BASILICA PARROCCHIALE S. FRANCESCO
P.ZA S. FRANCESCO ALLA ROCCA N.6
01100 VITERBO
Incontri biblici del Giovedì
Tel.: 0761-341696
Fax: 0761-347287
Sito Web:
www.sanfrancescoviterbo.
Incontro con la Bibbia
Scheda n.1
ricavata da vari testi di Cesare Bissoli
INCONTRO CON LA BIBBIA
Cos’è la Bibbia? E’ un continente inesplorato.
Ed allora come incontrarla e farne l'esperienza?
Ma come mai esistono modi così diversi di incontrarla?
Per esempio dagli ebrei o dai cristiani, dai credenti, ma anche dai laici?
Avvicinandoci alla Bibbia, possiamo distinguere vari livelli di coinvolgimento: di conoscenza, di atteggiamento, o di pratica di
vita. Ed allora quale il nostro cammino?
Emergono tre ordini di questioni su cui fare chiarezza: prospettive di incontro, i livelli di interesse, i contenuti di studio.
PROSPETTIVE DI INCONTRO
La Bibbia può essere accostata ad un prisma dalle molte facce: come un grande libro dell'umanità, come documento sacro delle
religioni, come il libro delle chiese, come testo di catechesi, di meditazione, di liturgia, di annuncio, ed ancora come fonte di
ispirazione artistica nell'arte letteraria e figurativa, nei film e nella TV, e purtroppo anche come oggetto di consumo, ad esempio
al servizio di uno spot pubblicitario ...
Si evidenziano tra gli altri tre «punti di vista» o prospettive, cui corrispondono tre valori o qualità di fondo del Libro Sacro.
Libro di credenti (documento di una grande «religione»)
La Bibbia è - in primo luogo - il libro sacro dei credenti (ebrei-cristiani), documento costitutivo della loro fede, da loro compreso
come Parola di Dio, sua rivelazione, fonte di senso religioso e di salvezza, regola di vita. Viene detta «Sacra Scrittura» o
«Parola di Dio».
Da questo valore-base ne sono derivati altri due: di ordine storico e antropologico.
Libro di ieri e di oggi (documento di «storia»)
Incontrare la Bibbia oggi significa imbattersi con una testimonianza storica complessa e ricchissima di aspetti concernente tre
«storie» differenti e tra loro collegate:
- le origini degli ebrei e dei cristiani (storia biblica) (circa 2000 a.C. fino al 100 d.C.);
- le vicende coeve nel medio oriente antico e nel bacino del Mediterraneo orientale (storia extrabiblica contestuale);
- le conseguenze che derivano dalla Bibbia. Viene detta che «storia degli effetti biblici», spirituali od anche semplicemente culturali, di incalcolabile rilevanza per la stessa identità dell'uomo (occidentale) e del suo cammino nel tempo storia post-biblica o
degli effetti.
Libro dell'umanità (documento di «umanità»)
La Bibbia non è soltanto un libro religioso delle Chiese e della Sinagoga, nemmeno un suggestivo poema storico alla stregua dei
poemi omerici, ma merita di essere chiamato il “Grande Codice” dell'umanità, fonte ispiratrice di cultura e di vita: etica, diritto,
filosofia, educazione, arte, letteratura, film, folklore popolare ...
Ignorare la Bibbia è ignorare qualcosa dell'io profondo dell’umanità, le radici esistenziali e rappresentazioni simboliche, perdere
una componente della propria identità culturale.
LIVELLI DI INTERESSE
La Bibbia, per la sua complessa natura e collocazione nella storia dell'umanità, può essere accostata con interessi diversificati, e
dare perciò il via a valorizzazioni diverse.
Interesse teorico (scientifico)
C'è da aspettarsi che siffatto documento, per la sua rilevanza teologica ed esistenziale, unica nel suo genere, sia diventato oggetto
di studio intensissimo, rigoroso, appassionato da quando esso esiste fino ad oggi (due millenni ed oltre) .
Le scienze che studiano la Bibbia si chiamano scienze bibliche, hanno centri di altissima specializzazione (Pontificie Istituto
Biblico di Roma, École Biblique di Gerusalemme, Facoltà di teologia nelle diverse aree del mondo) e sono oggi estese ed accessibili anche ai laici, come negli Istituti d Scienze Religiose della propria città.
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Interesse «culturale»
Intendiamo l'accostamento alla Bibbia per la sua rilevanza nella cultura (occidentale), nell'ordine sia storico religioso, come pure
artistico (letterario, raffigurativo, musicale, rappresentativo), giuridico, istituzionale, latamente antropologico (dal punto di vista
della psicologia del profondo, dello strutturalismo, della sociologia, dell'intelligenza femminile ... ). Chiaramente il credente, e
dunque la Chiesa cui egli appartiene, non separa i tre interessi, ma li realizza congiuntamente in ambiti diversi, in modo che il
cristiano possieda una relazione con la Bibbia tanto fondata quanto praticata, anzi culturalmente aperta e capace di dialogo.
LE AREE DI STUDIO
È l'argomento che materialmente assorbe di più l'attenzione per la novità delle informazioni che si devono assumere.
Identità della Bibbia
L'interesse verte direttamente sulla Bibbia in se stessa, nella sua realtà di biblioteca di 73 libri. Essendo abbondante il materiale,
distinguiamo diversi contenuti, il cui interesse focalizziamo con degli interrogativi.
Ci sono anzitutto delle informazioni necessarie previe:
- il Canone (o raccolta legittima dei libri biblici). Quali sono i libri biblici autentici (canonici) e come si distinguono da altri
(apocrifi)? Come si formò e si fissò la lista dei testi biblici attuali sia dell'AT che del NT?
- la Critica del Testo (o la trasmissione dell'originale). Come giunsero fino a noi gli originali (che evidentemente non erano
sotto forma né di carta né di stampa)? Quali sono le «Bibbie» oggi più diffuse in Italia?
- e poi la Ricerca del senso del testo. È la parte più vasta della conoscenza biblica. È diretta da una domanda sostanziale: Che
cosa ha inteso dire l'agiografo o autore sacro nelle pagine che ha scritto? Qual è il senso del testo? È la dimensione tipicamente
esegetica (esegesi = trarre fuori), obiettivo centrale di ogni accostamento alla Bibbia. L'esegesi affronta la Bibbia per quello che
è: un mondo umano a tre dimensioni: una storia, fissata in una letteratura e contenente un pensiero o messaggio.
In concreto lo studio biblico comprende globalmente tre grandi bacini di informazioni.
La Bibbia come storia
La storia biblica é correlata dalla geografia. Dunque luoghi, avvenimenti, personaggi, istituzioni... sia del contesto biblico più
immediato, ma anche dell'area del «Medio Oriente Antico», denominata anche area della «Mezzaluna fertile» (la terra tra Nilo e
Tigri ed Eufrate, più precisamente quella parte fiorente non desertica che assume la forma del simbolo caro all'Islam).
La Bibbia come letteratura
Lo studio parte dalla nomenclatura e divisione dei libri biblici fino alla ricerca dell'origine dei testi, il loro genere letterario, e
dunque le tecniche di analisi letteraria concernente termini, fonti, tradizioni, redazione finale. Questo studio storico-letterario,
detto anche «critica biblica», è oggi amplissimo, sovente assai specializzato, non privo di ipoteticità, ma necessario e fruttuoso
quando è finalizzato a migliore conoscenza del senso del testo, e possibilmente facendosi capire dal lettore e rispettandone la
coscienza.
La Bibbia come messaggio
Si intende lo studio del pensiero biblico, così indiscutibilmente religioso, ma non rattrappito in un manuale di dottrine, bensì
espresso vivacemente ed appassionatamente nelle tante vicende e problematiche della vita del popolo di Dio .
Lo studio specifico del messaggio religioso è proprio della “teologia biblica”. Alla storia della Bibbia va aggiunta la storia
dell'esegesi, o studio dello ... studio della Bibbia lungo ormai 20 secoli, con il numero grandissimo di autori, scuole, interpretazioni, sia da parte degli ebrei come dei cristiani, testimonianza insuperabile dell'inesauribile ricchezza del Libro Sacro.
Dunque storia, letteratura, messaggio sono le tre coordinate costitutive che ci permettono di riconoscere questo volto plurisecolare della Bibbia.
Il «mistero» della Bibbia
Se noi trattiamo di Bibbia è perché essa non è rimasta un libro di memorie come può essere l'Iliade, l'Odissea, la stessa Divina
Commedia, ma è «libro sacro» continuamente ripreso, riletto, sperimentato da ebrei e cristiani, come «Parola di Dio», ossia
come comunicazione trascendente, così come lo fu per l'israelita nel deserto, per Gesù stesso, per i suoi discepoli, per i primi
membri delle comunità cristiane lungo il bacino del Mediterraneo ...
È la dimensione teologica della Bibbia, ossia la sua comprensione dal punto di vista della rivelazione di Dio stesso, così come
hanno compreso ed affermato gli stessi uomini biblici, e che il credente accetta per sé.
Diversi sono i nodi di studio:
Si riconosce che la Bibbia fa parte del «mistero» di Dio, è dotata di un carisma che ha le sue radici nella potenza stessa dello
Spirito che è in Dio: si dice infatti tecnicamente «ispirazione», per cui Dio ne è vero «autore» in senso profondo, attraverso gli
agiografi o scrittori sacri che ne sono veri autori umani. In sintesi, si dice che la Bibbia è «Parola di Dio in linguaggio umano».
Grazie a ciò, la Bibbia non ci consegna soltanto informazioni umane, per quanto sublimi, alla stregua di Platone o di Kant, bensì
ci manifesta la «verità della nostra salvezza» che Dio intende comunicarci. Dio ha poi consegnata la Bibbia alla Chiesa, perché
la interpretasse per la vita dei cristiani.
Di qui lo studio del dovere-diritto della Chiesa di usare ed interpretare la Bibbia e di proporne il senso salvifico ai fedeli indicando vie pratiche per l'incontro con essa, assieme alla catechesi, alla celebrazione liturgica, al servizio della carità.
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Vi si intreccia l'acuto problema della diversità di posizione tra cristiani ed ebrei (questi accettano soltanto l'AT) e tra gli stessi
cristiani, cattolici e protestanti (non riconoscono la totalità del Canone cattolico), e nei confronti delle sette (ad esempio i Testimoni di Geova).
La Bibbia vale pure come libro sacro di fronte ai libri sacri di altre religioni, segnatamente dell'islamismo, dell'induismo, del
buddismo. Sono libri eguali o quasi tra loro? Cosa hanno in comune e cosa di diverso? E soprattutto quale valore il cristiano vi
riconosce?
Validità della Bibbia
C'è da attendersi che tanto studio per la Bibbia sia legato ad un interesse più profondo: essa vale, essa mantiene, specialmente
per i credenti, una validità permanente, attuale, vitale.
Anzitutto per dei credenti, tale valore sta nel fatto che la Bibbia è libro della fede: Dio cioè comunica verità vitali e decisive
attraverso l'antico e solenne racconto della creazione, dell'esodo, della passione di Gesù, nelle lettere di Paolo ... E indica pure di
annunciarle, celebrarle nella liturgia, praticarle nella vita ...
La Bibbia è anche studiata, da credenti e non credenti, come testo dalle immense risonanze culturali (almeno in occidente): Di
qui deriva il compito-chiave: come fare il ponte tra il testo di ieri ed io lettore di oggi? Come attualizzare la Bibbia? Come captarne la valenza esistenziale e tradurla nel nostro linguaggio? Qui si inserisce la dimensione ermeneutica o interpretazione attuale della Bibbia, la ricerca della significatività del testo.
Come incontrare la Bibbia
Dopo averne esaminato la «carta di identità», viene spontanea la domanda: come entrare dentro il territorio biblico? Per quali
vie, in quali maniere, con quale metodo? Riguarda la pratica della Bibbia così come la Chiesa ha sempre fatto ed oggi ripropone con intensità.
È la dimensione esperienziale sviluppato ampiamente in molte pubblicazioni specializzate riguardanti la formazione alla spiritualità biblica, ossia alle ricchezze che provengono alla vita di fede nella frequentazione del Libro Sacro; le varie Forme di contatto con la Bibbia: catechesi, liturgia, gruppo biblico, scuola di religione, scuole di teologia, in particolare attraverso la lectio
divina, più ampiamente scuola della Parola; le Forme di diffusione della Bibbia: la grande impresa delle traduzioni bibliche,
delle edizioni dei testi, della diffusione attraverso le Società bibliche cattoliche e non cattoliche (la Bibbia è il libro più diffuso
nel mondo). Si evidenzia la componente ecumenica e più ampiamente interculturale dello studio biblico.
Strumento per lo studio
E’ necessario disporre di una Bibbia intera. Si consiglia la Bibbia di Gerusalemme (EDB, Bologna)
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