Scheda per la descrizione di
programmi informatici o parti di essi
ceduti in riuso
Scheda descrittiva del programma
BABEL – gestione documentale integrata
ceduto in riuso
Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna
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programmi informatici o parti di essi
ceduti in riuso
1 SEZIONE 1 – CONTESTO ORGANIZZATIVO
1.1 Generalità
1.1.1 Identificazione e classificazione dell’amministrazione cedente
 Amministrazione cedente: Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna
 Amministrazione cedente - Sigla : Asl_bo
 Tipologia di Amministrazione cedente: Azienda Sanitaria
1.1.2 Identificazione e classificazione dell’Oggetto
 Oggetto offerto in riuso : BABEL - sistema di gestione documentale di tipo ERDMS,
dematerializzazione e conservazione a norma.
Nota: il sistema, Web based, standard SOA, multi-tenancy, consente di creare e
condividere documenti e dati in modo uniforme all’interno di una stessa
amministrazione. Si compone dei moduli
−
−
−
−
−
−
SCRIVANIA,
GESTIONE PEC,
GEDI: archivio digitale
PICO (protocollo informatico)
DETE (determinazioni dirigenziali)
DELI (deliberazioni della direzione generale)
 Oggetto offerto in riuso – Sigla: BABEL
 Tipologia di Oggetto offerto in riuso: Gestione documentale
 Collocazione funzionale dell’Oggetto.
L’Oggetto realizza funzioni a livello di:
Infrastruttura ICT e Processo
 Tipologia di licenza dell’Oggetto offerto:
Open source
 Modalità di implementazione dell’Oggetto ceduto in riuso:
Realizzazione ex-novo su specifiche dell’amministrazione
 Oggetto/i di cessione in riuso:
Oggetto o parte di esso
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1.1.3 Referenti dell’amministrazione cedente
 Responsabile
dei sistemi
informativi
 Referente di
progetto
 Referente di
progetto
 Referente/i
amministrativo
• Nome e cognome:
• Indirizzo:
• Tel/Cel:
• e-mail:
• Nome e cognome:
• Indirizzo:
• Tel/Cel:
• e-mail:
• Nome e cognome:
• Indirizzo:
• Tel/Cel:
• e-mail:
• Nome e cognome:
• Indirizzo:
• Tel/Cel:
• e-mail:
Paolo Mosna
L.go Nigrisoli 2, 40131 Bologna
0516478508 / 3480912119
[email protected]
Marianna Tascone
L.go Nigrisoli 2, 40131 Bologna
0513172983 / 3346998807
[email protected]
Gabriele Specchia
Via Castiglione 29, 40124 Bologna
0516584870
[email protected]
Gian Carla Pedrazzi
Via Castiglione 29, 40124 Bologna
0516584803
[email protected]
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1.2 Scenario di riuso
1.2.1 Ambito amministrativo interessato
 Dematerializzazione
 Gestione di flussi documentali a supporto della cooperazione amministrativa
 Trasparenza
1.2.2 Utenti fruitori dell’Oggetto
Numero totale di Utenti che utilizzano l’Oggetto circa 2000
 Contesto organizzativo
Qualsiasi pubblica amministrazione può usare BABEL e il flusso di gestione del
protocollo PICO. Il flusso delle determinazioni dirigenziali e delle deliberazioni del
direttore generale sono caratteristici di un’Azienda sanitaria/ospedaliera.
 Obiettivi perseguiti
Avere uno strumento unitario e condiviso per rispondere alle richieste normative in
tema di amministrazione digitale, trasparenza e anticorruzione; favorire l’armonia di
gestione amministrativa; costituire un patrimonio informativo documentale comune
con caratteristiche omogenee; incentivare l’omogeneizzazione e la semplificazione
delle procedure operative; dematerializzare la documentazione amministrativa;
diffondere le competenze e accrescere la cultura aziendale in tema di amministrazione
digitale; condividere indicatori di efficienza monitorabili sistematicamente.
 Aspetti dimensionali
Numero Classi java circa 10.000
Numero di Moduli irca 280
1.2.3 Descrizione dettagliata delle funzionalità e/o delle classi
Nome
Descrizione
BABEL – Modulo
Scrivania Virtuale
La Scrivania virtuale è il concentratore di tutte le
notifiche informative e delle attività da svolgere,
veicolate a ogni specifico utente dai diversi
applicativi verticali integrati con il sistema Babel.
Dati
Input
Output
A oggi sono integrati con la scrivania virtuale tre
applicativi/processi afferenti alla piattaforma Babel
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(Protocollo, Determine, Delibere) più un’applicativo
ulteriore (richiesta di autorizzazione ferie e
permessi), pre-esistente e sviluppato da una Società
esterna. Tale software è iscritto come “pubblicatore”
sulla scrivania virtuale Babel.
Ciascuna riga della scrivania corrisponde a
un’attività. Tali attività costituiscono una to do list
(lista delle cose da fare: ad esempio firmare un
documento o spedirlo) sempre aggiornata; le
notifiche informative sono comunicazioni relative a
eventi accaduti su oggetti documentali e per i quali si
è a qualsiasi titolo coinvolti (ad esempio la
numerazione di protocollo su un documento del
quale si è attori).
È inoltre possibile svolgere altre funzioni, come
avviare nuovi processi negli applicativi verticali
registrati o accedere agli elenchi di documenti. Per
rendere disponibili queste funzioni, gli applicativi
stessi le debbono “esporre sulla Scrivania” quando
vengono integrati con essa.
Le attività (e anche le notifiche) hanno dei campi di
azione (che contengono degli url); Scrivania mostra
in interfaccia questi campi come attivi e cliccabili e
lancia, al click su di essi, l’ url pubblicato.
Tipicamente l’azione associata a una attività su
Scrivania (decisa comunque dal pubblicatore stesso
dell’attività) è l’apertura diretta dell’applicativo
origine e il posizionamento sul documento oggetto
dell’attività stessa (al fine di svolgere su di esso il
proprio compito).
Scrivania contiene anche una sezione di Archivio in
cui finiscono Attività e Notifiche già svolte e non più
di attualità.
BABEL – Modulo
Gestione PEC
Il modulo PECG all’interno di BABEL si compone
di due sotto-moduli: PECGW (Pec GateWay) e PEC
WebClient.
Il PECGW è una componente server che funge da
mediatore con le caselle di Posta Elettronica
Certificata usate dai vari servizi AUSL, sfruttando i
protocolli standard IMAP e SMTP. Espone
un’interfaccia applicativa (API) e tramite essa può
essere utilizzato da un qualsiasi client applicativo. In
particolare viene utilizzato dal PEC Webclient.
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Il PECGW svolge le funzioni di:
− scarico delle mail dalle caselle originali (fornite
dal gestore PEC) e deposito delle stesse nel
repository documentale interno a Babel;
− invio delle PEC attraverso l’utilizzo del servizio
di spedizione (smtp) esposto dal fornitore della
PEC;
− gestione delle ricevute PEC; viene introdotto il
concetto di “stato della PEC”, determinato dalle
ricevute stesse.
IL PEC WebC lient è un’applicazione web di
gestione della posta certificata che supera i limiti e le
rigidità delle soluzioni di web mail proposte dai
fornitori di servizi di Posta Elettronica Certificata.
Interfacciandosi con PECGW, consente all’utente di
utilizzare e gestire contemporaneamente una o più
caselle di PEC.
Il PEC WebClient è dotato di un sistema di gestione
dei permessi che dà la possibilità di abilitare i diversi
utenti a diversi gradi di acceso alle caselle (sola
lettura, invio, eliminazione), superando così la usuale
rigidità degli accessi alle caselle di posta certificata
dove chi può accedere può svolgere qualsiasi
funzione.
BABEL – GEDI - GEDI è il modulo applicativo all’interno di BABEL
Modulo di gestione che svolge la funzione di repository documentale,
documentale
utilizzato per raccogliere i documenti prodotti o
trattati dagli applicativi verticali (PICO, DETE,
DELI, PECG ecc.).
GEDI gestisce i documenti attraverso unità
archivistiche informatiche su tre livelli gerarchici:
Fascicoli, Sottofascicoli e Inserti.
L’interfaccia grafica di GEDI esprime i tre livelli
come cartelle gerarchiche, in uno stile che ricorda la
gestione del file system Windows cui gli utenti sono
abituati per quotidiana operatività.
Oltre a prevedere la gestione di documenti prodotti
dagli applicativi (in questi casi ogni documento è
normalmente composto da diversi file che lo
compongono), con GEDI ogni utente abilitato può
integrare un fascicolo caricando file prelevati
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all’esterno dell’applicativo.
BABEL – Firma
Firma Semplice è il modulo di firma digitale di
Semplice - Sistema BABEL e consiste in un servizio per abilitare
di firma digitale
qualunque applicativo web a raccogliere la firma
digitale su documenti elettronici.
Con firma semplice è possibile firmare documenti
con il formato p7m o con il formato pdf.
All’interno della piattaforma BABEL viene
privilegiato l’utilizzo del formato di firma pdf per
tutti i casi nei quali è possibile. Quando si trattano
documenti in formati diversi dal pdf e non
riconducibili a questo formato, la firma
automaticamente viene apposta in formato p7m.
Per favorire l’utilizzo di documenti in formato pdf/a,
il più idoneo alla conservazione, il modulo Firma
Semplice prevede al suo interno la possibilità di
trasformare i pdf e qualsiasi documento di office
automation (documento di testo, foglio di calcolo,
presentazione) in un equivalente documento pdf/a
Firma semplice è dotato di compatibilità con i più
diffusi standard di firma digitale sul mercato.
Firma semplice ha anche una versione non web,
installabile sui computer degli utenti, che rende
agevole le operazioni di firma al di fuori della
piattaforma Babel.
PICO - Registro di
Protocollo
Pico è il gestore del processo di Protocollazione dei
Documenti in Entrata e in Uscita.
Il sistema gestisce un processo che coinvolge più
attori invitati a eseguire differenti e specifiche azioni,
in funzione del ruolo assunto all'interno del processo
e allo stato raggiunto dallo stesso.
DETE - Repertorio
delle
determinazioni
dirigenziali
DETE è il gestore del processo di produzione e
registrazione delle determinazioni dirigenziali.
DELI - Repertorio
delle deliberazioni
della direzione
generale
DETE è il gestore del processo di produzione e
registrazione delle deliberazioni della direzione
generale.
Il sistema gestisce un processo che coinvolge più
attori invitati a eseguire differenti e specifiche azioni,
in funzione del ruolo assunto all'interno del processo
e allo stato raggiunto dallo stesso.
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Il sistema gestisce un processo che coinvolge più
attori invitati a eseguire differenti e specifiche azioni,
in funzione del ruolo assunto all'interno del processo
e allo stato raggiunto dallo stesso.
PICO - Flusso di
Modulo che consente la redazione informatica di un
redazione di un
documento di protocollo in uscita. Consente
protocollo in uscita l’immissione dei metadati necessari al documento
(oggetto, testo, destinatari, fascicolo ecc.) e gli
eventuali allegati. Il documento viene fatto transitare
fra gli attori individuati nel flusso (tramite
interazione con la Scrivania virtuale), ciascuno dei
quali interviene sul documento e lo passa al
successivo attore.
PICO - Flusso di
registrazione di un
protocollo in
entrata
Modulo che consente la registrazione informatica
(previo eventuale scansionamento) di un documento
di protocollo in entrata. Consente la descrizione (da
parte dell’utente ricevente) del documento tramite i
metadati necessari (oggetto ecc.) e i necessari file
allegati. Il documento viene poi registrato nel
registro di protocollo e avviato allo smistamento
nelle strutture dell’azienda.
PICO – DETE DELI - Flusso di
smistamento di una
registrazione di
protocollo
Modulo che gestisce gli smistamenti di un
documento alle strutture aziendali. Consente
l’individuazione delle strutture interessate e
l’individuazione degli attori (responsabile e
assegnatari) che dovranno prendere visione del
documento. Il documento viene fatto transitare fra gli
attori individuati, tramite interazione sulla scrivania
virtuale.
DETE - Flusso di
redazione di una
determinazione
dirigenziale
Modulo che consente la redazione informatica di una
determinazione dirigenziale. Consente l’immissione
dei metadati necessari al documento (oggetto, testo
ecc.) e gli eventuali allegati. Il documento viene fatto
transitare fra gli attori individuati nel flusso (tramite
interazione con la Scrivania virtuale), ciascuno dei
quali interviene sul documento e lo passa al
successivo attore.
DELI - Flusso di
redazione di una
deliberazione della
direzione generale
Modulo che consente la redazione informatica di una
deliberazione della direzione generale. Consente
l’immissione dei metadati necessari al documento
(oggetto, testo ecc.) e gli eventuali allegati. Il
documento viene fatto transitare fra gli attori
individuati nel flusso (tramite interazione con la
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Scrivania virtuale), ciascuno dei quali interviene sul
documento e lo passa al successivo attore.
BABEL - Sistema
di gestione dei
nodi di
smistamento
WebApp per la configurazione delle funzionalità di
segreterie condivise intraziendali. La condivisione di
segreteria indica che la struttura che fornisce il
servizio espleta i compiti di filtro, dal punto di vista
degli smistamenti, anche per la struttura che lo
riceve.
BABEL - Sistema
di gestione del
titolario
informatizzato
WebApp per la gestione del sistema di
classificazione, costituito dall’insieme gerarchico di
Classi, Sottoclassi e Categorie
BABEL - Sistema
di gestione delle
rubriche
Gestione Rubriche è il modulo di Babel che gestisce
in maniera integrata le rubriche provenienti da varie
fonti.
Le rubriche sono contenitori di Contatti e di Gruppi
di contatti.
Un contatto rappresenta un potenziale destinatario di
una comunicazione; è formato dai suoi dati
anagrafici e dall’elenco degli indirizzi, di varia
natura (mail, posta ordinaria, fax ecc.) di cui è
dotato.
Un gruppo di contatti è un insieme di contatti che
possono essere usati collettivamente come destinatari
di una spedizione. I gruppi possono essere composti
da contatti di provenienza eterogenea; possono
provenire da ciascuna rubrica accessibile all’utente
oppure dall’organigramma aziendale.
Le rubriche hanno diverse tipologie:
− Rubriche personali. Sono le rubriche attribuite a
ciascun utente Babel; sulla propria rubrica
personale l’utente ha il permesso di creazione e
modifica di ogni contatto. Ogni contatto in una
rubrica personale può contribuire, a scelta
dell’utente, anche alla rubrica della propria
struttura di appartenenza da organigramma.
− Rubriche di Struttura. Sono le rubriche attribuite
a
ciascuna
struttura
dell’organigramma
aziendale. Sono disponibili a tutti gli utenti
Babel che nell’organigramma appartengono alla
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struttura. Sono composte dall’insieme dei
contatti condivisi dalle rubriche personali degli
utenti che appartengono a quella struttura.
− Rubriche Aziendali. Sono rubriche di interesse
comune (aziendale e pubblico); un esempio è la
rubrica pubblica dell’IPA, Indice delle
Pubbliche Amministrazioni che è già integrata
nell’applicativo.
BABEL - Sistema
di versamento in
conservazione
Modulo che si occupa del versamento delle unità
documentarie e dei fascicoli ospitati in GEDI al
servizio di conservazione sostitutiva (ParER nella
Regione Emilia Romagna).
BABEL Cruscotto del
versamento in
conservazione
WebApp che permette il tracciamento dei versamenti
in conservazione (ParER), verificando e correggendo
gli eventuali errori occorsi.
BABEL – Servizi
di integrazione
scrivania virtuale
per applicazioni
terze
Interfaccia applicativa (API) per l’interazione con la
Scrivania virtuale. Consente la scrittura, la
cancellazione e la ricerca di un’attività o notifica.
BABEL- Servizi di
integrazione GEDI
per applicazione
terze
Interfaccia applicativa (API) per l’interazione con
GEDI. Consente la scrittura di un’unità
documentaria, la cancellazione, la ricerca ecc. anche
a applicazioni al di fuori di Babel.
BABEL –
Pubblicatore
sull’Albo
informatico
aziendale
Modulo che si occupa della interazione con l’albo
informatico aziendale (applicazione interna a AUSL
Bologna) al fine della pubblicazione delle unità
documentarie interessate.
1.2.4 Servizi o procedure implementati/e
Nome servizio
Descrizione sintetica
Destinatari del servizio
BABEL Scrivania
virtuale
Applicazione web – Bacheca delle attività e
delle notifiche delle applicazioni Babel.
Integrabile con applicazioni terze
Personale della PA
BABEL - PEC
Applicazione web – Gestore multiplo di
caselle PEC aziendali, con attribuzione di
permessi individuali (Legge, Risponde,
Personale della PA
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Cancella) per ogni casella
BABEL GEDI
Applicazione web – Gestore documentale dei
fascicoli e delle unità documentarie, in cui le
procedure documentali riversano i documenti
prodotti. Integrabile con applicazioni terze
Personale della PA
PICO
Applicazione web – Flusso di produzione, Personale della PA
firma, registrazione e spedizione di un
protocollo in uscita; registrazione e
smistamento di un protocollo in entrata
DETE
Applicazione web – Flusso di produzione,
firma e registrazione di una determinazione
dirigenziale
Personale della PA
DELI
Applicazione web – Flusso di produzione,
firma e registrazione di una deliberazione di
direzione
Personale della PA
Tipologia di contratto
L’oggetto è stato implementato direttamente dall’Azienda USL di Bologna. Quest’ultima è
unica detentrice dei diritti di sfruttamento industriale (titolarità) sul codice sorgente
dell’Oggetto qui descritto.
Per la progettazione, la realizzazione, il supporto agli utenti e la manutenzione della
piattaforma BABEL, AUSL Bologna si è avvalsa e si avvale del contributo e della
collaborazione di tecnici esterni provenienti dalle aziende CUP2000 (Società in-house della
Regione Emilia Romagna), NEXT S.r.l. (www.nextsw.it) e di NSI NIER Soluzioni
Informatiche S.r.l. (www.nsi.it).
1.2.5 Tipologia di benefici economici ottenuti dall’amministrazione con l’uso
dell’Oggetto

Diretti:
 Riduzione costi di pubblicazione e distribuzione di materiali stampati;
 riduzione dei costi per riduzione uso raccomandate e fax.

Indiretti:




Riduzione di tempi di lavorazione delle pratiche;
riduzione del tasso di errori materiali e/o della quantità di reclami;
riduzione della necessità di richiedere e/o raccogliere più volte gli stessi dati;
riduzione dei costi indiretti per incremento dell’efficienza e dell’efficacia
dell’azione amministrativa.
 Inoltre l’Azienda, mediante l’uso dell’oggetto, si è resa conforma ai requisiti di
legge in materia di trattamento dei documenti e dei fascicoli informatici di una PA.
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1.2.6 Amministrazioni che riutilizzano l’Oggetto
Azienda USL di Parma
1.2.7 Amministrazioni interessate al riuso dell’Oggetto






Azienda Ospedaliera di Parma
Azienda Ospedaliera di Bologna
Istituti Ortopedici Rizzoli
Azienda USL di Imola
Azienda USL di Ferrara
Azienda Ospedaliera di Ferrara
1.2.8 Amministrazioni idonee al riuso dell’Oggetto






Comuni grandi
Regioni
Enti
Amministrazioni centrali
Sedi periferiche di Amministrazioni centrali
Altro: Aziende sanitarie
1.2.9 Motivazioni che indussero l’amministrazione a implementare l’Oggetto




Norma primaria
Regolamento dell’amministrazione
Integrazione con altro software/classe
Altro: indisponibilità sul mercato di oggetti simili
1.2.10 Costi sostenuti per l’implementazione e la manutenzione dell’Oggetto (IVA
esclusa)

Costo totale dell’Oggetto implementato ceduto in riuso, (analisi e specifica requisiti,
progettazione tecnica, codifica, test e integrazione, installazione, esercizio) € 2,4 milioni* di
cui interni € zero**

Costo esterno dell’Oggetto, (componenti proprietarie utilizzate dall’Oggetto ceduto in riuso,
quali, ad esempio, RDBMS, Middleware, Componenti specializzati, etc) ND

Costo annuo della manutenzione correttiva: € 180.000 di cui:
•
costi interni, € zero**
•
costi esterni, € 180.000
Nota: il sistema si avvale di un software esterno per la gestione della profilazione degli utenti
(denominato Matrice delle Responsabilità) che ha un costo di licenza, ma che può essere
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sostituito da qualsiasi sistema di gestione utenti che sia già presente presso il candidato
utilizzatore, purché questo garantisca la rappresentazione esatta dell’azienda e delle funzioni
da abilitare (tipicamente attraverso la catena: Organigramma → Incarichi → Centri di Costo
→ Personale → Funzioni).
In caso contrario il sistema va acquisito o sviluppato ad-hoc
*(si intende il totale speso a oggi tutto incluso: sviluppo, assistenza/help desk e manutenzione
correttiva)
**(sono esclusi dal computo i costi del personale interno dedicato con funzioni di capo
progetto)
1.2.11 Time line del progetto

Durata dell’intero progetto:
48 mesi

Data di primo rilascio:
giugno / 2013

Data di rilascio ultima evolutiva:
giugno / 2013

Data di rilascio ultima correttiva:
giugno / 2013
1.2.12 Link al sito dove è descritto l’intero progetto che ha prodotto l’Oggetto
NESSUNO
1.2.13 Competenze sistemistiche e applicative richieste per l’installazione
dell’Oggetto.











Sistema operativo Linux – Distribuzione CentOS
DBMS Postgres
Oracle JAVA
Application server Tomcat 8
Sistema SSO Shibboleth
Bonita BPM
MongoDB
Redis
NodeJS
Apache http server
Python
1.2.14 Vincoli relativi all’installazione ed alla fruizione dell’Oggetto
Si tratta di una web application, che si utilizza con un browser internet.
Pertanto le caratteristiche richieste per il client sono:
− Browser Mozilla Firefox o Google Chrome, versioni più recenti;
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− Java Virtual Machine (esclusivamente per l’utilizzo dell’applet di firma integrata sui
client).
1.2.15 Elementi di criticità
Il sistema BABEL è una piattaforma molto articolata e complessa. Pertanto richiede
un’attività continua di manutenzione software, di configurazione applicativa e di gestione
operativa di esercizio. Ciò richiede l’impiego di competenze di alto livello, sia sul dominio
applicativo sia quello di processo, nonché sull’architettura esecutiva di deployment.
La continua necessità di evoluzione del sistema applicativo è indotta dalla necessità di
continuo adeguamento ai frequenti cambiamenti normativi negli ambiti di applicazione.
L’introduzione del sistema Babel implica un cambiamento culturale radicale in relazione
all’abituale modalità di gestione dei flussi informativi amministrativi, pertanto richiede il
governo stretto degli effetti dovuti al considerevole impatto organizzativo indotto dal suo
utilizzo.
1.2.16 Punti di forza
È un sistema basato su tecnologie Open source, molto adattabile al contesto tecnologico di
una qualsiasi PA e pensato sulla base delle esigenze tipiche di una PA in materia di gestione
documentale e di flussi amministrativi. Criteri fondativi del progetto sono stati quelli di
garantire al massimo l’usabilità e l’ergonomia del sistema.
Il sistema non dipende da alcuna licenza commerciale, a parte quanto detto in merito alla
profilazione utenti, e garantisce una certa flessibilità rispetto al sistema di repository
documentale da adottare.
1.2.17 Livello di conoscenze/competenze ICT del personale dell’amministrazione
cedente
 Alto
1.2.18 Disponibilità dell’amministrazione cedente




Fornire assistenza ICT all’amministrazione utilizzatrice
Erogare formazione al personale dell’amministrazione utilizzatrice
Eseguire la manutenzione correttiva
Eseguire la manutenzione correttiva ed evolutiva
1.2.19 Modalità di riuso consigliate
Riuso in cessione semplice.
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Nota L’Azienda USL di Bologna si rende inoltre disponibile a valutare forme di
collaborazione con gli Enti beneficiati per la condivisione degli interventi di manutenzione
del sistema, sia per perseguire una economicità complessiva di sistema, sia per una più
efficace gestione dei processi di cambiamento indotti.
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2 SEZIONE 2 – CONTESTO APPLICATIVO
2.1 Qualità globale della documentazione di progetto
2.1.1 Documentazione disponibile








Manuali installazione
Manuali utente
Video-tutorial
Documentazione funzionale
Documentazione tecnica del progetto applicativo
Documenti descrittivi delle interfacce dei servizi applicativi esposti
Schema relazionale del database di supporto
Manuale di configurazione delle postazioni di lavoro
2.1.2 Livello di documentazione
La documentazione tecnica e utente è dettagliata e completa. Nel corso del tempo, i successivi
aggiornamenti derivanti da interventi di manutenzione evolutiva, comporteranno la variazione
e il rilascio di documenti incrementali o sostitutivi.
2.2 Requisiti
2.2.1 Specifica dei requisiti funzionali
La specifica dei requisiti funzionali: non è disponibile.
2.2.2 Specifica dei requisiti non funzionali
La specifica dei requisiti non funzionali: non è disponibile.
2.2.3 Specifica dei requisiti “inversi”
La specifica dei requisiti inversi: non è disponibile.
2.2.4 Casi d’uso
La specifica dei casi d’uso correlata ai requisiti funzionali: non è disponibile.
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3 SEZIONE 3 – CONTESTO TECNOLOGICO
3.1 Progettazione
3.1.1 Studio di fattibilità
Lo studio di fattibilità: non è disponibile.
3.1.2 Architettura logico funzionale dell’Oggetto
L’architettura logico funzionale dell’Oggetto: è disponibile, è descritta in modo discorsivo e
contiene i capitoli indicati nella tabella seguente anche se ordinati in modo diverso;
Descrizione capitolo
Descrizione dei sottosistemi funzionali
Descrizione, per ciascun sottosistema, del modello logico-funzionale del Oggetto:
o
Sottosistemi applicativi,
o
Strutture di dati e relativi attributi
Descrizione, per ciascun sottosistema, del modello delle responsabilità funzionali
(comportamento statico del sw):
o
Classi che lo compongono, con relativi metodi e attributi
o
Casi d’uso dell’applicazione
Descrizione, per ciascun sottosistema, del modello dei processi eseguito dal
sistema/Oggetto (comportamento dinamico dell’Oggetto):
o
Interfacce verso altri sistemi/programmi
o
Esposizione di interfacce standard di interoperabilità
o
Indipendenza delle componenti applicative utilizzate, ovvero presenza di
criticità
o
Impiego di interfacce utente aderenti agli standard di usabilità
o
Indipendenza delle classi di interfaccia dal browser utilizzato
o
Indipendenza delle classi di accesso dal RDBMS utilizzato
Descrizione, per ciascun sottosistema, del modello comportamentale (diagramma degli
stati) dove sono referenziati gli eventuali riferimenti normativi delle procedure
amministrative informatizzate

%
100
100
20
30
10
Descrizione dell’architettura software
Tutte le applicazioni web all’interno della piattaforma BABEL (PICO, DETE, DELI, GEDI,
PEC Web CLIENT, GESTIONE CONTATTI ecc.) sono state implementate in tecnologia
Java. Tali applicazioni condividono l’architettura tecnologica di seguito descritta.
Le web applications di Babel sono classificabili come Rich Internet Applications (R.I.A.).
Questo tipo di applicazioni, grazie a un utilizzo intensivo di Javascript, realizzano una
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Scheda per la descrizione di
programmi informatici o parti di essi
ceduti in riuso
esperienza utente del tutto paragonabile a quanto si ottiene con applicazioni direttamente in
esecuzione sul client.
Tecnicamente il funzionamento delle web apps di Babel è descrivibile con questa
schematizzazione:
Caratteristica peculiare di questa architettura è che il web server non deve più preparare il
codice HTML per il browser, il browser e il server comunicano in un linguaggio "astratto",
che descrive e sincronizza lo stato dell'interfaccia utente tramite strutture XML.
Dal punto di vista funzionale, il sistema è sintetizzabile tramite il seguente diagramma:
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Scheda per la descrizione di
programmi informatici o parti di essi
ceduti in riuso
Sono riportati i principali blocchi funzionali che compongono la suite. Per una descrizione
dettagliata si rimanda alla documentazione funzionale.
3.1.3 Architettura hardware dell’Oggetto
L’architettura hardware dell’Oggetto: è disponibile e fornisce elementi utili per stimare
l’effort economico per l’eventuale acquisizione dei diversi componenti hardware;
Descrizione capitolo
Parametri dimensionali minimi:
o
Potenza di calcolo
o
RAM
Sistema operativo
Deployment del sistema/Oggetto
Middleware
Librerie esterne
RDBMS

%
100
100
100
0
0
100
Descrizione dell’architettura hardware
Sopra è riportato lo schema sintetico dell’architettura hardware del sistema.
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Scheda per la descrizione di
programmi informatici o parti di essi
ceduti in riuso
Si tratta di un’architettura basata su un set di macchine fisiche e virtuali, ridondate e con
servizio di virtual ip.
Macchine fisiche:
Le macchine prconton1 e procton2 sono 2 lame blade con CentOS 5.X configurate in cluster
mediante cman, su di esse girano il database postgreSQL e Mongodb come servizi in failover.
Le macchine condividono una lun in san nella quale risiedono i backup e i logical volume
contenenti postgreSQL e MongoDB.
Gli host fisici kvm-procton-1 e kvm-procton-2 ospitano le macchine virtuali facenti parti
dell'infrastruttura. Le macchine sono virtualizzate mediante kvm utilizzando proxmox come
interfaccia di gestione.
Macchine virtuali:
Il servizio di reverse proxy è ospitato da vm1-kvm-procton vm2-kvm-procton queste
macchine lavoreranno in modalità attivo/passivo e espongono verso i client uno o più ip
virtuali legati ai servizi esposti. Gli ip virtuali si spostano tra le 2 macchine usando
keepalived. La configurazione delle macchine è fondamentalmente stateless.
Gli application server girano su vm3-kvm-procton e vm4-kvm-procton.
Nella parte inferiore dello schema sono riportate le macchine che contengono i dati; sono 2
lame blade con CentOS 5.X configurate in cluster mediante cman, su di esse girano il
database postgreSQL e MongoDB come servizi in failover.
3.1.4 Architettura TLC dell’Oggetto
L’architettura di telecomunicazione dell’Oggetto: non è disponibile.

Descrizione dell’architettura di telecomunicazioni
I protocolli di comunicazione utilizzati dal sistema sono: http/https, ftp, smtp/imap Il sistema
al momento non è raggiungibile al di fuori dalla Intranet, se non ovviamente per mezzo di
VPN. L’interoperabilità applicativa è garantita tramite l’utilizzo di protocollo http/REST.
3.2 Realizzazione
3.2.1 Manualistica disponibile
 Manuali installazione
 Manuali utente
 Videotutorial
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programmi informatici o parti di essi
ceduti in riuso





Documentazione funzionale
Documentazione tecnica del progetto applicativo
Documenti descrittivi delle interfacce dei servizi applicativi esposti
Schema relazionale del database di supporto
Manuale di configurazione delle postazioni di lavoro
3.2.2 Case – Computer aided software engineering
Per la realizzazione di parte della piattaforma è stato utilizzato il framework di sviluppo
software Instant Developer (www.progamma.com) oltre che Oracle Netbeans.
3.2.3 Ciclo di sviluppo
Ciclo di sviluppo basato su modello Agile e in particolare usando la metodologia SCRUM
con rilasci incrementali bisettimanali.
3.2.4 Standard utilizzati






HTML 5 /W3C
BPMN
SQL
OAIS: ISO14721:2002
LDAP
Interfacce di versamento in conservazione PARER
3.2.5 Linguaggio di programmazione
La piattaforma è realizzata in linguaggio Java per la parte server e Javascript per le interfacce
web.
3.3 Test e collaudo
3.3.1 Specifiche dei test funzionali e non funzionali
Le specifiche dei test dell’Oggetto:
 sono disponibili e nella descrizione sono state applicate metodologie o best
practices;
 sono disponibili e contengono la codifica univoca e il legame con il test definito
nel piano di test, nonché i relativi requisiti o aspetti della progettazione
funzionale/tecnica oggetto del test;
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programmi informatici o parti di essi
ceduti in riuso
Descrizione capitolo
%
Integrazione del Piano di Test
Codifica e/o standard di descrizione delle informazioni e del livello dei contenuti adottata/i
nella specifica
Condizioni di test previste (descrizione di ogni condizione):
Precondizioni necessarie per:
o
Rendere autoconsistente e rieseguibile il test
o
Segnalare la sua relazione con altri test o funzionalità (regole di
propedeuticità)
Obiettivi dei test per ogni componente, caratteristiche indagate e il tracciamento
dei test rispetto ai requisiti funzionali e non funzionali
Condizioni particolari da aggiungere alle basi dati di test
Sequenza di azioni da svolgere
Eventuali ulteriori combinazioni di dati da utilizzare, sulla medesima sequenza di azioni
descritta, per verificare la stessa o altre condizioni di test.
Verifica del test
3.3.2 Livello di copertura dei test rispetto ai requisiti da valutare
Al fine di valutare quantitativamente il livello di copertura dei test rispetto ai requisiti da
valutare, l’amministrazione cedente fornisce le seguenti coppie di valori in suo possesso:
 Numero totale di requisiti funzionali: 1200
 Numero di requisiti funzionali sottoposti a test: 1200
 Numero totale di requisiti non funzionali:5
 Numero di requisiti non funzionali sottoposti a test 5
3.3.3 Piano di test;
Il piano di test dell’Oggetto: non è disponibile.
3.3.4 Specifiche di collaudo
Le specifiche di collaudo dell’Oggetto: non sono disponibili.
Nota: i rilasci evolutivi bisettimanali sono collaudati tramite review meeting con la
committenza
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0
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70
100
100
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30
100
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programmi informatici o parti di essi
ceduti in riuso
3.4 Installazione, uso e manutenzione
Procedure di installazione e configurazione
Le procedure di installazione e configurazione dell’Oggetto: sono disponibili, descritte in
modo discorsivo e contengono i capitoli indicati nella tabella seguente anche se ordinati in
modo diverso;
Descrizione capitolo
%
Verifiche preliminari e ex post
Livelli di automazioni necessari
Procedure di caricamento o porting della base informativa
100
100
100
3.4.1 Manuale di gestione
Il manuale di gestione dell’Oggetto: è disponibile ed è descritto in modo discorsivo;

Indice del manuale di gestione
Indice manuale di installazione e configurazione:
1. Database Postgressql
2. Mongodb
3. Redis
4. Apache e Tomcat
5. Postgres
6. Bonita: framework e installazione e configurazione dei processi
7. Shibboleth
8. Nodejs
9. MasterChef
10. PecGW
11. WebApp BABEL
12. WebApp PICO
13. WebApp DETE
14. WebApp DELI
15. WebApp BabelManager
16. WebApp BdsTools
3.4.2 Manuale utente
Il manuale utente fornisce una descrizione generale dell’applicazione e una guida operativa
all’utilizzo delle singole funzionalità dell’Oggetto utilizzabili dall’utente.
Il manuale utente dell’Oggetto: è disponibile ed è descritto in modo strutturato.
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ceduti in riuso

Indice del manuale utente
BABEL - Sistema di gestione documentale
SCRIVANIA VIRTUALE
1. Premessa
a.
Autenticazione
2. Interfaccia di Ingresso
3. Attività
a.
Attività PICO
b.
Attività GEDI
c.
Attività DETE
d.
Attività DELI
4. Attività da svolgere
5. Notifiche
a
Eliminazione massiva delle notifiche
6. Storico
GEDI – Gestione Documentale Informatizzata
1. Ruoli
a.
Creatore del fascicolo
b.
Responsabile del fascicolo
c.
Responsabile Vicario
d.
Responsabile del procedimento
2. Terminologia
3. Abilitazione nella matrice delle responsabilità
4. Interfaccia di GEDI
5. L’archivio in GEDI
6. Creazione dell’archivio
7. Creazione di un fascicolo
8. Tipologia fascicolo
9. Modificare un Fascicolo
10.
Stampare il dettaglio del fascicolo
11.
Stampare l’elenco dei documenti contenuti nel fascicolo
12.
Scaricare il contenuto di un fascicolo
13.
Creazione di un sottofascicolo
14.
Creazione di un inserto
15.
Attribuzione dei permessi ad un fascicolo
a.
Assegnazione permesso a singolo utente
b.
Assegnazione permessi ad intera unità
16.
Attribuzione permessi ad un sottofascicolo o ad inserto
17.
Modifica dei permessi di un sottofascicolo
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ceduti in riuso
18.
19.
20.
21.
22.
23.
Passaggio di responsabilità del fascicolo
Vicario e Multivicario
Catena fascicolare
Stato di pre-chiusura di un fascicolo
Storico dei passaggi di stato del fascicolo
Riorganizzazione dell’archivio
a.
Duplica
b.
Copia in
c.
Sposta in
d.
Trasforma in fascicolo
24.
Caricamento documenti in Fascicolo
a.
Conservazione documento
b.
Modifica del nome del file da allegare con caratteri consentiti
25.
Fascicolazione (Dati di archivio in PICO – DETE – DELI)
26.
Eliminazione contenuto del Fascicolo
a.
Eliminazione provvisoria del contenuto del fascicolo da GEDI
b.
Eliminazione provvisoria del contenuto del fascicolo dalle applicazioni PICO,
DETE o DELI
c.
Eliminazione definitiva del contenuto del fascicolo
d.
Ripristino del contenuto di un fascicolo
e.
Permessi di eliminazione e ripristino contenuto fascicolo
27.
Fascicolazione obbligatoria
28.
Visualizzazione e stampa documento
29.
Copia Documento
30.
Sposta Documento
31.
Usa come Modello
a.
Creare Nuovo Modello
b.
Creare un Nuovo elemento Figlio
c.
Creare un Fascicolo da Modello
d.
Eliminare un Modello
32.
Ricerca in Gedi
GESTIONE PEC – Gestione di Posta Certificata
1. Interfaccia Gestione PEC
2. Account
a.
Posta in arrivo
b.
Posta inviata
c.
Posta Protocollata
d.
Cestino
3. Nuova PEC
a.
Selezione destinatario da rubrica
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ceduti in riuso
b.
Ricerca contatto in rubrica
4. Sposta PEC
5. Ricerca PEC
6. Elimina PEC
7. Fascicola PEC
8. Reindirizza PEC
a.
Reindirizzante e Reindirizzato di una PEC
b.
Funzioni del Reindirizzante PEC (ex titolare della PEC)
c.
Funzioni del Reindirizzato (Nuovo titolare della PEC)
9. gestori della PEC in PICO
10.
Gestione email errate
a.
Caso di invio a una PEC errata da gestione PEC
b.
Caso di invio a una mail errata da gestione PEC
11. Interpretazione dei messaggi di errore ricevuti quando inviamo i nostri messaggi
12. Schema Riassuntivo: “Gestione email errate”
13. Schema riassuntivo: Tipologia di errori possibili in seguito ad invio email errata
PICO – Flusso documentale di Gestione Protocollo
PICO - PROTOCOLLO IN ENTRATA
1. Registrazione di un PROTOCOLLO in ENTRATA
a.
Parte sinistra interfaccia
b.
Parte destra interfaccia
c.
Parte Superiore Interfaccia
2. Registrazione di una comunicazione tramite PEC
3. Smistamento di un Protocollo in ingresso
a.
Segreteria autonoma
b.
Segreteria non autonoma
c.
Responsabile
d.
Cambio competenza
e.
Assegnamento
4. Fascicolazione
5. Avviso di mancata fascicolazione
a.
Recupero delle mancate fascicolazioni
6. Cos’è Bird
a.
Creazione di un Rescritto
b.
Rescritto testuale o con document
c.
Inserimento dei destinatari
d.
Invio del rescritto
e.
Significato delle icone
f.
Ricezione di un rescritto di Bird
g.
Cosa può fare chi riceve un Rescritto di Bird
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PICO – PROTOCOLLO IN USCITA
1. Applicazione PICO
2. Elenco Documenti
a.
Registrazioni
b.
Miei Documenti
3. Nuovo Protocollo
4. Protocollo in uscita
a.
Dettaglio dell'interfaccia
b.
Sezione Destinatari
c.
Sezione Attori
d.
Sezione Dati di Archivio
e.
Parte Destra Interfaccia
I.
Visibilità
II.
Lettera
III.
Modifica Carta Intestata
IV.
Allegati
V.
Modifica del nome del file da allegare con caratteri consentiti
f.
Parte Superiore Interfaccia
5. Parere
6. Prima Approvazione
7. Approvazione
8. Firma
9. Classificazione
10. Spedizione
11. Stato del Documento
12. Smistamento di un Protocollo in uscita
a.
Segreteria autonoma
b.
Segreteria non autonoma
c.
Responsabile
d.
Assegnamento
13. Annullamento di un Protocollo
DETE – Flusso documentale di Gestione delle Determinazioni Dirigenziali
1. Applicazione DETE
2. Elenco Documenti
a.
Registrazioni
b.
Mie Determine
3. Nuova Determina (proposta)
a.
Dettaglio dell'interfaccia
b.
Sezione Attori
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ceduti in riuso
c.
d.
e.
Sezione Dati di Archivio
Sezione Destinatari
Parte Destra Interfaccia
I.
Testo
II.
Omissis
III.
Allegati
f.
Parte Superiore Interfaccia
4. Parere
5. Approvazione e firma
6. Visto
7. Firma
8. Pubblicazione Determina
9. Salvare o Stampare la Determina
10. Conoscere lo stato del documento
DELI – Flusso documentale di Gestione delle Deliberazioni della Direzione Generale
1. Applicazione DELI
2. Elenco Documenti
a.
Registrazioni
b.
Mie Delibere
3. Nuova Delibera (proposta)
a.
Dettaglio dell'interfaccia
b.
Sezione Attori
c.
Sezione Dati di Archivio
d.
Sezione Destinatari
e.
Parte Destra Interfaccia
I.
Testo
II.
Omissis
III.
Allegati
f.
Parte Superiore Interfaccia
4. Parere
5. Approvazione e firma del proponente
6. Ufficio Atti
7. Firma della Direzione Generale
8. Pubblicazione Delibera
9. Salvare o Stampare la Delibera
10. Conoscere lo stato del documento
RUBRICA – Gestione rubrica in Babel
1. La rubrica BABEL
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ceduti in riuso
2.
3.
4.
Rubrica in PICO
a.
Ricerca
b.
Organigramma
c.
Rubrica personale
d.
Altre Rubriche
e.
Assegnazione contatti
f.
Nuovo Contatto
g.
Gruppi
I.
Dettaglio del Gruppo
II.
Nuovo Gruppo
h.
Importazione contatti da File (CSV)
I.
Gestione dell’importazione
II.
Importazione “Gruppo di contatti” da File CSV
III.
Importazione contatti estemporanei da File
Gruppi e destinatari nella lettera in uscita di PICO
Gruppi e destinatari nelle ricerche
4 SEZIONE 4 – QUALITÀ DELL’OGGETTO
4.1 Piano di qualità
4.1.1 Contenuti del piano
Il piano di qualità dell’Oggetto: non è diponibile
4.1.2 Descrizione della qualità
La qualità dell’oggetto è frutto della competenza e della professionalità delle risorse coinvolte
(esterne e interne) e della metodologia utilizzata per il ciclo di sviluppo (AGILE SCRUM),
con forte coinvolgimento della committenza e dei referenti di progetto nelle fasi di analisi dei
requisiti funzionali e di collaudo delle funzionalità implementate.
La qualità dell’oggetto è altresì garantita dalla documentazione prodotta per la realizzazione e
la gestione dello stesso.
4.2
Profilo di qualità dell’Oggetto
Al fine di valutare quantitativamente gli attributi per la valutazione della qualità dell’Oggetto,
l’amministrazione cedente fornisce i seguenti valori in suo possesso:
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4.2.1 Modularità


Numero di componenti auto consistenti dell’Oggetto: 23
Numero totale di componenti dell’Oggetto: 23
4.2.2 Funzionalità
4.2.2.1 Interoperabilità - Protocolli di comunicazione


Numero dei protocolli di comunicazione dei sistemi/programmi con i quali
l’applicazione deve poter colloquiare: 3
Numero dei protocolli di comunicazione correttamente implementati (ovvero che hanno
superato i relativi test) all’interno dell’Oggetto: 3
4.2.3 Maturità
Il valore del requisito è determinato dalla concorrenza dei seguenti attributi elementari.
4.2.3.1 Densità dei guasti durante i test


Numero di guasti rilevati durante i test: N.D.
Numero di casi di test eseguiti: N.D.
4.2.3.2 Densità dei guasti


Numero di guasti rilevati durante il primo anno di esercizio dell’Oggetto: 280
Numero totale di FP dell’Oggetto: 12000
4.2.4 Usabilità
Il valore del requisito è determinato dalla concorrenza dei seguenti attributi elementari.
4.2.4.1 Comprensibilità – Completezza delle descrizioni


Numero di funzioni descritte nel manuale utente: >500
Numero totale di funzioni: >500
4.2.4.2 Apprendibilità - Esecuzione delle funzioni


Numero di funzioni che sono state eseguite correttamente dall’utente consultando la
documentazione: N.D.
Numero di funzioni provate: N.D.
4.2.4.3 Apprendibilità- Help on-line

Numero di funzioni per le quali l’help on-line è correttamente posizionato: N.D.
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ceduti in riuso

Numero di funzioni provate: N.D.
4.2.4.4 Configurabilità


Numero totale di parametri di configurazione: N.D.
Numero totale di funzioni: N.D.
4.2.5 Manutenibilità
Il valore del requisito è determinato dalla concorrenza dei seguenti attributi elementari.
4.2.5.1 Conformità allo standard di Progettazione


Numero di deviazioni dagli standard di progettazione N.D.
Numero dei diagrammi progettuali realizzati N.D.
4.2.5.2 Conformità agli standard di codifica


Numero di deviazioni dallo standard di codifica: N.D.
Numero di linee di codice esaminate: N.D.
4.2.5.3 Analizzabilità - Generale


Numero totale di commenti: N.D.
Numero totale di linee di codice: 600.000
4.2.5.4 Testabilità - Generale


Numero di funzioni con associato almeno un caso di test: >1000
Numero totale di funzioni elementari: >1000
4.2.5.5 Testabilità - Automatismi


Numero di casi di test automatizzati con opportune funzioni di test interne: 0
Numero totale di casi di test: 0
4.2.6 Portabilità
Il valore del requisito è determinato dalla concorrenza dei seguenti attributi elementari.
4.2.6.1 Adattbilità– Strutture dei dati


Numero di strutture dati trasferibili tra DB commerciali senza modifiche: 90%
Numero totale strutture dati: >200
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ceduti in riuso
4.2.6.2 Adattabilità – Funzioni e organizzazione


Numero di funzioni indipendenti dalla organizzazione dell’amministrazione: 99%
Numero totale di funzioni: >100
4.2.6.3 Installabilità - Generale


Numero di step di installazione descritti nel manuale di installazione: 100%
Numero totale di step di installazione: >100
4.2.6.4 Installabilità - Automatizione delle procedure


Numero di step automatizzati descritti nel manuale di installazione: 0
Numero totale di step di installazione: 16
4.2.6.5 Installabilità - Multiambiente


Numero totale degli ambienti operativi nel quale l’Oggetto può essere installato per i
quali l’Oggetto dispone di funzioni di installazione: 100%
Numero totale degli ambienti operativi su cui può essere installato: 3
5 SEZIONE 5 – FORMAZIONE
5.1
Costi sostenuti per la formazione

Costo totale della formazione: € 5000

Costi interni: € 5000 di cui:


Costi per i docenti, € 5000

Costi per il materiale didattico, € 0
Costi esterni: € 0 di cui:

Costi per i docenti, € 0

Costi per il materiale didattico, € 0
5.2
Dati quantitativi

Numero di giorni di formazione in aula per utente erogati: 2

Numero di giorni di “training on the job” per utente erogati,: N.D.

Numero totale di utenti formati circa 2000

Numero totale di dipendenti dell’ufficio o sezione o area o direzione o dipartimento o
utilizzatori dell’Oggetto descritto nella presente scheda circa 2000

Numero totale di docenti interni impegnati nella formazione in aula: N.D.

Numero di docenti interni impegnati nella attività di training on the job: 2

Numero di docenti esterni impegnati nella formazione in aula: 30
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programmi informatici o parti di essi
ceduti in riuso

Numero di docenti esterni impegnati nella formazione training on the job: 0
5.3 Descrizione dell’azione formativa
Il piano di formazione è stato strutturato con l’obiettivo di fornire ai referenti le nozioni
relative ai più recenti aggiornamenti normativi riguardanti l’E-government e in particolare le
novità riguardanti:
− il valore giuridico del documento informatico;
− la diversità tra originale e copia;
− il valore giuridico della firma elettronica nelle sue diverse versioni;
− le modalità di trasmissione;
− il Protocollo Informatico e il Fascicolo Elettronico;
− la conservazione digitale.
La formazione e l’estensione all’azienda ha osservato una struttura a rete, articolandosi in due
livelli:
− Step 1 - Formazione al Network di progetto
Organizzata in lezioni frontali a cura dei responsabili di progetto, seguita da cicli
di revisione mensili fino all’avvio del sistema.
− Step 2 - Formazione ai dipendenti interessati dall’avvio
Organizzata in lezioni frontali in aula e sul campo a cura dei referenti del Network
per le aree di propria competenza.
Il primo step formativo ha visti coinvolti i referenti del Network (il gruppo sperimentale e poi
il gruppo esteso) con l’obiettivo di renderli capaci di:
− utilizzare il nuovo sistema di gestione documentale;
− dare risposta alle esigenze delle proprie articolazioni supportando i propri responsabili
nella inevitabile riorganizzazione delle attività.
Nello specifico i referenti al termine della sessione formativa, dovevano essere in grado di
fornire un contributo attivo al processo di cambiamento in atto verso l’amministrazione
digitale, accompagnando le proprie realtà verso una valutazione delle scelte operative e di
gestione in armonia agli indirizzi aziendali.
Le conoscenze e competenze acquisite dovevano consentire ai partecipanti di svolgere attività
di tutoraggio nei confronti dei colleghi delle proprie articolazioni nei mesi precedenti l’avvio
in produzione della nuova gestione operativa. Oltre a utilizzare correttamente BABEL per la
gestione delle attività lavorative (la scrivania virtuale), la PEC e le applicazioni dei flussi
PICO e DETE, lo sforzo più grande, perché concettuale, era capire come organizzare gli
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programmi informatici o parti di essi
ceduti in riuso
archivi aziendali con GEDI. La possibilità di condividere l’accesso ai fascicoli elettronici
portava naturalmente a rivedere la gestione delle attività e dei procedimenti.
Le lezioni in aula sono state organizzate in due parti. La prima dedicata all’aggiornamento sul
contesto normativo e sui nuovi strumenti, la seconda, più operativa, di addestramento sugli
applicativi coinvolti, con una partecipazione interattiva nell’analisi e gestione di casi reali di
utilizzo.
Al termine della formazione al gruppo del Network, i PM hanno portato avanti un intenso
programma di incontri di confronto, revisione e raccolta dati.
Nel secondo step la formazione è stata effettuata sia in aula sia sul campo dai referenti per la
proprie articolazioni. I componenti del Network hanno organizzato in modo autonomo il
tutoraggio ai propri colleghi, strutturando i corsi e/o gli affiancamenti in modo da calarli nel
proprio contesto lavorativo.
5.4
Materiale didattico
Per la predisposizione del materiale didattico:
 sono stati descritti i profili utente dell’applicativo;
 sono stati descritti i profili di competenza necessari;
Nota : per la fruizione del materiale didattico è stata predisposta un’apposita area intranet
costantemente aggiornata in cui sono disponibili:
− Materiali dei corsi in aula;
− Manuali operativi per l’autoapprendimento;
− Video Tutorial per l’autoapprendimento;
− Casi d’uso e procedure aziendali;
− FAQ e glossario
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