CONTRATTI SCRITTI
PIÙ SEVERI
Dalla fine dello scorso gennaio
sono entrate in vigore importanti novità in materia di liberalizzazione regolata dell’autotrasporto
(decreto legislativo n. 214/2008,
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 15 gennaio 2009). In particolare, le
modifiche più significative riguardano i contratti scritti. Per esempio, è diventato obbligatorio riportare sul contratto anche i tempi massimi per il carico e lo scarico delle merci, oltre ad altri elementi essenziali (citati nell’art. 6 del decreto legislativo 286/05: nome
e sede del vettore e del committente e, se diverso, del caricatore; numero di iscrizione all’albo del vettore; tipologia e quantità della
merce oggetto del trasporto, ecc.). Lo stesso provvedimento, inoltre, impone che sul
contratto sia indicata la data certa del trasporto, in modo da evitare la retrodatazione
del servizio in caso di violazioni che presuppongono una responsabilità condivisa. E, ancora, con il decreto è stata istituita la scheda di trasporto che va obbligatoriamente tenuta a bordo (può essere sostituita dal contratto scritto compilato secondo le norme di
legge o da documenti equipollenti che saranno definiti da un successivo decreto). In
caso contrario, si rischia una sanzione pecuniaria (fino a 1.800 euro) e il fermo ammiLufthansa
riduce i traffici,
ma non in Italia.
MARZO 2009
nistrativo del veicolo. Ultima novità: dalla fine di gennaio scorso è stata dimezzata da
280 a 140 ore la durata del corso per ottenere la carta di qualificazione del conducente
(documento obbligatorio dal prossimo 10
settembre per condurre camion).
GIRO DI VITE
SUI CRONOTACHIGRAFI
Rendere più difficile la manomissione dei cronotachigrafi digitali e consentire l’utilizzo di
questi strumenti anche sui veicoli commerciali. Per raggiungere questi obiettivi la Commissione Ue, lo scorso 23 gennaio, ha adottato specifici provvedimenti. In particolare,
per agevolare le verifiche sulle apparecchiature digitali per il monitoraggio dei tempi di
guida e di riposo, Bruxelles ha modificato la
Direttiva 2006/22/CE sui controlli, introducendo l’obbligo per le autorità di ispezionare a fondo il cronotachigrafo e tutti gli elementi che lo compongono, in modo da poter scoprire eventuali dispositivi adottati dall’autotrasportatore per sopprimere o alterare i dati.
Lo stesso provvedimento stabilisce inoltre
che agenti e funzionari preposti ai controlli
avranno a disposizione un apposito strumento per verificare la firma digitale che accompagna i dati. La nuova norma dovrà essere recepita entro il 31 dicembre di que-
st’anno. Per quanto riguarda i veicoli merci
fino alle 3,5 ton di ptt, la Commissione Ue
ha varato un Regolamento (88/2009) che
stabilisce l’obbligo di utilizzare a bordo un
“adattatore” che fornisca un segnale costante della velocità tenuta dal mezzo durante il tragitto e/o della distanza percorsa.
CONNUBIO TRA UIR
E ASSOLOGISTICA
Sodalizio tra interporti e logistici. Infatti, i
presidenti di Uir (Unione interporti riuniti, associazione che raggruppa 23 interporti sul
territorio nazionale) e Assologistica (Associazione italiana delle imprese di logistica,
magazzini generali, magazzini frigoriferi, terminalisti portuali, interportuali e aeroportuali) hanno siglato lo scorso febbraio a Roma un protocollo d’intesa. Scopo: “Mettere
a punto azioni congiunte rivolte ai decisori
politici che scongiurino l’impoverimento della polverizzazione e favoriscano le infrastrutture chiave del sistema logistico nazionale”. Tra gli altri obiettivi dell’intesa, anche
quello di promuovere modelli di collaborazione interassociativa per una maggiore
competitività delle singole imprese e per avviare programmi condivisi di formazione professionale logistica.
• Tempi di guida e
di riposo: più
severi i controlli
• Ambrogio
Trasporti
si espande in
Svizzera
• Vento di crisi
sui servizi
strada-rotaia
• Pedaggio
per gli stranieri
sulle strade
russe
• Pubblicato
il calendario
dei divieti
di circolazione
all’estero
• Trasportatori
inglesi più
competitivi
LUFTHANSA CARGO: NUOVI
PROGRAMMI PER L’ITALIA
Nonostante la crisi economica abbia prodotto una significativa riduzione dei traffici
rendendo necessaria, di conseguenza, l’applicazione del part time per tutti i propri dipendenti, Lufthansa Cargo ha avviato nuovi programmi sul mercato italiano, dove è
presente già da qualche anno con una propria sede. All’inizio dello scorso dicembre, infatti, è atterrato sulla pista di Malpensa un
MD11F della compagnia tedesca giunto da
Francoforte. Un volo che non è servito per
trasportare merce, ma per sperimentare le
strutture a terra dello scalo lombardo. Finora l’aerolinea ha operato dall’Italia attraverso servizi di camionato di merce aerea per
trasportare pallet via terra negli hub tedeschi o verso l’aeroporto di Brescia per poi imbarcarsi su aerei diretti in Asia.
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70 treni a settimana
dal Mare del Nord
all’Italia: le Ferrovie
svizzere ampliano
i servizi merci.
DAL MARE DEL NORD
AL NORD D’ITALIA
NUOVE AZIONI
AMBROGIO
IN BLS CARGO
La società ferroviaria SBB Cargo si è aggiudicata una nuova commessa da parte dell’operatore internazionale di traffico combinato T.R.W. (Train Route Wagon) per il trasporto di circa 70 treni merci alla settimana
dal Mare del Nord verso l’Italia, in collaborazione con le ferrovie belghe SNCB. Queste
ultime, in particolare, gestiranno il transito
dei convogli attraverso la Francia fino a Basilea e attraverso il Belgio fino ad Aachen,
dopodiché SBB Cargo si occuperà dell’intero trasporto attraversando la frontiera italiana in direzione di Torino, Milano, Novara
e verso Piacenza e Tavazzano, le due nuove
destinazioni collegate alla rete internazionale Nord-Sud avviate di recente dalla società ferroviaria.
NASCE FERCARGO
PER LE MERCI SU TRENO
L’italiana Ambrogio Trasporti ha
aumentato la propria presenza nel
capitale azionario della compagnia
ferroviaria svizzera BLS Cargo dal
2,3 al 3% per cento.
Un impegno, si legge in una nota
diffusa dalla società, che rafforza
la volontà d’investire nell’intermodalità e di operare con una società
ferroviaria giovane, ma molto efficiente. Il trasportatore piemontese
è presente nel capitale di BLS Cargo fin dalla nascita dell’impresa,
nel 2001. Da quel momento, Ambrogio Trasporti si serve della compagnia svizzera per le trazioni dei
propri treni intermodali diretti verso il Nord Europa.
Attualmente, BLS Cargo gestisce il
40% del traffico ferroviario in transito sul territorio elvetico, anche
con locomotori multitensione. Entro il prossimo novembre, nuove
macchine di questo genere saranno operanti anche in Italia.
10 hp
È stata costituita lo scorso febbraio la prima
associazione delle imprese ferroviarie private italiane per il trasporto merci. Si chiama
FerCargo e rappresenta Linea, Sncf Fret Italia, Railion Italia, RTC, CFI - Compagnia Ferroviaria Italiana, Veolia Cargo Italia, Crossrail, InRail e SBB Cargo Italia. Presidente
della nuova sigla è Giacomo Di Patrizi, amministratore delegato di CFI - Compagnia
Ferroviaria Italiana. La nuova realtà è nata
allo scopo di promuovere il cargo ferroviario
italiano coinvolgendo le imprese del settore
che, nate solo da qualche anno, già contano un buon numero di addetti (circa 800) e
Rallentano i traffici
per Hupac, società
attiva nel trasporto
combinato.
sviluppano traffici per oltre 5 milioni di treni/km l’anno. Il settore oggi ha una quota
pari a circa il 10% del mercato nazionale,
mentre sul versante del trasporto transfrontaliero il market share sale al 30%. L’obiettivo delle società che si sono riunite in FerCargo, si legge in un comunicato, è: “Dar vita ad un nuovo soggetto che possa essere
interlocutore aperto, autorevole e competente delle istituzioni e degli enti preposti alla gestione, al controllo e alla regolamentazione del settore, dando il proprio contributo attivo alla crescita e la riqualificazione del
trasporto delle merci su ferro”.
IN CRISI IL SERVIZIO
STRADA-ROTAIA
Si attesta “solo” all’1,8% la crescita di traffici registrata nel 2008 rispetto al 2007 dalla società di trasporto combinato strada-rotaia Hupac. Secondo quanto riferito dalla società, anche questo settore sta risentendo
della difficile fase congiunturale. Mentre nel
primo trimestre si sono ancora registrati tassi di incremento a due cifre, infatti, nel corso dell’anno proprio per via della crisi il trend
ha decisamente rallentato. Tuttavia, nei servizi di trasporto combinato non accompagnato (Shuttle Net), a fine anno, Hupac ha
segnato un aumento del 2,5% rispetto al
2007. Il traffico transalpino attraverso la Svizzera, invece, è diminuito del 2,3%, mentre il
nuovo traffico attraverso l’Austria è aumentato del 6,3%. Inoltre, il trasporto combinato non transalpino è salito del 14,1%, mentre l’Autostrada Viaggiante, che sulla tratta
del San Gottardo è soggetto a forti limitazioni infrastrutturali, ha registrato una flessione del 20,3%. Nonostante questa fase
economica negativa, comunque, la società
ha deciso di avviare nuovi collegamenti. A
metà dicembre, per esempio, è stato varato
un nuovo schema operativo per il traffico tra
Duisburg e l’Europa sud-orientale, con collegamenti giornalieri diretti per Vienna, Enns,
Krems e Budapest, e all’inizio di quest’anno
è partito un nuovo collegamento tra Taulov
e Verona attraverso il Brennero con quattro
coppie di treni alla settimana, in collaborazione con Cemat.
NUOVA NOMINA
IN AUTOBRENNERO
Paolo Duiella è il nuovo presidente dell’Autostrada del Brennero. L'assemblea ordinaria dei soci, convocata il 3 febbraio scorso, a
Trento, infatti, ha espresso giudizio unanime
sul candidato proposto da Lorenzo Dellai,
presidente della Provincia autonoma di Trento e della Giunta regionale del Trentino Alto
Adige.
MARZO 2009
IN RUSSIA
SI PAGA PEDAGGIO
Dallo scorso 1° febbraio i camion
stranieri che transitano lungo le
strade della Federazione russa devono pagare un pedaggio. Le tariffe variano da un minimo di 385
rubli (pari a 12 euro) per un giorno ai 60 mila rubli (1.870 euro)
per l’abbonamento annuale. La nuova eurovignette per l’uso delle infrastrutture stradali, però, deve essere versata esclusivamente dai veicoli stranieri e non da quelli immatricolati nel paese. Il che, secondo l’Anita, costituisce una violazione delle norme sulla concorrenza tra vettori, tanto che l’associazione avrebbe già richiesto la possibilità
di applicare in merito il principio di reciprocità di trattamento, visto che Bruxelles non
ha margini di intervento. La Federazione russa, infatti, non fa parte dell’Unione europea
e non ha neppure aderito al programma
GATT (General Agreement on Tariffs and Trade), l’accordo generale sulle tariffe e il commercio, siglato da 23 paesi il 30 ottobre
1947 a Ginevra, per stabilire le basi per un
sistema multilaterale di relazioni commerciali con lo scopo di favorire la liberalizzazione del commercio mondiale.
IN CALENDARIO
I DIVIETI ALL’ESTERO
L’Unione internazionale degli autotrasportatori (Iru) ha pubblicato, in inglese, i divieti di
circolazione per il 2009 stabiliti dai paesi
esteri per il transito sui propri territori di camion e Tir. In generale, esistono limitazioni
al traffico in Austria, Bulgaria, Croazia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Repubblica
Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svizzera e Ungheria. Non è prevista alcuna restrizione invece in Albania, Armenia,
Azerbaidjan, Belgio, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Cipro, Danimarca, Estonia, Federazione russa, Finlandia, Georgia, Iran, Irlanda, Israele, Giordania, Kazakhstan, Kirghisistan, Kuwait, Lettonia, Lituania, Macedonia, Moldavia, Marocco, Norvegia, Paesi
Bassi, Serbia/Montenegro, Svezia, Tadijkistan,
Tunisia, Turchia, Turkmenistan, Ucraina e Uzbekistan. Per conoscere in dettaglio il calendario dei divieti nei singoli paesi consultare
il sito dell’Iru all’indirizzo: www.iru.org.
LA CONCORRENZA
ARRIVA DA OLTREMANICA
L’equiparazione del valore della sterlina alla
moneta europea sta facendo diventare gli
autotrasportatori inglesi sempre più competitivi. I vettori britannici, infatti, stanno esportando il trasporto nel Vecchio Continente cominciando a dare filo da torcere ai colleghi
francesi. Non a caso le associazioni di categoria hanno già lanciato l’allarme e chiedono una drastica limitazione al cabotaggio interno per contrastare una ulteriore concorrenza da parte di vettori esteri in un momento di già difficile congiuntura economica. Crisi ulteriormente aggravata dall’aumento di alcune voci di costo come i pedaggi
autostradali e le tariffe per il transito attraverso il tunnel del Monte Bianco (+ 3,44%).
DEUTSCHE BAHN
ALLA CONQUISTA
DELLA POLONIA
Le ferrovie tedesche Deutsche
Bahn stanno conquistando
una quota importante del traffico ferroviario merci in Polonia. L’iniziativa è frutto di un
accordo per l’acquisizione della principale compagnia ferroviaria privata cargo polacca, la
PCC Logistics, nata nel 2004
come divisione dell’omonima
compagnia petrolchimica e
che oggi detiene l’8% del cargo ferroviario nazionale. L’azienda, inoltre, impiega 5.800
dipendenti, possiede un parco
rotabile composto da 400 locomotori e 7.700 vagoni e ha
chiuso il 2008 con un fatturato di 350 milioni di euro. PCC
Logistics opera prevalentemente nel trasporto di carbone, prodotti siderurgici e chimici, oltre che di container.
Grazie al basso
valore della sterlina,
i camionisti inglesi
sono più competitivi.
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