LE MISURE CONTENUTE NELLE LINEE GUIDA OFFRONO
UN PANORAMA DI SUGGERIMENTI OPERATIVI NELLA LOGICA
DELLA DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA
PONENDO L’ATTENZIONE AL PIANO METODOLOGICO RISPETTO
A QUELLO CONTENUTISTICO.
ADATTAMENTO DI STRUMENTI, MATERIALI, STRATEGIE, TEMPI
PER CREARE IL PUNTO DI CONTATTO TRA LA PROGRAMMAZIONE
INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA E QUELLA DEL GRUPPO
Art. 3 – Linee guida
1. Gli Uffici Scolastici Regionali, le Istituzioni scolastiche e
gli Atenei, per l’attuazione delle disposizioni del presente
decreto, tengono conto delle indicazioni contenute nelle
allegate Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e
degli studenti con disturbi specifici di apprendimento,
che sono parte integrante del presente decreto.
Art. 3 – Linee guida
1. Gli Uffici Scolastici Regionali, le Istituzioni scolastiche e
gli Atenei, per l’attuazione delle disposizioni del presente
decreto, tengono conto delle indicazioni contenute nelle
allegate Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e
degli studenti con disturbi specifici di apprendimento,
che sono parte integrante del presente decreto.
La Legge 170/2010 apre un ulteriore canale di
tutela del diritto allo studio diverso da
quello previsto dalla Legge 104/1992
focalizzato sulla didattica individualizzata e
personalizzata
La Legge 170/2010 apre un ulteriore canale di
tutela del diritto allo studio diverso da
quello previsto dalla Legge 104/1992.
Il diritto allo studio per gli alunni e gli
studenti con DSA garantisce quindi:
-Didattica individualizzata e personalizzata
-Strumenti compensativi
-Misure dispensative
Breve e chiara descrizione dei DSA:
-Dislessia
-Disgrafia e disortografia
-Discalculia
Breve e chiara descrizione dei DSA:
-Dislessia
-Disgrafia e disortografia
-Discalculia
Osservazione in classe:
Prestazioni atipiche (inferiori rispetto alla media)
possono essere un segnale di DSA.
Attenzione!
Solo una piccola parte di alunni con difficoltà risulta
con DSA
Osservazione in classe:
Prestazioni atipiche (inferiori rispetto alla media)
possono essere un segnale di DSA.
Attenzione!
Solo una piccola parte di alunni con difficoltà risulta
con DSA
DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA
DIDATTICA PERSONALIZZATA
Individualizzato è l’intervento
calibrato sul singolo, in
particolare per migliorare
alcune competenze deficitarie
o per potenziare
l’automatizzazione di processi
basilari
Personalizzata è la didattica
che offre a ciascun alunno
l’opportunità di sviluppare al
meglio le proprie potenzialità
attraverso un lavoro in classe
diversificato
DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA
DIDATTICA PERSONALIZZATA
Individualizzato è l’intervento
calibrato sul singolo, in
particolare per migliorare
alcune competenze deficitarie
o per potenziare
l’automatizzazione di processi
basilari
Personalizzata è la didattica
che offre a ciascun alunno
l’opportunità di sviluppare al
meglio le proprie potenzialità
attraverso un lavoro in classe
diversificato
MISURE DISPENSATIVE
STRUMENTI COMPENSATIVI
Tali strumenti sostituiscono o
facilitano una prestazione
resa difficoltosa dal disturbo.
Per esempio:
La sintesi vocale trasforma un
compito di lettura in un
compito di ascolto.
Sono interventi che consentono
all’alunno o allo studente di non
svolgere alcune prestazioni che
non migliorano anche se
ripetute.
Per esempio:
Nell’alunno dislessico,
l’esercizio della lettura non
migliora le abilità di lettura
STRUMENTI COMPENSATIVI
Tali strumenti sostituiscono o
facilitano una prestazione resa
difficoltosa dal disturbo.
Per esempio:
La sintesi vocale trasforma un
compito di lettura in un
compito di ascolto.
MISURE DISPENSATIVE
Sono interventi che
consentono all’alunno o allo
studente di non svolgere
alcune prestazioni che non
migliorano anche se ripetute.
Per esempio:
Nell’alunno dislessico,
l’esercizio della lettura non
migliora le abilità di lettura
DOCUMENTAZIONE DEI PERCORSI DIDATTICI
La scuola predispone, nelle forme ritenute più idonee e nei tempi che non superino il
primo trimestre scolastico, un documento articolato per le discipline coinvolte nel
disturbo, che dovrà contenere:







Dati anagrafici
Tipologia del disturbo
Attività didattiche individualizzate
Attività didattiche personalizzate
Strumenti compensativi
Misure dispensative
Forme di verifica e valutazione personalizzata
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
una sorta di portfolio del percorso dell’alunno che dia conto dei vari strumenti e
delle diverse misure adottate anche in relazione alla valutazione finale ed in
raccordo con la famiglia
Scuola dell’infanzia:
Osservazione sistematica per individuare eventuali
difficoltà:
 grafo-motorie
orientamento e integrazione spazio-temporale
 coordinazione oculo manuale e generale
 discriminazione e memorizzazione visiva
sequenziale
 orientamento nel tempo scuola e prossimale (ieri,
oggi, domani)
dominanza laterale
Scuola dell’infanzia:
 Privilegiare l’uso di metodologie a carattere
operativo
 Promuovere l’attività psicomotoria
 Stimolare l’espressione attraverso tutti i
linguaggi
 Narrazione e invenzione di storie
 Manipolazione dei suoni
 Lavorare sulla motricità fine
Scuola dell’infanzia:
 Sviluppo dell’intelligenza numerica
 Imparare a distinguere tra grandezze di
oggetti e numerosità degli stessi
 Acquisizione delle parole numero
 Consapevolezza delle qualità percettive degli
oggetti indipendenti dalla dimensione di
numerosità
 Stima di piccole numerosità e confronto di
quantità
Scuola primaria. Dislessia:
Adottare un metodo fono-sillabico o puramente
sillabico ma non globale
Promuovere l’acquisizione della consapevolezza
fonologica
Svolgere attività metafonologiche
Scuola primaria:
Adottare un metodo fono-sillabico o puramente
sillabico ma non globale
Promuovere l’acquisizione della consapevolezza
fonologica
Svolgere attività fonoligiche
Scuola primaria. Area calcolo:
Potenziamento dell’intelligenza numerica, attraverso un
approccio didattico flessibile capace di combinare lo
sviluppo di potenzialità cognitive differenti:
Conteggio e Calcolo a mente
Favorire il ragionamento e poi sviluppare attività per
l’automatizzazione
La funzione del calcolo scritto è soprattutto connessa
all’automatizzazione di procedure, non allo sviluppo
dell’intelligenza numerica
Scuola primaria. Area calcolo:
Strategie di potenziamento dell’intelligenza numerica:
 Processi di conteggio (counting) - quanti sono?
 Processi lessicali – attribuire nome ai numeri,
corrispondenza di quantità
 Processi semantici – significato dei numeri, corrispondenza
numero quantità
 Sintassi – relazione spaziale tra le cifre, valore posizionale
delle cifre
 Calcolo a mente – composizione e scomposizione di numeri,
raggruppamento, arrotondamento alla decina, proprietà
delle 4 operazioni, recupero dei fatti aritmetici
 Calcolo scritto – automatizza procedure ed algoritmi
Scuola secondaria di I e II grado. Dislessia:
Comprensione:
Strategia di lettura centrata sul riconoscimento di
parole chiave (poi organizzate in mappe concettuali)
e sull’individuazione dell’organizzazione del
contenuto (tramite l’analisi della differenza fra
capitolo, paragrafo, o l’associazione dell’immagine)
Scuola secondaria di I e II grado. Dislessia:
Per lo studio:
Mediatori didattici di ogni genere, glossari, immagini.
Insegnare l’uso della sintesi vocale (studiare con la
sintesi non è come studiare leggendo il libro di testo!)
Scuola secondaria di I e II grado. Dislessia:
Strumenti compesativi:
Presenza di un tutor che legge al posto dell’alunno
Sintesi vocale
Libri o vocabolari digitali
Registrazioni delle lezioni (i cui contenuti possono
sostituire quelli del libro di testo)
Scuola secondaria di I e II grado. Dislessia:
Strumenti compesativi:
Presenza di un tutor che legge al posto dell’alunno
Sintesi vocale
Libri o vocabolari digitali
Registrazioni delle lezioni (i cui contenuti possono
sostituire quelli del libro di testo)
Scuola secondaria di I e II grado.
Dislessia:
Misure dispensative:
Consentire la dispensa da:
Lettura ad alta voce
Lettura autonoma di brani la cui lunghezza non sia
compatibile con il livello di disturbo
Le attività ove la lettura è valutata
Scuola secondaria di I e II grado.
Disgrafia e disortografia:
Strumenti compensativi:
Utilizzare mappe e schemi per la costruzione del testo
Uso del computer con correttore ortografico
Scuola secondaria di I e II grado.
Disgrafia e disortografia:
Misure dispensative:
Tempi più lunghi nello svolgimento delle prove
Dispensa dalla valutazione nelle prestazione che
coinvolgono il disturbo
Scuola secondaria di I e II grado.
Area calcolo:
Svolgere attività di potenziamento
Consentire l’uso di strumenti compensativi:
Calcolatrice
tabella pitagorica
Formulario personalizzato
Scuola secondaria di I e II grado.
Lingue straniere:
Possibile esonero dalle prove in lingua scritta
Interrogazioni sulla cultura e la civiltà straniera in
italiano
Maggiore attenzione al contenuto piuttosto che alla
forma e alla competenza comunicativa piuttosto che
alla correttezza morfo-sintattica e grammaticale
La dimensione relazionale:
Contrastare l’impotenza appresa con esperienze di
successo scolastico da raggiungere applicando
adeguatamente strumenti compensativi e misure
dispensative.
Iniziative per promuovere l’accettazione da parte dei
compagni degli interventi facilitati
Chi fa che cosa:
 Gli USR – coordinamento impegni per
diritto allo studio:
1. protocolli deontologici regionali,
2. Gruppi di coordinamento
3. Stipula di accordi
4. Organizzazione di attività di formazione
diversificate
5. Potenziamento
Chi fa che cosa:
 Gli USR – coordinamento impegni per
diritto allo studio:
1. protocolli deontologici regionali,
2. Gruppi di coordinamento
3. Stipula di accordi
4. Organizzazione di attività di formazione
diversificate
5. Potenziamento dei CTS
Chi fa che cosa:

I Dirigenti Scolastici – attiva iniziative per la
realizzazione del diritto allo studio:
1. Garantisce il raccordo con le realtà territoriali
2. Attiva interventi preventivi, comunica con le
famiglie, condivide con il gruppo docenti
3. Promuove e valorizza progetti mirati
4. Definisce idonee modalità di documentazione dei
percorsi
5. Promuove attività di formazione - aggiornamento
6. Gestisce le risorse umane e strumentali
7. Attiva il monitoraggio interno
Chi fa che cosa:

Il Referente d’Istituto che avrà acquisito formazione
adeguata assume nei confonti del Collegio dei docenti le
funzioni di:
1.
Fornire informazioni normative
2.
Fornire indicazioni su strumenti compensativi e misure
dispensative
3.
Collabora e supporta se richiesto i colleghi e i C.d.C.
4.
Diffonde e pubblicizza le iniziative di formazione
5.
Fornisce informazioni utili per contributi esterni di
Associazioni/Enti/Università/Istituzioni e strumenti
formativi (piattaforme on line)
6.
Funge da mediatore tra famiglie e scuola e territorio
Chi fa che cosa:

Ogni docente:
1. Mette in atto strategie di recupero
2. Segnala alla famiglia la persistenza delle difficoltà
3. Prende visione della certificazione diagnostica
4. Documenta i percorsi didattici
5. Attiva strategie didattiche di potenziamento e
aiuto compensativo
6. Adotta misure dispensative
7. Attua modalità di verifica e valutazione coerenti
La formazione:
Corso di perfezionamento e/o master in didattica e
psicopedagia per i DSA
Centri territoriali di supporto
Iniziative delle singole scuole, anche sulla base dei
piani di formazione degli UU.SS.RR.
Chi fa che cosa:

La famiglia:
1. Provvede alla valutazione diagnostica secondo le
modalità previste dalla L. 170/2010
2. Consegna la diagnosi alla scuola
3. Condivide le linee dei percorsi individualizzati e
personalizzati
4. Verifica lo svolgimento dei compiti assegnati
5. Incoraggia l’acquisizione dell’autonomia
6. Considera il significato formativo delle singole
discipline
Chi fa che cosa:
 Gli studenti hanno il diritto a:
1. Chiara informazione
2. Didattica individualizzata/personalizzata
 Gli studenti hanno il dovere di:
1. Porre adeguato impegno
2. Suggerire e far conoscere ai docenti le
strategie di apprendimento maturate
La formazione:
Corso di perfezionamento e/o master in didattica e
psicopedagia per i DSA
Centri territoriali di supporto
Iniziative delle singole scuole, anche sulla base dei
piani di formazione degli UU.SS.RR.
Grazie per l’attenzione!
[email protected]
Scarica

Presentazione linee guida