Il potenziale d’azione (p.d.a.) • Evento tipico delle cellule eccitabili. • Repentina e transitoria variazione del potenziale di membrana in risposta ad uno stimolo • Il potenziale d’azione è costituito da una fase di depolarizzazione rapida (fase ascendente) seguita da una fase di ripolarizzazione (fase discendente) Terminologia • Depolarizzazione: processo che rende il potenziale di membrana meno negativo • Iperpolarizzazione: evento che porta il potenziale di membrana a valori più negativi • Corrente di ingresso: corrente che depolarizza il potenziale di membrana ed è dovuto al flusso di cariche positive all’interno della cellula • Corrente in uscita: flusso di cariche positive verso l’esterno della cellula, in grado di iperpolarizzare il potenziale di membrana • Soglia: valore del potenziale di membrana al quale inevitabilmente scatta il potenziale d’azione • Potenziale postumo iperpolarizzante: evento costituito dalla porzione del potenziale d’azione che segue la ripolarizzazione Differenti tipi di potenziale d’azione Il POTENZIALE D’AZIONE si genera SOLO quando lo stimolo determina una variazione di potenziale di membrana sufficientemente ampio da raggiungere il valore SOGLIA (soglia di eccitabilità o di stimolazione) Il POTENZIALE D’AZIONE viene definito di tipo “TUTTO O NULLA” stimolo subliminare non si genera pda stimolo liminare o sovraliminare si genera pda Il potenziale d’azione generato ha un’ampiezza costante (indipendentemente dall’intensità dello stimolo) Potenziale d’azione (p.d.a.) Es. Potenziale d’azione neuronale I CANALI DI MEMBRANA che sono coinvolti nella genesi del pda sono CANALI VOLTAGGIO-DIPENDENTI Canali del Na+ voltaggio-dipendenti a 2 porte: 1. cancello di attivazione veloce 2. cancello di inattivazione lento Canale è chiuso (cancello di attivazione chiuso) ma è eccitabile Canale aperto Ingresso del Na+ secondo gradiente elettrochimico Feedback positivo (fase c) Canale è chiuso (cancello di inattivazione chiuso) e non è eccitabile = INATTIVATO Meccanismo a feedback positivo (fase c) L’ingresso di cariche positive depolarizza a cellula determinando l’apertura di altri canali per il Na+ i quali depolarizzano ulteriormente la cellula….. Finchè non interviene la chiusura del cancello di inattivazione (fase d) che impedisce l’ingresso di ulteriori ioni Na+ Finchè la cellula è eccitata è refrattaria a ulteriori stimoli Il doppio cancello del canale Na+ ha un ruolo nel periodo di refrattarietà della cellula. Periodo refrattario assoluto:i canali Na+ sono chiusi ed inattivi. Periodo refrattario relativo: canali Na+ sono chiusi ma attivabili. Solo uno stimolo più intenso può generare un pda. (se lo stimolo determina apertura canali Na+ le cariche in ingresso però sono bilanciate dalle cariche in uscita di K+ e non permettono alla membrana di generare un pda) Canali Voltaggio-dipendenti del Na+ sono responsabili: •del periodo refrattario della cellula Lo stato chiuso e inattivo del canale del Na+ permette ad un secondo potenziale di insorgere solo quando il primo potenziale è esaurito. I potenziali d’azione non possono sommarsi •della unidirezionalità della propagazione del pda. (nel neurone: trasmissione del pda dal soma al terminale assonico impedendo che esso possa essere condotto in senso inverso) Pompa Na+/K+ : è responsabile della ridistribuzione degli ioni dopo il pda Il pda ha un’ampiezza costante (indipendentemente dall’intensità dello stimolo) L’intensità dello stimolo è codificata dalla frequenza dei pda Propagazione del pda Il progredire dei pda, lungo la fibra nervosa o muscolare, avviene mediante la propagazione di correnti locali dalle regioni DEPOLARIZZATE a quelle vicine A RIPOSO Conduzione lungo la fibra nervosa: correnti elettrotoniche Correnti elettrotoniche = Spostamento di cariche elettriche tra 2 punti all’esterno e due punti all’interno della membrana tra i quali è presente una differenza di potenziale. Zona depolarizzata Membrana a riposo (polarizzata) + + + + + ++ + - - - - - - - - - + + + + + + + + + + + + + + + ---------- +++++++--------------------- Zona depolarizzata + + + + + ++ + - - - - - - - - - + + + + + + + + + + + + + + + ---------- +++++++--------------------- + + + + ++ + - - - - - - - - - + + + + + + + + + + ---------- +++++++-------------- Direzione di propagazione dell’impulso Propagazione del pda avviene senza variazione di ampiezza Conduzione lungo fibra amielinica Conduzione SALTATORIA lungo fibra mielinica Guaina mielinica (cellula di Schwann) Nodo di Ranvier Conduzione saltatoria nelle fibre nervose mieliniche Le sinapsi • Sono delle giunzioni transcellulari che permettono il passaggio dell’impulso da un neurone all’altro o tra un neurone e una cellula effettrice. La trasmissione dell’impulso è unidirezionale. • Neurone presinaptico o fibra presinaptica (quelli che inviano l’informazione) • Neurone postsinaptico o fibra postsinaptica (quella che riceve l’informazione) 2 tipi di giunzioni sinaptica 1. Sinapsi elettriche (poche: recettori gustativi, uditivi e vestibolari; alcune sono presenti nel S.N.C.) 2. Sinapsi chimiche (le più diffuse) 1. Sinapsi elettriche (es.): le membrane pre- e postsinaptica sono a contatto attraverso GAP Junction. Il segnale elettrico fluisce direttamente da una cellula all’altra attraverso correnti elettrotoniche. Le gap j. sono costituite ponticelli citoplasmatici tra una cellula e l’altra. Sono più veloci nella trasmissione dell’informazione. 2. Sinapsi chimica: le membrane pre- e postsinaptiche sono separate da una spazio sinaptico. La trasmissione dell’informazione avviene mediante il rilascio di una sostanza chimica o neurotrasmettitore da parte del terminale presinaptico. Il neurotrasmettitore, contenuto all’interno di vescicole, viene rilasciato in seguito al sopraggiungere di uno o più impulsi (pda) I’NT diffonde nello spazio sinaptico fino a raggiungere i recettori posti sulla membrana postsinaptica ed innesca Figura 8.26 siverton una risposta. Ritardo sinaptico rispetto alla sinapsi elettrica. FASI della TRASMISSIONE 1. Il potenziale d’azione depolarizza la SINAPTICA membrana del terminale (ultimo tratto) del neurone presinaptico 2. La depolarizzazione apre i canali del Ca2+ voltaggio dipendenti 3. I’ingresso di Ca2+ nel terminale del neurone presinaptico innesca l’esocitosi delle vescicole sinaptiche 4. L’NT riversato nello spazio sinaptico diffonde fino a legarsi con i recettori postsinaptici 6. Inattivazione del neurotrasmettitore (allontanamento, riciclo o degradazione enzimatica) Potenziale eccitatorio postsinaptico (EPSP) Legame del neurotrasmettitore ai recettori sulla membrana postsinaptica e apertura di canali ionici: -NT eccitatori (Ach, NA, serotonina,dopamina , istamina, ecc) determinano l’apertura di canali per il Na+ e per il K+. (Na+ entra e K+ esce) La cellula si depolarizza e si genera un EPSP L’EPSP ha un’ampiezza proporzionale alla quantità di NT liberata, proporzionale a sua volta al numero dei pda giunti nell’unità di tempo. Affinché si generi un potenziale d’azione è necessario che la depolarizzazione raggiunga il valore soglia. Se il singolo EPSP non raggiunge il valore soglia (=sottosoglia) si estingue e l’impulso non viene trasmesso. Soglia -55mV -70mV Soglia -55mV -70mV sottosoglia soprasoglia Potenziale inibitorio postsinaptico (IPSP) NT inibitori (GABA, glicina) determinano l’apertura di canali per il Cl- o K+. La cellula si iperpolarizza e si genera un IPSP L’IPSP allontana il potenziale di membrana dal valore soglia e può impedire la trasmissione di un impulso proveniente da un’altra fibra (neurone) presinaptica. -55mV -70mV Soglia Il potenziale post-sinaptico È GRADUATO = perché avrà una ampiezza variabile che dipende dalla quantità di NT liberati dal terminale presinaptico È LOCALE = diffonde e si estingue. tanto maggiore è l’ampiezza del potenziale graduato e tanto più lontano si estinguerà. Stimolo Il potenziale d’azione (pda) È del tipo TUTTO O NULLA = per generarsi la depolarizzazione deve superare il valore soglia. Esso ha una ampiezza costante indipendentemente dall’intensità dello stimolo È PROPAGATO = non diminuisce di ampiezza propagandosi Conduzione elettrotonica alla zona trigger no potenziale d’azione potenziale d’azione Affinchè si generi un potenziale d’azione è necessario che la depolarizzazione nella zona trigger raggiunga il VALORE SOGLIA. Se EPSP è sottosoglia e si estingue. Integrazione spazio-tempo (sommazione spaziale e sommazione temporale) Su ogni neurone (soma e dendriti) ci sono numerose sinapsi, sia eccitatorie che inibitorie: l’effetto prodotto dipende dalla somma spaziale e temporale delle singole sinapsi attivate. Sommazione spaziale di potenziali postsinaptici generati da sinapsi diverse La somma di più EPSP raggiunge il valore soglia e genera il potenziale d’azione Se la somma algebrica di EPSP e IPSP raggiunge il valore soglia genererà il potenziale d’azione in caso contrario bloccherà la trasmissione dell’impulso. Sommazione temporale di potenziali postsinaptici in base alla frequenza di scarica La giunzione neuromuscolare o placca motrice Le fibre muscolari scheletriche sono innervate da motoneuroni i cui corpi cellulari sono localizzati nelle corna anteriori della sostanza grigia del midollo spinale. Ogni motoneurone in prossimità del muscolo perde il rivestimento mielinico,si ramifica e innerva più fibre muscolari (=UNITA’ MOTORIA) Ogni ramificazione forma un gruppo di bottoni terminali che forma la sinapsi con la fibra muscolare (giunzione neuromuscolare o placca motrice) La sinapsi tra motoneurone e fibra muscolare scheletrica differisce in quanto la membrana postsinaptica presenta una invaginazione (DOCCIA SINAPTICA) che presenta dei ripiegamenti (fossette). Placca motrice Mediatore chimico: Acetilcolina (ACh) Recettori postsinaptici: Nicotinici Permeabilità del canale: Sodio e potassio Il potenziale postsinaptico della placca motrice è detto POTENZIALE DI PLACCA •È sempre ECCITATORIO •aumenta rapidamente, se raggiunge il valore soglia genera un pda a livello della membrana postsinaptica della placca motrice. Inattivazione e resintesi dell’Ach Eliminazione del neurotrasmettitore: Acetilcolinesterasi Resintesi dell’ACh: nel terminale