Consigli agli insegnanti e ai genitori
per aiutare i bambini con deficit di
attenzione e iperattività
Silvia Berni
18 aprile 2015
PREMESSA
La difficoltà incontrata dall’alunno ADHD e
con difficoltà di apprendimento a modulare
la propria concentrazione e attività in
funzione di sollecitazioni esterne, per un
periodo di tempo prolungato, emerge
soprattutto in CLASSE.
Se si integra un training nei vari contesti
di vita reale del bambino ADHD, in
maniera coerente e sinergica, vi
saranno maggiori probabilità di
ottenere risultati positivi e benefici a
livello psicopedagogico.
Per poter creare un adeguato rapporto
di collaborazione con un bambino
ADHD sono necessarie una profonda
competenza in ambito pedagogico ed
una notevole capacità emotiva e
creativa, affinché l’alunno possa
apprendere le abilità necessarie di
autocontrollo sociali e didattiche, per
superare le proprie difficoltà.
E’, inoltre, ormai sempre più evidente la
necessità di realizzare un intervento
realmente globale e concretamente
multidisciplinare, con il coinvolgimento
di tutti gli insegnanti, dei compagni di
classe e della famiglia.
E’ importantissima quindi la
motivazione, la creatività e l’abilità
dell’insegnante per catturare tale
attenzione e coinvolgimento positivo da
parte del bambino.
Fondamentale ancora una volta, è il prerequisito
della formazione e preparazione emotiva
dell’insegnante, per una gestione della classe che
miri a cambiare l’ambiente che circonda i bambini
ADHD e con difficoltà di apprendimento, in modo
da facilitare i comportamenti adeguati che
favoriscono socializzazione e coinvolgimento
positivo alle attività di classe, diminuendo al
massimo i comportamenti non favorevoli.
Considerando poi la difficoltà dei bambini ADHD a
controllare le tendenze impulsive e reattive, i
problemi che si manifestano nel seguire le regole
e la loro bassa tolleranza alla frustrazione, non
sorprende che molti di essi abbiano problemi di
aggressività. Infatti, oltre agli accorgimenti
didattici e gestionali del singolo e della classe, per
una maggiore efficacia è opportuna la consulenza
e la supervisione dell’equipe clinica.
Una conoscenza pratica, anche approfondita,
delle varie strategie non può essere
sufficiente se non si è in grado come
insegnanti di mantenere un buon livello di
autocontrollo sulle proprie reazioni
emotive e comportamentali.
Gli insegnanti che riescono meglio a
gestire le difficoltà comportamentali e
di apprendimento dell’alunno ADHD
sono quelli che hanno maggiori
capacità di autocontrollo e che
dispongono di un piano di intervento e
di strategie comportamentali ben
definite e consolidate.
Diviene quindi necessaria una
formazione emotiva e
pedagogica dell’insegnante.
Di seguito sono elencati alcuni suggerimenti
con l’obiettivo di contenere e controllare lo
stress emotivo dell’insegnante, che può
insorgere nella relazione e nella gestione
dei comportamenti indesiderati dei
bambini ADHD, con caratteristiche salienti
di iperattività, disattenzione, impulsività e
oppositività.
PRIMA DI TUTTO …
Restare il più possibile calmi nei momenti pur
protratti di conflitto e di crisi.
E’ importante usare tecniche di rilassamento per
ridurre il livello di stress.
La calma determina un ambiente più favorevole per
mantenere la relazione con l’alunno ADHD e
contenere gli eccessi e le degenerazioni a livello
comportamentale.
SUGGERIMENTI
Comunicare con modalità comprensibili e
chiare.
Pure se non sempre semplice, è importante
attuare forme diverse, in modo verbalizzato
o attraverso istruzioni scritte. Quando la
comunicazione è poco chiara, il bambino si
confonde.
SUGGERIMENTI
Bisogna cercare di mantenere
cadenze regolari nell’attività
didattica ed una sana routine.
Avere aspettative e tempi scanditi in
modo regolare è importante per
l’alunno.
SUGGERIMENTI
Nel contempo è opportuno avere la
capacità all’interno della routine di
cambiare i comportamenti e le
modalità, con l’obiettivo di mantenere
vivo l’interesse del bambino e
accrescere la sua attenzione.
SUGGERIMENTI
Si rende necessario assumere un atteggiamento ed
una prospettiva positiva.
Questo è determinante in maniera assoluta per
riuscire a mantenere in classe un clima
favorevole.
Quando si respira clima negativo nella classe, tutti
gli alunni diventano più ingestibili e nervosi,
influenzandosi a vicenda.
SUGGERIMENTI
Inoltre è importante essere consapevoli
delle situazioni che possono provocare
comportamenti indesiderati col fine di
agire nella gestione dell’alunno ADHD
e soprattutto della classe, in modo
preventivo.
SUGGERIMENTI
Fornire gruppi di lavoro e lavoro di
gruppo, in termini di partecipazione
attiva per l’alunno, col fine di
aumentare gli scambi relazionali e la
condivisione dei vissuti e delle
esperienze didattiche ed emotive, non
può che determinare un clima ottimale
per l’impegno e la motivazione.
NELLA PRATICA …
Quando vengono spiegate le lezioni o vengono date
delle istruzioni per eseguire dei compiti è
importante che l'insegnante si accerti del livello
di attenzione del bambino: spesso i bambini
iperattivi sono fisicamente e mentalmente
occupati a fare altro (roteare penne, guardare o
chiamare i compagni).
In generale il contatto oculare è la tecnica più
efficace per controllare l'attenzione del
bambino.
NELLA PRATICA …
Le consegne devono contenere delle
istruzioni semplici e brevi.
E' fondamentale assicurarsi che il
ragazzo abbia compreso le istruzioni di
un compito.
NELLA PRATICA …
Una volta dato un testo di un problema
o un testo che contenga delle
istruzioni é opportuno aiutare l’alunno
ad individuare (sottolineandole con
diversi colori) le parti importanti.
LO SPAZIO - CLASSE …
A prescindere dal fatto che la migliore collocazione
è a discrezione dell'insegnante…
E’ opportuno controllare le fonti di distrazione
all'interno della classe: non è indicato far sedere il
ragazzo vicino alla finestra, al cestino, o ad altri
oggetti “molto interessanti”.
Non è ugualmente produttivo collocare l'allievo in
una zona completamente priva di stimolazioni in
quanto egli diventa più iperattivo, perché va alla
ricerca di situazioni nuove e interessanti.
LA LEZIONE
Accorciare i tempi di lavoro.
Fare brevi e frequenti pause soprattutto
durante i compiti che presentano una
certa ripetitività.
LA LEZIONE
Rendere le lezioni stimolanti e ricche di
novità: i bambini ADHD hanno peggiori
prestazioni quando i compiti sono noiosi e
ripetitivi (Ad esempio, un brano viene
compreso meglio se contiene delle figure.
Anche il ritmo della voce dell'insegnante
quando spiega può incidere sulla capacità
attentiva degli studenti).
LA LEZIONE
Interagire frequentemente con gli
studenti.
Fare in modo che gli alunni debbano
rispondere frequentemente durante
la lezione.
LA LEZIONE
Utilizzare il nome degli studenti distratti per
la spiegazione.
Costruire situazioni di gioco per favorire la
comprensione delle spiegazioni.
Utilizzare il gioco di ruoli per spiegare
concetti storici, sociali in cui siano coinvolti
vari personaggi.
Abituare il ragazzo impulsivo a controllare il
proprio lavoro svolto.
L’ORDINE
E' importante stabilire delle attività
programmate e routinarie in modo che il
ragazzo impari a prevedere quali
comportamenti deve produrre in
determinati momenti della giornata.
L’ORDINE
Aiutare l'allievo ADHD a gestire meglio il
proprio materiale: l'insegnante
dovrebbe dimostrare che dà
importanza all'organizzazione
lasciando 5' al giorno per ordinare il
proprio materiale.
L’ORDINE
- Aiutare il ragazzo ad applicare (o inventare)
delle strategie per tenere in ordine il
proprio materiale.
- Premiare il banco meglio organizzato del
giorno.
IL DIARIO
Utilizzare il diario per la comunicazione
giornaliera con la famiglia
(non per scrivere note negative sul
comportamento).
STAR BENE NEL GRUPPO
Innanzitutto è opportuno definire e
mantenere chiare e semplici regole
all'interno della classe
(E’ importante ottenere un consenso
unanime su queste regole).
Rivedere e correggere le regole della classe,
quando se ne ravvede la necessità.
STAR BENE NEL GRUPPO
Spesso è necessario spiegare chiaramente
agli alunni disattenti/iperattivi quali sono i
comportamenti adeguati e quali sono quelli
inappropriati.
E' molto importante fare capire agli allievi
impulsivi quali sono le conseguenze dei
loro comportamenti positivi e quali sono
quelle che derivano da quelli negativi.
STAR BENE NEL GRUPPO
E' più utile rinforzare e premiare i
comportamenti positivi (stabiliti
precedentemente), piuttosto che punire
quelli negativi.
Sottolineare i comportamenti adeguati del
ragazzo attraverso ampie ed evidenti
gratificazioni.
STAR BENE NEL GRUPPO
Vanno cambiati i rinforzi quando questi
perdono di efficacia.
Non bisogna punire il ragazzo togliendo
la ricreazione, perché necessita di
scaricare la tensione e di socializzare
con i compagni.
STAR BENE NEL GRUPPO
Le punizioni severe, note scritte o
sospensioni, non modificano il
comportamento del bambino.
E' importante stabilire giornalmente o
settimanalmente semplici obiettivi da
raggiungere.
STAR BENE NEL GRUPPO
E' utile informare frequentemente il
ragazzo su come sta lavorando e come
si sta comportando soprattutto
rispetto agli obiettivi da raggiungere.
PER CONCLUDERE …
Non creare situazioni di competizione
durante lo svolgimento dei compiti con
altri compagni.
Non focalizzarsi sul tempo di esecuzione dei
compiti, ma sulla qualità del lavoro svolto
(anche se questo può risultare inferiore a
quello dei compagni)
PER CONCLUDERE
Utilizzare i punti forti ed eludere il più possibile i lati
deboli del ragazzo, ad esempio se dimostra
difficoltà grafomotorie, ma ha buone abilità
linguistiche può essere utile favorire l'espressione
orale, quando è possibile sostituirla a quella
scritta.
Bisogna enfatizzare i lati positivi del
comportamento (la creatività,
l'affettuosità, l'estroversione....).
UN FIGLIO ADHD …
PRIMA DI TUTTO LA CALMA!
La calma determina un ambiente più
favorevole per mantenere una
relazione positiva, soprattutto in età
adolescenziale.
UN FIGLIO ADHD …
 Siate chiari, coerenti e positivi nei suoi
confronti. Ponete sempre regole chiare.
Oltre a dirgli che cosa non deve fare, ditegli
sempre che cosa dovrebbe, invece, fare.
Chiarite bene quali saranno le conseguenze
se non saranno rispettate le regole.
 Lodate sempre vostro figlio quando mostra
un comportamento a voi gradito.
UN FIGLIO ADHD …
Adottate una strategia per la gestione dei
problemi di vostro figlio.
Una buona strategia comprende l'uso di
tecniche come: seguire nel tempo
l'andamento dei singoli comportamenti
problematici di vostro figlio, premiare i
comportamenti positivi e ignorare i
comportamenti negativi o provocatori.
UN FIGLIO ADHD …
L'uso di tale strategia porterà col tempo a una
riduzione dei comportamenti inadeguati e
all'incremento di quelli adeguati.
Siate comunque indulgenti e scegliete le vostre
“battaglie”: concentratevi sulle cose importanti
per voi e per il vostro bambino, senza
“impuntarsi” su comportamenti trascurabili e privi
di importanza.
Ne va della qualità della VITA!
UN FIGLIO ADHD …
 Se possibile, parlate con i genitori di
altri bambini con ADHD: vi potranno
fornire suggerimenti di carattere
pratico, oltre che fornirvi un supporto
sul piano emozionale.
UN FIGLIO ADHD …
 Mantenetevi sempre in contatto con
gli insegnanti di vostro figlio per
informarli dei progressi che fa a casa e
per sapere come vanno le cose a
scuola.
UN FIGLIO ADHD …
Dedicategli una mezz’ora speciale. Si chiama
“floor time”(tempo sul pavimento) e si
tratta di un'opportunità per condividere
con vostro figlio un'attività con lui, stando
insieme e seguendo le sue proposte.
Concretamente, usate almeno mezz'ora al
giorno per stare insieme, dando al bambino
la vostra totale attenzione: non insegnategli
matematica e non fatevi distrarre dal
preparare la cena.
UN FIGLIO ADHD …
Cosa fare allora?
Tutto quello che il bambino vuole: fategli
scegliere il gioco, fategli decidere l'azione e
fatevi dirigere dal bambino.
Voi dovete partecipare attivamente senza
assumere il controllo.
UN FIGLIO ADHD …
Porvi al suo livello e concentrare
la vostra attenzione su di lui
aiuta moltissimo il bambino
che si sentirà capito e amato.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!
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