Dott. Alessandro Fabbri
U.O. Pneumologia ASL 3 PT
Direttore ff Dott. Franco Vannucci

Valutazione clinica e funzionale respiratoria

Diagnosi cito-istologica in collaborazione con i Colleghi della
Radiologia, dell’Anatomia Patologica (Chirurghi Toracici)

Terapia specifica oncologica in collaborazione con i Colleghi
Chirurghi Toracici, Oncologi, Radioterapisti

Terapia di supporto in collaborazione con i Colleghi delle
Cure Palliative, Chirurghi Toracici, Oncologi, Radioterapisti

Gestione delle complicanze legate alla progressione
neoplastica

Diagnosi e terapia delle patologie respiratorie associate
1) Broncoscopia
 rigida
 flessibile:
Fibrobroncoscopia (FBS)
Videobroncoscopia
Videobroncoscopia ad autofluorescenza
Broncoscopia ad alta definizione
Imaging a banda corta
Tomografia a coerenza ottica
Microscopia confocale a fluorescenza
EBUS/EUS
Broncoscopi ultrasottili
Navigazione elettromagnetica
Toracentesi
3) Agobiopsia polmonare percutanea TC e/o
ECO guidata
2)
4) Toracoscopia medica
1) Broncoscopia
Broncodisostruzione (prevalentemente con broncoscopio
rigido)
 Debulking meccanico
 Laser
 Elettrocauterizzazione
 Terapia fotodinamica
 Crioterapia
 Brachiterapia
 Stent
BAL (proteinosi alveolare)
Trattamento dell’enfisema polmonare
Termoplastica bronchiale
2) Toracentesi
3) Drenaggio pleurico, eventuale pleurodesi
Condizioni ad altissimo rischio:





Aritmie cardiache severe
Ipossiemia grave refrattaria
Cardiopatia ischemica instabile (IM recente<6 settimane; angina
instabile; ischemia in atto)
Scompenso cardiaco congestizio
Broncospasmo in atto
Condizioni ad alto rischio:





Sindrome cavale superiore
Metastasi cerebrali
BPCO con VEMS <1L
Insufficienza respiratoria globale (con ipercapnia)
IM in un periodo antecedente compreso tra 6 settimane e 6 mesi
Gruppo di Studio Endoscopia Toracica AIPO III Consensus Conference “Protocolli Operativi in Pneumologia
Interventistica” Bologna 2-3 Marzo 2006
British Thoracic Society Guidelines on Diagnostic Flexible Bronchoscopy Thorax 2001; 56: (suppl I) i1-i21







Soggetto digiuno da almeno 6 h
Raccomandata l’ assunzione della terapia
antiipertensiva
Sospensione di eventuale TAO sostituita da EBPM
secondo linee guida; effettuazione di esami
ematochimici (emocromo completo, TP con INR,
PTT) il giorno prima della procedura
Se ambulatoriale, accompagnato
Esami ematochimici (emocromo completo, TP con
INR, PTT)
ECG
TC; in casi particolari sufficiente Rx Torace PA e LL



Accoglienza
Identificazione anagrafica e accettazione amministrativa
Acquisizione del consenso informato, anche per eventuale
esecuzione dell’esame in sedazione e trattamento dati
sensibili
Valutazione e gestione infermieristica:
 Verifiche preliminari di sala endoscopica, apparecchiature
elettromedicali, farmaci, strumenti endoscopici e dispositivi
diagnostico-terapeutici
 Monitoraggio non invasivo di PA, FC, SaO2
 Preparazione del soggetto con idoneo abbigliamento
 Reperimento accesso venoso
 Attivazione monitoraggio non invasivo di parametri vitali
 Esecuzione pre-medicazione (anestesia loco-regionale ed
eventuale sedazione cosciente o profonda)
Sedazione:
Midazolam 5 mg e.v.
Anestesia locoregionale:






LIDOCAINA (dose massima somministrabile 500 mg)
Passaggi nasali: Lidocaina 10% Spray: 10 mg/spruzzo
Faringe: Lidocaina 10% Spray: 10 mg/spruzzo: 6 spruzzi; oppure
Lidocaina 2% gargarismi con alcuni ml (la dose massima
raccomandata per Lidocaina 2%=10 ml)
Corde vocali: Lidocaina 2% 2 cc attraverso il FBS
Carena tracheale: Lidocaina 2% 2 cc attraverso il FBS
Assistenza infermieristica (almeno n°2 operatori)
Operatore alle spalle del soggetto
Inserimento del FBS preferenzialmente dal naso, altrimenti
dalla bocca previo posizionamento del boccaglio
 Esplorazione delle vie aeree superiori e in particolare della
laringe con valutazione della corretta motilità delle corde
vocali
 Anestesia delle corde vocali
 Passaggio in trachea, anestesia sulla carena tracheale,
esplorazione dei due emisistemi bronchiali con effettuazione
delle metodiche diagnostico-terapeutiche del caso
 Monitoraggio non invasivo di ECG, PA, FC, SaO2



Osservazione clinica e monitoraggio dei parametri vitali
Gestione campioni biologici per esami istologici e/o
microbiologici
 Processazione sala endoscopica
 Refertazione esame/ Cartella Clinica Infermieristica
 Valutazione finale clinica e infermieristica
 Consegna documentazione e colloquio con il paziente
 Dimissione con invio a domicilio o nel reparto ospedaliero di
appartenenza o al DEU in caso di complicanze








Broncoaspirato e lavaggio bronchiale (LB)
Brushing (BR)
Biopsia bronchiale (BB)
Lavaggio broncoalveolare (BAL)
Biopsia transbronchiale (TBB)
Agoaspirato transbronchiale (TBNA)
Instillazione di soluzione isotonica (s.f.)
attraverso il fibrobroncoscopio e aspirazione del
materiale in un contenitore sterile.
E’ utile per la ricerca di


Germi comuni, miceti e B.K.
Ricerca cellule atipiche
Gruppo di Studio Endoscopia Toracica AIPO III Consensus Conference “Protocolli Operativi in
Pneumologia Interventistica” Bologna 2-3 Marzo 2006
British Thoracic Society Guidelines on Diagnostic Flexible Bronchoscopy Thorax 2001; 56: (suppl
I) i1-i21
Spazzole mono o multiuso che,
passate su lesioni visibili o alterazioni della mucosa,
permettono la raccolta di materiale cellulare e secrezioni
E’ utile per
Ricerca cellule atipiche
 Colture batteriche
(aerobi ed anaerobi)

Gruppo di Studio Endoscopia Toracica AIPO III Consensus Conference “Protocolli Operativi in
Pneumologia Interventistica” Bologna 2-3 Marzo 2006
British Thoracic Society Guidelines on Diagnostic Flexible Bronchoscopy Thorax 2001; 56: (suppl
I) i1-i21
Biopsia bronchiale
(BB)
Tramite pinze bioptiche si prelevano
campioni di tessuto endobronchiale .
E’ utile per
 Diagnosi istopatologica di neoplasie
 Malattie granulomatose
Gruppo di Studio Endoscopia Toracica AIPO III Consensus Conference “Protocolli Operativi in
Pneumologia Interventistica” Bologna 2-3 Marzo 2006
British Thoracic Society Guidelines on Diagnostic Flexible Bronchoscopy Thorax 2001; 56: (suppl
I) i1-i21
Eseguibile preferibilmente sotto guida radioscopica, con
pinze bioptiche,
in lesioni polmonari periferiche.
E’ utile per la diagnosi di
 neoplasie
 pneumopatie
infiltrative diffuse
Gruppo di Studio Endoscopia Toracica AIPO III Consensus Conference “Protocolli Operativi in Pneumologia
Interventistica” Bologna 2-3 Marzo 2006
British Thoracic Society Guidelines on Diagnostic Flexible Bronchoscopy Thorax 2001; 56: (suppl I) i1-i21
Instillazione di aliquote da 20 a 50 ml di s.f.
fino ad un massimo di 300 ml (generalmente 150 ml).
Il recupero varia dal 40 al 60%.



patologie diffuse: bronco lobare medio, lingula
lesioni focali: bronco corrispondente alla sede dell’alterazione
radiologica
Complicanze
Febbre nel 30% dei casi per richiamo di citochine per la introduzione di
liquido nei bronchi; correlazione positiva con la quantità di liquido
somministrato
 < PaO2 durante l’esame
Prakash UB. Broncoscopia 1995 Edizione italiana Vol 1 Cap 13
Cazzato S et al. Monaldi Arch Chest Dis 1999 Apr; 54 (2): 115-119
Può essere diagnostico di per sé:
Quando è possibile identificare: cellule
neoplastiche, agenti infettivi
 Proteinosi alveolare
 Istiocitosi X (cellule di Langhans con Ab anti Cd1a o
anti Langherina
 Malattie polmonari caratterizzate da aspetto TC di
opacamento alveolare o ground glass

Cazzato S et al. Monaldi Arch Chest Dis 1999 Apr; 54 (2): 115-119







DAD
OP
Polmonite da ipersensibilità
Sarcoidosi (meno attendibile)
IPF: > di g eosinofili e neutrofili
NSIP cellulata: > linfociti
DIP e RB-ILD: > macrofagi con citoplasma contenente
materiale pigmentato
Meyer KC. Semin Respir Crit Care Med 2007 Oct; 28 (5): 546-560
Trisolini R et al. Eur Respir J 2001 Jul; 18(1): 243-245
Prelievi di cellule e/o tessuto attraverso l’introduzione nella parete
tracheale o bronchiale di un ago.
E’ utile per:
 stadiazione di neoplasie
(diagnosi cito/istologica di N)
 diagnosi di malattie polmonari diffuse con coinvolgimento di
linfonodi ilari e mediastinici (sarcoidosi, micobatteriosi, malattie
linfoproliferative)
Gruppo di Studio Endoscopia Toracica AIPO III Consensus Conference “Protocolli Operativi in Pneumologia Interventistica”
Bologna 2-3 Marzo 2006
British Thoracic Society Guidelines on Diagnostic Flexible Bronchoscopy Thorax 2001; 56: (suppl I) i1-i21
ATS/ERS Statement on Interventional Pulmonology Eur Respir J 2002; 19: 356-373
Permette di ottenere materiale cito-istologico da lesioni ilari e
mediastiniche
 può essere eseguito durante la prima FBS diagnostica
 possibile campionamento di differenti stazioni linfonodali (anche difficili
per la mediastinoscopia: sottocarenali inferiori, carenali posteriori, ilari)
 è sicuro
 è conveniente in confronto a procedure chirurgiche
 elevata specificità (96-100%)
 sensibilità non ottimale (76%)
 risultati largamente condizionati dal diametro e dal tipo della
stazione linfonodale (migliori risultati per 4R e 7)
 ripetere almeno 2-3 volte
 procedura ottimizzata se disponibile ROSE (rapid on site evaluation)
Wang KP. Chest 1995; 106: 588-593
Detterbeck FC et al. Chest 2007; 132: 202s-220s
Baram D et al. Chest 2005; 128: 869-875
Tale metodica può risultare diagnostica in
caso di alterazioni endobronchiali:
 di tipo necrotico: possibilità di BB FN
 da compressione ab extrinseco: inutili
LB, BR, BB
Gruppo di Studio Endoscopia Toracica AIPO III Consensus Conference “Protocolli
Operativi in Pneumologia Interventistica” Bologna 2-3 Marzo 2006
La presenza in sala endoscopica di un Citologo o
dello Pneumologo adeguatamente formato può
essere fondamentale per valutare l’adeguatezza
del campione e quindi per decidere se è opportuno
interrompere la procedura o proseguirla
 aumenta la sensibilità della FBS
 può ridurre la durata dell’esame ed i rischi connessi
 evita la necessità di eseguire nuovamente la FBS

Gasparini S. Respiration 2005; 72: 129-131
Per cercare di migliorare la sensibilità della TBNA
sono stati proposti differenti sistemi di guida:
Broncoscopia virtuale
migliori risultati vs TBNA tradizionale su linfonodi paratracheali ed ilari
Mc Lennan G et al. Respiration 2007; 74: 423-431
 Fluoroscopia TC
Buoni valori di sensibilità sia su lesioni mediastiniche che polmonari
periferiche
Lunga durata della procedura con elevata esposizione a radiazioni per
paziente ed operatori
Garpestad E et al. Chest 2001; 119: 329-332
 Ecografia endoscopica: endobronchiale (EBUS), endoesofagea (EUS)
Sharples LD et al. Health Technol Assess 2012; 16 (18): 1-75, iii-iv
Gasparini S. Respiration 2007; 74:379-381

EBUS (endobronchial ultrasound)-TBNA
FBS con un transduttore lineare ad ultrasuoni alla sua estremità
distale
 con l’esplorazione ecografica permette di visualizzare il corretto
inserimento dell’ago nelle strutture linfonodali
 più sensibile vs TBNA tradizionale
 risultati meno influenzati dal diametro e dalla sede delle
stazioni linfonodali
 costi della procedura
 curva di apprendimento
 di scelta se linfonodi piccoli e in stazioni “difficili” (2R, 2L)
 procedura ottimizzata se disponibile ROSE (rapid on site
evaluation)
Pathologie 2012 Jul 1 Epub ahead of print
Detterbeck FC et al. Chest 2007; 132: 202s-220s
Herth F et al. Chest 2004; 125:322-325
Trisolini R et al. Chest 2004; 126: 1005-1006
EUS-FNA(esophageal ultrasound-fine needle
aspiration)



permette il campionamento di stazioni linfonodali
mediastiche difficilmente accessibili (2L, 4L,
paraesofagee) e di strutture sotto diaframmatiche (lobo
sx del fegato, surrene sx)
è sicura (sono state descritte mediastiniti per puntura di cisti
mediastiniche)
curva di apprendimento (necessarie almeno 35 manovre
guidate)
Romagnoli M. Relazione al Workshop Multidisciplinare in Medicina Toracica Sesto
Fiorentino 16 Dicembre 2011
Micames CG et al. Chest 2007 Feb; 131(2): 539-548

Si raccomanda, quando possibile, la
disponibilità di un EBUS o di un EUS in ogni
network per la diagnosi e cura del tumore del
polmone in linea con le linee guida NICE
(National Institute for Health and Clinical
Exellence) 2011 (BMJ 2011 Apr 27; 342: d2110)
Videobroncoscopia ad autofluorescenza: basata sulle diverse
caratteristiche di fluorescenza tra tessuti normali e patologici
quando stimolati da una luce di lunghezza d’onda tra 360 e
600 nm
 sensibilità da 1.5 a 6.3 volte maggiore vs broncoscopia a
luce bianca
 migliori risultati nella diagnosi di lesioni pre-neoplastiche
 una possibile applicazione è la valutazione dell’estensione
tumorale
 il limite maggiore è la bassa specificità (34%)
Hanibuchi M et al. J Med Invest 2007 Aug; 54(3-4): 261-266
Haussinger K et al. Thorax 2005; 60: 496-503
Feller Kopman D et al. Ann Thorac Surg 2005; 80: 2395-2401
Broncoscopia ad alto ingrandimento e Imaging
a banda corta (Narrow Band Imaging)
 evidenziano lo sviluppo anomalo della rete
vascolare intramucosa legata principalmente
alla neo angiogenesi
 utilizzate separatamente o in associazione con
la broncoscopia a fluorescenza
Czarnecka K et al. Respirology 2012 jun 19 Epub ahead of print
Herth FJ et al. J Thorac Oncol 2009; 9: 1060-1065
Vincent BD et al. Chest 2006; 130: 115s-116s
Tomografia a coerenza ottica



è una tecnologia simile come principio all’ecografia,
ma al posto degli ultrasuoni misura l’intensità di
ritorno di un fascio di luce di lunghezza d’onda vicina
all’infrarosso applicata attraverso una fibra ottica
inserita nel canale operativo del FBS
le immagini ottenute sono rappresentative della
struttura della parete bronchiale con una profondità di
2-3 mm e una risoluzione simile all’istologia (“biopsia
ottica” o “microscopia in situ”)
ha dimostrato di poter identificare le alterazioni della
mucosa, i limiti del tumore e la profondità
dell’infiltrazione
Michel RG et al. Chest 2010 Oct; 138(4): 984-988 Epub 2010 May 14
Tsuboi M et al. Lung Cancer 2005; 49: 387-394
Microscopia confocale a fluorescenza
Attraverso una sonda di 1-1,4 mm di diametro introdotta nel canale operativo del
FBS, che emette una luce laser di 488 nm di lunghezza d’onda concentrata su una
piccola superficie, viene prodotta un’ autofluorescenza della mucosa bronchiale
che viene evidenziata da una lente e successivamente trasformata in segnale
elettrico di intensità proporzionale;
permette di ottenere immagini “in vivo” a risoluzione microscopica della mucosa
delle vie aeree fino ai bronchioli terminali e agli alveoli polmonari con una
risoluzione da 10 a 50 volte maggiore rispetto agli endoscopi ad alta
definizione
possibile applicazione nella caratterizzazione di:
 noduli polmonari periferici
 alterazioni pre-neoplastiche delle vie aeree
 studio del rimodellamento delle vie aeree
 pneumopatie infiltrative diffuse
Thiberville L et al. Am J Respir Crit Care Med 2007; 175: 22-31
Thiberville L et al. Chest 2007; 132: 426s
Approccio endoscopico 1
Broncoscopia flessibile (con assistenza fluoroscopica)
risultati condizionati dal diametro della lesione (sensibilità globale 78%;
per lesioni più piccole di 2 cm 34%) e dai rapporti con le vie aeree
(“bronchus sign”)

Rivera MP et al. Chest 2007; 132: 131s-148s
EBUS
una sonda a ultrasuoni radiale contenuta in una guaina viene inserita,
attraverso il canale operativo del broncoscopio, nelle vie aeree
periferiche
una volta localizzata la lesione la sonda viene rimossa; rimane in sede la
guaina attraverso la quale vengono introdotti gli strumenti per il
campionamento cito-istologico
buona sensibilità
assenza di esposizione a radiazioni

Paone G et al. Chest 2005; 128: 3551-3557
Falcone F et al. Respiration 2003 Mar-Apr; 70(2): 179-194
Herth FJF et al. Eur respir J 2002; 20: 972-974
Approccio endoscopico 2
Broncoscopi ultrasottili (2-3,5 mm)
permettono di esplorare bronchi subsegmentari della 9-10° generazione
 possibiltà di utizzare pinze da biopsia
Oki M et al. Eur Respir J 2008; 32: 465-471

possibile applicazione in procedure di
broncodisostruzione per la valutazione delle
vie aeree al di sotto del tratto stenotico
Schuurmans MM et al. Chest 2003 Aug; 124(2): 735-739
Approccio transtoracico
percutaneo
Guida all’approccio transtoracico
 Fluoroscopia
 ECO
 TC
 TC fluoroscopia
Gruppo di Studio Endoscopia Toracica AIPO III Consensus Conference “Protocolli Operativi in
Pneumologia Interventistica” Bologna 2-3 Marzo 2006
ATS/ERS Statement on Interventional Pulmonology Eur Respir J 2002; 19: 356-373
Paulson EK et al. Radiology 2001 Jul; 220(1): 161-167
Controindicazioni assolute:
 Alterazioni della coagulazione
 Piastrinopenia (<70000)
 TAO nel range terapeutico
 Pneumonectomia controlaterale
 Ipertensione polmonare grave
 Sospetto di aneurisma dell’arteria polmonare o di malformazioni arterovenose polmonari
 Sospetta cisti da echinococco
Controindicazioni relative:
 Insufficienza respiratoria
 Presenza di bolle nella sede di passaggio dell’ago
 Enfisema polmonare grave
 Cardiopatia ischemica e severe aritmie
 Insufficienza renale e/o epatica
 Tosse persistente, dispnea
 Soggetto non collaborante
Casalini AG. Pneumologia Interventistica (Springer Verlag Italia 2007)
La procedura viene effettuata in regime di DH
Soggetto digiuno da almeno 6 h
Raccomandata l’assunzione della terapia farmacologica
abituale, in particolare antiipertensiva
 Sospensione di eventuale TAO sostituita da EBPM secondo
linee guida; effettuazione di esami ematochimici (emocromo
completo, TP con INR, PTT) il giorno prima della procedura
 Esami ematochimici (emocromo completo, TP con INR, PTT)
 Portare in visione l’esame TC se effettuato al di fuori della
ASL 3









Accoglienza
Identificazione anagrafica e accettazione
amministrativa
Somministrazione del consenso informato
Valutazione e gestione infermieristica
Reperimento accesso venoso
Preparazione del soggetto con idoneo
abbigliamento




L’approccio transtoracico ai noduli polmonari periferici ha
registrato un significativo incremento
Khan KA Ir Med J 2012 Feb; 105(2): 50-52
È una procedura ben tollerata
Le complicanza più frequente è il PNX (20-40% dei casi),
per lo più di lieve entità, di scarsa rilevanza clinica; possibile
l’emorragia alveolare con possibile espettorato emoftoico
generalmente di lieve entità a rapida risoluzione spontanea
In circa il 18-50% dei casi di PNX può essere necessario il
posizionamento di drenaggio toracico (maggior rischio se
BPCO, lesioni piccole e/o profonde, aghi di grosso calibro o
con più passaggi)
Gruppo di Studio Endoscopia Toracica AIPO III Consensus Conference “Protocolli Operativi in
Pneumologia Interventistica” Bologna 2-3 Marzo 2006
ATS/ERS Statement on Interventional Pulmonology Eur Respir J 2002; 19: 356-373
Complicanze più rare:
 reazioni vaso-vagali
 torsione del polmone
 embolia gassosa
 impianto di cellule tumorali lungo il tragitto dell’ago
 tamponamento cardiaco
 aspirazione di cisti da echinococco
Gruppo di Studio Endoscopia Toracica AIPO III Consensus Conference “Protocolli
Operativi in Pneumologia Interventistica” Bologna 2-3 Marzo 2006
Agobiopsia
Scelta degli aghi
 Citologia
 Istologia
Tru cut
Besir FH et al. Wien Klin Wochenschr 2011 Feb; 123(3-4): 79-82. Epub 2011 Feb 17
Importanza della scelta dell’ago nella
frequenza di complicanze:
l’ago di calibro ridotto (25G) può ridurre la
frequenza di PNX senza influenzare
significativamente la resa diagnostica

Mazza E et al. Radiol Med 2005 Sep; 110(3): 141-148
Selezione dei candidati alla procedura
Importanza della valutazione clinico-funzionale
respiratoria preliminare
Il deficit ventilatorio ostruttivo è associato ad
una maggiore frequenza di PNX iatrogeno
Gruppo di Studio Endoscopia Toracica AIPO III Consensus Conference
“Protocolli Operativi in Pneumologia Interventistica” Bologna 2-3 Marzo
2006
ATS/ERS Statement on Interventional Pulmonology Eur Respir J 2002; 19:
356-373
Sensibilità diagnostica globale 68-96%
Specificità circa del 100%
Accuratezza diagnostica 74-96% in lesioni di tutte le
dimensioni; in lesioni più piccole l’accuratezza
diagnostica è più bassa
Se utilizzata successivamente alla fibrobroncoscopia
(diagnostica nel 75.4% dei casi), permette di arrivare
alla diagnosi nel 95.2% dei casi
Gruppo di Studio Endoscopia Toracica AIPO III Consensus Conference “Protocolli Operativi in
Pneumologia Interventistica” Bologna 2-3 Marzo 2006
ATS/ERS Statement on Interventional Pulmonology Eur Respir J 2002; 19: 356-373







Osservazione clinica ed eventuale monitoraggio dei parametri vitali
Gestione campioni biologici per esami istologici e/o microbiologici
Eventuale nuovo controllo di TC o Rx Torace
Refertazione esame/ Cartella Clinica Infermieristica
Valutazione finale clinica e infermieristica
Consegna documentazione e colloquio con il paziente
Dimissione con invio a domicilio o nel reparto ospedaliero di
appartenenza; programmazione di eventuale successivo Rx Torace per
controllo di PNX; eventuale ricovero in Divisione Chirurgica in caso di
PNX che necessiti di drenaggio; eventuale invio al DEU in caso di
complicanze
Navigazione elettromagnetica
Il sistema si basa sulla registrazione dei
movimenti di una sonda posta all’interno di un
campo di onde elettromagnetiche a bassa
frequenza emesse da un piano
elettromagnetico posizionato al di sotto del
lettino
Schwarz Y et al. Chest 2006; 129: 988-994
la sonda è inserita alla estremità distale di un catetere
estensibile e direzionabile introdotto nel canale operativo
del FBS
 viene confrontata e registrata la differenza tra la posizione
della sonda all’interno delle vie aeree e a livello delle
immagini CT tridimensionali e di broncoscopia virtuale
precedentemente acquisite
 il software del computer pianifica un percorso di
navigazione che permette all’operatore di condurre la
sonda in corrispondenza della lesione target
 raggiunto il bersaglio, il catetere, che rappresenta il
prolungamento del canale operativo del FBS, viene fissato;
estratta la sonda, sono inseriti pinze, aghi o brushes per i
prelievi cito-istologici
Schwarz Y et al. Chest 2006; 129: 988-994







buoni risultati diagnostici, soprattutto se
presenza di “bronchus sign”
bassa incidenza di complicanze
assenza di esposizione a radiazioni per pazienti e
operatori
aumenta la durata dell’esame endoscopico
la mappa TC non può essere effettuata
contemporaneamente alla procedura
endoscopica
costi elevati (apparecchio: >150000 euro; sonde
mono uso: 1000 euro)
Ernst A et al. J Thorac Imaging 2011 Nov; 26 (4): 263-277
Eberhardt R et al. Chest 2007; 131: 1800-1805.
Gasparini S. Respiration 2007; 74: 379-381
La nostra attività nella
diagnosi invasiva
N° procedure/anno:
 2010: 279
 2011: 317
 2012: 316
 2013: (gennaio-aprile) 111
Diagnosi di neoplasia:
 2010: 61
 2011: 58
 2012: 70
 2013: (gennaio-aprile) 21
2010
2011
2012
2013 (GA)
N
positivi
ca sq
adenoca
279
61
32
15
317
58
27
15
316
70
31
21
111
21
7
10
nsclc
sclc
altri
4
10
/
5
6
5
6
10
2
1
2
1
N° procedure = 134
 2006= 20
 2007= 12
 2008= 12
 2009= 7
 2010= 17
 2011= 25
 2012= 29
 2013 (gennaio-aprile)= 12
Casi positivi n=34
Sede: sottocarenale n=9, paratracheale inf. destra n=14,
paratracheale inf.sinistra n=1, precarenale n=9, parete ant.
BLSdx n=1
Diagnosi:
 Neoplasia polmonare primitiva: n= 29
Microcitoma n= 4
Adenocarcinoma n=9
Carcinoma squamoso n= 11
Carcinoma neuroendocrino n=1
Carcinoma NSCLC n=4*(*anno diagnosi 2006 n=1, 2007 n=1,
2008 n=1, 2012 n=1)


Metastasi da adenocarcinoma del colon: n=1
Sarcoidosi n=4 (quadro citologico compatibile)
Unica metodica diagnostica: n= 9
 Neoplasia polmonare primitiva: n= 6
Microcitoma n= 2
Adenocarcinoma n= 3
Carcinoma squamoso n= 1
 Metastasi da adenocarcinoma del colon: n= 1
 Sarcoidosi n= 2
Percentuale di positività: 2006-aprile 2013: 50%
Procedure
2010
2011
2012
2013
N
48
48
65
11
POS
28 (58.3%)
28 (58.3%)
36 (55.4%)
7 (63.6%)
Ca squamoso
4
3
9
1
Adenocarcino
ma
15
13
13
5
Ca non micro
6
7
7
Microcitoma
2
2
2
Metastasi
1
3
5
1
PNX
6 (12.5%)
13 (27.1%)
17 (26.1%)
5 (45.4%)
DRENAGGIO
1 (16.6%)
2 (15.3%)
4 (23.5%)
Valutazione dei fattori di
rischio:
 fumo di sigaretta e inquinanti
ambientali
 malattie respiratorie
concomitanti e altre
comorbidità


Sintomi che variano rispetto al “normale”
riferito dal soggetto e che persistono a fronte
di accertamenti diagnostici di primo livello
risultati anche “negativi” (RX Torace PA e LL)
Nell’analisi radiologica del torace ci sono zone
di difficile interpretazione
Raoof S et al. Interpretazione della radiografia del torace
(Seconda parte) CHEST Edizione Italiana 2012; 3:49-55.
INTRODUCTION: In the UK, most people with lung cancer are diagnosed at a late
stage……
METHODS: We studied 12 074 cases of lung cancer and 120 731 controls in a large
general practice database……..A risk prediction model was developed using
variables that were independently associated with lung cancer…..
RESULTS: …..The odds of lung cancer increased with increasing age, male sex,
greater socioeconomic deprivation and higher daily cigarette
consumption…haemoptysis and weight loss….were associated with the
greatest risk of lung cancer.
CONCLUSIONS: This new model……has the potential to predict lung cancer
cases sufficiently early to make detection at a curable stage more likely by
allowing general practitioners to better risk stratify their patients. A clinical trial
is needed to quantify the absolute benefits to patients and the cost
effectiveness of this model in practice.
Grazie a tutti voi
per l’attenzione!
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Lo specialista pneumologo 2013