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Modena
Economica Numero 6
novembre‐dicembre
RILANCIARE
IL BUSINESS
CON INTERNET
e Infor mation
Te c h n o l o g y
Le reti a banda larga e ultralarga
sono l’infrastruttura abilitante
per il progresso digitale
È
ormai riconosciuto che i servizi innovativi generati da internet apportano
grande valore sociale ed economico in termini di qualità della vita e produttività. Internet diffonde potenzialmente a tutti cultura e conoscenza, offrendo servizi essenziali e nuove opportunità in aree come il lavoro, l’istruzione,
la salute, i rapporti sociali e quelli con le istituzioni.
L’evoluzione delle reti di telecomunicazioni verso capacità sempre maggiori – ovvero
la banda larga e la banda ultralarga – è la condizione necessaria per lo sviluppo e la
diffusione di servizi innovativi, con crescenti livelli di integrazione, multimedialità e interattività. In effetti, le reti di telecomunicazioni rappresentano l’infrastruttura di base
per consentire lo scambio di informazioni e contenuti fra tutti i soggetti coinvolti nella
società dell’informazione: cittadini, imprese, istituzioni.
La valenza strategica di queste infrastrutture è tale che la Commissione europea ha
da tempo stabilito una roadmap di sviluppo della copertura dei servizi a banda larga
e ultralarga, nell’ottica sia della chiusura del digital divide (entro il 2013 il 100% della
popolazione degli Stati membri dovrà essere raggiunto da servizi a banda larga con velocità di download almeno di 2 Mbps) sia dello sviluppo della banda ultralarga, per cui
entro il 2020 il 100% della popolazione dovrà essere raggiunto da servizi a 30 Mbps e
il 50% da servizi a 100 Mbps.
Come dimostrano anche le più recenti analisi condotte dall’Osservatorio banda larga,
l’obiettivo di garantire a tutti i cittadini la possibilità di connettersi a internet attraverso
un collegamento a banda larga sembra effettivamente dietro l’angolo. La disponibilità
di diverse soluzioni (di rete fissa e/o mobile, fino al satellite) e la conferma delle risorse
CLAUDIO PASINI
AD UNIONTRASPORTI
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Economica Numero 6
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da larga e ultralarga (ad esempio il cloud computing e il digital
marketing), fornendo a imprenditori e manager le competenze
base per poter avviare e gestire correttamente l’innovazione che
il digitale porta sui processi aziendali e sul business stesso. Nel
2012 già 500 imprese hanno preso parte a questi incontri e nel
2013 si aggiungono altre 1.500 imprese e operatori economici,
di cui un migliaio in Emilia-Romagna.
Il secondo modulo sta mettendo in condizione le Camere di
commercio, grazie alla profonda conoscenza che hanno dell’economia del loro territorio, di contribuire ai processi di sviluppo
della rete ultrabroadband sul territorio, interagendo con i principali attori del processo di infrastrutturazione, sia privati sia
pubblici, intervenendo in modo proattivo, indicando priorità di
intervento nel complesso processo di concertazione propedeutico alla realizzazione di infrastrutture a banda larga e ultralarga.
Il terzo modulo stabilisce, laddove gli operatori di telecomunicazione oggi non siano interessati a realizzare nuove reti a banda
larga e ultralarga o non lo ritengano una priorità nel breve e
medio periodo, di garantire una più rapida infrastrutturazione
del territorio favorendo interventi diretti da parte di soggetti
pubblici e/o privati, ricorrendo anche a modalità di partenariato
pubblico-privato. A oggi, una decina di Camere è impegnata in
questa fase; sviluppando progetti di fattibilità, esse si prefiggono di contribuire all’infrastrutturazione in banda larga e ultralarga di aree produttive/industriali sul territorio.
Gli obiettivi fissati per l’Europa e per l’Italia dall’Agenda digitale
per il 2020 sono una grande sfida in modo particolare per il
nostro Paese. Occorrono un vasto sforzo congiunto di operatori privati, pubblica amministrazione e imprese e la capacità di
operare “facendo sistema”. Da questo punto di vista le Camere,
abituate a operare quale rete della pubblica amministrazione,
possono e intendono dare un prezioso contributo.
iniziative
finanziarie a disposizione del progetto nazionale per la banda
larga consentiranno all’Italia di arrivare quasi puntuale all’appuntamento di fine 2013.
L’innovazione attraverso le reti e i servizi in rete abilitati incide in
modo rilevante sulla produttività, che resta l’aspetto più critico
della nostra capacità competitiva sia per la singola impresa sia
per il sistema Paese.
Se da un lato ci dobbiamo impegnare con determinazione per
garantire al Paese le migliori infrastrutture digitali possibili, non
dobbiamo però dimenticare l’altra sfida epocale che ci aspetta
e che riguarda l’inclusione digitale di tutte le imprese italiane,
anche quelle di minori dimensioni che da sempre costituiscono
il nostro patrimonio produttivo. Sono ancora troppi gli imprenditori che guardano con distacco o diffidenza all’utilizzo della
rete per lo sviluppo del proprio business, ritenendo magari che
il digitale sia un’opportunità riservata alle generazioni future ma
non per loro. La pervasività e la crescente facilità d’uso delle
tecnologie ci dimostrano invece come il futuro sia già arrivato
per tutti e anche le nostre aziende devono divenire imprese digitali ed entrare a fare parte di un nuovo ecosistema digitale.
Con questa consapevolezza e la ferma intenzione di dare un
contributo sia allo sviluppo della rete, in funzione della localizzazione delle imprese, sia alla loro sensibilizzazione all’utilizzo
dei servizi resi disponibili da broadband e ultrabroadband, il
sistema camerale, che sostiene da sempre lo sviluppo del territorio anche partecipando alla sua infrastrutturazione (porti,
aeroporti, interporti e centri intermodali, strade e autostrade,
fiere ecc.), sta operando attivamente.
A tale proposito sono stati sottoscritti dal sistema camerale
accordi con i più importanti operatori di telecomunicazione
nazionali e internazionali come Telecom e Fastweb e con grandi società quali Google e Microsoft. In particolare, nell’ambito
dell’Accordo di programma sottoscritto tra Unioncamere e il
Ministero dello Sviluppo Economico volto a favorire la diffusione e il trasferimento dell’innovazione tecnologica e organizzativa nei sistemi economici locali e in particolare nelle PMI, una
trentina di Camere di commercio ha avviato progetti sul tema
delle reti a banda larga e ultralarga e dei servizi che queste reti
abilitano o migliorano. Tra queste Camere si annoverano quelle
dell’Emilia-Romagna, compresa Modena.
Il progetto nel suo complesso vuole, da una parte, che le Camere
presidino il tema e sensibilizzino gli imprenditori sulle tematiche ICT, dall’altra, contribuire al processo di trasformazione
infrastrutturale dei distretti e delle aree industriali del territorio
di riferimento in termini di banda ultralarga, in accordo con gli
obiettivi dell’Agenda digitale Europa e della normativa vigente,
suggerendo le priorità di intervento o anche intervenendo direttamente.
In questo percorso le Camere di commercio sono supportate
da Uniontrasporti, società in house del sistema camerale con
una specifica competenza in ambito di trasporti, logistica, infrastrutture, comprese le reti di telecomunicazioni a banda larga e
ultralarga, ovvero le cosiddette autostrade dell’informazione e
della comunicazione.
Il progetto complessivo si articola in tre moduli, strettamente
interconnessi tra loro:
• Inclusione digitale delle micro, piccole e medie imprese;
• Indirizzo del processo di trasformazione infrastrutturale delle
reti di comunicazione sul territorio con riferimento ai distretti e
alle aree industriali;
• Intervento nell’infrastrutturazione del territorio.
L’obiettivo del primo modulo è la sensibilizzazione delle imprese sui servizi ICT abilitati o migliorati dalle nuove reti a ban-
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