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DOLOMITI in ROSA
Il Giro
d’Italia 2011
in provincia
di Belluno
Gusela del Vescovà, Gruppo della Schiara, Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, Sistema n. 3
Il 26 giugno 2009 le Dolomiti sono state iscritte nella
Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO grazie alla
loro bellezza e unicità paesaggistica e all’importanza
scientifica a livello geologico e geomorfologico.
On 26 June 2009, the Dolomites were awarded
UNESCO World Heritage Status, thanks to the
unique beauty of their landscape and their scientific
importance in terms of geology and geomorphology.
Provincia di Belluno,
le Dolomiti più belle
Il 26 Giugno 2009 l’UNESCO ha inserito le Dolomiti nella lista dei beni patrimonio dell’umanità riconoscendone ufficialmente,
tramite la propria organizzazione, peculiarità e unicità. 142.000 ettari di territorio, integrati da una zona cuscinetto di ulteriori
90.000 ettari, con ben 5 province coinvolte, tra le quali emerge la Provincia di Belluno che è stata capofila del progetto
e nella quale si estendono il 70% delle Dolomiti. Tre Cime di Lavaredo,
Marmolada, Tofane, Antelao, Pelmo, Civetta, Cinque Torri.
Il fascino che suscitano questi titani è speciale, per chi osa arrampicate da
brivido ma anche per chi sceglie camminate meno impegnative. L’estate
rende ancora più invitante e completa l’offerta turistica delle Dolomiti
Bellunesi: quasi 500 alberghi, migliaia di appartamenti, oltre 100
agriturismo, più di 200 bed & breakfast, camping, rifugi. Una miriade le
proposte di sport: dalle semplici passeggiate al trekking, all’alpinismo, agli
sport estremi come il rafting. E ancora: equitazione, mountain bike, wind
surf (il lago di S. Croce è meta degli appassionati di tutta Europa),
escursionismo nei parchi (Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e Parco Naturale Regionale delle Dolomiti d’Ampezzo). E che dire
di un’esperienza in quota percorrendo una delle otto Alte Vie delle
Dolomiti? Itinerari ad un passo dal cielo che permettono di godere di
panorami mozzafiato. I rifugi della provincia di Belluno sono spesso
raggiungibili anche in seggiovia o funivia, dove vivere ore di vero relax
lasciandosi abbronzare dal sole. Imperdibili le escursioni attraverso i
Passi Dolomitici: Falzarego, Giau, Pordoi, Staulanza, Duran, Tre Croci;
teatro da sempre delle tappe più entusiasmanti del Giro d’talia!
Offerte all’avanguardia anche per quanto riguarda il turismo termale:
le Terme di Valgrande, in Comelico, sono tra le più alte d’Europa. Qui, tra abeti e radure, è possibile ritemprarsi in acque dalle
riconosciute capacità curative.
Anche l’inverno è sempre un successo in provincia di Belluno.
Da dicembre ad aprile si scia su centinaia di chilometri di piste
perfettamente innevate: Cortina d’Ampezzo, Civetta, Arabba, Marmolada,
Valle del Biois, Auronzo, San Vito di Cadore, Comelico, Sappada e tante
altre località più vicine alla pianura veneta come il Nevegàl di Belluno, il
Realizzazione grafica: Grafinet - Roma, Tel. 06.22751099
Monte Avena nel Feltrino e l’altopiano del Cansiglio in Alpago; tutti pronti
a soddisfare anche gli sportivi più esigenti. Momenti indimenticabili su sci,
ciaspe, slitte, pattini, bob e, per i più temerari in cerca d’avventura, la
possibilità di praticare sleddog, snowrafting, sci alpinismo. Ed ancora
divertimento serale negli splendidi stadi del ghiaccio, come quello olimpico di Cortina d’Ampezzo, dove cimentarsi sui pattini o
assistere ad un’appassionante partita di hockey. Oltre 150 impianti di risalita che servono quasi 450 km di piste da discesa e ben
quattro aree collegate al Dolomiti Superski ed ai suoi 1.200 km di percorsi; 360 km di piste per lo sci di fondo e la possibilità,
per entrambe le discipline, di sciare anche in notturna. Per chi si avvicina per la prima volta allo sci, o desidera migliorare il
proprio stile, sono a disposizione i maestri di sci di una trentina di scuole.
Credits fotografici: Archivio Fotografico Comune di Belluno: F. Sovilla; Archivio Fotografico Comune di Feltre; Archivio Fotografico Dolomiti Turismo: D.G. Bandion-D.
Levati-G. Maggiolini; Archivio Fotografico Pedale Feltrino-G. Caberlotto
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Giro d’Italia 2011 - martedì 24 maggio
16ma tappa, Belluno - Nevegal (Km 12,650)
Adrenalina e spettacolo
sulle rampe del Nevegal
Una crono scalata corta e di difficile interpretazione promette di riservare sorprese
tra gli uomini che puntano a vincere il Giro 2011. Le pendenze non sono impossibili
(8% medio negli ultimi sette chilometri), ma il grande sforzo segue il giorno di riposo…
Il Giro d’Italia 2011, come consuetudine dal
2005 ovvero da quando Angelo Zomegnan ha la
responsabilità di disegnare il percorso dell’affascinante corsa rosa, non manca di offrire alla gara, e
soprattutto agli appassionati che seguono la
competizione, lo spettacolo e l’emozione che solamente una cronoscalata è in grado di offrire.
Dopo due anni (le edizioni 2008 e 2010) di
“assalto” alle pendenze estreme, quasi impossibili, del Plan de Corones, la splendida montagna
che sovrasta la Val Pusteria in Alto Adige, ecco
arrivare puntuale l’ora di Belluno e del Nevegal.
La maglia rosa in azione tra due ali di folla negli
ultimi metri della cronoscalata di Plan de Corones
Martedì 24 maggio sarà difatti una data molto
importante, da segnare in calendario e non solo
dai numerosi tifosi di ciclismo che giungeranno
dal Nordest Italia, per “vivere” un’entusiasmante
giornata di sport lungo le rampe ed i tornanti
della salita che dal centro dell’elegante capoluogo veneto si arrampica fino ai 1.047 metri della
montagna tanto cara a tutti i bellunesi.
Ma vediamo nel dettaglio gli aspetti salienti del
tracciato di gara e le insidie che lo stesso nasconde da un punto di vista meramente tecnico.
La crono prenderà il via dal cuore antico di Belluno: la grande Piazza Martiri, proprio di fronte al
Teatro. I corridori, una volta giù dalla pedana, gireranno a sinistra per scendere rapidamente dai
387 metri della stessa piazza ai 342 del Ponte
della Vittoria.
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Siamo solamente al chilometro 1,650 - ne
mancano ancora undici tutti in salita - e, subito
dopo aver oltrepassato lo stesso ponte sul fiume
Piave, si prende poco prima della frazione Bersa-
glio la strada a sinistra con indicazione Nevegal.
Da subito si “attacca” una rampa in salita (circa 600 metri al 6/7%) in mezzo al caseggiato,
ma dopo poco la strada spiana in un falsopiano e
si raggiunge velocemente il paesino di Castion.
Ci troviamo al chilometro 4,180, e di salita vera per il momento non se ne vede neanche l’ombra. Ma basta esser pazienti ed attendere ancora
800 metri, dopo aver lasciato l’abitato di Castion,
per scoprire che il “menu di giornata” va ancora
tutto assaporato (e digerito…).
In località Caleipo, più precisamente nei pres-
In alto, la vetta del Nevegal. La montagna bellunese
attende migliaia di appassionati per vivere un
giorno di grande ciclismo. Sopra, l’elegantissima
Piazza Martiri da dove partiranno i corridori
si dell’incrocio per Faverga, proprio
alla fine del caseggiato e dove tra
l’altro verrà posto il cronometraggio
intertempo, la strada si impenna di
colpo.
Se la prima rampa è dura (con pendenza secca
del 10% circa), il tratto che segue, dal chilometro
sei e fino all’otto, è decisamente impegnativo: la
pendenza media è di poco superiore al 12% con
alcuni brevi “spezzoni” addirittura al 14%.
Tra il primo ed il secondo tornante (siamo già
oltre i 700 metri sul livello del mare) le pendenze,
comunque costanti, si attestano attorno ad un
valore medio del 9-10% per proseguire così fino
all’ultimo tornante prima del traguardo.
Proprio all’altezza di quest’ultima secca curva
(quota 902 metri s.l.m) la situazione cambia all’improvviso. La rigida pendenza che accompagnerà i corridori nei chilometri che abbiamo descritto precedentemente si abbassa di colpo e
raggiunge valori accettabili (6,4% medio) ed il famoso Piano del Nevegal, dove è posto l’arrivo di
tappa, è dietro l’angolo a poco più di un paio di
chilometri.
Ci troviamo così a quota 1.004 metri sul livello
del mare, ed il centro di Belluno, da dove prende il
via la crono, dista 11,350 chilometri.
Raggiunto il Piano Nevegal la fatica sembra ormai dimenticata. Si pedala difatti senza eccessivo
sforzo su una bella strada, larga, dritta e quasi
piatta. La pendenza è minima (1/2%) ad eccezione dell’ultima “rampetta” che dalla rotatoria a fine Piano porta fino a tagliare la linea del traguardo (sono circa 400 metri al 6% circa).
Vale la pena ricordare a tutti coloro che seguiranno la tappa “sul ciglio della strada” che sul
Nevegal, e molto vicino a dove verrà posto il traguardo, sono visitabili due interessantissime strutture: il santuario intitolato alla Vergine di Lourdes
ed il Giardino Botanico delle Alpi Orientali.
La costruzione del Santuario è stata realizzata
dall’allora vescovo di Belluno-Feltre Maffeo Giovanni Ducoli per il servizio religioso ai turisti del
Nevegal, e per accogliere i pellegrini devoti alla
Madonna di Lourdes. La posa della prima pietra
risale al 21 marzo 1992, l’inaugurazione solen-
ne al 30 luglio 1994, con l’apertura al culto della chiesa.
La principale statua della Madonna, in marmo di Carrara, è stata benedetta dal Papa Giovanni Paolo II mentre soggiornava a Lorenzago
di Cadore. Il luogo sacro è stato inoltre visitato
anche da papa Benedetto XVI quando era ancora cardinale.
Il Giardino Botanico, sorto invece negli anni
‘50, è oggi gestito dall’Ufficio Territoriale per la
Biodiversità di Belluno del Corpo
Forestale dello Stato, e copre
un’area di sei ettari all’interno della
Riserva Naturale Integrale di Monte
Faverghera ricadendo sul versante
settentrionale dell’omonimo monte,
nel settore orientale delle Prealpi Bellunesi, ad una quota compresa tra i
1.400 ed i 1.600 metri.
All’interno dell’area del giardino si
snoda una rete di sentieri tramite i
quali sono visitabili parte della riserva naturale, i
vari habitat alpini, ed alcune delle specie coltivate
rappresentative della flora delle Alpi Orientali. E’
presente inoltre il sentiero botanico tramite il
quale si possono cogliere gli aspetti più naturali
della vegetazione montana di questi luoghi, ed il
percorso carsico in cui sono evidenziati alcuni elementi geomorfologici tipici del carsismo.
Per concludere, il Giro d’Italia arriva sul Nevegal per la terza volta nella sua personale ed ultra
centenaria storia (nel 1963, lo ricordiamo, vinse
lo scalatore romagnolo Arnaldo Pambianco), e lo
fa in particolar modo quest’anno dopo aver
“scontato”, il giorno precedente, ovvero lunedì
23 maggio, il secondo riposo della corsa.
Un’insidia in più per tutti gli uomini di classifica
che puntano alla vittoria finale. La crono, breve
ma impegnativa, richiederà difatti gambe e moltissima concentrazione.
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Belluno e il Nevegal
Natura e sport: la montagna
bellunese chiama i cicloturisti
Dal cuore di Belluno, raggiungibile pedalando in poco più di mezz’ora, la vetta del Nevegal
apre la porta dei primi rilievi dolomitici. Una lunga tradizione sportiva (soprattutto
ciclistica e automobilistica) rilancia un territorio ricco di storia e ancora tutto da scoprire
Belluno, porta delle Dolomiti e al tempo stesso
finestra aperta verso la pianura veneta, è un piccolo ma prezioso gioiello incastonato in una
splendida corona di rilievi montuosi che la abbracciano tutta intorno, a sud con i dolci profili
delle Prealpi del Nevegal, a nord con le pareti rocciose del gruppo della Schiara e l’imponente
monte Serva.
Il suo centro storico raccolto e accogliente,
lambito dal fiume Piave e dal torrente Ardo, è il
biglietto da visita con cui si presenta questa città
a misura d’uomo, che sa offrire ai suoi ospiti tesori di bellezze artistiche e naturalistiche in una
Anticamente cinta di alte mura, munita di torri
e torrioni, come pure di un castello, la città presenta oggi molte testimonianze di interesse storico: le tre porte urbiche rimaste - Dojona, Dante e
Rugo - le preziose fontane, la Cattedrale (XVI
sec.) con le sue opere d’arte e l’artistico campanile (XVIII sec.), l’antico palazzo dei Rettori, la Chiesa di S. Stefano (XV sec.), il Teatro (XIX sec.), la Biblioteca (palazzo Crepadona, sec. XVI), oltre alla
Chiesa votiva di San Rocco (1530-1561) sono tutte gemme del centro storico. Piazza dei Martiri,
o Campedèl, contornata da un’ampia cornice di
portici, è il vero salotto della città, con il Listòn e i
curati giardini. La vicina Piazza delle Erbe è un
piccolo scrigno racchiuso tra antichi palazzi di
grande pregio. A due passi si trova Piazza del
Duomo, su cui si affacciano la Basilica di San
Martino, Palazzo Rosso, sede del Municipio, la
Prefettura, l’Auditorium e il Palazzo dei Giuristi,
che ospita il Museo Civico. Proprio Piazza del
Duomo è una delle principali porte d’ingresso
della città: sulle rive del fiume Piave si trova infatti
il parcheggio di Lambioi, collegato al cuore del
centro storico da una scala mobile panoramica
che consente di accedere direttamente a piazza
del Duomo.
Eventi in Rosa
Domenica 8 maggio - Domenica 26 giugno
“Scatti sul Giro” Mostre, letture, laboratori, tavola rotonda, eventi sportivi e incontri al 94° Giro d’Italia.
In alto, una panoramica aerea
del centro di Belluno. Sotto, Piazza Duomo
realtà urbana di pregio, circondata da un territorio rurale denso di centri minori di notevole interesse paesaggistico. Non a caso, infatti, è l’unico
capoluogo di provincia a comprendere all’interno
del territorio comunale i confini di un parco nazionale, quello delle Dolomiti bellunesi.
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Domenica 8 maggio - Giardino Buzzati
“Scatti sul Giro” - inaugurazione della mostra
fotografica: “DOLOMITICHE TAPPE, BUZZATI
POETA DI UN GIRO”, Storia delle mitiche imprese al Giro d’Italia sulle strade delle Dolomiti
dal ‘49, al 2011. Buzzati, visioni fantastiche e
poetica di un giornalista al giro.
“Letture su... due ruote: percorso a tappe”
Belluno, granaio di Villa Buzzati. Dall’8 al 29
maggio.
A cura di: Giardino Buzzati - Associazione Culturale Villa Buzzati San Pellegrino - Il Granaio di
Belluno e Associazione Culturale-Centro Studi
Dino Buzzati di Feltre. www.giardinobuzzati.it
Giovedì 12 maggio - Palazzo Crepadona
“Scatti sul Giro” - inaugurazione della mostra:
“Immagini, cimeli e cronache del Giro d’Italia,
1909-1964”. Dall’archivio di Vittorio Varale e
dal Museo storico della bicicletta Toni Bevilacqua, collezione Sanvido.
Belluno, Palazzo Crepadona. Dal 12 maggio al
26 giugno.
A cura di: Comune di Belluno - Biblioteca civica
di Belluno, Fondo Vittorio Varale e Comune di
Cesiomaggiore - Museo storico della bicicletta
Toni Bevilacqua, collezione Sanvido.
http://biblioteca.comune.belluno.it
Sabato 14 maggio
mattina: cronoscalata della Calmada
Domenica 15 maggio
mattina: pedalata Belluno-Feltre (a cura del Comitato di tappa)
Sabato 21 maggio
mattina/pomeriggio: cronoscalata multidisciplinare (bicicletta, a piedi, nordic walking), lungo lo
stesso percorso della tappa del Giro, con arrivo
in Nevegal. Aperta a tutti.
sera: “Notte Rosa”, con animazione del centro
storico di Belluno e contestuali premiazioni della
cronoscalata.
Domenica 22 maggio
Belluno, città in rosa.
Lunedì 23 maggio
pomeriggio: tavola rotonda “Il Giro, le Dolomiti
e la cronoscalata del Nevegal del 62’-63’” e presentazione delle mostre “Scatti sul Giro”.
sera: in Piazza Duomo cena di gala “Aboccaperta” con i giornalisti.
Per ulteriori informazioni:
www.comune.belluno.it
[email protected]
www.giroitaliabelluno.it
[email protected]
Nevegal
Un altopiano con vette che si innalzano fino a
1700 metri, boschi di conifere, prati che fioriscono in una varietà sorprendente di specie. Tutto
attorno il panorama suggestivo delle Dolomiti.
Per conoscere, vivere ed apprezzare il Nevegal va
bene ogni stagione dell’anno, perchè riesce a
soddisfare le diverse esigenze di vacanza: il desiderio di riposo e di silenzi ristoratori, di passioni
sportive, di contatto con la natura, di aggregazione e di divertimento.
La località offre soddisfazione sia agli amanti
dello sci alpino che del fondo. Per i primi sono a
disposizione una quarantina di chilometri di tracciati di varia difficoltà; per gli altri c’è la pista di
fondo di Pian dei Longhi con anelli molto variegati. ll Nevegal possiede inoltre una delle migliori e
più attrezzate piste per lo sci notturno di tutto
l’arco alpino.
L’Alpe del Nevegal è meta frequentata anche
d’estate: il colpo d’occhio è unico, con la vista del
lago di Santa Croce e dei monti dell’Alpago da
una parte, e dall’altra i primi contrafforti dolomiti-
Abitare il Nevegal
Il Colle del Nevegal rappresenta una località
di grande vocazione turistica ma anche una potenzialità che deve dispegarsi in tanti altri aspetti. Fra questi il progetto “Abitare il Nevegal”. Il
Nevegàl deve diventare luogo di forte identità
culturale e ambientale, dove l’uomo raccoglie la
sfida di vivere non contro la natura, non a prescindere dalla natura ma dentro la natura. Coniugare l’economia con l’ambiente, le necessità
della vita con le disponibilità delle migliori tecnologie, il desiderio dello sport con i ritmi della
natura. Dunque turismo diffuso, nuova residenzialità, strutture per lo svago, occasioni per lo
sport. All’insegna dello slogan: il Nevegal per
un uomo diverso.
ci. Itinerari naturalistici conducono alla scoperta
di bellezze inaspettate, custodite nel Giardino Botanico delle Alpi orientali, e gli sportivi trovano di
che soddisfare le loro passioni, mountain bike,
trekking e l’orienteering fino a equitazione, arrampicata, calcio, tennis e tiro con l’arco. I sentieri tabellati sono facilmente percorribili. L’Alpe del
Nevegal è anche il “regno” della bicicletta con diversi circuiti di cross country e downhill e la possibilità di “agganciare” la mountain bike alla seggiovia. Non manca l’intrattenimento per i ragazzi:
Fun Bob, Parco Avventura e summer tubing, la
divertente discesa su gommoni colorati. Infine, il
Nevegal è anche meta di turismo religioso, meta
del quale è il noto Santuario Maria Immacolata
Nostra Signora di Lourdes.
www.alpedelnevegal.it
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I L
P O L O
F I E R I S T I C O
D E L L A
M O N T A G N A
manifestazioni 2011
6a COSTRUIRE 18 - 20 / 25 - 27 febbraio
Salone dell’edilizia e dell’abitare.
32a AGRIMONT 25 - 27 marzo / 1 - 3 aprile
Mostra dell’agricoltura di montagna.
3a IL TRENO NELLE DOLOMITI 17 aprile
Mostra di documenti, reperti e modellismo ferroviario. Organizza AICS Belluno
R
11a CACCIA, PESCA E NATURA 29 - 30 aprile - 1 maggio
Mostra nazionale di prodotti, attrezzature e servizi per la caccia e la pesca sportiva.
1a PROFESSIONE LEGNO ENERGIA 13 - 15 maggio
Mostra di caldaie e tecnologie per la produzione di energia da legna cippato e pellet.
in collaborazione con AIEL
11a REPTILES DAY 28 - 29 maggio
Mostra scambio di rettili, anfibi, insetti e piante tropicali. Organizza www.serpenti.it
FIERA
DELL’ ELETTRONICA
6a FIERA DELL’ELETTRONICA 11 - 12 giugno
Mostra mercato di elettronica, informatica, telefonia, accessori. Organizza Compendio Fiere
1a EXPO delle DOLOMITI Patrimonio dell’umanità
23 - 25 settembre Promozione e sviluppo sostenibile del sito UNESCO
11a SAPORI ITALIANI 15 - 17 ottobre
Salone dei prodotti agroalimentari tipici e della gastronomia.
7a ARTE IN FIERA 15 - 17 ottobre
Rassegna d’arte contemporanea. Organizza Web Art Treviso
34a ARREDAMONT 29 ottobre - 6 novembre
Mostra dell’arredare in montagna.
52a M.I.G. 27 - 30 novembre
Mostra Internazionale del
Gelato Artigianale.
Longarone Fiere Srl
Via del Parco, 3 I 32013 Longarone (BL)
tel. +39 0437 577577 I fax +39 0437 770340
e-mail: fiera@longaronefiere.it
www.longaronefiere.it
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Brochure - Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi