ARLEO-MANNARINO
MUZIO
PROGETTAZIONE LO
MASTER UNITUSCIA
LO. MATE-NARRO
Al termine di questo Learning object sarai in
grado di:
• applicare gli elementi caratteristici della
narrazione
Durata: 50 minuti circa –
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La logica del pensiero narrativo è
diversa da quella del pensiero
scientifico, basata sulla ricerca di
relazioni lineari di causa ed effetto;
quella del pensiero narrativo è la
logica delle azioni umane, che si basa
sui processi di interpretazione e
comprensione
del
senso
dell’esistenza. I comportamenti dei
personaggi delle storie non hanno
bisogno di una spiegazione logica, ma
chiedono piuttosto di essere compresi
e interpretati.
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Nella nostra mente, per comprendere la
realtà, operano due facoltà:
• una figurativa, sintetica, intuitiva,
fantasioso, unificante e concreta
(pensiero narrativo)
• e l’altra che comporta operazioni
logiche, analitiche,
simboliche e
astratte (pensiero paradigmatico).
Le due capacità sono inconciliabili,
oppure possono intersecarsi e dare
forma a conoscenze più chiare e
semplici?
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Ecco cosa ci suggerisce un noto scrittore
Luciano De Crescenzo, nel suo libro “Il
dubbio”..
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“Dato un piano α e due rette
ortogonali
a
e
b,
chiamate
rispettivamente asse delle ascisse e
asse delle ordinate, è sempre
possibile individuare un punto P del
piano come punto d’incontro di due
rette parallele condotte da due
riferimenti x e y presi sulle
coordinate”.
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Continua il nostro: “Adesso si capisce
perché un ragazzino, ancora con i calzoni
corti, deciderà di non studiare più la
matematica …….
“Vediamo, invece, come lo steso
problema, ovvero la rappresentazione di
uno spazio a due dimensioni, possa
essere spiegato facendo ricorso alla
narrativa…
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C’era una volta un cinese molto ricco
che aveva due nipoti avidi e cattivi. Il
bravo uomo temendo giustamente
che questi suoi parenti lo volessero
depradare, pensò di seppellire tutte
le sue ricchezze in giardino. Ma il
giardino era vastissimo e il cinese
non ebbe il buon senso di
contraddistinguere il luogo dello
scavo con un segno indelebile.
Invece infilò un pezzo di canna di
bambù che venne ben presto
spazzata via dal vento.
Cosa avrebbe potuto fare?
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b
Immagina che questo sia il giardino e i
lati
sono rispettivamente l’ascissa e
l’ordinata contrassegnata con “a” e “b”.
Il
cinese
doveva
realizzare
una
rappresentazione grafica del giardino e il
punto P, dove è sepolto il tesoro, risulta
dall’incrocio tra il “segno” posto
(pennellata rossa)
a 4,9
passi
a sull’ascissa “a” e il contrassegno
sull’ordinata “b” a 4 passi(pennellata
rossa).
Il punto P è l’incrocio dei due rifermenti,
rappresentati, nella nostra pianta con le
due rette e”x” e “y”.
x
y
a
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E se i nipoti avidi avessero trovato la
mappa? Semplice, lo zio sapeva bene
che entrambi i parenti non avevano
alcuna
cognizione
del
piano
cartesiano..
Eppure un rischio esiste..
La battaglia navale..
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Osservate lo schema ed inseriteci
delle “navi”; giocate e scoprirete che
ogni nave è individuabile nel punto di
l’intersezione delle coordinate (
ascisse e ordinate).
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E adesso esercitati, giocando:
Clicca sul link …..
www.bibliolab.it/batt_navale/battaglia.
htm
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