32° Congresso S.I.B.M.
Flotta artigianale di Livorno - Sforzo di pesca del TRAMAGLIO
TRAMAGLIO - Catture per unità di sforzo
10°00 '
10°15 '
10°30 '
10°00 '
43°45 '
10°15 '
10°30 '
43°45 '
10
100
50
30
N
Pisa
43°45 '
43°45 '
20
Pisa
W
E
50
30
10
20
100
S
200
5
Secche della Meloria
Livorno
5
200
43°30 '
Secche della Meloria
Giornate di pesca/barca
nel periodo di studio
43°30 '
Livorno
43°30 '
< 25
25 - 50
50 - 100
100 - 125
125 - 150
> 150
I. di Gorgona
5
Secche di Vada
43°15 '
10
I. di Gorgona
5
Secche di Vada
43°15 '
30 20
50
43°30 '
20
50
43°15 '
10°00 '
10°15 '
10°30 '
10°00 '
10
30
43°15 '
10°15 '
10°30 '
Flotta artigianale di Livorno - Sforzo di pesca del TRAMAGLINO
TRAMAGLINO - Catture per unità di sforzo
10°00 '
10°15 '
10°30 '
10°00 '
43°45 '
43°45 '
Pisa
10
100
50
30
10°15 '
43°45 '
20
W
43°45 '
Pisa
E
50
S
200
Secche della Meloria
10°30 '
N
30
10
20
100
5
Livorno
5
200
43°30 '
43°30 '
Secche della Meloria
Giornate di pesca/barca
nel periodo di studio
Livorno
43°30 '
< 10
10 - 20
20 - 30
30 - 40
40 - 50
> 50
I. di Gorgona
5
Secche di Vada
43°15 '
50
10
43°15 '
30 20
43°30 '
I. di Gorgona
5
Secche di Vada
20
50
43°15 '
10°00 '
10°15 '
10
30
43°15 '
10°30 '
10°00 '
10°15 '
10°30 '
Flotta artigianale di Livorno - Sforzo di pesca della RETE AD IMBROCCO
RETE AD IMBROCCO - Catture per unità di sforzo
10°00 '
10°15 '
10°30 '
10°00 '
43°45 '
10°15 '
10°30 '
43°45 '
Pisa
10
100
50
30
43°45 '
43°45 '
Pisa
N
20
50
W
200
Secche della Meloria
E
30
10
20
100
S
5
Livorno
5
200
Secche della Meloria
43°30 '
43°30 '
Giornate di pesca/barca
nel periodo di studio
Livorno
43°30 '
43°30 '
<4
4-8
I. di Gorgona
Secche di Vada
43°15 '
50
I. di Gorgona
8 - 12
5
5
12 - 16
> 16
10
Secche di Vada
20
43°15 '
30 20
50
43°15 '
10°00 '
10°15 '
10
30
43°15 '
10°30 '
10°00 '
10°15 '
10°30 '
La flottiglia del porto di Livorno è rappresentata per la
maggior parte da imbarcazioni dedite alla pesca artigianale,
caratterizzate da dimensioni abbastanza contenute ed operanti
generalmente a poca distanza dalla costa, sia a nord che a sud
del porto.
Da settembre 1998 è in corso uno studio sull’attività di tale
flottiglia, con rilevamenti condotti sia in banchina che
direttamente a bordo. Il campionamento ha una cadenza
quindicinale per un totale di 8 giorni al mese, durante i quali
per ogni barca vengono rilevate informazioni sulle modalità
di pesca (tipo di attrezzo, ora di cala e di salpamento, tempo
in pesca), sull’area (coordinate geografiche, profondità), sullo
sforzo (metri di rete utilizzata) e sulla cattura (pesi totali per
specie e/o per categoria commerciale).
I risultati (relativi ai campionamenti realizzati fino a Maggio
2001) mostrano che le imbarcazioni della pesca artigianale di
Livorno che hanno svolto la loro attività durante questo
periodo sono 60-70. Questa flottiglia ha operato
principalmente con tre attrezzi, alternati durante l’anno in
funzione delle specie bersaglio: il tramaglio, per la cattura
della seppia, Sepia officinalis, prevalentemente nel periodo
tardo invernale-primaverile, della mormora, Lithognathus
mormyrus, e della sogliola, Solea vulgaris, soprattutto in
primavera ed estate; il “tramaglino”, per la cattura delle
triglie, Mullus barbatus e Mullus surmuletus, e della seppia,
nel periodo tarda primavera-estate; la rete ad imbrocco, per lo
sfruttamento della sogliola da marzo a ottobre.
I dati georeferenziati relativi all’attività della flottiglia e alle
catture per unità di sforzo (kg/1000m di rete) hanno permesso
di identificare le zone di pesca dei singoli attrezzi e le aree
con i maggiori rendimenti.
Lo sforzo di pesca del tramaglio, l’attrezzo più utilizzato dalla
marineria, è concentrato prevalentemente a nord del porto su
bassi fondali sabbio-fangosi entro 15m di profondità. L’area
in cui sono stati osservati i rendimenti più elevati coincide
con la zona di maggior concentrazione dello sforzo di pesca
per quanto riguarda la seppia, mentre è spostata leggermente
più a nord per la sogliola (in corrispondenza della foce del
fiume Arno) e più ad ovest per la mormora (su fondali
compresi tra 15 e 20m).
Sebbene lo sforzo di pesca del “tramaglino” interessi un’area
piuttosto vasta, estesa a sud fino alle Secche di Vada, gran
parte dell’attività viene svolta tra il porto e le Secche della
Meloria, su fondi misti di roccia e fango. Anche in questo
caso i maggiori rendimenti della seppia sono stati ottenuti
nella zona di maggior concentrazione dello sforzo; per la
triglia di scoglio i massimi rendimenti sono relativi alle zone
di secca, su bassi fondali sia alla Meloria che a Vada; per la
triglia di fango le catture per unità di sforzo sono risultate più
elevate sul margine esterno della Secca della Meloria e lungo
la costa, dove prevalgono i fondali sabbio-fangosi.
La zona relativa allo sforzo di pesca della rete ad imbrocco è
in gran parte sovrapposta a quella del tramaglio, ma si
differenzia da quest’ultima perché l’area di maggior
concentrazione interessa anche batimetriche più elevate (fino
a circa 30m di profondità). Con quest’attrezzo, i maggiori
rendimenti della sogliola sono stati osservati in una vasta
area, con massimi valori tra 40 e 50m di profondità.
Dallo studio è emerso che i rendimenti di pesca spesso sono
inferiori nelle aree di maggior concentrazione dello sforzo di
pesca; queste zone, abbastanza circoscritte, sono tra l’altro
oggetto di una notevole competizione da parte della flottiglia
sia per quanto riguarda lo spazio che per la risorsa
disponibile. Zone di pesca sicuramente più redditizie (ove
sono stati osservati i rendimenti più elevati) sono localizzate a
maggiore distanza dal porto, ma spesso al di fuori del raggio
d’azione delle imbarcazioni di più piccole dimensioni.
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