LA PERVERSIONE DELLA
RELAZIONE:
IL SATANISMO
Prof. Tonino Cantelmi
Dott.ssa Cristina Cacace
Le sette
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Il 22 Giugno 1999, il Parlamento Europeo ha reso note le
decisioni, votate all'unanimità, di una Raccomandazione
che da priorità alla prevenzione del proselitismo scorretto.
Dove per proselitismo scorretto si intendono tutti quei
casi in cui il proselitismo “assume la forma di attività che
offrono profitti materiali o sociali con l’idea di guadagnare
nuovi membri per la Chiesa, o esercita pressione impropria
su persone in stato di disagio o necessità e a volte implica
addirittura l ’ uso della violenza e del lavaggio del
cervello”.
Il Rapporto si conclude suggerendo alle autorità statali di
mantenere un atteggiamento di tolleranza e nel contempo
di vigilanza, attraverso un’opera di “prevenzione”, ossia
attraverso la diffusione di informazioni e l’educazione dei
giovani ad una “ conoscenza critica ” del fenomeno,
inserendo nei curriculum scolastici argomenti che lo
Le sette
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Ai giorni nostri, nell’era del progresso scientifico e
tecnologico in cui sembra che non ci sia spazio per
gli aspetti irrazionali dell ’ esperienza umana,
assistiamo paradossalmente alla prolificazione di
gruppi o congregazioni che si dedicano alla pratica
di culti esoterici o di tipo magico e che, nel gergo
comune, vengono chiamati “sette”.
Queste congregazioni si autodefiniscono “chiese” o
“religioni” e si propongono come alternativa alle
religioni ufficiali. In genere, questi gruppi vengono
chiamati “Nuovi Movimenti Religiosi”, “Movimenti
Religiosi Alternativi”, “sette” o “culti”, a seconda
del giudizio di valore che gli si attribuisce:
Le sette
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Le sette sono organizzazioni di carattere religioso che
costruiscono la propria dottrina basandosi sugli
insegnamenti di una o più religioni ufficiali, ma se
ne separano e si oppongono a queste attraverso
l ’ affermazione di nuovi principi, in base ai quali
istituiscono una propria autorità e stabiliscono una
condotta di vita, che si differenzia da quella del
contesto sociale di riferimento.
La diversità del credo religioso viene affermata con
forza dal leader carismatico e dagli adepti e si
esprime nella nuova disciplina interiore ed esteriore
adottata, che riproduce il modello ideale verso cui si
tende.
Le sette
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Le persone che entrano in una setta generalmente
fanno una scelta volontaria, perché avvertono la
necessità di far riferimento ad un modello religioso,
diverso da quello proposto dalla “religione ufficiale”.
Gli adepti, infatti, si sottomettono ad un rigoroso
cammino di iniziazione che culmina in un vero e
proprio atto di conversione.
La conversione consiste nell’accettazione di principi,
regole e credenze che pervadono tutti i gesti della
vita quotidiana e può essere rappresentata dal
cambiamento d’identità, da un abito particolare che
viene indossato oppure da un nuovo nome che viene
assunto, anche solo all’interno della setta.
Le sette
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La scelta volontaria prevede la sottomissione alle
regole imposte dal gruppo e la rottura delle
proprie appartenenze precedenti.
Il vero adepto è colui che si identifica anima e corpo
con il suo movimento.
I riti, i giuramenti, il segreto e l ’ iniziazione non
fanno altro che rinforzare questo processo,
attraverso una strategia di manipolazione, finché
l’adepto non sente di appartenere ad una èlite.
Il rispetto rigoroso delle norme della setta alimenta la
credenza dei neofiti di far parte di un gruppo di
pochi eletti, che hanno accesso ad una verità
superiore.
Le sette
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La struttura di qualunque tipo di setta è gerarchica

Al vertice c’è il leader carismatico.

Il leader è il maestro spirituale e, a seconda del
tipo di setta può essere chiamato “ gran
sacerdote ” , “ maestro ” o “ guru ” . Egli è una
figura di vitale importanza per la sopravvivenza
della setta perché è colui che garantisce
coesione, continuità ed ordine interno. Il
rapporto che il leader stabilisce con gli adepti è
fondamentale per rinforzare la loro appartenenza
al gruppo e per farli sentire speciali ed
importanti.
Le sette
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quando la setta ha pochi membri il leader nei riti
religiosi assume anche il ruolo di celebrante
se si tratta di sette di grandi dimensioni, il leader
delega la celebrazione ad altre figure anziane che
fungono da celebranti.
Al di sotto ci sono i ministri, i quali hanno il ruolo
di coordinare l ’ attività delle “ sorelle o fratelli
anziani” e dei membri principali.

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Le sorelle ed i fratelli anziani spesso istruiscono e
coordinano l’attività dei reclutatori, di coloro cioè che si
occupano di cercare nuovi adepti.
I membri principali, invece, hanno il compito di occuparsi
dei
neoadepti.
In
genere,
gli
adepti
entrano
volontariamente nella setta ma ciò non significa che la
scelta di conversione sia realmente libera e consapevole,
cioè priva di qualunque forma di condizionamento.
Le sette
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Sono stati individuati quattro tipi di sette:
sette radicali: rifiutano radicalmente il mondo e
professano una pratica religiosa che si ispira ad
ideali ascetici di purificazione. Il leader carismatico
aiuta i membri a diventare “ puri ” attraverso il
distacco dal mondo e l ’ entrata nella comunità,
dove possono mettere in pratica quelle discipline di
vita, che servono al raggiungimento dell’ideale di
purezza della setta;
sette ascetico-intramondane si propongono di
costruire sulla terra il regno della salvezza: i
membri di queste sette praticano un ’ esistenza
particolarmente virtuosa per eliminare il male dal
mondo
Le sette
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le sette mistico-realistiche si ispirano a modelli
spirituali di origine orientale. In esse prevale un
atteggiamento di indifferenza nei confronti del
mondo. I membri, infatti, percorrono un cammino di
ricerca spirituale, che si avvale di diverse tecniche
ascetiche per arrivare a vivere un ’ esperienza
mistica;
le sette terapeutiche e sincretiche comprendono i
gruppi che vogliono modificare una chiesa o
costituirne una nuova. Il leader viene ritenuto
portatore di poteri di guarigione fisica e psichica e
gli adepti seguono un cammino di iniziazione che
culmina in un nuovo battesimo che simboleggia la
rinascita.
Le sette
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Le varie tipologie di sette possono essere differenziate
tenendo conto anche del fine che il loro credo si
prefigge di raggiungere, quindi possono essere
suddivise in.:

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
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gruppi di purificazione, che professano la reintegrazione con il
Divino attraverso la purificazione dei membri;
gruppi di trasgressione, che professano la centralità dell’uomo
rispetto al mondo ed il cui fine è accrescere le potenzialità
umane attraverso la pratica di rituali basati su sesso ed utilizzo
di droghe;
gruppi di illuminazione, guidati da un leader carismatico, che si
prtesenta agli adepti come una guida spirituale e materiale da
cui apprendere la verità;
gruppi di potere, che perseguono o lo scopo di sovvertire
l ’ ordinamento sociale o di raggiungere un potere occulto,
economico o politico
Le sette
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
Le sette sataniche sono sette distruttive
i culti distruttivi sono:
 “ un
qualsiasi gruppo, senza tener conto di
ideologia, dottrina, credo, nel quale si pratica la
manipolazione mentale, da cui risulta la distruzione
della persona sul piano psichico (a volte fisico,
spesso finanziario), della sua famiglia, del suo
entourage e della società, al fine di condurla ad
aderire senza riserve e a partecipare ad un’attività
che attenta ai diritti dell’uomo e del cittadino”.
 le sette distruttive si differenziano dalle altre per lo
scopo che perseguono e per i metodi che utilizzano
per raggiungere le loro finalità.
Le sette
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Gli aspetti criminologici, che caratterizzano le attività
delle sette, riguardano comportamenti criminali messi
in atto sia dal leader che dagli adepti a danno di altri
adepti o di persone esterne alla setta.
I comportamenti criminali possono essere diversi e
generalmente variano in funzione del tipo di setta.
Nelle sette distruttive generalmente vengono messe in
atto due categorie di crimini: i crimini commessi dai
leader ai danni degli adepti e quelli commessi dagli
adepti o ad altri adepti o contro pesone esterne alla
setta.
Le sette
I crimini sono:

truffe e frodi;

minacce;

estorsioni;

sequestri di persona;

sfruttamento;

lesioni;

violenze fisiche di vario tipo;

spaccio di stupefacenti;

pedofilia;

abusi sessuali;

induzione al suicidio;

omicidi

violenze e lesioni ad altri adepti durante i rituali;

abusi sessuali;

profanazione di cimiteri;

maltrattamento di animali;

furti riguardanti oggetti religiosi;
Le sette


Ogni tipo di setta presenta dei reati ricorrenti, per
esempio nelle psico-sette è frequente l ’ esercizio
abusivo della professione di medico o di psicologo,
mentre nelle sette sataniche la violenza sessuale, la
pedofilia, le lesioni, il maltrattamento di animali, la
profanazione di cimiteri, le minacce ecc…
Molti comportamenti illegali sono indotti da forme più
o meno sofisticate di condizionamento mentale e di
coercizione, messe in atto dai leader nei confronti
degli adepti con metodi spesso di tipo suggestivo, e
quindi all ’ apparenza sembrano spontanei e non
legati ad una pressione specifica.
Il diavolo rappresenta tutte le forze che turbano,
oscurano ed indeboliscono la coscienza e la fanno
regredire verso l’indeterminato e l’ambivalente: centro
notturno in opposizione a Dio, che è centro di luce.
Ridotto in forma di bestia manifesta simbolicamente la
caduta dello spirito. (…) è l’angelo decaduto dalle ali
tarpate, che vuole spezzare le ali di ogni creatore; è la
sintesi delle forze disintegranti della personalità.
Il diavolo rappresenta una regressione verso il disordine,
la divisione e la dissoluzione, non solo sul piano fisico,
ma anche a livello morale e metafisico.
Che cosa è il satanismo?
Per “satanismo” si
intende il culto di
Satana, che può essere
inteso sia come
divinità malefica a se
stante, che come
avversario del Dio
cristiano.
La nascita del satanismo
• Il primo caso di satanismo si verificò
nel 1611, con il caso di possessione
di una delle orsoline di Aix-enProvence: per la prima volta oltre ad
essere coinvolti la persona posseduta
ed il diavolo, c’era anche un satanista
stregone che, attraverso un rituale,
aveva provocato la possessione della
vittima.
• Qualche anno dopo, nel 1679,
presso la corte di Luigi XIV si verificò
il caso di Catherine La Voisin, il primo
vero processo per satanismo, nel
senso contemporaneo del termine.
IL PADRE DEL SATANISMO MODERNO
Aleister Crowley (1875-1947) è l’ideatore di
gran parte del pensiero magico contemporaneo,
inerente alla stregoneria ed al satanismo ed ha
creato il più complesso sistema di magia
cerimoniale esistente, basato sull’uso di droga
e sul piacere sessuale promiscuo.
Egli amava definirsi “la Grande Bestia 666”.
Tuttavia, non era un satanista nel senso
fideistico del termine, perché le forze occulte a
cui si riferiva non le identificava con il Diavolo
ma con il fallo. Egli non credeva nell’esistenza
di una entità malefica, era un ateo, che
utilizzava la pratica rituale esclusivamente per
esaltare la disobbedienza dell’uomo ed aiutare
le persone a liberarsi dalle superstizioni
religiose e dai condizionamenti morali. Secondo
Crowley non esiste altro dio all’infuori
dell’uomo.
Il satanismo moderno
Il satanismo moderno nasce negli anni sessanta in
California ad opera di Anton La Vey.
Il 30 Aprile 1966 La Vey fondò la Chiesa di Satana
e chiamò il 1966 “l’Anno Uno di Satana”. Tra il
1969 ed il 1972 La Vey pubblicò i suoi libri più
famosi: «La Bibbia di Satana», il «Libro completo
della Magia» ed «I Rituali Satanici».
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Satana rappresenta l’indulgenza in luogo dell’astinenza.
Satana rappresenta l’esistenza vitale in luogo dei vacui sogni spirituali.
Satana rappresenta la saggezza sfrontata in luogo dell’autoinganno ipocrita.
Satana rappresenta la cortesia verso chi la merita in luogo dell’amore sprecato verso
gli ingrati.
Satana rappresenta la vendetta in luogo del porgere l’altra guancia.
Satana rappresenta la responsabilità nei confronti di chi è responsabile, in luogo della
preoccupazione nei confronti dei vampiri psichici.
Satana rappresenta l ’ uomo come nulla più che un altro animale - qualche volta
migliore, ma più spesso peggiore di quelli che camminano a quattro zampe - che, a
causa del suo preteso sviluppo “ divino intellettuale e spirituale ” , è diventato
l’animale più vizioso di tutti.
Satana rappresenta tutti i cosiddetti peccati, nella misura in cui portano gratificazione
fisica mentale ed emozionale.
Satana è stato il migliore amico che la Chiesa abbia mai avuto perché l’ha tenuta in
commercio per tutti questi anni.
La Vey, come Crowley, era un razionalista che non credeva
nell’esistenza del demonio.
«La Bibbia di Satana» non contiene riferimenti alla magia ed
all ’ esoterismo, mentre viene fatto riferimento all ’ egoismo, al
capitalismo, al potere dei più forti sui deboli ed alla liberazione
dalle religioni, dai valori e dal moralismo.
Nella Chiesa di Satana si combattono tutte le forme di
repressione e di inibizione e l’ipocrisia delle religioni organizzate,
in quanto, secondo La Vey, l ’ uomo è soprattutto DNA ed
organicità e non esistono un inferno ed un paradiso, ma solo il
presente.
I rituali celebrati avevano come unico scopo quello di
mettere in scena uno “psicodramma”, ovvero una terapia
d’urto, che liberasse i cristiani, ed in particolare i
cattolici, dall’indottrinamento religioso e dai
condizionamenti morali.
Chiesa di Satana
scisma nel 1975
•
Satanismo
razionalista:
resta fedele a La Vey
•
Satanismo
occultista:
nasce il Tempio di
Set
Fondato da Michael
A. Aquino
Michael A. Aquino era un ufficiale del controspionaggio
dell’Esercito americano, specializzato nella guerra psicologica e
nelle tecniche di disinformazione. Egli incontrò La Vey nel 1969 ed
iniziò ad interessarsi al satanismo.
Egli credeva nell’esistenza del demonio
Satana, il cui vero nome sarebbe Set, è un personaggio reale in
grado di rivelare e trasmettere all’uomo la capacità di rompere le
leggi del cosmo ordinato, per creare una realtà plasmata a
misura dell’individuo.
Il Tempio di Set era guidato da una piccola èlite sacerdotale, che
affermava di poter comunicare con Satana e che si basava su una
teologia molto più articolata di quella della Chiesa di Satana,
esposta nel libro di Aquino «Magia nera in teoria e in pratica».
I rituali consistevano nella pratica della “Piccola Magia Nera”, che
consiste nell’uso della psicologia per manipolare a proprio
vantaggio il mondo oggettivo, e nella pratica della “Grande Magia
Nera”, che prevede l’evocazione di Set, il cui aiuto permetterebbe la
realizzazione del proprio volere.
Le correnti del satanismo
•il satanismo “razionalista”
•il satanismo “occultista”
•il satanismo “acido”
•il “luciferismo”.
Il satanismo razionalista fa riferimento al pensiero di
La Vey:
• non crede nell’esistenza del demonio;
• considera Satana l’espressione simbolica della trasgressione, della
ragione, dell’anticonformismo e dell’edonismo;
• è una religione atea, che si identifica con il culto della ragione;
• i gruppi razionalisti utilizzano i riti ed i simboli del satanismo per
liberare il nuovo adepto dal proprio retaggio religioso e morale.
Quindi, se la teoria del satanismo razionalista è molto
chiara, non è altrettanto chiaro quello che accade nella
pratica, dove le ideologie diventano più sfumate, perché
nello stesso gruppo di satanisti alcuni possono rivolgersi
al Demonio come simbolo di trasgressione, mentre altri
possono avere in mente un’entità più o meno reale.
Il satanismo occultista fa riferimento alla dottrina di
Michael A. Aquino ed ai rituali praticati nel Tempio di
Set:
• venera il Satana descritto nella Bibbia, quindi crede che il diavolo
sia una presenza viva e reale;
• il rito principale è la Messa Nera, che consiste nell’ inversione
del rito cattolico ed in essa viene proclamato l’odio verso il creatore
e l’amore e la devozione per Satana;
• praticano la Piccola Magia Nera che consiste nell’utilizzare le
tecniche di manipolazione mentale per manipolare le persone a
proprio vantaggio;
• praticano la Grande Magia Nera che consiste nel realizzare le
proprie volontà con l’aiuto di Set: durante il rituale l’iniziato crea il
suo doppio magico e lo lancia sul piano astrale per eseguire la sua
vera volontà;
Il satanismo acido:
• è un fenomeno clandestino, che spesso sfugge alle indagini
perché i gruppi si riuniscono e si separano con estrema facilità e
non sono caratterizzati da una struttura organizzata;
• è costituito da gruppi di 10-15 giovani, di età compresa tra i 14
ed i 25 anni;
• questi giovani si incontrano per consumare droga, per leggere
testi sul satanismo, ascoltare rock satanico e praticare dei riti
abbastanza rudimentali, ricavati da libri, internet o giornali;
• spesso si macchiano di reati che vanno dai casi meno gravi di
profanazione di Chiese e cimiteri o sacrifici di animali, fino ad
episodi più gravi di violenza carnale, torture a morte, omicidio o
cannibalismo rituale;
La venerazione del demonio, in questo caso
rappresenta il pretesto per dare libero sfogo alle
proprie perversioni.
Il luciferismo :
è una corrente che venera Satana, ma senza
considerarlo malvagio, al contrario come una figura
più positiva di quanto la Bibbia lasci pensare. Il
filone del luciferismo è di ispirazione filosoficomanichea, pertanto mette sullo stesso piano il bene
ed il male: così Dio viene visto come il demiurgo
responsabile dell’imperfezione del mondo e Satana
è il capostipite della ribellione contro di lui.
Alcuni assunti comuni ai vari movimenti :
• l’Io divinizzato: tutte le credenze, le pratiche ed i rituali del
satanismo hanno la funzione di compiacere, soddisfare e celebrare
le esigenze dell’ego;
• l’unità del bene e del male: i satanisti credono che bene e male
siano concetti relativi, determinati dall’individuo;
• il rifiuto del cristianesimo: il cristianesimo rappresenta la
religione delle limitazioni, dell’abnegazione e dell’astinenza.
Rifiutare il cristianesimo, al contrario, consente di appagare
totalmente i propri piaceri. Per i satanisti ciò che i cristiani
chiamano “bene” è male infatti provano piacere nel commettere
quei gesti che di solito vengono considerati in maniera negativa;
• rituali: i riti possono essere compiuti singolarmente o in gruppo.
Generalmente implicano la denigrazione del cristianesimo, attività
sessuali promiscue, abuso di alcool e droghe, uccisione e
mutilazione di animali ed omicidio
• incantesimi: sono formule magiche, cioè parole particolari, che
vengono recitate ed usate insieme agli oggetti del rituale. Il concetto
di formula magica sembra essere nato dall’idea che ci sia una
connessione tra le parole e le cose che esse stanno a significare
• il potere tramite l’azione: attraverso le pratiche rituali il
satanista spera di soddisfare i propri bisogni e raggiungere una
serie di obbiettivi personali, che gli assicurino un maggior potere
sulla propria vita
• magia: essa viene praticata dai satanisti per modificare
situazioni o gli eventi quotidiani a proprio vantaggio
La “magia” è una pratica rituale che permette di condizionare la
realtà esterna. Il “mago” è colui che sa penetrare i segreti del
Tutto e che sa dominare la natura e gli eventi.
Su queste basi, ogni movimento magico si fonda su alcuni
elementi pressoché costanti :
• il carattere segreto e riservato del sapere;
• la difficoltà e complicazione dei procedimenti e dei rituali che
conducono alla verità;
• la distinzione tra l’esigua schiera dei sapienti o veri uomini e
la massa incolta;
• il carattere eccezionale della figura e della personalità del
mago, che è giunto a un livello di sapienza-perfezione
superiore;
La parola “magia” indica, dunque, il potere e la capacità dell’uomo di
entrare nel mondo divino e spirituale per utilizzare le “energie
superiori”, ed evoca dentro ciascuno di noi una carica emotiva dalle
radici ataviche, che ci riporta ad un modo primitivo di vivere il nostro
rapporto con Dio e con il creato.
• sacrifici. I riti satanici prevedono quattro tipi di sacrifici:
1. il sacrificio di se stessi, che è il più comune. La persona si
offre simbolicamente a Satana in tutti i rituali attraverso atti
sessuali, come masturbazione, pratiche omosessuali, sesso
orale e rapporti eterosessuali. I partecipanti al sacrificio
devono essere consenzienti;
2. il sacrificio dell’infiggersi dolore è spesso collegato al
sacrificio di se stessi, infatti il dolore simboleggia sia la vita
che la sottomissione. Esso consiste nel procurarsi dei tagli
con rasoi o con coltelli affilati, di solito sulle braccia, sulle
cosce o sulle natiche, facendo attenzione ad evitare
pericolose perdite di sangue, perché scopo del rito è causare
dolore. Alcuni satanisti sotto l’influenza di alcool o droghe
per offrire un segno dell’appartenenza al gruppo si tagliano
le articolazioni delle dita.
3. il sacrifico dell’offrire parti di animali o esseri umani morti,
consiste nel prendere le ossa di animali da cadaveri trovati
per strada o in luoghi selvaggi, le ossa umane, invece,
scavando le tombe o rubandole dagli ossari;
4. il sacrificio di offrire parti di animali o esseri umani vivi; gli
animali vivi vengono sacrificati quando l’“energia vitale”
dell’animale morente è considerata indispensabile per
rendere efficace al massimo il rito. Questo sacrificio viene
compiuto dai satanisti più giovani. I sacrifici umani
rappresentano una piccolissima percentuale e generalmente
vengono compiuti da soggetti psicopatici sotto l’influsso di
droga o alcol.
L’abuso sessuale
da rituale
satanico non è
legato alla
gratificazione
sessuale, quale
scopo dell’atto,
ma al sacrificio
della persona al
demonio.
Sacrificio rituale significa anche …
“Meglio sovrani all'inferno che servi in paradiso.”
“La lama ha accarezzato
la mia carne
E le mie braccia si tinsero
di rosso, sento un
immenso desiderio
Anni di dolore stanno
scivolando sulle mie
braccia.
Dolce, rosso, caldo
ruscello, mi rende libero
Dammi la tua mano,
lascia che ti faccia
sentire a tuo agio,
Nel letto di lame
sanguiniamo insieme...”
I rituali
Ogni setta, a seconda della specificità che la caratterizza e la
differenzia dalle altre, attribuisce ai riti un significato differente:

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le sette orientate verso il satanismo occultista utilizzano i riti per
venerare ed invocare Satana;
le sette orientate verso il satanismo razionalista utilizzano la
simbologia ed i rituali per liberare gli adepti dai condizionamenti
morali e sociali;
le orientate verso il satanismo acido attribuiscono maggiore
importanza al consumo di alcol e droghe.
Il sesso riveste un ruolo fondamentale in tutti i rituali
satanici,
in
quanto
è
l ’ atto
che
consente
la
procreazione. Durante i rapporti sessuali satanici non
viene creata nessuna vita e qualora dovesse capitare
c’è subito il ricorso all’aborto.
I satanisti ritengono che l’energia sprigionata durante
l ’ atto
sessuale,
e
più
precisamente
durante
l’eiaculazione, sia maschile che femminile, permetta
all’adepto di entrare in contatto con il male.
Rapporti
eterosessuali,
omosessuali,
orge
con
rapporti masochistici o con sodomizzazioni sono
quindi elementi essenziali del rituale satanico.
I riti più comuni sono:
• il patto con Satana. Scopo di questo rituale è la richiesta al
demonio di beni e/o vantaggi materiali. L’adepto che fa il patto
crede che alla sua richiesta sia associato un prezzo da pagare, che
il diavolo può scegliere al momento della sua morte o se si troverà
in una condizione di grave pericolo;
• l’aria Spessa. È un rituale, che prevede la commistione di
elementi funerei ed elementi sessuali, attraverso cui si uccidono i
condizionamenti sociali del passato
• il Tierdrama. Che è la celebrazione in cui gli uomini rinunciano
alla loro natura spirituale ed glorificano la loro identità con gli
animali
• la Messa Nera. Lo svolgimento della messa necessita di diversi
oggetti: le vesti rituali, nere per gli uomini e sessualmente provocanti
per le donne; un calice, che simboleggia il Graal; una spada; un
aspersorio di forma fallica; un campanello; un’immagine che raffigura
Satana; un “altare”, che spesso è costituito da una donna senza
vestiti distesa su un tavolo; e delle immagini sacre che servono a
ridicolizzare il Cristianesimo. Il colore nero delle vesti evoca la parte
oscura della personalità, esse vengono indossate per aiutare gli adepti
ad entrare nell’atmosfera della celebrazione, le scarpe invece sono
rosse perché evocano la sessualità. Le Messe vengono celebrate nei
sabati di luna piena, perché il Sabato è il giorno associato al pianeta
Saturno, che dall’astrologia è considerato il pianeta oscuro. La
cerimonia inizia a luci spente, viene recitata un’invocazione a Satana,
seguita da una litania in cui gli adepti ed il sacerdote ripetono i
settantasette nomi di Satana. Successivamente il sacerdote recita una
lettura che mette in evidenza la parte oscura e malvagia dell’uomo.
•
la Messa Nera Per la consacrazione è necessaria un’ostia
consacrata, che deve essere ottenuta da una comunità
cattolico-romana. L’ostia, tra insulti e bestemmie contro
Gesù Cristo, viene introdotta dal celebrante nella vagina della
donna che funge da altare, che viene masturbata fino al
raggiungimento dell’orgasmo, poi viene bruciata. Il
celebrante si masturba e quando raggiunge l’eiaculazione
raccoglie il seme in un calice, dove viene mescolato con il
sangue raccolto da coloro che sono disposti a procurarsi dei
tagli, a questo punto la coppa diventa un simbolo satanico.
Durante la celebrazione vengono usati dei pentagrammi
rovesciati che simboleggiano la materia che domina sullo
spirito. La cerimonia si conclude con la benedizione fatta con
il segno delle corna, che, secondo la Chiesa di Satana, serve
ad onorare il demonio e contemporaneamente a negare la
Trinità. Spesso lo scopo della messa è quello di fare del male
a qualcuno o creare situazioni di disagio. Quindi a seconda
del caso vengono anche utilizzate statuette di cera, bare di
cera o di legno, spilloni o ciocche di capelli
Le sette sataniche
Tra le sette di tipo distruttivo forse le sette sataniche sono le più
pericolose soprattutto a causa del carattere negativo che deve
contraddistinguere ogni componente e le pratiche ritualistiche di
morte che alcune di esse mettono in atto.
“ un qualsiasi gruppo, senza tener conto di ideologia,
dottrina, credo, nel quale si pratica la manipolazione
mentale, da cui risulta la distruzione della persona sul
piano psichico, fisico, a volte finanziario, della sua famiglia,
del suo entourage e della società, al fine di condurla ad
aderire senza riserve e a partecipare ad un’ attività che
attenta ai diritti dell’uomo e del cittadino”
Caratteristiche delle sette sataniche

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Sono gruppi organizzati in modo gerarchico. Al vertice c’è un
leader, che fa da tramite tra il gruppo e Satana. Oltre agli adepti
abituali ci sono anche di adepti accessori, spesso donne e
bambini, che vengono plagiati o suggestionati dagli iniziati più
anziani, attraverso manipolazioni psico-fisiche, e vengono
utilizzati nei rituali satanici di tipo sessuale.
I satanisti sono individui particolarmente carismatici che
influenzano gli adepti utilizzando potenti tecniche di suggestione
e strategie di manipolazione mentale.
L’ingresso nella setta viene sancito da un’iniziazione rituale, che
serve a manipolare psicologicamente l’adepto ed a sostituire alla
sua personalità una personalità di setta
I leader delle sette sataniche ottengono dagli adepti un consenso
suggestivamente motivato, che li induce a credere che abbiano
poteri o conoscenze speciali e che, attraverso l’appartenenza alla
setta, riusciranno a realizzare le proprie aspettative.



I satanisti non vivono in una comunità, come accade in altre sette, e
mantengono una facciata di copertura nella società. Questo gli da la
sensazione di aver scelto liberamente di condividere con gli altri il
potere maligno.
Le tecniche di persuasione adottate dal leader e dai membri
diventano più coercitive o quando bisogna preservare il segreto
settario, oppure quando un membro del gruppo vuole abbandonare
la congrega. Queste tecniche si basano su pressioni fisiche e
psicologiche molto forti. Le minacce ed i ricatti all’inizio sono dirette
contro l’adepto stesso ma, qualora non siano sufficienti, ricadono
anche sui suoi familiari e le persone che gli sono care.
La manipolazione mentale frequentemente si avvale dell’utilizzo di
droghe e di tecniche ipnotiche, tuttavia in genere è semplicemente
l’attività satanista che persuade l’adepto a rimanere all’interno
della setta. Per esempio, è difficilissimo che un seguace, convinto di
aver accresciuto attraverso i rituali il proprio potere energetico e
psichico, abbandoni la setta. Piuttosto, qualora le richieste fatte al
demonio non vengano esaudite, crede di non avere abbastanza fede,
di non aver compiuto i riti correttamente, di dover compiere sacrifici più
La manipolazione mentale nelle
sette sataniche



La manipolazione mentale é una strategia di relazione che
viene utilizzata per distrugge l ’ identità di un individuo,
attraverso una relazione di potere che serve ad annullare e
strumentalizzare l’identità della vittima per i propri scopi.
Quindi è una strategia che minaccia l’integrità e l’autonomia
dell ’ individuo perché incoraggia la dipendenza e riduce
l ’ autonomia. L ’ identità di ciascuno di noi consiste nelle
credenze, nei comportamenti, nelle emozioni e nei processi di
pensiero, che caratterizzano il nostro modo di essere.
Sotto l ’ influenza del controllo mentale, l ’ identità
originaria viene rimpiazzata da un ’ altra identità che
corrisponde ai bisogni ed alle necessità della setta.
La manipolazione mentale nelle
sette sataniche

Nel satanismo, la manipolazione è un processo di carattere
sociale, che coinvolge tutti i membri della setta, tanto gli
adepti quanto il leader.

Essa viene esercitata inserendo la persona all’interno di un
contesto sociale, in cui é obbligatorio rimuovere la vecchia
identità ed aderire a quella imposta dal gruppo.

Anche se all’inizio l’individuo, per essere accettato dagli altri,
recita volontariamente una parte, col tempo questa finzione si
trasforma in una nuova realtà interna, psichica, che si
manifesta attraverso un drastico cambiamento della propria
personalità.
La manipolazione mentale nelle
sette sataniche


L’allontanamento dalla società non è visibile, concreto e
materiale, ma esclusivamente di carattere psichico, spirituale
e culturale. Esso consiste nella denigrazione di tutti i rapporti
affettivi che vive al di fuori della setta e di tutti i valori
trasmessigli dalla società, soprattutto quelli di carattere
religioso. Vengono svalutati e sminuiti tutti i ricordi e le
esperienze di vita avute fino a quel momento.
In questa fase, il controllo emotivo sull’adepto diventa quasi
totale e viene rafforzato dal divieto assoluto di parlare della
setta a parenti, amici o persone esterne al gruppo.
L’obbedienza alla regola del segreto è assicurata dalla
consapevolezza dell’iniziato di praticare dei rituali censurati e
mal visti dall’opinione pubblica.
La manipolazione mentale nelle
sette sataniche



L’identità di setta non si sostituisce e non cancella
totalmente quella precedente, ma le si sovrappone facendo
finire l’identità pre-cultista in un’area rimossa della
coscienza.
Questo significa che il neo-adepto potrebbe in qualunque
momento decidere di lasciare la setta.
Perciò, attraverso prospettive di potere personale ed il
coinvolgimento in rituali sempre più trasgressivi, che lo
rendono complice ed artefice di pratiche immorali o contro la
legge, il controllo psicologico viene costantemente rinforzato,
per garantire la totale fedeltà dell’adepto alla setta.
Il leader della setta satanica presenta:
 marcato disprezzo per i valori sociali;
 noncuranza per le sofferenze altrui;
 incapacità a stabilire relazioni sociali durature
e significative, perché tende a valutare gli altri
in funzione di quanto gli sono utili;
 atteggiamenti antisociali, perchè compie atti
violenti o criminosi senza sentirsi in colpa,
anzi provando anche una certa soddisfazione;
 tendenza a cercare alti livelli di eccitazione ed
emozione;
 comportamento sessuale eccessivo e perverso.
L’adepto:
 i neo-adepti, quando vengono
adescati, in genere stanno
attraversando fasi particolari della
propria esistenza (lutti, difficoltà
economiche, problemi di salute,
cambiamento dell’attività lavorativa,
ecc.)
 Condizioni di particolare disagio
possono spingere la persona a
lasciarsi abbindolare dalle promesse
di potere e ricchezza del culto
satanico.
 La vittima del satanismo, infatti,
spesso è una persona fragile, che per
le sue caratteristiche di personalità, è
facilmente influenzabile.
L’adepto:



Tra il leader ed i suoi seguaci si crea un meccanismo di
rinforzo reciproco nel consolidamento di una visione
estremamente perversa riguardo se stessi e riguardo il
mondo.
Il rapporto leader-adepto favorisce la perdita
dell’indipendenza e dell’integrità morale e rende l’adepto
convinto di essere protetto da una forza formidabile, con
cui entra in contatto e di cui viene a far parte.
Dunque, mentre il leader è una figura caratterizzata da un
fascino perverso e patologico e presenta evidenti tratti di
onnipotenza e narcisismo, l’adepto presenta una marcata
vulnerabilità psichica, che può essere legata a disturbi
psichiatrici, oppure ad un momento transitorio di difficoltà,
che rende la persona particolarmente fragile.
Psicopatologia e perversioni
sessuali
I satanisti presentano alcuni tratti della psicosi e del disturbo
schizotipico di personalità.
I processi di pensiero mancano di confini tra realtà e fantasia: presentano un
pensiero magico, che influenza il loro comportamento al punto da credere di
essere in contatto con il demonio, sostengono di avere esperienze percettive
insolite e manifestano un ’ affettività inappropriata, caratterizzata da una
rabbia estrema ed intensa verso la società e dall’incapacità di provare sensi
di colpa o sentimenti conflittuali, in relazione al comportamento deviante che
mettono in atto.
Probabilmente riescono a mantenere il senso della realtà ed a
condurre un’esistenza normale fuori dalla setta, finché hanno
il controllo della congrega, perché basano la propria identità
sull’esaltazione di se stessi, sul potere e sul soddisfacimento
sessuale che hanno all’interno della setta.
Un ’ altra caratteristica che li contraddistingue è la tendenza a
pensare per categorie contrapposte, bene/male, che fanno
riferimento ad una struttura dell ’ identità non integrata. Questa
frammentazione dell’identità la manifestano anche nella percezione
di se stessi, perchè respingono le loro parti “ buone ” e si
identificano totalmente con le loro parti “cattive”, per adorare il
demonio.
Tra il 1400 ed il 1500, durante le celebrazioni dei sabba streghe
e stregoni si riunivano per commettere malefici, raccontarsi
malefatte ed in un crescendo di delirio si accoppiavano fra di
loro o, addirittura, con Satana in carne ed ossa. Il Satana di
turno veniva incarnato da uno stregone anziano, o da un
feticcio, che era costituito da un idolo di legno o da una statua,
con gli attributi sessuali pronti per la copula. Questa pratica
deriva dal culto del dio Pan, e prima ancora dal culto del Dio
Priapo, che erano divinità pagane della fertilità e della
sessualità, che colpivano l’immaginario collettivo. Questi miti
permettevano di credere che fosse possibile congiungersi
carnalmente ed avere rapporti di varia natura con divinità
demoniache o infernali.
Il sesso é di importanza fondamentale per i satanisti
perchè ritengono che, durante la fase dell’orgasmo, le
persone sprigionino un’energia che gli permette di
avvicinarsi all’entità malefica.
In ambito sessuologico, viene utilizzato il termine demonomania, ed
il suo sinonimo demonofilia, per indicare
“ogni credenza nella possibilità di rapporti sessuali con esseri di
natura demoniaca”.
Il soggetto effettua uno spostamento di sacralità, dalla sfera
dell’immanente a quella manente, de-spiritualizzandola e
donandole una più terrena materialità e contingenza. A questo
punto avviene la trasformazione di vari oggetti o qualità in demoni
sessuali: con la sessualizzazione di cose, il soggetto giunge ad una
forma di feticismo simile all’animismo, ossia la sessualizazione del
demoniaco.
Dunque, uno spirito, un demone femminile o maschile servono
da surrogato di un essere vivente per un rapporto sessuale
immaginario, ritualizzato in senso feticistico.
La divinità passa da oggetto spirituale ad oggetto
materiale, attraverso una sua rappresentazione fisica,
denominata “feticcio” .
Quindi, nel caso del satanismo un feticista può
trasformare qualunque oggetto, persona o attività in un
demone sessuale, così “uno spirito, un demone femminile
o maschile, o una divinità infernale servono da surrogato
di un essere vivente per un rapporto sessuale immaginario,
ritualizzato in senso feticistico”.
Perversioni sessuali nel satanismo
La perversione é una “deviazione rispetto all’atto “sessuale
normale”, inteso questo come un coito volto ad ottenere
l’orgasmo mediante la penetrazione genitale con persona
dell’altro sesso.
Si dice che vi è perversione:
quando l’orgasmo è ottenuto con altri oggetti sessuali
(pedofilia, rapporti con animali ecc..) o con altre zone
corporee (coito anale, per esempio);
quando l’orgasmo è subordinato in modo imperioso a
certe condizioni estrinseche (feticismo, travestitismo,
voyeurismo, esibizionismo, sadomasochismo), che
possono anche provocare da sole il piacere sessuale.
Perversioni sessuali nel satanismo
Più in generale, si designa come perversione
l’insieme del comportamento psicosessuale che si
accompagna a tali atipie nell’ottenimento del
piacere sessuale”.
Il termine perversione tuttavia può essere esteso ad
una serie di istinti e comportamenti, che non
rientrano esclusivamente nella sfera della
sessualità e che ci sembrano caratterizzare
profondamente la personalità del satanista: la
perversione del senso morale e la perversione
dell’istinto sociale.
Le perversioni che ricorrono più frequentemente nelle
attività sataniche sono:
• antropofagia: il soggetto presenta una fortissima componente sadica, in quanto
si ciba di carne umana, prelevando parti del corpo della vittima ancora in vita;
• esibizionismo: il soggetto prova piacere nell’esibire i propri genitali davanti ad
altre persone. Nei casi di satanismo ludico/sessuale coloro che partecipano
all’orgia finale, si danno piacere nell’esibirsi al gruppo circostante;
• necrofagia: il soggetto prova piacere nel cibarsi di carne di cadaveri. Questa
pratica viene messa in atto principalmente durante le messe nere, perchè i satanisti
credono che fagocitare un cadavere aumenti di molto il proprio potere magico ed
avvicini maggiormente l’adepto a Satana. Ciò avviene anche dopo l’omicidio
rituale, perché in questo caso accresce ulteriormente il proprio potere magico. In
generale, per i satanisti un simile atto assume un profondo significato anticristiano,
quando affermano che le carni siano il corpo di Cristo, durante la celebrazione
dell’eucaristia sacrilega;
• necrofilia: consiste nell’avere rapporti sessuali con cadaveri umani. Questo è un atto
fondamentale per i satanisti perché, essendo totalmente contro natura e contro Dio,
rappresenta il massimo dell’esecrabilità;
• necromania: è l’attrazione morbosa per i cadaveri. In genere tutto l’universo
satanista è pervaso da un’insana attrazione per tutto ciò che è oscuro e malsano;
• pedonecrofilia consiste, invece, nell’avere rapporti sessuali con cadaveri di
bambini;
• necrosadismo: il soggetto prova piacere nel dissezionare e nel commettere atti
sadici su cadaveri. Si manifesta durante la dissezione rituale dei corpi, umani o
animali, per celebrare rituali particolari durante le messe nere;
• vampirismo: é una perversione di carattere sadico, con tratti decisamente
psicopatici, che induce chi ne é affetto ad uccidere persone per succhiarne il
sangue;
• picacismo: consiste nel mangiare parti del corpo umano o i suoi prodotti come ad
esempio pelle, sangue, feci, urine. Molte di queste attività rimandano a specifiche
perversioni sessuali come il vampirismo, l’antropofagia e la coprofagia. Per i satanisti i
liquidi ed i materiali corporei rivestono molta importanza. Durante la messa nera tutti i
partecipanti consumano l’”elisir”, costituito dalle secrezioni sessuali maschili e
femminili, mescolate con il sangue, perché ritengono che conferisca poteri magici;
• sadismo: è una perversione sessuale che consiste nel provare piacere provocando
dolore e sofferenza;
• masochismo: il piacere sessuale è legato al dolore fisico e morale sperimentato
dal soggetto. In questa definizione rientrano moltissime altre degenerazioni di
sottomissione fisica e psichica, che ritroviamo nel rituale della messa nera, con lo
scopo di oltraggiare i normali costumi sociali interiorizzati durante il corso della
vita.
L’abuso sessuale rituale
L’abuso sessuale rituale é di difficile definizione. Alcuni
studiosi lo definiscono come una ripetuta offesa fisica,
emotiva, mentale e spirituale combinata con un uso
sistematico di simboli e cerimonie segrete, che portano
l’abusato a ribellarsi a se stesso, alla famiglia, alla
società e a Dio; altri ritengono che sia sinonimo di
espressione religiosa, perché gli abusi non sono correlati
alla gratificazione sessuale.
Gli abusi sessuali da rituale satanico sembrano avere alcune
caratteristiche tipiche in comune:

le vittime sono preferenzialmente giovani,

gli abusanti sono sia di sesso maschile che di
sesso femminile,

l’abuso viene messo in atto durante un
rituale.
Più frequentemente di quanto si creda, prostituzione dei minori e
pedofilia sono gestiti da sette sataniche.

i bambini abusati hanno un’età compresa tra gli 0 ed i 6 anni;

il numero degli abusanti presenti sembra essere elevato, con
particolare presenza di familiari e di donne abusanti;

sebbene gli abusanti abbiano rapporti sessuali con i bambini,
li scelgono esclusivamente perché sono vittime sostitutive
o facilmente manipolabili;

vengono utilizzate tecniche di condizionamento psichico e
viene iniziata la vittima al satanismo.
Quindi
Non si può parlare di vera e propria pedofilia.
L’abuso sessuale rituale, infatti, non sembra essere
legato alla gratificazione sessuale, quale scopo
dell’atto, ma al sacrificio del bambino al demonio.
Gli omicidi rituali
Barresi definisce l’omicidio rituale come: “un omicidio attuato da
un soggetto che uccide una o più persone, dette vittime sacrificali,
per offrirle in sacrificio ad una entità soprannaturale, in cambio di
vantaggi spirituali o profitti terreni”.
Queste convinzioni possono essere attribuite ad allucinazioni che derivano da
una grave forma di psicopatologia, la schizofrenia paranoie, la cui
manifestazione consiste nella presenza di deliri ed allucinazioni, che possono
essere anche di carattere mistico.
Il delirio religioso, infatti, è tipico della schizofrenia e determina nel soggetto
la convinzione di essere in contatto con delle presenze soprannaturali, la
persona affetta manifesta inoltre passioni parascientifiche, esoteriche o
religiose. Di conseguenza, il satanista affetto da questa psicopatologia può
manifestare la convinzione di avere rapporti sessuali con divinità infernali,
durante i quali pensa di essere in simbiosi con l’entità. Quando la
psicopatologia non è sufficientemente grave da provocare marcate disfunzioni
sociali e lavorative ci troviamo di fronte ad un soggetto che é inserito
normalmente nell’ambiente sociale di riferimento e che vive dei distacchi
ciclici dalla realtà solo per brevi momenti. Tuttavia, una persona affetta da
questo tipo di disturbo può commettere gravi atti di violenza, con la
convinzione di essere stato guidato dal demonio.
Il tributo di morte, che il satanista effettua, può essere definito
anche come uccisione per intercessione della divinità malefica,
perché questa intercederebbe, per ringraziare il satanista del suo
tributo di morte, procurandogli una serie di vantaggi. Il
sacrificio umano per il demonio innesca così un meccanismo di
coazione a ripetere l’atto, per assicurarsi i favori di Satana.
Satanismo nella cultura
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La presenza dell’idolo Satana è forte nella società: i simboli,
i nomi, i testi delle canzoni, sono fin troppo spesso ispirati a
lui.
In alcuni giochi di ruolo vigono consuetudini terrificanti e
perverse.
È diffuso il commercio di oggetti ispirati a Satana, alla
stregoneria, al voudoo.
Il proselitismo satanico non avviene con metodi classici
e tradizionali, come quello della evangelizzazione del
cristianesimo, del “ porta a porta ” dei Testimoni di
Geova, del volantinaggio di Scientology, ma utilizzando
quegli strumenti, esistenti nel mondo sociale, che fanno
leva su tutto ciò che è legato alle debolezze dell’uomo:
le
ambizioni,
i
desideri
di
affermazione,
l’individualismo della società.
Satanismo nella cultura
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La maggior parte degli adolescenti impara i primi
rudimenti di occultismo, magia o stregoneria, da quei
romanzi che utilizzano la stregoneria e le scienze
occulte come elemento base per le loro trame.
La Disney ha messo in commercio un mensile
chiamato “Witch”, che in inglese significa “strega”, in
cui la normale curiosità delle adolescenti per la magia
e l’occultismo viene indirizzata direttamente verso la
possibilità che loro stesse possano compiere dei
piccoli incantesimi, che le aiutino a risolvere i
problemi quotidiani.
Satanismo nella cultura
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Alcuni adolescenti sviluppano la convinzione che
esista la possibilità, attraverso la pratica di
incantesimi e magie, di modificare il corso degli
eventi a proprio vantaggio.
 incapacità a tollerare la frustrazione, perché se
non si riesce ad ottenere quello che si vuole c’è il
ricorso alla magia;
 sviluppo di una tendenza schizotipica, perchè la
persona non sviluppa riferimenti sani su ciò che è
reale e ciò che non lo è e può crescere con una
visione distorta della realtà, che si basa su un
pensiero magico; infine, non meno importante,
l ’ adesione ad una setta distruttiva che pratica
occultismo.
Satanismo nella cultura
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Il libro principe é la Bibbia Satanica. Questo testo è reperibile
in quasi tutte le librerie che vendono libri sull’occulto, sulla
metafisica e sulla New Age. Nella Bibbia Satanica vengono
descritte per filo e per segno sia la filosofia, che le pratiche di
introduzione al satanismo di A. S. La Vey. Un altro libro di La
Vey molto conosciuto è The Satanic Ritual, che contiene la
descrizione dei rituali satanici e dei riti di magia nera per
nuocere o per far morire qualcuno a distanza.
“Malleus Maleficarum”
i libri di Aleister Crowley, fra i quali “Magic” e “The Book of
the Law”;
il testo più famoso di magia nera di Richard Cavendish, “The
Black Arts”;
gli antichi “grimori”, testi antichi su cui sarebbe descritto
l ’ arcano ed occulto sapere delle potenze infernali; il
“ Necronomicon ” , che viene utilizzato anche per le trame
cinematografiche concernenti fenomeni legati all’occulto.
Satanismo nella cultura
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L’elemento preoccupante di questo
fenomeno sta nel fatto che alcuni
adolescenti sviluppano la convinzione
che esista la possibilità, attraverso la
pratica di incantesimi e magie, di
modificare il corso degli eventi a
proprio vantaggio. Questa credenza a
lungo termine può avere degli effetti
estremamente negativi su una
personalità in via di sviluppo.
Innanzitutto l’incapacità a tollerare la
Satanismo nella cultura
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Dal
1970
ai
giorni
nostri
le
aziende
cinematografiche hanno prodotto tantissimi film
con trame sataniche e demoniache.
In genere, questi film partono dal presupposto che
il male ed il bene siano forze contrarie ma uguali e
che Satana é potente come Dio. Grazie ai
sofisticatissimi effetti speciali che lo sviluppo
tecnologico ha messo a disposizione, lo spettatore
resta totalmente affascinato dalle immagini e dalla
trama del film e sospende ogni logica critica per
abbandonarsi a quelle emozioni “alternative” che
nella frenesia del quotidiano non riesce a vivere.
Satanismo nella cultura
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Un ulteriore veicolo di diffusione del satanismo é la
cosiddetta “musica satanica”.
In Italia la consapevolezza che esistesse un “rock satanico”
è nata agli inizi degli anni 1990, quando, esaminando i
testi di alcune canzoni, ci si è resi conto che
propagandavano l ’ occulto, il satanismo e la violenza
rituale, fino all’istigazione al suicidio.
Le origini del rock satanico probabilmente risalgono
all’inizio degli anni sessanta quando i Beatles misero sulla
copertina dell’album “Sergeant Pepper” il volto di Aleister
Crowley, il padre del satanismo contemporaneo.
Negli anni 1970, Jimmy Page, il chitarrista dei Led
Zeppelin, iniziò a collezionare tutti gli oggetti appartenuti
ad Aleister Crowley ed acquistò, per poi andarci a vivere, il
suo castello.
Satanismo nella cultura
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Tra gli anni 1980 e 1990 l’hard rock diventa sempre
più duro e nasce i filone Heavy Metal, da questo
momento in poi i riferimenti al satanismo diventano
sempre più espliciti e prende piede la tendenza a
basare i testi delle canzoni su tematiche esoteriche o
sataniche.
Per esempio, il gruppo danese “ Mercyl Fate ” nella
canzone “Don’t break the oath” recita la formula “Io
bacerò il caprone giuro di dedicarmi mente, corpo ed
anima, senza riserve, per promuovere i piani di nostro
signore Satana ” , un vero e proprio giuramento al
demonio.
Satanismo nella cultura
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Agli inizi del terzo millennio, Marilyn Manson è un mito
consolidato fra i giovani e gli adolescenti di tutto il
pianeta ed i suoi CD stanno in vetta alle classifiche
mondiali.
Il nome scelto indica: Marilyn è simbolo d'amore e sta
per Marilyn Monroe e morta probabilmente suicida nel
1962, nel pieno del successo; Manson è simbolo di odio
e fa riferimento a Charles Manson, il capo di una setta
satanica che si macchiò, negli anni '60, di ben 35
omicidi, tra cui quello dell'attrice Sharon Tate, moglie
del regista Roman Polanski. Il suo rock è stato definito
satanico, maledetto e le sue canzoni fanno esplicito
riferimento a pornografia, aborto, droga, violenza,
profanazione di simboli sacri, satanismo ed inoltre
propongono la morte come soluzione liberatoria.
Satanismo nella cultura
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La musica satanica é di due tipi: quella che contiene
messaggi espliciti e manifesti che inneggiano a Satana
e quella che contiene messaggi nascosti.
I messaggi nascosti sono di due tipi: quelli registrati al
contrario ed i messaggi bifronte.
I messaggi registrati al contrario vengono registrati al
rovescio in sala di incisione, facendo girare il nastro
all ’ indietro. Questo tipo di procedimento si chiama
“backward masking process”, che significa processo di
mascheramento all’indietro. Ascoltando normalmente
la canzone, si percepiscono soltanto dei rumori o dei
suoni senza senso, invece, facendo girare il nastro al
rovescio, mediante particolari apparecchiature, è
possibile udire frasi dotate di un senso logico, che
nella maggior parte dei casi hanno un significato
satanico.
Satanismo nella cultura

Britney Spear nella canzone “ I am
slave for you ” , invertendo, dice: “ te
quieto, te quieto, Satana, Satana, mi
dulce, dulce fruto ” , che significa “ ti
amo, ti amo, Satana, Satana, mio
dolce, dolce frutto ” ; oppure i Back
Street Boys nella canzone “Nunca te
hare llorar”, invertendo il senso della
registrazione, esortano a crocifiggere
Gesù e consacrarsi a Lucifero.
Satanismo nella cultura
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I messaggi bifronte sono frasi di canzoni
che si possono ascoltare sia al diritto che al
contrario, nella lingua italiana le parole
bifronte sono chiamate palindromi e ne è
un classico esempio la parola “Roma” che
al rovescio si legge “amor”.
I messaggi nascosti nei dischi di musica
rock, però, non sono composti da
palindromi, perché il contrario delle frasi
non é letterale, ma esclusivamente vocale e
dunque si possono solo ascoltare.
Satanismo nella cultura

Un esempio lo possiamo trovare nel brano
“Over the Hills and Far Away” dei Led Zeppelin,
quando ad un certo punto la canzone recita:
“Many is word/That only leaves you
gessing/Gessing’bout a thing/You really ought
to know/You really ought to know”, ed al
contrario si sente: “We’re not really rich. It’s
all for Satan. Yes Satan’s really Lord. Yes, we’ll
always stay
in him” (“Noi non siamo
veramente ricchi. Tutto é
per Satana. Si,
Satana é
veramente il signore. Si, noi
resteremo per sempre in lui”).
Satanismo nella cultura

Sulla piattaforma di Internet sono state
allestite numerose pagine web, create da sette
o da satanisti isolati, che propagandano e
diffondono il satanismo. Esistono veri e propri
motori
di
ricerca
satanici,
come
“
avatarsearch
”
,
e
siti
come
http://www.satannet.net, che si propongono
di far crescere la comunità virtuale satanista.
Sulla homepage di questi siti ci sono diversi
link che consento di accedere a librerie
sataniche, a musica satanica, a chat e ad altri
siti che si occupano di satanismo.
Satanismo nella cultura

Le sette che si ispirano ai principi di La Vey sono
facilmente riconoscibili per il simbolo presente
sulle loro Home Page: il Capro di Mendez
solitamente
accompagnato
da
icone
rappresentanti le fiamme. La Chiesa di Satana è
sempre stata un’organizzazione poco gerarchica,
che preferisce mantenere i propri contatti per
corrispondenza, quindi internet sicuramente le
ha dato la possibilità di comunicare in modo
semplice e veloce.
Satanismo nella cultura
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La Chiesa dell’Eutanasia si propone su internet
come un’organizzazione educativa no-profit, dedita
a ripristinare l’equilibrio tra l’umanità e Satana,
inteso come la natura selvaggia. Guidata dal
profeta Scott La Morte, che sostiene che “…la Terra
non è in grado di ospitare questa pesante umanità
in crescita geometrica...”, invita ad una “volontaria”
riduzione della popolazione. La Chiesa ha un solo
comandamento: non procreare. I quattro principi
su cui si basa sono: la sodomia, l’aborto, il suicidio
e il cannibalismo.
Conclusioni:
Il popolo degli adoratori di Satana continua a crescere.
Il satanismo offre un sogno illusorio ai suoi seguaci e
li abbindola con false promesse di sesso, potere e
ricchezza. Le sette sataniche rientrano perfettamente
in queste forme di narcisismo esistenziale e religioso,
proprio per il carattere nettamente separativo dal
resto della comunità e per i presupposti fortemente
egocentrici,
che
esaltano
il
primato
dell ’ individualismo anche attraverso le forme più
aberranti. La crisi della relazione interpersonale
raggiunge il suo apice nella manipolazione mentale e
nell’illusoria sensazione di far parte di un gruppo
coeso, caratteristici delle sette sataniche. La scelta
satanista, dunque, non è altro che il grido di aiuto di
questi tempi moderni.
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PSICOPED. Marg. e dev.