenti interni, i dipendenti interinali e le aziende clienti.
Da un’analisi interna sul personale assunto con contratto “interinale” (GEVI
ha in forza circa 2500 dipendenti al mese con contratto “interinale) è emerso
che il 35% di questi ha origini africane (sudanesi, nigeriani, etiopici,
marocchini, senegalesi ecc.). In virtù di tale statistica, GEVI, nel progettare
l’iniziativa di solidarietà, ha pensato di dare l’opportunità ai suoi lavoratori
interinali - extracomunitari di provenienza africana - di poter contribuire a
dare un piccolo aiuto economico a chi vive in situazione di disagio nei
rispettivi Paesi di origine. Tra tutti i dipendenti provenienti dal continente
africano l’adesione all’iniziativa è stata totale e accolta di buon grado.
Grazie a questa iniziativa GEVI è riuscita a dare visibilità
all’organizzazione umanitaria e alle sue iniziative nei confronti del grande
pubblico attraverso una campagna pubblicitaria sul Sole 24 Ore e ad una
attività di ufficio stampa, mentre Medici senza Frontiere per la realizzazione
della campagna pubblicitaria ha fornito del materiale fotografico di grande
impatto empatico.
206
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Dei pannelli fotografici relativi all’iniziativa sono stati esposti nel mese di
dicembre in tutte le filiali italiane di GEVI, posizionate fronte strada, al fine
di sensibilizzare il maggior numero di persone sui temi di carattere
umanitario (ogni mese circa 20.000 persone entrano nelle filiali gevi per
consegnare il proprio curriculum vitae). A tutti i candidati che sono entrati
nelle filiali è stato consegnato dal personale interno anche un opuscolo
informativo sulle attività di Medici senza Frontiere.
Attraverso un’attività di direct marketing sono state inoltre informate le
oltre 500 aziende clienti GEVI presenti su tutto il territorio italiano al fine di
sensibilizzare anche loro su attività di responsabilità sociale. GEVI ha dato
un contributo economico pari al totale raccolto tra tutti i dipendenti interni e
interinali. Nel 2005 è stato prodotto da GEVI anche un calendario sulla
responsabilità sociale relativamente alla tutela dei diritti dei minori e dei
lavoratori.
Risultati
I risultati per ciascuna filiale sono stati comunicati nel meeting aziendale di
inizio anno svoltosi il 20/01/07 con grande coinvolgimento per tutto il
personale interno e incitamento a fare meglio nelle future iniziative di
responsabilità sociale di GEVI. Ciò ha creato indubbiamente una maggiore
coesione del personale.
GEVI, nel comunicare le sue iniziative di solidarietà alle sue imprese
clienti, ha stimolato queste ultime ad un maggiore impegno per la comunità
che le circonda.
207
Il libro d’oro della responsabilità sociale
GLAXOSMITHKLINE
Casa farmaceutica
Leggere per Crescere
Problema
Un bambino malato è un bambino che ha costante bisogno d’affetto, cure e
attenzioni, necessarie al suo naturalmente precario equilibrio psicofisico.
Costretto ad affrontare quotidianamente situazioni complesse e delicate,
dalle conseguenze del distacco familiare al trauma psicologico, dalle paure
personali alle difficoltà oggettive, il piccolo paziente si trova inoltre in un
ambiente troppo spesso a misura d’adulto, attento cioè ai bisogni pratici ma
non sempre preparato a gestire quelli psicologici ed emotivi.
Soluzione
GlaxoSmithKline, nell’implementazione del suo Programma di
responsabilità sociale “Salute e Società”, ha deciso di rivolgersi alle fasce
della popolazione che hanno maggiore bisogno di assistenza e di protezione
sviluppando progetti sociali a favore dei bambini e degli anziani. Un
concetto di salute, quindi, omnicomprensivo e in cui la parola “benessere”
assume un significato molto ampio.
È stato dimostrato che la pratica della lettura e del racconto ad alta voce,
praticata nelle famiglie con bambini in età prescolare (0-5 anni), è uno
strumento che si è dimostrato di grande efficacia per un equilibrato sviluppo
psichico e cognitivo del bambino, per alimentare l’interesse e l’amore verso
i libri, per rafforzare i legami affettivi all’interno della famiglia. Negli USA
si era infatti ipotizzato e successivamente verificato, negli anni ‘90, come la
lettura praticata all'interno delle strutture ospedaliere ai bambini immigrati
potesse favorirne lo sviluppo del linguaggio e l'integrazione linguistica.
Negli anni a seguire, grazie alla collaborazione con l'Associazione dei
bibliotecari statunitensi, il progetto è uscito dagli ospedali per arrivare
anche all'interno delle famiglie.
Il progetto “Leggere per crescere” nasce a Verona nel 2001, sulla scorta di
alcune esperienze statunitensi (Born to read, Reach out and read), e nel
corso degli anni ha raggiunto le province limitrofe del Veneto fino ad
estendersi a tutto il territorio nazionale. Ad oggi è presente in undici regioni
ed il progetto ha raggiunto circa 280.000 famiglie, attraverso 5.500
operatori.
Leggere per Crescere è patrocinato dal Ministero dell'Istruzione,
dell’Università e della Ricerca, dalle Regioni Veneto, Campania, Abruzzo e
208
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Liguria, da Rai Segretariato Sociale, oltre ad essere stato adottato come
progetto di salute pubblica dall'Agenzia Regionale Sanitaria della Regione
Puglia.
All’interno del contesto ospedaliero il Progetto è stato strutturato da una
donazione al reparto ospedaliero di una biblioteca per bambini e dalla
realizzazione di corsi di formazione per gli operatori più coinvolti nel
rapporto non medico-sanitario con i piccoli ricoverati (educatrici,
insegnanti, assistenti sociali, volontari) e dalla distribuzione, ad opera degli
operatori, ai genitori dei bambini ospedalizzati del manuale “Leggere per
Crescere. Perché, cosa e come raccontare e leggere ai bambini” prodotto da
GlaxoSmithKline. La realizzazione, inoltre, di una pubblicazione
quadrimestrale relativa, quale il periodico di informazioni sul progetto,
stampato in 30.000 copie e giunto alla sua 5 pubblicazione, rende possibile
un maggiore coinvolgimento non solo delle persone che hanno deciso di
aderire a tale iniziativa, ma anche di tutta la popolazione che, attraverso
questa rivista, può venire a conoscenza degli sviluppi di “Leggere per
Crescere” e può diventare il primo contatto per l’implementazione di tale
programma sul proprio territorio.
Tutto il personale è stato ampliamente informato e coinvolto in una
manifestazione pubblica rivolta alle famiglie della provincia di Verona
tenutasi nel 2001. I dipendenti sono inoltre costantemente informati sullo
sviluppo delle attività attraverso il portale intranet e il sito del progetto.
Risultati
I centri ospedalieri coinvolti sono 38. I risultati iniziali prefissati sono stati
ampliamente conseguiti. Obiettivo per il 2007 è di estendere il progetto a
tutte le regioni d’Italia.
In termini di risultati aziendali si può affermare che il progetto ha
contribuito in maniera sostanziale all’immagine di GlaxoSmithKline come
azienda sensibile alle esigenze della comunità in cui opera e realmente
interessata a sostenerne il benessere.
Il progetto consente all’azienda lo sviluppo di relazioni con Enti, Istituzioni
ed associazioni anche al di fuori dello stretto ambiente merceologico di
riferimento, ampliando in tal modo la reputazione aziendale.
209
Il libro d’oro della responsabilità sociale
GRUPPO FILO DIRETTO
Gruppo assicurativo
Sisi Ni kesho children’s home – 2005 e 2006
Problema
Come in altre parti dell’Africa, anche nella regione di Iringa (Tanzania) la
situazione AIDS sta diventando sempre più disperata: persone infette
muoiono ogni giorno, soprattutto giovani, ed il numero degli orfani cresce
in maniera vertiginosa. Quando i genitori muoiono, i piccoli vengono
generalmente affidati alle nonne, spesso, però, il carico di bambini è tale
che molte sono costrette ad abbandonarli. Gli orfani cresciuti dalle famiglie
di origine, inoltre, a causa delle ristrettezze economiche, ricevono spesso
un’istruzione non adeguata.
Soluzione
Gruppo Filo diretto per l’impegno sociale Onlus (Filo Diretto Onlus, FDO)
è la società no profit del Gruppo Filo Diretto che, dal 2002, opera
attivamente nel mondo del no profit, dopo aver individuato l’ambito
dell’infanzia in difficoltà quale area d’intervento. Sisi ni kesho children’s
home 2005 è uno dei principali progetti realizzati da Filo diretto Onlus,
nell’ambito dell’ attività che si è posta come obiettivo. Come è nella
filosofia di Filo Diretto, anche questo progetto presenta, quali aspetti
innovativi e originali, il coinvolgimento in prima persona e su base
volontaria dello staff dell’azienda, l’operatività diretta, lo sviluppo e
realizzazione delle iniziative; la realizzazione quanto più possibile di
progetti modulari e replicabili su scala. In questo modo, infatti, l’esperienza
accumulata permette di migliorare l’efficienza e l’efficacia nel realizzare le
nuove iniziative. Con Sisi ni kesko children’s home, Filo diretto Onlus, visto
il successo ottenuto nella costruzione di un centro di accoglienza per i
bambini in difficoltà di Nyololo (Tanzania), ha esteso la collaborazione ad
altri progetti mirati a completare l’intervento sulla comunità di Nyololo e a
replicarlo, poi, in un’altra comunità, Nzihi. Alla costruzione del centro di
accoglienza di Nyololo, infatti, è stato poi affiancato il progetto agricolo di
auto-sostentamento della comunità e la costruzione del Mother & Child
Health Centre. Nel 2005, ultimati i lavori a Nyololo, per Filo diretto Onlus è
stato spontaneo continuare l’impegno in Tanzania, sostenendo la
costruzione di un secondo centro di accoglienza per i bambini di Nzihi e
l’avvio dell’annesso progetto agricolo. Anche nel caso di Sisi ni kesho,
210
Il libro d’oro della responsabilità sociale
grande impulso alle attività e alla collaborazione con le comunità della
regione di Iringa è giunto dalla direzione e dallo staff del Gruppo Filo
diretto, che hanno seguito passo per passo la realizzazione dei diversi
progetti. Ampia visibilità, come nelle altre iniziative, è stata data sia verso
l’interno durante la convention annuale dello staff, l’house organ e Intranet,
sia verso l’esterno attraverso la convention con i clienti e la newsletter
“Now!”, indirizzata a tutti gli interlocutori del Gruppo, compresa la stampa.
Nello specifico, Sisi ni kesho children’s home ha avuto come
obiettivo quello di realizzare una Casa di Accoglienza, comprendente
due dormitori, uno per i bambini più piccoli e uno per i più grandi,
un refettorio, una sala giochi interna, una cucina, una lavanderia, uno
store, un piccolo pronto soccorso, una sala giochi aperta al pubblico
ed un Nucleo Operativo costituito da due piccoli uffici per i
responsabili e il personale. L’inaugurazione del centro è stata una
splendida festa a cui ha partecipato tutto il villaggio.
La collaborazione con la comunità è continuata con altri progetti: il
programma agricolo di auto-sostentamento della comunità di
Nyololo; la costruzione del reparto Mother & Child Health, la
struttura dedicata alle madri ed ai bambini all’interno
dell’agglomerato ospedaliero Kituo cha Afya (in italiano Centro di
Salute Rurale), sempre a Nyololo; la costruzione del reparto
Pediatria all’interno dell’agglomerato ospedaliero Kituo cha Afya; la
realizzazione di una seconda casa di accoglienza a Nzihi. I principali
partner che hanno contribuito al successo dell’iniziativa sono stati:
l’Arcidiocesi di Palermo, presente sul territorio in gemellaggio con la
Diocesi di Iringa da più di 6 anni; l’associazione CO.P.E. (COoperazione
Paesi Emergenti) di Catania, i cui volontari sono stati determinanti per la
progettazione della costruzione ed il monitoraggio dei lavori a Nyololo e
l’associazione Asantesana Onlus che ha realizzato il centro di accoglienza
di Nzihi. Oltre al determinante impegno da parte della Direzione aziendale a
favore dei progetti FDO, le società del Gruppo mettono a disposizione della
Onlus risorse finanziarie complessive pari a 50.000 euro annui, una
percentuale degli utili del Gruppo, 3 giorni lavorativi annui per ciascun
dipendente che offra la propria disponibilità rispetto ai progetti FDO, i
propri network di conoscenze, interlocutori, clienti, fornitori, ecc. In
particolare, all’atto degli accordi di collaborazione, i partner commerciali
possono scegliere se e quanta parte delle loro commissioni devolvere a
favore delle attività di FD Onlus. Dall'estate 2002, alcune delle polizze
offerte da Filo diretto Assicurazioni devolvono oltre l'1% del premio a
favore dei progetti FDO.
211
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
I risultati ottenuti in Tanzania in meno di due anni di collaborazione sono
stati sorprendenti. In Nyololo sono stati realizzati un centro di accoglienza,
il Mother & Child Health Centre, ed il reparto di pediatria all’interno del
presidio ospedaliero. Sisi ni kesho è un ulteriore esempio di come Filo
diretto Onlus sia riuscita a canalizzare il desiderio di impegnarsi, di
partecipare, di assumersi volontariamente nuove responsabilità verso
obiettivi comuni e condivisi a sostegno dalla Onlus. Grazie al progetto, è
migliorato il clima aziendale, fornendo occasioni di confronto e di
gratificazione, in più e contemporaneamente, ha portato ad una più piena
condivisione dei valori aziendali. I programmi agricoli connessi alle
strutture hanno permesso alla comunità di auto-sostenersi, sia attraverso
l’utilizzo diretto dei prodotti ricavati dalla terra e dall’allevamento del
bestiame, sia attraverso la vendita degli stessi, finalizzata a ricavare ulteriori
risorse. Per lo specifico progetto Sisi ni kesho children’s home nel biennio
2004-05 sono stati stanziati 95.000 euro e ne sono stati stanziati già 70.000
per il 2006-07.
212
Il libro d’oro della responsabilità sociale
GRUPPO INDUSTRIALE TOSONI
Azienda operante nel settore delle grandi costruzioni e nel mercato
ferroviario
Venerdiversi
Problema
Nella nostra società, dove i ritmi sono sempre più frenetici, è sempre più
raro avere l’opportunità di trovare momenti per conoscere persone,
socializzare e riflettere su temi meritevoli di approfondimento.
Soluzione
Con il progetto Venerdiversi, GIT ha voluto interagire con il territorio in cui
opera promuovendo, tra le altre, un’iniziativa di matrice socio-culturale.
Sono stati proposti, con continuità, dei momenti di incontro e
approfondimento su tematiche diverse tra loro, organizzando, assieme ai
soggetti e agli operatori locali e nazionali, alcune serate aperte a tutta la
cittadinanza. Inizialmente pensato come un’opportunità per le maestranze
ed i loro familiari, Venerdiversi si è sviluppato, mese dopo mese, come un
appuntamento costante per le molte persone che vi hanno preso parte.
L’impresa ha ospitato, continuativamente, presso la propria sede, ad
esempio, tavole rotonde, rappresentazioni teatrali, conferenze, dibattiti e
proiezioni cinematografiche. Il progetto è partito grazie alla sensibilità
dell’azienda nei confronti delle tematiche sociali, sviluppandosi mediante la
costituzione di un apposito gruppo di lavoro costituito da 5 persone. È stato
scelto di abbinare la proposta di relatori “importanti e conosciuti” al grande
pubblico, con giovani associazioni del territorio, allo scopo di offrire sia una
promozione culturale qualificata, sia un’opportunità per coloro che,
sviluppando talenti e progetti che rischiano di non essere conosciuti, non
hanno un luogo dove potersi esprimere e farsi conoscere. Il personale è stato
coinvolto in Venerdiversi attivamente, attraverso la progettazione e la
realizzazione e viene costantemente informato degli appuntamenti mensili.
Le partnership per la realizzazione del progetto sono state molte e assai
diverse tra loro ed impostate e coltivate con varie modalità. Con alcuni, ad
esempio, sono state finalizzate alla realizzazione della serata, con altri il
rapporto è stato più prolungato e costante, riproponendosi più volte. Le
risorse messe a disposizione dall’azienda si aggirano, secondo i consuntivi
effettuati, intorno ai 30.000 euro.
213
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
Il progetto ha offerto al territorio occasioni per incontrarsi, socializzare e
riflettere, affrontando temi meritevoli di approfondimento. Essendo gli
incontri ubicati in luoghi aziendali, è stata favorita la convinzione che il
consueto habitat di lavoro è un luogo aperto alla normale vita della
comunità locale. I dipendenti si sono potuti mettere in relazione con diverse
realtà operanti nel territorio e non solo, per generare collaborazioni con chi
opera soprattutto nell’ambito culturale e sociale. Il progetto è stato
apprezzato dal personale e, vista la crescita continua agli incontri, può
essere ritenuto replicabile anche da parte di altre imprese.
214
Il libro d’oro della responsabilità sociale
GRUPPO TELECOM ITALIA/ TIM PARTECIPAÇÕES
Operatore di telecomunicazioni fisse e mobili
Mùsica nas escolas
Problema
I bambini ed i ragazzi che abitano nelle favelas brasiliane non hanno
facilmente possibilità di emergere dalla realtà degradata nella quale vivono,
tanto meno di accedere a dei programmi d’istruzione innovativi e di
sviluppare un “saper fare” concreto per avere una reale alternativa di vita.
Soluzione
Il progetto d’inclusione sociale Música nas escolas nasce nel 2003 dalla
partnership tra Governo brasiliano e le società brasiliane di telefonia mobile
del Gruppo Telecom e si rivolge a bambini e adolescenti di otto città
brasiliane (San Paolo, Recife, Salvador, Porto Alegre, Belém, Rio de
Janeiro, Florianópolis, Ribeirão Preto) che vivono in situazioni sociali a
rischio. Il progetto ha due obiettivi. Il primo, più generale, consiste nella
possibilità di avvicinare al mondo della musica alcune decine di migliaia di
bambini. A tale scopo, nelle “Officine di Musica” vengono allestiti
spettacoli e dimostrazioni pratiche da musicisti professionisti, mentre nei
“Nuclei di Agitazione Culturale” gli allievi che hanno preso parte alle
Officine s’impegnano nella promozione musicale all’interno delle scuole.Il
secondo obiettivo, più specifico, mira a formare veri e propri “professionisti
della musica”. I destinatari sono alcune centinaia di ragazzi dagli 8 ai 14
anni che prendono parte a vere e proprie lezioni di musica, imparando a
usare strumenti musicali e a cimentarsi in performances artistiche che
verranno poi rappresentate presso ospedali, asili, orfanotrofi o altre scuole,
in veste di “Pequenos Embaixadores da Paz” (Piccoli Ambasciatori della
Pace). L’apertura dell’Auditorium di Ibrapuera pone le basi per un ulteriore
sviluppo del progetto: la creazione di una scuola di musica interna
all’Auditorium riservata ad alcuni di quei ragazzi che già hanno partecipato
alle iniziative formative precedentemente descritte.Le autorità locali hanno
provveduto a mettere a disposizione presso le scuole individuate i locali in
cui poter impartire le lezioni e, in alcuni casi (Recife, Belém e Salvador),
hanno provveduto anche al trasporto degli studenti. A Rio de Janeiro la
fabbrica di strumenti “Contemporânea” ha donato parte degli strumenti
necessari alla realizzazione del progetto. Le società del Gruppo Telecom in
Brasile hanno ideato l’iniziativa, contribuito finanziariamente alla
realizzazione del Progetto, sovvenzionato la costruzione dell’Auditorium di
215
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Ibrapuera e istituito, all’interno dell’Auditorium, una Scuola di Musica per
individuare e supportare nuovi giovani talenti. Il progetto Música nas
escolas nasce dalla volontà del Gruppo Telecom in Brasile, condivisa con
le istituzioni locali e governative, di agire su una delle problematiche
maggiormente sentite nel paese: il recupero di migliaia di ragazzi che
vivono in situazioni socialmente a rischio e che devono trovare alternative
di vita diverse dalla violenza e dalla strada.
Risultati
Nel 2006 il contributo stimato del Gruppo per le iniziative sopra descritte è
stato di circa 7 milioni di euro. Il progetto ha coinvolto 42 scuole pubbliche
di 8 città brasiliane, gli studenti raggiunti sono stati 14.540, i Workshop
musicali realizzati sono stati 3.203, quelli radiofonici 2.937 e sono state
effettuate 7.373 ore di lezioni di musica. Attraverso due valutazioni dei
progetti da parte dell’Università di Cambridge è emerso che la
partecipazione in queste attività ha aiutato i ragazzi a migliorare l’autostima
e il comportamento in generale, a scuola e a casa, Inoltre l’indice utilizzato,
appositamente creato per valutare la performance qualitativa pedagogica, ha
mostrato per i due anni valutati una percentuale cumulativa di ritorno
dell’investimento sociale superiore al 20%, equivalente a 1-2 anni
addizionali d’ insegnamento.
216
Il libro d’oro della responsabilità sociale
HENKEL LOCTITE ADESIVI
Azienda operante nel settore del largo consumo e nel settore industriale
Henkel & Gretel
Problema
L’abbandono dei minori è stato identificato come la quarta emergenza
umanitaria del XXI secolo, un’emergenza comune a tutti i Paesi, da quelli in
via di sviluppo a quelli del più ricco Occidente. In Italia, in particolare, oltre
34 mila minori vivono fuori dalla propria famiglia, accolti in istituti,
comunità educative di accoglienza e comunità familiari (dati della
Commissione
Parlamentare
per
l’Infanzia,
luglio
2004).
L’Istituzionalizzazione, che rappresenta la tradizionale risposta al problema
dei minori fuori dalla famiglia, non risponde in modo adeguato
all’abbandono: interviene sui bisogni materiali e non su quelli emozionali e
affettivi. Nel 2001 è stata emanata la Legge 149 in base alla quale il
ricovero in istituto doveva essere superato entro il 31 dicembre 2006,
mediante l’affidamento ad una famiglia e, ove ciò non sia possibile,
mediante l’inserimento in una comunità di tipo familiare”. La riconversione,
da “istituto” a “comunità”, avvenuta in molti istituti italiani, ha tradito, però,
lo spirito della legge e violato il diritto di ogni bambino ad essere accolto ed
amato come figlio.
Soluzione
Partendo dal presupposto che la vera e unica risposta al bisogno di relazione
è la famiglia, Henkel, con l’iniziativa Henkel&Gretel, si è proposta di
aiutare concretamente le famiglie e i bambini che sono vittime di
abbandono, secondo i principi di impegno sociale che da tempo guidano le
attività dell’azienda rivolte all’infanzia in difficoltà. Henkel, infatti, da
tempo ha posto in essere un’iniziativa denominata MIT Children’s Projects,
che consente ai dipendenti di presentare richieste di finanziamento in favore
di enti no profit operanti nel mondo a sostegno dei bambini meno fortunati.
Il progetto “Henkel & Gretel” è un’iniziativa di Henkel Italia a favore del
progetto “La carezza della famiglia” promosso dall’Associazione Ai.Bi.
(Amici dei Bambini) a beneficio della creazione di strutture d’accoglienza
familiare dei bambini in stato di abbandono. L’iniziativa ha ottenuto il
patrocinio del Segretariato Sociale della Rai e del Comune di Milano –
Educazione e Infanzia. Il progetto è partito il 18 novembre 2006 a Milano,
presso la Galleria dell’Ottagono, dove Federica Panicucci, nel corso del
pomeriggio, ha letto ai bambini tre favole che hanno come principale tema
217
Il libro d’oro della responsabilità sociale
quello dell’abbandono. Le tre fiabe sono state raccolte in un cd, realizzato
per l’occasione da Henkel Italia, che è stato distribuito dai volontari di
Amici dei Bambini a fronte di una donazione minima. Il progetto è
continuato dal 24 e dal 25 febbraio per circa tre mesi presso le Gallerie
Commerciali Auchan che hanno dato il proprio supporto. Verranno toccate
diverse città sul territorio nazionale e continuerà la raccolta fondi attraverso
la vendita del cd. Grazie ad un altro progetto, vengono anche sostenute le
famiglie nel loro desiderio di accoglienza con la creazione, l’avviamento e il
sostegno di una rete di Centri Servizi alla Famiglia (CSF) e Case Famiglia
su tutto il territorio nazionale, per essere di sostegno all’affido come
alternativa all’istituto. Inoltre, vengono realizzati percorsi di formazione
sull’accoglienza familiare e stimolate le istituzioni competenti a sviluppare
politiche di rete. Il team di lavoro interno ha contato 12 persone che hanno
fornito il loro contributo per le aree comunicazione, marketing, trade
marketing e vendite. Fondamentale è stata la collaborazione di Amici dei
Bambini (la cui mission è rispondere all’emergenza abbandono); quella con
le Gallerie Auchan, che hanno fornito un prezioso contributo ospitando il
tour in 10 sedi italiane e quello della società Adverteam2, che è stata
individuata come partner per la realizzazione operativa del progetto.
Quest’ultimo è stato comunicato mediante attività di ufficio stampa, una
pianificazione radiofonica oltre che con pagine su la free press di Milano.
Risultati
Grazie al progetto è aumentata la solidarietà e la sensibilizzazione su un
tema tutto italiano assai poco conosciuto e di conseguenza sottovalutato.
Fino a fine 2006 Amici dei Bambini ha aperto due Centri Servizi alla
famiglia a Napoli e a Reggio Calabria, e tre Case Famiglia a Milano,
Vizzolo Predabissi (MI), Mestre (VE), che, dal 2002 hanno permesso a
decine di bambini e di famiglie di ricevere il calore e l’affetto di cui
avevano bisogno. Inoltre sono stati 52 i progetti finanziati da Henkel Italia
per aiutare i bambini disagiati di tutto il mondo. Altri 8 progetti saranno
supportati nel corso del 2007 con un investimento di circa 60.000 euro
l’anno.
218
Il libro d’oro della responsabilità sociale
HENKEL LOCTITE ADESIVI
Azienda operante nel settore del largo consumo e nel settore industriale
MIT: Make an impact on tomorrow
Problema
Le aziende avvertono sempre più l’esigenza di rafforzare i legami con il
territorio di riferimento e di coinvolgere in ciò anche i collaboratori.
Appoggiare le attività di volontariato dei propri dipendenti, oltre a creare
valore sociale per la comunità di riferimento, aiuta a rafforzare i legami con
i collaboratori migliorando morale e motivazione.
Soluzione
Molti dipendenti ed ex dipendenti in pensione di Henkel si dedicano nel
loro tempo libero al volontariato a scopi sociali.
Attraverso l’iniziativa MIT (Make an Impact on Tomorrow), Henkel
sostiene questo impegno con donazioni in natura, elargizioni di fondi e di
prodotti. L’attenzione è focalizzata sui progetti MIT a favore della comunità
e su quelli a favore dell’infanzia. Un bando di partecipazione viene
reclamizzato presso tutti i dipendenti che sono invitati a individuare una
possibilità di intervento e che, mediante un modulo e alcuni documenti degli
enti, possono presentare una domanda di finanziamento per un progetto pari
ad una somma non superiore a 10.000 euro. Una giuria nazionale composta
da dipendenti di diversa estrazione e grado seleziona un certo numero di
progetti che poi vengono sottoposti alla giuria internazionale che delibera il
finanziamento. I progetti MIT a favore della comunità vengono selezionati
da giurie locali e appoggiati dalle affiliate Henkel sul posto. Oltre a questi
progetti, dal 2001 Henkel sponsorizza a livello centrale anche progetti a
favore dell’infanzia, donando ogni anno un milione di euro. Come sempre,
le iniziative, nello spirito del Programma Mit – Children’s Projects, sono
state presentate da dipendenti e pensionati che svolgono attività di
volontariato.
Henkel promuove e partecipa ad iniziative di elevato impatto sociale, che si
prefiggono - oltre alla salvaguardia ambientale - lo sviluppo della cultura e
della società civile e l’attuazione di interventi di solidarietà concreta rivolti
alle fasce più deboli e emarginate. Il Gruppo ha di recente convogliato tutte
le attività che rientrano nell’ambito della Responsabilità Sociale d’impresa
all’interno di un programma denominato “Henkel Smile”.
Il coinvolgimento del personale è il fulcro di quest’iniziativa che trova nel
dipendente il garante della bontà e serietà dell’iniziative oltre che il
219
Il libro d’oro della responsabilità sociale
supervisore dell’implementazione del progetto di cui si rende testimone
attraverso puntuali relazioni che vengono poi utilizzate per creare lo storico
dell’iniziativa.
Risultati
Fino ad oggi Henkel ha sostenuto 3.383 progetti in favore della Comunità in
quasi 100 Paesi. Sono stati inoltre realizzati oltre 865 progetti MIT per
l’infanzia nel mondo, di cui 245 solo nel 2005. In Italia dal 2001 ad oggi
sono stati condotti in porto 52 progetti a favore dei bambini che vivono in
condizioni difficili in Italia e nel mondo; oltre 41.000 bambini sono stati
aiutati a vivere meglio. Ogni anno Henkel dedica all’iniziativa circa 1
milione di euro a livello mondo ed Henkel Italia contribuisce con 60.000
euro.
220
Il libro d’oro della responsabilità sociale
HEWLETT – PACKARD ITALIANA
Azienda IT nei mercati consumer e delle piccole e medie imprese
Campus Bio-Medico di Roma
Problema
La tecnologia è oggi un fattore determinante di miglioramento delle
condizioni economiche, culturali e di vita delle società e dei singoli. Spesso
però vi è il rischio di un “digital divide”, in quanto può anche creare
esclusione, se non consente a tutti, in ugual modo, l’accesso e la risoluzione
dei problemi.
Soluzione
Nel 2003 Hewlett-Packard ha assegnato la borsa di studio “Mobile
Technology for Teaching”, che ha l’obiettivo di promuovere lo studio di
materie scientifiche attraverso l’utilizzo delle tecnologie mobile, al Campus
Bio-Medico di Roma, Università tematica centrata sulla cura dell’uomo. Il
grant ha consentito al Campus Bio-Medico di intraprendere varie attività
sperimentali per l’utilizzo delle reti wireless in ambito ospedaliero e
didattico, tra cui il programma denominato HISS (Hospital Information
System for Students), destinato all’uso di PDA (Personal Digital Assistant,
palmare) connessi in Wi-Fi al sistema informativo ospedaliero per la lettura
e la registrazione dei dati dei pazienti da parte degli studenti di medicina,
infermieristica e dietistica in tirocinio nei diversi reparti. Gli obiettivi del
progetto sono stati fornire agli studenti uno strumento utile per migliorare il
percorso di apprendimento, rafforzare il livello tecnologico sia del Campus
universitario sia dell’ospedale e rendere familiare agli studenti l’uso di
nuove tecnologie applicabili nel loro futuro professionale. Inoltre. HP ha
creato, a livello mondiale, il progetto Philanthropy & Education, attraverso
il quale mette le proprie tecnologie a disposizione di progetti di eeducation, iniziative per l’inclusione sociale di persone disabili o
svantaggiate e per la tutela del patrimonio artistico e culturale. La borsa di
studio Technology for Teaching è uno dei numerosi programmi e
investimenti di HP nel campo della formazione. L’obiettivo è migliorare i
risultati a lungo termine ottenuti dagli studenti attraverso cambiamenti
sistemici nelle scuole e università di tutto il mondo.
Risultati
Dal 2004 al 2006, HP ha donato 36 milioni di dollari per la realizzazione di
questo programma ad oltre 650 scuole ed università in tutto il mondo. Negli
221
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ultimi venti anni, HP ha donato oltre 1 miliardo di euro, in contributi
economici e apparecchiature informatiche, a scuole, università e
organizzazioni no-profit nel mondo. I progetti, inoltre, hanno diffuso il
livello tecnologico sia del Campus universitario sia dell’ospedale didattico;
gli studenti sono stati abituati all’uso di nuove tecnologie utili per il loro
futuro professionale e sono state definite le interfacce più adatte per le
applicazioni mediche. Sono stati raggiunti anche enti esterni, come l’istituto
alberghiero Safi di Roma, in cui insegnano dietiste del Campus e dove è
stato avviato un progetto di utilizzo dei palmari per il training on the job.
222
Il libro d’oro della responsabilità sociale
HOLCIM (ITALIA)
Azienda attiva nella produzione di materiali per il settore delle costruzioni.
Percorso di partnership con la comunità
Problema
Si avverte sempre più la necessità per le realtà industriali di una maggiore
comunicazione ed informazione verso l’esterno.
Soluzione
Holcim Italia, al fine di costruire un rapporto solido con le comunità
limitrofe alle proprie unità produttive, in particolare a quelle cemento, ha
realizzato una serie di iniziative.
Il Rapporto di Sostenibilità, in quest’ottica, è lo strumento che permette
maggior dettaglio e conseguente completezza e trasparenza sui tre pilastri
dello sviluppo sostenibile: performance economica, performance
ambientale, performance sociale. I dati sul consumo di combustibile e le
emissioni in atmosfera delle unità produttive cemento, nonché i dati relativi
alle performance sociali vengono aggiornati e pubblicati periodicamente sul
sito internet aziendale.
Altro canale di informazione è il giornalino per le comunità locali “Note di
Fàbrica”, che contiene informazioni riguardanti Holcim (Italia) ed una parte
interna, diversa per i due stabilimenti, riguardante aspetti specifici dell’unità
produttiva di riferimento. Il giornalino viene distribuito ai cittadini dei
comuni limitrofi gli stabilimenti di Merone (CO) e di Ternate (VA).
La giornata Porte Aperte o Open Day, realizzato nell’U.P. Merone il 28
maggio 2006, ha visto la partecipazione di più di 1800 persone con una
durata media di permanenza nel sito di 3 ore. Durante la giornata l’azienda
ha offerto visite guidate al ciclo produttivo, ristorazione e intrattenimento
per bambini e adulti.
Altre attività di partnership sono state quelle portate avanti nell’ambito delle
commissioni multi stakeholder. Un accordo volontario firmato da Holcim
ed il Comune di Merone, ad esempio, prevede il controllo, in caso di
inserimento di un nuovo combustibile alternativo, della qualità delle
emissioni in atmosfera da parte di una Commissione Tecnica (formata da
Comune di Merone rappresentata dall’Enea, Provincia di Como, Holcim
Italia) che ha facoltà di chiedere l’interruzione all’utilizzo del combustibile
qualora questo comportasse peggioramento nella quantità e/o qualità delle
emissioni in atmosfera.
223
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Le conclusioni del lavoro della commissione Tecnica vengono resi pubblici
dalla Commissione Istituzionale (composta da Regione Lombardia,
Provincia di Como, Comune di Merone, Comune di erba, Rappresentante
delle Organizzazioni Sindacali, Rappresentante delle organizzazioni
ambientali, Holcim Italia).
Le Commissioni multistakeholder vedono la partecipazione di
rappresentanti delle funzioni Ambiente, Materie Prime e Logistica,
Sviluppo Sostenibile a seconda dei casi.
Per ascoltare in modo diretto lo stakeholder dipendente, invece, è stata
avviata una employee survey. L'indagine è curata dall’istituto di ricerche di
mercato GfK Eurisko che gestisce interamente il sondaggio, dall’invio del
questionario presso il domicilio dei dipendenti alla ricezione ed
elaborazione dei risultati con consegna report a marzo 2007.
Risultati
I risultati più tangibili ora riguardano:
- Open Day: 1850 visitatori che hanno trascorso circa tre ore con l’azienda
di cui 45 minuti per la visita al processo produttivo;
- Pubblicazioni: 2000 copie del Rapporto di Sostenibilità 2004 e 20.000
copie del giornale alla comunità (2 copie l’anno).
L’Open Day ha inoltre portato benefici in termini di motivazione del
personale e senso di appartenenza all’azienda.
224
Il libro d’oro della responsabilità sociale
INDESIT COMPANY
Azienda attiva nella produzione di elettrodomestici
Progetto Jonathan
Problema
Il dialogo tra amministrazione della giustizia, rete dell’assistenza sociale e il
mercato del lavoro è scarso. Questo comporta spesso un difficoltoso
reinserimento dei giovani con precedenti penali nel mercato del lavoro e
nella società.
Soluzione
Il progetto Jonathan di Indesit Company nasce con l’obiettivo di offrire
l’opportunità di un pieno reintegro nella collettività a ragazzi provenienti da
zone metropolitane del sud d’Italia ad alto degrado sociale; in partnership
con l’associazione Jonathan Onlus nasce agli inizi degli anni ’90 per
iniziativa di un gruppo di operatori sociali. La struttura operativa
dell'Associazione conta sull'impegno di gruppi di volontari, obiettori di
coscienza e operatori sociali qualificati, supportati da un nucleo di
professionisti che definiscono il progetto scientifico di intervento sul
disagio giovanile, formalizzano le procedure e il lavoro d'equipe ed
organizzano laboratori e gruppi di formazione. Nel progetto l’Associazione
Jonathan ha garantito esperienza, competenze e professionalità nella
gestione organizzativa ed operativa. La fase d’inserimento dei partecipanti è
stata curata con particolare attenzione dai dirigenti degli stabilimenti, che
hanno coinvolto sia i responsabili sia i lavoratori dei reparti, svolgendo
un’importante opera di sensibilizzazione dei propri dipendenti. Le
organizzazioni sindacali dell’azienda hanno svolto un ruolo fondamentale,
diventando parte attiva nel costruire un clima accogliente tra i lavoratori
che, da subito, hanno accettato i tirocinanti come “compagni di lavoro” con
gli stessi diritti e le stesse responsabilità di qualsiasi altro dipendente dello
stabilimento. Gli strumenti utilizzati per gestire efficacemente il programma
sono stati: la formazione dei ragazzi, un periodo di formazione
professionale in fabbrica, il tutoraggio dentro e fuori la fabbrica, il
monitoraggio in itinere, il coinvolgimento e la partecipazione
dell’organizzazione aziendale, un numero ristretto di regole
comportamentali e organizzative da rispettare. Di questi strumenti adottati il
tutoraggio, svolto da un ragazzo dell’Associazione, è stato vitale
nell’economia gestionale del Progetto.
225
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
Attraverso il progetto è stato dimostrato che, con un’adeguata preparazione,
una strategia di recupero attraverso il lavoro è possibile anche in casi
apparentemente difficili da superare e che si può costruire e consolidare la
volontà di reinserimento sulla base di una proposta credibile
dell’opportunità di acquisizione, attraverso il lavoro, di un ruolo
socialmente dignitoso. I ragazzi hanno dimostrato una forte assunzione di
responsabilità, sottolineata dall’impegno sul lavoro. Il progetto ha
consentito ad oltre 80 giovani il pieno reintegro nella società.
226
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ITALGEST HOLDING
Azienda operante nei settori dell’Energia, dell’Immobiliare e dei Servizi
Ecostore di Casarano
Problema
La protezione dell’ambiente è essenziale per la qualità della vita delle
generazioni odierne e future. Fondamentale risulta diffondere una cultura
improntata sullo sviluppo ecosostenibile e sull’importanza di utilizzare
prodotti e servizi ecologici.
Soluzione
Grazie al progetto del Consorzio Sim Puglia S.c.ar.l., società appartenente
al Gruppo Italgest, nasce a Casarano un Ecostore di circa 650 mq,
all'interno di un prestigioso complesso di servizi, destinato non solo alla
promozione e vendita di prodotti e servizi ecosostenibili, ma anche alla
diffusione della cultura ecosostenibile. All'interno dell' Ecostore sarà
allestito uno spazio espositivo permanente destinato alla presentazione di
rassegne artistiche con modalità e soluzioni fuori dagli schemi tradizionali e
mostre ed esposizioni per la promozione del valore ambientale. Affiancato a
questo, un moderno teatro che, oltre ad ospitare spettacoli di varia natura,
sarà sede di manifestazioni e conferenze sui temi dello sviluppo sostenibile.
Farà da collettore a queste attività un'area destinata a bar-ristorante in cui si
offriranno prodotti ecogastronomici tradizionali ma anche biologici ed
equosolidali. Nello stesso sito sorgerà un centro di formazione che avrà a
disposizione 5 aule complete della più moderna tecnologia pensate per la
formazione professionale, soprattutto in campo ambientale. Un centro
quindi di formazione, aggregazione e vendita. Gli obiettivi dell’Ecostore
sono quelli di sviluppare la domanda di prodotti ecologici, cercando di
sensibilizzare il consumatore attraverso percorsi di educazione ambientale
affinché i vantaggi di questi prodotti possano essere conosciuti ed
apprezzati; comunicare le prestazioni ottenute e promuovere un dialogo
aperto con tutti i portatori d’interesse (autorità pubbliche, cittadini, fornitori,
clienti ecc.) al fine di comunicare gli impegni di politica ambientale, della
qualità, della sicurezza, dell’etica; coinvolgere i fornitori e subfornitori nel
rispetto delle normative in materia di sicurezza, ambiente, etica e qualità ed
individuare le esigenze dei clienti e tradurle in standard di servizio in grado
di soddisfarle. L'iniziativa è frutto di una collaborazione tra diversi soggetti
privati ed, indirettamente, di enti che aderiscono al programma Agenda 21.
Tra i soggetti privati troviamo il Consorzio SIM PUGLIA s.c.ar.l. e la
227
Il libro d’oro della responsabilità sociale
società di consulenza Punto 3, che ha messo a disposizione professionisti
qualificati che si occupano di progetti per lo Sviluppo Sostenibile.
L’iniziativa ha richiesto 12 mesi c.a. per le fasi di progettazione, start up e
realizzazione ed un investimento iniziale di 200000 euro circa.
Risultati
Trattandosi di un progetto in via di sviluppo, non esistono ancora dei
risultati tangibili circa il grado di raggiungimento degli obiettivi stabiliti.
Tuttavia, i partners coinvolti hanno dimostrato grande entusiasmo per
l’iniziativa, così come le risorse formate. Gli strumenti di comunicazione e
promozione utilizzati dall’ Ecostore di Casarano hanno sortito una risposta
positiva sulla collettività.
228
Il libro d’oro della responsabilità sociale
JANSSEN CILAG
Azienda farmaceutica
“Glacier Care 2006”
Problema
Il ghiacciaio rappresenta un patrimonio naturale fondamentale, è indicatore
delle variazioni climatiche, riserva idrica, risorsa per l’economia turistica.
Il riscaldamento del pianeta sta però provocando infatti mutazioni
climatiche che influiscono sui ghiacciai e che destano preoccupazione nella
comunità scientifica.
Cresce sempre più la consapevolezza che la difesa del patrimonio
ambientale è l’unica chiave di volta del business: niente ambiente, niente
risorse da sfruttare.
Soluzione
Trenta managers di Janssen Cilag hanno partecipato ad un progetto di
ricerca scientifica nel 2006, curato dal Presidente del Comitato Glaciologico
Italiano e Docente dell’Università degli Studi di Milano con il supporto
tecnico e organizzativo di Montana e MAP Responsilbility, teso a
monitorare, in un arco temporale predefinito, le dinamiche fisiche del
Ghiacciaio dei Forni a S. Caterina Valfurva, in provincia di Sondrio con
particolare focus sullo stato di salute del patrimonio idro-glaciologico e la
riduzione della massa.
I membri delle tre spedizioni, hanno scattato, attraverso misurazioni, foto,
rilevamenti
cartografici
e
valutazioni
geomorfologiche,
“un’istantanea” del ghiacciaio: nei mesi di giugno, luglio e agosto sono state
osservate la velocità di spostamento, la dimensione e la velocità di
scioglimento del ghiacciaio. La fatica, l’impegno e l’entusiasmo dei
“geologi volontari” ha dato risultati scientifici interessanti che, raccolti nella
relazione “Progetto di studio sui ghiacciai dei Forni Glacier Care 2006”,
sono stati messi a disposizione della comunità scientifica.
Le spedizioni sono state riprese in un documentario realizzato col supporto
logistico del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Sondrio. Il
documentario racconta un iniziativa CSR, ovvero un esempio di persone di
un’azienda che agiscono sul campo per sviluppare un piano di formazione e
compiere nello stesso tempo un’azione di Responsabilità Sociale d’Impresa.
Il progetto ha avuto il patrocinio del Ministero per l’Ambiente e il
coinvolgimento di enti locali e istituzionali, quali la Provincia di Sondrio, il
229
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Comando Provinciale GdF di Sondrio, il Parco Nazionale dello Stelvio e il
Consorzio Turistico di Bormio.
L’iniziativa “pionieristica” si inquadra all’interno della responsabilità
sociale d’impresa e ha destato interesse presso le comunità locali, la stampa
e anche diverse emittenti televisive.
Per la Janssen-Cilag, le spedizioni sul ghiacciaio, di forte impatto fisico ed
emotivo, hanno rappresentato un’ opportunità di crescita umana e
professionale.
Il superamento di barriere fisiche ed emozionali e il misurarsi, in gruppo,
con situazioni completamente nuove e non convenzionali all’interno di un
rigido protocollo scientifico, ha permesso ai manager aziendali di
evidenziare le loro capacità strategiche, tattiche, organizzative, gestionali e
relazionali, operando al contempo una pregnante presa di coscienza dei loro
punti di forza e delle aree di miglioramento.
L’Azienda si è inoltre dotata di un’accademia di formazione interna e di
sistemi eccellenti di sviluppo delle competenze manageriali quali la Palestra
di Leadership (Leadership Work-out) e un programma strutturato di
Mentoring per i talenti aziendali e i managers di nuova nomina
(Pigmalione).
Risultati
La misurazione di specifici KPI identificati ha confermato che
l’investimento e le energie impiegate vanno nella giusta direzione.
Surveys esterne ed interne effettuate con cadenza regolare indicano che il
livello di coinvolgimento e soddisfazione del personale è alto.
Il successo dell’iniziativa “Glacer Care 2006”, inserita in un ambito più
generale di sviluppo e formazione delle competenze individuali e
professionali, a sostegno dei valori aziendali, ha spinto l’azienda a
progettare per il futuro analoghe attività di ampio respiro.
230
Il libro d’oro della responsabilità sociale
KELLOGG ITALIA
Azienda produttrice di cereali
Filippo e gli Altri – Storie per una Buonanotte
Problema
I bambini ricoverati in ospedale affrontano molti periodi difficili, tra i quali
in particolare uno molto delicato è la sera, al momento di andare a dormire,
in quanto si devono addormentare senza avere vicini mamma e papà. Anche
i genitori ed i volontari sono spesso impreparati all’ospedalizzazione e non
sanno come viverla con serenità.
Soluzione
Kellog, in collaborazione con “Fondazione ABIO Onlus per il bambino in
ospedale” e Carthusia Edizioni, casa editrice impegnata nella pubblicazione
di titoli educativi per l’infanzia e progetti mirati di comunicazione in ambito
sociale, ha realizzato un libro di favole per i bambini in ospedale e ne ha
donato 4.000 copie ai volontari, fondazione senza scopo di lucro attiva
nell’ambito dell’accoglienza del bambino al momento del ricovero
ospedaliero. Filippo e gli altri - Storie per una buonanotte è un volume di
nove racconti illustrati, che accompagnano il momento della nanna dei
bambini ricoverati, che li coinvolgono sul piano emotivo, che incontrare i
loro sogni e li trasportano in una dimensione fantastica e liberatoria. Filippo
e gli altri è una raccolta di storie divertenti, pensate da Roberto Piumini per
i bambini che affrontano l’esperienza dell’ospedalizzazione, perché possano
viverla con maggiore serenità, tenendo conto del loro bisogno di gioco, di
sicurezza e di affetto. I racconti vogliono indurre i bambini ad assumere una
posizione di coraggio di fronte a situazioni difficili. Il fine è quello di
tranquillizzarli, accoglierli considerando i loro bisogni, perché possano
elaborare e superare la paura, favorendo contemporaneamente il dialogo
costruttivo con l’adulto. Le storie, illustrate dalle suggestive immagini di
Patrizia La Porta e Valeria Petrone, sono viaggi nel fantastico, stimolanti e
divertenti. Proprio allo scopo di incoraggiare il bambino ad affrontare la
degenza con maggior serenità, ciascun protagonista porta con sé, nella
propria avventura, un oggetto appartenente al contesto ospedaliero (come le
garze, la cuffietta o l’asta della flebo) che, nel corso della storia, si rivelerà
davvero molto utile. Tutte le fiabe sono a lieto fine e stimolano, attraverso
l’immaginazione, la capacità dei bambini di affrontare gli imprevisti e le
difficoltà della vita. Il progetto, realizzato grazie ad un sinergico lavoro di
231
Il libro d’oro della responsabilità sociale
equipe tra i tre partner coinvolti, ha portato alla realizzazione di un
importante progetto editoriale, frutto di un’attività di continua condivisione
durante tutti gli step: dalla definizione del progetto, al lancio in fase di
conferenza stampa, al monitoraggio dei risultati. Il progetto, per realizzare il
quale Kellogg Italia ha investito circa 30 mila euro, ha coinvolto in primis il
team del dipartimento Comunicazione, da febbraio ad ottobre 2006.
Risultati
Il progetto ha avuto lo scopo di invitare i consumatori a conoscere l’attività
di ABIO, sensibilizzandoli nei confronti dell’iniziativa e del mondo del
volontariato in genere. I benefits apportati a ciascun partner sono stati
rilevanti anche per gli altri partner coinvolti: per ABIO, l’importanza di
possedere un valido strumento che crei un filo conduttore omogeneo a
supporto dell’attività di tutti i volontari ABIO, operanti in tutte le sedi
ospedaliere. Per Carthusia, la partecipazione al programma ha consentito la
realizzazione di un progetto coerente con il profilo delle scelte editoriali.
Filippo e gli Altri ha contribuito (e contribuisce tuttora) a migliorare il clima
ospedialiero, rendendolo maggiormente accogliente agli occhi dei bambini
ricoverati. Apprezzato dai piccoli pazienti, dalle loro famiglie e dai
volontari ABIO, ha fornito un valido supporto per contribuire
all’umanizzazione dell’ambiente ospedaliero.
232
Il libro d’oro della responsabilità sociale
LEHMAN BROTHERS INTERNATIONAL (EUROPE)
ITALIAN BRANCH
Banca d’affari americana
Programma di partnership nella comunità: la scelta
di Lehman Brothers
Problema
Molto spesso si parla di “diritti negati” con riferimento solo a quelli “life
saving”, come il diritto alla salute e all’alimentazione. In realtà all’interno
della convenzione dei diritti per l’infanzia esistono articoli dedicati alle
attività ritenute fondamentali per la difesa ed il recupero dei bambini
traumatizzati e del terzo mondo, attività quali lo sport ed il gioco.
Soluzione
Lehman Brothers ha come missione filantropica quella di aiutare le
organizzazioni non profit che si occupano di bambini non privilegiati e di
diffondere l’eccellenza in campo artistico e culturale. Il modo per
implementare tale strategia e raggiungere risultati apprezzabili, è incentrato
sul team working, visto come fonte di arricchimento dell’esperienza
lavorativa dell’individuo e di rafforzamento delle relazioni con tutti gli
attori, la comunità, i dipendenti, i clienti e infine gli azionisti. L’idea
sottostante è che lo sforzo filantropico sia reso più efficace dalla
combinazione del potenziale aziendale con quello delle persone che vi
lavorano. Il 100% delle iniziative supportate da Lehman in Italia è stato
promosso dai dipendenti. Allo scopo di massimizzare l’efficacia
dell’apporto ed enfatizzare il carattere di partnership delle relazioni,
decisiva è stata la scelta di un approccio focalizzato, ossia il corporate grant,
a favore di due iniziative: Laureus sport for good e Dynamo. Laureus si
occupa di promuovere il riscatto sociale attraverso lo sport. Il grant ha
finanziato la realizzazione di un centro sportivo per bambini disagiati e non
ai Martinitt di Milano, con lo scopo di promuoverne riscatto e integrazione.
Dynamo fa parte dell’iniziativa mondiale Hole in the wall e il grant
contribuisce alla realizzazione di un centro in Toscana per campus estivi per
bambini disabili. Donazioni e raccolta fondi sono state fatte primariamente
a favore dei due partner prescelti: CAF e FAI. CAF (Centro di aiuto al
bambino maltrattato e alla famiglia in crisi), il primo centro privato per la
cura dei bambini tolti alle famiglie, è il partner sociale con il quale è stato
instaurata una relazione a 360 gradi (funding, fund raising, volontariato
233
Il libro d’oro della responsabilità sociale
individuale e di gruppo, organizzazione di eventi ad hoc). Il partner
culturale è il FAI (Fondo Ambiente Italiano), che consente di offrire ai
dipendenti e al network di Lehman il privilegio di visitare luoghi e
monumenti, di proprietà o del circuito FAI, non accessibili al pubblico e
contribuire al finanziamento del restauro di monumenti perchè possano
essere “restituiti” alla comunità. Infine, Lehman Brothers è molto attiva in
ambito universitario, sia sul fronte della ricerca (sponsorship decennale di $
750.000 di una cattedra di corporate finance all’Università Bocconi), sia del
recruiting (opportunità di stage/lavoro agli studenti dei migliori atenei
italiani con forte coinvolgimento dei dipendenti nella promozione
dell’azienda nel mondo universitario). La direzione è stata coinvolta
nell’identificazione e nello sviluppo delle partnership, innanzitutto
attraverso la creazione di un team dedicato di persone, auto candidatesi e
spinte dal solo spirito filantropico e dal personale entusiasmo.
Relativamente al progetto cardine, quello che vede Lehman Brothers partner
del CAF, la direzione si è curata di promuovere internamente il programma
e di elevarne il profilo, demandando al team dedicato il compito di
organizzare una presentazione per tutti i dipendenti, che ha avuto luogo il
26 Ottobre 2006, con lo scopo di presentare il progetto, nonché di
sensibilizzare gli animi. In termini di promozione all’esterno, sono state due
le iniziative di maggior rilievo, entrambe legate al Natale. Una è stata la
festa di Natale per i bambini: una festa ad inviti presso il Teatro delle Erbe
di Milano, con lo spettacolo “I colori del mondo”, pensata perché i bambini
del CAF potessero stare con altri bambini. La seconda, la donazione al CAF
di una parte cospicua delle risorse finanziarie dedicate ai regali di Natale a
tutti i clienti Lehman, manifestando tale volontà con una lettera
personalizzata ad accompagnare una bottiglia d’olio Frescobaldi in una
scatola semivuota, ma piena di solidarietà. Tutte le divisioni hanno aderito
all’iniziativa garantendone il successo. Un dialogo chiaro ed aperto ha
permesso a Lehman Brothers di adoperarsi prendendo spunto sempre dalle
esigenze e dalle aspettative dei suoi partner. Con riferimento al CAF, la
presentazione tenutasi presso gli uffici di Lehman ha consentito ai
responsabili dell’associazione di chiarire le loro necessità ed i loro obiettivi
primari e a Lehman Brothers di indirizzare le proprie energie e i propri
sforzi nella soddisfazione degli stessi, ottimizzando tempi e risorse. La
partnership si fonda sulla costruzione di iniziative ad hoc (eventi per i
bambini, raccolta fondi e community day) e sulla collaborazione di
iniziative del CAF (Tè di Natale e aste benefiche) in modo da dare senso
pieno all’impegno a 360 gradi assunto. La collaborazione con partner quali
Laureus, Dynamo e Fai, si è concretizzata in donazioni finalizzate a
234
Il libro d’oro della responsabilità sociale
contribuire, nel caso di Laureus e Dinamo, alla costruzione di centri per
bambini sulla base di progetti mirati e, nel caso del FAI, al restauro
dell’ultima residenza acquisita dal FAI, la Villa dei Vescovi in Veneto. Nel
supportare le diverse iniziative, Lehman ha fatto leva sulle inclinazioni, le
conoscenze e le competenze dei suoi dipendenti.
Risultati
A livello mondiale il contributo complessivo di Lehman a favore della
comunità nel 2006 è stato di circa $ 22.000.000. Il 77% delle donazioni
della fondazione è stato destinato a organizzazioni segnalate dai dipendenti.
A livello italiano sono stati donati oltre $ 200,000. Grazie al progetto è
aumentata la visibilità del CAF in Lehman e l’azienda è stata raccolta
intorno ad un progetto filantropico. Con l’iniziativa natalizia sono stati
raccolti, nella forma di risparmi sui regali di Natale dei clienti, circa $
30.000. Lehman, che compare tra i Corporate Golden Donors del FAI, ha
ottenuto, come primo passo della partnership, di fornire ad ogni dipendente
l’ingresso gratuito ai monumenti FAI. È stata conseguita, inoltre, un’ampia
adesione all’iniziativa della vendita del tè di Natale nelle maggiori piazze di
Milano, iniziativa promossa dal CAF da diversi anni e che quest’anno ha
visto nella logica di partnership il contributo decisivo di dipendenti
Lehman.
235
Il libro d’oro della responsabilità sociale
L’OREAL ITALIA
Gruppo del settore cosmetico
L’Oreal Italia per le donne e la scienza
Problema
In Italia gli investimenti pubblici nella Ricerca negli ultimi anni sono
diminuiti e le carriere scientifiche femminili sono penalizzate dall’ambiente
universitario ancora al maschile. Alcune facoltà hanno registrato un calo di
iscrizioni negli ultimi tempi, in altre le presenze femminili sono sì in
numero maggiore rispetto a quelle maschili ma esiste il problema
dell’abbandono della professione durante gli anni del dottorato o post
dottorato a causa principalmente di ragioni economiche legate al precariato
o di scelta tra lavoro e famiglia.
Soluzione
Dall’abbandono delle professioni a causa di ragioni economiche emerge la
necessità di fornire esempi e stimoli che possano suscitare nuove vocazioni.
L’Oreal ha dato vita nel 1999 insieme ad Unesco alla partnership For
Woman in Science nata con l’obiettivo di realizzare progetti per migliorare
le condizioni femminili nel mondo in generale e nella professione
scientifica in particolare. Il programma internazionale L’Oreal – Unesco
For Woman in Science, frutto di una collaborazione unica tra settore
pubblico e privato, ogni anno individua 5 ricercatrici scientifiche emerite,
“Le Laureate” ed assegna 15 borse di studio a giovani donne scienziato che
stanno conseguendo il dottorato di ricerca o il post- dottorato, le “Borsiste”.
In coerenza con la partnership internazionale, L’Oreal Italia, con la
collaborazione della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco,
riconosce annualmente 5 borse di studio del valore di 15.000 euro ciascuna
a giovani ricercatrici allo scopo di favorire il perfezionamento della loro
formazione nel nostro paese. Il programma si rivolge e promettenti
ricercatrici d’età inferiore ai 35 anni che operano nell’ambito delle scienze
della vita e della materia. L’iniziativa vuole sottolineare e rafforzare il fatto
che le donne, per storia, cultura e sensibilità, possono influire in modo
sostanziale sul ruolo della ricerca, orientandola verso una visione condivisa
e solidale della scienza e dei suoi benefici. Il progetto è stato elaborato su
mandato del Presidente e dell’Amministratore Delegato che hanno destinato
allo scopo persone, risorse e relazioni istituzionali e personali. Il budget a
disposizione nel 2006 è stato di 150.000 euro, incluse le borse di studio che
nella scorsa edizione valevano 10.000 euro ciascuna. La comunicazione tra
236
Il libro d’oro della responsabilità sociale
gli organizzatori ed i membri della giuria, le candidate, le borsiste è gestita
da L’Oreal Italia secondo i termini previsti dal regolamento per garantire a
tutti gli interlocutori informazione, condivisione e confronto. L’erogazione
delle borse, le attività di Media Relation, l’organizzazione eventi e la
pianificazione sono svolte da L’Oreal Italia.
Risultati
Il programma internazionale, insieme ai programmi nazionali, hanno
riconosciuto, premiato e sostenuto i risultati ottenuti o potenziali di più 300
scienziate in tutto il mondo. In Italia dalla creazione ad oggi sono state
assegnate 20 borse di studio ed altrettante ricercatrici che hanno così avuto
la possibilità di condurre i loro progetti. La partnership con Unesco ha dato
conferma da parte del mondo degli affari dell’assunzione delle proprie
responsabilità nel sostenere il progresso scientifico e al tempo stesso un
riconoscimento da parte delle istituzioni al contributo positivo che il
business può dare nel sociale. L’attenzione e la notorietà ottenute grazie alla
risonanza delle borse L’Oreal ha dato un forte impulso allo sviluppo di
carriera di profili già eccellenti. Il risultato senza dubbio più importante
sono state le evoluzioni di carriera, le pubblicazioni scaturite dai progetti
delle borsiste e l’accresciuta attenzione nei loro confronti dall’ambienta
scientifico.
237
Il libro d’oro della responsabilità sociale
LUIGI LAVAZZA
Azienda familiare di torrefazione caffè
Tierra
Problema
Spesso, nei paesi più poveri, i coltivatori non sono in grado di vendere il
prodotto alle condizioni più favorevoli e non riescono nemmeno ad ottenere
dei miglioramenti permanenti delle proprie condizioni di vita. Molte volte,
inoltre, non sono nemmeno coscienti delle proprie possibilità di crescita e
non hanno gli strumenti di rendicontazione e amministrazione che
potrebbero cambiare in modo sostanziale il loro approccio, permettendo di
calcolare i costi ed i benefici delle proprie attività.
Soluzione
Tierra è un progetto di sostenibilità realizzato da Lavazza a sostegno di tre
comunità caffeicole in Honduras, Colombia e Perù. Dal progetto è nato un
prodotto di altissima qualità, 100% arabica lavata, totalmente tracciabile e
sostenibile, che ha un costo in linea con la qualità del prodotto e che non
viene pagato dal consumatore. L’obiettivo è di realizzare interventi sui tre
assi della sostenibilità: economico, ambientale e sociale nelle tre comunità
per migliorare le condizioni di vita dei coltivatori. Nel corso del 2006, dopo
una certificazione di sostenibilità ottenuta nel 2005, è stata realizzato un
programma formativo per i coltivatori in collaborazione con l’agronomo
Alvaro Llobet, il cui scopo era rendere il piccolo coltivatore più cosciente
della propria possibilità di crescita. Questo programma ha portato anche alla
stampa del manuale Mancafé, un libro che attraverso brevi testi e disegni
esplicativi racconta tutte le norme per la coltivazione del caffè sostenibile. I
disegni consentono anche a chi ha difficoltà di lettura di capire quali sono le
varie prescrizioni e comprende anche norme igieniche e ambientali. Nelle
tre comunità coinvolte sono stati realizzati interventi stabiliti d’accordo con
le comunità locali. Tierra ha costituito la terza fase di un percorso che ha
visto l’azienda impegnata in prima persona nella costruzione di un progetto
di sostenibilità con forte coinvolgimento del team aziendale e in
connessione diretta con tutto il percorso di approvvigionamento e
produzione di Lavazza. Partner principale del progetto è stato Volcafè, uno
dei maggiori trader di caffè verde del mondo e già esperto nello sviluppo di
progetti di sostenibilità nella coltivazione del caffè. Importante anche la
collaborazione con le ONG locali nei tre paesi per stabilire con il loro aiuto
e con le comunità del luogo le esigenze specifiche di intervento e quella con
238
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Rainforest Alliance, partner della certificazione di sostenibilità. L’impegno
economico del progetto nel 2004 e nel 2005 è stato di circa 600.000 dollari.
Risultati
I risultati in tre anni di progetto sono stati notevoli, per esempio un
significativo incremento dei bambini che frequentano la scuola, un
decremento delle malattie, la riforestazione ed il miglioramento
dell’efficienza produttiva. Il progetto è stato apprezzato sia dal personale, i
dipendenti sono fieri di Tierra, sia dai clienti che hanno espresso la
preferenza per questo caffè tra i vari a disposizione per l’acquisto. È
possibile che il Tierra venga esteso, in futuro, ad altre aree geografiche, si
tratta, infatti, di un progetto non ancora concluso e in continua espansione.
239
Il libro d’oro della responsabilità sociale
MARTINI & ROSSI
Produzione e vendita di vini, vermouth, liquori
L’asilo “Luigi Rossi” nella Comunità di Pessione
Problema
In Italia il problema della scarsità di posti all’interno degli asili è fortemente
sentito da una moltitudine crescente di famiglie, all’interno delle quali
entrambi i genitori lavorano e faticano a conciliare gli impegni famigliari
con quelli professionali. Per tale motivo è sempre più avvertito il bisogno di
strutture in grado di garantire ai bambini la necessaria cura e assistenza.
Soluzione
La Fondazione Asilo di Pessione, costituita da Martini&Rossi e dal Comune
di Chieri, gestisce la scuola materna Luigi Rossi di Pessione, frazione di
Chieri (Torino).
Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione pariteticamente
composto da rappresentanti aziendali e dalla municipalità provvede ai
normali adempimenti statutari dell’Ente, nonché a definire obiettivi e linee
guida dell’attività didattica.
L’iniziativa ormai ultracentenaria persegue un duplice obiettivo: da un lato
quello di fornire un supporto alla comunità locale di Pessione, comunità
nell’ambito della quale lo stabilimento è una presenza molto importante sia
da un punto di vista economico sia per le implicazioni umane che l’attività
lavorativa porta con se. Nel contempo l’Asilo di Pessione offre un
significativo supporto alla vita familiare dei dipententi con figli in età
prescolare. L’Asilo di Pessione infatti è ubicato nell’area verde nelle
immediate vicinanze dello Stabilimento ed è quindi facilmente accessibile
ai lavoratori.
Negli organi societari dell’Asilo sono coinvolti alcuni dipendenti aziendali,
generalmente identificati tra gli utenti del servizio dell’asilo. Nei servizi di
supporto, quali la ristorazione, le pulizie, la manutenzione viene
normalmente coinvolto il personale aziendale, mentre la gestione
amministrativa è affidata ad un pensionato della Società che ricopriva in
azienda il ruolo di Capo Servizi Amministrativi.
L’azienda provvede direttamente al finanziamento dell’Asilo con un
contributo annuo di circa 150.000 euro.
240
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
Nella sua ultracentenaria attività, l’Asilo di Pessione ha sempre riscontrato
un elevato gradimento sia da parte delle maestranze aziendali sia da parte
dell’utenza privata della comunità locale anche perchè costituisce l’unica
iniziativa di fatto pubblica della zona.
Oltre che sul piano dell’immagine e del consolidamento dei rapporti con il
territorio la Società beneficia direttamente del Servizio offerto alle
lavoratrici con figli in età prescolare che possono dedicarsi con la maggior
serenità alle richieste lavorative sempre più pressanti.
241
Il libro d’oro della responsabilità sociale
METADISTRETTO CALZATURIERO VENETO
Distretto industriale
Progetto di sviluppo socio-economico del distretto
Problema
Il distretto calzaturiero italiano è ancora fortemente legato ad una
dimensione artigianale dei processi produttivi e di gran parte delle
lavorazioni assolutamente specialistiche presenti nello stesso. Molte delle
aziende del distretto, quindi, si stanno confrontando con le problematiche
della crisi-cambiamento dei processi produttivi e commerciali, dovute in
particolar modo alla concorrenza dei paesi asiatici ed alla conseguente
difficoltà per diverse imprese di “fare massa critica” nelle strategie attuate
nei confronti dei competitors mondiali con particolare riferimento alle
tematiche legate alla commercializzazione del prodotto. Quando parliamo di
settore calzaturiero dobbiamo anche sottolineare che il 60% del personale
occupato è femminile e che pertanto vi sono anche problematiche di
conciliazione connesse alla gestione lavoro/famiglia/figli.
Soluzione
La Consulta del Metadistretto Calzaturiero Veneto ha individuato uno
strumento e favorito un accordo tra le Parti sociali che, ogni qual volta vi sia
la necessità, possa permettere di affrontare le crisi aziendali e favorire la
riqualificazione dei lavoratori interessati, con l’obiettivo di ricollocarli
direttamente e in breve tempo in aziende del territorio attraverso progetti di
outplacement. Inoltre, è stato presentato un progetto per acquisire nuove
conoscenze e competenze per la messa a punto di processi produttivi
innovativi e ripetibili nell’implementazione e per migliorare la rete dei
servizi territoriali a disposizione dei dipendenti delle aziende, introducendo
miglioramenti qualitativi sia nei processi sia nei servizi. È stata, quindi,
esaminata la possibilità di introdurre, all’interno del settore calzaturiero,
degli elementi di flessibilità nell’orario e nell’organizzazione del lavoro,
perchè la rigidità degli orari vincola fortemente i dipendenti, limitandone la
disponibilità alle cure familiari e creando difficoltà nella conciliazione degli
orari ad esempio con asili e scuole. Un altro progetto si basa sull’ipotesi di
studio per la creazione di un multiservice nell’area artigianale-industriale di
Fossò (Ve), che rientra nell’ambito della legge regionale n. 8/2003.
L’obiettivo è studiare e definire nel dettaglio la natura e l’organizzazione di
un multiservice, cioè un centro servizi di tipo non convenzionale all’interno
242
Il libro d’oro della responsabilità sociale
dell’area industriale del comune di Fossò, comune in cui sono insediate un
gran numero di aziende calzaturiere e aziende della filiera stessa. Con la
creazione di un centro servizi all’interno dell’area produttiva di Fossò si
intende offrire delle risposte al tema più complesso della qualità della vita,
volto a favorire un miglior equilibrio tra la vita familiare e quella
professionale. Continua attenzione è rivolta anche alla formazione, grazie al
centro di eccellenza nazionale del Politecnico Calzaturiero, che avvia
centinaia di giovani alla professione di designer, modellista e tecnico
calzaturiero. Le attività formative rappresentano la “mission” principale del
Politecnico e si rivolgono, ad esempio, ai campi dell’orientamento
scolastico, a corsi inseriti nel percorso scolastico nelle Scuole ad indirizzo
tecnico o commerciale e a corsi per personale occupato, la cui collocazione
viene mantenuta nella giornata del sabato, anche per incentivare la domanda
individuale di formazione continua.
Risultati
Attraverso l’accordo stabilito, il personale espulso da alcune aziende è stato
riassorbito in altre, mantenendo inalterati il livello e la retribuzione. Inoltre
è stato permesso di mantenere l’occupazione, di non disperdere manodopera
specializzata e altamente qualificata ed evitare che persone poste in mobilità
potessero gravare sui costi della collettività. I risultati delle attività, i cui
effetti apprezzabili si avranno fra alcuni mesi, dimostra la maturità del
territorio e in particolare di alcune realtà in esso legate volte al parziale
superamento di strutture organizzative arcaiche e superate dalle esigenze
della vita attuale. In particolare si sono voluti inserire degli elementi di
flessibilità volti a favorire in particolare quei lavoratori/lavoratrici con
problemi/esigenze legate alla famiglia. Il centro di formazione radicato nel
distretto ha consentito, e lo fa tuttora, di anticipare e/o recepire i bisogni
formativi delle aziende calzaturiere e delle aziende dell’intera filiera
produttiva. Permette, inoltre, di studiare e trovare dei percorsi formativi ad
hoc e, soprattutto, far intravedere ai giovani buone possibilità di
occupazione nel distretto stesso
243
Il libro d’oro della responsabilità sociale
MINERVA
Azienda operante nel settore del facility management, con servizi quali
sanificazioni ospedaliere, igiene ambientale, ecc.
Progetto Minerva solidarietà, sport e cultura
Problema
La legittimazione sociale è sempre più un fattore determinante per il
successo di un’azienda. La legittimazione può essere ottenuta solo se si
dimostra di sostenere e di interagire con la comunità di riferimento. Essere
un’azienda operante su un territorio vasto significa infatti offrire alla
comunità più di un’opportunità commerciale o imprenditoriale: significa
voler vivere la realtà sociale di quel territorio e offrire la propria esperienza
di innovazione affinché la comunità ne tragga beneficio economicamente,
socialmente ed umanamente.
Soluzione
Minerva ha effettuato un progetto di sostegno alla comunità spaziando dal
settore sportivo a quello culturale, spesso incrociando le due strade in
iniziative che coinvolgevano diversi fruitori delle proposte realizzate. Per
quanto riguarda lo sport, tra le tante iniziative, si può sottolineare quella
verso l’Itala San Marco Calcio alla quale è stato donato un pulmino e delle
divise, o il corso rivolto a istruttori di tennis, per insegnare correttamente ai
tennisti diversamente abili. Nell’ambito socio-educativo-culturale, ad
esempio, si segnala la realizzazione di un libro per i bambini delle scuole
materne ed elementari che è stato donato a tutte le scuole della Provincia di
Gorizia e a tutte le biblioteche e la collaborazione con l'International
Adoption per la realizzazione di un progetto che inizialmente sarà a
beneficio di 20 bambini e 10 donne vittime dei conflitti che verranno
ospitati in una casa nella valle di Kathmandu in Nepal.
Minerva sostiene anche numerose associazioni, tra le quali la Croce Verde
Goriziana per i servizi di trasporto degli assistiti, Solidea Associazione di
Volontariato per il benessere delle persone svantaggiate e Associazione La
Meridiana con la quale è stato creato un giornalino per anziani mirato alla
promozione di iniziative ed eventi cittadini a favore della comunità. Le
attività che l’azienda ha creato, sostenuto o promosso l’hanno vista come un
attore che desidera mettere la propria esperienza al servizio del partner.
Ogni fase di gestione del programma è stata monitorata per verificarne
l’eventuale ripetibilità. Minerva ha voluto offrire alla comunità il proprio
“know how” e l’entusismo derivante da iniziative create e sviluppate
244
Il libro d’oro della responsabilità sociale
all’interno dell’azienda stessa per trasferire le opportunità di crescita socioculturale e di benessere dei collaboratori dell’azienda e degli stakeholder
che gravitano intorno a Minerva a coloro che usufruiscono dei servizi della
comunità, ai giovani che rappresentano una fonte di energia per il territorio,
di cui l’azienda si sente parte integrante e inscindibile.
Risultati
Il primo risultato da sottolineare è la soddisfazione delle associazioni
beneficiarie che arriva dal successo, palpabile in ogni iniziativa e
riconosciuto dai partner stessi, che si affidano al marchio e all’esperienza
dell’azienda per replicare ed implementare gli eventi ideati.
I soci lavoratori e dipendenti sono stati pienamente coinvolti, il livello di
soddisfazione è stato alto, il clima aziendale è stato migliorato.
245
Il libro d’oro della responsabilità sociale
NORDICONAD
Società Cooperativa nella grande distribuzione organizzata
Borsino Nordiconad
Problema
L’inserimento e il reinserimento lavorativo delle persone svantaggiate come
gli ex detenuti, i disabili fisici e mentali e gli immigrati, sono un problema
difficilmente risolvibile. Necessario è l’appoggio delle cooperative sociali
di tipo B, che impiegano direttamente personale svantaggiato e sostengono
e incentivano l’applicazione degli strumenti normativi, e del mondo profit,
potenziale strumento per un ulteriore valorizzazione di questa capacità.
Soluzione
Il 21 giugno 2006 si è svolta a Bologna una vera e propria borsa del lavoro,
“Borsino Nordiconad” dove Nordiconad ha incontrato circa 20 imprese
sociali, nel corso di una giornata finalizzata alle loro selezione per la
fornitura di servizi ai propri punti vendita. Durante il Borsino i responsabili
delle aree Marketing, Logistica e Assistenza Rete del Gruppo hanno
incontrato le imprese sociali attraverso 56 incontri per verificare possibili
rapporti di fornitura su 6 tipologie di servizio: allestimento aree vendita,
consegna materiale pubblicitario ai punti vendita, consegna spesa a
domicilio, distribuzione volantini, raccolta e smaltimento cartoni e vendite
guidate nei punti vendita. A seguito di questo primo momento è stato
avviato un dialogo con 5 cooperative sociali per la realizzazione di un test
di fornitura di prossimo avvio. Si è partiti dall’analisi dei risultati della
ricerca e dalla definizione degli obiettivi di intervento attraverso la
condivisione degli obiettivi con il personale ed i soci, per arrivare alla
pianificazione esecutiva dell’intervento L’iniziativa è stata realizzata nelle
seguenti fasi. Sono stati definiti e redatti i disciplinari di fornitura e le
schede di candidatura, sono stati diffusi i disciplinari e le schede di
candidatura tra le imprese sociali. Infine vi è stata l’acquisizione delle
candidature a al borsino e la costruzione delle agende di lavoro,
l’organizzazione della giornata degli incontri. La definizione degli strumenti
di analisi e la valutazione delle candidature e la realizzazione del borsino.
L’iniziativa è stata realizzata in partnership con IMPRESASOCIALE.net,
sistema di facilitazione dei rapporti tra imprese sociali e aziende profit. Vi è
stato anche il contributo del CONSORZIO NOICON (organismo
intermediario di gestione della Sovvenzione Globale misura B! Fondo
Sociale Europeo obiettivo 3 della Regione Emilia Romagna). Nordiconad
246
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ha coinvolto i suoi dipendenti nel progetto impiegando i responsabili
dell’area politiche per la responsabilità sociale nelle fasi di organizzazione,
supervisione e controllo dell’iniziativa, 5 responsabili di area funzionale per
lo sviluppo dei disciplinari di servizio e 6 persone per la conduzione degli
incontri one to one in sede di svolgimento dell’iniziativa. Il Gruppo ha
contribuito all’iniziativa sostenendo anche i costi legati al catering.
Risultati
NORDICONAD ha avuto l’opportunità di sensibilizzare i punti vendita soci
ad un rapporto con la comunità non solo centrato sul fattore
sponsorizzazione/contribuzione ed ha potuto aprire un dialogo con imprese
sociali potenziali fornitrici di servizi ai fini di un eventuale loro inserimento
nel portafoglio fornitori. IMPRESASOCIALE.net ha potuto favorire lo
scambio e la relazione tra imprese sociali e loro stakeholder, con particolare
riferimento all’ambito profit. consorzio NOICON ha creato opportunità
commerciali per le imprese sociali emiliane romagnole per sostenere,
attraverso lo sviluppo economico, le loro politiche occupazionali. Le
imprese sociali hanno avuto l’occasione di presentare il proprio assetto
organizzativo e di servizio al fine di avviare un concreto rapporto di
fornitura o comunque al fine di ottenere informazioni ed indicazioni sul
mercato di riferimento. L’iniziativa così come definita e realizzata è già
stata declinata e riprodotta da Impresasociale.net con altre due
organizzazioni del sistema profit. A partire dai contatti e dalle conoscenze
sviluppati in occasione dell’evento “Borsino Nordiconad” sono nate nuove
occasioni di contatto tra alcune delle cooperative sociali coinvolte ed i
responsabili delle politiche di responsabilità sociale del Gruppo
Nordiconad, anche con la proposta di altri Progetti – parallelamente al
rapporto di fornitura sevizi – sempre ispirati dalla volontà su ambo i fronti
(profit/non profit) di realizzare partnership concrete.
247
Il libro d’oro della responsabilità sociale
NORDICONAD
Grande distribuzione organizzata
Distribuzione di prodotti equo-solidali
in collaborazione con Ghanacoop
Problema
È evidente quanto le scelte dei Paesi occidentali a sviluppo avanzato siano
caricate da una speciale responsabilità, nei confronti del sud del mondo e
dei Paesi in via di sviluppo.
Non è più sufficiente un intervento dei governi in senso filantropico, non
solo perché poco utile in prospettiva, ma soprattutto perché nasconde le vere
cause di un progressivo impoverimento.
Occorre intervenire affinché l'Italia e l'Europa diventino garanti e promotori
di un processo di riequilibro e di uno sviluppo equo e solidale.
Soluzione
Ghanacoop è la prima cooperativa espressione di una comunità di ghanesi,
nata a Modena per incentivare l’economia del Paese di provenienza, e nel
contempo favorire l’attività degli immigrati nel territorio in cui oggi vivono.
Tra le varie iniziative economiche e sociali sviluppate dalla cooperativa, c’è
la commercializzazione di prodotti ortofrutticoli equo-solidali.
L’iniziativa si basa sulla collaborazione tra Nordiconad, impresa della
grande distribuzione organizzata, e Ghanacoop. Nordiconad ha dato la
possibilità a Ghanacoop di inserire i propri prodotti nella propria rete di
vendita, in particolare l’ananas, certificata dal marchio internazionale
Transfair (prodotti equo-solidali che è possibile inserire nella grande
distribuzione).
Nordiconad ha inoltre supportato il lancio del prodotto e le attività di
Ghanacoop con un’importante campagna di comunicazione: conferenza
stampa di presentazione, la realizzazione di redazionali su Bene Insieme
News (concessi senza spese a Ghanacoop), lanci promozionali con
comunicazioni a volantino in occasione delle festività di Pasqua e Natale,
attività di degustazione e vendita guidata sui punti vendita, creazione di
appositi rivestimenti per le confezioni e cartellonistica ad hoc di richiamo
del prodotto.
Scopo del progetto è sviluppare una maggiore attenzione e sensibilità
rispetto alle problematiche dei paesi del Sud del mondo. La
commercializzazione dei prodotti equo-solidali prodotti in loco è uno dei
modi per far crescere l’economia locale e dare sostentamento alle
248
Il libro d’oro della responsabilità sociale
popolazioni che ne possono trarre indubbi benefici. Oltre a fornire
sostentamento per la popolazione locale in Ghana dall’attività di
coltivazione e produzione (si stima che questo dia sostegno ad un villaggio
di 600 persone), lo fornisce anche per la comunità ghanese insediata a
Modena, che a sua volta occupa numerosi immigrati impegnati in questa
attività.
Gli utili di tali attività vengono reinvestiti, tramite un apposito Fondo, in
progetti di solidarietà internazionali e cooperazione sociale sul territorio
ghanese, a partire dal villaggio di Gomoa Simbrofo, dove si trova l’azienda
agricola Ghanacoop.
L’iniziativa ha il patrocinio ed il sostegno della Provincia di Modena, ed è
realizzata in collaborazione con il Comune di Modena, Confcooperative,
Cisl ed Aemilbanca.
Il progetto, nella fase di ideazione, è stato promosso da OIM,
Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, e realizzato con l’aiuto
della cooperativa sociale Arcadia.
Risultati
Obiettivo primario del progetto è favorire la commercializzazione
dell’ananas, fornendo una copertura totale su tutti i punti vendita della rete
distributiva Nordiconad. Da marzo a settembre 2006 sono state vendute
54,5 tonnellate di ananas, con un fatturato di 71.884 euro. La collaborazione
di imprese della grande distribuzione come Nordiconad ha sicuramente
permesso di migliorare ed ampliare l’offerta dei prodotti da parte delle
cooperative che operano in questo ambito.
La partecipazione del personale, sia le risorse interne alla Cooperativa che i
dipendenti dei punti vendita, ha contribuito a dare grande visibilità alle varie
iniziative realizzate.
Inoltre Nordiconad ha favorito anche la collaborazione tra Ghanacoop e
altre cooperative che aderiscono al Consorzio nazionale Conad, aprendo la
strada a rapporti anche con altre insegne della distribuzione organizzata
italiana, con cui ad oggi il rapporto commerciale è consolidato.
249
Il libro d’oro della responsabilità sociale
NORDICONAD
Grande distribuzione organizzata
Last minute market
Problema
Ogni anno in Italia un ipermercato di medie dimensioni getta via 1.500
chilogrammi di generi alimentari invenduti. Nei 450 "iper" italiani ogni
anno se ne vanno più di 40 mila tonnellate di cibo ancora commestibile, che
sarebbero in grado di sfamare più di 100 mila persone. Per contro sono
numerosissime le persone che affollano le mense dei poveri gestite dai
diversi enti nonprofit.
Soluzione
Nordiconad ha promosso il progetto Last Minute Market con l’obiettivo di
Trasformare lo spreco in risorse. Questo avviene tramite la creazione di una
rete locale di solidarietà organizzata che consenta al punto vendita, che
quotidianamente produce una quantità ingente di prodotti invenduti o
prossimi alla scadenza, di donare le proprie eccedenze ad associazioni
benefiche (volontariato e solidarietà) presenti sul territorio. Le Reti Locali
di Solidarietà organizzate presentano come nucleo di base un donatore dei
prodotti alimentari (i punti vendita appunto), ed un numero variabile di enti
ed associazioni di beneficenza che offrono servizi di mensa ad indigenti, e
persone svantaggiate in genere. Il progetto organizza dei beni, che
rappresentano una parte dell’invenduto di ipermercati, supermercati e altri
punti di vendita, permette che siamo recuperati prima di essere inviati
direttamente a rifiuto e riutilizzati per il recupero ed il reimpiego per
l’alimentazione (umana in primis, animale in alternativa). I beni sono donati
gratuitamente ad enti ed associazioni, che risultano essere i beneficiari
diretti di tale recupero.
L’obiettivo del progetto è quello di fornire un servizio sia per i bisognosi
attraverso gli enti di assistenza, sia per le imprese commerciali, che per le
istituzioni pubbliche (Comuni, Province, Regioni, Asl) e le società di
smaltimento rifiuti che ne conseguono benefici indiretti, sociali ed
ambientali, vedendo diminuire il flusso di rifiuti in discarica e migliorando
l’assistenza alle persone svantaggiate.
Last Minute Market permette di coniugare a livello territoriale le esigenze
delle imprese for profit e degli enti no profit, promuovendo nel contempo
250
Il libro d’oro della responsabilità sociale
un'azione di sviluppo sostenibile locale, con ricadute positive a livello
ambientale, economico e sociale.
Le operazioni sono coordinate da una cooperativa, Carpe Cibum, che
seleziona le associazioni presenti sul territorio in base ai bisogni espressi, e
crea i contatti con i punti vendita che donano, organizzando il ritiro della
merce.
I beneficiari diretti del servizio sono perciò tutte quelle associazioni no
profit, di volontariato, che svolgono la loro attività di assistenza in favore di
persone svantaggiate attraverso la somministrazione di pasti preparati nelle
loro mense interne.
Dopo una prima fase sperimentale, nel corso del 2005 si è consolidato il
progetto Last Minute Market, ideato dalla Facoltà di Agraria dell’Università
di Bologna e reso pienamente operativo presso diversi esercizi commerciali,
tra i quali numerosi punti vendita a insegna Conad tra i quali gli Ipermercati
E.Leclerc-Conad di Modena e Bologna, in collaborazione con Nordiconad.
Risultati
Il Progetto Last Minute Market è stato attivato presso l’ipermercato
E.Leclerc-Conad di Modena lo scorso 14 aprile 2005. Da allora al 30
giugno 2006 sono stati recuperati circa 76 tonnellate di prodotti alimentari
ancora perfettamente consumabili di cui circa 71 tonnellate sono stati donati
ad associazioni che offrono assistenza a persone svantaggiate mentre 5
tonnellate ad associazioni che offrono assistenza ad animali.
Le quantità recuperate hanno permesso alle associazioni coinvolte nel
progetto di fornire pasti per circa 350 persone quotidianamente.
Le associazioni e gli enti caritativi beneficiari ricevono i prodotti
gratuitamente ed hanno la possibilità di destinare la quantità di fondi
risparmiata all’acquisto di beni e servizi di altra natura, migliorando così la
qualità dell’assistenza fornita.
Le attività commerciali, che donano i prodotti, riducono i costi per i beni
che devono smaltire come rifiuto, hanno la possibilità di trarre vantaggi di
natura fiscale, ottimizzare la logistica dei prodotti che non riescono a
vendere, aumentare la visibilità sul territorio dove operano partecipando ad
un’iniziativa di elevato valore etico e morale.
La pubblica amministrazione (comuni, province, regioni, asl) e le società di
smaltimento rifiuti riscontrano importanti effetti positivi nel territorio in cui
operano: diminuiscono i prodotti nelle discariche, migliorano la qualità
dell’assistenza fornita a persone svantaggiate, si attiva una rete dinamica e
stabile tra mondo profit e non profit.
251
Il libro d’oro della responsabilità sociale
NOVEL
Società che gestisce l’impianto termoelettrico a ciclo combinato situato nel
comune di Novara
Conoscere l’energia: campagna di informazione sull’energia
per studenti delle scuole medie inferiori del Comune di Novara.
Problema
L'Italia ha consumato nel 2005 circa 352.800 GWh (Gigawattora) di energia
elettrica, con un incremento dell'1.11% rispetto all'anno precedente. Tale
dato è il cosiddetto "consumo nazionale lordo" e indica l´energia di cui ha
bisogno l’intero Paese per far funzionare qualsiasi impianto o mezzo che
necessiti di energia elettrica.
L'Italia non dispone di consistenti riserve di combustibili fossili e quindi la
quasi totalità della materia prima utilizzata viene importata dall'estero.
Diventano quindi necessarie campagne e iniziative di sensibilizzazione
rivolte alla comunità e, in particolare, alla scuola, quale principale agenzia
educativa e formativa per le future generazioni, nonché parte integrante
della società civile.
Soluzione
Il progetto “Conoscere l’energia”, promosso da Novel, ha visto la
collaborazione con il Comune di Novara, in particolare con l’Assessorato
all’Istruzione. Il Comune si è occupato di invitare le scuole ad un incontro
con il personale di Novel che ha descritto agli insegnanti interessati il
progetto e insieme hanno definito un percorso didattico differente a seconda
della conoscenza di base della classe aderente.
Novel ha deciso di implementare questo progetto poiché l’argomento
energetico è entrato oramai a far parte del nostro quotidiano. In quest’ottica
l’azienda vorrebbe preparare i giovani ad uno sviluppo economico futuro, in
linea con le capacità di carico dei nostri ecosistemi. Il territorio di Novara
rappresenta in questo senso un ideale campo di applicazione, poiché è
localizzata la centrale a cogenerazione a metano di proprietà della Novel.
L’iniziativa è consistita in una campagna di informazione e
sensibilizzazione sull’energia rivolta agli studenti delle scuole medie
inferiori. Gli studenti hanno avuto la possibilità di apprendere nuovi
concetti in tema di energia e più nello specifico nell’ambito dell’energia
elettrica, attraverso momenti di formazione in aula, di sperimentazione
pratica e di visita alla centrale Novel di Novara. A supporto degli interventi
presso le scuole sono stati regalati agli studenti cd-rom interattivi contenenti
252
Il libro d’oro della responsabilità sociale
la documentazione e gli argomenti trattati, filmati, fotografie e schemi sulle
diverse tipologie di fonti di approvvigionamento e sulle diverse tipologie di
centrali per la produzione di energia. In classe, l’incaricato di Novel che ha
tenuto le lezioni, ha tenuto anche momenti più interattivi con gli alunni
(confronto tra la bolletta energetica della scuola e quella di una famiglia;
confronto dei consumi tra le varie lampadine portate dagli alunni). Infine è
stato distribuito un questionario per rilevare il grado di efficacia dell’attività
svolta. Per la visita in centrale sono stati coinvolti gli operatori stessi che
hanno guidato gli alunni lungo il percorso tracciato con pannelli descrittivi,
rispondendo alle varie domande poste da studenti ed insegnanti.
L’azienda si è occupata delle spese della creazione del cd-rom, delle copie
del questionario da lasciare in classe, della creazione di un gadget a fine
percorso (nel 2006 si è trattato di un cappellino) e delle spese per il
trasposto in pullman dalla scuola alla centrale.
Risultati
I risultati del primo anno di lavoro sono soddisfacenti. L’azienda ha avuto
anche una richiesta da parte di una scuola superiore di Milano per poter
visitare la centrale ed effettuare l’anno prossimo delle lezioni.
Il programma ha avuto un buon impatto sulla comunità locale, confermato
dal fatto che, in occasione di altri eventi, alcuni ragazzi che avevano
partecipato alle nostre lezioni hanno portato tutta la famiglia a visitare la
centrale.
La stampa e le televisioni locali hanno fatto pubblicità a questo evento
facendo riprese durante le visite per dimostrare come i giovani siano
interessati all’argomento energetico.
253
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ODEON
Azienda nel settore cinematografico - culturale
Al cinema con … < Tè >
Problema
Si stima che in Italia la maggior parte degli anziani trascorra il tempo a
disposizione da solo nella propria casa, annoiandosi sia poiché il reddito
disponibile è normalmente esiguo per dedicarsi agli svaghi ed agli
intrattenimenti sia perché non sempre è possibile trovare eventi e svaghi a
loro dedicati inoltre spesso hanno problemi di trasporto, in quanto privi di
patente.
Soluzione
Odeon ha stabilito una partnership con l’Assessorato alla Persona e Servizi
Sociali del Comune di Monza per realizzare una rassegna dedicata
specificatamente agli anziani. Al cinema Teodolinda di Monza è nato “Al
cinema con… <tè>”, una rassegna cinematografica con una
programmazione pensata per gli anziani, con film d’autore che trattano
problematiche importanti della nostra società, in modo che si amplifichi la
socializzazione tra le persone e che queste possano commentare il film ed
aprire piccoli dibattiti tra di loro. Il biglietto d’ingresso ha un prezzo molto
speciale, 3 euro, l’abbonamento è ancora più economico, 20 film a 30 euro,
quindi 1,5 euro a film, in modo tale che l’iniziativa possa essere accessibile
a tutti. Per andare incontro al target le proiezioni avvengono il pomeriggio,
in più è stata stabilita una convenzione con i servizi pubblici monzesi per
avere autobus gratuiti per gli abbonati alla rassegna nei pomeriggi di
proiezione. Dopo la visione del film viene offerto un tè in modo che si
amplifichi la socializzazione tra le persone e che queste possano
commentare il film e fare nuove amicizie. Odeon si occupa
dell’organizzazione dell’evento, procura le pellicole e mette a disposizione
la sala per la visione del film, oltre lo spazio per il momento del tè.
L’Assessorato promuove l’evento nei centri sociali e ricreativi dedicati agli
anziani per poter aumentare la diffusione di questa iniziativa, proprio nei
luoghi dove normalmente si ritrovano gli anziani.
Risultati
Gli obiettivi sono stati ampiamente conseguiti. La comunità è rimasta molto
soddisfatta dell’iniziativa, tanto che quest’anno, a grande richiesta, viene
ripetuta. È stata ottenuta una grande adesione: durante la prima rassegna da
254
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ottobre 2005 a gennaio 2006, ci sono stati 14 film in programmazione e
circa 7000 presenze; durante la seconda, da fine gennaio 2006 a luglio 2006
i film in programmazione sono stati 25 e le presenze 12000. Nella prima
rassegna dell’anno 2006/2007 sono stati proiettati 20 film e le presenze
sono state oltre 13000.
255
Il libro d’oro della responsabilità sociale
PHILIPS
Gruppo del settore elettronico
Piccoli sogni che diventano una grande realtà
Problema
La promozione di iniziative di Responsabilità Sociale da parte delle aziende
è la testimonianza dell’impegno non solo aziendale ma di tutti i dipendenti.
La realizzazione e la partecipazione ad un progetto dovrebbe superare il
semplice sostegno economico, ma trasformarsi in un atto di partecipazione
emotiva che coinvolga i dipendenti e le loro famiglie.
Soluzione
Dopo avere analizzato i progetti proposti dal Sustainability Board, il
Management delle Divisioni Philips, ha deciso di proseguire l’impegno
preso già da quattro anni a favore del Comitato Maria Letizia Verga.
La determinazione di Philips nel vivere in modo pieno ed attivo la presenza
nel territorio in cui essa opera, e la sua forte presenza in ambito sanitario sul
territorio locale, hanno permesso l’incontro, la conoscenza, la continuità
del rapporto con il Comitato e la realizzazione dell’iniziativa.
Ma ciò che l’azienda ritiene più significativo in questo contesto è la
decisione di coinvolgere direttamente i dipendenti nello svolgimento del
progetto invitando, tramite un piano dedicato di comunicazione interna, a
svolgere un ruolo attivo e partecipativo all’operazione offrendo la propria
disponibilità personale ed il proprio denaro per supportare l’iniziativa.
Philips ha pubblicato il calendario fotografico 2007 “Piccoli sogni che
diventano una grande realtà” che, per il quarto anno consecutivo
testimonia il suo impegno concreto a favore del Comitato Maria Letizia
Verga di Monza. Fondato nel 1979, il comitato riunisce genitori, amici e
operatori sanitari con l’obiettivo di offrire a tutti i bambini ammalati di
leucemia e in cura presso l’ospedale San Gerardo di Monza, l’assistenza
medica e psicosociale più qualificata al fine di garantirne la guarigione e di
migliorare la loro qualità di vita. Nel 2006 il Comitato ha promosso l’avvio
della costruzione del nuovo reparto materno-infantile dell’ospedale che sarà
un centro di vera eccellenza per la lotta alla leucemia.
Il calendario, inserito da Philips nell'ambito delle proprie iniziative di
Responsabilità Sociale, è stato realizzato grazie al contributo dei dipendenti
Philips che hanno partecipato ad un concorso fotografico interno. Le
immagini hanno come soggetto i bambini, la loro energia, la loro positività
e hanno lo scopo di raccogliere fondi per la ricerca contro la leucemia
256
Il libro d’oro della responsabilità sociale
infantile. Il calendario ha finanziato la raccolta fondi effettuata dal Comitato
stesso durante il periodo natalizio ( 5€ per calendario ). I dipendenti Philips
hanno contribuito alla raccolta fondi, su base volontaria e attraverso il
classico meccanismo della catena di solidarietà, acquistando copie del
calendario e distribuendole.
L’iniziativa è stata divulgata ad inizio anno con i mezzi di comunicazione
aziendali (house organ, email, bacheche); l’azienda ha invitato tutti i
dipendenti a partecipare al concorso fotografico inviando le foto con
soggetto i propri bambini. Tra le centinaia di foto pervenute, una giuria
competente ha effettuato la selezione che ha permesso la creazione del
calendario 2007. Il calendario è stato anche arricchito da alcuni disegni
scelti tra le centinaia di disegni fatti dai figli dei dipendenti Philips presenti
al Family Day, giornata in cui Philips ha aperto le porte alle famiglie
(Maggio 2006).
Risultati
La partnership con il Comitato è ormai parte integrante dell’impegno di
Philips in ambito di responsabilità sociale; ciò ha permesso di raggiungere,
ancora una volta, gli obiettivi prefissati dall’azienda soprattutto grazie
all’attiva partecipazione dei dipendenti che riconoscono e apprezzano la
serietà del Comitato.
L’adesione all’iniziativa è stata alta ed ha coinvolto molti dipendenti
appartenenti a tutte le Divisioni, funzioni e livelli aziendali. Il tasso di
adesione all’iniziativa (acquisto di copie personali) è superiore al 70%,
aumentando il senso di appartenenza e di orgoglio nei confronti
dell’azienda.
L’inziativa di Philips, oltre alla raccolta fondi, ha permesso al Comitato di
divulgare sempre più il proprio messaggio e di dare maggiore visibilità della
propria attività nella lotta contro la leucemia infantile. Molti i giornalisti
presenti alla serata organizzata da Philips insieme al Comitato per
presentare l’iniziativa.
257
Il libro d’oro della responsabilità sociale
PIRELLI & C. REAL ESTATE
Società immobiliare
Piccolo Fratello
Problema
Vi sono bambini che, per diverse motivazioni, non hanno altre alternative
oltre a quella di vivere per strada, incorrendo in gravi pericoli come la
violenza, la droga e la prostituzione. Garantire un’educazione scolastica e
offrire loro una migliore qualità della vita attraverso l’inserimento in case
famiglie e istituzioni volte a proteggerli non sempre è possibile.
Soluzione
Il progetto Ndugu Mdogo – Piccolo Fratello, è un’iniziativa che riguarda
l’ambito della Cooperazione nei Paesi in Via di Sviluppo, con particolare
attenzione alla causa dei bambini di strada. L'obiettivo del progetto è offrire
un futuro migliore ai bambini senza dimora e garantire loro, in particolare,
educazione scolastica, assistenza e protezione durante il processo di
crescita. Il progetto Piccolo Fratello è stato realizzato in Kenia, a Kibera,
uno slum di Nairobi, dalla Onlus Amani che dal 1996, anno della sua
fondazione da parte del padre comboniano Renato Kizito Sasana, è
impegnata a sensibilizzare, informare e coordinare progetti e iniziative sul
territorio africano coinvolgendo la comunità locale. L’innovatività
dell’approccio di Amani alla questione dei “bambini di strada” consiste
nell’accompagnarli lungo un percorso di scelta consapevole di
allontanamento dalla vita di strada e nel coinvolgimento della comunità
locale e degli operatori del luogo nella progettazione e nella gestione di tutte
le iniziative. Il progetto mira a formare, nella località interessata, educatori e
insegnanti che possano aiutare questi bambini, diventando esperti in
pedagogia dell'emergenza. Formare persone del luogo, infatti, significa
avere insegnanti con maggiore conoscenza del contesto sociale e culturale.
Questo approccio fa sì che, sia nei bambini, sia nella comunità locale
africana, si crei una consapevolezza e un senso di responsabilità verso il
proprio futuro. Il progetto si è sviluppato attraverso la realizzazione e
l’integrazione di tre iniziative: innanzitutto il centro di prima accoglienza
che fornisce riparo per la notte e distribuzione di pasti durante il giorno e
residenza per due educatori di strada; in seguito la casa-famiglia che ospita
in modo permanente una quarantina di “ex-bambini di strada”, che
frequentano regolarmente le scuole pubbliche situate nelle vicinanze; infine
il centro di educazione permanente che sostiene le persone interessate a
258
Il libro d’oro della responsabilità sociale
dedicarsi a questo lavoro, dando loro una competenza educativa di alto
livello professionale. Infatti, per affrontare il problema dei bambini di
strada, è necessario formare educatori che abbiano sia un’esperienza di vita
di strada sia la capacità professionale di studiare, proporre e mettere in atto
nuove soluzioni.
Risultati
Grazie al lavoro di Padre Kizito e degli educatori Boniface, Robert, Jack e
Tiberius è stato fatto, prima di tutto, un lavoro di rispetto verso i bambini,
che non sono stati obbligati a lasciare la vita di strada, bensì accompagnati
lungo un percorso di scelta consapevole che è consistito nel conoscere ogni
bambino, nell’aiutarlo a scegliere, nel pensare insieme le attività e la cura
degli spazi, nel condividere il gioco e il desiderio di ricominciare a studiare.
La realizazione del progetto ha significato sì la costruzione del Centro di
prima accoglienza, della Casa Famiglia e del Centro di educazione
permanente, ma ha soprattutto dato un importante segnale della necessità di
affrontare il problema dei bambini di strada attraverso gli strumenti per
educare la comunità locale, in particolare i giovani, a modificare le proprie
condizioni di vita. In questo modo il progetto ha fatto sì che si realizzasse
un’opera di assistenza legata a un sempre più necessario intervento culturale
ed educativo in grado di affrontare il problema alle sue radici.
259
Il libro d’oro della responsabilità sociale
POSTE ITALIANE
Società di servizi postali
Saluti da…
Problema
L’Italia è ricca di bellezze ambientali ed artistiche, che, spesso, non
vengono valorizzate e comprese appieno. È necessario stimolare la
comprensione di tale bellezze attraverso un’educazione che avvicini i
bambini ed i ragazzi, con un processo partecipativo, alla conoscenza e al
rispetto verso tale patrimonio.
Soluzione
Poste Italiane ha deciso di sostenere, in qualità di partner unico, il FAI
(Fondo per l’Ambiente Italiano), che ogni anno propone alle classi di scuola
elementare e media un concorso al fine di stimolare gli alunni alla scoperta
e valorizzazione delle bellezze di arte e natura del loro paese. Nell’anno
2006/2007 il concorso ha coinvolto bambini e ragazzi non solo
nell’esplorazione e conoscenza del loro territorio, ma anche nella
comunicazione di quanto scoperto, puntando sulla riscoperta del linguaggio
sia scritto sia visivo. È stato stabilito che il lavoro dei ragazzi si realizzasse
attraverso uno dei più tradizionali mezzi di comunicazione: la cartolina
postale. Il compito richiesto è stato di ideare una maxi cartolina che
riportasse da un lato l’immagine di un luogo significativo dal punto di vista
storico e/o artistico e/o ambientale, dall’altro la ricerca effettuata dagli
studenti. È stato inoltre richiesto di ideare un evento di valorizzazione dei
luoghi studiati e di realizzare una mini cartolina come biglietto di invito. Gli
studenti hanno anche ideato un francobollo commemorativo, è stata così
colta l’occasione per avvicinare alla diffusione della cultura filatelica le
giovani generazioni. I ragazzi vincitori saranno premiati a Roma il 30
maggio 2007 presso il ministero dell’Istruzione secondo diverse categorie,
con strumenti utili al lavoro scolastico. Per il carattere continuativo della
collaborazione, la funzione aziendale leader del Progetto, Communication
and Public Affairs, mantiene un rapporto costante con il FAI, necessario
alle varie fasi di svolgimento del progetto: ideazione (concordando le
opportunità reciproche), organizzazione (sia della parte di comunicazione
sia di quella educativa presso le scuole), presentazione alla stampa,
monitoraggio dei risultati (attualmente parziale) e preparazione dell’evento
di chiusura.
260
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
L’interesse suscitato dalla tematica affrontata nei docenti degli istituti
scolastici è stato notevole. A fine febbraio, risultano iscritte (ma altre
iscrizioni sono in arrivo) 648 classi, per un totale di 16.200 studenti; le
iscrizioni sono così ripartite per i due livelli di scuola a cui il concorso si
rivolge: 279 classi di scuola elementare (per un totale di 6.975 alunni) e
369 classi di scuola media (per un totale di 9.225 studenti). La distribuzione
geografica delle classi iscritte è omogenea, con la copertura pressoché totale
di tutte le province italiane. Attraverso l’iniziativa è stato possibile
promuovere e rilanciare il canale di comunicazione postale tradizionale, che
consente di migliorare la qualità della comunicazione. Inoltre è stato
divulgato l’impegno dell’azienda nella conservazione delle opere storiche
artistiche che fanno parte del patrimonio di Poste Italiane ed è stato
sensibilizzato un pubblico giovane verso il tema della filatelia. I dipendenti
di Poste Italiane sono stati coinvolti su un progetto di elevata utilità sociale,
stimolando il senso di appartenenza ad un’azienda che si impegna nella
tutela del patrimonio artistico ed ambientale attraverso un’azione rivolta alle
nuove generazioni, pertanto destinata a riverbare i suoi affetti anche nel
lungo periodo.
261
Il libro d’oro della responsabilità sociale
PROGETTO ITALIA
Società per Azioni attiva nel campo della solidarietà e degli eventi culturali
Abbasso il Grigio!
Problema
Alle persone diversamente abili spesso non vengono offerti spazi e canali di
comunicazione che permettono loro di esprimere, attraverso l’arte, quello
che provano.
Soluzione
Progetto Italia (Gruppo Telecom Italia) ha collaborato con la Comunità di
Sant’Egidio alla realizzazione di “Abbasso il Grigio!”, una mostra di dipinti
e sculture di artisti disabili, giunta alla decima edizione e sbarcata per la
prima volta a Milano. Per creare i dipinti vengono utilizzate tecniche,
strumenti e materiali che si adattino alle diverse manualità per favorire
l’espressività di ciascuno disabile. Il ricavato della vendita dei quadri viene
destinato a sostenere Dream, il primo programma globale gratuito di
prevenzione e terapia dell'AIDS in Africa, avviato nel 2000 dalla stessa
Comunità di Sant'Egidio.
Risultati
Il progetto ha ottenuto grande consenso da parte del pubblico. L’iniziativa,
che ha avuto grande risalto, ha permesso di focalizzazarsi sulle enormi
potenzialità artistiche ed espressive delle persone diversamente abili e di
richiamare l’attenzione sul dramma dell’AIDS in Africa.
262
Il libro d’oro della responsabilità sociale
PROGETTO ITALIA
Società per Azioni attiva nel campo della solidarietà e degli eventi culturali
Telefono Genitori
Problema
Sempre più ultimamente si sta delineando in Italia il quadro di una
popolazione che vive i drammi familiari in completa solitudine, tanto al
Nord quanto al Sud. Il rapporto tra i genitori ed i figli non è sicuramente
facile e molto spesso ai genitori manca sostegno e apporto per affrontare i
problemi e le difficoltà che caratterizzano il loro rapporto con i figli.
Soluzione
“Telefono Genitori”, che nasce il 16 giugno 2006 a Milano e si è ampliato
poi con l’inaugurazione della sede torinese a dicembre dello stesso anno,
viene costituito sulla base dell’esigenza di rispondere all’aumento continuo
della domanda di formazione che i genitori esprimono. In tutte le sedi,
compresa la prima cellula di Cosenza, rispondono volontari (circa 70)
formati dalla Fondazione Movimento Bambino (attiva dal 1992 con lo
scopo primario di aiutare a diffondere e sviluppare la Cultura dell’Infanzia e
dell’Adolescenza). I volontari sono disponibili, dalle 9 alle 23 di ogni
giorno, ad ascoltare ed orientare, fornendo, di volta in volta, le informazioni
più utili in merito ai quesiti e/o ai problemi che vengono presentati
telefonicamente, coprendo tutto il territorio nazionale. Progetto Italia ha
attivato all’interno di Telecom Italia la funzione che si occupa
dell’attivazione di numerazioni dedicate e delle linee telefoniche necessarie
al servizio; il supporto aziendale è continuo per garantire la perfetta
funzionalità del servizio stesso. Progetto Italia ha fornito tutto il supporto
tecnologico necessario all’avvio del servizio: Pirelli RE ha messo a
disposizione i locali della sede milanese, mentre la Fondazione Movimento
Bambino si occupa della formazione e della supervisione dei volontari. Il
contatto tra Progetto Italia e i responsabili della Fondazione Movimento
Bambino è costante per monitorare il funzionamento del servizio, stabilire
le iniziative di comunicazione e decidere circa l’eventuale ampliamento
dell’iniziativa. A tal fine il personale tecnico di supporto di Telecom Italia
segue da vicino i volontari addetti al servizio, per qualsiasi richiesta o
disguido possa verificarsi.
263
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
Telefono Genitori con il relativo numero verde è stato conosciuto a livello
nazionale. La Fondazione Movimento Bambino si è mostrata soddisfatta dei
primi risultati, tanto che sono state studiate iniziative per comunicare, anche
attraverso i servizi di TIM, il numero verde ad un più ampio numero di
persone. Il servizio reso dal Telefono Genitori si è dimostrato effettivamente
utile alla crescente esigenza di essere al fianco delle famiglie italiane,
partendo dal presupposto che, di fronte ai bisogni, alle incertezze educative,
alle continue trasformazioni sociali e culturali, le famiglie di oggi cerchino
nell’operatore del servizio ascolto e comprensione. Telefono Genitori è un
valido strumento d’ascolto e non di giudizio, offerto a qualunque persona
desideri avere consigli, risposte competenti sulle problematiche familiari od
indicazioni per un vero e proprio supporto psicologico.
264
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ROCHE
Gruppo farmaceutico
Global Roche Employee AIDS Walk
Problema
La WHO, World Health Organization, stima che più di 38,6 milioni di
persone nel mondo siano infette dal virus dell’HIV/AIDS. Le popolazioni
dei Paesi dell’Africa Sub-Sahariana sono le più colpite con oltre 24 milioni
di persone e in Malawi, uno dei paesi più poveri del mondo, il 15% della
popolazione su 11 milioni è affetto dal virus, la maggior parte dei quali
coinvolge direttamente e indirettamente i bambini.
Soluzione
Uno dei campi in cui il Gruppo Roche è impegnato è il sostegno dei bisogni
medici in numerosi Paesi in via di Sviluppo. Tale sostegno viene garantito
da una politica trasparente in materia di brevetti e dalla fissazione dei prezzi
dei farmaci, misura che permette agli abitanti dei Paesi in via di Sviluppo di
avere accesso alle terapie ed ai servizi medici di cui necessitano. Con questi
intenti è nata l’iniziativa Global Roche Employee AIDS Walk, marcia non
competitiva del personale dipendente Roche. La campagna è nata nel 2003 e
si tiene il primo di dicembre, giornata mondiale dedicata alla lotta contro
l’AIDS e coinvolge le filiali di Roche dislocate nel mondo. Lo scopo è
quello di raccogliere fondi a favore di bambini resi orfani dall’HIV/AIDS
nel Malawi, uno dei luoghi più poveri dell’Africa con circa mezzo milione
di bambini orfani di uno se non addirittura di entrambi i genitori a causa
della malattia. L’organizzazione European Coalition of Positive People, con
cui Roche collabora da anni, è incaricata di gestire localmente i fondi
raccolti. Gli obiettivi finali della raccolta fondi del 2006 sono la costruzione
di centri per bambini orfani e l’acquisto di beni di prima necessità quali
cibo, utensili da cucina e vestiti. I sostenitori principali sono i dipendenti
Roche che partecipano alla marcia e raccolgono i fondi da destinatari al
progetto. Roche si impegna direttamente nel raddoppiare la somma raccolta
dai dipendenti.
Risultati
La quarta edizione dell’evento ha visto la partecipazione di 13000
dipendenti e di oltre 95 filiali. La partecipazione dei dipendenti è aumentata
del 7,5% e del 5,2% quella delle filiali. In Italia l’ultima edizione
265
Il libro d’oro della responsabilità sociale
dell’iniziativa è in linea con i dati mondiali. Dal 2005 hanno partecipato alla
marcia 512 persone con una raccolta pari a 22367 euro. Anche l’impatto sul
personale è stato positivo: il 96,3% ritiene buono e soddisfacente l’impegno
di Roche S.p.A. nel sociale; il 95% ritiene importante la collaborazione con
organizzazioni non profit. L’iniziativa è ormai entrata a far parte della
strategia sociale dell’azienda, da quattro anni viene replicata con successo.
266
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ROCHE DIAGNOSTICS
Società che opera nel settore farmaceutico-diagnostico
Alveare della Vita
Problema
Nei bambini i tumori sono la seconda causa di morte e la leucemia ne è la
forma più frequente. Spesso purtroppo i bambini malati sono costretti a
passare molto tempo in ospedale, in stanze e ambienti non sempre allegri e a
loro dedicati. Diverse ricerche hanno sottolineato come il ricovero in
ospedale può comportare delle ripercussioni negative sullo sviluppo psicofisico del bambino.
Soluzione
Roche Diagnostics, venuta a conoscenza del progetto di costituzione
dell’Istituto Maria Letizia Verga per la salute del bambino e della mamma,
che si occuperà del bambino dai -9 mesi (ostetricia) fino ai 18 anni
(Neonatologia e Pediatria) e che sarà interamente dedicato ai piccoli malati
e ai loro genitori, ha inteso supportare l’iniziativa. In particolare ha
concentrato l’attenzione sul settore di “Pediatria e Emato-Oncologia
Pediatrica” del nuovo istituto che già da molti anni operava nel Centro di
Ricerca Tettamanti per le emopatie infantili. Da tempo era stata avviata
l’attività di trapianto di cellule staminali ed il Centro è divenuto un Polo di
Riferimento a livello nazionale ed internazionale per le leucemie del
bambino. Roche Diagnostics ha deciso di aderire quale partner per
contribuire alla realizzazione di una camera per il trapianto di midollo
osseo, utile ai bambini malati di leucemia. L’azienda è impegnata nella
ricerca nell’ambito delle leucemie per la determinazione dei sottotipi di tale
forma di tumore, e ottenere le informazioni essenziali per la scelta del
trattamento più efficace.
L’obiettivo di contribuire alla realizzazione di una camera allo scopo
suddetto è inoltre in coesione con le necessità della Comunità di
riferimento. Roche Diagnostics ha sede amministrativa a Monza e ritiene
fondamentale e in totale sintonia con la propria Mission, volta a contribuire
alla salute e al benessere delle persone, un’azione che possa contribuire al
miglioramento della salute del bambino. Il personale dell’azienda è stato
coinvolto in modo approfondito sul progetto sia in termini di comunicazione
sia di coinvolgimento attivo attraverso la partecipazione ad incontri dedicati
con i responsabili del progetto e attraverso raccolte fondi indipendenti
organizzate dal dopolavoro aziendale.
267
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
Vi è stata una presa di coscienza da parte sia dell’Istituto Maria Letizia
Verga sia dell’Ospedale San Gerardo dell’intensa attività diretta al sociale
già svolta da Roche Diagnostics. Il personale dell’azienda è venuto a diretto
contatto con una realtà umana locale e un’esigenza del territorio in cui opera
l’Azienda fornendo una dimensione più vicina all’aspetto umano e
personale.
268
Il libro d’oro della responsabilità sociale
SCM GROUP
Azienda che opera nel settore della produzione di macchine per la
lavorazione del legno
Creazione di centri professionali: un’occasione di riscatto
per ragazzi di strada
Problema
Uno dei principali problemi dei paesi del sud del mondo è la moltitudine di
bambini e ragazzi abbandonati, vittime della povertà e del degrado,
devastati da malattie come l'AIDS e costretti a guadagnarsi da vivere nelle
strade. Bambini e ragazzi maltrattati ed emarginati, ai quali viene preclusa
ogni possibilità di educazione, di prospettiva lavorativa e di assistenza
socio-sanitaria, che lottano ogni giorno, con i pochi mezzi di cui
dispongono, per avere una possibilità di riscatto e di reinserimento sociale. “
Soluzione
L'iniziativa di SCM GROUP ha avuto origine dalla presa di coscienza del
fatto che lo sviluppo dei paesi del “sud del mondo” passa necessariamente
attraverso l'educazione e la formazione di nuove professionalità. Questa
consapevolezza ha portato, quindi, alla realizzazione da parte del Gruppo
SCM, in collaborazione con alcuni suoi rivenditori e con l'Associazione
non-profit “Figli del Mondo” di Rimini, di una serie di centri professionali
di formazione sulle tecnologie della lavorazione del legno, nell'ambito di
progetti umanitari rivolti ai ragazzi di strada del sud del mondo. In
particolare, sono stati allestiti, nell'ambito attività socio-assitenziali svolte
dall'Associazione riminese Papa Giovanni XXII, un laboratorio/centro di
formazione presso una comunità di recupero e reinserimento di ragazzi di
strada a La Paz (Bolivia), un laboratorio/centro di formazione presso una
comunità di recupero di orfani di AIDS a Ndola (Zambia) ed un centro di
produzione di elementi per alveari a Iringa (Tanzania). Il progetto è stato
realizzato coinvolgendo tutta l'azienda in progetti di partnership con la
comunità, é stato promosso dall'alta direzione ed é stato poi sviluppato
grazie al sostegno dei dirigenti e dei dipendenti. L'azienda ha anche fornito
la possibilità a questi ultimi di recarsi presso tali centri, per fornire supporto
e consulenza tecnica ed organizzativa. I partners del progetto sono stati la
non-profit locale, che aveva contatti e conoscenze dei bisogni della realtà
locale, dei vincoli e delle opportunità presenti in loco; l'azienda, che ha
fornito la disponibilità economica e che ha messo a disposizione
conoscenze, macchinari, supporti formativi; alcuni distributori, che hanno
269
Il libro d’oro della responsabilità sociale
collaborato con la fornitura di macchinari complementari a quelli prodotti
dall'azienda; i dipendenti, che si sono impegnati nelle attività di
progettazione, gestione ed organizzazione della spedizione e supporto
organizzativo all'allestimento dei centri di formazione e l'Associazione
“Figli del Mondo”, che ha messo in relazione l'azienda con l'organizzazione
non-profit beneficiaria, coordinando il progetto e facilitando la relazione.
Risultati
I beneficiari dei progetti (quasi 200 persone/anno) hanno avuto riscontri
positivi in termini di inserimento lavorativo. L'azienda si attende che, nel
lungo periodo, la formazione ricevuta aumenti il livello tecnologico della
manodopera nel settore in Bolivia, in Zambia e in Tanzania, con possibilità
di effettuare forniture di macchinari tecnologicamente avanzati a imprese
locali. I dipendenti che hanno partecipato al progetto hanno dimostrato
interesse e disponibilità ed il loro senso di appartenenza all'azienda è
aumentato. Il programma ha consentito di avvicinarsi alla realtà di Paesi in
via di sviluppo e di aumentare la consapevolezza dell'importanza
dell'aspetto formativo per cercare di fornire un contributo strutturale allo
sviluppo economico e sociale in queste aree. Il progetto ha inoltre permesso
di avviare un rapporto con l'Associazione non-profit riminese Papa
Giovanni XXIII, dal quale sono nati contatti, scambi e collaborazioni.
270
Il libro d’oro della responsabilità sociale
SOLVAY CHIMICA ITALIA
Settore chimico
Trasparenza e dialogo con la comunità locale.
Problema
Le aziende chimico farmaceutiche sono sempre più consapevoli delle
problematiche connesse alle tipologia e caratteristiche della propria attività
produttiva e dell’impatto sul territorio che esse hanno, sia in termini
economici e sociali, che sotto il profilo ambientale.
Soluzione
L’attività Solvay si trova inserita in un contesto che ha subito storicamente
una evoluzione da una tradizione inizialmente di tipo agricolo, verso una
forte valenza industriale, per sviluppare più recentemente una nuova
componente costituita dall’attività del settore terziario: turismo, commercio,
servizi. Una realtà complessa che, sulle linee della politica perseguita dalle
Istituzioni locali, richiede uno sforzo per contemperare ed integrare le
diverse componenti in una vocazione di sviluppo multipolare, che conservi
ed armonizzi le diverse tradizioni.
All’interno del Gruppo Solvay la “Corporate citizenship” è esplicitamente
richiamata come una attitudine verso la quale tutte le strutture aziendali
devono tendere, preoccupandosi della salute, della sicurezza e della qualità
dell’ambiente per i propri collaboratori e per la comunità in senso lato.
Solvay ha aderito fin dal 1992 al Programma volontario Responsible Care®
dell’industria chimica mondiale, promosso in Italia da Federchimica, volto
al miglioramento continuo delle prestazioni della sicurezza, salute e
protezione dell’ambiente, e lo sostiene attivamente mettendo a punto
proprie linee guida per l’applicazione del programma stesso.
Proprio allo scopo di sempre meglio fare conoscere ed apprezzare
all’esterno la realtà dell’azienda, sono state sviluppate in modo sempre più
strutturato iniziative di partnership con i diversi stakeholder.
Numerose sono le occasioni di rapporto con le Istituzioni centrali e locali in
diversi contesti (convegni, dibattiti, tavole rotonde).
Lo sforzo di Solvay Rosignano continua ad essere rivolto al mondo dei
giovani e in particolare della scuola, promuovendo e collaborando
fattivamente alla realizzazione di progetti didattici ad integrazione delle
normali attività previste dai programmi di studio. Gli interventi hanno
previsto contributi economici, il supporto del proprio personale
specializzato durante incontri, lezioni in aula e visite guidate in stabilimento
271
Il libro d’oro della responsabilità sociale
o la possibilità di partecipare a stage estivi rivolti agli studenti del quarto
anno e a studenti universitari per conoscere e vivere “dal di dentro” la realtà
di stabilimento, seguiti in veste di “tutor” da ex dipendenti Solvay insigniti
del titolo di Maestri del Lavoro.
L’azienda ha inoltre promosso l’iniziativa “Porte Aperte”, promossa da
Federchimica e rivolta alla comunità a cui è data la possibilità di visitare gli
impianti chimici; si è articolata nel 2005 in tre distinte manifestazioni che
hanno visto la partecipazione complessiva di oltre 5.000 persone.
Fin dalla prima edizione nel 2001, la redazione e pubblicazione del Bilancio
Sociale e Ambientale è stata un’importante occasione di dialogo con il
territorio.
Nel 2006 il Bilancio si è arricchito di nuove partecipazioni. Sono stati infatti
coinvolti oltre 60 stakeholder, rappresentativi di 27 categorie ed enti del
territorio, Istituzioni, Sindacati, Associazioni Ambientali, Organizzazioni
economiche e terziario, Consumatori, Organizzazioni di Volontariato e
sociale, della Cultura e scuole, compreso il personale dell’Azienda. Essi
hanno partecipato ad una serie di incontri, denominati “In ascolto del
territorio”, con il management aziendale durante i quali sono state affrontate
le tematiche collegate allo sviluppo del territorio, alla presenza della Solvay
e ai contenuti del Bilancio di sostenibilità 2005-2006, loro inviato sotto
forma di bozza nella versione integrale, con la richiesta di un feedback sui
diversi argomenti. Hanno contribuito alla fase preparatoria del documento,
disponibile sul sito internet aziendale, in totale circa 80 persone.
Risultati
Dato che la partnership tra Azienda e Comunità riguarda aspetti le cui
caratteritiche sono di non facile monitoraggio e tendono a svilupparsi
nell’arco del medio-lungo termine, non è possibile riportare specifici
elementi, soprattutto per gli aspetti a carattere “immateriale” della tematica
(percezioni, aspettative,..). Tuttavia, relativamente alle problematiche di
interazione con le diverse componenti della comunità circostante il sito
produttivo, si percepisce chiaramente un generale apprezzamento per lo
sforzo verso la trasparenza e l’apertura e la ricerca della massima
condivisione operato dall’Azienda. In particolare relativamente al Bilancio
di Sostenibilità e all’iniziativa di coinvolgimento degli stakeholder, da parte
della grande maggioranza di essi è stato espresso vivo apprezzamento nei
confronti del documento. Infine in termini di risultati ottenuti dall’Azienda
nell’impegno verso lo sviluppo sostenibile, l’attenzione alla collettività e al
territorio, l’innovazione, si possono citare alcuni importanti riconoscimenti
ufficiali recenti. Premiazione da parte del Ministero dell’ambiente, nel
272
Il libro d’oro della responsabilità sociale
concorso “Ambiente è sviluppo 2006”, di 2 progetti Solvay; premiazione
“Solvay Trophy per l’innovazione” al nuovo impianto ARETUSA;
attestazione di Confindustria all’”Award per le imprese eccellenti” per il
progetto Solvay relativo alla “Valorizzazione del territorio”.
273
Il libro d’oro della responsabilità sociale
TIMBERLAND ITALY
Azienda che opera nel settore delle calzature, dell’abbigliamento e degli
accessori
Make it Better
Problema
Nella nostra società ci sono ancora molti pregiudizi e molti luoghi comuni
verso i diversamente abili. Riuscire ad avvicinare queste persone a dei
contesti sociali “normali” è molto importante per aumentare il loro
benessere psicofisico. Il disabile, come ogni essere umano, ha bisogno,
infatti, di forti motivazioni per superare i propri limiti e per valorizzare le
proprie potenzialità.
Soluzione
Timberland Make It Better è un progetto che coinvolge 3 comunità
principali della società moderna: business, scuola e comunità dei disabili in
una partnership che nasce dalla profonda convinzione che le aziende
possano e debbano avere un ruolo fondamentale nei cambiamenti sociali.
Timberland ha coinvolto 100 studenti e docenti dell’Istituto Europeo di
Design a studiare un oggetto che potesse essere realizzato nei laboratori di
riabilitazione della Fondazione Istituto Sacra Famiglia (centro di
accoglienza e mobilitazione per disabili psico-fisici) Il risultato è stato il
portachiavi Make it Better, che ha permesso la riabilitazione degli ospiti
tramite un particolare programma educativo/abilitativo che ha fatto sì che
ogni ospite apprendesse la propria mansione seguendo degli algoritmi di
lavoro (iconografie che rappresentavano l’operazione manuale da compiere)
e svolgesse in maniera autonoma la propria attività all’interno di un vero e
proprio ciclo produttivo. Nel progetto sono stati coinvolti direttamente i
dipendenti e la rete di Franchisee Timberland che hanno preparato i
laboratori dell’Istituto Sacra Famiglia per la creazione del portachiavi e
organizzato le vendite sia all’interno degli Store che nelle piazze; gli
studenti dello IED e gli ospiti disabili della Fondazione, che si sono così
avvicinati al concetto di normalità. Il progetto Make it Better è nato sullo
spirito di “fare bene e fare del bene alle comunità vicine alle proprie
cercando di farlo al meglio”. Con lo scopo di raccogliere fondi a favore
della fondazione e di migliorare la condizione psicologica della vita
quotidiana degli ospiti della Fondazione Istituto Sacra Famiglia.
274
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
Ad oggi sono stati prodotti e venduti oltre 3000 portachiavi con un totale
ricavato in Euro di 9.000. La stima del ricavato entro fine 2007 è di circa
Euro 11.000. Il totale fondi raccolti da TBl per Sacra Famiglia è di Euro
20.000 e quello totale della rassegna stampa relativo al progetto è di
569.336,92 euro. Per le persone disabili il vedersi protagonisti del filmato, il
ritrovarsi in un ambiente pubblico consapevoli di essere i protagonisti della
serata, è stato molto gratificante. Per lo IED, invece, la partecipazione a
questo progetto ha dato la possibilità di insegnare agli studenti la
responsabilità sociale e l’idea che si fa i designer non solo per diventare
famosi ma anche per cambiare la società. I dipendenti e gli esterni che
hanno partecipato al progetto sono stati commossi dal fatto di sentirsi utili
ed importanti per il semplice fatto di aver contribuito alla realizzazione di
un progetto concreto, i dipendenti, inoltre, sono diventati i protagonisti della
campagna Make it Better.
275
Il libro d’oro della responsabilità sociale
VODAFONE ITALIA – VODAFONE OMNITEL NV
Azienda attiva nel settore delle telecomunicazioni
Recupero sedi “Industrie Camillo Olivetti”
Problema
Molte industrie, in Italia, vengono abbandonate o lasciate andare, pur
incarnando simboli di città o dell’architettura industriale delle stesse.
Soluzione
Vodafone Italia, in coerenza ai principi ispiratori dell’attività di impresa, ha
avviato negli ultimi anni un programma geniale di riqualificazione di molti
degli edifici in cui lavorano i suoi dipendenti. In tale contesto si inserisce il
progetto Recupero sedi “Industrie Camillo Olivetti, che si è articolato in
due fasi e ha visto un investimento complessivo di 35 milioni di Euro. La
prima, avviata il 6 luglio 2005 e completata nel novembre 2006, è stata
finalizzata al recupero della ICO (Industrie Camillo Olivetti) centrale. La
seconda, che vedrà l’avvio dei lavori a settembre 2007 e la conclusione
nella primavera 2009, è finalizzata al recupero dell’ adiacente Nuova ICO.
L’intervento voluto da Vodafone Italia ha comportato il restauro
conservativo delle famose facciate, effettuato secondo le prescrizioni della
normativa per la tutela dell’architettura moderna del Comune di Ivrea.
Trasformato nella sua organizzazione interna e reso adatto ad un uso
moderno grazie alle nuove dotazioni impiantistiche e tecnologiche, tra cui
una completa cablatura in fibra ottica, l’edificio non ha smarrito la propria
personalità. Al contrario, ha recuperato alcuni aspetti formali e cromatici
originali persi col passare del tempo e la scarsa manutenzione degli ultimi
decenni. Le intenzioni progettuali, infatti, si sono amalgamate in modo
naturale all’esistente, trovando una straordinaria comunione di intenti tra i
luoghi di lavoro voluti da Olivetti e i nuovi spazi del call center, destinati al
lavoro, ma anche alla socializzazione, al ristoro veloce ed al relax. Il
progetto di recupero industriale è stato portato avanti da un team di progetto
interno di Vodafone Italia e da un team di prestigiosi consulenti tra i quali lo
studio di architettura Dante O. Benin & Partners, lo Studio Giacopelli
Architetti, Diaspro, Se.pro e Impro.
Risultati
Grazie al progetto é stato offerto ai dipendenti un posto di lavoro moderno e
confortevole. Le 800 persone che lavorano nel call center hanno espresso
soddisfazione per la funzionalità e l'adeguatezza degli spazi lavorativi. Gli
276
Il libro d’oro della responsabilità sociale
obiettivi di valorizzazione del territorio, di tutela del patrimonio storicoarchitettonico e di attenzione alle risorse umane sono stati da subito
riconosciuti e apprezzati anche dal territorio, dalle istituzioni e dai media. Il
progetto ha ricevuto un'ottima visibilità sui mezzi di stampa, sia in ambito
locale sia nazionale. È stato sottolineato l'impegno di Vodafone nella
valorizzazione di un'opera architettonica prima dimenticata e, per
l'attenzione alle risorse umane, è stata evidenziata la continuità con la storia
e la tradizione olivettiane. Tale elemento di continuità é testimoniato anche
dalle numerose richieste di collaborazione alle iniziative della Fondazione
Olivetti.
277
Il libro d’oro della responsabilità sociale
278
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CATEGORIA 4 – CAMPAGNA DI MARKETING SOCIALE
279
Il libro d’oro della responsabilità sociale
280
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ADD VALUE
Azienda del settore della consulenza informatica
ADD VALUE e ABO Project: “combattere il tumore
non è più un’impresa!”
Problema
L'Europa deve raddoppiare l'importo dei finanziamenti destinati alla ricerca
sul cancro: lo afferma una nuova indagine sul modo in cui viene finanziata
la ricerca sul cancro nell'Unione europea. Nella stessa è inoltre emerso che
la spesa pro capite degli Stati membri dell’Unione Europea è sette volte
inferiore a quella degli Stati Uniti, che i finanziamenti a favore della ricerca
clinica e preventiva non sono sufficienti e che il sostegno generale
dell'Europa alla ricerca sul cancro è scarso, sia a livello centrale che nei
singoli Stati membri. L'indagine ha altresì rilevato che oltre la metà dei
finanziamenti destinati alla ricerca europea sul cancro proviene dal settore
delle donazioni private. È quindi importante che le imprese diano il loro
contributo al fine di aumentare la ricerca in questo settore.
Soluzione
ADD VALUE ha stabilito uno stretto rapporto con ABO Project,
organizzazione nata nel mondo Confindustriale Veneziano con l’obiettivo di
nutrire e guidare la ricerca promossa da ABO (Applicazioni Biotecnologie
in Oncologia), Associazione Medico–Scientifica, sottoscrivendo un
contratto della durata di due anni (biennio 2004/2006) per un progetto sulla
Diagnosi precoce del Cancro al polmone condotto dall’azienda USSL 12
Veneziana, dall’Istituto Tumori Milano, dall’Azienda Ospedaliera San
Filippo Neri di Roma, dall’Ospedale Busonera di Padovane e dall’azienda
Ospedaliera di Padova. Il contratto è stato poi rinnovato per il successivo
biennio 2006/2008 contribuendo ad uno studio finalizzato allo sviluppo di
nuove tecnologie per applicazioni di Radioterapia durante l’intervento
chirurgico. Sono stati forniti periodicamente documenti di “Stato
Avanzamento Lavori” e una tesi di risultato finale che è stata presentata a
tutta la comunità scientifica. Il sostenitore è stato costantemente informato,
in modo trasparente, sui progetti ai quali sono stati destinati i fondi da lui
devoluti. I frequenti momenti di confronto e di verifica con ABO hanno
portato ad apprezzare il lavoro e quindi a rinnovare la fiducia alla scadenza
del contratto biennale. In questo modo ADD VALUE ha abbinato il
marchio ABO Project alla propria comunicazione sia interna sia esterna
attraverso, ad esempio, il sito aziendale, le lettere ai clienti, gli auguri
281
Il libro d’oro della responsabilità sociale
natalizi, la comunicazione ai dipendenti e le convention di presentazione del
progetto in un’ottica di Cause Related Marketing.
Risultati
ADD VALUE, abbinandosi al marchio ABO Project, ha aumentato la sua
visibilità negli aspetti di attenzione al sociale. Molti clienti hanno espresso
ammirazione per l’iniziativa intrapresa e in alcuni casi la comunicazione ha
permesso di procurare ad ABO Project dei buoni contatti per poter
coinvolgere nuovi sponsor nei progetti di ricerca. Il senso civico, che
compone la carta dei Valori di ADD VALUE, esce rafforzato da questa
esperienza. È stato creato un momento di sensibilizzazione e di confronto
con la sensibilità sociale individuale. L’argomento trattato ha toccato molto
la sensibilità individuale di tutti i collaboratori e ha contribuito a trasferire al
mercato i valori cardine della vision dell’azienda: diventare in Italia “Total
Quality Leader” nell’Application Consulting & Solutions.
282
Il libro d’oro della responsabilità sociale
AGOS
Società di credito al consumo
Carta Attiva Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori - “Prevenire
è vivere”
Problema
In Italia la richiesta di impegno nel sociale è una domanda alla quale le
aziende sono chiamate a rispondere. Si cerca quindi di studiare nuove forme
di finanziamento e nuove forme di marketing al fine di sviluppare progetti
sociali, umanitari e comunitari.
Soluzione
Il progetto di marketing sociale, partito nel 2006, ha proposto uno strumento
di donazione ancora poco utilizzato in Italia: la carta di credito solidale.
La scelta di sostenere i partner non profit attraverso l’emissione di carte di
credito “affinity” è stata dettata dalla convinzione che le carte di credito
sono uno strumento innovativo, l’unico capace di abbinare l’uso quotidiano
alla donazione a favore di una “buona causa”.
Carta Attiva - Lega contro i Tumori è una carta di credito revolving che
mette a disposizione un fido fino a 3.100,00 euro, da utilizzare per qualsiasi
tipo di spesa o di acquisto e da rimborsare mediante piccoli versamenti. La
carta è accettata in oltre 26 milioni di esercizi commerciali in tutto il mondo
senza commissioni aggiuntive, né per i rifornimenti di carburante, né per i
pedaggi.
Chi ha usufruito della Carta Attiva – Lega contro i Tumori ha permesso che
Agos versasse alla Lega Lotta contro i Tumori il 10% del monte interessi,
importo che è stato destinato ai progetti di prevenzione e diagnosi precoce
contro i tumori.
Per il primo anno la carta è stata gratuita. Dal secondo anno Agos ha
devoluto interamente la quota associativa di 15,00 euro alla Lega Italiana
per la Lotta contro i Tumori.
Carta Attiva – Lega contro i Tumori si inserisce in un programma articolato
di iniziative sociali volute da Agos. Sono state avviate partnership con
Unicef, E.N.P.A. (Ente nazionale protezione animali), Cesvi (Cooperazione
Internazionale), Atlha Onlus, CIAI (Centro Italiano Aiuti all’Infanzia).
Con il marchio "Amico Agos" sono state infatti firmate tutte le iniziative di
sostegno a organizzazioni assistenziali, culturali, sportive, scolastiche,
sanitarie, di cui l’azienda condivide gli obiettivi e i metodi per perseguirli.
283
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Il coinvolgimento del personale Agos all’iniziativa è stato alto ed è in
continua crescita. Agos ha predisposto una serie di azioni per il personale in
sede e nelle filiali, realizzando annunci stampa e servizi di approfondimento
su varie testate interne (in particolare “In Agos”).
Agos ha sostenuto tutte le spese di produzione e realizzazione dei materiali
di comunicazione del mailing (ai propri soci e ai sostenitori della Lega per
la Lotta contro i Tumori) e degli eventi.
A testimoninanza del costante impegno di Agos nell’avviare una
collaborazione con un’associazione, l’azienda ha affiancato la Lega contro i
Tumori in occasione della realizzazione di numerosi eventi. Da tre anni è
presente all’iniziativa Albero di Natale allestito in Piazza Duomo a Milano;
dal 2007 partecipa al Concerto al Teatro alla Scala di Milano. Negli anni
Agos è stata partner alla Settimana Nazionale della Prevenzione Oncologica
per diffondere nelle piazze la cultura della prevenzione e alla Giornata
Mondiale senza Tabacco.
Risultati
Il progetto Carta Attiva Lega Contro i Tumori ha avuto una ampia visibilità.
I media, locali e nazionali hanno dimostrato interesse per il progetto e dato
buona copertura all’iniziativa. Per questo motivo, il progetto è stato
ampliato a livello nazionale.
Il personale Agos è stato attento, sensibile e collaborativo e in più momenti
ha dato la disponibilità allo sviluppo e rafforzamento del progetto.
Con i fondi raccolti (800.000 euro dal 2004 a oggi) l’associazione ha potuto
così sviluppare alcuni importanti progetti di prevenzione e ricerca.
284
Il libro d’oro della responsabilità sociale
AIE - ASSOCIAZIONE ITALIANA ENDOMETRIOSI ONLUS
Associazione non lucrativa di utilità sociale
Campagna di informazione per l’endometriosi
Problema
L’endometriosi è una malattia quasi sempre dell'età feconda e delle giovani
donne. Spesso però viene sottovalutata e viene imputata alla donna una
esagerazione dei sintomi trascurando la gravità della malattia stessa.
Soluzione
La campagna di informazione sull’endometriosi nasce dalla necessità di
creare informazione e consapevolezza della malattia tra le donne, i medici,
le istituzioni, i media, l’opinione pubblica in generale, partendo dal
presupposto che la comunicazione sia uno strumento fondamentale di
prevenzione.
La campagna, per raggiungere il target e gli obiettivi prefissati, si avvale di
documenti testuali (scheda sintetica di presentazione, dossier
informativo/divulgativo sulla malattia) e di un manifesto che riassume, in
modo sintetico e visuale, la malattia, per sollecitare un intervento diretto e
proattivo delle donne nel processo di cura.
La strategia della campagna è stata articolata nelle seguenti fasi:
- Coinvolgere i medici generici nella campagna di informazione per
aumentare la conoscenza della malattia, i suoi effetti, la diagnosi e la
cura
- Attivare una media partnership con una testata femminile, per creare la
più vasta eco possibile sulla malattia
- Implementare gli strumenti di comunicazione già disponibili (sito
internet, newsletter, etc…)
- Individuare enti ed organizzazioni per ottenerne il patrocinio al fine di
accreditare l’associazione AIE e la campagna stessa
- Coinvolgere il mondo dell’associazionismo femminile, in modo che
supporti con le loro reti la diffusione della campagna
- Organizzazione di una conferenza stampa di lancio
- Rapporto strutturato e continuativo con i media per assicurare un flusso
continuo di informazione sulla malattia
L’Associazione Italiana Endometriosi sostiene direttamente la campagna,
sia in termini di risorse economiche che in quelli di impegno personale, a
partire dal Presidente fino a tutte le persone che vi lavorano e alle donne
285
Il libro d’oro della responsabilità sociale
malate che si sono messe a disposizione per essere esse stesse testimoni per
le donne e tra le donne.
Sono stati inoltre attivati contatti con le associazioni di settore e di medici,
con gli enti a vario titolo interessati alla tematica, con i media di
riferimento.
La campagna ha ottenuto il Patrocinio di: INAIL Istituto Nazionale per
l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, INPS Istituto Nazionale
della Previdenza Sociale, IMMS Istituto Italiano di Medicina Sociale e la
stretta collaborazione dell’Associazione Legambiente.
È stata realizzata anche una media partnership con il settimanale femminile
Donna Moderna, che per tutto il mese di dicembre ha sostenuto la
campagna. L’Associazione ha messo a disposizione un numero telefonico al
quale, tre giorni alla settimana, rispondeva un medico facente parte
dell’Associazione, resosi disponibile a dare informazioni sulla malattia a
quanti ne facevano richiesta.
Risultati
Dal lancio della campagna ad oggi, sono state realizzate oltre 60 uscite
media, tra stampa, radio, tv e on line.
Inoltre, dal lancio della campagna, ha preso avvio l’idea di presentare una
proposta di legge sulla malattia. Lo scorso 15 febbraio è stata presentata,
infatti, presso la Camera dei Deputati il pdl “Disposizioni per la
prevenzione e il trattamento dell’endometriosi”.
La campagna ha sicuramente contribuito a creare maggiore visibilità ed
informazione rispetto alla malattia; inoltre, le partnership attivate, con
istituzioni, associazioni di settore e media, assicurano la continuazione delle
attività su lungo periodo.
286
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ARTSANA
Azienda di prodotti per bambini, cosmetica femminile, accessori sanitari.
“Chiudono gli Istituti, apriamo le famiglie”
Problema
Sono migliaia, in Italia, i bambini che dal 31 dicembre 2006 non hanno più
una casa: infatti, la legge 149/2001 non permette più il ricovero di minori in
Istituto ma solo l’affido a famiglie disponibili o a case-famiglia.
Soluzione
“Chiudono gli istituti, apriamo le famiglie” è il nome del progetto che
Chicco porta avanti dal novembre 2003 per aiutare l’Associazione Amici
dei Bambini a realizzare su tutto il territorio nazionale Case Famiglia che
possano accogliere i bambini che ancora vivono fuori da una famiglia. È per
le famiglie che li accolgono un percorso complesso: la possibilità di
condividere esperienze e di trovare una rete di aiuto diventa allora uno
strumento indispensabile di intervento. Per questo Chicco si è impegnata ad
accompagnare Amici dei Bambini in un percorso pluriennale, attivando
un’iniziativa concreta di natura preventiva. Chicco, vede in questo progetto
la possibilità di aggiungere alla sua produzione di oggetti pensati da sempre
con attenzione, competenza e amore per le esigenze dei bambini, una
responsabilità nei confronti del contesto sociale in cui opera e in cui i
bambini si trovano a crescere.
Il progetto ha visto nel 2004 l’apertura della Casa Famiglia-Centro Servizi
“Il Bruco e la farfalla” (una struttura capace di offrire sostegno psicologico,
sociale, scolastico e pedagogico alle famiglie affidatarie, oltre a quelle
naturali dei cinque bambini accolti), a San Giovanni a Teduccio, uno dei
quartieri più problematici di Napoli.
Nel 2004 la somma raccolta è stata destinata al proseguimento del sostegno
della Casa Famiglia di San Giovanni a Teduccio e all’apertura di una nuova
Casa Famiglia a Milano, nel quartiere Giambellino nel 2005.
Il progetto del 2005 ha rinnovato l’impegno di destinare una quota per
ciascun acquisto effettuato in un periodo definito del 2005 nei Negozi
Chicco con l’obiettivo di continuare a mantenere il sostegno alle due case
famiglia di Napoli e Milano ed attivare un centro servizi a supporto di circa
10 famiglie affidatarie nel Veneto, a Mestre, che è stato inaugurato nel
2006. Il progetto del 2006 ha destinato una quota della raccolta fondi per
l’apertura della casa famiglia di Crema.
287
Il libro d’oro della responsabilità sociale
È stata inoltre avviata una campagna di sensibilizzazione, il cui simbolo è
“il gommottino”, con una donazione minima di 5 euro. Il Gommottino
simboleggia l’impegno di ciascuno nell’affrontare l’emergenza abbandono,
è da indossare o appendere in vista: alla giacca, alla borsa, al cellulare e alle
chiavi.
Per il 2007 l’obiettivo di Amici dei Bambini e Chicco è ancora più
ambizioso: realizzare percorsi di avvicinamento e di formazione
sull’accoglienza familiare che, da una parte, andranno a sostenere il lavoro
già svolto dalle case-famiglia e, dall’altra, a sviluppare il senso di
responsabilità sociale della comunità locale, indispensabile perché possa
essere implementata la rete di servizi a sostegno dei minori e delle famiglie
su tutto il territorio italiano.
L’iniziativa si è valsa del sostegno di genitori famosi: Alessia Marcuzzi,
Roberto Mancini, Alessandro e Sabrina Gassman, Alessandra Ferri e
Fabrizio Ferri, che gratuitamente hanno prestato la loro immagine per
sensibilizzare l’opinione pubblica su questa delicata ed importante
problematica ancora poco conosciuta.
La Direzione Comunicazione ha attuato una serie di iniziative interne
collegate al progetto: in riferimento alla raccolta fondi, è stata prevista la
distribuzione del gommottino e di di budget vari interni al progetto (feste
natalizie, strenne), per quanto riguarda l’informazione, è stato previsto
l’utilizzo del mensile, di locandine informative, della sezione dedicata
all’interno del sito web aziendale. Il mensile è stato poi indirizzato alle
filiali estere del Gruppo e quindi tradotto nella lingua madre di riferimento
(inglese, tedesco, spagnolo, francese, portoghese).
Risultati
Dal 2003 al 2006 sono stati raccolti oltre 500.000 euro (50.000 attraverso la
campagna gommottino).
L’intensa attività di comunicazione sviluppata per il progetto ha dato luogo
ad una sensibilizzazione dei media (stampa, tv, radio, internet) sul tema
della chiusura degli istituti per minori in Italia ed ha portato alla diffusione
di un simbolo di solidarietà alla problematica (il gommottino).
Si è rilevata una maggiore motivazione, soprattutto del personale di negozio
direttamente coinvolto, nel farsi portavoce di un importante messaggio
aziendale, non strettamente connesso alle tradizionali tematiche
commerciali.
288
Il libro d’oro della responsabilità sociale
AVON COSMETICS
Società attiva nel settore cosmetico
Campagna di marketing sociale
Problema
Il tumore al seno è una terribile malattia che colpisce moltissime donne, ma
con una diagnosi precoce è pobbile aumentare di molto le possibilità di
guarigione. Per questo occorre investire in ricerca e prevenzione.
Soluzione
L’impegno sociale rappresenta per Avon un valore fondante della mission
aziendale, che si concretizza di anno in anno in diverse iniziative di
Responsabilità Sociale a sostegno della salute e del benessere delle donne di
tutto il mondo e finalizzate a valorizzare il loro ruolo nella famiglia, nella
società e nell’impresa. Un impegno che Avon conferma su due fronti: con
progetti per la comunità in collaborazione con importanti strutture esterne
ed azioni interne rivolte ai dipendenti.
Dal 2002 Avon sceglie l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) per poter
finanziare progetti di prevenzione e cura del tumore del seno.
Nel 2006 con i fondi raccolti, Avon ha finanziato il progetto Radioterapia
Fast.
Nel 2006, i fondi destinati a sostenere l’ impegno sociale dell’azienda sono
stati raccolti attraverso la vendita degli oggetti della solidarietà (orsetti,
tazze, libro delle donne), la vendita di oggetti della solidarietà presso
beauty, la settimana prospezione.
Una delle più importanti iniziative che Avon organizza per la raccolta di
fondi da devolvere in beneficenza è Avon Running, manifestazione
podistica presente in 5 città italiane prima non competitiva poi diventata
anche competitiva. Tutti i fondi ricavati dalle quote di partecipazione, sono
stati devoluti a favore della prevenzione e della lotta contro il tumore al
seno e a sostegno delle donne vittime di violenza domestica.
I dipendenti Avon hanno contribuito attivamente alle iniziative di
solidarietà proposte, infatti partecipano da anni ad Avon Running e
acquistano gli oggetti della solidarietà presso il nostro Beauty Shop.
Nel 2006 Avon ha inoltre affiancato la cooperativa Cerchi d’Acqua,
finanziando due cicli di corsi di formazione dedicati alle donne che hanno
subito violenza domestica. Il progetto, ormai consolidato, ed uno dei più
importanti strumenti di aiuto per le donne che si rivolgono all’associazione,
289
Il libro d’oro della responsabilità sociale
dal nome “TU AL CENTRO DEL VIAGGIO”, ha come obiettivo quello di
restituire ad ognuna di loro coscienza di sé e della propria dignità.
Accanto a questo progetto, Avon ha contribuito alla realizzazione del corso
di “FOLLOW UP”, rivolto alle donne che hanno frequentato il ciclo di
seminari “Tu al centro del viaggio” nel 2004 e nel 2005, il corso è stato
organizzato per creare continuità nel lavoro intrapreso negli anni precedenti
e per approfondire l’aiuto e l’impegno rivolto alle donne.
Un altro progetto organizzato da Avon nel 2006 per la raccolta fondi, è stato
la pubblicazione del libro “…dalle donne…per le donne”: racconti di vita
provenienti dalla viva voce di chi li ha vissuti. I fondi ricavati dalla vendita
dei libri, sono stati devoluti all’Istituto Europeo di Oncologia.
Risultati
Avon si impegna a raccogliere fondi che andranno a finanziare progetti per
la salute e il benessere delle donne.
Avon Running Tour 2006 ha coinvolto per le sue iniziative cinque
associazioni di beneficenza, registrando la partecipazione di 10.100 donne e
raccogliendo più di 78.000 euro.
I fondi raccolti saranno devoluti alla sezione di Bari della Lega Italiana
Contro i Tumori (LILT), all’Associazione Italiana per la Lotta ai Tumori del
Seno (ALTS), alla sezione di Catania dell’Associazione Italiana per la
Ricerca sul Cancro (AIRC), al Telefono Rosa di Roma e all’Istituto
Europeo di Oncologia (IEO) di Milano.
290
Il libro d’oro della responsabilità sociale
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI SAN MARZANO
DI SAN GIUSEPPE – TARANTO
Banca di credito cooperativo
Campagna Amici di Manaus
Problema
Uno dei maggiori problemi sociali del Brasileè l’infanzia abbandonata.
Nelle favelas vivono molti orfani, per i quali non di meno gli iter di
adozione attraverso cui a questi bambini è possibile garantire un futuro sono
spesso molto lunghi e costosi.
Soluzione
La BCC San Marzano nel proprio ambito si caratterizza per essere una
banca a responsabilità sociale. Fondata come Cassa Rurale al servizio della
comunità locale ha visto fin dall’origine, quali protagonisti, donne e uomini
del territorio, impegnati nel sostegno all’economica di un’area a prevalente
vocazione agricola e artigianale.
La BCC ha realizzato un’azione di marketing sociale a favore delle
adozioni.
L’obiettivo era duplice: favorire la sensibilità verso le adozioni a distanza;
agevolare le famiglie che avevano in animo di adottare i bambini, secondo il
senso classico dell’espressione.
Ha sottoscritto un’intesa di sostegno con l’Associazione Amici di Manaus
onlus (che si occupa di adozione a distanza in favore dei bimbi poveri di
Manaus, in Brasile). Ha messo in campo una strategia di comunicazione
condivisa con pubblicità destinata a carta stampata e televisione e spinto
verso la realizzazione di progetti didattici che si sono concretizzati in due
concorsi nazionali (“Le diversità come risorsa”, “Siamo tutti meticci”)
riservati agli studenti italiani (il secondo in fase di chiusura) che hanno visto
una buona partecipazione. Ha rafforzato il messaggio con la pubblicazione
sul periodico della Banca “Sportello Aperto” (stampato in 10.000 copie,
distribuzione gratuita) e nella newsletter telematica, di ampi articoli e
servizi sull’adozione a distanza.
La Banca stessa è stata d’esempio, adottando bimbi ai quali fornirà l’aiuto
necessario per completare il proprio percorso di studio.
Nell’attività di sensibilizzazione, ci siamo trovati di fronte alla richiesta di
adozione non a distanza, ma a famiglie che chiedevano la possibilità di
poter adottare un bimbo in maniera concreta. Era una situazione prevista
291
Il libro d’oro della responsabilità sociale
nella fase di progettazione dell’idea e per questo è stato messo in campo un
apposito mutuo agevolato. Le famiglie hanno potuto accedere ad un prestito
agevolato (della BCC San Marzano, quindi tarato sulle esigenze del tessuto
locale) per far fronte alle spese d’adozione.
Il Personale ha avuto un ruolo di primo piano soprattutto perché i dipendenti
sono diventati stakeholder dell’azienda, orgogliosi della doppia adozione.
Non solo, ma diversi si sono anche interessati all’adozione a distanza in
maniera individuale. Due figure dalla Direzione hanno coordinato il
progetto che ha trovato coinvolgimento in tutte le filiali.
A seguire, sono intercorsi i protocolli d’intesa con la Provincia di Taranto e
il CSA (già Provveditorato agli Studi) di Taranto. Il primo ente ha veicolato
la campagna e i progetti didattici anche nei comuni di competenza. Il
secondo ha svolto un’azione di sensibilizzazione nel mondo della scuola
anche per il tramite della partecipazione ai concorsi e affrontando le
tematiche dell’adozione e della povertà in appositi incontri con gli studenti.
Al progetto hanno lavorato due risorse dell’Istituto per un periodo di circa 2
mesi, mentre nelle filiali è stato richiesto l’impegno minimo di almeno
un’unità. L’impegno di risorse economiche di circa diecimila euro, anche
perché la Banca ha messo a disposizione spazi pubblicitari preventivamente
acquistati per le campagne di comunicazione istituzionale.
Risultati
Gli obiettivi prefissati dalla partnership sono stati raggiunti. L’Associazione
ha ottenuto visibilità sul territorio, incrementando il numero delle adesioni
(+30%) e l’accreditamento verso nuovi partner istituzionali che hanno
giudicato positivo l’abbinamento fra due strutture diverse (BancaAssociazione) e fra queste (private) e gli enti pubblici (Provincia e CSA).
La Banca non ha redatto il progetto con fini prettamente commerciali.
L’operazione è stata allestita per rimarcare ulteriormente e in maniera più
incisiva quanto una piccola banca locale possa adoprarsi per sostenere non
solo la comunità, ma anche le iniziative che da questa partono.
292
Il libro d’oro della responsabilità sociale
BANCA TOSCANA
Gruppo bancario
Tutti i cuori di Rossana
Problema
Spesso le associazioni richiedono l’intervento e il supporto economico di
aziende, Enti o Istituzioni, ma non sempre la partnership è di facile
attuazione, nonostante i molteplici vantaggi. Trovare modalità efficaci ed
innovative per finanziare progetti sociali è un tema cruciale per il successo
del progetto stesso.
Soluzione
Nell’anno nazionale del cuore indetto dal Ministero della Sanità, la Banca
Toscana ha donato all’Associazione di Volontariato “Tutti i cuori di
Rossana”, rappresentata dalla Dott.sa Nicoletta Lucchesi (mamma di
Rossana, una bambina scomparsa a causa di una cardiopatia congenita), un
elettrocardiografo trasportabile per diagnosi veloci delle malattie del cuore
dei bambini, che ha permesso di eseguire oltre 600 diagnosi presso gli
Istituti “Dante Alighieri”, “Galileo Galilei” e “Giacomo Leopardi” di
Pesaro.
A seguito di questa importante iniziativa, la Banca Toscana ha promosso
un’attività diretta al sostegno economico dell’Associazione di Volontariato
Tutti i cuori di Rossana (Regione Marche).
Ha creato infatti una carta prepagata ricaricabile (Carta Kristal-Tutti i cuori
di Rossana), semplice, chiara e facile da utilizzare senza alcun obbligo di
apertura di conto corrente.
Con la carta i cittadini hanno un utile strumento per fare i propri acquisti,
prelevare contanti ed effettuare pagamenti su Internet in maniera facile e
sicura e contemporaneamente contribuiscono a sostenere concretamente
Tutti i cuori di Rossana.
Infatti, per ogni carta emessa, la Banca Toscana devolverà 8 dei 10 euro del
costo di attivazione a Tutti i cuori di Rossana ed in più verserà anche 0,50
euro per ogni ricarica effettuata.
Lo scopo finale le progetto, quindi, è quello di fornire un importante
strumento di pagamento che consenta realmente di dare un sostanziale
contributo economico alle Associazioni di Volontariato.
Le attività di promozione e di comunicazione del progetto sono state
costituite da materiale pubblicitario (locandine, depliant, vetrofanie per i
293
Il libro d’oro della responsabilità sociale
negozi, ecc). Per l’inizio della commercializzazione della carta è stata
inoltre predisposta una conferenza Stampa.
Risultati
Il successo del progetto ha reso possibile la replica del programma ad altre
Associazioni di Volontariato (Associazione Tumori Toscana, Ospedale
Meyer di Firenze, Comitato Autonomo Lotta Contro i Tumori di Arezzo).
294
Il libro d’oro della responsabilità sociale
B.B.C.
Grande distribuzione specializzata nel no-food
“Una Vite per la Vita- Terzo Anno”
Problema
Il neuroblastoma è un tumore maligno delle cellule della cresta neurale dalle
quali origina il sistema nervoso simpatico. È un tumore infantile, che si
manifesta nei neonati e nei bambini (5 anni o meno nel 90% dei casi), che
rappresenta l'8-10% delle neoplasie pediatriche. La sopravvivenza libera da
malattia varia dal 95%, per alcuni tumori localizzati, al 30% per le forme
metastatiche in bambini con più di un anno.
Soluzione
Obi, per il Terzo Anno consecutivo, ha rinnovato il suo impegno a favore
della Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma Onlus e
dell’Ospedale Gaslini di Genova: per ogni scontrino emesso nei giorni 1516 e 17 dicembre in ciascuno dei suoi 36 Punti Vendita, OBI ha devoluto 50
centesimi di Euro alla Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma
ONLUS, Associazione nata nel 1993 per finanziare la Ricerca Scientifica
per la cura di un grave tumore infantile, prima causa di morte per malattia in
età prescolare.
La scelta della partnership con la Fondazione Nazionale per la lotta al
Neuroblastoma Onlus è basata sul fatto che il target principale dell’azienda
sono le famiglie ed, essendo i bambini fulcro fondamentale sul quale si
fonda la famiglia, hanno ritenuto che sposare una causa a favore dei
bambini avrebbe sensibilizzato maggiormente la Clientela
Nei giorni dell’iniziativa, su ciascun Negozio, erano presenti i volontari
dell’Associazione che hanno fornito materiale informativo e raccolto offerte
spontanee.
Come ringraziamento e segno di partecipazione all’iniziativa, ogni cliente
ha ricevuto una bustina di semi di “Viole del Pensiero” da piantare e
coltivare in casa o in giardino.
L’operazione ha voluto collegare il settore del “Fai da te”, core business di
OBI, con la famiglia, target principale dell’Azienda.
Ed, essendo il bambino elemento fondante della famiglia, il collegamento
con l’attività della Fondazione Italiana per la lotta al Neuroblastoma,
impegnata nella ricerca di una cura per una grave forma tumorale infantile,
il Neuroblastoma appunto, risulta immediato.
295
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Tutti i dipendenti sono stati informati dell’iniziativa tramite una mail
contenente dettagli e tempistiche dell’operazione; sono stati altresì
tempestivamente informati degli ottimi risultati raggiunti tramite l’iniziativa
ed hanno ricevuto, analogamente ai Clienti, una bustina di semi di “Viola
del Pensiero”.
La Direzione Marketing OBI si è occupata, invece, dell’organizzazione di
tutta l’Attività di Comunicazione a supporto dell’evento “Una Vite per la
Vita-Terzo Anno”. Tra le attività svolte: la realizzazione di manifesti, di
Spot su radio, l’inserimento di un Box informativo sull’iniziativa all’interno
del volantino e di una sezione dedicata all’operazione all’interno del sito
aziendale e di un link all’interno del sito della Fondazione per la Lotta al
Neuroblastoma Onlus; ha inoltre inviato una Newsletter informativa ai 6000
Clienti iscritti, un Comunicato stampa rivolto ai giornalisti di riviste
specializzate e non.
Risultati
I fondi raccolti (nella campagna 2006: 66.932 euro) serviranno per
sostenere la Ricerca Scientifica al fine di ampliare il panorama delle
possibili terapie.
Il fatto che l’Operazione sia stata ripetuta per tre anni consecutivi,
raccogliendo complessivamente 342.000 euro, ha fatto sì che l’Associazione
diventasse, agli occhi dei dipendenti, parte integrante del Piano di
Marketing; una sorta di amico e alleato cui devolvere piccole somme anche
nel corso dell’anno e per il quale fare del bene ogni volta che se ne senta il
desiderio.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
CE.DI. SISA SARDEGNA SOCIETÀ CONSORTILE A R.L.
Commercio al dettaglio di generi alimentari
“La Solidarietà con la raccolta punti”
Problema
La domanda di impegno sociale e di cultura della solidarietà si diffonde in
strati sempre più ampi e diversificati della comunità.
La società civile, oggi, chiede al mondo del non profit e alle imprese di
avvicinarsi e dialogare meglio, per favorire il benessere sociale attraverso la
soluzione di problemi specifici.
Emerge il bisogno di relazioni più sistematiche tra profit e non profit: con la
creazione di partnership di medio/lungo termine, comunque e sempre
orientate al ‘beneficiario finale' dell'intervento sociale e al benessere della
società nel suo complesso.
Soluzione
Il CE.DI. Sisa Sardegna, anche grazie alla sua capillare diffusione nel
territorio Sardo rappresenta una importantissima realtà economica con una
forte propensione allo sviluppo, svolgendo un ruolo di leadership all’interno
della GD.
Nell’ambito del gruppo si è valutato e coordinato il piano di sviluppo del
progetto curando le relazioni ed i contatti con due associazioni onlus
beneficiarie ovvero ADMS Onlus (Associazione Diabete Mellito e
Celiachia Sardegna) e l’Associazione Regionale Sarda per la Lotta Contro
la Talassemia.
Il progetto di “Cause Related Marketing” ha rappresentato la prima
iniziativa realizzata dal CE.DI. Sisa in collaborazione con i propri partner
SISA della Sardegna. Il progetto si è sviluppato sulla opportunità di
destinare ad associazioni onlus del territorio, che combattono alcuni mali
endemici della Sardegna, la Talassemia ed il Diabete Mellito, il
corrispondente valore economico dei punti fedeltà residui della raccolta
punti realizzata nelle aziende del gruppo SISA Sardegna denominata “Ci
piace essere felici”. La grande efficacia ed originalità del progetto nasce
dall’importanza di rendere partecipi i clienti di un momento di solidarietà
sociale nei confronti del territorio con l’effetto congiunto di sensibilizzare
gli stessi ad effettuare i loro consumi presso aziende del territorio le quali
nello stesso reinvestono i loro utili.
297
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
Alle due organizzazioni nonprofit è stato erogato un contributo complessivo
di 100.000 euro, per progetti di ricerca e di promozione di corretti stili di
vita.
Per ciò che concerne i benefici aziendali, CE.DI. Sisa ha ottenuto grande
diffusione a livello regionale e pertanto un grande miglioramento di
immagine per il marchio Sisa. È stato inoltre rivelato un miglioramento dei
rapporti con le Istituzioni locali come le ASL, indirettamente beneficiare del
progetto.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
CENTOSTAZIONI
Azienda del Gruppo Ferrovie dello Stato.
“SOSTA SOLIDALE – Occhi nuovi per cambiare il mondo”
Problema
Mentre la funzione del marketing tradizionale è promuovere e ampliare la
vendita di beni e servizi, veicolare l'immagine positiva di una ditta
produttrice e "fidelizzare" i suoi clienti, il marketing sociale può contribuire
significativamente al raggiungimento di obiettivi di interesse collettivo
attraverso la modifica di atteggiamenti e comportamenti di individui e
gruppi sociali.
Soluzione
Nel 2006 Centostazioni, società del Gruppo Ferrovie dello Stato, ha
ospitato in quattro stazioni del proprio network “Sosta solidale- occhi
nuovi per cambiare il mondo”, progetto itinerante di sensibilizzazione
sulla cooperazione e lo sviluppo sostenibile in collaborazione con le Ong
Buena Onda e Africa 70. Centostazioni ha concesso a titolo gratuito,
durante i mesi estivi, il “cuore”- atri e sale di prestigio - di quattro stazioni
ferroviarie (Messina, Pescara, Milano Porta Garibaldi e Roma Ostiense)
seguendo un itinerario ideale che unisse il sud e il nord del mondo.
Presso tali postazioni sono state installate postazioni multimediali
dedicate, dove il pubblico ha potuto assistere alla proiezione di video e
documentari sulle numerose attività svolte dalle associazioni del settore.
I viaggiatori e i cittadini interessati, accolti dai volontari delle Ong, hanno
potuto approfondire tematiche legate al mondo della cooperazione
internazionale e della solidarietà quali:
• Il commercio equo e solidale: un modello di economia più rispettoso
del lavoro dell’uomo e dell’ambiente;
• Il turismo responsabile :viaggiare con la consapevolezza delle proprie
azioni in società diverse dalle nostre;
• Il consumo critico: scegliere prodotti in base alle modalità etiche di
produzione e distribuzione;
• La finanza etica: investire in attività rispettose dell’ambiente e
dell’uomo.
È stato inoltre possibile sostenere i progetti di cooperazione acquistando
un baratto di miele “solidale” o utilizzando il canale messo a disposizione
da Banca Popolare Etica.
299
Il libro d’oro della responsabilità sociale
La campagna di comunicazione ha previsto la realizzazione di un invito
alla conferenza stampa (formato elettrocino e cartaceo), di manifesti, dei
leaflet riguardanti l’iniziativa e le associazioni, l’installazione di uno stand.
Lo scopo dell’iniziativa è stato quello di informare e coinvolgere
viaggiatori e frequentatori di stazione sulle tematiche della Solidarietà e
della Cooperazione Internazionale. L’evento di portata nazionale, è stato
realizzato in partnership tra Centostazioni S.p.A., ATM, Metronapoli,
Archittetti senza Frontiere e Mediterranea Onlus.
Risultati
Trai risultati raggiunti grazie alla realizzazione e alla promozione
dell’iniziative si collocano la crescita di notorietà e visibilità dell’azienda,
consenso sociale, dei clienti, dei media e delle istituzioni;
Ha inoltre registrato un miglioramento delle relazioni interne tra i soggetti
coivolti: Politiche sociali del Gruppo Ferrovie dello Stato, Centostazioni,
Africa70, BuenaOnda, ATM e Metronapoli.
300
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CENTRO TURISTICO STUDENTESCO E GIOVANILE – CTS
Associazione no profit che opera nella promozione, sviluppo e
organizzazione del turismo giovanile
Produttori di ossigeno
Problema
Bastano vent’anni di ulteriori disboscamenti per produrre danni gravi alle
foreste tropicali pluviali, e rischiare così di distruggere la loro capacità di
controbilanciare il riscaldamento globale.
Per contrastare questo fenomeno, sono necessarie iniziative volte a
sensibilizzare l’opinione pubblica.
Soluzione
Il CTS, Centro Turistico Studentesco e Giovanile, ha tra i suoi fini statutari
la diffusione del turismo e la conoscenza, salvaguardia e tutela degli
ambienti naturali e del patrimonio storico, artistico e culturale. È da sempre
impegnato nel promuovere nuove forme di turismo rispettose dell'ambiente
e delle culture locali.
Il CTS ha così intrapreso diverse iniziative, aderendo al progetto Impatto
Zero® promosso da LifeGate fin dal 2006 e riforestando in un anno almeno
230.000 mq di foresta in Costa Rica le emissioni di anidride carbonica
causate dalla produzione e dalla distribuzione delle tessere associative
(Riserva Karen Mogensen).
Nel 2006 inoltre a chi diventava socio CTS veniva data l’opportunità di
“adottare" un metro quadro di foresta equatoriale. Questo è il "valore", in
termini di impatto ambientale, riconosciuto alle attività di CTS che, anche
attraverso una forte attività di sensibilizzazione verso i propri soci, intende
restituire questo valore alla natura, metro per metro.
Per il 2007 CTS rinnova l’adesione al progetto Impatto Zero® e raddoppia.
Non solo la tessera associativa, ma anche la nuova guida CTS multimediale
sarà a Impatto Zero®.
In merito alle politiche di comunicazione adottate da CTS per dare visibilità
alla partnership, l’ufficio Sviluppo e Comunicazione ha operato utilizzando
mezzi propri quali:
• Sezione dedicata Chi Siamo sul sito web di CTS;
• realizzazione di un apposito mini sito web per promuovere l’adesione di
CTS ad Impatto Zero®
• CTS News (periodico d’informazione dell’Associazione);
• altre pubblicazioni CTS;
301
Il libro d’oro della responsabilità sociale
• locandine multisoggetto distribuite presso tutte le sedi CTS;
• gadgets a creatività Impatto Zero® (shopper, t-shirt, matite);
• sezione dedicata ad Impatto Zero® sulla Guida del CTS 2006 e 2007;
• logo Impatto Zero® sulla tessera associativa CTS 2006 e 2007;
• campagna radiofonica e campagna banner.
Per coinvolgere dipendenti e collaboratori, oltre al compito affiggere le
locandine nelle sedi e distribuire i gadgets, spiegano quotidianamente
l’importanza dell’adesione di CTS al progetto Impatto Zero®, nel momento
in cui una nuova persona si associa e quindi riceve sia la tessera che la
guida.
Sono stati inoltre adoperati gli strumenti di comunicazione interna (mailing
e convention), e queste attività vanno ad aggiungersi alle altre iniziative
portate avanti da CTS attraverso il Dipartimento Ambiente e che mirano
alla promozione di un turismo più responsabile.
Risultati
I risultati dell’indagine hanno evidenziato un notevole incremento della
propensione ad associarsi da parte degli intervistati dopo la lettura del
concetto Impatto Zero®, nonché un buon interesse degli stessi per il tema e
un gradimento soddisfacente della campagna.
Affinché questo porti al raggiungimento di risultati apprezzabili, è
fondamentale che l’impegno non sia sporadico e che sia legato ad un forte
convincimento all’interno dell’azienda promotrice.
Per tale motivo CTS mira a continuare nel tempo la collaborazione con
LifeGate ed a promuovere delle azioni che possano stimolare un modello di
sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
302
Il libro d’oro della responsabilità sociale
COLOMER ITALY
Azienda chimica attiva nella produzione e distribuzione
di prodotti per capelli
+ Acqua per l’Etiopia
Problema
L’acqua, quale principale fonte di vita dell’umanità, si sta trasformando in
una risorsa strategica vitale.
Il valore crescente dell'acqua, le preoccupazioni concernenti la qualità e la
quantità di approvvigionamenti, oltre che le possibilità di accesso stanno
avvicinando l'acqua al petrolio in quanto risorsa primaria. La sua rarità e il
suo valore crescente porteranno sempre più a delle politiche dell'acqua e a
conflitti internazionali che potranno attribuire ai diritti su quest'ultima
un'importanza di primo piano.
In Africa la disponibilità di acqua potabile, reti fognarie e servizi igienici è
ancora molto lontana da uno standard accettabile, soprattutto nelle aree
rurali, dove meno del 60% della popolazione dispone di acqua potabile e
meno della metà di servizi igienici.
Soluzione
Dal 2003 l’azienda ha avviato una campagna di sensibilizzazione per un
consumo più consapevole dell’acqua, attivandosi sia a livello interno
aziendale sia nei confronti dei propri consumatori.
Ha individuato la tematica dell’acqua in quanto elemento strettamente
legato ai prodotti cosmetici Biopoint, sia nel loro utilizzo, sia nella loro
produzione. Biopoint pertanto si impegna in una campagna di
sensibilizzazione sul corretto utilizzo dell’acqua invitando ad un corretto
utilizzo di questa risorsa anche attraverso lo slogan “l’acqua è preziosa,
usala con la testa”.
Ha così avviato il progetto Aqua+, una raccolta fondi a favore di una causa
legata al problema dell’approvigionamento idrico, attraverso la devoluzione
di 50 centesimi per ogni prodotto acquistato della linea Aqua+ Biopoint.
Il progetto “+Acqua per l’Etiopia” è stato svolto in collaborazione con il
CISP, Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli, una tra le ONG
italiane più importanti. A sua volta il Cisp ha individuato nell’ONG etiope
“Hope 2020”, il principale partner operativo per lo svolgimento delle
attività in loco. Tale scelta è stata motivata dal notevole bagaglio di
competenze tecniche della Ong nel settore idrico, sia per quanto riguarda la
303
Il libro d’oro della responsabilità sociale
realizzazione di punti di acqua e sia per quanto riguarda la componente di
mobilitazione comunitaria, formazione, “sanitation”.
Il CISP e “Hope 2020” hanno quindi realizzato diversi sopralluoghi nei
distretti interessati al fine di identificare con le comunità locali e
rappresentanti delle Associazioni Contadine i luoghi dove fosse
particolarmente avvertito il bisogno di punti di acqua sicura.
È stata identificata come prima località prioritaria quella di Tegaba, in
un’area vicino ad una scuola primaria e ad una clinica, nel distretto di Tole.
Successivamente si è definito un accordo operativo con gli uffici regionali
dell’Oromia, che impegna questi ultimi ad assicurare nel tempo la
necessaria supervisione tecnica dei punti di acqua.
Nel 2003 Colomer Italy, al fine di promuovere l’attività all’interno
dell’azienda, ha inaugurato un nuovo impianto che permette un risparmio di
quasi 40.000 litri d’acqua al giorno durante il ciclo produttivo,
determinando una diminuzione dei consumi di oltre il 30%. Ha inoltre
sviluppato una campagna di sensibilizzazione per un consumo più
consapevole dell’acqua servendosi del simbolo Aqua+ e dello slogan
“L’acqua è preziosa, usiamola con la testa” sui prodotti, il materiale
illustrativo e le campagne stampa.
Nel giugno 2004 la promozione del progetto è stata arricchita dell’invio di
una lettera a tutti i propri clienti, in particolare profumerie, per spiegare
l’impegno assunto da Biopoint.
Nel 2005 è stata promosso un’attività di marketing che ha previsto il lancio
del programma AQUA+ composto da shampoo, gel e balsamo dalle
particolari caratteristiche. Questi prodotti infatti, sono Water Saving, cioè a
risparmio d’acqua: lo shampoo, grazie all’impiego di tensioattivi poco
aggressivi, produce poca schiuma; il balsamo è senza risciacquo; il gel non
lascia residui e si elimina facilmente. Questa linea è stata rivolta ad un
target unisex, sportivo e dinamico, attento ai problemi sociali ed ambientali.
Tutti i flaconi sono inoltre dotati di un collarino sul quale è spiegato il
progetto e le caratteristiche dei prodotti. Per ogni prodotto della linea Aqua+
venduto, Biopoint destina la somma di 50 centesimi al sostegno del progetto
“+ Acqua per l’Etiopia”.
Nel 2005 il piano si è sviluppato ancora più in concreto con il sostegno del
progetto “+ Acqua per l’Etiopia”, un progetto di durata triennale, in
collaborazione con il CISP, Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei
Popoli, una tra le ONG italiane più importanti. “+Acqua per l’Etiopia” è un
progetto per l’approvvigionamento idrico nello Shoa, regione dell’Oromia,
la più estesa dell’Etiopia, una zona particolarmente povera segnata
dall’insufficiente accesso all’acqua potabile da parte delle comunità rurali,
304
Il libro d’oro della responsabilità sociale
unito ad una scarsa diffusione di pratiche atte a tutelare l’igiene ambientale
e quindi, in ultima istanza, la salute della popolazione.
L’iniziativa “+Acqua per l’Etiopia” ha proposto, quindi, un intervento
allargato che va dalla costruzione di pozzi, alla conduzione di campagne di
educazione ambientale e sanitaria, fino alla formazione di comitati di
villaggio per la gestione e la manutenzione dei pozzi.
La raccolta fondi a sostegno di questa iniziativa è avvenuta attraverso la
vendita dei prodotti Biopoint Aqua+.
Risultati
Al CISP è stato donato un contributo di 25.000 euro, utilizzato per la
costruzione di pozzi.
“Aqua+ Biopoint” e “+ Acqua per l’Etiopia” hanno contribuito a stringere il
legame tra azienda e dipendenti, soddisfacendo e motivando il personale,
comunicando il senso di appartenenza e di partecipazione ad un progetto
socialmente utile da parte di ognuno, anche per chi non ha materialmente
partecipato al progetto.
Il principale risultato raggiunto è stata la sensibilizzazione di ogni membro
dell’azienda nei confronti di una problematica che tocca tutti, non soltanto
in zone come quelle dell’Etiopia, ma anche alcune zone del nostro paese.
305
Il libro d’oro della responsabilità sociale
COMUNITÀ DI SANT’EGIDIO ACAP ONLUS
Associazione pubblica di laici della Chiesa
Wine for life
Problema
L’epidemia di HIV che si è scatenata in Africa è una tragedia di proporzioni
epiche che sta alterando il futuro demografico della regione. Sta riducendo
l’aspettativa di vita, aumentando la mortalità.
Solo nel 2007 24 milioni di africani risultano essere stati infettati dal virus.
Ogni giorno 6.000 africani muoiono di AIDS. Ogni giorno, altri 11.000
vengono contagiati.
In Africa quasi 30 milioni di persone hanno già il virus HIV/AIDS e non
dispongono di medicine per curarsi e 14 milioni di bambini sono orfani di
AIDS.
Soluzione
Wine for life è una iniziativa della Comunità di Sant’Egidio, in
collaborazione con oltre 100 produttori di vino, che lega stabilmente per la
prima volta il grande vino di qualità alla salvezza di un grande continente
come l’Africa.
WINE FOR LIFE è un bollino sulle bottiglie, che grandi e piccoli produttori
hanno acquistato a mezzo euro ciascuno: con 100 bollini si sostiene un
figlio di una donna sieropositiva o malata, 1000 bollini a favore di un adulto
sieropositivo per un anno e di tutta la famiglia.
Chi acquista nello scaffale di un’enoteca o al ristorante una bottiglia di
qualità con il bollino WINE FOR LIFE sa che mezzo euro è già stato
versato dal produttore per combattere l’AIDS in Africa.
WINE FOR LIFE ha permesso di realizzare DREAM (“Drug Resources
Enhancement against AIDS and Malnutrition), il programma avviato nel
2002 dalla Comunità di Sant’Egidio per curare – con la tri-terapia e un
approccio globale e innovativo - donne, uomini e bambini con l’AIDS in
Mozambico, Malawi, Tanzania, Guinea Conakry, Kenia, Guinea Bissau,
Nigeria, Repubblica Democratica del Congo e prossimamente in altri paesi
africani.
Con DREAM e WINE FOR LIFE la Comunità di Sant’Egidio ha realizzato
il più efficace programma di cure contro l’AIDS in tutta l’Africa subsahariana. Infatti, avendo a disposizione le cure adeguate, il 99 per cento dei
bambini nasce senza il virus da madri sieropositive o malate e più di 9 adulti
su 10, con la tri-terapia, vivono e riprendono una vita normale. I risultati
306
Il libro d’oro della responsabilità sociale
sono tali che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ne ha fatto un case
study e che alla Comunità di Sant’Egidio è stato consegnato nel 2004 il
Premio Balzan per la Pace.
Risultati
Nei tre anni di vita del progetto sono state vendute oltre 1 milione e 200mila
bottiglie Wine for Life su tutto il territorio nazionale.
Oltre a cercare di incrementare ogni anno il numero dei produttori
partecipanti al progetto, la prospettiva attuale di ampliamento dell’iniziativa
prevede di coinvolgere in maniera più completa le case produttrici perché il
bollino venga apposto su tutta la linea di un vino o su tutti i vini prodotti
dalla casa, creando dei veri e propri “Produttori WINE FOR LIFE”.
307
Il libro d’oro della responsabilità sociale
COTY ITALIA
Azienda cosmetica
Africa viva
Problema
Nei paesi sottosviluppati spesso i bambini vengono abbandonati dalle
proprie famiglie che non sono in grado di sostenere le spese scolastiche o di
semplice sopravvivenza.
Soluzione
Coty Italia S.p.A., aziende del settore cosmetici, sta offrendo un sostegno
alle iniziative in Tanzania del Gruppo Bonde Dogo.
I progetti promossi dalla collaborazione tra Coty Italia e l’associazione, tra
cui la costruzione di un edificio che ospita sia una scuola materna sia alcune
classi della scuola primaria, la Casa Coty, una casa per bambini rimasti
orfani che ha visto la collaborazione dell’Associazione Karibuni di
Bologna. Altro progetto è la raccolta fondi per nutrire, vestire e curare i
bambini ospitati all’interno di un orfanotrofio.
Coty Italia sta inoltre fornendo sostegno al progetto di scolarizzazione dei
ragazzi di Mgolole “Africa viva” nato dall’esigenza di creare un’operazione
di “marketing etico”. L’operazione è attualmente in corso all’interno di
ipermercati e supermercati su tutto il territorio italiano, nei quali è stata
allestita un’area riservata alle marche di Coty Beauty che sostengono
appunto il progetto etico. Acquistando i prodotti esposti, i consumatori
potranno contribuire al progetto.
Nell’isola espositiva è stato inoltre installato un pannello che presenta anche
il marchio Bonde Dogo e sono state distribuite delle cartoline che
descrivono in breve le finalità del progetto e il supporto del sito web.
Risultati
L’iniziativa, che ha portato un importante contributo al finanziamento del
complesso scolastico, ha apportato ad una maggiore visibilità delle attività
del gruppo Bonde Dogo grazie alla commercializzazione dei prodotti nei
più grandi centri commerciali italiani.
308
Il libro d’oro della responsabilità sociale
FINMARGE CONSULTING & TRAVEL
Tour Operatore e Agenzia Viaggi
Gli sposi solidali…viaggiano meglio
Problema
Nei sistemi di gestione aziendale, l’attenzione agli soggetti interessati è
divenuta di cruciale importanza per le imprese e spesso lo sviluppo nel
tempo di relazioni positive con tali soggetti può diventare un elemento di
valore aggiunto per l’impresa. Ma il comportamento più o meno etico di
un’impresa interessa potenzialmente tutti i cittadini, ai quali non sono
sufficienti astratte dichiarazioni di principi e valori: essi esigono ormai un
impegno quotidiano e credibile, frutto di una precisa politica manageriale e
di un sistema aziendale organizzato a tal fine.
Soluzione
La mission etica della Finmarge Consulting & Travel non nasce con il
progetto Luna di Miele Solidale ma da oltre cinque anni con altri progetti
ben consolidati come ad esempio l’Assegno Vacanze Etico che è
unicamente rivolto alle aziende come strumento di marketing promozionale
che sul fatturato commerciale genera il 20% di bonus etico per finanziare le
onlus partner.
Uno di questi nuovi servizi è Luna di Miele Solidale che è stata sviluppata
con l’idea di creare un progetto chiavi in mano da offrire a tutte quelle
Onlus qualificate che volessero sviluppare od integrare con i “viaggi di
nozze” gli altri servizi già rivolti ai loro sostenitori che si sposano come ad
esempio le partecipazioni solidali o le bomboniere solidali.
FCT per attuare concretamente la parte etica determinante del progetto
prodotto, ha consolidato dunque una stretta collaborazione con qualificate
Onlus per il finanziamento dei loro progetti sociali.
Queste Onlus sono già in parte quelle con le quali collaboriamo con l’altro
progetto denominato Assegno Vacanze Etico, e sono CESVI, AMREF,
COOPI, IL SOLE, AGD-VJD, etc..
Luna di Miele Solidale permette quindi di avvicinare al sociale le coppie di
sposi.
Per ogni Luna di Miele Solidale confermata e prenotata FCT verserà
all’onlus pertinente un importo in euro pari al 6% del costo del pacchetto
vacanze contribuendo quindi al finanziamento e allo sviluppo di importanti
progetti sociali.
309
Il libro d’oro della responsabilità sociale
In collaborazione con oltre trenta Tour Operator come Francorosso,
Hotelplan, Tusisanda, T-Club, Kuoni, Viaggidea, Valtur, Club Med, MSC
Crociere, Ventaglio, etc.. ed altre aziende come Europ Assistance, Holiday
Autos, ParkTOFly, FTC offre molti vantaggi agli sposi solidali in termini di
servizi extra quali catalogo, scontistica sul pacchetto turistico scelto,
omaggi.
Il servizio/progetto etico Luna di Miele Solidale è stato interamente
pubblicato sul sito aziendale, dove è ben visibile anche il nome e cognome
ed e-mail del responsabile del progetto, al quale chiunque può rivolgere
domande.
La comunicazione del processo etico di FCT agli sposi avviene anche
inviando con la documentazione di viaggio “la Carta del Turista
Consapevole”. Oltre alla descrizione dell’onlus e del progetto sociale scelto
Per quanto riguarda la comunicazione agli sposi, le onlus in piena
autonomia inviano una lettera di ringraziamento che conferma anche
l’avvenuto versamento del bonus etico da parte di FCT, inserendoli nel
mailing list di aggiornamento sulle loro attività.
Risultati
Gli obiettivi fissati nei prossimi tre anni sono di arrivare a far promuovere il
progetto Luna di Miele Solidale da molte onlus ai loro sostenitori e non,
facendo diventare questo progetto per molti sposi una più che naturale
scelta di come organizzare il loro viaggio, creando molti vantaggi a tutti gli
attori che vi partecipano, Onlus, Tour Operator, Sposi e FCT.
310
Il libro d’oro della responsabilità sociale
FONDAZIONE JOBMAGAZINE ONLUS
Fondazione senza fini di lucro che promuove l’occupazione attraverso
attività di formazione, promozioni di convegni e seminari
Promozione dell’occupazione
Problema
La ricerca del lavoro su internet da parte di diplomati, universitari e giovani
precari è un dato sicuramente in crescita, anche se è una ricerca informativa
che va affrontata utilizzando più strumenti e dopo aver definito il proprio
obiettivo.
Si trovano tante offerte di lavoro, ma concretamente sono poche quelle che
realmente possono interessare, perchè nella scelta si deve concretamente
tenere conto dei vincoli, delle competenze e capacità, dei valori, si deve
inoltre valutare l'ambiente di lavoro in cui si viene inseriti.
I servizi di orientamento sono in crescita ma ancora sotto questo aspetto i
servizi per l'impiego non sono ancora definiti e sviluppati.
Soluzione
Lo scopo della Fondazione, nata nel 1997, è la gestione del sito web
JobMagazine e la realizzazione di attività connesse al mondo del lavoro e
alle nuove tecnologie dell’I&CT, nonché di attività di formazione e di
addestramento professionale. Promuove inoltre la promozione di convegni,
di seminari e pubblicazioni sul mondo del lavoro.
Attraverso il sito web le aziende pubblicano gratuitamente gli annunci di
lavoro, mentre i candidati consultano le ricerche in corso.
Pertanto le due aree tematiche del sito sono individuate in Candidati in
cerca di occupazione, Offerte da parte delle Aziende e Candidature
Spontanee (Aziende, Lavoro Interinale, Banche, Sim).
La fruibilità dei recapiti è gratuita, immediata e diretta, sin dalla creazione
della Fondazione.
Una delle prime forme del sito JobMagazine è riscontrabile attraverso un
motore di ricerca, mentre dal 1998 è accessibile la versione on-line.
La presentazione del progetto della Fondazione al pubblico è avvenuta nel
2006 presso la sede della Pro-Loco, Maison Gerbollier di LaSalle (Aosta),
dove è stato organizzato il Seminario “La promozione dell’incontro tra
Domanda e Offerta di lavoro”.
Un secondo evento organizzato dalla Fondazione è stato il Convivio “La
promozione dell’incontro tra Domanda e Offerta di lavoro”.
311
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
JobMagazine è ormai una realtà consolidata nell’ambito del lavoro e può
contare su un costante flusso di visitatori da oltre 9 anni.
312
Il libro d’oro della responsabilità sociale
G.D. (IPERMERCATO E.LECLERC-CONAD DI MODENA)
Società della Grande Distribuzione Organizzata
Marketing sociale
Problema
Gli anni 2005-2006 sono stati caratterizzati da numerose difficoltà sociali.
Tra le cause determinanti di questa situazione: un’economia stagnate al
limite della recessione, la crescita dei prezzi di beni e servizi, la difficoltà
nella gestione del bilancio familiare.
La tradizionale sponsorizzazione o il semplice aiuto economico, che per chi
riceve appare sempre di limitato entità rispetto ai bisogni, se cumulati
diventano un onere importante del bilancio aziendale senza purtroppo dare i
frutti necessari sia per chi dona sia per chi ne beneficia .
Questa condizione dovrebbe spingere le aziende a ripensare il loro impegno
etico-sociale sul territorio e a riformulare le modalità di intervento e di
sostegno di enti, associazioni, istituti, onlus, che operano sul territorio.
Soluzione
G.D. ha pensato di riformulare la modalità di intervento cercando soluzioni
che permettessero di allargare la cerchia delle associazioni aumentando il
numero dei bisogni da soddisfare e cercando soluzioni che, senza incidere
eccessivamente sul bilancio aziendale, permettessero di aumentare
sensibilmente la disponibilità economica raccolta spesso con potenziamento
di strumenti già esistenti di autofinanziamento .
È nata inoltre la necessità di operare sulla convenienza, portandola al di
fuori delle mura dell’ipermercato, in ogni occasione o luogo dove i cittadini
consumatori, le famiglie hanno necessità di sostenere dei costi (per dovere,
per opportunità, per salute, per socialità) o soprattutto dove vengono messi
in atto comportamenti virtuosi e socialmente utili.
L’azienda ha così offerto ai consumatori, che mettono in atto
comportamenti virtuosi, una convenienza esclusiva, riservata, aggiuntiva,
che ha premiato i comportamenti socialmente utili e alle associazioni di
potenziare il coinvolgimento, l’arruolamento e l’autofinanziamento.
Gli interventi hanno previsto un aiuto alle famiglie in forma di rimborsi
spese, come ad esempio il supporto ai costi dell’abbonamento dell’autobus,
a iscrizioni a sport e a iniziative delle scuole o di associazioni.
L’assistenza a associazioni/enti/istituti con sostegno e potenziamento
dell’autofinanziamento per progetti di solidarietà locale ed internazionale.
313
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
G.D. ha ottenuto grandi vantaggi a favore di onlus, scuole, associazioni, che
hanno visto in alcuni casi raddoppiare il valore della raccolta di
autofinanziamento. Onlus e associazioni hanno infatti registrato crescite
superiori al 20% delle azioni di autofinanziamento .
Questo tipologia di intervento sul territorio ci ha permesso di aumentare in
modo vistoso e veloce la notorietà. La comunicazione sinergica di entrambi
i soggetti interessati, i luoghi insoliti di comunicazione, le occasioni
molteplici di contatto con il marchio rendono l’investimento ad alta
efficacia e di basso costo .
Altri risultati ottenuti sono stati una vicinanza e una attenzione mai ottenuta
precedentemente da tutte le istituzioni locali e, quale esito più produttivo
per l’azienda, la qualità del contatto diretto con clienti potenziali.
314
Il libro d’oro della responsabilità sociale
HENKEL
Azienda attiva nel mercato dei prodotti di marca e delle tecnologie.
Dixan per la scuola
Problema
La società contemporanea è caratterizzata dal fenomeno della
globalizzazione e dai molteplici legami tra nord e sud del mondo. Il
problema della accettazione di culture diverse e dell’accesso all’educazione
diventa fattore determinante per lo sviluppo futuro.
Soluzione
Dixan Per la Scuola è un’iniziativa che nasce nel 1999 come progetto a
sostegno delle scuole italiane dei primi tre ordinamenti con l’obiettivo di
radicare la marca Dixan creando un forte legame con il territorio e allo
stesso tempo rendere la marca più familiare agli occhi del consumatore
finale.
La 7° edizione di “Dixan per la scuola” coinvolge le scuole italiane dei
primi tre ordinamenti sul tema “Multietnicità ed Educazione alla
Convivenza Civile per una Scuola Migliore” attraverso un programma di
aiuti realizzato in collaborazione con la ONLUS Albero della Vita a favore
del progetto “una scuola migliore a Dhupguri” in India.
Il coinvolgimento delle scuole italiane avviene grazie a diversi strumenti:
• un concorso creativo sul tema della multietnicità e della convivenza
civile.
• una raccolta tagliandi a fronte dei quali verranno corrisposti premi utili al
miglioramento della qualità della didattica nelle scuole italiane.
La partecipazione delle scuole non è solo finalizzata al concorso creativo e
alla raccolta tagliandi ma si traduce anche in una donazione di 3€ per ogni
scuola iscritta da parte di Henkel ad Albero della Vita e in una donazione a
favore del progetto Dhupguri pari al corrispettivo in denaro dei premi
richiesti da ogni scuola partecipante.
Oltre al coinvolgimento delle scuole italiane, che si propone di fornire
strumenti didattici agli alunni e garantire ai docenti supporto operativo
qualificato, la raccolta fondi avviene tramite: le giornate di fund raising nei
punti vendita grazie all’attività di volontari ONLUS, la collaborazione con
gli attori della Grande Distribuzione Organizzata e la personalizzazione di
tutte le confezioni di Dixan Lavatrice.
Per la guida dell’iniziativa è stata dedicata una risorsa all’interno del team
Dixan con lo specifico compito di seguire il progetto, di individuare le
315
Il libro d’oro della responsabilità sociale
possibili aree di miglioramento e di ricercare nuove opportunità per il
potenziamento dell’iniziativa.
Di rilevante importanza è stata la collaborazione con l’agenzia Inventa, vero
e proprio partner nella realizzazione del progetto e nel reperimento e nella
gestione della rete di collaboratori.
Per raggiungere gli obiettivi prefissati sono stati coinvolti come partner
Editrice La Scuola e Giffoni Film Festival per qualificare il progetto e
creare un canale di promozione caratterizzato da un’elevata capillarità per
raggiungere le scuole ed incentivarne la partecipazione.
Nel contempo, per dare al progetto un’ottica di lungo periodo, l’azienda ha
deciso di privilegiare fra le varie ONLUS quelle in grado di proporre un
sostegno ad una causa di lungo periodo ed in linea con il target
dell’operazione. L’ONLUS individuata è stata Albero della Vita perché già
presente sul campo da dieci anni nella tutela e nella salvaguardia dei
bambini.
Infine per la realizzazione del sito internet del progetto e per la promozione
dell’attività anche online è stato fondamentale il coinvolgimento nel gruppo
di lavoro dei responsabili della funzione di direct marketing in azienda.
Risultati
Il numero di istituti italiani iscritti è di 6.033 rispetto alle 2.870 scuole
iscritte alla scorsa edizione, e pertanto questo primo obiettivo può dirsi
centrato tanto più se consideriamo che le iscrizioni sono ancora aperte.
Fondamentale per il raggiungimento di questo obiettivo è stato l’apporto dei
partner Editrice La Scuola grazie alla sua capillare rete di agenti, e Giffoni
Film Festival che con la sua notorietà ha incentivato l’adesione di molti
istituti soprattutto nell’Italia meridionale dove il progetto è cresciuto in
maniera considerevole, tanto che ad oggi le scuole del Sud Italia iscritte al
progetto sono ben il 45% del totale.
Per quanto riguarda invece il sostegno ai bambini indiani basti pensare che
il numero degli alunni che attualmente frequentano il San Paul Center a
Dhupguri è passato da 200 a 420. In particolare questo risultato
estremamente positivo ha portato a correggere il nostro target portandolo,
anche grazie al futuro coinvolgimento del trade in attività di fund raising, a
1.000 bambini.
I dipendenti dell’azienda vengono aggiornati attraverso il giornale interno
sullo status del progetto e sugli obiettivi raggiunti sia in Italia che in India,
ottenendo così la loro sensibilizzazione alla situazione della comunità
indiana.
316
Il libro d’oro della responsabilità sociale
INDESIT COMPANY
Azienda attuva nella produzione di elettrodomestici
Sostegno a Roger Federer Foundation
Problema
La pratica dello sport è diventata parte integrante della vita di milioni di
cittadini e rappresenta oggi una dimensione importante della qualità della
vita individuale e collettiva.
Lo sport per tutti è un'attività umana che si fonda su valori sociali, educativi
e culturali essenziali, e rappresenta quindi un eccellente strumento per
equilibrare la formazione e lo sviluppo della persona in ogni età.
Per questo per le aziende lo sport può acquisire un ruolo fondamentale nella
implementazione e nella realizzazione di progetti a scopo sociale e
educativo.
Soluzione
Indesit Company, attraverso lo sport, è impegnata da tempo nella diffusione
di pratiche di solidarietà sociale facilmente replicabili.
Nel 2006, in occasione della finale della Tennis Masters Cup, Indesit
Company, ha premiato come miglior giocatore dell’anno, Roger Federer.
Il fuoriclasse svizzero, neo nominato ambasciatore Unicef, ha firmato
un’edizione speciale del frigorifero Graffiti raffigurante una gigantesca
racchetta da tennis. Nei mesi successivi quest’opera realizzata da Indesit
appositamente per la Tennis Masters Cup di Shanghai e autografata dal
campione del mondo è stata messa all’asta su eBay. Il ricavato dell’asta è
andato a sommarsi a un’ulteriore donazione in dollari, pari a dieci volte i
punti accumulati dal campione svizzero nell’arco dell’anno, da parte di
Indesit Company, e sarà destinato alla fondazione benefica dello stesso
tennista: la Roger Federer Foundation che, insieme a IMBEWU (l’Ong che
ha l’obiettivo di aiutare lo sviluppo delle regioni più misere del Sud Africa),
ha dato vita a un importante progetto per il sostegno dei bambini di New
Brighton, una delle zone più povere di Port Elisabeth in Sud Africa.
La Fondazione, specificatamente, segue la crescita di 30 bambini,
permettendogli di ricevere un’educazione scolastica ed almeno due pasti al
giorno.
Nel 2003 Roger Federer ha istituito a Basilea la Rogerer Federer
Foundation che si propone due principali obiettivi: finanziare progetti per i
317
Il libro d’oro della responsabilità sociale
bambini poveri e meno fortunati, soprattutto in Sud Africa e promuovere lo
sport tra i giovani dando risalto al tennis.
Da sempre legato al mondo dello sport, Indesit, oltre al Tennis, ha sostenuto
anche altre discipline sportive e nel 2005 è stato anche Title Sponsor del
Campionato Europeo di pallavolo, l’Indesit European Championship, e dell’
Indesit European Champions’League maschile e femminile.
Risultati
Anche nel 2005 era stato consegnato alla Roger Federer Foundation un
assegno del valore di diecimila euro, sommatosi al ricavato di un frigorifero
Graffiti autografo dal tennista elvetico messo all’asta sul sito eBay.
Nel 2006, per il secondo anno consecutivo, Indesit Company ha donato un
assegno del valore di 15000 $ alla Roger Federer Foundation e si è unita al
campione svizzero nel sostegno ai bambini del Sud Africa mettendo all’asta
su eBay un frigorifero Graffiti.
318
Il libro d’oro della responsabilità sociale
KRAFT FOODS ITALIA
Gruppo alimentare
Ancora insieme per donare sorrisi
Problema
Il ricovero è sempre un momento traumatico per il bambino. Anche la più
piccola malattia può costituire una brusca separazione dall’ambiente
familiare, dagli amici e dai giochi. Il piccolo malato si sente insicuro,
disorientato e spaventato: sentimenti che a volte sono alimentati dalla
preoccupazione di chi lo circonda.
Soluzione
Kraft Foods, azienda mondiale leader nel settore alimentare, fortemente
orientata al consumatore finale e particolarmente sensibile alle
problematiche sociali, ha individuato Fondazione Theodora quale
organizzazione autorevole, strutturata e consolidata.
Missione della Fondazione Theodora è offrire momenti di evasione ai
bambini ricoverati in ospedale, tramite le visite dei Dottor Sogni, artisti
professionisti selezionati e formati dalla Fondazione che ne organizza e
finanzia le visite settimanali presso gli ospedali.
Per il quarto anno consecutivo Kraft Foods Italia ha implementato
un’iniziativa di marketing sociale a favore dei bambini ricoverati negli
ospedali in Italia. L’attività viene svolta nei punti vendita (in store) e nelle
gallerie dei centri commerciali attraverso l’animazione e i giochi con i
clowns professionisti. Il concept consiste nel coinvolgere emotivamente i
consumatori sostituendo il classico omaggio delle attività in store con la
donazione da parte di Kraft alla Fondazione Theodora onlus del 20% su tutti
gli acquisti di 8 Euro effettuati nelle giornate di attività.
Inoltre, nei quattro anni di sostegno alla fondazione, sono stati distribuiti
400.000 leaflets informativi sulla Fondazione completi di bollettino per
donazione libera individuale.
Nel progetto è stata coinvolta la forza vendita di Kraft che ha sostenuto con
entusiasmo e presentato capillarmente l’iniziativa ai clienti del trade.
L’isola espositiva, tutto il materiale informativo e i bollettini per un
versamento libero individuale alla Fondazione sono state esposte
all’ingresso della sede Kraft a disposizione dei dipendenti e di tutti i
visitatori esterni.
319
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
La valutazione dei risultati viene effettuata annualmente dal Trade
Marketing, gli obiettivi prefissati di comunicazione e redemption effettiva
sono stati raggiunti con buona soddisfazione di entrambe le parti: nei
quattro anni di attività hanno aderito all’iniziativa circa 90.000 consumatori,
sono stati contattati tramite leaflet informativi sulla Fondazione oltre
400.000 consumatori
Con le donazioni nei quattro anni di attività oltre 26.000 bambini ricoverati
in ospedale hanno ricevuto la visita dai “Dottor Sogni”, i clowns
professionisti di Fondazione Theodora.
320
Il libro d’oro della responsabilità sociale
LUSH ITALIA
Lush produce e commercializza cosmetici freschi e fatti a mano a base di
frutta e verdura biologica
Da sempre, per sempre contro i test sugli animali
Problema
Il Governo Italiano ha varato il Decreto Legislativo n.50 del 15 febbraio
2005 con cui ha recepito le direttive europee 2003/15/CE e 2003/80/CE in
materia di prodotti cosmetici. Entro il 2013 saranno vietati tutti i test su
animali, ma fino allora circa 40.000 animali saranno impiegati ogni anno in
Europa per testare gli ingredienti di creme, saponi e rossetti.
Soluzione
Mark Constantine, fondatore di Lush, negli anni ’80 diede un contributo
essenziale allo sviluppo di una nuova consapevolezza nei consumatori di
cosmetici. La sua azienda fu la prima a realizzare prodotti per la cura della
pelle scegliendo unicamente ingredienti che non fossero testati sugli
animali. Lush si basa su questi stessi principi pionieristici, proponendo
un’ulteriore evoluzione.
Lush non si accontenta di acquistare ingredienti presenti nella cosiddetta
Positive list (su cui non vengono effettuati test su animali perché già svolti
in passato) ma esclude totalmente dai propri fornitori tutte le aziende che
non escludano categoricamente i suddetti test dalle proprie pratiche.
Per scelta aziendale, Lush non investe in pubblicità sui media tradizionali,
ma utilizza mezzi below the line, veicolati principalmente attraverso i propri
punti di vendita.
In tutti i negozi Lush d’Europa, comprese le città minori, è stata lanciata in
simultanea la campagna “Still against animal testing”, che in italiano è stata
tradotta in “Da sempre, per sempre contro i test sugli animali”.
La campagna, cui aderiscono tutti i negozi Lush d’Europa, promuove inoltre
una petizione per la modifica del progetto di legge comunitaria “REACH”,
la proposta di legge sui composti chimici avanzata dall’UE che renderebbe
obbligatori nuovi test sugli animali per tutte le materie prime utilizzate in
cosmesi, anche quelle di comprovata sicurezza.
In Italia la campagna è stata così strutturata:
- È stata posta nelle vetrine di tutti i negozi una lavagna luminosa sulla
quale campeggiava la scritta “Vota qui contro i test sugli animali”,
invitando i clienti ad entrare e ad esprimere la propria preferenza.
321
Il libro d’oro della responsabilità sociale
- In tutti i negozi è stato allestito un corner dotato di un box raccoglitore e di
cartoline da compilare con i propri dati, a sostegno della petizione per la
modifica di REACH.
- Sono state applicate su tutti i prodotti confezionati delle etichette riportanti
la scritta “Da sempre, per sempre contro i test sugli animali” e delle spille
con la stessa scritta sono state fornite agli assistenti alla vendita.
- La copertina del periodico distribuito ai clienti Lush, “Lush Times”, è stata
dedicata alla causa animalista, con articoli e approfondimenti all’interno.
- Tutti i sacchetti utilizzati nei negozi Lush riportavano il logo della
campagna sul fronte, e un riassunto dei principi etici aziendali sul retro.
- L’home page del sito internet è stato dedicata alla campagna animalista ed
è stata data la possibilità di firmare la petizione on-line. Un banner in home
page rimandava ad uno spazio di approfondimento appositamente creato.
- Una newsletter a tema è stata inviata a tutti i contatti della mailing list
aziendale, costituita da utenti del sito internet e dagli indirizzi e-mail
raccolti dai negozi.
La petizione è stata promossa presso la stampa attraverso comunicati
congiunti da parte di Lush e degli Animalisti Italiani, unendo i contatti
“beauty” e “social”.
Tutti i giornalisti partecipanti sono stati sensibilizzati sul tema e hanno
ricevuto uno speciale dossier di approfondimento. L’evento ha avuto
rilevanza nazionale grazie all’adesione e alla partecipazione dell’ex ministro
per le politiche agricole Alemanno.
Il coinvolgimento del personale ha previsto la programmazione di alcune
sessioni di training, in collaborazione con gli Animalisti Italiani, cui ogni
manager di negozio era tenuta a partecipare per poi fornire essa stessa un
training al proprio staff. Alcuni dei collaboratori Lush fanno inoltre parte di
associazioni animaliste o di vegetariani, e hanno scelto di lavorare in
azienda proprio per la sua vocazione etica.
Risultati
Nei negozi europei sono state raccolte oltre 70.000 firme contro i test sugli
animali un risultato considerevole rispetto alla breve durata della campagna
(due settimane).
I clienti Lush hanno potuto approfondire la tematica animalista in un
ambiente neutro (quello del negozio) e hanno potuto conoscere meglio tutto
quello che, a livello etico, sta dietro ai loro cosmetici.
L’iniziativa è stata accolta da unanime consenso all’interno dello staff, che
oggi si sente più vicino all’azienda identificandosi ulteriormente nei suoi
valori.
322
Il libro d’oro della responsabilità sociale
MAPA SPONTEX ITALIA
Azienda che produce spugne e panni per pulizia e igiene della casa
Vuoi solo lavarti la coscienza?
Problema
Nell’Africa sub-sahariana, dove vive il 10 per cento della popolazione
mondiale, più del 60 per cento della popolazione ha contratto il virus
dell’Aids, secondo i dati delle Nazioni Unite. L’Organizzazione
Internazionale del Lavoro (OIL) osserva poi che nove persone su dieci,
malati di l’Hiv/Aids sonno adulti nel pieno della loro vita lavorativa.
L'impatto sociale è drammatico: milioni di partner vedovi e spesso anch'essi
malati, costretti ad affrontare la malattia e la povertà; milioni di orfani
costretti a sopravvivere senza l'assistenza parentale. Sotto il profilo
economico la malattia ed il decesso di un numero significativo di dipendenti
ha dei costi tali da minacciare seriamente le prospettive di sviluppo
economico.
Soluzione
Nel 2006 Spontex ha lanciato una provocazione in collaborazione con
l’Organizzazione Umanitaria Cesvi, a sostegno della lotta contro l’Aids in
Africa: “Vuoi solo lavarti la coscienza... o vuoi veramente fermare l’Aids in
Africa?”
Spontex Italia e Cesvi, associazione non profit, hanno collaborato per la
campagna “Fermiamo l’AIDS sul nascere” .
Per raccogliere fondi a sostegno dell’iniziativa è stata studiata una forma di
mailing estremamente originale, di grande impatto ma anche sostenibile:
durante il mese di Dicembre 500.000 famiglie selezionate in diverse città
italiane hanno ricevuto per posta una busta trasparente contenente un panno
in cellulosa per la pulizia/lavaggio delle superfici della casa, il
pannospugna Spontex. Sulla busta è stata riportata la scritta “Vuoi solo
lavarti la coscienza?..e poi sul folder all’interno “o vuoi veramente fermare
l’AIDS in Africa?”. All’interno della busta un folder, la presentazione
dell’iniziativa e l’invito ai consumatori a spedire contributi tramite il
bollettino postale allegato: un gesto semplice per un aiuto concreto!
Con questo messaggio originale e tagliente, ai destinatari è stata data
l’opportunità di scegliere se “pulirsi” la coscienza con l’aiuto del simbolico
Pannospugna Spontex, oppure decidere di sostenere e offrire un valido
contributo al Cesvi, sottoscrivendo una donazione a favore del progetto
“Fermiamo l’Aids sul nascere”: un progetto importante che mira a
323
Il libro d’oro della responsabilità sociale
combattere la trasmissione del virus HIV da madri sieropositive ai loro figli
attraverso un programma di prevenzione, cura farmacologia, assistenza
alimentare e psicologica.
L’azienda è stata sin dall’inizio impegnata nell’organizzazione e nella
promozione dell’evento ed, oltre ad aver stanziato in favore dell’iniziativa
un budget in termini monetari, ha sollecitato la completa disponibilità da
parte dei dipendenti per l’organizzazione dell’evento.
Tutti i reparti infatti sono stati coinvolti (Il Marketing, la Logistica, la
Produzione e le Vendite) ed invitati a lavorare in tempi molto stretti per
permettere la realizzazione dell’iniziativa e per diffondere il messaggio di
solidarietà al maggior numero possibile di persone.
Risultati
Il progetto ha fortemente contribuito a diffondere la consapevolezza per
l’enorme problema della diffusione dell’AIDS in Africa.
I vantaggi dell’operazione sono stati chiari : per Cesvi la raccolta fondi, per
Spontex il rafforzamento dell’immagine aziendale verso l’interno e
l’esterno.
L’attività è risultata non solo di successo e di utilità dal punto di vista
sociale, ma si è rivelata fortemente formativa per tutta l’azienda. Il consenso
da parte del personale è stato completo e l’iniziativa è stata accolta come
un’ottima occasione per dare un piccolo contributo ad un grande progetto.
324
Il libro d’oro della responsabilità sociale
MEDIAMARKET
Catena di elettronica di consumo
La scuola nel cielo
Problema
Nel subcontinente indiano, in una regione del Pakistan del territorio del
Kashmir, un terremoto nell’ottobre 2005 ha causato circa 82 mila morti. Il
sisma è invece avvenuto su una faglia vicina a molti centri abitati, che sono
stati colpiti duramente. La distruzione di così tante città e villaggi, che ha
causato la perdita di tantissime vite umane, è dovuta alla bassa qualità delle
costruzioni, non progettate per resistere a oscillazioni così intense.
Soluzione
Da diversi anni Mediamarket è attiva nel campo sociale e solidale, avendo
realizzato diversi progetti per esempio in Nord Corea e in Sudafrica, in
stretta collaborazione con il CESVI (Cooperazione e Sviluppo).
Nel 2006 ha intrapreso una nuova operazione di solidarietà, denominata “La
scuola nel cielo”, che permetterà la completa ricostruzione di una Primary
School a Nagani, un villaggio pakistano colpito duramente dal violento
terremoto nell’ottobre del 2005, e che ospiterà 300 bambini da 0 a 5 anni.
Il progetto ha previsto il finanziamento di due missioni fotografiche
realizzati in diversi mesi nel 2006 dal fotoreporter Giovanni Diffidenti, con
l'obiettivo di documentare la distruzione e la prima ripresa delle attività in
seguito al sisma. Le immagini sono state raccolte e selezionate per la
produzione di un libro fotografico edito da Mediamarket e distribuito presso
i negozi a marchio Media World e Saturn. Mediamarket ha così stampato
8.000 copie del libro e ha deciso di devolvere l’intero ricavato del prezzo di
vendita alla realizzazione del progetto.
La campagna di comunicazione ha incluso una conferenza stampa, alla
quale ha partecipato, oltre alle delle diverse realtà coinvolte nel progetto, il
console pakistano Tariq Zameer e una familiare di una vittima del
terremoto. Sono stati realizzati inoltre un booklet e una cartella stampa, una
pagina dedicata sui siti internet dell’azienda, articoli su su MWm Magazine,
Super Show e Show Planet, una campagna di ufficio stampa per la visibilità
al pubblico e infine l’inserzione del progetto all’interno dei volantini
nazionali.
Il progetto si è valso inoltre della partnership di: Canon, Contrasto, A+G,
Forma Centro Internazionale di Fotografia Milano, BRM, Mondadori
Printing, MGPO (Mountain and Glacier Protection Organisation) Comitato
325
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Ev-K2-CNR, ERRA (Earthquake Rehabilitation and Reconscrution
Authority).
Risultati
L’interesse e la risposta da parte del pubblico sono stati molto positivi: da
ottobre a gennaio 2007 sono state vendute oltre 7000 copie del libro.
La mostra fotografica è diventata itinerante e viene presentata dal Cesvi
durante varie manifestazioni in diverse città italiane. In Pakistan sono stati
avviati i lavori di ricostruzione della Primary School e l’inaugurazione è
prevista per l’inizio dell’anno scolastico 2008.
326
Il libro d’oro della responsabilità sociale
NATURASÌ
Catena di supermercati specializzata nella vendita di prodotti biologici e
naturali
Progetto Kunanisa No agli Ogm Sì all’indipendenza alimentare
Problema
Lo Swaziland, con un’estensione di 17.364 chilometri quadrati ed una
popolazione di 950.000 abitanti è il più piccolo stato dell’Africa australe.
Una congiuntura economica negativa, negli ultimi anni, ha causato una
flessione del Pil, aggravata da un’epidemia di Aids che ha reso il 40 per
cento della popolazione sieropositiva. Devastanti sono le conseguenze
socioeconomiche della malattia: il numero degli orfani, circa 70.000, è
destinato a triplicarsi nei prossimi dieci anni. A morire sono soprattutto le
persone tra i venti e i quarant’anni, ovvero la manodopera su cui si regge
l’economia agricola. Nelle piccole comunità, come Shewula, le famiglie
decimate dall’epidemia non sono più in grado di coltivare la terra e cresce
in modo allarmante il numero dei bambini denutriti.
Soluzione
“Kunanisa”, termine con cui si indica il tradizionale sistema di scambio
delle sementi nella comunità di Shewula nello Swaziland, ha dato il nome al
progetto di assistenza e formazione promosso dal 2003 nel paese africano
da NaturaSì, prima catena italiana nella vendita dei prodotti biologici, in
collaborazione con Legambiente e l’organizzazione non governativa Cospe.
L’obiettivo che si è posta l’azienda insieme ai due partner è stato quello di
raggiungere un’adeguata autosufficienza alimentare alla popolazione in un
villaggio di 10.000 persone. Un modo per guardare al futuro mantenendo un
legame con le proprie origini ed il proprio territorio, promuovendo il
rispetto della natura e della persona attraverso l’agricoltura biologica. È
proprio dalla scelta di un tipo di coltivazione naturale e dal rifiuto dell’uso
dei concimi chimici o diserbanti che derivano i benefici per la comunità in
termini di salute e di autosufficienza alimentare.
Al fine di raccogliere i fondi, l’iniziativa ha previsto l’utilizzo dei seguenti
strumenti:
- l’iniziativa “Il coraggio di dire no agli Ogm”, per raccogliere contributi
attraverso salvadanai collocati nei punti vendita e nei ristoranti;
- i biglietti di Natale 2003 pro Swaziland: 0,25 euro per ogni biglietto
augurale donato ai consumatori sono stati devoluti a favore del progetto;
327
Il libro d’oro della responsabilità sociale
- le raccolte punti 2004-2005 e 2005-2006: attraverso i contributi volontari
dei consumatori che, invece di ritirare il premio, hanno deciso di
devolvere il corrispettivo dei punti all’acquisto di sementi o attrezzature
agricole destinate alla popolazione africana. Dal 2005 è stata istituita
anche la “Tessera di solidarietà: l’unione fa la forza” che ha consentito ai
consumatori che non hanno raggiunto la quantità minima di punti per
scegliere uno dei premi in palio, di devolvere i punti rimanenti sempre a
favore del progetto;
- i calendari 2005 e 2006 dedicati ai bambini dello Swaziland. Realizzati in
collaborazione con Legambiente, i fondi raccolti sono stati utilizzati per
sostenere un progetto di accoglienza a scuola di 800 bambini di Shewula
e di altre tre comunità: Kambhle, Maphastindvuku, Sidwashini.
La strategia di promozione del progetto ha previsto una costante
comunicazione sullo svolgimento delle attività nello Swaziland.
Informazioni sull’iniziativa sono state diffuse attraverso il periodico
InformarSì (che ha una tiratura di 60.000 copie), distribuito gratuitamente
nei punti vendita. Un altro mezzo di diffusione è stato il sito internet, che
illustra il progetto in dettaglio. Nei vari supermercati inoltre sono stati
collocati cartelli per aggiornare i consumatori su quanto è stato raccolto e
realizzato grazie al loro aiuto.
Risultati
La raccolta fondi 2003/2004 ha permesso di devolvere al progetto un
contributo iniziale di 18.025 euro. Grazie all’operazione “Il coraggio di dire
no agli Ogm” è stato possibile promuovere e realizzare attività di assistenza
a 30 famiglie, interventi di sostegno a 7 campi scolastici. Altra importante
attività è stata la diffusione delle colture native; diversi contadini e ragazzi
di Shewula e Kambhoke e di altre 4 comunità dello Swaziland hanno inoltre
partecipato ai programmi di formazione per diventare “Rural extensions
officers”, ovvero tecnici del Ministero dell’Agricoltura incaricati di dare
assistenza alle famiglie contadine. È stata costruita la scuola di Nduma, in
cui studiano quasi 100 bambini, una delle tre “Sebenta schools” della
comunità, ovvero campi scolastici gestiti dalla comunità in collaborazione
con il Sementa National Institute. Ogni campo è una scuola di agricoltura
sostenibile, i cui allievi diventano degli insegnanti a loro volta e forniscono
assistenza alla comunità.
328
Il libro d’oro della responsabilità sociale
NEW FACTOR
Società italiana specializzata nella trasformazione e commercializzazione
di frutta secca in guscio e sgusciata
Fioccano i Regali
Problema
Il Cause Related Marketing, che nasce negli USA nei primi anni ’80, solo di
recente ha trovato anche nel nostro Paese una teorizzazione organica e
un’applicazione pratica.
I mutamenti culturali degli ultimi anni hanno portato a rivalutare il ruolo
dell’azienda, considerata non solo come soggetto economico, ma anche
sociale, in grado di offrire contributi reali alla collettività.
Soluzione
Dal 2004, a seguito dell’incontro con Figli del Mondo, New Factor ha
cominciato ad impegnarsi nel Cause Related Marketing, sistema per
l’impegno sociale dell’impresa.
Negli ultimi anni, infatti, attraverso Figli del Mondo, New Factor si è
impegnata a sostenere il progetto Raibow a Cicetekelo, in Zambia,
promosso dell’Associazione Papa Giovanni XXIII. Tale progetto è rivolto ai
bambini orfani a causa dell’aids e le azioni di New Factor sono state
finalizzate al loro inserimento in famiglie locali, nonché al sostegno
lavorativo attraverso il microcredito agricolo che fino a questo momento ha
ottenuto ottimi risultati. Nel 2005 ha inoltre promosso “Un pallone per
Amico”, che consisteva nella promozione e vendita di arachidi per un
periodo definito, destinando poi una piccola parte del fatturato alla
costituzione di un fondo di microcredito agricolo.
Nel 2006 l’azienda ha ribadito il proprio impegno nel sociale, sviluppando il
progetto “Fioccano i Regali” per la quale parte del ricavato per la vendita di
ogni confezione dei prodotti della linea Snack Time (cocktail, pistacchi,
anacardi e arachidi del marchio Mister Nut) è stato destinato al progetto.
Attraverso la raccolta delle prove d’acquisto di tali prodotti, l’azienda ha
lasciato una duplice possibilità di scelta ai propri consumatori: ricevere i
premi messi in palio oppure devolvere il valore del proprio premio per
sostenere il progetto.
Il programma ha coinvolto 8 gruppi di 20-25 famiglie per un periodo
massimo di 4 anni e ha previsto un sistema di erogazione delle risorse
necessarie a sviluppare la propria produzione agricola costituito da corsi di
329
Il libro d’oro della responsabilità sociale
formazione e di aggiornamento, erogazione degli input agricoli, assistenza
tecnica. In base al raccolto fatto è stata prevista la restituzione del prestito.
Risultati
La commercializzazione dei prodotti dell’azienda è stata legata al progetto
di cooperazione internazionale “Rainbow Zambia”. Puntando sulla
solidarietà si è così venuta a creare una maggiore sensibilizzazione del
consumatore, che anche solo con l’acquisto del prodotto, ha potuto
contribuire al sostegno del progetto.
Grazie all’avvicinamento alla RSI e ad azioni di Cause Related Marketing i
dipendenti e collaboratori hanno sentito un maggior spirito di appartenenza
all’azienda e hanno condiviso maggiormente la mission aziendale.
Il contributo diretto di New Factor ha sostenuto anche nel 2006 uno degli
otto gruppi del programma costituito da 25 famiglie zambiane.
330
Il libro d’oro della responsabilità sociale
NOVARTIS FARMA
Multinazionale del settore chimico farmaceutico
Progetto Malaria Tigrai
Problema
La malaria rimane ancora tragicamente presente in vaste zone tropicali,
soprattutto nell'Africa subsahariana, dove causa oltre un milione di morti
ogni anno e dove si registrano persino aumenti del potenziale di
trasmissione.
L’Etiopia registra un’alta endemicità malarica - il 56% della popolazione
vive in zone malariche. Circa la metà degli abitanti risiedono in aree del
tutto prive o scarsamente coperte dall’assistenza sanitaria. Qui la malaria
falciparum - la forma più aggressiva dell’infezione - è diventata resistente ai
trattamenti convenzionali, quali la clorochina, l’associazione pirimetaminasulfadoxina e l’amodiachina.
Soluzione
Il progetto Tigrai è un programma di prevenzione e cura della malaria che
prende il nome dalla omonima regione settentrionale dell’Etiopia a cui si
rivolge. È un’iniziativa nata nel 2004 da una partnership pubblico/privato
(la prima del suo genere in Italia) tra Novartis Italia e il Ministero della
Salute, in collaborazione con l’Istituto Dermatologico S.Gallicano di Roma,
l’O.M.S e l’Ufficio Sanitario del Tigrai. Diventato operativo nel 2005, è un
programma innovativo di educazione, prevenzione, diagnosi e cura
antimalarica, di durata biennale, rivolto alle popolazioni della regione
etiopica del Tigrai, una delle aree africane più colpite dalla malattia.
Il progetto, che ha tra i suoi punti di forza il coinvolgimento diretto e la
responsabilizzazione alla cura delle popolazioni assistite, ha interessato
circa 140.000 persone, distribuite in villaggi rurali, e ha previsto la
distribuzione gratuita di test diagnostici e dell’antimalarico Coartem®
prodotto da Novartis. Coartem, uno dei più efficaci farmaci oggi disponibili
per combattere la malattia, in particolare quella farmaco-resistente: il tasso
di guarigione con questo trattamento è pari al 95%. Coartem è stato
sviluppato da Novartis in partnership con istituzioni sanitarie cinesi: uno dei
suoi principi attivi, l’artemetere, deriva infatti dall’artemisia annua, pianta
nota nella medicina tradizionale cinese per le sue proprietà antimalariche.
Il suo scopo è valutare l’impatto di una gestione della malaria a livello
‘comunitario’, ovvero realizzata direttamente nei villaggi, attraverso
331
Il libro d’oro della responsabilità sociale
operatori locali opportunamente formati - nel ridurre la diffusione, la
mortalità e il tasso di ospedalizzazione causati dalla malattia.
Le attività di diagnosi precoce e trattamento tempestivo con Coartem dei
casi di malaria identificati è affidata a operatori locali – chiamati
Community Health Workers (CHW) –, abitanti dei villaggi coinvolti nel
progetto che godono della fiducia della popolazione. Alla loro formazione
provvede il personale professionista dell’Ufficio Sanitario del Tigrai,
coadiuvato dagli operatori sanitari dell’Ospedale Dermatologico Italiano di
Quihà e dell’Istituto Dermatologico San Gallicano.
La strategia adottata dal Progetto Tigrai ha il vantaggio non solo di far
arrivare nelle zone rurali più remote del Paese uno dei farmaci antimalarici
più efficaci oggi disponibili, insieme a kit diagnostici d’avanguardia, ma di
offrire alla popolazione del Tigrai il know how della gestione della malattia,
un “valore aggiunto” che, secondo l’OMS, è uno strumento cruciale per
sconfiggere una delle più gravi malattie che affliggono il Terzo Mondo.
Risultati
I villaggi coinvolti nel distretto di Alamata sono stati 33, di pari numero gli
operatori sanitari addestrati e 48.000 le persone trattate in loco con
Coartem, mentre 32.000 sono le persone trattate con l’antimalarico
all’interno di strutture sanitarie. I dati preliminari indicano che la gestione
della malaria a livello comunitario ha ridotto in misura sensibile il tasso di
mortalità e di ospedalizzazione.
Il Progetto Tigrai realizzato e sostenuto da Novartis Italia, con un
investimento biennale pari a 400.000 dollari, è coerente con l’impegno del
Gruppo. Il flusso costante di informazioni in azienda riguardo lo
svolgimento, i risultati e la risonanza del progetto contribuiscono ad
aumentare la consapevolezza dei collaboratori verso questo tipo di iniziative
umanitarie e a diffondere una cultura della responsabilità sociale.
332
Il libro d’oro della responsabilità sociale
NOVO NORDISK FARMACEUTICI
Azienda che opera nel settore farmaceutico
Changing Diabetes
Problema
Oggi circa 230 milioni di persone nel mondo sono colpite dal diabete e si
stima che questo numero cresca di sette milioni di persone ogni anno, molte
delle quali sono giovani o bambini nei primi anni di vita. Questa patologia è
la quarta causa di morte nel mondo e ogni dieci secondi una persona muore
per cause correlate a questa. Il diabete, inoltre, è un fenomeno fortemente
legato al notevole incremento dell’obesità ed è per questo che occorrono
interventi mirati per sconfiggere questa moderna pandemia.
Soluzione
Novo Nordisk ha avviato Changing Diabetes, una campagna internazionale
per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema del diabete, puntando a
creare partnership istituzionali con organi di Governo, ONG, Associazioni
dei pazienti, media ed opinione pubblica. Changing Diabetes è nata
partendo dal fatto che, oggi, per ottenere un reale miglioramento della
qualità di vita per milioni di diabetici, non bisogna puntare solo allo
sviluppo di terapie farmacologiche moderne, ma occorre ricerca ed
abbattere tutte quelle barriere psico-sociali che impediscono una vita al pari
delle persone senza diabete. La campagna desidera sensibilizzare l’opinione
pubblica e tutti gli “attori” coinvolti nel trattamento del diabete nella sua
prevenzione, attraverso il miglioramento degli stili di vita, promuovendo in
tal senso, accanto la terapia farmacologia anche l’attività motoria ed un
corretto approccio nutrizionale. Changing Diabetes vuole essere di supporto
alle problematiche di carattere socio-sanitario e, in tal senso, è stato siglato
per la prima volta in Italia un accordo con il Ministero della Salute per
finanziare ed avviare nella nostra nazione uno studio sui bisogni inespressi
delle persone con diabete. Il management dell’Azienda, in particolare
l’Amministratore Delegato e il Vicepresidente, è stato coinvolto in tutti i
passaggi della campagna, fornendo supporto essenziale.
Risultati
Grazie al progetto è stato stretto un accordo di programma con il Ministero
della Salute ed un patrocinio con le società scientifiche SID e AMD ed è
iniziata una collaborazione con le principali associazioni dei pazienti
333
Il libro d’oro della responsabilità sociale
diabetici. L’obiettivo principale di promuovere una partnership con tutti gli
“attori” coinvolti nel trattamento di questa patologia è stato, quindi,
pienamente raggiunto.
334
Il libro d’oro della responsabilità sociale
POMPADOUR TÈ
Settore degli infusi
“Con il cuore e con gli occhi: GRAZIE!”
Problema
Nel mondo ogni 5 secondi una persona diventa cieca, ogni minuto questo
tragico destino tocca ad un bambino. Più del 90% delle persone non vedenti
vive nei paesi del sud del mondo e, nell’80% dei casi, la cecità sarebbe
evitabile. Nei Paesi in Via di Sviluppo molte sono le malattie che
minacciano anche la vista dei bambini. La carenza di vitamina A, il
tracoma, l'oncocercosi, la cataratta, l'ipovisione sono solo alcune di queste.
Per questi bambini perdere la vista equivale all'impossibilità di andare a
scuola, di inserirsi nel tessuto economico sociale della propria comunità, di
costruirsi un futuro dignitoso e indipendente.
Si rivelano quindi necessarie campagne volte a sensibilizzare l’opinione
pubblica sul tema della cecità evitabile, quasi sconosciuto ai più nelle sue
dimensioni.
Soluzione
Per affrontare le malattie che causano la cecità la CBM International,
insieme all’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dato vita al
programma Vision 2020 – The right to sight per l’eliminazione della cecità
evitabile, rivolto a organizzazioni internazionali e ad aziende di diversi
settori.
Pompadour Italia ha deciso di legare un proprio prodotto di punta, l’infuso
“Frutti di Bosco e Vitamine” alle attività di CBM Italia Onlus nell’ambito di
Vision 2020 e, in particolare, ai suoi progetti di prevenzione
dell’avitaminosi A (xeroftalmia) infantile. Pompadour è così la prima
azienda non legata al mondo dell’ottica o al settore sanitario che ha sposato
la campagna Vision 2020, avviando la campagna “Con il cuore e con gli
occhi: Grazie!”.
Per tutti i 150.000 pezzi dell’infuso “Frutti di Bosco e Vitamine” distribuiti
da ottobre a febbraio del 2007, Pompadour ha devoluto a CBM Italia Onlus
0,20 Euro. La campagna è stata inoltre veicolata sulla stampa con sampling,
advertising e redazionali, spazi riservati direttamente a CBM Italia Onlus e
attraverso tutti i canali informativi della stessa associazione (eventi,
newsletter, sito internet, newsletter elettronica…). In particolare, l’elemento
centrale della strategia comunicativa è stato il package di prodotto.
All’interno delle confezioni dell’infuso sono stati riportati i seguenti
335
Il libro d’oro della responsabilità sociale
elementi: la fotografia di un bambino con lenti di prova e montatura, il logo
di CBM Italia e il messaggio del progetto, le informazioni sulla cecità nel
mondo e quelle relative alla Avitaminosi A, il meccanismo di donazione, la
destinazione ai progetti della campagna Vision 2020 e il sito internet di
CBM Italia Onlus a cui si è rimandato per ulteriori informazioni.
I soldi raccolti sono stati interamente destinati da CBM al finanziamento
delle attività di prevenzione e cura dell’ospedale Ancilla di Lagos e al
completamento dell’equipaggiamento dello stesso.
Risultati
Grazie all’intervento di Pompadour è stato ultimato l’equipaggiamento
dell’ospedale Ancilla di Lagos, nelle nuove strutture dell’ospedale, oltre
6.000 persone potranno essere sottoposte a visite oculistiche e più di 1.000
pazienti potranno essere sottoposti a interventi chirurgici riabilitativi e
,grazie al programma di lotta all’Avitaminosi A, migliaia di bambini
potranno essere raggiunti con screening periodici e somministrazione di
Vitamina A.
Inoltre milioni di nuovi contatti sono stati raggiunti e sensibilizzati, in Italia,
sul tema della cecità evitabile.
Proprio in virtù dell’impegno profuso nell’iniziativa e nella campagna
internazionale Vision 2020, Pompadour e l’amministratore delegato, il dott.
Schick, sono stati insigniti con un premio speciale in occasione della
Giornata Mondiale della Vista (12 ottobre 2006).
Quest’attenzione in Italia ha portato, qualche anno fa, alla costituzione della
società Mondovero, in collaborazione con Alce Nero, un’azienda che opera
esclusivamente nel mercato Equo Solidale con la certificazione del
consorzio FAIRTRADE.
336
Il libro d’oro della responsabilità sociale
POSTE ITALIANE
Operatore di servizi postali
Raccolta fondi per la lotta ai tumori del seno
Problema
Il tumore della mammella è il tipo di cancro più diffuso tra la popolazione
femminile, seconda solo ai tumori della pelle.
Secondo i Registri tumori, ogni anno in Italia oltre 11.000 donne muoiono
di cancro mammario.
Il rischio di carcinoma mammario in Italia aumenta rapidamente con l’età,
raggiungendo un tasso annuo superiore ai 150 casi per 100.000 donne in
epoca menopausale, per poi continuare a crescere, più lentamente, fino a
tarda età. Questo fenomeno è evidente in tutte le popolazioni ad incidenza e
mortalità stabili, mentre nelle popolazioni in cui il rischio è in rapido
aumento l’incidenza nelle donne in età premenopausale, appartenenti a
generazioni più recenti e quindi esposte per tutta la vita ai fattori
responsabili dell’aumento del rischio, può risultare uguale o addirittura
superiore a quella delle donne in età postmenopausale.
Soluzione
Poste Italiane ha ideato una raccolta fondi per la lotta contro i tumori del
seno.
Per promuovere la raccolta ha utilizzato la materia prima dell’attività
lavorativa dell’azienda, il francobollo, che, a motivo del suo largo impiego,
ha permesso di raggiungere ampie fasce di fruitori alimentando in maniera
continuativa la raccolta stessa. In particolare, il francobollo dedicato alla
Regina Elena è sembrato il più indicato per la realizzazione del progetto,
dato l’impegno del personaggio nel sociale.
Nel 2002 è uscito quindi un francobollo da € 0,41, equivalenti alla tariffa
per affrancare la corrispondenza diretta in Europa, con un sovrapprezzo di
€ 0,21. Per ogni francobollo venduto 21 centesimi sono stati destinati alla
Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma per il finanziamento di
progetti volti al potenziamento delle strutture senologiche e alla promozione
della ricerca e della prevenzione, nell’ambito della lotta contro i tumori del
seno.
Nel periodo di attivazione dell’iniziativa, la cui durata inizialmente era stata
fissata in 2 anni, prorogata quindi di un altro anno e conclusasi il
31/12/2005, sono stati venduti circa 4.370.000 francobolli.
337
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Al francobollo è stato affiancato l’utilizzo di altri strumenti quali: cartoline
dedicate, tessere, folder, annulli speciali.
L’attività di comunicazione ha previsto l’organizzazione di una grande
manifestazione di presentazione del francobollo, che si è svolta con
l’intervento del Ministro delle Comunicazioni, il Presidente dell’Università
Cattolica del S.Cuore di Roma, i vertici aziendali, la Principessa Maria
Gabriella di Savoia e centinaia di personaggi del mondo, con la presenza
della stampa nazionale e la TV.
A supporto della campagna di vendita sono stati promossi dal Business Unit
Philately “Regina Elena Day” svoltisi presso le 140 Filiali di Poste Italiane,
la Race for the Cure (una maratona organizzata annualmente a Roma dalla
Fondazione Komen Italia impegnata nella lotta ai tumori del seno); o in
coincidenza con eventi di risonanza nazionale, come la Festa della Donna,
la Festa della mamma. Altri momenti forti sono stati l’iniziativa “Affranca
la vita” annunciata con apposita conferenza stampa dal Presidente della
Camera pro tempore Pierferdinando Casini, rivolta agli operatori economici
associati alla Federazione Italiana Tabaccai.
La Business Unit Philately e le funzioni aziendali competenti hanno curato
la pianificazione di tutte le fasi realizzative del progetto, dalle azioni
promozionali periodiche e di comunicazione, alla commercializzazione, alle
procedure contabili per l’accantonamento del sovrapprezzo e per il
trasferimento dei fondi al destinatario.
Risultati
Con i fondi raccolti sono stati finanziati 15 progetti di giovani ricercatori di
varie Università; 11 programmi di supporto, educazione, diagnosi e
trattamento dei tumori del seno ed il potenziamento del Centro di Senologia
dell’Università Cattolica S. Cuore di Roma – Policlinico Agostino Gemelli.
Per quanto riguarda Poste Italiane, il progetto ha contribuito a rafforzare
un’immagine di azienda con forte vocazione per il sociale, coerentemente
con le sue storiche tradizioni, e a sensibilizzare un’alta percentuale di
donne.
338
Il libro d’oro della responsabilità sociale
PROCTER & GAMBLE
Azienda che opera nel settore del largo consumo
Infasil per te
Problema
Da una indagine svolta nel 2001, in collaborazione con 200 ginecologi
AOGOI, su 2000 donne sull’intero territorio nazionale emerse in modo
visibile la necessità di maggiore informazione e sensibilizzazione rispetto
una corretta igiene intima, soprattutto considerate le notevoli carenze
informative e l’alta frequenza di disturbi quali le infezioni intime (41% del
campione, ovvero, proiettando questa percentuale ai 25 milioni di italiane
dai 14 anni in su, per oltre 10 milioni di donne) che possono invece essere
prevenute con una corretta igiene intima.
Soluzione
“Infasil per te” è un progetto che nasce dalla collaborazione tra il marchio
Infasil ed AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani)
con l’obiettivo di informare e sensibilizzare la donna alla prevenzione e
all’attenzione verso la propria salute attraverso una corretta igiene intima.
Inoltre, nell’ambito di diversi progetti, l’azienda si è avvalsa della
collaborazione dei Presidi delle Facolta di Medicina e dei Rettori delle
Università di Roma, Bologna, Milano e Napoli, e delle principali catene
della Grande Distribuzione.
L’impegno di Infasil ed AOGOI si è concentrato nell’organizzare percorsi
di sensibilizzazione realizzati in diversi anni:
2002 - 1a Campagna di informazione ed educazione sull’igiene intima.
Sul sito internet dell’Infasil è stato attivato il servizio “ginecologo online”:
consulenza gratuita 24 ore su 24 di un medico ginecologo AOGOI. Il
servizio, ancora attualmente attivo, ha offerto una risposta a più di 110.000
domande pervenute da utenti e consumatori. Negli ambulatori e negli
ospedali, sono stati distribuiti 2 milioni di opuscoli informativi ed educativi
attraverso la collaborazione di oltre 300 ginecologi.
2003 - Infasil per Te-Neo Mamma.
È stato ideato e reso disponibile a tutte le donne in attesa, il 1° corso preparto gratuito on-line, una serie di lezioni condotte da medici AOGOI ed
offerte agli utenti attraverso un sistema interattivo di formazione a distanza
(e-learning); un corso articolato in 5 lezioni, con il supporto di video
riprese, animazioni e interventi di ginecologi; un servizio che ha soddisfatto
339
Il libro d’oro della responsabilità sociale
oltre 3900 richieste. Inoltre, sono stati preparati e realizzati corsi pre-parto
dedicati all’igiene intima nei principali Ospedali Italiani.
2004 - Infasil per Te-Sportello Attivo.
All’interno delle principali università italiane è stato creato uno “Sportello
Attivo” dove, per 1 settimana, giovani donne hanno potuto confrontarsi con
le ginecologhe AOGOI attraverso colloqui gratuiti. Un’iniziativa che ha
permesso non solo di comunicare un’importante messaggio di
sensibilizzazione ma anche di raccogliere ulteriori dati ed informazioni sul
mondo dei giovani ed il loro rapporto con le tematiche di benessere intimo
attraverso un questionario completato da oltre 9.000 mila studentesse
italiane.
2005/6 - Infasil per Te-Il Mese della Protezione.
Un mese dedicato a tutte le donne per sensibilizzare ed educare ad una
corretta protezione dell’igiene intima. Due gli elementi salienti: la
distribuzione in tutti i maggiori punti vendita della grande distribuzione di
un kit di autovalutazione del benessere intimo, sviluppato in collaborazione
con AOGOI e la possibilità per un periodo indicato di effettuare una visita
ginecologica gratuita presso uno dei ginecologi AOGOI aderenti
all’iniziativa. Sono state così effettuate oltre 1.000 visite ginecologiche.
Il progetto ha coinvolto anche Istituzioni, quali le Università che hanno reso
capillare e immediato il contatto con l’utente. Inoltre, Infasil per Te Mese
della Protezione ha avuto il Patrocinio del Ministero della Salute e i partner
della GDO attraverso l’iniziativa il Mese della Protezione attivata
all’interno di ipermercati e supermercati.
Le iniziative di “Infasil per te” sono state inoltre rivolte alle dipendenti le
quali hanno ricevuto tutti i materiali informativi ed educativi relativi alle
varie iniziative. Le diverse iniziative sono state comunicate internamente
attraverso l’intranet aziendale.
Risultati
Il progetto “Infasil per te” è stato sviluppato con continuità e supportato per
poter interessare un ampio e significativo numero di donne.
Sono state fornite 110.000 risposte da un ginecologo on-line, 600 ore di
corso pre-parto on-line e sono state coinvolte 10.000 ragazze nell’attività
Sportello Attivo nelle università. 150.000 mila kit sono stati distribuiti nei
punti vendita.
Grazie all’iniziativa il marchio ha ottenuto il supporto dei media ottenendo
ottimo e crescente copertura media sia a livello nazionale sia locale.
340
Il libro d’oro della responsabilità sociale
PROGETTO ITALIA
Società che opera nel campo della solidarietà e degli eventi culturali
Trovanoprofit
Problema
L’individuazione e la scelta degli stakeholder rappresenta un passaggio
fondamentale nella “relazione pubblica” che si vuole attivare con la propria
comunità.
Soluzione
Progetto Italia ha ideato un portale che permette di connettere individui,
organizzazioni e aziende per aiutare il Terzo Settore ad esprimere appieno
le proprie potenzialità.
L’azienda ha ideato e finanziato la creazione del portale sfruttando le
tecnologie più innovative nel settore del web. Il progetto, sviluppato con la
collaborazione dello Studio Lentati, ha coinvolto tutte le più importanti
realtà del Terzo Settore.
Il progetto ha così permesso alle associazioni senza scopo di lucro di
rendersi visibili e reperibili da chiunque necessiti di un aiuto.
Il sito offre un supporto a chi intende prestare la propria opera volontaria
presso strutture Nonprofit e permette alle aziende che siano interessate ad
avviare rapporti di collaborazione con organizzazioni senza scopo di lucro
di entrare in contatto con le organizzazioni più vicine alle loro esigenze.
Risultati
È stato raggiunto il risultato prefissato di oltre 1000 associazioni iscritte,
rispondenti agli standard richiesti e in termini di pagine visitate.
Ampio risalto è stato dato dalla stampa all’iniziativa.
Il progetto ha agevolato la ricerca di associazioni che rispondano alle
esigenze di chi ha bisogno, o di chi semplicemente desidera dare un proprio
contributo nel Terzo Settore in qualità di singolo volontario o come azienda.
341
Il libro d’oro della responsabilità sociale
RAS
Società del settore assicurativo - finanziario
Partnership con WWF-Italia in Generazione Clima
Problema
L'esistenza di ciascun ecosistema è assicurato dall' equilibrio ecologico,
cioè dalla presenza di tutti i suoi componenti: animali, piante, acqua, luce,
aria e così via.
Ogni ecosistema tende a conservare il proprio equilibrio e quando
l'equilibrio si rompe l' ecosistema si modifica.
L'ecosistema della terra ha subito tali e tanti sfruttamenti che, all'inizio del
terzo millennio la situazione è molto grave, a tal punto che entro il 2050 si
prevede raggiungerà proporzioni insostenibili. Di questo passo a metà del
primo secolo il fabbisogno sarà raddoppiato rispetto alle risorse che la terra
può offrire. Questo squilibrio di cui già si avvertono i segnali snatura
l'ambiente e rende necessaria, quindi, una presa di coscienza per arginare il
fenomeno della perdita di biodiversità e di un consumo delle risorse sempre
maggiore.
Viviamo in un momento in cui il cambiamento di clima è un problema a
tutti evidente e sempre più pressante.
Soluzione
Ras è stata main sponsor/donor del WWF per la manifestazione
"GenerAzione Clima-Efficienti per Natura", svoltasi nel dicembre 2006 in
200 diversi punti d'Italia, prevalentemente piazze e centri commerciali,
associando il proprio nome a quello della più importante organizzazione
ambientalista italiana per un evento significativo a favore della tutela
dell'ecosistema.
Circa le aspettative degli stakeholder, l'evento è stato preceduto da una
indagine conoscitiva su un campione di 2000 famiglie, effettuata
dall’istituto di ricerca Makno & Consulting, che ha evidenziato un grosso
gap informativo, diffuso in ogni parte del Paese, sulle possibilità di
risparmio energetico conseguibile nelle abitazioni private. L’iniziativa ha
inoltre previsto la formazione di circa 700 tra tecnici e volontari per il check
up energetico nelle abitazioni.
La particolare efficacia del progetto è derivata sia da un evento di
sensibilizzazione del pubblico sul tema del risparmio energetico nella
propria abitazione sia dalla possibilità di ritirare un kit informativo e
soprattutto di ottenere consigli su misura della propria abitazione, tramite la
342
Il libro d’oro della responsabilità sociale
visita di un tecnico specializzato. All'evento erano abbinati due siti web,
uno curato da WWF, e uno da Ras, quest'ultimo focalizzato su un concorso
che metteva in palio tre viaggi Natura del WWF.
Ras si è inoltre occupata del lancio della campagna stampa sui principali
quotidiani che ha affiancato quella a marchio WWF, oltre che da una
specifica campagna web, sempre a cura di Ras.
Circa la più ampia sensibilizzazione dei dipendenti, uno dei punti
informativi di GenerAzione Clima è stato allestito anche all'interno della
sede Ras di Milano. I dipendenti Ras sono comunque da tempo
sensibilizzati al problema del cambiamento di clima e dal 2001 è attivo in
Ras un Gruppo di lavoro ambientale che monitora, in collegamento con
Allianz, gli impatti di Ras secondo gli standard VfU, suggerendo misure per
la riduzione degli stessi. Fra queste, Ras ha adottato una capillare raccolta
differenziata dei rifiuti nelle principali sedi, si rifornisce di energia elettrica
prodotta da fonti totalmente rinnovabili, ha sottoscritto accordi volti a
incentivare l'utilizzo dei mezzi pubblici da parte dei dipendenti e utilizza
diffusamente carta riciclata.
Risultati
La buona partecipazione al progetto è stata dimostrata dal ritiro, da parte del
personale, di circa 1.000 kit informativi.
Per quanto riguarda le iniziative seguite direttamente da Ras, 11.400
persone hanno visitato i banner che pubblicizzavano l'evento, 8.800 sono
entrate nel sito, 3.700 hanno cercato le piazze in cui si sarebbe svolto
l'evento e 642 hanno partecipato al concorso a premi on line.
343
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ROCHE
Gruppo farmaceutico
Breast Friends
Problema
Il tumore al seno è in tutto il mondo occidentale la patologia oncologica
femminile più diffusa ed è la seconda causa di morte per tumore. In Italia
vivono circa 300.000 donne a cui è stato diagnosticato un tumore al seno e
ogni anno si registrano circa 40.000 nuovi casi. Negli ultimi anni, anche a
causa dell’allungamento della vita media, è aumentata l’incidenza del
carcinoma mammario ma una diagnosi precoce e i nuovi farmaci a
disposizione possono migliorare le prospettive per le donne colpite da
questa malattia. I dati confermano che accertare la presenza della malattia
per tempo porta nel 90% dei casi alla guarigione.
Soluzione
Roche Italia è da sempre impegnata nel fornire soluzioni alle crescenti
esigenze di salute della popolazione, grazie a prodotti ad alto contenuto
tecnologico. Nella sua attività di promozione della salute, collabora
costantemente con le Associazioni Pazienti presenti sul territorio nazionale
al fine di organizzare iniziative sociali con spiccate caratteristiche di
eccellenza ed innovazione che hanno come fine lo sviluppo delle
conoscenze nel campo della salute, della ricerca e della formazione in
ambito sanitario, e la veicolazione di messaggi ad alto contenuto sociale.
In linea con questa strategia, nel 2006 Roche Italia ha offerto il proprio
supporto alla campagna internazionale di sensibilizzazione sul tumore al
seno ‘Breast Friends’. Breast Friends è una campagna internazionale di
sensibilizzazione e di informazione per la prevenzione del cancro al seno, in
particolare per una forma particolarmente aggressiva e insidiosa (HER2+)
che può essere contrastata con un anticorpo monoclonale che blocca e
inibisce il recettore HER2+.
La campagna si è servita di diversi testimonial internazionali e italiani
appartenenti al mondo dello spettacolo che hanno prestato il loro volto agli
scatti di Rankin, uno dei più conosciuti fotografi a livello internazionale.
Ogni testimonial ha avuto un’amica o una parente colpita da tumore al seno.
Infatti Il gioco di parole che "breast-friends" (amici del seno) ha con "bestfriends" (migliori amici) è il concetto-chiave della campagna.
344
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Nel 2006 sono state quindi realizzate a Milano e a Roma due mostre
benefiche, supportate da due eventi in importanti teatri delle due città, che
hanno visto una grande partecipazione di pubblico e di dipendenti Roche.
Dagli scatti di Rankin è stato inoltre realizzato un book fotografico che in
Italia è stato distribuito attraverso le sezioni locali di Salute Donna, con il
duplice obiettivo di promuovere l’informazione sulla patologia e di
sostenere la raccolta fondi per l’associazione.
Roche ha supportato l’associazione Salute Donna nell’attivazione dei
contatti utili per la riuscita dell’evento, in particolare favorendo le relazioni
con il Ministero della Salute e le istituzioni sanitarie locali.
La campagna Breast Friends in Italia è promossa dall’Associazione Salute
Donna, sostenuta da Roche e patrocinata dal Ministero della Salute, dal
Senato della Repubblica e dalle Istituzioni locali.
Tutto il personale Roche è stato invitato alle mostre fotografiche e agli
eventi collegati e ha partecipato alla raccolta fondi a favore
dell’associazione Salute Donna.
Risultati
Roche ha rafforzato, grazie alla campagna Breast Friends, i rapporti con le
Istituzioni Sanitarie che hanno dato il loro patrocinio al progetto: Presidenza
del Senato, Ministro della Salute, Direzione Sanità della Regione
Lombardia e della Regione Lazio, Comune di Milano e Roma. Inoltre,
grazie alla visibilità ottenuta dalla campagna, è aumentata la
consapevolezza del pubblico verso la malattia, e la relativa attività di
prevenzione, e verso i rimedi attualmente disponibili.
A conferma degli importanti risultati ottenuti dall’iniziativa, è attualmente
in fase di valutazione la possibilità per Roche di sostenere nuovamente la
campagna Breast Friends, coinvolgendo insieme alle città di Milano e Roma
anche altre importanti città italiane (Firenze, Torino, Bari, Monza, ecc.).
Inoltre, grazie all’attenzione creata dalla conferenza stampa di Milano sul
tema dello screening mammografico preventivo, la Regione Lombardia ha
da gennaio 2007 abbassato l’età per i controlli da 50 a 45 anni, permettendo
ad altre 25000 donne di usufruire gratuitamente di una diagnosi precoce e
della ricostruzione del seno già nel primo intervento.
345
Il libro d’oro della responsabilità sociale
SAIT CONSORZIO DI COOPERATIVE DI CONSUMO TRENTINE
CRT CASSE RURALI TRENTINE
Consorzio delle Cooperative di Consumo Trentine
Cassa Centrale Banche di Credito Cooperativo
I Trentini per i disabili trentini
Problema
L'impresa è, opinione di molti studiosi, non può essere considerata
unicamente un insieme di fattori finalizzati all'ottenimento di risultati di
natura economica, ma va anche vista alla luce del ruolo e del compito che
svolge nella società, della capacità di instaurare rapporti con la comunità. È
dal tentativo di rispondere alle istanze ed alle sollecitazioni provenienti
dall'ambiente esterno che trae origine il carattere sociale dell'impresa o, per
meglio dire, la sua responsabilità sociale nelle diverse forme in cui si
manifesta.
Soluzione
Il progetto è stato avviato nel 2004, con la firma di una lettera di intenti a
sostegno dell’attività che ANFFAS Trentino onlus realizza da oltre 40 anni
a favore delle persone con disabilità che vivono in provincia di Trento.
Sait ha creato due fondi di solidarietà denominati ANFFAS Oggi e
ANFFAS Futura. Rispettivamente i fondi hanno lo scopo di finanziare
attività correnti e attività di investimento, soprattutto immobiliare, a
sostegno delle attività a favore dei disabili trentini.
Per diffondere e sostenere l’attività a favore dei disabili trentini, l’ANFFAS
Trentino onlus ha stimolato la costituzione di una partnership di rilievo nel
panorama trentino, interessando la realtà delle Cooperative di Consumo –
SAIT e quella delle Casse Rurali e Banche di Credito Cooperativo.
I principali obiettivi dell’accordo consistono nel diffondere i valori
condivisi dai tre soggetti proponenti al fine di sensibilizzare sulle
problematiche della disabilità, raccogliere fondi per lo sviluppo delle attività
a favore dei disabili, sperimentare ed implementare nuovi strumenti di
marketing e di promozione dei marchi dei partner.
La scelta di chiamare i trentini a partecipare a questo progetto trae
ispirazione dal forte e diffuso sentimento di appartenenza della comunità
trentina e dalla valorizzazione delle risorse, finanziarie ed umane, locali.
Il progetto ha previsto la realizzazione di diverse iniziative quali: comailing, una lotteria annuale, l’iniziativa de “Un morso un sorso… di
solidarietà”, 1% per il futuro volta a raccogliere fondi investiti in gran parte
346
Il libro d’oro della responsabilità sociale
nell’acquisto di mobili ed attrezzature per realizzare la prima comunità
alloggio italiana, costruita specificatamente per le persone anziane con
disabilità.
Le Casse Rurali, per fare in modo che l’iniziativa avesse la più ampia
diffusione all’interno di tutta la comunità, ha attivato il canale internet : sia
attraverso la pubblicazione sul sito aziendale di un ampia pagina
informativa, rivolta agli oltre 45000 visitatori univoci su base mensile, sia
attraverso il canale diretto per i clienti che usufruiscono del servizio Inbank.
Allo stesso tempo ha dato visibilità alla campagna in tutti i 360 sportelli
presenti in provincia di Trento con manifesti e locandine, in modo da
coprire anche il target di persone che non utilizza ancora l’home banking,
dandogli modo di effettuare il versamento direttamente allo sportello.
I dipendenti hanno risposto sia attraverso la partecipazione attiva alle
raccolte fondi (donazioni) sia attraverso varie iniziative di volontariato che
si sono succedute nel corso dei quattro anni di attività.
Risultati
Grazie alla distribuzione capillare dei punti vendita SAIT nel territorio della
provincia di Trento, ANFFAS ha avuto modo di entrare in contatto con gran
parte della comunità locale, portando direttamente informazioni circa
l’attività svolta dall’associazione, sia attraverso le parole dei volontari
presenti, sia attraverso il materiale informativo lasciato a disposizione nei
supermercati. Il programma realizzato si è dimostrato dunque sostenibile ed
in grado di giungere ad un elevato numero di persone, che condividono i
valori comune a SAIT e ad ANFFAS: mutualità, reciprocità , ruolo
fondamentale della famigli anella società. L’obiettivo principale, che ci pare
in parte raggiunto, era comunque quello di migliorare il livello di
consapevolezza sulle tematiche della disabilità e dei disabili trentini.
L’innovazione del progetto è testimoniata dal fatto che lo stesso è divenuto
oggetto di studio di una equipe internazionale che si occupa di studiare gli
effetti dell’invecchiamento nelle persone con sindrome di down ed in
particolare di ottenere, attraverso un ambiente riabilitativo e senza utilizzo
di farmaci, un ritardo di almeno due anni nell’insorgere del morbo di
Alzeimher.
347
Il libro d’oro della responsabilità sociale
SALMOIRAGHI & VIGANÒ
Azienda attiva nel settore dell’ottica
“Insieme a noi, per un gesto che farà scuola”
Problema
Nel mondo 1 persona su 10 è disabile e 3 persone su 4 vivono nei paesi in
via di sviluppo. 45 milioni di persone sono non vedenti: il 90% di esse vive
nei paesi del terzo mondo e, di questa percentuale, l’80% è costituito da
persone la cui condizione di cecità sarebbe evitabile.
Soluzione
Sono cinque anni che Salmoiraghi & Viganò collabora con CBM Italia
Onlus sul fronte della lotta alla cecità evitabile. Cinque anni di impegno
concreto a favore di progetti specifici, ma anche intesi a promuovere il
diritto alla vista come diritto fondamentale della persona, in coerenza con
quello che è, ogni giorno, l’impegno dell’azienda con i suoi clienti.
Dopo Liberia (Africa) e Perù (Sud America) con il progetto “Insieme a noi,
per un gesto che farà scuola” l’attenzione di Salmoiraghi & Viganò e dei
suoi clienti si è spostata sull’Asia dove, insieme a CBM, l’azienda ha
garantito alla scuola per non vedenti, ipovedenti e normovedenti (in un caso
unico di integrazione al contrario, dove sono i normovedenti a imparare la
convivenza con i disabili) di Nguyen, nella città di Hanoi l’acquisto dei
materiali didattici, delle attrezzature braille, dell’equipaggiamento ottico, la
formazione degli insegnanti e il supporto delle attività sul territorio.
Anche quest’anno S&V ha voluto coinvolgere l’intera rete vendita: in tutti i
negozi i clienti hanno infatti trovato cartelli vetrina, leaflet informativi, un
box per le donazioni e hanno avuto la possibilità di sostenere in prima
persona l’associazione acquistando il calendario di CBM con un piccolo
contributo di 5 Euro.
Non limitandosi alla sola elargizione di un contributo, seppure importante, a
sostegno dei progetti di CBM, l’azienda ha preferito adottare iniziative utili
anche a coinvolgere, educare e sensibilizzare i propri target di riferimento in
un dialogo multistakeholder che segna in ogni sua fase, l’iniziativa.
Come accade da anni prima della partenza di ogni nuova campagna, anche
in questo caso i clienti degli oltre 235 negozi del gruppo S&V sono stati
informati sull’andamento dei progetti realizzati per i quali, grazie al
contributo dell’azienda è ormai stata garantita la sostenibilità economica.
Al fine di rendere più trasparente il processo di raccolta dei fondi, S&V, da
anni rilascia ai clienti che effettuino un’erogazione a favore dei progetti una
348
Il libro d’oro della responsabilità sociale
“ricevuta di donazione”. Tutte le informazioni sul progetto vengono inoltre
comunicate attraverso il sito Internet e attraverso la newsletter elettronica.
Informazioni, dove i dipendenti hanno potuto esprimere stimoli, idee e
suggerimenti e dove sono stati continuamente aggiornati sull’andamento del
progetto sostenuto.
È dunque tutto il personale di vendita che, in modo volontario e durante il
lavoro quotidiano, si è fatto promotore in prima persona dell’iniziativa nei
confronti di tutti i clienti. Nel 2006 hanno partecipato, a titolo gratuito,
all’evento organizzato in occasione della Giornata Mondiale della Vista
“Zelig per la vista”, tenutosi al Teatro dal Verme di Milano.
Risultati
La collaborazione in corso tra S&V e CBM ha portato all’equipaggiamento
e al mantenimento della più importante scuola vietnamita nel campo
dell’integrazione dei portatori di handicap visivi con bambini e adolescenti
normodotati; oltre 300 bambini con ridotta o nulla capacità visiva hanno
ricevuto un’adeguata educazione e sono stati messi in condizione di vivere
autonomamente la propria vita da adulti; circa 2.000.000 di persone sono
state sensibilizzate sulla “lotta alla cecità evitabile” che CBM e Vision 2020
stanno conducendo in Italia e nel mondo grazie alla collaborazione con
Salmoiraghi & Viganò.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
SOFIDEL
Azienda del settore cartario
Progetto Sicurezza – Obiettivo Zero
Problema
La grande tematica della sicurezza nei luoghi di lavoro, che ancora in modo
evidente preoccupa le parti sociali e che così pesantemente incide
sull'economia del Paese, potrebbe trarre consistente beneficio da un
approccio più consapevole e condiviso comprendendo che su di essa
possono incidere la qualità dei luoghi di lavoro e, più in generale, la Qualità
del Lavoro.
Soluzione
Il Progetto Sicurezza Obiettivo Zero è un’iniziativa che Sofidel porta avanti
annualmente ed è iniziata nel 2004.
L’idea dell’iniziativa promossa dall’alta direzione del Gruppo Sofidel è
stata condotta dalla Fondazione Giuseppe Lazzareschi, cui il gruppo ha
contribuito con 320.000 euro dal 2004 al 2006.
Lo scopo dell’iniziativa è quello di diffondere la cultura della sicurezza,
sensibilizzare le aziende e i loro dipendenti per ridurre il numero degli
infortuni, informare l’opinione pubblica, attraverso stampa e televisione,
che gli sforzi delle aziende sono tesi al raggiungimento dei più alti livelli di
sicurezza nell’ambiente di lavoro.
A testimonianza dei risultati raggiunti è stata realizzata una graduatoria fra
le aziende partecipanti del settore cartario con la consegna di un attestato e
di un trofeo a quelle che hanno dimostrato un miglioramento
nell’abbattimento degli infortuni nei luoghi di lavoro, al fine di gratificare i
dipendenti delle aziende con un attestato di merito per non aver subito
infortuni da almeno 10 anni.
Sono
state
inoltre
promosse
iniziative
quali
corsi
di
formazione/informazione e tavole rotonde per i dipendenti delle aziende con
oggetto la sicurezza e giornate denominate “Giornata della sicurezza” per
mostrare il livello raggiunto in termini di sicurezza del luogo di lavoro.
Ogni anno sono state devolute delle donazioni a tre famiglie, che hanno
subito un infortunio mortale quale contributo di solidarietà da parte di tutto
il settore cartario.
Per lo svolgimento dei vari aspetti dell’iniziativa (organizzazione,
formazione/informazione, segretariato, aspetti tecnici), l’alta direzione e i
collaboratori sia dipendenti che esterni hanno prestato la loro opera e
350
Il libro d’oro della responsabilità sociale
competenza a titolo completamente gratuito sia durante che fuori l’orario di
lavoro. Parte importante del progetto è stata costituita dalla fase denominata
“Porte aperte” nella quale tutte le aziende del gruppo hanno dato la
possibilità di accedere agli stabilimenti produttivi alle famiglie dei
lavoratori, alla popolazione locale, ai fornitori e clienti. Tale fase ha
consentito a tutti i soggetti di prendere diretta visione degli ambienti e delle
attrezzature di lavoro e potersi quindi rendere personalmente conto della
cura e dell’attenzione che le aziende riservano a questa importante
problematica.
Risultati
Alla cerimonia di premiazione presenziano tutte le maggiori autorità locali e
provinciali oltre che stampa e emittenti televisive. Ogni azienda che ha
ricevuto i riconoscimenti ha ampiamente divulgato la notizia del meritato
riconoscimento presso la collettività in cui risiede, con articoli sulla stampa
e promovendo iniziative di “Porte aperte” e verso i propri clienti inserendo
l’informazione anche sul sito web.
Gli attestati rilasciati ai dipendenti e questa sorta di gara fra le aziende
contribuisce a consolidare lo spirito di gruppo all’interno dell’azienda e al
miglioramento nelle aziende che sono state premiate, per quelle che non
hanno ottenuto la premiazione è uno stimolo al miglioramento.
351
Il libro d’oro della responsabilità sociale
STANDA - BILLA
Aziende del gruppo REWE che operano nella Grande Distribuzione.
Bambino in Ospedale
Problema
Ogni anno sono moltissimi i bambini che, a causa di diverse patologie, sono
costretti a stare per periodi più o meno lunghi in ospedale, in un ambiente
estraneo alla propria famiglia. Per rendere più accettabile la permanenza
occorre sviluppare attività per rendere l’ambiente più ospitale e accogliente.
Soluzione
La collaborazione fra Standa-Billa e la Fondazione ABIO Italia Onlus per il
Bambino in Ospedale ha inizio nel 2002.
La partnership con la Fondazione ABIO Italia Onlus per il Bambino in
Ospedale si è dimostrata la risposta ottimale sia per coinvolgere il personale
dei punti vendita sia per raggiungere i consumatori.
Lo strumento per realizzare i progetti, che anno dopo anno sono stati
pianificati con la Fondazione ABIO Italia Onlus per il Bambino in
Ospedale, è stata la marca privata FiordiSpesa, apprezzata dai consumatori
poiché presenta una vasta gamma di referenze con un vantaggioso rapporto
prezzo-qualità.
Una percentuale del prezzo di acquisto dei prodotti, contraddistinti dalla
marca privata FiordiSpesa, è stato devoluto ai progetti, i consumatori hanno
così consapevolmente partecipato alla raccolta fondi che è stata ampiamente
comunicata in tutti i punti vendita.
Le iniziative promosse da Standa-Billa in collaborazione con la Fondazione
ABIO Italia Onlus per il Bambino in Ospedale sono legate alle festività di
Natale e Pasqua, alla Giornata Nazionale di ABIO e finalizzate a uno
specifico progetto quali la creazione di ludoteche nei reparti d pediatria
degli ospedali italiani e l'arredo dell'intero reparto di pediatria dell'Ospedale
V. Buzzi di Milano.
I progetti sono divulgati con attività di ufficio stampa promossa sia da
Standa sia dalla Fondazione ABIO Italia Onlus per il Bambino in Ospedale.
Nel 2006 sono state realizzate diverse iniziative coerenti e continuative,
basate su donazioni di Standa-Billa attraverso la raccolta fondi legata al
marchio FiordiSpesa, che contraddistingue i propri prodotti alimentari. Per
ogni prodotto acquistato a marchio FiordiSpesa, Standa-Billa hanno
accantonato una percentuale che è andata a costituire il totale della
donazione per realizzare gli arredi (pannelli istoriati per decorare i corridoi,
352
Il libro d’oro della responsabilità sociale
pannelli a tema per decorare le camere, letti e arredi specifici per le camere
di degenza) dell'intero reparto di Pediatria dell'Ospedale V. Buzzi di
Milano, la realizzazione di ludoteche (giochi e arredi) in 9 reparti di
pediatria di ospedali in Italia.
ABIO ha inoltre promosso la giornata nazionale "PerAmore perABIO" in
100 piazze italiane, con la finalità di fund raising in collaborazione con
Standa-Billa e per dare visibilità e spirito di coesione ai suoi 4.500
volontari.
Risultati
Complessivamente le campagne “Per amore di Abio” hanno raccolto
257.000 euro.
L'impegno di Standa-Billa è riconosciuto e condiviso dai consumatori che
ogni anno sempre più consapevolmente aderiscono alle campagne di
raccolta fondi legate al marchio FiordiSpesa (una percentuale della vendita
di ogni prodotto è accantonata per costituire l'ammontare della donazione
che finanzia i progetti di ABIO), si rafforza così la reputazione di StandaBilla.
Le campagne vengono lanciate sui punti vendita attraverso poster e folder e
sono ulteriormente diffuse da ABIO contribuendo ad accrescere la notorietà
delle iniziative e delle due insegne Standa-Billa. L'interesse dei media
(stampa e televisione) per le iniziative congiunte di Standa-Billa e ABIO
divulga ulteriormente i progetti e reca benefici alla notorietà e reputazione.
353
Il libro d’oro della responsabilità sociale
VILLA CAPLET SOC. AGRICOLA
Azienda operante nel settore vitivinicolo
Un senso in rilievo
Problema
Le persone non vedenti hanno difficoltà a riuscire a distinguere i prodotti sia
in casa che nel supermercato o nei punti di vendita. Questo problema
costringe i non vedenti a doversi fare accompagnare in tutti quei casi in cui
la spesa non sia assistita (p.e. self service). Tutti i prodotti infatti non sono
predisposti a riportare le informazioni di base in alfabeto Braille.
Soluzione
Il contatto con l’Unione Italiana Cechi ha spinto il titolare dell’azienda a
verificare la fattibilità di apporre sulle etichette delle bottiglie di vino alcune
informazioni in alfabeto Braille. L’innovazione è stata ottenuta realizzando
una sovrastampa con vernice a base di silicone creando i punti in rilievo,
senza comunque nascondere le diciture stampate precedentemente ad
inchiostro. In questo modo si garantisce il mantenimento e la qualità del
messaggio per i non vedenti durante tutto il processo di produzione fino allo
scaffale. L’aspetto di innovazione tecnologica si basa su un ulteriore
processo che si aggiunge in fase di stampa dell’etichetta. È stato creato un
telaio su cui vengono praticati i fori corrispondenti al messaggio in Braille.
Sul telaio è stata messa una vernice al silicone che, colando attraverso i fori,
si fissa sull’etichetta. L’originalità dell’etichetta inoltre differenzia a
scaffale la bottiglia dai prodotti similari attirando lo sguardo e l’interesse
del consumatore.
Al momento, infatti, il non vedente può distinguere il vino solo sulla base
del riconoscimento della forma della bottiglia o sull’esperienza al tatto
sull’etichetta. La capacità di riuscire a riconoscere attraverso la lettura il
prodotto, la sua scadenza e la sua origine fornisce un sicuro vantaggio a chi
è non vedente. Il valore del vino ben si addice alla stessa iniziativa, in
quanto è un prodotto che viene vissuto con tutti i sensi: va percepito con il
gusto, con l’olfatto, ma anche con il tatto (bicchiere, bottiglia, etichetta).
Per la Grande Distribuzione, presentare sui suoi scaffali prodotti etici, ha
comportato anche un migliore posizionamento dal punto di vista
dell’immagine. Nel mettere a disposizione prodotti che contribuiscono a un
miglioramento sociale o ambientale ha contribuito infatti a fare percepire ai
propri clienti un lato umano e di solidarietà.
354
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Dal punto di vista della comunicazione, la promozione dell’idea è
accompagnata dall’headline “Un senso in rilievo”. L’headline sottolinea sia
la caratteristica di un prodotto legato alle sensazioni che il vino induce nel
consumatore, sia alla percezione di un’etichetta diversa. A livello di punto
vendita un poster ha accolto il cliente e ha presentato in modo sintetico il
valore del prodotto in termini di sostegno a una parte della società.
L’iniziativa alla sua presentazione ha accolto i favori della stampa (più di
100 articoli raccolti sino ad ora) ed è stata premiata in occasione di
un’edizione di Vinitaly.
Risultati
Oltre ai cento articoli di stampa pubblicati in giornali riviste nazionali,
aumento del 100 % delle vendite dei prodotti etichettati con il Braille, un
corrispondente 12 % di aumento del fatturato, Aumento del 8 % del numero
di clienti. Inoltre Un premio alla 37° Edizione di Vinitaly.
Il clima aziendale è migliorato, in quanto la tipologia stessa del progetto, ha
evidenziato la consapevolezza relativamente alla problematica affrontata.
355
Il libro d’oro della responsabilità sociale
VODAFONE ITALIA – VODAFONE OMNITEL NV
Società operante nel settore delle telecomunicazioni
Settimana Vodafone Guida Sicura
Problema
In Italia moltissime persone utilizzano impropriamente il cellulare durante
la guida, causando pericoli per sé e per gli altri.
Secondo gli ultimi dati della Polizia Stradale, nel 2006 c'è stato un notevole
incremento (+10,5% rispetto all’anno precedente) di infrazioni per l'utilizzo
del telefonino senza vivavoce o auricolare.
Soluzione
In coerenza con le sue politiche di Marketing Responsabile, Vodafone
promuove la Settimana Vodafone Guida Sicura, una campagna di
sensibilizzazione per l'uso corretto e responsabile del telefono cellulare
durante la guida.
Ha ideato una campagna di comunicazione e sensibilizzazione rivolta ai
clienti Vodafone e a quelli degli altri operatori invitandoli a tenere un
comportamento corretto durante la guida. Una ricerca sui comportamenti
condotta da Design Science, società di ricerca indipendente, volta a
misurare i rischi fisici di chi guida parlando al telefono dimostra che il
tempo di reazione, la precisione e la coerenza nella guida migliorano
significativamente con l'auricolare. La stessa società ha condotto test simili
anche per il Dipartimento dei Trasporti americano, confrontando le
prestazioni dei guidatori che usavano un cellulare con e senza l’uso
dell’auricolare.
Con questa iniziativa Vodafone ha accolto delle esigenze che arrivavano
direttamente dalla società civile, realizzando una campagna di marketing
sociale volta a soddisfare, con un rapporto e una comunicazione diretta con
gli utenti, una necessità emergente verso una tematica che da troppe persone
viene ancora sottovalutata.
L’iniziativa ha anche previsto un numero verde con legato ad un concorso:
chi chiamava era invitato a rispondere ad alcune domande sulla sicurezza
stradale; in palio per i vincitori 1.500 auricolari bluetooth e un corso di
guida sicura; tra tutti quelli che hanno risposto in maniera corretta è stato
estratto un nominativo che ha vinto un corso di Guida Sicura realizzato
presso il Centro Internazionale di Guida Sicura di Andrea de Adamich.
L’azienda ha investito nel progetto circa 50.000 euro.
356
Il libro d’oro della responsabilità sociale
È stata inoltre avviata una campagna di comunicazione sulla stampa e sul
web.
Risultati
È stato registrato un elevato apprezzamento da parte del pubblico cosí come
una cospicua affluenza nei punti vendita Vodafone per chiedere
informazioni sulla campagna.
In particolare è giunta la richiesta dalla Commissione Europea a Vodafone
di inserire il progetto all’interno della European Road Safety Charter.
357
Il libro d’oro della responsabilità sociale
358
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CATEGORIA 5 – INIZIATIVE DI RESPONSABILITÀ SOCIALE
REALIZZATE DA PMI
359
Il libro d’oro della responsabilità sociale
360
Il libro d’oro della responsabilità sociale
AXIA MULTIMEDIA
Agenzia di rating etici e di sostenibilità, opera nel settore editoriale e
finanziario
Progetto editoriale del mensile Atlante
Problema
Viene sempre più messa in evidenza la necessità di dare spazio a un tipo di
informazione che punti all’approfondimento di quei temi spesso messi in
secondo piano dalla stampa quotidiana e dai media generalisti, che portino
avanti una cultura e una filosofia di vita rivolte alla comprensione degli
aspetti di una economia sostenibile e solidale, volta alla cooperazione e allo
sviluppo.
Soluzione
La responsabilità sociale è il core business di Axia, l’etica il suo valore
ispiratore che permea tutte le attività: dall’analisi finanziaria, dalle
valutazioni aziendali, all’attività di studio e a quelle editoriali.
Atlante, nato nel marzo 2005 come testata specialistica autonoma e
indipendente, è un prodotto editoriale di Axia, un mensile curato dai suoi
analisti e dalla sua redazione, orientato a una visione nuova, e quanto mai
attuale, dell’economia e della finanza, fondata sull'equilibrio tra valori e
interessi sociali, tra mercato, imprenditoria, supporto pubblico e solidarietà.
Inizialmente è stato diffuso attraverso librerie specializzate, botteghe del
commercio equo e solidale a Roma o in occasione di eventi, conferenze,
convegni, forum, organizzati sia dal mondo profit che no profit sui temi della
finanza etica e della responsabilità sociale d’impresa. Atlante è stato, inoltre,
distribuito in edicola come supplemento mensile speciale del quotidiano Il
Riformista.
Da fine settembre 2006 la testata modifica i suoi canali di distribuzione e
sbarca in edicola con un formato tabloid e con una diffusione di 60.000 copie
su grandi città con una periodicità mensile. Atlante si rivolge anche agli
studenti con l’obiettivo di “educarli a ragionare sullo sviluppo economico
sostenibile e sugli effetti che progetti sostenibili e di responsabilità sociale
hanno sulla loro vita e sulla comunità. Axia coinvolge gli studenti
stimolandoli alla produzione di lavori individuali o di gruppo e pubblicandoli
su Atlante.
Atlante lavora con diversi partner No Profit, conosciuti fin da quando è nata
l’impresa e selezionati in funzione delle loro attività e dei temi che vengono
affrontati dal giornale. Ogni numero, infatti, ospita le campagne di
361
Il libro d’oro della responsabilità sociale
comunicazione delle Ong con cui la segreteria di redazione entra
costantemente in contatto. Inoltre al fine di aprire una finestra di dialogo con
i suoi stakeholder, mette a disposizione degli attori del profit e No profit una
rubrica fissa “Voci da Dentro” nella quale è riservato uno spazio dove gli
stakeholder scrivono di proprio pugno.
Alcune tra le Ong coinvolte sono: Amnesty International, WWF, Unicef,
Amref, Mani Tese, Cospi, Airc.
Gli Enti coinvolti nelle iniziative sono: Cidi, Provincia di Roma, Provincia
di Milano, Provincia di Cagliari.
Tra gli stakeholder: Coop, Nomisma, Sodalitas, Adiconsum, mentre le
aziende coinvolte sono: Banche popolari Unite, Mps.
Risultati
L’obiettivo di Atlante di riuscire a sbarcare in edicola con una diffusione
nazionale, è stato raggiunto da ottobre 2006 attraverso la distribuzione del
gruppo Rcs. Oltre a questo, è stato raggiunto un secondo obiettivo nel primo
mese di uscita determinato dal numero di copie vendute: 10.000 sui primi
10 giorni. Inoltre è stata diffusa una cultura finanziaria etica, improntata su
trasparenza e rispetto degli stakeholder, all’interno del mercato e fra i suoi
soggetti.
Sono state acquisite nuove competenze in ambito giornalistico per la
redazione, sul funzionamento del mercato editoriale per il marketing, e di
comunicazione multimediale per gli addetti della comunicazione,
permettendo ad alcuni dipendenti impegnati nell’attività editoriale di
iscriversi all’Ordine dei Giornalisti.
È attivo un blog dedicato ad Atlante sul sito di Axia che vuole essere un
forum di dialogo e un collettore di idee e spunti per l’impostazione
editoriale del giornale. Atlante vuole diventare strumento di informazione
multimediale, un punto di riferimento per i cittadini, le imprese e le
istituzioni.
362
Il libro d’oro della responsabilità sociale
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI PIANFEI
E ROCCA DÈ BALDI
Gruppo bancario
Il “Progetto Soci” di una Piccola Banca Differente
Problema
L’articolo 18 dello Statuto Sociale della BCC afferma che: “Nell’esercizio
della sua attività la Banca di Credito Cooperativo si ispira ai principi
cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata. Essa ha lo
scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle
operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle
condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo
sviluppo della cooperazione e l’educazione al risparmio e alla previdenza
nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del
territorio in cui opera”.
Soluzione
L’approccio della BCC di Pianfei e Rocca dè Baldi, particolarmente ispirato
all’etica della responsabilità sociale, ha permesso la realizzazione di
numerose iniziative.
Nel 2001 nasce il “Progetto Soci” costituito sia da una molteplicità di
interventi, finanziari o di diversa natura, ispirati a migliorare il “benessere”
delle persone sia nella redazione ad ogni fine esercizio del Bilancio Sociale,
sulla base di fatti compiuti e realizzati. Gli interventi sono stati indirizzati
da codici di condotta e di garanzia per gli investitori, ad agevolazioni a
favore di famiglie, piccole imprese, studenti, persone con handicap e a
numerose occasioni per fare sport, incontri e cultura a convenzioni a favore
dei Soci con sconti su cinema, teatro, acquisti , abbonamenti.
Tra gli interventi attuati in tema di solidarietà sociale si riportano contributi
e sponsorizzazioni a numerose associazioni sportive, culturali e di
valorizzazione del territorio e dell’arte, borse di studio, mutui a tasso zero e
offerte di stage rivolte alla scuola, numerose iniziative di prevenzione e
salute, con la sponsorizzazione di convegni e giornate di studio nelle scuole
sulla prevenzione AIDS.
Il progetto è stato col tempo ampliato e finalizzato al fornire acqua e
un’educazione scolastica ai bambini di piccole comunità africane.
La Banca di Credito Pianfei ha promosso a favore dell’ambiente il progetto
“Mare Pulito” che, sponsorizzando 5 barche dotate di speciali reti raccolta,
ha permesso di raccogliere sui litorali savonesi tonnellate di rifiuti.
363
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Ha inoltre realizzato una campagna di sensibilizzazione rivolta alle scuole
sull’importanza delle materie prime e del loro corretto riutilizzo tramite la
distribuzione del Calendario “Un anno di raccolta differenziata”.
Dal 2004 la BCC ha avviato raccolte fondi per disabili, minori, anziani e ha
sostenuto il recupero di opere d’arte locali. I risultati delle raccolte fondi
hanno permesso l’acquisto di attrezzature per anziani, strumenti per
fisioterapia, attrezzature per scuole materne ed elementari, oltre al sostegno
delle cure mediche destinate ad una ragazza in coma.
Risultati
La BCC di Panfei e Rocca dè Baldi è stata riconosciuta come “banca
differente” dalla clientela e dalla stampa locale. Viene infatti spesso citata,
aiutando a far conoscere le iniziative, creando il senso di appartenenza della
clientela e ponendo le basi per uno sviluppo duraturo.
Sono stati erogati in un solo anno oltre 300.00 euro tra beneficenza e
sponsorizzazioni dalla BCC e dalla Fondazione Verde-Blu Onlus (cui la
banca fornisce i fondi).
Tutto il personale sostiene le iniziative sociali e di raccolta fondi lanciate
dalla BCC, dando vita a risultati tangibili, e continui, e partecipa in prima
persona nell’ambito di associazioni di volontariato.
364
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CALCIO PADOVA
Società calcistica professionista
Bilancio Sociale 2005-2006
Problema
Cresce sempre di più l’esigenza per le aziende di aumentare la trasparenza
delle proprie attività nei confronti degli stakeholders, al fine di ottenere una
maggiore condivisione dell’informazione, di creare visibilità e quindi una
maggiore fiducia.
Soluzione
Nel 2006 la società Calcio Padova ha redatto il primo Bilancio Sociale al
fine di illustrare nel modo più dettagliato possibile le attività non
economiche portate avanti nel corso della stagione sportiva 2005/06.
L’iniziativa è la prima del suo genere nel settore. Nemmeno le più blasonate
società di serie A e B quotate in Borsa ne hanno mai sviluppato uno.
Le risorse economiche necessarie allo sviluppo del progetto e alla sua
pubblicazione in 800 copie sono state reperite dalla collaborazione con
Bata, partner anche in altre importanti iniziative legate al sociale.
In primo luogo la società ha definito i valori guida e gli obiettivi etici
dell’organizzazione. In seguito si è posta l’obiettivo di rendicontare e
comunicare alla collettività le iniziative sociali condotte in parallelo a quelle
prettamente economiche e sportive.
In secondo luogo ha misurato le strutture di funzionamento della società e le
ha comunicate verso l’interno, ad amministratori, dipendenti e operatori.
Ha quindi identificato gli stakeholder attraverso un apposito questionario
rivolto a tutto il personale nel quale erano invitati ad esprimere critiche e
consigli sull’efficacia del report e le possibili iniziative di implementazione
futura. La struttura del documento è stata definita da un apposito gruppo di
lavoro costituito all’interno del Calcio Padova. Tutti i dipendenti e i
collaboratori della società, dai dirigenti amministrativi al personale dello
Stadio, si sono prestati di buon grado partecipando alla raccolta dei dati e
delle informazioni.
L’obiettivo era quantificare il grado di soddisfazione sui principali aspetti
della vita societaria, valorizzare il senso di appartenenza e pianificare azioni
di miglioramento.
365
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
Il più significativo tra gli obiettivi raggiunti grazie al bilancio sociale è stata
la quantificazione precisa, per la prima volta, del valore aggiunto generato
dalla società nel corso della sua attività stagionale. È stato inoltre possibile
dettagliare le percentuali e le cifre assolute di cui hanno beneficiato
stakeholders quali la Scuola Calcio e il Settore Giovanile, i dipendenti e i
collaboratori esterni, il territorio cittadino, provinciale e regionale, le
strutture sportive comunali e il sistema finanziario.
Infine si aggiungono i benefici in termine di immagine ottenuti dalla società
Calcio Padova e dal partner Bata. Grazie all’originalità del progetto ha
ottenuto grande visibilità sulla stampa e sulle televisioni locali.
366
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CANCLINI TESSILE
Azienda tessile produttrice di tessuti per camiceria
Associazione Un Sorriso In Più
Problema
Le aziende avvertono sempre di più l’esigenza di contribuire alla soluzione
dei problemi del territorio in cui sono inserite, con un più ampio
coinvolgimento anche dei collaboratori.
Soluzione
L’azienda Canalini ha voluto rispondere alle esigenze del territorio in cui
opera in maniera innovativa costituendo al suo interno nel 2004, grazie
all’apporto dei dipendenti e dell’azienda stessa, l’Associazione Un Sorriso
In Più, un’organizzazione umanitaria non lucrativa con finalità di solidarietà
sociale rivolte a diversi aspetti del vivere umano: l’assistenza ad anziani in
RSA, privi di legami familiari: “Progetto Anziani Soli”, il sostegno a
strutture che ospitano bambini in età prescolare: “Progetto Zero Tre”e
l’avvio allo studio per bambini del terzo mondo: “Progetto Adozioni A
Distanza”.
Il Progetto Anziani Soli vuole offrire sostegno relazionale agli ospiti di
Residenze Sanitarie Assistenziali, nel diritto dell’anziano ad avere una vita
relazionale ed affettiva. Il progetto è innovativo in quanto al centro del suo
operato vi è l’esigenza individuale dell’anziano e non del gruppo di anziani,
mentre nei casi di istituzionalizzazione solitamente non si pone l’attenzione
sul singolo.
Il Progetto Zero Tre ha offerto un sostegno economico a una struttura che
ospita bambini in età prescolare vittime di abusi, violenze, abbandono e
marginalità sociale perché i loro bisogni vengano accolti per garantire loro
un’infanzia serena. Nel periodo 2006-2007 è stata finanziata la costruzione
di un parco giochi interno per consentire ai minori di essere protagonisti
attivi e positivi del proprio esistere anche attraverso il diritto al gioco.
Infine, il Progetto Adozioni a Distanza, in collaborazione con i Salesiani, ha
garantito, attraverso le adozioni a distanza, l’avvio allo studio di circa
quaranta bambini dell’Etiopia, oltre ad assicurare controlli medici, pasti e
vestiario.
All’interno dell’azienda è stato attuato un accordo con i sindacati in cui si
prevede la possibilità che il personale si impegni anche durante l’orario di
lavoro aiutando l’associazione e l’utilizzo della parte del premio aziendale
367
Il libro d’oro della responsabilità sociale
sulle presenze non elargita ai dipendenti a favore dei bambini tramite
donazioni alle comunità rieducative o alle adozioni a distanza.
L’associazione gestisce circa 40 volontari esterni all’azienda impegnati
quotidianamente. Inoltre il personale dell’azienda offre volontariamente
circa 500 ore all’anno, le persone coinvolte variano in base all’esigenza del
progetto.
Risultati
L’impresa si ritiene soddisfatta per aver raggiunto i benefici progettati e,
oltre a mantenerli nel tempo, tenta di ampliarli perché i beneficiari di tali
progetti siano sempre più numerosi. Parte fondamentale per la riuscita di
tale progetto è stato il coinvolgimento di tutta l’azienda dal top manager alla
base e il fatto di aver dato la possibilità a ogni membro di poter mettere in
luce il proprio potenziale nascosto.
Inoltre attraverso questi progetti si è stimolata la comunità a riflettere su
tematiche molto vicine ma spesso nascoste, creando così una presa di
coscienza che ha fatto sì che la comunità sia più attiva e disponibile verso i
bisogni degli anziani e dei minori in difficoltà.
368
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CONFINDUSTRIA LIVORNO
Associazione, senza scopo di lucro, fra gli Industriali della Provincia di
Livorno
Bilancio sociale 2005 del Comprensorio di Rosignano-Cecina (2°
edizione)
Problema
Cresce l’esigenza di valorizzare le imprese del territorio, per acquisire una
maggiore visibilità nei confronti di tutti i soggetti politici, economici e
sociali con le quali le aziende si trovano a relazionare con le rispettive
attività.
Uno degli strumenti più utili per mostrare come e quanto le aziende
rappresentino per il territorio una ricchezza è costituito dal Bilancio Sociale.
la sua realizzazione può portare al rafforzamento dei rapporti tra le aziende
del territorio e il consolidamento delle relazioni con gli enti locali e le
istituzioni scolastiche.
Soluzione
Confindustria Livorno ha proseguito nel proprio impegno di promuovere i
principi e gli strumenti di Responsabilità Sociale delle Imprese, iniziato nel
1999 con il primo Bilancio Sociale aggregato di un intero comparto
industriale-, realizzando il Bilancio Sociale del Comprensorio di
Rosignano-Cecina. L’iniziativa di realizzare un Bilancio Sociale del
Comprensorio di Rosignano-Cecina è stata promossa da Confindustria
Livorno ed è stata subito sposata dalle più importanti PMI del
comprensorio, che l’ha riconosciuto come un metodo innovativo di
comunicazione, di informazione e di confronto trasparente con la comunità
civile ed istituzionale.
Il Bilancio Sociale 2005 del Comprensorio di Rosignano-Cecina
rappresenta la seconda edizione, in quanto le aziende partecipanti
coordinate da Confindustria Livorno hanno per il secondo anno consecutivo
rinnovato l’impegno preso con gli stakeholders di rendicontare la propria
attività, riuscendo anche ad ampliare il numero di aziende aderenti rispetto
alla prima edizione.
Il Bilancio Sociale, così come la precedente edizione, rispetta le linee guida
nazionali del GBS (Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale) ed è realizzato
in collaborazione con l’Istituto Europeo per il Bilancio Sociale.
La Missione delle Imprese partecipanti ha l’obiettivo di consolidare e
sviluppare il tessuto imprenditoriale locale, incrementando le potenzialità
369
Il libro d’oro della responsabilità sociale
nel rispetto dei principi di sostenibilità aziendale e di responsabilità sociale
e collaborando alla definizione delle politiche di sviluppo locale.
Se l’obiettivo primario del Bilancio Sociale è quello di instaurare un dialogo
con gli stakeholders, per rispondere alle aspettative legittime di tutti i
portatori d’interessi, il momento del confronto diretto con gli interlocutori
delle imprese da parte di Confindustria Livorno è risultato essere centrale
nel processo di miglioramento. Il metodo partecipativo ha previsto l’invio
del documento ancora in bozza agli stakeholders delle imprese (Regione
Toscana, Giunta Provinciale, Enti Locali; Camera di Commercio;
Organizzazioni sindacali; mondo scientifico -Università di Pisa, Polo
Tecnologico Magona, ARPAT, Banca d’Italia, Sistema bancario locale,
Istituti Superiori locali, Asl, Aziende di pubblico servizio…), invitandoli ad
esprimere un parere di merito e di metodo sul documento.
Terminata la redazione del documento, è stato stampato e presentato
ufficialmente alla platea degli stakeholders presso la sede di Confindustria
Livorno, in un convegno che ha visto la partecipazione anche di
rappresentati delle istituzioni pubbliche (Assessore Regionale, Assessore
provinciale, Sindaco di Rosignano M.mo).
Risultati
I risultati del progetto sono stati ampiamente apprezzati in primo luogo
dalle istituzioni pubbliche, che hanno potuto constatare l’importanza delle
imprese del Comprensorio nell’economia del territorio, confermando
l’importanza di sostenere lo sviluppo delle imprese socialmente
responsabili.
In ogni occasione che il Gruppo di Lavoro, oppure Confindustria Livorno o
le imprese singolarmente, hanno avuto per confrontarsi con gli interlocutori
istituzionali (Comuni, Provincia, Regione, Enti di vigilanza, Organizzazioni
Sindacali, Istituzioni scolastiche superiori o universitarie) o con la comunità
civile, l’impegno di adottare uno strumento di rendicontazione trasparente
delle attività è stato riconosciuto come un importante atto di responsabilità
sociale, con il merito di contribuire a far conoscere in maniera più
approfondita il valore delle imprese sul territorio e le opportunità che
rappresentano, anche dal punto di vista occupazionale, per la comunità
civile.
370
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CONSER – SOCIETÀ COOPERATIVA CONSORTILE PER AZIONI
SENZA FINI DI LUCRO
Società cooperativa consortile per azioni senza scopo di lucro
“APSEA: Aree Produttive Socialmente ed Ecologicamente Attrezzate”
Problema
Le Micro e Piccole imprese (mPI), rappresentano oltre il 90% delle imprese
europee ma in genere non hanno organizzazione, struttura, forza economica
e, spesso, cultura per impegnarsi in programmi, volontari e continuativi, di
miglioramento ambientale e sociale.
Soluzione
CONSER è impegnato a coinvolgere 350 imprese nella promozione di
iniziative ambientali e sociali. Poco a poco CONSER ha messo a punto una
vera e propria “filosofia” su come dovrebbero essere attrezzate le nuove
aree produttive per essere sostenibili sia dal punto di vista ambientale che
sociale.
Gli obiettivi ed i programmi di CONSER sono in genere suggeriti dagli
stessi stakeholders (soci, loro dipendenti,amministrazioni locali) anche
tramite appositi questionari.
Tra le azioni rivolte alle mPI si inseriscono l’uso sia di un impianto
centralizzato di riciclo della acque reflue per usi produttivi e connesso
acquedotto industriale di antincendio sia di impianti per la riduzione di
CO2, un piano di sicurezza per ridurre il rischio di incendio e il rischio di
incidenti stradali, l’illustrazione di linee guida per la registrazione EMAS di
un’intera area produttiva e l’impiego di un servizio di posta centralizzata.
CONSER nel 2002 ha effettuato un’indagine ricevendo circa 1.400
questionari compilati su 3000 distribuiti. Per dare risposte operative alle
necessità da loro evidenziate, CONSER ha realizzato alcuni servizi
centralizzati a costo zero mediante gli automezzi elettrici forniti
gratuitamente dal Comune: 9 equipaggi di car pooling con altrettanti
automezzi elettrici, un servizio di lavanderia, farmacia e spesa centralizzate.
Nel 2006 CONSER ha ultimato la costruzione del “Bosco Incantato”, un
asilo nido interaziendale, operativo dai primi mesi del 2007, in grado di
ospitare fino a 40 bambini. L’asilo è dotato di pannelli solari per ridurne i
costi energetici. Inoltre i genitori possono usufruire gratuitamente di tutti i
servizi (spesa, lavanderia, farmacia, posta, ritiro di documenti etc. etc.),
oltre un servizio di “nanny call” per assicurare servizi di baby sitting
domiciliare.
371
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Per i servizi rivolti ai propri soci, il continuo rispetto del mandato ricevuto
ed il grado di soddisfazione sono continuamente monitorati non solo con la
periodica consultazione degli organi societari (CdA ed Assemblea), ma
anche tramite una costante comunicazione via e-mail e sito internet.
Viceversa per i servizi rivolti alle lavoratrici/tori il loro gradimento è
monitorato con frequenti sondaggi mediante questionari, al fine anche di
ricevere utili suggerimenti.
Risultati
I risultati sono stati quantificati nel “Rapporto ambientale e sociale” che
dal 2005 viene pubblicato da CONSER anche tramite il suo sito web. La
validità delle azioni realizzate e la vera e propria “filosofia” hanno ricevuto
ampi ed autorevoli consensi a livello nazionale ed europeo.
L’impatto delle attività è stato indubbiamente molto significativo visti i
riconoscimenti avuti da CONSER a livello locale, regionale, nazionale e
comunitario.
La prossima sfida di CONSER è la promozione di un Master per
“Programmatori e Gestori di APSEA”. CONSER da tempo sta sollecitando
varie organizzazioni istituzionali affinché collaborino alla formazione di
queste professionalità per contribuire a formare le necessarie competenze e
professionalità in materia di APSEA.
372
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CREDITO TREVIGIANO – BANCA DI CREDITO COOPERATIVO
Istituto di credito e risparmio
Progetto “Villa Emo”
Problema
La proprietà di Villa Emo è da tempo alla ricerca di un acquirente per la
villa stessa che però non la sottragga al godimento della comunità.
Il Patriarcato di Venezia, che anni prima aveva acquistato i terreni facenti
parte del compendio storico di Villa Emo, manifesta l’intenzione di cederli.
Considerate le caratteristiche dei terreni stessi, si teme che gli stessi possano
finire in mano ai cavatori. Il piano – cave regionale esclude nuove estrazioni
nel territorio del comune, ma incombe sempre la possibilità che vengano
realizzate “cave di prestito”, ossia estrazione di inerti necessari alla
realizzazione di infrastrutture viarie.
Soluzione
Il progetto “Villa Emo” della Banca di Credito Cooperativo Trevigiano ha
previsto l’acquisto di Villa Emo di Fanzolo, la restaurazione della Fattoria
della Villa e la realizzazione di un progetto culturale.
Ai soci l’acquisizione di Villa Emo da parte della loro Banca ha dato
l’opportunità di fare proprio il monumento simbolo della loro storia e
sancire definitivamente un riscatto non più solo economico, ma anche
sociale e culturale. Per il territorio Villa Emo rappresenta la sede ideale e
funzionale per attività di formazione / consulenza / convegnistica a favore
dei soci, dei clienti e della collettività tutta. Per la banca Villa Emo
costituisce, innanzitutto, la soluzione unitaria di lungo termine alle difficoltà
logistiche connesse alla dislocazione delle funzioni “centrali”, in tre diverse
sedi, realizzando finalmente la razionalizzazione e la concentrazione in un
unico luogo di amministrazione, direzione tecnica e centro servizi. La
localizzazione, poi, vede la Villa al centro dell’area di competenza della
Banca ed è facilmente raggiungibile.
Altro elemento importante a garanzia della gestione responsabile del
progetto è legato alla registrazione EMAS (regolamento CE n. 761/1)
ottenuta dalla banca a partire dal 2005. Tutte le proprietà e i progetti di
recupero architettonico rispondono ai criteri di sicurezza e di rispetto
ambientali richiesti dallo standard EMAS.
Al fine di tutelare la Villa e i terreni di pertinenza e gestire la
ristrutturazione della fattoria e del borgo, la banca ha collaborato con i
comitati di cittadini del territorio ma anche con la Soprintendenza alle belle
373
Il libro d’oro della responsabilità sociale
arti (Ministero per i beni e le attività culturali) e numerose associazioni
culturali (dal Conservatorio alle associazioni di volontariato). Ad esempio,
presso la Villa, si svolge il corso sperimentale di didattica dei beni culturali
organizzato dall’Istituto Regionale di Ricerca Educativa del Veneto.
Analogamente vengono organizzati, in collaborazione, con “Slow Food”
corsi sul vino con l’obiettivo di educare al gusto e promuovere i vini di
qualità.
Al fine di gestire i lavori e garantire una gestione responsabile della Villa è
stata opportunamente creata una Fondazione che si occupa della dimensione
culturale e turistica.
Risultati
La valorizzazione del patrimonio architettonico adiacente alla Villa ha fatto
della Banca il paladino della cultura e dell’arte. La banca ha acquistato una
sede di rappresentanza unica al mondo e una serie di strutture adiacenti alla
Villa con funzioni di centro direzionale e sala polifunzionale, realizzando
una razionalizzazione e concentrazione in un unico luogo di
amministrazione, direzione tecnica e centro servizi.
A beneficiare di questo esclusivo luogo di lavoro saranno proprio i
dipendenti. E non solo quelli del Credito Trevigiano, ma anche il personale
del credito cooperativo che potrà svolgere, in un contesto
architettonicamente e culturalmente elevato, corsi di formazione ed incontri
educativi. Il personale della banca ha manifestato più volte la piena
approvazione e il forte entusiasmo per la scelta.
La comunità, infine, potrà beneficiare di un nuovo importante centro
culturale e di un contesto prestigioso: la Villa costituisce infatti il
palcoscenico ideale dal quale valorizzare le tante iniziative che già
contraddistinguono le associazioni produttive del territorio, così come la
sede di iniziative culturali di vasta portata.
374
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ELETECNO IMPIANTI INTEGRALI
Azienda settore elettrico
Progetto JUMP
Problema
La formazione del personale è un’esigenza sempre più impellente per le
aziende. Gli imprenditori sono alla continua ricerca di nuove iniziative
improntate a migliorare la preparazione dei propri dipendenti.
Soluzione
Nel 2006 Eletecno ha inaugurato il progetto “JUMP”, basato sul
coinvolgimento dei dipendenti con diverse attività, sia in gruppo sia
suddivise per reparti, per un totale di 1500 ore tra corsi di formazione,
meeting Risultario, giornate Outdoor e riunioni di staff.
Al termine delle attività, a un collaboratore per reparto è stata affidata
l’esposizione di una breve relazione e l’analisi del Risultario (documento
sul quale ciascun dipendente ha riportato le sue 10 priorità mensili).
Infine settimanalmente lo staff veniva riunito al fine di aggiornare tutti i
responsabili delle diverse aree sulle attività e i successi dell’azienda, trovare
soluzioni a problemi rilevanti per l’organizzazione e elaborare strategie
diverse. Per misurare l’efficacia del progetto, ai dipendenti veniva chiesto di
firmare una scheda (“Addestramento e formazione”) nella quale potevano
esprimere un giudizio sul corso. Copia del documento veniva inoltre
consegnata al richiedente dell’attività formativa.
Il progetto ha l’obiettivo primario di costituire una formazione sulla
comunicazione, stimolando le capacità delle persone in questo campo, e un
riflesso positivo sull’efficienza aziendale, oltre allo spirito di gruppo e il
team building.
Al fine di coinvolgere maggiormente il personale nella stesura di un piano
di formazione personalizzato, ogni dipendente all’inizio dell’anno segnala
alla Direzione, attraverso il proprio responsabile d’area (membro dello
staff), quali sono le proposte formative alle quali intende partecipare, corsi
tecnici o motivazionali ai quali vorrebbe aderire.
L’azienda ha inoltre organizzato, con la consulenza di una società esperta in
formazione, un corso di “Love Management” con incontri di 2 ore mensili
per un totale di 8 appuntamenti, al quale hanno partecipato mediamente 12
persone. L’iniziativa ha mirato al rafforzamento dei rapporti interpersonali e
ad offrire strumenti per gestire lo stress, potenziando le capacità di
375
Il libro d’oro della responsabilità sociale
comunicare in modo efficace, risolvendo i problemi in modo creativo e
sviluppando una leadership più incisiva.
Risultati
In termini di risultati chiave di performance, nel 2006 l’obiettivo dichiarato
dalla Direzione di Eletecno era quello di raggiungere le 1500 ore di
formazione dedicate al progetto JUMP. Il traguardo è stato decisamente
superato.
I dipendenti hanno partecipato costantemente a tutte le iniziative e proposte
rientranti nel programma.
La Direzione ha dunque deciso di investire anche per il 2007 nel progetto
JUMP, prevedendo nuovamente il traguardo di 1500 ore di formazione.
376
Il libro d’oro della responsabilità sociale
FARMACIA SAN MARINO DEL DOTT. VERRI GUIDO
Operatore elettrico privato
Farmacia etica
Problema
Si sviluppa sempre più l’esigenza di creare una cultura di Responsabilità
Sociale di Impresa anche nelle piccole aziende individuali che operano nel
mondo sanitario, settore spesso in bilico tra alto valore etico del bene
distribuito e disinteresse a logiche di rispetto e solidarietà a vantaggio del
profitto. Tra queste ci sono anche le farmacie, che pur distribuendo un bene
di assoluto valore come la salute, viene percepito come non etico.
Soluzione
Il progetto Farmacia Etica, nato dalla volontà del titolare a partire dal 2003,
ha previsto che la Farmacia scelga i migliori fornitori per il territorio, tuteli
l’ambiente e distribuisca salute, coinvolgendo attivamente i clienti e
trasformandoli in sostenitori attivi del progetto.
Il progetto si è sviluppato dalla volontà di superare il concetto di Farmacia
quale luogo di sola vendita per arrivare a creare una realtà che interagisca
col mondo Salute del territorio comasco e che sfrutti le proprie risorse per
elevare il grado di benessere e consapevolezza sociale dei diversi
interlocutori con cui si trova a dialogare.
In collaborazione con ‘Qui le stelle’ Onlus, piccola realtà comasca che sta
progettando la costruzione di un villaggio in Benin per ospitare bambini che
lavorano in condizioni di schiavitù, si è scelto di partecipare al progetto
sostenendo i costi della costruzione di un’infermeria. La condivisione del
progetto con i diversi stakeholders è stata attuata con l’ideazione di un
giornale trimestrale distribuito gratuitamente dalla Farmacia che informa il
lettore sull’andamento del progetto e attraverso la Eticard, una tessera punti
che ad ogni acquisto aggiorna il cliente sulla quota della sua spesa che viene
utilizzata dalla farmacia per sostenere il progetto in corso. La scelta del
progetto è strettamente correlata alle competenza principale della Farmacia
che è quella di distribuire salute.
Il personale ha partecipato attivamente coinvolgendo i clienti, distribuendo
giornali e eticard e condividendo pienamente la mission del progetto con
totale disponibilità ed elevata qualità professionale.
377
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
Il primo obiettivo del progetto era verificare se questo fosse sostenibile e ad
un anno dal lancio si è constatato come non solo sia attuabile, ma anche
abbia permesso all’azienda di eguagliare i risultati economici dell’anno
precedente in una congiuntura economica che prevedeva delle forti
riduzioni di fatturato. A questo si è aggiunto il beneficio derivante dal fatto
che la Farmacia si è così distinta nel proprio contesto per originalità e
serietà.
La comunità ha risposto positivamente al progetto acquisendo una nuova
consapevolezza derivante dal fatto che l’acquisto di un bene personale
potesse trasformarsi in una possibilità di sostenere progetti finalizzati al
sostegno di persone in situazioni di deficit sanitario.
378
Il libro d’oro della responsabilità sociale
G. SCAPIGLIATI SNC/ BISCOTTIFICIO SCAPIGLIATI
Biscottificio artigianale
Un piccolo “cantuccio” dove sperimentare la solidarietà
Problema
Il commercio equo e solidale sta vivendo una fase positiva nell’ambito del
nostro Paese. Infatti, sono sempre di più i consumatori che, nell’atto
d’acquisto, pongono un’attenzione particolare alle modalità di produzione,
acquisto, e commercializzazione dell’articolo. Al fine di garantire continuità
e favorire il continuo aumento di questa corretta modalità di acquisto
potrebbe risultare utile che anche le aziende produttrici si rivolgano al
mercato equo e solidale per la scelta delle materie prime da impiegare
nell’ambito della produzione.
Soluzione
Il biscottificio Scapigliati, microimpresa a guida familiare, leader di
mercato nel settore Iper e Super per la specialità dei Cantuccini alla
mandorla, ha promosso un progetto che si inserisce nel campo della
responsabilità sociale d’impresa. L’iniziativa ha visto una duplice
collaborazione: da una parte con Transfair Italia per produrre biscotti tipici
toscani con utilizzo di materie prime del commercio equo e solidale e per
mettere a disposizione la sua esperienza per affrontare le tematiche sia
relative all’approvigionamento sia relative al possibile sblocco commerciale
dei prodotti; dall’altra con una ONG, Manitese, per un’azione di cause
related marketing per il Natale 2005 e 2006 costituita da un pacco natalizio
con biscotti prodotti dall’azienda venduto da una catena della GDO.
All’interno del pacco natalizio sono stati inseriti due documenti informativi,
l’uno riguardo la certificazione SA8000 e l’altro nella quale si spiega
dettagliatamente il progetto di Manitese contro lo sfruttamento del lavoro
minorile che il consumatore ha contributo a finanziare con l’atto
dell’acquisto.
Inoltre in occasione dell’inizio della produzione di biscotti con materie
prime del commercio equo e solidale è stata dedicata una giornata di
formazione ai temi del commercio equo, affinché gli stessi operatori fossero
coinvolti attivamente nella responsabilità aziendale. La progettazione di
queste azioni rivolte ai dipendenti sono il frutto della rilevazione del clima
aziendale che viene effettuata con questionari anonimi ogni anno: l’ascolto
e le comunicazioni con il personale si sono rivelate da sempre importanti.
379
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
L’obiettivo di base dell’azienda è quello di far emergere i valori guida dei
titolari al fine di acquisire una diversa visibilità e una maggiore
competitività nei confronti della concorrenza. La visibilità è aumentata
grazie anche all’assegnazione di riconoscimenti di livello nazionale, si è
intrecciata una nuova rete di relazioni con stakeholders della comunità
locale (altre aziende certificate SA8000, consumatori, ong di consumo
critico). Si è verificato inoltre un miglioramento del clima aziendale e un
aumento vendite del prodotto Transfair.
380
Il libro d’oro della responsabilità sociale
IMPRESA VALORE
Azienda di consulenza direzionale
CORPORARTE – Collezioni in azienda: una rete museale
per l’arte contemporanea
Problema
L’impegno di un’impresa nella comunità può essere indirizzato in diversi
ambiti. Uno di questi, importante sia per i benefici che crea all’interno
dell’azienda che all’esterno, è la diffusione di cultura e arte, in particolare
vista le difficoltà molto spesso riscontrata dagli artisti nel far conoscere le
proprie opere.
L’impegno dell’impresa potrebbe essere indirizzata verso la promozione di
artisti emergenti.
Soluzione
Impresa Valore promuove con iniziative concrete e innovative la cultura e
l’arte contemporanea, al fine di creare un ambiente di lavoro vivace e
dinamico, in grado di stimolare la creatività e il confronto intellettuale,
instaurare nuove modalità di dialogo con il territorio e contribuire a
migliorare la qualità della vita della propria comunità.
Il progetto propone l’idea di consorziare aziende diverse in un’operazione
unitaria estesa tra Puglia e Basilicata. Il nucleo centrale dell’iniziativa ruota
intorno alla costituzione di una collezione in progress di giovani artisti
emergenti da allestire in permanenza all’interno dei singoli spazi aziendali,
ma con criteri organici. Arte contemporanea non in un museo o luogo
distinto ma direttamente fruibile dalle risorse interne negli ambienti
quotidiani di lavoro. Si tratta di una contaminazione quotidiana di opere
d’arte per consentire di maturare quella sensibilità artistica che altrimenti
rimarrebbe distante ed esclusiva di pochi.
“Ricerca & Innovazione” è il tema della seconda edizione di Corporarte,
che si è svolta nel corso del 2005/2006 e che ha coinvolto Impresa Valore,
Calia Italia e per la prima volta Fantini Scianatico Spa.
L'idea è semplice ma estremamente innovativa: istituire una piccola rete
museale per l'arte contemporanea, dislocata tra Puglia e Basilicata, con
opere da acquisire ed esporre in sede ma da rendere fruibile al pubblico
esterno.
La scelta dell'Arte contemporanea nasce dalla volontà e necessità di
proiettarsi verso il nuovo.
381
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Ogni azienda ha stanziato un budget per produrre un’installazione pensata
appositamente per i suoi spazi. L’artista invitato, uno o due per ciascuna
impresa, si è preventivamente confrontato con l’identità culturale,
territoriale, tecnologica o produttiva del contesto in cui è chiamato ad
operare, e ideare un intervento ad hoc che diventerà parte integrante della
collezione.
La mostra finale è stata così solo la tappa finale di un percorso di scambi e
relazioni che coinvolge direttamente luoghi e personale interno, con
importanti ricadute sul territorio circostante.
Progettualità comune, dialogo col territorio, coinvolgimento del personale
interno, sono gli ingredienti-base dell'iniziativa, che sorpassa la pratica
tradizionale della sponsorizzazione di eventi promossi da soggetti esterni.
Le aziende, facendosi parte attiva, hanno infatti messo a disposizione non
solo i fondi necessari ma anche le loro strutture, il loro staff, molto del loro
tempo, nella ricerca di nuove modalità di rapporto tra impresa e cultura.
Gli elementi di innovazione del progetto “CORPORARTE” sono
riconducibili al concetto di rete tra imprese che condividono valori e idee di
interazione tra azienda e territorio.
La campagna di comunicazione esterna ha previsto: l’apertura al pubblico
delle collezioni, la promozione di visite guidate nell’ambito di scuole e
associazioni culturali, una conferenza stampa in relazione a ciascuno degli
eventi aziendali, la pubblicizzazione su riviste d’arte (Segno, Flash Art,
ExibArt) e sulla cartellonistica stradale, un’attività di pubbliche relazioni
con autorità locali e regionali. È stato inoltre pubblicato il catalogo, il
programma di eventi su internet (siti aziendali, news nella home page, siti
tematici quali exibart, flash art) e la documentazione del progetto
Corporarte sul sito internet dedicato.
Risultati
I benefici sono in primo luogo legati alla crescita economica e sociale che il
progetto è capace di generare. Benefici diretti, invece, sono
immediatamente fruibili dalle aziende promotrici in termini di capacità di
coinvolgimento di risorse qualificate che realizzano le proprie scelte di vita
anche in base alle opportunità e interessi che generano il territorio in cui
decidono di trasferirsi (arte, teatro, impianti sportivi, strutture per i figli,
servizi per la collettività funzionanti, ecc.).
382
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ITALGEST HOLDING
Società fornitrice di energie rinnovabili
Polo integrato per le energie rinnovabili
Problema
Le aziende prendono sempre più in considerazione le tematiche relative alla
tutela dell’ambiente e del territorio riferito in particolare all’impatto che le
loro attività hanno in tale ambito. Obiettivo sempre più ricercato è quello di
consolidare e sviluppare la propria quota di mercato attraverso l’adozione di
politiche che uniscano le esigenze di impresa a quelle ambientali e sociali.
Soluzione
Nella gestione delle proprie attività, il Gruppo Italgest si ispira ad obiettivi
di sostenibilità economica, ambientale e sociale orientati alla tutela dei
diritti umani, del lavoro e della sicurezza, nonché ai principi in materia di
trasparenza e correttezza. Per questo ha promosso il Polo Energetico
Integrato, progetto in fase di sviluppo di Italgest Energia, finalizzato alla
diffusione della cultura dell’utilizzo delle “Fonti Energetiche Rinnovabili”.
Tale iniziativa prevede la distribuzione di impianti sull'intero territorio
salentino e interessa, in particolare, cinque centrali: una fotovoltaica a
Brindisi, una a ciclo combinato alimentata ad olii vegetali a Lecce ed una
identica a Casarano-Collepasso, un'impianto eolico a Nardò e un altro parco
eolico a Torre Santa Susanna.
Il Polo integrato di Italgest include anche un Centro di Ricerca presso la
Cittadella della Ricerca di Brindisi-Mesagne e un centro di formazione e
comunicazione a Melissano.
Il progetto ha avuto il supporto della Regione Puglia nella fase di
definizione e promozione delle linee guida alla base del progetto industriale
mentre la Provincia di Lecce ne è parte attiva attraverso la sua Agenzia per
l'Energia.
Lo sviluppo dell’ iniziativa “Polo Integrato” prevede un intervento con un
sostegno sia di natura economica, riferito alle realizzazioni industriali e alle
conseguenze occupazionali sia attraverso la nascita di una scuola di
formazione, finalizzata alla formazione del capitale umano (Pubblica
Amministrazione, operatori specializzati) con riferimento alle tematiche
ambientali, in collaborazione con l'Università del Salento.
Il piano di comunicazione è presentato e promosso attraverso un canale
satellitare dedicato alle tematiche energetiche ed una web TV, realizzato in
collaborazione con Confindustria del Salento, al fine di diffondere la cultura
383
Il libro d’oro della responsabilità sociale
dello sviluppo sostenibile e sensibilizzare gli operatori economici a
spingersi verso nuove possibilità di mercato legate all'energia rinnovabile.
Tutto il personale è stato messo al corrente del Codice etico adottato dal
Gruppo Italgest e ha aderito ai principi etico sociali cui il Gruppo si ispira.
Per quanto riguarda la realizzazione del piano, sono stati stipulati accordi
con Siemens e con Fata (Finmeccanica) per la parte impiantistica, con
Siemens e Vestas per la parte eolica e con Enel per ciò che riguarda il
risparmio energetico. Per ciò che riguarda gli interventi di formazione del
capitale umano sarà coinvolta l'Università del Salento che curerà lo sviluppo
della ricerca nel campo delle energie rinnovabili nonché il trasferimento dei
risultati conseguiti agli operatori industriali che provvederanno alla
successiva implementazione.
Sono stati inoltre coinvolti diverse istituzioni, quali per citarne alcuni la
Presidenza dei Consiglio dei Ministri (Dipartimento per lo Sviluppo
Territoriale), la Regione Puglia, le province e i comuni e Legambiente quale
sponsor dell’iniziativa.
Risultati
Trattandosi di un progetto in via di sviluppo, non esistono ancora dei
risultati tangibili circa il grado di raggiungimento degli obiettivi stabiliti.
Tuttavia, i partners coinvolti hanno dimostrato grande entusiasmo per
l’iniziativa, così come le risorse formate.
Gli strumenti di comunicazione e promozione utilizzati ad oggi dalla
Italgest (sito internet, brochure, media) hanno sortito una risposta
decisamente positiva sulla collettività.
384
Il libro d’oro della responsabilità sociale
MAZZALI
Società che opera nel settore dell’arredamento
Progetto “Lasciamoli volare”
Problema
Nelle città sono sempre meno gli spazi verdi a disposizione dei bambini che
finiscono con ignorare le leggi della natura e del mondo animale. Questa
situazione incide negativamente sulla crescita della loro coscienza
ambientale, e contribuisce a formare adulti inconsapevoli del valore della
natura e poco rispettosi dell’ambiente circostante. Le imprese, consapevoli
del loro ruolo sociale, possono contribuire attraverso il sostegno a progetti
della comunità locale, a rendere più coscienti i bambini dell’ambiente che li
circonda.
Soluzione
La Mazzali pone lo sviluppo sostenibile e la ricerca di un rapporto coerente
e costruttivo con la comunità e l’ambiente come fattori chiave per il
conseguimento dei suoi obiettivi di crescita e performance aziendale.
Tale scelta strategica è accompagnata, oramai da alcuni anni, da concrete
iniziative sia in ambito sociale che ambientale. Mazzali ha formalizzato tale
impegno stabilendo di investire ogni anno almeno lo 0.75% del suo fatturato
in iniziative concrete a favore dell’ambiente e del sociale. Iniziative che
sono strettamente legate e propositive di quel concetto di sostenibilità che è
valutato come vettore strategico di lungo periodo.
Lo 0.75 non è però solo una risorsa indirizzata al miglioramento
dell’ambiente sociale e naturale, ma anche un progetto ampio di
comunicazione e di partecipazione che coinvolge e rende partecipi gli
stakeholders aziendali, presenti, potenziali ma anche futuri.
L’ambiente, l’educazione, la conoscenza, l’aggregazione, il gioco, ma anche
la salute e il futuro, sono i temi al centro delle singole iniziative, con un
unico comun denominatore: il bambino.
“Lasciamoli volare,,, che prosegue e completa il progetto “Ho visti i bimbi
volare” del 2005, ha coinvolto diversi partner.
Con la LIPU, partner dell’azienda dal 1998, è stata realizzata la guida per
ragazzi :“Gli Aironi dell’Oasi di Torrile”, una guida illustrata con i disegni
dei bambini che hanno partecipato al progetto “Scuola di Natura in Natura”.
La guida che verrà distribuita nelle scuole e nell’Oasi rappresenta uno
strumento importante di comunicazione nato esclusivamente per i bambini
ed i ragazzi con un linguaggio a loro adatto.
385
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Con la Croce Rossa Italiana comitato di Sorbolo è stato previsto l’acquisto
di un ambulanza specializzata per il trasporto ed il soccorso dei bambini,
realizzato in partner con altre aziende locali, si inserisce nell’ambito delle
iniziative della Mazzali a favore della comunità locale. L’iniziativa ha
permesso alla locale sezione e a tutti i suoi volontari di avere a disposizione
un mezzo dotato di apparecchiature all’avanguardia specie nel soccorso dei
piccoli pazienti. È un mezzo assolutamente importante per una comunità,
quella di Sorbolo, in continua espansione e che fino ad oggi non era dotata
di nessuno strumento di soccorso specializzato nel soccorso dei bambini.
Con il Rugby Colorno Mazzali ha proseguito nel sostegno delle squadre
under 7 e under 9 e under 11 del Rugby Sorbolo e Mezzani, squadre
affiliate al Rugby Colorno. Inoltre con la società Rugby Colorno è stato
edito un calendario il cui ricavato è andato alla comunità Exodus di Don
Mazzi.
Tutte le iniziative hanno avuto un forte coinvolgimento degli stakeholder.
Particolarmente intenso è stato il coinvolgimento specie dei clienti
distributori nei progetti, anche grazie a diversi interventi di comunicazione.
Nel sito aziendale, oltre che alla pagina “Grazie” e alla pagina “Impegno e
valori”, è stata creata la voce “Mazzali per il Mondo” in cui vengono
riportate ed illustrate tutte le iniziative.
Nelle “Newsletter” inviate ai clienti, ai fornitori, agli operatori istituzionali
ed economici ed ai consumatori trovano ampio spazio le iniziative
sviluppate e i valori di sostenibilità e responsabilità .
È stata creata una cartellonistica ad hoc che viene esposta nei punti vendita,
nelle fiere e manifestazioni, dove sono descritte iniziative, valori ed
impegno, nonché tutti gli aspetti legati ad una produzione a basso impatto
ambientale
È stata inoltre edita una pubblicazione rivolta al consumatore finale e
distribuita nei punti vendita e nelle fiere e manifestazioni, dove vengono
presentati ed illustrati i concetti di “qualità e sviluppo, ambiente e
responsabilità, tecnologia e natura” propri dell’azienda.
Risultati
Le iniziative con la Lipu, che in maniera ininterrotta proseguono dal 1998,
hanno permesso una valorizzazione dell’oasi di Torrile non solo in termini
materiali, ma anche e soprattutto in termini di conoscenza e visibilità e
avvicinato molti bambini attraverso il progetto sulle Scuole e alla
realizzazione delle guide, alla natura e all’oasi stessa.
386
Il libro d’oro della responsabilità sociale
L’autoambulanza con la Croce Rossa di Sorbolo, così come il parco giochi
con il Comune di Sorbolo nel 2005, rappresentano tappe di un percorso di
partnership con la comunità che è valutato di rilevante importanza.
Le squadre di rugby hanno oggi più di 40 bambini che praticano questa
disciplina con un rilevante ritorno in termini di aggregazione..
387
Il libro d’oro della responsabilità sociale
METADISTRETTO CALZATURIERO VENETO
Distretto industriale
Marchio Sociale “Global Rights”
Problema
A partire dagli anni ’90 le aziende calzaturiere della Riviera del Brenta si
sono trovate a fronteggiare una crisi molto forte, che ha portato ad una
riqualificazione dell’intera filiera da prodotti medio- fini a calzature di
lusso. Si è deciso quindi di concentrare tutta la produzione sulla qualità e
non sul prezzo.
Quando si parla di qualità si intende non solo qualità di prodotto, che è
fondamentale per rimanere competitivi nel mercato, ma qualità a 360 gradi,
che comprende la qualità dal lavoro, ovvero la qualità di vita dei lavoratori
sia all’interno che all’esterno dell’azienda.
Soluzione
La legge regionale del Veneto, n. 8/2003, ha riconosciuto il Distretto
Calzaturiero Veneto e successivamente con la legge n. 8/06 il Metadistretto
Calzaturiero Veneto. Tale norma ha consentito di creare su tutta la filiera
produttiva una forte sinergia e la possibilità di condividere una progettualità
comune.
Nel distretto è nata fin da subito la necessità di avviare un percorso
congiunto con le Organizzazioni Sindacali, teso ad individuare un percorso
di crescita comune, attraverso la creazione della Consulta distrettuale per il
settore calzaturiero, organismo paritetico costituito nel 2001, da sei
rappresentanti sindacali e da 6 rappresentanti imprenditoriali. L’organismo
ha l’obiettivo di sviluppare e promuovere nel territorio tutte le attività
ritenute idonee a migliorare la qualità e l’efficienza del comparto
calzaturiero.
Per implementare e praticare le politiche di responsabilità sociale la
Consulta distrettuale per il settore calzaturiero ha realizzato un marchio
sociale denominato “Global rights”.
Il marchio consiste in un bollino con la scritta “prodotto nel rispetto dei
diritti dei lavoratori e dell’ambiente,” che può essere apposto sulla scarpa,
sulle scatole, sugli imballi, sulla carta intestata secondo il disciplinare d’uso
appositamente redatto.
Tale marchio è stato attualmente depositato in Europa e nei prossimi mesi si
prevede di depositarlo nei maggiori mercati extra europei.
388
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Il progetto, in fase di realizzazione, coinvolge, in via sperimentale un
gruppo pilota di 4 aziende calzaturiere con l’obiettivo nel medio periodo di
arrivare a coinvolgere tutte le aziende del distretto.
Nel 2004 si è dato inoltre inizio al processo di certificazione etica SA8000,
inoltre nel 2005 viene siglato un accordo con l’Inail Regionale Veneto,
proseguito per tutto il 2006, volto a favorire azioni per la prevenzione e per
la diffusione della cultura della salute e della sicurezza nelle aziende.
Tra i diversi attori oltre alle aziende della filiera, ai Comuni, alle Province,
alle Camere di Commercio, alle Università, ai Centri di ricerca, alle Banche
e tutti i soggetti che rappresentano le aziende (Confindustria, Confapi, Cgia
e CNA), anche le Organizzazioni Sindacali hanno avuto un ruolo rilevante.
In particolare Acrib (Associazione Calzaturifici Riviera del Brenta),
associazione imprenditoriale che segue prioritariamente le aziende
calzaturiere della Riviera del Brenta, collocate tra la provincia di Padova e
Venezia, ha rappresentato il nucleo intorno al quale è nato ed è cresciuto il
distretto calzaturiero veneto.
Risultati
Si è realizzata, all’interno del distretto, una buona pratica di relazioni
sindacali, sociali ed economiche di territorio.
Le buone pratiche di responsabilità sociale adottate inoltre consentono di
dare un maggior un valore aggiunto al distretto calzaturiero rendendolo più
attraente rispetto ad altri.
Inoltre diffondere la cultura della prevenzione, ridurre a zero gli infortuni,
migliorare l’organizzazione all’interno degli ambienti lavorativi consente di
dare un vantaggio non solo all’azienda che può aumentare la propria
competitività, ma anche ai lavoratori e a tutto il territorio.
389
Il libro d’oro della responsabilità sociale
MINERVA
Opera nel settore del facility management per imprese ed enti
Progetto Wellness
Problema
Matura la consapevolezza che in un’azienda, soprattutto se essa opera nel
settore dei servizi, il profitto non può e non deve essere l’unico metro
regolatore: ad esso va aggiunta la considerazione di altri fattori umani e
morali che, nel lungo periodo, sono almeno egualmente essenziali per la
vita dell’impresa.
L’azienda diviene soltanto uno dei nodi di una rete che coinvolge in egual
misura Fornitori, Lavoratori/Collaboratori, Clienti, Istituzioni, Enti non
profit, Cittadini. Diviene dunque fondamentale capire che, se ad ogni livello
le azioni compiute sono responsabili ed orientate al miglioramento
continuo, sarà tutta la rete a beneficiarne.
Soluzione
Secondo la vision del “modello Minerva”, modello che l’azienda cerca di
condividere con tutti gli stakeholders, attraverso un Sistema di
Responsabilità Sociale attuato dall’Organizzazione si riesce a migliorare il
benessere sociale, rendendo i collaboratori partecipi e protagonisti dei
successi aziendali e del beneficio che alla collettività deriva da tale operare
responsabile.
È in questa cornice che nasce il Progetto Wellness, un insieme di idee ed
azioni diretto non solamente ai collaboratori di Minerva, ma a tutti gli
stakeholders.
Il progetto si articola su quattro macro-aree:
1) Area COLLABORATORI. Quest’area comprende tutte le attività ed
iniziative che coinvolgono direttamente ed indirettamente il personale
Minerva. È stato istituito un loro Rappresentante, formato sulle norme
relative a Qualità, Ambiente, Sicurezza ed Etica, dotato di un recapito email cui indirizzare le proprie segnalazioni, suggerimenti, reclami ed
osservazioni. È stato inoltre allegato alla busta paga di ciascun collaboratore
il Notiziario Minerva, in cui vengono sintetizzati tutti gli eventi più
significativi riguardanti la Società. Lo stesso viene trasmesso via posta
elettronica e attraverso il Blog dell’azienda.
2) Area FORNITORI. Minerva ha predisposto un premio rivolto a tutti i
Fornitori. L’iniziativa ha previsto la somministrazione di un questionario e
il sopralluogo da parte dello staff Minerva. Al termine di questo processo,
390
Il libro d’oro della responsabilità sociale
verrà eletto il Fornitore dell’anno, che verrà premiato con un soggiorno per
due persone presso un Wellness Center.
3) Area CLIENTI. Tutti i clienti possono contare su capi-servizio reperibili
telefonicamente 7 giorni su 7, su visite ispettive sul cantiere e sull’utilizzo
di apposita modulistica a supporto di ciascuna fase del rapporto col Cliente.
4) Area dell’IMPEGNO nella COMUNITÀ. Minerva è presente in qualità
di partner a varie manifestazioni e iniziative, spaziando dal mondo dello
sport (sostegno ai settori giovanili di alcune società sportive locali e
indizione del Premio Minerva Wellness per lo sport) a quello della cultura,
a quello dello spettacolo, a quello dell’infanzia (realizzazione di un libro
illustrato per scuole materne ed elementari), a quello della solidarietà a
livello locale ed internazionale (realizzazione con l’UNICEF di cinque
pozzi nei cinque continenti). Minerva ha inoltre promosso, in occasione del
blocco del traffico a Gorizia, un’iniziativa ecologica, proponendo Segway,
l’innovativo mezzo di trasporto umano elettrico omologato come pedone.
Risultati
Il ritorno di Minerva è stato ottimo in termini di percezione della propria
attività positiva sul territorio, di diffusione del proprio Modello oltre i limiti
regionali, a livello nazionale ed internazionale.
Minerva ha inoltre contribuito al miglioramento della conoscenza e
all’immagine propria del Friuli con premi ottenuti di livello nazionale ed
internazionale.
391
Il libro d’oro della responsabilità sociale
NORMAN 95
Azienda operante nel settore della gestione dinamica di patrimoni
immobiliari conto terzi
Fondazione Rising Sun Onlus
Problema
Spesso il personale di un’azienda è ad oggi poco vicina al volontariato
anche a causa della semplice mancanza di tempo e trova difficoltà a potersi
attivare agevolmente in questo mondo.
Soluzione
Rising Sun Project è un progetto di volontariato nato dal 2003 nel Gruppo
Norman. L’idea, rivolta a tutti i dipendenti, nasce dal desiderio di donare
una giornata lavorativa al mese, retribuita regolarmente dall’azienda, per
poter impegnare il proprio tempo presso Associazioni attive in diversi
ambiti del disagio sociale (sostegno dell’infanzia, adolescenza, assistenza
anziani, dei disabili fisici e disabili mentali, dell’emarginazione sociale,
degli animali).
Il progetto prevede per i volontari del Gruppo Norman un impegno
continuativo e costante di otto ore al mese.
Le Associazioni con cui ha stipulato una convenzione sono 10 per un totale
di 16 progetti attivi, tra cui, ad esempio, in collaborazione con l’Unione
Italiana Ciechi di Milano, Gruppo Norman ha previsto l’accompagnamento
ad attività non vedenti (commissioni, lettura etc.) direttamente al loro
domicilio; con L’Albero della Vita ha sostenuto attività di supporto presso
una comunità alloggio per bambini dai 0 ai 3 anni allontanati dalle famiglie
d’origine con decreto del tribunale, o in stato di abbandono sin dalla nascita.
All’Opera San Francesco per i poveri ha offerto la collaborazione in aiuto
all’emarginazione sociale presso la mensa per i poveri, il servizio docce e
l’ambulatorio e al Comitato Nazionale per il Telefono Azzurro la risposta
telefonica della linea destinata a chiamate dei bambini.
Tra le iniziative scolastiche, Gruppo Norman ha promosso la collaborazione
con Sogno Di Bimbi, supporto presso un asilo nido destinato ai bambini di
persone non abbienti, e Associazione Il Melograno sostegno scolastico della
comunità destinata a adolescenti fino ai 18 anni allontanate delle famiglie
con decreto del tribunale.
Gruppo Norman ha inoltre supportato la Fondazione Don Carlo Gnocchi,
sia presso L’Istituto Palazzolo che accoglie persone anziane sia presso
IRCCS S. Maria Nascente centro diurno che accoglie persone disabili, e
392
Il libro d’oro della responsabilità sociale
l’ABIO - Associazione per il Bambino in Ospedale Onlus, sia presso il
reparto pediatria dell’ospedale Niguarda di Milano sia presso il reparto di
ippoterapia.
L’iniziativa dopo una prima fase pilota interna al Gruppo che è durata circa
4 anni che ne ha permesso il perfezionamento, oggi si è evoluta con la
nascita della Fondazione Rising Sun Onlus, con l’obiettivo di creare un
nuovo modello di Responsabilità Sociale dell’impresa e diffondere una
nuova sensibilità nei confronti del volontariato presso altre aziende,
istituzioni e singoli operatori.
Risultati
Per quanto riguarda il personale, la percentuale di adesione al Progetto è
attualmente molto soddisfacente (circa il 70%) e l’interesse dei dipendenti è
in costante aumento. L’iniziativa ha motivato il personale avvicinandolo a
realtà di forte disagio e distogliendo da futili motivi di diverbio quotidiano.
Il progetto ha portato all’interno dell’azienda un maggior spirito di coesione
del personale.
Con la nascita della Fondazione, Gruppo Norman sta inoltre rilevando un
interesse crescente in merito allo sviluppo di nuove collaborazioni.
Il Progetto ha inoltre facilitato la realizzazione di iniziative da parte delle
Associazioni, altrimenti non possibili a causa della carenza di volontari.
393
Il libro d’oro della responsabilità sociale
PALM
Azienda familiare per la produzione di pallet e imballaggi in legno
Imprese Amiche dell’Ambiente
Problema
In un contesto di corretta gestione e soprattutto di lotta al taglio illegale, si
pongono gli interventi del Forum delle Nazioni Unite sulle Foreste (UNFF United Nations Forum on Forest), della Ministerial Conference on the
Protection of Forest in Europe , dell’Organizzazione Internazionale per il
Legno Tropicale e dell’Unione Europea con il programma Forest Lax
Enforcement, Governance and Trade (FLEGT). Quest’ultimo programma
rappresenta la prima azione dell’UE per dar seguito all’impegno,
sottoscritto a Johannesburg (2002) nel corso del Word Summit on
Sustainable Development, di arrestare l’attuale ritmo di perdita di risorse
naturali e di diversità biologica.
Soluzione
FLEGT è un’azione congiunta dei paesi dell’UE, che intende coordinare
strumenti e promuovere accordi e comportamenti responsabili relativamente
alla gestione delle foreste mondiali, e vede Palm S.p.A. tra le aziende che
hanno aderito.
Palm S.p.A ha attivato un network di imprese per promuovere un greensocially responsible supplì chain al fine di valorizzare l’innovazione
ambientale e sociale lungo le filiera produttive, partendo dalla logistica e
dagli imballaggi.
Tutte le spedizioni sono accompagnate da materiale che certifica che i pallet
e gli imballaggi in legno sono ottenuti da legname FSC e PEFC. Le aziende
clienti che partecipano al network “Imprese Amiche dell’Ambiente”,
usando il marchio del network comunicano un ulteriore valore aggiunto del
profilo di responsabilità ambientale e sociale dei loro prodotti e della filiera
collegata ai vari stakeholders di riferimento: clienti, fornitori, azionisti,
dipendenti, consumatori, enti pubblici.
Il progetto “Imprese Amiche dell’Ambiente” svolge diverse funzioni
strategiche:
raggruppa aziende che prestano attenzione alla sostenibilità ambientale;
definisce le linee guida da seguire;
diffonde assieme le buone pratiche applicate di gestione d’impresa con
approccio di RSI.
394
Il libro d’oro della responsabilità sociale
L’azienda ha deciso poi di affidare la segreteria organizzativa del network
“Imprese Amiche dell’Ambiente” alla Palm Work & Project Coop. Soc.
ONLUS, così da favorire l’attività di quest’ultima e permetterle di assumere
neo-laureati e ragazzi diversamente abili.
Palm S.p.A. ha inoltre offerto un blog per favorire la visibilità delle
politiche ambientali delle aziende che acquistano i suoi pallet econostenibili
e ha organizzato convegni multi-stakeholders per favorire la conoscenza
diretta tra le diverse aziende e per offrire loro momenti di formazione sulla
Responsabilità Sociale e Ambientale d’Impresa.
Risultati
Palm S.p.A. è stata riconosciuta dalla aziende clienti e dal mondo
accademico come pioniera nell’approccio alla green supply chain e
promuovendosi in rete con altre aziende ha potuto usufruire di maggiore
visibilità e credibilità riuscendo a risultare ben strutturata nel suo impegno
per la responsabilità ambientale e sociale d’impresa.
Il personale dell’azienda ha avuto la possibilità di confrontarsi con colleghi
di altre aziende sempre portate a processi industriali sostenibili e hanno
avuto quindi la possibilità di crescere scambiandosi le reciproche
esperienze.
395
Il libro d’oro della responsabilità sociale
PERFORMER
Consulenza e Produzione software
Il Bilancio SA8000 multimediale: uno strumento innovativo per la
comunicazione e il coinvolgimento degli stakeholder
Problema
L’impresa viene sempre più spesso messa davanti alla sua responsabilità nei
confronti del territorio, dell’ambiente, delle istituzioni e della società civile
in generale. Uno degli strumenti utili per verificare e dimostrare l’impegno
aziendale è la certificazione SA8000.
Soluzione
Performer S.p.A ha manifestato il proprio impegno nella promozione della
Responsabilità Sociale, promuovendo iniziative di miglioramento concrete e
significative, con particolare riferimento al proprio settore di attività. Uno
dei progetti di maggior rilievo portati avanti da Performer S.p.A è la
realizzazione del Bilancio SA8000 multimediale, uno strumento innovativo
e focalizzato al miglioramento della comunicazione, della diffusione e del
coinvolgimento degli stakeholder.
Il progetto ”Il Bilancio SA8000 multimediale: uno strumento innovativo per
la comunicazione e il coinvolgimento degli stakeholder” sperimenta un
modello innovativo di diffusione della Norma SA8000 e del relativo
Bilancio aziendale, di facile accesso e di immediata comprensione.
Il team di sviluppo interno, composto da una risorsa Area Grafica e una
risorsa Area Testing e Assistenza, ha operato sotto la supervisione del
coordinatore generale e del coordinatore tecnico, secondo determinate fasi
di lavoro.
Nella prima fase di lavoro il team di sviluppo ha effettuato una esauriente
analisi del materiale redatto dal team di coordinamento. Questo processo ha
reso possibile l’individuazione dei punti chiave e degli obiettivi del
prodotto: un Bilancio SA8000 Multimediale d’avanguardia, giovane e
innovativo, diffuso attraverso il sito web aziendale, che metta in luce la
voglia di una comunicazione aziendale chiara ed efficace nei confronti degli
stakeholder.
Nello step successivo, il team di sviluppo ha definito le funzionalità della
struttura di base e le linee guida stilistiche del BSM. Si sono individuate,
inoltre, le competenze, le modalità di gestione delle attività, e le tempistiche
di sviluppo.
396
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Il team di coordinamento ha supervisionato lo sviluppo del progetto. Gli
incontri, esplicativi e di controllo, tra i due team sono stati puntuali e di
supporto ad una positiva evoluzione del percorso.
Il prodotto completo e definitivo è stato visionato dal team di
coordinamento; la sua pubblicazione sul web è coincisa con la
pubblicazione del nuovo sito di Performer, che soddisfa i criteri di
accessibilità previsti dalla Web Accessibility Initiative (WAI).
Il bilancio multimediale è stato pubblicato sul sito dell’azienda e verrà
diffuso ai vari stakeholder utilizzando i tradizionali canali comunicativi
(lettera, e-mail, riunioni).
Risultati
La realizzazione di uno strumento innovativo e nel contempo
rappresentativo del business aziendale, ha permesso di creare una nuova
modalità di comunicazione e divulgazione a tutti gli stakeholder,
dell’attività che Performer S.p.A. attua in tema di Responsabilità Sociale.
Il coinvolgimento di risorse interne all’azienda nel progetto ha valorizzato
le competenze tecniche e professionali e ha prodotto un aumento della loro
consapevolezza su ciò che l’azienda sta attuando in tema di Responsabilità
Sociale. Nel corso degli anni Performer S.p.A. ha inoltre consolidato il
percorso di dialogo e confronto con i principali stakeholder.
397
Il libro d’oro della responsabilità sociale
PERFORMER
Consulenza e Produzione software
La fidelizzazione e la tutela delle risorse umane come leva del successo
aziendale
Problema
Un buon clima lavorativo è il presupposto necessario affinché le persone si
sentano motivate a fornire prestazioni sempre migliori e in grado di
concorrere al successo dell’Azienda. L’attività professionale è un elemento
fondamentale della vita di ognuno di noi, oltre a contribuire al nostro
sviluppo personale è infatti importante per mantenere alta la nostra
autostima.
Soluzione
L’impegno di Performer per massimizzare la soddisfazione del proprio
personale, attraverso azioni volte alla sua fidelizzazione e tutela, è costante
e continuo e si esplica attraverso diversi progetti.
Performer S.p.A. ha assegnato al proprio personale una serie di Benefits
aziendali come:
− Il riconoscimento di premi produzione attraverso l’utilizzo di carte etiche
pre-pagate
− Il riconoscimento di “una tantum” (come ad es. gratifica natalizia, viaggi
premio ecc..) sulla base dell’andamento produttivo della società;
− L’erogazione di buoni pasto come benefit aggiuntivo per tutto il personale
indipendentemente dalla tipologia contrattuale
− La stipula di convenzioni con i ristoranti della zona, che garantiscono a
tutto il personale di Performer S.p.A. uno sconto sulle consumazioni
− La fornitura gratuita di acqua minerale naturale calda e fredda attraverso
un dispositivo di erogazione gratuito
− Assegnazione di auto aziendale, telefono aziendale, computer portatile
coerentemente con le funzioni ricoperte.
Performer ha garantito inoltre il miglioramento delle condizioni di lavoro
attraverso l’adozione di una polizza sanitaria a totale carico dell’azienda e a
favore di ogni lavoratore e la promozione di un’organizzazione del lavoro
flessibile.
L’azienda ha dedicato la massima cura alla politica in fatto di formazione e
ha attuato specifici programmi di inserimento per i neoassunti e di
formazione e affiancamento a lavoratori esperti per gli apprendisti.
398
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Annualmente si svolgono inoltre sia programmi di formazione e
aggiornamento sulla normativa relativa ai temi della Sicurezza, della
Privacy, della Responsabilità Sociale, sia indagini sul clima aziendale e sul
rispetto dei requisiti sociali, analizzando i risultati e pianificando gli
interventi di miglioramento.
Gli strumenti utilizzati per il coinvolgimento dei lavoratori sono:
1. diffusione di documenti esplicativi sulle modalità di gestione delle
risorse umane;
2. diffusione di documentazione, quale pubblicazioni, articoli su
argomenti specifici in tema di responsabilità sociale;
3. riunioni per la condivisione dei cambiamenti organizzativi, delle
iniziative intraprese, dei piani di miglioramento;
4. partecipazione a corsi di formazione e aggiornamento (compresi
convegni e manifestazioni di settore).
Risultati
Nel corso degli anni Performer S.p.A. ha consolidato il percorso di dialogo
e confronto con i principali stakeholder grazie alla diffusione della propria
politica in ambito di responsabilità sociale e alla divulgazione del Bilancio
SA8000, attraverso l’utilizzo delle proprie competenze tecnologiche, sia
internamente all’azienda (Intranet Aziendale) che esternamente (Extranet
Aziendale e Sito Internet).
Il livello di fidelizzazione del personale, si attesta su valori molto positivi,
segno del buon clima lavorativo aziendale e della soddisfazione del
personale.
399
Il libro d’oro della responsabilità sociale
PETROLTECNICA
Azienda che opera nel settore dei servizi in campo ambientale
Irrigazione della piana di Nyandiwa (Kenya)
Problema
La regione del Gwassi in Kenya è un’area molto povera, estesa alle rive del
lago Vittoria e sulle colline circostanti. L’obiettivo principale
dell’Associazione Harambee-Brownsea, che qui opera, non è di promuovere
iniziative assistenziali, ma di collaborare con la popolazione locale per
favorirne uno sviluppo globale.
Tra i progetti in corso di elaborazione vi è un programma di sviluppo
agricolo della Piana del Nyandiwa. Uno dei problemi riscontrati per lo
sviluppo di questo progetto è l’irrigazione dei campi in caso di siccità.
Soluzione
La Petroltecnica agisce affinchè all’interno del proprio profitto possano
convivere tre fondamentali e imprescindibili fattori: crescita economica,
tutela ambientale, intervento sociale, secondo i principi della Triple Bottom
Line.
Tra le iniziative promosse dall’azienda a livello sociale si inserisce il
progetto di irrigazione della piana di Nyandiwa (Kenya), che risponde ad
una precisa esigenza della comunità locale che, riunitasi in cooperativa per
la coltivazione dell’area (20 ettari), necessita di un sistema di irrigazione di
soccorso per integrare l’acqua necessaria alla crescita delle colture seminate
(granoturco) in caso di siccità.
I promotori dell’iniziativa fanno parte dell’organizzazione HarambeeBrownsea. Il gruppo ha proposto a Pool solidarietà di Petroltecnica di
occuparsi della progettazione e del finanziamento delle opere e delle
attrezzature necessarie alla realizzazione del progetto.
Il Pool solidarietà ha quindi vagliato e accettato la richiesta e ha deciso di
gestire il progetto come una “commessa” dedicando un Project Manager e
le risorse aziendali necessarie alla sua realizzazione.
Il risultato è stato la stesura di un progetto in lingua inglese che risolvesse le
problematiche tecniche legate all’emungimento di acqua dal lago Vittoria e
all’irrigazione. Tale progetto è stato presentato e approvato dalle autorità
Keniote e successivamente ha ottenuto i finanziamenti necessari da parte del
Pool Solidarietà di Petroltecnica. Infine si è proceduto all’acquisto e
all’invio dei materiali in sito. La fase di installazione e collaudo dell’opera
sarà seguita dal team Petroltecnica che ha realizzato la progettazione.
400
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Il coinvolgimento de personale è uno degli obiettivi strategici del Pool di
solidarietà. Il primo imput è quindi arrivato da un gruppo di dipendenti che,
già sensibili sul piano dell’impegno sociale ed attivi nel volontariato, hanno
pensato di trasferire in parte questa tensione sull’azienda con l’obiettivo di
destinare una parte del plusvalore economico e di senso prodotto con la
propria professione alla solidarietà.
L’azienda ha destinato a progetti sociali, a partire dal 2003, per ogni anno,
lo 0,2% dei ricavi annuali.
Risultati
Ad oggi gli obiettivi fissati sono stati conseguiti o in via di conseguimento. I
materiali sono attualmente in dogana a Nairobi ed in attesa di essere inviati
in sito. Le fasi successive continueranno ad essere monitorate attraverso
l’invio di personale in sito.
Il personale impegnato in tale progetto è stato stimolato ad applicare in un
campo diverso da quello classico aziendale, le conoscenze ingegneristiche
in suo possesso. Queste sono state integrate con studi specifici della materia
legata all’irrigazione e ha portato ad una crescita non solo di valore umano,
ma anche di conoscenza su argomenti differenti da quelli standard.
401
Il libro d’oro della responsabilità sociale
SAN MATTEO
Azienda vinicola
Progetto di Responsabilità Sociale San Matteo e contenitori Alternativi
per il vino in PET rispettosi dell’ambiente
Problema
La responsabilità sociale è un aspetto che frequentemente viene a mancare
in quasi tutte le aziende del mondo, dove la forte concorrenza e la necessità
di raggiungere alti fatturati portano a non considerare una serie di
problematiche rilevanti quali: il problema ambientale, il raggiungimento di
un alto livello di qualità e sicurezza dei posti di lavoro e i rapporti con le
comunità limitrofe all’azienda.
Soluzione
Il progetto di responsabilità sociale che la San Matteo ha intrapreso ha una
prospettiva molto ampia, in quanto è esteso ai dipendenti, al vicinato,
all’ambiente, agli enti pubblici.
L’obiettivo principale per cui l’azienda San Matteo S.p.A. ha deciso di
intraprendere il progetto di responsabilità sociale è stato quello di aumentare
sempre di più la soddisfazione delle persone che lavorano in azienda e
creare un legame sempre più forte con loro, con le loro famiglie e con tutte
le altre parti interessate quali ad esempio i confinanti dell’azienda, gli enti
pubblici, i consumatori dei prodotti, l’ambiente.
Per far conoscere alle famiglie queste attività è stato preparato un
Giornalino Aziendale consegnato a tutti periodicamente.
Per coinvolgere il personale nelle attività di responsabilità sociale, l’azienda
ha inoltre impostato delle riunioni periodiche e realizzato un nuovo
approccio alla formazione che rende le persone parte integrante delle
decisioni aziendali sui temi più vari. L’azienda infatti promuove la
formazione, realizzata durante gli orari di lavoro, su competenze trasversali
come inglese, informatica, lavori di gruppo oltre alla formazione specifica
riguardante il proprio ambito professionale.
Il progetto si è servito, oltre alle classiche metodologie di formazione in
aula, di un sistema di formazione particolare, appunto un nuovo approccio
alla formazione, tramite videocorsi realizzati sulle procedure interne
aziendali. È un sistema innovativo e autogestito, perché permette di ripetere
periodicamente i corsi di formazione più volte finché una persona non si
sente sicura nello svolgere un’attività.
402
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Uno dei punti del progetto riguarda l’ambiente. San Matteo S.p.A. si è
rivolta ad un’associazione che recupera i tappi usati delle bottiglie di PET, i
quali essendo uno scarto di produzione dovuto all’avviamento
dell’impianto, si producono in considerevoli quantità. Quest’associazione si
occupa della triturazione dei tappi per poi vendere il macinato ad aziende di
recupero plastica e con il ricavato sistemare una casa per i disabili.
Con questa azione si riducono i rifiuti, quindi minore impatto ambientale, e
si migliora anche l’impatto sociale dell’attività aziendale aiutando
un’associazione di volontariato. Anche l’alluminio e il ferro vengono
consegnati ad associazioni di volontariato che recuperano un po’ di valore.
Altro esempio di attività sociale che ha svolto la San Matteo è la
realizzazione di un campo da golf nel comune di Creazzo dove appunto
risiede attualmente. Questo campo da Golf ha dato notevole importanza e
valorizzazione della zona di Creazzo, perché ha creato un afflusso turistico;
ha inoltre garantito un giardino sempre verde di 30 ettari con l’inserimento
di piante autoctone per mantenere la tradizione arborea della zona. Si è
creato un afflusso di animali verso i laghetti realizzati per l’irrigazione del
campo come aironi cinerini, varie specie di germano e altri volatili.
Risultati
I risultati ottenuti sono notevoli sia all’interno dell’azienda che all’esterno.
Internamente la soddisfazione del personale è aumentata molto (la verifica
avviene attraverso l’indice di soddisfazione del personale) dopo le attività
intraprese.
Per quanto riguarda la comunità, bisogna tener presente che le iniziative
intraprese non hanno termine, è un sistema in continua evoluzione e
miglioramento. Si può comunque affermare che il livello di consapevolezza
dell’impatto sociale e ambientale che le attività aziendali hanno, è
aumentato così come le performance per quanto riguarda questi termini da
parte dell’azienda stessa.
403
Il libro d’oro della responsabilità sociale
SANYPET
Commercio di alimenti dietetici, Biologici, e di mantenimento
per cani e gatti
FORZA10 “Porta l’acqua in Etiopia”
Problema
La regione Afar, in Etiopia, nonostante ci siano tre periodi di pioggia, è
generalmente affetta da pesanti siccità. La ridotta mancanza di acqua sta
diventando critica per l’intera regione, causando sia mancanza di cibo che
malattie ad animali e persone. Fondamentale sarebbe, tra le varie azioni da
portare avanti, intervenire nelle infrastrutture idriche dei villaggi per
migliorare la qualità di vita della popolazione.
Soluzione
SANYpet si contraddistingue nell’ambito del Pet food come azienda che ha
l’obiettivo di dare salute attraverso l’alimentazione. Inoltre l’azienda è
caratterizzata da una forte spinta motivazionale ed etica che coinvolge non
solo la sfera dei piccoli animali, ma approccia orizzonti più ampi come
quello sociale e solidale.
Il Progetto “Acqua in Etiopia”, nato dall’esigenza di soddisfare un bisogno
eco-solidale da parte dell’Azienda, ha come fine ultimo, in collaborazione
con COOPI, la realizzazione di pozzi d’acqua nella regione Afor. Il progetto
si caratterizza con la vendita di un kit personalizzato, costituito da vari
prodotti della gamma FORZA10, offerto ad un prezzo promozionale di €
11,90 di cui una parte consistente del ricavato dalla vendita (pari a € 2,00)
venivano devoluti alla COOPI quale contributo per la realizzazione dei
pozzi. Il tutto supportato e sponsorizzato dalla Madrina dell’iniziativa
Maurizia Cacciatori (ex Capitano della Nazionale Italiana di pallavolo
femminile). Gli agenti e informatori della rete commerciale dell’azienda
hanno provveduto a distribuire nei vari Pet Shop a livello nazionale 3
tipologie di kit e materiale di supporto e di comunicazione.
Contemporaneamente a supporto dell’attività commerciale si è svolta una
capillare attività televisiva sull’intero territorio nazionale, attraverso un
format televisivo sui cani e gatti, di circa 20 minuti con ospiti illustri e
campioni della nazionale Italiana Calciatori Olimpionici ( N.I.C.O.).
Per assicurare una gestione efficace del progetto, c’è stato un primo
incontro di presentazione e formazione alla rete commerciale con la
consegna del materiale di comunicazione che sarebbe stato distribuito a
supporto dell’iniziativa. Inoltre l’iniziativa è stata enfatizzata nel sito
404
Il libro d’oro della responsabilità sociale
aziendale il quale raccoglie oltre alle informazioni del progetto, anche i
nominativi di tutti i Pet Shop che hanno aderito all’iniziativa acquistando i
kit. Ogni due settimane dall’ufficio Marketing si è comunicato ai
collaboratori e ai Pet Shop (con mail oppure sms, fax, posta prioritaria)
l’ammontare dell’incasso della vendita dei Kit specifici, con relativo
ringraziamento del lavoro fino ad allora svolto.
Come intervento in risposta alle esigenze del personale, sono stati fatti degli
incontri mensili di formazione e spinta motivazionale dall’ufficio Marketing
dell’azienda. Al progetto hanno contribuito La Direzione, l’ufficio
Marketing e Vendite, la rete commerciale di venditori e informatori.
Risultati
Con difficoltà si è raggiunto l’obiettivo di vendita di circa 7.500 Kit,
raggiungendo quindi l’importo devoluto per la realizzazione di 2-3 pozzi, di
cui una parte del terzo pozzo offerto direttamente dalla SANYpet quale
promotrice dell’iniziativa.
In termini di condivisione dei valori, sono stati ottenuti dei benefici diretti
sui collaboratori dell’azienda, i quali sono stati spinti e motivati da un forte
senso di appartenenza. La notorietà inoltre ne ha tratto effettivo beneficio, e
indiscusso è stato il consolidamento del marchio.
405
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ZAPNET – CONTENUTI E SERVIZI INNOVATIVI – GRUPPO
FMVP
Azienda di servizi multimediali.
Risponditore “socialmente responsabile” per la ricezione dei CV
Problema
In Italia, sette aziende su dieci non rispondono ai candidati che si
propongono loro inviando il proprio curriculum vitae. Questo
comportamento demotiva fortemente chi è alla ricerca di una concreta
opportunità professionale, contribuendo a ridurre lo spirito di iniziativa, la
fiducia nel futuro e finendo con l’ampliare il mercato della disoccupazione.
Soluzione
In un’epoca di grande difficoltà nel trovare lavoro, l’idea di CV
REDIRECTOR è nata come risposta alle esigenze di una categoria di
stakeholders, i candidati che si propongono alle aziende inviando il proprio
CV.
CV REDIRECTOR è un “tool” per una semplice gestione aziendale del
traffico dei CV in entrata, al fine di consentire alle aziende di interfacciarsi
in modo utile e costruttivo con i candidati che si propongono nella speranza
di essere assunti. Il principio di fondo che sta alla base di CV
REDIRECTOR è di reindirizzare automaticamente gli aspiranti candidati ad
un posto nell'azienda che contattano e che non ha posti da offrire loro, verso
le offerte di lavoro alternative "aperte" più in linea con l'azienda stessa.
Nella prima fase il progetto CV REDIRECTOR è stato sviluppato
interamente all’interno dell’azienda. A prototipo ultimato, è stato
inizialmente “testato” con i candidati che si proponevano all’iniziativa. Una
volta riscontratone l’alto gradimento (su un campione di circa 200 CV “in
entrata”, il 20% dei candidati che hanno ricevuto la risposta di CV
REDIRECTOR con le offerte di lavoro alternative "aperte"), è stato
presentato alla comunità (istituzioni, associazioni di categoria, strutture
specializzate in CSR, aziende ecc.), ed è stato proposto alle aziende, con
ottimi risultati. La presentazione di CV REDIRECTOR alla comunità
(istituzioni, associazioni di categoria, strutture specializzate in CSR, aziende
ecc.) ha destato l’attenzione nei confronti di un problema che, soprattutto in
Italia, è stato fin qui colpevolmente trascurato, tanto più se si considera che
l’attivazione di questo strumento può avvenire a costi estremamente
contenuti per le aziende.
406
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
CV REDIRECTOR si è rivelato uno strumento aziendale socialmente
responsabile, con rilevanti ritorni in termini di immagine per l’azienda.
Inoltre si è affermato come “acceleratore” nella ricerca di lavoro generando
un circolo virtuoso tra i vari soggetti coinvolti.
Dalla sua presentazione ad oggi (circa 3 mesi) CV REDIRECTOR è già
stato utilizzato da 21 aziende private ed ha registrato un “ringraziamento”
da parte dei candidati che lo ricevono come risposta all’invio dei CV (19%).
L’iniziativa ha permesso la progettazione di un suo riadattamento in
partnership con Vita per un utilizzo da parte delle associazioni non-profit
italiane (a partire dalle 156 ONG con sede in Italia).
407
Il libro d’oro della responsabilità sociale
408
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CATEGORIA 6 – INNOVAZIONE DI PRODOTTO O SERVIZIO
SOCIALMENTE, AMBIENTALMENTE E FINANZIARIAMENTE
RESPONSABILE
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
A.MENARINI DIAGNOSTICS
Azienda di Diagnostica di Laboratorio del Gruppo Farmaceutico Menarini
Progetto Net Care nelle Eolie
Problema
Una analisi effettuata dal Ministero della Salute sulle esigenze assistenziali,
in termini di personale sanitario, strutture ed attrezzature nelle isole minori
italiane, soprattutto meridionali, ha posto in luce che, nelle venti isole
esaminate a campione (le più popolose), il disagio sanitario colpisce
110.000 cittadini, lo 0,18% degli italiani.
Questi dati sono emersi durante i congressi di Salina del 2002 e delle Isole
Tremiti del 2003 dell´Associazione Nazionale Sanitá Piccole Isole
(ANSPI).
Al fine di fornire risposte soddisfacenti ed efficaci ai bisogni di queste
popolazioni, appare necessario razionalizzare, potenziare e personalizzare le
modalità assistenziali, valorizzando le risorse umane e strumentali presenti
sul territorio e superando le rigidità organizzative, culturali, normative e di
ruoli.
Soluzione
La ASL 5 di Messina, che ha ricevuto dal Ministero della Salute l’incarico
di identificare i partner tecnologici per questa operazione, ha scelto
Menarini per la progettazione e implementazione della diagnostica di
laboratorio decentralizzata in virtù della sua consolidata esperienza nel
settore. Menarini, infatti, ha realizzato in questi ultimi anni impianti di
telemedicina nella aree montane (es. Garfagnana) e impianti mobili per
l’assistenza sanitaria nelle missioni militari italiane all’estero (es. Kossovo).
Il primo progetto (EolieNet) è partito, appunto, nell’Arcipelago delle isole
Eolie. Quest’ultimo è costituito da sette isole principali (Vulcano, Lipari,
Salina, Alicudi, Filicudi, Pnarea e Stromboli) che sono collegate alla
terraferma (Messina e Milazzo) con mezzi marittimi, frequenti in estate ma
rari in inverno e spesso interrotti dal maltempo.
Per l’applicazione dei Livelli Minimi Assistenziali (LEA) previsti dalla
Lege si è ricorso nelle aree disagiate alla tecnologia, all’innovazione ed al
benchmarking (l’adattamento con metodologie innovative di esperienze
analoghe) implementando un sistema di telemedicina basato sulla
tecnologia Internet (o WEB – based).
Nel particolare contesto ambientale dell’Arcipelago delle Eolie, dove
abitano nel periodo invernale circa 12 mila residenti, prevalentemente
411
Il libro d’oro della responsabilità sociale
anziani, mentre in estate con i turisti si arriva a 180 mila abitanti, è stato
sviluppato e realizzato il progetto di telemedicina EolieNet, progetto che ha
visto il totale coinvolgimento di A. Menarini Diagnostics nella realizzazione
di 7 POCT - Point of Care. POCT è un acronimo inglese che indica la
possibilità di effettuare test diagnostici vicino al paziente in contesti
operativi “distanti” dal laboratorio di analisi centrale, ma da quest’ultimo
controllati e validati attraverso una connessione informatica.
Si tratta in sintesi di un sistema costituito da una strumentazione diagnostica
gestita e controllata dal software Menarini NetCare 2.0 e connessa al
Laboratorio di riferimento, presso l’Ospedale di Milazzo, da una linea
dedicata e protetta.
I 7 POCT sono dislocati presso le strutture di assistenza sanitaria territoriale
delle 6 isole principali dell’arcipelago, Stromboli (con 2 POCT, di cui uno
per la comunità montana dell’isola), Vulcano, Salina, Panarea, Filicudi e
Alicudi.
Grazie alla tecnologia di cui dispone l’azienda, è possibile oggi in tutta
sicurezza eseguire test diagnostici di assoluta rilevanza clinica, quali
marcatori cardiaci, livelli glicemici, test coagulativi ed ematici nel contesto
disagiato delle piccole isole, offrendo al cittadino ed al turista un livello di
assistenza sanitaria di primissimo livello.
L’eticità intrinseca del progetto ha coinvolto i dipendenti di A. Menarini
Diagnostics prima attraverso molteplici incontri preliminari poi con
l’assegnazione a ciascuno del proprio ruolo, dalla gestione delle scadenze e
delle consegne, alla soluzione dei vari contrattempi e problemi di natura
logistica, fino all’addestramento ed al supporto al personale locale nel
trasporto della strumentazione con tutti i mezzi disponibili, contribuendo a
superare il gap naturale dell’isolamento geografico.
Risultati
Il progetto ha permesso l’interazione tra diversi dipartimenti di diverse
località, ciascun operatore sanitario di uno dei presidi sulle isole, sviluppa
nuove vie di cooperazione con il collega “dall’altra parte del mare” ed
implementa la propria professionalità, grazie alle nuove tecnologie ed alle
competenze che esse richiedono.
412
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ARCI CITTÀ
Associazione culturale senza fine li lucro
Distretto per un'economia solidale nella provincia di Varese
Problema
In una società ed in un'economia sempre più subordinate alla logica del
profitto, dove crescono conflitto, sfruttamento, precarietà ed esclusione, è in
continua crescita il movimento di persone alla ricerca di nuovi stili di vita,
non fondati sul "ben-avere", ma su un reale "ben-essere" della persona e
della collettività, secondo criteri di eticità, equità, solidarietà e sobrietà.
Soluzione
DES-Varese è una realtà fatta di persone che si occupano di consumo
critico, commercio equo e solidale, ambiente, pace,diritti, cooperazione
sociale e internazionale.
Condividendo l’esigenza di rendere più efficaci le forme di economia
solidale maturate nell’ultimo decennio e prendendo spunto da analoghe
iniziative intraprese in altre zone del nostro paese, ha iniziato a incontrarci
ed a collaborare per costruire nel territorio della Provincia di Vareseattraverso un percorso partecipato e democratico- un Distretto di Economia
Solidale.
Il progetto prevede la costruzione di una rete di piu soggetti economici
eticamente responsabili (gruppi d'acquisto, produttori biologici, botteghe del
commercio equo) volta alla creazione di un distretto per l'economia solidale.
Creazione pertanto di un mercato che sappia coinvolgere tutti gli aspetti
dell'economia solidale risultando pertanto più esaustiva alle richieste dei
consumatori e che dia la possibilità alle aziende di consolidare un mercato
ormai non più di nicchia offrendo nuove opportunità di sviluppo e lavoro.
È nata quindi l'idea per la creazione di un Distretto di Economia Solidale
(DES) all'interno della rete Lilliput ed è approdata nella realtà provinciale di
Varese nel 2005 con la redazione di una “Carta dei principi” che potesse
accomunare tutti i soggetti del mercato etico.
Il progetto è attualmente sostenuto da 35 soggetti economici socialmente
responsabili ed è gestito con l'ausilio di 2 facilitatrici finanziate dal progetto
europeo Equal-Nuovi Stili di vita per 11 mesi (sino al gennaio 2008).
La partnership con la Comunità Europa ha permesso la realizzabilità pratica
del progetto attraverso il progetto Equal. Il budget disponibile ha permesso
la formazione delle 2 facilitatrici, la partecipazione occasionalmente di 4
413
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ragazzi del servizio civile operanti nelle associazioni, di volontari e
l’impiego di un centro di servizi per un periodo di 11 mesi.
Il processo in corso viene valutato e corretto attraverso una riunione bisettimanale di tutti i referenti. Nel corso della stessa vengono prese tutte le
decisioni operative e si ascoltano gli aggiornamenti e le sintesi proposte
dalle facilitatrici.
L'idea da cui ogni DES ha preso origine è quella di agire localmente nei vari
territori mettendo in rete le svariate esperienze di economia solidale
esistenti -per rafforzarle e svilupparle ma anche per promuovere la nascita
di nuove realtà-con il fine di dare vita a distretti locali che globalmente
possano ricomporre un sistema economico solidale.
L’obiettivo è di innovare le modalità di produrre, commerciare e consumare
ponendosi come “laboratorio pilota” locale in cui si sperimentano forme di
collaborazione e di sinergia, secondo i seguenti principi: economia equa e
socialmente sostenibile, rispettosa dell’ambiente, valorizzazione della
dimensione locale e delle relazioni, partecipazione attiva e democratica.
Risultati
Il progetto ha raggiunto l’obiettivo di aggregare le molte realtà della
produzione biologica e del consumo solidale in un progetto unitario
comune.
Per quanto riguarda il personale delle aziende il progetto contribuisce ad
allargare le opportunità di mercato e di sopravvivenza delle stesse creando
una più salda rete mutualistica e dotando il mercato solidale di una
maggiore forza e rappresentatività. Gli operatori delle aziende ed
associazioni partners hanno inoltre beneficiato di una formazione parallela a
quella propria delle facilitatrici acquisendo competenze e strumenti.
414
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ARVAL SERVICE LEASE ITALIA
Società del gruppo bancario multinazionale BNP Paribas
Ecopolis
Problema
Nel 2005 è stato pubblicato sia il rapporto annuale del Worldwatch Institute
State of the World, che ha effettuato analisi e ricerche sulle interazioni tra
sistemi naturali e sistemi sociali, sia il Millenium Ecosystem Assessment
delle Nazioni Unite, che ha tracciato gli scenari futuri degli ecosistemi della
Terra.
Il mondo politico, economico e finanziario è chiamato a dare risposte
precise su come rafforzare le capacità di gestire lo sviluppo eco-sostenibile,
al fine di garantire il benessere dell’umanità.
Soluzione
Arval è impegnata da tempo sui temi dello Sviluppo Sostenibile e della
Responsabilità Sociale d’Impresa. In occasione del 10° Anniversario della
sua attività in Italia, Arval ha deciso di concretizzare una serie di progetti
integrati legati alla mobilità sostenibile nella creazione di Ecòpolis - la Città
Sostenibile, che ha avuto il trampolino di lancio in un grande evento
tenutosi a Milano, il 16 dicembre 2005.
L’evento, a Impatto Zero®, incentrato sui temi dello sviluppo sostenibile, ha
visto la partecipazione di collaboratori, partner istituzionali, fornitori, clienti
e giornalisti intervenuti ad un evento dalle caratteristiche innovative, un
percorso artistico e conoscitivo sui temi della sostenibilità. L’iniziativa di
punta è stata Lombardia Verde, un rilevante intervento, che ha ottenuto
anche il patrocinio del Comune di Milano, volto a rinnovare il parco dei
veicoli commerciali immatricolati prima del 1993 circolante nel centro
cittadino, tra le cause di maggior inquinamento cittadino, con nuovi veicoli
“verdi” Euro 4 o bifuel in noleggio a lungo termine.
Con Ecòpolis l’azienda inizia un percorso di sviluppo sostenibile, in
collaborazione con LifeGate, che vedrà la creazione di “un’eco-flotta” per il
long rent con modelli a basse emissioni e a Impatto Zero®, oltre
all’adozione di una serie di iniziative sia interne che a livello di
comunicazione esterna per promuovere il proprio impegno in maniera
concreta.
Ecòpolis vuole generare nuove modalità di dialogo fra impresa e Istituzioni
e fra le stesse imprese, attivando una serie di reazioni positive a catena nella
direzione dello Sviluppo Sostenibile, motivo per cui sono stati coinvolti
415
Il libro d’oro della responsabilità sociale
nell’evento numerose aziende che condividono obiettivi e strategie per un
concreto impegno reciproco.
L’iniziativa Lombardia Verde ha, invece, come obiettivo principale
l’abbassamento della soglia di inquinamento nell’area metropolitana
milanese grazie al coinvolgimento del target diretto utilizzatore dei veicoli
commerciali, artigiani e piccole imprese, spesso in difficoltà a circolare a
causa delle limitazioni del traffico urbano.
Per la natura dell’evento Ecopolis e, in particolare, Lombardia Verde
offrono un momento di dialogo e di comunicazione tra i diversi interlocutori
aziendali, dal personale interno ai fornitori/officine, ai clienti e alle
Istituzioni locali. Sono state realizzate due postazioni per incontrare
artigiani e professionisti al fine di stimare il valore e le condizioni del loro
usato e, soprattutto, di proporre i vantaggi dei nuovi veicoli ‘verdi’, con
l’obiettivo di integrare le logica di business degli attuali proprietari dei
veicoli inquinanti con le emergenti esigenze ambientali.
A questo proposito, Arval ha messo a disposizione un “Numero Verde”
dedicato e ha attivato un’incisiva campagna di comunicazione (interviste,
advertising su stampa, esterna, direct marketing …).
L’iniziativa rientra nel progetto NICE (No Impact Car Emission) che ha lo
scopo di ridurre l’impatto ambientale derivante dalla circolazione
dei veicoli aziendali.
Risultati
Si è rafforzata all’interno dell’azienda, a tutti i livelli aziendali, la
consapevolezza verso i temi della sostenibilità anche nelle azioni quotidiane
dei singoli dipendenti, non solo nei processi aziendali legati alla specifica
attività. Si è dato seguito all’iniziativa attraverso una maggiore
comunicazione interna sui temi della sostenibilità, con particolare
attenzione alla dimensione sociale di crescita del personale.
416
Il libro d’oro della responsabilità sociale
AUTOGRILL
Settore dei servizi di ristorazione e retail per il viaggiatore
Progetto “A Eco Future” finalizzato alla riduzione dei rifiuti generati
dagli imballaggi alimentari dei prodotti in vendita
Problema
Il problema della gestione dei rifiuti è diventato sempre più di rilevanza
nazionale, infatti la società civile è costretta a gestire una grande quantità di
rifiuti in spazi sempre più limitati.
Sui mercati in continua espansione, non è più sufficiente limitare la visione
dell'azienda ai soli aspetti economici, ma, al contrario, intervenire sugli
impatti ambientali delle proprie attività produttive.
Soluzione
Durante il 2006 Autogrill ha iniziato ad affrontare in modo specifico il tema
dei rifiuti ed in particolare i rifiuti prodotti dagli imballaggi alimentari in
vendita.
Autogrill ha così avviato un percorso di profondo rinnovamento delle
strutture destinate ad accogliere i servizi di ristorazione e retail, denominato
“A Future”, per sintetizzare la ricerca verso la continua innovazione del
servizio al consumatore e di soluzioni eco-compatibili dirette a migliorare la
sostenibilità degli oltre 400 punti di vendita presenti sul territorio italiano.
In tale direzione la Società ha voluto avviare un progetto “A ECOFUTURE” finalizzato alla riduzione dei rifiuti generati dagli imballaggi
alimentari dei prodotti in vendita, con la principale finalità di introdurre
nell’operatività quotidiana di tutti i collaboratori quella sensibilità verso
temi ambientali ed ecologici.
Il progetto ha previsto la riduzione del consumo delle tipologie di pack.
L’innovazione attuata consiste nella nuova tipologia di materiale utilizzata,
non più cartoncino antigrasso con spessore da 250g. ma carta antigrasso con
uno spessore di 45g. Un packaging che seppur alleggerito nella grammatura
mantiene ugualmente le caratteristiche tecniche di resistenza al grasso e al
peso del prodotto venduto, oltre che di idoneità alimentare per conservare in
modo adeguato la fragranza ed il gusto del prodotto stesso.
Tra i marchi di proprietà è stato scelto “Spizzico” quale brand con il
maggior utilizzo di packaging su cui iniziare a ideare, progettare e testare
nuove soluzioni in grado di ridurre sensibilmente i rifiuti prodotti. Tre le
ragioni principali che hanno dettato tale scelta: il target, una clientela urban
teens (14-19 anni) e young adults (19-25 anni), ideale a cui poter
417
Il libro d’oro della responsabilità sociale
trasmettere l’importanza della salvaguardia dell’ambiente in ogni istante; la
tipologia degli imballaggi utilizzata, “take away” e quindi ad alto impatto
nell’ambiente; il numero dei punti di vendita, 174.
Questa parte del progetto ha coinvolto attivamente anche i oltre 2.000
dipendenti che operano all’interno dei punti di vendita presenti in Italia.
Risultati
Sui circa 10.000 pezzi annui venduti dal brand, è stata stimata una riduzione
di 45 tonnellate di peso del packaging prodotto e del 75% del volume
trasportato nei 174 punti di vendita presenti in Italia. Questo comporterà
vantaggi indiretti all’ambiente naturale, in termini di minor quantitativo di
carta utilizzato, riduzione della produzione di carta, minor abbattimento
degli alberi e delle emissioni di CO2 in atmosfera.
A livello logistico, ottimizza i trasporti per il minor peso e i minori volumi
trasportati, con conseguente riduzione del consumo di gasolio e di emissioni
in atmosfera sia durante l’approvvigionamento che durante la fase di
smaltimento del rifiuto.
Si sta inoltre realizzando una significativa sensibilizzazione sia del
personale della sede di Milano sia del personale presente sulla rete di
vendita su temi integrati della sostenibilità.
418
Il libro d’oro della responsabilità sociale
BANCA AGRILEASING
Società di Leasing del Credito Cooperativo
LeasingEtico®
Problema
Cresce di giorno in giorno il numero delle banche e dei gruppi creditizi
italiani che aprono la propria offerta di prodotto al segmento di clientela che
necessita maggiormente di microcrediti per fini etici, quali organizzazioni
no-profit e immigrati. Le banche hanno l’esigenza di ricercare nuove forme
di prestiti agevolati in linea con la crescente richiesta.
Soluzione
Banca Agrileasing, è la Società di Leasing delle Banche di Credito
Cooperativo controllata da Iccrea Holding, opera su tutto il territorio
nazionale.
Dal 2003 Banca Agrileasing all’interno del proprio programma di
Responsabilità Sociale d’Impresa ha ideato e promosso sul mercato il
LeasingEtico®, una formula innovativa studiata per promuovere e sostenere
sia progetti di contenuto etico o soggetti portatori di interessi etici attraverso
facilitazioni e procedure speciali.
Per accedere al LEASING ETICO, oltre alla consueta verifica di tipo
economico, è prevista una specifica analisi socio-ambientale.
Grazie a Etikit, la speciale procedura ideata da Banca Agrileasing, viene
valutato il contenuto etico dei progetti da finanziare e dei soggetti che
richiedono il finanziamento. Le condizioni del leasing sono personalizzate
in base alle caratteristiche etiche globali, alle garanzie e ai rischi di ogni
singolo progetto/cliente.
Il leasingetico è stato rivolto ad aziende, enti non profit e ad immigrati sia
sotto forma di impresa che di consumatore, ai quali è stato offerto un
accesso al credito privilegiato.
I Destinatari dell’iniziativa sono:
• Aziende profit
Tutte le aziende che hanno un progetto/bene inserito in un programma di
responsabilità Sociale da finanziare e che sia in linea con i requisiti etici
individuati da Banca Agrileasing.
• Enti non profit
Imprese NON PROFIT Enti, Associazioni, etc. che non operano a fini di
lucro: Parrocchie, Associazioni, Enti, Fondazioni, O.N.L.U.S, ONG,
associazioni cattoliche etc.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
• Immigrati/imprese
Per gli immigrati regolarmente residenti in Italia e provenienti da paesi in
via di sviluppo che vogliono intraprendere attività sul territorio nazionale o
necessitano come privati di un bene.
Il sistema di valutazione etico è stato realizzato sotto forma di questionario
costruito ad hoc per ciascuna tipologia di cliente (profit, non profit,
immigrato ecc.).
Con l’operazione della Banca Agrileasing imprese e persone hanno potuto
godere di particolari condizioni finanziarie agevolate, con una forte
riduzione delle spese di istruttoria, apertura perfezionamento e chiusura del
contratto di leasing, che altrimenti erano difficili da ottenere.
Banca Agrileasing, al fine di promuovere all’interno del proprio piano di
marketing iniziative finalizzate ad incrementare la vendite del prodotto
leasing etico, sostiene campagne congiunte di marketing su clientela BCC,
pagine web sui siti delle BCC, messaggi su estratti conto, brochure presenti
all’interno dei 3.700 punti vendita. E inoltre ogni anno durante lo Scoring
(cerimoniale per la premiazione delle migliori BCC) Banca Agrileasing
premia i clienti e le BCC che hanno generato i contratti di leasingetico più
significativi sia per importo che per “eticità” del bene finanziato.
Infine Banca Agrileasing ha introdotto nel catalogo dei propri prodotti il
leasing energetico, una formula dedicata alle energie rinnovabili per offrire
opportunità alle imprese che scelgono di dare valore all’ambiente, godendo
così di una via privilegiata per l’accesso ai finanziamenti. Con Energetico
Banca Agrileasing finanzia l’acquisizione di tutti gli impianti destinati alla
produzione di energie alternative: da quelli fotovoltaici a quelli a biogas o di
riconversione delle biomasse.
Risultati
Da ottobre 2003 sono stati stipulati 325 contratti, per un importo pari a
61.176 euro.
L’operazione in questione ha finanziato la nascita di un Parco Eolico in
Basilicata primo contratto nel campo energetico per 34,8 milioni di euro.
Il parco sorge a circa 1.100 metri di altitudine ed è stato realizzato in
conformità alle norme ambientali, paesaggistiche e di tutela archeologica
nazionali e regionali.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO MONTE PRUNO DI
ROSCIGNO E DI LAURINO
Settore bancario e finanziario
Prestito dedicato
Problema
Cresce sempre più la richiesta di aiuto dell’utenza in difficoltà finanziarie
agli enti che sono sensibili alle problematiche sociali del territorio.
Gli ostacoli da superare sono di ordine culturale, politico, amministrativo
(status del cittadino italiano) che generalmente non consentono lo sviluppo
di un dinamico e fecondo rapporto tra utenti e sistema bancario.
Soluzione
BCC Monte Pruno ha, come principio fondamentale e costitutivo della
Banca stessa, la centralità del cliente e dei suoi bisogni e del rapporto
fiduciario bilaterale (cliente/banca). L’aiuto alle persone in difficoltà o a
quelle con valide idee imprenditoriali, è un aiuto che non solo rispetta i
criteri di solidarietà e partecipazione su cui la Banca stessa si basa, ma
permette anche di sviluppare nel territorio di propria competenza
potenzialità economiche diversamente inespresse, foriere di sviluppo socioeconomico dell’intero bacino d’utenza della Banca.
Il progetto avviato da BCC Monte Pruno ha come obiettivi principali da una
parte il sostegno alle piccole attività economiche del territorio in cui opera e
dall’altra il sostegno alle famiglie, attraverso l’accesso al microcredito per
quei nuclei famigliari considerati non finanziabili per difetto di garanzie o
per un indebitamento con gli usurai. BCC Monte Pruno ha, infatti, costituito
un fondo antiusura per consentire agli soggetti in difficoltà di reinserirsi nel
mercato legale del credito. BCC Monte Pruno ha così fondato, in
collaborazione con la Caritas Diocesana, la Fondazione Antiusura Nashak,
con l’obiettivo di perseguire la lotta all’usura e di aiutare le famiglie e le
piccole imprese attraverso il monitoraggio, l’ascolto, il tutoraggio, mettendo
a disposizione esperti commercialisti, consulenti economico-finanziari e
avvocati.
L’intervento ha permesso, nel corso degli anni, l’erogazione effettiva di
oltre 40 finanziamenti a tasso agevolato senza interessi di mora.
Risultati
Il personale dipendente della BCC Monte Pruno ha potuto, sulla base del
progetto e dopo un’attenta analisi dei casi presi in considerazione,
421
Il libro d’oro della responsabilità sociale
sviluppare ampie e profonde competenze tecniche in materia di interventi a
sostegno delle categorie di clientela più deboli, riuscendo nella difficile
impresa di coniugare le esigenze aziendali con il sostegno a coloro che
necessitano di un finanziamento agevolato.
422
Il libro d’oro della responsabilità sociale
BANCA POPOLARE DI SONDRIO
Istituto bancario
Largo ai giovani: PoliCredit Card, fiducia al futuro
Problema
La società contemporanea è sempre più contraddistinta da complessità, a
livello sia economico e sia sociale, che producono profondi gap fra i
membri della collettività, andando così a delineare una situazione precaria e
poco prevedibile, soprattutto, per le nuove generazioni.
Soluzione
In linea con i principi ispiratori delle banche popolari, di nome e di fatti, e
grazie ai rapporti in essere con le principali università italiane, la Banca
Popolare di Sondrio (BPS) – in collaborazione con il Politecnico di Milano,
l’associazione degli studenti di questo Ateneo e aziende di prodotto partner,
in particolare CartaSi – ha investito proprie risorse per promuovere alcune
iniziative, che hanno consentito di realizzare PoliCredit Card.
La carta di credito, cobranded, rivolta agli studenti del Politecnico di
Milano, consente loro, attraverso un unico strumento, di effettuare
pagamenti presso gli esercizi commerciali e on line, con particolare
riguardo alle tasse universitarie, nonché di ottenere finanziamenti sia
durante gli studi e sia, in specie, al loro termine, quando il laureato deve
affrontare scelte che ne condizioneranno il suo futuro.
Il “Premio alla Laurea”, il contenuto pregnante dell’iniziativa, permette al
titolare di poter accedere a un prestito a condizioni vantaggiose e volto ad
intraprendere un nuovo corso di studi o di approcciare con serenità
l’inserimento professionale.
Terminati gli studi ed entrati nel mondo del lavoro, i titolari della carta di
credito possono continuare a utilizzare PoliCredit Card come comune
strumento di pagamento elettronico, ma anche come fonte di finanziamento
per eventuali e improvvise ulteriori necessità, disponendo di un’assistenza
economica per poter far fronte al cambio di status, da studente a lavoratore,
oppure per approfondire le proprie conoscenze attraverso stage/master.
Inoltre, è stato aggiunto un meccanismo per il quale è possibile regolare on
line le spese di carattere universitario senza dover digitare gli estremi della
card stessa, eliminando così eventuali remore all’utilizzo dello strumento e
attinenti alla sicurezza.
423
Il libro d’oro della responsabilità sociale
La BPS ha agito nell’interesse della collettività. PoliCredit Card nasce
infatti da un comportamento insito nel modo di fare banca di BPS:
l’attenzione verso le tematiche socio-economiche dei territori in cui opera.
Ogni attore ha manifestato le proprie aspettative; in particolare gli studenti
chiedevano la realizzazione di uno strumento finanziario in grado sia di
poter gestire dei pagamenti sui circuiti internazionali (VISA), sia di poter
ottenere una carta di credito senza troppe complicanze burocratiche, a costi
ragionevoli, e sia, ancora, di poter pagare on line le spese universitarie,
anche eventualmente rateizzando gli importi.
Le funzionalità di PoliCredit Card saranno, in un prossimo futuro, estese
anche in altri ambiti universitari. La card sarà sottoposta a un processo di
miglioramento continuo, sia per quanto riguarda l’arricchimento dei servizi
ottenibili e sia a livello di sistema, al fine di unificare e unire molte esigenze
comuni.
Risultati
PoliCredit Card sta contribuendo al miglioramento dello status di studente,
supportando i bisogni e le aspettative di laureandi e laureati che, fra l’altro,
trascorrono dei periodi di studio all’estero.
L’iniziativa ha incontrato l'interesse dei destinatari è confortante. Circa il
75% delle carte sono state emesse a favore di studenti, ciò attesta che
l’ascolto attivo degli “stakeholder” e, in modo particolare, dei loro bisogni
inespressi giova all’affermazione dei servizi e alla soddisfazione degli
studenti. Non si esclude la possibilità di allargare l’iniziativa ad altri atenei,
rispettando le esigenze specifiche di determinate comunità di studenti.
424
Il libro d’oro della responsabilità sociale
BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO
DELLA PROVINCIA DI GROSSETO
Gruppo Bancario
Energia pulita per tutti
Problema
Le scelte e i comportamenti in tema di produzione e consumo di energia
rivestono un'importanza ogni giorno maggiore per il futuro di noi italiani e
dell'intera umanità. L'attuale modello energetico, largamente fondato sul
petrolio e gli altri combustibili fossili, è la causa principale delle varie
forme di inquinamento atmosferico - dallo smog alle piogge acide - ed è
anche la prima fonte dell'aumento dell'effetto serra e dei mutamenti
climatici.
Il 16 febbraio 2005, dopo la ratifica della Russia, è entrato formalmente in
vigore il Protocollo di Kyoto. Per l'Italia il trattato parla chiaro: dal 1990 ad
oggi sono aumentate le nostre emissioni di anidride carbonica di circa il
10%, mentre dovrebbero essere ridotte del 6,5% entro il 2012 (sempre
rispetto al 1990).
Soluzione
Il progetto è stato ideato dalle Banche di Credito Cooperativo della
provincia di Grosseto con il fine di operare e diffondere cultura
relativamente al settore dell’energia da fonti rinnovabili, non con
motivazioni di carattere imprenditoriale ma solo ed esclusivamente con
finalità di responsabilità sociale ed ambientale rispetto al territorio di
operatività “la Maremma”. Partner di questa iniziativa è stata Legambiente
con il proprio Centro Nazionale per la Promozione delle Fonti Energetiche
Rinnovabili.
L’idea ha visto la progettazione di un modello che favorisse lo sviluppo di
impianti che producono calore ed energia da fonti rinnovabili di piccole ed
anche piccolissime dimensioni, per attività imprenditoriali e private,
scegliendo come forma tecnica di applicazione la struttura di rapporti
finanziari regolamentati da convenzione.
La convenzione che regola le iniziative finanziarie per l’istallazione di
impianti di produzione di calore ed energia da fonti rinnovabili doveva è
semplice, capace cioè di finanziare tutto l’investimento, compreso l’IVA, in
maniera immediata, dando nello stesso tempo sicurezza. Dopo che sono
stati incamerati, da parte del beneficiario, eventuali contributi pubblici è
infatti possibile diluire l’impegno finanziario in più anni. Ciò consente
425
Il libro d’oro della responsabilità sociale
quindi al cliente che realizza l’investimento una facile gestione finanziaria,
un costo dell’operazione inequivocabilmente conveniente, la possibilità
senza oneri aggiuntivi di poter beneficiare del fondo di solidarietà istituito
dalle Banche.
È stato poi pubblicato un piccolo opuscolo esemplificativo con spiegazioni
sui singoli interventi realizzabili, (pannello solare o mini eolico ecc.), i costi
indicativi, gli incentivi esistenti, la quantità di energia prodotta ed il
conseguente risparmio sia sulle spese ma anche di CO2 non immessa in
atmosfera.
Inoltre per tutto il personale delle Banche di Credito Cooperativo è stato
anche fatto un corso di formazione, articolato su più moduli, nel quale sono
stati trattati temi sui rischi ambientali, aspetti di climatologia ecc. e quali
potevano essere le iniziative possibili da parte di imprenditori e Banche.
Il progetto ha previsto l’utilizzo di svariati strumenti di comunicazione
(uffici comunicazione delle Banche, notiziari aziendali, interviste sulle
televisioni locali) e la stampa di tutti gli opuscoli di informazione in forma
estesa (n.8.000 opuscoli);
Le Banche, consapevolmente, hanno inoltre accettato di investire le risorse
economiche ad un tasso nettamente inferiore ai tassi applicati anche alla
migliore clientela.
Ciascuna Banca riconosce a Legambiente, per il suo ruolo insostituibile, un
contributo annuo pari ad Euro 1.000,00 ed inoltre Euro 50 per ogni pratica
andata a buon fine. Lo scopo è quello di sostenere l’attività
dell’associazione prolifica di numerose e meritevoli iniziative.
Risultati
Nel corso del 2005, anno di avvio del procedimento, sono stati finanziati
prima 12 progetti poi 31 progetti.
La convenzione nata dal rapporto fra le Banche di Credito Cooperativo
della Provincia di Grosseto e Legambiente, è stata presto adottata da tutte le
BCC della provincia di Firenze e dal 2006 è stata recepita dalla Federazione
Italiana delle Banche di Credito Cooperativo (Federcasse) e sottoscritta con
Legambiente a livello nazionale per estendere a tutte le BCC d’Italia
l’iniziativa giudicata meritoria.
426
Il libro d’oro della responsabilità sociale
BANCHE POPOLARI UNITE
Settore creditizio
Progetto Città Mia, investire nell’ambiente conviene
Problema
Sono diverse le misure da intraprendere per la revisione della mobilità
urbana; dalla limitazione della circolazione privata, alla rimodulazione
dell'offerta del trasporto pubblico. Le amministrazioni da sole non hanno le
risorse economiche per mettere mano a interventi strutturali di mobilità
urbana alternativa. È quindi necessario pensare ad un intervento coordinato
tra amministrazione centrale e governi locali con un obiettivo comune:
migliorare il benessere di tutti i cittadini e restituire alle nostre città e a chi
le abita le piazze, le strade, i monumenti e i giardini adesso sommersi dalle
auto e dallo smog.
Soluzione
Nel 2006 la Banca Popolare di Bergamo ha avviato il Progetto Città Mia,
nato dalla consapevolezza di poter contribuire positivamente alla tutela
ambientale, come banca, oltre che attraverso il controllo e la riduzione degli
impatti diretti dell’attività d’impresa, anche contribuendo alla crescita di
maggiore sensibilità sociale verso i temi dello sviluppo sostenibile, in
coerenza con i principi del Global Compact che da anni ormai è impegnata
a promuovere e sostenere.
La presentazione del progetto è avvenuta con una conferenza stampa
durante la quale il Presidente di BPU Banca e di Banca Popolare di
Bergamo e il Sindaco della Città di Bergamo hanno firmato il primo
protocollo d’intesa Progetto Città Mia, anche in presenza del personale delle
filiali dell’area di Bergamo.
I Comuni firmatari del protocollo d’intesa Progetto Città Mia e la Banca
sanciscono così l’impegno a individuare e promuovere congiuntamente una
serie di azioni concrete da proporre, finalizzate al miglioramento
dell’efficienza energetica di immobili, veicoli, attività produttive.
Amministrazioni comunali, enti di consulenza scientifica, aziende fornitrici
di beni e servizi, società di consulenza sui bandi pubblici e Banca Popolare
di Bergamo, che offre specifici finanziamenti agevolati, producono
sinergicamente un’offerta di informazione e supporto a chi è orientato a
contribuire fattivamente al miglioramento dell’ambiente in cui vive.
La lista prioritaria delle azioni individuate dal Progetto Città Mia
comprende: trasformazione a metano o GPL di veicoli a benzina,
427
Il libro d’oro della responsabilità sociale
installazione di filtri antiparticolato su veicoli a gasolio, sostituzione di
caldaie e impianti di riscaldamento obsoleti, isolamento termico degli
edifici (tetti, rivestimenti “a cappotto”, sostituzione di infissi ecc.), impianti
di recupero e riutilizzo dell’acqua piovana, interventi di rimozione e
bonifica di coperture ed elementi in cemento-amianto, installazione di
pannelli solari termici e fotovoltaici, realizzazione di impianti di produzione
di energia elettrica alimentati da biomasse, biogas ecc.. I finanziamenti sono
disponibili per i privati, per condomìni o singoli condòmini e per le imprese.
La comunicazione interna è stata declinata a livello comunale negli spazi
del Comune aderente e delle Filiali presenti sul suo territorio con pieghevoli
illustrativi a firma Banca e Comune, pagine sui rispettivi siti Internet,
articoli sul notiziario comunale. In collaborazione con associazioni di
categoria sono stati inoltre effettuati mailing informativi ai rispettivi
associati, in particolare amministratori condominiali.
Risultati
Ad oggi sono stati firmati 40 protocolli d’intesa con Comuni e Comunità
Montane e numerosi altri sono in corso di perfezionamento. Tra i firmatari
anche capoluoghi di provincia e cittadine di riferimento per ampie aree
circostanti.
Per le Filiali il Progetto Città Mia si è rivelato un ottimo strumento per
ottenere visibilità e qualificare ulteriormente la relazione con
l’amministrazione comunale.
428
Il libro d’oro della responsabilità sociale
BUFERAUTO
Società di Servizi per l’automobile
Buferauto a Impatto Zero®
Problema
Da sempre l'ambito dell'autoriparazione ed in special modo l'attività di
carrozzeria sono ricordate per la rilevante insalubrità degli ambienti e per
l'elevato impatto dall’utilizzo dei dispositivi adottati, sia per chi vi opera sia
per l'ambiente.
Soluzione
Arval, cliente Buferauto, impegnata da tempo sui temi dello Sviluppo
Sostenibile e della Responsabilità Sociale d'Impresa, dal 2005 ha deciso di
dare vita al progetto Ecòpolis - la Città Sostenibile, un evento realizzato
completamente a Impatto Zero®, progetto idealizzato da Lifegate. Buferauto
è stata scelta tra le 14.000 aziende collegate ad Arval, per diventare un
modello di lavoro ambientalmente responsabile avendo ricostruito l’intera
officina secondo i canoni della bioarchitettura, utilizzando apparecchiature a
basso consumo di energia e mettendo ad Impatto Zero® l’intera attività.
Buferauto ha utilizzato quindi dispositivi per il risparmio energetico,
tecnologie e materiali non tossici che minimizzano l'impatto ambientale, ma
soprattutto ha reso a Impatto Zero® le emissioni di CO2 della carrozzeria e
del soccorso stradale.
Oltre a queste caratteristiche, fondamentali per svolgere un lavoro adeguato
e attento, Buferauto ha reso condivise le iniziative ed i risultati del progetto
con i propri clienti, attraverso una costante opera di informazione e
sensibilizzazione, con il risultato ulteriore di creare coscienza anche in chi
non ne ha delle problematiche esistenti.
Il coinvolgimento attivo del personale è stato indirizzato a responsabilizzare
gli operatori nell'uso delle apparecchiature e dei prodotti, partendo
dall'esperienze già acquisite, tramite corsi di formazione sostenuti dai
fornitori coinvolti nel progetto, al fine di limitare gli sprechi ed gli
smaltimenti.
Allo studio e alla realizzazione della nuova struttura ha partecipato la
società Bellini di Perugina (azienda leader in Italia nelle progettazione e
realizzazione di carrozzerie), che ha saputo coinvolgere i produttori di
attrezzature specifiche nel progettare e fornire impianti per l'ottimizzazione
delle risorse energetiche.
429
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Dalla partnership con Akzo Nobel, attraverso il marchio Sikkens produttore
e distributore di vernici, sono stati messi a punto cicli produttivi a basso o
irrilevante impatto ambientale, utilizzando prodotti a basso v.o.c (Composti
Organici Volanti) o ad acqua.
Risultati
Il progetto ha portato ottimi risultati, riscontrando fin da subito l’interesse
della clientela locale e dei gestori di flotta assistiti a livello nazionale.
Il totale coinvolgimento del personale ha portato ad un miglioramento
dell'utilizzo delle apparecchiature, con un conseguente stabilizzarsi dei costi
degli approvvigionamento contro un forte aumento del fatturato di vendita.
Nella gestione degli smaltimenti, forte impulso ha avuto la differenziazione
e il corretto utilizzo dell'area preposta.
430
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CENTRO STUDI GISED
Gruppo Italiano Studi Epidemiologici in Dermatologia (GISED)
Intervento educativo nelle scuole: il Progetto Sole Sì/Sole No
Problema
L’associazione esistente tra una eccessiva esposizione solare nei primi 15
anni di vita e il rischio di melanoma nell’età adulta è stata oggetto di vari
studi durante l’ultimo ventennio.
È necessario sviluppare progetti di sensibilizzazione rivolti, in particolare,
alle scuole per mettere a conoscenza i reali rischi dell’esposizione al sole
dei soggetti delle fasce più deboli.
Soluzione
La prima fase dello studio Sole Sì/Sole No-GISED, è iniziata durante l’anno
scolastico 2001-2002 è si è conclusa con l’anno scolastico 2003-2004.
Il progetto è volto a identificare e quantificare gli effetti a medio termine di
un intervento educativo per una corretta esposizione al sole nella
prevenzione primaria del melanoma.
Lo studio è stato sostenuto da un finanziamento per la ricerca di L’Oreal
Reserche e della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori e ha coinvolto
120 scuole italiane ed oltre 10.000 bambini.
L’obiettivo del progetto ha voluto contribuire al dibattito scientifico
internazionale sulle cause del melanoma e più in generale, sull’efficacia dei
sistemi educativi di prevenzione primaria del cancro.
Il progetto si è posto come prima ricerca sulla popolazione infantile italiana,
realizzando un intervento educativo. I risultati sono stati diffusi alla stampa
medica nazionale e internazionale ed influenzeranno in maniera decisiva le
strategie educative in ambito sanitario.
Risultati
Lo studio ha contribuito al dibattito scientifico internazionale sulle cause del
melanoma e più in generale, sull’efficacia dei sistemi educativi di
prevenzione primaria del cancro.
Il personale scolastico ha migliorato le proprie conoscenze e condurre un
programma di formazione sul campo.
431
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CITROEN ITALIA
Casa automobilistica
Citroën C3 Bi Energy M
Problema
L’attenzione e la ricerca di soluzioni ecologiche e sostenibili, risulta essere
ormai un dato importante tra le richieste e le aspettative del cliente,
soprattutto per le case automobilistiche, principali imputate di inquinamento
dell’aria.
Soluzione
Citroën, oltre alla ricerca del contenuto tecnologico, dell’innovazione,
dell’attenzione al comfort e della qualità della vita, ha individuato una serie
di indicatori ambientali per monitorare l’andamento del processo di tutela
dell’ambiente.
Per questo motivo sono state effettuate delle analisi approfondite
sull’impatto prodotto dalla Filiale Italia. Citroën Italia, per dare maggiore
incisività ai suoi progetti di tutela ambientale, ed in accordo con il
Protocollo di Kyoto, ha deciso di ridurre il proprio impatto sull’effetto serra,
partecipando al progetto Impatto Zero® di LifeGate.
A seguito delle analisi effettuate, Citroën Italia ha reso a Impatto Zero, nel
suo primo anno di collaborazione con Lifegate, la produzione dell’intero
materiale cartaceo stampato (depliant informativi delle vetture e delle note
informative alla rete autorizzata). Successivamente il progetto ha coinvolto
anche parte delle emissioni totali di CO2 di Citroën Italia stessa.
C3 1.4 Bi Energy M, destinata a soddisfare una clientela sempre più attenta
all’ambiente, è pratica e facile da usare. Funziona principalmente a gas
metano, commutando automaticamente sull’alimentazione a benzina una
volta esaurita la riserva di gas. C3 Bi Energy M è dotata di una nuova
tipologia di bombole, tecnologicamente avanzate, in fibra di carbonio (al
contrario delle usuali bombole in acciaio), ultra leggere (da 3 a 5 volte più
leggere rispetto ad altri tipi di bombole) fornite da ULLIT, azienda francese
leader nella produzione di bombole a gas compresso.
Grazie alla loro leggerezza queste bombole garantiscono a C3 una serie di
vantaggi tra cui: una migliore sicurezza a bordo, una riduzione significativa
dei consumi, l’usura dei pneumatici ridotta ad un terzo, maggiore durata di
ammortizzatori e freni, miglior rapporto prezzo/prestazioni, un
comportamento stradale identico alla versione con la sola alimentazione a
Benzina e, molto importante, la conservazione dei 5 posti.
432
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Per quanto riguarda il coinvolgimento delle risorse umane dell’azienda, le
attività di formazione e di addestramento del personale sui temi di carattere
ambientale rivestono un’importanza primaria, in relazione all’impegno
intrapreso dall’azienda in merito alla prevenzione dell’inquinamento.
Il piano di formazione ha rivolto particolare attenzione alla normativa
ambientale sia nazionale che locale, alla conoscenza di procedure e
istruzioni operative previste dal Sistema di Gestione Ambientale,
all’importanza di infondere consapevolezza dei propri ruoli a ciascun
dipendente per una migliore gestione del Sistema di Gestione Ambientale e
alla conoscenza di metodi e tecniche di controllo ambientale.
È stato inoltre distribuito a tutti i dipendenti un piccolo Vademecum
Ambientale e, in collaborazione con il progetto Impatto Zero®, è stata
realizzata una mini linea guida “Eco-Drive” diffusa all’interno
dell’organizzazione e presso la propria rete autorizzata, nella quale sono
dati alcuni consigli per una guida “ecologica”.
Risultati
Citroën Italia ha individuato una serie di indicazioni ambientali per
monitorare l’andamento del processo di tutela dell’ambiente.
Da tempo è infatti conforme a quanto espresso nelle Direttive Europee per
lo smaltimento a fine di vita di un prodotto (le vetture hanno beneficiano
dell’utilizzo di materiale più facilmente riciclabile) per rispondere ale
richieste del consumatore, che tengono in considerazione gli aspetti
ecologici della produzione.
L’attivazione di corsi di formazione così indirizzati verso la questione
ambientale e verso la crescita di uno spirito ecologico ha reso più
responsabile il lavoro di ogni singolo addetto, che sviluppa una maggiore
consapevolezza sul tema.
433
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CONSIP
Gestisce servizi e progetti per il Ministero dell’Economia e delle Finanze e
per altre strutture della Pubblica Amministrazione.
Il reclutamento del Personale nella P.A. - Acquisizione e gestione
domande di concorso sul web
Problema
Per il reclutamento del personale, gli enti statali gestivano migliaia di
domande cartacee. Alcuni concorsi hanno visto la partecipazione di quasi
20.000 concorrenti, durante i quali è emersa la difficoltà nel coordinare i
documenti e nel limitare i tempi burocratici, sia nei confronti del personale
addetto ai lavori, sia nei confronti di coloro che prendono parte ad esso.
Soluzione
La Consip ha realizzato il progetto “Reclutamento del Personale Acquisizione e gestione domande di concorso” che ha consentito di
acquisire le domande di partecipazione ai concorsi via internet e
successivamente di elaborarle dall’ufficio di competenza.
Il dipendente pubblico, partecipando ad un concorso indetto dall’ufficio su
indicato, ha immesso la propria candidatura attraverso uno sportello
“virtuale”, senza essere costretto ad andare presso quello fisico.
Tale modalità innovativa ha permesso di verificare e correggere in tempo
reale i dati immessi, minimizzando in tal modo la possibilità di errore.
Completato con esito positivo l'inserimento dei dati, il candidato ha poi
effettuato la spedizione postale, per mezzo raccomandata, della domanda
debitamente sottoscritta che ha stampato tramite l'applicazione .
L’ufficio concorsi ha ricevuto le domande trasmesse via internet e ne ha
preso in carico i contenuti già memorizzati sulle banche dati del sistema
informativo, evitandone la trascrizione, dopo averne riconosciuto la
conformità dal confronto con la versione cartacea.
Nel modello utilizzato Consip ha poi provveduto a redigere un documento
di Analisi Funzionale, a implementare il sito dedicato, a collaudare il sito ed
eseguire il deploy prima del lancio dei concorsi e infine a monitorare il
servizio e supportare il Call Center del Ministero nella gestione delle
chiamate.
Consip ha inoltre attivato la creazione di soluzioni sempre più a portata
dell’utente, eliminando quelle barriere che si frapponevano tra le
informazioni e l’utente stesso, come nel caso ad esempio, della disabilità.
L’utente con disabilità visiva ha avuto infatti la possibilità compilare una
434
Il libro d’oro della responsabilità sociale
domanda di partecipazione in completa autonomia, senza avere la
frustrazione di farsi aiutare da qualcuno in un’impresa che risulta spesso
ardua e difficile da completare.
Risultati
Il sito dei concorsi ha portato al personale una nuova modalità lavorativa
che, con l’ausilio del web, ha ridotto drasticamente i tempi di attesa per la
messa in opera dei concorsi. Il personale, inoltre, dispone di un database in
cui sono raccolte tutte le pratiche e ha la possibilità di creare report
statistici.
Essendo notevolmente migliorata la qualità di lavoro, è proporzionalmente
migliorato anche il servizio offerto, a tutto vantaggio di chi ne beneficia.
435
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CONSIP
Gestisce servizi e progetti a valore per il Ministero dell’Economia e delle
Finanze e per altre strutture della Pubblica Amministrazione
Recupero “Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche”
(RAEE)
Problema
La crescita esponenziale dei consumi di apparecchiature elettriche ed
elettroniche e la sempre più rapida obsolescenza di questo genere di prodotti
hanno fatto sì che la Commissione Europea introducesse una disciplina
giuridica specifica.
Soluzione
Il ruolo di Consip nella responsabilità sociale d’impresa ha la sua genesi con
la nascita del progetto di razionalizzazione della spesa pubblica. La società
ha infatti l’obiettivo di utilizzare una minore quantità di risorse economiche
per consentire allo Stato il contenimento dei costi di bilancio.
L’impegno di Consip nel Green Public Procurement si è sviluppato nel
corso degli ultimi anni con evidenza crescente sia nell’impegno delle risorse
sia nel numero delle iniziative specifiche dedicate all’attuazione del
Programma di Razionalizzazione della Spesa Pubblica.
La collaborazione con il Ministero dell’Ambiente ha rinsaldato un legame
che ha contribuito alla redazione di un Piano Nazionale d’Azione sul Green
Public procurement, il cui impegno ha trovato riconoscimento anche nella
Legge Finanziaria 2007.
La Consip ha realizzato, nel corso del 2006, uno studio di fattibilità per
l’avvio di progetti di recupero di PC inerente i RAEE, ovvero i Rifiuti di
Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, in collaborazione con il MEF, il
Comune di Segrate, il Ministero dell’Istruzione, il Ministero della giustizia,
il sistema confederale delle Imprese.
L’obiettivo del progetto è stato quello di verificare la fattibilità operativa del
recupero e reimpiego di materiale informatico dismesso -in particolare PCe giacente nelle Pubbliche Amministrazioni al fine di un riutilizzo presso
altre strutture pubbliche, ad esempio le Scuole o le strutture carcerarie.
Lo sviluppo operativo del progetto ha permesso di ottenere benefici sia
sociali che ambientali: da una parte un aumento dell’alfabetizzazione
informatica di soggetti che non possono altrimenti usufruirne (ad esempio
alunni e insegnanti non dotati di personal computers, detenuti per progetti di
recupero ed inserimento) dall’altra un fattivo contributo all’attuazione della
436
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Direttiva in materia di RAEE che prevede la promozione, all’interno gli
stati membri dell’Unione Europea di comportamenti idonei alla corretta
gestione di RAEE ed un contributo alla sostenibilità ambientale attraverso
l’allungamento del ciclo di vita dei prodotti e la riduzione dei rifiuti.
Per rendere significativa la sperimentazione, Consip ha svolto un‘analisi
accurata sul territorio lombardo, notoriamente quello a più alto livello
tecnologico, e in seguito tre approfondimenti documentali, con ambito di
indagine nazionale e locale, oltre ad un approfondimento normativo.
Il risultato di tale progetto è attualmente patrimonio di tutte le Pubbliche
Amministrazioni, sul sito dedicato al progezzo, nella sezione Pratica e
teoria, “Documentazione a supporto”.
Risultati
L’obiettivo del progetto è stato quello da una parte di rendere disponibile la
conoscenza di un processo virtuoso di allungamento del ciclo di vita dei
beni informatici, dall’altra nell’accrescimento dell’alfabetizzazione
informatica di cittadini non in grado di provvedere autonomamente alla
dotazione di una postazione di informatica individuale.
La fruibilità dei risultati da parte di tutte le Amministrazioni Pubbliche ha
incoraggiato la realizzazione di progetti specifici di cessione di beni
informatici verso istituzioni scolastiche o verso istituti penitenziari, al fine
di testare concretamente il modello descritto e rendere disponibile il
modello in chiave di replicabilità presso soggetti pubblici o privati.
437
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CRAI
Gruppo della Grande Distribuzione Organizzata
Eco Point Crai – la spesa senza sprechi
Problema
I maggiori soggetti che producono spreco alimentare sono gli stabilimenti di
distribuzione all’ingrosso, gli ipermercati, i supermercati, i quali dovrebbero
sensibilizzare la clientela al riutilizzo di alcuni prodotti.
Il surplus alimentare costituisce inoltre un costo notevole per le aziende
della distribuzione alimentare, sia per la perdita di valore delle merci
invendute, sia per i costi onerosi di smaltimento.
Soluzione
CRAI, molto sensibile alle tematiche ambientali, sostiene ed è socio sin dal
suo nascere di PLEF (Planet Life Economic Foundation), una onlus nata nel
2003, costituita da manager, imprenditori e professionisti dei mondi
industriali, dei servizi e della comunicazione, che opera per favorire
l’evoluzione della compatibilità tra ambiente, società e mercato, agendo
direttamente sulla catena del valore dell’impresa.
Eco Point rappresenta la prima applicazione pratica del progetto
“Distribuzione Compatibile” di Planet Life Economy Foundation.
Obiettivo del progetto è di riprodurre un modello di ciclo di vita del
prodotto (produzione – distribuzione – consumo – riciclo) il più simile
possibile a quello del ciclo di vita di una qualunque risorsa naturale.
Nell’Eco Point si sperimenta una nuova forma distributiva - la vendita senza
imballo - che permette di coniugare eco-compatibilità (riduzione degli
imballaggi, minori sprechi di prodotto lungo la filiera, maggiore efficienza
nella logistica) con il mantenimento di competitività (in termini di qualità e
redditività) rispetto ai prodotti tradizionali nonché un risparmio per il
consumatore.
La novità dell’Eco Point CRAI consiste nella possibilità di acquistare sfusi
prodotti che oggi esistono solo confezionati, quali caffè, cereali, pasta, riso,
caramelle, legumi, spezie, snacks salati e frutta secca.
Vicino all’idea della bottega dello speziale, l’Eco Point si basa però su
contenuti tecnologici di avanguardia e altamente innovativi. I sacchetti con
cui il consumatore si porta a casa la merce, infatti, sono realizzati con lo
speciale film NatureFlex, prodotto con pasta di legno ottenuta da apposite
piantagioni rigenerabili, con certificazione di compostabilità UE
(EN13432:2000) e US (ASTM D6400-99).
438
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Di alta lucentezza e trasparenza, sono biodegradabili in ambiente acquatico
(acque nere di scarico) e permeabili all’umidità.
Gli erogatori dei prodotti, realizzati a iniezione in policarbonato trasparente,
sono idonei al contatto con alimenti, inalterabili nel tempo, molto solidi e
resistenti ai raggi UVA, il che consente il prolungamento di fragranza e
freschezza.
Con gli ECO POINT, CRAI punta a sensibilizzare milioni dei suoi
consumatori in tutt’Italia, clienti dei suoi 3.000 punti vendita, su un nuovo
modo di fare la spesa nel rispetto dell’ambiente.
L’obiettivo del progetto è quello di fornire al consumatore la possibilità di
acquistare “senza sprechi”, pagando solo il prodotto e non più la
confezione, con evidenti vantaggi per l’ambiente in termini di minori
confezioni “a perdere” destinate a trasformarsi in rifiuti, che per il
portafoglio del consumatore, che non è più costretto a pagare la confezione.
Nel 2006 è stata inoltre sperimentata sui prodotti detergenza liquidi (igiene
casa). In 3 punti vendita Crai Piemontesi (Oulx, Borgaro e Torino) sono
state infatti inaugurati gli innovativi sistemi ECO GOCCIA, reparti per la
vendita di detersivi sfusi con incentivo al riutilizzo dei flaconi, nell’ambito
del progetto “Riduzione Rifiuti nella GDO” in collaborazione con la
Regione Piemonte.
All’interno di CRAI, sia a livello della Centrale di Milano, che fra i soci, è
stato creato in origine un team che ha operato attivamente con Plef per lo
sviluppo iniziale del Progetto. Da questo entusiasmo è nato il “Club dei
Giovani CRAI”, costituito dai figli dei soci titolari di centri distributivi e di
associati titolari di negozi al pubblico, che, con il supporto di esperti,
formulano proposte e progetti proiettati verso un’imprenditorialità
innovativa nella distribuzione, oltre ad aver attivamente collaborato alla
presentazione del progetto.
Risultati
Secondo una ricerca effettuata sul punto vendita tester di Oulx su un
campione di consumatori in uscita dal punto vendita, il 29,8 % degli
intervistati aveva già fatto almeno un acquisto nell’area Eco Point, con il
92,5 % degli acquirenti che ha dichiarato la propria propensione a effettuare
altri acquisti.
439
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CRESUD
Società per azioni che offre risorse finanziarie a condizioni sostenibili per
Istituzioni di MicroFinanza ed Associazioni di Produttori in America
Latina, Africa ed Asia.
Diamo credito al Sud del Mondo
Problema
In molti paesi dell’Africa, Asia ed America Latina i contadini, allevatori,
commercianti, artigiani necessitano dell’accesso ai prestiti indispensabili
allo sviluppo delle loro attività economiche. Organizzazioni di microcredito
e produttori di commercio equo e solidale hanno a loro volta bisogno di
credito a condizioni sostenibili, poiché i sistemi bancari locali, per ostilità o
disinteresse, non sono disposti ad aprire relazioni con queste organizzazioni.
Soluzione
Le organizzazioni di microcredito e i produttori di commercio equo solidale
si rivolgono ai circuiti di finanza solidale per ottenere le risorse finanziarie
al decollo ed allo sviluppo della loro attività.
L’obiettivo dell’attività di Cresud è duplice: da un lato consentire l’accesso
al credito ai soggetti normalmente esclusi dai sistemi creditizi locali,
dall’altro offrire percorsi sostenibili alla forte domanda di risparmio etico ed
investimento socialmente responsabile esistente nella nostra società.
Con il progetto “Diamo credito al Sud”, Cresud ha offerto risorse
finanziarie a organizzazione di Microcredito e di Produttori in America
Latina, Africa ed Asia.
Il progetto si è valso della collaborazione con ONG (Mani Tese), Consorzi
di ONG (CIPSI), Cooperative del Commercio Equo (CTMaltromercato,
ChicoMendes, Mandacarù) ed individui avviene con acquisto di nostre
azioni, sottoscrizione delle nostre emissioni di obbligazioni, partecipazioni a
corsi e convegni.
Obiettivi e modalità operative sono state definiti in stretto contatto con gli
stakeholders (Investitori con responsabilità sociale, Organizzazioni di
Microfinanza/Associazioni di Produttori nel Sud del mondo, consumatori di
prodotti equi e solidali, Organizzazioni di Cooperazione Internazionale), e
sulla base della profonda ed ampia competenza acquisita con attività
pluriennale nel settore.
440
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
Il totale dei prestiti erogati è di oltre 5,000,000 euro, con oltre quaranta
operazioni di finanziamento. I nostri clienti (circa 30 tra Istituzioni di
Microfinanza ed Organizzazioni di Produttori) a loro volta distribuiscono le
risorse ricevute sotto forma di microcrediti di importo medio pari a 250euro,
ed i nostri prestiti sono stati canalizzati ad oltre 20,000 piccoli produttori in
America Latina, Africa ed Asia, nella maggioranza donne. La visibilità e
reputazione nazionale ed internazionale della nostra azienda ed attività sono
notevolmente cresciute nel corso degli anni, sostenendo lo sviluppo delle
operazioni di raccolta (con emissioni obbligazionarie sottoscritte senza
difficoltà), di distribuzione (facilitando i contatti con i clienti potenziali), e
di quelle orizzontali con partners ed alleati/coopetitors.
441
Il libro d’oro della responsabilità sociale
DAVINES
Opera nella produzione e commercializzazione di prodotti cosmetici
professionali
Progetto Lifegate
Problema
Il rapporto tra etica e produzione è un tema sempre più attuale. I
consumatori sono ormai sensibili alle questioni di sensibilità sociale e
ambientale, e non si accontentano più di guardare il momento conclusivo
del processo, ossia il prodotto. Oggi considerano infatti gli ingredienti, le
condizioni di lavoro, il packaging riciclabile come fattori guida nella scelta.
Soluzione
Da anni Davines dimostra una forte vocazione alla sostenibilità, gestendo i
propri processi produttivi con un occhio attento a non recare danno né alla
natura, né all’uomo. Lo dimostrano, ad esempio, l’assenza di test su
animali, i packing riciclabili, il controllo rigoroso delle materie prime e
l’elaborazione di una carta etica aziendale.
Il progetto intrapreso da Davines con Impatto Zero è la prima azione
concreta di Corporate Social Responsability. Ma la partnership non si limita
a questo: Davines è tra i clienti di LifeGate per quanto concerne la fornitura
di energia pulita, con il progetto LifeGate Energy.
Sono stati inoltre creati una fondazione, che sensibilizza le imprese al tema
della responsabilità sociale, la Carta Etica aziendale nel 2006.
Davines ha scelto di aderire a Impatto Zero®, impegnandosi a compensare
l’impatto ambientale causato dalla produzione della linea Davines Essential
Haircare, una delle sue linee che più attinge dal patrimonio della natura
mediterranea, attraverso la creazione e la tutela di aree boschive protette in
Italia e all’estero, in particolare in Costa Rica.
Con il progetto LifeGate Energy, invece, l’azienda ha acquistato energia
rinnovabile, l’unica illimitata e naturalmente non inquinante perché prodotta
dal sole, dal vento, dall’acqua e dalla terra. Questa adesione, oltre a
promuovere un modo per fare azienda più responsabile verso il futuro del
pianeta, ha significato anche un investimento a sostegno della ricerca
ingegneristica promossa da Lifegate, per sostenere l’uso esclusivo di
energia da fonti rinnovabili.
La comunicazione del progetto ha toccato diversi livelli, che l’azienda ha
messo a disposizione per diffondere il progetto e arrivare con maggiore
442
Il libro d’oro della responsabilità sociale
efficacia al consumatore, divulgando il logo LifeGate in ogni leaflet, poster,
brochure.
Risultati
Davines ha redatto nel 2006 la sua Carta Etica, alla quale ha contribuito
tutto il personale, lungo un percorso formativo durato un anno.
L’azienda inoltre, facendosi portatrice di valori positivi ed etici, ha
aumentato la credibilità verso il cliente, consumatore sempre più attento alla
questione.
443
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ECOLOGY GROUP
Società che opera nel settore ambientale
Eureka: il compattatore manuale ideale per le famiglie, ottimo
per le pubbliche Amministrazioni
Problema
Il problema dei rifiuti in Italia e soprattutto in Campania ha assunto negli
ultimi anni proporzioni tali da diventare uno dei maggiori problemi, non
solo di tipo ecologico e sanitario ma anche una fonte di preoccupazione
sociale. L’ecologia e la protezione dell’ambiente solo negli ultimi anni
hanno assunto l’importanza che meritavano.
Le moderne tecniche di raccolta differenziata e di riciclo dei rifiuti, sono il
frutto di una tendenza iniziata intorno agli anni `50, in tutti i paesi
industrializzati.
Soluzione
EcologyGroup è una società della provincia di Vicenza, che opera nel
settore della produzione di tecnologie per l’ambiente e, nello specifico, della
gestione dei rifiuti.
La missione di Ecology è quella di progettare soluzioni per ridurre il
volume dei materiali di scarto ed aumentare gli spazi disponibili,
migliorando l’ambiente e conseguentemente la qualità della vita dei soggetti
che in esso vivono. Una filosofia aziendale incentrata fortemente sul
concetto di sviluppo sostenibile e sull’esigenza di fronteggiare, mediante
soluzioni innovative, le complesse problematiche ambientali e in particolare
quelle riguardanti il problema dello smaltimento dei rifiuti.
Ecology ha così attivato Eureka, un compattatore manuale coperto da
brevetto destinato sia ad Enti e/o aziende private che gestiscono il ciclo di
smaltimento dei rifiuti, sia a famiglie. Eureka è costituita da una tecnologia
in grado di attuare efficacemente un sistema di raccolta sostenibile porta a
porta poiché riduce il materiale di scarto delle famiglie, favorendo la
raccolta differenziata e facilitando la raccolta alle organizzazioni preposte
(fino al 70%).
Tra le caratteristiche distintive del prodotto vi sono le dimensioni ridotte, la
dotazione di accessori specifici, come ad esempio un tappo salvaodori che,
evitando la fuoriuscita di odori sgradevoli, sgrava così dal dover
giornalmente portare i rifiuti negli appositi contenitori di raccolta
differenziata.
444
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Il personale, favorito dal clima aziendale collaborativo, ha partecipato allo
sviluppo di Eureka, proponendo modifiche migliorative e contribuendo
attivamente alla sua progettazione.
Due categorie di stakeholder in particolare, con le loro esigenze reali, hanno
contribuito ad orientare le scelte strategiche dell’azienda verso la creazione
di Eureka: sia la comunità (famiglie) sia gli enti incaricati della gestione del
ciclo dei rifiuti. Le loro esigenze sono incorporate nella definizione dei
processi strategici dell’impresa in sede di innovazione di prodotto.
L’impresa, per attuare le sue strategie di vendita, vuole infatti attuare
partnership con le Pubbliche Amministrazioni per sensibilizzare i cittadini
sulle tematiche della compattazione e della raccolta differenziata.
Solamente se la Pubblica Amministrazione sviluppa con Ecology un
rapporto commerciale, acquistando i compattatori da consegnare alle
famiglie e insieme un rapporto di collaborazione per sensibilizzare un
determinato bacino di utenza (Comune, Provincia), il prodotto potrà
apportare i suoi più significativi benefici per ogni soggetto interessato
(Ecology, Cittadini, Pubblica Amministrazione, Ambiente).
Risultati
È in corso di attuazione un progetto relativo alla sperimentazione
dell’efficacia del prodotto Eureka nelle isole minori del Sud Italia, dove a
causa di ristrette dimensioni, sono carenti gli spazi di deposito dei rifiuti ed
elevati risultano i costi del loro trasporto verso destinazioni più idonee in
terra ferma.
445
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ETICREDITO - BANCA ETICA ADRIATICA
Banca etica
Dar Credito a chi non ha credito
Problema
Spesso donne, uomini, famiglie delle fasce più deboli della popolazione e
delle aree più svantaggiate non possono nemmeno avere un conto corrente
bancario. Il loro status sociale li esclude quindi dalle banche commerciali
che non li considerano clienti appetibili. Ogni conto corrente o operazione
rappresenta un costo per le banche che i bassi capitali apportati da queste
persone non riescono a coprire.
Sono purtroppo queste persone ad aver maggiore bisogno delle banche per
accedere sia al risparmio sia al prestito necessario per costruire un futuro
migliore per sé stessi e per la propria famiglia.
Considerando che la mancanza di accesso al credito può diventare, con
grande probabilità, l’anticamera dell’emarginazione sociale completa, sono
necessari interventi volti a favorire l’incontro tra bancari e richiedenti di
prestito.
Soluzione
La nascita di Eticredito è legata all’iniziativa di alcuni esponenti
dell’imprenditoria locale, i quali hanno legato al tema della finanza etica
altre realtà significative del tessuto socio economico locale come la diocesi,
la fondazione Carim, la fondazione Cassa di Risparmio di San Marino,
l’Istituto San Giuseppe, e altre. Nella struttura di governance va segnalata la
presenza del Comitato Etico che, eletto dai soci fondatori, ha il compito di
controllare che l’operato del Consiglio di Amministrazione risponda
appieno alle finalità morali dello statuto.
Alla base del progetto vi è quello di favorire l’accesso al credito per
esigenze primarie a soggetti che non hanno possibilità di ottenere
finanziamenti nell’ambito dei normali canali bancari.
In convenzione con l’associazione Famiglie Insieme sono stati infatti
erogati finanziamenti a rimborso rateale a soggetti privati, i quali, per il loro
status sociale, sono esclusi dal sistema bancario tradizionale e non hanno
quindi accesso al credito (o meglio, l’unico credito possibile diventa quello
dei canali usurari). Si tratta di finanziamenti al tasso del 4,5% destinati a
sovvenzionare acquisti di beni e servizi di prima necessità.
È stato inoltre concesso un prestito con rientro mensile a tasso fisso, che
non comporta quindi la variazione della rata, con interessi molto contenuti
446
Il libro d’oro della responsabilità sociale
rispetto al mercato, nessun costo di gestione e spese di istruttoria pari a 5,00
euro.
Anche la contabilità non richiede l’apertura obbligata del conto corrente
consentendo la massima riduzione delle spese fisse dell’operazione.
L’incontro con i centri di ascolto gestiti dalla CARITAS ha offerto la
concreta possibilità di mettere al servizio dell’associazione Famiglie
Insieme la professionalità e gli strumenti tecnici per gestire le operazioni di
prestito a persone emarginate dal circuito della finanza tradizionale.
L’associazione, attraverso l’azione del centro di ascolto, ha attuato un
accompagnamento concreto della persona, o dell’intero nucleo famigliare,
verso un miglioramento della propria condizione di vita. Anche il personale
di Eticredito, essendo una realtà molto piccola, è stato totalmente coinvolto
nell’iniziativa attraverso il contatto con gli esponenti dell’associazione e
l’incontro con i beneficiari dei finanziamenti ai quali è stata concessa una
vera e propria consulenza specializzata per la gestione del rapporto con il
sistema bancario (accredito stipendio, gestione pagamenti periodici, ecc).
Risultati
Il progetto ha permesso la realizzazione della mission aziendale in termini
concreti ed operativi, ottenendo una forte visibilità sul territorio.
L’attività di gestione delle pratiche ha portato tutto il personale ad una
maggior consapevolezza delle situazioni di disagio sociale presenti sul
territorio e della possibilità di realizzare azioni correttive.
447
Il libro d’oro della responsabilità sociale
FILO DIRETTO W.O.R.L.D. CARE
Telemedicina e assistenza medica on line
Net for Care, la telemedicina a scopi umanitari
Problema
Nel campo della salute, spesso il solo trattamento terapeutico non è
sufficiente a soddisfare tutte le esigenze delle persone che, di fronte alla
malattia, chiedono sempre più informazione e sicurezza per preservare il
proprio stato di salute e la propria qualità di vita. Ciò è ancor più vero
quando si viaggia in un paese lontano oppure quando, trovandosi di fronte
ad una malattia seria, si sente l’esigenza di un maggior livello di
approfondimento e quindi di accedere ad ulteriori, qualificati pareri.
Soluzione
Net for Care è il progetto di telemedicina di Filo diretto World Care S.p.A.,
la società del Gruppo Filo diretto dedicata allo sviluppo e
all'implementazione di servizi innovativi e ad alto valore aggiunto nel
campo dell'assistenza medica. Il progetto mette a disposizione le più
opportune competenze mediche specialistiche ovunque ce ne sia bisogno e
nel più breve tempo possibile e offre servizi innovativi di telemedicina vive.
“Travel Care” e “Medical Passport” sono le soluzioni di e-health studiate
appositamente per fornire il massimo della tranquillità a chiunque
intraprenda un viaggio.
“Travel care” è il servizio di teleconsulenza studiato per fornire supporto
medico-specialistico a tutti coloro che si trovano lontano dal proprio Paese
o da strutture sanitarie qualificate. Grazie alle più moderne tecnologie web è
anche possibile sottoporre la situazione al proprio medico di fiducia e
dialogare direttamente con lui in audio-video-conferenza.
“Medical Passport” è un vero e proprio passaporto medico che permette di
accedere a tutti i dati sulla propria salute sempre e dovunque, con un
semplice click. Grazie a un accesso riservato disponibile sul sito
www.netforcare.it, Medical Passport permette di creare la propria cartella
clinica on line in modo semplice e sicuro compilando un questionario
guidato. Tutte le informazioni inserite vengono criptate e automaticamente
archiviate nelle lingue più conosciute.
Per l’area salute, è stato predisposto “Best Opinion”.
A supporto dell'azione del proprio medico curante, spesso si sente la
necessità di avere un secondo parere consultando un esperto di fama
internazionale. Ottenere però un ulteriore consulto spesso significa spostarsi
448
Il libro d’oro della responsabilità sociale
dalla propria città e intraprendere viaggi, anche all'estero, che comportano
difficoltà organizzative e di lingua, oltre a conseguenze in termini di tempo
e denaro. Per venire incontro a questa esigenza, viene offerto “Best
opinion”, la soluzione a che permette al paziente e al suo medico di
consultare uno specialista selezionato tra i migliori al mondo, senza il
bisogno di recarsi personalmente nel suo studio.
Per l’area Corporate, Filo Diretto World Care ha partecipato ad OPTESS
(Offshore Platform Telemedicine Services via Satellite) il progetto del 2004
co-finanziato dalla Commissione Europea (programma eTEN) con
l'obiettivo di sperimentare e validare un servizio di telemedicina su
piattaforme offshore. Grazie all’ausilio di sistemi di telecomunicazione
satellitare, il servizio permette di aumentare la qualità delle prestazioni
medico-sanitarie nelle postazioni remote, con particolare riguardo alle
piattaforme. La flessibilità della piattaforma tecnologica Net for Care
permette, quindi, di realizzare installazioni ad hoc per collegare qualsiasi
punto nel mondo 24 ore su 24 365 giorni l'anno alla Centrale di
Telemedicina e alla rete di ospedali e medici specialistici. È possibile così
estendere i servizi di consulenza medica alle navi da crociera o mercantili,
agli yacht, alle piattaforme petrolifere, ai cantieri, ai campi base.
Filo Diretto W.o.r.l.d. Care ha inoltre promosso, attraverso Filo Diretto
Onlus un’iniziativa per sfruttare a fini umanitari le competenze maturate nel
campo della telemedicina. Il progetto ha reso possibile il collegamento tra
ospedali remoti in zone povere del mondo e strutture specialistiche italiane
ed internazionali per offrire servizi di teleconsulto medico e sessioni di
training a distanza. Nel 2005 la prima installazione è stata realizzata nella
capitale del Nicaragua, presso l’ospedale “La Mascota”.
Risultati
Il progetto ha permesso di acquisire nuove competenze in un settore in forte
espansione. Ciò, da un lato, ha generato entusiasmo nello staff coinvolto
direttamente nel progetto che ha dato luogo a un elevato livello di
partecipazione e, dall’altro, ha permesso al Gruppo di rafforzare, sia verso il
proprio interno (dipendenti, collaboratori, shareholders) sia verso l’esterno
(clienti e potenziali clienti), i valori di “innovazione” e “servizio al cliente”
già peraltro centrali nella propria brand equity.
449
Il libro d’oro della responsabilità sociale
FONDAZIONE ITALIANA ACCENTURE
Fondazione di studi e di iniziative, senza fini di lucro, volta a promuovere
l’innovazione nei modelli di sviluppo, nella cultura e nell’educazione.
NavigAbile
Problema
L’andamento di un’impresa, sia in termini di sviluppo produttivo che di
capacità di generare profitto, dipende oramai dall’azione sinergica tra
l’impresa stessa e gli investitori, i dipendenti, i fornitori, i consumatori, le
organizzazioni sociali, le istituzioni e le associazioni ambientaliste e del
terzo settore. L’impresa dovrebbe quindi progressivamente modificare la
propria immagine di corpo estraneo alla realtà che la circonda ed essere, al
contrario, sempre più percepita come presidio importante del territorio in
cui opera.
Soluzione
Accenture ha scelto di costituire una Fondazione Italiana come impegno
preciso e strumento concreto per destinare parte delle sue risorse e
soprattutto del suo know-how tecnologico e manageriale per iniziative che
avvantaggino la collettività, al di là di quanto faccia nella sua normale
attività lavorativa.
NavigAbile è un progetto di Fondazione Accenture, in partnership con la
Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus e la Fondazione Francesca Rava,
N.P.H. Italia Onlus e in collaborazione con il Ministero della Solidarietà
Sociale, che intende fornire, prevalentemente a bambini e ragazzi, ma anche
ad adulti, con disabilità cognitive, motorie e di compromissione delle
possibilità di relazione e comunicazione, una modalità innovativa per
comunicare e per accedere ai contenuti del web.
Più specificatamente, NavigAbile ha l’obiettivo di realizzare, validare
scientificamente e rendere disponibili un insieme di servizi volti, da un lato,
a migliorare l'accessibilità del web e dei suoi contenuti e, dall’altro, a
fornire strumenti di comunicazione e relazione, attraverso il sito web del
progetto. Il progetto si avvale anche della partnership tecnologica di HP,
Microsoft, Politecnico di Milano Studio Delta e Scansoft che hanno fornito
gratuitamente hardware e software necessari per gestire e sviluppare i
servizi e i contenuti del sito.
Dal primo di gennaio 2007 NavigAbile è diventato un progetto europeo,
NavigAbile è stato inserito fra i progetti del programma della Commissione
Europea denominato eTEN. Nel 2007 e 2008, grazie al contributo della
450
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Comunità Europea, l’esperienza di NavigAbile e i suoi benefici verranno
replicati in Grecia, Spagna e Svezia.
Tutti i partner del progetto sono coinvolti attraverso un aggiornamento
continuo, in parte realizzato tramite mailing con cadenza semestrale sullo
stato di avanzamento del progetto, in parte attraverso riunioni dedicate
all’aggiornamento dello stato dell’arte e alla raccolta di opinioni e feedback
relativamente a nuove funzionalità da implementare, nuovi partner da
coinvolgere, nuovi contenuti da inserire.
Il Ministero della Solidarietà Sociale viene aggiornato ogni sei mesi
attraverso una riunione e una presentazione dei risultati ottenuti e dei futuri
obiettivi.
Per quanto riguarda il monitoraggio dell’utilizzo di NavigAbile da parte
degli utenti, mensilmente vengono realizzate delle statistiche relative ai
singoli utenti ed ai relativi Centri NavigAbile. Queste statistiche sono messe
a disposizione dei Centri NavigAbile tramite un ambiente ad essi dedicato e
riservato. Ogni tre mesi vengono inoltre somministrati dei questionari
qualitativi e quantitativi agli utenti ed ai loro educatori così da raccogliere
loro impressioni e feedback sui servizi e sui contenuti di NavigAbile.
Questo consente anche di realizzare sempre contenuti di interesse per tutti i
nostri utenti.
Oltre ai Centri Territoriali, che hanno il compito di diffondere il Progetto
sul proprio territorio, fornire assistenza agli utenti registrati e formare i loro
genitori all’utilizzo di NavigAbile, e NavigAbili è attivo anche un servizio
di help desk tecnico e di help desk di contenuto che forniscono supporto ed
aiuto a tutti gli utenti ed alle loro famiglie per problemi che non sono
risolvibili dai Centri sparsi sul territorio nazionale.
Risultati
Attualmente NavigAbile ha registrato più di mille utenti registrati che utilizzano
ogni giorno il sito del progetto anche grazie alle numerose iniziative di
comunicazione svolte a livello nazionale ed alle convenzioni stipulate con
alcune delle più importanti associazioni Nazionali che si occupano di
disabilità quali: Anffas, FISH, Ledha.
Sul territorio nazionale sono inoltre attivi ben 29 Centri NavigAbile, che
includono anche 15 Centri Territoriali.
451
Il libro d’oro della responsabilità sociale
FONDAZIONE LE MADRI
Fondazione culturale per la diffusione della via di conoscenza antroposofica
Creazione di luogo aperto al pubblico secondo l'Architettura e la
configurazione ambientale organiche viventi
Problema
La fondazione le Madri opera con l’intento di migliorare la qualità della
vita e in particolare il rapporto fra uomo e uomo. All’interno di questo
credo si inserisce il progetto.
La casa rurale è stata valorizzata nel suo stato originale, il magazzino nuovo
è un prefabbricato ma configurato con tratti architettonici nuovi, il centro è
una ristrutturazione recente su cui è stato profuso il massimo sforzo
architettonico organico vivente. Il Parco incornicia il tutto ed è realizzato
con un'arte che lo rende alquanto caratteristico. La casa rurale è stata
valorizzata nel suo stato originale, il magazzino nuovo è un prefabbricato
ma configurato con tratti architettonici nuovi, il centro è una ristrutturazione
recente su cui è stato profuso il massimo sforzo architettonico organico
vivente. Il Parco incornicia il tutto ed è realizzato con un'arte che lo rende
alquanto caratteristico.
Soluzione
Il Fondatore ha lavorato nella sede con gli stessi principi per 20 anni, poi ha
fondato Le Madri donandole tutto il patrimonio con edifici e area verde di
13.000 mq e l'ha sostenuta con 460.000,00 euro; l'architetto Stefano Andi e
Giovanni Picariello, anche consiglieri de Le Madri, sono i fautori delle
forme architettoniche e G. Picariello è il genio della configurazione verde.Il
progetto ha senso in quanto è rivolto al pubblico e alle scuole di ogni ordine
e grado, per dare esempi educativi ed emulativi di estetica strutturale e
ambientale, perché le collettività umane oggi soffrono per la troppa
razionalità e utilità, il debole senso estetico e la concorrenza che unita
all'egoismo imperante distrugge tutto a livello planetario e soprattutto la
dignità umana.
Risultati
La clientela che gravita intorno ai corsi formativi e che frequenta il Negozio
di prodotti biologici e il Ristorante esprimono grande apprezzamento e
soddisfazione.
Ogni attività è svolta all’insegna della sostenibilità e nella consapevolezza
della necessità per la comunità di un ampliamento culturale, che unisca lo
452
Il libro d’oro della responsabilità sociale
sviluppo materiale con quello spirituale e porti rinnovamento conseguente
nelle applicazioni pratiche.
453
Il libro d’oro della responsabilità sociale
GAM EDIT
Tipografia
ECO OFFSET – Lo stampato a basso impatto ambientale
Problema
Conviene interrogarsi sull’origine e sul destino della carta visto che,
contrariamente alle previsioni di 15 anni fa, continuiamo a consumarne, e in
quantitativi sempre maggiori.
Per produrre carta si consumano grandi quantità di energia (il 4% del totale
a livello globale) e acqua (tra i 44 e gli 83 mila litri per tonnellata di fibra
vergine) e si producono emissioni nocive.
Soluzione
Gam Edit, consapevole dell’importanza di un utilizzo responsabile delle
risorse naturali, ha voluto continuare a svolgere la sua attività pluriennale di
stampa contando sulla qualità, senza però dimenticare il rispetto
dell’ambiente entro cui si opera e gli obblighi nel doverlo preservare.
In pratica, questa visione, è stata realizzata attraverso un ciclo di
lavorazione meno avido di materie prime e di energie che non riguardasse
solo la fornitura delle materie prime, ma coinvolgesse tutta la catena di
produzione degli stampati.
Da queste motivazioni è nata l’idea di un prodotto completo che rappresenti
la trasformazione dell’azienda verso degli ideali concreti di sostenibilità e
verso una responsabilità condivisa verso tutti gli aspetti.
L’azienda ha così ideato ECO OFFSET – Lo stampato a basso impatto
ambientale. Il progetto è basato sulla trasformazione del ciclo produttivo
tradizionale di stampa in un ciclo produttivo ecosostenibile, da cui si ottiene
un prodotto (denominato ECO OFFSET) con un più basso impatto
ambientale rispetto agli standard.
La Gam Edit si definisce per questo la 1° litografia ecosostenibile: per aver
ideato un ciclo completo a partire dalla fornitura di energia e materie prime,
passando attraverso la stampa e le rilegature, per finire nella consegna del
prodotto finito e imballato.
L’innovatività dello stampato Eco Offset risiede proprio nella completezza
del suo ciclo di produzione,e in particolare in quelli che vengono definiti i
“6 step": l’utilizzo di energia rinnovabile, di materie prime ecologiche o
riciclate e di imballi riciclati, la compensazione delle emissioni di CO2 in
atmosfera, la riconfigurazione degli impianti produttivi, il trasporto con
mezzi ecologici.
454
Il libro d’oro della responsabilità sociale
La coerenza della politica ambientale dell’azienda ha inoltre spinto
l’azienda a selezionare fornitori e partner commerciali che condividano la
stessa attenzione, gli stessi principi e gli stessi valori di tutela ambientale.
Gam Edit ha poi sviluppato una strategia di eco-marketing, ideando un
nuovo sito internet accessibile e chiaro agli utenti di tutti i generi e di una
newsletter mensile, creando una rete di eco-partner, partecipando a
convegni e fiere.
La scelta ecologica della Gam Edit è stata trasferita ad ogni livello della
gestione aziendale e del personale, che grazie anche alle sua giovane età
media (35 anni) ha condiviso con entusiasmo questa nuova visione
aziendale. Alcuni dei cambiamenti sono stati adottati per migliorare
qualitativamente l’ambiente del personale che lavora vicino alle macchine,
grazie al monitoraggio delle lavorazioni più nocive e l’utilizzo di inchiostri
e solventi meno inquinanti, e all’investimento su nuove tecnologie di
macchinari, forniture di energia e materie prime e parco automezzi.
Risultati
L’ecostrategia ideata da Gam Edit ha per obiettivo il raggiungimento di una
serie benefici sociali tra cui la diffusione di una responsabilità sociale nei
partner chiamati in causa nella filiera (fornitori, clienti ecc.) e
l’allargamento e il miglioramento dell’offerta “ecologica” verso i cittadini.
L’attenzione viene infatti spostata verso la centralità del consumatore e la
soddisfazione delle sue esigenze attraverso il controllo dell’intera catena di
valore e dei processi interni all’azienda.
Tuttavia l’azienda vede nella continuità del progetto la base fondamentale
per il suo successo.
455
Il libro d’oro della responsabilità sociale
GASTALDI GLOBAL
Società attiva nell'offerta di servizi mirati per le Aziende.
Viaggio Incentive in Madagascar
Problema
Il raggiungimento del successo delle aziende richiede doti di lavoro di
gruppo e cooperazione.
Quando le persone lavorano insieme in maniera cooperativa l’effetto è una
maggiore produttività, innovazione, qualità e soddisfazione personale.
Perché un gruppo di lavoro si trasformi in un team efficace, è necessario
incentivare attività volte a migliorare le capacità di comunicazione e di
leadership di ogni membro, sia nello staff che nel management.
Soluzione
La mission della Gastaldi Global è quella di aiutare le aziende clienti a
motivare e a incentivare i propri dipendenti, clienti, agenti e distributori
migliorando e qualificando il rapporto professionale e personale.
Nell’ambito di un progetto di incentivazione dei Concessionari Auto
Suzuki, azienda automobilistica internazionale, è stato ideato e realizzato un
viaggio in Madascar con l’intento di far vivere agli ospiti da vicino la
incontaminata natura e il rispetto delle forme viventi e della salvaguardia
dell’ecosistema ancora tutelato da intrusioni che ne ledano l’integrità.
L’azienda è stata aiutata e accompagnata dal corrispondente locale, il
Destination Management Company, che ha curato con Gastaldi Global il
viaggio in Madagascar.
Durante il soggiorno gli ospiti hanno avuto modo di venire a conoscenza
della Associazione “I bambini di Manina del Madagascar” creata da
un’italo-malgascia che vive a Nosy Be e si occupa attivamente delle salute e
dell’istruzioni dei bambini dell’associazione.
Obiettivo dell’iniziativa è stato di non fruire di un paese solo per le sue
attrattive turistiche, ma di conoscere a fondo la sua vita sociale,
partecipando ad un progetto socialmente responsabile che qualifica
l’azienda, il lavoro del target, le singole persone. Sono così intervenuti
attivamente ad una raccolta spontanea di medicine, indumenti, materiali
portati in viaggio che improvvisamente apparivano superflui per loro e
indispensabili per la popolazione.
456
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
È stato pienamente raggiunto l’obiettivo di fidelizzare la rete
coinvolgendola in nuove modalità di incentivazione attraverso una
importante esperienza socio-umanitaria.
Tutto il personale, sia quello che ha lavorato sul progetto, ma anche il resto
del personale coinvolto in riunioni periodiche, oltre ad aver maturato una
chiara consapevolezza ecologica, ha sviluppato la convinzione che questa
visione rappresenta una competenza distintiva e per proporsi ai nostri clienti
con progetti fattibili e fruibili.
457
Il libro d’oro della responsabilità sociale
GEAL
Azienda chimica
Re-Water Industriale
Problema
Vi è la concreta possibilità oltre la necessità che anche la Piccola Industria
può e deve fornire il suo relativo contributo all’uso intelligente ed ecoambientale delle risorse idriche attraverso l’annullamento dello scarico in
fogna di acque reflue provenienti dall’attività industriale e la drastica
riduzione dei “residui speciali” da smaltire, come solidi o concentrati, in
discarica autorizzata.
Soluzione
Geal è da sempre impegnata a minimizzare l’impatto ambientale nelle
proprie attività produttive, nell’offerta dei suoi prodotti e nell’assistenza e
informazione tecnica sul mercato specifico.
Geal vuole dimostrare che solo con un impegno generalizzato, con la
consapevolezza diffusa sia da parte degli attori diretti (industrie
manifatturiere – consumatori della risorsa idrica) che di quelli indiretti
(attività e industrie di servizio- autorità ed Enti pubblici) si può incidere
sensibilmente sull’economizzazione della “non inesauribile” risorsa idrica
globale che è sempre più oggetto di attenzione al fine del suo uso
intelligente e socialmente distribuito.
Il programma RWI – GEAL è indirizzato al trattamento depurativo e al
riciclo dei reflui idrici industriali da smaltire, provenienti dai reparti della
produzione tecnologica e chimica della Geal, al fine di ridurre l’utilizzo
della risorsa idrica e conseguentemente il relativo impatto ambientale
(approvvigionamento da falda e/o da acquedotto – ciclo di depurazione
interna e/o esterna – scarico reflui in impianto di depurazione pubblica –
conferimento fanghi allo smaltimento).
L’azienda ha quindi programmato ed eseguito una serie di investimenti
impiantistici e di nuove procedure miranti a ridurre il prelievo idrico
trattando e riciclando i reflui, i quali prima erano completamente destinati
allo smaltimento.
La Geal effettua due cicli produttivi:
A) produzione di formulati chimici
B) pretrattamento industriale di piastrelle ceramiche e lapidee
458
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Per i due cicli produttivi suddetti, il progetto prevede nuovi cicli di utilizzo,
di trattamento e di reimpiego delle acque: una procedura di verifica della
qualità dell’acqua in entrata, di quella destinata al riciclo, dello scarto finale
nonché una verifica e gestione strumentale dell’intero ciclo idrico
industriale.
Il nuovo ciclo idrico realizzato riduce il prelievo dal pozzo e
dall’acquedotto dell’acqua necessaria alla azienda di ca. 60 %, rispetto al
fabbisogno antecedente; non viene effettuato più alcun scarico idrico
industriale nella rete comunale di depurazione, i fanghi residui da smaltire
sono stati ridotti a quantità pressoché domestica (circa 15 kg/dì).
Ciò si è attuato con l’acquisto di un impianto di depurazione per
distillazione sottovuoto di tutte le acque reflue originate dai cicli produttivi
A – B, con l’inserimento di decantatori per il recupero delle acque acide nel
processo di pretrattamento B, e con la conseguente esecuzione di impianti e
piping vari per il riutilizzo delle acque recuperate nei cicli produttivi
opportuni. Il piccolo residuo concentrato (fanghi) di rifiuto industriale da
smaltire, inquadrato come rifiuto speciale, viene trattato secondo le relative
disposizioni di legge.
È stato infine potenziato l’accumulo per l’emergenza antincendio, ubicato
all’esterno del perimetro industriale, portandolo da 10 mc a 25 mc sempre
disponibili. La gestione tecnica del distillatore, dei circuiti industriali e dei
rifiuti da smaltire è affidata al laboratorio chimico del Centro Ricerca e
Sviluppo interno (CRS-Geal).
Risultati
Attraverso questo intervento Geal ha voluto testimoniare in concreto che è
possibile attuare un rapporto industria/ambiente con rimarchevoli risvolti
etici i quali trascendono il mero tornaconto immediato e individuale per
fornire un proprio e doveroso contributo alla salvaguardia dell’ambiente
anche da parte della piccola industria manifatturiera chimica.
459
Il libro d’oro della responsabilità sociale
GRUPPO BANCARIO CREDITO VALTELLINESE
Gruppo bancario
Conto NoProfit
Problema
Viviamo oggi in un contesto globalizzato ed estremamente interdipendente
nel quale si trovano ad agire soggetti diversi con finalità altrettanto
differenti. È questo il caso, per esempio, delle imprese e delle
organizzazioni di solidarietà internazionale. Le prime, consce del loro
rilevante ruolo sociale, si sono avvicinate al mondo della cooperazione
internazionale nell’ambito della responsabilità sociale d’impresa. Le
seconde hanno iniziato ad esplorare percorsi con le imprese in quanto sono
interessate non solo dalla possibilità di ricevere finanziamenti diversi da
quelli istituzionali, ma anche dall’efficienza che è propria del “profit”.
Questo percorso di reciproco scambio e collaborazione va costruito tenendo
conto delle peculiarità ed esigenze di entrambi i soggetti.
Soluzione
Il Gruppo Bancario Credito Valtellinese sul territorio ha nella sua mission
aziendale l’attenzione e l’impegno a tutti coloro che operano sul territorio e
si dedicano agli altri tramite il volontariato l’assistenza e l’aiuto.
ContoNoProfit è un conto corrente riservato alle Onlus, alle Associazioni di
Promozione Sociale ed alle Fondazioni che operano nel campo
dell’assistenza sanitaria, della promozione culturale, dello sport
dilettantistico e della tutela dei diritti civili. È un conto corrente per il quale
non è prevista alcuna spesa, pur garantendo una vantaggiosa e sicura
remunerazione peraltro indicizzata..
A supporto di tale iniziativa è stata predisposta apposita campagna di lancio
volta a diffondere la conoscenza e l’utilizzo del nuovo conto corrente tra le
associazioni.
L’iniziativa è in corso tramite le agenzie delle reti di vendita del Gruppo
Credito Valtellinese, una campagna di lancio del prodotto volta a presentare
ed offrire il conto alla associazioni presenti nelle provincie. Le agenzie sono
state fornite di appositi elenchi delle associazioni non profit presenti sul
territorio prendendo in considerazioni le associazioni cui la Legge
Finanziaria 2006 ha previsto la destinazione del 5 per mille dell’imposta sul
reddito delle persone fisiche.
Il materiale pubblicitario e il materiale a supporto dell’azione della rete
consiste in un mailing massivo e centrale.
460
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
Obiettivi e finalità del prodotto sono riconducibili esclusivamente a risultati
qualitativi volti ad accompagnare e sostenere, in modo semplice e chiaro,
l’attività di tutti coloro che operano nell’ambito del volontariato con il
preciso fine di supportarne l’impegno. La testimonianza principe di questa
affermazione è da imputarsi all’attività di miglioramento delle condizioni
effettuata innanzitutto alle associazioni no profit già clienti.
461
Il libro d’oro della responsabilità sociale
GRUPPO TELECOM - SOC. TELBIOS
Società italiana attiva nella realizzazione di servizi e reti di Telemedicina
Telecardiologia
Problema
Di telecardiologia si sente parlare ormai da più di 15 anni. Le
apparecchiatura applicabili alla trasmissione in formato digitale non solo dei
segnale elettrocardiografico, ma anche delle immagini ricavabili da tutte le
strumentazioni per la diagnostica invasiva e non invasiva, hanno raggiunto
ormai standard ottimali di qualità, ma nonostante ciò, ancora oggi in
cardiologia l'uso delle tecnologie informatiche è estremamente limitato e sul
territorio nazionale si contano solo isolate esperienze non censite e non
coordinate.
Soluzione
Telbios dispone di un Centro Servizi di Telemedicina (CST) con operatori
specializzati e medici specialisti, attivo tutti i giorni 24 ore su 24, dedicato
alla ricezione di biosegnali vitali, alla loro gestione, al loro monitoraggio e
refertazione con consulto on line. Il CST garantisce l’accesso, in modalità
sicura, alle informazioni relative al singolo paziente e permette la
condivisione dei dati clinici via web, con la possibilità di attivare gli
interventi d’urgenza in ogni momento.
Presso la sede di Roma è localizzato il Telemedicine Operations Center
(TOC), uno degli asset tecnici fondamentali di Telbios, a supporto dei
servizi satellitari di B2B e di e-learning e dell’assistenza ai clienti
istituzionali quali il Ministero della Difesa. Il TOC, attivo tutti i giorni 24
ore su 24, ospita stazioni satellitari; inoltre gestisce l'instradamento delle
comunicazioni satellitari verso le reti terrestri e l'accesso e la fruizione dei
servizi di e-learning sia via web che via satellite.
Telbios fornisce i propri servizi di Telemedicina all’Associazione Nazionale
Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) e all’Istituto Mario Negri di
Milano in quanto è il provider del servizio di telemedicina dello studio
GISSI AF, il più grande al mondo nell’utilizzo della telemedicina come
modalità per la trasmissione del dato clinico. I pazienti arruolati sono dotati
di un dispositivo di telemedicina di dimensioni ridotte, in grado di registrare
l’elettrocardiogramma posizionandolo semplicemente vicino al cuore
dell’assistito. Appoggiando poi il dispositivo alla cornetta del telefono o al
cellulare e premendo semplicemente un tasto, l’elettrocardiogramma viene
trasmesso al centro coordinatore.
462
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Telbios sta fornendo al Ministero della Giustizia un importante servizio di
telecardiologia denominato “Asclepio” che in una fase iniziale viene
erogato per le carceri milanesi di Opera e San Vittore.
“Asclepio” consente di monitorare lo stato di salute cardiaca degli oltre
4.000 detenuti dei due istituti di pena direttamente presso la struttura
carceraria di appartenenza, riducendo la necessità di spostamenti verso gli
ospedali e migliorando la possibilità di cura e prevenzione delle patologie
cardiovascolari. Presto dal carcere sarà anche possibile inviare immagini
radiografiche a specialisti qualificati e ricevere il referto in pochi minuti.
Telbios ha realizzato, per conto della società petrolifera Saipem, parte del
gruppo ENI, un servizio di telecardiologia che si rivolge agli addetti alle
piattaforme petrolifere e che consente la diagnosi precoce delle patologie
cardiovascolari. Il servizio interessa 13 siti petroliferi situati in paesi esteri.
A beneficiarne sono tutti gli addetti alla lavorazione, impegnati in un lavoro
che si svolge in zone remote difficilmente raggiungibili. Alla comparsa di
sintomi sospetti di patologia cardiaca il medico che è sempre presente sulla
piattaforma petrolifera può immediatamente rilevare l’elettrocardiogramma
e ricevere, nel giro di pochissimi minuti, un referto medico redatto da un
team di specialisti molto qualificati, i cardiologi dell’Istituto Scientifico San
Raffaele di Milano.
Telbios si avvale dell’esperienza e della collaborazione dei propri azionisti,
leader nelle rispettive aree di mercato: Telecom Italia (telecomunicazioni
fisse e mobili), Science Park Raf (assistenza sanitaria e ricerca biomedica),
Telespazio (telecomunicazioni satellitari) e Value Partners (consulenza
direzionale). Telbios fruisce anche del supporto di un Comitato Scientifico
permanente composto da personale medico di fama internazionale e da
professionisti operanti nel mondo delle tecnologie informatiche e delle
telecomunicazioni.
Risultati
Il servizio di telecardiologia sta diventando uno strumento di prevenzione
delle cardiopatie per un’assistenza medica migliore e più precoce.
Migliorando la qualità dell’assistenza medica, avvicina tra di loro medici e
malati, per una sanità migliore e più efficiente.
463
Il libro d’oro della responsabilità sociale
IACOBUCCI HF ELECTRONICS
Azienda del settore della componentistica per areonautica
Compattatore di rifiuti per aeromobili civili
Problema
La gestione e lo smaltimento dei rifiuti sono temi di grande attualità, e
diventa fondamentale controllare questi processi in ogni azienda produttrice
o erogatrice di servizi, trovando modalità innovative che diano garanzia di
efficacia e sostenibilità.
Soluzione
La IACOBUCCI HF Electronics s.r.l., società della IACOBUCCI Group
che da oltre 30 anni opera nel settore del trasporto aereo decide di lanciare
la sfida al mercato aeronautico attraverso la progettazione e realizzazione di
un compattatore di rifiuti all’avanguardia per aeromobili .
All’origine del progetto di realizzazione del Compattatore di rifiuti, vi è la
volontà da parte della IACOBUCCI HF Electronics di ampliare la gamma
produttiva di equipaggiamenti per le cucine di bordo degli aeromobili civili,
proseguendo nella direzione della produzione di elementi ad alto tasso di
innovazione tecnologica. Anni di Ricerca e Sviluppo ed effettiva e
responsabile operatività volti alla continua individuazione di soluzioni
altamente tecnologiche.
Gli elementi di originalità ed il livello di novità del progetto sono la
realizzazione e l’applicazione del primo sistema di compattazione di rifiuti
mediante un sistema di viti elettromeccaniche e parallele a ricircolazione di
sfere che consente minori ingombri e maggiori volumi di compattazione e
gradualità di applicazione della forza rispetto ai sistemi idraulici più
comunemente utilizzati.
Grazie ad una gestione ed ad un’impostazione della funzionalità attraverso
un software dedicato e grazie ai sistemi elettronici all’avanguardia adottati, i
compattatori di rifiuti IACOBUCCI HF Electronics si distinguono per le
loro prerogative di innovatività ed originalità.
In particolare si tratta di un sistema elettromeccanico avanzato che permette
di programmare ed apportare modifiche al software attraverso un semplice
pc; bassissimo consumo energetico pari a 360 VA; compattazione con 2
tonnellate di forza; possibilità di utilizzare contenitori di rifiuti di cartone o
in alternativa in alluminio, ovvero riciclabili; cassetto rimovibile per
facilitare l’inserimento dei rifiuti; manutenzione semplificata in quanto tutta
la componentistica elettronica è inserita nel pannello frontale-digitale,
464
Il libro d’oro della responsabilità sociale
facilmente rimovibile e senza necessità alcuna di sbarco dell’unità nella sua
interezza; materiali utilizzati nella produzione del prodotto che indicano un
grado di riciclabilità quasi totale.
Risultati
Il percorso di progettazione, realizzazione e produzione del compattatore di
rifiuti, l’acquisizione e l’utilizzo di nuove tecnologie hanno notevolmente
contribuito ad incrementare lo spessore del know-how aziendale.
Un progetto concluso, un prodotto realizzato, certificato e lanciato sul
mercato , il valore aggiunto nel livello delle conoscenze delle tecnologie
innovative adottate rendono il progetto di realizzazione del compattatore di
rifiuti per aeromobili civili un progetto sostenibile.
465
Il libro d’oro della responsabilità sociale
IBM ITALIA
Azienda attiva nel settore delle ICT
World Community Grid
Problema
La ricerca in campo medico-scientifico continua ad aver bisogno di
sostegno. Molteplici sono i modi attraverso cui le imprese possono
contribuire, attraverso finanziamenti o mettendo a disposizione le proprie
risorse e competenze.
Soluzione
Il progetto World Community Grid, nato nel novembre 2004 su impulso
della IBM Corporation, consiste in un’iniziativa umanitaria globale tesa a
impiegare la capacità di elaborazione inutilizzata dei computer di aziende e
privati per risolvere problemi sanitari e sociali complessi. Il progetto si basa
sul Grid Computing, una tecnologia in grado di connettere molti computer
per creare un sistema con un elevato potere di calcolo, superiore ad alcuni
supercomputer. Grazie al fatto che il lavoro di elaborazione dei dati è diviso
in piccole parti che possono essere gestite simultaneamente, il tempo di
ricerca viene ridotto da molti anni ad alcuni mesi.
Dal 2004 ad oggi i progetti avviati sono cinque:
• FightAIDS@Home, che si pone l’obiettivo di ricercare nuove cure per
combattere l’AIDS;
• Human Proteom Folding Project, che si propone di identificare le
proteine che compongono il proteoma umano allo scopo di
comprendere meglio le cause e le potenziali cure di malattie quali la
malaria e la tubercolosi;
• Help Defeat Cancer, che ha lo scopo di individuare strumenti
diagnostici più precisi e possibili trattamenti per il cancro;
• Genome Comparison Project, che confronta le informazioni
genomiche al fine di migliorare la qualità e l’interpretazione dei dati
biologici, la comprensione scientifica del sistema biologico,
dell’interazione tra piante e organismi patogeni e delle interazioni
presenti nell’ambiente. Queste informazioni possono giocare un ruolo
nello sviluppo di medicinali, di vaccini e di nuove procedure
diagnostiche;
• Help Cure Muscular Dystrophy, che si propone di studiare
l’interazione tra proteine di cui si conosce già la struttura, con
particolare attenzione verso quelle che hanno un ruolo importante nelle
466
Il libro d’oro della responsabilità sociale
malattie neuromuscolari. Il database di informazioni prodotte aiuterà i
ricercatori a creare nuove molecole in grado di contrastare quelle che
generano la malattia.
IBM sostiene l’iniziativa mettendo a disposizione del Network i prodotti
hardware e software, i servizi e le competenze tecniche necessari per
realizzare, mantenere e gestire l’infrastruttura del World Community Grid.
Inoltre è impegnata nella promozione e diffusione del progetto allo scopo di
allargare il network a nuovi partners, come ad esempio le università,
ritenute gli interlocutori ideali perché oltre a mettere a disposizione la
potenza di calcolo delle proprie macchine possono proporre studi e ricerche
da sottoporre ad un Advisory Board indipendente.
I dipendenti sono venuti a conoscenza del programma grazie ad un’attività
di comunicazione interna (newsletter, e-mail, news sulla intranet aziendale).
Scaricando gratuitamente sul proprio PC dal sito del progetto un piccolo
agente di rete, che serve a stabilire un canale di scambio con il server del
WCG, il dipendente diventa parte integrante del programma in quanto
permette che la potenza di calcolo inutilizzata del proprio computer venga
messa a disposizione della ricerca scientifica.
Il programma è aperto a tutti: aziende, associazioni, università, fondazioni,
singoli individui. Ad oggi in tutto il mondo i partners del programma sono
331, di cui 8 in Italia.
Risultati
Finora, in tutto il mondo, sono stati accumulati 78 mila anni di elaborazione
dati, grazie alla partecipazione di oltre 263 mila membri e a più di 530 mila
computer. In Italia il programma può contare sull’adesione di circa 2800
membri che hanno messo a disposizione della ricerca scientifica la potenza
inutilizzata di oltre 6 mila computer per un tempo di elaborazione dati
accumulato di circa 682 anni.
467
Il libro d’oro della responsabilità sociale
IL GENOVINO D’ORO – GENUINE STORE ROMA
Commercializzazione di alimenti tipici
Teikei (il cibo che porta la faccia dell’agricoltore)
Problema
L’Italia è un paese che nel settore agroalimentare possiede una svariata
quantità di prodotti tipici, ma che, nonostante tutto, rischiano di scomparire
perché vengono spesso ignorati e non valorizzati e, quindi, non trovano
spazio adeguato sul mercato nazionale e internazionale. Lasciare estinguere
un prodotto tipico non significa perdere solo una fetta di mercato, significa
perdere un pezzo di storia, una parte della memoria collettiva, ma
soprattutto un’occasione di sviluppo per il territorio e le comunità locali
dove tali prodotti vengono coltivati e lavorati.
Soluzione
Il Genuine Store nasce nel 2006 con l’obiettivo di sperimentare un metodo
innovativo per la valorizzazione e la commercializzazione di prodotti tipici
italiani a coltura e produzione limitata e, soprattutto, di realizzare una nuova
tipologia d’impresa profit organizzata e gestita in modo tale da avere un
impatto significativo sullo sviluppo locale.
Il Genuine Store, infatti, rappresenta il luogo in cui si possono trovare
prodotti e alimenti unici ma propone anche una vera e propria filosofia
dell’alimentazione. Si impegna inoltre nel dare una risposta concreta al
problema della commercializzazione dei prodotti tipici a coltura o
produzione limitata, fornendo ai produttori e ai consumatori un supporto per
limitare il percorso d’acquisto, riducendone i passaggi intermedi, e offrendo
al produttore locale nuove opportunità di vendita rendendo direttamente
percepibile al consumatore la qualità dei prodotti tipici.
L’“ambiente” circostante rappresenta per l’impresa uno dei principali
stakeholder di riferimento. Svolgere un’attività imprenditoriale che abbia
una buona sostenibilità complessiva (ambientale, sociale, economica,
culturale, ecc.) e che valorizzi le peculiarità del territorio, vuol dire generare
valore nel lungo periodo per tutti i portatori di interessi.
Attraverso la creazione del Genuine Store si è voluto innescare un circuito
virtuoso che, con il sostegno offerto ai produttori “responsabili”, potesse
avere degli effetti diretti e indiretti sulle economie e comunità locali,
traducendosi in seguito in un benessere diffuso a livello nazionale.
468
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Il progetto si propone come strumento per affrontare la problematica
relativa al recupero, alla valorizzazione e riscoperta, e alla
commercializzazione di prodotti tipici.
Un forte aumento della distanza geografica, culturale e cognitiva tra sfera
della produzione e sfera del consumo (dovuta all’apertura dello spazio di
produzione, di circolazione e di riproduzione dei fattori e dei prodotti) rende
necessaria l’attivazione di nuove e più complesse forme di collegamento tra
gli operatori attraverso nuovi canali e nuove modalità di
commercializzazione.
Genuine Store intrattiene rapporti con i produttori collocati nelle principali
aree agricole di maggior pregio, visita le aziende, verifica la genuinità dei
prodotti e l’autenticità delle tecniche di produzione, ed infine decide di
commercializzarli nel negozio garantendo l’accesso sul mercato dei prodotti
selezionati. Viene attivato in questo modo un processo lavorativo diretto
con la fonte, realizzando così una buona chiave di promozione culturale e
territoriale.
Risultati
Il Genuine Store, nel suo breve periodo di attività, ha preso parte ad
iniziative legate alla promozione e alla conoscenza dei prodotti tipici con
eccellenti risultati dati dall’affluenza di persone e dalla richiesta di
collaborazione con settori diversi dall’alimentare, evidenziando la capacità
di flessibilità e di sperimentazione.
469
Il libro d’oro della responsabilità sociale
INDESIT COMPANY
Azienda attiva nella produzione di elettrodomestici
Progetto Aqualtis
Problema
I consumi d’energia elettrica in Italia sono continuati ad aumentare negli
ultimi anni, in particolare nel settore residenziale e dei servizi.
Il 31% dell’energia elettrica e il 44% dell’energia termica (combustibili)
vengono utilizzati in ambito residenziale, in uffici e aree commerciali,
buona parte di queste fonti energetiche sono destinate alla climatizzazione
dei locali.
Sul 100% di energia finale consumato in casa, soltanto il 2% serve
all’illuminazione, il 5% per cucinare e per gli elettrodomestici, mentre il
15% per il rifornimento di acqua calda e il 78% per il riscaldamento, se poi
si ha un impianto di climatizzazione estiva si deve aggiungere un buon 25%
in più di consumi energetici.
Soluzione
Indesit Company sviluppa la propria strategia ambientale impegnandosi
nella salvaguardia, nella tutela e nel miglioramento della qualità
dell'ambiente e del territorio, nella protezione della salute e nell'uso accorto
e razionale delle risorse naturali.
Coerentemente anche ai principali obiettivi della politica ambientale della
Comunità Europea, Indesit Company ha fatto proprie logiche quali il
principio di precauzione e quello dell'azione preventiva.
La nuova lavabiancheria di Indesit Company, Aqualtis, è il risultato di anni
di studi e ricerche nel campo del lavaggio. Aqualtis è stata progettata per
rispondere agli standard aziendali in materia di ecodesign e per minimizzare
gli impatti ambientali nel proprio ciclo di vita.
Per la creazione di questa nuova linea del marchio Ariston, Indesit
Company ha utilizzato le più innovative tecnologie di ultima generazione al
fine di concentrare in un unico prodotto tutto il progresso ottenuto in oltre
10 anni di costante ricerca. Aqualtis è un prodotto unico, che si distingue
dagli altri per la sua ergonomicità e facilità di utilizzo. È la prima
lavabiancheria di dimensioni standard che offre le prestazioni di una
lavabiancheria di grandi dimensioni.
Aqualtis rispetta le direttive RoHS, sulla restrizione dell'uso di determinate
sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche e elettroniche, e le
direttive WEEE, per lo smaltimento dei prodotti giunti a fine vita.
470
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Aqualtis si è inoltre dimostra la lavatrice più attenta alle esigenze di
risparmio delle risorse idriche ed è diventata la prima lavatrice ad essersi
fregiata delle cinque stelle.
La complessità dei prodotti e l'introduzione di norme ambientali sempre più
restrittive hanno portato l'azienda allo sviluppo di strumenti specifici di
supporto alla progettazione. L’azienda si è dunque servita di due strumenti:
EcoTool, un database circa le analisi ambientali di prodotto eseguite dal
2000 ad oggi dalle direzioni prodotto e una sezione News + Newsletter,
dove sono disponibili le ultime novità sul mondo del riciclo; e GreenDB, un
sistema informativo web rivolto a tutti i fornitori al fine di rilasciare una
dichiarazione di non presenza delle sostanze bandite dalla Rohs, che viene
prima valutata poi validata.
A ulteriore testimonianza dell’impegno responsabile assolto da Indesit
Company, annualmente l’azienda redige il Bilancio di Sostenibilità, che
viene diffuso a tutti gli stakeholder tramite l’invio di una copia cartacea a
una mailing list di destinatari, la pubblicazione sul sito istituzionale, tramite
strumenti di comunicazione interna e a quanti ne facciano richiesta.
Per lo sviluppo del progetto sono stati inoltre coinvolti numerosi attori
sociali tra cui: Università di Pisa per l’analisi dei materiali, il CERMET di
Bologna per le analisi micrografiche, l’Istituto italiano della saldatura per
consulenza sui processi produttivi, gli Enti di certificazione del prodotto.
Risultati
Indesit Company, attraverso la diffusione delle innovazioni presenti nel
prodotto Aqualtis, si prefigge di contribuire negli anni ad una significativa
riduzione del consumo di energia elettrica e di acqua, e quindi di contenere
l’impatto ambientale riconducibile alla apparecchiature elettriche ed
elettroniche.
471
Il libro d’oro della responsabilità sociale
INTESA SANPAOLO - RETE BANCA INTESA
Istituto di credito
Anticipazione Sociale
Problema
È emerso il disagio di gruppi di lavoratori che rimangono privi di reddito
per 5 – 7 mesi in seguito alla cassaintegrazione, poiché l’indennità tarda ad
arrivare. La Regione non ha i mezzi finanziari per colmare il disagio e non
ha i poteri contrattuali per ridurre i tempi di erogazione dell’indennità
spettante.
Soluzione
La necessità di rispondere al bisogno sociale di categorie svantaggiate,
l’ascolto continuo del territorio, lo sviluppo di soluzioni sostenibili con la
pubblica amministrazione locale, ed il coinvolgimento del “non profit”
nella realizzazione delle iniziative sono state le motivazioni che hanno
spinto la banca a realizzare numerosi interventi ad alto impatto sociale.
Il progetto si pone l’obiettivo di sostenere i lavoratori posti in Cassa
Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) dalle aziende che hanno
attivato le procedure concorsuali (fallimento – concordato preventivo amministrazione controllata). Questi lavoratori rimangono per qualche mese
(5–7 mesi) senza stipendio e senza indennità che viene erogata
successivamente rispetto alla richiesta. Intesa Sanpaolo rete Banca Intesa
anticipa loro l’indennità spettante attraverso un’apertura di credito in conto
corrente con durata pari ai tempi di liquidazione di detta erogazione.
L’utilizzo dell’affidamento non è oneroso per il lavoratore in quanto gli
eventuali interessi passivi, peraltro particolarmente ridotti, sono in carico ad
un partner locale che se ne fa carico.
Intesa Sanpaolo rete Banca Intesa, ha sviluppato il progetto in
collaborazione con l’ Agenzia Regionale per l’Istruzione, la Formazione e il
Lavoro della Regione Lombardia, e con la Fondazione Lombarda per la
Prevenzione del fenomeno dell’usura ONLUS, quali soggetti referenziati
sul territorio per il tipo di intervento. Il progetto nasce dalle esigenze
rilevate dall’Agenzia Regionale che, per delega diretta, si occupa di
ricollocare e riqualificare i lavoratori posti in CIGS.
Ogni partner svolge il suo ruolo coordinandosi con gli altri: l’Agenzia
Regionale presenta alla banca i lavoratori che possono godere del
finanziamento, la banca eroga il finanziamento e la fondazione rimborsa
agli aventi diritto gli interessi maturati sull’utilizzo.
472
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Intesa Sanpaolo rete Banca Intesa inizialmente ha messo a disposizione le
direzioni centrali, quali crediti, marketing e processi operativi, per
sviluppare il prodotto. Successivamente è stato interessato tutto il personale
delle filiali che erogano i finanziamenti e forniscono assistenza ai lavoratori
che lo richiedono. Lo scambio di informazioni è continuo: da una parte
infatti l’Agenzia verifica il processo intervenendo eventualmente su
lavoratori e sindacati, dall’altra la banca assiste e monitora l’attività delle
proprie filiali.
La Fondazione Lombarda per la prevenzione del fenomeno dell’usura
ONLUS ha destinato al progetto le somme necessarie alla copertura degli
interessi maturati sugli affidamenti concessi. L’Agenzia Regionale per
l’Istruzione, la Formazione e il Lavoro della Regione Lombardia non ha
destinato risorse economiche ma ha effettuato operazioni comunicazione
massiva tramite il proprio sito web e tramite i tavoli di lavoro delle singole
crisi aziendali.
Risultati
Dei 1476 lavoratori posti in CIGS da aziende che hanno attivato le
procedure concorsuali, il 17% ha usufruito del servizio.
Le performance più che positive in termini numerici hanno stimolato il
personale dedicato a dare ancora più visibilità al progetto. Da una parte
sono stati aperti dalle Agenzie Regionali numerosi tavoli di confronto con le
sigle sindacali territoriali, dall’altra la banca ha divulgato il progetto tramite
i canali di comunicazione interna dedicandogli spazio rilevante sia nei
programmi della propria web tv che sulla intranet aziendale. Il risultato è
importante perchè il personale di rete, già sensibile al tema, si è messo al
servizio del lavoratore sostenendolo in tutto il periodo di difficoltà.
La partnership e il progetto realizzato sono stati citati come modello
replicabile in più sedi istituzionali. Tra gli esempi più importanti va citata la
segnalazione del progetto nell’”Aggiornamento del quadro formativo sulle
politiche del lavoro” redatto annualmente Gruppo di lavoro per il
monitoraggio degli interventi di politica occupazionale e del lavoro del
Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale.
473
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ITALGEST HOLDING
Azienda che opera nei settori dell'Energia, Immobiliare, Servizi
Marpark
Problema
Il turismo nautico, negli ultimi anni, si sta sviluppando con ritmi frenetici.
Oggi il Mediterraneo è, soprattutto in estate, un vero e proprio crocevia di
navi e imbarcazioni.
L’effetto più evidente è la regressione delle ambiente marino, che non è
solo legata all’inquinamento marino, ma anche l’erosione dovuta agli
incoraggi, alle ancore e alle catene trascinate sui fondali. Inoltre frantumano
le rocce che ospitano le specie pioniere dei coralli.
Soluzione
Il progetto, inedito a livello mondiale, è frutto di un brevetto internazionale
della società pugliese Italgest Mare del Gruppo Italgest.
MarPark è l’innovativo sistema di ormeggio elettronico realizzato grazie
alla tecnologia Siemens per rendere fruibili le aree marine di pregio alle
barche da diporto, salvaguardandone l’ecosistema.
Inizialmente progettato per le Aree Marine Protette altrimenti non
accessibili per ragioni di tutela ambientale, MarPark è un sistema di
gestione che, tramite l’installazione dei gavitelli elettronici, può rendere
disponibili al turismo nautico tutte le aree marine naturali non dotate di
infrastrutture necessarie per la sosta delle imbarcazioni. Un sistema di
prenotazione, via Web o call center, assicura al diportista la disponibilità
dell’ormeggio in maniera semplice e immediata garantendo una permanenza
tranquilla.
Con queste prerogative i campi ormeggio telematici si possono considerare
dei piccoli porti turistici off-shore, un'infrastruttura leggera che scompare in
inverno, senza che vengano realizzate nuove opere o colate in cemento sulla
costa.
È per questo che il sistema piace a Legambiente e al Ministero ed è nato
nelle aree marine protette che lo hanno utilizzato come interessante
esperimento di fruizione turistica sostenibile della fascia costiera finalizzato
alla tutela delle praterie di Posidonia Oceanica.
Tra gli aspetti interessanti del sistema dei campi boe va considerata la
trasparenza; tutto il sistema sta acquisendo la certificazione ambientale ed è
garantito sia sotto il profilo della tutela dell'ambiente che della
sicurezza(anche per il sistema di ancoraggio al fondale).
474
Il libro d’oro della responsabilità sociale
La possibilità, fornita dalla tecnologia, di prenotare ormeggi su gavitelli
consente di predeterminare il numero di imbarcazioni, in funzione della
capacità di carico dell’ambiente marino. La sicurezza dell’ormeggio su
gavitello e la sua eco-compatibilità consentono di minimizzare l’erosione
dei fondali e limitare l’impatto antropico sull’ambiente marino, consentendo
l’accesso ai diportisti. La videosorveglianza ed i controlli in campo, eseguiti
in conformità alle leggi vigenti sulla privacy costituiscono un importante
fattore di sicurezza. I servizi erogabili grazie alla piattaforma tecnologica di
MarPark, che ne consente la prenotazione telematica ed il controllo
elettronico, costituiscono motivo di soddisfazione dell’utenza e fattore di
sviluppo sostenibile per le economie locali.
Il progetto è condiviso e sostenuto da Legambiente. Nel 2005, nell’ambito
di “Profondo Blu”, la campagna di promozione del sistema delle aree
marine protette, realizzata da Goletta Verde con il contributo del Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, è stato inserito “Ormeggio
Pulito”, campagna di informazione sull’ormeggio sostenibile.
La comunicazione sui risultati attesi del progetto viene gestita in
partnership con SIEMENS, attraverso:
• interventi su giornali, riviste, programmi TV
• Partecipazione a convegni e fiere
• Road Show in almeno n. 4 importanti Yatcht Club
• Organizzazione della Regata inaugurale di Marpark, tra le are attrezzate
Risultati
L’offerta di servizi sul portale internet costituisce il principale ritorno
economico diretto e indiretto per la comunità locale. I servizi offerti sono
affidati in convenzione a cooperative e società locali, opportunamente
formati dall’Ente gestore e dalla società di gestione del sistema.
Parte dei proventi dell’ormeggio è destinato all’Ente gestore per il
rifinanziamento delle attività istituzionali dell’Area Marina Protetta.
475
Il libro d’oro della responsabilità sociale
LIFEGATE
Piattaforma eco-culturale, che promuove uno stile di vita eco-sostenibile
Il primo progetto italiano che concretizza il Protocollo di Kyoto
Problema
La maggior parte delle emissioni di anidride carbonica (CO2) deriva
dall'utilizzo di combustibili fossili (soprattutto petrolio), da cui si ricava
l'energia che sta alla base delle attività umane: l'uso di energia elettrica, gli
spostamenti in auto, il riscaldamento delle abitazioni sono solo alcuni delle
cause che generano un impatto sull'ambiente.
L’aumento di gas serra è causato dal crescente utilizzo di combustibili
fossili, come petrolio, carbone e gas metano. Gli effetti, solo per citarne
alcuni, sono il riscaldamento del pianeta, le alluvioni e la desertificazione.
Soluzione
Impatto Zero® è l’innovativo progetto di LifeGate, piattaforma per il mondo
eco-culturale impegnata a favore dell'ambiente. Impatto Zero®, dal 2002,
valuta e compensa le emissioni di anidride carbonica, causa principale
dell’effetto serra e dei relativi sconvolgimenti climatici.
Impatto Zero® è il primo progetto volontario attivo in Italia dal 2003 e che
nel 2006 ha visto la realizzazione di 100 milioni di prodotti a Impatto Zero
sull’ambiente.
Il progetto è parte integrante della strategia di LifeGate, improntata alla
salvaguardia dell’ambiente sia attraverso l’attività di informazione
attraverso il proprio network, sia in qualità di advisor per lo sviluppo
sostenibile delle aziende.
La struttura di Impatto Zero prevede:
1) l’azienda/persona che aderisce al progetto: l’azienda sceglie di mettere a
Impatto Zero un prodotto o l’intera attività, la persona sceglie di
mettere a Impatto Zero i propri consumi;
2) LifeGate organizza il progetto, individua i terreni da riforestare e da
proteggere, garantisce che ogni prodotto a Impatto Zero corrisponda
un’adeguata superficie di bosco o foresta in crescita;
3) Ente Scientifico (Politecnico di Torino, Università di Padova, Politecnico
di Losanna, LCEngineering specializzate nel Life Cycle Assessment)
calcola le emissioni di anidride carbonica e la superficie di foresta
necessaria per la compensazione;
4) Ente Naturalistico (Riserva di Karen Mogensen - Costa Rica, Parco del
Ticino e Parco delle Cave - Italia) si occupa degli interventi di protezione,
476
Il libro d’oro della responsabilità sociale
riforestazione e monitoraggio delle foreste, garantisce la tutela dei terreni
a lungo termine;
5) Ente Certificatore (BIOS, ente riconosciuto dall’Unione Europea)
certifica tutta la filiera di Impatto Zero e garantisce che l’intero
processo sia applicato in modo corretto.
Il progetto iniziale ha incluso il lavoro, protratto per diversi mesi, per la
realizzazione del sito internet dedicato al progetto e dei suoi contenuti. Sin
dall’inizio, inoltre, LifeGate Magazine, su ogni numero, ha dedicato da 2 a
4 pagine alla promozione del progetto.
Mentre per la parte scientifica Lifegate si è valsa della collaborazioni di
Università italiane e straniere, per la parte creativa, lo sviluppo, la
comunicazione sono stati svolti internamente da un gruppo di 10 persone tra
grafici, webmaster, redazione radio, portale, magazine, ufficio stampa.
Risultati
Dal 2002 a oggi, centinaia di aziende ed enti hanno scelto di aderire al
progetto di LifeGate e anche le persone, in numero sempre maggiore, hanno
computato l’impatto del proprio stile di vita attraverso il semplice
calcolatore che si trova all’interno del sito del progetto.
Attraverso i propri canali il progetto Impatto Zero ha raggiunto notorietà a
livello nazionale, svolgendo la propria missione di sensibilizzazione e
diffusione di coscienza ecologica.
477
Il libro d’oro della responsabilità sociale
LIFEGATE
Piattaforma eco-culturale, che promuove uno stile di vita eco-sostenibile
L’energia a misura di uomo e ambiente
Problema
L’energia elettrica prodotta oggi deriva in gran parte da petrolio, carbone e
combustibili fossili, il cui utilizzo comporta l’emissione di tonnellate di
anidride carbonica e quindi di inquinamento.
Soluzione
L’energia rinnovabile è prodotta dal sole, dall’acqua, dal vento, dalla terra.
È energia pulita, che non inquina, quindi sicura. Scegliere energia
rinnovabile è segno di consapevolezza, propensione all’innovazione,
responsabilità ambientale. Significa premiare e sostenere chi produce
energia elettrica cercando di limitare l'impatto sull’ambiente.
Il progetto LifeGate Energy è nato nel 2005 e si propone oggi come il primo
e unico operatore elettrico, riconosciuto dall'Autorità per l'Energia Elettrica
e il Gas, che fornisce esclusivamente energia da fonti rinnovabili. Con
LifeGate Energy® si può risparmiare energia, ridurre le emissioni,
preservare l’ecosistema, alleggerendo anche le proprie bollette. Il tutto,
senza cambiare contatore né subire alcuna interruzione nella fornitura e
mantenendo la stessa assistenza tecnica.
LifeGate Energy® è un operatore del mercato elettrico, riconosciuto
dall'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas, che fornisce esclusivamente
energia da fonti rinnovabili, sviluppa metodologia di produzione
innovative , investe nel marchio con eventi a grande visibilità (Festivalbar
2005, Stadio san Siro) e detiene una forte credibilità nel settore dell'ecocultura, avendo sviluppato numerosi progetti eco-sostenibili con primarie
aziende.
Inoltre la comunicazione del progetto ha utilizzato anche il mezzo
divulgativo del Magazine LifeGate, presentando diversi approfondimenti
informativi sul lavoro svolto.
Il lavoro di Energy® si svolge attraverso due sessioni di lavoro: quella
esterna, che ha previsto l’acquisto di energia elettrica da fonti
esclusivamente rinnovabili, su piazze distribuite in Lombardia e quella
creativa, di sviluppo comunicativo, nel quale è coinvolto un gruppo di
persone tra grafici, webmaster, redazione radio, portale, magazine e ufficio
stampa.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
L’attivazione del servizio permette di aumentare la percentuale di energia
rinnovabile presente sulla rete nazionale e di instaurare un meccanismo che
porta ad aumentare la quantità di energia prodotta da fonti rinnovabili
riducendo l’impatto ambientale, la dipendenza dalle importazioni di
combustibili fossili e aumentando la produzione casalinga di energia con i
benefici economico-sociali connessi. Inoltre, costituisce un segnale chiaro
sulle future politiche energetiche del Paese.
Risultati
Diverse aziende hanno scelto di utilizzare LifeGate Energy energia
rinnovabile. Questo ha avuto immediate ripercussioni anche sui dipendenti,
che si sono visti coinvolti nel progetto di responsabilità ambientale proposto
dall’azienda. Nella maggior parte dei casi si sono registrati maggiore
consapevolezza e condivisione della scelta aziendale.
LifeGate Energy è un progetto di sostenibilità ambientale. Attraverso i
propri canali ha raggiunto notorietà a livello nazionale, svolgendo la propria
missione di sensibilizzazione e diffusione di coscienza ecologica.
479
Il libro d’oro della responsabilità sociale
METADISTRETTO CALZATURIERO VENETO
Distretto industriale
Innovazione di prodotto nel settore calzaturiero veneto
Problema
Tradizionalmente le aziende del settore calzaturiero hanno sempre
realizzato, con successo, prodotti di elevata qualità scegliendo materiali
idonei ed effettuando le lavorazioni con cura artigianale, ma l’accelerazione
dei cambiamenti imposti dalla moda, l’industrializzazione del processo
produttivo con l’introduzione di nuove macchine, ha reso difficilmente
controllabile il processo e la qualità dei prodotti. Con queste mutate
condizioni la qualità dei prodotti e dei processi è migliorabile solo
attraverso l’introduzione di normative tecniche, di strumenti per effettuare
controlli ripetibili e di standard di riferimento per misurare il livello di
qualità.
La situazione dell’industria calzaturiera italiana dimostra che le imprese
dovrebbero impegnarsi in un processo di recupero e di miglioramento della
propria competitività e del valore della propria offerta commerciale.
Soluzione
Uno degli obiettivi del Distretto Calzaturiero Veneto è quello di valorizzare
le attività delle sue aziende attraverso il sostegno alle imprese negli
investimenti per la realizzazione di ricerche finalizzate al rinnovo dei
prodotti e dei processi.
Sono stati, quindi, realizzati una serie di progetti altamente innovativi in
particolare:
- Innovazione di prodotto nel settore calzaturiero veneto
Il Metadistretto Calzaturiero Veneto avvalendosi del Politecnico
Calzaturiero, in collaborazione con Venezia Tecnologie, ha effettuato una
ricerca per individuare i centri di eccellenza in Veneto, Italia e Europa
nell’area dei materiali e, in modo specifico, di tessuti, pelli e materie
plastiche.
Nella successiva fase è stata realizzata la ricerca vera e propria, in
collaborazione con l’Università di Padova, su diversi materiali quali pelli,
tessuti, materiali innovativi e sui componenti strutturali (materiali plastici).
Dopo aver costituito un Comitato Scientifico ad hoc, formato da esperti del
settore e imprenditori, i materiali individuati e selezionati sono stati
sottoposti a prove di laboratorio per verificare la loro idoneità ad
applicazioni calzaturiere.
480
Il libro d’oro della responsabilità sociale
- Realizzazione di un laboratorio di controllo qualità dei materiali
È stato creato un Comitato Tecnico Scientifico, costituito da Acrib Servizi,
Politecnico Calzaturiero, CIMAC (Centro Italiano Materiali di Applicazione
Calzaturiera), CISAS (Centro di Ingegneria aero-spaziale dell’Università di
Padova) e alcuni imprenditori, che ha definito, sulla base delle esigenze
delle aziende del Distretto, i servizi di prova che poi il Laboratorio avrebbe
effettuato. Il laboratorio è stato finalizzato alla fornitura di servizi di
assistenza tecnica, ricerche di settore, effettuazione di prove e tarature.
- Sviluppo di applicativi software
Nel 2004 è stato elaborato dal Distretto Calzaturiero Veneto con la
collaborazione del Politecnico Calzaturiero uno studio presso un gruppo
selezionato di imprese calzaturiere della Riviera del Brenta. È stato così
realizzato un software CAD che consente una effettiva riduzione dei tempi
di realizzazione dei progetti e dell’avvio della produzione ed un
miglioramento complessivo della qualità degli stessi. Ha inoltre l’obiettivo
di integrarsi con gli altri sistemi ed operare come strumento di raccordo tra
la fase progettuale svolta all’interno del calzaturificio e quella realizzata
presso i fornitori di componenti.
- Creazione di un laboratorio di prototipazione rapida
La prototipazione rapida è un insieme di tecniche volte a realizzare il
cosiddetto prototipo. Indipendentemente da come lo si realizza, per
prototipo si intende “il primo elemento della serie”. Questi può essere
concettuale, funzionale, tecnico o di preserie.
Le linee di ricerca hanno interessato la realizzazione di prototipi estetici, di
prototipi funzionali e la realizzazione di piccole serie portando alla scelta di
tecnologie diversificate ed ottimizzate per lo specifico obiettivo.
Anche questa iniziativa si propone di sviluppare la cultura di chi opera nel
settore, in collaborazione organica con il mondo dell’Università e le
strutture di eccellenza, pubbliche e private, deputate al miglioramento della
qualità dei materiali ed alla loro diversificazione.
Risultati
I risultati ottenuti da questo progetto consistono nell’aver individuato i
materiali, gli strumenti e le metodologie per realizzare progetti e prodotti
innovativi e di interesse per il mercato, consentendo alle stesse aziende di
mantenersi competitive.
481
Il libro d’oro della responsabilità sociale
MICHELLACCI ORGANIZATION
Settore turistico
Innovazione di prodotto o servizio socialmente, ambientalmente
e finanziariamente responsabile.
Problema
Il settore turistico è un elemento fondamentale per l’economia nazionale. La
competitività di questo settore risulta pertanto strategica per lo sviluppo
dell’intero paese.
Per mantenere la propria competitività è fondamentale che le imprese del
settore si facciano carico dell’impatto ambientale della propria attività,
preservando il territorio in cui operano.
Soluzione
Michelacci Organization, catena di hotel&residences a Gabicce Mare, ha
scelto di valorizzare il territorio attraverso il conseguimento della
Certificazione della struttura ISO 14.001. Questa certificazione ambientale è
la prima attribuita ad un hotel in Italia ed è stata attribuita al Comune (sono
8 in Italia i comuni certificati) e una alla spiaggia. Gabicce Mare è una
località nota per il "buon vivere" dovuto al clima, ai ritmi, e meta scelta da
molti turisti, soprattutto nelle stagioni invernali, per curare lo stress e per
meditare.
L’adozione di un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) comporta
l’attivazione di una serie di azioni mirate alla gestione e al controllo delle
proprie attività che hanno un impatto sull’ambiente nell’ottica di un
miglioramento continuo, in definitiva volte al miglioramento delle
performance ambientali in conformità alle vigenti leggi ambientali.
L’hotel, alle qualità del territorio, ha affiancato una Beauty Farm "L'Isola
Felice" con personale specializzato, la "Maison d'O" dove i trattamenti
vengono fatti con acqua, sabbia e colori e la formula "Il mare d'inverno".
Ciò che ha contribuito soprattutto al lancio del territorio ed alla sua
internazionalizzazione è stata la scelta turistico-culturale di impiantare una
cucina Kosher per gli ebrei di tutto il mondo che si riuniscono a Gabicce
Mare non solo per le vacanze ma per la Pesach (Pasqua ebraica) la Shavout
e il Succoth (Festa delle Capanne). È stata la prima esperienza di questo tipo
in Italia, che ha provocato un forte eco su tutti i giornali italiani ed esteri da
New York all’Inghilterra, dalla Francia ad Israele.
Nella creazione della quality valley è stato creato anche un ambiente per i
non vedenti con accorgimenti e strategie di fama nazionale. Michelacci
482
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Organization sta costruendo sull’Appennino Tosco-Romagnolo il 1° hotel in
Europa per non vedenti con aree di formazione al lavoro, di svago e di
vacanza.
Risultati
L’hotel ha conseguito un importante apprezzamento sia da parte degli
operatori ambientali, che ha valorizzato la struttura ricettiva e il territorio
circostante.
483
Il libro d’oro della responsabilità sociale
OSPEDALE CLASSIFICATO “VALDUCE” - CENTRO
RIABILITATIVO VILLA BERETTA
Centro di Riabilitazione di pazienti con problemi funzionali di origine
neuro-motoria
Quando la tecnologia si traduce in maggior responsabilità sociale
Problema
In Italia esistono ancora enormi difficoltà a reperire risorse sufficienti per
gli investimenti necessari a garantire l’efficacia delle strutture ospedaliere a
più elevata complessità organizzativa.
Soluzione
Il Centro di Riabilitazione Villa Beretta a Costa Masnaga (LC), è il presidio
riabilitativo dell’Ospedale Valduce, con sede a Como, un’organizzazione
non-profit che opera nel campo sanitario. Si tratta di una struttura
convenzionata che mette a disposizione della comunità un totale di 81 posti
letto dedicati in modo specifico alla riabilitazione di pazienti con problemi
funzionali di origine neuro-motoria. Sebbene l’Ospedale abbia incominciato
a funzionare nel lontano 1878, il Centro di Riabilitazione inizia le sue
funzioni negli anni sessanta, come parte di un programma di recupero dei
pazienti post-polio.
Il Centro ha promosso due iniziative: il Progetto Telemedicina e il Progetto
Cartella Clinica Elettronica.
Il primo garantisce all’utente e all’eventuale caregiver la possibilità di
entrare in contatto diretto con gli operatori sanitari che seguono il caso,
senza muoversi dal proprio domicilio. Il progetto è così articolato:
• La privacy dell’utente è garantita tramite l’uso di un apposito software
che blinda la comunicazione
• Stante l’attuale diffusione di internet e dei PC domestici, il costo per
l’utente può essere considerato praticamente nullo, in quanto l’utente ha
bisogno soltanto di un computer multimediale, di fascia intermedia,
dotato di webcam e di una connessione ADSL.
• L’utente può fare consultazioni programmate o su richiesta talora ne
avesse bisogno
• Il caregiver che deve usare al domicilio particolari apparecchiature può
completare il suo training o richiedere assistenza completamente on-line
• L’utente può essere seguito simultaneamente da più di un operatore
medico, indipendentemente del luogo dove essi si trovino (anche distanti
geograficamente)
484
Il libro d’oro della responsabilità sociale
• Si può ridurre il numero ed il costo di trasferimento del paziente per
semplici procedure di controllo.
Il progetto è stato rivolto a tutti gli utenti che, per la loro condizione o per
problematiche di tipo logistico, hanno particolari difficoltà nella
mobilitazione o per il trasporto, agli operatori sanitari di altri centri in tutta
Italia, che sono interessati a sviluppare un programma stabile di second
opinion, oppure a seguire da vicino gli utenti già trattati a Villa Beretta e,
infine, agli operatori sanitari di altri centri ospedalieri a livello
internazionale (Egitto, USA, Argentina) che sono interessati a sviluppare un
sistema di consulto on-line per dare o ricevere una second opinion
qualificata.
Il progetto Cartella Clinica Elettronica ha previsto la possibilità, per ciascun
operatore, di disporre in ogni luogo dell’ospedale e in qualsiasi momento di
tutta l’informazione contenuta nella Cartella Clinica, nel seguente modo:
• Utilizzo di tecnologia wireless e di opportuni dispositivi (tablet PC) che
permettano l’accesso immediato all’informazione senza i vincoli
architetturali imposti da una rete tradizionale.
• Incremento della tracciabilità dell’informazione e delle prestazioni
sanitarie compiute per ogni singolo utente
• Riduzione di errori
• Possibilità di condividere con altri operatori sanitari, in modo sicuro,
informazioni relative al singolo utente
Per realizzare il progetto, all’interno dell’ospedale è stato costituito un
gruppo di lavoro dedicato alla raccolta, all’analisi dei vari percorsi e
procedure. Diverse figure professionali come medici, infermieri,
fisioterapisti, ingegneri biomedici e gestionali ed esperti in management
sanitario hanno fatto parte del pool incaricato del progetto. Sono state
inoltre instaurate delle partnership con aziende leader del settore per la
realizzazione delle infrastrutture e lo sviluppo dei software.
Risultati
Gli obiettivi prefissati nel caso della Cartella clinica Elettronica sono stati
raggiunti in quanto lo strumento realizzato permette una miglior gestione
delle informazioni prevenendo eventuali rischi di errori che possono
tramutarsi in problematiche a carico dei pazienti.
Il guadagno sia in termini di servizio al paziente che in termini di costi è
stato valutato positivamente dagli utenti.
485
Il libro d’oro della responsabilità sociale
PALM
Azienda familiare per la produzione di pallet e imballaggi in legno
Pallet a Km 0
Problema
I temi del disboscamento selvaggio e della ri-forestazione costituiscono uno
snodo cruciale che le aziende del settore legno-carta sono chiamate ad
affrontare, al fine di rendere sostenibile, anche dal punto di vista
ambientale, la loro attività. La riduzione dell’impatto ambientale deve
diventare il principio ispiratore di tutta la filiera.
In un contesto di corretta gestione e soprattutto di lotta al taglio illegale, si
pongono le riflessioni del G8, del Forum delle Nazioni Unite sulle Foreste
(UNFF - United Nations Forum on Forest), della Ministerial Conference on
the Protection of Forest in Europe, dell’Organizzazione Internazionale per il
Legno Tropicale (ITTO – International Tropical Timber Organisation) e
dell’Unione Europea con il programma Forest Law Enforcement,
Governance and Trade (FLEGT). FLEGT è un’azione congiunta dei paesi
dell’UE, che intende coordinare strumenti e promuovere accordi e
comportamenti responsabili relativamente alla gestione delle foreste
mondiali.
Soluzione
Palm ha aderito alla FLEGT e ha intrapreso il cammino per ottenere la
certificazione ambientale di prodotto EPD (Environmental Product
Declaration), nata per avviare una maggiore leva di mercato al fine di
sviluppare prodotti più compatibili dal punto di vista ambientale.
La Palm, partendo dalla riflessione che per la produzione dei pallet in legno
è necessaria meno energia e vi è un’emissione inferiore di CO2 rispetto alla
produzione con altri materiali, ha deciso di fondare la sua attività
sull’utilizzo del legno. Il legno è una materia prima ecologica e rigenerabile
che permette di esercitare un’attività economica nel pieno rispetto
dell’ambiente. In questo contesto si inserisce il progetto “Pallet a km 0”,
ideato per concretizzare gli intenti fissati dalle politiche comunitarie in
materia di imballi in legno in un’ottica di riduzione di peso e volume degli
imballaggi e dei rifiuti all’origine; tutela e sviluppo del patrimonio forestale;
contenimento delle emissioni inquinanti; sostenibilità dei trasporti; recupero
e riutilizzo. Il progetto “Pallet a km 0” mira infatti a realizzare un pallet
progettato con criteri di eco-design prelevando la materia prima legno dal
proprio territorio. Il prodotto è consegnato, riutilizzato e riciclato
486
Il libro d’oro della responsabilità sociale
localmente. L’azienda utilizza quindi legname certificato FSC o PEFC e
farà certificare anche l’impianto arboricolo di nuova creazione favorendo
così una gestione e un uso delle foreste e dei territori forestali in modo e
misura tali da mantenere la loro biodiversità, produttività, capacità
rigenerativa, vitalità, in modo da non determinare danni agli ecosistemi.
Palm ha inoltre adottato un approccio ecosostenibile, impegnandosi a
coniugare competitività e creazione di valore ambientale e sociale per i suoi
stakeholders, puntando sulla localizzazione territoriale delle proprie attività
e sulla realizzazione di una filiera “produzione-consumatore” sostenibile e
socialmente responsabile.
Il personale dell’azienda è stato coinvolto nel progetto “Pallet a km 0”
attraverso messaggi divulgati su uno schermo presente nella “sala dei
distributori automatici”, affrontando l’argomento in occasioni di community
day e ogni volta ci siano stati appuntamenti pubblici, ai quali vengono
regolarmente invitati a partecipare.
Il progetto ha previsto una nuova assunzione in Palm S.p.A. a fronte
dell’offerta di una borsa di studio per gli studenti del corso di scienze
ambientali e forestali iscritti alla facoltà di agraria dell’Università di
Padova. Il vincitore della stessa, infatti, ha il compito di coordinare le
attività di organizzazione e realizzazione dell’opera d’impianto degli alberi.
Per la realizzazione del progetto, Palm S.p.A. ha implementato un nuovo
software per rendere ancora più efficiente la progettazione secondo i
principi dell’eco-design e ha organizzato una nuova unità operativa secondo
i principi “dell’impatto zero” e “del Life Cycle Thinking”.
Al fine di favorire le relazione con il territorio è stato anche affidato ad una
cooperativa sociale (Palm Work & Project ONLUS) l’incarico di
organizzare degli incontri multi-stakeholder allo scopo di favorire la
diffusione del progetto e la partecipazione allo stesso.
Il “Pallet a km 0” combatte il taglio illegale, il cambiamento climatico, la
delocalizzazione selvaggia, l’inquinamento e il traffico, favorendo al
contempo l’economia e l’agricoltura locali, lo sviluppo sostenibile, lo
stoccaggio della CO2, il Protocollo di Kyoto, il Green Public Procurement e
più in generale il rispetto per l’uomo e per l’ambiente.
Risultati
Palm S.p.A. ha ottenuto un miglioramento dell’immagine, un nuovo
strumento di marketing, facilitazioni finanziarie, la riduzione del consumo
di materie prime, la riduzione della quantità di rifiuti prodotti con
conseguente diminuzione delle relative tasse e minore probabilità che si
verifichino incidenti, costi ridotti di produzione e distribuzione, conformità
487
Il libro d’oro della responsabilità sociale
con i regolamenti ambientali, migliore qualità del prodotto, incremento del
valore aggiunto, accesso alle etichette ambientali, maggiore conoscenza del
prodotto e dei cicli produttivi.
488
Il libro d’oro della responsabilità sociale
PALM WORK & PROJECT COOP. SOC. ONLUS
Cooperativa sociale promossa da Palm, azienda del settore del legno
Foglie & Fogli
Problema
Il tema del disboscamento e della corretta gestione delle foreste si pone al
centro delle riflessioni del G8, del Forum delle Nazioni Unite sulle Foreste
(UNFF - United Nations Forum on Forest), della Ministerial Conference on
the Protection of Forest in Europe, dell’Organizzazione Internazionale per il
Legno Tropicale (ITTO–International Tropical Timber Organisation) e
dell’Unione Europea con il programma Forest Law Enforcement,
Governance and Trade (FLEGT). Quest'ultimo programma rappresenta la
prima azione dell’UE per dar seguito all’impegno, sottoscritto a
Johannesburg (2002) nel corso del World Summit on Sustainable
Development, di arrestare l’attuale ritmo di perdita di risorse naturali e di
diversità biologica. FLEGT è un’azione congiunta dei paesi dell’UE, che
intende coordinare strumenti e promuovere accordi e comportamenti
responsabili relativamente alla gestione delle foreste mondiali, e vede
PalmWork & Project ONLUS tra le organizzazioni che hanno aderito.
Soluzione
La Palm Work & Project Coop. Soc. ONLUS, ispirata dai principi aziendali
di Palm S.p.A., ha riflettuto sul fatto di potersi rendere promotrice di
un’iniziativa che avesse per attori le aziende appartenenti alla filiera legnocarta in maniera da poter aumentare esponenzialmente le sue ricadute
positive sulla società e sui comportamenti delle imprese. Il progetto
“Foglie&Fogli” è stato visto come uno strumento privilegiato per creare
armonia tra economia, ecologia e sistemi socio-economici e per favorire la
coerenza delle aziende in un’ottica di green supply chain, di filiera
sostenibile e di ecosostenibilità diffusa a tutti i livelli.
La Palm Work & Project Coop. Soc. ONLUS di Buzzoletto di Viadana ha
realizzato un progetto etico di ecocompatibilità declinato in un nuovo
marchio definito in “Foglie&Fogli”. Lo stesso mira a creare e definire
un’ecofiliera nel settore legno/carta costituita da aziende (che utilizzino
legno e cellulosa come semilavorati) interessate a immettere sul mercato
prodotti rispettosi dell’uomo e dell’ambiente e soprattutto concorrenziali
rispetto ai prodotti classici che non possono vantare contenuti di
sostenibilità.
489
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Nell’ambito degli articoli di cartoleria di largo consumo sono stati prodotti
quaderni, block notes, risme di carta per stampanti, diari-agende.
I valori etici ed ecologici dei prodotti sono ottenuti e certificati grazie al
contributo degli operatori della filiera, dalle materie prime fino al prodotto
finito e al suo packaging attraverso un nuovo standard di comunicazione
declinato in un nuovo marchio definito in “Foglie&Fogli”.
Per le imprese della filiera, il vantaggio è nell’usufruire di nuovi elementi di
comunicazione; per il trade e i grandi utenti (imprese e istituzioni) è nel
diversificare l’offerta e nel messaggio ambientale rivolto a fornitori,
consumatori, clienti e cittadini; per i consumatori finali il vantaggio consiste
nel contribuire allo sviluppo sostenibile senza nessun sovraccosto di prezzo.
L’utilizzo responsabile del legno è senz’altro un’ottima opportunità in
quanto per la lavorazione del legno è necessaria meno energia rispetto a
quella utilizzata per altri tipi di lavorazioni e ciò permette anche una
generalizzata inferiore emissione di CO2 rispetto alla produzione con altri
materiali.
In tale contesto si viene a proporre un marchio: “Foglie & Fogli” che
certifichi dei requisiti minimi e che quindi permetta al pubblico di
riconoscere facilmente che l’oggetto che viene acquistato favorisce la lotta
al cambiamento climatico, il rispetto del Protocollo di Kyoto e più in
generale lo sviluppo sostenibile inteso tanto nei confronti delle persone
quanto rispetto all’ambiente.
Palm Work & Project ONLUS ha redatto un documento sintetico di
presentazione del progetto e ha fatto una cernita dei possibili sostenitori
dell’ecofiliera (facendo affidamento sui clienti di Palm S.p.A., sul network
“Imprese Amiche dell’Ambiente” e sui soci di AssoSCAI - Associazione
per lo Sviluppo della Competitività Ambientale d’Impresa).
Risultati
La messa in comune di valori, obiettivi e competenze tecniche permette di
ottenere (a costi accettabili e interessanti) una serie di punti di forza che
difficilmente le singole imprese aderenti all’ecofiliera riuscirebbero a
raggiungere.
Il personale di Palm Work & Project ONLUS ha avuto la possibilità di
incontrare numerose realtà aziendali ed osservare alcuni dei loro processi; in
tale maniera c’è stata una trasmissione a contatto di valori socio ambientali
verso le imprese e di valori economico-aziendali verso la cooperativa
sociale.
490
Il libro d’oro della responsabilità sociale
PMA DESIGN
Azienda di packaging e prodotti cartotecnici
Packaging telefono azzurro
Problema
Il tema dell’infanzia disagiata è tra i più sentiti dai cittadini e per
combatterla si mobilitano sempre più numerose associazioni della società
civile.
Anche le imprese possono contribuire, con le loro risorse e competenze, a
sostenere il diritto dei più piccoli ad un’infanzia più serena.
Soluzione
PMA Design ha mostrato una sensibilità nella direzione della solidarietà e
del sostegno all’infanzia, instaurando dal 2003 una collaborazione attiva
con finanziamento diretto e percentuale verso la fondazione Dott. Sorriso
Aldo Garavaglia Onlus, che si occupa di alleviare il soggiorno ospedaliero
dei bambini grazie all’intrattenimento di clown professionisti. In più
l’azienda ha prodotto gratuitamente per “Città della Speranza” Onlus
oggetti promozionali per raccolta fondi.
Sempre a sostegno dei bambini disagiati PMA Design, in collaborazione
con Telefono Azzurro, ha realizzato una confezione porta candela in
poliprolipene anziché in cartone a forma di parallelepipedo utilizzabile
creativamente anche vuoto. Il prodotto, infatti, grazie alla sua resistenza,
impermeabilità, fustellatura e accessoristica e accessoristica, è facilmente
utilizzabile per diverse funzioni: portapenne, cestino o portaoggetti con
maniglia, quest’ultima separatamente attiva come segnalibro stampato.
Nella produzione del prodotto, l’utilizzo di materia prima poliprolipene ha
raggiunto il 97% del foglio macchina impaginato, riducendo al massimo lo
scarto di lavorazione. La realizzazione del prodotto ha contribuito
sensibilmente al conseguimento dell’assegnazione da parte della Regione
Piemonte della “Eccellenza Artigiana”, ottenuta nel 2004 a Torino.
Risultati
Il progetto creato ha consentito alla PMA Design di sperimentare con
successo nuove tecniche di produzione adatte anche per future realizzazioni
e ha inoltre rafforzato la consapevolezza all’interno dell’azienda della
problematica sociale legata al disagio infantile.
491
Il libro d’oro della responsabilità sociale
RCS PERIODICI
Casa editrice del gruppo editoriale RCS
Newton a Impatto Zero
Problema
L'importanza della ricerca nel settore ambientale è, o almeno dovrebbe
essere, indubbia in termini di interesse pubblico, se non altro per gli
strumenti che essa può garantire per la gestione di problemi ambientali e
climatici che sono giudicati rilevanti dalla società e dalla classe politica. Ma
è meno ovvio come debba svilupparsi questa ricerca e come debba essere
impostata la formazione: le idee e le proposte sono diverse, talora
contrastanti.
La stampa dovrebbe proporsi come canale di riflessione e di
sensibilizzazione sulla ricerca e la formazione nel settore ambientale.
Soluzione
L’interesse nell’ambito scientifico che dimostra l’impostazione di Newton,
il mensile di punta della divulgazione scientifica di RCS, ha permesso
all’editore di approfondire la causa ambientale, permettendo l’accordo con
Impatto Zero®.
È così che il mensile si è rivolto a LifeGate e ha realizzato il progetto
ambientale con Impatto Zero® dopo aver espresso la sua necessità di
rendere attivo l’intento ambientale che Newton si è proposto di divulgare.
Il progetto consiste nella possibilità di compensare le emissioni di CO2
impiegate nella pubblicazione e nella produzione del periodico Newton con
una corrispondente quantità di mq di foresta in Costa Rica, che permettono
di riassorbire l’anidride carbonica consumata e riequilibrare l’ambiente
producendo ossigena e ristabilendo l’equilibrio ambientale.
Con l’attivazione del progetto alcune sessioni di Newton sono state dedicate
interamente alla questione ambientale, approfondendo il tema in questione
attraverso articoli, interviste e approfondimenti.
Nelle edizioni successive di Newton è stata aggiunta una pagina descrittiva
del progetto e degli allegati inerenti alla questione.
Risultati
L’iniziativa ha dimostrato una grande richiamo da parte del pubblico,
generando la richiesta di contatti diretti con la redazione.
L’importante risultato ottenuto su diversi fronti ha permesso a RCS di
continuare nel tempo la collaborazione con LifeGate ad a promuovere delle
492
Il libro d’oro della responsabilità sociale
azione che possono stimolare un modello di sviluppo sostenibile e rispettoso
dell’ambiente aderendo al progetto Impatto Zero®.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
SINTESIS
Società di ingegneria e consulenza.
Uso consapevole dell’energia
Problema
I costi energetici sono una delle cause primarie di perdita di competitività
delle imprese, oltre che fonte di inquinamento per l’ambiente.
Sono necessari provvedimenti volti a suggerire alle imprese e alle
amministrazioni pubbliche l’inserimento in piani e programmi di iniziative
o provvedimenti che facilitino, ed in alcuni casi obbligano, le imprese ed i
cittadini ad eseguire interventi in materia ambientale.
Soluzione
Il progetto “Uso consapevole dell’energia”, promosso da Sintesis, ha
l’obiettivo di supportare le istituzioni nell’inserire, in piani e programmi,
iniziative di risparmio energetico ed uso delle fonti rinnovabili, di
comunicare alle imprese le opportunità legate all’uso razionale dell’energia,
ed assisterle nella progettazione e realizzazione di interventi concreti.
L’azienda ha infatti provveduto a suggerire alle amministrazioni pubbliche
con cui ha in essere rapporti di consulenza in materia ambientale,
l’inserimento in piani e programmi di iniziative o provvedimenti che
facilitino, od in alcuni casi obbligano, le imprese ed i cittadini ad eseguire
questo tipo di interventi. Il Direttore generale di Sinstesis presiede in prima
persona allo sviluppo ed alle necessità del comparto curando i rapporti con
realtà industriali ed istituzioni per diffondere le informazioni necessarie a
far prendere atto delle problematiche e delle opportunità legate all’uso
razionale dell’energia.
Di fondamentale importanza è diffondere la consapevolezza nell’uso
razionale dell’energia presso il proprio personale e di innalzare il loro
livello di preparazione tecnico-culturale del personale operante presso le
aziende installatrici di impianti termoidraulici e di condizionamento.
Sono stati invitati ad aderire all’iniziativa denominata “Quanto consumiamo
in casa nostra” tutto il personale, cui è stato consegnato un registro in cui
segnare mensilmente i propri consumi idrici, elettrici e gas, al fine di
sensibilizzare le persone su questi aspetti, spesso trascurati; gli si è inoltre
insegnato a leggere le bollette dei vari gestori, e si sono diffusi opuscoli
informativi redatti dall’ENEA in materia. La durata dell’iniziativa è stata di
un anno, al termine del quale si sono ritirati i registri e si è effettuata una
analisi dei dati in esso contenuti, comunicando agli interessati se la loro
494
Il libro d’oro della responsabilità sociale
abitazione o abitudini siano “energivore” o meno, sotto la supervisione
dell’energy manager. È stata anche prevista una certificazione energetica
degli edifici: con l'entrata in vigore del D.Lgs. 192/05, che ne prevede
l'obbligo dal 2009 in tutti gli atti di compravendita o affitto di immobili, e
nell'ottica di sensibilizzare ulteriormente il personale alle tematiche del
risparmio energetico, è stato offerto a tutto il personale la certificazione
energetica del proprio edificio (quando lo stesso lo richieda e ne abbia
necessità), al puro prezzo di costo sostenuto dalla società stessa, in quanto
soggetto tecnicamente in grado di svolgere tale attività.
Sintesis ha sviluppato progetti di efficienza energetica dimostrativi, ha
istituito il Forum servizi per la competitività e presentazioni pubbliche
mirate a far conoscere i vantaggi e le novità legislative in materia. Sono stati
eseguiti 42 interventi in materia di audit energetico presso PMI della
Provincia di Livorno, promuovendo presso le stesse un bando emesso
dall’Agenzia Energetica di Livorno teso a finanziare questo tipo di
interventi. È stata fatta una pubblicizzazione dei temi e delle iniziative
attraverso il giornalino di categoria CNA (Confederazione Nazionale
dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa), quotidiani e TV locali.
L’azienda ha inoltre promosso un corso di formazione per installatori e
manutentori, basato principalmente sugli impianti che impiegano fonti
rinnovabili di energia e dedicato agli impiantisti professionali, finanziato dal
Fondo Sociale Europeo e organizzato da CNA servizi s.c., agenzia
formativa della CNA di Livorno.
Risultati
L’impatto del progetto sul territorio in cui Sintesis opera è stato positivo ed
ha permesso all’azienda di differenziarsi dai competitors, permettendo di
soddisfare una esigenza avvertita dalle imprese ma inespressa per carenza di
figure qualificate sul territorio.
Oltre l’80 % del personale ha riconsegnato, ad un anno di distanza, il
registro dei consumi. I dati sono stati processati in forma aggregata e diffusi
al personale in occasione di riunioni plenarie; singolarmente sono stati
comunicati se i livelli di energia consumata rientrano o meno nella norma,
fornendo anche consigli pratici in merito.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
ST MICROELETRONICS ITALIA
Progettazione, sviluppo, produzione e vendita di circuiti integrati e
dispositivi analogici e di potenza
Soluzioni innovative per un uso più efficiente dell’energia elettrica in
prodotti di largo utilizzo
Problema
I più diffusi elettrdomestici come lavastoviglie, lavabiancheria, utensili,
televisione, computer, HI-FI etc. aumentano considerevolmente i consumi
di energia, generando nel tempo uno spreco di risorse. La maggiore
efficienza dei circuiti elettronici, il ricorso a tecnologie avanzate di gestione,
l'uso consapevole e misurato possono ridurre tangibilmente gli sprechi.
Soluzione
STMicroelectronics, uno dei principali produttori al mondo nel settore dei
semiconduttori, ha individuato nuovi prodotti attraverso un’analisi di
mercato, della concorrenza, delle esigenze dei clienti finali, con l’obiettivo
di contribuire al risparmio energetico, minimizzando l’impatto ambientale.
L’innovazione introdotta è consistita in architetture che, applicate alle
apparecchiature di uso comune, permettono un significativo risparmio
energetico.
Le nuove architetture si basano su soluzioni innovative a livello circuitale e
di sistema, che migliorano l’efficienza di conversione, e riducendo i
consumi delle apparecchiature in stand-by.
Ulteriori vantaggi indiretti riguardano la distribuzione dell’energia che
avviene con minori perdite ed una riduzione di utilizzo di materiali quali
plastiche, resine ed acidi.
In linea con tale strategia la Divisione I&PC (Industrial & Power
Conversion) ha sviluppato soluzioni che migliorano l’efficienza di
conversione dell’energia, riducono i consumi in modalità standby (consumo
a carico minimo o nullo) e accrescono la qualità dell’energia elettrica
disponibile.
L’Azienda ha inoltre promulgato, sia al suo interno sia all’esterno, un
“DECALOGO AMBIENTALE” sul risparmio energetico e la
sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul risparmio energetico
partecipando a forum o iniziative specifiche sul tema.
496
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
Le soluzioni innovative hanno portato alla realizzazione di due grandi filoni
di risparmio energetico, di cui l’utente beneficia direttamente, quali la
riduzione drastica dei consumi in stand by e l’aumento dell’efficienza di
conversione della potenza ad oltre il 90%.
Valutando in maniera analoga le altre applicazioni menzionate in
precedenza, computer, videoregistratori, caricabatteria per telefoni cellulari
e videogiochi, i benefici, nel 2006, sono quantificabili in una riduzione di
consumo elettrico di 1250 GWh ed una riduzione di emissioni di CO2 di
750.000 tonnellate.
497
Il libro d’oro della responsabilità sociale
VISCOLUBE
Settore petrolchimico
La rigenerazione degli oli usati: innovazione di prodotto socialmente ed
ambientalmente responsabile
Problema
Gli oli minerali usati sono il risultato dell'impiego di oli lubrificanti: si
stima che i due terzi di questi vengano consumati nell'utilizzo, mentre il
restante costituisce l'olio usato. Ogni anno in Italia vengono immesse al
consumo circa 600 mila tonnellate di olio lubrificante, da cui si stima
residuino circa 200 mila tonnellate di oli usati. Se eliminato in modo
scorretto o impiegato in modo improprio questo prodotto può trasformarsi
in un potente agente di inquinamento; ad esempio 5 chili di olio usato, se
versati in acqua possono inquinare una superficie grande come un campo di
calcio.
Soluzione
Viscolube è una delle poche aziende europee specializzate nella
rigenerazione degli oli usati.
L’azienda ha intrapreso un nuovo percorso rigenerazione degli oli usati
(rifiuto pericoloso), al fine di eliminare attraverso un processo controllato
un rifiuto pericoloso trasformandolo in prodotto finito riutilizzabile nel
circuito primario di lubrificazione che lo aveva generato.
I processi aziendali impiegati per una gestione efficace del programma di
rigenerazione degli oli usati sono: la disidratazione, la deasfaltazione
termica, l’idrofinissaggio e la desolforazione.
La società che opera dal 1963, oggi rigenera circa il 92% dell’olio usato
raccolto nel paese dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati.
Gli obiettivi e i piani aziendali sono stati mirati alle aspettative degli
stakeholder interni (Profitto, Sicurezza e Responsabilità Sociale) e degli
stakolder esterni (Ambiente e Responsabilità Sociale).
Il dialogo e la comunicazione tra gli stakeholder avvengono con la
pubblicazione annuale di un Bilancio della Responsabilità Sociale e un
Rapporto Ambientale certificato dove vengono comunicano le risorse
impiegate, i consumi, le emissioni, le relazioni sociali e i dati di sicurezza.
Le competenze del personale sono state utilizzate per l’affidamento delle
mansioni più adatte alle loro conoscenze e sono continuamente arricchite
attraverso corsi di formazione e documentazioni informative con le quali
l’azienda tende a stimolare i dipendenti alla applicazione dei Sistemi di
498
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Gestione, sollecitandoli a porre attenzione alla Sicurezza, all’Ambiente, alla
Responsabilità Sociale ed alla Qualità.
Viscolube organizza inoltre visite scolaresche e partecipa a manifestazioni
di “fabbriche aperte”, le quali contribuiscono alla conoscenza e alla
comunicazione per le parti interessate.
Risultati
L’impatto sulla comunità dei programmi aziendali è risultato sempre
positivo; la rigenerazione è sostenibile e apprezzata dalla comunità in
quanto ecologicamente interessante.
L’accrescimento continuo delle competenze, l’arricchimento della
formazione e dell’addestramento, il sereno clima aziendale hanno
dimostrato la soddisfazione e la motivazione del personale.
499
Il libro d’oro della responsabilità sociale
VODAFONE ITALIA – VODAFONE OMNITEL NV
Azienda attiva nel settore delle Telecomunicazioni
BiblioSMS
Problema
La biblioteca è è un prezioso servizio pubblico basato sulla gestione e sulla
possibilità di consultazione di libri e vari documenti stampati e non.
L’adozione di nuove tecnologie consentirebbe agli utenti di avere
informazioni istantanee e dirette.
Sono necessarie iniziative che mettano a contatto il mondo bibliotecario con
quello più moderno delle nuove tecnologie per avvicinare gli utenti, in
particolare i giovani, alla lettura.
Soluzione
Vodafone, in collaborazione con Biblioteche di Roma, ha creato un servizio
inedito per ricevere tramite SMS, direttamente sul proprio telefonino, tutte
le informazioni sulle biblioteche. Il servizio consente di avere indirizzi,
orari di apertura, informazioni sul catalogo dei volumi, dei video e dei cd,
messi a disposizione del pubblico, e su tutti gli eventi correlati alle attività
di Biblioteche di Roma. Grazie all’apertura di questo nuovo canale di
comunicazione via SMS ognuno ha la possibilità di far domande o richieste
e ottenere risposte, dal personale di Biblioteche di Roma, entro 48 ore.
Vodafone ha sposato il progetto perché coniuga la diffusione della cultura
facilitando l’accesso alla lettura con un servizio semplice, immediato e
veloce. L’iniziativa è rivolta principalmente ad un pubblico giovane e più in
generale a tutti coloro che hanno familiarità con l’uso dell’SMS. Con
BiblioSMS è possibile ricevere in qualsiasi momento e luogo tutte le
informazioni relative alle 34 biblioteche del circuito Biblioteche di Roma.
Alcune indagini condotte dalle Biblioteche di Roma hanno evidenziato una
vera e propria richiesta per l’utilizzo della tecnologia SMS per informare in
maniera diretta e precisa gli utenti: in particolare si evidenzia l’utilità dei
servizi di alert per la restituzione di libri, servizi informativi sulla presenza
di un libro in biblioteca e sugli eventi di presentazione di libri da parte degli
autori. Le esigenze comuni hanno permesso la realizzazione del servizio
con un livello di targettizzazione elevato, che va realmente incontro alle
esigenze espresse dagli utenti delle biblioteche.
All’interno dell’azienda è stato creato un gruppo di lavoro “Vodafone Biblioteche” che ha lavorato all’implementazione e alla sperimentazione del
servizio, durato un anno. La collaborazione attiva all’interno del gruppo ha
500
Il libro d’oro della responsabilità sociale
permesso di superare i problemi di comunicazione e interazione tra la
piattaforma che consente la comunicazione via SMS e quella che gestisce il
catalogo librario di Biblioteche di Roma.
Vodafone ha messo a disposizione un team di 5 persone che hanno lavorato
per circa 2 anni, dalla fase di implementazione a quella di sperimentazione.
In seguito al lancio del servizio è stata realizzata una campagna stampa per
informare i cittadini sull’esistenza e le modalità di fruizione del servizio;
con la campagna stampa sono state distribuite circa 400 mila tessere con le
istruzioni per la fruizione del servizio.
Risultati
Il servizio, sia nella sua fase sperimentale sia durante i primi mesi dal
lancio, ha avuto un grande apprezzamento da parte del pubblico. In
particolare sono stati giudicati molto utili il servizio di reminder per la
restituzione dei libri e il “cerca libro” attraverso il quale l’utente può sapere
in quale biblioteca si trova il libro che cerca, evitando eventuali perdite di
tempo.
501
Il libro d’oro della responsabilità sociale
502
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CATEGORIA 7 – INIZIATIVA DI RESPONSABILITÀ SOCIALE
REALIZZATA DA ENTE LOCALE, ISTITUZIONE PUBBLICA O
SCOLASTICA
503
Il libro d’oro della responsabilità sociale
504
Il libro d’oro della responsabilità sociale
AMBASCIATA BRITANNICA IN ITALIA
Istituzione internazionale
Think Green – L’Ambasciata Pensa Verde
Problema
L’allarme lanciato dalla comunità scientifica mondiale sull’attuale
situazione del pianeta dovrebbe sensibilizzare le nazioni a promuovere
iniziative sul tema dell’eco-sostenibilità mediante tutti i possibili canali a
loro disposizione.
Soluzione
La politica di Responsabilità Sociale da implementare nell’istituzione
pubblica proviene ai vertici dell’Ambasciata direttamente dalla Strategia del
Governo britannico per lo Sviluppo Sostenibile.
Nel 2004 alcuni dipendenti dell’Ambasciata britannica a Roma hanno avuto
l’idea di organizzarsi in un gruppo chiamato Think Green – L’Ambasciata
Pensa Verde. L’obiettivo del gruppo è quello di sensibilizzare e
accompagnare il Management dell’Ambasciata nella direzione di scelte di
gestione “sostenibili”, promuovendo e favorendo parallelamente
l’assunzione di comportamenti responsabili da parte di tutti i colleghi, legati
al consumo di energia e all’utilizzo di altre risorse (carta, acqua, ecc.) nel
rispetto dell’ambiente, ed esternamente, selezionando partner, in particolare
fornitori, seguendo i criteri dettati da una politica di acquisti sostenibili (dal
settore legno e arredo alle apparecchiature IT, dalla carta all’energia
elettrica).
L’adesione del personale ai principi e alle iniziative del gruppo avviene su
base volontaristica. Il gruppo organizza periodicamente dimostrazioni e
presentazioni per illustrare le pratiche più virtuose nell’ambito del risparmio
energetico e del riciclaggio di carta, vetro e plastica, sul posto di lavoro e
fuori. L’utilizzo della posta elettronica, della Intranet dell’Ambasciata e di
brevi messaggi in pop-up sullo schermo dei computer del personale
consente di svolgere periodicamente mini-campagne di sensibilizzazione
e/o concorsi a premi su temi relativi al risparmio energetico e al più efficace
sfruttamento delle risorse a disposizione inerenti, ad esempio, il corretto uso
dell’aria condizionata nei mesi estivi o del riscaldamento in quelli invernali.
In questo ambito, l’Ambasciata si pone l’obiettivo di sensibilizzare anche il
Paese ospite, l’Italia, rispetto alla centralità della sfida ambientale,
collaborando di volta in volta con partner, istituzionali e non, al buon esito
delle singole iniziative.
505
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
I risultati concreti raggiunti, la visibilità mediatica e i riconoscimenti
ottenuti, come il Premio “Ambiente & Sviluppo” del Ministero
dell’Ambiente italiano nel 2006, hanno portato un numero crescente di
persone ad aderire attivamente al progetto.
Le numerose iniziative di sensibilizzazione e comunicazione interna hanno
costituito un elemento importante nella crescita dell’interessamento da parte
del personale. La possibilità di confrontarsi con tematiche ed argomenti
diversi dalle tradizionali routine lavorative è la principale causa del
successo del Think Green, che può contare attualmente sul coinvolgimento
continuativo di oltre 15 membri promotori delle diverse iniziative, la
maggior parte dei quali è costituto da esponenti dello staff locale
dell’Ambasciata.
506
Il libro d’oro della responsabilità sociale
AUTORITÀ D’AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE LAGUNA DI
VENEZIA
Convenzione di Comuni
Fondo Acqua bene comune
Problema
Il Summit mondiale sullo sviluppo sostenibile tenutosi a Johannesburg nel
2002 ha evidenziato come la mancanza di accesso all’acqua potabile e la
mancanza di strutture igienico-sanitarie adeguate nei paesi più poveri, siano
causa di alta mortalità specialmente tra i bambini.
Al contrario nei paesi sviluppati il problema è ridurre gli sprechi d’acqua.
Soluzione
Fondo Acqua Bene Comune nasce dal desiderio di unire cittadini che hanno
a disposizione ingenti quantità d’acqua, con coloro che dall’altra parte del
mondo non possono usufruire della medesima abbondanza di risorse
idriche.
Il Fondo Acqua Bene Comune ha rappresentato un tipo innovativo di
cooperazione dove i soggetti attivi sono i singoli cittadini del territorio della
laguna di Venezia (circa 630mila) che consumano circa 50 metri cubi
d’acqua all’anno. La cooperazione si è basato sull’accantonamento e il
prelevamento diretto dalla bolletta dell’acqua di 1cent di Euro per ogni mc
erogato. In concreto ogni abitante ha contribuito al Fondo con un euro
all’anno.
Per ogni metro cubo che i 630mila abitanti consumano, 1 centesimo di Euro
è destinato all’Africa e all’America latina per finanziare progetti in loco.
È con questo obiettivo che l’AATO (Autorità d’Ambito Territoriale
Ottimale laguna di Venezia) ha promosso un processo di Agenda 21 Locale,
chiamato AACQUA21, un’esperienza unica nel suo genere in Italia che ha
coinvolto tutti i rappresentanti di portatori di diritti locali creando coscienza
e conoscenza del bene acqua e responsabilità del suo uso. AACQUA21 è
dunque un processo che prevede e facilita il dialogo diretto fra cittadinanza,
istituzioni e organizzazioni attorno a un Forum Civico Ambientale che
rende trasparente l’operato dell’AATO. AACQUA21 nel 2004 ha proposto
di istituire un fondo permanente - Fondo Acqua Bene Comune – come
strumento operativo per il finanziamento degli interventi che possano
contribuire all’accesso all’acqua nei paesi in via di sviluppo e migliorare le
condizioni igienico sanitarie in paesi sofferenti di penuria di acqua potabile.
Il Fondo ha garantito un flusso di cassa continuo ai progetti seguiti in loco
507
Il libro d’oro della responsabilità sociale
di Ong e Onlus, quali ACRA Associazione di cooperazione rurale in Africa
e America Latina, ASA Associazione Solidarietà in Azione, A Sud Ecologia
e cooperazione, CISV Comunità Impegno Servizio Volontariato, GMA
Associazione Gruppo Missioni Asmara, LVIA Associazione Internazionale
Volontari Laici, Mondo Giusto, VIS Volontariato Internazionale per lo
Sviluppo.
L’AATO si è quindi dotata di un regolamento per la gestione del fondo che
ha previsto la pubblicazione di un bando a livello nazionale. Alle aziende è
stato invece affidato sia il controllo della spesa che la supervisione della
qualità tecnica della realizzazione del progetto. Ognuno di questi viene
seguito secondo uno specifico piano di controllo finalizzato a verificare
l’avanzamento dei lavori in modo puntuale e programmato.
Le famiglie che hanno partecipato al Fondo Acqua Bene Comune sono state
informate sull’avanzamento dei lavori tramite un resoconto trasmesso in
allegato alla bolletta dell’acqua.
Risultati
I fondi relativi alle annualità 2004-2005 hanno permesso il finanziamento di
8 progetti di cui 5 in Africa e 3 in America Latina. I progetti sono stati scelti
tra i 22 progetti pervenuti a seguito di pubblicazione di un bando a livello
nazionale. La valutazione dei progetti è stata condotta da un Comitato
costituito da esperti del settore e da un rappresentante dei cittadini.
Per quanto riguarda il personale AATO, l’iniziativa ha creato maggiore
consapevolezza circa la problematica acqua nei Paesi in Via di Sviluppo e
ha comportato acquisizione di competenze sia in materia di cooperazione
internazionale, sia in materia di gestione di finanziamenti. Per quanto
riguarda il personale degli enti gestori, sono stati coinvolti nell’iniziativa,
partecipando attivamente alla fase di controllo dei progetti e nei progetti di
comunicazione.
È stata data visibilità all’attività legata al fondo Acqua Bene Comune
attraverso la stampa e le TV locali e sono state organizzate conferenze
stampa in concomitanza alle fasi salienti dell’attività.
A conclusione dei lavori finanziati è prevista l’organizzazione di un
Convegno finalizzato anche a sensibilizzare il mondo delle associazioni e il
mondo politico, per permettere il replicarsi dell’iniziativa in altre realtà.
508
Il libro d’oro della responsabilità sociale
AZIENDA SANITARIA FIRENZE
Azienda sanitaria
Bilancio sociale del 2005
Problema
L’obiettivo primario per una azienda sanitaria è quello di tutelare la salute
di tutti i cittadini. Non sempre l’organizzazione delle strutture sanitarie è
efficiente, e vi è una forte dispersione di risorse che vanno a discapito dei
servizi che possono essere offerti ai pazienti.
Soluzione
L’Azienda Sanitaria Firenze ha considerato la rendicontazione sociale come
un processo aggiuntivo a quello di programmazione e controllo
dell'Azienda. L’esperienza dell’azienda, dal primo bilancio del 2003, è stata
quella di una crescita e di un affinamento continuo dell'approccio
metodologico. Ha così sperimentato il legame stretto che esiste fra il
processo di rendicontazione sociale e il sistema di pianificazione,
programmazione e controllo.
Nella terza edizione del BS ha rinnovato il processo di rendicontazione
introducendo un sistema di valutazione complessiva dei risultati delle
performance dell'Azienda in molteplici settori: dalla salute della
popolazione, al conseguimento degli obiettivi regionali, fino alla
performance economico finanziaria. Ha scelto di abbinare ad una serie di
indicatori contabili e di attività anche indicatori non finanziari e collegabili
ai beni intangibili dell'azienda (il suo capitale intellettuale) che abbiamo
misurato con una serie di parametri riferiti al capitale umano, a quello
organizzativo e a quello relazionale.
L'efficacia del progetto ”Bilancio Sociale” nell'edizione 2005 è stata
valutata sia dal punto di vista del Collegio dei Sindaci Revisori
dell'Azienda, sia da quello di un importante osservatorio come il
Laboratorio di Ricerca e Formazione per il Management dei Servizi alla
Salute istituito nell'ambito della Scuola Superiore Sant'Anna dall'Università
di Pisa.
I dirigenti sono stati invitati ad un serie di incontri, per condividere gli
indirizzi operativi e gli elementi fondamentali utili a rappresentare nella
pubblicazione l’intera complessità dell’azione aziendale, mentre la
direzione aziendale insieme con il ristretto gruppo di lavoro sono state poi
coinvolte nella fase di costruzione del sistema di rendicontazione in cui
sono stati chiariti gli impegni e le politiche, si è definito il sistema di
509
Il libro d’oro della responsabilità sociale
rilevazione e del piano dei conti da associare al BS, sono stati formulati gli
indicatori da rilevare e si sono definite le fonti e le modalità di raccolta
delle informazioni.
Per una maggiore diffusione all’esterno, l’azienda ha realizzato oltre al
documento cartaceo (in 4000 copie) dei manifesti illustrativi (manifesti a
colori che riportano la copertina del Bilancio Sociale e mettono in evidenza
una selezione dei suoi contenuti (600 copie) e delle brochures di sintesi
(20.000 copie che riportano in sintesi le parti salienti del Bilancio Sociale
del 2005) ed ha curato particolarmente la strategia di diffusione interna ed
esterna del bilancio, consultabile anche dal sito aziendale.
Risultati
Il bilancio sociale ha permesso di tenere sotto controllo le prestazioni della
struttura, contribuendo a migliorarne l’efficienza.
Dalla prima esperienza di bilancio sociale, con un gruppo di lavoro ristretto,
si è andati sempre più allargando il coinvolgimento del personale anche
attraverso una serie di incontri, preparatori per condividere gli indirizzi
operativi e gli elementi fondamentali e per porre le premesse per un flusso
di comunicazioni, di aspettative, di risultati, di opinioni e di idee che
possano servire come suggerimenti per la prossima edizione.
510
Il libro d’oro della responsabilità sociale
AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 18 ALBA – BRA, REGIONE
PIEMONTE
Azienda sanitaria
“Ragazzi per la vita”- Corsi di rianimazione cardiopolmonare nella
scuola
Problema
Le morti per malattia cardiovascolare sono al 1 posto nei paesi
industrializzati (1 morto/1000 abitanti/anno).
Meno dell’1% della popolazione sa cosa fare se è testimone di un arresto
cardio-respiratorio. È stato dimostrato che se il 15-20% della popolazione
fosse capace di effettuare le manovre di rianimazione cardiopolmonare di
base (CPR), la mortalità per arresto cardiaco extraospedaliero potrebbe
diminuire significativamente.
Soluzione
Asl 18 ALBA-BRA ha l’obiettivo fondamentale di ridurre le morti e il
numero di grandi invalidi a seguito degli arresti cardio-respiratori
extraospedalieri.
Mediante un addestramento rivolto a tutti gli alunni del 1° anno delle Scuole
Superiori, Asl 18 ha offerto una formazione in BLS (Basic Life Support),
richiedendo un impegno di 1 mattinata di scuola.
Il comitato promotore del Progetto è formato da ASL 18, Centro Formativo
Italian Resuscitation Council dell’ASL 18, Fondazione Piera, Pietro e
Giovanni Ferrero ONLUS.
La formazione degli studenti è stata costituita da un corso BLS di 5 ore, 3
ore di addestramento pratico su manichini e un test finale teorico e pratico.
Tale attività ha la finalità di saper riconoscere una situazione critica, di
saper fare una telefonata corretta al 118, di eseguire il massaggio cardiaco e
la respirazione artificiale se necessario e, infine, nell’attesa del 118
disostruire le vie aeree.
Altro obietto è quello di raggiungere il LAP (Livello accettabile di
performance), inteso come la capacità dell’allievo di effettuare la sequenza
in modo efficace, senza errori tali da provocare pericolo o danno per sé e
per la vittima. Il LAP è un dato numerico (75% minimo) che si ottiene da
una valutazione complessa che avviene in itinere durante il Corso e che
tiene conto di una serie di caratteristiche dell’allievo cui si da un punteggio
(0-1-2).
511
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Gli istruttori sanitari sono medici e infermieri che lavorano nel settore
emergenza-urgenza (118-DEA-Cardiologia-Rianimazione), i quali hanno
affiancato anche gli insegnanti delle scuole nello svolgimento di un corso
BLS della durate di 5 ore e un corso per diventare Istruttori di Comunità di
8 ore.
Risultati
Il progetto ha visto il coinvolgimento di 12 Scuole su 13 partecipanti al
Progetto, di 57 Istruttori di Comunità attivi e di 3.500 ragazzi formati in 3
anni più del 99% ha superato la prova pratica.
L’interesse si è esteso anche ai ragazzi di età superiore che sarebbero stati
esclusi dal progetto e in numerose scuole si sono svolti corsi supplementari.
512
Il libro d’oro della responsabilità sociale
AZIENDA SANITARIA REGIONE MOLISE
Azienda sanitaria
Bilancio Sociale ASL Centro Molise Anno 2005
Problema
La collettività esprime, in modo sempre più intenso, bisogni e attese che
incidono sulla crescita del sistema aziendale, sulla concezione stessa di
sviluppo e sulla sua sostenibilità.
Anche le aziende pubbliche, pertanto, devono adottare una politica di
comunicazione ampia, diffusa e trasparente in grado di soddisfare una
domanda crescente di informazioni che riguardano, da un lato, i risultati
reddituali e competitivi della gestione e, dall'altro, gli effetti sociali connessi
allo svolgimento dell'attività.
Soluzione
I modelli di rendicontazione degli effetti sociali dell’attività aziendale sono
stati, in questi ultimi anni, oggetto di un’ampia riflessione che ha consentito
di individuare nuovi schemi di rappresentazione dei risultati raggiunti e di
affinare la capacità segnaletica di quelli esistenti.
Il bilancio sociale di una Azienda Sanitaria risulta essere uno strumento che
permette la comunicazione e la valutazione della dimensione sociale
dell’attività aziendale e consente la verifica delle relazioni tra l’Azienda
Sanitaria e gli stakeholder fornendo a questi gli elementi per poter
esprimere un giudizio sull’andamento della gestione dell’Azienda.
Esso è stato inteso dall’Azienda Sanitaria Regione Molise (ASREM) come
un documento da affiancare a quelli già esistenti, in grado di fornire, ai
diversi soggetti interessati, informazioni sugli effetti sociali che derivano
dalle scelte dell’Azienda. L’ASREM ha adottato, per la redazione del
Bilancio Sociale le Linee Guida delineate dal Gruppo di Studio sul Bilancio
Sociale (GBS), composto da autorevoli rappresentanti del mondo
accademico, imprenditoriale e professionale nell’ambito della consulenza
aziendale.
L'esposizione degli assunti valoriali prevede che l'azienda deve esporre in
modo esauriente la propria identità, costituita dal suo assetto istituzionale,
dai valori di riferimento, dalla missione da realizzare, dalle strategie e dalle
politiche.
Gli elementi essenziali della relazione sociale riguardano l'indicazione degli
impegni assunti, l'identificazione degli stakeholder a cui il bilancio sociale
513
Il libro d’oro della responsabilità sociale
si indirizza, in primis gli enti assistiti, l'esplicitazione delle politiche di
gestione, dei risultati attesi e della coerenza ai valori dichiarati.
Include inoltre la completa esposizione dei fatti, delle informazioni
quantitative e qualitative, delle comparazioni, dei giudizi e più
generalmente dei dati utili a descrivere l’attività erogata, le eventuali
comparazioni adatte a mettere il lettore nelle condizioni di meglio valutare
le performance dell’azienda e, infine, gli obiettivi di miglioramento per
l’esercizio successivo, riguardanti sia il processo che il merito.
Risultati
Il Bilancio Sociale, pubblicato nel marzo 2007, prevede che i risultati
conseguiti siano relativi esclusivamente all’acquisizione di competenze
specifiche per la redazione del documento, alla formazione di un gruppo di
lavoro competente, all’individuazione di linee guida per la rendicontazione
delle attività ed elaborazione delle informazioni utili alla redazione del
bilancio sociale e all’analisi delle attività erogate in risposta ad esigenze
emerse sul territorio e valutazione dei risultati.
514
Il libro d’oro della responsabilità sociale
AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA ULSS N.16 PADOVA
Unità locale Socio-Sanitaria
S.O.Le. (Strategie per l’Occupazione sostenibiLE): promuovere la
responsabilità sociale per l’integrazione lavorativa delle persone con
disabilità o svantaggiate
Problema
L'integrazione delle persone disabili o svantaggiate nel mondo del lavoro è
da sempre uno dei temi più critici per la collettività, perché richiede
l’impegno congiunto di molteplici enti e competenze.
Al contempo è opportuno sviluppare strategie efficaci per l’inserimento, in
quanto il lavoro costituisce un elemento chiave per il benessere sociale e
psicologico delle persone disabili o svantaggiate.
Soluzione
L’Azienda Ulss 16 ha promosso e coordinato un progetto per l’integrazione
lavorativa delle persone svantaggiate o con handicap che ha coinvolto una
molteplicità di enti (associazioni, aziende, cooperative sociali, enti di
formazione, aziende sociosanitarie, provincia) per potenziare l’offerta di
servizi e sperimentare modalità innovative sostenibili nei percorsi di
accompagnamento sociale e lavorativo.
L’obiettivo è stato di accrescere capacità organizzative e responsabilità
sociale delle imprese, di aumentare la cultura dell’accoglienza e
dell’inclusione sociale nelle aziende, di favorire l’accesso, l’integrazione e
la permanenza nel posto di lavoro della persona svantaggiata.
Il progetto S.O.Le (Strategie per l’Occupazione Sostenibile) ha ottenuto
l’approvazione degli Assessorati al Lavoro e alle Politiche Sociali della
Regione Veneto e il successivo finanziamento nell’ambito della fase 2 del
Progetto comunitario EQUAL.
Il progetto è stato finalizzato a sviluppare un’azione sinergica che consenta
al lavoratore, alla sua famiglia e all’impresa di accettare e superare la
situazione di svantaggio e costruire una relazione durevole nel tempo,
accrescendo il benessere complessivo, a partire dalla crescita delle
autonomie e alla valorizzazione delle risorse della persona disabile. Per
raggiungere tale obiettivo è stata sensibilizzata l’intera rete del sistema dei
servizi di orientamento, formazione e mediazione al collocamento,
attraverso il coinvolgimento di tutti soggetti interessati (Associazioni,
515
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Aziende, cooperative e associazioni del privato-sociale, Provincia, Enti
Locali).
Il progetto è partito coinvolgendo gli operatori dei SIL delle ULSS e degli
enti partner in vari tavoli di lavoro tecnici.
Gli operatori sono stati coinvolti poi in specifici percorsi formativi: per i
Job coach sono stati realizzati 2 corsi di 40 ore ciascuno per 32 operatori;
mentre nel percorso formativo di Tutor aziendale, articolato in 5 ore di
seminario e attività di supporto in azienda, sono coinvolti tutti i tutor
aziendali, parallelamente all’avvio dei singoli inserimenti in azienda.
Per le 72 persone svantaggiate coinvolte sono stati realizzati percorsi di
orientamento individualizzati che hanno consentito agli operatori di
svolgere funzione di accoglienza, di valutazione delle capacità e delle
risorse personali, di sostegno professionale.
Sono state, poi, realizzate 60 ore complessive di formazione on the job per
l’accoglienza iniziale e la prima formazione in azienda dei soggetti
svantaggiati ai compiti lavorativi.
Per 46 soggetti è stata avviata la successiva fase di Job coaching in azienda.
Tale fase prevede lo svolgimento di un tirocinio di mediazione al
collocamento con il supporto da parte dei Job coach alla persona
svantaggiata, al tutor e al contesto aziendale.
Il lavoro attuato grazie a gruppi interistituzionali di operatori ha consentito
la realizzazione di un report che, sulla base del monitoraggio delle aziende
che già effettuano inserimenti lavorativi, sintetizza punti di forza e criticità
dell’attuale metodologia in uso.
Risultati
La fase di formazione on the job ha formato 63 dei 72 soggetti svantaggiati
inseriti nella sperimentazione (86%), a seconda del contesto organizzativo e
delle mansioni previste all’interno dell’azienda.
Sono stati inoltre istruiti 32 operatori dei servizi di integrazione lavorativa
di Ulss, cooperative sociali, centri per l’impiego della provincia. Ciò ha
consentito di predisporre strumenti di analisi delle competenze dei
lavoratori e delle realtà aziendali utilizzate nella sperimentazione.
La partecipazione al progetto di Unindustria e di aziende del territorio
appartenenti a diversi settori produttivi, individuate a seconda delle risorse e
delle problematiche presentate dai soggetti inseriti (aziende ad alta
tecnologia, di distribuzione commerciale, di servizi) facilita e promuove la
diffusione di una cultura di accettazione e di integrazione delle persone con
disabilità e svantaggio, accrescendo la responsabilità sociale d’impresa nel
territorio coinvolto dal progetto.
516
Il libro d’oro della responsabilità sociale
AZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE DI BOLOGNA
Azienda sanitaria
Rendicontazione e Responsabilità sociale dell’Azienda Usl di Bologna
Problema
Per una azienda sanitaria rendere conto della propria responsabilità sociale
rientra tra i doveri di tutela del diritto alla salute e di trasparenza nei
confronti della collettività. Per questo motivo è di particolare interesse
l'ingresso nel contesto sanitario pubblico di un percorso di
rendicontazione basato anche sulle logiche del bilancio sociale e del
bilancio di missione, strumenti per comunicare la responsabilità sociale.
Soluzione
Il bilancio di missione 2005 è un progetto della Regione Emilia Romagna
(RER) attraverso il quale tutte le 11 aziende USL hanno reso conto del
perseguimento degli obiettivi di salute loro assegnati dalla Regione e dalle
Conferenze territoriali sociali e sanitarie: l’AUSL di Bologna nell’ambito di
questo progetto ha avviato, a partire dalla fine del 2005, un concreto
percorso di coinvolgimento delle diverse componenti aziendali sul tema
della rendicontazione, inteso non solo come documento ma anche come
processo interno all’azienda e in stretta relazione con gli interlocutori
istituzionali.
L’azienda ha inoltre promosso azioni economiche, sociali e ambientali,
anche descritte nel bilancio di missione, tra cui: progetti di sostegno e
solidarietà sociale per favorire l’inserimento lavorativo di persone
svantaggiate, attività di cooperazione internazionale in ambito sanitario e la
promozione di una mobilità sostenibile.
Preliminare alla stesura del BM è stato un progetto di formazione sulla
rendicontazione sociale e la creazione di gruppi di lavoro sulle aree di
risultato secondo il modello per l’eccellenza dell’European Foundation for
Quality Management (EFQM). È stato poi costituito un gruppo di redazione
interno all’azienda, formato da componenti dello staff aziendale e del
dipartimento amministrativo, i quali hanno gradualmente coinvolto altre
persone su specifiche aree di competenze.
Per i progetti di solidarietà sociale l’AUSL di Bologna ha aperto un Tavolo
permanente misto di confronto con le rappresentanze territoriali delle
Cooperative Sociali bolognesi; grande coinvolgimento anche delle altre
Aziende sanitarie pubbliche del territorio (Azienda Ospedaliero
517
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Universitaria S. Orsola Malpigli e Istituti Ortopedici Rizzoli), Aziende del
no profit, Comune e Provincia di Bologna.
Del Bilancio di Missione 2005 sono stati prodotti un documento cartaceo
integrale, un documento di sintesi, una versione digitale pubblicata su cd
rom e sul sito internet aziendale. Sono state stampate circa 700 copie del
documento integrale e 200 copie della sintesi, distribuite all’interno e
all’esterno dell’azienda. Il documento ha ricevuto note di apprezzamento da
parte della Regione Emilia Romagna.
Risultati
Le persone che hanno partecipato ai diversi gruppi intra e inter-aziendali
hanno accresciuto le loro competenze, l’abitudine al lavoro di squadra,
l’attenzione ai risultati conseguiti e alla responsabilità sociale.
Tutti i dipendenti sono stati informati delle iniziative tramite internet,
sezioni intranet dedicate, newsletter, giornalini aziendali. Molti hanno
espresso interesse, in particolare per il progetto mobilità, attraverso
segnalazioni e proposte.
I progetti di diversa natura promossi da AUSL Bologna hanno stimolato e
consolidato i rapporti con interlocutori istituzionali e stakeholder, hanno
aumentato la reputazione sociale presso media, amministrazioni e istituzioni
locali, hanno suscitato interesse da parte di soggetti esterni all’azienda
innescando un meccanismo di emulazione.
518
Il libro d’oro della responsabilità sociale
AZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE N°3 NUORO
Azienda sanitaria
Bilancio Sociale 2005
Problema
Per le aziende pubbliche l’esigenza di avviare un’esperienza di bilancio
sociale nasce dalla consapevolezza che il bilancio consuntivo non è uno
strumento sufficiente, da solo, a rappresentare compiutamente il complesso
delle attività svolte a servizio dei cittadini.
Soluzione
La redazione del Bilancio Sociale nasce dall’esigenza di far comprendere a
tutti i cittadini le modalità di funzionamento, la complessità e i vincoli con
cui opera l’Azienda e, nel contempo, di rappresentare la volontà (da parte
dell’ASL) di migliorare costantemente la propria organizzazione in favore
degli utenti mediante lo snellimento dei processi e la trasparenza dei
percorsi, in particolare di quelli clinico-assistenziali, al fine di conseguire
una maggiore appropriatezza dei servizi sanitari.
Il progetto si è articolato in diverse fasi. Innanzitutto si è costituito il gruppo
di lavoro sul bilancio sociale che ha curato il progetto nella sua interezza.
L’ASL n. 3 ha individuato il gruppo di lavoro fra le diverse professionalità
presenti nei propri Uffici di Staff.
Si è quindi proceduto al coinvolgimento del personale delle diverse strutture
e dipartimenti che ha collaborato alla realizzazione del progetto fornendo i
dati relativi all’attività svolta.
Il gruppo di lavoro del Bilancio Sociale ha poi raccolto, verificato e
elaborato i dati pervenuti e redatto il documento finale a corredo del quale
sono stati anche realizzati dei video. Si è quindi proceduto alla diffusione
sia in forma cartacea, attraverso i presidi sanitari del territorio dell’ASL, sia
con la pubblicazione sul sito internet dell’Azienda.
Per questa prima esperienza di Bilancio Sociale la Direzione Generale ha
deciso di non ricorrere a consulenze esterne ma ha preferito valersi delle
proprie risorse umane impegnandole direttamente nel progetto. Si è voluto
rendicontare per macro aree di assistenza (Prevenzione, Assistenza
Distrettuale e Assistenza Ospedaliera) corrispondenti ai tre Livelli
Essenziali di Assistenza in modo da non focalizzare la attenzione su poche
categorie di cittadini portatori di interessi particolari.
519
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
L’Azienda USL di Nuoro è stata l’unica in Sardegna a cimentarsi in questa
esperienza e ciò ha comportato effetti positivi in termini di “reputazione”
nel contesto di riferimento. Il Bilancio Sociale 2005 è stato redatto con un
linguaggio semplice ed accessibile e ha consentito a tutti i cittadini di
rendersi conto delle attività e dei risultati conseguiti dall’Azienda. Inoltre,
l’uso dei video per relazionare su servizi che attualmente rappresentano
l’eccellenza per la nostra ASL, è stato apprezzato anche in contesti
nazionali in cui da anni si è adottato il modello del Bilancio Sociale.
I riscontri sono stati in gran parte positivi e le associazioni dei cittadini
hanno concorso alla diffusione del documento e hanno garantito la propria
disponibilità e collaborazione per i prossimi Bilanci Sociali.
520
Il libro d’oro della responsabilità sociale
AZIENDA USL DI MODENA
Azienda sanitaria
Marketing sociale per la prevenzione dell’obesità: progetto
per la promozione di sani stili di vita attraverso
la distribuzione automatica di alimenti
Problema
L’obesità costituisce un serio fattore di rischio di mortalità. In molti paesi
industrializzati colpisce fino ad un terzo della popolazione adulta, con
un’incidenza in aumento in età pediatrica: rappresenta quindi, senza dubbio,
l’epidemia di più vaste proporzioni del terzo millennio e, al contempo, la
più comune patologia cronica del mondo occidentale.
Soluzione
La motivazione che guida l’AUSL di Modena nella realizzazione di un
progetto di responsabilità sociale è la volontà di dare il proprio attivo
contributo ad un percorso locale di promozione della salute, intesa, secondo
i principi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, non solo come
assenza di malattia, bensì come “risorsa della vita quotidiana” nei diversi
ambienti di vita e di lavoro.
Il progetto per la prevenzione dell’obesità, realizzato nel 2005, ha previsto
una sperimentazione di marketing sociale finalizzata a promuovere la salute
attraverso la distribuzione automatica di alimenti.
L’iniziativa è stata condotta dall’AUSL e da Buonristoro Vending Group in
collaborazione con Confindustria Modena e Confida (associazione italiana
distribuzione automatica) nell’ambito del Piano per la salute (PPS) della
provincia di Modena.
Il progetto è stato sviluppato utilizzando i principi del marketing mix.
Sono stati introdotti prodotti salutari (es. frutta fresca, macedonia, panino
fresco al prosciutto) selezionati in base a caratteristiche nutrizionali. In
diversi distributori automatici di cibo, che solitamente offrono prodotti ad
elevato contenuto calorico.
È stata inoltre realizzata un’innovativa attività di comunicazione per la
salute nei distributori automatici, quali locandine in prossimità degli
erogatori, slogan su 450.000 bicchieri, bollino per indicare gli alimenti
salutari e adesivo sul pavimento per segnalare le aree di ristoro della
sperimentazione.
521
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Intervenendo attraverso la distribuzione automatica è stato possibile
promuovere la salute nel luogo in cui si sceglie quali alimenti acquistare e
quindi consumare.
Il progetto è stato realizzato presso 8 aziende modenesi e 2 sedi
dell’Università per un totale di 13 aree di ristoro, consentendo di offrire
tramite la distribuzione automatica prodotti salutari a prezzi più vantaggiosi
rispetto ad altri canali di vendita.
Per la valutazione della sperimentazione, oltre all’analisi dei dati di vendita,
sono state condotte due ricerche in collaborazione con le Università degli
Studi di Modena e Reggio Emilia (Corso di Laurea in Comunicazione e
Marketing) e di Bologna (Laurea Specialistica in Scienze della
Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica).
Successivamente, a sviluppo di progetto, è stato redatto un documento,
“Linee di indirizzo per i capitolati d’appalto per la distribuzione
automatica”, cui hanno partecipato rappresentanti della Federazione
Associazioni Regionali Economi e Provveditori, dell’Università “La
Sapienza” di Roma - Istituto di Scienza dell’Alimentazione, di Confida, di
Agenda 21 e di Federconsumatori. L’iniziativa rientra tra le attività del
Coordinamento Nazionale Marketing Sociale - PPS Modena.
Il documento è stato presentato alla manifestazione “Sicura” 2006 con la
partecipazione di rappresentanti del Ministero della Salute.
Tutte le fasi del progetto sono state sostenute da un’intensa attività di
comunicazione sulla stampa locale e nazionale, nonché da momenti di
formazione e condivisione attraverso convegni/seminari.
Risultati
Il progetto è stato accolto con vivo interesse in provincia di Modena, come
testimonia la “risonanza” sui media locali e la richiesta di estenderlo anche
in altri contesti: le 13 aree coinvolte inizialmente sono diventate circa 70. Il
progetto ha rafforzato il rapporto di fiducia tra AUSL e cittadini.
Per quanto riguarda il documento, il fatto stesso di averle realizzate e
promosse in collaborazione con le rappresentanze dei diversi stakeholder
ha costituito un successo per la diffusione di una cultura della salute.
Come conseguenza dell’iniziativa è aumentata la richiesta di prodotti
salutari nei distributori automatici e si è sviluppata una più forte sensibilità
verso i temi della salute.
522
Il libro d’oro della responsabilità sociale
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DELLA VALLE DEL
TRIGNO
Gruppo bancario
Progetto BCC-ITC “Lo sviluppo della cooperazione”
Problema
I mutamenti sociali, i cambiamenti del modo di vivere, dell'economia, delle
relazioni interpersonali hanno reso le piccole comunità delle realtà deboli,
che necessitano di interventi mirati al fine di migliorare il benessere
collettivo.
Soluzione
La Banca di Credito Cooperativo della Valle del Trigno ha tra i suoi
obiettivi primari la promozione della cooperazione ed in particolare della
comunità locale alla quale è legato da un’alleanza durevole per lo sviluppo.
Per questo ha realizzato con un Istituto Tecnico Commerciale locale il
progetto “Cooperando” che si concretizza in uno studio sulla cooperazione
di credito e quindi sulla BCC della Valle del Trigno come cooperativa
locale che opera in un’area tra l’Abruzzo e il Molise e che è sorta grazie ad
un progetto innovativo perseguito dai suoi fondatori con l’obiettivo
primario di produrre utilità e vantaggi, creare valore economico, sociale e
culturale a beneficio dei soci e della comunità locale ed infondere fiducia.
La BCC è consapevole che la cooperazione, la coesione, la mutualità di rete
consentono di superare i limiti della piccola dimensione, esaltandone i
vantaggi.
Il progetto pratico-teorico realizzato con l’ITC “ Raffaele Mattioli” si è
svolto mediante varie fasi: studio, approfondimenti, interviste, questionari
sul territorio e un testo che è stato utilizzato come materia di esame per la
classi che vi hanno collaborato.
Risultati
Il Consiglio di Amministrazione, la Presidenza e la Direzione della BCC
hanno creduto nell’iniziativa e, soprattutto, nella potenzialità dei giovani
studenti condividendo il difficile compito dei loro insegnanti, chiamati a
“formare” le generazioni delle future forze lavoro ed imprenditoriali del
paese, pertanto, il poter fornire ad entrambi l’occasione di concretizzare
concetti e principi solo apparentemente astratti come quello della
cooperazione nell’ambito lavorativo e sociale.
523
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CAMERA DI COMMERCIO DI RIMINI
Ente di servizi alle imprese
Rimini Responsabile
Problema
È difficile instaurare un dialogo tra gli enti governativi, cittadini e imprese.
Questo comporta difficoltà nel risolvere problemi di natura ambientale,
sociale e comunitario.
Soluzione
La Camera di Commercio di Rimini ha rivolto il proprio impegno nel
contribuire allo sviluppo della sensibilità del territorio riminese sui temi
della Responsabilità Sociale e nel coinvolgere il maggior numero di soggetti
possibili (cittadini, imprese, cooperative sociali etc.) nella diffusione di
buone prassi nel settore della sostenibilità ambientale, del lavoro,
dell’integrazione sociale.
La Camera di Commercio di Rimini nel 2006 ha proseguito e ampliato
l’azione di sensibilizzazione delle imprese sul tema. Un impegno diventato
fattore strutturale dell’organizzazione tanto da essere inserito, con un
capitolo dedicato, nel Rapporto dell’Economia 2006/2007, che sarà
presentato nel mese di marzo 2007.
Attraverso un dialogo costante con i suoi interlocutori principali, le imprese,
ha infatti sviluppato una serie di incontri su temi scelti dagli stessi
partecipanti, utili a valorizzare i risultati ottenuti da coloro che hanno fatto
proprio il principio dell’agire responsabile.
Il primo incontro del ciclo 2006, “Valorizzare le persone, valorizzare
l’ambiente”, ha fatto il punto sui comportamenti socialmente responsabili
relativi alla gestione del personale e alle norme sull’impatto ambientale dei
processi produttivi. Sono stati affrontati i temi della corretta gestione del
rapporto con dipendenti e collaboratori, della necessità per l’impresa di
essere responsabile anche quando si trova a dover ridimensionare il numero
degli addetti, dell’etica ambientale, dello sviluppo sostenibile e della
rendicontazione, con la presentazione di case history significative.
È seguito il convegno “Cooperative di valore. Nuove alleanze per nuove vie
di finanziamento alle cooperative sociali”, sul tema del finanziamento alle
Cooperative sociali, organizzazioni del Terzo Settore sempre più diffuse ma
spesso poco note sul territorio. Si è discusso della necessità di ampliamento
della visibilità delle cooperative, dell’urgenza di attivare migliori canali di
comunicazione e interazione tra aziende profit e organizzazioni non profit,
524
Il libro d’oro della responsabilità sociale
dell’importanza che gli istituti di credito si dotino di prodotti finanziari ad
hoc per le cooperative.
Il terzo appuntamento, “Rimini responsabile: imprese
e persone”,
realizzato con Coop Adriatica, ha rappresentato l’occasione per capire come
l’agire responsabile favorisca il dialogo tra imprese, istituzioni,
organizzazioni non profit e cittadini con l’intento di creare relazioni basate
su criteri di fiducia, reciprocità e scambio e un linguaggio comune e
condiviso. Infine il convegno “Profit e non-profit. Comportamenti virtuosi e
vantaggi sociali per l’integrazione nel mondo del lavoro” ha affrontato il
tema dell’integrazione lavorativa delle persone svantaggiate, dal punto di
vista legislativo, economico e sociale.
Tutte le iniziative sono state gestite in collaborazione con l’organizzazione
non profit riminese “Figli del Mondo”, associazione di imprenditori e liberi
professionisti e fanno parte del progetto “EQUAL Spring Out”, finanziato
dall’iniziativa comunitaria EQUAL e al quale partecipano la Fondazione
ENAIP S. Zavatta di Rimini (capofila), la Provincia di Rimini, alcuni
Comuni, l’Università ed Associazioni locali.
L’organizzazione ha svolto il ruolo di promotore e facilitatore dell’iniziativa
presso tutte le aziende associate e i diversi interlocutori presenti sul
territorio. In alcuni casi ha svolto anche un’attività di coordinamento di altri
soggetti istituzionali.
Risultati
Gli imprenditori e i responsabili delle organizzazioni che hanno partecipato
al percorso sono stati circa 200.
Tutti i rappresentati delle imprese e delle organizzazioni si sono dimostrati
interlocutori attenti e sensibili al tema della Responsabilità Sociale.
In generale il progetto ha ottenuto buona visibilità e copertura da parte dei
media, soprattutto a livello locale.
Il successo degli scorsi anni ha portato la Camera di Commercio di Rimini
alla decisione di proseguire l’attività di informazione e formazione, affinché
sempre più imprese si avvicinino alla Responsabilità Sociale.
525
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CENTRO UNIVERSITARIO CELSO LISBOA
Opera nel settore dell'educazione a livello universitario
Uno Sguardo Oltre
Problema
Le zone rurali in un paese come il Brasile hanno bisogno di aiuto, di
sviluppo sostenibile, di innovazioni tecnologiche a basso costo, incentivi ai
piccoli e ai medi agricoltori e anche ai grandi agricoltori, giacché la
questione della terra è un problema di ieri e ancora oggi.
C'è bisogno di una struttura all'avanguardia nell'agricoltura, soprattutto di
accompagnamento tecnico da parte degli enti locali e di organi specializzati.
Soluzione
Il progetto “Uno Sguardo Oltre” prevede la costituzione di una Scuola di
Formazione ed una realtà cooperativa in Taboas, uno dei municipi di
Valença e Rio das Flores (Rio de Janeiro). Il modello di scuola proposto
eroga formazione nel campo dell'agricoltura a favore della popolazione
locale più povera, contributo di studenti e professori dei corsi di Farmacia,
Ingegneria Ambientale e Biologia del Centro Universitario Celso Lsiboa.
Questo progetto nasce da una necessità reale di impiegare piante medicinali
come alternativa per il trattamento di diverse malattie a beneficio delle
popolazioni, specialmente quelle che abitano nelle comunità povere che
hanno pochi accessi ai medicinali sviluppati dalle industrie farmaceutiche.
Attualmente il basso costo e la facilità di ottenere queste materie prime,
sono i principali responsabili dall'uso di piante medicinali presso la
popolazione rurale del Brasile. Tuttavia spesso l’uso incorretto di questi
medicinali non porta benefici, le piante medicinali possono presentare
effetti tossici immediati o a lungo termine, se assunte in dosi eccessive.
Il progetto si è quindi posto l'obiettivo di incentivare l'uso corretto di piante
medicinali ed i suoi derivati nel Brasile .
Il progetto prevede inoltre un ritorno all'agricoltura, introducendo
innovazioni tecnologiche a basso costo, l’utilizzo razionale delle risorse
naturali, utilizzando il Sitio da Restituição come modello di "Escola Aberta
de Capacitação", cioè, Scuola aperta per formare la popolazione locale,
sullo sfruttamento delle risorse naturali rispettando l’ambiente in cui
vivono. Il Centro Universitario Celso Lisboa mette a disposizione i suoi
allievi, tecnici e professori del Corso di Farmacia, Ingegneria Ambientale e
Biologia, per formare i giovani attraverso la Scuola, con programmi di
aiuto allo studio ed in secondo luogo con la creazione di una cooperativa
526
Il libro d’oro della responsabilità sociale
locale, per evitare l'abbandono delle zone rurali. Sono stati realizzati corsi di
informatica, con la partecipazione del Senac o di altre società che
gestiscono dei corsi professionalizzante e sono stati offerti stage per
promuovere un maggiore coinvolgimento degli studenti nell'organizzazione
e stimolare lo sviluppo di abilità professionali.
Risultati
La scuola ha contribuito allo sviluppo della comunità locale come
compartecipante e cogestore di iniziative. Sono state create nuove
competenze presso le comunità rurali intervenute ai corsi, avviando un
percorso di autonomia di queste popolazioni.
527
Il libro d’oro della responsabilità sociale
COMUNE DI BRESCIA
Ente locale
Anagrafe della fragilità e buon vicinato
Problema
Nell’estate 2003, l’eccesso di mortalità ha caratterizzato soprattutto le città
di medie e grandi dimensioni per l’effetto di molteplici fattori quali
l’esposizione a temperature elevate nel periodo estivo in presenza di un
ambiente cittadino, un’elevata presenza di anziani che vivono soli e il
diradarsi, nell’ambiente urbano rispetto a quello rurale, dei rapporti sociali
non solo familiari ma anche di vicinato.
Soluzione
Il Progetto si è sviluppato sull’intera area del Comune di Brescia, in tutti i
quartieri delle nove circoscrizioni ed ha realizzato un’analisi e il
monitoraggio, da parte delle Associazioni di Volontariato aderenti al
Progetto, degli Anziani Fragili, per verificare i loro bisogni e per avviare
interventi di sorveglianza e di supporto.
Ognuno dei gruppi di volontari che ha aderito al Progetto ha vagliato gli
elenchi dell’anagrafe ed ha creato un contatto diretto e/o indiretto con gli
anziani identificati come fragili e cioè > 75 anni, senza figli e residenti a
Brescia.
Il Progetto ha avuto una dimensione territoriale, operando a livello di
quartiere. Le informazioni raccolte dai volontari hanno consentito di
identificare il gruppo di anziani da sorvegliare, di definire l’intensità del
contatto (semestrale, mensile, settimanale) e di segnalare eventuali
situazioni di disagio ai Servizi Territoriali .
La realizzazione sul territorio comunale di un Progetto Anagrafe della
Fragilità e Buon Vicinato ha coinvolto l’ASL (medici di base), i Servizi
Sociali Comunali e delle Associazioni di Volontariato.
I volontari hanno raccolto informazioni, consentendo di conoscere la
condizione abitativa, i livelli di autonomia, la percezione della salute e la
presenza di eventuali supporti domiciliari fruiti dall’utente anziano.
L’ambizione è quella di creare una comunità solidale ed attenta per favorire
la diffusione di un welfare comunitario che stabilisca legami, con e fra i
cittadini e supporti agli interventi previsti dalla rete istituzionale.
Nel 2005 l’attività dei volontari si è concretizzata nel contatto
diretto/indiretto di tutte le persone presenti nell’elenco a loro assegnato
affinché attivassero interventi di monitoraggio delle situazioni di rischio,
528
Il libro d’oro della responsabilità sociale
quali sentinelle di quartiere, in affiancamento ai Servizi Sociali territoriali e
dell’Asl. Prima dell’inizio dell’attività dei Volontari, l’Amministrazione
Comunale, ha informato, mediante una lettera tutta gli anziani inseriti
nell’anagrafe della fragilità. Inoltre, prima del periodo estivo ha inviato a
domicilio un opuscolo informativo contenete tutti i dati dei referenti delle
Associazioni aderenti al progetto, suddivise per quartiere, oltre ad una serie
di consigli pratici per la prevenzione dei rischi connessi al caldo.
Sempre nel corso del 2006 sono state fornite ai Volontari due schede di
rilevazione dati, al fine di registrare ogni singola situazione contattata dal
volontario; attraverso la Scheda Contatto e la Scheda Intervento, sono state
classificate automaticamente le diverse situazioni e in base alle risposte
ottenute, si sono ottenute tre diverse classi di rischio.
Il Comune di Brescia ha aderito ad un programma nazionale, predisposto
dal Dipartimento della Protezione Civile in collaborazione con il
Dipartimento di Epidemiologia ASL RM/E, per la previsione di ondate di
calore nocive della salute. Il Dipartimento di Protezione Civile di Brescia,
che è in grado di prevenire con 48 ore di anticipo il verificarsi
dell’emergenza e il livello di rischio, avvisa, mediante un messaggio di sms,
i referenti del progetto, le Associazioni, i medici di base e i quotidiani
locali. Ciò consente di attivare da parte dei Volontari gli interventi necessari
a contrastare il fenomeno.
Il Comune di Brescia ha inoltre provveduto a climatizzare le strutture
comunali che accolgono soggetti anziani (RSA, CENTRI DIURNI,
CENTRI ANZIANI).
Risultati
La costituzione di una rete di sostegno capillare e radicata in ogni quartiere
e circoscrizione ha favorito una dimensione comunitaria solidale e sta
stimolando un contributo significativo delle pratiche di Buon vicinato.
529
Il libro d’oro della responsabilità sociale
COMUNE DI BRESCIA
Ente locale
Qualificare il lavoro privato di cura
Problema
In Lombardia, come in altre regioni italiane, il bisogno assistenziale dalle
famiglie è in continua crescita, mentre continuano a diminuire le risorse
familiari di cura domiciliare per le famiglie con anziani fragili.
Questo fenomeno ha generato il ricorso, sempre maggiore, all’assunzione di
badanti, spesso immigrate – prive di competenze specifiche in questo
settore – per soddisfare i bisogni di cura e assistenza delle persone anziane.
Soluzione
La partecipazione del Comune di Brescia al Progetto Equal “Qualificare il
lavoro di cura domiciliare“ si inserisce in una politica di Servizi, già attiva
sul territorio comunale, per l’inserimento sociale e lavorativo delle badanti e
per qualificare e accreditare l’assistenza privata di cura domiciliare,
garantendo alle famiglie e all’anziano un contesto professionale stabile e
qualificato.
I soggetti aderenti all’iniziativa sono stati: l’IRS, Istituto di Ricerca Sociale
della Lombardia esperto in materia di analisi e valutazione di politiche e
servizi con particolare riferimento ad anziani e lavoro di cura, Caritas
Ambrosiana (area stranieri e anziani), la CGIL e il Comune di Sesto San
Giovanni.
La sperimentazione dell’attività di “Sportello del lavoro di cura“, attivato
nel 2006, ha costituito un elemento di innovazione. Lo Sportello ha svolto
attività di incontro domanda/offerta e analisi dei bisogni e, infine, azioni di
tutoraggio, accompagnamento e verifica dell’Inserimento Lavorativo.
Nel progetto sono state coinvolte complessivamente 7 persone di cui:
- Responsabile del Progetto Area Anziani
- Responsabile operativo del Progetto – uff. Tutela e Progetti Area Anziani
- Esperto e Responsabile politiche immigrazione del Comune di Brescia
- Personale amministrativo
- Due operatori dello Sportello
- Un’Assistente Sociale
Risultati
Con l’espandersi sul territorio cittadino della conoscenza dell’operatività
dello sportello si è creato un atteggiamento positivo e consapevole, in
530
Il libro d’oro della responsabilità sociale
quanto dalle famiglie viene finalmente percepito quale supporto e garanzia
di una scelta di personale adeguato e professionalmente referenziato, da
impiegare con un contratto regolare per le effettive ore lavorate .
531
Il libro d’oro della responsabilità sociale
COMUNE DI FAENZA
Ente locale
Il comune di Faenza, territorio socialmente responsabile
Problema
Le amministrazioni pubbliche sono state chiamate negli ultimi anni ad una
maggiore e diretta assunzione di responsabilità nella definizione e nel
raggiungimento di obiettivi di risultato. In ambito pubblico la responsabilità
sociale coincide con la finalità istituzionale di ogni singola
amministrazione, che per propria natura è chiamata a generare con la
propria azione effetti positivi nei confronti di una comunità.
Soluzione
La direzione politica e gestionale del Comune si è posta l’esigenza di
promuovere e governare lo sviluppo della città e del suo territorio secondo
regole e modelli che assicurino equilibrio tra la dimensione economica,
sociale, culturale, ambientale, secondo criteri di sostenibilità, e processi di
buon governo in grado di sensibilizzare e mobilitare tutti gli attori locali
affinché siano adottati comportamenti socialmente responsabili.
Il Consiglio Comunale ha così approvato il documento di indirizzi “Il
Comune di Faenza, territorio socialmente responsabile” con cui sono
individuati i principi ispiratori, gli obiettivi generali e specifici delle
politiche, le linee guida delle azioni.
È stato avviato un programma di informazione, formazione e motivazione
del personale comunale attraverso incontri tesi anzitutto a comunicare gli
obiettivi di TSR (Territorio Socialmente Responsabile), le nuove regole di
metodo di governo, a responsabilizzare i diversi livelli operativi nella
gestione dei processi amministrativi e gestionali attuando metodologie di
coerenza con gli obiettivi di TSR.
L’ingresso in REVES, la rete europea di autorità locali e di soggetti
dell’economia sociale, ha consentito di avviare un confronto, attraverso
forum tematici, con Comuni italiani e di altri Paesi, aderenti alla rete, per un
utile confronto di esperienze e per un possibile scambio di modelli, regole e
processi.
È stato costituito una collaborazione con i soggetti dell’economia sociale
(con un particolare coinvolgimento della cooperazione sociale, partner
storica del Comune nella gestione dei servizi a valenza sociale) attivi nel
territorio e con le organizzazioni dei lavoratori per la definizione di percorsi
comuni per il raggiungimento degli obiettivi di TSR.
532
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Il Comune di Faenza ha sviluppato interventi rivolti all’edilizia pubblica,
che rispettando i criteri della bioedilizia per gli aspetti architettonici, per i
materiali, per l’impiantistica, ha previsto incentivi per i progetti di privati
che applicano tali metodiche, dalla gestione dei consumi energetici, alla
raccolta dei rifiuti solidi e alla destinazione di un immobile alla
realizzazione di un centro di ascolto per adolescenti e per esigenze di
emergenza abitativa per giovani in situazioni di difficoltà o di fragilità.
Risultati
L’iniziativa ha promosso incontri di consultazione con la società civile e
programmi e azioni condivisi. Il Comune ha così costituito gruppi di lavoro
misti tra enti pubblici e soggetti privati con l’obiettivo di ampliare il ruolo
decisionale, ma anche il ruolo attuativo per il raggiungimento degli obiettivi
congiuntamente definiti e per l’impegno all’impiego di risorse proprie.
L’attivazione di iniziative di comunicazione e di promozione dei programmi
e delle azioni di TSR svolte ha permesso di coinvolgere altri partner.
533
Il libro d’oro della responsabilità sociale
COMUNE DI GENOVA
Ente Locale
Adozione del set di indicatori del Social Statement
per la rendicontazione delle prestazioni sociali dell’Ente
Problema
Le amministrazioni pubbliche sono state chiamate negli ultimi anni ad una
maggiore e diretta assunzione di responsabilità nella definizione e nel
raggiungimento di obiettivi di risultato. In ambito pubblico la responsabilità
sociale coincide con la finalità istituzionale di ogni singola
amministrazione, che per propria natura è chiamata a generare con la
propria azione effetti positivi nei confronti di una comunità.
Soluzione
L’Ente ha deciso di sviluppare una metodologia che consenta di
implementare la responsabilità sociale all’interno delle proprie strutture e
nel sistema di relazioni verso l’esterno, attraverso una partecipazione
consapevole da parte di tutte le direzioni, per avviare e consolidare azioni
finalizzate a migliorare la qualità ambientale del sistema “ente-città”.
Le esigenze del cittadino sui servizi erogati dall’Ente hanno trovato risposta
attraverso lo sviluppo della cultura della qualità che ha utilizzato gli
strumenti delle Carte di Servizi, dell’attivazione di Sistemi di Gestione per
la Qualità certificati UNI EN ISO 9001:2000 e della messa a sistema di
rilevazioni sulla qualità percepita dal cliente esterno, con restituzione delle
risultanze attraverso il sito qualita.comune.genova.it e la messa in atto di
azioni di miglioramento sui processi che governano l’erogazione dei servizi.
L’Ente ha adottato il modello del Social Statement redatto dal Ministero del
Welfare come strumento per la rendicontazione sociale.
Hanno contribuito alla realizzazione del Social Statement 17 direzioni e/o
Unità Organizzative dell’Ente (tra cui tutte quelle di linea) coinvolgendo
circa 2 persone per ciascuna struttura, affiancate da 2 unità appartenenti alla
U.O. Controllo di Gestione. L’attività di redazione, verifica e revisione
degli elaborati, grazie all’attività di affiancamento, ha comportato un
impegno di circa 2 mesi.
Per garantire il miglioramento continuo in relazione agli standard del
progetto, si sta predisponendo un sistema di monitoraggio e rendicontazione
a scadenza semestrale, al fine di assicurare le azioni correttive necessarie
per introdurre indici di miglioramento.
534
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
Il set di indicatori del Social Statement è stato adottato per la prima volta
nell’anno 2006. la sua applicazione ha consentito la rilevazione ed il
monitoraggio delle performances dell’Ente in campo sociale.
535
Il libro d’oro della responsabilità sociale
COMUNE DI GORGONZOLA - ASSESSORATO ALL’AMBIENTE
Ente Pubblico Locale
La scuola sostenibile
Problema
In conseguenza al continuo utilizzo delle risorse non rinnovabili e
dell’aumento di inquinanti nell’ambiente, nasce l’esigenza di informare ed
educare le generazioni future sui rischi a cui si andrà incontro continuando
su questa strada e soprattutto insegnare le alternative per un futuro
sostenibile. In particolare le abitudini quotidiane di tutti noi all’interno delle
aree metropolitane rappresentano une delle maggiori fonti di inquinamento
e di utilizzo delle risorse naturali. Dare le nostre stesse possibilità di utilizzo
delle risorse alle generazioni future, rappresenta la scommessa del 21°
secolo.
Soluzione
L’Assessorato all’Ambiente del comune di Gorgonzola in stretta
collaborazione con la scuola elementare di Via Molino Vecchio e con gli
altri istituti scolastici del territorio, da anni finanzia e sviluppa nelle scuole
di ogni ordine e grado una serie di interventi didattici di educazione
ambientale e di educazione allo sviluppo sostenibile nella convinzione che il
messaggio attraverso i ragazzi possa arrivare forte e incisivo alle famiglie e
alla comunità nel suo insieme. Il progetto Scuola Sostenibile in particolare
ha permesso alla pubblica amministrazione di compiere un primo passo
verso una gestione sostenibile della scuola nel suo insieme e nella
predisposizione di diagnosi energetiche degli edifici scolastici.
Per questo motivo è nato il progetto triennale “Scuola Sostenibile”, una
sorta di “certificazione ambientale” della scuola che prevede sia una sezione
dedicata all’edificio scolastico e alle strutture ad esso collegate, sia una
sezione dedicata alla educazione dei fruitori della scuola, che vanno dagli
allievi, agli ausiliari, ai docenti alle famiglie e alla comunità in genere.
Sono stati presi in considerazione diversi aspetti che vanno dal problema dei
rifiuti e della raccolta differenziata all’utilizzo di energie rinnovabili,
dall’acqua come risorsa esauribile all’inquinamento dell’aria,
dall’inquinamento acustico a quello visivo. Sono stati coinvolti gli utenti
dell’istituto scolastico nella diminuzione diretta delle fonti primarie di
inquinamento, con azioni concrete partendo da piccole attenzioni quotidiane
nelle scuole e nel proprio nucleo familiare. Si è partiti da una analisi
dettagliata della situazione dell’istituto scolastico elementare per arrivare
536
Il libro d’oro della responsabilità sociale
alla creazione di un “decalogo” delle azioni sostenibili da adempiere
quotidianamente.
Il progetto ha visto la realizzazione da parte degli studenti e degli insegnanti
della scuola, per un totale di 17 classi, in collaborazione con gli educatori
ambientali, di un cd sulla scuola sostenibile e di un dvd con tre
cortometraggi sul tema della scuola sostenibile e del risparmio energetico.
La proiezione di questo lavoro ha permesso la divulgazione a tutta la
comunità dei temi trattati nel progetto stesso e la sensibilizzazione e il
coinvolgimento di un pubblico molto ampio all’interno della cittadinanza di
Gorgonzola.
Dopo la prima parte di interventi educativi e di sensibilizzazione nelle classi
sono stati redatti una serie di “decaloghi” della scuola sostenibile e i
bambini stessi hanno divulgato all’interno della scuola, nelle altre classi, tra
il personale docente e non docente e nelle famiglie, l’elenco di
atteggiamenti e piccoli gesti quotidiani da adottare al fine di trasformare la
scuola in una scuola sostenibile, condividendo un progetto comune e
trasformandolo in un obiettivo realizzabile.
Per incentivare i “comportamenti corretti” e per verificare l’andamento del
progetto sono stati creati una serie di “buoni di risparmio ambientale” da
distribuire ai ragazzi per ogni azione di risparmio effettuata. Oltre ai buoni
ogni classe ha predisposto e utilizzato delle schede di valutazione e
misurazione dei fattori critici (temperatura, spegnimento di luci inutili,
utilizzo corretto di apparecchi elettronici, sprechi di acqua, mezzi di
trasporto utilizzati, misurazione del rumore in differenti momenti della
giornata scolastica, corretta raccolta differenziata…)
Risultati
Il progetto “Scuola Sostenibile” ha permesso il raggiungimento di risultati
importanti: primo tra tutti il coinvolgimento di oltre 450 bambini e di una
cinquantina tra insegnanti e personale non docente in un progetto che ha
profondamente cambiato le loro abitudini quotidiane ed inoltre i
cambiamenti strutturali dell’edificio che hanno permesso un maggiore
risparmio energetico, una maggiore efficienza energetica e un utilizzo più
sostenibile delle risorse.
537
Il libro d’oro della responsabilità sociale
COMUNE DI MONZA – SETTORE SERVIZI SOCIALI
Amministrazione comunale
Call 03
Problema
La città di Monza è la terza città della Lombardia, con circa 122.000
abitanti. I nuclei familiari con almeno un bambino da 0 a 3 anni sono 4.069
(7% del totale dei nuclei familiari residenti – dati Piano di Zona 2006-’08).
Sono necessari interventi che rispondano alle complessità e ai cambiamenti
che attraversano in modo trasversale i sistemi familiari ed i sistemi
istituzionali, e delle conseguenze che questo comporta nel rapporto tra
famiglie e servizi.
Soluzione
Con il progetto Call 03 si vuole rispondere ai bisogni di informazione ed
orientamento espressi dalle famiglie con bambini da zero a tre anni e
favorire il consolidamento e la costruzione di reti tra i servizi che si
occupano di questo target di utenza.
Call 03 è il primo numero verde del Comune di Monza, e costituisce una
nuova tipologia di servizio relativamente al target individuato.
Per soddisfare velocemente la richiesta del cittadino, per connettersi con
altri servizi e per registrare ed elaborare dati, si è predisposto un programma
informatico che prevede: una scheda di registrazione della domanda, una
scheda di registrazione delle caratteristiche dei servizi, una banca dati a
carattere incrementale e con la possibile connessione ad altre banche dati.
L’operatore risponde alle chiamate del numero verde, inoltre gestisce i
contatti attraverso la posta elettronica e le attività di back office.
In caso di assenza dell’operatore, l’apertura del call center è garantita da
un’altra sede attraverso la connessione al programma informatico, tramite il
server centrale del Comune, e grazie ad una deviazione telefonica del
numero verde.
Il servizio ha permesso di interconnettere soggetti pubblici, privati profit e
no profit appartenenti ad aree specifiche che di consueto sono tra loro poco
collegate e ha inoltre consentito una rapida rilevazione e lettura del bisogno
espresso dal Territorio.
É stata elaborata un'informativa di presentazione del progetto inviata ad
operatori comunali ed a rappresentanti di enti e del terzo settore presenti sul
territorio, ed è stata pianificata una fitta agenda di incontri in ambito
istituzionale ed interistituzionale.
538
Il libro d’oro della responsabilità sociale
In fase di progettazione il gruppo di lavoro ha anche optato per il
coinvolgimento di un campione rappresentativo di famiglie con figli di età
0-3 anni. É stato elaborato un questionario di veloce compilazione centrato
sulla rilevazione del bisogno informativo e sulle caratteristiche dei
compilatori. Attraverso il questionario si è data la possibilità di iscriversi
alla mailing list del Call 03. Il questionario è stato distribuito nell’ambito
della Fiera di Monza e nei Servizi educativi per la prima infanzia del
Comune di Monza; in seguito all’apertura del servizio è stato somministrato
a famiglie che hanno contattato il Call 03.
Risultati
Le famiglie che hanno usufruito del servizio, hanno dimostrato di
apprezzare l’iniziativa.
Inoltre, l’avvio del Call 03 ha contribuito ad avvicinare servizi ed istituzioni
tradizionalmente tra loro distanti.
539
Il libro d’oro della responsabilità sociale
COMUNE DI PERUGIA
Ente Locale
Incentivazione raccolta differenziata
Problema
Uno dei problemi più gravi che lo sviluppo socio - economico ha portato, in
Italia ed ovunque nel mondo, è certamente quella dei rifiuti solidi urbani.
Il problema della gestione dei rifiuti è diventato sempre più di rilevanza
nazionale e direttamente sotto gli occhi dei cittadini. La crescita dei
consumi e l'urbanizzazione degli ultimi decenni hanno da un lato aumentato
la produzione dei rifiuti e dall'altro ridotto le zone disabitate in cui trattare o
depositare i rifiuti. La società moderna oggi si trova quindi costretta gestire
una grande quantità di rifiuti in spazi sempre più limitati. Una situazione in
cui si alimenta anche il traffico e lo smaltimento illegale dei rifiuti.
Il sistema dovrebbe sempre più privilegiare raccolte domiciliari, affiancate a
raccolte stradali, ed ampliare il campo di applicazione a raccolte più
complesse o ad aggregazioni di differenti materiali (raccolta multimateriale
o raccolta combinata).
Soluzione
L’Amministrazione comunale si è orientata verso la realizzazione di un
progetto ad alto profilo innovativo nel campo della igiene ambientale per
fronteggiare in modo più efficace le prospettive di progressivo incremento
della aliquota di raccolta differenziata sul totale degli RSU ben oltre la
soglia originariamente definita dal Decreto Ronchi: piuttosto che
privilegiare metodi ed approcci più tradizionali e meno coinvolgenti, si è
preferito puntare su un sistema innovativo per stimolare una partecipazione
più “attiva” da parte dei Cittadini nei confronti della raccolta differenziata.
Il progetto si basa sulla istituzione, nell’ambito del territorio comunale, di 4
aree presidiate, dette Isole Ecologiche, per il conferimento controllato di
rifiuti differenziati da parte dei Cittadini.
A ciascun conferitore è stata consegnata una smart card, detta AMICARD
contenente i dati identificativi del conferitore e destinata a memorizzare i
dati inerenti i conferimenti da questi successivamente effettuati. Il Comune
ha quindi messo a disposizione un sistema informativo atto a disimpegnare
in modo automatico tutte le funzioni di verifica, controllo e memorizzazione
delle pesature selettive da parte dei conferitori nelle quattro Isole
Ecologiche.
540
Il libro d’oro della responsabilità sociale
È stato istituito un premio annuale in danaro agli Utenti che avessero
raggiunto, nell’ambito di un dato periodo di riferimento, il quantitativo
previsto dal regolamento;
L’iniziativa ha previsto campagne di promozione dell’iniziativa nell’ambito
della collettività perugina. I processi di comunicazione si sono rivelati
essenziali nei confronti del target, costituito da tutti i Cittadini del Comune
e si sono articolati sia in fase preventiva e di lancio della iniziativa
(campagna di promozione), sia attraverso comunicati e conferenze stampa,
sia, infine, attraverso forme di comunicazione diretta ai partecipanti in
ordine ai risultati individualmente raggiunti, alle modalità di corresponsione
del premio.
Gli obiettivi raggiunti, per la loro rilevanza, sono stati inseriti nel PEG
(Piano Esecutivo gestione del Comune) come, ad esempio, l’incremento
progressivo della percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti e
l’aumento quantitativo delle tipologie di rifiuti differenziati a più alto valore
aggiunto.
Le fasi più strettamente operative, quali l’istituzione e gestione delle Isole,
la produzione delle AMICARD e la gestione dei processi di valutazione ed
individuazione dei vincitori, è stato realizzato dal Gestore della Igiene
Ambientale del Comune GESENU S.p.A., società partecipata dal Comune
per il 45%.
Risultati
L’impatto sociale effettivo è stato migliore di quello originariamente atteso.
Le campagne di comunicazione ed informazione hanno prodotto un afflusso
inizialmente crescente nei confronti delle Isole Ecologiche.
La prospettiva premiale, pur se di modesta entità (€ 25 nel 2005 e € 30 nel
2006) ha comunque contribuito ad accrescere il successo della iniziativa.
541
Il libro d’oro della responsabilità sociale
COMUNE DI SPINEA - SETTORE SERVIZI AI CITTADINI
Ente Locale
La Casa di Alice
Problema
Il disagio sociale dei minori che sfocia in episodi di bullismo, in frequenti
segnalazioni ai servizi sociali da parte della scuola per disturbi
comportamentali e relazionali, nell’insuccesso o abbandono scolastico, è
iscrivibile alle più varie e spesso complesse ragioni ma risulta essere solo in
minima parte “curabile” una volta esploso. Il lavoro dell’area minori dei
servizi sociali non può che tamponare e monitorare situazioni che non
sembrano essere riparabili causa della precocità delle esperienze
traumatiche o delle relazioni “malate”. Per questo è importante investire
nella prevenzione del disagio nei minori.
Soluzione
Il progetto la casa di Alice si pone in un’ottica di prevenzione primaria al
disagio dei bambini attraverso il miglioramento e la cura della relazione con
gli adulti di riferimento, ed eventualmente il loro supporto e sostegno nelle
funzioni educative e genitoriali. Si ritiene infatti che solo una efficace
azione di prevenzione che abbracci tutta la popolazione, e non solo quella a
più alto rischio, possa costituire una efficace lotta al disagio dei minori, che
in un perverso circolo vizioso, si trasforma in disagio di adulti e famiglie
che lo riproducono nella discendenza. Per interromper la catena si deve
creare un’opportunità che diventi parte dei percorsi e delle abitudini
quotidiane di tutta la popolazione, a libero accesso, al fine di individuare e
raccogliere le situazioni a rischio e di creare una cultura in cui sia normale
chiedere e ottenere sostegno senza sentirsi etichettati.
Diventa di conseguenza compito dell’Ente Pubblico farsi carico di garantire
il benessere dei bambini attraverso azioni specifiche di prevenzione che
devono necessariamente coinvolgere anche gli adulti che stanno in
relazione con loro, e di lotta all’isolamento sociale dei moderni nuclei
familiari.
Il progetto La Casa di Alice si pone in un’ottica innovativa nell’obiettivo di
fornire ed “educare” la popolazione del territorio ad uno spazio e tempo di
cura della relazione mamma-bambino e/o adulto-bambino dalla prima
infanzia fino all’età prescolare. L’originalità del progetto La Casa di Alice è
nell’offrire e valorizzare quindi uno spazio, pomeridiano ad accesso libero,
quanto più “vuoto” possibile in quanto “aperto” a tutte le possibilità che
542
Il libro d’oro della responsabilità sociale
siano ritenute utili a creare un clima di attenzione, ascolto e confronto della
relazione mamma-bambino.
L’iniziativa promuove il gioco libero e/o attività più o meno strutturate,
quali laboratori e attività di psicomotricità relazionale, che i bambini
possono frequentare da soli o in compagnia della mamma o di un adulto
significativo sempre però lontani dall’ottica del “dover fare”. Ogni spazio,
tempo ed attività viene infatti proposta come facilitazione alla relazione
adulto-bambino con l’obiettivo principale di educare e valorizzare l’ascolto,
l’empatia, lo stare bene insieme ed allo stesso tempo offrire ai genitori
confronto e counseling. Il personale stesso, proveniente da una cooperativa
sociale selezionata attraverso una gara d’appalto, può interagire in una
dimensione di ascolto e cura della relazione con piccoli e grandi.
Proprio in questa elasticità di tempi, spazi e risorse, il Comune, promotore
dell’iniziativa, basa l’efficacia del progetto poiché riesce in questo modo ad
accogliere e rispondere ai più diversi bisogni quali consigli, confronti, spazi
di gioco e socializzazione.
Risultati
L’indicatore dei risultati relativi al personale è stata la creazione di una rete
di servizi e personale che si sostengono e intrecciano con le varie iniziative
a favore delle famiglie. Tutto questo in un’ottica di Genitorialità Sociale ha
promosso lo scambio e l’utilizzo integrato del Servizio in oggetto da parte
di altri operatori.
543
Il libro d’oro della responsabilità sociale
COMUNE DI UDINE
Ente Locale Pubblico
Progetto Città Sane
Problema
La salute dei cittadini non dipende soltanto dal buon funzionamento dei
servizi sanitari (ospedali, medici, infermieri, aziende sanitarie), ma è
influenzata da molteplici fattori ambientali, economici e sociali, chiamati
determinanti della salute, quali la qualità dell’aria, dell'abitazione,
l’ambiente urbano, la possibilità di accedere al lavoro, di alimentarsi in
modo sano ed adeguato, di vivere in sicurezza, l’equità sociale nell’accesso
ai servizi della città.
Soluzione
Nel corso di questi anni il Comune di Udine ha cercato di promuovere la
cooperazione solidale e la partecipazione della comunità per sviluppare una
piattaforma di intesa che incoraggi tutti i settori a focalizzare il proprio
impegno sulla salute e la qualità della vita.
Il “Progetto Città Sane” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
(O.M.S.), a cui il Comune di Udine aderisce fin dal 1995, è un programma
di sviluppo internazionale a lungo termine, che coinvolge in modo attivo e
partecipato numerosi comuni e municipalità di tutti i paesi del mondo e mira
a implementare progetti ed azioni che portino ad un effettivo miglioramento
della salute e della qualità di vita dei cittadini, con particolare attenzione ai
gruppi più deboli, quali anziani, bambini e disabili. Il principio alla base del
Progetto O.M.S. “Città Sane” è “pensare globalmente e agire localmente”.
Esso giustifica il ruolo centrale dei sindaci e delle amministrazioni comunali
riguardo al tema della salute. Alla base di questa iniziativa vi è l’idea che
che la Salute dipende anche dalle scelte politiche della propria
amministrazione, oltre che dal comportamento dei singoli cittadini.
Lavorare per ottenere un effettivo miglioramento della salute dei cittadini
significa coinvolgere le Istituzioni e gli Enti interessati alle specifiche
problematiche e rendere partecipe la Comunità delle scelte su azioni e
priorità.
Ad una prima fase di analisi dei bisogni, attraverso l’utilizzo di documenti
come il Profilo e il Piano di Salute della città, il Profilo degli Anziani, le
mappe di salute, è seguita l’attività di prevenzione e di promozione della
salute e di sani stili di vita attraverso progetti e iniziative ad hoc. Tutte le
544
Il libro d’oro della responsabilità sociale
attività realizzate hanno previsto una fase di valutazione dei risultati
ottenuti.
Una stretta collaborazione si è sviluppata in particolare con le scuole, vista
l’importanza della prevenzione nelle fasce d’età più giovani, attraverso la
realizzazione di diversi progetti: Progetto di prevenzione e lotta al fumo
nelle scuole elementari e medie cittadine, in collaborazione con l’A.I.R.,
Associazione Insufficienti Respiratori e con l’Azienda Sanitaria; Progetti di
mobilità scolastica; Progetti volti a promuovere una sana alimentazione
nelle scuole elementari pubbliche; Progetto di educazione alla sessualità,
affettività e prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse nelle scuole
superiori di Udine; Campagne di sensibilizzazione per la vaccinazione
antipneumococcica ed antinfluenzale.
In seguito il Progetto ha iniziato a lavorare su quattro temi-chiave.
invecchiare in salute, pianificazione urbana per la salute, valutazione
dell’impatto sulla salute, attività fisica e vivere sani, implementando il
lavoro di rete e lo sviluppo di partnerships a livello locale, regionale,
nazionale e internazionale.
Risultati
Sia sulle iniziative realizzate a livello locale, sia per quanto riguarda il
raggiungimento degli obiettivi nell’ambito della rete europea OMS, è
prevista un’attività di monitoraggio con indicatori appropriati che si
focalizzino sugli outcomes, sull’evidenza della documentazione attestante le
buone pratiche, sull’incoraggiamento e supporto a studi comparativi tra
gruppi di città su una gamma di argomenti specifici.
Si è rafforzata sempre più la collaborazione non solo con enti, istituzioni e
organizzazioni ma soprattutto con le associazioni di volontariato attraverso
la condivisione di conoscenze, strumenti e risorse.
Il processo partecipativo, integrato e di networking è stato attivato anche
con i cittadini. Il concetto di partecipazione ha infatti svolto un ruolo
fondamentale nella definizione delle aree di intervento prioritarie.
545
Il libro d’oro della responsabilità sociale
CONFINDUSTRIA RIMINI
Associazione degli industriali della Provincia di Rimini
Sostegno alla promozione della Responsabilità Sociale di Impresa
Problema
Lo sviluppo economico di un territorio e delle imprese che in esso sono
attive dipende anche dal contesto e dal benessere sociale che le imprese
stesse sono in grado di offrire alla comunità locale di riferimento.
Soluzione
L’Associazione Confindustria Rimini ha da sempre mostrato il suo interesse
nei confronti della Responsabilità Sociale di Impresa, vista come un nuovo
obiettivo per le aziende che non contrasta con il profitto, ma anzi lo rende
duraturo nel tempo. L’associazione stessa si è impegnata ad aderire al
Codice Etico e alla Carta dei Valori caratterizzante Confindustria
(Nazionale).
Dal 2003 Confindustria Rimini offre all’Associazione Figli del Mondo la
possibilità di utilizzare un ufficio all’interno della propria sede a Rimini. In
tal modo l’associazione no profit di promozione sociale può usufruire della
struttura e delle attrezzature di cui necessita per portare avanti il duplice
scopo di sensibilizzare il mondo economico locale sui temi della
responsabilità sociale ed etica di impresa e di contribuire concretamente al
sostegno di organizzazioni no profit che operano su progetti di solidarietà
rivolti all’infanzia e al disagio sociale. Viene data la possibilità di far uso di
aule per incontri e seminari, nonché di adoperare strumenti elettronici e
tecnici (videoproiettori, telefoni, fotocopiatrici, computers…). Negli anni
precedenti si sono organizzati anche diversi eventi formativi e convegni sul
tema della responsabilità sociale di impresa.
Confindustria Rimini, sempre attraverso l’ausilio dell’Associazione Figli
del Mondo, ha inoltre contribuito a sostenere il progetto Cicetekelo di
cooperazione internazionale creato dell’associazione Papa Giovanni XXIII
e rivolto a bambini orfani di genitori vittime di AIDS in Zambia – Africa. In
particolare Confindustria Rimini dal 2005 ha economicamente contribuito
alla costruzione di una scuola professionale per ex ragazzi di strada.
Risultati
Gli eventi e le azioni portate avanti da Confindustria Rimini hanno
contribuito e incrementato la visibilità, in termini positivi, dell’associazione
sui media locali e hanno aumentato il senso di appartenenza delle imprese
546
Il libro d’oro della responsabilità sociale
associate. Il contributo logistico all’Associazione Figli del Mondo, nonché
il finanziamento economico verso il progetto sociale di Cicetekelo, ha
rafforzato la presenza di Confindustria Rimini come soggetto socialmente
responsabile in un territorio dove la RSI è in forte crescita.
Il personale di Confindustria ha partecipato alla gestione delle iniziative ed
ha collaborato con le imprese riminesi associate per sviluppare processi di
RSI sempre più articolati.
547
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ENTE REGIONALE PARCO FLUVIALE DELL’ALCANTARA
Ente pubblico nell’ambito dell'Assessorato Regionale del Territorio e
dell'Ambiente.
Il Parco Fluviale dell’Alcantara e Impatto Zero®
Problema
L’entrata in vigore del protocollo di Kyoto, del 16 febbraio scorso,
rappresenta uno spartiacque che riguarda l’atteggiamento dell’umanità nei
confronti del futuro sostenibile del pianeta.
Quella dei cambiamenti climatici è una sfida, da affrontare con il consenso
ed il concorso di tutti.
Soluzione
Il Parco Fluviale dell’Alcantara promuove attività didattiche nel campo
dell’Educazione Ambientale per fornire agli insegnanti ed agli allievi utili
strumenti per la conoscenza del territorio. Le proposte comprendono
progetti didattici, escursioni e laboratori scientifici finalizzati alla scoperta
delle peculiarità ambientali, paesaggistiche e naturalistiche del Parco.
A ragione di questo orientamento, il parco fluviale dell’Alcantara si
impegna ad aderire al progetto Impatto Zero® con tutte le attività di
educazione ambientale, per dare una ragione in più al proprio impegno.
Valutando la realtà stessa dell’ente parco, risulta evidente il forte interesse
che l’organizzazione riserva alla causa ambientale. Il rapporto dell’ente con
Impatto Zero® non è altro che un valore aggiunto alle politiche interne del
parco, un modo per concretizzare l’impegno già esistente verso la
salvaguardia della natura.
Per far scoprire, conoscere, amare e rispettare il fiume Alcantara il Parco ha
realizzato un Centro di Educazione Ambientale nel Comune di Castiglione
di Sicilia rivolto a tutti i curiosi della natura e in modo particolare al mondo
della scuola.
È basilare la collaborazione dell’organizzazione con le università limitrofe
(Messina, Palermo, Catania); l’impegno degli organizzatori a divulgare un
forte interesse verso il territorio attraverso uno stretto legame lavorativo con
le scuole di ogni ordine e grado, attraverso laboratori e progetti didattici.
Risultati
L’attenzione al mondo della scuola, che rimane comunque un “interlocutore
privilegiato” delle iniziative in questo campo, si è andata estendendo anche
548
Il libro d’oro della responsabilità sociale
all’utenza adulta, coinvolgendo in azioni di informazione e formazione
settori diversi, quali il mondo delle piccole e medie imprese, delle
associazioni di categoria, della realtà produttiva, dei giovani in formazione.
549
Il libro d’oro della responsabilità sociale
FONDAZIONE IRCCS ISTITUTO NAZIONALE TUMORI
Settore sanitario
“Relazionarsi con il paziente straniero in un ospedale oncologico
interculturale e migrant-friendly - un progetto di rete
tra marketing e comunicazione”
Problema
Da quasi due decenni il trend dell’immigrazione in Italia è in continua
crescita (in Lombardia gli immigrati sono il 6% della popolazione). La
peculiarità di tale fenomeno è peraltro l’estrema eterogeneità delle
provenienze, oltre 100 i paesi e le culture d’origine. I presidi ospedalieri
ordinari o di eccellenza hanno sin da subito dovuto affrontare le
problematiche derivanti da questo fenomeno, in quanto l’immigrato può
avere difficoltà ad accedere ad un Istituto a causa di barriere sia linguistiche
che culturali.
Soluzione
La malattia oncologica è stata considerata per molto tempo “prerogativa”
del mondo occidentale e della società ricca. Per gran parte della popolazione
migrante non vi è in generale una diagnosi precisa del male oppure
l’aspettativa di vita è inferiore a quella della fascia di pazienti occidentali
dai 60 anni in su che costituiscono buona parte degli utenti della struttura.
La Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori ha sviluppato a livello
europeo il primo progetto di ospedale multiculturale che si occupa della
problematica oncologica delle popolazioni migranti nella sua integralità: dal
momento dell’accoglienza e della informazione iniziale fino agli studi
epidemiologici, passando attraverso la prevenzione e la cura.
Il Progetto “Verso ospedali "migrant-friendly" in una Europa diversa sul
piano etno-culturale”, nasce nell’ambito della rete HPH (Health Promoting
Hospitals) voluta dall’OMS.
Il progetto ha previsto la mappatura del personale che vanta nel proprio
curriculum una approfondita conoscenza delle lingue straniere e che, oltre
che all’inglese, francese, spagnolo e tedesco, ha conoscenze di cinese,
arabo, armeno e delle lingue slave. Con un notevole risparmio di risorse per
l’Azienda, gli stessi dipendenti, dopo aver superato un’opportuna selezione,
si sono prestati a fungere da interpreti. La formazione di questi operatori è
stata affidata all’utilizzo di slide informative, al fine di svolgere azioni
principalmente mirate alla formazione e al servizio di assistenza,
interpretariato e mediazione culturale con il coinvolgimento di tutte le
550
Il libro d’oro della responsabilità sociale
strutture dell’Istituto e di realtà del terzo settore. Sono stati inoltre creati
ambulatori dedicati, studi clinici ed epimediologici, prevenzione delle
patologie, cartellonistica multilingue.
La campagna di promozione del progetto ha previsto una conferenza stampa
e un comunicato stampa per presentare il progetto e sono state realizzate
brochure informative e pubblicizzato il progetto in sedi pubbliche.
Risultati
Il progetto è stato citato nell’ambito del premio “Marketing della salute”
presentato al Compa di Bologna (Novembre 2006).
Il progetto sarà presentato a Vienna nell’ambito della Conferenza
Internazionale HPH (11-13 aprile 2007) e alla Fiera Milano, nell’ambito di
Milano Check up, nuova rassegna internazionale per gli operatori sanitari in
calendario dal 6 al 9 giugno 2007 con il patrocinio della Federazione
Italiana Società Medico-Scientifiche (FISM).
551
Il libro d’oro della responsabilità sociale
FONDAZIONE IRCCS POLICLINICO “SAN MATTEO”
Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico
Vivere in ospedale: andare a scuola.
Problema
I ragazzi ospedalizzati spesso si sentono esclusi dalla società, non potendo
frequentare la scuola ed i loro amici. Il bambino/ragazzo, già provato per la
malattia, quindi psicologicamente fragile, si potrebbe sentire un escluso, con
tutti i rischi che ciò comporterebbe per la sua guarigione.
Soluzione
La Scuola Superiore in Ospedale come diritto all’istruzione è nata nell’anno
scolastico 2002/03.
L’attività didattica riveste un ruolo rilevante poiché garantisce ai bambini ed
alle bambine, ai ragazzi ed alle ragazze degenti in ospedale il diritto
all’istruzione e contribuisce al mantenimento o al recupero del loro
equilibrio psicofisico. Per questo la Fondazione IRCCS San Matteo e le
istituzioni scolastiche preposte di Pavia si sono impegnate a garantire il
diritto allo studio dei bambini e degli adolescenti ospedalizzati.
La competenza dell’Ente è curare la malattia non solo attraverso pratiche
clinico-assistenziali, ma anche attraverso l’umanizzazione del servizio.
All’interno del progetto “Scuola in Ospedale” è nato il progetto di
REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ LUDICO-SCIENTIFICHE che mira a
ridurre il senso di isolamento dell’allievo lontano dai propri compagni, a
motivare gli studenti nei confronti dell’apprendimento delle materie
scientifiche, migliorando il loro livello cognitivo scientifico e a realizzare
prodotti tecnico-scientifici.
Il progetto prevede di offrire al paziente la possibilità di migliorare il
proprio stato di benessere psicologico trovando soluzioni per occupare gli
spazi “vuoti” della degenza .
Grazie alla collaborazione con enti/associazioni esterni si ritiene possibile
cercare di stimolare ed aiutare il ragazzo ad occupare parte delle ore di
inattività.
Il mantenimento delle relazioni affettive, famigliari ed amicali si realizza
attraverso visite a mostre, incontri con personaggi famosi, festicciole,
momenti di raccoglimento, realizzazione di attività ludico-scientifiche,
letture.
Ad intervento concluso, se l’allievo, pur essendo rientrato al proprio
domicilio e per più di 30 giorni non può essere rienserito nella classe di
552
Il libro d’oro della responsabilità sociale
appartenenza (es. allievi immunosoppressi o traumatizzati), il docente
coordinatore si mette in contatto con il Dirigente Scolastico dell’Istituto
dell’allievo, perché si attivi il servizio di Istruzione Domiciliare.
Contemporaneamente si è inserita una ulteriore collaborazione con i Lions
della Provincia di Pavia che hanno individuato la Fondazione IRCCS San
Matteo, quale sede per istituire una biblioteca, gestita da volontari messi a
disposizione dell’associazione, che garantirà la distribuzione di libri donati
dalla popolazione ai pazienti, ai famigliari ed ai dipendenti della
Fondazione, nasce in questo modo il progetto: UN LIBRO PER AMICO.
Risultati
L’obiettivo di estendere il Servizio della Scuola in Ospedale a tutte le U.O.
è stato raggiunto. L’informazione della presenza di tale servizio a tutti i
coordinatori, uscendo dall’esclusivo ambito pediatrico, ha visto la continuità
del diritto all’istruzione a pazienti ricoverati presso la Clinica di Malattie
Infettive, Ematologia, Clinica Medica, Malattie Apparato Respiratorio,
Cardiochirurgia, Neurochirurgia, Traumatologia, Ortopedia e Oculistica.
Inoltre, l’informazione della possibilità di usufruire del servizio di
Istruzione Domiciliare ha consentito ai pazienti/studenti di continuare le
lezioni al domicilio una volta dimessi.
Il contatto umanizzante, oltre che clinico–assistenziale, con gli
studenti/pazienti ed i loro famigliari da parte degli operatori sanitari e del
SITRA ha ulteriormente rafforzato l’immagine di “buona sanità” fornita
all’interno della Fondazione IRCCS San Matteo.
553
Il libro d’oro della responsabilità sociale
IPAB CASA INSIEME
Istituzione con finalità di assistenza sociale
Servizio di assistenza domiciliare e stimolazione cognitiva a persone
colpite da demenza (servizio specialistico)
Problema
I malati che soffrono di demenza ed i loro familiari si trovano spesso in
condizione di solitudine, soprattutto quando il malato vive in casa.
L’assistenza specialistica a domicilio, che può essere utile per fornire
stimolazione ed interventi specializzati adeguati alle capacità residue
cognitive, funzionali, sociali e motorie e che può sostenere il familiare
offrendo informazioni e supporto psicologico per gestire al meglio se stessi
ed il malato, purtroppo non sempre è possibile.
Soluzione
L’IPAB, dopo l’esperienza collaudata e la formazione permanente attivata
grazie ai Nuclei Speciali per malati di demenza, ha voluto portare il metodo
gentlecare nell’ambito domiciliare, al fine di esemplificare una modalità di
approccio al malato funzionale anche al familiare. L’IPAB ha aperto un
dialogo sulle problematiche legate all’Alzheimer grazie al rapporto con la
Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, che ha completamente finanziato
l’attività domiciliare, provare la funzionalità di determinare strategie,
registrare le criticità e, quindi, studiarne le soluzioni e registrarne i risultati.
Fondamentale è stata anche la collaborazione con gli Enti Pubblici e Privati
e quella con la Regione Emilia Romagna. Il personale di IPAB Casa
Insieme ha avuto un ruolo fondamentale sia nella definizione dei piani di
intervento individualizzati per i malati e le loro famiglie, sia nel promuovere
il servizio. L’IPAB ha investito nel Servizio non solo attraverso la selezione
e la formazione di Operatori domiciliari specializzati, ma anche investendo
nella
formazione
degli
addetti
amministrativi,
consentendo
l’approfondimento di pratiche e percorsi che meglio si adattano alla
flessibilità che il Servizio Specialistico ha richiesto. L’IPAB, inoltre, ha,
negli anni, rafforzato la sua campagna di ricerca fondi per l’Alzheimer con
campagne di sensibilizzazione sulla malattia. L’IPAB, infine, si è attivata
incontrando i partner pubblici e privati del territorio proprio nelle loro sedi e
cercando di individuare aspettative ed interessi degli interlocutori al fine di
modulare le attività caratteristiche del Servizio Specialistico in base ai
bisogni del territorio.
554
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
Grazie al progetto, i malati hanno risvegliato l’interesse verso alcuni
stimoli, hanno ridotto la frequenza di comportamenti inadeguati, hanno
modificato il tono dell’umore, in senso positivo, in presenza dell’operatore e
hanno recuperato alcune capacità funzionali. Agli operatori sono state
delegate alcune attività di gestione del malato. Sicuramente la
considerazione nei confronti dei Servizi Socio/Assistenziali da chi ha
usufruito del servizio è migliorata e la maggior parte delle persone si è
dichiarata soddisfatta di averlo utilizzato.
555
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CURNO
“Albero Custode” – Progetto di educazione ambientale
Problema
In un contesto come quello attuale caratterizzato da profondi mutamenti
ambientali, culturali ed economici, è necessario che nel campo
dell’educazione vengano promosse nuove iniziative in grado di favorire la
percezione, l’analisi, la comprensione e il cambiamento degli atteggiamenti
da parte dei singoli individui nelle relazioni tra uomo e ambiente. Di fronte
a tale sfida, il concorso della scuola, quale principale agenzia educativa e
formativa per le future generazioni, nonché parte integrante della società
civile, appare indispensabile: ad essa è chiesto di accettare la sfida
promuovendo l’educazione interculturale ed ambientale su tutti i livelli.
Soluzione
Il progetto, di durata pluriennale, trae spunto da un’iniziativa promossa
nell’anno 2001 dalla Provincia di Bergamo – Settore Politiche Sociali relativa ad un percorso di informazione-formazione sulla qualità degli spazi
urbani e la promozione dei diritti dei minori (L.285/97).
Per i primi due anni (anni scolastici 2003/2004 e 2004/2005) il progetto si è
concretizzato con un’esperienza di riqualificazione dei giardini scolastici di
due scuole primarie, secondo un modello operativo che prevedeva la diretta
partecipazione degli alunni, degli insegnanti e dei genitori. Il percorso ha
mirato principalmente ad accrescere le opportunità ludiche e didattiche per
gli alunni, a rendere più accessibili le aree verdi della scuola favorendo una
maggior fruibilità da parte degli alunni disabili, a favorire momenti
d’incontro tra generazioni diverse.
Negli anni scolastici 2005/2006 e 2006/2007 il progetto si è esteso dai
giardini scolastici al territorio circostante.
L’obiettivo generale del progetto è quello di far conoscere l’ambiente
sperimentandolo, vivendolo e poi studiarlo operativamente per
comprenderne la storia, le caratteristiche, i limiti, le risorse, in vista di un
intervento operativo, reale, in collaborazione con i genitori e gli
amministratori locali, per garantire al proprio territorio un futuro migliore,
uno sviluppo sostenibile. Il progetto mira ad essere un’ opportunità per
avviare un laboratorio di studi ambientali e di intervento territoriale,
attraverso l’analisi dei problemi e la progettazione partecipata di soluzioni
ai problemi riscontrati. Per fare questo è stata necessaria la collaborazione
delle famiglie, degli uffici pubblici (ufficio tecnico, assessorato
556
Il libro d’oro della responsabilità sociale
all’urbanistica, vigili urbani…) e di professionisti esperti nei settori indagati
(architetti, urbanisti, pediatri, pedagogisti…).
Dall’anno scolastico 2005 il progetto “Albero Custode” ha assunto una
dimensione europea legandosi al Progetto Comenius “Vivere insieme in un
ambiente sostenibile”, coordinato dall’I.C. di Curno che ha visto coinvolte
in un percorso triennale i seguenti partner scolastici: Italia ( Curno Leffe),
Inghilterra, Finlandia, Portogallo, Spagna (Barcellona, Palma De Maiorca) e
Polonia. L’iniziativa ha previsto una progettazione partecipata attraverso
attività laboratoriali di gruppo dei bambini con il coinvolgimento attivo dei
genitori. L’obiettivo è stato quello di coinvolgere tutti gli alunni ed i loro
genitori nella ri-progettazione partecipata degli spazi verdi dei diversi
edifici scolastici, partendo dalla loro esplorazione (sensoriale, scientifica,
topologica) e dalla riflessione sulla fruibilità di detti spazi anche da parte dei
compagni disabili su sedia a rotelle o con deambulazione non
completamente autonoma. Gli insegnanti presenti al seminario provinciale
del 2001, hanno diffuso le informazioni nelle loro scuole e ciò ha portato
alla costituzione di un piccolo gruppo di lavoro (“gruppo giardini
scolastici”) composto da tre insegnanti, rappresentanti di ciascun plesso
scolastico, dalla psicopedagogista e da un genitore (tecnico comunale) con
esperienze precedenti nel campo della “progettazione partecipata”. Il
gruppo si è allargato fino a coinvolgere circa 70 genitori che si suddividono
in sottogruppi tematici.
Risultati
L’adesione alle varie iniziative in tema di educazione ambientale e la
disponibilità a svolgere le attività correlate al progetto sia da parte dei
docenti, sia da parte degli organi collegiali, sia del personale della scuola
dimostrano che la modalità di progettazione partecipata incrementa la
condivisione delle motivazioni.
557
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ISTITUTO DI PREVIDENZA PER IL SETTORE MARITTIMO
(IPSEMA)
Ente pubblico di previdenza e assistenza
Bilancio Sociale d’Istituto – Edizione anno 2005
Problema
Un fenomeno nuovo da alcuni anni interessa le Amministrazioni pubbliche
in Italia: il bilancio sociale, cioè la redazione di uno strumento capace di
rendere contoai cittadini del proprio operato, di rendere trasparenti i
programmi, le attività e i risultati raggiunti. Questa esigenza di
rendicontazione in ambito pubblico è rilevante in primo luogo perché il
bilancio sociale ha natura volontaria, non è cioè richiesto da specifiche
disposizioni normative o adempimenti contabili e si qualifica come diverso
e aggiuntivo rispetto al tradizionale bilancio d’esercizio; in secondo luogo
perché il bilancio sociale costituisce uno strumento per riaffermare la
funzione sociale dell’azione amministrativa e una sperimentazione di forme
innovative di confronto e dialogo con i cittadini-utenti.
Soluzione
L‘insediamento della nuova Consiliatura, negli anni 2004 e 2005, ha
segnato un momento di svolta per l’attività dell’IPSEMA, grazie ai
programmi elaborati dagli Organi che hanno posto l’accento sulla missione
istituzionale dell’Istituto e sulla volontà di arricchirla di ulteriori contenuti
per rispondere meglio alle aspettative dell’utenza.
Assoluta centralità è stata data ai temi della qualità della prestazione offerta
e della centralità del ruolo dell’utente, non più inteso come semplice
destinatario dei servizi ma come partner privilegiato che consente
all’Istituto di valutare la rispondenza delle prestazioni erogate ai bisogni
collettivi.
Il processo di rinnovamento culturale e gestionale sopradescritto ha reso
necessario il ricorso a strumenti innovativi di comunicazione, capaci non
solo di rendere conto degli impegni presi e dei risultati conseguiti ma
contestualmente di favorire il dialogo ed il confronto con i propri utenti. Il
Bilancio Sociale è apparso tra i documenti di rendicontazione il più adatto a
descrivere le attività dell’Istituto ed a fornire i fatti e le informazioni
qualitative e quantitative sulle attività e sull’utilità sociale svolte, affiancato,
nella presente edizione relativa all’anno 2005, dal Bilancio del capitale
intangibile e dal Bilancio del capitale relazionale al fine di consentire la
misurazione del proprio capitale intellettuale e della qualità delle proprie
558
Il libro d’oro della responsabilità sociale
relazioni. L’inserimento delle forme di rendicontazione da ultimo citate
consente una visione d’insieme delle attività dell’Istituto creatrici di valore
e completa il sistema di reporting del Bilancio Sociale, illustrando la
sostenibilità dell’Ente nel futuro.
Al progetto di rinnovamento dell’immagine e del ruolo dell’Istituto hanno
aderito e partecipato in primo luogo i dipendenti dell’Ente, contestualmente
protagonisti e portatori di interesse delle iniziative poste in essere.
Parallelamente, gli Organi hanno rafforzato ed esteso le relazioni con i
propri stakeholders anche esterni, a livello nazionale ed internazionale,
coinvolgendoli nello svolgimento della missione dell’IPSEMA e in una
“visione d’impresa” dell’Istituto che ampli e rafforzi le attuali competenze
assegnategli dall’ordinamento, componendo in un quadro unitario di tipo
strategico sia la missione che i valori dei quali l’Ente è portatore.
Risultati
Nell’ambito del contesto istituzionale di riferimento l’IPSEMA ha visto
crescere i rapporti con Enti ed organismi, anche a livello internazionale, nel
perseguimento di obiettivi di tutela sociale integrale per la gente di mare,
tutela che supera l’assolvimento degli obblighi contributivi e richiede il
completamento della garanzia economica con gli strumenti di prevenzione e
sicurezza nel lavoro marittimo.
559
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ISTITUTO LICEALE DECIO CELERI DI LOVERE (BG)
Istituto liceale
Ekoscuola
Problema
I problemi connessi con la gestione delle risorse idriche, e più in generale i
problemi ambientali, sono considerati al momento una seria minaccia alla
stabilità nei paesi industrializzati.
I progetti di gestione delle risorse idriche, di approvvigionamento idrico, di
potabilizzazione delle acque, condotti con un approccio che tenga conto
della prevenzione dei conflitti legati alle risorse naturali sono attualmente di
grande attualità in tutti i paesi del mondo.
Soluzione
L’Istituto liceale Decio Celeri intende promuovere una fruizione sostenibile
delle risorse nell’ambito della gestione dell’Istituto stesso attraverso:
risparmio consapevole dell’energia elettrica, risparmio dei consumi idrici,
acquisizione di un codice di regolamentazione dei libri di testo, acquisti di
carta riciclata senza cloro e certificata FSC, risparmio sui costi di telefonia,
progressiva informatizzazione del “sistema-Scuola” e una sensibile
riduzione della TARSU (l’inclusione dell’Istituto in “categoria speciale” in
riferimento alla virtuosità del progetto) attraverso il coinvolgimento diretto
delle varie componenti scolastiche: dirigenza, docenza, utenza e personale.
A seguito dell’approvazione del progetto nelle sedi istituzionali (Collegio
dei Docenti e Consiglio di Istituto) il progetto è stato prima sottoposto ad
ulteriore vaglio e a successiva condivisione-proposta ai Dipartimenti di
Scienze e Filosofia al fine di individuare i punti critici attuativi e rielaborare
itinerari ad hoc per una attivazione capillare.
Risultati
La possibilità di trasferimento delle esperienze all’utenza ha permesso
l’educazione sull’utilizzo corretto delle risorse tra le famiglie degli studenti.
L’Istituto ha ottenuto la Certificazione Iso 14000 e ha intrapreso una reale
collaborazione col territorio attraverso un processo di fruizione sostenibile e
di progettazione integrata.
560
Il libro d’oro della responsabilità sociale
ITCG MAGGIOLINI
Istituto di Istruzione Tecnica Statale
Impariamo la Responsabilità Sociale
Problema
Le esigenze sempre più evidenti a livello sociale e scolastico di conoscere e
di approfondire una realtà operativa che coniuga sempre di più sociale ed
economico, richiedono di ripensare il ruolo della scuola ed affinare la
didattica e la professionalità maturata su obiettivi mirati.
Soluzione
La necessità di promuovere l’adozione di comportamenti socialmente
responsabili nasce da una sensibilità particolare della scuola rispetto ad
esigenze proprie e condivise con i diversi stakeholders , in coerenza con
l’impegno assunto attraverso la Mission, centrata sulla persona-cittadino
(rispetto di sé e degli altri), e la necessità di garantire strategie conformi al
suo raggiungimento.
Grazie ad un bagaglio di esperienze consolidate sul Territorio con Enti
Locali, Università, Associazioni e Imprese su tematiche etiche (salvaguardia
ambientale, legalità, integrazione, ecc), e grazie alle competenze e agli
strumenti acquisiti da alcuni anni attraverso il Sistema di Gestione Qualità
(SGQ), l’Istituto vuole dare rilievo alla Responsabilità Sociale d’Impresa
(RSI).
La definizione del progetto e la relativa condivisione è scaturita attraverso
riunioni dei Consigli di Classe, dei Gruppi di lavoro per indirizzo, del
Gruppo di progetto. Il confronto ha permesso di raccogliere informazioni
sulle diverse esigenze, per definire un’analisi di fattibilità , considerate le
competenze e la disponibilità a collaborare da parte dei diversi partner e dei
soggetti che aderiscono. È stato così promosso un progetto che, attraverso
strumenti di rilevazione (griglie), ha previsto lo sviluppo di Unità Didattiche
(UD) ordinate in diverse aree (sociale, economica, della legalità,
dell’ambiente) al fine di sistematizzare i contenuti di responsabilità sociale
nelle diverse discipline per le varie classi dell’Istituto.
All’interno dei vari percorsi disciplinari, alla fine di ogni anno scolastico,
sono state realizzate verifiche per le diverse Unità Didattiche (UD), anche
interdisciplinari, attraverso test di contenuto e di valutazione delle
modifiche dei comportamenti responsabili all’interno del gruppo Classe,
dell’Istituto e all’esterno. La valutazione è stata effettuata all’interno
dell’attività didattica, attraverso Certificazione della partecipazione al
561
Il libro d’oro della responsabilità sociale
lavoro e della valutazione dei relativi risultati con l’attribuzione di crediti
formativi. In particolare, grazie a risorse umane con precise competenze
formative e progettuali e ad una politica estremamente attenta alla
formazione del personale e all’attivazione di corsi e progetti sperimentali,
l’istituto può contare su un potenziale di professionalità che può fare del
progetto un’interessante scommessa per ripensare in modo mirato la propria
didattica e l’organizzazione.
La sistemazione dello spazio web, fatta in collaborazione con un gruppo di
studenti del corso Mercurio, garantisce una maggiore visibilità e diffusione
del Progetto e dei suoi esiti.
L’Azienda Tutor Nearchimica collabora con l’istituto attraverso il supporto
progettuale e la realizzazione di incontri con docenti e studenti su
approfondimenti di problematiche aziendali, utili strumenti di confronto e
osservazione sulla realtà. Grazie inoltre al consolidato raccordo con le
Imprese, Associazioni ed Enti del Territorio, si è estesa la collaborazione a
Confindustria Altomilanese di Legnano che da anni supporta la scuola in
diversi percorsi.
Risultati
Accanto a sicuri benefici in termini di ritorno d’immagine per la scuola e i
suoi partner, il vero risultato si è tradotto in una nuova attenzione della
persona nei confronti di sé e degli altri e degli effetti dei propri
comportamenti. Si è creata una nuova attenzione a riconoscere, raccogliere,
diffondere, collaborare, applicare gli strumenti della Qualità, in stretta
coerenza con gli obiettivi prefissati. Si sono affinate le competenze, rispetto
alle tecniche di confronto, alla padronanza degli strumenti e dei sistemi di
rilevazione, allo studio dei comportamenti, a verificare come connotare di
nuove competenze i profili professionali, all’interesse per il confronto delle
esperienze aziendali, nella piena consapevolezza che la diversificazione
degli interventi sia un arricchimento comune.
562
Il libro d’oro della responsabilità sociale
OFFERTA SOCIALE ASC
Consorzio di servizi socio-assistenziali.
PERCORSI DI CRESCITA – progetto per l’inserimento e
l’integrazione lavorativa degli adolescenti (UOIL area adolescenti)
Problema
La complessità della nostra società, l'abbandono di un percorso formativo e
la difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro, pongono l'adolescente in
difficoltà a forte rischio di esclusione sociale. Gli adolescenti che hanno alle
spalle diversi fallimenti, spesso hanno difficoltà a vedersi in un futuro non
solo lavorativo, ma anche di vita.
Soluzione
I Servizi e interventi realizzati da Offertasociale, gestiti direttamente o in
collaborazione con il Terzo settore locale, mirano a recuperare, mantenere
e promuovere il benessere dei cittadini e lo sviluppo delle persone
nell’ambito dei rapporti familiari e sociali, con particolare riferimento alle
persone in stato di maggior bisogno e fragilità.
Attraverso Offertasociale i comuni accedono ai finanziamenti previsti da
leggi regionali, leggi nazionali di settore, risorse del fondo sociale europeo
per avviare progetti sociali di diversa natura con l’obiettivo di disegnare il
programma di lavoro comune con le altre parti sociali, sviluppare sinergie e
ottimizzare le risorse per i servizi e gli interventi sociali.
All’interno degli interventi a favore dello sviluppo dei Percorsi di Crescita
si inserisce la UOIL adolescenti (Unità Operativa Inserimenti Lavorativi),
che si occupa di orientamento al lavoro di ragazzi e ragazze, dai 15 ai 18
anni dei comuni del Vimercatese e del Trezzese. Il servizio prevede
l’accompagnamento degli adolescenti, che hanno abbandonato la scuola e
che si trovano a rischio di esclusione o di devianza sociale, con il forte
coinvolgimento delle famiglie, in un percorso di crescita che li vede attori
del cambiamento.
Diverse figure professionali, tra i quali un educatore professionale, un
assistente sociale e uno psicologo, concorrono al raggiungimento degli
obiettivi specifici, sia attraverso interventi individuali in rapporto uno a uno
(colloqui, tirocini formativi e di orientamento,...), che di gruppo (gruppo
adolescenti e gruppo genitori, laboratori di informatica e di video,...)
Il Progetto prevede la Formulazione di un piano di lavoro composto dalla
formazione di un Gruppo Adolescenti che segue Laboratori di Informatica e
di Video, a tirocini Formativi e di Orientamento. L’intervento dà la
563
Il libro d’oro della responsabilità sociale
possibilità inoltre di ottenere una Borsa lavoro presso aziende selezionate al
fine di orientare gli adolescenti al mondo del lavoro e di ottenere un
monitoraggio post assunzione
Durante tutto il percorso sono previsti dei momenti di verifica con il
ragazzo/a, con la famiglia, con i segnalanti e con le aziende ospitanti.
L'equipe degli operatori/trici è il cuore dell'intervento rivolto all'adolescente
ed alla sua famiglia ed è un importante momento di confronto sulle
problematicità e le criticità sempre nuove che pongono quotidianamente
gli/le adolescenti.
Il lavoro in stretta collaborazione con i servizi sociali comunali segnalanti,
con le agenzie educative del territorio, gli incontri di supervisione, aiutano
gli operatori ad analizzare situazioni di bisogno sempre più complesse.
Risultati
Dal 1999 al 2006 sono stati seguiti dalla UOIL adolescenti 170 adolescenti
con una media di 19 nuovi accessi all'anno, con un aumento dell'età di
accesso verso i 17/18 anni ed un incremento di ragazzi/e che hanno
abbandonato la scuola durante la secondaria di II grado.
La complessità delle situazioni, sia segnalate che giunte spontaneamente al
servizio, hanno fatto aumentare il tempo di permanenza al servizio e
diversificato il tipo di intervento in un'ottica di coinvolgimento costante
della rete (servizi sociali, famiglia, azienda ospitante).
564
Il libro d’oro della responsabilità sociale
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO - SERVIZIO POLITICHE
SOCIALI E ABITATIVE
Ente Locale
Servizio di trasporto e accompagnamento a favore di portatori di
minorazione MuoverSi.
Problema
Il trasporto è l'elemento chiave della mobilità sul territorio europeo, sul
quale contano quasi 38 milioni di disabili, ovvero quasi il 10% dell'intera
popolazione. Un'efficace mobilità sul territorio è il primo obiettivo da
raggiungere per una maggiore autonomia ed un'adeguata integrazione
sociale delle persone con ridotta capacità motoria (disabili, anziani, ecc.). Il
servizio di trasporto che le aziende del trasporto pubblico e gli operatori del
settore devono garantire non dove essere limitato al semplice trasferimento
verso le destinazioni abituali (scuola, lavoro, centri sociali, sanitari, ecc.),
ma deve favorire gli spostamenti estemporanei verso qualunque
destinazione (cinema, teatri, biblioteche, centri commerciali, ecc.).
Soluzione
Con “MuoverSi”, il Servizio Politiche Sociali e Abitative della Provincia
Autonoma di Trento si è posto gli obiettivi rafforzare il rapporto con il
Cittadino attraverso una maggiore attenzione all’ascolto delle sue richieste,
alla qualità del servizio erogato e alla comunicazione di quello che viene
fatto, attraverso la Carta dei Servizi; rendere meno burocratiche le attività,
definendo cosa viene fatto, i ruoli e le responsabilità all’interno
dell’organizzazione; valorizzare e coinvolgere nel miglioramento continuo
il personale operante all’interno della Pubblica Amministrazione, che può
fornire in qualunque momento spunti e soluzioni di miglioramento.
“MuoverSi” è il sistema di trasporto ed accompagnamento dei portatori di
minorazione dal proprio domicilio alle varie destinazioni (svago, sanità,
lavoro...) certificato ISO 9001.
Gli utenti sono titolari di un voucher chilometrico assegnato tramite un
sistema informatico/informativo che consente la gestione di circa 800
disabili che viaggiano ogni giorno dell'anno dalle ore sette del mattino alle
undici di sera. La partecipazione dell'utente è garantita tramite
rappresentanti in seno ad un Comitato di gestione.
Il risultato ottenuto in senso soggettivo è stato quello di aumentare il livello
di socializzazione del disabile, favorendo la sua capacità di viaggiare in
modo autonomo con costi sostenibili e qualità certificata in un’ottica
565
Il libro d’oro della responsabilità sociale
innovativa di “buoni di servizio” volto a promuovere la centralità del
cittadino-utente permettendo allo stesso di organizzare i propri viaggi
scegliendo liberamente fra diversi fornitori, in base alle sue necessità e al
suo personale giudizio sulla qualità del servizio
Il progetto è coerente con il percorso di accountability definito dalla
Provincia Autonoma di Trento il cui modello valoriale è stato
appositamente definito dalla Giunta provinciale. Questo particolare ambito
progettuale si innesta nel tema complessivo della sostenibilità: la Giunta
Provinciale ha recentemente approvato i criteri per il finanziamento in conto
capitale dei vettori stabilendo di privilegiare mezzi ecologici.
Sul piano dei vettori sono stati ricercati, con preventiva indagine di mercato
effettuata da un consulente esterno, solo quelli in grado di possedere rigidi
requisiti in termini di mezzi, organizzazione, stabilità finanziaria e qualità
del servizio reso nonché di garanzie nei confronti degli utenti tali da poter
essere inserite in apposita carta dei servizi senza alcuna distinzione tra profit
e no profit.
L’iniziativa ha coinvolto i seguenti soggetti: Provincia Autonoma di Trento,
Associazione Nazionale Guida Legislazione Andicapatti Trasporti
(A.N.G.L.A.T.), Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili
(A.N.M.I.C.), Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del Lavoro
(A.N.M.I.L.), Cooperativa HandiCREA, Consorzio dei Comuni trentini,
Unione Italiana Ciechi, Associazione Pro.di.Gio., cooperativa La Ruota,
cooperativa La Strada, cooperativa La Casa, Consorzio autotrasportatori
Trentini, cooperativa Taxi Trento, Lattanzio & Associati, BVQI Italia,
Clesius Welfare Engineering, Informatica Trentina, Centri di Assistenza
Fiscale di C.G.I.L., C.I.S.L., U.I.L. A.C.L.I.
Risultati
Il servizio “MuoverSi” nell’arco degli anni ha assunto alti livelli non solo
limitatamente al territorio provinciale ma anche in tutt’Italia. Sulla spinta
di “MuoverSi” sono stati infatti creati servizi innovativi per coprire le
ulteriori necessità di trasporto rappresentate dall’utenza disabile, quale
“MuoviTi”, che prevede, a fronte dell’esibizione di una tessera nominativa
rilasciata a seguito di verifica della certificazione attestante una disabilità
superiore al 74%, cecità o ipovedenza grave, l’applicazione da parte del
vettore convenzionato di uno sconto sulla normale tariffa richiesta per il
trasporto.
566
Il libro d’oro della responsabilità sociale
PROVINCIA DI MILANO
Ente Locale
“La Provincia in casa” a Impattozero
Problema
Le Province così come altre amministrazioni pubbliche, hanno tra i propri
compiti quello di supportare e sensibilizzare la cultura ambientale e il
rispetto per l'ambiente, permettendo in questo modo di gestire con
credibilità il rapporto con l’ambiente verso lo sviluppo economico sociale e
la tutela delle risorse.
Soluzione
Impatto Zero®, progetto ideato da Lifegate, è un metodo scientifico
elaborato in collaborazione con Università italiane e straniere specializzate
nel Life Cycle Assessment, disciplina che permette di analizzare il ciclo di
vita dei prodotti quantificandone l’impatto ambientale.
Impatto Zero ha elaborato una formula per quantificare (in kg di CO2) il
“costo ambientale” di aziende, prodotti, persone e grazie alla proprietà degli
alberi di assorbire anidride carbonica, permette di calcolare la superficie di
area boschiva necessaria per compensare tali emissioni.
Lo staff di ImpattoZero, attraverso una serie di dati tecnici relativi alla
rivista, ha calcolato il danno ambientale prodotto dalla Provincia di Milano
e ha misurato la necessaria compensazione. Ha così ideato un programma di
riforestazione su vasta scala nel Costa Rica, 138.000 metri quadri,
eliminando così i 214.720 Kg di Co2 che ogni anno producono le 800.000
copie de “La Provincia in Casa”. La Provincia di Milano ha deciso così di
mettere ad Impattozero® l’attività od un prodotto, in questo caso la rivista
istituzionale “La Provincia in casa”.
Per la parte di promozione dell’iniziativa è stato ampiamente sfruttato il
network di comunicazione di Lifegate (radio, portale internet, magazine)
attraverso la pianificazione di interviste al presidente della Provincia di
Milano e inserzioni sui siti e sul magazine. Al lancio dell’iniziativa è stato
dedicato ampio spazio alla tematica ambientale anche sulla rivista stessa
“La Provincia in Casa” attraverso un’inserzione pubblicitaria e un articolo
di approfondimento.
Risultati
Tra i risultati ottenuti si evidenzia sul piano quantitativo un aumento del
numero degli abbonati attraverso richieste pervenute alla redazione, sul
567
Il libro d’oro della responsabilità sociale
piano qualitativo si riscontrano benefici sull’immagine generale dell’Ente in
termini di “reputazione” presso il pubblico più sensibile alle tematiche
ambientali, i fruitori del network di comunicazione “LifeGate” hanno
dimostrato di apprezzare l’impegno della Provincia di Milano a difesa del
pianeta, sono infatti numerose le richieste di abbonamento alla rivista
pervenute da questo gruppo di cittadini.
568
Il libro d’oro della responsabilità sociale
PROVINCIA DI MILANO
Ente locale
La Responsabilità Sociale d’Impresa: requisito premiante
per i fornitori della Provincia di Milano
Problema
La Responsabilità Sociale d’Impresa è una scelta volontaria
dell’imprenditore, senza alcun obbligo di legge, di rendere maggiormente
trasparente il proprio impegno per la costruzione di relazioni vantaggiose
con il proprio personale dipendente, con i propri fornitori, con i propri
clienti e con la comunità, attraverso scelte rispettose delle persone e
dell’ambiente.
Gli imprenditori però hanno l’esigenza di essere guidati in questo senso con
iniziative che li introducano e li avvicinano al settore così da essere
stimolati ad interrogarsi su quali strumenti adottare per adeguarsi in tempo
ai criteri “etici”.
Soluzione
Il progetto nasce dall’esigenza dell’Amministrazione provinciale di
incrementare la trasparenza nel rapporto con le aziende che si propongono
come fornitori dell’Ente, ma anche dalla consapevolezza che solo
conciliando al meglio le ambizioni economiche delle imprese con il rispetto
delle tematiche sociali ed ambientali si possa creare uno “sviluppo
sostenibile ” del territorio provinciale. A tal fine la Provincia di Milano ha
istituito un Albo fornitori innovativo che, oltre a garantire la massima
trasparenza delle procedure amministrative, coinvolge le imprese che si
propongono come fornitori sul tema della RSI e dell’impatto ambientale
attraverso la sottoscrizione di un codice etico.
Mediante una serie di azioni ed iniziative specifiche rivolte ad uno dei suoi
stakeholder di riferimento, i fornitori, la Provincia di Milano mira a
sensibilizzare e ad incoraggiare un sistema virtuoso di buone prassi,
premiando gli sforzi di quelle imprese che già adottano o intendano
adottare comportamenti di business “sostenibili”.
La Provincia di Milano ha realizzato il sito istituzionale “Albo fornitori”
con all’interno una sezione specifica sul tema della RSI, due guide
informative sulla Responsabilità Sociale d’Impresa e Ambiente e Impresa
con un test di autovalutazione e un depliant esplicativo.
Tutte le imprese pre-iscritte attraverso le pagine del sito, grazie a due guide
on-line dedicate alla RSI e all’Impatto ambientale, hanno “incontrato” il
569
Il libro d’oro della responsabilità sociale
tema della RSI e dello sviluppo sostenibile, avendo modo così di riflettere
sul proprio comportamento imprenditoriale, hanno scelto il grado di
adesione al Codice Etico e, infine, hanno preso atto che comportamenti
“virtuosi” in tema di RSI saranno premiati nell’aggiudicazione delle
forniture dell’Ente.
Dal punto di vista organizzativo, la Provincia di Milano ha affidato ad un
funzionario la responsabilità del progetto ed ha istituito un’apposita unità
operativa per l’Albo fornitori che procede non solo ad un lavoro
amministrativo di controllo ed aggiornamento del data base on-line, ma
fornisce informazioni e supporto alla compilazione e sottoscrizione del
codice etico.
Il progetto si è valso della partnership dello Sportello sulla RSI della
Camera di Commercio di Milano con la quale è stata avviata una proficua
collaborazione per promuovere l’Albo fornitori presso gli associati della
camera e fornire informazioni e formazione adeguata sul tema della RSI ai
fornitori della Provincia. L’UNICEF ha inoltre concesso gratuitamente il
materiale fotografico ed informazioni
per la creazione del DVD
promozionale dell’Albo fornitori presentato al Forum PA di Roma del 2006.
Il progetto è stato presentato in occasione del Forum della PA a Roma nel
maggio 2006 ed è stato divulgato nell’ambito del convegno di
approfondimento sui temi dello sviluppo sostenibile promosso con il
patrocinio della Provincia dal titolo: “All’appalto: la lista della spesa etica
degli enti pubblici”.
Risultati
In ambito sociale la creazione dell’Albo fornitori della Provincia di Milano
ha indotto più di 600 PMI che intendono diventare fornitori dell’Ente a
riflettere sul rapporto esistente tra l’attività di business ed il rispetto
dell’ambiente e dei diritti umani.
570
Il libro d’oro della responsabilità sociale
PROVINCIA DI PARMA - AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE
DI PARMA
Ente locale
Bilancio sociale 2005
Problema
Le pubbliche amministrazioni sono chiamate a rendere conto ai cittadini del
modo in cui utilizzano i fondi pubblici, e come soddisfano in modo efficace
le esigenze e i bisogni della popolazione.
Soluzione
Il bilancio sociale ha rappresentato per la Provincia di Parma non solo una
buona pratica, una raccolta di numeri, uno strumento di propaganda ma
soprattutto è stata la rappresentazione numerica e descrittiva dei risultati
raggiunti, la ricerca di criticità, la comunicazione di fatti secondo verità.
Il documento è inoltre divenuto fondamentale per rilevare i limiti
nell’attuazione delle politiche della Provincia e quindi all’aspetto della
rendicontazione si è aggiunto anche quello correttivo delle azioni intraprese.
Il Bilancio Sociale si è rivelato per la Provincia di Parma un mezzo di
comunicazione e di supporto ai sistemi decisionali, alla governanace e alla
misurazione dei risultati.
L’edizione del 2005 ha illustrato 3 bilanci in un solo Bilancio: Il Bilancio
Istituzionale, il Bilancio di Genere, il Bilancio di Sostenibilità (Sociale e
Ambientale), proponendo tre diversi metodi di lettura delle politiche di una
pubblica amministrazione.
Ha dimostrato la non neutralità della politica nei confronti delle persone e
dell’ambiente, aggiungendo lo sforzo di leggere gli effetti di molti
interventi, rispetto al genere maschile e femminile e alle differenti
conseguenze che derivano a donne e uomini dalla destinazione delle risorse
di un bilancio.
L’area tematica di genere, è diventata strumento di comunicazione
importante anche per le risorse umane, perché si è sviluppata sul filone
dell’organizzazione interna oltre che del mercato del lavoro, della
formazione professionale, dell’imprenditoria.
Il bilancio sostenibile nasce dall’idea che la crescita economica di un
territorio deve essere coerente con la sostenibilità del vivere, con il rispetto
dell’ambiente e del welfare sociale, con la tutela delle fasce deboli della
popolazione e in generale della persona.
571
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Caratteristica assolutamente originale del bilancio realizzato dalla Provincia
di Parma è stata quella di evidenziare i dati del consuntivo “allargato”. Con
il consuntivo allargato, abbiamo rappresentato un totale di bilancio che
assorbe il consuntivo provinciale e tutto quanto da esso non è transitato, ma
che ha costituito ricchezza attratta e valore aggiunto per il territorio.
L’intero lavoro è stato curato dal gruppo di lavoro dedicato, che attraverso
periodiche riunioni ha monitorato lo stato di avanzamento del progetto,
acquisendo i dati e le informazioni dai singoli servizi e facendole confluire
nelle aree di appartenenza.
Risultati
L’obiettivo di raggiungere il più ampio target possibile di stakeholders e di
cittadini parmensi in generale, ai quali comunicare le attività e i risultati in
termini sociali dell’amministrazione, è stato raggiunto.
Il lavoro nel corso degli anni e il continuo confronto con realtà del settore
hanno potuto sviluppare una certa professionalità sull’argomento da parte di
chi ha partecipato attivamente alla stesura del documento.
572
Il libro d’oro della responsabilità sociale
PROVINCIA DI PARMA - ASSESSORATO
ALLE POLITICHE SOCIALI E SANITARIE
Ente locale
Appartamenti protetti – Progetto pilota sperimentale
per il riconoscimento degli oneri a rilievo sanitario
ad anziani non autosufficienti accolti presso appartamenti protetti
Problema
La presenza, ormai rilevante dal punto di vista quantitativo, di un numero
sempre maggiore di anziani non più autosufficienti rende necessaria la
creazione di luoghi e di forme di assistenza alternative alla residenza
protetta presso il loro domicilio, che facciano fronte alle ridotte autonomie,
anche sociali dell’anziano.
Soluzione
Nel 2001 l’Assessorato provinciale alle Politiche Sociali e Sanitarie ha
prodotto un manuale dal titolo “Linee guida per la realizzazione e la
gestione di appartamenti protetti per anziani non- autosufficienti”, frutto di
un gruppo di lavoro costituito dai Comuni, dall’Az. USL e dalle
Organizzazioni Sindacali. Sono stati definiti cosa sono gli appartamenti
protetti, i criteri di accesso e le priorità, le caratteristiche strutturali, la
gestione, la valorizzazione delle risorse informali e il piano economicogestionale.
L’Appartamento Protetto è una struttura abitativa destinata ad anziani
singoli o in coppia, disegnata e attrezzata in modo da garantire il più ampio
utilizzo possibile delle capacità e dell’autonomia dell’anziano, la tutela della
privacy, il mantenimento del sistema delle relazioni familiari e amicali, la
conservazione delle abitudini e degli interessi di vita della persona.
È definito come una soluzione abitativa autonoma, non soggetta ad
autorizzazione al funzionamento, dotata di servizi e dei necessari requisiti di
accessibilità, fruibilità e sicurezza a cui possono accedere anziani singoli o
in coppia. Gli appartamenti sono dotati di sistemi di protezione e tutela per
tutto l’arco delle 24 ore e della settimana, quali portierato e servizi alla
persona. Agli assegnatari viene garantita continuità assistenziale attraverso
interventi assistenziali e sanitari domiciliari definiti, sulla base dei bisogni
in un progetto individualizzato.
Sono destinatari dei progetti candidati al riconoscimento degli oneri a
rilievo sanitario, gli anziani, valutati e certificati dall’UVG, l'Unità di
Valutazione Geriatria, come non autosufficienti o gli adulti assimilabili, per
573
Il libro d’oro della responsabilità sociale
patologia alla condizione anziana, che non possono più continuare a vivere
nella propria casa per motivi di inadeguatezza dell’abitazione, isolamento,
solitudine.
Gli Appartamenti Protetti hanno conquistato nel territorio della provincia di
Parma uno spazio sempre più ampio di consenso a livello di scelte
programmatiche dei Comuni e degli stessi enti gestori, in quanto sempre più
forte e condivisa è l’idea che la casa, in particolare l’appartamento protetto,
possa rappresentare la soluzione ottimale e normale per gli anziani non
autosufficienti, sostituendosi, sia pure in modo graduale, alla cultura del
posto letto e al sistema attuale di strutture residenziali.
All’interno dell’Assessorato alle Politiche Sociali e Sanitarie della Provincia
di Parma è stato coinvolto l’ufficio Anziani che si occupa di altri progetti
sulla popolazione anziana e che è in contatto con le associazioni di
volontariato che si occupano di anziani.
Risultati
Le persone dell’Ufficio Anziani coinvolte hanno espresso soddisfazione
soprattutto per la condivisione degli obiettivi e dei valori che stanno alla
base del progetto. Hanno creduto nella sua positività e intendono continuare
a lavorare sul tema della domiciliarità per gli anziani.
Visto il gradimento elevato della soluzione, le potenzialità di sviluppo del
progetto si sono rivelate forti e percorribili nel tempo.
574
Il libro d’oro della responsabilità sociale
PROVINCIA DI PARMA - ASSESSORATO
ALLE POLITICHE SOCIALI E SANITARIE
Ente locale
Pa.ì.S – Partecipa il Sociale
Problema
Le amministrazioni pubbliche sono state chiamate negli ultimi anni ad una
maggiore e diretta assunzione di responsabilità nella definizione e nel
raggiungimento di obiettivi di risultato. In ambito pubblico la responsabilità
sociale coincide con la finalità istituzionale di ogni singola
amministrazione, che per propria natura è chiamata a generare con la
propria azione effetti positivi nei confronti di una comunità.
Soluzione
La Provincia di Parma, già socio dell’Associazione Rete del Nuovo
Municipio, sostiene la democrazia partecipativa vista come una risorsa per
lo sviluppo locale e per la coesione sociale e per la vita e l'identità della
comunità stessa. L'attenzione alla soddisfazione dei bisogni dei cittadini è
alla base del processo di trasformazione e modernizzazione in atto nelle
Pubbliche Amministrazioni. Tale obiettivo può essere realizzato favorendo
innanzitutto un rapporto di collaborazione e di costante coinvolgimento dei
cittadini alle decisioni pubbliche, superando una visione della
partecipazione limitata alla sola raccolta delle preferenze e ponendo
maggiore enfasi sul ruolo propositivo dei cittadini. L’e-democracy, ovvero
l’utilizzo delle ICT, Information and Communications Technology, per
favorire la partecipazione dei cittadini alla vita delle Amministrazioni,
rappresenta una linea di azione con una forte propensione sperimentale.
“Pa.ì.S – Partecipa il Sociale” è il nome del progetto di e-democracy
presentato dalla Provincia di Parma, Assessorato alle Politiche Sociali e
Sanitarie e cofinanziato dal Cnipa (Centro Nazionale per l’Informatica nella
Pubblica Amministrazione) nel quadro della seconda fase di attuazione del
progetto di “e-government nelle Regioni e negli Enti Locali”.
Partecipa il Sociale è iniziato ad ottobre 2005 e si è concluso a novembre
2006. Il progetto è stato composto da tre azioni: Sociale.Parma, OPPS-P e
Lab.
“Sociale Parma” ha riguardato il rafforzamento e il radicamento sul
territorio del portale dell’Assessorato della Provincia attraverso
l’implementazione di strumenti come forum e newsletter e l’adeguamento a
standard internazionali di accessibilità.
575
Il libro d’oro della responsabilità sociale
La seconda azione, OPPS-P, è stata finalizzata a rendere più partecipato il
lavoro di monitoraggio compiuto dall’Osservatorio Provinciale delle
Politiche Sociali, attraverso un potenziamento degli strumenti di rilevazione
in modo da ottenere una lettura dei bisogni e delle richieste del territorio più
vicina alle problematiche della cittadinanza e coinvolgendo i cittadini in
modo diretto.
La terza azione, il laboratorio di democrazia partecipativa (Lab) attivato nei
tre comuni di Fidenza, Colorno e Collecchio, ha coinvolto i giovani
attraverso strumenti tradizionali come le assemblee e digitali come i forum
e il voto elettronico. È stata un’esperienza di progettazione partecipata su un
oggetto deciso con le amministrazioni comunali, in cui i ragazzi, si sono
trovati a discutere e prendere delle decisioni, attraverso la sperimentazione
dell’e-vote.
Attraverso l'uso di strumenti diversificati ed evoluti dal punto di vista delle
tecnologie dell'informazione e della comunicazione, l'obiettivo principale
del progetto è di indurre una maggiore partecipazione dei cittadini alla vita
politica locale, tramite un coinvolgimento nella fase di elaborazione della
decisione.
Un’equipe di lavoro interno all’assessorato alle politiche sociali ha seguito
le fasi del progetto. Le persone sono state coinvolte nelle azioni di progetto
più attinenti alle loro regolari attività, in modo da valorizzare le competenze
e conoscenze di cui si è in possesso. Per motivare e formare il personale
coinvolto e in generale l’ente provinciale è stato organizzato un seminario
di tre giornate sul tema della democrazia partecipativa, tenuto da esponenti
politici e universitari di rilievo nazionale che hanno portato le loro
esperienze e i risultati delle loro ricerche sulla democrazia partecipativa.
Sul versante della soddisfazione dell’utenza gli strumenti utilizzati sono
stati l’attivazione di sondaggi cartacei e online sul gradimento del portale
della Provincia e la formazione di un focus group intermedio e finale con il
coinvolgimento dei soggetti partecipanti ai giurì di cittadini e ai laboratori
di democrazia partecipativa.
Risultati
Il progetto ha permesso la sensibilizzazione delle Amministrazioni e della
cittadinanza sul significato dell'introduzione di pratiche partecipative nella
gestione del territorio e la partecipazione reale dei giovani dei Comuni
coinvolti nel progetto nella decisione di interventi sul territorio stesso.
L’iniziativa ha inoltre consentito l’apertura e la facilitazione del dialogo e
dello scambio tra cittadini e Amministrazioni (Provinciale e Comunali)
attraverso momenti di incontro reale e di discussione on line.
576
Il libro d’oro della responsabilità sociale
PROVINCIA DI PARMA - ASSESSORATO
ALLE POLITICHE SOCIALI E SANITARIE
Ente Locale
Un aiuto agli anziani vittime di furti e truffe
Problema
Troppo spesso gli anziani sono facili vittime di truffatori e criminali che
approfittano della solitudine e dell’isolamento di cui, non di rado, gli stessi
anziani soffrono, soprattutto nelle grandi città.
Soluzione
Il progetto “Un aiuto agli anziani vittime di furti e truffe” è nato nel 2004,
ed è tuttora in corso, per iniziativa dell’Assessorato ai Servizi Sociali e
Sanità della Provincia di Parma in collaborazione con la Regione Emilia
Romagna e le associazioni di volontariato Auser e Coordinamento
Provinciale dei Centri Sociali, Comitati anziani e Orti, il Comitato
Comunale Anziani di Parma e i seguenti partners pubblici: Forze
dell’Ordine ( Polizia di Stato – Carabinieri - Polizia Municipale di Parma),
Organizzazioni Sindacali dei Pensionati (SPI CGIL- FNP CISL- UILP
UIL), Associazioni degli Artigiani (Confederazione Nazionale
dell’Artigianato- Confartigianato APLA- Gruppo Imprese Artigiane), e
Poste Italiane.
L’iniziativa ha previsto incontri di sensibilizzazione presso Centri Sociali o
Centri Anziani di Parma e provincia nei quali sono stati messi in campo gli
strumenti informativi, quali depliant realizzati in collaborazione con le
Forze dell’Ordine e contenenti consigli utili, messa in scena di alcune
situazioni divertenti con il supporto di una compagnia dialettale e di alcune
attrici anziane volontarie che hanno illustrato le più comuni situazioni di
furto o raggiro in modo divertente ed istruttivo, coinvolgimento delle Forze
dell’Ordine per dare consigli in merito alla prevenzione. È stato realizzato
un dvd da distribuire a tutti i Centri Anziani del territorio, per raggiungere
anche quelle realtà dove non è stato possibile effettuare fisicamente gli
incontri.
La Provincia di Parma ha affidato la gestione all’Auser di una linea
telefonica a cui rispondono volontari appositamente formati per assistere
persone che hanno subito un furto o una truffa e per ricevere sostegno
psicologico e aiuto pratico nel disbrigo di pratiche burocratiche.
L’iniziativa ha previsto la realizzazione di una campagna pubblicitaria nelle
due principali emittenti cittadine, attraverso due diverse serie di spot
577
Il libro d’oro della responsabilità sociale
pubblicitari e la distribuzione e affissione del materiale informativo presso
Enti Pubblici e sedi dei partner.
Nel mese di giugno 2005, in collaborazione con le Poste Italiane, sono stati
approntati dei punti informativi gestiti dalle associazioni presso tre filiali
cittadine nei giorni di pagamento delle pensioni.
Gli incontri periodici nei Comitati Anziani di Parma e provincia sono una
occasione di confronto e scambio costante tra gli attori coinvolti sugli esiti
delle varie fasi di realizzazione del progetto.
Risultati
Il progetto ha permesso la sensibilizzazione della cittadinanza e delle
amministrazioni locali sulla tematica dei furti e delle truffe ai danni della
popolazione anziana, il rafforzamento della fiducia dei cittadini verso
l’opera delle Forze dell’Ordine, la diffusione di buone pratiche in merito
alla salvaguardia personale.
Il personale è stato soddisfatto del coinvolgimento nel progetto soprattutto
per l’acquisizione di nuove competenze in ambito comunicativo, avendo
collaborato con agenzie e professionisti della comunicazione, e per la
sinergia creatasi con gli altri partner che ha permesso l’affinamento delle
competenze relazionali e delle competenze più specifiche relative alla
prevenzione.
578
Il libro d’oro della responsabilità sociale
PROVINCIA DI TERAMO
Ente Locale
“Tante Tinte” – la mediazione culturale in carcere
Problema
L'alta percentuale di persone straniere detenute ha modificato la
composizione umana delle carceri italiane. Il mutamento della
composizione etnico-culturale della popolazione straniera si traduce in una
difficile integrazione che dilata il disagio di chi in carcere è protagonista di
una nuova re-identificazione linguistica e socio-culturale.
Per evitare processi di segregazione ed innescare adeguate politiche che
favoriscano l'integazione al1'interno delle carceri, è necessario promuovere
la traduzione dei nuovi "codici" o "simboli" culturali e garantire l'offerta di
adeguate risorse materiali e immateriali alle persone straniere come avviene
per i detenuti italiani.
Soluzione
Dall'analisi dei bisogni relativa alla presenza di immigrati sul territorio
provinciale è emerso che fino a poco tempo fa poco era stato fatto per i
detenuti stranieri della Casa Circondariale di Teramo. Grazie all'incipit
ricevuto dall'Area Educativa della Casa Circondariale, è risultato evidente
che attorno alla presenza straniera in carcere convergono una serie di
elementi problematici, che comunque accomunano i problemi dei detenuti
stranieri a quelli di tutta la popolazione detenuta. Per questo la Provincia di
Teramo ha deciso di finanziare nel corso del 2006 ed anche per il 2007 il
progetto "Tante Tinte”: attraverso l'attivazione di uno Sportello Informativo
permanente all'interno della Casa Circondariale di Teramo si assicura un
supporto sia agli operatori penitenziari, sia ai detenuti stranieri. "Tantetinte"
nasce per rafforzare e integrare le azioni di mediazione interculturale gia in
atto presso la Casa Circondariale di Castrogno a cura dell'area educativa in
collaborazione con i volontari dell'associazione "Verso il futuro". È stato
istituito un servizio di sportello informativo interno per i detenuti stranieri
ed è stato supportato, soprattutto economicamente, un Centro esterno di
accoglienza nel quartiere Santo Spirito a Teramo. I1 Centro è una
fondamentale risorsa nelle ipotesi di permessi premio o misure alternative
alla detenzione, per garantire un domicilio dignitoso e gratuito ai molti
condannati stranieri che non hanno alcun riferimento sul territorio e
consente perfino l'accoglienza dei familiari in visita ai congiunti detenuti.
La Provincia di Teramo ha sostenuto tale prezioso servizio, che finora ha
579
Il libro d’oro della responsabilità sociale
potuto contare solo su minimi sostegni economici frutto di donazioni e
carità, migliorandone la funzionalità.
L'alta percentuale di detenuti stranieri (la media in Italia è del 32%) ha
modificato profondamente negli ultimi due decenni le problematiche e
quindi l'organizzazione dell’istituto di pena, la popolazione carceraria è
composta da persone che parlano lingue diverse, hanno usi e costumi molto
differenti fra loro, praticano religioni diverse. I mediatori culturali che
hanno collaborato all'interno della Casa Circondariale, essi stessi stranieri,
hanno facilitato il dialogo e la comprensione tra bisogni delle persone
detenute straniere e gli operatori dei servizi assicurando interventi non solo
di interpretariato linguistico ma anche di orientamento culturale. Per
stabilire un vero dialogo fra detenuti stranieri e operatori dei servizi, oltre
alla traduzione delle parole, è stata necessaria una decodifica delle idee e
dei comportamenti. I percorsi effettuati, individuali e collettivi, hanno
portato anche ad incontrare donne immigrate detenute che vivono la
quotidiana condizione dello sradicamento e dell'emarginazione. La realtà e
la specificità femminile in carcere e molto particolare sia perché le donne
rappresentano la minoranza della popolazione carceraria sia perché quando
si parla di problemi legati a l carcere lo s i fa quasi sempre "al maschile". La
complessità della sfera affettiva, ad esempio, pone le detenute in una
sofferenza particolarmente intensa, sicuramente diversa rispetto a quella
degli uomini, per la lontananza dalla famiglia e dai figli cui si aggiunge
spesso il senso di colpa per averli abbandonati.
L’intervento di Sportello Informativo ha offerto agli stranieri informazioni
sulla normativa italiana e sui servizi per gli immigrati, ha contribuito alla
spiegazione dell'ordinamento penitenziario e ha costruito e consolidato
collaborazioni con altri attori e servizi utili del territorio.
Il Servizio di Sostegno Extracarcerario ha consentito agli immigrati
condannati l'applicazione dei benefici della legge penitenziaria che
prevedono la permanenza fuori dall'istituto, ha offerto una adeguata
accoglienza nell'immediatezza della scarcerazione ai detenuti stessi e a volte
anche ai loro familiari, ha favorito i colloqui in istituto da parte di familiari
e, infine, ha valorizzato l'attività svolta dai volontari e dall’Associazione.
Risultati
I servizi di sportello informativo sono stati utilizzati da 75 persone detenute,
appartenenti a 23 nazionalità diverse, per un totale di 236 colloqui. Grazie ai
colloqui è stato possibile rilevare i bisogni più sentiti dei detenuti e
rispondere alle loro richieste.
580
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Il servizio assicurato dall’Associazione di volontariato “Verso il futuro” ha
permesso a molti detenuti ed ex-detenuti, che non avevano nessun
riferimento esterno su cui poter fare affidamento, la possibilità di trovare
quel sostegno morale e materiale di cui ogni persona necessita per vivere
con dignità e senso di responsabilità.
581
Il libro d’oro della responsabilità sociale
PROVINCIA DI TORINO
Ente Locale
Il percorso di costruzione e di implementazione
del Bilancio Sociale 2004-2005 della Provincia di Torino
che integra le dimensioni di genere e ambientale
Problema
Compito delle pubbliche amministrazioni è gestire la “cosa pubblica”
generando valore per i cittadini per la qualità della vita. È importante
comunicare i risultati ottenuti dalle attività degli enti pubblici, per garantire
trasparenza e individuare le aree di miglioramento.
Soluzione
La Provincia di Torino ha deciso di rendere conto delle attività svolte e dei
valori che le sottendono, informando i suoi portatori di interesse delle scelte
fatte, predisponendo il Bilancio sociale 2004 e 2005 che integra le
dimensioni di genere e ambientale. La Provincia ha scelto di produrre un
documento che confronta due esercizi, il 2004 e 2005, per poter valutare le
prestazioni dell’Ente nella loro evoluzione temporale.
Il Bilancio Sociale è stato redatto sulla base delle indicazioni della Direttiva
sulla Rendicontazione sociale nelle amministrazioni pubbliche, ma la
Provincia di Torino ha sperimentato l’integrazione di documenti, ormai
ampiamente diffusi, quali il “Bilancio Sociale”, il “Bilancio Ambientale” e
il “Bilancio di Genere” in un unico documento.
La Provincia ha individuato come partner la Società di consulenza S.&T. e
come interlocutori primari del progetto il Comitato Scientifico, l’Università
di Torino, l’Ordine dei Commercialisti, l’ARPA, la Scuola di
Amministrazione Aziendale, il CSI-Piemonte, il Politecnico di Torino in
quanto soggetti detentori di competenze strategiche ai fini del progetto per
creare sinergia tra diversi settori e concorrere così al miglioramento del
processo di rendicontazione sociale.
Nel coinvolgimento degli stakeholder, la Provincia ha utilizzato i seguenti
strumenti di comunicazione: lettera di presentazione del percorso per
intraprendere un dialogo, informarli e renderli partecipi a tutti i principali
stakeholder; pagina dedicata sul portale web aziendale con le informazioni
relative al progetto. La Provincia ha inoltre messo a disposizione un
contatto di posta elettronica al quale scrivere per chiedere approfondimenti
o fornire suggerimenti, un Gruppo di lavoro interno quale punto di
riferimento dei dipendenti in merito al Bilancio Sociale e, infine, un
582
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Comitato scientifico al fine di fornire un supporto scientificamente fondato
e definire un modello successivamente trasferibile ad altri enti locali. Il
Comitato, composto da esponenti del mondo accademico, professionale ed
esperti di responsabilità sociale e bilancio, ha avuto il compito di
partecipare alla definizione del modello, monitorare il lavoro in itinere,
validarne il risultato finale e contribuire alla definizione degli obiettivi di
miglioramento.
Oltre alla costituzione di un Gruppo di Lavoro, per il quale sono state
selezionate mansioni strategiche (l’Area Finanziaria, il Controllo di
gestione, l’Ufficio di Statistica), a livello politico è stata istituita una Cabina
di Regia affinché gli Assessori che hanno deleghe affini ai temi principali
del Bilancio Sociale (Bilancio, Politiche Sociali, Pari Opportunità e
Ambiente) avessero l’opportunità di fornire indirizzi al percorso per
adattarlo rispetto all’identità dell’Ente e alle sue modalità di azione.
La Cabina di Regia, formata da 8 membri, ha fornito un supporto al
coordinatore e ha avuto un ruolo di orientamento nel progetto partecipando
alle riunioni di indirizzo (5 incontri).
Al fine di monitorare nel tempo il processo attivato, la Provincia ha previsto
una serie di interventi, quali la pubblicazione del documento sul portale, la
somministrazione di un questionario tramite il quale rilevare le opinioni dei
portatori di interesse rispetto ai contenuti ed alle modalità di realizzazione
del documento di rendicontazione e, infine, l’invio di una lettera agli
stakeholder contattati inizialmente per comunicare loro la conclusione del
Bilancio Sociale e avviare un confronto sulla base del documento
predisposto.
Risultati
L’avvio di un dialogo con i principali stakeholder ha permesso alla
Provincia di plasmare la struttura e i contenuti del Bilancio Sociale
assumendo il loro punto di vista e offrendo loro la possibilità di fornire
suggerimenti ed esprimere la loro opinione sulla base della descrizione di
ciò che è stato fatto e dei risultati ottenuti.
Nella redazione del Bilancio Sociale la forte partecipazione da parte del
personale della Provincia ha prodotto a una condivisione di informazioni tra
le diverse Aree e Servizi che ha soprattutto favorito un confronto per i
progetti trasversali rispetto alla suddivisione delle competenze.
583
Il libro d’oro della responsabilità sociale
REGIONE BASILICATA - AZIENDA SANITARIA USL N.3LAGONEGRO (PZ)
Azienda Sanitaria
Formazione e Benessere
Problema
Cresce l’esigenza di umanizzare i servizi socio sanitari; umanizzare
significa anche ridurre l'abuso di farmaci, evitare le ospedalizzazioni non
necessarie, fare un uso più appropriato dei test diagnostici, contenere gli
interventi chirurgici, costruire servizi che si prendono in cura il paziente
lavorando in rete, porre in essere interventi di limitazione del dolore e così
via. Ciò comporta un grandissimo impegno sul fronte culturale teso a
sviluppare processi di apprendimento tra operatori e cittadini utenti.
Soluzione
L’azienda sanitaria Usl N.3 di Lagonegro ha avviato un processo in cui gli
operatori socio-sanitari tendono a migliorare continuamente la loro capacità
di comprendere le necessità delle persone assistite per permettere ai cittadini
utenti di assumere una sempre maggiore consapevolezza in merito alle
prestazioni o ai processi di cura attivati nei loro confronti.
Con il termine "Politica per l'Umanizzazione", l’azienda ha definito una
dichiarazione di intenti che la Direzione strategica dell'Azienda Sanitaria
USL n.3 di Lagonegro fa propria. Si tratta di una grande assunzione di
responsabilità a cui deve corrispondere un crescente coinvolgimento degli
operatori socio sanitari e degli stessi cittadini utenti, che diventano "registi"
e allo stesso tempo “valutatori” delle prestazioni loro destinate o del
processo di cura attivato nei loro confronti.
L’azienda ha formato una rete di Operatori dei vari Servizi da specializzare
nel settore dell’Umanizzazione, attraverso corsi sui temi della
Comunicazione, Personalizzazione, Lavoro in rete e Umanizzazione in
Sanità, destinati al Personale delle varie strutture aziendali.
Ha inoltre stipulato apposite convenzioni con le Università finalizzate a
consentire ai Medici neolaureati del territorio lo svolgimento di un periodo
di Specializzazione post-Laurea presso le Strutture Sanitarie dell’ASL 3 di
Lagonegro.
Risultati
Il personale è stato sensibilizzato enormemente ed ha manifestato un forte
interesse riguardo i temi dell’umanizzazione; ciò ha determinato anche un
584
Il libro d’oro della responsabilità sociale
diverso approccio a guardare l’organizzazione dei servizi ponendo al primo
posto i bisogni del cittadino.
Il Progetto ha registrato un forte interesse da parte delle Istituzioni (Regione
e Università) e da parte della società civile (Associazioni di volontariato,
Sindacati dei pensionati, associazioni).
585
Il libro d’oro della responsabilità sociale
REGIONE BASILICATA - AZIENDA SANITARIA USL N.3LAGONEGRO (PZ)
Azienda Sanitaria
Miglioramento del benessere organizzativo nell’ASL3
Problema
In questi ultimi anni il servizio sanitario nazionale italiano ha sostenuto
molti cambiamenti che hanno sempre più portato il sistema ad orientare le
proprie risorse verso una nuova cultura, incentrata alla soddisfazione delle
esigenze espresse dai cittadini, utenti del servizio pubblico.
Vi è dunque la necessità di rivedere l’impostazione dei servizi a contatto
con il pubblico, di migliorare il sistema di informazione ai cittadini, di
qualificare la professionalità degli operatori di front line.
Soluzione
Il progetto, promosso dall’Azienda Sanitaria USL N.3 di Lagonegro, ha
come obiettivo quello, in attuazione della Direttiva 24 Marzo 2004, di
migliorare il benessere all’interno di un sistema organizzativo complesso
che è quello di una ASL. Attraverso la rilevazione delle opinioni dei
lavoratori sulle dimensioni che determinano la qualità della vita e delle
relazioni nei luoghi di lavoro e la valorizzazione delle risorse umane.
Nel luglio 2006 si è svolta una Conferenza interna dove è stato presentato il
Progetto ed il percorso di una indagine, alla quale sono stati invitati i
Direttori degli Ospedali, dei Distretti, dei Dipartimenti, delle UU.OO.,
nonché i rappresentanti Sindacali RSU e delle Aree della Dirigenza, i
Responsabili della sicurezza sul lavoro ed il Medico competente. La
Conferenza interna ha creato una prima base informativa necessaria al
prosieguo delle attività.
In seguito il Direttore Generale ha invitato tutti i dipendenti a compilare un
questionario. Nel contempo è stato affisso in tutte le strutture della ASL un
avviso per informarli degli obiettivi dell’indagine e dell’importanza di
aderire all’invito che avrebbero ricevuto. A questo punto ogni dipendente è
stato invitato ad un incontro presso le varie strutture della ASL per un totale
di 23 incontri distribuiti nel periodo Ottobre-Novembre 2005.
Il programma degli incontri ha previsto la presentazione del Progetto
complessivo e della struttura del questionario e le finalità dell’indagine.
586
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
Sono stati compilati un totale di 495 questionari, pari a circa il 60 % dei
dipendenti complessivi dell’ASL. Il personale è stato sensibilizzato
enormemente ed ha rilevato un forte interesse da parte della direzione
strategica.
Il Progetto ha registrato un forte interesse da parte delle Istituzioni, quali la
Regione e altre ASL, e quindi ha contribuito a rappresentare l’Azienda
sanitaria USL3 in forma innovativa nel settore della gestione delle risorse
umane.
587
Il libro d’oro della responsabilità sociale
REGIONE MARCHE
Ente locale
SIRM – Sistema Impresa Responsabile Marche
Problema
Ad oggi, sono diverse le prassi adottate dalle imprese che vogliono in
qualche maniera rendere pubblici i loro comportamenti socialmente
responsabili e che pongono l’accento su una o su un’altra parte della loro
attività. Appare sempre più evidente la necessità di una forma di
riconoscimento che accerti la correttezza e accrediti le attività di marketing
e di gestione aziendale eticamente orientate.
La Responsabilità Sociale d’Impresa non può quindi essere considerata con
parzialità e secondo un approccio autoreferenziale dalla singola azienda;
essa esige un’azione di stimolo, di governance e di coordinamento, in grado
di conferire un valore al contesto locale.
Soluzione
L’Assessorato alla Conoscenza, Istruzione, Formazione e Lavoro della
Regione Marche ha avviato tra il 2005 e il 2006 il Progetto SIRM, al fine di
implementare strategie ed approcci innovativi alla promozione delle risorse
umane e delle variabili di competitività, in grado di valorizzare la
Responsabilità sociale come fattore strategico di sviluppo aziendale e
territoriale.
Il Progetto SIRM – Sistema Impresa Responsabile Marche, realizzato dal
Servizio Istruzione Formazione e Lavoro, tramite la P.F. “Servizi per
l’impiego e mercato del lavoro”, in collaborazione con il Gruppo di Lavoro
per lo Sviluppo Sostenibile, è nato per diffondere la cultura della
Responsabilità sociale tra le imprese marchigiane, promuovendone i
principi, sensibilizzando le parti interessate e sostenendo le imprese
nell’adozione di prassi socialmente responsabili. Le imprese beneficiarie
che hanno preso parte alla sperimentazione sono state complessivamente 19,
distribuite tra le cinque province marchigiane e selezionate, in accordo con
le Associazioni Imprenditoriali regionali e provinciali, tra quelle
appartenenti ai settori turistico-alberghiero, viti-vinicolo ed edileimpiantistico.
Il Progetto SIRM si è articolato in quattro macrofasi:
1. Redazione del progetto esecutivo.
Il Comitato di Progetto ha organizzato un ciclo di forum a carattere
informativo su tutto il territorio regionale, durante i quali si sono affrontati i
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
temi legati alla RSI e si è presentato il progetto. A tali incontri sono stati
invitate a partecipare le istituzioni, le associazioni imprenditoriali, le
organizzazioni sindacali dei lavoratori, le associazioni dei consumatori che
operano nella Regione Marche. All’interno dei Forum è stata illustrata la
sperimentazione prevista dal progetto SIRM e sono stati raccolti commenti
e suggerimenti riguardo il proseguimento del progetto stesso.
2. Creazione degli organi di riferimento, studio ed elaborazione del
Disciplinare Tecnico di Responsabilità sociale.
Questa fase si è soffermata sull’elaborazione di metodologie e strumenti
innovativi, in grado di promuovere approcci integrati alla RSI. Le attività si
sono focalizzate, in particolare, sulla definizione di un Disciplinare Tecnico
di RSI in grado di rispondere alle caratteristiche socioeconomiche del
territorio marchigiano, al fine di ottenere un insieme di procedure gestionali
ed operative che definiscono e “codificano” l’assunzione di atteggiamenti
socialmente responsabili da parte delle singole aziende.
3. Formazione di Auditor di Responsabilità sociale e sperimentazione del
Disciplinare e degli strumenti ad esso collegati nelle aziende.
La metodologia utilizzata si è basata sull’interazione tra i formatori ed i
formandi; tra le varie tematiche prese in esame, si è riservata un’attenzione
particolare alla metodologia e all’approccio da adottare nel rapporto con le
imprese che hanno aderito al Progetto.
4. Adeguamento delle imprese pilota all’adozione di prassi responsabili e
comunicazione dei risultati del progetto.
La valutazione del Codice Etico e del Piano di Miglioramento è stata
effettuata dall’impresa in modo “assistito”, attraverso indicazioni per
l’esecuzione dell’autovalutazione e l’Autovalutazione guidata.
Risultati
Il Progetto SIRM ha permesso alle 19 aziende beneficiarie di acquisire
nuove competenze nell’ambito della Responsabilità sociale, in grado di
favorire l’implementazione di politiche, prassi e strumenti di Responsabilità
sociale, integrandoli con la strategia e con l’operato quotidiano
dell’impresa.
Ha incentivato e facilitato, inoltre, la comunicazione e l’interazione fra gli
attori del contesto socio-economico, attivando momenti di dialogo e di
confronto attraverso l’organizzazione di 6 Forum, di cui 5 a carattere
provinciale e uno a carattere regionale.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
REGIONE PIEMONTE
SETTORE COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE
Ente locale
Etnopoli - Network per lo Sviluppo della Comunicazione Sociale in
Piemonte
Problema
Un tempo le culture distribuite in zone geografiche lontane non si toccavano
mai, ma oggi il processo migratorio crescente e la relazione più stretta tra i
paesi ha imposto la convivenza tra molti codici culturali che si incontrano e
si scontrano.
Soluzione
La Regione Piemonte da anni è impegnata nella progettazione e
realizzazione di campagne di comunicazione sociale su temi diversi.
Nel 2002 la Regione ha dato vita al Network per lo Sviluppo della
Comunicazione Sociale in Piemonte, un'iniziativa che nasce da un accordo
libero e volontario tra soggetti che operano nel mondo della comunicazione
e rappresenta un ideale tavolo di lavoro e di confronto per stimolare la
crescita di forme di Comunicazione Sociale sempre più corrette ed efficaci.
Il Network, attraverso la collaborazione e l'interscambio di esperienze tra gli
operatori del settore, è un sistema formato da una rete di professionisti che
si occupano di comunicazione: agenzie di comunicazione, giornalisti,
concessionarie di spazi pubblicitari, relatori pubblici etc. Ma è anche una
rete che coinvolge realtà diverse come associazioni non profit, imprese,
istituzioni.
“Etnopoli” è una campagna di comunicazione progettata dal Network per lo
Sviluppo della Comunicazione Sociale con l'obiettivo di promuovere la
conoscenza e il dialogo tra le diverse culture presenti sul territorio
piemontese e consiste in un gioco di ruolo.
Il gioco, prodotto in migliaia di copie, è distribuito gratuitamente ad
associazioni migranti, organizzazioni non profit, centri interculturali,
aziende, istituzioni nazionali, fondazioni, scuole superiori e università,
associazione del mondo della comunicazione, giornalisti e giornalisti
migranti.
Messo a punto con la stretta collaborazione delle comunità migranti,
Etnopoli – un gioco che non è un gioco – propone a chi vi partecipa di
cambiare il proprio punto di vista, mettendosi nei panni di chi proviene da
paesi e culture diversi.
590
Il libro d’oro della responsabilità sociale
Il punto di partenza per la messa a punto del gioco di ruolo è stata una prima
“fase di ascolto” in cui sono stati realizzati incontri con mediatori culturali e
rappresentanti delle comunità migranti finalizzati ad una conoscenza
reciproca; è stata effettua la raccolta di fatti, eventi, storie positive e
negative di migrazione, dando attenzione ai problemi e alle difficoltà
incontrate da chi ha dovuto affrontare l’inserimento nel nostro Paese, e sono
stati analizzati testi, dati, ricerche sul tema.
In un secondo momento sono stati organizzati vari incontri con la finalità di
promuovere un dibattito tra giornalisti nativi e migranti sull’uso dei termini
e delle parole con l’obiettivo di trovare un linguaggio condiviso, il
confronto con esperti di culture diverse per uno scambio diretto di opinioni
e idee e la riflessione e condivisione dei principali risultati emersi dagli
incontri preparatori.
Infine i vari professionisti coinvolti hanno deciso di scegliere uno strumento
di comunicazione non tradizionale come il gioco di ruolo per raggiungere
un pubblico eterogeneo, spesso indifferente o poco interessato.
Alla campagna hanno partecipato anche docenti e studenti del Master
“Virtual Reality & Multi Media Park”, il grande Parco Tecnologico che
opera a Torino. Nel 2004 il risultato era stato uno spot dal titolo
Francobolli; nel 2005 è stato progettato e realizzato uno spot fortemente
evocativo e metaforico, dal titolo “Etnopoli: non sta più nella pelle”.
Anche lo IAAD (Istituto di Arti Applicate e Design) di Torino ha lavorato
su design interculturale realizzando le vetrine animate e coinvolgendo
studenti e pubblico in generale sul tema.
Risultati
Le attività sviluppate dal Network hanno portato ad un maggior
coinvolgimento degli operatori della comunicazione sulle tematiche sociali,
consolidando il rapporto di collaborazione esistente tra coloro che operano
nel settore. Hanno inoltre fatto emergere le iniziative sociali messe in atto
sul territorio piemontese.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FOGGIA
Istituto universitario
Processo di Rendicontazione Sociale
Problema
Gli enti pubblici sono chiamati a rispondere del modo in cui hanno gestito
le proprie attività caratterizzanti, e di come hanno saputo creare valore per
gli stakeholder, utilizzando in modo efficace le risorse a loro disposizione.
Soluzione
L’Università degli Studi di Foggia ha intrapreso un percorso di
Rendicontazione Sociale come processo di orientamento gestionale che
permetta l’innovazione ed il miglioramento dell’intera struttura.
Il Processo di Rendicontazione Sociale ha previsto lo sviluppo di quattro
fasi: la definizione del sistema di rendicontazione, la rilevazione delle
informazioni, la redazione ed approvazione del documento e la
comunicazione del bilancio sociale.
L’Università degli Studi di Foggia ha realizzato un apposito Ufficio di Staff
della Direzione Amministrativa (Ufficio Rendicontazione Sociale), che
abbia come obiettivo quello di creare ed implementare tutti gli strumenti di
gestione della rendicontazione sociale.
La prima fase del processo è consistita nella definizione del sistema di
rendicontazione, realizzata nell’ambito dell’Area Valutazione e Controllo di
Gestione dell’Università. In questa fase l’Ente ha deciso di adottare le Linee
Guida della Direttiva 17 febbraio 2006 del Ministero della Funzione
Pubblica come base per la redazione della bozza di Bilancio Sociale. Le
cinque aree di rendicontazione sono state individuate nella Didattica,
Ricerca, Servizi agli Studenti, Edilizia ed Organizzazione, per ognuna delle
quali sono stati indicati obiettivi, programmi, azioni, risorse, risultati
raggiunti (attraverso l’individuazione di indicatori di risultato e di azione)
ed impegni ed azioni per il futuro.
La seconda fase del processo di Rendicontazione Sociale è consistita nella
rilevazione delle informazioni. Parte dei dati sono stati reperiti dal Comitato
Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario, dal Rapporto
Economico 2005-2006 della Camera di Commercio di Foggia e
dall’Osservatorio della qualità della vita nella città di Foggia.
Nella raccolta i dipendenti degli uffici sono stati consultati e sollecitati ad
impegnarsi con incontri diretti, ma soprattutto con uno scambio di pareri ed
informazioni avvenuto attraverso internet.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
Il coinvolgimento di una parte rilevante del personale dell’Università,
soprattutto nella fase di raccolta dei dati, ha portato ad una condivisione dei
valori e della missione dell’Ente, oltre che creare un interesse comune per
l’argomento Rendicontazione Sociale. I dipendenti coinvolti hanno
acquisito conoscenze di base, dimostrando forte interesse sulle ripercussioni
positive che lo sviluppo di un tale argomento può avere nei prossimi anni.
L’intraprendere un processo di Rendicontazione Sociale ha avuto rapidi
effetti positivi e simulativi sulla comunità, che ha conosciuto l’iniziativa in
occasione di alcuni convegni tenuti presso la Facoltà di Economia della
Università di Foggia sull’argomento “Responsabilità Sociale d’Impresa”.
593
Il libro d’oro della responsabilità sociale
WORKINPROGRESS FORMA
Scuola di restauro virtuale
Scuola di restauro virtuale
Problema
La formazione dovrebbe acquisire modalità e approcci diversi nella scuola e
nell'impresa. Alle tradizionali lezioni didattiche frontali si affiancano nuovi
canali di comunicazione-apprendimento più attivi e coinvolgenti in linea
con gli stili di apprendimento più orientati alla sperimentazione e alla
pratica operativa.
Soluzione
Il restauro virtuale ideato da Nadia Scardeoni concerne lo studio critico
dell’opera d’arte pittorica e sviluppa tesi di intervento. Rappresenta un
metodo non invasivo di prefigurazione digitale di interventi di restauro utili
per le procedure di intervento reale sulle opere stesse e rientra nell’area
della salvaguardia così come è riportato nell’Art IV della Carta del restauro
1972 (salvaguardia: provvedimento conservativo che non implichi
l'intervento diretto sull’opera).
È stato per la prima volta applicato al ritratto dell’Annunziata di Antonello
da Messina e successivamente presentato al Direttore della Galleria
Regionale di Palazzo Abatellis di Palermo e proposto in rete al pubblico
nella rubrica: “Interlinea” di edscuola.com.
La metodologia didattica prevede lezioni teoriche in aula multimediale,
esercitazioni pratiche in laboratori multimediali e un’attività di tutoring per
esercitazioni a distanza (e-learning).
I seminari e programmi formativi di tipo teorico-pratico della SCUOLA DI
RESTAURO VIRTUALE consentono di acquisire le nozioni indispensabili
per un utilizzo della metodologia e delle tecniche di restauro virtuale quale
fondamentale risorsa per l'approfondimento degli studi critici e delle
ricerche storiche sull’opera d’arte pittorica, per la prefigurazione degli
interventi di restauro, coadiuvandosi delle più recenti tecniche diagnostiche
sugli stati di conservazione delle opere, per formare nuove professionalità
nell’ambito della tutela e della salvaguardia del patrimonio artistico, quali:
l’esperta/o in integrazione pittorica, per i laboratori di restauro, l’esperta/o
in compilazione e catalogazione di schede di identità multimediali per gli
archivi; l’esperta/o in comunicazione didattica per la didattica museale.
L’iniziativa si rivolge a Istituzioni che si occupano della conservazione e
della tutela del patrimonio storico artistico, a Corsi di laurea in Tecnologie
594
Il libro d’oro della responsabilità sociale
per la Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, Scuole di restauro e a
Diplomati dei Licei Artistici, degli Istituti d’arte, delle Accademie.
Risultati
L’iniziativa ha permesso la realizzazione di mostre e ha intrapreso un nuovo
approccio verso l’opera d’arte.
595
Il libro d’oro della responsabilità sociale
WORKINPROGRESS ORIENTA
Scuola di restauro virtuale
Il laboratorio maieutico di Danilo Dolci
Problema
La scuola è preparazione alla vita e dovrebbe abituare gli alunni al
superamento di incomprensioni, di discriminazioni, di integralismi e di
resistenze al persistere delle differenze e delle esclusioni. Per cui in un
mondo dove l’egoismo, la corruzione, il razzismo, le guerre e la
sopraffazione hanno superato ogni limite è urgente riconquistare quei valori
(amore, fratellanza, solidarietà, pace, giustizia, libertà, cooperazione) che,
purtroppo frequentemente sono calpestati.
Soluzione
"WORKINPROGRESS ORIENTA” nasce dal desiderio di valersi delle
straordinarie potenzialità della rete per realizzare un progetto di educazione
alla interculturalità che sia di orientamento nella definizione dei contorni
che delimitano il rapporto fra 'scuola' ed 'extrascuola'.
Attraverso il supporto di strumenti informatici multimediali si intende dare
vita ad un progetto di raccolta dati, sotto forma di archivio e di
interrelazioni in rete intorno alla personalità di Danilo Dolci, poeta,
educatore, sociologo.
Il laboratorio è stato costituito dalla ricostruzione delle memorie della vita
dell’artista attraverso le testimonianze di tutti coloro che gli furono vicini,
ne condivisero l'opera, gli furono amici e dalla ricostruzione di un
patrimonio inedito attraverso documenti del “Centro Studi e Iniziative per la
piena occupazione” di Partinico: bollettini periodici, lettere inviate agli
amici di tutto il mondo, Studio dei documenti. Articoli di giornali, filmati,
interviste dell’epoca per conoscere “Danilo”.
Attraverso la “ Maieutica” si tenderà a rendere consapevoli gli alunni, con
gli adulti coinvolti, interrogandosi su concetti basilari come: relazione,
intolleranza, pregiudizio, illegalità, violenza, razzismo, individualismo che
sono stati individuati da Danilo quali concetti fondamentali nel processo di
sviluppo. “La struttura Maieutica” implica la consapevolezza che, a livello
educativo, lo sviluppo ha le sue origini nella “Ricerca”, nella domanda che
l’essere umano pone a se stesso e agli altri, alla natura e alla cultura.
Gli strumenti utilizzati sono stati: Laboratorio multimediale, macchina
digitale, video registrazione, CD audio, interviste, diapositive, fotografie,
video proiettore, macchina fotografica, registratore, libri, riviste.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
Risultati
I partecipanti all’iniziativa sono stati sottoposti a verifiche in itinere tramite
questionari e racconto scritta dell’esperienza individuale e di gruppo con
elaborazione di dati al computer.
L’esperienza ha consentito di approfondire i valori della solidarietà e della
cooperazione nei giovani partecipanti.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
I CAMPIONI DELLA RESPONSABILITÀ:
UN CONTRIBUTO DALLE AZIENDE PREMIATE
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
ABB
ABB opera nel settore delle tecnologie per l'energia e l'automazione che
consentono ai clienti delle utility e delle industrie di migliorare le loro
prestazioni riducendo al contempo l'impatto ambientale. ABB impiega a
livello mondiale circa 109.000 persone in 100 Paesi. In Italia vi lavorano
circa 6000 dipendenti, dislocati su tutto il territorio nazionale (con una
presenza più densa in Lombardia e nel Lazio) con una ventina di fabbriche
ed altrettante sedi amministrative e commerciali.
Il modello gestionale che ABB ha stabilito è funzionale ad una crescita
sostenibile, basata sulla creazione di profitto seguendo principi etici
rigorosi, valutando le aspettative degli stakeholder e riconoscendo il ruolo
che il gruppo ha nella società. Anche recentemente ABB ha potuto
dimostrare in alcune occasioni, la coerenza con quanto appena affermato. In
particolare l’apertura ed il dialogo con le parti sociali ed organizzazioni
sindacali, ha consentito di giungere ad accordi, seppure non senza difficoltà,
partendo da situazioni inizialmente conflittuali. La chiusura della fabbrica
ABB di Legnano è stato un esempio di “ristrutturazione responsabile”, nella
quale, anche una situazione decisamente critica possa essere gestita senza
mettere in difficoltà i lavoratori. Dialoghi ed iniziative condotte da ABB
hanno consentito la ricollocazione di tutto il personale coinvolto.
Per citare altri interessanti risultati raggiunti sul fronte della sostenibilità
citiamo il fatto che tutte le fabbriche ABB in Italia hanno una certificazione
ambientale, integrata nella maggior parte dei casi con le certificazioni di
qualità e di salute e sicurezza dei lavoratori. Sul fronte prettamente sociale è
da menzionare l’impegno ormai decennale nella promozione del
volontariato d’impresa, operativo in numerose aree ed in collaborazione con
note organizzazioni non profit.
La partecipazione al Sodalitas Social Award rappresenta una tappa fissa per
ABB, che ha sempre partecipato a tutte le edizioni del premio, vincendo nel
2003 una menzione speciale per la continuità che ha distinto l'impegno e
l'attenzione di ABB verso numerose
problematiche sociali, contribuendo a diffondere tra le aziende una cultura
della solidarietà.
L'impegno di ABB, coerentemente con questi principi, deriva anche dalla
decisione di fornire delle risposte alle esigenze di diversi stakeholder: i
clienti, che chiedono prodotti e servizi a basso impatto ambientale - motori
ed azionamenti ad elevata efficienza energetica, sistemi per la
razionalizzazione dei processi, dichiarazioni ambientali per prodotti di bassa
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
tensione (interruttori civili ed industriali), media tensione (quadri elettrici)
ed alta tensione (es. stalli e trasformatori), rappresentano solo alcuni degli
esempi degli interventi che ABB ha sviluppato per la progettazione e
realizzazione di prodotti eco-efficienti; i lavoratori, che chiedono di lavorare
in un ambiente corretto e responsabile, nel quale si sentano fieri e
gratificati; la società civile, che chiede un comportamento trasparente ed
ambientalmente e socialmente responsabile.
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Il libro d’oro della responsabilità sociale
AVON
L’impegno sociale rappresenta per Avon un valore fondante della mission
aziendale che si concretizza di anno in anno in diverse iniziative a sostegno
della salute e del benessere delle donne di tutto il mondo finalizzate a
valorizzare il loro ruolo nella famiglia, nella società e nel lavoro.
La responsabilità sociale di Avon trova la sua maggiore espressione
innanzitutto nel sostegno alla ricerca contro il tumore al seno: negli ultimi
dieci anni l’azienda ha raccolto e devoluto oltre 500 milioni di dollari per la
lotta contro questo male, attraverso la campagna globale “Avon Breast
Cancer Crusade”, estesa a 50 paesi in tutto il mondo.
In Italia, Avon Cosmetics collabora da anni con numerosi organismi profit e
no-profit, tra cui si distingue l’Istituto Europeo di Oncologia, con cui Avon
dal 2002 ha stretto un rapporto di partnership, che ha dato vita a numerosi
progetti.
Dal 1995 ad oggi l’azienda ha stanziato più di 1.600.000€ a favore di
iniziative di salute e solidarietà, ha offerto mammografie, visite senologiche
ed ecografie gratuite, ha raccolto fondi per il finanziamento di progetti di
ricerca e borse di studio, sensibilizzando un numero sempre crescente di
donne.
Attraverso la manifestazione podistica femminile Avon Running - giunta
quest’anno alla sua decima edizione con un tour che interessa oltre a Milano
anche le città di Napoli, Catania, Roma e Verona - l’aziend
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