LA STORIA.....
IL TEMPIO DI NETTUNO
Vicino alla Basilica, su una lieve altura, sorge il più bello e il meglio conservato dei tre
templi dorici: il Tempio di Nettuno. Il monumento risale alla metà del V secolo a.C. ed è
tuttora noto come Tempio di Nettuno anche se si sa che non era dedicato a Posidone. Gli
oggetti rinvenuti hanno infatti permesso di stabilire che l’edificio era dedicato ad Hera
Argiva, dea della fecondità e della maternità. Il tempio è di tipo periptero e presenta 6
colonne sulla facciata e 14 sui lati lunghi. Le colonne, alte quasi 9 metri, sono rastremate
in alto e presentano un rigonfiamento a metà del fusto; queste sono caratterizzate da 24
scanalature invece delle canoniche 20. Sull’abaco (mensola che completa il capitello)
poggia l’architrave decorato da una fascia sporgente. La parte superiore, caratterizzata da
frontoni triangolari, costituisce il tipico fregio dorico. Il tetto, oggi crollato, era costituito
da un soffitto ligneo interno e da un tetto coperto da tegole di terracotta. Importanti per
la datazione del tempio sono alcuni accorgimenti come la leggera curvatura della
scalinata, l’inclinazione verso l’interno, appena percettibile, delle colonne e la
leggerissima curvatura verso il basso della trabeazione delle due fronti. All’interno, un
alto gradino segna il passaggio dal prònaos (il vestibolo anteriore), composto da due
colonne tra pilastri, alla cella (il nucleo del tempio destinato a custodire il simulacro
divino). La cella, sopraelevata, è divisa in tre navate. Contrapposto al prònaos vi è
l’opistòdomos (vestibolo posteriore). Davanti al tempio ci sono i resti di due bòmoi per
sacrifici. Sulla sinistra del tempio sono stati rinvenuti i resti di due altari, numerosi cippi
e un piccolo tempio.
IL TEMPIO DI NETTUNO
IL TEMPIO DI ATENA
Lungo la Via Sacra sorge il Tempio di Atena, noto anche con il nome di Tempio di
Cerere. Questo monumento, costruito alla fine del VI secolo a.C., è il secondo in
ordine cronologico e il più piccolo dei tre templi dorici. Il Tempio di Atena, poggiato
su un basamento di tre gradini, doveva trovarsi al centro di un piccolo santuario, del
quale ci sono pervenuti l’altare con il pozzo sacrificale, le fondazioni di altri due altari
e colonne votative. È di tipo periptero e conserva tutte le colonne originali (6 sui lati
corti e 13 sugli altri). Le colonne poggiano su uno stilobate preceduto da due gradini;
nonostante un certo rigonfiamento, si presentano strutturalmente più snelle e con un
echino abbastanza schiacciato. I capitelli del colonnato dorico esterno sono decorati
da corone di foglie in rilievo. La cella, all’interno dell’edificio, si trova su un alto
basamento e in origine era preceduta da un porticato sostenuto da 8 colonne ioniche.
Si riscontrano, inoltre, i resti di due scale che portavano alle zone alte della cella
IL TEMPIO DI ATENA
MADONNA DEL GRANATO
A ridosso del Monte Calpazio sorge l’imponente Santuario della "Madonna del
Granato". Costruito nel XII secolo, è ancora oggi meta di numerosi pellegrini
provenienti da tutto il Cilento. La facciata dell’antica Cattedrale richiama una
fisionomia di architettura rurale. All’interno, troviamo il pulpito di gusto
cosmatesco, sotto cui è stato recuperato un affresco tardo gotico raffigurante
S.Biagio in paramenti sacri. Sull’altare Maggiore la statua raffigurante la Madonna
del melograno è sul pavimento una lastra tombale di epoca paleocristiana reca i
segni simbolici del cristianesimo.
LA MADONNA DEL GRANATO
SANTUARIO DEL GETSEMANI
Il Santuario del Getsemani, un moderno complesso architettonico religioso con cupola
policroma, è inserito nella verde collina di Capaccio. Dalla sua posizione è possibile
ammirare uno splendido panorama che si estende dalla fertile pianura del Sele
sull'ampio golfo di Salerno, fino alla costiera amalfitana, e sul lato opposto fino al
promontorio di Agropoli; all'orizzonte è possibile ammirare l'isola di Capri. Il
complesso è stato realizzato alla fine degli anni 50 su progetto dell’Arch. Avetta.
L'intero complesso è ricco di opere d'arte eseguite in stile moderno. Sul piazzale del
Santuario si trova una statua di bronzo della "Madonna della Luna" opera di Giuseppe
Romano. La statua è stata inaugurata nel 1971 a ricordo della missione americana sulla
luna del 1969.
Entrando nella chiesa superiore si possono ammirare le splendide raffigurazioni (la
Vergine Assunta circondata da cinquanta Santi dell'Italia meridionale; il cammino
spirituale dell'uomo) sui vetri della cupola. Al centro della chiesa superiore vi è
un’apertura a forma di stella che permette di affacciarsi sulla cripta. Sulle pareti del
chiostro una Via Crucis, realizzata in ceramica, richiama la Passione di Cristo. Dal
chiostro parte una scala che scende nella cripta. Intorno alle pareti circolari della cripta
si snodano quindici altari con al centro quello della Madonna di Pompei. Questi altari
sono dedicati ai più famosi Santuari del meridione- tra cui il santuario della Madonna
del Granato- e ad alcuni tra i Santi più conosciuti del Sud. Accanto al Santuario si erge
la casa di spiritualità con i suoi 150 posti. Nel parco della casa c'è una Via Crucis dipinta
a mano su piastrelle a cotto, e un anfiteatro di recente costruzione adibito a
celebrazione liturgica soprattutto nel tempo di Pasqua.
BASILICA PALEOCRISTIANA (CHIESA DELL’ANNUNZIATA)
In una piccola piazzetta a fianco del Museo si erge un’elegante struttura settecentesca:
Palazzo Vescovile. Contigua alle mura di questo palazzo troviamo la Chiesa
dell’Annunziata, uno dei più suggestivi tesori di Paestum. Grazie agli ultimi restauri
operati su questa chiesa, sono venute alla luce le sue antichissime colonne che per circa
due secoli sono rimaste incorporate nei pilastri del rifacimento barocco. Per trovare il
suo pavimento originario si è dovuto scavare verso il basso per circa 2 Mt. Per questo
oggi si accede alla chiesa attraverso una scala.
BASILICA PALEOCRISTIANA
La delegazione di Capaccio si trova in Via Magna Graecia, 110
L’Agenzia capo di Capaccio si trova in Via Magna Graecia, 459/A
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PAESTUM