D.Lgs.81/2008: Prevenzione e protezione
da agenti fisici negli ambienti di lavoro.
Dubbi, quesiti, prospettive
Almese, 8 aprile 2009
guido zolfino
Il comparto artigiano
• S’individuano due categorie
contraddistinte di attività che si
diff
differenziano
i
in
i rapporto
t all sistema
i t
di
organizzazione del processo
produttivo: la lavorazione in serie e la
lavorazione non in serie.
L’impresa
impresa che lavora in serie può
• L
acquisire la qualifica di impresa
artigiana purché in essa si svolga una
lavorazione non del tutto
automatizzata.
1
Il comparto artigiano
• Definizione di imprenditore artigiano:
Colui che esercita personalmente, professionalmente e in
qualità di titolare,, l’impresa
q
p
artigiana,
g
, assumendone la
piena responsabilità con tutti gli oneri e i rischi inerenti alla
sua direzione e gestione e svolgendo in misura prevalente
il proprio lavoro, anche manuale.
• I limiti dimensionali variano a seconda del comparto di
attività.
• Ad eccezione delle imprese di trasporto,
trasporto per cui la norma
indica solo il limite massimo di otto dipendenti, senza
specificare se qualificati o apprendisti, gli altri comparti di
attività prevedono la facoltà di innalzamento del numero
massimo dei dipendenti di un certo numero di unità
aggiuntive, a condizione che queste siano apprendisti.
Tipo di
imprese
Tetto ordinario
Occupati
Tetto massimo
Occupati
Totale
Operai e
impiegati
di cui
Apprend.
Operai e
impiegati
Apprendisti
Lavoro non in
L
i
serie
18
9
9
13
22
Lavoro in serie
9
5
4
8
12
32
16
16
24
40
Settore Trasporto
8
-
-
-
-
Settore
costruzioni
edili
10
5
5
9
14
Lavoro artistico,
tradizionale e
abbigliamento su
misura
2
Attività artigianali
Abbigliamento
Meccanica agricola
Acconciatura
Autoriparazione
Edilizia
Estetica
Fotografi
Installatori d’impianti
Lavorazioni alimentari
Lavorazioni artistiche
Lavorazioni del legno
Lavorazioni materie plastiche
Movimento terra
Orafi
Ottici
Pulitintolavanderie
Odontotecnici
Restauro
Sanificazione
Tassidermisti
Tipografi
Trasporto di persone e cose
Il comparto artigiano in Piemonte
• 140.000 imprese
p
• 400.000 lavoratori (autonomi, titolari,
soci, collaboratori familiari, dipendenti)
• Media 2,86 addetti per impresa
3
Difficoltà nell’organizzazione del
sistema sicurezza e prevenzione
•
•
•
•
•
Datore di lavoro
RSPP
Addetti antincendio
Addetti al primo soccorso
Rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza
1°Esempio di problema interpretativo
• Sussistenza o meno dell'obbligatorietà, per le
imprese costituite in forma societaria ma che non
occupino lavoratori dipendenti, di designare o
d'eleggere
d
eleggere il rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza, sia esso interno, territoriale o di
comparto. L’abrogato D.Lgs. 626/94 all’art. 18
(Rappresentante per la sicurezza) così recitava:
Nelle aziende, o unità produttive, che occupano
sino a 15 dipendenti il rappresentante per la
sicurezza è eletto direttamente dai lavoratori al
loro interno. Nelle aziende che occupano fino a
15 dipendenti il rappresentante per la sicurezza
può essere individuato per più aziende
nell'ambito territoriale ovvero del comparto
produttivo.
4
Il D.Lgs. 81/2008 all’art. 47 (Rappresentante dei
lavoratori per la sicurezza) dice invece:
• Nelle aziende o unità produttive che occupano
fino a 15 lavoratori il Rappresentante dei
lavoratori per la sicurezza è di norma eletto
direttamente dai lavoratori al loro interno oppure
è individuato per più aziende nell'ambito
territoriale o del comparto produttivo secondo
quanto previsto dall'articolo 48.
• Nelle aziende o unità produttive con più di 15
lavoratori il Rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza è eletto o designato dai lavoratori
nell'ambito delle rappresentanze sindacali in
azienda. In assenza di tali rappresentanze, il
rappresentante è eletto dai lavoratori
dell’azienda al loro interno. ”
• Letto congiuntamente a quanto dettato dall’ art. 2
(Definizioni) :
• Ai fini ed agli effetti delle disposizioni di cui al
presente decreto legislativo si intende per:
• "lavoratore": persona che, indipendentemente
dalla tipologia contrattuale,
contrattuale svolge un
un'attività
attività
lavorativa nell'ambito dell'organizzazione di un
datore di lavoro pubblico o privato, con o senza
retribuzione, anche al solo fine di apprendere un
mestiere, un'arte o una professione, esclusi gli
addetti ai servizi domestici e familiari. Al
lavoratore così definito è equiparato: il socio
lavoratore di cooperativa o di società, anche di
fatto, che presta la sua attività per conto delle
società e dell'ente stesso; l'associato in
partecipazione di cui all'articolo 2549, e seguenti
del codice civile.
5
2° Esempio di problema interpretativo
L’articolo 21 (Disposizioni relative ai componenti dell'impresa
familiare di cui all'articolo 230-bis del codice civile e ai lavoratori
autonomi) recita testualmente :
“2. I soggetti di cui al comma 1 (componenti dell'impresa familiare e
lavoratori autonomi - n.d.r.)
n d r ) relativamente ai rischi propri delle
attività svolte e con oneri a proprio carico hanno facoltà di:
a) beneficiare della sorveglianza sanitaria secondo le previsioni di cui
all'articolo 41, fermi restando gli obblighi previsti da norme speciali;
b) partecipare a corsi di formazione specifici in materia di salute e
sicurezza sul lavoro, incentrati sui rischi propri delle attività svolte,
secondo le previsioni di cui all'articolo 37, fermi restando gli
obblighi previsti da norme speciali”.
L’allegato XVII (Idoneità tecnico professionale) pone in capo al
committente o al responsabile dei lavori di verificare che :
“2. I lavoratori autonomi dovranno esibire almeno: ( omissis )
d) attestati inerenti la propria formazione e la relativa idoneità sanitaria
previsti dal presente decreto legislativo”.
Vero è che nessuna sanzione è prevista per i componenti l'impresa
familiare ed i lavoratori autonomi, ma l’articolo 157 (Sanzioni per i
committenti e i responsabili dei lavori) al comma 1 lett.b) prevede che:
“1. Il committente o il responsabile dei lavori sono puniti: b) con
l'arresto da due a quattro mesi o con l'ammenda da 1.250 a 5.000 euro
per la violazione dell'articolo 90,, comma 9,, lettera a)”,
p
) , cioè p
per aver
omesso di effettuare (art. 90, comma 9, lettera a) la:
“a) verifica l'idoneità tecnico-professionale dell'impresa affidataria,
delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi in relazione alle
funzioni o ai lavori da affidare, con le modalità di cui all'Allegato XVII”.
In buona sostanza: mentre da un lato la legge dà facoltà ai componenti
dell'impresa familiare ed ai lavoratori autonomi di beneficiare della
sorveglianza
li
sanitaria
it i e di partecipare
t i
a corsii di formazione
f
i
specifici
ifi i in
i
materia di salute e sicurezza sul lavoro, dall’altro impone al
committente o il responsabile dei lavori di verificare, a pena di una
pesante sanzione penale ed amministrativa, l’effettiva ed inderogabile
sussistenza di entrambe questi requisiti, ancorché l’articolo 21
l’individui come adempimenti volontari.
6
Rischio di esposizione al rumore
•
•
•
•
Vedi scheda di calcolo 7.xls
7 xls
Vedi scheda di rischio 7.doc
Vedi scheda di calcolo 8.xls
Vedi scheda di rischio 8.doc
7
120
100
80
60
40
20
0
1
2
3
4
5
6
7
8
Rischio di esposizione a vibrazioni
• Vedi schede Lavoro Vibrazioni .xls
8
Rischio di esposizione a movimenti
ripetuti
• Diffi
Difficoltà
ltà di applicazione
li
i
del
d l
sistema Ocra Index
9
CONFARTIGIANATO CUNEO SRL - SICUREZZA ED AMBIENTE
DOCUMENTO DI
VALUTAZIONE DEI RISCHI
ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81
ESPOSIZIONE DEI
LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:
Sede Legale e Operativa:
............, 24/06/2008
Cod.Int. 08MGRUM
Sede Legale: Via I°Maggio, 8 – Uffici: Via Meucci, 1 – 12100 CUNEO
Tel: 0171.453.777 / 697.452 – Fax: 0171.601.850
Cap.Soc. €.96.900,00 - C.F. P.IVA e R.I. di Cuneo 02689150049 – REA 228514
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
Ditta:
___________________________________________
PREMESSA
Scopo del documento
Il presente documento tecnico contiene la valutazione del rumore (ai sensi del D.
Lgs. 9 aprile 2008 n. 81) della Ditta “...................................................................” ,
relativamente all’unità produttiva sita in ..........................................................................
-
Lo studio è stato redatto sulla base dei seguenti elementi:
definizione delle mansioni e dei tempi di esposizione dei lavoratori a seguito di
consultazione degli stessi;
tipologia delle attività svolte;
risultanze dell’indagine fonometrica.
Il Datore di lavoro:
________________________
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione: ________________________
Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza:
________________________
Il Medico Competente:
________________________
§§§
Il presente documento è stato elaborato a seguito dell’indagine fonometrica effettuata
presso la Vs. sede operativa sita in ......................................................, in data
28/05/2008 da......................................................., dipendente della Società:
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
IL RELATORE
Pag. 2 di 33
ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
L’Azienda e l’attività lavorativa
ANAGRAFICA DELL’AZIENDA
RAGIONE SOCIALE:
Sede Legale e Operativa:
TIPO DI ATTIVITÀ
L'azienda svolge attività di costruzione e posa di serramenti in alluminio e manufatti di
carpenteria metallica in alluminio, ferro e acciaio inox.
I lavoratori operano sia presso la Sede dell'Impresa, dove si trova l'officina in cui viene
effettuata la costruzione dei serramenti e dei manufatti, sia sui cantieri presso i quali i
serramenti (ed i manufatti) vengono posati.
L’attività prevede, generalmente, le seguenti fasi operative:
¾ Ricevimento ordini e materie prime
¾ Sopralluoghi di verifica della tipologia dei lavori da effettuare
¾ Approvvigionamento dei materiali
¾ Costruzione dei manufatti
¾ Posa dei manufatti in cantiere
Pag. 3 di 33
ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
DEFINIZIONI E METODOLOGIA
Definizioni
Nel presente documento, come previsto dal D.Lgs. 09 aprile 2008 n° 81, si
intendono per:
a) valori limite di esposizione rispettivamente LEX,8h= 87 dB(A) e ppeak= 200
Pa (140 dB(C) riferito a 20 (micro)Pa);
b) valori superiori di azione: rispettivamente LEX,8h = 85 dB(A) e ppeak= 140 Pa
(137 dB(C) riferito a 20 (micro)Pa);
c) valori inferiori di azione: rispettivamente LEX,8h = 80 dB(A) e ppeak= 112 Pa
(135 dB(C) riferito a 20 (micro)Pa).
Strumentazione impiegata
L’indagine fonometrica è stata eseguita utilizzando la seguente strumentazione:
•
•
Fonometro Larson & Davis modello LD824, n° di matricola 0178, conforme alle
norme IEC 804 gruppo 1 e IEC 651 gruppo 1 (munito di indicatore di sovraccarico),
completo di microfono Larson & Davis modello 2541, n. di matricola 4916 e di
preamplificatore Larson & Davis modello PRM902, n. di matricola 438. Controllo
annuale della taratura effettuato, presso il centro di taratura SIT n. 62 (Modulo Uno
srl - Torino), il 04/12/2007, certificato n° M1.07.FON.482 (attestato che si allega in
copia).
Calibratore acustico Brüel & Kjær, n° di matricola 1607076, conforme alle norme
conforme alle norme IEC 942 classe 1. Controllo annuale della taratura effettuato,
presso il centro di taratura SIT n. 62 (Modulo Uno srl - Torino), il 04/12/2007,
certificato n° M1.07.CAL.483 (attestato che si allega in copia).
Metodologia di indagine
•
•
L’indagine è stata condotta come di seguito decritto:
Sono stati consultati i lavoratori in merito alle mansioni ed ai relativi tempi di
esposizione. Tale consultazione è documentata dal verbale riportato nella sezione
allegati della presente relazione (ALLEGATO N° 2).
In considerazione della molteplicità delle operazioni a cui ogni singolo lavoratore
può essere adibito in un’impresa medio-piccola, quali tempi effettivi di esposizione
alle varie attività/macchine sono stati considerati quelli medi giornalieri.
Tali tempi vengono considerati non rilevanti quando risultano significativamente al
di sotto del minuto.
Pag. 4 di 33
ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:
___________________________________________
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
Nella definizione delle operazioni eseguite dai lavoratori è stata operata un’attenta
differenziazione fra le diverse fasi di lavoro (produzione, allestimento,
manutenzione, regolazione e pulizia dei macchinari, attività non comportanti
l’utilizzo di macchinari, ecc.) ottenendo così una migliore rispondenza tra le
misurazioni fonometriche effettuate ed i relativi tempi effettivi di esposizione.
Le misurazioni sono state effettuate, con fonometro integratore, in condizioni
lavorative normali, con le apparecchiature in normale esercizio.
I rilievi fonometrici sono stati eseguiti in tutte le postazioni di lavoro presidiate dai
lavoratori, secondo le mansioni di seguito definite.
Per la valutazione dell’esposizione al rumore del personale si è provveduto ad
effettuare la misurazione nelle postazioni in cui operano i lavoratori, in loro assenza
o con il microfono a 10 cm dal capo, all’altezza dell’orecchio.
Durante le singole rilevazioni fonometriche, nelle altre postazioni operative si
svolgevano le normali attività lavorative.
Nel caso in cui i lavoratori, per svolgere le loro mansioni, abbiano necessità di
muoversi all’interno del luogo di lavoro, la misura è stata realizzata in un punto
rappresentativo del livello di rumore medio.
Le misurazioni sono state eseguite per intervalli di tempo di durata adeguata, al fine
di considerare le variazioni sonore significative durante le varie fasi di lavorazione
(così facendo si è tenuto conto della fluttuazione nel tempo del rumore generato).
Relativamente alle misurazioni effettuate in sede di sopralluogo, è stata eseguita
l’analisi in frequenza del rumore mediante scansione in bande di ottava
dell’emissione acustica, al fine di correlare tali dati con la curva di abbattimento dei
dispositivi di protezione individuale, in conformità con la norma EN458.
La strumentazione è stata calibrata prima dell’inizio delle rilevazioni e ricontrollata
al termine.
Le misurazioni sono state eseguite nell’intervallo 48 - 128 dB, con rilevamento di
pressione acustica ponderata (A).
Si è utilizzata la ponderazione temporale “FAST” con incidenza sonora
“FRONTAL”.
Le misurazioni effettuate sono affette da un “errore casuale” dovuto a:
9 incertezze strumentali;
9 incertezze ambientali relative alle singole misure;
9 incertezze sui tempi di esposizione.
Calcolo dell’esposizione personale al rumore
Sono state seguite le modalità di calcolo previsti dal D. Lgs. 81/08, che definisce
per esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore LEP,d, l’esposizione
quotidiana personale di un lavoratore al rumore espressa in dB(A), misurata, calcolata e
riferita ad otto ore giornaliere.
Pag. 5 di 33
ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
Essa è espressa con la formula:
LEP , d = LAeq ,Te + 10 log10
Te
T0
dove:
Te
p (t )
1
L Aeq ,Te = 10 Log 10 { ∫ [ A ] 2 dt}
Te 0 p 0
in cui:
Te
=
T0
po
pA
=
=
=
durata quotidiana dell’esposizione personale di un lavoratore al rumore,
ivi compresa la quota giornaliera di lavoro straordinario;
8 h;
20 μ Pa, pressione di riferimento;
pressione acustica istantanea ponderata A, in Pascal, cui è esposta,
nell’aria a pressione atmosferica, una persona che potrebbe o meno
spostarsi da un punto ad un altro del luogo di lavoro.
Per ogni lavoratore è stata elaborata una scheda personale di esposizione al
rumore, con individuazione del LEX espresso in dB(A).
Tale scheda riporta inoltre l’effetto dell’errore casuale sulla determinazione dei
valori di esposizione personale: nella presente valutazione, a seguito del calcolo di tale
errore, si assume per esso un valore cautelativo pari a 1 dB(A).
Pag. 6 di 33
ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
RISULTATI DELL’INDAGINE
Risultati delle rilevazioni fonometriche
Di seguito sono riportati i livelli di rumore (Leq) misurati durante le varie fasi
operative, nelle normali condizioni di lavoro, nonché la pressione acustica di picco
(ppeak).
I rumori, anche quelli stazionari, presentano sempre delle fluttuazioni; per tale
motivo, al fine di meglio valutare l’esposizione al rischio, è stato ricavato il cosiddetto
Livello equivalente continuo (Leq) che rappresenta il livello di un ipotetico rumore
costante, della stessa durata ed energeticamente equivalente al rumore variabile
misurato: è in pratica la media del fenomeno complessivo.
Poiché l’orecchio umano non presenta la stessa sensibilità alle diverse frequenze,
occorre correggere le misure mediante delle curve di ponderazione che tengano conto
della minore sensibilità alle alte e, soprattutto alle basse frequenze. La curva utilizzata
per le misure di rumorosità ambientale è la curva A: per tale motivo, i risultati sono
sempre indicati come dB(A).
Nei rilevamenti della pressione acustica di picco, le misure sono espresse in
dB(C).
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ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
RIEPILOGO DELLE VARIABILI FUNZIONALI UTILIZZATE NELLE MISURAZIONI
Curva di ponderazione: A
Fondo scala: 134,3 dB - 128 dB
Pos
ATTIVITÀ / MACCHINA
Campo sonoro: Frontal
Costante di tempo: Fast
ppeak
Leq
Durata ANALISI IN FREQUENZA (Hz)/[dB(Lin)]
(C)
dB
misura
(A)
(min) 125 250 500 1000 2000 4000 8000
1A
81,8 97,3
3
69,0 69,1 68,9 70,9
79,2
71,9
68,5
1B Centro di lavoro
81,7 96,4
3
71,2 68,2 74,5 71,7
76,4
76,0
70,2
1C
80,1 96,0
3
67,2 66,9 69,9 67,7
73,3
72,2
66,5
2A
70,2 95,2
5
64,3 79,3 72,1 67,3
65,4
64,8
60,6
2B Rumore ambientale Officina
70,1 86,4
5
63,6 67,0 68,7 65,6
62,7
57,0
48,0
2C
69,2 85,3
5
62,6 63,6 69,4 63,5
59,5
58,8
55,1
3A
82,1 94,9
4
60,8 71,3 61,1 67,6
69,3
80,3
74,9
80,8 96,3
3
58,7 70,4 61,0 65,4
68,0
78,8
75,1
80,2 97,9
4
57,7 72,3 62,6 64,7
67,1
78,2
73,5
4A
91,9 118,5
1
79,1 74,3 76,8 77,3
84,4
89,0
82,6
4B Punzonatrice
91,5 123,5
2
74,9 73,5 77,1 76,6
87,1
89,8
85,6
4C
91,3 118,5
2
75,9 74,4 76,2 77,2
85,8
86,9
83,6
5A
94,1 111,0
1
72,9 77,5 73,8 72,6
77,9
90,1
93,5
5B Taglierina a 2 teste
93,5 105,3
2
73,9 77,9 74,8 73,3
80,0
90,3
91,1
5C
92,5 110,5
1
73,8 77,9 73,5 72,4
77,7
88,0
91,9
6A
102,9 117,2
1
70,5 71,6 74,6 75,6
86,9 101,6 94,1
6B Taglierina a 1 testa
102,1 117,8
1
70,7 72,1 74,9 79,2
88,0 102,2 99,0
6C
102,1 121,5
2
71,2 72,1 74,0 77,5
86,9 102,3 98,0
7A
82,0 107,0
1
63,6 77,6 80,7 73,6
74,3
72,9
65,8
7B Sega a nastro
81,5 98,4
2
65,0 76,7 79,8 74,8
73,4
71,9
63,1
7C
81,5 98,0
1
63,9 75,5 79,6 75,2
73,6
72,3
62,7
8A
88,6 126,4
1
71,3 66,3 71,0 75,0
78,6
85,2
86,5
8B Saldatrice a filo continuo
88,0 126,5
2
70,6 64,3 68,2 71,0
75,3
82,2
81,1
8C
87,8 126,7
1
70,4 65,2 69,3 72,7
77,4
84,1
83,6
9A
59,0 81,2
2
9B Rumore ambientale in ufficio
58,0 80,1
2
9C
60,0 79,8
2
10A
89,5 103,9
1
60,9 63,5 68,2 71,5
77,9
87,0
76,0
10B Trapano tassellatore
88,8 102,8
1
60,0 63,0 66,5 70,8
77,4
86,5
76,1
10C
89,1 103,3
1
61,2 62,3 67,7 72,4
78,3
87,5
74,9
Rumore ambientale in officina con
3B
macchine in funzione
3C
Pag. 8 di 33
ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
Ditta:
___________________________________________
RIEPILOGO DELLE VARIABILI FUNZIONALI UTILIZZATE NELLE MISURAZIONI
Curva di ponderazione: A
Fondo scala: 134,3 dB - 128 dB
Pos
ATTIVITÀ / MACCHINA
Campo sonoro: Frontal
Costante di tempo: Fast
ppeak
Leq
Durata ANALISI IN FREQUENZA (Hz)/[dB(Lin)]
(C)
dB
misura
(A)
(min) 125 250 500 1000 2000 4000 8000
11A
84,2 98,0
2
56,2 67,3 70,6 79,8
80,1
79,9
76,7
11B Trapano elettrico portatile
84,1 97,2
2
55,3 61,1 67,6 76,4
78,5
76,3
72,2
11C
83,8 98,2
2
53,6 61,5 66,6 78,2
77,3
76,4
68,2
12A
72,1 86,8
1
12B Avvitatore elettrico
71,5 84,4
1
12C
72,0 86,3
1
13 Mola da banco
14 Foratrice a 4 teste
86,2 100,9
1
75,5 77,8 78,0 77,2
79,6
80,6
78,7
85,7 105,2
2
65,0 68,5 79,4 82,1
77,3
77,5
76,8
15 Fresatrice tradizionale
16 Intestatrice
86,4 102,8
1
66,0 71,9 71,8 80,1
81,5
79,9
70,0
79,1 107,8
1
69,5 71,0 67,1 64,6
69,4
72,2
77,8
17 Cesoia
18 Piegatrice
86,5 111,6
1
81,9 79,7 80,9 79,4
78,8
79,2
79,9
73,7 93,6
1
64,2 76,7 73,8 66,3
59,8
60,4
58,4
19 Saldatrice a TIG
72,1 84,3
1
20 Smerigliatrice angolare a disco (flessibile) 99,7 115,3
1
57,4 67,8 78,5 85,6
92,3
95,0
95,4
21 Taglio al plasma
91,6 111,2
1
68,1 71,6 76,4 79,0
80,7
86,4
91,0
22 Taglierina fuori quadro (uso rifilatrice)
98,0 122,5
2
92,4 92,8 94,1 92,8
86,8
90,9
89,5
23 Sezionatrice pannelli
85,6 102,1
1
62,7 69,5 68,1 69,2
77,0
81,2
81,8
24 Cianfrinatrice
75,9 98,8
2
68,5 71,7 69,7 70,4
68,6
68,8
66,0
25 Seghetto alternativo
86,2 102,1
1
47,0 60,8 66,0 69,7
78,2
82,5
80,5
26 Avvitatore pneumatico
84,8 102,7
1
61,9 65,8 66,4 73,7
77,5
81,0
76,9
27 Trapano pneumatico
82,4 98,6
3
67,0 62,5 77,2 80,1
75,5
61,5
55,1
28 Trapano a colonna
77,7 107,5
1
58,5 68,0 63,1 70,3
68,4
74,2
68,6
29 Carrello sollevatore
73,4 91,1
5
30 Saldatrice ad elettrodo
77,5 89,7
2
31 Cannello ossiacetilenico
84,7 106,3
2
61,4 64,5 65,7 66,5
65,9
73,2
81,5
32 Sega circolare portatile
99,8 115,1
1
73,5 78,1 82,0 84,2
91,9
94,4
95,7
33 Consegna e posa serramenti presso i clienti 83,6
---
---
34 Attività commerciale presso i clienti
70,0
---
---
35 Fisiologico e pause tecniche
64,0
---
---
Pag. 9 di 33
ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
RIEPILOGO DELLE VARIABILI FUNZIONALI UTILIZZATE NELLE MISURAZIONI
Curva di ponderazione: A
Fondo scala: 134,3 dB - 128 dB
Pos
ATTIVITÀ / MACCHINA
Campo sonoro: Frontal
Costante di tempo: Fast
ppeak
Leq
Durata ANALISI IN FREQUENZA (Hz)/[dB(Lin)]
(C)
dB
misura
(A)
(min) 125 250 500 1000 2000 4000 8000
36 Centro di lavoro PROMAK
Preparazione centro di lavoro
37 e spostamento pezzi
81,9 101,3
1
72,9 77,4 85,0 74,0
68,3
66,2
63,0
79,7 97,6
1
74,0 75,5 81,1 74,4
68,4
63,5
58,8
38 Pistola ad aria compressa
87,4 103,1
1
73,6 74,3 84,3 75,1
72,2
78,2
84,8
Nota:
♦ per le posizioni:
35 - Fisiologico e pause tecniche
si sono assunti valori di valore Leq ricavati da ''Conoscere e prevenire'' -Comitato
Paritetico Territoriale-Torino e Provincia.
♦ per la posizione 33 (Consegna e posa serramenti presso i clienti) si è assunto un
valore di Leq pari a 83,6 dB(A).
♦ per la posizione 34 (Attività commerciale presso i clienti) si è assunto un valore di
Leq pari a 70 dB(A).
Pag. 10 di 33
ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
Verifica dell’idoneità dei dispositivi di protezione individuale
(otoprotettori)
Ai dati delle misure fonometriche effettuate alle varie frequenze di emissione, e
a dati bibliografici disponibili ritenuti rappresentativi della tipologia lavorativa, sono
stati correlati, in conformità con la norma EN 458, i corrispondenti valori della curva di
abbattimento dei dispositivi di protezione individuale, ricavati dalla documentazione
tecnica fornita dal produttore dei dispositivi in uso e da dati di bibliografia tecnica.
Tale procedimento si adotta nel caso di singole attività lavorative con Leq
superiore agli 80 dB(A) .
Si sono così ottenuti nuovi valori di esposizione alle varie sorgenti di rumore
(L’eq), “corretti” dall’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Qualora si avessero usi anomali o impropri degli otoprotettori, tali risultati
diventerebbero inattendibili, poiché i valori di attenuazione dei dispositivi certificati dal
produttore degli stessi sono riferiti ad un utilizzo appropriato, e non sono più validi in
condizioni differenti.
Pertanto le schede individuali, qualora ricorrano le condizioni, riportano
un’indicazione in merito ai mezzi protettivi personali da indossare durante lo
svolgimento di particolari attività o l’impiego di determinate attrezzature di lavoro.
Come previsto dall’art.193 comma 2 del D.Lgs 81/08, i mezzi individuali di
protezione dell'udito sono considerati adeguati ai fini delle presenti norme se,
correttamente usati, mantengono un livello di rischio uguale od inferiore ai livelli
inferiori di azione.
Pag. 11 di 33
ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
Ditta:
___________________________________________
ATTENUAZIONE DELLE ESPOSIZIONI
PROTETTIVI PERSONALI
(LEQ)
A SEGUITO DELL’IMPIEGO DEI MEZZI
Mezzi protettivi adeguati: Inserti auricolari (otoprotettori) con le seguenti caratteristiche
di abbattimento
Tabella di attenuazione
Attenuazione (dB)
125
12,3
250
14,5
500
16,4
1000
18,3
2000
23,3
4000
18,3
8000
22,3
Livelli di pressione sonora equivalente a seguito dell’utilizzo dei dispositivi di
protezione dell’udito:
Pos
ATTIVITA'/MACCHINA
1
3
4
5
7
8
10
11
13
14
15
17
21
23
25
26
27
31
32
36
38
Centro di lavoro
Rumore ambientale in officina con macchine in funzione
Punzonatrice
Taglierina a 2 teste
Sega a nastro
Saldatrice a filo continuo
Trapano tassellatore
Trapano elettrico portatile
Mola da banco
Foratrice a 4 teste
Fresatrice tradizionale
Cesoia
Taglio al plasma
Sezionatrice pannelli
Seghetto alternativo
Avvitatore pneumatico
Trapano pneumatico
Cannello ossiacetilenico
Sega circolare portatile
Centro di lavoro PROMAK
Pistola ad aria compressa
Leq dB(A) L'eq dB(A)
81,3
81,1
91,6
93,4
81,7
88,2
89,1
84
86,2
85,7
86,4
86,5
91,6
85,6
86,2
84,8
82,4
84,7
99,8
81,9
87,4
61
64
73
75
64
70
70
66
67
67
67
68
72
66
66
65
64
61
79
66
68
Pag. 12 di 33
ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
Mezzi protettivi adeguati: Cuffie (otoprotettori) con le seguenti caratteristiche di
abbattimento
Tabella di attenuazione
Attenuazione (dB)
125
8,1
250
14,5
500
18,6
1000
27
2000
25
4000
31,3
8000
29,8
Livelli di pressione sonora equivalente a seguito dell’utilizzo dei dispositivi di
protezione dell’udito:
Pos
6
20
22
ATTIVITA'/MACCHINA
Taglierina a 1 testa
Smerigliatrice angolare a disco (flessibile)
Taglierina fuori quadro (uso rifilatrice)
Leq dB(A)
L'eq dB(A)
102,4
99,7
98
73
71
76
Nelle attività
¾
¾
¾
¾
¾
Centro di lavoro
Rumore ambientale in officina con macchine in funzione
Sega a nastro
Trapano pneumatico
Cannello ossiacetilenico
si rileva una situazione di “iperprotezione”, non essendo stati individuati, sulla
documentazione tecnica specifica, dispositivi di protezione individuale con
caratteristiche di abbattimento più adeguate alla specifica attività
Anche per le seguenti attività sarebbe necessario calcolare l’attenuazione in
seguito all’impiego di otoprotettori, ma questo non è stato possibile trattandosi di dati
di bibliografica tecnica che non riportano le analisi in frequenza delle misure
fonometriche:
¾ Consegna e posa serramenti presso i clienti
Pag. 13 di 33
ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:.
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
Attività lavorativa e tempi di esposizione
I tempi di esposizione a ciascuna attività lavorativa e di utilizzo di ciascuna
macchina/attrezzatura sono stati determinati tramite le dichiarazioni del datore di lavoro
e dei lavoratori.
Le attività lavorative espletate da ogni singolo lavoratore ed i relativi tempi di
esposizione dichiarati sono stati elaborati applicando la formula indicata nel paragrafo
“Calcolo dell’esposizione personale al rumore”. Nelle schede personali di valutazione
dell’esposizione al rumore (riportate nell’ALLEGATO N° 1) vengono illustrati, per
ogni lavoratore, i tempi di esposizione ed il risultante livello di esposizione quotidiana
personale (LEX).
Schede personali di valutazione di esposizione al rumore
Nell’ALLEGATO N° 1 sono riportate, per i lavoratori di seguito elencati, le
schede personali di valutazione dell’esposizione al rumore.
Scheda
N°
Nominativo lavoratore
Qualifica
1
Socio d'impresa
2
Socio d'impresa
3
Socio d'impresa
4
Socio d'impresa
5
Impiegata
6
Impiegata
7
Operaio
8
Operaio
9
Operaio
10
Operaio
11
Operaio
12
Operaio
13
Impiegato tecnico
14
Apprendista
15
Operaio
16
Operaio
17
Lavoratore interinale
18
Operaio
Data
Cessazione
Rapporto
Pag. 14 di 33
ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:.
___________________________________________
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___________________________________________
RIEPILOGO DELLE ESPOSIZIONI DEI
LAVORATORI
Nella presente sezione è riportato il riepilogo delle esposizioni dei lavoratori
(LEX).
Livelli di esposizione
(LEX)
Nominativo lavoratore
MINORE AL VALORE INFERIORE DI
AZIONE
COMPRESO TRA IL VALORE
INFERIORE
E IL VALORE SUPERIORE DI AZIONE
COMPRESO TRA IL VALORE
SUPERIORE E IL VALORE LIMITE DI
ESPOSIZIONE
SUPERIORE AL VALORE LIMITE DI
ESPOSIZIONE (*)
Scheda n°
3
4
5
6
13
14
7
17
18
11
16
1
2
8
9
10
12
15
(*) Per i lavoratori con esposizione superiore al valore limite, dall’analisi delle
attenuazioni degli otoprotettori, (Cfr “ Paragrafo attenuazioni delle esposizioni”) si
valuta che l’esposizione del lavoratore che indossa correttamente tali dispositivi
NON È’ SUPERIORE al valore limite di esposizione
Per tutti gli obblighi e gli adempimenti conseguenti ai vari livelli di esposizione
si deve consultare la sezione successiva.
Pag. 15 di 33
ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:.
___________________________________________
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___________________________________________
MISURE TECNICHE E ORGANIZZATIVE
PER RIDURRE I RISCHI DA RUMORE
A seguito della valutazione del rumore, al fine di meglio controllare i rischi da
esposizione, si elencano di seguito le misure ed azioni attuabili ritenute opportune:
Misure organizzative
¾ Eliminare i rischi mediante le seguenti misure:
a) adozione di altri metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al
rumore;
b) adeguata informazione e formazione sull'uso corretto delle attrezzature di
lavoro in modo da ridurre al minimo la loro esposizione al rumore;
c) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso
la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di
lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo.
¾ Disporre ed esigere che i lavoratori:
- osservino le disposizioni di legge e le istruzioni impartite dal datore di lavoro ai
fini della protezione collettiva ed individuale
- segnalino al datore di lavoro le deficienze dei dispositivi e mezzi di protezione,
nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cui vengano a conoscenza,
adoperandosi in caso di urgenza, nell’ambito delle loro competenze e possibilità,
per eliminare o ridurre dette deficienze o pericoli
- non rimuovano o modifichino, senza autorizzazione, i dispositivi di sicurezza, di
segnalazione, di misurazione ed i mezzi individuali e collettivi di protezione
- non compiano di propria iniziativa operazioni o manovre non di propria
competenza che possano compromettere la protezione o la sicurezza
¾ Organizzare l’attività lavorativa in modo da favorire una rotazione dei lavoratori ai
fine di ridurre l’esposizione personale al rumore
¾ Informare i lavoratori in merito ai risultati delle valutazioni e misurazioni del
rumore effettuate insieme ad una spiegazione del loro significato e dei rischi
potenziali;
Pag. 16 di 33
ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:.
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
Per i lavoratori con livello di esposizione personale quotidiana e/o settimanale
superiore al valore inferiore di azione:
¾ Fornitura ai lavoratori dei dispositivi di protezione individuali
¾ Programmare riunioni di informazione e formazione dei lavoratori su:
• risultati della valutazione del rischio
• rischi derivanti all’udito dall’esposizione al rumore
• misure ed interventi adottati
• misure a cui i lavoratori devono conformarsi
• funzione dei mezzi individuali di protezione
• significato e ruolo del Sorveglianza sanitaria
• uso corretto dei mezzi protettivi individuali dell’udito
• uso corretto delle macchine, utensili, attrezzature, ai fini di ridurre al minimo i
rischi per l’udito
¾ Estendere la Sorveglianza sanitaria ai lavoratori che ne facciano richiesta o qualora il
medico competente ne conferma l’opportunità.
¾ Per i lavoratori con livello di esposizione personale quotidiana e/o settimanale
maggiore al livello superiore di azione:
• esecuzione di controlli sanitari preventivi e periodici secondo il protocollo
sanitario previsto dal Medico Competente
• disporre ed esigere l’uso appropriato dei mezzi individuali di protezione
dell’udito
• verificare periodicamente:
- l’osservanza da parte dei lavoratori della segnaletica di sicurezza
- l’utilizzo da parte dei lavoratori dei mezzi individuali di protezione dell’udito
nelle attività che li espongono al rischio rumore
- i corretti uso e manutenzione, da parte dei lavoratori, dei mezzi individuali di
protezione dell’udito
Pag. 17 di 33
ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:.
___________________________________________
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___________________________________________
Interventi su impianti, macchine e attrezzature
¾ Regolari manutenzioni di macchine e apparecchiature per verificare i corretti
ingrassaggi, lubrificazioni, gradi di usura degli organi in movimento, ecc.
¾ Introduzione di basamenti o supporti antivibranti per macchinari, banchi da lavoro,
cavalletti, ecc.
¾ Utilizzo di utensili adatti all’uso e con grado di usura corretto
¾ Disinserimento di macchinari e apparecchiature funzionanti “a vuoto”
¾ Scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che
emettano il minor rumore possibile
¾ Nei casi di sostituzione o modifica di impianti, macchine o attrezzature verificare
che, compatibilmente con le esigenze produttive, i livelli di rumore “prodotti” non
aumentino, ma possibilmente decrescano
Interventi sui luoghi di lavoro
¾ Progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro in modo da
eliminare o ridurre al minimo il rischio specifico;
¾ Delimitare ove sia tecnicamente possibile le aree in cui i valori di rumore siano al di
sopra dei valori superiori di azione
¾ Adozione di misure tecniche per il contenimento:
1) del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o
rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti;
2) del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento;
Pag. 18 di 33
ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:.
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
ADEMPIMENTI CONSEGUENTI ALLA
VALUTAZIONE
Il D.Lgs. 81/08, in riferimento alle misure per la tutela della salute e per la
sicurezza dei lavoratori contro i rischi derivanti dalla esposizione a rumore, prevede, a
seguito della valutazione del rumore durante il lavoro, una serie di misure per i datori di
lavoro e per i lavoratori.
Riportiamo di seguito un elenco di tali misure, assumendo come parametro di
riferimento del rumore l’esposizione quotidiana personale o l’esposizione media
settimanale personale.
Pag. 19 di 33
ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:.
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
Obblighi dei datori di lavoro
Livelli di
esposizione
LEX
Misure di
tutela
Valutazione
del rischio
Compiti e responsabilità
¾ Effettuare la valutazione del rumore con cadenza almeno
quadriennale e comunque in occasione di notevoli mutamenti
o quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne mostrino
la necessità.
¾ Redigere e tenere a disposizione dell’organo di vigilanza il
rapporto di valutazione del rumore.
SEMPRE
¾ Eliminare i rischi alla fonte o ridurli al minimo mediante le
Misure di
seguenti misure:
prevenzione e
a) adozione di altri metodi di lavoro che implicano una
protezione
minore esposizione al rumore;
b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del
lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile,
inclusa l'eventualita' di rendere disponibili ai lavoratori
attrezzature di lavoro il cui obiettivo o effetto e' di limitare
l'esposizione al rumore;
c) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di
lavoro;
d) adeguata informazione e formazione sull'uso corretto
delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo
la loro esposizione al rumore;
e) adozione di misure tecniche per il contenimento:
1) del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature,
involucri o rivestimenti realizzati con materiali
fonoassorbenti;
2) del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di
isolamento;
f) opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature
di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro;
g) riduzione
del rumore mediante una migliore
organizzazione del lavoro attraverso la limitazione della
durata e dell'intensita' dell'esposizione e l'adozione di orari
di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo.
(segue)
Pag. 20 di 33
ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:.
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
(continua)
Livelli di
esposizione
LEX
Misure di
tutela
Compiti e responsabilità
¾ Disporre ed esigere l’osservanza da parte dei lavoratori delle
Misure di
disposizioni aziendali e delle norme, nonché l’uso
SEMPRE
prevenzione e
appropriato dei mezzi individuali e collettivi di protezione
protezione
messi a loro disposizione.
Informazione ¾ Informare e formare i lavoratori in relazione ai rischi
UGUALE O
provenienti dall'esposizione al rumore, con particolare
MAGGIORE O e formazione
riferimento:
DEL LIVELLO
a) alla natura di detti rischi;
INFERIORE DI
b) alle misure adottate volte a eliminare o ridurre al minimo
AZIONE
il rischio derivante dal rumore, incluse le circostanze in cui si
applicano dette misure;
c) ai valori limite di esposizione e ai valori di azione;
d) ai risultati delle valutazioni e misurazioni del rumore
effettuate insieme a una spiegazione del loro significato e dei
rischi potenziali;
e) all'uso corretto dei dispositivi di protezione individuale
dell'udito;
f) all'utilità e ai mezzi impiegati per individuare e segnalare
sintomi di danni all'udito;
g) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una
sorveglianza sanitaria e all'obiettivo della stessa;
h) alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo
l'esposizione al rumore.
MAGGIORE
DEL LIVELLO
INFERIORE DI
AZIONE
Persistono tutti i compiti e le responsabilità già esposti ed
inoltre:
Valutazione
del rischio
¾ La valutazione del rischio comprende la misurazione dei
livelli di rumore cui i lavoratori sono esposti con cadenza
almeno quadriennale
¾ Redigere e tenere a disposizione dell’organo di vigilanza il
rapporto di valutazione delle esposizioni.
Dispositivi di ¾ Scegliere dispositivi di protezione individuale dell'udito
che consentono di eliminare il rischio per l'udito o di
protezione
ridurlo al minimo, previa consultazione dei lavoratori o
individuali
dei loro rappresentanti
¾ Verificare l'efficacia dei dispositivi di protezione individuale
dell'udito.
¾ Fornire ai lavoratori i dispositivi di protezione individuali
per l'udito
¾ Fare tutto il possibile per assicurare che i lavoratori minori di
diciotto anni indossino i dispositivi di protezione individuali
(D.Lgs. 262/2000).
(segue)
Pag. 21 di 33
ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:.
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
(continua)
Livelli di
esposizione
LEX
Misure di tutela
Compiti e responsabilità
MAGGIORE DEL
LIVELLO
INFERIORE DI
AZIONE
Sorveglianza
sanitaria
¾ Sottoporre i lavoratori minori di diciotto anni alla
sorveglianza sanitaria (D.Lgs. 262/2000).
La Sorveglianza sanitaria comprende:
• Visita medica preventiva;
• Visite mediche periodiche.
UGUALE O
MAGGIORE DEL
LIVELLO
SUPERIORE DI
AZIONE
Dispositivi di
protezione
individuali
¾ Estendere la Sorveglianza sanitaria ai lavoratori che ne
facciano richiesta o qualora il medico competente ne
conferma l’opportunità.
Persistono tutti i compiti e le responsabilità già esposti ed
inoltre:
¾ Esigere che i lavoratori indossino i dispositivi di
protezione individuali
Persistono tutti i compiti e le responsabilità già esposti ed
inoltre:
Sorveglianza
sanitaria
¾ Sottoporre i lavoratori alla sorveglianza sanitaria.
La sorveglianza sanitaria comprende:
• Visita medica preventiva con esame della funzione
uditiva;
• Visite mediche periodiche.
¾ Qualora la sorveglianza sanitaria riveli in un lavoratore
l’esistenza di anomalie imputabili ad esposizione al
rumore, è necessario:
1. riesaminare la valutazione del rischio effettuata;
2. riesaminane le misure volte a eliminare o ridurre i
rischi;
3. tenere conto del parere del medico competente
nell'attuazione delle misure necessarie per eliminare
o ridurre il rischio;
4. adottare le misure affinche' sia riesaminato lo stato
di salute di tutti gli altri lavoratori che hanno
subito un'esposizione.
MAGGIORE DEL
LIVELLO
SUPERIORE DI
AZIONE
Misure di
prevenzione e
protezione
¾ Delimitare ove sia tecnicamente possibile le aree in cui i
valori di rumore siano al di sopra dei valori superiori di
azione
Pag. 22 di 33
ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:.
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
(continua)
Livelli di
esposizione
LEX
Misure di tutela
Compiti e responsabilità
Persistono tutti i compiti e le responsabilità già esposti ed
inoltre:
¾ Divieto di adibire tali lavoratori a mansioni che
Lavoratori
comportino livelli di esposizione LEX > 90 dB(A) (art. 9
minori di 18 anni
D.Lgs. 262/2000).
MAGGIORE DEL
LIVELLO
LIMITE DI
ESPOSIZIONE
Dispositivi di
protezione
individuali
¾ Tenere conto dell'attenuazione prodotta dai dispositivi di
protezione
individuale
dell'udito
indossati
dal
lavoratore per valutare il rispetto dei valori limite di
esposizione.
Misure per la
¾ Adottare misure immediate per riportare l'esposizione
limitazione
al di sotto dei valori limite di esposizione;
dell’esposizione ¾ Individuare le cause dell'esposizione eccessiva;
¾ Modificare le misure di protezione e di prevenzione per
evitare che la situazione si ripeta.
(Fine)
Pag. 23 di 33
ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:.
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
Obblighi dei lavoratori
(ai sensi dell’art.20 del D.Lgs 81/08)
Compiti e responsabilità
¾ Osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai
preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale.
¾ Utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi
di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza.
¾ Utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione;
¾ Segnalare immediatamente al datore di lavoro o al preposto le deficienze dei suddetti
dispositivi e mezzi, nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cui vengano a
conoscenza, adoperandosi in caso di urgenza, nell’ambito delle loro competenze e possibilità,
per eliminare o ridurre dette deficienze o pericoli, dandone notizia al rappresentante dei
lavoratori per la sicurezza.
¾ Non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione
o di controllo.
¾ Non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza
ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori;
¾ Partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro
¾ Sottoporsi ai controlli sanitari previsti.
¾ Contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all'adempimento degli
obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro
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ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:.
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
PERIODICITÀ DELLE VALUTAZIONI
L’art. 181 del D. Lgs. 81/08 prevede che la valutazione dell’esposizione al
rumore debba essere ripetuta dal datore di lavoro con cadenza almeno quadriennale e
comunque:
¾ in occasione di notevoli mutamenti che potrebbero averla resa superata o quando i
risultati della sorveglianza sanitaria ne mostrino la necessità.
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ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:.
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
ALLEGATI
1. SCHEDE PERSONALI DI VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE AL RUMORE
2. VERBALE DI CONSULTAZIONE DEL DATORE DI LAVORO SULLE
MANSIONI LAVORATIVE ED I TEMPI DI ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI
3. OSSERVAZIONI, PROPOSTE, PRECISAZIONI, A CURA DEL MEDICO
COMPETENTE / MOTIVAZIONI CIRCA LA PERIODICITA' DELLA
SORVEGLIANZA SANITARIA DEI LAVORATORI
4. ATTESTATI DI TARATURA DELLA STRUMENTAZIONE IMPIEGATA PER
LE RILEVAZIONI FONOMETRICHE
5. RAPPRESENTAZIONE PLANIMETRICA DEI LUOGHI DI LAVORO
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ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:.
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
ALLEGATO N° 1
(schede personali di valutazione dell’esposizione al rumore)
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ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
Ditta:
___________________________________________
SCHEDA PERSONALE DI RISCHIO
Ditta:
Addetto:
Cognome:
Nome:
24/06/2008
Il lavoratore:
_____________________________ (firma)
Il datore di lavoro:
_____________________________ (firma)
Allegati
ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
Scheda personale n° 1
Socio d'impresa
Qualifica
9 ore al giorno per 5 giorni la settimana
Turno lavorativo
Nominativo lavoratore
CALCOLO DELL’ESPOSIZIONE PERSONALE
Pos
ATTIVITÀ / MACCHINA
1
2
3
4
5
6
13
14
15
16
17
18
22
23
24
25
26
27
29
30
31
35
Centro di lavoro
Rumore ambientale Officina
Rumore ambientale in officina con macchine in funzione
Punzonatrice
Taglierina a 2 teste
Taglierina a 1 testa
Mola da banco
Foratrice a 4 teste
Fresatrice tradizionale
Intestatrice
Cesoia
Piegatrice
Taglierina fuori quadro (uso rifilatrice)
Sezionatrice pannelli
Cianfrinatrice
Seghetto alternativo
Avvitatore pneumatico
Trapano pneumatico
Carrello sollevatore
Saldatrice ad elettrodo
Cannello ossiacetilenico
Fisiologico e pause tecniche
Esposizione quotidiana personale al rumore
Leq
dB(A)
ESPOSIZIONE
%
81,3
69,9
81,1
91,6
93,4
102,4
86,2
85,7
86,4
79,1
86,5
73,7
98,0
85,6
75,9
86,2
84,8
82,4
73,4
77,5
84,7
64,0
Totale
1
65
11
2
6
1
Non Rilevante
Non Rilevante
Non Rilevante
1
3
3
Non Rilevante
0,5
Non Rilevante
Non Rilevante
1
0,5
1
Non Rilevante
Non Rilevante
4
100
LAeq, Te
85,8
LEX,8h
86,3
LEX,8h + ε
87,3
ε: errore casuale
Allegati
ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
Si ricorda che la classe di esposizione al rumore del lavoratore è quella
evidenziata nella seguente tabella:
COMPRESO TRA IL
MINORE AL
VALORE INFERIORE
DI AZIONE
VALORE INFERIORE
E IL VALORE
SUPERIORE DI
AZIONE
COMPRESO TRA IL
VALORE SUPERIORE
E IL VALORE LIMITE
DI ESPOSIZIONE
SUPERIORE AL
VALORE LIMITE DI
ESPOSIZIONE
Dall’analisi delle attenuazioni degli otoprotettori, si valuta che l’esposizione del
lavoratore che indossa correttamente tali dispositivi NON È SUPERIORE al
valore limite di esposizione.
ADEMPIMENTI
Ai sensi del D.Lgs. 81/08 il datore di lavoro, nel caso in cui l'esposizione al
rumore sia pari o al di sopra dei valori superiori di azione, esige che vengano indossati
i dispositivi di protezione individuale dell'udito. Nello specifico tali dispositivi
(otoprotettori) sono da utilizzare per le attività di seguito elencate:
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
Punzonatrice
Taglierina a 2 teste
Taglierina a 1 testa
Mola da banco
Foratrice a 4 teste
Fresatrice tradizionale
Cesoia
Taglierina fuori quadro (uso rifilatrice)
Sezionatrice pannelli
Seghetto alternativo
Allegati
ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:.
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
ALLEGATO N° 2
(verbale di consultazione del datore di lavoro sulle mansioni
lavorative ed i tempi di esposizione dei lavoratori)
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ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:.
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
ALLEGATO N° 3
(osservazioni, proposte, precisazioni a cura del Medico
Competente / motivazioni circa la periodicita' della sorveglianza
sanitaria dei lavoratori)
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
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ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:.
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Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
ALLEGATO N° 4
(attestati di taratura della strumentazione impiegata per le
rilevazioni fonometriche)
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ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:.
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Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
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ALLEGATO N° 5
(rappresentazione planimetrica dei luoghi di lavoro)
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ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:.
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Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
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AGGIORNAMENTI
Il presente documento di valutazione dei rischi fa riferimento ad una precisa
realtà lavorativa, come è risultata alla data del sopralluogo. Esso verrà integrato da
eventuali aggiornamenti, riguardanti:
•
•
nuove schede personali di esposizione al rumore per lavoratori neo-assunti,
con relativo verbale di consultazione del datore di lavoro sulle mansioni
lavorative ed i tempi di esposizione dei lavoratori;
nuove schede personali di esposizione al rumore per lavoratori che vengono
adibiti a nuove mansioni, con relativo verbale di consultazione del datore di
lavoro sulle mansioni lavorative ed i tempi di esposizione dei lavoratori;
Per quanto concerne, invece, il periodismo della rivalutazione di esposizione al
rumore, per tutti i lavoratori, verranno seguite le indicazioni riportate nella sezione
“Periodicità delle valutazioni“ del presente documento.
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ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
Ditta:.
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Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
SOMMARIO
PREMESSA __________________________________________________________ 2
SCOPO DEL DOCUMENTO ____________________________________________________ 2
L’AZIENDA E L’ATTIVITÀ LAVORATIVA ________________________________________ 3
DEFINIZIONI E METODOLOGIA ______________________________________ 4
DEFINIZIONI ______________________________________________________________ 4
STRUMENTAZIONE IMPIEGATA _______________________________________________ 4
METODOLOGIA DI INDAGINE _________________________________________________ 4
CALCOLO DELL’ESPOSIZIONE PERSONALE AL RUMORE ___________________________ 5
RISULTATI DELL’INDAGINE _________________________________________ 7
RISULTATI DELLE RILEVAZIONI FONOMETRICHE ________________________________ 7
VERIFICA DELL’IDONEITÀ DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
(OTOPROTETTORI) ________________________________________________________ 11
ATTIVITÀ LAVORATIVA E TEMPI DI ESPOSIZIONE _______________________________ 14
SCHEDE PERSONALI DI VALUTAZIONE DI ESPOSIZIONE AL RUMORE ________________ 14
RIEPILOGO DELLE ESPOSIZIONI DEI LAVORATORI ___________________ 15
MISURE TECNICHE E ORGANIZZATIVE
PER RIDURRE I RISCHI
DA RUMORE _______________________________________________________ 16
MISURE ORGANIZZATIVE ___________________________________________________ 16
INTERVENTI SU IMPIANTI, MACCHINE E ATTREZZATURE _________________________ 18
INTERVENTI SUI LUOGHI DI LAVORO _________________________________________ 18
ADEMPIMENTI CONSEGUENTI ALLA VALUTAZIONE __________________ 19
OBBLIGHI DEI DATORI DI LAVORO ___________________________________________ 20
OBBLIGHI DEI LAVORATORI ________________________________________________ 24
PERIODICITÀ DELLE VALUTAZIONI _________________________________ 25
ALLEGATI _________________________________________________________ 26
AGGIORNAMENTI __________________________________________________ 32
SOMMARIO ________________________________________________________ 33
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ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AL RUMORE
CONFARTIGIANATO CUNEO SRL - SICUREZZA ED AMBIENTE
RELAZIONE
DI VALUTAZIONE
DELL’ESPOSIZIONE DEI
LAVORATORI ALLE
VIBRAZIONI MECCANICHE
Ai sensi dell’art. 4 comma 2
del D.Lgs. 19 settembre 1994 n° 626 e s.m.i.
e dell’art. 4 del D.Lgs. 19 agosto 2005 n° 187
Ditta:
Sede legale / operativa:
31/10/2006
Cod.Int. 06FDVIBR
Sede Legale: Via I°Maggio, 8 – Uffici: Via Meucci, 1 – 12100 CUNEO
Tel: 0171.453.777 / 697.452 – Fax: 0171.601.850
Cap.Soc. €.96.900,00 - C.F. P.IVA e R.I. di Cuneo 02689150049 – REA 228514
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
Ditta:
___________________________________________
PREMESSA
Scopo del documento
In attuazione delle disposizioni stabilite dall’art. 4 comma 1 del D.Lgs. 19
settembre 1994 n°626 (e s.m.i.) e dall’art. 4 del D.Lgs. 19 agosto 2005 n° 187, il datore
di lavoro della Ditta .................................................................................................... ha
provveduto all’adempimento dell’obbligo di effettuare la valutazione contro i rischi
derivanti dall’esposizione dei lavoratori alle vibrazioni meccaniche durante il lavoro.
-
Lo studio è stato redatto sulla base dei seguenti elementi:
definizione delle mansioni e dei tempi di esposizione dei lavoratori a seguito di
consultazione del Datore di Lavoro;
tipologia delle attività svolte;
informazioni - presso banche dati dell'ISPESL, delle regioni o del CNR o
direttamente presso i produttori o fornitori - relative ai livelli di vibrazione
meccanica a cui i lavoratori sono esposti.
Il Datore di lavoro:
________________________
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione: ________________________
Il Medico Competente:
________________________
Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza:
________________________
§§§
Il presente documento è stato elaborato, a seguito del sopralluogo effettuato presso
l’Impresa in data 31/10/2006 e sulla base delle informazioni e della documentazione
fornite dal datore di lavoro o da suo rappresentante, dalla società:
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
IL RELATORE
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VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE ALLE VIBRAZIONI MECCANICHE – D. LGS. 187/2005
Ditta:
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
L’Azienda e l’attività lavorativa
ANAGRAFICA DELL’AZIENDA
RAGIONE SOCIALE:
Sede legale / operativa:
TIPO DI ATTIVITÀ
L'azienda svolge attività di costruzione e posa di serramenti in alluminio e manufatti di
carpenteria metallica in alluminio, ferro e acciaio inox.
I lavoratori operano sia presso la Sede dell'Impresa, dove si trova l'officina in cui viene
effettuata la costruzione dei serramenti e dei manufatti, sia sui cantieri presso i quali i
serramenti (ed i manufatti) vengono posati.
L’attività prevede, generalmente, le seguenti fasi operative:
¾ Ricevimento ordini e materie prime
¾ Sopralluoghi di verifica della tipologia dei lavori da effettuare
¾ Approvvigionamento dei materiali
¾ Costruzione dei manufatti
¾ Posa dei manufatti in cantiere
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VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE ALLE VIBRAZIONI MECCANICHE – D. LGS. 187/2005
Ditta:
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
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METODOLOGIA
Definizioni
Nel presente documento, come previsto dal D.Lgs. 19 agosto 2005 n° 187, si
intendono per:
• vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio: le vibrazioni meccaniche che, se
trasmesse al sistema mano-braccio nell'uomo, comportano un rischio per la salute e
la sicurezza dei lavoratori, in particolare disturbi vascolari, osteoarticolari,
neurologici o muscolari;
• vibrazioni trasmesse al corpo intero: le vibrazioni meccaniche che, se trasmesse al
corpo intero, comportano rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in
particolare lombalgie e traumi del rachide.
Metodologia di indagine
Secondo quanto indicato dal D.Lgs. 19 agosto 2005 n° 187 si è proceduto come
di seguito descritto:
• È stato consultato il Datore di Lavoro in merito alle mansioni ed ai tempi di utilizzo
da parte dei lavoratori di utensili vibranti e/o macchinari e per ogni lavoratore o per
ogni mansione lavorativa è stato calcolato il valore di esposizione giornaliera alle
vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio e/o trasmesse al corpo intero.
• In considerazione della molteplicità delle operazioni a cui ogni singolo lavoratore
può essere adibito in un’impresa medio-piccola, quali tempi effettivi di esposizione
ai vari utensili vibranti e/o macchinari sono stati considerati quelli medi giornalieri.
Tali tempi vengono considerati non rilevanti quando risultano significativamente al
di sotto del minuto.
• I singoli livelli di vibrazione (Aw) sono stati ricavati da banche dati dell'ISPESL,
delle regioni o del CNR o direttamente presso i produttori o i fornitori degli utensili
vibranti e/ o dei macchinari.
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VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE ALLE VIBRAZIONI MECCANICHE – D. LGS. 187/2005
Ditta:
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Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
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Calcolo dell’esposizione giornaliera dei lavoratori alle
vibrazioni meccaniche
Sono state seguite le modalità di calcolo indicate dalla “Guida all’utilizzo della
Banca Dati Vibrazioni” predisposta dall’ISPESL.
Tali calcoli sono necessari per la determinazione del valore di esposizione
giornaliera alle vibrazioni normalizzato ad 8 ore di lavoro, A(8) (m/s2); l'espressione
matematica per il calcolo di A(8) è la seguente:
(1)
A(8) = A(w) * (Te / 8) 1/2
dove:
A(w) : livello di vibrazione relativo all’utilizzo di un determinato utensile vibrante e/o
macchinario (m/s2)
Te : durata complessiva giornaliera di esposizione a vibrazioni relativa all’utilizzo di un
determinato utensile vibrante e/o macchinario (ore)
Nel caso in cui il lavoratore sia esposto a differenti valori di vibrazioni, come nel
caso di impiego di più utensili vibranti o di più macchinari nell’arco della giornata
lavorativa, o nel caso dell’impiego di uno stesso utensile o macchinario in differenti
condizioni operative, l’esposizione quotidiana a vibrazioni A(8), in m/s2, sarà ottenuta
mediante l’espressione:
A(8) =
[Σ A(8) ]
i
2 1/2
dove:
A(8)i : A(8) relativo all’utilizzo di un determinato utensile vibrante e/o macchinario
(m/s2), calcolato con l’espressione (1)
LIVELLI
DI VIBRAZIONE DICHIARATI DAL PRODUTTORE O DAL FORNITORE: FATTORI
CORRETTIVI
Gli utensili vibranti ed i macchinari conformi alla Direttiva Macchine, che
producono esposizioni a vibrazioni superiori ai livelli di azione prescritti dalla Direttiva
Vibrazioni, devono essere corredati della certificazione dei livelli di vibrazione emessi.
Generalmente le rilevazioni dei livelli di vibrazione sono effettuate per ciascun
utensile o macchinario in condizioni di impiego standardizzate, conformemente a
specifiche procedure di misura definite dagli standard ISO-CEN.
Tali dati di emissione dichiarati dal produttore o dal fornitore, prevedono misure
in condizioni operative non necessariamente corrispondenti a quelle di reale impiego di
ciascun utensile vibrante o macchinario.
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VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE ALLE VIBRAZIONI MECCANICHE – D. LGS. 187/2005
Ditta:
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Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
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Sulla base degli studi finora svolti sulla attendibilità dei dati di emissione forniti
dal costruttore o dal fornitore ai fini della prevenzione del rischio vibrazioni, si ritiene
opportuno moltiplicare, per opportuni fattori correttivi, i livelli di vibrazione dichiarati.
Tali fattori correttivi, indicati in tabelle della “Guida all’utilizzo della Banca
Dati Vibrazioni” predisposta dall’ISPESL, sono stati ottenuti in una serie di condizioni
sperimentali, tali per cui gli stessi devono essere presi in considerazione solo qualora:
• il macchinario è usato in maniera conforme a quanto indicato dal costruttore;
• il macchinario è in buone condizioni di manutenzione;
• il macchinario è usato in condizioni operative analoghe a quelle indicate nelle
tabelle sopra citate.
LIVELLI DI VIBRAZIONE RILEVATI IN CAMPO
In alcuni casi i livelli di vibrazione (Aw) ricavati da banche dati, risultano da
rilievi effettuati in campo in differenti condizioni di impiego.
Tale situazione può comportare, per ciascun utensile vibrante o macchinario, la
presenza di risultati di misure relative ai valori massimi, medi e minimi ottenuti in
campo.
Nell’uso di tali valori bisogna sempre considerare la condizione operativa di
impiego rispondente al reale utilizzo dell’utensile vibrante o del macchinario.
Qualora siano disponibili più misure in campo per lo stesso utensile vibrante o
macchinario, il livello di vibrazione rilevato potrà prevedere un valore medio associato
ad una deviazione standard:
Aw,media + Dev. Std.
In tali casi il valore utilizzato per il calcolo dell’esposizione giornaliera sarà
quello medio comprensivo della deviazione standard.
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VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE ALLE VIBRAZIONI MECCANICHE – D. LGS. 187/2005
Ditta:
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Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
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RISULTATI DELL’INDAGINE
Elenco utensili e/o macchinari e relativi livelli di vibrazione
meccanica
Di seguito sono riportati i livelli di vibrazione A(w), relativi agli utensili vibranti
e/o ai macchinari utilizzati dai lavoratori, ricavati da banche dati dell'ISPESL, delle
regioni o del CNR o direttamente presso i produttori o i fornitori delle attrezzature e/ o
dei mezzi di lavoro.
VIBRAZIONI TRASMESSE AL SISTEMA MANO BRACCIO
Pos.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
TIPO E MARCA ATTREZZATURA
VIBRANTE
Trapano tassellatore BOSCH
Smerigliatrice angolare a disco BOSCH
Seghetto alternativo BOSCH
Smerigliatrice angolare a disco BOSCH
Martello tassellatore rotativo MAKITA
Trapano avvitatore a batteria
Trapano elettrico portatile
Avvitatore pneumatico
Trapano pneumatico
Sega circolare portatile
MODELLO
Aw
(m/s2)
GBH 2-24 DSE
GWS 6-115
GST 85 P
GWS 21- 230 H
HR 2020
----------------
20,0
7,5
3,8
8,3
16,0
2,4
9,0
4,0
14,0
3,0
Nota:
Per le seguenti attrezzature/macchine sono stati utilizzati i valori dichiarati dal produttore:
1
2
3
4
5
Trapano tassellatore BOSCH
Smerigliatrice angolare a disco BOSCH
Seghetto alternativo BOSCH
Smerigliatrice angolare a disco BOSCH
Martello tassellatore rotativo MAKITA
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VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE ALLE VIBRAZIONI MECCANICHE – D. LGS. 187/2005
Ditta:
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
Il calcolo dell'esposizione stimata in campo viene effettuata utilizzando i coefficienti moltiplicativi (fattore
di correzione), così come indicato nel paragrafo " LIVELLI DI VIBRAZIONE DICHIARATI DAL
PRODUTTORE O DAL FORNITORE: FATTORI CORRETTIVI"
Per le seguenti attrezzature/macchine sono stati utilizzati i livelli di vibrazione rilevati in campo e riportati
su Banca dati Ispesl :
6
7
8
9
10
Trapano avvitatore a batteria
Trapano elettrico portatile
Avvitatore pneumatico
Trapano pneumatico
Sega circolare portatile
VIBRAZIONI TRASMESSE AL CORPO INTERO
Pos.
1
2
TIPO E MARCA ATTREZZATURA
VIBRANTE
Trasferimenti con automezzi
Utilizzo carrello sollevatore
Aw
(m/s2)
1,1
1,6
Nota:
Per le seguenti attrezzature/macchine sono stati utilizzati i livelli di vibrazione
rilevati in campo e riportati su Banca dati Ispesl :
1
2
Trasferimenti con automezzi
Utilizzo carrello sollevatore
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VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE ALLE VIBRAZIONI MECCANICHE – D. LGS. 187/2005
Ditta:
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
Schede di valutazione dell’esposizione alle vibrazioni
meccaniche
Nell’ ALLEGATO 1 sono riportate le schede di valutazione dell’esposizione dei
lavoratori alle vibrazioni.
In tali schede vengono riportati, per ogni lavoratore o per ogni mansione
lavorativa, i tempi di utilizzo degli utensili vibranti e/o dei macchinari ed i risultanti
livelli di esposizione giornaliera.
Tali livelli, a seconda dei casi, si riferiscono alle vibrazioni trasmesse al sistema
mano-braccio e/o trasmesse al corpo intero.
A conclusione della sezione, nell’Allegato 3, è presente una pagina non
compilata a disposizione del medico competente che, a seguito della consultazione del
documento, può riportare le proprie osservazioni, proposte, precisazioni in merito o
ancora motivazioni circa la periodicita' della sorveglianza sanitaria dei lavoratori.
Elenco dei lavoratori esposti a vibrazioni meccaniche
Nominativo lavoratore
Scheda
N°
Cognome
Nome
Qualifica
1
Socio d'impresa
2
Socio d'impresa
3
Operaio
4
Operaio
5
Operaio
6
Operaio
7
Operaio
8
Operaio
9
Operaio
10
Apprendista
Data cessazione
rapporto
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VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE ALLE VIBRAZIONI MECCANICHE – D. LGS. 187/2005
Ditta:
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
RIEPILOGO DELLE ESPOSIZIONI DEI
LAVORATORI
Nella presente sezione è riportato il riepilogo dei valori di esposizione
giornaliera dei lavoratori alle vibrazioni meccaniche (trasmesse al sistema mano-braccio
e/o corpo intero).
Scheda
N°
Nominativo lavoratore
VIBRAZIONI
VIBRAZIONI
TRASMESSE AL TRASMESSE AL
SISTEMA MANO CORPO INTERO
m/s 2
BRACCIO m/s 2
1
1,1
0,2
2
4,3
Non Esposto
3
1,4
0,2
4
1,5
0,2
5
4,8
0,6
6
4,8
0,6
7
4,8
0,6
8
0,6
0,2
9
1,5
0,2
10
0,1
Non Esposto
Per tutti gli obblighi e gli adempimenti conseguenti ai vari livelli di esposizione si deve
consultare la sezione “ADEMPIMENTI CONSEGUENTI ALLA VALUTAZIONE”.
Pag. 10 di 23
VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE ALLE VIBRAZIONI MECCANICHE – D. LGS. 187/2005
Ditta:
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
MISURE TECNICHE E ORGANIZZATIVE
ATTUABILI PER RIDURRE I RISCHI DA
VIBRAZIONI
A seguito della valutazione dell’esposizione dei lavoratori a vibrazioni
meccaniche, al fine di ridurre al minimo l'esposizione dei lavoratori e i rischi che ne
conseguono, si elencano di seguito le misure ed azioni attuabili ritenute opportune:
Misure organizzative
¾ Programmare riunioni di informazione e adeguata formazione dei lavoratori su:
• risultati della valutazione del rischio
• valori limite di esposizione e valori d'azione
• rischi derivanti dall’esposizione alle vibrazioni meccaniche e potenziali lesioni
derivanti dalle attrezzature di lavoro utilizzate
• utilita' e modo di individuare e di segnalare sintomi di lesioni
• misure ed interventi adottati a seguito della valutazione, per eliminare o a ridurre
al minimo i rischi derivanti dalle vibrazioni
• uso corretto e sicuro delle attrezzature di lavoro, per ridurre al minimo
l’esposizione alle vibrazioni meccaniche
• adeguate procedure di lavoro che riducono al minimo l’esposizione alle
vibrazioni meccaniche
• disposizioni e istruzioni a cui i lavoratori devono conformarsi
• significato e ruolo della sorveglianza sanitaria, circostanze nelle quali i
lavoratori ne sono soggetti
¾ Attuare, in accordo con il medico competente, la specifica sorveglianza sanitaria dei
lavoratori
¾ Organizzare l’attività lavorativa in modo da favorire:
• la rotazione dei lavoratori per le attività che espongono a livelli di vibrazione
superiori ai valori limite di esposizione giornaliera (esempi)
• pause “di riposo” dall’utilizzo di utensili vibranti o macchinari
• la limitazione della durata e dell'intensita' dell'esposizione
¾ Verificare la possibilità di riorganizzazione dei luoghi e dei posti di lavoro
¾ Verificare la possibilità di introdurre metodi di lavoro che comportano una minore
esposizione a vibrazioni
¾ Fornire guanti che attenuano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio (ad
esclusione dell’utilizzo di martelli demolitori a percussione)
¾ Fornire, ai lavoratori esposti, adeguati indumenti per la protezione dal freddo e
dall'umidita'
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VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE ALLE VIBRAZIONI MECCANICHE – D. LGS. 187/2005
Ditta:
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¾ Disporre ed esigere che i lavoratori:
• osservino le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro ai fini della
protezione collettiva ed individuale
• segnalino al datore di lavoro o al preposto eventuali anomalie rilevate,
adoperandosi, nell’ambito delle loro competenze e possibilità, per eliminare o
ridurre dette anomalie
• non rimuovano o modifichino, senza autorizzazione, i dispositivi di protezione
collettiva o individuali
• non compiano di propria iniziativa operazioni o manovre non di propria
competenza che possano compromettere la protezione o la sicurezza
¾ Verificare periodicamente:
• il corretto utilizzo da parte dei lavoratori dei mezzi individuali di protezione
nelle attività che li espongono alle vibrazioni meccaniche
• la corretta manutenzione, da parte dei lavoratori, dei mezzi individuali di
protezione di cui sono dotati
Interventi su impianti, macchinari e utensili vibranti
¾ Provvedere a regolari manutenzioni di impianti, macchinari e utensili vibranti per
evitare l’aumento dei livelli di vibrazione (corretti ingrassaggi, lubrificazioni,
verifica del grado di usura degli organi in movimento, ecc.)
¾ Utilizzo di utensili adatti all’uso e con grado di usura corretto
¾ Verificare la possibilità di introdurre o sostituire macchinari e/o utensili che, tenuto
conto del lavoro da svolgere, producono un minor livello di vibrazioni
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VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE ALLE VIBRAZIONI MECCANICHE – D. LGS. 187/2005
Ditta:
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ADEMPIMENTI CONSEGUENTI ALLA
VALUTAZIONE
Il D. Lgs. 19 agosto 2005 n° 187 prescrive le misure per la tutela della salute e
per la sicurezza dei lavoratori che sono esposti o possono essere esposti a rischi
derivanti da vibrazioni meccaniche
Tali misure sono riportate di seguito, assumendo come parametro di riferimento
i livelli di esposizione giornaliera dei lavoratori alle vibrazioni meccaniche.
Livelli di
esposizione
Misure di
tutela
Lavoratori
minori di 18
anni
Valutazione
del rischio
SEMPRE
Compiti e responsabilità
¾ Divieto di adibire gli adolescenti (minori di età compresa tra
i 15 e i 18 anni di età, non più soggetti all'obbligo scolastico)
a lavori con impieghi di martelli pneumatici, mole ad albero
flessibile e altri strumenti vibranti; uso di pistole fissachiodi
di elevata potenza (art. 7, D.Lgs. 4 agosto 1999, n. 345).
¾ Effettuare la valutazione dell’esposizione dei lavoratori alle
vibrazioni meccaniche durante il lavoro
¾ Aggiornare periodicamente la valutazione dei rischi, e in
ogni caso senza ritardo se vi sono stati significativi
mutamenti ai fini della sicurezza e della salute dei lavoratori
che potrebbero averla resa superata, oppure quando i risultati
della sorveglianza sanitaria ne richiedano la necessita' (per
esempio se la sorveglianza sanitaria ha rivelato, in uno o più
lavoratori, l'esistenza di anomalie imputabili ad esposizione a
vibrazioni)
Misure di
¾ Eliminare i rischi alla fonte o ridurli al minimo e, in ogni
prevenzione e
caso, a livelli non superiori ai valori limite di esposizione
protezione ¾ Quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne richiedano
la necessita', sottoporre a revisione le misure predisposte per
eliminare o ridurre i rischi, tenendo conto del parere del
medico competente nell'attuazione delle misure necessarie
per eliminare o ridurre il rischio.
(segue)
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Ditta:
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(continua)
Livelli di
esposizione
SEMPRE
Misure di
tutela
Compiti e responsabilità
¾ Il datore di lavoro garantisce che i lavoratori esposti a rischi
derivanti da vibrazioni meccaniche sul luogo di lavoro
ricevano informazioni e una formazione adeguata sulla base
della valutazione dei rischi, con particolare riguardo:
a) alle misure adottate volte a eliminare o a ridurre al
minimo i rischi derivanti dalle vibrazioni meccaniche;
b) ai valori limite di esposizione e ai valori d'azione;
Informazione
c) ai risultati delle valutazioni e misurazioni delle
e formazione
vibrazioni meccaniche effettuate e alle potenziali lesioni
dei lavoratori
derivanti dalle attrezzature di lavoro utilizzate;
d) all'utilita' e al modo di individuare e di segnalare sintomi
di lesioni;
e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a
una sorveglianza sanitaria;
f) alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo
l'esposizione a vibrazioni meccaniche.
(segue)
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VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE ALLE VIBRAZIONI MECCANICHE – D. LGS. 187/2005
Ditta:
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(continua)
Livelli di
esposizione
Misure di
tutela
Compiti e responsabilità
Persistono tutti i compiti e le responsabilità già esposti ed
inoltre:
¾ Elaborazione e applicazione di un programma di misure
tecniche o organizzative, volte a ridurre al minimo
l'esposizione e i rischi che ne conseguono, considerando in
particolare:
a) altri metodi di lavoro che richiedono una minore
esposizione a vibrazioni meccaniche;
b) la scelta di attrezzature di lavoro adeguate concepite nel
rispetto dei principi ergonomici e che producono, tenuto
conto del lavoro da svolgere, il minor livello possibile di
vibrazioni;
c) la fornitura di attrezzature accessorie per ridurre i rischi
di lesioni provocate dalle vibrazioni, quali sedili che
attenuano efficacemente le vibrazioni trasmesse al corpo
SUPERIORI AI
Misure di
intero e maniglie o guanti che attenuano la vibrazione
VALORI DI
prevenzione e
trasmessa al sistema mano-braccio;
protezione
AZIONE
d) adeguati programmi di manutenzione delle attrezzature
di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul luogo di
lavoro;
e) la progettazione e l'organizzazione dei luoghi e dei posti
di lavoro;
f) l'adeguata informazione e formazione dei lavoratori
sull'uso corretto e sicuro delle attrezzature di lavoro, in
modo da ridurre al minimo la loro esposizione a
vibrazioni meccaniche;
g) la
limitazione
della
durata
e
dell'intensita'
dell'esposizione;
h) l'organizzazione di orari di lavoro appropriati, con
adeguati periodi di riposo;
i) la fornitura, ai lavoratori esposti, di indumenti per la
protezione dal freddo e dall'umidita'.
(segue)
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Ditta:
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(continua)
Livelli di
esposizione
Misure di
tutela
Compiti e responsabilità
¾ I lavoratori esposti a livelli di vibrazioni superiori ai valori
SUPERIORI AI
VALORI DI
AZIONE
d'azione sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria.
La sorveglianza viene effettuata periodicamente, di norma
una volta l'anno o con periodicita' diversa decisa dal medico
competente con adeguata motivazione
riportata
nel
documento di valutazione dei rischi e resa nota ai
rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori in funzione
della valutazione del rischio.
¾ I lavoratori esposti a vibrazioni sono inoltre sottoposti alla
sorveglianza sanitaria, quando, secondo il medico
competente, l'esposizione alle vibrazioni e' tale da rendere
possibile l'individuazione di un nesso con una malattia
identificabile o con effetti nocivi per la salute ed e' probabile
Sorveglianza
che la malattia o gli effetti sopraggiungano nelle particolari
sanitaria
condizioni di lavoro dei lavoratori ed esistono tecniche
sperimentate che consentono di individuare la malattia o gli
effetti nocivi per la salute.
¾ Nel caso in cui la sorveglianza sanitaria riveli, in uno o più
lavoratori, l'esistenza di anomalie imputabili ad esposizione a
vibrazioni, il datore di lavoro prende le misure affinche' sia
effettuata una visita medica straordinaria per tutti gli altri
lavoratori che hanno subito un'esposizione simile.
¾ Il medico competente, per ciascuno dei lavoratori sottoposti
a sorveglianza sanitaria, provvede ad istituire e aggiornare
una cartella sanitaria e di rischio. Nella cartella sono, tra
l'altro, riportati i valori di esposizione individuali comunicati
dal datore di lavoro per il tramite del servizio di prevenzione
e protezione.
(segue)
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Ditta:
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(continua)
Livelli di
esposizione
Misure di tutela
Compiti e responsabilità
Persistono tutti i compiti e le responsabilità già esposti ed
inoltre:
Misure di
prevenzione e
protezione
¾ Se, nonostante le misure di prevenzione e protezione
adottate dall’azienda, il valore limite di esposizione e'
stato superato, il datore di lavoro prende misure
immediate per riportare l'esposizione al di sotto di tale
valore, individua le cause del superamento e adatta di
conseguenza le misure di protezione e prevenzione per
evitare un nuovo superamento.
Richiesta di
¾ Nel caso di attivita' lavorative in cui l'esposizione di un
deroga al rispetto
lavoratore alle vibrazioni meccaniche e' abitualmente
dei valori limite
inferiore ai valori di azione, ma varia sensibilmente da un
di
esposizione
momento all'altro e puo' occasionalmente superare il
SUPERIORI AI
valore limite di esposizione, il datore di lavoro puo'
VALORI
richiedere, all'organo di vigilanza territorialmente
LIMITE
competente, la deroga al rispetto dei valori limite, a
condizione che il valore medio dell'esposizione calcolata
su un periodo di 40 ore sia inferiore al valore limite di
esposizione e si dimostri, con elementi probanti, che i
rischi derivanti dal tipo di esposizione cui e' sottoposto il
lavoratore sono inferiori a quelli derivanti da un livello di
esposizione corrispondente al valore limite. Tale deroga è
concessa, per un periodo massimo di quattro anni, è
rinnovabile e può essere revocata quando vengono
meno le circostanze che l’hanno giustificata.
Sorveglianza
sanitaria
¾ La concessione delle deroghe al rispetto dei valori
limite
di
esposizione
è
condizionata
all'intensificazione della sorveglianza sanitaria.
(fine)
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VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE ALLE VIBRAZIONI MECCANICHE – D. LGS. 187/2005
Ditta:
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ALLEGATI
1. SCHEDE DI VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI ALLE
VIBRAZIONI MECCANICHE
2. VERBALE DI CONSULTAZIONE DEL DATORE DI LAVORO SULLE
MANSIONI LAVORATIVE ED I TEMPI DI ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI
ALLE VIBRAZIONI MECCANICHE
3. OSSERVAZIONI, PROPOSTE, PRECISAZIONI, A CURA DEL MEDICO
COMPETENTE / MOTIVAZIONI CIRCA LA PERIODICITA' DELLA
SORVEGLIANZA SANITARIA DEI LAVORATORI
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VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE ALLE VIBRAZIONI MECCANICHE – D. LGS. 187/2005
Ditta:
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Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
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ALLEGATO N° 1
(schede di valutazione dell’esposizione dei lavoratori alle
vibrazioni meccaniche)
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Confartigianato Cuneo srl - Sicurezza ed Ambiente
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SCHEDA PERSONALE DI RISCHIO N° 1
Ditta:
0
Qualifica: Socio d'impresa
Cognome:
0
Nome:
0
0 27 novembre 2006
Il lavoratore:
(firma)
Il datore di lavoro:
(firma)
Confartigianato Cuneo srl - Sicurezza ed Ambiente
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SCHEDA PERSONALE DI RISCHIO N° 1
VIBRAZIONI TRASMESSE AL SISTEMA MANO-BRACCIO
Pos.
1
2
3
UTENSILE VIBRANTE / MACCHINARIO
Seghetto alternativo BOSCH
Avvitatore pneumatico
Trapano pneumatico
Esposizione giornaliera alle vibrazioni (m/s2)
Aw
(m/s2)
3,8
4,0
14,0
TOT.
UTILIZZO
%
0,1
1
0,5
1,6
1,1
Si ricorda che le classi di esposizione individuate dal D.Lgs. 187/2005 sono le seguenti:
VIBRAZIONI TRASMESSE AL SISTEMA MANO BRACCIO
NON SUPERIORE AL
VALORE D’AZIONE
GIORNALIERO 2,5 m/s2
COMPRESO
TRA 2,5 e 5 m/s2
SUPERIORE AL VALORE
LIMITE DI ESPOSIZIONE
GIORNALIERO 5 m/s2
VIBRAZIONI TRASMESSE AL CORPO INTERO
Pos.
1
UTENSILE VIBRANTE / MACCHINARIO
Utilizzo carrello sollevatore
Esposizione giornaliera alle vibrazioni (m/s2)
Aw
(m/s2)
1,6
TOT.
UTILIZZO
%
1
1
0,2
Si ricorda che le classi di esposizione individuate dal D.Lgs. 187/2005 sono le seguenti:
VIBRAZIONI TRASMESSE AL CORPO INTERO
NON SUPERIORE
AL VALORE D’AZIONE
2
GIORNALIERO 0,5 m/s
COMPRESO
TRA 0,5 e 1,15 m/s2
SUPERIORE AL VALORE
LIMITE DI ESPOSIZIONE
GIORNALIERO 1,15 m/s2
Confartigianato Cuneo srl - Sicurezza ed Ambiente
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SCHEDA PERSONALE DI RISCHIO N° 2
Ditta:
0
Qualifica: Socio d'impresa
Cognome:
0
Nome:
0
0 27 novembre 2006
Il lavoratore:
(firma)
Il datore di lavoro:
(firma)
Confartigianato Cuneo srl - Sicurezza ed Ambiente
______________________________________________________________________________
SCHEDA PERSONALE DI RISCHIO N° 2
VIBRAZIONI TRASMESSE AL SISTEMA MANO-BRACCIO
Pos.
1
2
3
4
5
6
UTENSILE VIBRANTE / MACCHINARIO
Trapano tassellatore BOSCH
Seghetto alternativo BOSCH
Smerigliatrice angolare a disco BOSCH
Trapano avvitatore a batteria
Trapano elettrico portatile
Sega circolare portatile
Esposizione giornaliera alle vibrazioni (m/s2)
Aw
(m/s2)
20,0
3,8
8,3
2,4
9,0
3,0
TOT.
UTILIZZO
%
3
4
4
6
3
4
24
4,3
Si ricorda che le classi di esposizione individuate dal D.Lgs. 187/2005 sono le seguenti:
VIBRAZIONI TRASMESSE AL SISTEMA MANO BRACCIO
NON SUPERIORE AL
VALORE D’AZIONE
GIORNALIERO 2,5 m/s2
COMPRESO
2
TRA 2,5 e 5 m/s
SUPERIORE AL VALORE
LIMITE DI ESPOSIZIONE
GIORNALIERO 5 m/s2
Ditta:
___________________________________________
Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
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ALLEGATO N° 2
(verbale di consultazione del datore di lavoro sulle mansioni
lavorative ed i tempi di esposizione dei lavoratori alle vibrazioni
meccaniche)
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Ditta:
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ALLEGATO N° 3
(osservazioni, proposte, precisazioni a cura del Medico
Competente / motivazioni circa la periodicita' della sorveglianza
sanitaria dei lavoratori)
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
Pag. 21 di 23
VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE ALLE VIBRAZIONI MECCANICHE – D. LGS. 187/2005
Ditta:
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Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
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AGGIORNAMENTI
Il presente documento di valutazione dei rischi fa riferimento ad una precisa
realtà lavorativa, come è risultata alla data del sopralluogo.
Come previsto dall’art. 4 comma 8 del D.Lgs. 19 agosto 2005 n° 187, la
valutazione dei rischi verrà aggiornata periodicamente dal datore di lavoro e in ogni
caso se vi sono stati significativi mutamenti ai fini della sicurezza e della salute dei
lavoratori, oppure quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne rilevino la necessita'.
Inoltre il presente documento verrà integrato con eventuali aggiornamenti, nei
seguenti casi:
•
•
assunzione di lavoratori che risulteranno esposti a vibrazioni meccaniche e
predisposizione di eventuali nuove schede di esposizione;
lavoratori adibiti a nuove mansioni, per le quali risulta modificata
l’esposizione alle vibrazioni e predisposizione di eventuali nuove schede di
esposizione;
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VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE ALLE VIBRAZIONI MECCANICHE – D. LGS. 187/2005
Ditta:
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Confartigianato Cuneo SRL - Sicurezza ed Ambiente
___________________________________________
SOMMARIO
PREMESSA __________________________________________________________ 2
SCOPO DEL DOCUMENTO ____________________________________________________ 2
L’AZIENDA E L’ATTIVITÀ LAVORATIVA ________________________________________ 3
METODOLOGIA _____________________________________________________ 4
DEFINIZIONI ______________________________________________________________ 4
METODOLOGIA DI INDAGINE _________________________________________________ 4
CALCOLO DELL’ESPOSIZIONE GIORNALIERA DEI LAVORATORI ALLE VIBRAZIONI
MECCANICHE _____________________________________________________________ 5
RISULTATI DELL’INDAGINE _________________________________________ 7
ELENCO UTENSILI E/O MACCHINARI E RELATIVI LIVELLI DI VIBRAZIONE MECCANICA __ 7
SCHEDE DI VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE ALLE VIBRAZIONI MECCANICHE _______ 9
ELENCO DEI LAVORATORI ESPOSTI A VIBRAZIONI MECCANICHE ____________________ 9
RIEPILOGO DELLE ESPOSIZIONI DEI LAVORATORI ___________________ 10
MISURE TECNICHE E ORGANIZZATIVE ATTUABILI PER RIDURRE I
RISCHI DA VIBRAZIONI _____________________________________________ 11
MISURE ORGANIZZATIVE ___________________________________________________ 11
INTERVENTI SU IMPIANTI, MACCHINARI E UTENSILI VIBRANTI ____________________ 12
ADEMPIMENTI CONSEGUENTI ALLA VALUTAZIONE __________________ 13
ALLEGATI _________________________________________________________ 18
ALLEGATO N° 1 _________________________________________________________ 19
(SCHEDE DI VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI ALLE VIBRAZIONI
MECCANICHE) ____________________________________________________________ 19
ALLEGATO N° 2 _________________________________________________________ 20
(VERBALE DI CONSULTAZIONE DEL DATORE DI LAVORO SULLE MANSIONI LAVORATIVE
ED I TEMPI DI ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI ALLE VIBRAZIONI MECCANICHE) ______ 20
ALLEGATO N° 3 _________________________________________________________ 21
(OSSERVAZIONI, PROPOSTE, PRECISAZIONI A CURA DEL MEDICO COMPETENTE /
MOTIVAZIONI CIRCA LA PERIODICITA' DELLA SORVEGLIANZA SANITARIA DEI
LAVORATORI) ____________________________________________________________ 21
AGGIORNAMENTI __________________________________________________ 22
SOMMARIO ________________________________________________________ 23
Pag. 23 di 23
VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE ALLE VIBRAZIONI MECCANICHE – D. LGS. 187/2005
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Il comparto artigiano