Misurare l’attività economica:
il PIL
Cap.17
Pil
• Il Pil è considerata una misura della condizione
economica di un paese
• Misura due cose contemporaneamente
(semplicemente in quanto sono due espressioni
della medesima variabile):
1. Il reddito totale dei componenti della società
2. La spesa totale per l’acquisto di ciò che nella
società è prodotto e venduto
Per un sistema economico nel suo complesso, il
reddito deve essere uguale alla spesa.
• Il PIL si può quindi misurare o sommando la spesa
totale degli individui nel mercato dei beni e
servizi, o sommando i redditi totali (salari, profitti
e rendite) pagati dalle imprese
• Una definizione più precisa del PIL è la seguente:
“Il valore di mercato di tutti i beni e servizi finali
prodotti in un paese in un dato periodo di tempo
Prodotto Interno Lordo (PIL):
misurare l’output dell’economia
– La misurazione del PIL è stata oggetto di critiche
sotto molti punti di vista
• Il PIL non riflette accuratamente fattori quali la
distribuzione del reddito e gli effetti della crescita
economica sull’ambiente, non da conto di differenze
nella distribuzione dei redditi
È necessario comprendere i punti di forza e i punti deboli
dei dati economici
Prodotto Interno Lordo (PIL):
misurare l’output dell’economia
• Esempio
– La produzione totale dell’economia è 4 mele, 6 banane e 3
paia di scarpe.
– Ipotesi: il prezzo unitario delle mele è €0.25, delle banane
€0.50 e delle scarpe €20.00.
– Il valore di mercato della produzione (il PIL) sarà:
Cosa sfugge al PIL?
• Non tutti i beni e servizi dotati di un valore
economico sono acquistati e venduti sul
mercato (es. produzione per autoconsumo)
Prodotto Interno Lordo (PIL):
misurare l’output dell’economia
• Esempio
– Maria è una madre che non lavora. Spende molto
tempo a prendersi cura di suo figlio ma non essendo
lavoro retribuito questa attivita’ non e’ inclusa nel
PIL.
– Maria trova un lavoro che le frutta €500 a settimana.
Paga una babysitter €200 a settimana per prendersi
cura del figlio. Cio’ aumenta di €700 il valore del PIL
– (l’inserimento delle donne nel mercato del lavoro: sia
perchè il maggiore lavoro ha incrementato la
produzione, sia per il meccanismo di “sostituzione”
sui lavori domestici)
Prodotto Interno Lordo (PIL):
misurare l’output dell’economia
– Nota:
– La babysitter sostituisce il lavoro non retribuito di
Maria, che non era compreso nel PIL.
– Mentre il lavoro retribuito di Maria rappresenta
un aumento genuino del PIL, il pagamento della
babysitter si limita a trasferire un’attività dal
settore non retribuito al settore retribuito
dell’economia
• Pur escludendo il lavoro domestico, il calcolo
del PIL comprende beni e servizi non
scambiati sul mercato (es. beni e servizi forniti
dall’amministrazione pubblica: esercito,
marina) (vengono calcolati sommando i loro
costi come indicazione approssimativa del
relativo valore economico)
Prodotto Interno Lordo (PIL):
misurare l’output dell’economia
• I beni e i servizi finali
– Beni e servizi di cui usufruiscono effettivamente i
consumatori; trovandosi alla fine del processo di
produzione, sono inclusi nel calcolo del PIL
– Esempio: pane
– Solo i beni e i servizi finali vengono inclusi nel Pil
Prodotto Interno Lordo (PIL):
misurare l’output dell’economia
• I beni e i servizi intermedi
– Beni e servizi utilizzati per la produzione dei beni e
servizi finali e ,quindi, non considerati nel calcolo
del PIL
– Esempio: grano e farina, entrambi utilizzati per
produrre pane
Prodotto Interno Lordo (PIL):
misurare l’output dell’economia
• Un bene che puo’ essere intermedio e finale
– Esempio: Un allevatore produce latte per un
valore di €100. Ne vende €40 ai suoi vicini e
destina il resto alla produzione di formaggio che
sarà venduto sul mercato locale per €120
– A quanto ammonta il contributo dell’allevatore al
PIL?
Prodotto Interno Lordo (PIL):
misurare l’output dell’economia
• I beni finali in questo esempio sono:
– €40 di latte e €120 di formaggio
– Che sommati fanno un contributo di €160 al PIL
Nota:
Il latte funge in parte da bene intermedio in parte da
bene finale
Beni capitali
Un bene capitale si definisce come un bene di lunga
durata che viene prodotto e utilizzato per produrre altri
beni e servizi
Ai fini del calcolo del PIL è stato stabilito che vengano
considerati come beni finali
Prodotto Interno Lordo (PIL):
misurare l’output dell’economia
• Abbiamo stabilito che solo i beni e servizi finali
(compresi i beni capitali di nuova produzione)
rientrano nel calcolo del PIL.
• Nella pratica non è facile applicare questo criterio,
poiché spesso il processo produttivo si estende nel
tempo.
Prodotto Interno Lordo (PIL):
Misurare l’output dell’economia
• Esempio:
– Il grano viene trasformato in farina, da cui si
ottiene infine il pane.
– Il valore del pane è pari a €2.
– Il grano e la farina vengono prodotti nel 2008, ma
il pane non prima del 2009
– Il valore di €2 dev’essere incluso nel calcolo del PIL
del 2008 o in quello del 2009 ?
Prodotto Interno Lordo (PIL):
misurare l’output dell’economia
• Per risolvere questo problema, gli economisti
determinano il valore di mercato dei beni e dei
servizi finali in maniera indiretta, sommando il valore
aggiunto da ciascuna delle imprese coinvolte nel
processo
• Valore aggiunto
– Per ogni impresa, la differenza tra il valore di
mercato del suo prodotto o servizio e il costo degli
input acquistati da altre imprese (questo risolve il
problema della produzione su più periodi)
Prodotto Interno Lordo (PIL):
misurare l’output dell’economia
Solo i beni e servizi prodotti in
quell’anno entrano nel PIL
• Es.: una casa costruita 20 anni fa e oggi
rivendata entra nel PIL?
• No, ma ad esempio vi entra la commissione
pagata all’agenzia immobiliare (che è un
servizio)
Misurare il PIL con il metodo basato
sulla spesa
• Gli statistici suddividono in quattro categorie
gli utenti dei beni e servizi finali che
compongono il PIL
– Famiglie
– Imprese
– Settore pubblico
– Settore estero
Misurare il PIL con il metodo basato
sulla spesa
• Il PIL può essere misurato con la stessa
precisione utilizzando uno dei seguenti
metodi:
– Sommare il valore di mercato di tutti i beni e
servizi finali di produzione nazionale.
– Sommare l’ammontare complessivo che ciascuno
dei quattro gruppi spende per beni e servizi finali
Misurare il PIL con il metodo basato
sulla spesa
• Spesa in consumi
– Spesa delle famiglie per l’acquisto di beni e servizi,
quali cibo, abbigliamento e divertimenti
– Distinguiamo tra:
Beni di consumo durevoli
Beni di consumo non durevoli
Servizi
Misurare il PIL con il metodo basato
sulla spesa
• Investimenti
– Spesa delle imprese in beni e servizi finali,
soprattutto beni capitali e immobiliari:
Investimenti fissi da parte delle imprese (acquisti di
fabbricati, macchinari etc.)
Investimenti nell’edilizia residenziale (costruzione di
nuove case e nuovi appartamenti)
Investimenti in scorte (accumulo di beni invenduti,
possono avere valore negativo)
The expenditure method for
measuring GDP
• Acquisti pubblici
– Spesa delle amministrazioni locali e statali in beni
e servizi finali
– Gli acquisti pubblici non comprendono né i
trasferimenti, vale a dire le somme erogate dallo
Stato dietro nessuna corresponsione di beni e
servizi, né gli interessi pagati dallo Stato sul debito
pubblico
Misurare il PIL con il metodo basato
sulla spesa
• Esportazioni nette
– Differenza tra esportazioni e importazioni
– Esportazioni
• Beni e servizi finali di produzione nazionale che
vengono venduti all’estero
– Importazioni
• Beni e servizi prodotti all’estero e acquistati dai
consumatori nazionali.
Misurare il PIL con il metodo basato
sulla spesa
• La relazione tra PIL e spesa in beni e servizi finali puo’
essere espressa da un’equazione:
–
–
–
–
–
Y= PIL
C= spesa in consumi
I= investimento
G= acquisti pubblici
NX= esportazioni nette
In forma algebrica:
Y = C + I + G + NX
Misurare il PIL con il metodo basato
sulla spesa
Il PIL e i redditi da capitale e lavoro
• Quando un bene o un servizio viene fornito o
venduto, i proventi della vendita vengono
distribuiti ai lavoratori e ai proprietari del
capitale impiegato nella produzione del bene
o del servizio
• Quindi il PIL equivale anche alla somma dei
redditi da lavoro e dei redditi da capitale
(profitti, rendite per proprietà terriere,
interessi su obbligazioni, royalty da brevetti)
• Possiamo quindi confrontare graficamente
come viene “scomposto” il Pil a seconda dei
modi equivalenti che abbiamo visto per
calcolarlo (Valore di mercato della produzione,
valore totale della spesa, somma dei redditi da
lavoro e da capitale)
Valore di mercato della produzione
Spesa totale
Reddito complessivo
Il PIL nominale e il PIL reale
• PIL reale
– Stima del PIL realizzata utilizzando i prezzi di un anno base
e non quelli correnti; viene utilizzato per misurare il
volume di produzione fisica attuale
• PIL nominale
– Stima del PIL realizzata utilizzando i prezzi correnti; viene
utilizzato per misurare il valore di mercato della
produzione attuale
PIL nominale Vs. PIL reale
Il PIL nominale e il PIL reale
• Il PIL nel 2004 è
(10 pizze*10 euro/pizza)+(15 calzoni*5
euro/calzone)=€175
• Il PIL nel 2008 è
(20 pizze*12 euro/pizza)+(30 calzoni*6
euro/calzone)=€420
In realtà la produzione è raddoppiata, mentre il
calcolo fatto sembrea lasciare intendere un
aumento maggiore...: da cosa dipende=? Dalle
variazioni dei prezzi
Il PIL nominale e il PIL reale
• Prendiamo ora il 2004 come anno base
• Il PIL reale nel 2008 è
(20 pizze*10 euro/pizza)+(30 calzoni*5
euro/calzone)=€350
• Il PIL nel 2004 è
(10 pizze*10 euro/pizza)+(15 calzoni*5
euro/calzone)=€175
Il PIL nominale e il PIL reale
• Ha importanza la scelta dell’anno base?
Il PIL nominale e il PIL reale
• Prendiamo il 2008 come anno base
• Il PIL reale nel 2004 è
(10 pizze*12 euro/pizza)+(15 calzoni*6
euro/calzone)=€210
Il PIL reale nel 2008 è pari al doppio del PIL reale del
2004, indipendentemente dall’anno base
IL PIL e il benessere economico
• Nel PIL sono compresi solo i beni e i servizi che
hanno un prezzo e che si scambiano in un mercato
• Famiglie con redditi elevati potrebbero desiderare
più tempo libero
• Il tempo libero non ha un prezzo e non è scambiato
sul mercato e di conseguenza non è compreso nel PIL
• IL PIL può sottostimare il benessere economico
IL PIL e il benessere economico
• Certe cose non possono essere misurate dal
PIL
– La qualità dell’ambiente e l’impoverimento delle
risorse naturali
– La qualità della vita
– La povertà e l’ineguaglianza economica
IL PIL e il benessere economico
• IL PIL è correlato al benessere economico
– Disponibilità di beni e servizi
– La salute e l’istruzione
– Il paesi con un elevato PIL reale pro capite
tendono ad avere maggiore aspettativa di vita,
minore mortalità infantile, minore denutrizione
etc.
IL PIL e il benessere economico
Pil e benessere
• Tutte le misure che abbiamo visto hanno
l’obiettivo di cogliere la “condizione economica”
di un paese.
• Il pil non è una misura DIRETTA della qualità
della vita in quanto tale, anche se “spesso” è
una buona misura indiretta” per molte variabili
(es. possibilità di offrire adeguata assistenza
sanitaria, servizi pubblici etc.)
Approcci alternativi…
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LEZIONE 19 - Dipartimento di Sociologia