Quadro di sintesi
 L’origine
della civiltà greca si fa risalire ai
fenomeni migratori dell’XI secolo a.C.,
quando la popolazione dei Dori “calò” sulle
civiltà già insediatesi nel territorio greco
 La popolazione dei Dori, dapprima
prevaricante sulle altre, si mescolò poi alle
etnie preesistenti, formando la civiltà
“ellenica”
 Dopo la crisi del XII-IX secolo a.C., chiamata
“medioevo ellenico” avvenne una rapida
fioritura
 Presso
la nuova civiltà così delineatasi, l’arte
assunse significati e finalità prima
sconosciuti configurandosi come
 LIBERA ESPRESSIONE DELL’INTELLETTO
UMANO, RICERCA RAZIONALE-SCIENTIFICA
DEGLI IDEALI DI BELLEZZA, EQUILIBRIO E
PERFEZIONE.
Periodo di formazione (XII-VIII sec. a.C.): calata
dei Dori e fondazione delle prime poleis
 Periodo arcaico (VII-VI sec. a.C.): primi templi
ed emergere della figura umana nella scultura
 Periodo classico (480-323 a.C.): momento di
massima fioritura, età dell’oro, anche per le
condizioni storico-economiche favorevoli
 Periodo ellenistico (323-31 a.C.): momento
importante soprattutto per la grande diffusione
dell’arte greca in tutto il mondo grazie alla
dominazione romana.


Parti della polis, innovativa soprattutto perché espressione
della ricerca di un bene comune a tutti i cittadini, non di
quello di un re assoluto
In questa fase di fioritura i commerci portano ad
un incremento demografico e ad un maggior
benessere generale
 La paura della sovrappopolazione spinge alla
fondazione di COLONIE, molte delle quali nella
cosiddetta Magna Grecia, l’Italia meridionale ed
insulare
 In tutte le poleis vi è in questo periodo un
grande impulso all’arte
 Si costruiscono templi in cui la proporzione
delle misure e l’armonia delle forme diventano
più importanti della monumentalità e del
pregio dei materiali.

Gli dei greci sono divinità ad immagine e
somiglianza degli uomini
 Il tempio, di conseguenza, non è una
monumentale ed inspiegabile struttura che cerca
di arrivare al cielo (come le piramidi)
 Ma un edificio razionale, comprensibile, A
MISURA D’UOMO
 La disposizione degli spazi interni può variare,
ma vi sono due elementi fissi:
 Il NÀOS: spazio buio dove solo il sacerdote può
accedere e dove risiede la statua della divinità
 Il PRÒNAOS: porticato antecedente, spazio di
simbolico filtro tra la parte umana e quella
divina

 La
tipologia dei templi greci venne codificata
da Vitruvio in base al tipo di pianta.
 V. IMMAGINE P. 66 sul libro
 S.O.S. etimologie:
 In greco perì- vuol dire “intorno” (periptero
quindi = che ha un colonnato tutto intorno);
di- vuol dire “doppio” (tempio diptero, con
due file di colonne); pseudo- vuol dire
“falso” (pseudodiptero vuol dire con una sola
fila di colonne, ma che per spazi e
proporzioni “ci fa credere” di averne due)
Un ordine architettonico consiste in una SERIE DI
REGOLE GEOMETRICHE E MATEMATICHE
MEDIANTE LE QUALI LE DIMENSIONI DI OGNI
ELEMENTO DELL’EDIFICIO SONO IN RAPPORTO TRA
LORO E CON L’INSIEME.
 Il MODULO è l’elemento base di tale calcolo
matematico e consiste nel diametro della
colonna
 Ossia: moltiplicando o dividendo il modulo per
un numero di volte precisato dall’ordine (il
rapporto varia tra dorico, ionico e corinzio),
otteniamo la misura precisa del fusto della
colonna, dei vari elementi della trabeazione ecc.

Èntasi: leggero rigonfiamento del fusto della
colonna ad un terzo della sua altezza; serve a
contrastare un effetto percettivo che
tenderebbe a far sembrare la colonna
innaturalmente sottile
 Stilòbate convesso per dare l’impressione
percettiva (da una certa distanza) di essere
perfettamente orizzontale, anziché
innaturalmente concavo per la presenza della
serie di colonne
 Colonne non perfettamente verticali ma
leggermente inclinate verso l’interno (altrimenti
la colonna sembrerebbe pendere verso di noi.

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L`arte greca - berticaldiero-storiadellarte