Periodico di informazione e notizie di Humanitas Mater Domini riservato ai medici e agli operatori sanitari
Anno XVII, Numero 1 - Luglio 2013
In Ospedale con un click
È on line il nuovo sito internet: grafica innovativa, navigazione più semplice e tanti contenuti pensati per il paziente.
I
l nuovo sito di Humanitas Mater Domini è on line.
Con grafica innovativa e navigazione più semplice, il sito integra
nuove funzioni e contenuti, per da-
re visibilità alle specialità cliniche
dell’Ospedale e rispondere alle
esigenze dei numerosi utenti in
rete e non solo.
Il nuovo sito segue percorsi di
navigazione facilitati per tipologia di utente: medici, ricercatori,
studenti e, soprattutto, pazienti.
Il cuore del sito è dedicato proprio a questi ultimi, con storie e
fotografie di persone che hanno
trovato risposte al loro bisogno
di salute in Humanitas Mater
Domini.
Per i pazienti sono stati inoltre
pensati numerosi servizi e strumenti, come la possibilità di
prenotare on line visite ed
esami, l’area “Patologie e cu-
re” che raccoglie informazioni
sulle patologie trattate, dalla definizione al percorso di cura in
Ospedale (esami, diagnostici,
trattamenti, follow up e team medici) oppure la sezione “Prevenzione” nella quale leggere utili
consigli in tema di salute e be-
nessere, percorsi di prevenzione
e tutte le novità che interessano
l’Istituto. Focus sulle Unità Operative, i Servizi di Diagnosi e Cura, gli Ambulatori specialistici e
tanti altri contenuti.
CENTRO DIAGNOSTICO
Un centro ambulatoriale dedicato alla prevenzione
e diagnosi: ambulatori con strumenti di alta
tecnologia, radiologia, centro odontoiatrico,
laboratorio e percorsi di cura.
Il paziente potrà scoprire gli ambulatori specialistici
di Humanitas Mater Domini, le varie équipe mediche,
le indagini e procedure diagnostiche (RMN, TC,
ecografie, ecc.) con i relativi approfondimenti
(che cos’è l’esame e a cosa serve) oltre alle
informazioni necessarie sulle modalità di
prenotazione.
Interessante è l’area dedicata al Laboratorio Analisi.
Si potrà conoscere l’elenco degli esami eseguiti in
Istituto e, per alcuni di questi, consultarne le schede
descrittive per conoscere l’utilità clinica, i valori di
riferimento, i tempi di consegna, ecc.
Non mancano, inoltre, i percorsi di cura e prevenzione
pensati per te: percorso Young e Contraccezione,
percorso menopausa, prevenzione per lo sportivo.
L’offerta si completa con il Centro Odontoiatrico:
informazioni sulle patologie e sui trattamenti per curare
la salute dentale.
Tra le novità: l’Area Cardiovascolare, Ortopedica, Oncologica e Diagnostica. L’obiettivo
è rafforzare il concetto di “prenderci cura” mettendo al centro il
paziente stesso e l’approccio
multidisciplinare ed integrato
che guida gli specialisti di Humanitas Mater Domini.
Quando rivolgersi all’elettrofisiologo? Cos’è l’infarto? Cosa sono le
angiodisplasie? Artrosi dell’anca,
cosa fare?...
Navigando tra le diverse aree si
potrà approfondire la conoscenza della principali patologie, le
possibilità di prevenzione, diagnosi e cura, si potranno scoprire tutti i percorsi pensati per curare la propria salute.
A tutti … buona navigazione!
www.mater domini.it
Spedizione in abbonamento postale 70% Filiale di Varese
IN EVIDENZA
Luglio 2013
2
Vacanze in salute: istruzio
Occhi in primo
piano
Come prendersi cura dei propri occhi al
mare? Ne parliamo con gli specialisti dell’Unità Operativa di Oculistica di Humanitas Mater Domini: il dottor Federico
Marcoli (responsabile) e la dottoressa
Valeria Vaccaro.
1
Proteggere gli occhi con occhiali
da sole
La funzione principale degli occhiali da sole è proteggere i nostri occhi dagli raggi ultravioletti invisibili (UV) e dalla porzione
della luce visibile di colore blu: sono queste
le radiazioni più dannose per pelle, cornea,
cristallino e retina. Essenziale è
quindi la qualità delle lenti e il
colore: da evitare, in particolare, le lenti azzurre o blu, che
non filtrano a sufficienza le radiazioni più dannose. L’intensità
delle radiazioni dannose non dipende dalla temperatura amFederico Marcoli
bientale o dal fatto di trovarsi al
mare o in montagna, anzi l’altitudine e la
neve possono raddoppiare l’esposizione alle radiazioni UV. Perciò, indossiamo occhiali da sole adatti ovunque andiamo: mare, montagna, lago o collina. Se siamo stati
operati di cataratta, ad esempio, abbiamo
ripristinato la trasparenza del cristallino di
quando eravamo bambini e dobbiamo proteggerci con maggiore attenzione.
L’esposizione alla luce solare può incrementare il rischio di alcune patologie oculari: cheratite attinica (danno della superficie della cornea), pinguecola e pterigio
(neoformazioni della superficie dell’occhio), cataratta, maculopatia fototossica,
maculopatia correlata all’età.
2
Non portare le lenti a contatto
mentre si fa il bagno
I portatori di lenti a contatto dovrebbero
utilizzare i sostituti lacrimali più frequentemente in questo periodo, in cui la temperatura elevata, l’aria secca e la ventilazione
dell’aria aperta favoriscono l’evaporazione
della lacrima. I sostituti lacrimali evitano
che le lenti si asciughino, appannando la visione, con sensazione di corpo estraneo e
difficoltà di rimozione della lente.
Se si è al mare o in piscina, si deve assolutamente evitare di fare il bagno con le lenti a contatto. Il sale tende ad asciugare la
lente e la altera, depositandosi sulla stessa. Ma, soprattutto, anche se perfettamente tollerate, le lenti a contatto causano dei
microtraumi che aprono la strada a microorganismi che si trovano comunemente
nell’acqua delle piscine, dei laghi e dei
mari, quali la chlamydia e l’acanthamoeba,. Si possono contrarre gravi cheratiti,
difficili da curare, con rischio di cecità.
3
Se abbiamo una malattia oculare cronica
che curiamo con dei colliri (glaucoma, occhio secco) ed abbiamo programmato un viaggio in paesi che non conosciamo, occorre portare con sé i colliri
che usiamo abitualmente: in alcuni paesi
sono difficili da reperire, molto più costosi o
richiedono la ricetta medica locale. Se il problema è l’occhio secco, consideriamo che
d’estate il caldo e la ventilazione, ma anche
l’aria secca del volo aereo, aumentano l’evaporazione del film lacrimale, esacerbando i
sintomi della secchezza oculare: utilizziamo
più spesso i sostituti lacrimali.
4
Se la sabbia entra negli occhi, risciacquarli abbondantemente con acqua senza strofinarli. Se i sintomi persistono probabilmente sono presenti delle
abrasioni corneali: è meglio contattare un
oculista o recarsi al pronto soccorso.
5
Facendo il bagno, indossare la
maschera o gli occhialini.
La congiuntivite è l’infiammazione oculare
più comune e i sintomi sono arrossamento
oculare, bruciore, lacrimazione. La causa è
spesso un’infezione, batterica o virale. Durante la primavera e verso la fine dell’estate
sono più comuni le congiuntiviti allergiche
stagionali, in genere associate ad un fastidioso prurito agli occhi e al naso. Quando si
nuota in piscina è comune anche una congiuntivite tossica, dovuta all’azione irritante
del cloro sulla congiuntiva. Se però l’infiammazione è persistente, è meglio rivolgersi
all’oculista: non dimentichiamo che anche
l’acqua della piscina può contenere microrganismi pericolosi come l’acanthamoeba.
6
La cute delle palpebre è delicata e
sensibile all’irraggiamento solare:
usare la crema solare.
La protezione della cute palpebrale è importante non solo per evitare l’eritema
solare e le ustioni, ma anche per prevenire i tumori della pelle. L’esposizione
alla luce solare è il principale fattore di rischio ambientale per l’epitelioma, il più comune tumore delle palpebre: localmente
maligno, deve essere diagnosticato e rimosso chirurgicamente in modo tempestivo, per evitare danni localizzati anche gravi.
7
Sole, vento, temperature elevate
favoriscono l’evaporazione e la disidratazione: bere abbondantemente!
Bere abbondantemente evita la disidratazione dell’intero organismo e protegge
anche il corpo vitreo (la gelatina che riempie il bulbo oculare). La disidratazione favorisce la degenerazione ed il distacco del
corpo vitreo, responsabile della visione
delle mosche volanti.
8
Durante le vacanze al mare capita
più facilmente di mangiare del pesce.
Seguire una dieta ricca di vitamine e di
omega-3 è utile per difendere la zona centrale della retina, la più importante per la
visione dei particolari; inoltre allevia i sintomi dell’occhio secco.
I
l sole e la salute della pelle, SOS occhi e i consigli per l’estate,
i cibi più freschi e quelli più nutrienti. E con la bella stagione
cresce anche la voglia di intensificare l’attività fisica.
Sport: tutti pronti per
un’estate in bicicletta
La bicicletta è lo svago ideale che consente
a tutti, giovani e meno giovani, di stare bene e di mantenere una buona forma fisica.
L’estate è alle porte e aumenta la voglia di
praticare attività fisica per migliorare la
propria forma. Ne parliamo con il dottor
Ugo Maria Borromeo, responsabile dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia di Humanitas Mater Domini.
I BENEFICI DELLA
BICICLETTA
In generale, la bicicletta tonifica i muscoli,
mantiene le articolazioni sane ed efficienti, il cuore allenato, aiuta la circolazione e
migliora la capacità polmonare.
Muscoli tonici: si tonificano e rinforzano
i muscoli delle gambe (polpacci e glutei si
rassodano, le cosce diventano più snelle),
della colonna vertebrale, soprattutto a livello lombare.
Articolazioni sane ed efficienti: le articolazioni delle anche, delle ginocchia e
delle caviglie si mantengono attive ed efficienti. Il peso del corpo non grava sulla
schiena, perché si scarica interamente sul
telaio della bicicletta e questa particolarità
lo rende adatto anche chi soffre di disturbi a livello della colonna vertebrale, come
lombalgie e sciatalgie.
Cuore allenato: il ciclismo è uno sport
aerobico e andare in bicicletta consente di
allenare l’apparato cardio-vascolare.
Buona circolazione: soprattutto nella
donna, più predisposta a problemi circolatori periferici, praticare questo sport permette di migliorare la circolazione venosa
e linfatica a livello degli arti inferiori, aiutando a prevenire la formazione di gonfiori alle gambe.
Ugo Maria Borromeo
Migliore capacità polmonare: il ciclismo è un’attività fisica che può aumentare
la capacità respiratoria.
Via i chili di troppo: andare in bicicletta
consente di perdere peso, ma solo seguendo una corretta alimentazione. E’ importante un’alimentazione bilanciata, che
contenga la giusta quantità di proteine
perché queste rappresentano una componente fondamentale in tutti i tessuti, in
particolare quello muscolare. Ricordarsi
inoltre che è importante idratarsi bene
durante la corsa.
ATTENZIONE A:
Andare in bicicletta non presenta controindicazioni a livello assoluto.
Particolare attenzione dovrebbe però essere prestata dalle donne che soffrono di
insufficienza venosa degli arti inferiori e
di varici, che devono adottare un ritmo
molto blando, evitare di spingere eccessivamente sui pedali o di impegnarsi in salite faticose (ad esempio se si utilizza la
mountain-bike o la bici da corsa).
Esistono però particolari situazioni che
sconsigliano la bicicletta: malattie infiammatorie acute e croniche dei genitali
esterni e dell’apparato urinario (durante
la fase più intensa della malattia), la presenza di emorroidi (rendono dolorosa la
posizione in sella), la presenza di ernia del
disco o di lombosciatalgie in fase acuta, le
malattie dell’apparato cardiocircolatorio
che richiedono un’accurata scelta dei percorsi e dello sforzo fisico.
3
Luglio 2013
oni per l’uso
Per
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enti
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i.it
Ecco i consigli dei nostri specialisti per trascorrere un’estate
davvero speciale, all’insegna del divertimento, ma anche
della prevenzione.
Salute e alimentazione
Il decalogo della dieta estiva: parola della
dottoressa Laura Carabelli, dietologa in
Humanitas Mater Domini.
1
Ricordiamoci che siamo fatti per un 60
% circa di acqua. Quindi è necessario
aumentare
l’apporto di liquidi (almeno
2 litri al giorno)
ossia 1 bicchiere di acqua ogni
ora arrivando a
3 litri se si pratica attività fisica.
2
Fare un’abbondante colazione, sostituendo per esempio biscotti e torte
con cereali (muesli o cereali integrali
più ricchi di vitamine del gruppo B,
che forniscono energia al nostro organismo e sono utili
per il trofismo cutaneo e il sistema nervoso) da accompagnarsi a yogurt e frutta.
gumi, rendendo il
pranzo più leggero e digeribile, ma
nello stesso tempo
appetitoso. I cereali, ricchi in fibra,
che hanno un indi- Laura Carabelli
ce glicemico inferiore e sono più adatti alle persone in sovrappeso o diabetiche.
6
Evitare preparazioni elaborate con
soffritti o condimenti con grassi animali (panna, strutto) che richiedono una
digestione più laboriosa e sono meno indicati con il caldo, preferendo sempre
l’olio di oliva a crudo, ricco di vitamina e
antiossidante.
7
Per la cena prediligere proteine,
pesce o carne bianca, uova o formaggi freschi da accompagnarsi a verdure miste ricche di sali minerali e vitamine.
3
Aumentare l’apporto di frutta e
verdura, possibilmente colorata, ricca di vitamine, acqua, minerali e dalle
proprieta’ antiossidanti (agrumi, carote,
pomodori, albicocche, pesche, frutti di bosco, melone), importanti per combattere i
danni da radicali liberi prodotti con esposizione solare.
Ricordiamoci però che
quest’ultima è fondamentale per incrementare la
sintesi di vitamina D protettiva per l’osteoporosi e
per i tumori: quindi sole
con moderazione accompagnato da frutta a colazione e
come spuntini nella giornata.
4
Variare nella scelta delle verdure: preferire insalatone con verdure
miste alle quali aggiungere 4-5 mandorle o noci, ricche di acidi grassi omega
3-6 e vitamina E, utili per il trofismo cutaneo e protettivi contro l’invecchiamento cutaneo.
8
Scegliere pesci come
salmone, sarde,
sgombri
(ricco in omega
3, protettivi per
le patologie cardio vascolari e
autoimmuni ).
9
Sostituire occasionalmente
il pasto del pranzo con frutta e gelato (laddove non
siano presenti patologie particolari che
lo controindichino).
10
Limitare l’assunzione di alcolici e superalcolici (è consigliato
1 bicchiere di vino a cena, evitando le ore
calde della giornata).
5
Quando possibile, sostituire a pranzo la pasta con cereali integrali come orzo o farro. Si possono preparare colorate insalate di cereali con verdure e le-
I nei: impariamo
a conoscerli
I nei non sono tutti uguali: piccoli e di forma regolare, grandi e frastagliati, piani
che non si sentono al tatto o un po’ in rilievo, lisci, rugosi, peduncolati (allungati)
oppure penduli (che escono dalla pelle).
Apparentemente sono inoffensivi, ma
possono invece rivelarsi un pericolo molto serio per la nostra pelle.
Possono infatti essere dei melanomi, un tipo di tumore maligno molto aggressivo,
che si diffonde velocemente all’interno dell’organismo e può andare a colpire organi
anche molto lontani dal punto di origine.
cemente in caso di sospetto melanoma”.
Nel caso di sospetto diagnostico, il dermatologo effettua l’asportazione completa
della lesione (biopsia escissionale), sulla
quale viene successivamente effettuato
l’esame istologico in grado di determinarne la natura.
LA PREVENZIONE
IL TRATTAMENTO
Il melanoma è un tumore dal quale si può
guarire, se riconosciuto in tempo.
È dunque molto importante la prevenzione, osservando alcune caratteristiche come la forma, il colore, il diametro e la sua
evoluzione. E, in caso di macchia sospetta,
occorre rivolgersi al dermatologo che ha a
disposizione attrezzature innovative per
una diagnosi accurata.
Si parla di “Alfabeto dei nei”, un ottimo
strumento di autovalutazione che consente di comprendere se una macchia della
pelle rappresenta un rischio. Importanti da
ricordare le prime 5 lettere dell’alfabeto.
A = asimmetria: ipotizzando di dividere
il neo a metà, occorre verificare se le due
parti sono uguali (simmetriche) oppure
diverse tra loro (asimmetriche). La macchia asimmetrica deve destare preoccupazione.
B = bordi: quelli di un neo non pericoloso sono regolari mentre quelli di uno sospetto frammentati
C = colore: deve essere un campanello di
allarme se non è uniforme o muta nel tempo, con presenza di chiazze, imperfezioni,
zone più chiare/scure
D = dimensioni: occorre approfondire
se la macchia è piuttosto grande, con un
diametro oltre i 6 millimetri.
E = evoluzione: se la macchia si modifica
velocemente cambiando aspetto, quindi,
forma, colore o dimensioni oppure se iniziasse a diventare pruriginosa, è bene rivolgersi al dermatologo.
In Humanitas Mater Domini il paziente è
seguito da un’équipe multidisciplinare
(chirurghi, oncologici medici, dermatologi) che assicurano un approccio integrato
e personalizzato.
In caso di melanoma localizzato solo alla
pelle, il tumore viene trattato con la rimozione chirurgica con un “margine di sicurezza” di cute sana attorno alla lesione,
per assicurare che tutte le cellule tumorali siano rimosse. L’entità del “margine di
sicurezza” dipende dallo spessore del tumore e dalla sua localizzazione.
“Il melanoma può dare metastasi. In caso
di melanomi cutanei con un’infiltrazione
profonda superiore al millimetro, ulcerati
o con mitosi, si ampliano i margini di resezione e si effettuata la biopsia del linfonodo
sentinella, per individuare precocemente
la presenza di cellule tumorali nel/i linfonodo/i che drenano la zona dove è cresciuto il tumore. Nel corso di questa procedura, un isotopo radioattivo viene iniettato vicino alla sede del melanoma che, attraverso le vie linfatiche, raggiunge il linfonodo “sentinella” (il primo in cui le cellule
tumorali possono diffondersi). Localizzato
mediante una specifica sonda che rileva la
presenza delle radiazioni, il linfonodo sentinella viene rimosso ed analizzato dal punto di vista istologico allo scopo di individuare la presenza di cellule metastatiche”,
spiega il dottor Luciano Branchini, specialista dell’Unità Operativa di Chirurgia
Generale di Humanitas Mater Domini.
Nel caso in cui nel linfonodo sentinella
LA DIAGNOSI
vengano trovate delle cellule tumorali,
“La nostra Dermatologia - afferma la dotverranno poi asportati tutti i linfonodi di
toressa Maria Grazia Chiesa, responsaquella regione.
bile dell’Ambulatorio di Dermatologia di
In Humanitas Mater Domini, nel caso fosHumanitas Mater Domini - si avvale di apse necessaria l’asportazione dei linfonodi
parecchiature digitali innovatiinguinali, iliaci e otturatori, l’inve per la prevenzione e la diatervento viene eseguito per via
gnosi precoce del melanoma.
laparoscopica, con indubbi
Tra questi, il videodermatoscovantaggi per il paziente (rapida
pio computerizzato che perripresa della deambulazione,
mette l’osser vazione dei nevi
minor rischio di gonfiore delin profondità ed è in grado di
l’arto inferiore).
identificare il loro comporta- Maria Grazia Chiesa
La conoscenza dello stato del
mento anomalo nella prima falinfonodo sentinella è importanse di sviluppo. Questa strumentazione
te anche per valutare il rischio di recidiva.
permette di fotografare la macchia e arIl trattamento di un melanoma in fase
chiviarla in formato elettronico. Ad una viavanzata o metastatica, ossia diffuso ai linsita successiva, dunque, è possibile segnafonodi vicini, alla pelle o ad altri organi a
lare variazioni di forma, colore, densità e
distanza, può invece prevedere la combidimensione di ogni singolo nevo. Con i danazione di chirurgia, chemioterapia, imti così elaborati si può intervenire precomunoterapia e/o radioterapia.
Luglio 2013
Prendersi cura
4
Fusion Biopsy: novità nella diagnostica urologica
Al via una nuova tecnica: maggiore accuratezza, diagnosi più precise, trattamenti personalizzati.
L
a prostata è una ghiandola
del sistema riproduttivo maschile situata al di sotto della vescica e davanti al retto che avvolge l’uretra, il condotto demandato all’emissione delle urine. Le
sue dimensioni sono paragonabili a quelle di una castagna ed il
suo peso è di circa 20 grammi. E’
un organo sessuale secondario
che ha la finalità di secernere
parte del liquido seminale che, al
momento dell’orgasmo, viene
immesso nell’uretra, unitamente
agli spermatozoi prodotti dai testicoli.
Le patologie prostatiche sono tra
le malattie più frequenti nell’uomo di età superiore ai 50 anni.
PREVENZIONE
E DIAGNOSI
Tra le patologie maligne che colpiscono la prostata, l’adenocarcinoma prostatico è la neoplasia
più diffusa nell’uomo di età superiore ai 60 anni.
Fondamentali prevenzione e diagnosi precoce per definire la migliore scelta terapeutica.
“Per tenere sotto controllo il rischio di tumore prostatico - spiega il professor Alberto Mandressi, responsabile dell’Unità
Operativa di Urologia di Humanitas Mater Domini - occorre innanzitutto eseguire il dosaggio
del PSA (Antigene Prostatico
Specifico), seguito da una visita
urologica durante la quale viene
eseguita l’esplorazione della prostata per via rettale. Il PSA è un
indicatore della “salute” della
prostata, eseguito attraverso un
comune esame del sangue e consigliato a tutti gli uomini di età
superiore ai 50 anni.
Ha un valore relativo: non va considerato in senso assoluto, né deve essere
valutato da solo”.
Questo parametro,
insieme all’esploraAlberto Mandressi
zione rettale, permette di individuare le persone a
rischio e di sottoporle precocemente ad una biopsia prostatica,
una procedura ambulatoriale consolidata che si esegue per via rettale, mediante un ago a scatto che,
introdotto nella prostata, preleva
una piccola porzione di tessuto,
poi mandato ad esaminare all’anatomo patologo.
“L’ago della biopsia viene guida-
FUSION BIOPSY
Nella diagnostica urologica, un’importante novità. Si chiama Fusion
Biopsy, la nuova tecnica
che costituisce un grande passo in avanti nella
diagnosi del trattamento prostatico.
Agisce in combinazione
con un ecografo in 3D
ed è in grado di combinare le immagini della Risonanto dall’immagine ecografica, ma
za Magnetica (RM) con quelle
purtroppo il tumore ha ecografiecografiche.
camente lo stesso aspetto del
“Questa tecnologia permette di
tessuto normale. Per migliorare
simulare il tragitto della biopsia,
l’attendibilità della biopsia si audi modificarlo all’occorrenza, rementa dunque il numero di pregistrando ogni singolo
lievi sino agli attuali
step. La zona segnala18 o 24 per realizzata dalla Risonanza Mare un mappaggio
gnetica come la più sodella prostata. L’ecospetta, inoltre, dopo la
grafia dovrebbe dafusione di immagine
re la localizzazione
con l’ecografia, compadella biopsia ma, esre come un bersaglio
sendo in 2 dimensio- Paolo Puppo
nell’immagine riconi, non consente la
struita in 3D. L’operatore può coregistrazione del tragitto delsì indirizzarsi verso il punto prel’ago. Non evidenzia quindi se si
ciso da esaminare, senza colpire
sta eseguendo un reale mappagaltre zone”, spiega lo specialista.
gio o se si continua biopsiare la
Con questa nuova tecnica sarà
stessa zona”, spiega il dottor
quindi possibile registrare una
Paolo Puppo, responsabile delmappa tridimensionale delle
la Sezione di Urologia Oncologibiopsie eseguite, che permetterà
ca di Humanitas Mater Domini.
di ricostruire con precisione la
localizzazione e il volume del tumore, differentemente rispetto a
quanto è avvenuto fino ad oggi
con l’uso dell’ecografia che fornisce una localizzazione della biopsia solo in 2 dimensioni, senza la
registrazione del tragitto dell’ago.
sa ricostruire con discreta approssimazione la localizzazione
ed il volume del tumore.
“Questi dati, assieme al grado di
malignità del tumore, contribuiscono in maniera decisiva a stabilire la categoria di rischio di
quel particolare tumore.
Una volta stabilito correttamente
VANTAGGI
il rischio, il trattamento può essere pianificato al meglio. In altre
parole, di fronte ad un piccolo tumore a bassa malignità, lo specialista potrà proporre come opzione anche la semplice sorveglianza attiva, mentre di fronte ad un
tumore di 1-2 cm., a malignità anche solo intermedia, un trattamento chirurgico o radioterapico
sarà necessario”, conclude il dottor Puppo.
Numerosi i vantaggi per il paziente:
• Aumenta la precisione evitando di pungere più volte la stessa
zona e consente di mirare le zone risultate sospette alla Risonanza Magnetica.
• Registra una mappa tridimensionale delle biopsie eseguite in
modo tale che, abbinando i risultati dell’esame istologico, si pos-
Il Primo Soccorso si impara a scuola
Gli specialisti di Humanitas Mater Domini tra i banchi di scuola per insegnare le regole corrette del primo soccorso.
C
osa fare se il fratellino si ferisce? Come comportarsi in caso di piccoli incidenti domestici o
stradali?
Queste e altre domande sono
state oggetto del Corso di Primo
Soccorso che l’équipe infermieristica della Terapia Intensiva e
Pronto Soccorso dell’Ospedale
ha affrontato con gli alunni delle
scuole medie dei Comuni della
Valle Olona.
“E’ il terzo anno consecutivo che
organizziamo questo interessante percorso formativo e le soddisfazioni sono sempre molte. Il
nostro obiettivo è sensibilizzare
i giovani sull’importanza della
cultura della salute, aiutandoli a
sviluppare una migliore conoscenza del proprio corpo e responsabilizzarli circa l’attenzione ad aiutare il prossimo” spiega
Laura Guzzetti, infermiera del
Alcuni infermieri del Team
Team.
Indipendentemente dall’età, infatti, è fondamentale la prontezza
di riflessi e la capacità di mantenere calma e autocontrollo, doti
necessarie per valutare la particolare situazione ed agire correttamente.
Durante gli incontri, che hanno
coinvolto 8 classi e oltre 200
alunni, i professionisti di Humanitas Mater Domini hanno fornito utili suggerimenti su come
prestare i primi soccorsi in caso
dei piccoli incidenti che possono
verificarsi nel quotidiano (ferite,
emorragie, fratture, distorsioni,
traumi, epistassi, ecc.), illustrando le più frequenti e semplici
modalità di intervento.
Ampio spazio anche alla parte
teorica, durante la quale gli studenti si sono improvvisati “soccorritori”.
IL TEAM
Adriano Bovo, Jessica Di Giovanni,
Davide Ghioldi, Laura Guzzetti,
Michela Piazza, Letizia Pietrini,
Mauro Sommaruga
Attraverso l’uso di manichini, sono state descritte agli studenti le
manovre di primo soccorso da
attuare in caso di incidenti o
eventi avversi che possono portare a perdita di conoscenza, arresto respiratorio e arresto cardiaco, osser vando un’ottima risposta da parte dei ragazzi e dei
professori che hanno partecipato attivamente.
La valutazione dell’apprendimento è stata effettuata tramite
un test iniziale e finale, con le
medesime domande. I risultati
sono stati molto positivi a tutti i
livelli.
I NUMERI UTILI PER I SERVIZI DI HUMANITAS MATER DOMINI
PRENOTAZIONI ED INFORMAZIONI
Si possono effettuare:
• di persona
- per le prenotazioni convenzionate con il
S.S.N. rivolgersi agli sportelli
dell’Accettazione Centrale da lunedì a
venerdì dalle 8.00 alle 16.00
- per prestazioni private rivolgersi presso
l’Area Solventi da lunedì a venerdì dalle
8.00 alle 19.00
• telefonando al C.U.P. (Centro
Unificato Prenotazioni): tel. 0331 476210
da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 17.00
e il sabato dalle 8.30 alle 12.30
• inviando un fax di richiesta al C.U.P.
al numero 0331 476372
• attraverso il sito internet
www.materdomini.it - sezione
“Prenota on-line”
Documenti necessari per visite, esami e
ricoveri con il Servizio Sanitario
Nazionale:
• richiesta del medico di base (impegnativa)
• tessera sanitaria personale e codice
fiscale (o la carta regionale dei servizi)
• carta di identità
• documentazione attestante l’eventuale diritto
all’esenzione dal pagamento del ticket
ORARIO VISITA PARENTI
Tutti i giorni dalle 13.30 alle 20.00
CENTRO odontoiatrico
Le prenotazioni si possono effettuare
telefonando al numero 0331 476336 dal
lunedì a sabato dalle 8.30 alle 19.45.
CENTRALINO
Tel. 0331 476111
CENTRO PRELIEVI
Da lunedì a sabato dalle 7.00 alle 10.00,
senza necessità di prenotazione.
RITIRO REFERTI
Orari: da lunedì a venerdì
dalle 14.00 alle 17.00
Sabato dalle 9.00 alle 12.00
Via Gerenzano, 2 - 21053 Castellanza
Ufficio Stampa: Marta Galbiati - 0331 476343
URP
Tel. 0331 476384
Humanitas Mater Domini
è una struttura ospedaliera
accreditata Joint Commission
International.
Anno XVII - numero 1
Luglio 2013
Autorizzazione del
Tribunale di Busto Arsizio
N. 9/96 del 28 settembre 1996
Direttore responsabile
Mario Galli
Direttore Comunicazione
Walter Bruno
Redazione
Marta Galbiati
Monica Florianello
Grafica
G&R Associati
Immagini
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