RESTAURO E RIQUALIFICAZIONE DEL CONVITTO NAZIONALE RUGGERO BONGHI DI LUCERA
CITTÀ: Lucera, Italia
COMMITTENTE: Convitto Nazionale Statale “R. Bonghi”
TIPO DI PROGETTO: Progetto esecutivo delle opere di restauro e di riqualificazione del Convitto Ruggero Bonghi
DESTINAZIONE D'USO: Istituto d'Istruzione Superiore
ANNO: 2014-2015
PROGETTISTA E DIRETTORE DEI LAVORI
architetto Luciana De Girolamo | specialista in restauro e master in architettura naturale
GRUPPO DI PROGETTAZIONE
PhD Cesare Corfone | dottore di ricerca in architettura e urbanistica e master in progettazione urbana
architetto Raffaele Vitale | specialista in tecnologia edilizia e master di architettura sostenibile
architetto Mario Danilo Carella | specialista in tecnologia edilizia e sicurezza antincendio
ingegnere Antonio Pasqua | specialista in progettazione e calcoli strutture in c.a.
ingegnere Lorenzo Fredella | specialista in progettazione e calcoli strutturali
geologo Fabio Papa | specialista in geologia del territorio
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RESTAURO E RIQUALIFICAZIONE DEL CONVITTO NAZIONALE RUGGERO BONGHI DI LUCERA
Nell'ambito d'intervento teso a valorizzare il patrimonio storico, il 3 marzo 2015, è stato dato il via alle Opere di
Restauro e Riqualificazione dello storico complesso architettonico del Convitto Nazionale Ruggero Bonghi di
Lucera.
Le opere, progettate e dirette dall'Arch. Luciana De Girolamo, sono state finanziate nell'ambito del PON
2007-2013 (Programma Operativo Nazionale) con fondi strutturali europei. Il grande complesso architettonico del
Convitto Nazionale Statale “R. Bonghi” di Lucera è un articolato sistema edilizio, risultato di una stratificazione
costruttiva che ebbe inizio con la fondazione del primo nucleo cinquecentesco e che si è susseguita nei secoli,
raggiungendo una superficie coperta di circa 9.000 mq. La volontà principale dell'Architetto e del Dirigente
Scolastico è quella di ripristinare il prestigio architettonico del complesso scolastico ed in particolar modo del
Chiostro del Pozzo -il più antico nucleo edilizio del complesso- dando lustro all'opacizzato splendore mediante
innovativi interventi di restauro.
Come si evince dalla documentazione fotografica ante operam, il Chiostro del Pozzo versava in condizioni di
forte degrado architettonico, edilizio e strutturale. L'incedere del tempo e lo stato d'incuria in cui versava il
manufatto architettonico hanno cancellato gli stucchi e i fregi di cui una volta era ornato, lasciando a vista
l'originale paramento murario, danneggiato anch'esso dall'esposizione agli agenti atmosferici.
Il Chiostro del Pozzo è stato oggetto nei secoli di continue trasformazioni, il nostro progetto è un ulteriore
intervento che si inscrive in questa stratificazione storica ed architettonica. Il progetto prevede il ripristino della
circolazione su tutti e quattro i lati del chiostro, rimuovendo tramezzi, aule, bagni e servizi che col tempo avevano
occupato numerosi spazi interni. Non solo, l'intervento in corso sta parzialmente riaprendo le grandi arcate del
chiostro, tamponandole con infissi in vetro e legno, che permetteranno di ricostruire la sensazione di camminare
sotto un portico, percependo già dall'interno della scuola, grande ricchezza architettonica del chiostro stesso,
nonché l'auspicata ricchezza paesaggistica della vegetazione che sarà piantumata tra le quattro facciate.
Al pian terreno il progetto prevede di incrementare la superficie vetrata di ogni singola apertura convertendo le
finestre in porte finestre e traendo così giovamento sul piano dell'illuminazione, aerazione, nonché circolazione e
fruibilità. L'intervento di restauro non è volto solo al ripristino, strutturale ed estetico, delle facciate del Chiostro,
ma anche al miglioramento delle prestazioni energetiche, mediante la sostituzione degli infissi preesistenti -non più
adeguati alla struttura e alla sua destinazione d'uso- del piano superiore e del piano inferiore. Così facendo i
corridoi interni godono di una maggiore luminosità che esalta le linee delle volte interne e i giochi geometrici
delle decorazioni pavimentarie.
Particolare attenzione è stata posta nella ricostruzione degli archi a tutto sesto, per la quale si è reso necessario
l'aiuto di particolari centine strutturali, realizzate su misura, in legno ed alluminio, utilizzate come dima per la
realizzazione delle nuove arcate che ritmano le quattro pareti del Chiostro del Pozzo, cinque arcate per ogni
parete.
Gli ornamenti architettonici ancora integri e presenti in loco, sono stati restaurati e nuovamente tinteggiati; per
colmare le lacune architettoniche di tali ornamenti, si è proceduto mediante il “principio di riconoscibilità
dell'intervento”: sono stati effettuati calchi fedeli dei cornicioni, stemmi e festoni, gli stessi sono stati poi
semplificati nei loro fregi, riprodotti e collocati lì dove un tempo presenti, come appurato mediante
documentazione storica.
La scelta cromatica è ricaduta su una facciata bicromatica a prevalenza di bianco, ponderata dopo un'attenta
analisi stilistica ed architettonica del complesso storico, nonché del contesto urbano d'inserimento.
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