www.gazzetta.it martedì 15 aprile 2014 1,30 € REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO ITALIA anno 118 numero 89 Numero 89 Anno 118 DOMENICALI LASCIA ilCommento UNA MOSSA INUTILE PERÒ NECESSARIA «Mi dimetto, colpa mia Alla Ferrari serve una scossa» DI UMBERTO ZAPELLONI La rivoluzione Ferrari è inutile, ma necessa ria. Inutile perché la stagione non verrà rad drizzata, necessaria perché non si poteva correre il rischio di compromettere anche l’anno che verrà. Un terremoto che non riu scirà a salvare il 2014, ma almeno potrà met tere le basi per un 2015 migliore. Al suo posto Montezemolo sceglie Mattiacci 3 Stefano Domenicali, 48 anni, con Alonso COLOMBO/CANONIERO ALLIEVI, CREMONESI, PERNA PAG. 2021 L’ARTICOLO A PAGINA 19 MILAN OBIETTIVO 5° POSTO: VINCERE NON BASTA GIOVINCO E LLORENTE: 20 A UDINE, LA JUVE A +8 Seedorf è in bilico SQUILLI SCUDETTO L’armata bianconera respinge la Roma: ristabilito il distacco, ora mancano 5 turni alla fine. Il titolo può arrivare già entro il mese. S’avvicina lo storico traguardo dei 100 punti. Conte punge Benitez: «Niente consigli da lui» CENITI, FROSIO, GARLANDO, GRAZIANO, OLIVERO, VELLUZZI DA PAGINA 2 A PAGINA 5 3 Sebastian Giovinco festeggiato dai compagni «giganti» dopo il gol che ha sbloccato la gara di Udine LAPRESSE INTERVISTA DOPPIA LA COPPIA D’ORO ITALIA UNA NOVITA’ CARATTERIZZA IL MAXI RADUNO AZZURRO A COVERCIANO FogniniPennetta «Amore e tennis: abbiamo fatto 13...» E’ una Nazionale multietnica Da Romulo a Paletta c’è una squadra intera di «stranieri» Report Figc: sempre meno incassi da stadio e rose vecchie 40 4 1 5> Tanti «nuovi» italiani con Pran delli. Salvini (Lega): «I doppi passaporti non mi piacciono». Lo studio sul nostro calcio: boom di trasferimenti, ma solo un terzo è oneroso, in aumento i ricavi tv, ma dal botteghino arriva solo l’8% degli introiti per i club 9 771120 506000 3 Fabio Fognini, 26 anni e Flavia Pennetta, 32 MARTUCCI A PAGINA 27 BASKET VERSO LA SFIDA COL MACCABI La promessa di Hackett «Milano sul tetto d’Europa» DI SCHIAVI A PAGINA 25 GALDI, VERNAZZA ALLE PAGINE 1617 IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI CALCIOSCOMMESSE EXTRATIME Gattuso sentito dal pm, vicina l’archiviazione Fredgol do Brasil «Gioco il Mondiale e torno in Europa» CENITI A PAGINA 11 w Perplessità sulle dimissioni di Domenicali: la Ferrari le ha accettate in un secondo e 14 millesimi 3 Rino Gattuso, 36 anni, calabrese In treno con Cellino «Porterò il Leeds in Sardegna» Serve l’EuroLeague davanti... all’Inter CECERE, LAUDISA, PASOTTO ALLE PAGINE 89 IL CASO BRUTTA VICENDA PER IL ROMANISTA Nainggolan, che bufera Lite e moglie in ospedale «Ma non l’ho picchiata» Il fatto sarebbe accaduto domenica a Cagliari. La donna ha una prognosi di 20 giorni, ma minimizza: «Soltanto un diverbio» CECCHINI, FRONGIA A PAGINA 7 3 Radja Nainggolan e la moglie, la signora Claudia ANSA NERAZZURRI PARATE E GOL DA CAMPIONI Cedere Handa e Icardi? E’ sempre più dura (Wandatweet a parte) Solo un’offertona può convincere a vendere il portiere. L’attaccante, invece, esagera sempre: ieri una foto con le corna DALLA VITE, ELEFANTE PAG. 1213 COMMENTO DI MINOLITI PAG. 19 3 Mauro Icardi e le corna twittate dopo i gol alla Samp 2 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 15 APRILE 2014 SERIE A IL POSTICIPO DELLA 33a GIORNATA JUVE DA 100 LA VOLATA SCUDETTO Legenda: Molto difficile 34ª GIORNATA Mani sullo scudetto Difficile Impegnativa 35ª Facile 36ª Molto facile In MAIUSCOLO le gare in trasferta 37ª 38ª JUVENTUS 87 Bologna SASSUOLO Atalanta ROMA Cagliari ROMA 79 FIORENTINA Milan CATANIA Juventus GENOA GDS GiovincoLlorente Ora può trionfare già entro aprile e a quote mai viste Domina l’Udinese, torna a +8 e insegue il record di punti. Campione in anticipo se batte Bologna e Sassuolo e la Roma frena con Fiorentina o Milan DAL NOSTRO INVIATO LUIGI GARLANDO UDINE Eccolo «il» terzo scudetto di fila. Abbiamo evidenziato l’articolo perché sono stati Llo rente e Giovinco a consacrarlo: il gigante e il bambino; l’artico lo «il», appunto. Bellissimo il vantaggio di Giovinco al 16’, un gol alla Del Piero allo specchio, cioè con l’altro piede. Sebastian avrebbe vestito con orgoglio il 10 del capitano volato in Au stralia. Non gliel’hanno dato, l’hanno tenuto per Tevez che se ne è dimostrato degno, diven tando presto un trascinatore. Giovinco ha atteso con pazien za, con la cocciuta convinzione del proprio valore e a Udine ha marchiato lo scudetto che arri verà. Migliore in campo per di stacco: quanto a classe, il gi gante ieri era lui. Marchio attaccanti Llorente, ex oggetto misterioso, quello che sembrava solo bello, ha chiuso il match con il 14° gol del suo splendido campionato. Una doppia firma simbolica, perché questo sarà anche (so prattutto) lo scudetto degli at taccanti. Nelle stagioni scorse la Juve dava spesso la sensazio ne di una cascata d’acqua tra vasata in un imbuto: tanto gio co, tanto dominio e poche occa sioni in proporzione. I Matri e i Vucinic facevano spazio per lo più agli incursori che rimedia vano alla stitichezza offensiva. E quando i gol non arrivavano, fioccavano i pareggi. Tevez e Llorente hanno dilatato il bec co dell’imbuto: sono scrosciati 32 gol in due. E le goccioline degli altri. Ora, scollinata l’Udi nese, l’avversaria più temibile che dovrà incrociare la Juve, a parte la Roma, è l’Atalanta che sta 41 punti più in basso. Le av versarie della Roma nelle ulti me 5 partite vantano 33 punti in più. Ma, concesso che Garcia le vinca tutte, Conte, battendo Bologna, Sassuolo e Atalanta può già festeggiare il titolo il 5 maggio, data non banale, e ri durre lo scontro diretto con i giallorossi a una gita di piacere. E se la Roma inciampa, la Juve può già far festa col Sassuolo entro fine mese o addirittura prima senza giocare grazie a Fiorentina e Milan. Per questo, la perentoria vittoria di una Ju ve magicamente rifiorita nella testa e nelle gambe, anche sen za totem quali Tevez e Vidal, è stata omologata come «vittoria scudetto»: a Udine, dove fe steggiò il tricolore del 5 maggio con un altro 20. Allora Del Pie ro e Trezeguet, stavolta Giovin co e Llorente. Pogba non è Pippo La Signora ha la testa a posto. Lo si capisce appena esce di casa. E’ in una di quelle notti da far girare la te sta che aveva quasi dimentica to. Lichtsteiner e Asamoah zompano in anticipo con antica reattività. Pogba, che nelle ulti me uscite era svampito come 16’ PRIMO TEMPO La prodezza di Giovinco La Juve sblocca la partita con una perla di Giovinco: controllo sul vertice dell’area e poi sinistro a giro sull’angolino più lontano, Sorpreso Scuffet LAPRESSE Pippo di Topolino, arpiona pal loni su palloni. E’ un gorgo di classe che risucchia la Juve tut ta dalla sua parte. Llorente cor re e si batte come se fosse alto mezzo metro in meno. L’Udine se, che si specchia nell’avversa rio con un modulo analogo, non ha scampo, perché perde tutti gli uno contro uno. Sem brava che la corsa potesse esse re l’arma di Guidolin contro una Juve stanca e invece l’Udi nese viene schiantata proprio sulla corsa. GioVinco La sentenza an nunciata dal primo spezzone di gara, cade al 16’, con la meravi glia di Giovinco che accarezza il pallone d’interno sinistro e lo manda a circumnavigare i gio vani guanti di Scuffet. Dieci mi nuti dopo il piedone di Llorente chiude in rete una serie di ca rambole da flipper generate da 26’ PRIMO TEMPO Llorente risolve in mischia Su uno schema da calcio d’angolo, si crea una mischia: Scuffet chiude su Pogba ma interviene Llorente che controlla e tocca in rete per il raddoppio LAPRESSE MARTEDÌ 15 APRILE 2014 +8 GIORNATE 19ª +8 20ª +9 +9 +14 +14 +14 +11 +11 +8 +6 21ª 22ª sosp. 23ª 24ª 25ª 26ª 27ª 28ª 29ª 30ª 31ª +8 rec. 22ª 32ª +8 numeri& STATISTICHE +14 +9 D0 UDINESE IL DISTACCO NEL GIRONE DI RITORNO +9 33ª GDS 87 laVignetta DI FROSINI Juverecord Un palo nella ripre S La festa dei giocatori juventini dopo il 20 siglato da Llorente che ha di fatto chiuso la pratica Udinese CLASSIFICA SQUADRE Ha già i punti dello scudetto di un anno fa A cinque giornate dalla fine la Juventus ha già conquistato i punti ottenuti in 38 partite nel 20122013 un angolo. Non impeccabile stavolta babyScuffet, mentre il suo maestro Buffon fa la prima parata all’88 minuto. D’accor do la forza della Juve e la man canza di stimoli forti, ma la di gnità non è una questione di punti: il popolo del Friuli, che attendeva una prova d’orgo glio, non meritava un’Udinese così sgonfia e dimessa. Il palo di Muriel nel recupero alimen ta i rimpianti. LA GAZZETTA DELLO SPORT sa lo ha colpito anche l’inconte nibile Giovinco che poi è uscito tra gli applausi di tutti, avversa ri compresi, come accadde una volta a Del Piero al Bernabeu. In questa notte almeno, il nu mero 10 dell’ex capitano avreb be vestito bene le spalle strette di Seba. La Juve, oltre ad avere messo le mani sul terzo titolo di fila, ha eguagliato il proprio re cord di vittorie (28) che risale al 194950 e si prepara ad at taccare quello assoluto dell’In ter (30). A 5 turni dal traguar do ha già gli 87 punti di un an no fa e può superare la soglia dei 100 anche pareggiandone una (a Roma?). Ma soprattutto ha dimostrato di aver ritrovato la sua forma migliore, e qualco sa in più (Giovinco), al momen to giusto: c’è un Benfica da sca valcare per poi accendere lo Ju ventus Stadium con la finale di Europa League. © RIPRODUZIONE RISERVATA PUNTI G 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33 JUVENTUS 87 ROMA 79 NAPOLI 67 FIORENTINA 58 INTER 53 PARMA 51 TORINO 48 MILAN 48 LAZIO 48 ATALANTA 46 VERONA 46 SAMPDORIA 41 GENOA 39 UDINESE 38 CAGLIARI 33 CHIEVO 30 BOLOGNA 28 LIVORNO 25 SASSUOLO 25 CATANIA 20 PARTITE RETI V N P F S 28 3 2 71 22 24 7 2 68 19 20 7 6 63 35 17 7 9 56 37 13 14 6 55 35 13 12 8 53 42 13 9 11 49 42 13 9 11 50 44 13 9 11 44 44 14 4 15 38 44 14 4 15 50 57 11 8 14 40 49 10 9 14 36 43 11 5 17 35 46 7 12 14 31 45 8 6 19 30 49 5 13 15 27 51 6 7 20 36 64 6 7 20 32 62 4 8 21 24 58 UCHAMPIONS UPRELIMINARI CHAMPIONS UEUROPA LEAGUE URETROCESSIONE 1 VICINO A TE Oltre 150 centri in tutta Italia 2 ESPERTO Personale specializzato e servizi di qualità 2 (3511) (352) 22 Scuffet; 75 Heurtaux, 5 Danilo, 11 Domiz zi; 8 Basta, 37 Pereyra, 3 Allan, 20 Yebda (dal 25’ s.t. 9 Muriel), 34 G. Silva; 32 B. Fer nandes; 10 Di Natale (dal 33’ s.t. 17 Lopez). PANCHINA 1 Brkic, 99 Benussi, 4 Naldo, 6 Bubnjic, 14 Mlinar, 18 Jadson, 27 Widmer, 66 Pinzi, 94 Zielinski, 70 Maicosuel. ALLENATORE Guidolin. CAMBI DI SISTEMA dal 25’ s.t. 352. AMMONITI Heurtaux per gioco scorretto. 1 Buffon; 4 Caceres, 5 Ogbonna, 3 Chiellini; 26 Lichtsteiner (dal 31’ s.t. 33 Isla) , 6 Pogba, 21 Pirlo, 8 Marchisio, 22 Asamoah; 14 Llo rente (dal 40’ s.t. 18 Osvaldo), 12 Giovinco (dal 37’ s.t. 9 Vucinic). PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 19 Bonucci, 13 Peluso, 20 Pa doin, 23 Vidal, 27 Quagliarella, 18 Osvaldo, 10 Tevez. ALLENATORE Conte. CAMBI DI SISTEMA nessuno. AMMONITI Ogbonna per g.s., Bonucci in pan china per proteste, Lichtsteiner per c.n.r. MARCATORI Giovinco al 16‘, Llorente al 26’ p.t. ARBITRO Rizzoli di Bologna. NOTE Paganti 11.790, incasso di 316.540; abbonati 10.472, quota non comunicata. In fuorigioco 11. Angoli 13. Recuperi: 0’ p.t.; 3’ s.t. PASSAGGI EFFETTUATI UDINESE 47% JUVENTUS 53% TIRI IN PORTA Udinese Juventus Cross effettuati 15 5 Udinese Juventus UDINESE 462 JUVENTUS 525 TIRI FUORI II IIII IIIIII UDINESE 2 JUVENTUS 4 MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 02 GOL! 16’ Perfetto sinistro a giro di Giovinco dal limite. 25’ Diagonale di Giovinco da sinistra, Scuf fet in angolo. GOL! 26’ Zampata di Llorente su azione d’angolo. IIII UDINESE 6 JUVENTUS 4 SECONDO TEMPO 24‘’Palo di Giovinco sgusciato in area dopo una percussione di Chiellini. 43’ Buffon chiude in angolo su Domizzi. 47’ Palo di Muriel in diagonale. Palle recuperate 64 PROSSIMO TURNO Sabato 19 aprile ore 15 ATALANTAVERONA CATANIASAMPDORIA CHIEVOSASSUOLO GENOACAGLIARI LAZIOTORINO MILANLIVORNO PARMAINTER UDINESENAPOLI JUVENTUSBOLOGNA ore 18.30 FIORENTINAROMA ore 21 (12) (02) (10) (12) (01) (22) (33) (33) (20) (12) 11 22 19 RETI Immobile (Torino). 18 RETI Tevez (1, Juventus). 17 RETI Higuain (5, Napoli); Toni (2, Verona). 15 RETI Palacio (Inter). 14 RETI Rossi (5, Fiorentina); Gilardino (4, Genoa); Llorente (Juventus). 13 RETI Paloschi (4, Chievo); Paulinho (3, Livorno); Balotelli (3, Milan); Destro (Roma); Cerci (5, Torino). 12 RETI Callejon (Napoli); Berardi (5, Sassuolo). 11 RETI Denis (1, Atalanta); Vidal (2, Juventus); Cassano (1, Parma). non battesse Fiorentina o Milan. Ma se i giallorossi facessero un solo punto contro viola e rossoneri (gara in anticipo venerdì 25 aprile), allora la Juventus, avendo vinto la vigilia di Pasqua con il Bologna, sarebbe campione addirittura senza giocare. 5 75 Udinese Juventus 34 20 3 3710 32 8 BARICENTRO MEDIO 53,8 metri 26 4 6 12 14 8 21 22 5 3 BARICENTRO MOLTO BASSO 46,9 metri Udinese Juventus Palle perse 124 125 Udinese Juventus la Moviola DI CEN Bonucci e Lichtsteiner: gialli pesanti, niente Bologna Gara tranquilla (sono 27 le punizioni fischiate) con Nicola Rizzoli bravo a smussare sul nascere il minimo accenno di nervosismo. I problemi maggiori l’arbitro che rappresenterà l’Italia al Mondiale li ha avuti da chi era ai margini del campo: molto nervoso in avvio Antonio Conte (richiamato dal quarto uomo) e cartellino giallo mostrato a Bonucci (era diffidato, sarà squalificato) che era in panchina. Il motivo? Proteste per un fallo non chiamato a Di Natale, che poi aveva dato il via a una ripartenza pericolosa dell’Udinese. Neppure il successivo vantaggio di Giovinco era servito a calmare gli animi. Per il resto, la squadra di casa reclama un rigore nel finire di primo tempo per un contrasto tra Caceres e Di Natale: fa bene Rizzoli a lasciar continuare. Nella ripresa da sottolineare l’altra ammonizione «pesante». La subisce Lichtsteiner, troppo lento nel lasciare il campo dopo la sostituzione: salterà la gara contro il Bologna. Corretti gli altri cartellini mostrati a Heurtaux (steso Giovinco) e Ogbonna (fallo su Di Natale). 3 AFFIDABILE Partner delle principali compagnie assicurative LA CURA PER IL TUO PARABREZZA 1 Falli fatti 12 15 MARCATORI ECCO COME PUO’ ESSERE GIA’ TITOLO IL 25 O IL 28 APRILE RINVIO AL 5 MAGGIO SEJUVE E ROMA VINCONO SEMPRE 24’ SECONDO TEMPO Giovinco sfiora il tris La Juve va vicina al terzo gol sempre con Giovinco: colpito il palo con un diagonale dopo una percussione di Chiellini IPP JUVENTUS POSSESSO PALLA 61 E’ campione se... La Juve torna a +8 sulla Roma. Dovessero continuare a vincere entrambe, bianconeri campioni il 5 maggio (con l’Atalanta) rendendo inutile RomaJuve. La Juve però potrebbe essere campione già il 28 aprile vincendo con Bologna e Sassuolo se la Roma Contrasti vinti 81% 75% 3 LA GAZZETTA DELLO SPORT 4 MARTEDÌ 15 APRILE 2014 SERIE A IL POSTICIPO DELLA 33a GIORNATA il personaggio SEBASTIAN GIOVINCO IN CINA NEL 2014 O 2015 Supercoppa: tanti paesi interessati L’ultimo è il Qatar Spunta l’interesse del Qatar per ospitare, in futuro, la Supercoppa italiana. Nei giorni scorsi il presidente di ICSS Mohammed Hanzab è stato a Milano: ne ha approfittato per parlarne col presidente di Lega Beretta e il d.g. Brunelli. Si giocherebbe a dicembre gennaio. Ma sul tavolo della Lega ci sono diverse offerte: Canada, Usa, Abu Dhabi, Dubai, Thailandia, Indonesia. Prima si dovrà chiudere il contratto coi cinesi (si va a Pechino in agosto se la Fiorentina vince la Coppa Italia, visto che il Napoli è destinato ai playoff Champions, o nel 2015), poi si vedrà. Gli stessi cinesi hanno proposto un rinnovo. Altro che formica È lui l’uomo scudetto «Volevo un gol così» Fischiato a febbraio contro il Chievo, ha ritrovato smalto e giocate. «Titolo in tasca? Ci sta entrando...». Conte lo coccola: «Deve capire che può fare la differenza anche alla Juventus» Sebastian Giovinco, 27 anni, nel 2012 è tornato alla Juve ACTION IMAGES DAL NOSTRO INVIATO G.B. OLIVERO UDINE Anche le formiche (ato miche) nel loro piccolo si ar rabbiano. Proprio vero. Poi bi sogna vedere come questa rabbia viene sfogata. In passa to Sebastian Giovinco si era mostrato arrabbiato: per le critiche, per i fischi, per l’im possibilità di mostrare le sue qualità tecniche. Spesso la rabbia è negativa: ti condizio na e ti spinge a reazioni sba gliate. Ieri sera, invece, la For mica Atomica (soprannome non tanto bello che accompa gna Giovinco da tempo) aveva la rabbia giusta, la rabbia ago nistica, la voglia di fare la dif ferenza nella serata forse più importante. A Udine Conte ha lasciato in panchina Tevez per due motivi: il dolore all’addut tore che sta condizionando l’argentino e l’ottima condizio ne di Giovinco. «Sapevo che Sebastian è in gran forma – spiega Conte – Deve capire che può fare la differenza anche nella Juve. Giovinco sta cre scendo e mi fa piacere anche perché tutti lo hanno sempre considerato un mio figlioccio, ma io non ho figliocci. Guardo solo alle qualità dei giocatori». Dai fischi agli applausi Ieri, però, per Giovinco c’era una responsabilità in più: titolare, al posto di Tevez, nella partita Giovinco: «Mi serve la fiducia del tecnico» Llorente: «Vittoria decisiva per noi» che avrebbe potuto rispedire la Roma laggiù a meno otto. E la risposta di Sebastian è stata ottima. Il gol è stato bellissi mo: dentro quell’azione c’era tecnica, ovviamente, ma an che personalità. Quella perso nalità che gli era mancata l’an no scorso e a volte anche in questa stagione. Forse adesso che sente meno pressione, che non deve difendere la maglia da titolare, che si parla di una sua cessione in estate, Giovin co ha ritrovato quella serenità che aveva a Parma e che a To rino ha avuto raramente. Il 16 febbraio Giovinco era stato fi schiato dai tifosi durante la partita contro il Chievo, aveva reagito ed era stato difeso da Conte. In meno di due mesi è cambiato tutto e anche la sua esultanza dopo il gol è stata serena e divertita. Non la fac cia rabbiosa di altre volte, ma 3 i gol di Giovinco Nel 201314 ha segnato ieri, con il Milan in campionato e con l’Avellino in Coppa Italia 16 le reti di Llorente In questa stagione lo spagnolo ha realizzato 14 gol in A e 2 in Champions un bel sorriso. E la mano alle orecchie non era una provoca zione, ma un modo per tende re la mano ai tifosi: fatemi sen tire se vi sto facendo godere. «Sono contento – racconta Se bastian – era una partita im portante. Non segnavo da tan to, è bello riuscirci in una sera ta così». Fare la differenza Giovinco analizza la gara («Siamo stati bravi a sbloccare il risultato e a gestire la partita»), il cam pionato («Lo scudetto non è in tasca, ma sta per entrarci»), il suo momento («Io voglio dare segnali positivi per me e per la squadra. Sono stato tanto in panchina, ma Tevez e Llorente hanno dimostrato di meritare di giocare»), il rapporto con Conte («E’ importante sentirlo vicino: con la sua fiducia vie ne tutto più facile»). E mentre Llorente festeggia il gol nume ro 14 («Era una partita decisi va»), Sebastian sorride felice: «Non so se questo è il gol scu detto, ma spero che venga ri cordato. Aspettavo da tempo una serata così. Io vorrei re stare alla Juve e sto cercando di fare la differenza con que sta maglia come mi chiede l’allenatore. Non credo che questa sia la miglior partita: anche l’anno scorso ho gioca to alcuni buoni incontri. Ma gari non segnavo, a Udine in vece è successo». Un gol bellis simo, di sinistro come se fosse di destro: «Sono partito con l’idea di fare esattamente quell’azione, quel tiro». Istin to, talento, sorriso. Anche le formiche atomiche nel loro piccolo si arrabbiano, ma se giocano spensierate a volte fanno la differenza. © RIPRODUZIONE RISERVATA le Pagelle UDINESE 5 YEBDA MALE ENTRA MURIEL E METTE BRIO DI MIRKO GRAZIANO 6 h Allan il migliore Là in mezzo è il meno peggio dei suoi nel disastroso primo tempo. Corsa e cuore non mancano. Ci prova anche da lontano: tiro fuori misura. Contiene l’azione di Pirlo. JUVENTUS 5,5 6 Non arriva su Giovinco, poi bravo sempre su Seba. Non proprio sicuro nell’andare incontro a Pogba, e così Llorente può firmare il 20. Prova altalenante. Inizia sbarrando bene la strada ad Asamoah. Poco attento sul 20, bravo a chiudere Giovinco lanciato a rete. TIRI 2 PASSAGGI 45 RECUPERI 9 PARATE 1 RINVII 4 TIRI SUBITI 7 CONTRASTI OK 2 LANCI 5 PASSAGGI OK 46 Finisce al tappeto troppo presto: resistenza scarsa. Trova lo specchio della porta avversaria solo nel finale. Scuffet 7 Heurtaux POGBA DOMINA MARCHISIO VICINO AL TOP Feroce come nelle migliori serate. Gara chiusa in meno di mezz’ora: di cattiveria e concretezza. 7,5 h Giovinco il migliore Udine è un campo che gli porta fortuna. L’10 è una perla: controllo e sinistro a girare veloci, precisi e di classe. Grandi giocate in serie e pure un palo. 6,5 6 Praticamente spettatore fino ai minuti finali, poi esce di piede su Di Natale e compie una gran parata per neutralizzare il diagonale di Domizzi. Straripante fisicamente. Magari non sempre preciso con la palla fra i piedi, però tosto sull’uomo. Una sola sbavatura: nel finale gli scappa Domizzi. TIRI 6 DRIBBLING OK 2 SPONDE 2 PARATE 1 RINVII 12 PRESE ALTE 2 CONTRASTI OK 1 LANCI 5 PASSAGGI OK 74 Buffon Caceres 5 6 5 5 4,5 5,5 6,5 6,5 6,5 7 6 6,5 Si trova a fronteggiare un Llorente particolarmente ispirato. Di fatto non anticipa mai il navarro, così là dietro si finisce spesso in affanno. In occasione dell’10 potrebbe accorciare più velocemente, ma è bravo Giovinco. È l’unico a impegnare Buffon con un bel diagonale. Travolto nel primo tempo da Asamoah: si fa intimidire limitandosi alla fase difensiva. Dopo l’intervallo non cambia marcia: bocciato. Fra i centrocampisti toccherebbe soprattutto a lui appoggiare e aiutare l’azione di Bruno Fernandes e Di Natale: risulta poco creativo. Inizia nella zona di Pogba, prendendo spesso «sculacciate». E non è che le cose migliorino quando va dalle parti di Marchisio Altro esterno che non spinge: pure lui, come Basta, subisce a lungo l’azione del dirimpettaio (Lichtsteiner) e dimentica la fase offensiva. A riposo Bonucci (che trova il modo di farsi ammonire dalla panchina), tocca allora all’ex granata guidare là dietro: ruvido ma concreto. Una di quelle serate da sbadigli per un gladiatore come lui, e allora cerca fortuna in avanti: gran percussione e palla per Giovinco, palo. In fase difensiva ha poco da fare, e allora spinge con continuità costringendo Gabriel Silva ad abbassare il baricentro. Apparecchia a Llorente la palla del 20. In generale domina nella tonnara di metà campo, mena quando è necessario e riparte con continuità. Allan gli chiude parecchie linee di passaggio, però il bresciano trova il modo di dettare i tempi dell’azione bianconera con la solita pulizia. Suo il tiro verso Scuffet che innesca la serie di tocchi che porta poi al 20. Condizione fisica decisamente vicina al top. CONTRASTI OK 2 LANCI 9 PASSAGGI OK 39 CONTRASTI OK 2 LANCI 8 PASSAGGI OK 66 TIRI 0 PASSAGGI OK 36 RECUPERI 9 TIRI 0 PASSAGGI OK 43 RECUPERI 7 TIRI 0 PASSAGGI OK 22 RECUPERI 3 TIRI 0 PASSAGGI OK 34 RECUPERI 2 CONTRASTI OK 1 LANCI 3 PASSAGGI OK 39 CONTRASTI OK 2 LANCI 5 PASSAGGI OK 59 TIRI 1 PASSAGGI OK 14 RECUPERI 4 TIRI 0 PASSAGGI OK 45 RECUPERI 7 TIRI 0 PASSAGGI OK 70 RECUPERI 6 TIRI 1 PASSAGGI OK 43 RECUPERI 5 Danilo Domizzi Basta Pereyra 5 5 6 s.v. Non ripete la grande prestazione dell’andata, incappa anzi in una prova leggerina: preda facile facile per i granatieri bianconeri. Due punizioni non da lui: fuori misura la prima, sulla barriera la seconda. Rare palle giocabili, comunque gestite in maniera poco convincente. Più vivacità con lui. Nel finale di gara detta l’assist a Lopez e poi colpisce il palo con un tocco sotto a vanificare l’uscita di Buffon. Spiccioli di gara per il talentino uruguaiano, che trova comunque il tempo giusto per liberare di fino Muriel davanti a Buffon. TIRI 4 DRIBBLING OK 2 SPONDE 3 TIRI 2 DRIBBLING OK 0 SPONDE 2 TIRI 2 DRIBBLING 0 SPONDE 4 TIRI 0 DRIBBLING 0 SPONDE 0 B. Fernandes Di Natale Muriel N. Lopez Yebda G.Silva 4 IL NUMERO 28 Le vittorie della Juventus, che eguaglia il proprio record ottenuto nel campionato 194950 Ogbonna Chiellini Lichtsteiner Pogba Pirlo 5 Marchisio 7,5 l’allenatore Guidolin La salvezza è in cassaforte, e non è poco in una stagione simile. Però si deve pretendere un minimo di orgoglio in certe sfide: approccio sbagliato, gara molle. 6,5 7,5 s.v. s.v. s.v. Primo tempo da ala pura: cerca sempre l’uno contro uno e mette in mezzo palloni pericolosi. Il tutto senza mai far mancare il lavoro di vanga. Prestazione tatticamente solidissima. Garantisce profondità e sponde continue. Sono ora 14 i gol in campionato, 16 quelli stagionali. Dentro dopo la mezz’ora del secondo tempo: gara chiusa e il cileno può quindi limitarsi a portare a termine senza sbavature il compitino. Ieri stesso trattamento riservato a Osvaldo. Il montenegrino non aveva giocato per nulla bene in Europa League. Zero minuti con il Livorno e zero contro il Lione, ieri solo spiccioli: serve evidentemente qualcosa in più agli occhi di Antonio Conte. TIRI 0 PASSAGGI OK 28 RECUPERI 6 TIRI 4 DRIBBLING OK 1 SPONDE 2 TIRI 0 PASSAGGI OK 7 RECUPERI 2 TIRI 0 DRIBBLING OK 0 SPONDE 0 TIRI 0 DRIBBLING OK 0 SPONDE 0 Asamoah Llorente Isla Vucinic Osvaldo l’allenatore Conte Torna a parlare alla vigilia e la Juve ricomincia a macinare il calcio di inizio stagione. Vincente la puntata su Llorente e Giovinco: il terzo scudetto di fila è ora lì, a un passo. GLI ARBITRI RIZZOLI 6,5 Inizio prudente, con parecchi «falletti» fischiati per non accendere gli animi. Gara governata poi in sicurezza e tranquillità: pochi cartellini, tutti sacrosanti. Melli 6Marzaloni 6; Orsato 6Irrati 6 MARTEDÌ 15 APRILE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5 SERIE A IL POSTICIPO DELLA 33a GIORNATA Conte: «Il Benfica? Non chiederò consigli a Benitez» Il tecnico: «Il Napoli è uscito con una portoghese. Scudetto? È presto. Il futuro? Solo a fine torneo...» DAL NOSTRO INVIATO FRANCESCO VELLUZZI UDINE E ora l’obiettivo torna a essere quello dei 100 punti. Con 87 punti e 5 partite da gio care, lo scudetto è praticamen te cosa fatta. Davanti alla faci lità con la quale la Juventus ha «scherzato» l’Udinese a casa sua viene difficile pensare che la Roma possa compiere il mi racolo. Antonio Conte, però, inquadra subito la situazione: «Bisogna stare sempre sul pez zo, siamo impegnati su due fronti, c’è bisogno di tutti. Il campionato non è finito e la Roma non mollerà, anche se devono sapere che quando ab biamo l’osso in bocca è difficile togliercelo. Comunque faccio i complimenti alla squadra, non era facile vincere qui con una squadra che sa sempre riparti re. E’ cominciata la volata fina le e noi ci siamo. Non dobbia mo curarci di niente e nessuno e pensare solo a noi stessi». Tecnico lanciatissimo verso il titolo ma che fa a tempo a riba dire: «Il mio futuro? Prima raggiungiamo gli obiettivi e poi ne parliamo». Mouriniano Il tecnico bian conero sembra sempre più il Josè Mourinho italiano. Ieri il pubblico di Udine non ha gra dito la sua gestualità, la sua esultanza plateale, quell’inci tare dalla panchina i tanti tifo si juventini presenti nella tri buna centrale al gol di Giovin co che, forse, voleva anche di re: «applauditelo, guardate l’analisi ALEX FROSIO @alexfrosio Non solo buoni attaccanti presi singolar mente, come dimostrano i gol (che si aggiungo no, naturalmente, a quelli segnati finora da Te vez), ma anche perfettamente assortiti. Fernan do Llorente e Sebastian Giovinco, il grande e il piccolo, si cercano e si trovano, raggiungendo un’intesa probabilmente studiata alla lavagna da Antonio Conte. I due attaccanti partono alli neati davanti ma in movimento si sistemano in verticale: Llorente va a «marcare» il centrale di fensivo avversario, spalle alla porta, Giovinco si sposta dietro di lui per raccogliere la sponda dello spagnolo sul pallone che il più delle volte arriva direttamente dalle retrovie. Seba, così, si Antonio Conte, 44 anni, terza stagione consecutiva sulla panchina della Juventus LAPRESSE che pure lui è un campione e ci sta facendo vincere». Conte è mouriniano nei gesti, nel mo do di esprimersi, nel trovare la battuta che dà il titolo: «Siamo entrati col piglio e l’atteggia mento giusto, io avevo lo stes so atteggiamento dei miei cal ciatori». Che difende sempre a spada tratta: «Toccatemi tutto, ma non i calciatori, per loro so no capace di andare anche contro i tifosi». Non se la pren de, infatti, neppure per i due gialli che lasceranno fuori con tro il Bologna Bonucci (ammo nito addirittura dalla panchi na) e Lichtsteiner, che è sem brato andarselo a cercare quel cartellino uscendo dal campo per la sostituzione lentamen te, ma molto lentamente: «La sorte si è accanita contro di noi, due gialli a due diffidati. Ma contiamo di recuperare presto Barzagli». Poi torna su Mou: «E’ un allenatore che ha vinto nei posti dove è andato. Un grandissimo allenatore. Io non penso di essere cambiato dai tempi dell’Arezzo, del Bari, del Siena, dell’Atalanta. Ho un carattere sanguigno. E ho un modo di vivere la partita insie me ai miei calciatori con i quali condivido gioie e dolori. Spero sempre che siano più gioie». 4 I NUMERI 30 Il record di vittorie nella Serie A a girone unico stabilito dall’Inter nel 200607; mancano 5 gare e i bianconeri, che sono a quota 28, potrebbero superarlo 32 I gol della coppia TevezLlorente: i due juventini hanno raggiunto Cerci e Immobile in testa alla classifica delle coppiebomber. Contro Rafa Non ha proble mi, invece, a rifilare l’ennesi ma stoccata a Rafa Benitez. L’assist sul tecnico napoletano stavolta glielo offre la diretta tv: «Pensa che chiederà qual che consiglio a Benitez sul Benfica (prossimo avversario nella semifinale di Europa Le ague)?» Ecco il Mou che c’è in lui: «Non credo, visti i suoi pre cedenti contro le squadre por toghesi. Il Napoli è stato elimi nato dal Porto. Quindi preferi sco evitare, mi fido di più dei miei collaboratori». © RIPRODUZIONE RISERVATA QUI UDINESE IL PATRON: «PREPARAZIONE SBAGLIATA» Da Buffon a Scuffet maglia e complimenti Pozzo sgrida Guidolin DAL NOSTRO INVIATO UDINE Un finale tra abbracci, manco fosse un’amichevole. Ma aldilà del lungo rapporto tra Maurizio Domizzi e Gigi Buffon che sono usciti dal campo abbracciati ridendo e scherzando, l’abbraccio più in tenso è stato quello tra il por tierone azzurro e quello che, forse, un giorno, sarà il suo erede: Scuffet. Il primo passo l’ha fatto il vecchio, Gigi, che è andato incontro al giovane, Si mone. Uno sguardo, un ab braccio e lo scambio di maglie. Scuffet è tornato negli spoglia toi felice con un’altra maglia nera, dopo quella dell’idolo Handanovic: quella di Buffon. Gigi è corso in campo a festeg giare con i compagni con la maglia verde del non ancora maggiorenne portiere del l’Udinese. Che troverà a Cover ciano il numero più famoso d’Italia: «Sono voluto andare da Scuffet a fargli i compli menti» dice Gigi. Questo è il bello del calcio, ma l’Udinese contro la Juventus è sembrata un po’ scarica, anche le maglie nuove, col collo a v, presentate ieri in anteprima, sono da si stemare: i numeri (gialli) non si leggono. Sabato c’è il Napoli e l’atteggiamento dovrà essere diverso. E il patron Gianpaolo Pozzo non le ha mandate a di Campione ed erede Buffon e Scuffet dopo avere scambiato la maglia SKY SPORT re: «La squadra fisicamente è giù, un po’ di mea culpa a livel lo di preparazione fisica va fat to. Guidolin è un bravo allena tore, ma qualche deficienza at letica c’è. La Juve sembrava si stesse allenando». Parole pe santi che giungono, peraltro, dopo l’allontanamento di uno dei preparatori, Claudio Bor don. Francesco Guidolin non si scompone parla di «Juve troppo forte, con dei meccani smi perfetti, ha tutto in più. Noi ci abbiamo provato». Quella tra società e tecnico sembra una partita a scacchi, un gioco di mosse. Il finale è tutto da scrivere. fr. vell. © RIPRODUZIONE RISERVATA Funziona l’accoppiata LlorenteGiovinco 12 passaggi, 4 sponde, 8 conclusioni LA MOSSA 1 2 LLORENTE GIOVINCO1 3 4 GIOVINCO2 MARCHISIO POGBA LICHTSTEINER CACERES Movimento Passaggio Tiro GDS ritrova fronte alla porta e con più soluzioni aperte, non solo il tiro in porta (sfruttato magni ficamente in occasione dell’10). Il movimento dei compagni apre infatti più tracce percorribi li: Llorente fa il «dai e vai», Marchisio penetra senza palla da mezzo sinistro verso il centro, Po gba e Lichtsteiner attaccano la parte destra. Il pallone davanti è arrivato spesso dal lancio di Caceres, inaspettato costruttore d’azione: 74 i suoi passaggi positivi, che si aggiungono al suo «mestiere» abituale di difensore, rimarcato da 9 palle recuperate e 4 intercetti. Pochi cross Ma la connessione che ha funzio nato con maggior efficacia, soprattutto nella prima mezzora quando la Juve ha portata la partita dalla propria parte, è proprio quello tra Giovinco e Llorente, che si sono scambiati il pal 4 IL NUMERO 5 I cross della Juventus, che al Friuli ha preferito lo scambio corto. Per l’Udinese, invece, 15 cross, ma solo due efficaci lone un totale di 12 volte, 6 dall’italiano allo spagnolo e 6 dallo spagnolo all’italiano. In equi librio anche le sponde, due ciascuno. L’ex Athle tic è stato un po’ impreciso in appoggio (14 pas saggi sbagliati) mentre Seba ha chiuso quasi il 90% di passaggi positivi (15 su 17, gli unici due sbagliati sono arrivati in area avversaria) e 6 conclusioni totali (più 2 di Llorente). Da notare come la presenza del numero 12, e nonostante il fisico di Llorente in mezzo all’area, faccia calare drasticamente la quantità di cross, cui di solito invece la Juve ricorre spesso: appena 5 quelli messi in mezzo (calci d’angolo esclusi, da cui comunque è nato il secondo gol). Per dire, l’Udi nese che pure un pennellone in area non ce l’aveva di cross ne ha messi ben 15, peraltro solo due dei quali arrivati a destinazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA 6 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 15 APRILE 2014 MARTEDÌ 15 APRILE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 7 SERIE A QUI TRIGORIA PRIMA DELLA SFIDA DI FIRENZE C’È ANCHE IL RICORSO D’URGENZA PER LA SQUALIFICA DI DESTRO ticipato l’allenamento di oggi, vuole che la concentrazione sia massimale. In caso di vitto ria a Firenze, la Roma sarebbe matematicamente seconda e quindi in Champions diretta. Considerando che nel Repor tCalcio 2014 della Figc si sot tolinea come il valore medio della produzione nel passag gio dalla Europa League alla Champions cresca di 39,3 mi lioni (a fronte di una perdita netta di 27,1 in caso di percor so inverso), si può immagina re cosa voglia dire (visto che la Roma, tra l’altro, passa dal nulla alla Champions). Roma, una settimana che vale Garcia: «Noi non molliamo» Se vince sabato, secondo posto sicuro. Strootman: «ll peggio è passato, tornerò più forte» ANDREA PUGLIESE ROMA Ieri sera erano un po’ tutti lì, davanti alla tv. Perché se è vero che il sogno di riag ganciare la Juve è sempre più solo un sogno, è anche vero che Rudi Garcia non vuole smettere di inseguirlo. E, so prattutto, non vuole mordersi le mani in caso di (improbabi li) scivoloni bianconeri. «Le chance di riprendere la Juve sono poche — ha detto il pre sidente del Coni Giovanni Ma lagò — Garcia fa bene a cre derci, ma le valutazioni ogget tive sono diverse dalla speran za». E, allora, diciamo che la speranza è l’ultima a morire. «Noi non molliamo lo stesso», il pensiero di ieri di Rudi. Verso la Champions Del re sto, questa è una settimana importantissima per la Roma per mille motivi e abbassare la tensione sarebbe il modo peg giore per iniziarla. Rudi ha an Rudi Garcia, 50 anni, prima stagione alla Roma ANSA Attesa Mattia Prima della Fiorentina (densa di ex giallo rossi: Aquilani, Pizarro, Lupa telli, Montella, Daniele Russo, il d.s. Pradè, il dottor Pengue e la responsabile della comuni cazione Elena Turra), però, ci sarà un’altra partita importan te per la Roma e cioè il ricorso 4 I NUMERI 7 Le vittorie di fila della Roma, che non perde da Napoli (10), la partita dell’infortunio di Strootman 3 I punti che mancano alla Roma per essere certa del 2° posto e della Champions League diretta per la squalifica di 3 turni con prova tv a Mattia Destro, per il colpo ad Astori in Ca gliariRoma. I legali giallo rossi discuteranno il ricorso d’urgenza giovedì davanti al la Corte Federale, ma le pos sibilità di vittoria non sono molte e sono legate all’even tuale conferma o no della versione dell’arbitro Massa. Rincorsa Kevin E la Cham pions è il grande obiettivo di Kevin Strootman, tornato a parlare dopo l’operazione al legamento del ginocchio si nistro. «Non vedo l’ora di tor nare per giocare la Cham pions – ha detto –. Affrontare l’infortunio non è stato faci le, ma il peggio è alle spalle. Ad altri giocatori è successo lo stesso, anche io tornerò più forte». In ottica Cham pions, la Roma ha un bisogno vitale della sua energia. © RIPRODUZIONE RISERVATA Nainggolan, che grana Lite e moglie in ospedale A Da Davids a West «Ma non l’ho picchiata» fino a Schelotto: coppie nella bufera GLI ALTRI CASI Il centrocampista della Roma fermato in strada a Cagliari Prognosi di 20 giorni, la donna dice: «Soltanto un diverbio» MASSIMO CECCHINI MARIO FRONGIA S IN CAMPO E FUORI RADJA GIALLOROSSO E INSIEME A CLAUDIA 1 Che non sia un mondo di cenerentole e principi azzurri, purtroppo la cronaca ce lo ha insegnato da anni. Di sicuro però il duro litigio tra Radja Nainggolan e la moglie Clau dia – anabolizzato dai tweet in libertà dei protagonisti e dai commenti del web – ha colpito parecchio l’opinione pubblica, anche se nella pratica difficil mente ci saranno strascichi di natura giudiziaria. 2 S Accusa: doppio ricovero Il fatto sarebbe avvenuto dome nica a Cagliari, intorno alle 16. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri del nucleo ope rativo radiomobile, coordinati dal capitano Paolo Floris e dal tenente Marcello Pezzi, una telefonata di un passante ha segnalato una furibonda lite tra i coniugi, pare per motivi di gelosia. Sul posto sono arriva te le pattuglie che hanno iden tificato il calciatore belga e la moglie, nata a Iglesias ma resi dente nel capoluogo sardo. Secondo quanto è filtrato qua si subito, Nainggolan avrebbe picchiato la moglie, ma il cal ciatore ha negato. La donna, 32 anni, è stata visitata due volte all’ospedale San Giovan ni di Dio: alle 17 di domenica e ieri intorno alle 13.20, sembra per un persistente dolore al petto. Il referto parlerebbe di una prognosi di 20 giorni, vi sto che pare siano stati riscon trati lividi, escoriazioni multi ple, contusioni, un trauma chiuso all’emitorace sinistro e segni di morsi. Sono stati pre scritti farmaci e un’ulteriore lastra dopo 48 ore. Difesa: «Non è vero» In Rete si è scatenata l’indignazione e proprio per questo il belga – che di recente aveva polemiz Edgar Davids 41 anni, olandese,ex centrocampista, ha giocato con il Milan nel 19961997 e con la Juve per 7 stagioni (19972004) 1 Radja Nainggolan, 25 anni, centrocampista, gioca in Italia dal 2005. Dopo cinque stagioni al Cagliari, lo scorso gennaio è stato ceduto alla Roma; 2 Il giocatore belgaindonesiano insieme con la moglie Claudia INSIDE/TWITTER zato via web con tifosi di Milan e Napoli – ha replicato su twit ter: «Solo un litigio! Non ho assolutamente messo le mani addosso! Ma scherziamo». E poi: «Voglio dire una cosa a tutti!!! Dovete farvi i cazzi propri. Problemi in famiglia esistono, ma mani addosso no!!». E su ciò che ha letto sui siti belgi aggiunge: «Stronza te». La versione del belga – ar rivata attraverso la Roma – è totalmente diversa. La coppia avrebbe cominciato a litigare a casa perché la moglie non andava a Roma da una setti mana. Il calciatore desiderava uscire con la figlia, lei non vo leva: hanno cominciato a strattonarsi e a un certo punto lui se n’è andato. E l’ospedale? Claudia doveva andarci a pre scindere perché presto si do vrebbe sottoporre a un’opera zione all’orecchio. In ogni ca so, con un referto non superio re ai 20 giorni, la procedura d’ufficio non può partire (ma è arrivata la segnalazione in Procura per maltrattamenti e ci saranno accertamenti sul passato) e comunque Claudia ha già detto di non voler spor gere denuncia. La difesa, co munque, è arrivata anche dal la stessa moglie, che ha twitta to: «La vita di coppia è fatta di amore e litigi, i soldi non c’en trano. Chi è che non litiga col proprio marito? Si è trattato solo di un diverbio». Possibile. Queste però sono state le pa role del capitano Floris. «Quando i militari sono arri vati la giovane era chiusa in auto e piangeva. Il calciatore era nei paraggi, piuttosto ner voso, ma l’episodio era già av venuto. La ragazza ci ha riferi to di essere stata picchiata dal marito ed è stata accompagna ta al pronto soccorso. All’ag gressione, secondo il racconto della donna, avrebbe assistito anche la figlia, ma quando la pattuglia è arrivata sul posto la piccola (Aysha, 2 anni, ndr) non c’era, forse era già stata allontanata». Titoli di coda più tristi: gli insulti e le difese d’uf ficio a seconda della fede cal cistica. Come se il mondo (e la vita) si potesse giudicare solo pensando al calcio. © RIPRODUZIONE RISERVATA Taribo West 40 anni, nigeriano, ex difensore: ha giocato con l’Inter dal 1997 al 1999 e con il Milan nella stagione 19992000. In tutto 69 gare S Ezequiel Schelotto 24 anni, esterno del Parma, argentino col passaporto italiano. Ha giocato con Cesena, Catania Atalanta, Inter e Sassuolo quando i calciatori odiano le donne GUGLIELMO LONGHI Calciatori che odiano le donne: chissà, magari se Stieg Larsson fosse sopravvissuto al suo successo avrebbe dedicato un capitolo an che a loro. Quelli che giocano e picchiano. Ca pita anche nel mondo del pallone, abituato a cattiverie di ogni genere. Non esistono statisti che a riguardo, ma diversi casi eclatanti. Edgar Nel febbraio 2002 Edgar Davids sta vi vendo una stagione tribolata. Dopo la squalifi ca per la positività al nandrolone, dopo la pan china decisa da Lippi, arriva la denuncia della compagna Sarah Hagens, 23 anni: maltratta menti e minacce. Sarah, che ha avuto un figlio dal centrocampista della Juve (e prima del Mi lan), va dalla polizia di Amsterdam, esasperata e spaventata. Racconta: «Una volta Edgar mi ha stretto alla gola così a lungo che pensavo volesse uccidermi». Sarebbe stata picchiata 78 volte: in alcuni casi le ferite le avrebbero impe dito per settimane di lavorare come modella. Taribo Sempre nel 2002 Taribo West, nigeria no, ex Inter e Milan, viene denunciato dall’ex moglie Atinuke per violenze fisiche e verbali e – a detta della donna – per il matrimonio non consumato. Taribo è un personaggio ai confini della realtà: look da film comico, capelli intrec ciati come fusilli, treccine colorate stile Arlec chino in un corpo palestrato. Dice di leggere la Bibbia, di essere un predicatore e di avere un rapporto fraterno con Gesù, ma intanto picchia l’ex moglie, beve, finisce spesso nei guai per ris se e bravate varie. Si dice: è pagato per pestare e lui, che ha sempre rispettato i datori di lavo ro, è felice di farlo anche fuori dal campo. Nicolas & Ezequiel Arrivando in tempi più re centi. Nel maggio 2010 Nicolas Navarro, por tiere del River Plate, ex Napoli 20082009 (22 presenze presto dimenticate) ne fa una delle sue. E non si tratta di uno dei rinvii con cui met teva i brividi al San Paolo. In un bar di Buenos Aires picchia la compagna, Zulemita Menem, 44 anni, figlia dell’ex presidente argentino. Il 17 dicembre 2012 Ezequiel Schelotto, centro campista dell’Atalanta, nato in Argentina ma italiano, è protagonista di una notte movimen tata. Alle 3.15 la polizia lo blocca mentre trasci na l’ex fidanzata 24enne, di Bergamo. I due erano usciti da un locale, Schelotto aveva cer cato di riallacciare i rapporti. Tutto inutile. © RIPRODUZIONE RISERVATA 8 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 15 APRILE 2014 SERIE A 4 Seedorf vince ma re 2 I NUMERI anni e mezzo trascorsi dall’ultima volta in cui il Milan ha ottenuto 5 successi consecutivi (dalla 7a all’11a giornata del campionato 201112). I rossoneri sono fermi a quattro 26 i punti realizzati in quattordici gare da Clarence Seedorf sulla panchina rossonera, dove si è seduto per la prima volta il 19 gennaio in occasione di MilanVerona, prima giornata di ritorno; il suo bilancio parla di 8 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte LA VOLATA PER L’EUROPA LEAGUE Legenda: Molto difficile Difficile Impegnativa Facile Molto facile In MAIUSCOLO le gare in trasferta FIORENTINA 58 34ª Roma INTER 53 PARMA Napoli MILAN Lazio CHIEVO PARMA 51 Inter CAGLIARI Sampdoria TORINO Livorno TORINO 48 LAZIO Udinese CHIEVO Parma FIORENTINA MILAN 48 Livorno ROMA Inter ATALANTA Sassuolo LAZIO 48 Torino LIVORNO Verona INTER Bologna ATALANTA 46 Verona Genoa JUVENTUS Milan CATANIA VERONA 46 ATALANTA Catania LAZIO Udinese NAPOLI GIORNATA 35ª BOLOGNA 36ª Sassuolo 37ª LIVORNO 38ª Torino Restando così la classifica anche a fine campionato, in Europa League vanno la quarta, la quinta e la sesta: 4^ ai gironi, 5^ al playoff, 6^ all’ultimo turno preliminare. Se la Fiorentina scivola oltre il 5° posto in campionato e perde la finale di Coppa Italia: 4^ ai gironi, 5^ al playoff, Fiorentina all’ultimo turno preliminare GDS O arriva quinto o il Milan può lasciarlo a casa Rimangono dubbi sulla gestione del tecnico: deve riuscire ad arrivare davanti all’Inter CARLO LAUDISA MARCO PASOTTO La classifica lo premia, ma Clarence Seedorf è sempre in bilico. E il verdetto del Mi lan arriverà solo dopo il 18 maggio, cioè al termine dello sprint per l’Europa League. Il sofferto 10 con il Catania ha consegnato la quarta vittoria di fila e uno strascico polemi co sulle scelte tecniche del l’olandese, la prova che in ca sa Milan l’aria non è tranquil la. La querelle su Montolivo si presta alle smentite più fer ree. Resta, però, la stranezza di un allenatore che decide di utilizzare il capitano solo il sa bato sera dopo la canonica co municazione della formazio ne all’a.d. Adriano Galliani. L’autonomia del tecnico è un dogma che a Milanello viene rispettato da sempre. Solo a Silvio Berlusconi tocca critica re le scelte dei propri tecnici. Ma sempre a posteriori. Tutor E’ impossibile, allora, trovare conferme dirette su quest’argomento scottante. Nonostante ciò l’aria resta frizzante. Domenica sera See dorf era piccato quando ha si bilato: «C’è una talpa nello spogliatoio. Questo non mi piace». Una frase pesante e per certi versi fuorviante. Do po il vertice di Arcore e la di scesa in campo del tutor Gal liani i risultati sono stati posi tivi, ma a Milanello la gestione è cambiata solo in parte. Fiducia Così non muta la li nea della proprietà. A dispetto di un contratto sino al 2016 che impegna il club milanista per 2,5 milioni di euro netti a stagione, la scelta di confer mare la fiducia a Seedorf è chiaramente legata ai risulta ti. E l’ascesa delle ultime setti mane rappresenta solo un ri sultato parziale. La verità è che il Milan potrà considerarsi soddisfatto solo se la squadra riuscirà a centrare il sorpasso sull’Inter e guadagnarsi l’ac cesso all’Europa League senza dover passare dal terzo turno preliminare. Cioè grazie al quinto posto. L’ipotesi del se sto posto infatti non suscita entusiasmi perché costringe rebbe la squadra rossonera ad anticipare il via della stagione e a rinunciare alla ricca tour née negli Usa. E Seedorf ri schierebbe la giubilazione an che se entrasse in Europa dal la porta di servizio. Figuria moci, poi, se la rincorsa lasciasse un pugno di mosche in mano. Adriano Galliani, 69 anni, e Barbara Berlusconi, 29: da dicembre sono entrambi a.d. del Milan, Galliani con delega all’area sportiva, Barbara alle funzioni sociali I rischi Clarence questo lo sa benissimo. Nel faccia a faccia con Galliani prima della tra sferta romana con la Lazio gli fu detto chiaramente che la sua gestione sarebbe stata giudicata in base alla classifi ca finale di questo campiona to. E così sarà, nonostante lui nelle ultime ore si sia mostra to molto fiducioso sul tema della sua conferma. Quello dei risultati è chiaramente lo schermo della strategia socie taria. Di fronte a un successo clamoroso tutti i dubbi ver rebbero spazzati in un attimo. Ma ancora troppe incon gruenze allarmano chi dovrà prendere una decisione. Al ri guardo Silvio Berlusconi ha lasciato carta bianca ad Adria no Galliani che su questi temi ha anche il consenso di Barba ra, la sua compagna di viaggio al vertice del club. E i giudizi MARTEDÌ 15 APRILE 2014 esta a rischio 4 COSÌ AL MILAN 16 GENNAIO Seedorf, dopo l’esonero di Allegri avvenuto tre giorni prima, diventa il nuovo allenatore del Milan. Firma sino al 2016 19 GENNAIO Al debutto sulla panchina rossonera, e in generale da allenatore, l’olandese coglie un successo contro il Verona a San Siro 22 GENNAIO L’Udinese sbanca San Siro ed elimina il Milan dalla Coppa Italia 8 FEBBRAIO Milan k.o. malamente a Napoli, iniziano i primi scricchiolii Clarence Seedorf istruisce Taarabt, Kakà e Balotelli contro il Catania ANDREOLI sull’operato di Seedorf conti nuano a essere contraddittori. La riprova viene anche dal sof ferto rapporto con i giocatori, a dispetto delle tranquilliz zanti dichiarazioni di facciata. Va dato atto al neoallenatore di aver cambiato in maniera netta la sua comunicazione. Ha attenuato i personalismi che nei primi due mesi aveva no irritato non poco la fami glia Berlusconi. Ogni tanto, però tornano i riferimenti ad Allegri. E neanche questi pa ragoni rientrano nello stile Milan. Se ne deduce che gli ul timi nervosismi non sono frut to dello stress agonistico. La verità è che Seedorf sente in torno a sé un’aria strana ed è cosciente delle insidie all’oriz zonte. Al Milan pensano posi tivo, ma il piano alternativo è pronto. © RIPRODUZIONE RISERVATA 16 MARZO La sconfitta interna col Parma è il quarto k.o. consecutivo, fra cui la dolorosa eliminazione dalla Champions 23 MARZO Il Milan pareggia a Roma con la Lazio, resta in ritiro due giorni nella capitale e da lì in avanti ottiene quattro vittorie di fila d HA DETTO diario di un rapporto complicato Clarence, tre mesi ad alta turbolenza tra incomprensioni ed equivoci tattici MILANO Le vittorie di solito hanno il taumaturgico effetto di oscu rare problemi, incomprensioni e critiche. Oscurare però non equivale a rimuovere. Certe di namiche a volte restano laten ti, anche quando la situazione migliora. I primi tre mesi di Clarence Seedorf – che ricorro no proprio domani – sono stati sufficientemente turbolenti da creare e alimentare varie situa zioni piuttosto delicate. Inizial mente è stata una questione di risultati. Fino alla sconfitta col Parma l’olandese è stato ostag gio della sua stessa filosofia tattica, troppo spregiudicata e poco adatta agli uomini a di sposizione. Ma intanto hanno iniziato a farsi largo anche altri tarli. Relativi al suo modo di gestire il gruppo e di rappor tarsi col club. Ad esempio la squadra ha mal sopportato l’in troduzione dello psicologo, gli allenamenti interrotti innume revoli volte per lunghe spiega zioni tattiche, o le riunioni tec niche per reparto. Attacchi Al club invece non è piaciuto l’aver messo in cattiva luce il predecessore. Il primo attacco ad Allegri risale a un mese fa («Io uso solo la carota, il bastone è stato usato fino a quando sono arrivato io e ab biamo visto dov’era il Milan»), e in via Aldo Rossi non hanno gradito, reputandola una ca duta di stile. Sabato scorso Cla rence ci è ricaduto: «Robinho? Come tutta la squadra, all’ini zio ha avuto un grande deficit fisico». Quasi come a voler as segnare meriti e demeriti degli stenti iniziali e del filotto del l’ultimo mese. Convinzioni Il fatto è che See dorf parte da una base ferrea, perché è intimamente convinto di essere al 101 per cento l’alle natore del futuro. Nonostante il dossier che lo riguarda sia fi nito sul tavolo di Berlusconi ad Arcore, cena a cui ha partecipa to l’alta dirigenza assieme a una rappresentanza dei gioca tori. E nonostante come finirà l’annata attuale, dove i miglio ramenti sono evidenti (soprat tutto nei risultati) ma dove Se edorf fatica ad abbandonare determinati atteggiamenti. Cafu e Serginho Stavolta an che sulle scelte di formazione. Qualche esempio? E’ probabile che Montolivo non si senta par ticolarmente al centro del pro getto, e la sua scarna esultanza dopo il gol al Catania parla più di mille parole; così come Paz zini non sia felice di giocare sei minuti; che Abate sia terroriz zato dall’idea di perdere il Mondiale; che De Sciglio gra direbbe giocare anche a sini stra; e che Bonera, con Abate al rientro, preferirebbe tornare al centro (cosa peraltro detta). A proposito di esterni, l’altro ieri il tecnico a fine gara ha dichia rato: «Il calcio totale all’olan dese? Io preferirei Cafu e Ser ginho sulle fasce, ma non li ho». Non il massimo da sentirsi dire, per chi è attualmente in rosa. Senza dimenticare la que stione Tassotti: pare che il (basso) grado di coinvolgi mento del numero due, in que sti mesi, non sia aumentato di una virgola. Il rischio è eviden te: a fine stagione lui, come al cuni giocatori scontenti, po trebbero cambiare aria, impo verendo il patrimonio rossone ro. O, ben che andasse, subirebbero una svalutazione. Certo, nei confronti del tecnico c’è stato il «tutoraggio» di Gal liani nel ritiro romano, che ha prodotto dei miglioramenti. Forse ne servirebbero altri. S 9 IL CAPITANO ROSSONERO Carica Montolivo «Adesso però viene il difficile» Su Andujar «Il portiere ha colpe sul mio gol? Ho calciato d’esterno, il pallone rientrava. Non era affatto facile da prendere un tiro del genere Il tiro di Riccardo Montolivo, 29 anni, che ha dato l’10 al Milan col Catania ANSA S Su Pazzini «Pazzini con Balotelli? Certo, è una delle soluzioni che ha a disposizione Seedorf. Stiamo tutti lavorando per trovare l’assetto migliore» S La gioia di Riccardo Montolivo dopo il gol vittoria al Catania, la sua terza rete in campionato LAPRESSE «Siamo tornati in corsa per l’Europa, tutto si deciderà nelle gare contro Roma e Inter» NICOLA CECERE Domenica sera, noto ri storante nei paraggi di via Marghera. MilanCatania è fi nita da un’oretta abbondante e Riccardo Montolivo, l’eroe del match, disteso e sorriden te, siede a un tavolo in compa gnia della promessa sposa, Cristina, e di un amico. Il cli ma ideale per fare quattro chiacchiere informali sulla rincorsa dei rossoneri, che hanno ottenuto dodici punti nelle ultime quattro gare, un filotto mai riuscito in questa travagliata e discussa stagio ne. Il quarto successo lo ha re galato una sventola di Monto livo dai trenta metri, appunto. E gli occhi della dolce Cristina si illuminano mentre Riccardo prova a ricordare, senza riu scirci, altri gol dalla distanza. «Il portiere? Ho calciato forte ma colpendo un po’ di esterno così il pallone ha descritto una traiettoria a rientrare. Poi ha accarezzato il palo, insomma non è facile da prendere un ti ro del genere». No e difatti l’in quadratura tv da dietro alla porta testimonia di come An dujar non abbia potuto coglie re subito la direzione. «Mi fa piacere che sia venuto un bel gol, ma la cosa più importante è che ci ha consentito di accor ciare il distacco. C’è il lavoro di tutti, comunque, dietro questa ripresa». c.lau.m.pas. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA GAZZETTA DELLO SPORT Ora anche voi siete ufficial mente in corsa per l’Europa... «Beh dopo molti passi falsi e occasioni mancate abbiamo il dovere di provarci sapendo perfettamente che adesso pe rò viene il difficile perché ci aspetta un calendario impe gnativo. Troveremo la Roma e l’Inter in rapida successione, poi Bergamo. E se va male non si potrà più porre riparo». Già, si decide lì. Prima però, cioè sabato, voi siete di nuovo in casa mentre l’Inter va a Par ma, scontro che può aiutarvi. «Sì, ma noi dovremo rima nere concentrati sul Livorno, che si batte per salvarsi e vorrà portare a casa qualcosa». Cercando di elevare la qua lità delle prestazioni, magari «Col Catania non abbiamo giocato bene, verissimo». Meno male che siete una squadra di tiratori, il suo è il di ciottesimo gol da lontano. Non può aiutare mettere Pazzini centravanti d’area con Balo? «Certo, è una soluzione a disposizione di Seedorf. Qui al Milan stiamo lavorando tutti per trovare l’assetto migliore. Ma io faccio il giocatore e quindi posso solo dire di esse re felice di avere segnato una rete da tre punti». Un capitano politicamente corretto. Che, da centrocampista, magari preferirebbe poter avere da vanti una doppia possibilità di scarico anche in Nazionale. Ma non entra nel merito: le scelte sono dei tecnici. Monto livo è da Prandelli insieme con Balotelli, El Shaarawy, Poli e Abate (De Sciglio, convocato, è out). Dopo la Juve (sette uo mini), il Milan è il maggior fornitore azzurro: questa rosa quindi, non è poi così scarsa. © RIPRODUZIONE RISERVATA 10 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 15 APRILE 2014 MARTEDÌ 15 APRILE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 11 CALCIOSCOMMESSE L’INTERROGATORIO 4 Gattuso dal pm Dubbi chiariti: l’archiviazione è ora più vicina L’ex milanista spiega i contatti col Civ: sul penale basta, ma c’è il nodo di possibili scommesse vietate. La palla a Palazzi? FRANCESCO CENITI Lunedì in Procura per Ri no Gattuso: ieri il pm Roberto di Martino, titolare dell’inchiesta sul calcioscommesse (iniziata nel giugno 2011), ha sentito l’ex di Milan e Nazionale indagato dallo scorso dicembre a causa di una serie di contatti telefoni ci avuti negli anni passati con uno degli arrestati (Francesco Bazzani, detto il Civ). Sono ser vite un paio d’ore per chiarire i passaggi contestati all’ex tecni co del Palermo nell’ordinanza firmata dal Gip Guido Salvini e che aveva portato anche a una perquisizione nella casa di Gat tuso e al sequestro di materiale informatico (un pc soprattut to). Alla fine chiara la soddisfa zione del campione del Mondo 2006 e dei suoi avvocati (in te sta Eriberto Rossi) per come so no andate le cose: se non ci sa ranno dei colpi di scena dal ma xi incidente probatorio in corso su tutti gli apparecchi prelevati nel corso dell’inchiesta, l’archi viazione per Ringhio sembra scontata nonostante qualche discrepanza sulla versione for nita per giustificare i contatti ri spetto a quella di Bazzani. Maglie in regalo Il Civ aveva detto al pm di «conoscere molto bene Gattuso e il suo amico Pi pieri». Quest’ultimo aveva con tratto con Bazzani un debito im portante (oltre 20 mila euro) per scommesse effettuate nella ricevitoria di Bologna. Il Civ aveva fatto intendere che quei soldi potevano essere stati mes si proprio «dall’amico calciato re». Agli inquirenti, però, inte ressava sapere se Gattuso fosse stato coinvolto in modo diretto (o anche indiretto) nelle mani 4 IL NUMERO 4 Gli arresti ordinati dal Gip di Cremona lo scorso dicembre nell’inchiesta sul calcio scommesse: il «Civ» Francesco Bazzani, il vecchietto Salvatore Spadaro (i due mister X), Cosimo Rinci e Fabio Quadri LE TAPPE DEL CASO Taccuino SAMPDORIA Obiang operato S Stagione già finita? Rino Gattuso, 36 anni: ultima esperienza in panchina al Palermo polazioni di partite, il reato con testato. «I contatti telefonici e le mie visite a Milanello? Solo per avere magliette in regalo», la spiegazione del Civ. Gattuso ieri ha messo molta distanza tra lui e Bazzani: ha ammesso di cono scerlo, ma in modo marginale («Uno dei tanti che pressano per avere magliette in regalo»). Sul debito contratto da Pipieri (indagato), Ringhio ha alzato un muro: «mai saputo nulla e tantomeno di scommesse». E’ il punto più fragile e delicato del racconto, ma alla Procura inte ressa poco: non c’è reato. Sem mai qualche domanda più ap profondita potrebbe arrivare da Stefano Palazzi, procuratore Fi gc: una volta letto il verbale do vrebbe convocare Gattuso per fugare i dubbi di scommesse vietate (valgono due anni di squalifica) ai tesserati. Tornan do a Cremona, gli inquirenti ri tengono giustificata dagli atti la perquisizione effettuata all’ex centrocampista, ma al momen to non ci sono elementi per un rinvio a giudizio (Ringhio dun que estraneo alle presunte com bine). Insomma, l’archiviazione dovrebbe essere scontata. Prossime tappe A proposito: solo tra maggio e giugno di Martino potrebbe tirare le som me, chiudere l’inchiesta e chie dere il processo per la stragran de maggioranza degli indagati. Due le variabili: la rogatoria chiesta a Singapore per interro gare il boss Dan Tan e i risultati dell’incidente probatorio. C’è attesa in Procura per le tante mail e i messaggi Skype riporta ti «in vita» dai tecnici. I conte nuti sarebbero interessanti, molto più delle varie intercetta zioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’indagine Nel dicembre dello scorso anno, Rino Gattuso è tra gli indagati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva, nell’ambito del nuovo filone d’inchiesta dell’indagine «Last Bet», partita due anni e mezzo prima, che porta a 4 arresti La difesa Alle accuse Gattuso replica così: «Se viene provato che mi vendevo le partite, io mi ammazzo» Solidarietà Sono tutti con Gattuso. Abete (presidente Figc) «Mi fido di lui». L’ex ct azzurro Lippi «Per Rino metto la mano sul fuoco, anzi tutte e due e anche i piedi» GENOVA (f.g.) Obiang sotto i ferri, ieri a Milano, per un inter vento di rinforzo della parete in guinale. Il giocatore farà ritorno a Genova oggi: da definire i tempi di recupero, ma è possibile che la stagione del centrocampista sia finita qui. L’intervento era stato deciso da tempo, ma il giocatore – in accordo con la società – ha atte so che la situazione di classifica della Samp fosse tranquilla, sino a salvezza acquisita, rimanendo co sì a disposizione di Mihajlovic nella fase più calda della stagione. Cer to, con risultati personali non pro prio entusiasmanti, visto che il problema fisico di cui soffriva lo ha pesantemente condizionato. Come si è visto, fra l’altro, anche nella partita di domenica al Ferra ris contro l’Inter. TESTIMONIAL OGGI A MILANO Maldini contro il cancro Intanto «batte» il Fisco MILANO Paolo Maldini ed Emiliano Mondonico saranno te stimonial della campagna «Can cro. Cancelliamolo insieme. Con il 5x1000», promossa dall’Istituto Nazionale Tumori. Oggi alle 11.30 a Milano (via Torino, angolo via della Palla) i due parteciperanno al pri mo evento per promuovere l’ini ziativa. L’ex capitano del Milan, in tanto, ha ottenuto l’annullamento di un’ingiunzione di pagamento da 750mila euro da parte dell’Agen zia delle Entrate derivante da un procedimento penale per il quale Maldini era già stato assolto con formula piena nel 2013. Ma l’in giunzione era rimasta nonostante per i giudici non avesse commes so il fatto. 12 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 15 APRILE 2014 SERIE A A UOMINI CASSA S Ricky Alvarez Il 26enne centrocampista argentino non ha ancora rinnovato ed è uno degli uomini della rosa di Mazzarri che potrebbe avere più mercato S Fredy Guarin Saltato lo scambio con Vucinic, il colombiano, 27 anni, ha rinnovato sino al 2017. Ma se arrivasse l’offerta giusta... S Andrea Ranocchia Il difensore, 26 anni, ha il contratto in scadenza nel 2015: o rinnova a fine stagione o verrà ceduto per non perderlo a parametro zero Ma l’Inter può v MATTEO DALLA VITE MILANO Quando un Paratutto torna, vien da chiedersi se poi è il caso che lo si lasci andar via. Se lo chiede l’Inter, ovvio, perché deve rientrare dei 20 milioni spesi a gennaio (Her nanes +D’Ambrosio) e perché il signor Handanovic varreb be proprio quella cifra lì: 20. City, Atletico, Monaco? Il fat to è che se arriva un’offerta così, chissà cosa succederà. «Io a queste cose non ci sto proprio dietro dice Samir : non leggo, sto bene qui e per il resto semmai dovete chiedere alla società». Quanto a lui, il discorso sarebbe chiuso. Quanto ad eventuali proposte (indecenti) che arriveranno, bé, si vedrà. Recentemente si è vociferato di Manchester Ci ty: non ci sono concrete con ferme, ma è chiaro che se ci sarà un giro di portieri a livel lo europeo, Samir potrebbe rientrare nel calderone. E così è uscito anche l’Atletico Ma drid alle prese col prestito (e caso) di Courtois. E c’è chi avanza anche le ipotesi Arse nal e Monaco, ma la verità è che al momento non ci sono proposte né il cartello «vende si» da parte dell’Inter. Inter che, eventualmente, decide rà. Meriti e sfortuna Perché quando torna il Paratutto simpaticamente gelido e fiero l’Inter che sta pianificando il futuro si fa delle domande. E gode: di una scelta così fatta a suo tempo per il dopo Julio Cesar e del fatto che Batman danovic sia tornato ai livelli da top player. Le parate su azione sono state (a suo dire) più difficili di quel rigore rim balzato a Maxi Lopez; i voli fatti coi tempi e le modalità giuste ricordano che Samir Handanovic ha tutto per esse re un pilastro dal quale ripar tire per «giocare per obiettivi più importanti», come ha giu stamente ricordato domeni ca il portierone. In tutto questo, però, parare un ri gore che poi risulta decisi vo si staglia su tutto il resto. Anche se lui non ne parla con piacere («Il valore di un portiere non si giudica dal se para un rigore o Samir Handanovic, 29 anni, portiere dell’Inter dal 201213. Qui sopra in una delle tante e decisive parate contro la Sampdoria domenica al Ferraris ANSA Tutta Europa stregata dall’Handanovic show Se arriva l’offertona... Vale 20 milioni ma continua a dire: «Io sto bene qui» Parò anche un rigore a Vidic e da piccolo li segnava no»), ecco che quel volo spet tacolare sulla propria destra ha fatto il giro d’Italia: è tor nato il pararigori, quell’eti chetta che gli avevano affib biato per meriti e che, per un po’, forse gli ha pure portato leggermente sfortuna. Perché il primo in magliaInter che aveva neutralizzato (a Na tcho, Rubin Kazan) era poi stato trasformato in gol da un tapin di Ryazantsev per un 22 finale; perché quello pa rato a Pandev non aveva fatto classifica visto che il Napoli vinse 42. Con Maxi è stato un l’altrotalento E Mazzarri parla con Kovacic Durante l’allenamento di ieri, Walter Mazzarri ha avuto un faccia a faccia di alcuni minuti con Mateo Kovacic. Il tecnico aveva fatto i complimenti al croato dopo la gara con la Sampdoria INTER.IT successone perché è sfociato nei tre punti finali. Ha parato pure... Vidic Oggi, il suo gruzzoletto di ipnotismi dagli 11 metri in carriera è il seguente: in totale (coi club) sono 22 i tiri neutralizzati su 74, vale a dire il 29,7%; in se rie A sono 16 su 55, ovvero il 29,1%. Il suo periodo d’oro fu nella stagione 201011 in ma glia Udinese: Handanovic ne parò 4 consecutivi a Eto’o (In ter), Barreto (Bari), Di Miche le (Lecce) e Hamsik (Napoli). Fu lì che nacque la storia del paratutto. E la curiosità lega ta al prossimo futuro è la se guente: Samir ha parato un solo tiro (su dieci) con la ma glia della nazionale, ed esat tamente in SloveniaSerbia 10, 11 ottobre 2011 al 17’ del secondo tempo. Domanda: ma a chi neutralizzò quel ri gore. A Nemanja Vidic, lui, fu turo nerazzurro. E ha fatto anche gol Per ulti mo, una curiosità. «Se ho mai segnato io un rigore? E come no ride Samir in mixed zone dopo il successo sulla Samp doria, certo: successe in Slo venia, quando giocavo nella Primavera». Magari il vero ri gorista dell’Inter è lui. © RIPRODUZIONE RISERVATA MERCATO PER IL CENTROCAMPO NILTON IN PIENA ASCESA, MENTRE PER LA FASCIA DESTRA C’È ANCHE L’IPOTESI WIDMER (UDINESE) Apertura Morata. L’agente: «Può succedere di tutto» L’ingaggio del baby bomber del Real non escluderebbe un arrivo in prestito di Torres ra...». Non c’è dubbio che il bomberino cresciuto nei Blancos voglia sfondare lì, ma il poco spazio concessogli da Ancelotti potrebbe portarlo al trove e sempre con la clausola di riacquisto che il Real stesso inserirebbe nell’eventuale contrat to di cessione. Al tal proposito, ecco l’agente: «Non escludo un’accelerazione dell’Inter, è una possibilità – ha detto Juanma Lopez a calcio mercato.com –. Se Alvaro potrebbe andare a Mi lano nella prossima stagione? Può essere, tutto può succedere: non ci sono novità per quanto riguarda il rinnovo con il Real Madrid». Morata ha il contratto in scadenza nel 2015. Da qui alla fine del mercato (la strada è lunga), il tormentone sarà il seguente: se arriva un’offertona, può succedere di tutto... I soggetti legati allo slogan mercatizio sono quelli già cita ti in passato: Handanovic e Icardi appunto, ma anche Guarin e magari Alvarez o Ranocchia, senza contare altre operazioni che potrebbero coinvolgere Kuzmanovic. Morata? Tutto può succedere E in caso di offer tona è chiaro che verrà affrontato il tema legato agli innesti: come già detto, se dovesse uscire baby Icardi ecco che scatterebbe l’offensiva ver so... il baby Alvaro Morata, che però ieri ha detto «resterei volentieri al Real, se mi vogliono anco Alvaro Morata, 21 anni EPA Dzeko 1°, Torres 2° Se dovesse esserci la grossa cessione, e quindi il cosiddetto Tesoretto, l’inve stimento legato a Morata non escluderebbe Fer nando Torres. Detto che il preferito è sempre Edin Dzeko (che Manuel Pellegrini avrebbe sca ricato ma che preferirebbe restare in Premier: il Tottenham lo cerca), ecco che l’ipotesi Torres 4 IL NUMERO 6 I gol di Alvaro Morata in 18 partite (con molti spezzoni) nella Liga con la maglia del Real Madrid. In Champions, un gol in 4 partite non sarebbe da scartare in tandem con Morata perché l’operazione legata al Blues sarebbe pos sibile solamente con la formula del prestito: oneroso e magari pagando parte dell’ingaggio, ma non ci sarebbe un esborso ingente di soldi. Il tesoretto di cui sopra, appunto. Quindi, o presti to o nada, sempre che l’Europa League arrivi e che El Niño decida di rilanciarsi in Italia e non nel proprio Paese (la Spagna). Widmer e Nilton Gli altri due settori da coprire sono quelli di esterno (possibilmente bivalente) e di centrocampista centrale. Per la corsia ci so no sempre in ballo Vrsaljko, Bernat e anche l’udinese Widmer. Per ciò che concerne l’interno di mezzo, Nilton resta in pole position per quali tà e prezzo, mentre a seguire Obi Mikel (solo in prestito) e Javi Garcia (idem) seguono a ruota nel taccuino pronto all’uso del d.t. Piero Ausilio. m.d.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA MARTEDÌ 15 APRILE 2014 venderli? TwitTwit I CINGUETTII DI ICARDI «Wanda, perché mi fai guidare così?». «Un uccello su un albero non teme che il ramo si rompa, perché lui non fa affidamento sul ramo ma sulle ali. Credi in te!» 4 LA GAZZETTA DELLO SPORT 13 IPOTECATO IL TERZO POSTO Napoli nel futuro 10 Riparte la caccia a Mascherano I NUMERI i gol da bonus Altre due reti e scatterebbe uno dei bonus inseriti nel contratto di Icardi, al momento a quota 8. Un’altra asticella per le presenze: ne ha 18, il bonus è a 20 I rinforzi saranno almeno 4: si tratta anche per Gonalons. In partenza Maggio, Pandev e Dzemaili. Dubbi pure su Hamsik 6 I gol segnati in trasferta da Icardi sui 18 realizzati in A sommando quelli con la Samp la scorsa stagione (10, di cui 8 in casa) e con l’Inter in questa (8, di cui 4 in trasferta) Mauro Icardi esulta sotto i tifosi dell’Inter a Genova: domenica ha segnato 2 gol PHOTO PRESS Cornatweet dopo i gol Com’ è dura trattenere lo scatenato Icardi Non tengono banco solo le 5 reti in 5 gare, Mauro alimenta il gossip anche per sbaglio. E se poi Thohir si stancasse? DAL NOSTRO INVIATO ANDREA ELEFANTE APPIANO GENTILE (Como) ieri alla Pinetina Aveva vinto la sfida del gol e anche degli attributi, ma c’è ri cascato: ha voluto stravincere e per non saper resistere alla ten tazione fototestoTwitter, Mau ro Icardi è scivolato nel cattivo gusto. Non volendo, ha detto. Già, perché ancora una volta l’erede di Batistuta (definizione del suo agente Morano) ha det to di non rendersi conto del ca sino che ogni suo tweet crea. Fi nendo per fare notizia anche più dei suoi gol (ma poi come la mentarsi di non essere giudica to solo in quanto calciatore, se è il primo a dire di non saper fare a meno dei social network?). che ci si possa credere o no, Icar di non è in Italia da ieri, dunque dovrebbe sapere che come mi nimo rischiava la caduta di stile. Perché guido così? Dunque i fatti, o meglio la foto: Icardi ieri è alla guida, tiene il volante con due dita, l’indice e il mignolo. Ognuno guida come cavolo gli pare, ci mancherebbe, ma di fat to fa le corna. E scrive pure: per ché Wandita mi fa guidare così? Già, perché? Cosa pensano i co muni mortali visto il po’ po’ di romanzone che è venuto fuori dal triangolo amoroso Mauro WandaMaxi Lopez? E invece no, invece Maurito è caduto dal le nuvole, ha detto di non aver mai pensato a nulla del genere, che quella è una cornita calcisti ca equivarrebbe a due reti, doppietta che è da domenica sera che Wanda gli fa quel segno per dirgli quanto è stato bravo a fare due gol alla Samp (di Maxi, ovvio). Si prende atto cadendo dalle nuvole: che sia vero o no, Foto, gol e pubalgia Per una volta bastava non scrivere nulla, non aggiungere scintille al fuo co già scoppiato domenica. Al li mite fermarsi alla foto di Valen tino, uno dei figli di Wanda, portato alla Pinetina (sempre alla faccia di Maxi che non gra disce), meglio ancora a quelle del viaggio in treno impegni personali verso Napoli di ieri pomeriggio. Bastava godersi quei due gol in silenzio, l’aver fatto godere l’Inter. Che non può intervenire su tweet dei suoi tesserati dedicati alla sfera privata e dunque al za ancora un po’ l’asticella della sua pazienza, almeno fino a che non arriverà troppo su. Per il momento, non poten do far altro che augurarsi che un giorno Icardi la smetta di esternare, si augura che almeno S Mauro Icardi Nella foto qui sopra, il 21enne attaccante ieri alla Pinetina insieme a Valentino, uno dei tre figli di Wanda Nara e Maxi Lopez non smetta di segnare. Che il suo finale di stagione, «imposta to» con cinque gol nelle ultime cinque partite (e per la prima volta in serie A è andato a segno in due gare consecutive), asso migli alla parte centrale del suo passato campionato, con la Samp, quando dalla 19a alla 27a giornata ne fece otto in nove partite. Che la diversa distribu zione dei suoi timbri (4 in casa e 4 fuori, l’anno scorso in trasfer ta solo due su 10) sia un buon segnale anche in vista di Parma. Che la pubalgia gli dia tregua per un altro mese, visto che al di là di un persistente ma soppor tabile fastidio, ora la sua condi zione fisica è molto più vicina al top. E anche che il suo non aver paura, il suo sapersene fregare di quanto gli accade intorno continuino ad essere un aiuto quando in campo l’aria si fa du ra; che i suoi attributi e il suo sa per giocare senza pensare trop po (quello che Mazzarri, purché non si esageri, ha chiesto a tutta la squadra) contagino anche i compagni. Perlomeno quelli che hanno dimostrato magari più attenzione tattica, più spiri to di sacrificio, ma anche di es sere meno caldi e più bloccati di lui. Quota 20 e 10 Se lo augura anche Icardi: giocando altre due partite e segnando altri due gol arriverebbe a quota 20 e 10 e dunque riscuoterebbe altri due bonus inseriti nel suo contratto. Perché si sa: non di soli gol e tweet vive l’uomo. © RIPRODUZIONE RISERVATA 0 Le volte in cui Icardi aveva segnato in due giornate di seguito prima della sequenza BolognaSamp Maxime Gonalons, 25 anni MIMMO MALFITANO NAPOLI Sei partite al termine della stagione, tra cui anche la finale di Coppa Italia del 3 maggio, contro la Fiorentina. Dopodiché i progetti futuri del Napoli saranno molto più chiari. Ci sono già state alcune anticipazioni, fatte dallo stes so Aurelio De Laurentiis che ha annunciato l’acquisto di ben quattro giocatori: un di fensore, due centrocampisti ed un attaccante. Sulla qualità dei rinforzi non dovrebbero esserci dubbi: saranno tutti di buona fattura, sicuramente di livello tale da rendere ancora più competitiva la squadra. Ci sarà anche il grande colpo, ma di ciò si parlerà soltanto dopo aver avuto la certezza di par tecipare alla fase a giorni della prossima Champions League, alla quale il Napoli dovrà arri varci disputando i prelimina ri. Centrocampo doc Il progetto avviato quest’anno da Rafa Benitez, dunque, verrà rivisto tra qualche settimana. Tecni co e presidente stanno aspet tando la finale di Coppa Italia prima di decidere dove e come mettere mano. Infatti non sa ranno soltanto gli acquisti a modificare l’attuale assetto, in lista di sbarco ci finiranno molti dell’attuale organico. Sul fronte acquisti, l’allenato re spagnolo sta lavorando alla trattativa che dovrebbe porta re Mascherano in maglia az zurra. Col centrocampista ar gentino il discorso è già stata avviato da alcuni mesi e a lu Javier Mascherano, 29 anni glio potrebbe essere definito. Sempre per il centrocampo, sono due i giocatori che Ric cardo Bigon sta seguendo: Maxime Gonalons del Lione e Ilkay Gundogan, ventiquat trenne centrocampista tede sco, di origine turca, in forza al Borussia Dortmund. Probabili partenti Per quanto riguarda la fase difensiva, Cri stian Maggio è destinato a la sciare Napoli dopo 6 anni, 174 presenze e 20 gol, finora. L’esterno destro, attraverso il suo procuratore, ha chiesto di prolungare il contratto in sca denza il prossimo anno, ma De Laurentiis ha rinviato ogni discussione. Nella stessa posi Britos e Zuniga saranno ceduti al miglior offerente E Behrami piace al Tottenham zione ci sono Goran Pandev e Blerim Dzemaili, che insieme a Britos e Zuniga dovrebbero essere ceduti al miglior offe rente. Per Behrami, invece, ci sarebbe un interessamento del Tottenham. Il dubbio più forte riguarda Hamsik: dopo il deludente rendimento di que st’anno, non è escluso che pos sa essere ceduto, dopo sette stagioni al Napoli. La sua po trebbe essere la terza cessione eccellente nel giro di tre anni: dopo Lavezzi e Cavani, infatti, andrebbe via un altro pezzo storico del nuovo ciclo avviato dal presidente 10 anni fa. © RIPRODUZIONE RISERVATA F.C. INTERNAZIONALE MILANO S.p.A. Sede in Milano – Corso Vittorio Emanuele II, 9 – Capitale sociale C 15.000.000 C.F. e n. Registro Imprese di Milano 80066310154 – R.E.A. n. 742209 CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA DEI SOCI I Signori Azionisti sono convocati in Assemblea Ordinaria il giorno 30 aprile 2014 alle ore 9.00, in prima convocazione e, occorrendo, il giorno 2 maggio 2014 stessa ora e luogo, in seconda, in Milano – Piazza della Repubblica 20, per deliberare sul seguente ORDINE DEL GIORNO: • Approvazione di conferimento di ramo di azienda in società di nuova costituzione, nonché approvazione di qualsiasi altro atto dovesse rendersi necessario ovvero opportuno al fine del suddetto conferimento. • Conferma dell’amministratore Grant Ferguson nominato per cooptazione dal consiglio di amministrazione della Società in data 21 febbraio 2014. • Varie ed eventuali. Per poter partecipare all’assemblea direttamente o per delega, ai sensi dell’art. 2370 C.C. e dell’art. 9.6 dello statuto sociale, i Signori Azionisti dovranno depositare i certificati azionari almeno tre giorni prima presso la sede sociale. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Milano, 15 aprile 2014 (Erick Thohir) 14 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 15 APRILE 2014 MARTEDÌ 15 APRILE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 15 VERONA Le mosse per il futuro È già partito il dopoIturbe Ecco Villalba, l’ultimo gioiello del vivaio San Lorenzo GIULIO DI FEO @fantedipicche Sassuolo MAURIZIO GALDI ROMA Acerbi, altra vittoria Il Tna archivia il caso Il Tribunale Antidoping proscioglie il difensore: «Nessuna violazione» «Nessuna violazione della normativa anti doping», con questa motivazione la Prima se zione del Tribunale nazionale antidoping del Coni ha accolto la richiesta di archiviazione for mulata dalla Procura per la vicenda relativa al difensore del Sassuolo, Francesco Acerbi. Acerbi il 1° dicembre, a un controllo dopo la partita con il Cagliari, era stato trovato positivo alla Gonadotropina corionica. Nel suo caso, pe rò, non si trattava di doping, ma della recidiva di un tumore ai testicoli per il quale era stato operato in luglio. Il calciatore, difeso dall’avvo cato Mattia Grassani, aveva avuto già una prima vittoria ottenendo la revoca della sospensione cautelativa che era scattata nei suoi confronti «automaticamente», all’indomani della positi vità. «Giustizia è fatta! Spero che dopo le prime pagine dedicate a Francesco quando fu sospeso ora sia concesso altrettanto spazio al suo totale proscioglimento», commenta Grassani dopo la chiusura definitiva dell’intera faccenda. Acerbi, che non ha mai assunto farmaci dopanti, ci te neva che fosse cancellata l’ombra che l’eco me diatica aveva gettato sulla sua immagine. © RIPRODUZIONE RISERVATA Francesco Acerbi, 26 anni, difensore del Sassuolo Bologna ANDREA TOSI BOLOGNA Il costruttore Salini interessato al club Ma la salvezza e il progetto del nuovo stadio sono vincolanti Spunta un nome nuovo tra i potenziali ac quirenti del Bologna. E’ quello del costruttore romano Claudio Salini, titolare della Ics Grandi Lavori, già sponsor del Varese nella stagione 200910. La Ics punta ad acquistare terreni nel la zona sudest della città (zona Caab) per edifi care un centro alimentaresalutista ma il punto d’arrivo è costruire il nuovo stadio. Quei terreni confinano con quelli acquistati dal presidente Guaraldi per costruire il nuovo centro tecnico del Bologna: di qui l’ipotesi che, in un secondo tempo e alla condizione che la squadra rossoblù sia ancora in Serie A, Salini e il suo gruppo po trebbero entrare nel club e/o rilevarne la pro prietà. Com’è noto, un mese fa Guaraldi ha as segnato allo studio legale Grassani il mandato a ricevere manifestazioni d’interesse per cedere le quote di maggioranza del Bologna. Guaraldi chiede una cauzione di 5 milioni in conto di ga ranzia per consentire la lettura dei bilanci come requisito principale di serietà e solidità dell’ac quirente. Finora ci sono stati sporadici contatti di soggetti che poi sono evaporati. © RIPRODUZIONE RISERVATA Anticipare la vendemmia non rovina il vino, specie se poi si sa cosa fare con il raccolto. A Verona ci provano, Iturbe è un boccone ghiotto per le big e bisogna pensare alla fantasia che verrà. Già preso è Chanturia, 21 anni appena fatti, trequartista georgiano passato dalle giovanili del Barça che ora sta assaggiando il campo da titolare al Cluj. E il prossimo potrebbe essere Hector «Tito» Villalba, stellina del San Lorenzo. Una trattativa già in fase avanzata, arriverebbe a titolo definitivo per 4 milioni: il ds Sogliano è già stato in Argentina e ci tornerà a breve. Intanto, visto che il ragazzo fa gola, un giro al Nuevo Gasometro lo farà anche il Napoli. Classe 1994, Hector Villalba è diventato uomo in fretta alla Villa 1-11-14 nel quartiere Flores, lo stesso barrio di Papa Francesco. «Non ho paura dei calci, da ragazzino ne ho presi tanti», dice. Diventa cuervo a 10 anni quando entra nelle giovanili del San Lorenzo, a 18 Caruso Lombardi lo fa esordire. La data d’uscita Klose, sì al rinnovo C’è il dossier arbitri dall’anonimato risale invece al 13 aprile 2013: Tito parte dal limite della sua area, si fa tutto il campo come un treno saltandone tre e infila il Racing. Il San Lorenzo poi perde 4-1, ma nel contempo nasce una stella. In questa stagione Hector Villalba, che il primo stipendio l’ha regalato a sua madre, è a 33 gare e 5 reti in totale, usa molto il sinistro e proprio per questo gioca spesso a destra, così può accentrarsi e sparare. Ricorda qualcuno? © RIPRODUZIONE RISERVATA Fiorentina GIOVANNI SARDELLI FIRENZE Febbre di Coppa Tare: «Troppi torti subiti, ci devono rispettare» Biglietti a ruba assalto dei tifosi Il tedesco verso la firma: resta altri due anni Arbitri nel mirino Intanto il club biancoceleste ha ancora i nervi a fior di pelle per certe deci sioni arbitrali del match di Napoli. «Con Banti non siamo fortunati attacca il d.s. Tare Ogni volta che arbitra un NapoliLazio succede qual cosa a nostro danno. Il rigore del 21 era viziato dal fuorigioco di Higuain e c’era pure un rigore per noi nel finale per il mani di Mesto». Banti ha arbitrato quattro degli ultimi cinque Lazio Napoli tra campionato e Coppa Italia: per la La zio sono arrivate solo sconfitte (con molte po lemiche soprattutto dopo il 43 del 2011). L’unica volta che i biancocelesti sono usciti in denni dal San Paolo è stato quando non ha ar bitrato Banti (ma Rizzoli). Le lamentele di Tare peraltro vanno oltre la partita di domenica scorsa. «Purtroppo nell’ultimo mese questa è la terza gara in cui subiamo dei torti continua il d.s. A Genova col Genoa ci è stato negato un rigore solare (su Mauri, ndr). Nella sfida inter na con l’Atalanta prima non ci è stato dato il rigore per il fallo di Benalouane su Keita e poi è stato inspiegabilmente annullato un gol a Gonzalez. In entrambe le partite questi epi sodi sono accaduti sullo 00 (poi la Lazio ha perso, ndr), traete voi le conseguenze. Meritiamo più rispetto, vogliamo gio carci ad armi pari la volata per l’Europa League. Anche un punto in più o in me no può risultare decisivo alla fine». Lazio STEFANO CIERI ROMA Il rinnovo di Klose come primo passo ver so la costruzione della Lazio che verrà. «Siamo vicini all’intesa, presto potrebbero esserci novi tà», rivela il d.s. Tare. Il prolungamento del ma trimonio tra l’attaccante tedesco e il club roma no è dunque in dirittura d’arrivo (l’accordo in vigore scade quest’anno). Klose rinnoverà per due stagioni a cifre simili a quelle che percepi sce attualmente (due milioni netti l’anno). L’at taccante di Opole compirà 36 anni a giugno, è verosimile dunque che il rinnovo contrattuale significhi quasi certamente chiudere la carrie ra nella Lazio. Miro avrà peraltro un ruolo di verso nella Lazio che verrà. Non più unico attaccante di rilievo della rosa, ma ciliegi na da mettere sulla torta con una certa par simonia. Età e acciacchi lo hanno già forte mente penalizzato quest’anno (attual mente è fermo, dovrebbe rien trare per le ultime gare di campionato), facile che lo frenino ancor di più in futu ro. E poi per l’attacco della prossima stagione la Lazio ha già preso dal Nantes il centra vanti della nazionale serba Fi lip Djordjevic ed è intenzionata a dare sempre più spazio al gioielli no Keita. Senza trascurare che, nell’ambito della trattativa che po trebbe portare Lulic alla Juve, dal club bianconero potrebbe arrivare uno tra Giovinco e Quagliarella. Al tre idee per il reparto avanzato por tano a Bergessio (Catania) e Mu riel (Udinese). Per l’anno prossi mo ci sarà peraltro da rinforzare anche la difesa: piacciono il ca gliaritano Astori e l’austriaco (del Salisburgo) Hinteregger. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL SUO RENDIMENTO IN BIANCOCELESTE PRESENZE 16 2012-13 16 36 26 8 GAZZETTA DELLO SPORT stro, a meno che Cesare Prandelli non trovi il mo do di chiamarli tutti e due. Torino 35 2011-12 2013-14 GOL Ciro e Alessio «Sono contento che Prandelli mi segua — dice Immobile — . Aver segnato tanto mi rende felice, credo che possa essere qualcosa di positivo da tenere in considerazione per le convo cazioni mondiali». Il Toro in Europa? «E’ presto per parlarne». Il presidente Urbano Cairo vorreb be trattenere i gemelli del gol. Immobile sorride: «Il presidente ci vuole bene, sia a me sia ad Alessio. In effetti noi due stiamo bene insieme. Vediamo che cosa succederà a fine stagione». Il futuro di Immobile dipende in buona parte dalla Juve, che ha la metà del cartellino. Cerci vola basso: «Non sono assolutamente sicuro di andare in Brasile come dite voi. I gol sono im portanti, ma non danno la certezza. Devo soltanto lavorare e continuare a fare bene. Sono felice per me e per il Torino, è importante che ci si ano dei granata in az zurro». Per ritrovare una coppia così forte nel Toro bisogna risa lire agli anni Settan ta, ai primi veri gemel li del gol, Ciccio Graziani e Pa olo «Puliciclone» Pulici. SEBASTIANO VERNAZZA FIRENZE Immobile a Cerci «Siamo inseparabili» I nuovi gemelli del gol ai test azzurri Ciro: «Il rinnovo? Cairo ci vuole bene...» Insieme in tutto e per tutto. Sul campo, nuovi gemelli del gol in maglia Torino: 32 gol in due. Sul treno Freccia rossa da Torino a Firenze, compagni di videogiochi via tablet. Ciro Immobile e Alessio Cerci, in rigoroso ordine di classifica marcatori, 19 gol il pri mo e 13 il secondo, sono la cop pia d’attacco del momento. As sieme al Toro e assieme in Na zionale, per questa due giorni di esami fisicomedici a Co verciano. Cerci è praticamen te certo di salire sull’aereo per il Brasile. Immobile no, è in concorrenza con Mattia De © RIPRODUZIONE RISERVATA Lunga coda di tifosi per i biglietti di coppa VIOLANEWS.COM Da ieri la seconda vendita per la finale Della Valle: «1000 vittorie, un orgoglio» E’ già Finale. Almeno per i tifosi. Il 3 maggio Fiorentina e Napoli si contenderanno la Coppa Ita lia in campo, ma lo spettacolo sarà anche sugli spalti dell’Olimpico. Da ieri infatti, ha preso il via la seconda fase della vendita dei biglietti per assi stere al match: periodo dedicato ai tifosi fidelizzati (possessori delle carte «Orgoglio Viola» e «In Vio la») che possono quindi accaparrarsi i preziosi ta gliandi. Anche i meno informati su modi e tempi hanno capito ieri mattina che qualcosa stava acca dendo: osservando le code davanti ai punti vendi ta autorizzati. C’è voglia di viola. E di trofei. Numeri La prima fase, quella dedicata agli abbo nati, si era conclusa con quasi diecimila biglietti staccati. Subito esaurita la Curva Sud (contenente 8mila tifosi). Con i tagliandi a 20 euro letteral mente polverizzati. Via adesso all’assalto degli al tri due settori dedicati ai sostenitori viola. I Distinti Sud (in vendita a 40 euro) e la Tribuna Monte Ma rio (90 euro). Logico che siano proprio i Distinti, considerati i prezzi, il bersaglio di coloro che cer cano attualmente i biglietti. Soprattutto quelli «più centrali». Costando meno della metà della Monte Mario. In tutto i tagliandi a disposizione di chi vuole tifare Fiorentina sono 28 mila. La società spera possano andare quasi tutti venduti. Non sarà facile, ma la «chiamata a raccolta» sta funzionan do. Il colpo d’occhio sarà comunque imponente e la tifoseria si sta organizzando anche per allestire una coreografia. Poi toccherà ai giocatori ripagare l’affetto. Soddisfazione Partita, quella contro il Napoli, senza il protagonista del momento in casa viola. Cuadrado infatti sarà squalificato. Colpa di un’am monizione un po’ sciocca beccata nel finale del la semifinale di ritorno contro l’Udinese. Per capi re la disponibilità di Gomez e Rossi, invece, si do vrà ancora attendere. Intanto la Fiorentina ha fe steggiato una domenica quanto mai storica. In un colpo solo la «Viola» ha centrato la millesima vitto ria nella Serie A a girone unico e la 250a dell’era Della Valle. «Questa meta – ha detto il patron An drea Della Valle al canale tematico ufficiale non poteva essere onorata in modo migliore e sotto tut ti i punti di vista. Sono orgoglioso che sia stata la mia famiglia a tagliare questo storico traguardo. Sono certo che raggiungeremo altri risultati im portanti insieme, perché questa è la strada giusta». © RIPRODUZIONE RISERVATA SEGUI LA TUA SQUADRA tutti i giorni in tempo reale su www.gazzetta.it/Calcio $ 16 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 15 APRILE 2014 NAZIONALE laFormazione S RAFAEL 32 anni Brasile Verona S JONATHAN 28 anni Brasile Inter S GABRIEL PALETTA 28 anni Argentina Parma S DANILO 29 anni Brasile Udinese S ANGELO OGBONNA 25 anni Nigeria Juventus S S ROMULO 26 anni Brasile Verona THIAGO MOTTA 31 anni Brasile Psg S S JORGINHO 22 anni Brasile Napoli MARIO BALOTELLI 23 anni Ghana Milan S S GIUSEPPE ROSSI 27 anni Stati Uniti Fiorentina STEPHAN EL SHAARAWY 21 anni Egitto Milan IN PANCHINA Allan (Brasile, Udinese) Juanito Gomez (Argentina, Verona) Diego Contento (Germania, Bayern M.) Sébastien Corchia (Francia, Sochaux) Osvaldo (Argentina, Juventus) L’azzurro multietnico Da Romulo a Paletta: i nuovi italiani Ecco la squadra di 11 «stranieri». Ma Salvini (Lega Nord): «Non mi piacciono i doppi passaporti» DAL NOSTRO INVIATO POTREBBERO GIOCARE COSÌ SEBASTIANO VERNAZZA @GazzaVernazza FIRENZE Italia multietnica. Volen do, si potrebbe. In Nazionale undici azzurri con radici stra niere. È giusto? È sbagliato? Così vanno il mondo e il calcio nell’anno 2014. È la globaliz zazione, amici. Prendete i cal ciatori brasiliani, per esempio. Se ne trovano tracce in rappre sentative impensabili. Per di re, in stagioni recenti il portie re del Vietnam era al cento per cento «made in Brasile». Cesa re Prandelli ha chiamato Ro mulo per i test di Coverciano e il brasiliano del Verona ha otti me possibilità di entrare nei 23 per il Mondiale, dove di certo vestiranno la maglia azzurra l’altro brasiliano Thiago Motta e l’argentino Paletta. Più diffi cile che il c.t. porti Osvaldo, pure lui argentino. Tre oriundi su 23 non sarebbero comun que pochi. La nostra squadra La nostra Italia multicolor è in realtà un «mischione», contiene situa zioni differenti. Ci sono gioca tori nati in Italia da genitori stranieri e cresciuti nel nostro Paese: Balotelli, figlio naturale di ghanesi e adottato da italia ni; Ogbonna, con mamma e papà nigeriani; El Shaarawy, di padre egiziano. C’è Giusep pe Rossi, di formazione ameri cana, ma figlio di italiani. E poi ci sono gli «altri», diventati ita il programma 4-3-3 RAFAEL (Brasile, Verona) JONATHAN PALETTA (Brasile, Inter) (Argentina, Parma) DANILO OGBONNA (Brasile, Udinese) (Nigeria, Juventus) ROMULO THIAGO MOTTA JORGINHO (Brasile, Verona) (Brasile, Psg) (Brasile, Napoli) BALOTELLI ROSSI EL SHAARAWY (Ghana, Milan) (Usa, Fiorentina) (Egitto, Milan) Cesare Prandelli, 56 anni, commissario tecnico della Nazionale AP liani per doppio passaporto, grazie ad antenati del nostro Paese, oppure, come nel caso di Jorginho del Napoli, perché vive in Italia da un certo nume ro di anni. A proposito, Jor ginho sarà convocabile a parti re da fine dicembre. È su questi che è lecito interrogarsi. È cor retto da un punto di vista spor tivo che Paletta e Thiago Motta siano azzurri titolari? La prima risposta è facile: così fan tutti. Pigliate la Svizzera, diventata selezione di ottimo livello gra zie all’apporto di tanti «emi grati» e/o naturalizzati, oppu re la Francia, fondata su gioca tori con origini nelle ex colonie africane o nei territori d’Oltre Il 13 maggio la lista dei 30 da inviare alla Fifa GDS mare. La seconda è ovvia: se la cosa è consentita, perché no? li, El Shaarawy, Ogbonna e an che Rossi hanno pieno diritto di giocare nell’Italia che mi sottoponete. Sono italiani quanto e più di me. Balotelli parla con la cadenza brescia na... Da grande tifoso milani sta avrei qualcosa da obiettare sulla testa di Mario, ma questo è un altro discorso. Gli altri che cosa c’entrano con l’Italia? A me non piacciono i doppi pas saporti. Questi calciatori sono diventati italiani per una que stione burocratica, e qui biso gnerebbe vedere le carte, ma prendiamo per buoni i docu menti, ci mancherebbe. Ho l’impressione che Paletta, Thiago Motta, Osvaldo e oggi Diverse situazioni Matteo Salvini, europarlamentare e segretario federale della Lega Nord, è grande appassionato di calcio e gli abbiamo chiesto un parere sulla questione. Re sterà deluso chi si aspetta toni razzistici e inni alla Padania. Premessa: «Per me nelle varie nazionali dovrebbero giocare calciatori legati esclusivamen te alle terre che quelle squadre rappresentano. Non è questio ne etnica, di pelle nera o gialla o verde. Sarebbe stupido fare ragionamenti di razza». Svol gimento: «Per capirci: Balotel Romulo abbiano accettato la nostra Nazionale perché mai considerati dalle rappresenta tive dei rispettivi Paesi. Il Bra sile o l’Argentina non mi chia mano? Pazienza, al Mondiale ci vado con l’Italia. Eh no, non ci sto. L’Italia non può essere un ripiego e non è giusto to gliere il posto a italiani veri». Conclusione: «Questo non è più calcio, è un’altra cosa, è mercato, ma che cosa ci volete fare, sono un nostalgico. Se fosse per me si ritornerebbe al le maglie con i numeri dall’1 all’11 e tutte le partite di cam pionato si giocherebbero la do menica alle 15». © RIPRODUZIONE RISERVATA I convocati per i test di Coverciano. PRIMO GRUPPO (ieri). Portieri: Bardi (Livorno), Mirante (Parma), Perin (Ge noa). Difensori: Astori (Cagliari), Dar mian (Torino), De Silvestri (Sampdo ria), Paletta (Parma), Pasqual (Fiorenti na), Ranocchia (Inter). Centrocampisti: Aquilani (Fiorentina), Baselli (Atalanta), Bernardeschi (Crotone), Bertolacci (Genoa), Bonaventura (Atalanta), Can dreva (Lazio), De Rossi (Roma), Flo renzi (Roma), Parolo (Parma), Romulo (Verona). Attaccanti: Berardi (Sassuo lo), Cassano (Parma), Cerci (Torino), Gabbiadini (Sampdoria), Gilardino (Ge noa), Immobile (Torino), Insigne (Napo li), Rossi (Fiorentina), Zaza (Sassuolo). SECONDO GRUPPO (oggi). Portieri: Buf fon (Juventus), Scuffet (Udinese). Di fensori: Abate (Milan), Barzagli (Juven tus), Bonucci (Juventus), Chiellini (Ju ventus), De Sciglio (Milan). Centro campisti: Marchisio (Juventus), Montolivo (Milan), Pirlo (Juventus), Poli (Milan). Attaccanti: Balotelli (Milan), El Shaarawy (Milan), Osvaldo (Juventus). Destro non è stato chiamato per viola zione del codice etico (effettuerà i test più avanti). Maggio, in via di guarigione da pneumotorace, sarà testato non appena avrà recuperato. E lo stesso gli «stranieri», gli azzurrabili come Siri gu, Thiago Motta, Verratti, Diamanti e Giaccherini. I PROSSIMI IMPEGNI 13 maggio lista dei 30 per la Fifa. 31 maggio ItaliaIrlanda a Londra. 3 giugno lista dei 23 per la Fifa. 4 giugno ItaliaLussemburgo sede da definire. 5 giugno partenza per il Brasile. d NOTIZIE DA COVERCIANO VERONA È A RISCHIO COME SEDE DELL’ULTIMA AMICHEVOLE PRIMA DELLA PARTENZA PER IL BRASILE Cassano e Rossi osservati speciali Insigne: «Io al Mondiale? Perché no?» Parolo su FantAntonio: «È molto felice di essere qui» « L’attacco dipende da Pepito trato Prandelli e gli azzurri. Oggi arriverà il presi dente federale Giancarlo Abete e questa potrebbe essere l’occasione per scrivere l’ultima parola sul rinnovo del contratto del c.t. (altri due anni fino al 2016). DAL NOSTRO INVIATO FIRENZE A rischio Verona quale sede dell’ultima ami chevole prima della partenza per il Brasile, il 4 giu gno contro il Lussemburgo. Pare che ci siano dei problemi, Cesena e Firenze tra le possibili alterna tive. L’ultima partita della Nazionale al Bentegodi ItaliaUruguay 11 nel 1989 si concluse tra fischi e contestazioni e l’allora presidente federale Anto nio Matarrese disse che non avrebbe mai più ri portato la squadra in città. Ieri a Coverciano c’era Massimiliano Allegri, docente per un giorno al corso allenatori. L’ex tecnico del Milan ha incon Quando Antonio è felice, tutti noi del Parma lo siamo molto di più Test e osservati speciali Il primo scaglione di giocatori ha effettuato i test per la valutazione del lo stato fisico e di forma: TMG, Dyna, jump test, sensori. Seguirà per tutti il test Monioni con prelie vo per il lattato. Prandelli considera fondamentale l’aspetto della condizione, visto che in Brasile si affronteranno condizioni estreme di caldo e di umidità. Nel ritiro di fine maggio si giocherà su un prato riscaldato da serpentine, per creare un am biente umido e iniziare l’adattamento. In questi due giorni a Coverciano gli osservati speciali sono Antonio Cassano e Giuseppe Rossi. Le qualità tec niche di FantAntonio sono indiscutibili, le sue con dizioni fisiche da verificare. Marco Parolo, compa gno di Cassano al Parma, ha detto: «Siamo conten MARCO PAROLO CENTROCAMPISTA PARMA ti di essere in tanti a rappresentare il Parma. Cas sano è felice di essere tornato in azzurro e, quando è felice lui, tutti noi lo siamo molto di più». Diverso il discorso per Rossi, reduce dal grave infortunio a un ginocchio. Prandelli lo aspetterà fino all’ultimo e lo inserirà probabilmente nella prelista dei 30, da consegnare a metà maggio. Se l’attaccante vio la giocherà 2 o 3 gare di campionato e dimostrerà di reggere urti e contrasti, salirà sull’aereo per Rio. La questione Rossi è cruciale per l’attacco. HA DETTO Chi vuol male a Berardi? Domenico Berardi, at Lorenzo Insigne (attaccante Napoli) «Questa chiamata è molto importante, arriva a ridosso del ritiro per il Mondiale: perché non dovrei crederci?» taccante del Sassuolo, ha così risposto a una do manda sull’etichetta di «ribelle» che gli è stata cu cita addosso: «Non lo so, però è vero che qualcuno ce l’ha con me. Anche con il Cagliari, nell’azione che ha portato al rigore per loro, l’arbitro non ha fischiato un fallo su di me. Prima di partire Di Francesco ha detto di godermi fino in fondo questa chiamata perché la merito. La Nazionale è il sogno che uno fa da bambino». Simone Zaza, suo compa gno al Sassuolo, si gode l’attimo: «Per me è una bella soddisfazione essere preso in considerazione per il futuro». Lorenzo Insigne del Napoli continua a sperare in un posto nei 23: «Questa chiamata è molto importante, arriva a ridosso del ritiro per il Mondiale: perché non dovrei crederci?» . s.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA S MARTEDÌ 15 APRILE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 17 SERIE A LO STUDIO Metà mercato coi prestiti, rose vecchie Report Figc A titolo oneroso solo il 34% dei trasferimenti, Italia con l’età media più alta d’Europa MAURIZIO GALDI «Quando si leggono i re port, non si possono vedere solo i numeri assoluti o i trend, ma ci deve essere una lettura complessiva». Il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete comincia così a trarre le conclusioni dopo l’illustrazio ne del quarto Report sul calcio presentato ieri e realizzato in collaborazione con Arel e PwC. Una premessa doverosa, perché i dati vanno letti per bene: da un lato c’è un calo del numero totale degli spettatori che vanno allo stadio, ma i nu meri assoluti sono «aggregati» e mettono insieme le tre Leghe Abete: «In 6 anni versati allo Stato 6 miliardi ma solo 480 milioni ricevuti come contributi» MERCATO NOI E IL RESTO DEL MONDO IL MINISTRO ALFANO IL VALORE ECONOMICO DEI TRASFERIMENTI INTERNAZIONALI «Legge stadi? Si poteva fare di più» LA TIPOLOGIA DEI TRASFERIMENTI EFFETTUATI DAI CLUB DI SERIE A TRA IL 2011 E IL 2013 In milioni di dollari 4.000 Corrispettivo fisso Corrispettivo variabile 3.715 in base ai risultati 21 54 Solidarietà Premio di preparazione 525 16 2.751 35 303 2.000 19 A titolo oneroso Prestiti A parametro zero 369 15% 2.639 30 304 2.397 2.286 2011 2012 856 34% 2.533 3.115 1.308 51% 2013 63 8. 3 62 . 02 8. 5 58 4. 59 45 6 .7 7. 8 8. 9 9. 16 39 9. Una locomotiva che tira Un campanello d’allarme lo lan cia il «debito» delle società di A che sfiora i tre miliardi, ma la perdita netta cala del 19,8 per cento. Il calcio, comunque, è un volano per l’economia. Mentre la crisi dilaga, il pallo ne professionistico con 2 mi 70 60 0 GLI SPETTATORI IN SERIE A 2. viamo a zero. Forse è dovuto anche al fatto che i diritti tv so no talmente cresciuti. Questa è la vera sfida. Arrivare al 25 30%, dove sono gli altri». 7.800.000 08-09 09-10 10-11 11-12 12-13 GDS I NUMERI 2,7 «Credo che non si possa generalizzare quando si parla di tifoserie violente o razziste. Ci sono delle persone che non vanno negli stadi per vedere le partite. Questi che io definirei “cialtroni”. Saranno loro a essere puniti, senza accusare un’intera curva». Così il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, al Processo del Lunedì. Sulla legge sugli stadi dice: ««Non si è fatto tutto quello che si poteva, per esempio, favorendo l’inserimento di una maggiore presenza residenziale oltre che commerciale». Infine una battuta: «Matteo Renzi? Mi ricorda Butragueño. Berlusconi invece è come Maradona». miliardi il fatturato del calcio professionistico in Italia nel 201213, in crescita dell’1,3% sul 201112. liardi e settecento milioni di produzione fa registrare un +1,3 per cento di crescita. È il valore che il responsabile del la PricewaterhouseCoopers, Emanuele Grasso, ha sottoli neato. Cifre che hanno con sentito ad Abete, poi, di sotto lineare come il calcio dia tanto allo Stato («oltre sei miliardi in sei anni») a fronte di «appe na 480 milioni» ricevuti attra verso il Coni come contributi. Insomma, anche alla presen tazione del Report è prosegui 27,44 GDS professionistiche. In questo quadro la Serie A sta però an dando in controtendenza: gli spettatori aumentano con una media per partita di 22.591 spettatori per un totale di oltre 8 milioni e mezzo di presenze. Questo comunque non ci im pedisce di essere ancora il fa nalino di coda per i ricavi da stadio. Un 8 per cento che fa dire al presidente del Coni Giovanni Malagò: «È indecen te la percentuale dell’8% dei ricavi da stadi. Tra un po’ arri 4 54% l’incidenza dei giocatori «non selezionabili» dalla nazionale italiana, in termini di minutaggio. l’età media dei calciatori in Italia. Seguono Spagna e Inghilterra con 27,02. La Germania vanta un’età media di 25,70. ta la polemica sugli annunciati tagli ai finanziamenti. Tagli che in verità anche il presiden te del Coni Malagò allontana quando spiega il valore dei nu meri presentati: «Il calcio rap presenta il 25 per cento dei tesserati dello sport dai 6 ai 16 anni. Se migliora il calcio, mi gliora il sistema Italia». Insom ma buoni argomenti sul tavolo della Commissione contributi del Coni che si riunisce oggi. Trasferimenti L’altro dato è il boom di trasferimenti. Nelle stagioni 20112012 e 2012 2013 è infatti di 2.533 il nu mero totale dei trasferimenti in cui almeno un club di Serie A è stato coinvolto, per un va lore pari a 1.863 milioni di eu ro. Di questi trasferimenti, pe rò solo il 34 per cento è a titolo oneroso, il 15 a parametro ze ro e per il 51 per cento si tratta di prestiti. A livello internazio nale la situazione non cambia molto: solo il 10 per cento è a titolo oneroso; a parametro zero è il 69 %, il 21% è in pre stito. Un dato allarmante lo sottolinea sempre Abete: il mi nutaggio di presenza di calcia tori «non selezionabili» negli ultimi sei anni è quasi raddop piato: dal 29 al 54 per cento, ma dal Report ArelPwC emer ge anche che l’Italia ha l’età media più alta d’Europa. In Italia i calciatori hanno in me dia 27,44 anni, contro i 25,70 della Germania. Ci «tallona no» (27,02) Spagna e Inghil terra. © RIPRODUZIONE RISERVATA 18 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 15 APRILE 2014 SERIE B I PROTAGONISTI Quelli che sanno fare gol 4 Corvia «Il calvario è alle spalle Io e Caracciolo in rete per il Brescia ai playoff» GIAN PAOLO LAFFRANCHI BRESCIA E’ caduto, si è alzato, è rica duto, si è rialzato. Ora Daniele Corvia è davvero tornato. “Non sono al 100%, ma sto davvero me glio: riesco ad arrivare sui palloni giusti in area, posso sbagliare il ti ro, ma anche indovinarlo». Al Brescia attuale, capace di chiude re la porta negli ultimi 180’, basta e avanza. La prodezza di Avellino, un tocco in scivolata semplice al l’apparenza quanto complicato dall’apnea di un’azione avviata in proprio, è un’iniezione di entusia smo per la squadra di Ivo Iaconi così come una liberazione per Corvia, che non segnava da 321 giorni. Un’eternità, per un bom ber che l’anno scorso di palloni ne aveva infilati 14. Sfortuna «Quando mi sono operato al menisco esterno del gi nocchio destro, a settembre, sa pevo che sarebbe stata dura. Ma non immaginavo un simile calva rio – confessa Corvia –. Dopo l’in tervento ho avuto problemi mu scolari che hanno rallentato pa recchio il rientro: il polpaccio, l’adduttore, guai che non ci vole vano». Fra una ricaduta e l’altra: un assist a Modena il 14 dicembre (rete di Scaglia e vittoria) e l’in gresso spaccapartita contro il Ba ri l’1 febbraio (rigore procurato e vittoria). «Ma un mese fa mi sono ritrovato a letto per una bronchite che mi ha fatto perdere 3 chili in 10 giorni: ho dovuto ricominciare da capo… Non è stata una pas seggiata. Adesso, però, finalmen te ci sono. Devo ringraziare lo staff, Alex Maggi e Alessio Squas soni che mi hanno assistito nel re cupero. Ora i risultati si vedono». Fiducia Bravo Iaconi a cogliere i piccoli segni, i lenti migliora menti in allenamento. Corvia che torna al gol in amichevole su rigo re e su azione. Che prove le rove sciate e ne mette una da cineteca proprio sotto l’incrocio. «Me lo devi fare in partita», la battuta dell’allenatore giovedì scorso, do po quella giocata da applausi. «E’ stato un caso, mister», la replica tra il serio e il faceto di Corvia. Che poi ad Avellino si è limita to a insaccare di giustezza il golvittoria. «Giocate sempli ce, ci dice sempre Iaconi: gli ho dato retta. Adesso pe rò concentriamoci sul Padova, sulla gara dif ficilissima di giovedì. Non è troppo tardi, possiamo ancora fare tutto. Centrare il no stro obiettivo». I playoff sono a 2 punti, dopo lo scontro diretto vinto al PartenioLom bardi. E con la coppia CorviaCaracciolo, per il Brescia, è più facile segna re. «Da una vita ci dicono che non riusciamo a se gnare insieme nella stessa partita ed è vero, ma faccia mo in tempo pure a sfatare questo tabù. E sono felice, dopo tanta sofferenza, di poter diventare l’arma in più in questa rincorsa asso lutamente possibile». DANIELE CORVIA S E’ nato il 22 novembre 1984 a Roma. Ed è proprio nel vivaio giallorosso che l’attaccante è cresciuto, esordendo in A e giocando anche in Uefa e in Champions. Ha vestito anche le maglie di Ternana, Siena, Lecce, Empoli. E’ al Brescia dalla passata stagione LIVERANI «L’Italia mi ha migliorato E adesso sono pronto per il Palermo in Serie A» FABRIZIO VITALE PALERMO Adesso chiamatelo uomo derby. Ha sbloccato quello al l’andata e ha deciso quello del Provinciale. Vede il Trapani e si esalta Kyle Lafferty. Sarà perché ha giocato quelli infuocati di Glasgow tra Rangers e Celtic e sa come si affrontano. Stavolta, però, ha superato se stesso: «Avevo segnato nei derby, ma mai per due volte di seguito nel la stessa stagione – ammette il nordirlandese – né con la ma glia Rangers contro il Celtic, né con il Sion contro il Servette. So che per i tifosi quello vero è con il Catania, ma non per questo non abbiamo sentito la sfida col Trapani come tale. Vincere è stato fantastico. Come ho fe steggiato il gol? In nessun mo do, sto conservando tutto per la promozione». Il Palermo che sta stracciando tutti i record può produrne altri anche a livello in dividuale. Non a caso, Lafferty sta vivendo una delle stagioni più prolifiche: ha già realizzato 10 gol ed è a una rete dal suo miglior score di sempre (coi Rangers nel 20102011). Serie A e record Un rendi mento straordinario che suona come un percorso di ambienta mento in vista di quella Serie A a lungo sognata. «Per me è un campionato di assoluto presti gio e richiamo, non vedo l’ora di giocarci. Sono a un solo gol dal mio record, se riuscissi a segnar ne 15 sarei molto felice». Decisi © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 Lafferty vo dall’inizio e entrando dalla panchina. I cambi vincenti, fi nora, hanno fruttato al Palermo 12 reti. Con quella segnata al Trapani, Lafferty ha raggiunto quota 4 portandosi ad una sola lunghezza da Belotti che co manda la classifica dei bomber di scorta. «Partire dalla panchi na non fa mai piacere – spiega l’attaccante – Iachini, però, pre para le gare considerando l’in serimento di due punte nella ri presa. Nell’ambito di una strate gia complessiva ci può stare e i risultati sono stati positivi». Più forte A Palermo ha tro vato una nuova dimensione e la somiglianza con Dylan Dog gli è valsa un soprannome che gli sta portando fortuna. Dylan Gol sta sorprendendo, anche grazie al lavoro di Ia chini per il quale Lafferty ha margini per diventare anco ra più forte. «Qualsi asi giocatore può mi gliorare – ammette –. In Italia c’è molta tatti ca, sono d’accordo con Iachini, questa espe rienza mi sta insegnan do tanto e posso ancora mi gliorare. Se sto segnando molto il merito è di una squa dra forte in grado di mandar mi in gol. Abbiamo un’ottima base anche per la Serie A, sia mo un collettivo giovane che ha qualità e temperamento, sono sicuro che la società saprà co me migliorarla». © RIPRODUZIONE RISERVATA KYLE LAFFERTY Taccuino LEGA DI B Oggi c’è l’assemblea: S cambia la mutualità E’ nato il 16 settembre 1987 a Enniskillen, in Irlanda del Nord. Ha cominciato a giocare in seconda serie nel Burnley, prima di andare in prestito al Darlington. Ha giocato anche con Rangers e Sion. In Svizzera ha conosciuto Gattuso, che lo ha portato al Palermo LIVERANI MILANO L’assemblea della B (inizio alle 14) è chiamata a con fermare quanto emesso nel forum tra le proprietà dei club. Si parlerà della distribuzione delle risorse de rivanti dalla mutualità, dei criteri e dei parametri di stabilità economi co finanziaria, dello sviluppo dei vi vai e di quello infrastrutturale degli stadi, e del rating delle società. PESCARA I tifosi contestano con cori e petardi PESCARA I tifosi piombano al Poggio a sfogare la loro delusio ne. «Andate a lavorare», hanno scandito tra fischi e scoppi di pe tardi i sostenitori della curva nord durante l’allenamento di ieri. La settimana corta che porta alla par tita di Terni non inizia, dunque, nel migliore dei modi per Cosmi, già alle prese con la precaria condizione psicologica dei suoi giocatori. Ma la contestazione potrebbe essere uno stimolo per Zauri e compagni. LA SITUAZIONE Si gioca giovedì sera Derby CarpiModena La classifica dopo 34 giorna te: Palermo p. 69; Empoli 56; Latina 54; Cesena (1) e Crotone 52; Siena (8) 51; Trapani 49; Modena, Avelli no, Spezia e Lanciano 48; Pescara, Bari (3) e Brescia 46; Carpi 44; Va rese 43; Ternana 41; Novara 36; Cittadella 33; Padova 32; Reggina 28; Juve Stabia 16. Così giovedì (ore 18): CrotoneVarese (02). Ore 20.30: BariLatina (01); Brescia Padova (00); CarpiModena (32); CittadellaCesena (22); Juve Sta biaAvellino (12); LancianoEmpoli (03); NovaraTrapani (12); Paler moReggina (20); SpeziaSiena (02); TernanaPescara (12). LEGA PRO LE PRIME DUE PROMOSSE DALLA SERIE D Ancona, chi si rivede... Cornacchini se la gode: «Meglio dello scudetto» STEFANO RISPOLI ANCONA La promozione più anoma la, arrivata senza giocare. La festa era prevista per sabato al Del Co nero, davanti a 5 mila spettatori, ma l’11 con la Recanatese ha rovi nato i piani dell’Ancona. Una delu sione durata poche ore, perché la squadra si è ritrovata in Lega Pro il giorno dopo, lontano dal campo, grazie ai pareggi delle inseguitrici. E con 3 giornate d’anticipo. Due mila tifosi increduli si sono river sati al Passetto, tradizionale punto di ritrovo delle promozioni: è la 14a in 109 anni di storia per l’Anco na che torna tra i professionisti 1.367 giorni dopo l’esclusione dal la Serie B, sancita nel luglio 2010 per mancanza di fondi. Risalita La vecchia Ac Ancona, che vanta 2 partecipazioni in A, è in liquidazione volontaria. La nuo va Us Ancona 1905 ne ha ereditato il marchio (pagato 40 mila euro) e la storia, anche se il calcio dorico è ripartito dall’Eccellenza solo gra zie alla seconda squadra del capo luogo, il Piano San Lazzaro, sacri ficato dal presidente Andrea Mari nelli, oggi principale azionista del club. Subito la promozione in D, poi 2 anni di delusioni, con un via vai di giocatori, allenatori e diret tori sportivi. Ma adesso il salto doppio verso quella Lega Pro che vedrà partecipare l’Ancona per la 50a volta. Andrea Marinelli (il pa tron), Sandro Marcaccio (il d.s.), Giovanni Cornacchini (il tecnico): tre «ragazzi» del ’65 hanno ripor tato l’Ancona nel calcio vero. Mar caccio, tornato in biancorosso 8 mesi fa, ha bissato la promozione in B del 2008 mettendo in mano all’allenatore una fuoriserie: spic ca il tandem TavaresBondi (24 re ti in due) oltre a una difesa di fer ro, la miglior d’Italia con 15 gol su bìti dal portiere Lori (classe ’95). Per Cornacchini, sconfitto que st’anno una sola volta, è il trionfo più bello, «anche più emozionante dello scudetto col Milan nel ’92. L’unico rammarico è non aver po tuto festeggiare con i nostri tifosi allo stadio: non oso immaginare cosa poteva succedere sabato in caso di vittoria con la Recanatese». Ora la società è pronta a conferma re MarcaccioCornacchini. © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 Pistoiese, la rinascita con il modello Morgia GIOVEDI TOCCA A... S La Serie D torna in campo giovedì con la 32a giornata, che dovrebbe dare altre tre promozioni S Girone A Giana E’ a +5: deve vincere e sperare che la seconda pareggi Girone B Pro Piacenza E’ a +8: deve vincere; se pareggia o perde la seconda non deve vincere Girone I Savoia E’ a +9: basta un pareggio; se perde, non deve vincere la seconda «Un gruppo fantastico» ENZO CABELLA PISTOIA Una notte di festa, nel cen tro storico, per il ritorno della Pistoiese in Lega Pro dopo 5 an ni. Mancava un punto per il sug gello aritmetico alla promozio ne ed è arrivato sul campo della Pianese. Orazio Ferrari, il presi dente, ha vinto la scommessa fatta a se stesso e alla città quan do acquistò la società, promet tendo di portarla tra i professio nisti. C’è riuscito in 4 anni attra verso due promozioni, dall’Ec cellenza alla Serie D e da qui alla Lega Pro. Non è stato facile fa rinascere la Pistoiese dopo il fallimento del 2009 e dopo una pletora di presunti acquirenti ed estimatori, rivelatisi solo dei faccendieri. La scalata Con Ferrari presi dente la squadra vince subito il campionato di Eccellenza (alle natore Agostiniani, tecnico indi geno), cui segue una stagione travagliata con tre allenatori (Agostiniani, Birindelli, quindi la coppia GiovanniniIndiani) e comincia il secondo anno di D con il giovane Gabbanini, sosti tuito a due terzi di campionato da Morgia. L’arrivo del tecnico romano si rivela una fortuna per Ferrari e la Pistoiese. Morgia sposa il progetto della società e diventa il braccio destro del pre sidente. L’estate scorsa confer ma quasi tutti i migliori, prende giovani in rampa di lancio e co struisce un gruppo che si distin gue per valori tecnici e morali. «Questo gruppo è il migliore da quando alleno. Sono orgoglioso di loro, abbiamo svolto un lavo ro straordinario, con unità d’in tenti», il suo giudizio. I numeri testimoniano il valore della squadra: 74 punti, 22 vittorie e una sola sconfitta, 73 reti fatte, 23 delle quali segnate da Bigo ni. Morgia non si limita a fare l’allenatore, visita club e scuole per ridare lustro all’immagine della società e per stimolare i ti fosi a riavvicinarsi alla squadra. Riorganizza il settore giovanile e scrive un libro sulle sue espe rienze da calciatore e da allena tore «Ricominciamo a giocare a pallone». I tifosi lo adorano. © RIPRODUZIONE RISERVATA prima divisione Il torneo si ferma per Pasqua Si ricomincia domenica 27: Entella e Perugia fanno festa? Pasqua con l’ultima sosta per la Lega Pro, arrivata a 180’ dalla fine. In Prima divisione due volate emozionanti, che potrebbero avere già domenica 27 i nomi dei due vincito ri: l’Entella sarà promossa se non perde in casa con la Pro Vercelli, il Perugia farà festa se vince e non vanno oltre al pareggio Lecce e Frosinone. Ma attenzione, perché in ca so di sconfitta le due capolista rischiano il sorpasso sul filo di lana. Ecco comunque la situazione nei due gironi: GIRONE A Così dopo 28 giornate: Entella p. 55; Pro Vercelli 51; Cremonese 47; Vicenza (4) e Alto Adige 43; Como 42; Savona 41; Venezia e AlbinoLeffe (1) 38; Feralpi Salò 35; Carrarese 33; Reggiana 32; Pro Patria (1) 29; Lumezzane 28; San Marino 23; Pavia 20. Così domenica 27 (ore 15): Alto AdigeSan Marino (30); CarrareseComo (11); En tellaPro Vercelli (00); Feralpi SalòSavona (11); Lumez zaneAlbinoLeffe (02); PaviaPro Patria (32); Venezia Cremonese (31); VicenzaReggiana (02). GIRONE B Così dopo 32 giornate: Perugia p. 62; Lecce* 61; Frosinone 59; L’Aquila 52; Catanzaro 51; Benevento 47; Pontedera* e Pisa 46; Salernitana 45; Grosseto 41; Prato 39; Gubbio 37; Viareggio 28; Ascoli (4) 24; Barletta 21; Paganese 17; Nocerina (2, esclusa) 12. (* deve riposare). Così domenica 27 (ore 15): BeneventoViareggio (12); CatanzaroPaganese (31); FrosinoneL’Aquila (10); GrossetoPrato (20); GubbioAscoli (00); PisaLecce (02); SalernitanaPerugia (01); riposano Pontedera (da calendario) e Barletta (avrà il 30 con la Nocerina). DASPO A CREMONA Daspo di 5 anni a un ultrà della Cre monese che il 6 aprile ha fatto esplodere un grosso petar do durante la gara di Carrara. Il tifoso, 32enne, era stato arrestato il giorno dopo la partita e ora è ai domiciliari. SERIE D Giovedì si gioca: campo squalificato al Marcianise La Serie D torna in campo giovedì. Il giudice ha squalifica to per una gara il campo del Marcianise (con porte chiuse e 1.500 euro di ammenda). Allenatori: due giornate a Sco poni (Fermana), Cotta (Novese) e Parteli (Union Ripa). MARTEDÌ 15 APRILE 2014 l’hockeyGhiaccio he colpo, il Bolzano: debuttante di lus C so, è la prima squadra «straniera» a vin cere la Ebel, il prestigioso campionato au mostra che la fuga all’estero può convenire. Se il proprio campionato, come appunto nel caso dell’hockey ghiaccio nostrano, diventa poca cosa, la partecipazione a un torneo tran snazionale, al di là della tradizione e di certi campanilismi, è vantaggiosa da molti punti di vista. E’ quello che da quattro stagioni è avvenuto nel rugby, con due franchigie (Tre viso e le Zebre) in Celtic League, alla quale partecipano anche formazioni di Irlanda, Galles e Scozia. E’ quanto succede da tempo nel basket con la Lega Adriatica e i Paesi del l’ex Jugoslavia. I migliori giocatori si misura no settimanalmente con un livello più elevato striaco di hockey ghiaccio allargato a squadre di Paesi mitteleuropei, Repubblica Ceca, Un gheria e Slovenia inclusi. Tutto il movimento tricolore, sull’onda dell’impresa altoatesina, ritrova all’improvviso l’entusiasmo e la pas sione di un tempo: questo successo vale tanto quanto ognuno dei diciannove scudetti con quistati dal club, forse persino qualcosa di più. La fantastica stagione biancorossa, cul minata con un titolo inatteso, rilancia la di sciplina all’interno dei confini nazionali e di TempiSupplementari laPuntura di ROBERTO PELUCCHI f A CURA DI ALBERTO CERRUTI Fax: 0262827917. Email: [email protected] IL NAPOLI DI MAZZARRI O DI BENITEZ? FARE PARAGONI E’ COSA INEVITABILE Una grandissima tifosa del Napoli dovrebbe sapere che i paragoni sono inevitabili, a mag gior motivo in una città dove quasi trent’anni fa è sbarcato un certo Maradona. Da allora, e in particolare dal primo storico scudetto del 1987, nel bene e nel male è scontato confrontare i risultati del momento con quelli del passato più glorioso. Per ri manere all’estate scorsa, i primi a fare paragoni con la gestione precedente erano stati proprio i napoletani che avevano accolto Benitez come un libera tore, dimenticando in fretta i meriti di Mazzarri, con cui Hamsik e compagni ave vano debuttato due anni fa in Champions. Come tutti sanno, il rapporto tra Mazzarri e De Laurentiis si era irrimediabilmente dete riorato, per cui è eccessivo parlare di fuga da casa, sia del tecnico, sia di Cavani, giusta mente ceduto dal presidente dopo la mega offerta del Psg. Eppure malgrado queste due Icardi fa le corna su Twitter. Dev’essere una malattia contagiosa. IlCommento Ferrari revolution una mossa inutile ma pure necessaria DI STEFANO FROSINI Stefano Domenicali, 48 anni, e Luca Montezemolo, 66 AFP TwitTwit IL CINGUETTIO DEL GIORNO ROBERTA VINCI Campionessa di tennis © RIPRODUZIONE RISERVATA In partenza per Ostrava!!! #FedCup#FORZA ITALIA #@SaraErrani, Karin Knapp Camila Giorgi# @roberta_vinci ALESSANDRO NESTA Ex calciatore sui quali in tantissimi vorrebbero che fosse (giu stamente) più misurato e attento (la bulimia di twitter, i particolari della sua vita sessuale con Wanda Nara, ex signora Lopez, la scelta di posta re foto con i bimbi della nuova fiamma). Di sicuro Maurito non è un campione di riservatezza e nemmeno di politically correct (quelle corna in dicavano davvero la doppietta alla Samp?). Di ciamo che se capitan Zanetti è l’alfa, lui è l’ome ga; se Cambiasso sta a Nord, lui è a Sud. Non è fatto per una vita tra le righe, il pentagramma gli sta troppo stretto, il suo destino è di cantare fuori dal coro. Qualche volta, pure i suoi tifosi gli da rebbero volentieri un’ombrellata... Non è gioca tore che avrà vita facile con gli arbitri, con i colle ghi (in un sondaggio anonimo tra i calciatori, fu giudicato tra i più sopravvalutati della Serie A...), con i suoi stessi compagni. Però... In quanti, a 21 anni, con tutto quello che SampInter si portava appresso, con Maxi Lopez che gli nega la stretta di mano (e, volendo, con © RIPRODUZIONE RISERVATA laVignetta ICARDI E’ DESTINATO A SPACCARE TRA TWITTER, PROVOCAZIONI E GOL aurito Icardi «rischia» di diventare il Balo M telli bianco: destinato a spaccare, qualun que cosa faccia. Innumerevoli gli atteggiamenti di quello che troverebbero in casa, respirano l’aria internazionale, si confrontano con i più bravi, crescono, maturano. E aiutano la pro pria Nazionale a compiere un salto di qualità, piccolo o grande che sia. Tra sponsor e pub blico (il Bolzano ha più che raddoppiato quel lo della scorsa stagione), ne va anche dei ri torni economici: uno spettacolo di qualità ga rantisce maggior visibilità. Il discorso, è ov vio, non vale dove i tornei nazionali sono forti e sani. Per il resto, calcolando i rischi, possono diventare pregevoli operazioniri lanci. Domenicali va applaudito per le dimissioni Ma la stagione non pare più raddrizzabile partenze, grazie agli arrivi dei nuovi stranieri ric chi di esperienza internazionale, in panchina e in campo, da Benitez a Higuain, da Reina ad Albiol, da Mertens a Callejon, il nuovo Napoli era consi derato da tutti più forte del precedente, tanto per rimanere in tema di paragoni, in grado di conten dere lo scudetto alla Juventus. E quell’iniziale 30 in casa contro il Bologna, tra l’altro il punteggio più netto della prima giornata, sembrava il tappo che liberava bollicine di spumante, promesse di una stagione spettacolare. Peccato che il sabato successivo, nella prima trasferta sul campo del Chievo, il Napoli abbia mostrato subito una pre occupante mancanza di equilibrio: due volte in vantaggio con Hamsik e Callejon, due volte rag giunto da Paloschi che aveva colpito anche un pa lo nel primo tempo finito 22, in attesa del defini tivo 42 maturato nella ripresa con le reti di Ham sik e Higuain. Mancanza di equilibrio ribadisco, prima che mancanza di difensori, comunque acquistati in gennaio. E’ questa la grande colpa di Benitez, perché non può essere un caso che il Napoli conti nui a rischiare a metà aprile come a fine agosto, vincendo tra i brividi contro la Lazio con il quinto 42 in campionato, che solitamente non è un punteggio frequente. Il problema, quindi, non è Britos a prescindere dal fatto che sul gol di Lulic la responsabilità è di Albiol più che sua, bensì l’organizzazione della squadra, che compete a chi la guida. La Roma che ha cambiato allenatore, giocatori e gio co, reduce da un sesto posto e non da un secondo, ha segnato 5 gol più del Napoli e soprattutto ne ha incassati poco più della metà (1935) ma sarebbe riduttivo attri buire i meriti di Garcia alla mancata parteci pazione alle coppe europee. Caso mai biso gnerebbe chiedersi come mai Benitez, mal grado la sua grande esperienza internazio nale, non sia riuscito a mantenere il Napoli in corsa almeno in Europa League. A prescindere da qualsiasi paragone. bastianContrario di NINO MINOLITI 19 IL SUCCESSO DEL BOLZANO IN AUSTRIA UN ESEMPIO DA IMITARE IN ALTRI SPORT di ANDREA BUONGIOVANNI Sono una grandissima tifosa del Napoli e non sopporto i paragoni con la vecchia gestio ne. Mazzarri è andato via nel pieno della cre scita della squadra, e con lui l’uomo chiave: Cavani. È come se un genitore andasse via da casa lasciando un tredicenne in balia degli or moni! Un trauma! Ci vuole pazienza per ritor nare sulla retta via, senza essere perennemen te sotto esame. Benitez è un grande allenato re, non si attacca agli episodi, vuole che la squadra giochi bene e regali spettacolo. I no stri attaccanti lo fanno alla perfezione, ma purtroppo abbiamo una difesa oscena che ha preso due gol dalla Lazio per errori di Britos, fortemente voluto da Mazzarri. Ma al di là del l’ultima partita, rimane il fatto che c’è stato un cambiamento radicale di cui nessuno parla. E’ vero che anche la Roma è nella stessa situazio ne, ma con la differenza di partecipare soltan to al campionato (vista l’eliminazione in cop pa Italia per mano nostra), senza Europa. Serena Iaccarino, Milano LA GAZZETTA DELLO SPORT buoni motivi), con uno stadio che gli ulula contro di tutto, sarebbero stati capaci di fare quello che lui ha fatto a Marassi? E qui viene fuori l’altro Icardi: quando per molti la porta si rimpiccioli sce, per lui si spalanca. Quando il pallone comin cia a pesare una tonnellata, per lui diventa una piuma. Lo stress che si tramuta in micidiale ener gia positiva, l’istinto del killer, del capobanda, di quello che piglia la squadra e se la mette sulle spalle (magari con l’aiuto di Handanovic...). E poi quel gesto sotto la curva avversaria, che si poteva evitare, certo; che gli fa beccare un cartellino giallo, sacrosanto per carità. Ma che ci riconduce all’essenza del calcio: sfida di uomini ma che den tro sono sempre un po’ fanciulli, perché al di là dei milioni di euro, delle fuoriserie, delle belle donne e della vita dorata, il pallone è ancora una questione di cuore e di pancia, di passione, sep pure a volte malintesa. Ci piaccia o no. Giorgio Chinaglia, quarant’anni fa, andò a esultare sotto la curva romanista in un derby vittorioso: era la Lazio. Roberto Premier nella Livorno del basket era pronto ad affrontare un intero palazzetto: eroe per sempre dell’Olimpia. Il cattivo Cantona: un dio per quelli dello United. Maurito, non esa gerare con twitter: dacci dentro... ma con i gol. Grande #CholoSimeone martello da giocatore martello da allenatore #AtleticoMadrid #Liga @sandronesta13 LEWIS HAMILTON Pilota di F.1 con la Mercedes Una gran bella giornata in compagnia della famiglia e con i miei cani, i migliori amici! @LewisHamilton © RIPRODUZIONE RISERVATA di UMBERTO ZAPELLONI a rivoluzione Ferrari è inu L tile, ma necessaria. Inutile perché la stagione, probabil mente, non verrà raddrizzata, necessaria perché non si poteva correre il rischio di compromet tere anche l’anno che verrà. Un terremoto che non riuscirà a sal vare il 2014, ma almeno potrà mettere le basi per un 2015 mi gliore. Ecco che cosa significano le dimissioni di Stefano Dome nicali, un ragazzo d’oro, forse troppo, per resistere su quella che è storicamente una delle «panchine» più calde dell’Italia sportiva. Le sue dimissioni, spontanee o meno che sia state, vanno ap plaudite. In Italia lo sport nazio nale è piuttosto un altro: restare incollati alla poltrona. Stefano, gentiluomo fino in fondo, ha presentato le sue dimissioni lu nedì scorso e, invitato dal presi dente a pensarci su ancora qual che giorno, le ha ribadite giove dì dopo aver trattato la sua usci ta con il direttore del personale. Un gesto che fa bene al lui (fi nalmente potrà dedicare più tempo a Silvia e ai figli) e che speriamo possa fare del bene anche alla Ferrari del futuro. Il suo bilancio in Rosso non è in rosso: nonostante le critiche fe roci di molti tifosi, ha vinto un mondiale piloti e due costrutto ri, perdendo tre titoli all’ultima gara (uno addirittura dopo che Massa aveva tagliato il traguar do). Avrà fatto i suoi errori nella scelta di alcuni tecnici, ma an che saputo gestire situazioni scomode come l’Alonso furioso dello scorso anno. Insomma in Ferrari era entrato un Domeni cali neolaureato e dalla Ferrari è uscito un Domenicali signor manager sportivo. Un uomo che potrebbe far comodo all’Inter di Thohir, per dirne una. Chi gli è stato accanto dopo il Gp del Bahrain lo ha descritto come stanco, demotivato, rasse gnato. Più probabilmente si è sentito tradito dai tecnici che lui aveva scelto e messo nelle posi zioni che contano, quei tecnici che gli avevano raccontato di aver progettato una Ferrari competitiva con i nuovi regola menti. Il risveglio invece è stato molto più amaro di quello di Letta dopo lo #staisereno di Renzi. La Ferrari si è ritrovata ad anni luce dalle vetture moto rizzate Mercedes e dietro pure alle Red Bull by Renault. Una macchina a pedali contro un razzo (la Mercedes) e delle For mula 1 (le altre scuderie con le power unit made in Germany). Un’annata persa dopo due gare. Con la sensazione di andare in contro alla peggior stagione de gli ultimi anni, con il rischio di non riuscire a scrivere neppure una tacca nella caselle del Gran premi vinti. Adesso a gestire la situazione esplosiva arriva Marco Mattiac ci, un manager di 43 anni con tanta esperienza di Ferrari (Ci na e Stati Uniti), ma completa mente a digiuno di Formula 1, il che potrebbe anche non essere un male. Dalla F1 non arrivava no neppure il primo Monteze molo direttore sportivo, Cesare Fiorio o Jean Todt, ma erano tutti uomini di sport. La scom messa è importante, anche per ché Mattiacci non viene definito una scelta di transizione, ma un uomo su cui rifondare. Raccon tano sia un decisionista, mania cale nella cura dei dettagli, ma chi ha lavorato con lui preferi sce definirlo come un manager dal volto umano e dai modi gen tili. Vedremo. Perché oggi più che altro sembra sia necessario ribaltare qualche tavolo e capire da dove cominciare per insegui re la Mercedes avanti anni luce. Il problema è soprattutto que sto: oggi non vince più chi ven de bibite energetiche, ma chi fabbrica automobili. I regola menti saranno pure sbagliati e folli, ma l’amara realtà è questa. twitter@uzapelloni © RIPRODUZIONE RISERVATA 20 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 15 APRILE 2014 FORMULA 1 LA SVOLTA DAL NOSTRO INVIATO «Stiamo costruendo il fu turo della scuderia Ferrari» è lo slogan che in italiano e inglese campeggia sulle paratie prov visorie che delimitano il can tiere della Gestione Sportiva a Maranello. Un futuro senza Stefano Domenicali. Il capo della Gestione Sportiva ha ras segnato le dimissioni, spiegan dola con l’esigenza di dare la «scossa» in un momento parti colarmente difficile della scu deria. L’avvio di campionato è stato deludente, le pressioni sono aumentate e Stefano si è fatto da parte. Ma anche se la decisione può apparire sor prendente per i tempi — dome nica si corre in Cina e buona parte della squadra (i meccani ci) è già a Shanghai —, in real tà è stata meditata da tempo, forse frutto anche del logora mento legato a una posizione di responsabilità e pressione che il dirigente imolese ricopri va dal 2007 e che purtroppo a livello sportivo ha regalato giornate più amare che dolci. Il pessimo risultato del Bahrain, con Alonso e Raikkonen a rac cattare gli ultimi punti utili ha probabilmente accelerato la decisione di dire basta. Ma ai ferraristi che da tempo sui so cial network ne invocavano l’avvicendamento, Domenicali ha spedito un messaggio chia ro: «Ci sono particolari mo menti nella vita professionale di ognuno di noi in cui ci vuole coraggio a prendere decisioni anche sofferte. È ora di attuare un cambiamento importante. Da capo mi assumo la respon sabilità, come ho sempre fatto, della situazione. Si tratta di una scelta presa con la volontà di fare qualcosa per dare una scossa al nostro ambiente per il bene di questo gruppo». Un concetto ripreso anche nel ri Mi dimetto colpa mia Domenicali stop «A questa Ferrari serve la scossa» Il capo della Ges lascia dopo 23 anni in rosso Al suo posto Montezemolo sceglie Mattiacci La decisione maturata dopo il GP Bahrain: «Mi assumo la responsabilità della situazione». Il Presidente: «Ha sempre anteposto l’interesse della squadra al proprio». Intanto, a Stoccarda c’è l’addio del d.t. Bell: futuro rosso? tuale saluto di commiato da parte del presidente Luca di Montezemolo. «Ringrazio Do menicali per il grande senso di responsabilità che ha saputo dimostrare anche oggi, ante ponendo l’interesse della Fer rari al proprio». La speranza di Domenicali è quella di togliere pressione ai tecnici, cancellare la loro paura di sbagliare e fa vorire una rimonta comunque difficilissima. Ferrarista doc Qualunque si ano le motivazioni, quella di Domenicali appare come una L’ex direttore tecnico della Mercedes Bob Bell COLOMBO decisione shock, perché a la sciare è un dirigente che è cre sciuto in Ferrari, dove è appro dato ben 23 anni fa, nelle setti mane in cui Montezemolo fa ceva ritorno a Maranello. Pare che la decisione di uscire dalla Ferrari il capo della Ges l’abbia maturata già nella notte di Sakhir, i giorni successivi è scattata la caccia al sostituto. Ed è plausibile che il blitz di Sergio Marchione a Maranello di venerdì scorso, in occasione dell’inaugurazione della mo stra californiana alla Galleria Ferrari, sia servito a mettere il Film Nel 2008 sfiora il titolo con Massa ma porta a casa il Costruttori GLI INIZI A scuola da Todt Entrato in Ferrari nel 1991 dopo la laurea, Domenicali (a sin.) è cresciuto all’ombra di Jean Todt, nella foto con Prodi COLOMBO chilascia STEFANO DOMENICALI L’ultima riunione coi suoi ragazzi: quante lacrime Il dirigente in ufficio dalle ore 6 alle 20 Tanti messaggi: chiama anche la moglie di Massa. Andrà alla Fia o alla Fom? DAL NOSTRO INVIATO MARANELLO Quando ha riunito quella che era ormai la sua ex squadra, a metà mattinata, e ha cominciato a parlare, so no stati in molti a scoprirsi con il volto rigato di lacrime. Davanti a loro non stava sem plicemente il capo, che assu mendosi tutte le responsabili tà per l’avvio di stagione falli mentare, aveva deciso di farsi da parte; no, c’era uno di loro. Un ragazzo di Imola, appas sionato di basket assai più che di auto da corsa, divenuto uo mo dentro le mura della Ferra ri, dove fresco di laurea in eco nomia all’Università di Bolo gna era entrato nel ‘91. «Sa presidente che siamo arrivati AL COMANDO DELLA GES Con il presidente Il 1° gennaio 2008, Domenicali subentra a Todt nel ruolo di Direttore della Ges. Qui è con il presidente Montezemolo ANSA 4 insieme?», diceva ieri in uno degli ultimi colloqui con Mon tezemolo. Con Stefano Dome nicali se ne va un pezzo di sto ria Ferrari. Alla Gestione Sportiva dal ‘95, team mana ger dalla stagione successiva, responsabile della logistica, direttore sportivo e poi l’avvi cendamento con Todt al timo ne della squadra più prestigio sa di F.1 dal 2007. Malgrado la decisione fosse già stata presa da giorni e la scrivania libera ta, l’ultimo giorno di Domeni cali è iniziato prestissimo, alle 6 era già in ufficio per il pas saggio delle consegne. A boc ca cucita. Così come pure alcu ni uomini della Ges incrociati a Maranello. Nick Tombazis si è limitato a un cenno di saluto dalla sua impolverata 500 ros sa. Simone Resta, altro uomo chiave della progettazione, a un no comment. Per Hirohide Hamashima, già capo della Bridgestone ai tempi di Schumi, la mossa di Dome nicali è stata una «big sur prise». Ligio fino all’ultimo, l’ex team principal ha la sciato il suo ufficio alle 20, poi si è recato per i saluti alla Gestione Industriale. IL NUMERO 23 gli anni passati da Stefano Domenicali alla Ferrari. Entrò nel 1991 subito dopo la laurea in Economia e Commercio a Bologna L’ULTIMO TRIONFO Con i suoi piloti sul podio L’ultima vittoria Ferrari data Spagna 2013: Domenicali è tra Alonso e Massa, con Raikkonen, tornato nel team quest’anno LAPRESSE Pro e contro Gli applausi e la commozione al momento del commiato sono stati il tributo a un dirigente che ha saputo farsi voler bene. Ne sono la te stimonianza la valanga di messaggi che sono giunti alla sua abitazione monzese: il te lefono non ha smesso di squil lare e tra coloro che si sono fatti vivi pure Rafaela Bassi, la moglie di Felipe Massa. I criti ci sottolineano che abbia vinto poco. Perdente il confronto con Todt, ma solo se non si tie ne conto del ruolo che ha avu to Stefano nella gestione del francese, attuale presidente Fia. Dal quale è sempre stato apprezzatissimo per dedizio ne e impegno. È stato grazie alla conoscenza dei regola menti se Schumi fu in grado di vincere a Silverstone ‘98 ta gliando il traguardo in corsia box. Dietro le quinte, Domeni cali è stato anche abile tessitore politico quale membro del Consiglio Mondiale Fia. E gli attuali piloti sono suoi colpi di mer cato. È stato Domenicali ad aprire le porte a Fernando Alonso e a convincere Kimi Raikkonen a tornare, vincen do l’iniziale scetticismo di Montezemolo. «Io non pro getto le auto, il mio compito è creare una struttura robusta e mettere le persone nelle condizioni di esprimersi al meglio» ha sempre sostenuto Stefano. Ci ha provato, ha strappato alla Red Bull Neil Martin per rafforzare il re mote garage, Pat Fry alla McLaren per colmare la falla del simulatore, James Alli son per iniettare fantasia. E nel 2015 forse arriverà pure Bob Bell dalla Mercedes. A chi lo definisce troppo buono per il ruolo, va ricordato che Domenicali ha preso decisio ni dolorose come allontanare Aldo Costa. E ora? La lista delle opzioni è lunga: da un ruolo alla Fom di Bernie Ec clestone o alla Fia con Todt. Comunque esclusi altri team di F.1: Domenicali considera la Ferrari il top. Oppure alla direzione dell’autodromo di Monza, considerata l’espe rienza come responsabile del Mugello. Ma è probabile an che un ruolo lontano dalle corse. a.cr. © RIPRODUZIONE RISERVATA d lafrase DEL GIORNO ANDREA CREMONESI MARANELLO (Modena) «Domenicali è un mio amico, una persona che stimo, a cui sono affezionato. Ha dimostrato ancora una volta le sue qualità per non mettere in difficolta’ tutto l’ambiente. A Iivello umano è una cosa che mi dispiace moltissimo, peraltro Marco Mattiacci è una persona che conosco molto bene e gode della piena fiducia del Presidente della Ferrari. Giovanni Malagò Presidente del Coni MARTEDÌ 15 APRILE 2014 Imolese Stefano Domenicali, 48 anni, laureato in Economia e Commercio. E’ in Ferrari dal ‘91 OLYMPIA definitivamente a punto la can didatura. La scelta di Monteze molo è caduta su Marco Mat tiacci, volto sconosciuto alla F.1, ma in Ferrari da 14 anni, considerato dal presidente uno dei manager di maggiore ta lento tra coloro che lavorano al Cavallino e con la giusta deter minazione per assumere que sta sfida. «Un manager di valo re che conosce bene l’azienda», lo ha definito il presidente. Scelta casalinga Soprattutto si voleva evitare, è il messaggio che esce dalle stanze di Mara nello, di affidarsi a qualche mercenario della F.1, a figure esterne. Mattiacci, che era pre sidente e amministratore dele gato di Ferrari Nord America (il ruolo sarà ricoperto a inte rim da Enrico Galliera) ieri era già a Maranello per il passag gio delle consegne. Già, perché se il giorno della... scossa è sta to vissuto a Maranello in una calma apparente, dentro le stanze di via dell’Abetone è sta to un susseguirsi di riunioni. Perché oltre all’imminente GP e alla necessità di lavorare per raddrizzare il campionato, queste sono settimane decisive per la pianificazione della mac china 2015. Montezemolo, che ha diretto il passaggio e sarà se possibile ancor più presente nella gestione dell’attività ago nistica (ma a casa e non in pi sta), ha incontrato Domenicali e Mattiacci, poi l’incontro è sta to allargato ai dirigenti di pri mo livello, Amedeo Felisa e Mario Mairano, responsabile delle risorse umane. Quindi in serata il neo responsabile della Gestione Sportiva ha incontra to i capi dei vari dipartimenti, da James Allison a Luca Mar morini. Per ora il loro posto è salvo, nel senso che non ci sono all’orizzonte altri segnali di di scontinuità. Anzi, la Ferrari in tende proseguire nella campa gna di rafforzamento tecnico sulla scia del lavoro impostato da Domenicali, in questa sorta di corsa al riarmo che è la nuo va F.1. E allora forse non è ca suale che poche ore dopo l’an nuncio della Ferrari, la Merce des abbia reso noto il divorzio dal ex d.t. Bob Bell (uscito in realtà a dicembre e ora conge lato sino a novembre). Potreb be essere stato l’ultimo regalo di Domenicali alla sua Ferrari. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’OPINIONE di UMBERTO ZAPELLONI a pagina 19 & l’Analisi Problema tecnico e non gestionale: difficile risolverlo PINO ALLIEVI Stefano Domenicali esce dalla porta principale. Nel mo mento in cui si sono decise le cose, a metà della scorsa setti mana, con Montezemolo c’è stato un abbraccio. Un gesto dovuto per una persona per be ne, di rare qualità manageriali e grande onestà. La Gestione Sportiva, con Domenicali ha sempre avuto i conti a posto e la certezza di un futuro florido. Sul piano sportivo non ha avu to fortuna, ma l’aver ripetuta mente sfiorato con Alonso il Mondiale va a suo favore. An che Todt impiegò 7 anni prima di portare il titolo a Maranello. Sfiduciato Domanda: la deci sione di accettare le dimissioni farà bene alla Ferrari o è stata una manovra isterica quanto inutile, di stampo calcistico? Conta poco. C’era una corrente che non lo voleva più, inutile andare avanti. Anche le recenti uscite di Montezemolo contro le nuove regole sono state un’imbarazzante botta indiret ta all’operato del suo numero 1, che quelle norme le aveva sottoscritte con piena approva zione dei vertici. Il manager imolese si è sempre dovuto bar camenare come un equilibrista strattonato da una parte e dal l’altra: difficile non cadere. Responsabilità Ora nessuno s’illuda che con Marco Mattiac ci la Ferrari comincerà a vince re, perché il problema è tecni co, non gestionale. Se il 2014 è cominciato malissimo, la colpa è di chi ha realizzato la F14 T con carenze – lo ha detto Alon so in Bahrain – di telaio, aero dinamica e motore. Mattiacci, che è in ottimi rapporti con John Elkann e Marchionne, pur essendo completamente a digiuno di F.1 dovrà affrontare subito la programmazione del 2015, scegliere ed eliminare uomini, districarsi tra gli squali della Fom e della Fia, trovare un modus vivendi con Alonso, il quale ha un caratterino non da ridere che Domenicali sape va contenere. Resterà Fernan do nel 2015 o cercherà altre strade? È un altro dei punti in terrogativi sull’agenda di Mat tiacci, che ha fama di decisioni sta ma dovrà battersi in un am biente fatto solo di gente col pelo sullo stomaco. Dovrà umilmente imparare alla velo cità del suono. La sua nomina è una scommessa. Ed è una scel ta coraggiosa, quella di mette re a capo del reparto corse Fer rari un uomo estraneo alla F.1. Mattiacci avrà comunque da divertirsi in una realtà presti giosa e su un palcoscenico mondiale. L’importante è che si divertano anche i tifosi. chiarriva MARCO MATTIACCI Il golden boy delle vendite in Cina e Usa ora sfida la F.1 Il manager, alla Ferrari dal 1999, dovrà battere anche i pregiudizi Una scommessa alla Briatore LUIGI PERNA Nel mondo della F.1 non è conosciuto e quindi dovrà imporsi. Ma in quello dell’indu stria automobilistica Marco Mattiacci, il nuo vo team principal ferrarista, non ha bisogno di presentazioni. E’ stato colui che ha dato il via allo sbarco della rossa in Cina e l’artefice dell’esplosione commerciale in Asia Pacifico e Nord America, che oggi rappresentano i primi due mercati mondiali della Casa di Maranel lo. Nato a Roma, 43 anni, sposato e con tre figli, laureato in Economia alla Sapienza e specializzato (2011) alla Columbia business school di New York, Mattiacci è un uomo azienda fin dal 1999. Ha cominciato nell’area manager di America e Medio Oriente, rico prendo ruoli di crescente importanza, fino a diventare presidente e amministratore dele gato di Ferrari Asia Pacifico (20062010) e di Ferrari Nord America (20102014). Una car riera coronata nel 2012 dal premio «Automo tive Executive of the year», uno dei più ambiti dai manager dell’automobile, vinto fra gli al tri da Lee Iacocca e Carroll Shelby. Doppia sfida Un decisionista. Abituato a ti rare fuori «il 120 per cento da ogni membro del team». In campo sportivo si è occupato del Ferrari Challenge Nord America e dell’attività Endurance nella categoria Grand Am, con la 458 Italia. Due campionati vinti, l’ultimo nel 2013 con Alessandro Balzan. Non abbastanza però per giustificare l’accoglienza di un am biente chiuso come quello della F.1, i cui com mentatori ieri hanno reagito alla notizia del l’addio di Domenicali con la domanda: «Chi è Marco Mattiacci?». La sfida nella sfida di Mat tiacci, che ha già preso posto a Maranello e debutterà domenica al GP di Cina ereditando una Ferrari ancora giù dal podio dopo tre ga re, sarà proprio questa: vincere lo scetticismo e affermarsi in un nuovo ruolo. Alla Ferrari ci credono, ritenendo che un giovane manager di spessore internazionale, inserito nei mec canismi di Maranello e appoggiato dai vertici aziendali, fosse più utile di un «tecnico» e più libero di prendere decisioni, partendo da una prospettiva vergine. Tutti ricordano la scom messa fatta dai Benetton con Flavio Briatore. Di certo Mattiacci dovrà sedersi al tavolo con gente smaliziata e contrattare le regole di una F.1 coinvolta in un’epoca di grandi cambia menti. Non facile. Ma, all’inizio, sarà guidato direttamente da Montezemolo. © RIPRODUZIONE RISERVATA Gazzetta.it MA PER IL 60,6% DEI LETTORI LA SCELTA È COMUNQUE TARDIVA Spietato l’esito del sondaggio Gazzetta.it. Per il 60,6% degli utenti la scelta è tardiva; per il 17,7% la scelta è giusta ma non servirà a invertire la rotta; per il 14,4% è ininfluente perché i problemi della Ferrari sono altri. Per il 5,6% era inevitabile e per l’1,7% è sbagliato: non si abbandona la nave che affonda. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA GAZZETTA DELLO SPORT 21 4 DOMENICA GP ALLE 9 Domenica si corre il GP di Cina, 4° appuntamento del Mondiale di F.1 sulla pista di Shanghai (5.451 m.). In programma 56 giri per un totale di 305,066 km. S Orari e tv Per il fuso orario con la Cina, prove e gara andranno in onda al mattino. Questi gli orari: Venerdì Dalle 4 alle 5:30 e dalle 8 alle 9.30 prove libere. Diretta Rai Sport 2 e Sky Sport F1 HD Sabato Dalle 5 alle 6 prove Libere. Dir. Rai Sport 2 e Sky Sport F1 HD. Alle 8 qualifiche. Dir. Rai2 e Sky Sport F1 HD Domenica Alle 9 GP Cina. Diretta Rai1, RaiHD e Sky Sport F1 HD S gazzetta.it Sul nostro sito diretta, approfondimenti e gallerie fotografiche del weekend S Classifiche Piloti: 1. Rosberg (Ger) punti 61 2. Hamilton (GB) 50 3. Hülkenberg (Ger) 28 4. Alonso (Spa) 26 12. Raikkonen (Fin) 7 Costruttori: 1. Mercedes punti 111 2. F. India 44 3. McLaren 43 4. Red Bull 35 5. Ferrari 33 Horner e Newey (Red Bull) a colloquio con Whiting (Fia) AP Ricciardo, oggi la sentenza Fia Duro attacco della Mercedes Caso flussometro: il team tedesco chiede per la Red Bull «la squalifica per tutta la stagione». Ripicca dopo i test segreti 2013? ALESSANDRO GRANDESSO @agrandesso PARIGI È guerra tra Mercedes e Red Bull. Le due scuderie si sono affrontate ieri davanti al la Corte d’appello internazio nale della Fia, senza esclusio ne di colpi, sulla questione del flussometro che limita il con sumo di benzina a 100kg/h. Un tetto sforato dal team au striaco nel primo gran premio stagionale, a Melbourne, in cassando poi la squalifica del secondo posto di Daniel Ric ciardo. Punizione giusta, ma non sufficiente per la casa di Stoccarda, che sentendosi parte lesa ha chiesto ai giudici di espandere la squalifica al resto della stagione. La sen tenza è attesa oggi. Le motiva zioni entro il fine settimana. Ripicca Da parte della Mer cedes comunque si è trattato di un assalto feroce, forse alla ricerca di una rivincita dopo la bastonata ricevuta lo scorso anno, a stagione in corso, sul lo scandalo dei test dei pneu matici, portato a galla dalla Red Bull. Ieri, però, sul banco degli imputati c’era proprio il team di Christian Horner che ha rimesso in discussione l’in terpretazione dell’uso del flussometro in caso di incer tezze. Il muro difensivo però è sembrato crollare quando lo stesso capo degli ingegneri Red Bull, Paul Managhan, ha confermato che nessun re sponsabile Fia ha mai assecon dato i dubbi sollevati sul flus sometro ufficiale, facendo eco al direttore tecnico Adrian Newey che non ha saputo spiegare perché il regolatore interno Red Bull sia stato ap plicato solo alla vettura di Ric ciardo e non a quella di Vettel che non avrebbe quindi pre sentato anomalie. Un regola tore, tra l’altro, basato su un sistema software, quindi ma nipolabile alla fonte e di con seguenza in contrasto con i re golamenti. Lo ha ripetuta mente sottolineato Paul Har ris, avvocato Mercedes, che al termine dell’arringa ha chie sto di estendere la squalifica al resto della stagione. Lascian do però in sospeso l’eventuale condizionale, ma richiaman do la giurisprudenza Honda Bar 2005, quando per un affa re di benzina scattò poi lo stop per tre gran premi. Per Merce des, la Red Bull avrebbe deli beratamente ignorato gli av vertimenti di Fabrice Lom, ca po del Powertrain Fia, che a sua volta ha smentito le di screpanze dei dati rilevati dal la scuderia di Horner. Anche se in realtà la stessa Mercedes ha ammesso di aver registrato un margine di errore nel con teggio del flussometro Fia, scegliendo però di mantenersi sui dati ufficiali. «Senza il ri spetto delle regole — ha ag giunto l’avvocato Fia, Jona than Taylor — non c’è compe tizione». Da qui la presenza anche di McLaren, Lotus, Wil liams e Force India, rimasti ai margini di un confronto duro, in cui la Red Bull ha tentato anche di evidenziare poten ziali lacune sull’interpretazio ne della direttiva sull’uso del flussometro di back up. © RIPRODUZIONE RISERVATA I PROBLEMI DI ROSSI GP DI AUSTIN INCOLORE Ecco com’era ridotta la gomma di Vale Spalla destra completamente distrutta Il documento fotografico accanto (MILAGRO) dice più di mille parole. Questa è la gomma anteriore di Valentino Rossi poco dopo metà gara. Si vede che la spalla destra è completamente distrutta, con il battistrada «mangiato» dall’usura sulla spalla destra, il lato che viene messo in crisi dal circuito di Austin. Nelle stesse condizioni hanno finito anche altri piloti, come per esempio il ducatista Andrea Iannone. 22 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 15 APRILE 2014 CICLISMO LA STORIA v 2 3 4 identiKit & CARRIERA 1 BRADLEY WIGGINS 5 Nato il 28/04/1980 a Gand Belgio Pistard come papà Gary, 4 volte olimpionico, maglia gialla... 1. La favola di Bradley Wiggins inizia all’Olimpiade di Atene 2004: figlio di Gary, pistard, Wiggo vince l’oro nell’inseguimento. 2. Quarto nel 2009, Wiggins conquista il Tour 2012 su Froome e Nibali, primo britannico a riuscirci. 3. Sei giorni dopo, oro olimpico a Londra 2012 nella crono. 4 e 5. Brad alla Roubaix FOTOSERVIZIO BETTINI Vive a Eccleston (GB) Altezza 190 cm Peso 69 kg La squadra dal 2010 Team Sky Le vittorie 30 12 cronometro GIRO 2003 ritirato 123° 2005 134° 2008 71° 2009 40° 2010 2013 ritirato La filosofia del Sir Wiggins: «Le sfide sono la vita» Pista, Tour, Roubaix, poi Rio 2016. Un personaggio unico, che si rimette sempre in gioco un’icona seguita anche per i suoi cambi di look (dalle mitiche basette in poi), per la versatilità ricorda quei pugili capaci di vincere il titolo mondiale in tutte le categorie di peso, oppure i calciatori che dove li metti stanno, abili e arruo labili in più ruoli, gioia degli allenatori. A pro posito di calcio: che farà Wiggo, i cui interessi ora sono curati da Simon Fuller (già manager di Murray, Beckham e Lewis Hamilton) se il suo Liverpool vincesse la Premier League per la pri ma volta dal 1990? Da uno che definì Robbie Fowler più importante della Regina Elisabetta II, ci si può aspettare di tutto… TOUR 123° 2006 2007 ritirato 4° 2009 24° 2010 2011 ritirato 1° 2012 VUELTA 2011 3° I titoli EUROPEI Oro 2001 inseg. individuale MONDIALI 2003 Oro inseg. individuale 2007 Oro inseg. individuale e a squadre 2008 Oro inseg. individuale, a squadre e Americana (con Cavendish) OLIMPIADI 2004 Oro inseg. individuale 2008 Oro inseg. individuale e a squadre 2012 Oro cronometro La faccia di Bradley Wiggins, 33 anni, dopo la ParigiRoubaix di domenica: è arrivato 9° LUCA BETTINI DAL NOSTRO INVIATO CIRO SCOGNAMIGLIO @cirogazzetta ROUBAIX (Francia) «Io mi nutro di nuove sfide». E’ un manife sto, più che una dichiarazione. E la firma è quella di Bradley Wiggins, che quelle parole le ha messe e continua a metterle in pratica. La ParigiRoubaix di domenica, chiusa al nono po sto, ne è stato l’ennesimo esempio. E gli applau si generali che ha ricevuto – andati anche oltre il valore sportivo del risultato —, la logica con seguenza. Il Baronetto era ed è un mito in In ghilterra, ma oltre la Manica non è mai stato così amato. Il destino dei fuoriclasse generosi e coraggiosi è proprio questo: farsi beffe dei con fini. Dargli una spallata. Buttarli giù. Voglia Wiggins ha cominciato consumando i velodromi e i nove ori (inseguimento e Ameri cana, Mondiali e Olimpiadi) fanno capire be nissimo che campione sia stato. Le salite alpine e dolomitiche sono quanto di più diverso ci sia dagli anelli della pista: eppure ha asfaltato pure quelle, diventando il primo inglese a vincere il Tour de France. E appena sei giorni, ecco un altro oro olimpico. Su strada, a cronometro, nella sua Londra. Vinto il Tour, avrebbe potuto cercare di ripetersi o anche chiudere all’apice, invece no: voleva fortemente la rosa — indossa ta ad Amsterdam nel 2010 — del Giro d’Italia, la corsa che aveva cominciato ad amare leggen do la Gazzetta ad Hyde Park, trepidando per le imprese di Indurain. Assalto fallito, quello. Ma invece di tirare i remi in barca, ecco le nuove sfide (appunto): l’oro mondiale a cronometro a Firenze, mancato solo per «colpa» di Tony Mar tin. E poi la Roubaix, la regina della classiche, dove un vincitore di Tour non si faceva neanche vedere dai tempi di LeMond, vent’anni fa. Di vertimento tanto: «Peccato che non se ne possa correre un’altra già domenica», quando la mag gior parte del gruppo al solo pensiero cambie rebbe mestiere. E consistenza pure, visto che è stato all’altezza dei maestri Cancellara e Boo nen sul pavé. Ha onorato il ciclismo. Con la classe e l’umiltà. La dedizione e l’impegno. Emozioni Non c’è da stupirsi troppo. Quale corsa incarna meglio dell’Inferno del Nord lo spirito del ciclismo autentico? E il Baronetto ha sempre avuto un debole per la storia del suo sport. «Non capitava da tempo che ci fossero tanti corridori insieme in vista del traguardo di Roubaix. Direi dai tempi di Guesdon, nel 1997». Lo diceva domenica pomeriggio, al bus di Sky, mezz’ora scarsa dalla fine della corsa e con l’adrenalina ancora addosso. Capito? Se un buon numero di suoi colleghi è debole anche sui propri piazzamenti, lui la storia della Rou baix potrebbe insegnarla. «Avevo un tratto di pavé vicino a casa, ci pedalavo sopra e giocavo ad essere Johan Museeuw», aveva detto due giorni prima della corsa. Wiggins, diventato Humour Lui è così. Imprevedibile anche a pa role. Ha il gusto di spiazzare l’interlocutore. Ai tempi dell’intervistaconfessione di Armstrong alla Winfrey, per dire, non si fece problemi a dire che cosa avrebbe voluto chiedere a Lance se fosse stato nei panni di Oprah: «Lance, dam mi i soldi del premio del terzo posto al Tour 2009 (lui finì quarto, ndr)». E domenica, dopo la Roubaix, ha scherzato sopra la propria poli valenza, utilizzando una delle infinite espres sioni idiomatiche dell’inglese: «I’ve always be en a bit of a jack of all trades», che di solito si completa con «master of none». In italiano ap plicato al ciclismo suona più o meno così: «So no un corridore completo, vado piano dapper tutto». Futuro E adesso? La Roubaix 2015, ha detto Wiggins, lo vedrà tra i protagonisti. E l’Olimpia de 2016 di Rio pure, per cercare di conquistare nell’inseguimento a squadre un altro alloro 12 anni dopo il primo. Il più classico dei cerchi che si chiude. E chi se la sente escludere del tutto, se l’Uci facesse finalmente chiarezza sulle regole, un assalto al record dell’ora? Ma prima c’è il Tour de France 2014 e la domanda delle do mande è: Chris Froome lo vorrà in squadra? La Boucle parte proprio dall’Inghilterra, la terza tappa si concluderà a Londra, e per Sky non sa rebbe banale avere al via Wiggins, che però non è esattamente un fedelissimo della maglia gial la in carica. Vedremo. L’avvicinamento del Ba ronetto passerà per il Delfinato, e prima ancora per il California. Abbiamo appena finito di ve derlo con la faccia intrisa di fango, simile al Tom Hanks di «Cast away», e prima ancora ste so sull’amato pavé come se fosse in croce. Lo rivedremo sgobbare in salita e cercare, ancora prima del successo, il senso di una nuova sfida. E della sua stessa vita. Per Bradley Wiggins so no sinonimi. GIOVEDÌ SOPRALLUOGO Van Petegem guida Nibali sul pavé (ci. sco.) E adesso sul pavé ci vanno i big per le grandi corse a tappe. Naturale, visto che il Tour de France 2014, il 9 luglio (quinta tappa), proporrà nove settori di pietre, per un totale di 15,4 km, negli ultimi 70 km della tappa che si conclude ad Arenberg Porte du Hainaut. Ieri è toccato ad Alberto Contador: «Bisognerà affrontare il pavé con molto rispetto», ha detto lo spagnolo. E giovedì sarà il turno di Vincenzo Nibali (FOTO BETTIINI). Il re del Giro 2013 arriverà in zona domani sera direttamente da Tenerife, dove ha lavorato in altura. Con lui ci saranno i compagni Fuglsang, Westra, Kangert e Grivko, oltre ai d.s. Giuseppe Martinelli e Stefano Zanini. Il 29enne siciliano avrà poi anche una guida d’eccezione: il belga Peter Van Petegem, che nel 2003 fece la doppietta Giro delle Fiandre (vinto anche nel 1997) e ParigiRoubaix. © RIPRODUZIONE RISERVATA « Avevo un tratto di pavé vicino a casa, giocavo a essere Museeuw. Peccato che non si possa correre un’altra Roubaix già domenica. Le vacanze sono finite BRADLEY WIGGINS HA IL MANAGER DI BECKHAM E HAMILTON, TIFA LIVERPOOL, AMA LA MUSICA DI PAUL WELLER E DEGLI OASIS MARTEDÌ 15 APRILE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 23 NUOTO L’ANNUNCIO Il ritorno dello Squalo Michael Phelps è nato il 30 giugno 1985. Alto 193 cm per 88 kg, ha un’apertuta alare di 198 cm. Ha partecipato a 4 Olimpiadi: Sydney 2000, Atene 2004, Pechino 2008 e Londra 2012 Riecco Phelps: impossibile essere normale Il 18 volte campione olimpico rientra il 24 aprile e coach Bowman lo benedice: «E’ già competitivo» MARISA POLI Riparte dallo sprint, 50 e 100 stile libero, e dai suoi 100 farfalla, con obiettivo Rio 2016. Il tecnico: «Si diverte, ma questa è solo una prova» Nel cuore le cose non finiscono mai. Ci ha provato Michael Phelps a respirare, cammina re, vivere come un ragazzo normale. Per un an netto e qualche mese si è dedicato tanto al golf, un po’ alle ragazze, si è presentato a inaugura zioni di piscine (dedicate a lui), ha posato sor ridente accanto a Obama, provato il baseball con gli Orioles, si è fatto crescere baffi alla Mark Spitz. Ma nel cuore certe cose non fini scono davvero mai e dopo le tante indiscrezio ni, le rivelazioni del coach Bob Bowman, ora è ufficiale: lo squalo di Baltimore è pronto a ri tuffarsi, come una volta. Dal 24 al 26 aprile al Grand Prix di Mesa, in Arizona, dove è iscritto a 50, 100 sl e 100 farfalla. riprovare l’acqua e vedere come va, non signifi ca ancora un ritorno a tempo pieno». All’Arena Grand Prix in programma allo Skyline Aquatic Center, Phelps ritroverà l’avversario di sempre Ryan Lochte ma non lo sfiderà nei misti. Al massimo proverà i 50 farfalla, almeno secondo Bowman: «Nessuna pressione, lo fa solo perché lo vuole. Penso che si stia divertendo molto, ama allenarsi, essere in forma. E vuole vedere a che punto è, è stato bello vederlo nuotare solo per piacere. Nuotare è il suo dono, sarebbe un peccato sprecarlo». Venti mesi Sarà la prima gara ufficiale dopo l’ultima (per ora) del 4 agosto 2014 ai Giochi di Londra, dopo la staffetta mista d’oro. E’ il pri mo passo dell’ultima rincorsa olimpica con me ta finale Rio 2016. A 28 anni (ne compirà 29 il 30 giugno) Phelps ha messo in preventivo il ri schio figuracce ed è pronto a rimettersi in gioco e migliorare il record dei record: 22 medaglie olimpiche,18 d’oro, come nessuno mai prima e meglio di lui nella storia dello sport. Si allena cinque giorni alla settimana dall’autunno scor so. Naturalmente al North Baltimore Aquatic Club di Baltimore, la piscina di casa, accanto a uno sparring partner di extralusso, Yannick Agnel, sotto gli occhi di Bowman, che lo allena da quando aveva 11 anni. Ora, completata l’at tesa obbligatoria di sei mesi dopo la comunica zione al programma antidoping Usa, è pronto. Secondo Bowman: «E’ ancora lontano dal top della forma, ma si è impegnato molto e non fa rà certo brutta figura. E’ abbastanza in palla da essere competitivo, ma questo è solo un test per I mesi senza nuoto di Phelps Dall’alto: a Rio per un programma di aiuto ai bambini; in versione golfista e sotto attore in una scena del telefilm Suits Attesa «E’ una grande storia per lo sport, ogni atleta dovrebbe imparare da lui — applau de l’olimpionica Jessica Hardy, pure lei in gara a Mesa — Non penso che qualcuno potrà met tergli pressione». Phelps è iscritto alle altre ga re del Grand Prix: Charlotte (a maggio) e Santa Clara (a giugno), ma Bowman ha precisato che non ci sono ancora certezze sul futuro: «Dopo Mesa ci siederemo e faremo il punto». Se tutto andrà come nei piani, la tappa finale di questa stagione saranno i campionati nazionali di Irvi ne, in agosto, con vista sui Mondiali di Kazan dell’anno prossimo. Già nel maggio 2013 la Nbc aveva annunciato la possibilità di un ritor no di Phelps per Rio 2016. «Ne parlano gli altri, io non ho mai detto nulla» smorzò subito gli entusiasmi il Cannibale. «Mi sono ritirato e adoro ciò che sto facendo» ribadiva, con riferi mento alle conferenze, alla fondazione, agli 4 I NUMERI 22 Medaglie olimpiche 18 ori, 2 argenti e 2 bronzi. 8 Ori a Pechino 2008: record, battuto Spitz 1972 impegni con gli sponsor, al golf. Come se il nuo to non fosse diventato altro che un modo per rilassarsi. «La prima volta che ci ho riprovato è stato un colpo, dopo cinque gambate ero mor to. Ora ho molto tempo per me, la piscina mi rilassa». Era solo la tappa di avvicinamento a un ritorno eclatante, per ribaltare gli esiti di due sfortunati precedenti: Mark Spitz che dopo i 7 ori olimpici di Monaco 1972 ci riprovò per Barcellona 1992, senza farcela. E il suo idolo Ian Thorpe, finito in depressione dopo aver mancato la qualificazione a Londra 2012. «Non è solo il più grande nuotatore di ogni tempo, è anche il più grande competitore mai esistito» ci scommette Spitz. Certe cose nel cuore non fini scono mai. © RIPRODUZIONE RISERVATA laFotonotizia 33 Medaglie mondiali: 26 ori, 6 argenti, 1 bronzo 29 Record mondiali individuali stabiliti, più 7 in staffetta Camille Lacourt e Federica Pellegrini insieme (in via Dolci a Milano) per la campagna di Yamamay e Jaked. «Non è stato facile ha ammesso Fede , non siamo modelli e le foto erano di intimo, e poi io ho un compagno e lui è sposato. Bello? Ha due occhi che incantano...». Camille, ha subito il fascino di Federica? «Una delle nuotatrici più belle» BERGAMIN 24 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 15 APRILE 2014 BASKET NBA Knicks Celtics Lakers Niente playoff: tre modi di perdere Gli errori di New York, la scelta di Boston, la sfortuna di Los Angeles: ora ripartono da capo LUCA CHIABOTTI Non era mai successo in 68 anni che New York, Los An geles e Boston, le tre squadre più famose, seguite e, per quel che riguarda Lakers e Celtics, vincenti della Nba non si qualificassero, contem poraneamente, ai playoff. Tre modi diversi di perdere: quel lo programmato, per comin ciare a costruire un futuro mi gliore (Boston), quello dove è piovuto sul bagnato, con una serie di infortuni che hanno complicato una stagione già delicata (Lakers) e la solita, incosciente, autodistruzione che da anni aleggia sul Madi son Square Garden (Knicks). E adesso? Solo i Celtics sem brano davvero interessati a proseguire la ricostruzione attraverso la lotteria e le scel te. Boston I Celtics sapevano che sarebbe andata così, da quando hanno deciso che fos se il momento di smobilitare la squadra del titolo 2008 e della finale 2010. In più, Rajon Rondo ha giocato solo 29 partite. Tutto sotto con trollo: i Celtics hanno 7 prime scelte nei prossimi tre anni, giovani interessanti e margi ne salariale per andare, come nel 2007, su mercato dei free agent e abbreviare la ricostru zione: «Sappiamo che non sa rà un processo rapido ma sa remo felici di accelerarlo se ne manifesterà la possibilità» ha dichiarato il proprietario Wyc Grousbeck ricordando come, nel 2007, passarono dall’ulti mo posto al titolo. New York I Knicks sono i Knicks: hanno iniziato la sta gione col loro uomofranchi gia, Carmelo Anthony, che ha dichiarato di volersene anda re e patito mille problemi fisi ci (Bargnani, Chandler su tut ti) e extracestistici (JR Smith, Felton). Mike Woodson, al termine della gara contro Chi cago, si è assunto la responsa bilità degli obbiettivi non rag giunti scusandosi coi tifosi. L’allenatore è il primo nodo da sciogliere per Phil Jackson, considerato l’unico uomo al mondo in grado di risollevare New York. Come? Voci a lui vi cine sostengono che abbia ac cettato la visione di passare un anno difficile nel quale i Knicks saranno comunque la squadra (in previsione) che pagherà di più in stipendi in attesa che alla fine del 2015 scadano i contratti di Stoude mire (23 milioni), Chandler (14) e Bargnani (11.5) con la contemporanea discesa sul mercato di ottimi free agent se non addirittura LeBron che New York Boston Los Angeles NEW YORK KNICKS BILANCIO 2014: 3545 (9i EST) TITOLI VINTI: 2 (ULTIMO 1973) BOSTON CELTICS BILANCIO 2014: 2555 (12i EST) TITOLI VINTI: 17 (ULTIMO 2008) LOS ANGELES LAKERS BILANCIO 2014: 2555 (15I OVEST) TITOLI VINTI: 16 (ULTIMO 2010) I Knicks avevano cominciato la ricostruzione con D’Antoni nel 2008 tornando ai playoff nel 2011 dopo 6 anni buchi. Nel 2013, la miglior stagione dal 1997, poi il flop e la decisione di chiamare Phil Jackson come plenipotenziario. I Celtics hanno pianificato la ricostruzione cedendo Garnett e Pierce e puntano sui giovani. Hanno 7 prime scelte nei prossimi 3 anni e ritentano la strategia del 2007 quando passarono da 24 vittorie al titolo prendendo Garnett. I Lakers hanno disputato tutta la stagione senza Kobe Bryant (6 partite) e Steve Nash (15 ma mai sano) più altri infortuni chiave. Proprio i due veterani sono i soli che hanno contratti importanti per l’anno prossimo. ANTHONY Carmelo Anthony GREEN Jeff Green, ala di 27 YOUNG Nick Young, 28 anni, (foto) non disputerà i playoff per la prima volta in carriera. Dal 1 luglio sarà libero di trovare un’altra squadra. anni, Green è stato il miglior realizzatore della stagione (16.7 di media) dopo aver saltato il 201112 per problemi al cuore senza Kobe, è stato il miglior realizzatore dei Lakers a 17.5 di media guadagnando, solo, 1.1 milioni di dollari. OVEST ATLANTIC DIVISION VP PER 1. TORONTO RAPTORS* (3) 4733 58.8 2. BROOKLYN NETS* (5) 4436 55.0 3. NEW YORK KNICKS 3545 43.8 4. BOSTON CELTICS 2555 31.3 5. PHILADELPHIA 76ERS 1763 21.3 CENTRAL DIVISION VP PER 1. INDIANA PACERS* (1) 5526 67.9 2. CHICAGO BULLS* (4) 4733 58.8 3. CLEVELAND CAVS 3249 39.5 4. DETROIT PISTONS 2952 35.8 5. MILWAUKEE BUCKS 1565 18.8 SOUTHEAST DIVISION VP PER 1. MIAMI HEAT* (2) 5426 67.5 2. WASHINGTON WIZARDS* (6) 4238 52.5 3. CHARLOTTE BOBCATS* (7) 4139 51.3 4. ATLANTA HAWKS* (8) 3743 46.3 5. ORLANDO MAGIC 2357 28.8 * ai playoff. Tra parentesi le posizioni attuali NORTHWEST DIVISION VP PER 1. OKLAHOMA CITY THUNDER* (2) 5822 72.5 2. PORTLAND T.BLAZERS* (5) 5328 75.4 3. MINNESOTA T.WOLVES 4040 50.0 4. DENVER NUGGETS 3644 45.0 5. UTAH JAZZ 2456 30.0 PACIFIC DIVISION VP PER 1. LOS ANGELES CLIPPERS* (3) 5624 70.0 2. GOLDEN STATE WARRIORS* (6) 4931 61.3 3. PHOENIX SUNS 4733 58.8 4. SACRAMENTO KINGS 2853 34.6 5. LOS ANGELES LAKERS 2555 31.3 SOUTHWEST DIVISION VP PER 1. SAN ANTONIO SPURS* (1) 6218 77.5 2. HOUSTON ROCKETS* (4) 5327 66.3 3. DALLAS MAVERICKS* (7) 4932 60.5 4. MEMPHIS GRIZZLIES* (8) 4832 60.0 5. NEW ORLEANS PELICANS 3248 40.0 * ai playoff. ra parentesi, le posizioni attuali Lakers Prendete qualsiasi squadra Nba, privatela di due stelle, falcidiatela con altri in fortuni: quanti avrebbero fat to meglio dei Lakers? Così è difficile anche a Los Angeles giudicare Mike D’Antoni e de cidere cosa fare di lui e del suo anno rimanente di contratto. Il club ha rinnovato l’accordo col g.m. Kupchak che è uno dei pochi che ha sostenuto Mike. Diverso è il feeling della proprietà, di Kobe e dell’opi nione pubblica. Quindi D’An toni finirà la sua corsa a Los Angeles, ma per lasciare il po sto a chi? Molto dipende da Bryant che ha legato i Lakers per i prossimi due anni e 48 milioni di dollari. Ma il futuro dei Lakers è un foglio bianco: la prossima stagione hanno sotto contratto solo Kobe, Nash, Young (se vuole resta re) e Sacre. Vista la pressione, anche a Los Angeles è difficile immaginare una ricostruzio ne graduale. Ma le condizioni dei veterani preoccupano. Il titolo del 2010 è lontano. © RIPRODUZIONE RISERVATA CLASSIFICHE NBA DOMANI FINISCE LA STAGIONE EST ha in mano il suo futuro dalla prossima estate. La chiave è quanto sarà convincente Jackson con Anthony. Ma fa tichiamo a immaginare Jack son così paziente e conserva tore da aspettare il 2015 pri ma di lasciare il segno. risultati Datome gioca Dumars non è più presidente Pistons Gigi Datome non segna ma prende 4 rimbalzi con 2 assist in 12’ nella scon fitta dei Pistons contro Toronto: Joe Dumars, che ha portato l’azzurro a De troit, lascia la carica di presidente. Stephen Curry realizza 47 punti ma Golden State perde contro Portland al supplementare mentre il successo di Memphis coi Lakers dà ai Grizzlies un vantaggio per l’ultimo posto disponibi le ai playoff dopo una partenza difficile 1317 dopo 30 gare (da allora, 3515). Risultati: IndianaOklahoma City 102 97, DetroitToronto 107116, Brooklyn Orlando 9788, New YorkChicago 10089, PortlandGolden State 119117, SacramentoMinnesota 106103, LA LakersMemphis 90102. MARTEDÌ 15 APRILE 2014 BASKET EUROLEGA Palazzo Marino con il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il ceo dell’Eurolega Jordi Bertomeu (foto Ansa). L’introduzione a Pisapia: «Un grande evento, un successo e una prestigiosa vetrina per la città. Qui il basket è amatissimo e sogniamo la nostra squadra alle Final Four». Che Bertomeu ha già LA PRESENTAZIONE Pisapia e Bertomeu «Final Four super» Prologo prestigioso alla sfida tra Milano e Maccabi, con la presentazione delle Final Four (1618 maggio al Forum) ieri a definito «indimenticabili» annunciando gli eventi collaterali: «Piazza Duomo sarà una grande fan zone dove verrà premiato l’mvp della stagione. Il Lido scenario di un importante torneo giovanile e il Forum teatro di uno show che andrà oltre il parquet, il quale offrirà il top del basket LA GAZZETTA DELLO SPORT 25 europeo». A cui il Maccabi è convinto di appartenere, o quanto meno lo è il suo iroso e possente centro greco, Sofoklis Schortsanitis (recentemente ha cercato di picchiare un tifoso in tribuna): «La serie con Milano? Vince il Maccabi in quattro partite». identiKit & CARRIERA v Il ruggito di Hackett DANIEL HACKETT Nato il 19/12/1987 a Forlimpopoli (Fc) EmiliaRomagna Ruolo Playmaker Altezza 199 cm Peso 94 kg I club Usc Trojans (Ncaa) 2006-2009 Treviso «É la mia sfida: portare Milano sul tetto d’Europa» Il play sul Maccabi: «Battaglia sanguinosa La nostra forza? Gioco, gruppo e il pubblico» « « Una grave perdita, stava giocando un basket sublime Torna il nostro leader, quello che ha più esperienza Per noi è una botta di fiducia « Diventerà un top player, ma forse doveva rimanere ancora negli Stati Uniti 2009-2010 Pesaro 2010-2012 Siena 2012-2013 SU ALESSANDRO GENTILE SU KEITH LANGFORD SU AMEDEO DELLA VALLE Siena 1 Coppa Italia 2013 Siena 1 Supercoppa italiana 2013 Siena Individuale Mvp finale scudetto 2013 Mvp Coppa Italia 2013 Mvp Supercoppa Italiana 2013 Anche senza Gentile? «Un’assenza grave, perdia mo un attaccante di talento ma non solo. Secondo me Ale stava attraversando il momen to migliore della carriera. Sta va giocando un basket subli me». Nel frattempo torna Lan gford. «E questo ci dà fiducia. Tor na il nostro leader, quello che ha più esperienza. Finora è stato il nostro trascinatore. Certo, sarebbe stato bello ve derlo in campo insieme a Gen tile». Allarghiamo l’orizzonte. L’opinione comune è che il campionato l’abbiate già nel cassetto. Milano 2013 Palmares con i club 1 scudetto 2012-2013 «Sarà una battaglia sangui nosa, a livello tecnicotattico una sfida piuttosto complessa. Loro hanno un sistema rodato con giocatori che si conoscono da anni. Giocano un basket strutturato con continui cambi difensivi. Dovremo rimanere molto calmi e pazienti. Al mo mento non c’è una chiara favo rita, diciamo 50 e 50, anche se siamo molto fiduciosi di poter portare a casa questa serie». Hackett, arriva il Maccabi: tre motivi per cui Milano deve essere ottimista. VINCENZO DI SCHIAVI MILANO «Primo: la fiducia che ab biamo nel nostro sistema di gioco, che è poi quello che ci ha portato a giocarci questo quarto di finale. Secondo: questa è una squadra che ha fame di vittorie e sente la ne cessità di far riassaporare alla nostra gente i fasti di un tem po. Terzo: il gruppo, il nostro spogliatoio, il rapporto che si è creato tra di noi. Questa è la nostra forza: l’energia la pro duciamo principalmente al nostro interno». Senza indu giare troppo in tri te speculazioni psicologiche, monta il presenti mento che le sfide col Maccabi siano l’habitat naturale di Daniel Hackett. Questione di in dole: più la mon tagna si fa imper via e ostile, più lui digrigna i den ti. In Top 16, 9.3 punti di media ri spetto ai 13.3 della stagione regolare, ma con picchi salvifici in alcune gare chiave: in casa con Olympiacos (17 punti e 3 as sist) e Fener b a h ç e ( 17 punti, 7 rim balzi e 3 as sist), poi il bis con i turchi an che nell’infuocato ritor no a Istanbul (11 punti, 5 rimbalzi e 4 assist). «Al cune persone sperano che le cose belle accada no. Altre, le fanno acca dere» ammoniva Micha el Jordan. Appunto. Da niel è di quella pasta lì, un animale da playoff, il valo re aggiunto, quando con ta, di una Milano che, sen za il suo capitano Alessan dro Gentile, si avvicina a gara1 contro il Maccabi, spalancando di nuovo la fine stra che dà sul cortile della Grande Storia. Dopo il suo ina spettato e improvviso sbarco a Milano disse: «Sono qui per una sfida che m’intriga: ripor tare questo club al vertice». Ec co, il momento è arrivato. pale che mi ha fatto scegliere Milano. Gli obiettivi del club e dell’allenatore sono altrettan to ambiziosi. Io lavoro ogni giorno per raggiungere l’ec cellenza. Ripeto: io devo di ventare il miglior playmaker e Milano il miglior club d’Euro pa». Ancora un Forum esaurito. Anche il vostro pubblico sta diventando un fattore. A livello personale, dopo l’anno dei trionfi interni con Siena, ha davanti un nuovo step che si chiama Europa. «La risposta della gente ci inorgoglisce e ci dà la carica. I tifosi hanno fame di vittorie e percepiamo la loro spinta. Si è creato un circolo virtuoso tra noi e il pubblico e questo è uno degli aspetti più belli dello sport. A me poi, che vivo an che di queste sensazioni, dà benefici ulteriori». «Il mio obiettivo è quello di diventare una delle point guard più forti in Europa. Questa è stata la molla princi Scendiamo nel tecnico. Co me inquadra la sfida col Mac cabi? SERIE A Roma aggiunge un lungo Arriva il rookie Kanacevic Roma rimpolpa il proprio pacchetto lunghi, ingaggiando Halil Kanacevic, 22enne ala forte di 203 cm, nato a Staten Island (New York) ma con passaporto montenegrino. Il lungo ha firmato fino a fine stagione con un’opzione per la prossima. Proveniente dalla Saint Joseph’s University, nella stagione appena trascorsa ha chiuso con 10.7 punti tirando con il 53.5% da 2 e con il 36% da 3, 8.7 rimbalzi, 4.3 assist e 1.5 stoppate in 32 minuti di media, partendo sempre in quintetto nelle 34 gare disputate. SASSARI INSISTE La Dinamo Sassari ha deciso di fare ricorso alla Corte Federale per il canestro di Spencer Nelson sul finire del secondo quarto di SienaBanco di Sardegna, inquinato da un imperfetto funzionamento del cronometro. Il club sardo aveva tempo fino a ieri per inoltrare il ricorso e lo ha fatto al buio, dal momento che non sono ancora state depositate motivazioni della giudicante che, in primo grado, lo aveva respinto. PROTESTA LNP Piovono multe dopo la protesta di domenica scorsa delle squadre di Gold e Silver, scese in campo con una maglietta contro la precarietà (degli stipendi). Ammende a Bari, Ferrara, Omegna, Recanati, Treviglio e Casalpusterlengo. «La mia esperienza dell’an no scorso mi ha insegnato che chi sostiene una cosa del gene Playoff Eurolega EA7MACCABI TEL AVIV Domani al Forum è in programma gara1 al meglio delle 5 partite. Assago esaurito, diretta Fox Sports 2. Gara2 venerdì al Forum. Domani, ore 20.45 re lo fa per mettere pressione e non ha la minima idea di cosa sia la mentalità vincente. Di scorsi che non hanno senso, c’è un playoff ancora tutto da giocare e noi non ci facciamo destabilizzare. Quello che è successo in Coppa Italia l’ab biamo scolpito nella testa». Calendario di serie A alla mano, la rivale numero uno è Siena. Sebbene il club stia at traversando giorni molto diffi cili. «Sono felice e addolorato al tempo stesso. Felice per Crespi e per il suo vice Magri verso cui nutro stima e gratitudine e perchè sono stato parte inizia le di quel progetto, anche se farò di tutto per batterli. Ad dolorato per quello che stanno patendo i tifosi e, a quanto pa re, non sono gli unici...». Anche la sua Pesaro non se la passa bene. «Spero ancora nel miracolo. Lo spero soprattutto per Valter Scavolini, una persona vera. La retrocessione sarebbe un disastro». E ad Amedeo Della Valle, su bito protagonista con l’Italia all’All Star Game, cosa dice? «Devo essere sincero? Forse faceva meglio a rimanere an cora negli Stati Uniti, ma mi piace la faccia tosta con cui si è lanciato nella sua nuova sfida. Col tempo diventerà un top player. Non ho dubbi». © RIPRODUZIONE RISERVATA 26 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 15 APRILE 2014 TENNIS PRESENTATI GLI INTERNAZIONALI Roma grandi firme Tre nuovi campi e incasso già record I più forti del mondo, uomini e donne, al Foro dal 10 maggio: e c’è un +33% nella prevendita dei biglietti TIZIANA BOTTAZZO ROMA Sì, davvero una grande bellezza. Il Foro Italico è nel massimo splendore alla pre sentazione della 71a edizione degli Internazionali: la Sala delle Armi, che giustamente il presidente del Coni Giovanni Malagò definisce «il primo tempio dello sport italiano», recuperata alla perfezione do po essere stata destinata ad aula bunker per i processi di terrorismo e quindi abbando nata, è gremita e impreziosita dai video con i vip del tennis che dal 10 al 18 maggio si sfi deranno per il titolo. Tutti i mi gliori, come da anni siamo abi tuati, donne e uomini in con temporanea, dopo l’upgrade del torneo di Roma a «combi ned event». Ma soprattutto per lo squa drone degli italiani (prima le femmine e ora anche i maschi) proiettati al top delle classifi che mondiali. Perché, proprio mentre il presidente della Fe dertennis Angelo Binaghi sot tolinea il momento storico del tennis azzurro, «con le due squadre semifinaliste in tutti e due i campionati del mondo a squadre, Coppa Davis e Fede ration Cup, cosa mai successa in passato», Fabio Fognini re cupera alla grande al torneo di Montecarlo e passa il turno. Wild card In tabellone ci sarà Camila Giorgi , reduce dalla fi nale a Katowice in Polonia e fresca n°54 del mondo, che si è meritata la wild card, come annuncia il direttore del tor neo Sergio Palmieri. E Flavia Pennetta, che arriva a Roma arricchita dal titolo di Indian Wells, e dall’ebbrezza della sua relazione con Fognini, molto atteso al Foro Italico. E ancora Errani e Vinci, Schiavo ne e Knapp, e, tra gli uomini, Presenti tutti i big e gli italiani più forti: la Giorgi premiata con una wild card Camila Giorgi, 22 anni, grande speranza azzurra EPA quell’Andreas Seppi reduce pure lui dal successo in Coppa Davis. Oltre ai grandissimi Na dal, Djokovic, Murray e Fede rer, cui manca oltre a Monte carlo soltanto il torneo italiano nella ricca bacheca: «Sarei contento se riuscisse a colmare questo gap», confida il presi dente Binaghi. Edizione grandi numeri Il pre sidente gongola per i grandi numeri, annunciando già i re cord di questa edizione con una prevendita che, con 5 mi lioni e 660 mila euro, ha supe rato del 33% l’incasso nello stesso periodo dello scorso an no. Fabio Gallia, amministra tore delegato di Bnl, da 8 anni title sponsor del torneo, non potrebbe essere più positivo: «Ormai siamo un partner, un compagno di viaggio in una squadra vincente», sottolinea ricordando come Bnl Bnp Pari bas sia presente nelle competi zioni di Davis e Fed Cup, ma anche a Indian Wells, dove ha vinto Flavia Pennetta, Monte carlo, e Parigi. Se son rose... Il sole riflette il campo in er ba che Diego Nepi, direttore operativo degli Internazionali, ha allestito all’ingresso del Parco del Foro Italico, davanti alla Sala delle Armi. Poco di stante, a ridosso del Centrale, si lavora per completare tre nuovi campi dove si alleneran no e giocheranno i top 50: «Ancora più spazio al ground – spiega Nepi – per il piacere de gli appassionati del tennis che passeggiando per il Parco si gusteranno i loro campioni». Da giovedì prossimo e fino al 27 aprile si svolgeranno i 14 tornei maschili e femminili in vari circoli italiani i cui vincito ri parteciperanno alle prequa lificazioni al Foro Italico dal 6 all’8 maggio. © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 I NUMERI 2 LA GUIDA Gli incontri sono suddivisi in due sessioni Gli italiani che entrano di diritto nel tabellone principale (la classifica è quella del 31 marzo): Fabio Fognini e Andreas Seppi 3 Le italiane che entrano di diritto in tabellone: Sara Errani, Roberta Vinci e Flavia Pennetta 3 I successi delle italiane nel torneo femminile: Valerio nel 1931, Bossi nel 1950 e Reggi nel 1985 7 I successi degli italiani nel torneo maschile: Sertorio nel 1933, Palmieri nel 1934, Gardini nel 1955, Pietrangeli nel 1957 e ’61, Panatta nel 1976 Rafael Nadal, campione 2013 Gli incontri dei tabelloni principali saranno come di consueto suddivisi in due sessioni, una mattutina e una serale. Quella mattutina inizierà alle 11 sul Grand Stand, sul Nicola Pietrangeli e sui campi secondari, alle 12 sul Campo Centrale. Sempre sul Centrale è prevista una sessione serale con inizio alle 19.30: si giocheranno un incontro maschile e uno femminile. Sul Grand Stand il programma proporrà, invece, una «long session» (cinque match al giorno a partire dalle ore 11). Semifinali e finali si giocheranno sul Centrale, il sorteggio dei tabelloni è previsto per sabato 10 maggio Il torneo femminile sarà integralmente trasmesso in HD da SuperTennis, l’emittente della Fit. Il Masters 1000 maschile, invece, come negli anni scorsi, sarà integralmente trasmesso in HD da Sky sui propri canali satellitari Sky Sport e Sky Sport3. A disposizione anche il sito degli Internazionali completamente rinnovato. MARTEDÌ 15 APRILE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 27 TENNIS MASTERS 1000 DI MONTECARLO d Coppia d’oro HANNO DETTO «Il 13 ci porta fortuna Ma Flavia ha vinto me» Fognini e Pennetta tra amore, sport e la stessa classifica: «Ci siamo avvicinati in un momento difficile, tra noi parliamo molto» DAL NOSTRO INVIATO VINCENZO MARTUCCI VinceMartucci MONTECARLO Due gatti: lei, coccolosa e calda, lui, frettoloso ma attentis simo. Lei sussurra: «Sì, siamo una coppia». Lui ringhia: «Sap piamo quanto siamo importanti per il tennis italiano, in questo momento, ma si parla più di questa cosa che dei risultati». Lei, Flavia Pennetta, ha seguito lui, Fabio Fognini, a Napoli e, fi no all’esordio di ieri, a Monte carlo, dopo che lui s’è fermato tre giorni in più a Indian Wells, per lei. Lei & Lui. Flavia, quale è il col po migliore di Fabio? «Il dritto». Fabio di Flavia? «Il rovescio». La qualità? Flavia: «E’ simpatico. Ha un bel sorriso, bei denti». Fabio: «Non ne ha... Va bene, è spontanea». La prima volta che vi siete vi sti? Flavia: «Ad Acapulco, non so che anno era». Fabio: «Alla tv, era fra le pri me 10, era già avanti, giocava bene». Qual è il suo peggior difetto? Flavia: «E’ un po’ istintivo, non tanto fuori dal campo, di più in campo». Fabio: «Ma questo mi ha por tato a qualcosina, dai... Tu ogni tanto sei un po’... Str... Ma va be ne così». tattica contro di lei: tre rovesci in tutto il set, gliene faccio gio care uno basso, uno all’altezza che le piace e uno alto. E poi ve diamo chi vince...». Fabio: «Per me è presto, la sciatemi andare avanti con la carriera». Qual è la miglior qualità tenni stica dell’altro? Flavia: «E’ un misto di tensio ne e divertimento, in campo ti fa vedere un po’ di tutto». Fabio: «Ho visto 3 partite di donne di fila. Con la Stephens non ne potevo più, con Li Na bel la partita, lì ha vinto il torneo, in finale Radwanska è svenuta...». Flavia: «Ma sarai scorretto, rosicone che non sei altro». Flavia: «Ha una facilità di gio co pazzesca, ancora non sa ne anche lui quant’è forte». Fabio: «Che complimenti! Co me dicono i giornali, è stata bra va, è alla seconda giovinezza: ha vinto un grande torneo, bussa a un traguardo ancora importante come tornare fra l top 10». biamo sempre avuto un bellissi mo rapporto, abbiamo sempre riso tanto insieme, ci siamo det ti tante cose, di tutto, anche del le nostre ultime storie». Fabio: «Perciò diciamo sem pre che siamo amici: gli amici parlano». Che cosa prova quando gioca l’altro? Quando è nata quest’amicizia particolare? Flavia: «Dopo Barcellona». Fabio: «E’ venuta spontanea, ci siamo avvicinati in un mo mento difficile, ci siamo consi gliati ed uniti sempre un po’ di più». Che coppia è la vostra? Che successi vi augurate? Flavia: «E’ cresciuto tanto nel l’ultimo periodo, gli auguro di vincere il Roland Garros, a 26 anni, come Panatta». Fabio: «Ha ancora un anno, un anno e mezzo, poi appenderà la racchetta al chiodo. Può rien trare fra le top ten. Ma ha già vinto... me!». Flavia e Fabio potrebbero avere un figlio assieme? Flavia (sorridendo, timida e impacciata): «Prossima doman da?». Flavia: «Una coppia sportiva». Fabio: «Questa domanda ha anche un po’ stufato». In amore state vincendo, nel tennis sapete perdere? Flavia: «Siamo abituati, nel tennis si perde più di quanto si vinca». Fabio: «Io perdo meno volen tieri, con tutti, odio perdere in qualsiasi cosa faccio». Qual è il segreto? Flavia: «Parlare e parlare. Ab 1 Le soddisfazioni più belle? Flavia: «Se devo dirne una sola: entrare fra le prime 10, l’ho cercato tanto...». Fabio: «Il primo titolo Atp e le partite di Davis più dure» I tornei in stagione Fognini e Pennetta hanno vinto un torneo nel 2014: lui a Vina del Mar, lei a Indian Wells Siete voi i più carini tra i primi 13 del mondo? Fogna e Pennetta Flavia: «Sì, ha un bel sorri so». Fabio: «C’è Serena... Sì, dai, ti faccio un bel complimento». Lui è nato nel maggio 1987, lei (anche nella foto a destra) nel febbraio 1982: da un paio di mesi fanno coppia Siete tutti e due 13 del mon do: questo numero vi porta fortuna. Flavia: «Sì, ce lo siamo gio cati alla roulette, e abbiamo vinto». Fabio: «Sì, ma mi piacciono di più 12, 11, 10, non sarebbe male salire un pochettino in classifica». Come batterebbe l’altro a tennis? Cantate insieme «Siamo la coppia più bella del mondo»? Flavia: «Abbiamo fatto una scommessa, so per certo che perderò, non c’è verso che possa vincerla, ma cercherei di farlo incazzare pressan dolo sul rovescio». Fabio: «Io ce l’ho già la Flavia: «Ma neanche se mi paghi». Fabio: «Meglio di no, sen nò ti rompo il registratore». © RIPRODUZIONE RISERVATA S Flavia: «La sua miglior qualità? E’ simpatico, ha bei denti e ha un bel sorriso» Fabio: «Lei? Non ne ha... No, è molto spontanea» S Flavia: «Come farei per batterlo a tennis? Proverei a farlo incazzare...» Fabio: «Io le farei giocare solo tre rovesci in tutta la partita» S Flavia: «Cosa provo quando gioca lui? Tensione e divertimento» Fabio: «Ho visto tre partite di fila, nella prima dormivo, nella terza la sua rivale è svenuta» Un gesto di stizza di Fabio Fognini, 26 anni AFP Fabio che fatica contro Sousa Oggi gioca Seppi (v.m.) Se l’avversario serve per il match sul 75 53, e arriva anche 300 e, sul 3015, getta alle ortiche «un dritto che non lo farà dormire per parecchie notti», come sintetizza Filippo Volan dri, è giusto parlare di «un po’ di fortuna» e di «un match molto difficile», di cui «non sono contento, come tennis». Come fa, con la consueta sincerità, Fabio Fognini dopo la grande paura all’esordio di Montecarlo contro Joao Sousa davanti al 57 75 64 finale che fotografa le grandi difficoltà incon trate dal numero 13 del mondo contro il 38: diffi coltà tecniche, per le bordate di dritto del porto ghese che mettono in difficoltà il rovescio del li gure, lasciandogli scoprire il campo, ma soprat tutto difficoltà nervose, per la tensione dell’azzurro, chiamato a grandi risultati da qui al Roland Garros «La mia chance di entrare nei “top ten” è adesso, in 45 tornei, devo stringere i denti e vincere il più possibile». Adesso, Fabio recupera «un match che un paio d’anni fa avrei perso». Per ché è nervoso: «Da 02, che non meritavo, a 53, ma sul 54 mi si sono bloccate le gambe. Non per paura, ma per tensione. Non so che cos’è succes so. Direi la stanchezza mentale dopo la Davis. Di certo non avevo più energia e ho preso troppo in fretta il 75 (fa appena 2 punti su 18!). Però poi ho reagito, ho cercato di tenermi tutto dentro, ho ti rato via qualche racchetta, vabbé, ma avevo an che tanti occhi addosso in questo grande torneo» Giallo Nel dramma c’è anche il richiamo del l’arbitro a Sousa per «coaching», molto contet stato dal portoghese. E ancora le rimostranze di quello con il signore sul seggiolone, Pascal Ma ria, perché non richiama ugualmente Fognini quando esplode di stizza (lo farà al 3° set). Ma ci sono soprattutto troppi su e giù di Fabio. Che rigiocherà domani contro Bautista Agut, quello della racchettata al costato di Miami, prima di affrontare Nadal. Oggi esordirà in doppio con l’amico Simone Bolelli, eliminato dal troppo so lido Kohlschreiber. Che dice: «Dobbiamo vince re il torneo. All’ultimo, Djokovic ha rinunciato e ci siamo iscritti insieme». © RIPRODUZIONE RISERVATA MASTERS 1000 MONTECARLO (2.884.675 euro, terra). Primo turno: FOGNINI b. Sousa (Por) 57 75 64; Kohlschreiber (Ger) b. BOLELLI 63 64; Stepanek (Cec) b. Karlovic (Cro) 61 62; Andujar (Spa) b. Roger Vasselin (Fra) 26 75 76 (5); Montanes (Spa) b. Paire (Fra) 75 46 62; Ramos (Spa) b. Nieminen (Fin) 62 75; Bautista Agut (Spa) b. Pospisil (Can) 62 62; Rosol (Cec) b. Donskoy (Rus) 75 61 Robredo (Spa) b. Goffin (Bel) 64 61. OGGI Inizio 10.30 (Sky Sport 2). Campo centrale: SEPPI c. Youzhny (Rus), a seguire Tsonga (Fra) c. Kohlschreiber (Ger), Djokovic (Ser) c. Montanes (Spa), Ferrer (Spa) c. Chardy). Campo dei principi: Simon (Fra) c. Gabashvili (Rus), a seguire Dimitrov (Bul) c. Granollers (Spa), Monfils (Fra) c. Anderson (S.Af), Berdych (Cec) c. Tursunov (Rus). Campo 2: Janowicz (Pol) c. Llodra (Fra), a seguire Benneteau (Fra) c. Melzer (Aut), Cilic (Cro) c. Verdasco (Spa), Almagro (Spa) c. Mathieu (Fra). Campo 9: Delbonis (Arg) c. Lu (Taiw), a seguire Dodig (Cro) c. Carreno Busta (Spa), Garcia Lopez (Spa) c. Balleret (Mon). Campo 11: BOLELLIFOGNINI c. HueyInglot (FilGb). 28 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 15 APRILE 2014 GOLF IL MASTERS DI AUGUSTA 4 il Film MOLINARI CHIUDE 50° Prima la lotta con Spieth poi la gioia in famiglia e la Giacca Verde S IL DUELLO Con Spieth ha dato spettacolo La stretta di mano finale tra i due contendenti. Jordan Spieth, 20 anni, ha chiuso al secondo posto AFP IN FAMIGLIA L’abbraccio di Angie e Caleb La moglie Angie e il piccolo Caleb, di due anni, raggiungono papà Bubba per l’abbraccio più ambito AFP PASSAGGIO DI CONSEGNE La Green Jacket da Scott Adam Scott, vincitore del Masters 2013, infila la giacca a Watson. Per l’americano è la seconda in tre anni REUTERS Due volte Bubba! Picchia, vince, piange: «Sono così» Trionfa Watson il più anticonformista. Indossa la Green Jacket e scherza: «Odio il verde» DAL NOSTRO INVIATO MASSIMO LOPES PEGNA AUGUSTA (Georgia, Usa) laCuriosità Bubba Watson percorre l’ultimo fairway, quello che consacra il secondo successo ad Augusta in tre anni, a petto in fuori. E’ il suo modo di cammi nare, forse un po’ snob: ma non è spocchia, solo orgoglio. Pian ge Bubba, senza paura di mo strare le emozioni, dopo aver dominato il Masters e stretto la mano al ventenne Jordan Spieth, il rivale che ha cercato di entrare nella storia come il più giovane di sempre a trion fare in un Major. La moglie Angie giocatrice di basket In Italia nel 2000 Abbraccio L’immagine che rimane fissata è l’abbraccio passionale con cui Bubba stri tola la moglie Angie e il piccolo Caleb, adottato due anni fa alla nascita. Poi, scambia un cinque con chiunque sporga la mano da dietro i nastri, dove una folla enorme stravede per lui. Il golf ha un bisogno disperato di uno come Bubba, qualcuno che si cali nel ruolo di anti Tiger Woo ds e tamponi l’emorragia di ascolti (il 30% in meno) di que sto weekend. Servono le vitto rie, ma anche quelle lacrime di umiltà che sul green della 18 sono andate in mondovisione. Racconta: «Piango perché pen so a quanto è stato complicato il processo di adozione di mio fi glio e ora l’ho qui con me. Con ta più di una giornata come og gi. Piango perché ci sono tanti altri bambini che avrebbero bi sogno di amore. E allora biso gna rimettere tutto nelle giuste proporzioni». Una frase così a Tiger non sarebbe mai uscita. Bubba aveva già vinto nel 2012, ma quel primo successo arrivò dopo un drammatico playoff e La moglie di Watson è l’ex giocatrice di basket Angie Ball, in maglia bianca nella foto. Canadese, è andata ai Giochi di Sydney 2000. Prima di essere scelta nel 2001 da Charlotte nella Wnba, ha giocato in Italia 2 stagioni con Varese e Vicenza. Una serie di infortuni l’ha costretta al ritiro. S Bubba Watson, 35 anni, in campo durante l’ultimo giro del Masters. Con la vittoria Bubba ha portato a casa 1.620.000 dollari REUTERS il Retroscena solo dopo aver sfoderato uno dei suoi colpi impossibili. «Io un tiro così non avrei osato neppure immaginarlo», disse Oosthuizen, l’avversario scon fitto. Speciale E’ il «Bubba Golf»: drive potentissimi che filano a 280 metri di media, creatività e tanta follia. L’altro lato, quello estroso, che esalta la gente. Bubba piace perché è irriveren te. «Sapete, odio il verde», scherza mentre infila la Giacca del colore simbolo del trionfo. Peccato che ad Augusta non si ano celebri per il senso del l’umorismo. Piace perché non ha mai preso una lezione di golf. Perché studia la Bibbia e sono mai ubriacato. Ma avevo appena adottato mio figlio e volevo essere un buon padre e un buon marito. Gli sponsor mi reclamavano. Il golf in quel mo mento non era così importan te». Pausa. «Tutto va messo in prospettiva», ribadisce, mentre si aggiusta il colletto della ma glietta, sempre abbottonato. Sereno Ma ora è tornato, senza pressioni e la voglia di dominare. E’ quando la voce gli si strozza ancora una volta: «Ma ci pensate, un ragazzo di nome Bubba che viene da Ba gdad, un paese minuscolo della Florida, e vince il suo secondo Masters? Le mie origini sono umili, mia mamma ha dovuto dividersi fra due lavori per far mi giocare a golf. Mio padre fa ceva il muratore: è lui che mi ha insegnato, anche se non era granché. Non credo fosse mai sceso sotto cento». E’ come se volesse suggerire a chi lo ascol ta che se ce l’ha fatta, allora è possibile sognare per chiun que. Come Spieth, che quando era bambino rigiocava all’infi nito nel giardino di casa l’ulti mo putt per vincere il Masters. «L’ho abbracciato: “Jordan hai solo vent’anni, avrai tante oc casioni”. Ma non credo che gli fregasse qualcosa di quanto gli stessi dicendo», ride. Ma assi cura: «Nelle prossime ore pian gerò di nuovo: sono fatto così». © RIPRODUZIONE RISERVATA Grappasonni: «Swing tutto sbagliato ma mani incredibili, Watson è unico» mento è incommentabile — continua Grappason ni — fuori da ogni tipo di regola. In pratica tutto il contrario di quello che ti insegnano quando vai a lezione di golf». Ma quella del commentatore di Sky non è una critica: «Nonostante lo swing, Bub ba ha caratteristiche che lo rendono vincente: la lunghezza e una straordinaria sensibilità di mani. Questo gli consente di avere una quantità di colpi incredibile, come il suo fade». La sua potenza è frutto di grande elasticità: «Proprio in questo caso, commette un errore: stacca il piede da terra per scaricare la velocità. Tiger si è spaccato le ginoc chia per non farlo». Nella settimana ad Augusta, ogni parte del gioco di Watson ha funzionato . FEDERICA COCCHI Non ha mai preso lezioni di golf, quello che sa l’ha imparato dal papà muratore. Non ha mai avuto un coach, non ce l’ha tuttora, gioca, dice, «perché amo questo sport». Quello di Watson è il trionfo di un ragazzo speciale, con uno swing tutto suo «tutto sbagliato» come racconta Silvio Grap pasonni, commentatore tecnico di Sky ex golfista professionista. Inimitabile Potentissimo, con un drive che arri va molto oltre gli altri, cinquanta o sessanta metri più in là. E dire che il suo swing è il contrario di quello che predicano i «libri mastri». « Il suo movi cerca di amare il prossimo co me se stesso. E allora ogni drive che va oltre le 280 metri dona 300 dollari alla ricerca sul can cro, dopo che il male si prese suo padre nel 2010. E per ricor darlo sfodera un legno rosa shocking. Piace perché non ha il timore di rendersi ridicolo e con tre colleghi ha prodotto dei videorap divertentissimi an dati virali su YouTube. Perché racconta di fallimenti e succes si con la stessa parlata rapida e misurata. Dopo il primo trionfo qui al Masters era sparito: ven tidue mesi senza una vittoria, tre piazzamenti nei top 10 nel 2013, sprofondato in classifica. Spiega: «Fu come una sbronza colossale, anche se io non mi Sorpresa Jimenez Incredibile torneo di Miguel Angel Jimenez. Lo spagnolo cinquantenne, che nel terzo giro aveva chiuso in 6, ha terminato il primo Major stagionale in quarta posizione. Francesco Molinari ha chiuso al 50° posto, Manassero aveva subito il taglio. La classifica finale del 78° Masters Tournament, sul percorso dell’Augusta National (par 72) ad Augusta (Georgia, Usa). 1. 8 Watson (69 68 74 69, 280, 1.620.000 $); 2. 5 Blixt (Sve, 70 71 71 71, 283, 792.000 $) e Spieth (71 70 70 72, 792.000 $); 4. 4 Jimenez (Spa, 71 76 66 71, 284, 432.000 $); 5. 2 Fowler (Usa, 73 71 68 74, 286, 342.000 $), Kuchar (Usa, 73 71 68 74, 342.000 $); 7. 1 Westwood (Gb, 73 71 70 73, 287, 301.000 $); 8. 3 Langer (Ger, 72 74 73 69, 288, 234.000 $), Walker (Usa, 70 72 76 70), McIlroy (N.Irl, 71 77 71 69), Senden (Usa, 72 68 75 73), Stadler (Usa, 70 73 72 73), Bjorn (Dan, 73 68 73 74). 50. +11 F. MOLINARI (71 76 76 76, 299, 11.340 $). Bubba Watson, 35 anni AFP Ortodosso «Il suo putt invece è ortodosso — 4 I NUMERI 9 I giocatori nella storia del Masters ad aver conquistato due volte il torneo. Watson ha vinto nel 2012 e ‘14. continua Grappasonni — ed ha funzionato molto bene. Nell’ultimo giro ha fatto 11 one putt. Di Bub ba possiamo dire che la sua bellezza sta proprio nella difficoltà di inquadrarlo nei canoni classici». A differenza del secondo classificato insieme a Jordan Spieth, lo svedese Jonas Blixt: «Lui è paz zesco, al limite della perfezione tecnica. Ma ovvia mente la tecnica non è tutto. Bubba è mezzo matto e le sue mani d’oro sono un’arma a doppio taglio», in pratica o tanto bene o tanto male: «Non poten dosi appoggiare alla tecnica — continua l’ex pro’ —, nel giorno in cui le mani non vanno perde quattro o cinque colpi a giro...le mani di Watson? possiamo paragonarle ai piedi di Maradona». Ge nio ribelle. © RIPRODUZIONE RISERVATA MARTEDÌ 15 APRILE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 29 PALLAVOLO MARCHIGIANI IN FINALE Professor Henno «Così Macerata cambia marcia» Taccuino A MAGGIO IN BRASILE Mondiale Club Trento è invitata (niba) Trentino Volley è stata invitata dalla Fivb al Mondiale per Club, in programma a Betim (Brasile) dal 6 all’11 maggio. E Trento, vincitore per quattro volte di fila dal 2009 al 2012 e terza nell’ottobre scorso, ha detto sì. La Diatec avrà una delle due wild card Fivb, già qualificati i padro ni di casa del Sada Cruzeiro, gli ar gentini dell’Upcn, i campioni d’Europa russi del Belgorod di Dragan Travica, i portoricani del Guaynabo Mets e i tunisini dell’Esperance Tunisi. La reazione dopo le delusioni: 15 set vinti di fila. «Se accettiamo la pressione vinciamo» www.piccoliannunci.rcs.it [email protected] oppure nei giorni feriali presso l’agenzia: Milano Via Solferino, 36 tel.02/6282.7555 - 02/6282.7422, fax 02/6552.436 Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale inserite in queste pagine devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03). 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In gara2 a Modena da 1218 abbiamo ri 2 Due ipotesi date finali Finali di Macerata Fin qui la Lube ha disputato due finali e le ha vinte entrambe: 2006 e 2012 Hubert Henno (37), ha vinto 7 scudetti tra Francia, Russia e Italia TARANTINI montato noi. E quello è stato il momento chiave di tutta la se rie». Ora non resta che aspetta re, Piacenza o Perugia. «Non ho preferenze. Sono tutte e due molto forti, e con tutte e due dobbiamo rifarci dopo le elimi nazioni in Coppa Italia (Peru gia) e Champions (Piacenza). Posso solo dire che andranno a gara5 della loro serie, perché Perugia non molla mai». che «A Macerata non abbiamo ancora parlato di futuro, ora è il momento di concentrarsi sul la finale. Ho proposte, in Italia e all’estero. In Francia c’è un club che mi vuole come allena toregiocatore, però per come è il gioco oggi non credo sia più possibile». Quindi per la pan china, che sarà il suo futuro, c’è tempo. Adesso c’è da vincere anche per Alketa, sua moglie. Ovvero Alketa Doci, più di 300 presenze con l’Albania, una Coppa di Francia e una Top Te ams Cup col Villebon. «Dal 2003, quando è nato Hilier (l’anno dopo è arrivato Mathis, ndr) lei ha sacrificato la carrie ra. E dunque io devo vincere anche per quello che non ha potuto più vincere lei». Per Alketa Figlio di Henry, ai tempi presidente federale fran cese (e vice in Cev), Hubert va per i 38 e fa una rivelazione: dopo che nel 2010 aveva detto addio alla nazionale francese, ora (che il c.t. è cambiato, non più Blain ma Tillie) dice. «Io ci sarei, ma data l’età capisco se fanno altre scelte». Aggiunge AFFITTO ufficio, zona stabile prestigiosi (Monterosa) 8 locali, biservizi, box, liberi gennaio 2015; [email protected] CE: G - IPE: 123,38 kWh/mca BUSINESS SERVICES GROUP vende Genova immobile commerciale 1.300 mq, 4 livelli, buone condizioni, parzialmente a reddito. 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Gente che sa come si rea gisce alle difficoltà quando sta arrivando il giudizio di stagio ne ma nessuno ha l’esperienza e il palmares di Hubert Henno. Che allora non c’era, ma che di scudetti ne ha già vinti sette, con quattro club in tre Paesi: col Parigi (4), il Tours, la Dina mo Mosca e il Cuneo. Per cui, è lui stesso a raccontare: «Nel momento cruciale della stagio ne, subito dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia, ho preso la parola». Per spiegare come si fa a diventare cinici e vincenti. «Non sono stato l’unico», speci fica. Ma lui in più ci ha messo una storia. «Quella del 2005/06, quando ero alla Di namo Mosca e ci era successo tutto quel che è capitato alla Lube di quest’anno. Tutti dice vano che eravamo i favoriti, eppure eravamo stati eliminati sia dalla Champions che dalla Coppa di Russia. Rischiavamo il disastro». Poi? «Poi abbiamo accettato la pressione». L’epilo go è nel palmares personale di Henno elencato prima: la Di namo quello scudetto lo ha vin to (a gara5) in finale col Bel gorod. «Macerata deve fare lo stesso. Tutti ci dicono che sia mo i favoriti? Secondo me è so lo un modo per scaricare di re sponsabilità Piacenza e ora an che Perugia, in ogni caso noi dobbiamo accettare la pressio ne. E trasformarla in agonismo e concentrazione. In sicurezza in noi stessi». Spettacoli MARIO SALVINI per promuovere tutto ciò che ti rende Speciale! [email protected] TEMPO GRA RARY SHOP Milano NDI OFF ERTE Affari! Dal 9 lug abbiglia lio al 10 settem abiti, jeamento uomo / bre do a prezzi nseria e accesso nna scontatiss ri Vieni a trovarci imi! . l. in via Fra Te 02.11.12 nico, 6 .27.36 RISTO GIAP RANTE RICCIONE Hotel Los Angeles tre stelle Tel.0541.64.96.94. 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Il Sada Cruzeiro Belo Horizonte del presidente italiano Vit torio Medioli vince lo scudetto brasi liano maschile battendo 30 in finale secca il Sesi S.Paolo di Murilo e del libero Serginho. FINALI (a.a.pe.m.) In Polonia Jastr zebski Wegiel di Lorenzo Bernardi, Massimo Caponeri (2°) e Michal Lasko (6, 29%) si ferma in semifinale, 03 dal Belchatow di Fabio Storti in gara3. In Spagna l’Almeria di Mol ducci elimina Ibiza e va in finale con Teruel. In Azerbaigian il Rabita Baku nell’andata della finale batte l’Azeryol Baku di Chiara Di Iulio 31. Il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport con le edizioni stampa e digital offrono quotidianamente agli inserzionisti una audience di oltre 8 milioni di lettori, con una penetrazione sul territorio che nessun altro media è in grado di ottenere. La nostra Agenzia di Milano è a disposizione per proporvi offerte dedicate a soddisfare le vostre esigenze e rendere efficace la vostra comunicazione. 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Alt al fumo, alt all’alcol, alt al cole sterolo. No, non è una puni zione, ma un modo per vive re meglio. Perché le cifre so no impressionanti. «Ogni an no in Italia si contano 600 mila casi di trombosi e malat tie cardiovascolari», spiega Lidia Rota Vender, presiden te di Alt, l’associazione per la lotta a queste patologie. «Il fatto è che un terzo possono essere prevenute», spiega an cora. Certo, contro le debolez ze del nostro patrimonio ge netico e l’inquinamento delle città in cui viviamo (per ora) si può fare ben poco, ma una vita regolata, una dieta sana e un po’ di attività fisica possono solo migliorare la qualità della nostra vita. Appello Alt non ci chiede de La dottoressa Lidia Rota Vender (a sinistra) con Federica Fontana BOZZANI naro, ma di volerci un po’ più di bene, ci vuole sensibilizzare su come possiamo essere pa droni del nostro destino. Un appello rivolto a tutti, ma so prattutto ai più giovani, per ché è nei primi anni di vita che si decide il nostro futuro, fisi camente e culturalmente. Le regole «Non esiste l’im mortalità – ha spiegato ancora ieri mattina la dottoressa Rota – anche se prima dei 30 anni ci si sente invincibili. Il nostro organismo sa resistere agli in sulti, ma dobbiamo dargli una mano. “Alt alla pigrizia” è il nostro motto. Non chiamia mole “regole” da rispettare, ma “scelte”, perché ognuno deve metterci del suo». D’al tra parte basta pensare come sia in forte aumento l’obesità giovanile nel mondo occi dentale e persino Michelle Obama si è messa a fare fles sioni in Tv per invitare i bam bini statunitensi a muoversi. La terza giornata in pro gramma domani in tutta Ita lia contro la trombosi e le malattie cardiovascolari (che a ottobre diventerà una giornata mondiale) è un’oc casione importante per capi re come migliorare la nostra vita. Non perdiamola. pa. m. © RIPRODUZIONE RISERVATA Domani urliamo: «ALT alla pigrizia» La «squadra della salute» lancia la giornata per la lotta alle malattie cardiovascolari PIERANGELO MOLINARO Cosa ci fanno undici cam pioni tutti insieme in Gazzetta? Vengono a giocare una partita particolare, lontani da piste e pedane, da cascate d’acqua e ta belloni. Una partita per noi, per farci capire che, con un po’ di in telligenza e applicazione possia mo migliorare di molto la quali tà della nostra vita. Maurizia Cacciatori (volley), Diego Con falonieri (scherma), Billy Costa curta (calcio), Nicola Damiano (basket in carrozzina), Valenti na Marchei (pattinaggio di figu ra), Daniele Molmenti (canoa slalom), Samuel Pizzetti (nuo to), Elisabetta Preziosa (ginna stica artistica), Andrea Zorzi (volley) e la cantante Lu Colom bo sono i titolari della «squadra della salute», una squadra parti colare, con un allenatore parti colare, Dan Peterson. «Quando mi chiama l’Alt – afferma il coa ch, 78 anni – faccio due piani di scale a piedi e subito mi sento meglio». Pubblico Testimonial speciali per lanciare la giornata di doma ni con cui l’ALT, l’associazione contro la trombosi e le malattie cardiovascolari, domani con una serie di iniziative in tutto il paese, da Milano a Palermo da Verona a Bari, per sen sibilizzare su come buona parte di que ste patologie si possono prevenire con una vita sana, rispettando poche e semplici regole. Il tutto davanti ad un pubblico speciale i IL MANIFESTO Dieci regole per vivere alla grande 1) Prima di = scendere in campo I ragazzi della media Elsa Morante in Gazzetta insieme ai campioni per lanciare la giornata dell’Alt. Sotto Billy Costacurta con gli alunni BOZZANI ragazzi della scuola media stata le Elsa Morante di Milano. «Il problema – ha detto Dan Peter son – è che in Italia la scuola non si impegna, se lo facesse il pro blema sarebbe minore. La realtà italiana è che le cose funzionano se una madre diventa la direttri ce sportiva della sua famiglia». Dieta sana, attività sportiva e tanto buonsenso possono regalarci un vita di qualità 16 anni per un incidente in moto ho perso l’uso delle gambe. Pe savo 120 chili, ora solo 75 e no nostante tutto vivo molto meglio grazie allo sport che, oltre alla salute, mi ha dato sogni e obiet tivi». Maurizia Cacciatori: «Non serve diventare campioni per vi vere in forma, ma credetemi, ne vale la pena».Oppure Samuel Pizzetti: «Provate a mangiare i cibi sani nel modo giusto. In po chi giorni la vostra vita migliore Testimoni E gli atleti? Intervi stati dalla madrina Federica Fontana si sono aperti. «Il mes saggio che posso dare – ha detto Valentina Marchei – è di non mollare. Ho impiegato 9 anni ad inseguire le Olimpiadi e a Sochi ho vissuto i giorni più belli della mia carrie ra». E Nicola Damiano, capitano della Briantea basket in carrozzina: «A rà». Messaggi chiari e semplici di campioni diventati in molti casi anche genitori. «Negli anni di attività ho imparato cosa sia la vita sana, ora cerco di trasmet terlo pure ai miei figli, a tavola e cercando di fare attività con lo ro». Un messaggio che Federica Fontana ha amplificato: «Ragaz zi, coinvolgete anche i vostri ge nitori ed i vostri nonni. Io da ra gazza ero pigra, poi ho scoperto che muoversi è importante, ti cambia davvero la vita». Ed in fatti Federica è l’immagine della bellezza e della salute. L’appun tamento è per domani con il sito www.giornatatrombosi.it: il sito aspetta un vostro selfie, natural mente mentre fate attività fisica. Buona sudata a tutti. © RIPRODUZIONE RISERVATA guardati allo specchio: il grasso sull’addome corrisponde al grasso intorno a cuore. 2) Studia gli avversari: fumo, vita sedentaria, alcool, cibi grassi. Fissa obiettivi e strategia. 3) Parti all’attacco ma senza esagerare. ogni giorno 40 minuti. L’attività fisica funziona quando inizi a sudare. 4) Mangia bene: ogni giorno 5 porzioni di frutta e verdura, almeno 2 litri di acqua e non più di un cucchiaino da caffè di sale al giorno. 5) Coinvolgi gli amici, sfidali a fare meglio di te. 6) Dopo pochi giorni ti senti già più in forma. 7) L’allenamento ti aiuta a conoscere il tuo corpo. 8) Usa tattiche diverse: fai le scale a piedi, balla in compagnia, scendi dal tram 2 fermate prima. 9) Attenti agli autogol, non farti venire l’ansia. 10) Non mollare mai. MARTEDÌ 15 APRILE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 31 TUTTENOTIZIE & RISULTATI ATLETICA IL PROCESSO A PRETORIA «Perché Reeva non accese la luce?» Nel incalza, Pistorius si contraddice Duro interrogatorio del p.m. L’ex atleta si rifugia dietro ai «Non so» e a un «Mi sono sbagliato» LORENZO SIMONCELLI PRETORIA (Sudafrica) Un’altra giornata diffici le per Oscar Pistorius. La sesta sul banco dei testimoni. La quarta tra le fauci del «pit bull» Gerrie Nel. Anche ieri il magistrato sudafricano non ha lasciato scampo a Blade Runner, minandone la rico struzione con numerose trap pole, fino a farlo cadere più volte. «La tua versione è sem pre più improbabile» ha apo strofato Nel. Sarcastico In tono sarcasti co, il pubblico ministero, ha iniziato a tartassare Pistorius. «Perché Reeva sarebbe anda ta in bagno senza accendere la luce?». «Forse ha usato la luce del cellulare» ha risposto intimorito Blade Runner. «Al lora l’hai vista?» ha chiesto stupito Nel. Il campione para limpico, nella sua versione, ha sempre negato di essersi IPPICA TRASFERITO DALL’INGHILTERRA accorto del momento in cui la fidanzata è scesa dal letto per andare in bagno. Pistorius si è difeso, sostenendo che è solo una supposizione, dato che non l’avrebbe vista recarsi in bagno. Il magistrato sudafri cano ha contestato anche la veridicità del fatto che l’ex at leta, prima di recarsi in bagno e sparare, avrebbe cercato di coprire con i jeans della fidan zata una luce led dello stereo che non lo avrebbe lasciato dormire. «Te lo sei inventato solo per creare un lasso tem porale così da giustificare che, in quel momento, Reeva si sarebbe recata in bagno a tua insaputa» ha attaccato Nel. «Non è vero» ha risposto Pistorius. «Perché Reeva si sa rebbe chiusa dietro la porta?» lo ha incalzato il p.m. «Forse sentendomi urlare, si è im paurita e si è chiusa in bagno» ha contestato Blade Runner. Non lo so «Era lì perché sta va parlando con te, aveva pa ura, supplicava per la sua vi ta. Altrimenti perché era lì?» ancora minaccioso Nel. A quel punto, Pistorius, ha ini ziato a rispondere con una se rie di «non lo so», che lasce ranno un segno nelle conside razioni finali del giudice. Ma soprattutto, a sorpresa, il PISTA ITALIA (si.g.) A Treviso, 75.99 di Antonio Fent nel giavellotto e 4’16”95 di Federica del Buono nei 1500, entrambi al nuovo pb. Donne. Peso: Stevanato 14.62. Giavellotto u18: Casarotto 50.40. A Rove reto (Tn). Uomini. 150. I: Minogou (B.F./Ita) 16”14; Ceola (j) 16”49. II: Vanzo (j) 16”45. 300: Vanzo (j) 32”97. 600: Perco 1’18”13; Abakpereh (j) 1’19”21. Giavellotto: Bonvec chio 72.37. Donne. 150: Tomasini 18”47. 2000 (mista): Berlanda 5’58”05. A Cesano Maderno (Mb). Donne. 150 0.6): Spadotto Scott (j) 18”2; Balduchelli 18”4. A Pavia. Uo mini. 80 (+1.3): Mandji (j) 8”88. 300: Spanò (j) 33”75; Ceriani (j) 33”86. A Fermo. Uomi ni. 80 (+1.1): Brigida 8”84. Donne. 300: Del Gatto (j) 39”39. A Copparo (Fe). Uomini. 150 (1.7)/300: Valbonesi 16”17/34”32. A Gua stalla. Cadette. 80: Dosso (C.Av./Ita) 9”5. A Parma. Donne. 200 hs (0.5): Folorunso (j) 28”31. BASEBALL MAESTRI TORNA IN NPB IN GIAPPONE L’azzurro Alessandro Maestri torna in NPB, la major giapponese. I Buffaloes Orix (club che gioca a Osaka e a Kobe) lo hanno richiamato. Il regolamento non consente di avere in rosa più di 4 stranieri, ma il cu bano Yuniesky Betancourt sta deludendo e il club ha deciso di richiamare l’azzurro per la serie con i Nippon Ham Fighters a Osaka. Il magistrato sudafricano Gerrie Nel durante l’interrogatorio di ieri EPA campione paralimpico ha cambiato la motivazione per cui avrebbe sparato. Da legit tima difesa a semplice inci dente. Dopo un’ora e mezza di grande tensione è scoppia to nuovamente in lacrime. L’udienza è stata sospesa ma subito dopo la ripresa. Un Pi storius evidentemente prova to è crollato nuovamente: «Gridavo ai ladri andate via, andate via, non ho sparato a Reeva» ha detto in lacrime. «E cosa hai fatto con la pistola dopo gli spari?» ha chiesto Nel sul finale di udienza. «So no corso in camera da letto con l’arma in mano, ho con trollato dove fosse Reeva e ho aperto la finestra per control lare se fosse sul terrazzo» ha detto Pistorius. «Ma non eri andato in balcone chiedendo aiuto urlando?» ha chiesto so spettoso Nel. Attimi di silen zio prima che Blade Runner ammettesse «mi sono sbaglia to». Senza pietà, Nel lo ha ac cusato di commettere molti errori perché la sua versione è talmente improbabile da non poter essere vera. © RIPRODUZIONE RISERVATA ATLETICA PALLANUOTO IERI A MILAMO UNA GIORNATA SPECIALE BOXE TALENT LEAGUE (r.g.) Seconda giornata della Talent League of Boxing. Girone A. A Cinisello (Mi): Cobra Longobardi b. Leoni S. Marco 142. Girone B. A Livorno: Falchi Legionari b. Destrieri Etruschi 140. Giro ne C. Lupi Briganti b. Pantere Aragonesi 133. Prossimo turno. Girone A: Leoni di San Marco c. Tigri Sabaude 26 aprile a Piove Di Sacco (Pd); girone B: Falchi Le gionari c. Volpi Bizantine, 25 aprile a Tar quinia (Vt); Girone C: Pantere Aragonesi c. Squali Borbonici ad Enna, 26 aprile. MONDIALI YOUTH (i.m.) A Sofia (Bul) una vittoria e una sconfitta per l’Italia nel de butto al 18° Mondiale youth (under 18) con 506 pugili di 105 Paesi. Gli azzurrini sono in otto, più Irma Testa (51) e Monica Florida (60) in lizza nelle qualificazioni donne per l’Olimpiade giovanile di Nanchino. Risultati: 49 Cristian Zara b. Oussama (Alg) 21, 52 Yerghesh (Kaz) b. Vincenzo Colella 21. Oggi: 56 Emanuele Canonico c. Lee (Tpe), 60 Vincenzo Maietta c. Nie (Cin). FOOTBALL WEEKEND VI I Panthers Parma, unica im battuta, hanno 258 punti in 5 partite e 40 subiti. Risultati: Rhinos MilanoSeamen Milano 651; Warriors BolognaPanthers Parma 651; Briganti NapoliLions Berga mo 051; Giants BolzanoDolphins Ancona 340; Marines LazioAquile Ferrara 1951. Riposavano Giaguari Torino. Classifica: Panthers, Seamen 10; Lions 6; Giants, Gia guari, Dolphins, Rhinos 4; Aquile, War riors, Briganti 2; Marines 0. HOCKEY PISTA Usa: esordio vicino per il fratello brocco del grande Frankel Arese, 70 anni stravissuti «L’Africa si può battere» Frankel è il campione inglese ritirato dopo 14 corse senza sconfitte nel 2012 e ritenuto uno dei più grandi purosangue di tutti i tempi. La madre di Frankel si chiama Kind (Galileo il padre) e ha prodotto al momento altri 5 figli (una sola femmina) con risultati alterni e comunque neanche lontanamente paragonabili al suo figlio prediletto. Uno dei fratelli di Frankel (con padre Oasis Dream) si chiama Morpheus (foto), ha 4 anni e fino allo scorso anno è stato allenato dal team Cecil come Frankel, dimostrandosi sostanzialmente un brocco, con tre vittorie a modesti livelli su otto corse disputate. Prima di alzare bandiera bianca sulle prospettive di Morpheus, il proprietario Khalid Abdullah ha deciso di trasferirlo negli Stati Uniti, affidandolo al top trainer Bill Mott lo scorso inverno. E l’esordio del prezioso quadrupede sembra ormai prossimo dopo un primo tentativo fallito una decina di giorni fa. Dovrebbe avvenire sul miglio e mezzo (m 2400) della pista in polytrack di Keeneland. DOPPIETTA RISPOLI Ieri sulla pista di MaisonsLaffitte in evidenza i fantini italiani. Umberto Rispoli ha realizzato un doppio in due handicap numerosi (a 25/1 e a 4/1), mentre Cristian Demuro ha vinto in parità l’ultima corsa (un altro handicap). (pa.m .) Aveva lasciato tutto nel 2012, presidenza della federazione e azienda dopo 31 anni, spaventato da una grave malattia, che poi fortunatamente non si è rivelata tale e ieri, per festeggiare i suoi 70 anni scoccati domenica, ha dato appuntamento a Milano a tre campioni: Livio Berruti, oro dei 200 a i Giochi di Roma 1960; Maurizio Damilano, oro sulla 20 km di marcia a Mosca 1980, e Carlo Monti, 94 anni, bronzo della 4x100 ai Giochi di Londra 1948. E poi tante firme del giornalismo di atletica degli ultimi 40 anni, «Perché durante la malattia mia moglie Vera mi ha rimesso in mano i ritagli di un’intera carriera e mi sono accorto che avete davvero scritto tanto sui me». Non si poteva fare altrimenti, perché Franco Arese, cuneese di Centallo ha scritto pagine indelebili nella storia dell’atletica azzurra, una carriera culminata con il titolo europeo nel 1971 ad Helsinki dei 1500, coronata da primati italiani dagli 800 ai 10.000 metri, vittorie in coppa Europa e alle Universiadi allora importantissime, quel modo di interpretare l’atletica che anche culturalmente ha aperto le porte al periodo d’oro del mezzofondo italiano, ahimé finito da tempo. Perché Franco Arese è stato il primo a capire davvero che per battere i campioni celebrati era necessario conoscerli, affrontarli ULTIMA REGOLARE (m.nan.v.p.) Sepa razione consensuale tra il Bassano e il co ach Giudice. La squadra è in autogestione col veterano Emanuel Garcia e il capitano Zen. Stasera alle 20.30 l’ultima della regu lar season in A1: GiovinazzoLodi, Mate raBreganze (dir. Rai Sport 2), Asd Via reggioCgc Viareggio, FollonicaForte dei Marmi, BassanoCorreggio, Sarzana Prato, TrissinoValdagno. Classifica: For te dei Marmi 66; Breganze 56; Valdagno 54; Cgc Viareggio 52; Bassano 42; Folloni ca 39; Trissino, Giovinazzo 38; Sarzana 33; Prato, Lodi 32; Matera 10; Correggio 6; Asd Viareggio 4. su ogni terreno, sulle piste del mondo. E al suo fianco, mentre Franco Arese raccontava, ridacchiava con un velo di nostalgia Tino Bianco, il tecnico torinese che dopo Marcello Pagani, portò il suo talento al vertice. Una carriera conclusa a metà degli anni Settanta per la drammatica rottura del tendine d’Achille sulla pista dell’Arena di Milano. Poi l’avventura da industriale alla guida dell’Asics Italia, sino a portarla ai vertici in Europa. E quindi la presidenza federale dal 2004 al 2012. Ora, in splendida forma, ha voluto attorno a sé gli amici per questo importante anniversario. «Berruti a Roma mi impressionò. Pensavo, essendo un giovane mezzofondista, di seguire Elliott, invece il volo di Livio mi stupì. Poi l’entrata in nazionale dove parlavo con veterani come Pamich e Dordoni. Ho voluto qui Maurizio Damilano perché mi ha regalato tante emozioni e ricordo una delle sue ultime imprese, il primato mondiale sui 30 km in pista. Quel giorno fu davvero regale». Quindi i ricordi dei suoi viaggi, dell’adattarsi ad ogni situazione , delle esperienze con Bianco. Era un’altra atletica ma per Arese la ricetta non è cambiata. «Gli africani – dice –non sono imbattibili, ma c’è una sola strada, allenarsi come loro, gareggiare, imparare a correre». SFIDE D’ANDATA Quarti, domani ComoBrescia Kacic estromesso (f.nap.) Definito il programma dell’andata dei quarti playoff (ritorno il 23 aprile): domani alle 21 Como Brescia (nella foto CIAMILLO, Molina), giovedì alle 20 SavonaAcquachiara, venerdì alle 19 Canottieri Napoli Posillipo e alle 20.30 FlorentiaPro Recco. Intanto l’Acquachiara ha messo fuori squadra Miro Kacic, accusato di scarso impegno per aver saltato le ultime due settimane di allenamenti. Tra i pali andrà il secondo portiere Andrea Lamoglia, già titolare nelle ultime due gare della stagione regolare. WORLD LEAGUE Oggi c’è l’ultima giornata, nel girone C alle 19 la Germania ospita il Montenegro che con la vittoria passerà alle finali di Dubai eliminando il Settebello grazie agli scontri diretti. Classifica: Italia 15; Montenegro 12; Slovacchia, Germania 3. IPPICA IERI 9317718 Ad Albenga (m 1600): 1 Nemes by Pass (F. Fiorino) 1.15.1; 2 Linus Bip; 3 Paco Nec; 4 Obsession Bi; 5 Neo Cristal; Tot.: 43,41; 6,56, 2,16, 3,55 (628,60). Quinté: n.v. Quarté: n.v. Tris: 2.461,72. OGGI QUINTÉ A NAPOLI Ad Agnano (inizio convegno alle 15) scegliamo Old Fashion Club (2), Oro Bull (7), Passow Breed (10), Irton del Rio (4), Laser Zn (5) e Oriana Blue (16). ANCHE Trotto: San Giovanni (15.10) e Tri este (15.20). Galoppo: Roma (14.35). NUOTO CARLIN SUPER Ai campionati britannici a Glasgow (50 m.). Uomini. 50 ra: Peaty 27”43; Murdoch 27”45. Donne. 100 sl: Hal sall 54”12; Smith 54”94. 800 sl: Carlin 8’18”36 (1° t. 2014). 50 do: Quigley 28”05. 50 ra: Meilutyte (Lit) 29”92. 100 ra: Taylor 1’07”08. PALLAMANO ACCOPPIAMENTI (an.gal.) Sorteggiati gli accoppiamenti delle semifinali e della poule tra le seconde, che designerà la quarta semifinalista. Semifinali (andata 3/5, ritorno 10/5): CarpiFasano; 1a del gi rone A (Bolzano o Pressano)1a della poule tra seconde. POKER ALL’EUROPEAN TOUR DUHAMEL GIÀ K.O. Il Pokerstars Europen tour di Sanremo HOCKEY GHIACCIO FINALE: OGGI ALLE 20.30 Gara2: Renon cerca l’allungo sul Val Pusteria (m.l.) Si sposta a Collalbo (Bz) la finale Renon Val Pusteria coi Lupetti (nella foto, Ansoldi) in vantaggio dopo aver espugnato in gara1 il ghiaccio di Brunico. Oggi gara2 (su 7). Ore 20.30: RenonVal Pusteria (serie 10, diretta RaiSport 2). Gara3: giovedì a Brunico (20.30). parte col botto. Ieri si è giocato il day1A e il canadese Jonathan Duhamel, iridato 2010, è già fuori, pescato in bluff. Restano Negreanu, Jason Mercier, Vanessa Selbst e tutti i migliori italiani. Oggi scatta il day1B e si faranno i conti per le iscrizioni e il rela tivo ricco montepremi. RUGBY UNDER 18 Battuti 297 venerdì nei quarti dalla Francia, oggi alle 16 gli azzurri under 18 sfidano la Georgia per il girone 58° po sto degli Europei a Poznan, in Polonia. TENNIS LA GIORGI SALE AL N. 54 VINCI ORA È VENTESIMA Ranking. Uomini: 1. Nadal (Spa) 13.730; 2. Djokovic (Ser) 11.680; 3. Wawrinka (Svi) 5.760; 4. Federer (Svi) 5.355; 5. Berdych (Cec) 4720; 6. Ferrer (Spa) 4640; 7. Del Potro (Arg) 4260; 8. Murray (Gb) 4040; 9. (10) Gasquet (Fra) 2635; 10. (11) Raonic (Can) 2580; italiani: 13. Fognini 2400; 35 (34) Seppi 1150; 85 (80) Volandri 627. Don ne: 1. S. Williams (Usa) 12.375; 2. Li Na (Ci na) 7585; 3. (A. Radwanska (Pol) 5.980; 4. Azarenka (Bie) 5441; 5. Halep (Rom) 4695; 6. Kvitova (Cec) 4295; 7. Kerber (Ger) 4110; 8. (9) Jankovic (Ser) 4010; 9. (8) Sha rapova (Rus) 3961; 10. Cibulkova (Slk) 3720; italiane: 11. Errani 3645; 13. Pennet ta 3270; 20. (16) Vinci 2435; 47 (48) Schia vone 1160 50. Knapp 1144; 54 (69); 54 (69) Giorgi 1040. TIRO A VOLO COPPA A TUCSON A Tucson (Arizona, Usa), i tre azzurri del double trap vanno in semifinale, ma nessuno sale sul podio. Di Spigno e Innocenti con 141 sono secondi in qualifica, Barillà passa a 140. In semifinale Di Spigno fa 22 ed è 6°, Barillà e Innocenti con 25 spareggiano per la semifinale, do ve entra il primo, battuto da Fokeev. Nello skeet, azzurre fuori dalle semifinali. Nello skeet uomini dopo due serie tra i 5 tiratori «piani» a 50/50 ci sono Lodde e Tazza, Cassandro è a 47. Double Trap: 1. Holguin (Usa) 140/150, 27/30, 27/30 (+4); 2. Rich mond (Usa) 138 (+4), 29, 27 (+3); 3. Fokeev (Rus) 142, 26, 25; 4. Barillà 140, 25 (+4), 23; 5. Innocenti 141, 25 (+3); 6. Di Spigno 141, 22. Skeet donne: 1. D. Bartejova (Slk) 73/75, 15/16 (+4), 14/16; 2. Meng Wei (Cina) 71 (+2), 16, 13; 3. Rohde 73, 15 (+3), 14 (+4); 9. Scocchetti 70; 14. Spada 68. VELA LUNA ROSSA (r.ra.) Francesco Bruni con Max Sirena, Pierluigi de Felice, Adam Mi noprio, Xavier Fernadez e Simon Tienpont portacolori del team Luna Rossa sono ter zi nella 50a a Congressional Cup. Simone Ferrarese quinto. PEDOTE (r.ra.) Giancarlo Pedote su Pry smian in 46h’20’ ha vinto in Francia la Por nichet Select 2014, regata in solitario di 300 miglia tra le isole della Bretagna, vale vole come prima tappa del Championnat de France «Promotion» Course au Large. A MONDOVI’ «Dardanello» premiati stasera D’Orsi e Antinelli Stasera alle 19.30 nella chiesa di Santa Caterina in Villavecchia a Villanova Mondovì (Cuneo), i colleghi Alessandro Antinelli (Rai) e Jacopo D’Orsi (La Stampa) riceveranno il premio nazionale «Dardanello», assegnato ogni anno ai migliori giornalisti under 40. 32 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 15 APRILE 2014 SEGUITECI SU ALTRI MONDI @AltriMondiGazza Il fatto del giorno _i nuovi manager DI GIORGIO DELL'ARTI [email protected] Le nomine fatte da Renzi sono davvero una svolta? Azzerati i vertici delle aziende di Stato, dall’Eni all’Enel: quattro donne in posti chiave. E Moretti dalle Ferrovie va a Finmeccanica Ieri, giorno di nomine. Giorno lunghissimo, a dire il vero: Renzi è andato la mattina da Napolitano a fargli vedere così si dice la lista dei prescelti. Non sappiamo se quella lista gli sia stata approvata, ma non doveva comunque essere un elenco di nomi tranquillo per ché la riunione del pomeriggio con il ministro dell’Economia, Padoan, e col sottosegretario Del Rio è durata fin quasi alle nove di sera. Mentre l’ammini stratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, ha tentato fino all’ul timo di salvare il posto facendo si riceve nel pomeriggio dal ca po dello Stato. Però invano. 1Diciamo subito i nomi. Beh, è cambiato pratica mente tutto. La società più im portante in termini di fattura to (168 miliardi) era l’Eni. Qui sono usciti sia il presidente Giuseppe Recchi che l’ammi nistratore delegato Scaroni. Al loro posto, Emma Marcega glia (presidente) e Claudio Descalzi (a.d.). La società più importante dal punto di vista del numero dei dipendenti (160 mila) era invece Poste italiane. Anche qui escono il presidente e l’amministratore delegato (Giovanni Ialongo e Massimo Sarmi) ed entrano, rispettivamente, Luisa Todini e Francesco Caio. Capitolo Finmeccanica, molto delicato, è il posto dove si fabbricano, oltre ad altre cose, anche le ar mi e i suoi vertici precedenti sono finiti in galera. Nell’ulti mo periodo la guidavano il po liziotto Gianni De Gennaro co 1 3 4 co, che presiedeva Olivetti (siamo in area Telecom), la Todini, altra imprenditrice (fi nanza, edilizia), berlusconia na inquieta e già parlamenta re europea per Forza Italia. In fine, Catia Bastioli, nuovo pre sidente di Terna e nome nuovo per davvero, avendo le altre comunque trafficato in qualche modo con il potere. La Bastioli, 57 anni, è invece una scienziata, ha ammini strato la Novamont, ma è cele bre soprattutto per l’invenzio ne dei sacchetti biodegradabi li in cui si raccolgono i rifiuti, grazie ai quali, nel 2007, ha vinto il premio di inventore europeo. È una che sarebbe stata degna della nomina a se natore a vita. 4E Moretti? 1 Emma Marcegaglia nuova presidente Eni; 2 Maria Luisa Todini, presidente Poste Italiane; 3 Mauro Moretti, a.d. di Finmeccanica; 4 Francesco Starace, a.d. Enel ANSA/IMAGOECONOMICA me presidente (messo lì pro prio per via degli scandali) e il finanziere Alessandro Pansa, figlio del giornalista Giampa olo, come ad. De Gennaro è stato tenuto in sella è l’unico sopravvissuto mentre al po sto di Pansa è stato nominato Mauro Moretti, che fino ad og gi guidava le Ferrovie. Ci sono poi le due società elettriche: il nuovo presidente dell’Enel è Patrizia Grieco, che sarà af fiancata dall’amministratore delegato Francesco Starace (subentra a Fulvio Conti); il nuovo presidente di Terna è Catia Bastioli, mentre il nome dell’amministratore delegato non è stato ancora deciso. È in effetti la scelta più difficile: perché l’a.d. uscente, Flavio Cattaneo (celebre non solo per aver guidato la Rai, ma so prattutto per il fatto che la sua compagna è Sabrina Ferilli), è quello che presenta i risultati migliori rispetto a tutte le altre aziende citate. Sostituirlo è particolarmente difficile. 2Non posso chiederle di far mi le biografie di tutti quanti, NEL 2012 RESI NOTI I MODELLI 740 DEI PARLAMENTARI È crollato il reddito di Silvio: dichiara «solo» 4,5 milioni Molti Cinquestelle nullatenenti Pagherà lo stesso le bollet te, ma la crisi ha colpito violenta pure Silvio Berlusconi, ex Cava liere ed ex senatore: causa crisi delle aziende di famiglia, il suo reddito è crollato e l’imponibile è sceso da 35,4 milioni del 2011 a 4,5. La dichiarazione dei redditi è consultabile da ieri a Palazzo Madama dove il leader di Forza Italia, nonostante la decadenza, ha avuto l’obbligo di presentarla per l’anno 2012: fosse ancora in giro a Palazzo Madama sarebbe comunque il più pagato della compagnia. Ma la classifica offre diversi spunti interessanti: è enorme, ad esempio, la differen za tra i presidente delle 2 Came 2 re. Pietro Grasso ha denunciato al fisco 176.499 euro, Laura Boldrini 100.618, ma per lei l’imponibile si limita a 6.314, mentre il resto deriva dal vecchio incarico all’Unhcr e «non è sog getto a imposizione nazionale». Nel governo Renzi, il paperone è il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, arrivato a 282.499 euro. C’è poi una multitudine di grillini che non ha presentato la dichiara zione perché, prima di entrare in Parlamento, non guadagnava nemmeno un euro. Tra questi, il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio. Una voragine lo separa da Alberto Bombassei: per l’industriale 845.813 euro. 4 però almeno sapere i criteri generali. Il primo criterio era quello di non lasciare in sella chi oc cupava la posizione da tre mandati o più, come Scaroni, Conti, Sarmi o Cattaneo. Poi c’era la questione delle donne. Anche qui Renzi voleva una forte presenza femminile... IL NUMERO 4 Le donne presidenti Sono ben quattro le donne scelte da Renzi sui nove posti finora assegnati. La particolarità è che siano tutte presidenti. L’unico uomo in quel ruolo è Gianni De Gennaro, che resta alla guida di Finmeccanica 3Ma Renzi in un caso come questo decide tutto da solo? Formalmente, quello che decide è il ministro dell’Eco nomia, titolare delle quote pubbliche di ciascuna azien da. E però l’ultima parola spet ta evidentemente al capo del governo. Saccomanni, il mini stro che ha preceduto Padoan, aveva raccolto una serie di curricula che sono stati poi esaminati, via via, dagli alti burocrati del ministero. C’era no pochi profili femminili, ma a questo credo abbia pensato Renzi in persona. Nei nuovi vertici troviamo quattro don ne: la Marcegaglia, già a capo della Confindustria e prove niente da una famiglia nota di imprenditori, la Patrizia Grie visita a sorpresa Si discuterà di questo spo stamento di Moretti dalle Fer rovie a Finmeccanica Il fatto è che Moretti, un manager che ha cominciato facendo il sin dacalista per la Cgil, come am ministratore delegato delle Ferrovie ha fatto bene, rimet tendo in sesto i conti disastra tissimi dell’azienda. E però ha fatto bene anche Pansa: nella relazione della commissione Bilancio del Senato, presiedu ta da Massimo Mucchetti e sti lata pochi giorni fa, il giudizio su Pansa è molto positivo: in poco più di un anno ha rivalu tato il titolo e fornito dividen di agli azionisti superiori alla media di settore. A DELL’UTRI RESTA IN CELLA IL CASO ATTACCO SUL BLOG Riscrive Levi Bufera su Grillo «Così profana l’Olocausto» S Cassazione, slitta l’udienza Marcello Dell’Utri resta detenuto a Beirut, dove in teoria potrebbe rimanere fino alla decisione delle autorità libanesi sulla richiesta di estradizione dall’Italia. E ciò, nonostante ieri non si sia svolta quella che era attesa come un’udienza di convalida dell’arresto, avvenuto saba to. In ogni caso, è quasi sicuro che Dell’Utri guadagnerà tempo nella corsa verso la prescrizione dell’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Difficilmente oggi la Cassa zione negherà il rinvio dell’udien za: a chiederlo sono stati gli avvocati, impossibilitati per «problemi di salute» 5Nessun problema, relativa mente a Moretti, per il fatto che ha polemizzato contro le misure di contenimento degli stipendi? Si direbbe di no. A proposi to, liquidare i vecchi vertici co sterà, da contratto, una trenti na di milioni almeno. Mentre ai nuovi vertici, sulla base di una proposta arrivata dal con siglio dei ministri, dovrebbe essere imposto un tetto di 238 mila euro l’anno lordi, lo stes so stipendio di Napolitano. Beppe Grillo ieri al Palalottomatica di Roma per il suo show ANSA Riscrive Primo Levi e sca tena un putiferio. Grillo ieri ha trasformato la poesia che fa da incipit a Se questo è un uomo sul blog per attaccare il Colle, Renzi, Berlusconi e il patto cen trosinistracentrodestra sulle riforme. A corredo, una foto simbolo dell’ingresso del cam po di concentramento Au schwitz, in cui la scritta «Arbeit Macht Frei» («il lavoro rende li beri») è modificata in «P2 Ma cht Frei». «Voi che vi disinteres sate della cosa pubblica come se vi fosse estranea e alla vita delle persone meno fortunate che vi circondano nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il telegiornale di regime caldo e visi di mafiosi e piduisti sullo schermo men tre mangiate insieme ai vostri figli che educate ad essere in differenti e servi», scrive Grillo che pare intenzionato a conti nuare con il suo spettacolo Te la do io l’Europa, la cui ultima data sarebbe dovuto essere ieri a Roma. E poi ancora nelle pa role del comico che parafrasa no Grillo: «Considerate se que sto è un Paese che vive nel fan go che non conosce pace ma mafia, in cui c’è chi lotta per mezzo pane e chi può evadere centinaia di milioni». Imme diata, veemente la reazione della comunità ebraica per bocca del capo Ucei, Renzo Gattegna: «Con l’ultima infa me provocazione, Grillo solle tica i più bassi sentimenti anti semiti e cavalca il malcontento popolare che si addensa in que sti tempi di crisi». E ancora: «È un’oscenità sulla quale non è possibile tacere. Si tratta infatti di una profanazione criminale del valore della memoria e del ricordo di milioni di vittime in nocenti che offende l’Italia». Berlusconi incontra il premier Avanti il dialogo sulle riforme Girandola di contatti per chiudere la partita delle nomi ne e, alla fine di un lunedì di fuoco, Renzi ha provato pure a blindare le riforme: inatteso faccia a faccia serale con Ber lusconi, catapultatosi a Palaz zo Chigi nonostante un partito sull’orlo della crisi di nervi. L’ex Cav si è presentato alle 21, ma dal suo entourage hanno fatto sapere che la decisione di tornare ieri nella Capitale ave va come obiettivo proprio quel lo di occuparsi assieme al pre mier delle presidenze delle so cietà partecipate. Tradotto: per tutto il giorno contatti continui tra Palazzo Chigi e Palazzo Grazioli, con Gianni Letta nella solita parte del grande tessito re. Poi le chiacchiere di perso na, due ore filare tenendo con to dei mal di pancia di Forza Italia di fronte al testo della ri forma di Palazzo Madama par torito dal governo. Silvio Berlusconi, 77 anni ANSA Oltre le Europee L’incontro tra pesi massimi era, comun que, in cantiere da giorni e già lunedì della scorsa settimana una telefonata aveva rassicura to entrambi sulla tenuta del patto del Nazareno. Adesso il nuovo colloquio vis a vis ha pre so forma alla vigilia dell’avvio della riforma costituzionale in commissione al Senato, ma an che della possibile decisione del tribunale di sorveglianza sull’affidamento ai servizi so ciali per l’ex premier. A fianco di Renzi, ieri sera c’era il vice segretario del Pd, Lorenzo Guerini, mentre l’altro braccio destro, Graziano Delrio, impe gnato in un’intervista a Porta a porta, ha spiegato di aver nota to «un certo nervosismo negli ultimi giorni da parte di Berlu sconi». Per questo, ha sottoli neato «la necessità di continua re a parlarsi», anche delle mi sure economiche del governo. E, più in generale, del dialogo traballante tra Pd e Forza Ita lia: vorrebbero conservarlo fi no alle Europee. E anche oltre. cont. © RIPRODUZIONE RISERVATA MARTEDÌ 15 APRILE 2014 dell’unità di crisi di Costa, Roberto Ferrarini: «Schettino (nella foto) mi propose di dire alle autorità che la collisione fosse avvenuta per un blackout, ma io mi arrabbiai. Era una cosa differente e falsa rispetto a quanto mi aveva raccontato prima, cioè che aveva urtato uno scoglio». PROCESSO COSTA CONCORDIA ALTRI MONDI «Schettino voleva parlare di blackout» Nuova udienza ieri del processo di Grosseto per il naufragio della Concordia. A testimoniare è stato il capo Tensione in Ucraina: caccia russo sfiora nave da guerra Usa L’incidente nel Mar Nero. Washington: «Provocazione» Nuove occupazioni antiKiev nella zona est del Paese Terra dei Fuochi, altri 40 siti pericolosi L’Esercito impegnato nell’operazione «Strade sicure» nella Terra dei Fuochi ha scoperto in appena cinque giorni ben 40 siti TORINO GIÙ DAL 6° PIANO «Vado a dormire ogni se ra temendo di non aver fatto abbastanza per difendere l’America», ha detto una volta John Brennan, numero uno della Cia. E per dormire sere no, lo scorso weekend Brennan è volato in Ucraina, un viaggio che fa capire quanto la Casa Bianca sia preoccupata per la crisi nell’Est Europa. Del resto, proprio sabato, un caccia rus so, in apparenza disarmato, ha sorvolato dodici volte e quasi sfiorato la nave da guerra Usa Donald Cook, che si trova in ac que internazionali del Mar Ne ro dal 10 aprile. «Un’azione provocatoria e contraria agli accordi internazionali», de nuncia il Pentagono. Simili operazioni «avranno un costo», chiosa la Casa Bianca. Putin parla con Obama: «L’accusa fatta a Mosca di interferire con la crisi è infondata» Un attivista filorusso issa la bandiera russa nella città di Horlivka, nell’est dell’Ucraina LAPRESSE duto ieri. Si registrano occupa zioni in almeno quattro diffe renti centri dell’Ucraina orientale, tra cittadini che ap plaudono e scattano foto. Tur cinov non esclude un referen dum su un’Ucraina federale, da tenere il 25 maggio, insieme al le elezioni presidenziali, con vinto che «la maggioranza vo terebbe per un’Ucraina indi pendente, unitaria e democra tica». Intanto, la Gran Bretagna insiste perché si passi alla fase 3 delle sanzioni contro Mosca (che prevede interventi su un «largo ventaglio di aree economiche»), mentre i mini stri degli Esteri della Ue hanno allungato la lista di personalità colpite dalle sanzioni per il loro ruolo nella crisi. La Russia ha ammassato 40mila soldati al confine con l’Ucraina. E Mosca, accusata di tirare i fili della cri si, dice di aver ricevuto «moltis simi appelli» che chiedono un suo intervento. «Ma le nostre accuse di ingerenza sono in fondate», ha detto il leader Vla dimir Putin in una telefonata al presidente Usa Barack Obama: «Kiev non considera gli interes si dei russi in Ucraina e dev’es sere Kiev a evitare la guerra». © RIPRODUZIONE RISERVATA 33 tra Napoli e Caserta in cui si registrano reati ambientali. Si parla di roghi e sversamenti di rifiuti in discariche abusive, ma il lavoro delle 24 pattuglie che lavorano 24 ore su 24 rischia inevitabilmente di portare a risultati ancora più pesanti nei prossimi i giorni. notizie Tascabili La donna: «Terrò i figli non miei» Gli embrioni scambiati: è psicosi tra le coppie Un carabiniere vicino al corpo della 14enne suicida a Venaria (To) ANSA Riceve insulti sui «social»: 14enne suicida FRANCESCO RIZZO Fotografie Tensione crescen te, anche se Washington — che concederà a Kiev un miliardo di dollari di prestiti — nega di fornire armi all’Ucraina. Sia pure con l’ambigua formula: «Non stiamo attivamente valu tando la possibilità di inviare aiuti letali». In Ucraina, intan to, il presidente ad interim Oleksandr Turcinov, chieden do la benedizione dell’Onu, ha firmato il decreto che ordina l’operazione contro i separati sti filorussi nell’est del Paese, quelli che hanno sfidato l’ulti matum di Kiev per la liberazio ne degli edifici occupati, sca SCOPERTI DALL’ESERCITO LA GAZZETTA DELLO SPORT «Cesso, vatti a nascondere, dimostri 10 anni». E giù altri insulti. La prendevano di mira così, sul web, e lei, una ragazzina di 14 anni gracile per motivi di salute, ieri mattina intorno alle sei, è stata trovata morta nel giardino di casa sua a Venaria, in provincia di Torino. La ragazzina sarebbe uscita di casa nottetempo e sarebbe salita fino al sesto piano della palazzina per poi buttarsi. Nonostante fosse molto presto, si è vestita come per andare a scuola, nella sua classe di terza media. I genitori e la sorella maggiore non si sarebbero accorti delle sue intenzioni. E il primo a dare l’allarme è stato un vicino che, uscito presto per lavoro, ha visto il corpo nel cortile. Non c’è ancora chiarezza sul motivo del gesto, ma i carabinieri hanno sequestrato pc e cellulare. Dai profili su social network della ragazza, e in particolare su ask.fm, sito spesso accusato di favorire il cyberbullismo, emerge che negli ultimi tre mesi aveva ricevuto insulti per il suo aspetto («sei brutta, un cesso, nasconditi» e simili) oltre ad altri epiteti che la indicavano come una ragazza «facile». Soffriva soprattutto i riferimenti al suo aspetto perché lei per prima si sentiva piccola per la sua età, gracile anche per il fatto che, dalla nascita, aveva una patologia renale e problemi cardiaci. La procura dei minori di Torino sta conducendo accertamenti per appurare se alcuni messaggi offensivi siano in relazione al tragico gesto. Scatta la psicosi «scambio di embrioni» fra le donne che hanno effettuato la fecondazione assistita al “Sandro Pertini” di Roma: sono le conseguenze del caso della donna che ha scoperto di portare in grembo due gemelli figli di altri genitori. Decine le coppie che hanno preso d’assalto il centralino del nosocomio. Ministero della Salute, Asl e commissione regionale stanno conducendo un’inchiesta. Mentre la donna coinvolta spiega: «Quei figli non sono miei, ma ho deciso di tenerli». Il capo della Polizia: «Un cretino» Si presenta l’agente che sabato calpestò una ragazza a Roma Un frame tratto dal video girato da «Servizio Pubblico» Dopo le parole del capo della Polizia Alessandro Pansa («Abbiamo un cretino da identificare e va sanzionato»), l’agente immortalato mentre calpestava una ragazza stesa a terra durante gli scontri al corteo per la casa di sabato a Roma ha deciso si presentarsi in Questura. «Sono io il poliziotto della foto», ha detto. Sulla vicenda la Procura di Roma ha disposto l’apertura di un fascicolo e presto gli atti dell’indagine interna verranno inviati al pm. La giovane finora non ha sporto denuncia. Premiati per i servizi su Snowden Datagate: al Guardian e al WSP va il Pulitzer «Washington Post» e «Guardian» hanno vinto il premio Pulitzer per la categoria Pubblico Servizio. I due quotidiani hanno conquistato il prestigioso riconoscimento giornalistico grazie alle notizie sullo scandalo Datagate e le rivelazioni di Edward Snowden sui programmi di sorveglianza della Nsa. Il premio indica le testate e non i singoli giornalisti, ma il lavoro è stato condotto da Barton Gellman del «Washington Post» e da Glenn Greenwald e Ewen MacAskill del «Guardian», con l’aiuto di Laura Poitras. 34 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 15 APRILE 2014 dati di oltre un miliardo di persone, presto potrebbe diventare una banca, con tanto di moneta virtuale. Secondo il «Financial Times», la società sta per ottenere l’ok per un servizio che consentirà agli utenti europei di «salvare» denaro sulla piattaforma e usarlo per pagamenti o scambi. NUOVE FRONTIERE WEB ALTRI MONDI Facebook adesso diventa una banca A due anni dallo sbarco a Wall Street, Mark Zuckerberg (nella foto) vuole un’altra rivoluzio ne per il suo Facebook. Forte dei IL NUOVO TALK SHOW DI SKY La D’Amico e Cruciani ballano il «Tango» Si chiamerà «Tango, la musica è cambiata», il nuovo approfondimento di Sky Tg24 che andrà in onda dal 5 maggio ogni Riecco SpiderMan Una scena di «The Amazing SpiderMan 2», al cinema dal 23 aprile NUOVO ALBUM S Amore, adrenalina e un nemico da Oscar Il cast del film a Roma: il supereroe di nuovo interpretato dal sex symbol Garfield: «Mi ispiro a gente come Bolt» ELISABETTA ESPOSITO ROMA Davanti al cinema Mo derno a Roma ci sono gruppet ti di ragazzine già dalle prime ore del mattino. «Aspettiamo SpiderMan», dicono. Nel loro caso tanta devozione è dovuta alla passione per Andrew Gar field, di nuovo protagonista della seconda saga sull’Uomo Ragno, quella firmata da Marc Webb. Ma di certo il supereroe in tuta rossa e blu è uno dei più amati, basta chiederlo ai bam bini. Ieri sera c’è stata l’antepri ma italiana di The Amazing Spi derMan 2 Il potere di Electro, il film in 3D che arriva nelle sa le il 23 aprile con ben 800 co pie. «Spidey piace perché die tro quella maschera potrebbe esserci chiunque, a prescinde re dal colore della pelle o dal l’ambiente in cui vive. Io poi cerco di non guardare solo al fumetto, ma anche agli umani che hanno dei superpoteri: gente come Muhammad Ali, Diversamente affabile DIARIO DI UN’INVALIDA ) LEGGERMENTE ARRABBIATA DI FIAMMA SATTA A Caro Silvio, regala ai nonni qualche risata La settimana scorsa Silvio Berlusconi, scampati gli arresti domiciliari per la condanna per evasione fiscale e indirizzato ai servizi sociali, ha affermato che sarebbe stato «motivatore di anziani disabili per ridar loro la speranza». C’è un errore di fondo. Infatti è a lui che S derMan le immagini 3D sono ancora più sorprendenti, la musica (la colonna sonora è firmata anche da un Pharrell Williams sempre più Happy) dilagante, le corse di Spider Man sospese tra i grattacieli di New York così animate e parti colari da ricordare le pose del fumetto, le lotte con i nemici frenetiche e travolgenti. Ok, ma quali nemici? Per la prima volta, ad affrontare il nostro eroe c’è un premio Oscar. Il bel rivale Electro è infatti Jamie Foxx, qui molto meno bello del solito a dire il vero, vi sto che prima è un perdente ignorato dal mondo con tanto di riportino, poi un mostro az zurro che si nutre di corrente. «Interpretare due ruoli così di versi è sempre una bella sfida — racconta il protagonista di Django e premio Oscar per Ray, che cita Prince e Martin Luther King come suoi eroi — e poi so no rimasto affascinato dal ve dere quanti bambini amino SpiderMan. Io però ho sempre odiato i ragni!». Per Webb que sto è soprattutto un film «sul tempo e il suo valore», concetto ribadito anche dalla Stone: «Bisogna vivere intensamente ogni attimo». E se Garfield fos se davvero Spidey? «Ci sarebbe tanto da fare, ma partirei dal riscaldamento globale e il bul lismo nelle scuole». Intanto già si lavora sul prossimo capitolo, I sinistri sei, stesso regista e stesso SpiderMan, stavolta al le prese con altre sei terribili creature. Cristiano Ronaldo o Usain Bolt. E poi ho pensato a Bugs Bunny, che fa cose pazzesche e con ironia», racconta Garfield. E il regista: «Peter Parker è un ragazzino, non un miliardario o un alieno. È facile identificar si con lui, ha i problemi di tutti, come la scuola e l’affitto». Op pure l’amore, che in questo ca pitolo diventa centrale. Soprat tutto se si pensa che Andrew ed Emma Stone, qui ancora una volta la splendida Gwen Stacy, stanno insieme da anni. «Diri gerli è anche troppo semplice», dice Webb sghignazzando. Ri spetto al primo Amazing Spi servirebbe un «motivatore», poiché è una persona in difficoltà che vede franare il mondo intorno a sé: i suoi uomini di fiducia in fuga, i tanti “no” ricevuti per le candidature alle Europee... Così, gli anziani che hanno tutti alle spalle una vita for giata dalle prerogative che ogni disabile porta con sé (forza d’animo, coraggio, pazienza), potrebbero rappresentare per lui un punto di riferimento e lo potrebbero aiutare a superare ansie e angosce. C’è qualcosa, però, che Berlusconi potrebbe fare per rendersi davvero utile: donare denaro alle case di cura di anziani disabili per dotarle di servizi e confort e, magari, raccontare loro barzellette perché ridere fa bene. Non «motivatore», quindi, ma intrattenitore. seguite Fiamma su diversamenteaffabile.gazzetta.it A LOS ANGELES TRA I VINCITORI PURE DICAPRIO E LETO Red carpet L’intesa tra Emma Stone, 25 anni, e Andrew Garfield, 30, coppia nel film e nella vita AFP Oggi il ritorno di Van De Sfroos Esce oggi il nuovo album di Davide Van De Sfroos, «Goga e Magoga». Un lavoro realizzato in tre anni, «attraversando i territori della depressione del dolore in cui nessun essere umano dovrebbe mai entrare», racconta il cantautore che continua a scrivere in dialetto lombardo. «È un disco bipolare e visionario» conclude Van De Sfroos, che il 13 giugno sarà in concerto all’Ippodromo di Milano lunedì e giovedì alle 23. A «danzare» sulle notizie del giorno, con ospiti e un linguaggio diverso dal solito, l’inedita coppia formata da Ilaria D’Amico, regina dello sport Sky, e Giuseppe Cruciani, conduttore e ideatore del programma «La Zanzara» di Radio24. MADISON SQUARE GARDEN Zucchero a New York con Sting e Jovanotti Esibirsi al Madison Square Garden non è cosa da poco. Ma stavolta Zucchero ha esagerato e sullo storico palco di New York porterà al cune tra le migliori voci italia ne e non solo. L’appuntamen to è per il 23 aprile, quando il bluesman emiliano proporrà i suoi brani storici e quelli del suo ultimo disco, con una se rie di duetti di altissimo livel lo. Si parte da Sting, con cui ha cantato «Io muoio per te», per arrivare a Jovanotti, ma anche Elisa, Dolores O’Rior dan (Cranberries), Nile Rod gers, Fiorella Mannoia, Sam Moore, Fher Olvera cantante dei Manà e la figlia Irene For naciari. In tour Quella di New York è solo una delle tappe dell’Ame ricana Tour che prevede oltre quaranta date tra Stati Uniti e Canada e che durerà fino alla metà di maggio. Un modo per far conoscere la sua musica e il suo soul ad un Paese a cui Zuc chero deve musicalmente moltissimo. Una settimana fa insieme alla sua nutritissima band ha suonato in un’altra capitale della musica come Los Angeles, con diversi ospiti tra cui Priscilla Presley e l’at trice Nastassja Kinski, ma è ov viamente a New York che si terrà il meglio di questa esal tante tournée. Italian blues Zucchero è in tour negli Usa e in Canada © RIPRODUZIONE RISERVATA Mtv premia il cinema ma il più «hot» è Efron Ai Movie Awards trionfa Hunger Games Zac si spoglia, show RihannaEminem Eminem e Rihanna si esibiscono agli Mtv Movie Award REUTERS I tempi cambiano, il web si mescola al piccolo schermo e così, agli Mtv Movie Awards di domenica a Los Angeles, il be niamino è stato Grumpy Kitty, il gatto imbronciato dell’Arizo na diventato popolare sui so cial. Ma poi, contano i premi e quelli sono andati soprattutto ad Hunger Games (miglior film, miglior attrice Jennifer Lawrence, miglior attore Josh Hutcherson) e alla commedia Come ti spaccio la famiglia: mi glior rivelazione e miglior ba cio, quello a tre fra Emma Ro berts, Jennifer Aniston e Will Poulter. Gli Mtv Awards conso lano anche Leo DiCaprio, de luso dagli Oscar: due i ricono scimenti a The wolf of Wall Street, il suo per la scena più folle, quella da strafatto sulla Lamborghini più Jonah Hill come miglior comico. Si gioca tra emozioni e ironia: i premi ricordano Paul Walker di Fast & Furious 6, morto in auto e in coronano Jared Leto per Dallas Buyers Club ma pure Zac Efron Rita Ora «spoglia» Zac Efron AFP per la migliore performance senza maglietta in That Awkward Moment. E lui, la ca micia, se la fa togliere sul pal co. In mezzo, Eminem e Rihan na hanno cantato insieme per la prima volta in tv la hit The Monster. Tutto nel puro stile Mtv: il premio alla carriera è andato a Mark Wahlberg (solo 42 anni) e i trofei consistono in una riproduzione dorata di una ciotola dei popcorn... f.riz. © RIPRODUZIONE RISERVATA MARTEDÌ 15 APRILE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 35 ALTRI MONDI Oroscopo 21/3 20/4 21/4 20/5 21/5 21/6 22/6 22/7 21/1 19/2 23/7 23/8 LE PAGELLE Ariete 6 Toro 7 + Gemelli 7 Cancro 6 Acquario 8 Leone 7 DI ANTONIO CAPITANI Siete più preda degli sbalzi d’umore che della motivazione. Invertite le cose: vi gioverà, anche nel lavoro. L’attività suina non evolve. Le stelle promettono successi tangibili. E la forma fisica recupera. Senza contare che avrete le mani d’oro. Persino mentre fornicherete. Uau. Refoli di successo agevolano lo svolgimento del lavoro. L’ormone, poi, deflagra, ma l’irritabilità vi penalizza. Don’t romp. L’eclissi totale di Luna abbassa il tono vitale. Cercate di auto motivarvi e curate i vostri interessi: vincerete. Sudombelico astenico. IL MIGLIORE. I consensi arrivano, la creatività è q.b., il ventaglio di chance fortunaterrime si amplia. Anche in senso suino. Uau. La vostra faccia di glutei vi fa intortare. Nel lavoro e negli affari. Don’ scler, però. Manco nella fornicazione, già vivacina di per sé. 24/8 22/9 23/9 22/10 23/10 22/11 23/11 21/12 22/12 20/1 Vergine 6 Bilancia 6 Scorpione 6 Sagittario 6 + Capricorno 6 I soldi chiedono circospezione, il lavoro esige più duttilità e meno modi da fratello selvatico dello Yeti. Sex di gusto non eccelso. Eclissi di Luna nel vostro segno: certi aspetti del vostro privato mutano. E il fiuto è fallace. Il suino in voi si perde e non (si) trova. L’impegno nel lavoro oggi latita. Come gli aiuti altrui. Applicatevi bene, se non volete rimetterci faccia e derrière. Sfighine amorose. Il rapporto con un amico o con un cliente s’adombra. Parola d’ordine: chiarezza. Teoria e pratica suina, però, si sposano e vi beano. Nel lavoro, l’eclissi di Luna pretende che vi facciate un sedere grosso come lo Utah. E vi conferisce umor nero sfiga. State su, coraggio. 20/2 20/3 CAROLINA KOSTNER La pattinatrice azzurra è nata l’8 febbraio 1987 a Bolzano: in carriera ha vinto 6 medaglie iridate, 9 continentali e 9 a livello nazionale Incontro amichevole Under 20 Eurosport 20.30 BORUSSIA DORTMUND WOLFSBURG 2.00 20.40 ARSENAL WEST HAM BROOKLYN NETS NEW YORK KNICKS 10.30 ATP MONTECARLO Sky Sport 2 e Sky Sport 3 BASEBALL SKY SPORT 1 DETROIT TIGERS CLEVELAND INDIANS MLB Fox Sports 2 9.00 CALCIO: NAPOLI - LAZIO 10.45 CALCIO: SAMPDORIA - INTER Serie A. Highlights 18.00 CALCIO: NAPOLI - LAZIO 11.30 CALCIO: ROMA - ATALANTA Ieri ALGHERO 10 22 ANCONA 7 20 min max AOSTA 10 21 BARI 9 18 BOLOGNA 9 23 CIELO VENTI CAGLIARI 12 20 Sole Deboli CAMPOBASSO 5 17 CATANIA 9 18 FIRENZE 8 22 GENOVA 13 19 L'AQUILA 6 18 MILANO 11 22 NAPOLI 11 21 Moderati Rovesci Forti Coperto Molto forti Pioggia MARI Temporali Calmi PALERMO 13 20 Neve Mossi PERUGIA 7 19 Nebbia Agitati Il sole oggi MILANO ROMA Sorge Tramonta Sorge Tramonta 6:37 20:08 6:29 19:50 DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI [email protected] VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti [email protected] VICEDIRETTORI Stefano Cazzetta [email protected] Umberto Zapelloni [email protected] Testata di proprietà de “La Gazzetta dello Sport s.r.l.” A. Bonacossa © 2014 1.30 Serie A Highlights A CURA DI Nuvolo 21.00 CALCIO: BAYERN MONACO INTER 16.30 CALCIO: SAMPDORIA INTER POTENZA 3 14 REGGIO CALABRIA 11 20 ROMA 9 21 TORINO 10 22 TRENTO 10 23 TRIESTE 10 20 VENEZIA 9 21 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTE Roland Berger AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Attilio Guarneri, Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Alessandro Bompieri 7.30 9.30 8.30 10.15 BILIARDO: WTCC BASKET: INDIANA PACERS OKLAHOMA CITY THUNDER Champions League CALCIO: TRAPANI PALERMO Snooker Masters Da Londra, Inghilterra 14.45 SOLLEVAMENTO PESI: EUROPEI 75 kg, donne Da Tel Aviv, Israele 15.45 SOLLEVAMENTO PESI: EUROPEI NBA 18.30 TENNIS: ATP MONTECARLO Serie B SOLLEVAMENTO PESI: EUROPEI 105 kg, uomini Da Tel Aviv, Israele SKY SPORT 3 Serie A Highlights Serie A EUROSPORT Da Augusta, Stati Uniti 18.30 CALCIO: UDINESE JUVENTUS 16.15 CALCIO: VERONA FIORENTINA GazzaMeteo Legenda Serie A Highlights Serie A. Highlights SKY SPORT 2 TENNIS: ATP MONTECARLO 21.30 GOLF: AUGUSTA MASTERS Serie A. Highlights 14.30 CALCIO: UDINESE JUVENTUS Serie A Highlights Eurolega. Playoff, gara 1 Sky Sport 2 17.30 CALCIO: MILAN - CATANIA Serie A. Highlights Serie A BASKET 19.00 BARCELLONA GALATASARAY Serie A. Highlights Serie A. Highlights 12.00 CALCIO: MILAN - CATANIA TENNIS Premier League Fox Sports 1.00 Eurolega Playoff, gara 1 Sky Sport 2 NBA Sky Sport 2 German Cup Fox Sports Plus 17.00 CALCIO: ROMA - ATALANTA 11.00 CALCIO: VERONA FIORENTINA 21.00 REAL MADRID OLYMPIACOS 18.15 GERMANIA - ITALIA 105 kg, uomini Da Tel Aviv, Israele Oggi Aria fresca da Nordest porta una maggiore instabilità sulle regioni orientali del Paese; piogge deboli verso l'Emilia Romagna, rovesci e temporali su Marche, Abruzzo e Molise e al Sud. Poco nuvoloso altrove. Calo termico diurno. Trieste Trento Aosta 8 16 Torino 10 16 10 16 Milano Venezia 11 17 Pragmatismo invócasi. Specie in tema di soldi. Il lavoro offre spunti utili e premia, il sudombelico è rustico nei modi, ma espleta. Gazzetta.it Lo Sport in tv: in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre CALCIO Pesci 6,5 SONDAGGIO VIDEO Crisi della Ferrari Addio Domenicali: è la cosa giusta? Che attesa a Roma Il tennis propone gli Internazionali Vi chiediamo un parere sulla clamorosa svolta in casa Ferrari e in parecchi vi state esprimendo. Per una maggioranza assoluta si tratta di una scelta tardiva. Una buona parte è convinta che non basti per una svolta in questa stagione e che la scelta di Domenicali sia ininfluente perché altri sono i problemi Ferrari. Presentati ieri a Roma gli Internazionali d’Italia, sempre più interessanti e quest’anno con una presenza azzurra competitiva. Guardate le interviste ai presidenti di Coni e Federtennis, Malagò e Binaghi, e soprattutto a Nicola Pietrangeli, con i suoi commenti tecnici su Fognini e Pennetta. www.gazzetta.it Domani Dopodomani Bel tempo al Nord, Sardegna, regioni tirreniche e gran parte della Sicilia. Ancora nubi interessano l'Abruzzo, il Molise e il resto delle regioni del Sud con piogge e locali temporali. Venti freddi sferzano le coste adriatiche. Sempre bel tempo al Nord, regioni tirreniche, Sardegna e Marche. Molto instabile sul resto dei settori e all'insegna di rovesci frequenti e temporali diffusi, segnatamente sulla Puglia e Appennini, qui con neve sopra i 7/900 metri. 10 17 10 17 Bologna Genova 11 16 Ancona 13 19 Firenze 12 17 Perugia 13 14 8 12 L’Aquila 8 13 ROMA Campobasso 10 18 Bari 7 13 Napoli 10 18 11 19 Potenza 5 14 Cagliari Catanzaro 12 21 8 Palermo 18 Reggio Calabria 10 22 10 21 Catania 12 21 RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. 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