46 Sport
L'ARENA
Martedì 10 Gennaio 2012
557
CalciofemminileSerieA
24
IMINUTIDIIMBATTIBILITÀ
DELPORTIEREOHRSTROM
Ilsuccesso inSardegna esaltalo squadronescaligero
IPUNTIINCLASSIFICA
DUEPIÙDELTORRES,SECONDA
L’EXPLOIT. Gabbiadini eDaRocha sonolecapocannonierecon ben10 reti, inseguiteda PatriziaPanicocon 9centri
Verona, èbello ilsole invetta?
Unprimato tuttogol e difesa
Avesa Hsm
Nelcentenariopuntando
suJuniorese II categoria
Lavittoriadi Sassaridàilprimato
in classificaalle ragazze gialloblù
Longega:«Ci speravo,mamesi
fa nonme lo sareiimmaginato»
Ludovica Purgato
Il Verona Femminile sorride
in cima alla classifica, un po'
incredulo, ma di certo soddisfatto di questo grande risultato a un terzo di campionato.
IL SORPASSO. Con la vittoria di
Sassari le scaligere si portano
in vetta alla classifica con ben
due punti di vantaggio sulla
prima inseguitrice. Le gialloblù sono riuscite a fermare
l'imbattibilità della scudettata Torres, imbattibilità che le
Sarde portavano avanti da
ben 2 anni e mezzo. Il Verona è
sceso in campo con una preparazione atletica superlativa,
frutto del duro lavoro svolto
nel periodo natalizio con il preparatore Francesco Pellegrini.
Ma non solo. La società veronese ha messo in luce una
mentalità vincente, combattiva e intraprendente.
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I NUMERI. Conti alla mano: miglior attacco, miglior difesa e
conseguente miglior differenza reti. I numeri parlano chiaro. Melania Gabbiadini e Dayane Da Rocha guidano la classifica cannonieri a pari merito
con ben 10 reti, inseguite da
Patrizia Panico con 9 centri.
L'ottimo portiere gialloblù Stephanie Ohrstrom è imbattuto
da ben 557 minuti. «La partita
è andata bene e sono molto fe-
lice»- spiega Ohrstrom - «mi
piacciono moltissimo questi
match in cui bisogna dare il
meglio di sé. Ora dobbiamo
concentrarci sulla preparazione della prossima gara contro
il Venezia».
GIALLOBLÙ. Le soddisfazioni
del Verona non si fermano in
campo, il momento magico
del team veronese è testimoniato anche dal ritrovato entusiasmo degli sportivi gialloblù. Le calciatrici, al rientro
dalla Sardegna, sono state accolte all'aeroporto da molti tifosi equipaggiati con bandiere
e striscioni.
La politica intrapresa dalla
società per cercare di identificare la squadra con la città di
Verona e i suoi colori sta dando i suoi frutti. Anche il percorso di avvicinamento con l'Hellas Verona maschile sembra
essere vincente.
PREPARAZIONE. Passati i festeggiamenti ora bisogna tornare coi piedi per terra e ricominciare la preparazione in vista del match casalingo di sabato contro il Venezia. «Qualche mese fa non mi sarei mai
aspettato un risultato di questo tipo, anche se non nascondo di averci sempre sperato» commenta il tecnico Renato
Longega. «Ora dobbiamo dare continuità a questi nostri risultati e a questo bel gioco». f
DaRocha,una delleprotagoniste assieme allacompagnaGabbiadini, di questocampionato
SerieC
CiaoIsabel,mamma
bomberscendeincampo
Eccoladinuovoin campo,con la
magliadelSan Martino.Claudia
Bedendoharipreso gli
allenamentiper essere
disponibile,per regalareun
toccoinpiù,diqualità,di
esperienza,alla giovane
squadradel SanMartino
femminilechemilitainserie C.
Conl'entusiasmo, grintae
determinazionegià inevidenza
nellontano1992, quando con
lamaglia dell'HellasOppeano
sbarcònelcampionatodiserie
B.Nel 2004, Bedendovoleva
smettere,unattimo dipausa. Il
richiamodel rettangolodi
ClaudiaBedendo
gioco,però,prevalse enonrifiutò
l'invitodelsuo ex-allenatore
Corsinidi vestire lamaglia delSan
Martino.
Conlei la squadra delpresidente
Severino Provolo hainanellatouna
seriedisuccessi: vittoria nel
campionatoregionaleserie C,
CoppaVenetoeSupercoppa nel
2006.Nella stagionesuccessiva,
campionatonazionale diserieB, il
quartoposto.Madopotanto
correreincampo,Claudia si è
dovutafermare.Non èstato un
incidentedigioco hafrenareilsuo
impegno:una bimba,Isabel. Che
l’haimpegnata lontanadai campi
dacalcioperun paio dianni. Prima
lafamiglia, dopoil divertimento.
Maoraètornata:un puntodi
riferimentoper tuttequelle
giovaniche scendonoincampo
conlei perchéquando hanno
bisognodiqualcheconsiglio sanno
achi rivolgersi. Mamma Claudia
c'è,enonsi nega. Didomenica
pomeriggiolei èincampo conle
scarpebullonatea trascinarela
suasquadra, intribuna invecec’èil
maritoFabrizio con Isabel,i suoi
primitifosi. R.C.
LucaBortoletto
MatteoLui
Riccardo Perandini
primi posti, i ragazzi lo sanno e siamo tutti consapevoli
di aver la forza per lottare fino alla fine per qualcosa d'importante. Con impegno e
umiltà, ci presenteremo nel
girone di ritorno con la voglia di far bene. Puntiamo ai
play-off, poi sarà il campo a
parlare».
Sotto la prima squadra, un
esercito di giovani calciatori,
simbolo della continuità del
movimento calcistico avesano. A brillare sono gli juniores di Giorgio Manzato, trascinati da un Matteo Lui sopra le righe autore di ben 12
centri:
« Stiamo facendo un ottimo
lavoro - spiega Manzato -, siamo secondi ad un punto dalla prima e abbiamo dato modo a diversi ragazzi di far il
loro ingresso in prima squadra. Come allenatore sono
contento perché si nota come l'Avesa abbia fiducia nei
propri giovani, permettendo
loro di farsi notare in categoria. È il modo giusto di lavorare e, oltretutto, rappresenta
uno stimolo importante per
far sì che i ragazzi si impegnino. Dobbiamo proseguire su
questa strada». Il rossoblu
va ancora di moda: le avversarie, sono avvertite.
Si è chiuso con il sorriso, il
2011 dell'Avesa Hsm. Un anno importante, di ricordi da
ripescare, di un calcio che fu
che ancora oggi, tra i cambiamenti del pallone nostrano,
tinge di rossoblù le pagine
del calcio helladino.
Ha celebrato il proprio centenario, la società presieduta
da Gabriele Recchia. Per ritrovare le proprie radici, riscoprire se stessa, dando un
significato ai valori che da un
secolo accompagnano le vicende calcistiche di quel piccolo paese adagiato sulla collina di Verona. L'Avesa Hsm
però, non vive di soli ricordi:
a dimostrarlo c'è un fiorente
vivaio, completo di tutte le categorie, ma soprattutto due
formazioni, la seconda categoria e la juniores, che mai come oggi potrebbero portare
ancora più in alto il nome
dell'undici colligiano.
« Per noi il 2011 è stato un
anno importante - spiega l'allenatore della seconda categoria Luca Bortoletto -, di crescita sotto molti punti di vista. Al di là del centenario,
quest'anno l'Avesa ha costruito una squadra all'altezza dei
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