LICEO LINGUISTICO INTERNAZIONALE
ARISTOSSENO TARANTO
DIRIGENTE SCOLASTICO: PROF. SALVATORE MARZO
ITINERARIO TURISTICO
TARANTO: DAL MEDIOEVO ALL’UNITÀ D’ITALIA
ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS E SABINE SCHECK
IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4^G LINGUISTICO INTERNAZIONALE
Liceo Linguistico Internazionale Aristosseno Taranto
Dirigente Scolastico: prof.Salvatore Marzo
Il nostro territorio è storia, cultura, civiltà,
tradizioni,monumenti, paesaggi, accoglienza,
gastronomia… gentilezza, felicità, dolcezza, gusto,
desiderio, benessere, sole, spiagge, colline, valli…
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PRESENTAZIONE ITINERARIO TURISTICO
TARANTO: DAL MEDIOEVO ALL’UNITÁ D’ITALIA
1- IL CASTELLO ARAGONESE
2- IL CONVENTO DI SAN FRANCESCO
3-LA CHIESA DI SANTA MARIA DELLA GIUSTIZIA
4-LA BASILICA DI SAN PIETRO
5- LA CHIESA DI SANTA MARIA DEL GALESO
6-IL CONVENTO DEI BATTENDIERI
7-LA TORRE DELL’OROLOGIO-PIAZZA FONTANA
8-IL PALAZZO DEGLI UFFICI - PIAZZA ARCHITA
9- IL PONTE DI PIETRA-PORTA NAPOLI
10-IL PONTE GIREVOLE
11- L’ARSENALE MILITARE
ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS E SABINE SCHECK
IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4^G LINGUISTICO INTERNAZIONALE
ITINERARIO TURISTICO
TARANTO: DAL MEDIOEVO ALL’UNITÀ D’ITALIA
1- IL MEDIOEVO : IL CASTELLO ARAGONESE
ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS E SABINE SCHECK
IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4^G LINGUISTICO INTERNAZIONALE
TURISMO CULTURALE: IL CASTELLO ARAGONESE
Il Castello di Sant’Angelo, meglio conosciuto come castello aragonese
vanta una lunga storia, come testimoniano gli scavi recenti. Le precedenti
dominazioni greche, bizantine, normanne, sveve, ed angioine sono ancora
leggibili e visibili in occasione di visite guidate. Il nuovo castello d’epoca
aragonese fu costruito alla fine del XV secolo, precisamente dal 1487 al
1492 secondo i nuovi criteri imposti dal miglioramento dell’ artiglieria.
Il nuovo progetto di ricostruzione voluto dal Re di Napoli Ferdinando
d’Aragona fu realizzato sotto l’intervento diretto del grande architetto
senese Francesco di Giorgio Martini. Le grandi torri cilindriche e le gallerie
all’interno sono caratteristiche. La cappella costruita in stile Rinascimentale
è dedicata a San Leonardo. Si può affermare che il castello è diventato
attraverso i secoli il monumento principale ed il simbolo della città,
conosciuto ed ammirato dappertutto.
STORIA DEL CASTELLO ARAGONESE
Il castello fu costruito dal 1487 al 1492 ed è composto da cinque torri
cilindriche. Le prime tre torri che davano sul canale navigabile furono
chiamate San Cristoforo, San Lorenzo e Sant’Angelo; le ultime due torri di
fronte alla città antica furono chiamate dell’Annunziata e della Bandiera.
I torrioni e le mura avevano la stessa altezza di 21 metri ed un diametro 18
metri, ad eccezione della torre San Cristoforo che era più larga. Nel 1491, si
aggiunse un puntone triangolare chiamato “Rivellino” per rinforzare il lato
meridionale del castello e migliorare la capacità di difesa dell’antico fossato
che fu ingrandito fino a collegare il “Mar Grande” con il “Mar
Piccolo”.Un’epigrafe in latino posizionata sul torrione dell’Annunziata segna la
fine dei lavori di costruzione della fortezza durante il periodo di dominio
angioino. Gli Spagnoli che avevano sostituito gli Aragonesi nel XV° secolo e nel
corso del XVI° secolo ingrandirono le piattaforme all’interno e all’esterno del
castello per facilitare gli spostamenti e l’impiego dell’artiglieria, soprattutto in
cima alle torri. Nel 1594, la fortezza contribuì a cacciare l’assalto dei Turchi che
volevano conquistare la città di Taranto. Nel corso dei secoli successivi, il
castello fu utilizzato come prigione
e caserma militare.
STORIA DEL CASTELLO ARAGONESE
Durante l’epoca napoleonica, il castello divenne la prigione del Generale
Alexandre Dumas che aveva abbandonato l’armata francese durante la
conquista d’Egitto per divergenze con Napoleone Bonaparte . Durante il
dominio dei Borboni, la fortezza fu utilizzata per imprigionare i nemici del
re. Il castello è sempre rimasto intatto ad eccezione della torre di
Sant’Angelo demolita nel 1883 per costruire il Ponte Girevole. A partire dal
2003, la Marina Militare Italiana che occupa il castello dal 1883 ha iniziato
il restauro della fortezza per valorizzare la struttura aragonese del castello
ed identificare nello stesso tempo le antiche strutture greche , bizantine,
normanne, sveve ed angioine. Sono state recentemente scoperte le
superfici originali dei muri e dei pavimenti; sono stati aperti dei corridoi e
dei locali; sono state scavate gallerie e passaggi sotterranei e sono stati
trovati vari vestigi di diversi periodi che racchiudono tremila anni di storia
della città di Taranto. Oggi, questo castello costituisce il monumento più
importante e conosciuto della meravigliosa città ionica.
IMMAGINE DI NOTTE : IL CASTELLO ARAGONESE
IMMAGINE DI UNA TORRE DEL CASTELLO ARAGONESE
IMMAGINE DI UNA TORRE DEL CASTELLO ARAGONESE
IMMAGINE DI UNA TORRE DEL CASTELLO ARAGONESE
IMMAGINE DI UNA TORRE DEL CASTELLO ARAGONESE
LA FACCIATA DEL CASTELLO ARAGONESE SUL CANALE NAVIGABILE
IMMAGINE DELLA FACCIATA DEL CASTELLO SUL CANALE NAVIGABILE
IMMAGINE DELLA FACCIATA DEL CASTELLO SUL CANALE NAVIGABILE
IMMAGINE DELL’ARTIGLIERIA ALL’INTERNO DEL CASTELLO ARAGONESE
IMMAGINE DELL’INTERNO DEL CASTELLO ARAGONESE
PASSAGGI SOTTERRANEI ALL’ INTERNO DEL CASTELLO ARAGONESE
IMMAGINE DI UNA SALA ALL’INTERNO DEL CASTELLO ARAGONESE
IMMAGINE DI UNA STANZA ALL’INTERNO DEL CASTELLO ARAGONESE
DETTAGLIO DELL’ INTERNO DEL CASTELLO ARAGONESE
LA CAPPELLA DI SAN LEONARDO ALL’ INTERNO DEL CASTELLO ARAGONESE
ITINERARIO TURISTICO
TARANTO: DAL MEDIOEVO ALL’ UNITÀ D’ITALIA
2-IL MEDIOEVO: IL CONVENTO DI SAN FRANCESCO
ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS E SABINE SCHECK
IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4^G LINGUISTICO INTERNAZIONALE
TURISMO CULTURALE: IL CONVENTO DI SAN FRANCESCO
Il convento di San Francesco si trova nel cuore del centro storico di
Taranto. Costituisce un insieme architettonico di grandi dimensioni. Si
tratta dell’edificio più importante della città vecchia di Taranto. La sua
costruzione risale all’epoca di San Francesco d’Assisi e più precisamente al
suo passaggio a Taranto, sebbene non ci siano testimonianze precise a
proposito di tale avvenimento. I monaci francescani scelsero questo luogo
per stabilire la loro comunità nel XIV° secolo. Infatti, la costruzione del
convento e della piccola chiesa annessa risalgono a quell’epoca,
nonostante non ci sia alcuna documentazione scritta. La leggenda narra
che il Principe di Taranto, Filippo d’Angiò, fece restaurare ed ingrandire una
piccola chiesa agli inizi del XIV° secolo per onorare la memoria di suo
fratello, Ludovico, vescovo di Tolosa. Quindi, fece edificare un grande
convento. Nel XVI° secolo, il convento ospitò alcune confraternite tra le
quali quella di Sant’Antonio da Padova e della Madonna Immacolata. Il
convento fu restaurato nella seconda metà del XVII° secolo e divenne la
sede del Comune di Taranto nel XVIII° secolo.
TURISMO CULTURALE: IL CONVENTO DI SAN FRANCESCO
In origine, la chiesa aveva una sola navata ma, nel corso dei secoli, si
arricchì di numerose cappelle nobiliari e di preziosi oggetti sacri. Durante
l’epoca napoleonica, fu spogliata di tutti gli oggetti preziosi. Il convento ha
subito numerosi restauri nel corso XVIII° secolo, in stile architettonico tardo
Barocco, in particolare per quanto concerne l’esterno: il portale, i balconi e
le grandi finestre. In età napoleonica, divenne la sede dell’esercito di
Napoleone, prendendo il nome di caserma “Cesare Rossarol”. Infatti, i
Francesi abolirono gli ordini religiosi e trasformarono i monasteri in
caserme militari. Nel 1813, il tetto crollò ed un lato della chiesa fu chiuso
per diversi anni fino ad essere associato ed unificato alla caserma e
scomparso definitivamente nel 1828. Attualmente, è sede dell’Università.
IMMAGINI DELLA FACCIATA DEL CONVENTO DI SAN FRANCESCO
DETTAGLIO DELL’INTERNO DEL CONVENTO DI SAN FRANCESCO
DETTAGLIO DELL’INTERNO DEL CONVENTO DI SAN FRANCESCO
DETTAGLI DELL’INTERNO DEL CONVENTO DI SAN FRANCESCO
ITINERARIO TURISTICO
TARANTO: DAL MEDIOEVO ALL’ UNITÀ D’ITALIA
3-IL MEDIOEVO: LA CHIESA DI SANTA MARIA DELLA GIUSTIZIA
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TURISMO CULTURALE: LA CHIESA DI SANTA MARIA DELLA GIUSTIZIA
Il complesso di Santa Maria della Giustizia è composto dalla chiesa e
dall’annesso monastero. Si trova sulla statale Ionica 106 nei pressi della
zona industriale di Taranto e del fiume Tara, a tre kilometri dalla città. Fu
costruito sulle rovine dell’antico ospizio che accoglieva alcuni pellegrini e
Crociati provenienti dalla Terra Santa durante le Crociate. Nel 1482, la
confraternita degli Olivetani si installò in questo luogo. I monaci si
dedicavano soprattutto all’agricoltura ed alla pesca. A causa della sua
posizione strategica, vicino al mare, l’edificio fu esposto ad incursioni da
parte dei Saraceni dal 1520 al 1594. Nel XVII° secolo, i frati Olivetani furono
trasferiti nella città di Taranto e l’edificio restò vuoto. La chiesa venne
abbandonata nel XVIII° secolo e l’edificio divenne una masseria.
In seguito a diversi avvenimenti, nel 1980 cominciò un lungo ed accurato
restauro per recuperare completamente tutta la struttura.
TURISMO CULTURALE: LA CHIESA DI SANTA MARIA DELLA GIUSTIZIA
La chiesa possiede una sola navata composta da due campate,con volta a
crociera sostenuta da colonne. All’interno, a destra, vi è una cappella in
stile rinascimentale risalente al XVI° secolo. L’altare è scolpito in pietra,
dipinto, e adornato da un affresco murale. Attraverso un passaggio stretto,
si accede ad un ambiente rettangolare destinato ad ospitare un ospizio. Su
una parete della chiesa, è stato restaurato un affresco di un autore
anonimo, che rappresenta “il Crocifisso tra l’Addolorata, San Giovanni e
San Benedetto”. Bisogna notare, inoltre, i resti di un antico campanile. Il
complesso è attualmente accessibile al pubblico. Basta chiedere una
autorizzazione alla Soprintendenza per i Beni Architettonici.
IMMAGINI DELLA FACCIATA DELLA CHIESA DI SANTA MARIA DELLA GIUSTIZIA
AFFRESCHI ALL’INTERNO DELLA CHIESA DI SANTA MARIA DELLA GIUSTIZIA – XIV° SECOLO
ITINERARIO TURISTICO
TARANTO: DAL MEDIOEVO ALL’ UNITÀ D’ITALIA
4- IL MEDIOEVO: LA BASILICA DI SAN PIETRO
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TURISMO CULTURALE: LA BASILICA DI SAN PIETRO
Sulla costa ionica, a pochi kilometri dalla città di Taranto, vicino alla strada
che costeggia il secondo seno del Mar “Piccolo”, luogo detto “Marrese”, si
può ammirare un complesso architettonico di edifici che compongono la
masseria di San Pietro e Andrea, risalente al 1391, a circa un kilometro dal
Convento dei ”Battendieri”. Nel 1536, tale masseria fu donata ad una
famiglia aristocratica del luogo, i Marrese. Affianco alla masseria, si può
ammirare una chiesa in stile romanico che è stata recentemente
restaurata. Possiede tre navate e tre absidi. La masseria si trova sulle rovine
di un’antica città romana. Infatti, le rovine del pavimento e delle colonne di
tale edificio romano sono ancora visibili. La leggenda narra che San Pietro
sbarcò a Taranto per diffondere il Cristianesimo e, durante la sua visita,
battezzò i fedeli in questo luogo, nel giardino del ”regulus”, ovvero, del
signore del luogo. Le prime fasi della costruzione risalgono all’alto
Medioevo. Dell’edificio romano, si conservano ancora le rovine della “basis
villae” (muro di sostegno) nei pressi di una roccia naturale.
TURISMO CULTURALE: LA BASILICA DI SAN PIETRO
Si deve precisare che le strade locali “Marrese” e “Battendieri” hanno
lasciato alcune testimonianze storiche ed artistiche soprattutto per quanto
concerne le origini dell’ antica città di Taranto. Per esempio, si notano
ancora alcuni resti delle mura che circondarono la necropoli medievale dal
XII° al XIV° secolo. Non si può escludere la presenza di tombe d’epoca
precedente. Attualmente, la masseria ospita un relais rinomato che ha
valorizzato questa parte sconosciuta di Taranto.
IMMAGINI DELL’INTERNO E DELLA FACCIATA DELLA BASILICA
ITINERARIO TURISTICO
TARANTO: DAL MEDIOEVO ALL’ UNITÀ D’ITALIA
5- IL MEDIOEVO: LA CHIESA DI SANTA MARIA DEL GALESO
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TURISMO CULTURALE: LA CHIESA DI SANTA MARIA DEL GALESO
La chiesetta di Santa Maria del Galeso fu commissionata dal nobile
tarantino Riccardo Capitignano e fu consacrata nel 1169 come testimonia
un epigrafe ancora leggibile. Si trova nei pressi del fiume Galeso ed è stata
recentemente restaurata dai Padri Passionisti. Un antico monastero dei
monaci Cistercensi risalente al XI° secolo è stato invece distrutto. Vi si
arriva seguendo la strada provinciale che porta dal quartiere Tamburi a
Statte ed alla città di Martina Franca oppure seguendo la statale 7 Appia
per Brindisi. La piccola chiesa può essere visitata grazie all’autorizzazione
ed alla cortesia dei Padri Passionisti. L’esterno della chiesa è stato
recentemente restaurato ed il campanile è stato ricostruito. L’interno della
chiesa è diviso da un arco a sesto acuto in due campate quadrate; la volta è
a crociera. All’entrata, si può ammirare l’epigrafe in latino che ci ricorda la
data della consacrazione della chiesa. Alcune tessere del mosaico
dell’antico pavimento normanno sono ancora visibili nella chiesa. La
sacrestia ha una pianta rettangolare con volta a crociera e permette di
accedere direttamente al nuovo convento dei Padri Passionisti.
IMMAGINE DELLA CHIESA DI SANTA MARIA DEL GALESO
IMMAGINI DELL’INTERNO DELLA CHIESA DI SANTA MARIA DEL GALESO
ITINERARIO TURISTICO
TARANTO: DAL MEDIOEVO ALL’ UNITÀ D’ITALIA
6-IL XVI° SECOLO: IL CONVENTO DEI BATTENDIERI
ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS E SABINE SCHECK
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TURISMO CULTURALE:IL CONVENTO DEI BATTENDIERI
Ad alcuni metri dalla sorgente del fiume Cervaro e della palude “la Vela”,
nei pressi del secondo seno del Mar Piccolo, a qualche chilometro dal
centro della città di Taranto , si può ammirare il convento dei Battendieri ,
costruito nel 1597. I frati Cappuccini l' avevano costruito vicino alla riva del
Galeso dal 1533 al 1536 per poi abbandonarlo a causa della natura
selvaggia del luogo. Il terreno per la costruzione del convento fu donato dal
nobile tarantino Francesco Marrese. I monaci costruirono qui una piccola
chiesa avente una semplice volta a crociera , dei vani e una piccola
sagrestia . Il convento fu abbandonato dai Cappuccini nel XIX°secolo e
divenne una fattoria, una proprietà privata. Il complesso del convento era
circondato da un muro di cinta interrotto dalla facciata della chiesa e da un
portale con un arco abbassato . Oggi, ci sono ancora alcuni resti delle mura
di cinta. Vicino al convento , c'è ancora un pozzo collegato ad una sorgente
di acqua termale. Attualmente,a pochi chilometri,sorge un importante
relais che ha valorizzato l’intera zona.
IMMAGINI E DETTAGLI DEL CONVENTO DEI BATTENDIERI
IMMAGINI E DETTAGLI DEL CONVENTO DEI BATTENDIERI
ITINERARIO TURISTICO
TARANTO: DAL MEDIOEVO ALL’ UNITÀ D’ITALIA
7-IL XVIII° SECOLO: LA TORRE DELL' OROLOGIO -PIAZZA FONTANA
ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS E SABINE SCHECK
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TURISMO CULTURALE: LA TORRE DELL'OROLOGIO- PIAZZA FONTANA
La Torre dell' orologio si trova nel centro storico di Taranto , situata nella
parte orientale di Piazza Fontana .E' uno dei monumenti più conosciuti
della città e fu costruito verso la metà del XVIII° secolo. L' edifico poligonale
e la sommità della campana furono costruiti all' inizio del XIX° secolo.
L' edificio é stato costruito sui resti di un antico nucleo medievale del
XVIII° secolo e rappresenta oggi l’unico monumento e la sola testimonianza
dell' antico edificio della “Cittadella” completamente distrutto . Era una
fortificazione che ospitava la Torre di «Raimondello» ,demolita con gli altri
edifici di questo complesso. La Torre dell' orologio costituisce un luogo
importante della via commerciale della città ,nei pressi del Ponte di pietra e
di “Porta Napoli”. L' insieme poligonale fu realizzato nel 1799; la piccola
campana nel 1756 e la grande campana nel 1818.
L'orologio meccanico fu costruito nel XIX° secolo da alcuni artigiani
napoletani. Nel 1983 , l' architetto Blandino ha restaurato l' edificio,
salvaguardando tutti i suoi elementi. Il poeta tarantino Diego Marturano
dedicò una delle sue poesie a questo monumento. Una lapide
commemorativa posta nella torre ricorda il grande poeta tarantino.
IMMAGINE DI NOTTE: LA TORRE DELL' OROLOGIO -PIAZZA FONTANA
IMMAGINE DELLA TORRE DELL' OROLOGIO-PIAZZA FONTANA
IMMAGINE DELLA TORRE DELL' OROLOGIO-PIAZZA FONTANA
IMMAGINE DELLA TORRE DELL' OROLOGIO E PIAZZA FONTANA
IMMAGINI D’ EPOCA DELLA TORRE DELL’ OROLOGIO
ITINERARIO TURISTICO
TARANTO: DAL MEDIOEVO ALL’ UNITÀ D’ITALIA
8-IL XIX° SECOLO: IL PALAZZO DEGLI UFFICI - PIAZZA ARCHITA
ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS E SABINE SCHECK
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TURISMO CULTURALE : IL PALAZZO DEGLI UFFICI- PIAZZA ARCHITA
Il Palazzo degli Uffici è uno degli edifici più importanti e conosciuti del centro
della città. Fu costruito nel XVIII° secolo per ospitare gli orfani grazie a un
decreto reale del 1787 di Ferdinando IV di Borbone. L’edificio presenta uno stile
tipico neo-classico. La prima pietra fu posta dall' arcivescovo di Taranto
Giuseppe Capecelatro nel 1799. I moti 1799 rallentarono i lavori di costruzione.
Nel 1872, il comune di Taranto continuò i lavori dopo aver ottenuto il palazzo
per ospitare gli uffici pubblici. A partire dal 1896, il palazzo ha ospitato il
Tribunale della città, l' Istituto per la Storia e l' Archeologia della Magna Grecia
e il Liceo “Archita”. Il palazzo ha una forma rettangolare e il suo stile ha
influenzato gli altri immobili del borgo umbertino. La facciata principale del
palazzo dà su Piazza “Archita”. Da questa piazza si può ammirare il Ponte
Girevole, il Canale navigabile e il Castello Aragonese. All' esterno, è diviso in due
sezioni orizzontali . La sezione inferiore presenta un grande portone principale
e al primo piano una serie di grandi finestre incorniciate.
TURISMO CULTURALE: IL PALAZZO DEGLI UFFICI-PIAZZA ARCHITA
Al secondo e al terzo piano,le grandi finestre danno una sensazione di
grandezza e valore al palazzo. La divisione in sezioni verticali è effettuata da
delle paraste doriche e ioniche. La parte superiore termina con un piccolo
timpano triangolare sormontato da un orologio meccanico. All' interno,al
terzo piano, c'è una lapide commemorativa dedicata a Carlo Alberto I° di
Savoia. Il palazzo è in fase di restauro completo per far rinascere la bellezza
dell’immobile.
LA FACCIATA DEL PALAZZO DEGLI UFFICI E PIAZZA ARCHITA
IMMAGINI D’EPOCA : LA FACCIATA DEL PALAZZO DEGLI UFFICI
ITINERARIO TURISTICO
TARANTO: DAL MEDIOEVO ALL’ UNITÀ D’ITALIA
9-IL XIX° SECOLO: IL PONTE DI PIETRA-PORTA NAPOLI
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TURISMO CULTURALE: IL PONTE DI PIETRA DI PORTA NAPOLI
Il Ponte di pietra di “Porta Napoli” è dedicato a San Egidio di Taranto.
E' la struttura che sormonta il canale naturale a nord- ovest della città.
Per coloro che provengono dal centro storico , bisogna attraversare questo
ponte per arrivare alla stazione di Taranto o per prendere la statale 106
ionica in direzione Reggio Calabria e la statale 7 per Bari. La sua lunghezza
è di 115 metri.Fu costruito in tre arcate alla fine del XIX° secolo, in pietra e
calcestruzzo per sostituire l' antico ponte costruito con sette arcate
risalente al X° secolo e distrutto nel 1883 da un’inondazione.E' uno dei
monumenti più amati dai Tarantini poiché fa parte della storia e dell'
identità dell' isola, la parte della città che costituisce il centro storico di
Taranto e che va dal Ponte in Pietra al Ponte Girevole, il cuore della città
“dei due mari”.
TARANTO: IMMAGINI DEL PONTE DI PIETRA
TARANTO: IMMAGINI DEL PONTE DI PIETRA
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10-IL XIX° SECOLO: IL PONTE GIREVOLE
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TURISMO CULTURALE: IL PONTE GIREVOLE
Il Ponte Girevole è il simbolo della città di Taranto. Infatti, si identifica
spesso la città ionica con il suo ponte girevole e il suo castello aragonese.
Il ponte è dedicato a San Francesco di Paola e unisce la città moderna al
centro storico sormontando il canale navigabile,con una lunghezza di 400
metri e una larghezza di 73 metri. Fu inaugurato il 22 maggio 1887
dall’ammiraglio Ferdinando Acton e collega il Mar Grande con il Mar
Piccolo. All’epoca della sua prima costruzione, fu montato un grande arco a
segmenti, in legno e in metallo, diviso in due bracci che giravano in modo
indipendente l’uno dall’altro attorno ad un asse verticale. Funzionava
grazie a delle turbine idrauliche alimentate da un grande serbatoio posto
all’interno del castello aragonese. Dal 1957 al 1958, la struttura fu resa più
moderna e funzionale grazie alla Marina Militare e fu introdotto un
funzionamento elettrico e un restauro completo degli elementi meccanici
del ponte. Il nuovo ponte fu inaugurato dal Presidente della Repubblica
Italiana Giovanni Ronchi nel 1958 e dedicato a San Francesco di Paola,
protettore dei marinai.
TURISMO CULTURALE: IL PONTE GIREVOLE
Attualmente, il ponte è lungo quasi 90 metri e largo più di 9 metri. Il ponte
è periodicamente sottoposto a manutenzione per controllare i meccanismi
di apertura. Ogni semi-ponte gira intorno ad un asse centrale,ancorato alla
banchina di cemento attraverso dei tirafondi. L’apertura del ponte
permetteva il passaggio di navi militari prima della costruzione della nuova
e moderna base della Marina Militare a San Vito, sul litorale orientale, a
qualche chilometro dal centro della città. L’apertura del ponte richiede solo
qualche minuto poiché le manovre sono condotte all’interno delle due
cabine di pilotaggio situate vicino ad ogni semi-ponte. Ogni anno, il ponte
è aperto nel corso della processione e del passaggio della statua di San
Cataldo attraverso il canale navigabile.
IMMAGINI DEL PONTE GIREVOLE E DEL CANALE NAVIGABILE
IMMAGINI DEL PONTE GIREVOLE E DEL CANALE NAVIGABILE
IMMAGINI DEL PONTE GIREVOLE E DEL CANALE NAVIGABILE
IMMAGINI DEL PONTE GIREVOLE E DEL CANALE NAVIGABILE
1895-1920: IMMAGINI DEL PONTE GIREVOLE E DEL CANALE NAVIGABILE
IMMAGINI DEL PONTE GIREVOLE E DEL CANALE NAVIGABILE
ITINERARIO TURISTICO
TARANTO: DAL MEDIOEVO ALL’UNITA’ D’ITALIA
11-IL XIX° SECOLO: L’ ARSENALE MILITARE
ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS E SABINE SCHECK
IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4^G LINGUISTICO INTERNAZIONALE
TURISMO CULTURALE: L’ARSENALE DELLA MARINA MILITARE
Il legame tra la città di Taranto e la Marina Militare italiana è indissolubile.
Ma questo rapporto si è sviluppato soprattutto a partire dagli ultimi anni
del XIX° secolo quando la Marina Militare cominciò la costruzione del suo
Arsenale Militare nella città dei due mari. Nel 1865, il senatore tarantino
Cataldo Nitti propose ad una commissione nazionale la città di Taranto
come sede di una nuova base navale per la difesa della città e della
nazione. Questa commissione accordò l’autorizzazione incaricando il
capitano Pacoret de Saint-Bon di redigere un piano di opere da realizzare. Il
Parlamento italiano autorizzò la costruzione nel 1882 per rimediare alla
necessità crescente di difesa del Mar Mediterraneo. I lavori cominciarono
nel 1883 nel primo seno del Mar Piccolo e terminarono nel 1889. L’Arsenale
fu inaugurato dal re Umberto I di Savoia, L’entrata principale che si trova al
centro della città dà su via Di Palma e presenta una facciata dotata di un
grande timpano. L’Arsenale ha avuto grande importanza per lo sviluppo
dell’economia della città, soprattutto grazie alla costruzione delle navi da
guerra della Marina Militare. Nel 2004, la Marina Militare ha realizzato una
nuova base navale che dà sul Mar Grande, situata in località “Chiapparo”.
IMMAGINI STORICHE DELL’ARSENALE DELLA MARINA MILITARE
IMMAGINI DELL’ ARSENALE DELLA MARINA MILITARE
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DIRIGENTE SCOLASTICO : PROF. SALVATORE MARZO
ITINERARIO TURISTICO
TARANTO: DAL MEDIOEVO ALL’UNITA’ D’ITALIA
ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS E SABINE SCHECK
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