Storia e attualità
del Border Collie
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Selezionato dai pastori porta nelle case le sue doti meravigliose
Tutti gli amanti della razza e non solo, riconoscono il Border Collie come il cane
bianco e nero noto per la sua intelligenza,
e reso famoso da diversi programmi televisivi. Non tutti sanno che questi cani appartengono ad una delle più antiche razze di
cani da pastore, che vanta la caratteristica
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di essere al contempo una delle più giovani!
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Il nome stesso della razza ne svela in parte
le origini. La parola “border” indica infatti
i Borders: un’ampia zona geografica posta
al confine fra Scozia e Inghilterra, dove è
iniziata la selezione di questi cani da pastore.
Le esigenze dei pastori di questi ampi territori, la cui fonte di reddito era principalmente rappresentata dal commercio della
lana, unite alla completa assenza di predatori, hanno portato alla selezione di un
cane unico per la conduzione delle pecore:
un pastore dal particolare “occhio ipnotico” e dalle movenze quasi feline, capace
di raggiungere, radunare, dirigere e spostare a distanza le grandi greggi ai comandi
del suo padrone.
Ci sono diverse interpretazioni sull’origine
del nome: alcuni fanno risalire il significato del termine collie alla parola “coal”, e
cioè “carbone” per indicare il colore di
questi cani. Per altri deriva da una parola
gallese, “coleius” fedele, o dal termine celtico che lo definisce “utile”. L’ipotesi forse
più valida lo vede come un semplice termine generico utilizzato per indicare tutti i
cani scozzesi da pastore. Resta il fatto che
l’unione di queste due semplici parole indica quello splendido pazzoide, generalmente bianco e nero nell’immaginario collettivo, che negli ultimi anni si è fatto conoscere e riconoscere sempre di più!
Tuttavia il primo e il più conosciuto rappresentante della razza, il padre fondatore
che riuniva in sé tutte le caratteristiche che
lo resero celebre sia come vincitore alle
gare di sheepdog che come stallone, è Old
Hemp, allevato da un pastore, Adam Telfer
nel 1893.
Il riconoscimento di questa razza da parte
del Kennel Club avvenne in Inghilterra
solo il 1°Agosto 1976, e lo standard di razza
fu pubblicato nel 1979, sulla base di uno
standard già esistente in Australia. Già nei
primi anni del 1900 infatti i primi border
collie vennero esportati in Australia e
Nuova Zelanda, per lavorare con le grandi
greggi negli spazi sconfinati di quelle terre;
e proprio in Australia i border collie vennero portati alle prime esposizioni nel
1907.
Lo standard di razza come lo conosciamo
oggi fu approvato dalla FCI nel 1981.
Ma ben prima dei riconoscimenti ufficiali,
in Inghilterra questi cani erano semplicemente conosciuti come “working sheepdog” o come “working collie”, e inseriti
nei registri ISDS. L’ISDS, acronimo dell’International Sheep Dog Society, nasce
come associazione fondata da diversi appassionati nel 1906 e funziona ancora oggi.
Fin dall’inizio del secolo scorso l’ISDS si è
occupata dell’organizzazione delle prime
gare di conduzione di greggi, gli sheepdog
trials, gare che servivano ai pastori per
misurare e mettere alla prova le capacità
dei loro cani, e ovviamente per sfidarsi e
conoscersi! Proprio il segretario dell’ISDS
James Reid nel 1918 fu probabilmente il
primo a utilizzare il nome “border collie”
per indicare il vincitore di quell’anno
dell’International Supreme Championship.
L’ISDS ha inoltre avuto il merito di creare e
rendere pubblici gli Stud Books, registri in
cui grazie ad un attento e scrupoloso lavoro venivano catalogati tutti i dati dei
singoli cani, indicati con un numero progressivo.
allontanati molto dalla loro funzione originaria, ma sarebbe bene tenere sempre a
mente qual è stata la selezione operata nei
secoli, soprattutto al momento di scegliere
uno di questi cani come compagno di vita.
Sanno essere meravigliosi e instancabili
compagni pieni di vita, capaci di comprendere il padrone con un solo sguardo; ma al
momento di sceglierlo bisogna ricordare
che questi cani hanno una “voglia di fare”
fuori dal comune.
Il padrone giusto per un Border Collie è
una persona sensibile e attiva quanto lui;
non sono cani per tutti, e non sono cani
solo da compagnia. Limitare la vita di un
Border allo spazio di un giardino può avere
effetti devastanti, sia per il cane che si annoierà a morte, sia per quello che lo circonda: un Border che non ha niente da
fare tutto il giorno può inventarsi le più
diverse occupazioni: scavare buche, distruggere oggetti, rincorrere bici, persone,
ombre e auto in maniera ossessiva… per
cui una scelta oculata è d’obbligo.
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Leggendo lo standard di razza, alla voce
“caratteristiche” troviamo l’esatta descrizione del carattere di un Border Collie: “un
cane da pastore tenace e strenuo lavoratore, di grande docilità; sveglio, attento,
responsabile e intelligente”.
Ogni voce dello standard mira a identificare tutte quelle caratteristiche morfologiche che rendono il Border idoneo e funzionale per il compito che ha portato alla
sua creazione: la conduzione di un gregge
di pecore insieme al suo pastore.
I cani che conosciamo oggi si sono spesso
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Sebbene lo standard preveda due diverse
varietà di pelo, i classici Border Collie a
pelo moderatamente lungo e i quelli a pelo
corto, questi ultimi nel nostro Paese sono
ancora abbastanza rari, e se ne vedono
esemplari soprattutto nelle gare di agility.
Il mantello a pelo lungo non richiede particolari cure, ma sarebbe meglio insegnare
già al cucciolo a lasciarsi spazzolare con
un cardatore almeno una volta a settimana, cosi da facilitare la pulizia quando
ce ne fosse bisogno.
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Quasi tutti hanno sentito parlare della sua
intelligenza, resa nota da diverse ricerche
che lo hanno piazzato in una classifica fra
le razze al primo posto su tutti! Ma la sua
grande intelligenza, che altro non è se non
una grandissima propensione ad apprendere non basta da sola a rendere un cucciolo un adulto competente ed equilibrato.
Un cucciolo di Border Collie è una palla di
pelo dolcissima e giocherellona capace di
convincerci a fare tutto ciò che vuole, ma
attenzione a non lasciarsi prendere la
mano: l’educazione per questi cani è estremamente importante, fin dal momento del
suo arrivo in famiglia! Farsi seguire da persone esperte, e frequentare un corso di
educazione di base sono ottime idee, soprattutto per i padroni con meno esperienza. Come per tutti i cani è importante
la socializzazione con i propri simili, con
persone, animali, odori, situazioni differenti fin da subito. I Border infatti spesso
sono cani naturalmente diffidenti (normali remore del loro passato di pastori),
ma questa diffidenza si vince facilmente in
un cucciolo, mentre nel cane adulto può
essere più difficile. L’uso della coercizione
o della forza nella sua educazione non ha
senso; è un’offesa alla sua sensibilità e può
anche essere causa di perdita di affidabilità del padrone agli occhi di un Border.
Il colore più conosciuto è il classico bianco
e nero, ma lo standard in questo caso prevede solo che “il bianco non deve predominare”, lasciando ampio spazio a una gran
varietà di colori, sconosciuti ai più. Di recente, il Kennel Club Inglese, ha pubblicato
l’elenco delle combinazioni di colori che
possono essere registrate, e sono ben 49!
Non sto ad elencarle tutte, ma oltre al
bianco e marrone, possibile in diverse tonalità (da un caldo bianco e rosso ad uno
scurissimo bianco e cioccolato) c’è la varietà legata alla presenza del gene merle
(blu o red merle rispettivamente se il gene
lavora sul mantello nero o rosso). E mantelli
ancora più particolari e rari, come le diluizioni di colore (blu e lilac), e il rosso australiano, un bellissimo colore dorato, che già
da qualche anno hanno fatto il loro ingresso
in alcuni allevamenti italiani. Forse lascerà
sorpreso il neofita, sapere che la mascherina e il collare bianco non sono nominate
nello standard, e restano un’esclusiva preferenza di privati, giudici e allevatori.
Soggetti più scuri o con mezza faccia bianca
(split face) sono assolutamente corretti.
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I Border Collie sono cani robusti e longevi,
che generalmente non hanno problemi di
salute particolari. Al momento della scelta
del cucciolo è importante prestare attenzione agli esami fatti ai genitori, soprattutto
per quanto riguarda la displasia dell’anca e
dei gomiti, e una malattia dell’occhio, la
CEA (Collie Eye Anomaly), per la quale oggi
esiste un test sul DNA capace di distinguere
se un cane è normal, carrier o affetto. Test
analoghi sono disponibili per CL
(Lipofuscinosi ceroide) e TNS (Neutrophil
Trapped Sydrome), due malattie per le
quali generalmente gli allevatori seri controllano sempre i propri cani. Avere un
Border Collie come compagno di vita è
un’esperienza splendida, semplicemente
va ponderata con attenzione, ma permette
di mettersi accanto un cane eccezionale!
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