Collegio IPASVI - Empoli - 2006
INFERMIERE NEL 2006:
AUTONOMIA
RESPONSABILITÀ E
ASSICURAZIONE
Prof. Avv. Paolo d’Agostino
L’autonomia 1994 - 2002
DM 14 settembre 1994, n.739 - Regolamento
concernente l’individuazione della figura e del
relativo profilo professionale dell’infermiere
L’infermiere non è più una professione sanitaria
AUSILIARIA ma diviene direttamente responsabile
del proprio operato. Non è più un esecutore: deve
assumersi direttamente ogni responsabilità della
propria attività professionale
L’autonomia 1994 - 2002
Legge 26 febbraio 1999, n.42 - Disposizioni in
materia di professioni sanitarie (c.d. “abrogazione
del mansionario”)
Art.2 - “Il campo proprio dell’attività e di
responsabilità delle professioni sanitarie (…) è
determinato dai decreti ministeriali istitutivi dei
relativi profili professionali e dagli ordinamenti
didattici dei rispettivi corsi di diploma
universitario e di formazione post base, nonché
dagli specifici codici deontologici”.
L’autonomia 1994 - 2002
Non c’è più un elenco dettagliato di mansioni, ma
si deve fare riferimento:
• al profilo dell’infermiere (DM 739/94)
• al contenuto degli ordinamenti didattici (DL 2
aprile 2001
• al Codice deontologico
UNICO LIMITE - “fatte salve le competenze
previste per le professioni mediche e per le altre
professioni del ruolo sanitario”
L’autonomia 1994 - 2002
IL RICHIAMO AL PROFILO (DM 739/94)
L’infermiere diviene responsabile di tutto il
processo assistenziale: raccolta dati,
identificazione dei bisogni, pianificazione,
gestione, valutazione finale.
ATTENZIONE!! - Fondamentale la necessità di
documentare l’attività svolta
L’autonomia 1994 - 2002
IL RICHIAMO AL CODICE DEONTOLOGICO 1999
Nella definizione di ciò che rientra negli obblighi
cui un infermiere deve attenersi nello svolgimento
della sua attività professionale, diviene
indispensabile fare riferimento alle regole poste
nella definizione oggettiva della DISCIPLINA
infermieristica
L’autonomia 1994 - 2002
IL RICHIAMO AGLI ORDINAMENTI DIDATTICI
Il DL 2 aprile 2001 costituisce il corpo sistematico
delle conoscenze teoriche e pratiche che
consentono di insegnare all’infermiere ad erogare
le prestazioni proprie del profilo, una volta
valutata e classificata la situazione dell’utente.
La formazione diviene “universitaria”: laurea
triennale e specializzazione biennale.
L’autonomia 1994 - 2002
Legge 10 agosto 2000, n.251 - Disciplina delle
professioni sanitarie infermieristiche, tecniche,
della riabilitazione, della prevenzione, nonché
della professione ostetrica (c.d. “legge della
dirigenza”)
Legge 8 gennaio 2002, n.1 - Conversione in legge,
con modificazioni, del DL 12 novembre 2001,
n.402, recante disposizioni urgenti in materia di
personale sanitario (c.d. “legge sull’emergenza
infermieristica”)
Dall’autonomia alla responsabilità
… E LA RESPONSABILITÀ ???
La responsabilità colposa - Penale
Art. 43, 3°comma, Codice Penale - Il delitto (…) è
colposo , o contro l’intenzione, quando l’evento,
anche se preveduto, non è voluto dall’agente e si
verifica a causa di negligenza o imprudenza o
imperizia, ovvero per inosservanza di leggi,
regolamenti, ordini o discipline.
La responsabilità colposa - Penale
COLPA GENERICA:
• NEGLIGENZA (non fare ciò che si sa fare)
• IMPRUDENZA (fare più di ciò che si sa fare)
• IMPERIZIA (fare ciò che non si sa fare)
COLPA SPECIFICA:
• inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o
discipline
La responsabilità colposa - Civile
Art. 2043, Codice Civile - Qualunque fatto doloso o
colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto,
obbliga colui che ha commesso il fatto al
risarcimento del danno
DANNO INGIUSTO - danno prodotto non iure (con
un comportamento non giustificato
dall’ordinamento) e contra ius (lesione di un
interesse giuridicamente apprezzabile e tutelato
dall’ordinamento)
La responsabilità contabile
• Il problema della c.d. “Colpa Grave”
• Carenza di una nozione normativa
• Orientamenti giurisprudenziali
• Conseguenze sul piano assicurativo
• Un sistema a “macchia di leopardo”
• A cosa prestare attenzione
Accertamento della colpa
PREVEDIBILITÀ - Un agente MEDIO nelle
medesime condizioni di tempo e luogo del
soggetto agente avrebbe potuto prevedere il
verificarsi dell’evento?
PREVENIBILITÀ - Un agente MEDIO nelle
medesime condizioni di tempo e luogo del
soggetto agente avrebbe potuto prevenire il
verificarsi dell’evento?
Accertamento della colpa
PER ACCERTARE LA COLPA OCCORRE
RIFERIRSI ALLE REGOLE DETTATE
DALLA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO
LE REGOLE CHE DEFINISCONO LA
COLPA DEL SANITARIA SONO DETTATE
DALLA STESSA CATEGORIA DI
RIFERIMENTO
Accertamento della colpa
FINO AL 1999 - IL MANSIONARIO
ESAURIVA L’ACCERTAMENTO
OGGI - L’ACCERTAMENTO ASSUME
CONNOTATI ANALOGHI ALLE ALTRE
PROFESSIONI SANITARIE
L’esperienza dell’area medica
PAZIENTE
MAGISTRATO
AVVOCATO
SPECIALISTA
ASSICURAZIONE
MEDICO-LEGALE
MEDICO-LEGALE
MEDICO-LEGALE
C.T.P.
C.T.U.
C.T.P.
SPECIALISTA ?
SPECIALISTA ?
SPECIALISTA
Dalla responsabiità dell’infermiere ad
un Sistema di Protezione
L’IPASVI E IL PRESENTE
• Convenzione RC Professionale
• Centralizzazione/Monitoraggio
• Comitato Tecnico-scientifico
FATTO !!
Le difficoltà assicurative
• Difficoltà di comprensione del rischio
• Difficoltà ad individuare possibili sinistri del passato
che restavano in capo alla struttura
• Difficoltà da parte degli stessi infermieri ad individuare
l’esistenza di un ambito di responsabilità
• Difficoltà da parte degli Enti ad individuare l’esistenza
di una responsabilità dell’infermiere (l’estensione colpa
grave $è spesso offerta ai medici e non agli infermieri)
Rapporti con la Struttura e gli altri
sanitari
L’infermiere, in quanto nuova figura “RESPONSABILE”
potrebbe essere giudicato l’anello debole e, quindi, più
indifeso ed attaccabile.
E’ necessario che prima che il problema della
responsabilità
sanitaria
esploda
gli
infermieri
individuino dei meccanismi di tutela (anche assicurativa)
che garantiscano sia loro (in termini di difesa legale) che
i pazienti (garanzia del risarcimento del danno subito)
Il Monitoraggio del rischio
E’ importante definire un sistema di monitoraggio del
rischio per individuare con precisione gli ambiti di
responsabilità dell’infermiere.
La Federazione IPASVI ha definito una convenzione
nazionale che permette di monitorare il rischio reale
della professione infermieristica
La Conoscenza del rischio
CONOSCERE IL RISCHIO SIGNIFICA:
•
definire con precisione gli ambiti di responsabilità
rispetto ad altri soggetti coinvolti (enti e medici)
•
attivare meccanismi di formazione per diminuire i
rischi futuri
•
informare gli infermieri sui comportamenti più a
rischio
Il Sistema di Protezione IPASVI
PRINCIPI:
• Il problema del singolo è il problema di tutti
• Proteggere dalla responsabilità professionale
significa proteggere la professionalità
La centralizzazione del problema
Un sistema assicurativo “su misura” consente,
appunto, di centralizzare ogni informazione inerente i
sinistri che di anno in anno si verificano in Italia:
presupposto indispensabile per svolgere una efficace
prevenzione (l'errore del singolo deve diventare
esperienza per tutti) e una effettiva difesa di ogni
singolo caso (chi difende un collega, in realtà, sta
difendendo se stesso).
Il Ruolo dell’IPASVI
Sottoscritta la convenzione assicurativa (ed attivato
ogni meccanismo utile alla sua diffusione), per
fronteggiare il fenomeno occorre ADOTTARE idonei
strumenti:
– di "prevenzione"
– di "reazione"
Strumenti di “Prevenzione”
Comitato tecnico-scientifico per lo
responsabilità professionale IPASVI
studio
della
• analisi dell'andamento dei sinistri (Convegni, Ecm,
Notiziari, Siti, ecc.)
• collabora con il Broker (trait d’union fra l’IPASVI e
l’Assicuratore) nel trattamento dei sinistri
• formazione , informazione e consulenza.
Strumenti di “Prevenzione”
Formazione (modelli di comportamento uniformi;
consensus conference dedicate)
Informazione (errori come bagaglio di esperienza
comune)
Consulenza (esperti in appoggio)
Strumenti di “Reazione”
COME AIUTARE I SOCI COINVOLTI IN
VICENDE GIUDIZIARIE
• Pareri pro-veritate
• Consigli su modalità strategiche
• Consigli su C.T.P.
• Lotta alle perizie “infondate”
Convenzione assicurativa IPASVI
Per attuare le considerazioni giuridiche precedenti è
necessario che vi sia uno strumento che accentri le
informazioni. Questo strumento è la “Convenzione
Assicurativa”.
Doppio obiettivo:
proteggere gli infermieri
conoscere il fenomeno
Convenzione IPASVI - Caratteristiche
1.
Copertura
dell’Ente)
della
colpa
2.
Copertura dell’attività infermieristica ovunque
esercitata (anche volontariato o occasionale)
3.
Copertura delle spese legali come da art. 1917
cod.civ. (Condizioni Generali art. 2.3 gestione delle
vertenze del danno – spese legali)
4.
Dedicata sia
professionisti
ai
grave
dipendenti
(anche
che
ai
rivalsa
liberi
Convenzione IPASVI - Caratteristiche
“Retroattività”: 3 anni
La polizza IPASVI garantisce le richieste di risarcimento pervenute
per la prima volta all’Assicurato durante il periodo di validità del
contratto purché il fatto che abbia determinato la richiesta non sia
accaduto più di 36 mesi prima della data di decorrenza della
copertura
retroattività
Area scopertura
31/1/2003
limite retroattività
31/1/2006
decorrenza copertura
Convenzione IPASVI - Caratteristiche
Poiché viene coperto il momento di richiesta di
risarcimento è necessario, quando si cessa l’attività
garantirsi per richieste che possano giungere
successivamente a quella data.
La polizza IPASVI ha una copertura “Postuma” così
strutturata:
12 mesi gratuita
10 anni pagando 4 annualità
Dalla responsabiità dell’infermiere ad
un Sistema di Protezione
I DATI
Gli assicurati sono oltre 18.000.
Le denunce di sinistro sono 40.
Mancata vigilanza
Scambio sacche di sangue
Intervento chirurgico
Rianimazione
Sala parto/neonatologia
Gesso/medicazioni
Errato inserimento sondini/cateteri
5
2
6
2
3
2
2
IPASVI e Futuro – Il CTS
Conferire al CTS IPASVI una assoluta
autonomia ed indipendenza nella gestione dei
servizi sino ad oggi realizzati, che divenga
l’interlocutore privilegiato in materia di
responsabilità professionale di tutti gli
operatori del mondo sanitario, sia pubblici
(ministero, regioni, ao/assl) che privati
(società, associazioni, federazioni)
IPASVI e Futuro – Il CTS
AVENTE TRE PRINCILALI FINALITÀ:
1) CONCERTARE la realizzazione di protocolli e
linee guida(con attenzione alla responsabilità)
2) CONDIVIDERE il monitoraggio nazionale del
fenomeno
3) OFFRIRE strumenti operativi utili a prevenire i
problemi e a difendere tutti i colleghi in difficoltà
Collegio IPASVI - Empoli - 2006
GRAZIE !!
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Collegio IPASVI - Roma - SANIT 2005 Infermiere: esserci per contare